«Le mie pennellate blues e jazz»
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«Le mie pennellate blues e jazz»
24 spettacoli ORE Quanta fantapolitica nei film made in Usa PAOLO CAROLI TRENTO - La fantapolitica non è una novità al cinema, così come immaginare scenari futuri di esasperazione delle problematiche attuali per raccontare la degenerazione delle nostre paure verso l’emergere degli istinti primordiali di violenza e sopraffazione, nella speranza di Le paure Nel film «La notte del giudizio» l’horror tende a prevalere sulla trama domenica 4 agosto 2013 scorgervi poi, per reazione, l’alba di una nuova umanità. Su questa scia abbiamo conosciuto buoni film come «Blindness - Cecità» o «Children of men», ma anche film più leggeri dove la degenerazione politica è solo un pretesto. Nella seconda categoria si colloca «La notte del giudizio» (pessima traduzione di «The purge» la purificazione), un horror fantapolitico ambientato negli Stati Uniti del futuro, dove per legge è consentito ai cittadini, per 12 ore l’anno, commettere qualsiasi tipo di delitto in modo da sfogare la propria rabbia e purificare se stessi. Nel contempo il rituale dovrebbe servire ad una pulizia sociale, per «mondare» la società da poveri e reietti che non sono in grado di pagare armi e costosi sistemi d’allarme per difendersi. L’idea è interessante, peccato che lo svolgimento non ne sia all’altezza. Con echi western e taluni effetti propri del cinema e della cultura statunitensi, seguendo il modello degli horror classici basati sulla difesa strenua della proprietà e dell’abitazione («La notte dei morti viventi»), riprendendo esplicitamente elementi di pellicole celebri AI «SUONI». Martedì Raphael Gualazzi sarà in concerto al Rifugio Predaia I I I I I I I I I I I I I I I I TRENTO - Raphael Gualazzi, dopo aver portato il live del suo ultimo disco all’Auditorium di Trento per la Stagione di Musica d’Autore, ritorna in Trentino per esibirsi in alta quota. Il musicista, fra i protagonisti dell’ultimo Festival di Sanremo con i brani «Senza ritegno» e «Sai», martedì pomeriggio sarà protagonista di un concerto al Rifugio Predaia «ai Todes-ci» sull’Altopiano della Predaia in val di Non per i «Suoni delle Dolomiti» (ore 14). Una bella occasione per ritrovare o scoprire la dimensione live di un artista capace, con i suoi ultimi due dischi «Reality and Fantasy» e «Happy Mistake», di conquistare gli appassionati di una musica che guarda alla mescolanza fra soul e jazz, contaminate con la sensibilità del terzo Millennio. Di questo evento abbiamo parlato con il musicista di Urbino. Per lei è la prima volta ai «Suoni delle Dolomiti» in un contesto d’alta quota: quali aspettative ha? «Sono molto curioso del momento musicale che andrò a vivere lassù. Recentemente ho avuto un’esperienza simile in Val d’Aosta ma credo che ogni luogo abbia la sua magia e la sua unicità. Molti colleghi e amici musicisti mi hanno parlato dei “Suoni delle Dolomiti” e quindi mi aspetto una atmosfera speciale». Chi l’accompagnerà nell’occasione? «La mia formazione completa prevede dieci persone on stage ma in questo caso per una questione logistica, ci proporremo in una formula di quartetto in cui al mio fianco ci saranno la chitarra di Laurent Miqueu, il contrabbasso di Emah Otu e la batteria di Massimiliano Castri». Quali brani ha pensato per la scaletta di questo evento speciale? ELISA, ALBUM DOPO QUATTRO ANNI ROMA - Ligabue, Tiziano Ferro, Giuliano Sangiorgi con queste collaborazioni Elisa ad ottobre uscirà con «L’anima vola», il nuovo album di inediti, il primo composto da brani interamente scritti in italiano, con cui l’artista torna a dar voce, con una nuova veste, al suo universo artistico. Dopo l’estate l’album sarà anticipato in radio dal primo singolo omonimo. Ad impreziosire il progetto discografico, inoltre, il brano «Ancora Qui», il cui testo è stato scritto da Elisa sulla musica del Maestro Ennio Morricone (incluso nella colonna sonora dell’ultimo film di Quentin Tarantino «Django Unchained»). Elisa sarà in tour a partire da marzo 2014 per presentare dal vivo «L’anima vola nei più importanti palasport d’Italia. Pubblicato da Sugar, esce a ben quattro anni dall’ultimo disco di inediti Heart (2009) ed è l’ottavo disco in studio, dopo il progetto discografico «Ivy» del 2010. Un ritorno atteso quindi. «La bellezza di suonare in quartetto è quella di avere più libertà rispetto alla “full band”. Non siamo infatti costretti a rispettare certi arrangiamenti e possiamo giocare di più con la forma delle note. Si ascolteranno i brani del mio ultimo disco, “Happy Mistake”, accanto a quelli tratti dai miei lavori precedenti. Ci saranno però anche diverse sorprese con omaggi alla musica italiana e alla musica blues e jazz alla quale mi sono sempre ispirato». Da quando lei è diventato un personaggio famoso, ha ancora tempo per farsi qualche bella passeg- giata nel verde? «Dipende dai momenti e dalle situazioni. Quando si è in tour, di certo non è facile avere tempo. In ogni caso, se vivessi in Trentino, sarei sempre in giro a farmi delle passeggiate nei boschi. Ho sempre amato il contatto con la natura, il relax che ti danno certi momenti, quando sei circondato dal verde appunto. Sono momenti in cui ritrovi anche te stesso». Dall’uscita di «Happy Mistake» che lei aveva presentato anche a Trento - sono passati diversi mesi: soddisfatto dell’accoglienza ricevuta dal cd? «Direi di sì e anche durante questo tour ho avuto l’occasione di far scoprire e di scoprire tutte le sfaccettature di questo lavoro nei live. Mi è piaciuto suonarlo e condividerlo con il pubblico come farò ai Suoni». Il nuovo album di Gualazzi nel 2014? «Diciamo che non mi sono dato scadenze ma alla fine del tour incomincerò a pensarci. Il 2014 potrebbe essere l’anno giusto e vediamo se magari questa data in Trentino mi darà qualche ispirazione». CINEMA I I I FABIO DE SANTI (maschere, sorrisi inquietanti di aggressori eleganti), il film è abbastanza superficiale sia nel seguire la psicologia dei personaggi, abbozzati banalmente, sia negli sviluppi non sempre coerenti e comunque alquanto inconcludenti. La trama è quasi caricaturale e il riferimento politico perde quell’impatto e quella verosimiglianza che avrebbe potuto avere. Il risultato è, nel genere, di facile e leggera visione, ma non crea empatia e non lascia qualcosa allo spettatore al di là della piacevole visione estiva. OGGI AL CINEMA I «Le mie pennellate blues e jazz» 9 I I I I I I I I I I I I I I «Lincoln», film biografico di Steven Spielberg. La storia del presidente americano Abraham Lincoln I I I I I I L’idea nacque quando Steven Spielberg incontrò la scrittrice Doris Kearns Goodwin, l’autrice del libro «Team of rivals: the political genius of Abraham Lincoln» (un volume pubblicato nel 2005), che il grande regista aveva letto in anteprima; così Spielberg si convinse a girare un film sulla vita di Abramo Lincoln, uno dei più amati presidenti degli Stati Uniti d’America. MULTISALA MODENA Via S. F. d’Assisi, 6 - Tel. 0461/260399 The Lone Ranger di Gore Verbinski ore 19.30 Now you see me - I maghi del crimine di Louis Leterrier ore 22.10 Se sposti un posto a tavola di Christelle Raynal ore 20.30 La notte del giudizio di James DeMonaco ore 22.10 Wolverine: l’immortale di James Mangold ore 19.45 Wolverine: l’immortale (3D) di James Mangold ore 22.10 I I I I I I I I ore 21.15 FOLGARIA ore 17.30 ore 21.00 I I I I I I I I I ore 21.30 PREDAZZO I I CINEMA TEATRO ore 21.15 I I TESERO I CINEMA TEATRO Wolverine: l’immortale (3D) di James Mangold I I CINEMA TEATRO Into the darkness - Star Trek di J.J. Abrams I I MADONNA DI CAMPIGLIO Il lato positivo di David O. Russell I I CINEMA TEATRO MARMOLADA Epic - Animazione Lincoln di Steven Spielberg I I CANAZEI World War Z di Zack Snyder I I TRENTO I CINEMA TEATRO PARADISO I I Lincoln, storia di un grande presidente ore 21.15 I I I Nessuno vuole distribuire l’ultimo film di Lars Von Trier L’Italia dice no a «Nymphomaniac» ROMA - «Nymphomaniac», l’atteso nuovo film di Lars Von Trier, definito «pornografico» dallo stesso discusso autore danese, potrebbe non uscire in Italia. Nè la Bim - che ha distribuito il capolavoro «Melancholia», che è valso a Kirsten Dunst il premio come migliore protagonista al festival di Cannes 2011 - nè la Lucky Red, che ha distribuito i precedenti film, come il magnifico «Le onde del destino», lo comprendono nel listino della nuova stagione. Forse si aspetta di vedere come è venuto quello che dalla società produttrice Zentropa si annuncia come «il capolavoro di von Trier, con il suo potenziale di umorismo, grandeur e qualità visive». Oppure è un’estrema conseguenza di quelle dichiarazioni antisemite per le quali a Cannes è stato clamorosamente dichiarato due anni fa «persona non gradita». Fatto è che «il porno di Natale», definizione che circola per il film (non casuale visto che la data di uscita di Nymphomaniac è stata stabilita in Danimarca il 25 dicembre e durante le festività uscirà in Olanda, Polonia, Francia, Svezia), sembra fare paura ai distributori, e non solo italiani. Il film è la storia del viaggio di una donna dalla nascita ai 50 anni. La stessa protagonista, Charlotte Gainsbourg, che si autodefinisce ninfomane, racconta le sue esperienze erotiche all’uomo (Stellan Skarsgaard) che l’ha salvata da un pestaggio. G3070601 l'Adige