Amanda Lear

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Amanda Lear
AMANDA LEAR
QUESTA PAGINA RIMANE BIANCA
Amanda Lear
“Dialettica e apparente contraddizione”
"Amanda è un essere angelico.
I suoi occhi di libellula vedono quello che gli altri falliscono di vedere …….."
Salvador Dalì
"Amanda is an angelical beging. Her drangonfly eyes see what others fail to see …..."
Salvador Dalì
Amanda Lear si ritrae come regina. Regina del canto, del cinema, della televisione, della moda,
della pittura. Un'artista totale, abituata ad esprimersi usando diversi linguaggi della comunicazione e
della creazione artistica. Un'artista multimediale e cosmopolita che afferma in ogni occasione la propria personalità eccentrica, originale e garbata allo stesso tempo. Non solo merita attenzione e considerazione per le molteplici attività artistiche e culturali che svolge con amore, passione e competenza,
ma suscita anche ammirazione per la ricchezza delle sue esperienze di vita e di lavoro, caratterizzate
in primis dalla frequentazione, come amica e allieva, di uno dei più grandi maestri della pittura,
Salvador Dalì, che io ho a lungo apprezzato e ammirato nel corso della mia giovinezza.
E' quindi con grande piacere che ho accolto l'invito di Inés Izzo e Mirella Setzu a collaborare per
la realizzazione della mostra "Dialettica e apparente contraddizione" che sarà presentata nei locali di
Margutta Arcade a partire dal 18 gennaio. E sono veramente lieto che Amanda Lear si presenti per la
prima volta a Roma sotto il segno della Commissione Speciale Roma Capitale, che nel corso degli anni
è stato nella città di Roma uno dei punti di riferimento per tanti artisti bravi e simpatici come lei. Ad
Amanda Lear auguro tanti successi e alle amiche della World's Artists tanti progetti e tante realizzazioni importanti come la mostra che hanno sottoposto all'attenzione della istituzione che rappresento.
On. Luca Nitiffi
Presidente della Commissione Speciale Roma Capitale
Comune di Roma
Portrait of Amanda by Salvador Dalì - 1970 (collage)
Nel supersistema dell'arte, Amanda Lear ha scelto di esprimersi ed inserirsi in molti dei sottosistemi dell'arte stessa,
collocandosi in alcune delle famiglie specifiche di questo
supersistema. Il risultato di questa scelta ha prodotto pertanto, un'artista con molte e varie espressioni di intervento: presentatrice, attrice, cantante, modella di grandi artisti,
pittrice etc.
La scelta di questo insieme di famiglie artistiche può sembrare a volte contraddittoria, risulta invece da un analisi
più approfondita, una posizione dialettica che viene recuperata proprio all'interno della pratica pittorica.
Amanda ha necessità però di spostare la sua attenzione e
i processi d'analisi artistica sugli stessi soggetti produttori di
della pittura, sul loro mondo, sui gesti del loro quotidiano
artistico, portando così la sua indagine dall'oggetto al soggetto produttore d'arte.
Da questa sorta di ribaltamento, vengono fuori opere che
si caratterizzano con un'analisi oggettiva dei produttori di
opere pittoriche, autori quali Dalì, Picasso, Michelangelo,
Van Gogh etc. diventando così icone emblematiche, caratteriali, che superando il tempo di appartenenza, si presentano quali testimonianze supertemporali.
Possiamo ben dire che questo spostamento dall'oggetto al
soggetto di produzione, si timbra come icona globale e
planetaria, quindi in termini concreti ha in sé la capacità di
essere riconoscibile ovunque e pertanto automaticamente
ed immediatamente accettata come opera appartenente
ad una precisa epoca storica e sociale, diventando inequivocabilmente uno dei possibili referenti concreti di questa.
Amanda Lear, concentra nell'esecuzione formale delle
varie espressioni dell'arte da lei abitate e praticate, la sua
attenzione sull'esecuzione di queste, sia che questo prodotto diventi spettacolo rivolto al pubblico, sia che esso si
compia come opera pittorica. L'opera diventa allora e
quindi una sorta di viaggio, una sorta di avventura nel suo
interno, un'attenta analisi critica operata ed eseguita
durante la sua realizzazione. Analisi che accompagna l'in-
tero tragitto dell'esecuzione artistica, dal suo inizio al suo
compimento.
La frequentazione poi come modella, di molti studi di
maestri del nostro Novecento pittorico, ha fatto di lei un'artista figurativa; nel sottosistema della pittura la nostra artista abita una nicchia oggettuale che ha una sua precisa
identità pittorica leggibile e ben distinguibile, fatta di
buona manualità e di felice e capace esecuzione.
In the wide world of Art Amanda Lear chose to express her
art in different ways of Art representation.
The result of this election produced an artist who expressed herself as actress, singer, model for artists and painter.
To be in such different areas of art expression may appear
contradictory it's on the contrary a way of being what it
is resumed in the practice of her painting expression.
Amanda needs to focus her attention on the artists who
produce paintings, on their world, moving therefore her
artistic investigation from the painting to the painter of that
painting.
From this sort of reverted investigation we see works of art
with influences originating from personalities like Dali,
Picasso, Michelangelo, Van Gogh etc.
This process of moving from the object to the subject of her
artistic production makes her art global and recognizable
everywhere therefore automatically acceptable as work of
art belonging to a precise social and historical period.
Amanda Lear addresses her attention on the execution of
her paintings either as a mean to make a show for her
audience or as a proper work of art.
Her artistic production is a sort of inside voyage or adventure which results in a work of art.
Her being a model for many masters of the twenty century
made of her a figurative artist with a very clear pictorial
identity made of manual and capable execution.
Dario Damato
“Quando Amanda incontrò Salvator Dalì, non era solo per
conoscere il più grande pittore vivente ma anche per
imparare come egli dipingeva…… Poi, improvvisamente,
avendolo incantato e stregato così come lui l'aveva incantata e stregata , lei riguadagna la sua libertà per cominciare una nuova e luminosa carriera come cantante.
Lei sorprese e scandalizzò il maestro che la chiamò "angelica" e divenne famosa in tutto il mondo con la sua voce
allettante che sussurra "Seguimi" ….. Lei non può resistere al suo bisogno di dipingere, di esprimere la poesia fresca dei suoi sentimenti.
Vede i suoi cieli tra sogno e realtà , le sue montagne , i
ritratti di personalità famose.
Noi dobbiamo ammirare i suoi colori, la luminosità delle
sue leggere pennellate, la diversità della sua ispirazione. Il
suo autoritratto come una regina in vestiti regali è tipico
del senso d'umorismo e colpisce l'accuratezza dei fili
dorati dell'increspo".
"When Amanda Lear met Salvator Dalì, it was non only to
know the greatest living painter but also to learn how he
painted …… Then, suddenly, havin charmed and bewitched him as he had charmed and bewitched her, she
regains her freedom to start a new and flashing career as a
singer.
She surprises and almost scandalizes the master who called her "angelical" and becomes famous all over the world
with her tantalizing voice whispering "Follow me " .... She
cannot resist her need to paint, to express the fresh poetry
of her feelings.
See her skies between dream and reality, her mountains,
those portraits of well known personnalities.
We must admire her colours, the lightness of her brush
strokes, the diversity of her inspiration.
Her self portraits as a queen in regalian robes is typical of
her sense of humor and striking by the accuracy of the golden threads of the ruffle."
Roger Peyrefitte
La lutte des anges “The flight” - cm. 100 x 73 (huile sur toile)
Dedoublement - cm. 92 x 73 (huile sur toile)
Angel of darkness - cm. 85 x 100 (huile sur toile)
Portrait de Manuel - cm. 65 x 81 (huile sur toile)
Christ Rosso - cm. 89 x 116 (huile sur toile)
Recueillement - cm. 73 x 92 (huile sur toile)
Sainte Lucia - cm. 73 x 92 (huile sur toile)
Nu de dos - cm. 53 x 64 (huile sur carton)
Ange Bleu - cm. 65 x 92 (huile sur toile)
Nude - cm. 65 x 81 (huile sur toile)
Cheval - cm. 116 x 89 (huile sur toile)
Portrait d’Andy Wahrol - cm. 65 x 81 (huile sur toile)
Tete de Christ (encre et gouache)
Sex Appeal - cm. 81 x 65 (huile sur toile)
Water - cm. 53 x 93 (huile sur toile)
BIOGRAFIA
BIOGRAPHY
Nata nel 1946, Amanda Lear è la figlia di un Inglese e di una
esiliata Russa.
Ha studiato in Francia e veniva dalla scuola d'arte di Parigi
prima di vivere a Londra durante tutti gli anni sessanta.
Durante questo meraviglioso periodo, si mosse attraverso
tutti i circoli artistici, incontrando disegnatori, musicisti e
artisti provenienti da gruppi differenti.
Il suo interesse andava dal surrealismo all'espressione del
corpo (ha anche studiato mimo).
La sua vita cambia quando incontra Salvator Dalì nel 1965
e diventando, nei successivi 15 anni, la sola amica e confidente del grande pittore e della moglie Gala, vivendo come
un ospite permanente nella loro casa di Cadaques seguendoli ogni inverno a Parigi e New York.
Anche se Dalì dichiarò che le donne non dovrebbero mai
dipingere, Amanda lavorò pazientemente insieme a lui e
studiò nel suo laboratorio. Lui le insegnò praticamente tutto
quello che lei conosce sull'arte, mostrandole alcune delle
sue tecniche, guidandola nei più grandi musei del mondo
con il personale punto di vista del vecchio maestro.
Divenne famosa quando la sua prima canzone entrò nelle
hit parade internazionali. Conosciuta come una cantante da
discoteca, girò tutta l'Europa con il suo complesso, ma mai
lasciò che il mondo dei cantanti pop interferisse con la sua
pittura e eseguendo i suoi lavori su tela in mezzo ai tour.
La sua prima mostra fu in Rotterdam dove espose alcune
delle sue opere nel 1980.
Incoraggiata dal suo successo e dell'enorme pubblicità ricevuta dai media, allora espose i suoi lavori a Parigi, Berlino,
Milano, Ginevra, etc. attraendo l'attenzione dei collezionisti europei.
Le piace ricordare che aspettò quali 20 anni prima di avere
l'opportunità di esporre i suoi dipinti ed è grata a Dalì per
essere stato suo amico e maestro fino ad ora.
Vive nel paese di Van Gogh vicino alle Baux de Provence,
dove la luce le ricorda di Cadaques.
Born in 1946, Amanda Lear is the daughter of an Englishman
and of a Russian exile.
She studied in France and went to art school in Paris before to
live in London all through the sixties.
During this wonderful period she moved through all the artistic circles, meeting designers, musicians and artists from different groups.
Her interest went from surrealism to body expression (she studied mime).
Her life changed when she met Salvator Dalì in 1965 and for
the next 15 years she became the only friend and confidente
of the great painter and his wife Gala, living as a permanent
guest in their house of Cadaques and following them every
winter to Paris and New York.
Although Dalì claimed that woman could never paint,
Amanda patiently worked along with him and studied in his
workshop.
He taught her practically everything she knows about art, showing her some of his tecnique, guiding her trough the great
museums of the world with his own personal view of the
achievements of the old masters.
She became famous when her first singing record made it in
the international hit parade. Hailed as a disco singer, touring
all over Europe with her band, she never allowed the pop singing world to interfere with her painting and pursued her work
on canvas in between tours.
Her first major exhibition was in Rotterdam where she showedsome of her paintings in 1980.
Encuraged by her success and enormous publicity given by
the medias, she then showed her work in Paris, Berlin, Milano,
Geneva, etc.... attracting the attention of european art dealers.
She likes to remind that she had to wait almost 20 years before to have the opportunity to show her paintings and is grateful to Dalì for begin her friend and master until now.
She lives in Van Gogh landscape near les Baux de Provence,
where the light reminds her of Cadaques.
PRINCIPALI MOSTRE / MAIN EXHIBITIONS
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1992
1993
1994
1995
1997
1998
1999
2000
2006
Paysage Imaginaire - cm. 80 x 120 (huile sur carton)
Galerie Genevieve Rolde - PARIS
Galerie Bodovon Laugen - BERLIN
Galerie Francaise - MUNICH
Galleria Bonaparte - MILANO
Galleria Spazio Due - VENEZIA
Galerie de l'Hotel de Ville - GENEVE
Gallery Lavigne - PALM BEACH - USA
Galerie Les Arts au Soleil - SAINT TROPEZ
Galerie Picard - LAUSANNE
Galerie du Casino - CANNES
Galerie Righetti - BERN
Hotel Palm Beach - MONTECARLO
Espace Pierre Cardin - PARIS
Gallery Koeller - ZURICH
Musèe Paul Valery - SETE
Galerie Amylys - BRUXELLES
Galerie Rijkers Art - AMSTERDAM
Galerie Chalet Muri - BERN
Galerie Vonesch - MULHOUSE
Galerie Matignon - PARIS
Galerie Francaise - MUNICH
Galerie Chalet Muri - BERN
Musèe des Arts - NIMES
Galerie Chalet Muri - BERN
Musèe de la Ville - MOUGINS
Galerie Michel Pastor - MONTECARLO
Torch Gallery - AMSTERDAM
Musèe de MENTON
Gracie Gallery - NEW YORK
World's Artists Gallery - ROMA
Si ringraziano:
Comune di Roma
Presidenza Commissione
Roma Capitale
Carpenè Malvolti
Fio.Re
Wine & Food
Royal Officecenter One
S.E.P.I.M.
Horti Lamiani
Bettivò
Progetto: Cierredata
Grafica e Impaginazione: Flavia Ramadori e Raffaella Giuliani
Stampa: Tipografia Medaglie d’Oro
WORLD'S
ARTISTS
Margutta Arcade - Via Margutta, 3 Roma