PRESENTAZIONE DI GESÙ AL TEMPIO
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PRESENTAZIONE DI GESÙ AL TEMPIO
LECTIO DIVINA PER LA IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO PRESENTAZIONE DI GESÙ AL TEMPIO di padre Filippo Custode «Egli è qui per la rovina e la resurrezione di molti in Israele» Lc 2,21-40 Lettura del testo DAL VANGELO SECONDO LUCA [21] Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che egli fosse concepito. [22] E quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, lo condussero su a Gerusalemme per presentarlo al Signore, [23] come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» [24] e per offrire in sacrificio, come prescritto dalla legge del Signore, una coppia di tortore o due giovani colombi. [25] Ed ecco c’era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; quest'uomo era giusto e pio, e aspettava la consolazione d'Israele; lo Spirito Santo era sopra di lui; [26] e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non avrebbe visto la morte prima di aver visto il Cristo del Signore. [27] Egli, mosso dallo Spirito, andò nel tempio; e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, [28] anch'egli lo prese tra le braccia, e benedisse Dio, dicendo: [29] "Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, [30] perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, [31] che hai preparata dinanzi a tutti i popoli, [32] luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo Israele». [33] Il padre e la madre di Gesù restavano meravigliati delle cose che si dicevano di lui. [34] E Simeone li benedisse, e a Maria, sua madre disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno contraddetto [35] (anche a te una spada trafiggerà l'anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati». [36] Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser. Era molto avanti negli anni: dopo essere vissuta con il marito sette anni dal suo matrimonio, era rimasta vedova e aveva raggiunto gli ottantaquattro anni. [37] Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. [38] Sopraggiunta in quella stessa ora, anche lei lodava Dio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme. [39] Quando ebbero adempiuto tutte le prescrizioni della legge del Signore, tornarono in Galilea, a Nazaret, loro città. [40] E il bambino cresceva e si fortificava; era pieno di sapienza e la grazia di Dio era su di lui. Contesto Geografico Il Tempio di Gerusalemme, dentro la città, sul monte Sion, presso l’altare dei sacrifici Contesto letterario Il nostro brano si inserisce nel contesto dei Vangeli dell’infanzia, un vero e proprio prologo narrativo-teologico al Vangelo di Luca, in cui nei capp.1-2 si descrive la nascita del Signore con antefatti ed eventi seguenti. In realtà per l’evangelista che scrive dopo la Pasqua, è un riscontrare i prodromi, le anticpazioni della luce della Pasqua nel mistero dell’ingresso nel mondo di Gesù. Per Luca che articola il Vangelo e Atti in due movimenti, uno centripeto verso Gerusalemme e uno centrifugo , da Gerusalemme verso i confini della terra, tutto questo viene anticipato dai movimenti: Gerusalemme – Nazaret – Betlemme - Gerusalemme – Nararet, anticipando i poli del movimento del cammino di Gesù. Il nostro testo insiste tanto sulla città di Gerusalemme perché il luogo in cui si compie la volontà di Dio, è centro geografico e simbolico dell’opera di salvezza. Annunciazione a Zaccaria Annunciazione a Maria Nascita di Giovanni Nascita di Gesù Presentazione al Tempio Il nostro brano si presenta come l’apice di questi eventi in cui l’Antico e il Nuovo Testamento si incrociano (Giovanni Battista e Gesù), e Simeone rivela il senso della venuta di Cristo: la luce attesa che da il senso al cammino fatto: ora in Gesù si compiono le Scritture e l’attesa giunge al termine, si sono realizzate le profezie. Contesto storico-biblico In questa scena troviamo, come viene ripetuto per ben cinque volte dall’evangelista, il compiersi delle Scritture: ogni azione compiuta dall’inizio dell’esistenza di Gesù è il compimento delle Scritture. Es 13,2: 2 «Consacrami ogni primogenito, quello che apre il grembo tra i figli d'Israele, tanto di uomini che di animali; esso mi appartiene». Es 12,12: 12 In quella notte io passerò per il paese d'Egitto e colpirò ogni primogenito nel paese d'Egitto, uomo o bestia; così farò giustizia di tutti gli dèi dell'Egitto. Io sono il Signore! 13 Il sangue sulle vostre case sarà il segno che voi siete dentro: io vedrò il sangue e passerò oltre, non vi sarà per voi flagello di sterminio, quando io colpirò il paese di Egitto. 14 Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione, lo celebrerete come un rito perenne". Lv 12,6-8: 6 Quando i giorni della sua purificazione per un figlio o per una figlia saranno compiuti, porterà al sacerdote all'ingresso della tenda del convegno un agnello di un anno come olocausto e un colombo o una tortora in sacrificio di espiazione. 7 Il sacerdote li offrirà davanti al Signore e farà il rito espiatorio per lei; essa sarà purificata dal flusso del suo sangue. Questa è la legge relativa alla donna, che partorisce un maschio o una femmina. 8 Se non ha mezzi da offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi: uno per l'olocausto e l'altro per il sacrificio espiatorio. Il sacerdote farà il rito espiatorio per lei ed essa sarà monda». Consacrazione del primogenito e suo riscatto Purificazione della puerpera Offerta del sacrificio dei poveri Analisi del testo Il racconto possiamo suddividerlo in cinque parti: A. Introduzione: viaggio a Gerusalemme B. Simeone loda Dio per il bambino C. Oracolo profetico sulla missione di Gesù B1. Anna loda Dio per il bambino A1. Conclusione: ritorno a Nazareth Al centro del testo si colloca dunque la parola profetica di Simeone sul bambino, che è qui per svelare/rivelare: così Gesù si manifesta subito nella sua luce pasquale: Egli è offerta, sacrificio, riscatto, purificazione. Il testo è imbevuto di riferimenti al compimento delle scritture e alla parola dell’angelo, e inoltre tutto il testo ha retroscena anticotestamentari, a partire dal chiaro nesso che la liturgia ci fa cogliere con il testo di Malachia: Mal 3,1-4: 1 Ecco, io vi mando il mio messaggero; egli preparerà la via davanti a me. E subito il Signore, che voi cercate, l’Angelo del patto, che voi bramate, entrerà nel suo tempio. Ecco ei viene, dice l’Eterno degli eserciti; 2 e chi potrà sostenere il giorno della sua venuta? Chi potrà rimanere in piedi quand’egli apparirà? Poich’egli è come un fuoco d’affinatore, come la lisciva dei lavatori di panni. 3 Egli si sederà, affinando e purificando l’argento; e purificherà i figliuoli di Levi, e li depurerà come si fa dell’oro e dell’argento, ed essi offriranno all’Eterno offerte con giustizia. 4 Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradevole all’Eterno, come ne’ giorni antichi, come negli anni di prima. Protagonisti della scena sono Giuseppe, Maria, Simeone, Anna, la Parola/Profezia. SIMEONE E’ l’immagine del vero Israelita, che nonostante l’età (la grande attesa), non ha smesso di attendere il compimento della promessa. E’ rimasto al suo posto: egli non fa parte né degli Esseni, che si opponevano al culto corrotto del tempio, né di coloro che si erano persi in una obbedienza formale alla legge, fa parte dei poveri di YHWH, coloro che attendevano. Lui sa subito leggere Gesù come la Consolazione e la redenzione d’Israele: come era stato preannunziato dall’angelo e come sarà detto da Gesù risorto e dai suoi apostoli dopo la resurrezione. Cinque azioni compie Simeone: accolse Gesù benedisse Dio disse il cantico benedisse i genitori parlò a Maria Come Zaccaria e Maria, anche Simeone recita il suo Cantico: ha aspettato, continuando il servizio che Dio gli aveva detto di compiere, ora vede il compimento della promessa e loda Dio, che è Luce e che mantiene le promesse. ANNA Quando Simeone esce di scena, viene sostituito da un’altra figura profetica: lei riassume la Madre di Samuele e Giuditta. Emerge la figura femminile, simbolo della figlia di Sion che attende. Sof 3,14-18 Rallègrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d’Israele è il Signore in mezzo a te, tu non temerai più alcuna sventura. In quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia». Ella è la figura simbolica del vero Israele che è rimasto fedele e attende la venuta del Signore; infatti, è strana una figura di profetessa (donna) tra i sacerdoti; ella esprime qual è il continuo appello di Dio: se vuoi vedere la gloria di Dio, attendi il compimento delle sue promesse, anche se devi aspettare tanto, anche se ti senti vedova, ricordando che la tua storia ha alla base all’origine FANUELE: il vedere Dio faccia a faccia. MARIA E GIUSEPPE Sono coloro che con l’obbedienza devota alla Parola, impegnandosi a seguire le profezie, compiono le Scritture e permettono al Vecchio di giungere al Nuovo: sono i traghettatori del vecchio popolo all’incontro col popolo attraverso la loro fedeltà alla Parola di Dio. L’Eccomi di entrambe abbraccia tutto il piano di Dio: dopo l’apparizione dell’angelo che ha dato loro l’incipit della storia attraverso la nascita di Gesù, non hanno più visioni, sogni e apparizioni, devono trovare la volontà di Dio per il loro figlio nella obbedienza alla Scrittura. Ogni cristiano da essi impara dove trovare la strada per seguire il progetto di Dio, la chiamata propria, la vocazione ricevuta: nutrendosi di una parola a cui obbedisce in modo continuo. PAROLA / PROFEZIA La Parola è la stella che guida Giuseppe e Maria al Tempio, che spinge Simeone ed Anna ad attendere e a recarsi al Tempio: la Parola tiene accesa la vigilanza, essa muove le fila dell’azione e conduce ciascuno a trovare la gioia, il progetto della sua vita, la direzione da seguire. Essa è una spada che trapassa l’anima a tutti coloro che come Maria sono obbedienti al Signore: Si faccia di me secondo la sua parola significa la spada della sua parola operi un taglio tra la volontà di Dio e la mia volontà. Spunti di riflessione personale - Meditatio Seguire la volontà di Dio è seguire la Parola di Dio non cercando visioni, sogni e locuzioni particolari; è un atteggiamento di fiducia in quella parola che chiede a me obbedienza anche in ciò che può sembrarmi superato o irrilevante. Mi fido in questo modo della Parola o penso che Dio si esprima attraverso quello che sento dentro di me? Simeone, attesa senza sconforto, fiducia in chi ha promesso, gioia nel riconoscere il compimento. La fede è un cammino che mi porta ad attendere il compimento delle promesse di Dio, che talvolta possono sembrare non realizzarsi o tardare troppo: so aspettare certo che prima o poi mi darà la gioia di vedere quanto ha promesso? Per attendere la promessa Simeone ed Anna non si sono allontanate dal tempio quando era pieno di persone corrotte e scorrette: non si sono conformate né si sono allontanate sentendo di trovare altrove il vero cammino verso il Signore. Come cristiano sono consapevole che è necessario restare nella chiesa, anche quando ci sono dentro uomini incoerenti, per aspettare il compimento delle promesse e che non debbo fuggire verso gruppi o movimenti che pretendono di sostituirsi al popolo di Dio, da Cristo costituito? So perseverare nel mio cammino ecclesiale, anche quando vedo incoerenze e contro testimonianze? “Egli è qui per la rovina e per la resurrezione di molti…Anche a te una spada trapasserà l’anima”…Come una spada la Parola di Dio cerca di separare dentro di me ciò che porta alla rovina e ciò che porta alla resurrezione. Permetto alla Parola di Dio di giungere nel profondo della mia anima, della mia coscienza, per operare la separazione dentro i miei pensieri, i miei sentimenti, i miei progetti, le mie scelte, le mie ambiguità, le mie indecisioni? Essa è per me pietra angolare chge determina la scelta. Preghiera personale – Oratio Insieme con Simeone, lodiamo il nostro Dio nella certezza che Egli mantiene le promesse: la sua luce mi viene incontro e mi dona gioia: Ora lascia, o Signore, che il tuo servo* vada in pace secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,* preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti* e gloria del tuo popolo, Israele. Salmo 68 Ascolta, popolo mio, la mia legge, porgi l'orecchio alle parole della mia bocca. 2 Aprirò la mia bocca con una parabola, rievocherò gli enigmi dei tempi antichi. 3 Ciò che abbiamo udito e conosciuto e i nostri padri ci hanno raccontato 4 non lo terremo nascosto ai nostri figli, raccontando alla generazione futura le azioni gloriose e potenti del Signore e le meraviglie che egli ha compiuto. 5 Ha stabilito un insegnamento in Giacobbe, ha posto una legge in Israele, che ha comandato ai nostri padri di far conoscere ai loro figli, 6 perché la conosca la generazione futura, i figli che nasceranno. Essi poi si alzeranno a raccontarlo ai loro figli, 7 perché ripongano in Dio la loro fiducia e non dimentichino le opere di Dio, ma custodiscano i suoi comandi. 8 Non siano come i loro padri, generazione ribelle e ostinata, generazione dal cuore incostante e dallo spirito infedele a Dio…. http://www.santosepolcro.diocesipa.it/