co™t - Marcello Pittella
Transcript
co™t - Marcello Pittella
Il governatore Pittella in Honduras Primi incontri e Laurea ad honoris POTENZA, 13 NOV - Nel primo giorno della sua visita in Honduras, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella , ha incontrato il Presidente della Repubblica, Juan Orlando Hernandez, il quale - secondo quanto reso noto dal portavoce - «ha manifestato gratitudine per l'attenzione rivolta dalla Regione Basilicata al suo popolo attraverso solidarietà ed opere di utilità sociale». Hernandez «ha poi raccolto l'invito di Pittella a visitare la Basilicata nella prossima primavera» e «si è detto favorevole ad esentare dal pagamento del dazio doganale le apparecchiature e il materiale sanitario dismesso dalle aziende sanitarie e dagli ospedali lucani». In precedenza il presidente della Regione Basilicata, marcello Pittella aveva incontrato il Rettore dell'Università cattolica, Elio David Alvarenga Amador, «con il quale, dopo una breve visita alle strutture dedicate alla formazione, ha approfondito le possibili forme di collaborazione tese a sostenere i giovani laureati honduregni più meritevoli. Il governatore, sempre secondo le fonti ufficiali, «ha infine visitato El Paraiso ed incontrato le autorità comunali e parlamentari. Nel pomeriggio di ieri (nella notte in Italia) a Marcello Pittella sarà conferita la laurea honoris causa in "Politiche Social" all'Università Cattolica di Honduras». IL GOVERNATORE HA INCONTRATO IL PRESIDENTE HERNANDEZ Laurea honoris causa in Politiche sociali a Pittella • Primo giorno di visita, ieri, in Honduras, per il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella che è stato insignito della Laurea Honoris Causa in «Politiche Sociali» all'Università Cattolica di Honduras «Nuestra Senora Reina de la Paz». Nella mattinata, il governatore lucano ha incontrato il Rettore dell'Università Cattolica, Nostra Signora Regina della Pace, Elio David Alvarenga Amador, con il quale ha approfondito forme di collaborazione per sostenere i giovani laureati honduregni più meritevoli. L'Università, fondata nel 1993 ad opera dell'Arcidiocesi di Tegucigalpa e presieduta dal Cardinale Maradiaga, ospita oltre 17.000 studenti in dieci Campus. Pittella e il Rettore hanno ipotizzato un percorso finalizzato all'accoglienza, per un breve periodo, di alcuni degli studenti più bravi, e fornire loro ulteriori professionalità nei settori di specifica competenza. La Basilicata, infatti, e una delle regioni italiane più impegnate nella politica dell'accoglienza. Pittella è stato poi ospite del Presidente della Repubblica Juan Orlando Hernandez che ha manifestato gratitudine per l'attenzione rivolta dalla Regione Basilicata al suo popolo attraverso solidarietà ed opere di utilità sociale. Hernandez ha poi raccolto l'invito del presidente Pittella di visitare la regione in primavera e si è detto favorevole a esentare dal pagamento del dazio doganale le apparecchiature e il materiale sanitario dismesso dalle Aziende sanitarie e dagli Ospedali della Basilicata. Possibili collaborazioni e partenariati per lo sviluppo economico e commerciale del paese dell'America centrale saranno oggetto di un incontro oggi con una delegazione ministeriale. Pittella ha infine visitato El Paraiso e incontrato le autorità comunali e parlamentari. ' ' iSiiiwitt^^ 3 Pensiamo Basilicata lunedì incontra Pittella «Un patto per lo sviluppo» LA BASILICATA si colloca oggi in una fase di crescita in cui è indispensabile raccogliere tutte le energie - della società civile, delle imprese e delle istituzioni - per rilanciarla definitivamente in una prospettiva di sviluppo. Lunedì 16 novembre, alle ore 15,30, al Park hotel di Potenza, il manifesto delle associazioni imprenditoriali Pensiamo Basilicata incontrerà il presidente della regione Marcello Pittella in un'iniziativa M — *.. pubblica voluta ( per avviare un confronto sulla programmazione di breve e di lungo periodo e per stringere "un nuovo patto per la Basilicata". Un patto che, quando siamo a circa metà mandato della consiliatura re1 ,* ' gionale, ridefinìsca un luogo di dialogo tra parti sociali, imprenditoriali e istituzioni in cui individuare le direttrici per cogliere le opportunità fornite dai nuovi strumenti. La programmazione comunitaria 3014/2020, il masterplan per il Sud, lo stesso manifesto lanciato dal presidente Pittella in consiglio regionale sono infatti materiali che necessitano di un rapido approfondimento per definire, in maniera congiunta, le priorità su cui orientare la qualità della spesa. Incrociando questi strumenti con le opportunità rappresentate dall'automotive, dalle risorse energetiche e da Matera capitale europea della cultura 2019, sarà possibile collocare la Basilicata in una posizione di centralità rispetto all'intero Mezzogiorno. I segnali di ripresa che gli indicatori attribuiscono in questo momento alla Basilicata non devono tuttavia far sottovalutare le condizioni di forte criticità che il territorio presenta, inparticolare il disagio delle famiglie e dei ceti, sociali più deboli e le difficoltà che da tempo vivono le imprese. Soltanto sincronizzando queste due esigenze, ovvero rispondendo ai bisogni di. cittadinie imprese, sarà possibile offrire una occasione di rilancio all'intera comunità. .-. " •: • • ' Incontri di "ScanZiamo le scorie" con esperti sul futuro del Deposito unico Un anniversario molto significativo Presentato ilprogramma commemorativo delle 15'giornate ariti scorie t e ; »trg :f5 ^ * La piazza dei Centomila il 23 novembre 2003 SCANZANO JONICO - A 1 2 anni dalla manifestazione di Scanzano Jonico, organizzata nel novembre 2003, quando circa centomila persone scesero in piazza per protestare contro il progetto di un Sito unico di stoccaggio delle scorie nucleari nel centro del Metapontino, l'associazione "ScanZiamo le scorie", ribadisce il no all'ipotesi di inserire quest'area nella "Carta delle Aree Potenzialmente Idonee", per un Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. E ' quanto è emerso ieri, nel corso di una conferenza stampa organizzata dall'associazione per illustrare il programma di una serie di incontri per le celebrazioni del 12/o anniversario della protesta "dei centomila". Il portavoce dell'associazione, Pasquale Stigliani, ha evidenziato che «per ora la Carta è segreta, e le aree non sono note al pubblico, ma abbiamo saputo di amministratori locali che sono andati a Roma per conoscerne il contenuto e, sempre sulla base di quanto abbiamo appreso, anche per dare una sorta di disponibilità a ospitare questa struttura: la Basilicata ha vocazioni di turismo e agricoltura, incompatibili con le discariche e le estrazioni, e a maggior ragione con un deposito di scorie nucleari. Rispetto a 12 anni fa -ha aggiunto Stigliani- abbiamo non solo maggiore consapevolezza, ma anche una maggiore esperienza che ci permetterà di cogliere eventuali segnali futuri su questo progetto: in questo caso siamo pronti a dare battaglia e a ripetere quelle giornate di protesta». Il 23 novembre, a Scanzano, si svolgerà un incontro in piazza Aldo Moro (ore 18), su «No alle scorie in Basilicata: l'ambiente è lo sviluppo del territorio"; il 27 novembre sono previsti in mattinata due appuntamenti negli istituti scolastici di Scanzano e di Policoro (Matera), e un incontro (sempre a Scanzano, in piazza dei Centomila dalle ore 18) dal titolo «Il deposito nazionale di scorie nucleari dove lo metto?», durante il quale parteciperà anche uno dei componenti della Commissione scientifica sul decommissioning nucleare, Massimo Scalia. Il programma prevede diversi appuntamenti, tra cui gli incontri presso gli istituti delle scuole superiori di Pisticci e Policoro, per parlare di sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici; il titolo dell'incontro sarà: "In vista della Cop 21 di Parigi: energia e cambiamenti climatici". A Scanzano il 23 novembre (giornata della marcia dei cento- mila), ci sarà una tavola rotonda con i comitati lucani sul tema: "No alle scorie in Basilicata: l'ambiente è lo sviluppo del territorio"; il 27 (giorno della cancellazione del nome di Scanzano dal decreto) si terrà l'incontro: "Il deposito nazionale di scorie nucleari dove lo metto?", per il quale sono stati chiamati ad intervenire numerosi Sindaci delle aree Lucane potenzialmente coinvolte in una eventuale decisione del Governo. Ai lavori parteciperà il professor Massimo Scalia della Commissione scientifica sul decommissioning nucleare. Le conclusioni saranno affidate al presidente del Consiglio della Regione Basilicata Piero Lacorazza. Per l'associazione antinucleare saranno presenti il presidente Donato Nardiello, il vice presidente Antonello Bonfantino e il portavoce Pasquale Stigliani. Il 23 novembre alle ore 18 in piazza Moro, sede ScanZiamo le Scorie, si terrà la Tavola rotonda: "No alle scorie in Basilicata: l'ambiente è lo sviluppo del territorio", con i saluti di Antonello Bonfantino, vice presidente ScanZiamo le Scorie e intervento del Direttore di grenpeace Italia Pippo Onufrio; il Comitato contro la discarica di Senise Giovanna Di Sanzo; Forum per la tutela e la legalità (Comitato No centrale Mercure); Enzo Peluso Comitato No Triv/Isde; Rosanna Suozzi Comitato No inceneritore a Matera; Mimmo Genchi Gomitano per Santarcangelo legalità e ambiente; Tiziano Lerose ScanZiamo le Scorie e Pasquale Stigliani. In conclusione la proiezione video "Black Ice", film documentario di Greenpeace. Alcuni ospiti saranno in collegamento telefonico. Donato Nardiello 1 vii v A y l i ! V/ vociliIL/l^lLe w € 4 1 % K \ jkj 1% ••%• V-*'V-1 Larmnomnzanonrii:J:P:;:;^riìkn:;rupp:v-r edaLacorazzamefìPi ^ - ^ ^ ^ di SALVATORE SAMTORO POTENZA - Piaccia o non piaccia. Sia un nuovo assetto di prospettiva o solo di necessità e sopravvivenza, sta di fatto che la "geografia" politica del Partito democratico lucano è completamente mutata. In maniera definitiva? Si vedrà. Perchè il Pd lucano che ha scollinato senza troppi scossoni il congresso cittadino di Potenza è chiamato già nelle prossime settimane a ben più complesse scalate. L'assemblea regionaVia alla sotto-area le dove Luongo deve porenziana ter dimostrare di moderata con essere in Margiotta leader grado di garantirsi una degli ex diellini maggioranza per De Filippo, continuare a Santarsiero fare il segretario eRestaino chiudere la fase congressuale eleggendo e nominando gi organismi. La riunione dovrebbe svolgersi il 5 dicembre prossimo o comunque entro la metà del mese. E poi c'è da consegnare alla Basilicata (e questo spetta alle prerogative del presidente della Regione, Marcello Pittella) la nuova giunta regionale. Due questioni su cui ovviamente peseranno i nuovi equilibri che si stanno determiLa maxi corrente nando dentro il partito. di Renzi può L'area degli anti diventare un , .vi renziani probkt e m a plU Che che sostenne un un vs vantaggio nei 2014 corsa per le dinamiche la alla segreteria storiche dell'asse regionadi Pittella e Antezza le Luongo si è svuotata. Non ne fanno parte più (solo per citare i big) Santarsiero, Santochirico, Restaino e praticamente anche se non è ufficiale anche De Filippo, Chiurazzi e quindi il consigliere regionale Spada. Con Luongo (che ha perso pure Folino che ha lasciato proprio il Pd) resta Lacorazza e Gifarelli e in seconda battuta Lacorazza che da antirenziano sostenne la candidatura del segretario in carica solo all'ultimo momento guidando l'allora area Civati (un altro che ha lasciato il Pd in antitesi con Renzi). Chiaro che a Luongo serve che i renziani (almeno un parte consistente) gli offrono un sostegno magari a tempo (2017). Il cambio della geografia politica dem diventa poi dirimente anche per il rimpasto della giunta regionale . L'area renziana è diventata una maxi corrente. Insomma il presidente Pittella ha visto crescere la propria corrente di riferimen- to in maniera esponenziale. Qualche problema in più ad accontantare tutti evidentemente. Anche se la questione rimane complessa. Perchè di fatto si sta creando sotto la regia del senatore Margiotta una sorta di area interna renziana di ispirazione cattolico - moderata. Gli ingressi di Vito Santarsiero (e Chiurazzi) in quota Delrio più quello di Erminio Restaino (quota (Mini) più il prossimo arrivo ormai scontato di Vito De Filippo (sponda Guerrini). E non è per nulla escluso che questi possaino spingere per una loro proposta da consegnare a Pittella in chiave assessorato. E il nome più in voga potrebbe essere quello di Erminio Restaino dopo la sua bocciatura (per il veto di Speranza) a segretario cittadino. Anche se è evidente che Margiotta ormai leader di una sottocorrente che inizia a contare nei numeri più che a un assessorato di area potrebbe puntare direttamente alla segreteria regionale per se stesso. Anche se c'è pure da dire che qualora si aprisse una opportunità per un segretario regionale renziana in corsa ci sarebbe anche (e forse soprattutto) Mario Polese. In ogni caso a tenere banco è più la questione del rimpasto dell'esecutivo regionale. Detto della suggestione Restaino per i renziani moderati c'è da ricordare che gli assessori sono 4 (anche se dalla prossima primavera con l'approvazione del nuovo Statuto) passeranno a 5 lasciando quindi spazi di manovra in divenire. Detto che due dovrebbero essere renziani con Braia confermato c'è l'ipotesi Spada (area neo renziana chiurazziana) o appunto Restaino o chiper lui. Resta intatte le aspirazioni della minoranza che chiede due posti, probabile che si chiuda con uno solo. Se la scelta dovesse essere fatta tra gli speranziani inpole c'è Molinari con in seconda battuta il Blaterano Bellitti. Anche se pure Gifarelli (quota Luongo - Speranza) rimane in corsa. Ma a quel punto rimarrebbe fuori la minoranza guidata da Lacorazza al quale sarebbe stato chiesto comunque di prendere le distanze e non solo verbali dalla scelta di Folino. In ogni caso si annunciano settimane intense. [email protected] nmm tk s& F.fj • -. - •*** • Y * • ^ > . A' , 1 .' ,> s. - A '— •Ai - • • .J « '" ..vii. •: r-'« t i - , .-• ' , ; * . •**.«»• •• * . !: - . - , _ • ' ?- r'.' * . V Ì I . -, *.' .(. .,.."^" -...•.'V / f ; - .si '* .' »*». '-i . « , - 1•-- '"* ^ MM&tiS • > / * ^ t ó W: E. Su >:a®?w: t k h WM m fu • ' '-• ' ' •! Prime indiscrezioni verso le elezioni comunali Tre liste per il dopo-Placido La coalizione del sindaco uscente potrebbe puntare sul vice D'Angelo ) 4 Comune di Rionero RIONERO- Seppur silenziosamente, a Rionero è partita la corsa alla sedia di primo cittadino. Con lo scontato addio di Antonio Placido in virtù dei due mandati consecutivi, dalle prime indicazioni pare che saranno tre le coalizioni che si contenderanno la guida della città fortunatiana. Una prima lista sarà sicuramente composta dall'attuale coalizione fino ad oggi guidata da Placido che, secondo iben informati, passerà il testimone al suo attuale vice Vito D'Angelo, uomo politico d'esperienza pronto a proseguire l'attività programmatica messa in piedi dall'onorevole. L'ipotesi D'Angelo troverebbe sicuramente l'appoggio di Sei, Pd, Centro Democratico, Rifondazione e Comunisti Italiani mentre da questi si smarcherebbe una parte del Partito Socialista (che con le dimissioni da capogruppo del consigliere Nicola Giansanti ha già "scaricato" la Giunta Placido qualche mese fa) e l'area pittel- liana del PD cittadino che, senza nascondersi troppo, nel recente passato non ha risparmiato critiche all'attuale amministrazione comunale. Il nome di D'Angelo sarebbe stato accolto favorevolmente anche da alcuni partiti ed esponenti di centrodestra pronti a far parte di una coalizione più ampia capace di raccogliere varie anime politiche e a porsi alla guida della città. Queste le prime indiscrezioni ma soltanto a Dicembre si avranno le dovute conferme. Certezze di alleanze arrivano invece dal Partito Socialista che, come già ampiamente rimarcato nell'incontro tenutosi qualche settimana fa con ospite il Presidente Regionale Marcello Pittella presso il Centro Sociale di Rionero, stanno stringendo accordi con una parte del Pd, Riformisti indipendenti, Realtà Italia e Nuovo Centro Destra per eostruire un progetto politico nuovo e rinnovato. Progetto sul quale il promotore Nicola Giansanti auspica l'ingresso "di altre forze politiche e sociali con cui stiamo discutendo e costruendo il programma elettorale per imprimere un cambio di passo politico a questa città". Tra i più accreditati a porsi alla guida di questa nuova "alleanza" e quindi pronto a candidarsi a Sindaco sarebbe lo stesso Giansanti o, altrettanto papabile secondo i più informati, Vincenzo Paolino, attuale referente cittadino di Realtà Italia. In attesa di collocamento sarebbe invece l'attuale assessore ai Lavori Pubblici Mauro Di Lonardo, socialista e il più votato della scorsa tornata elettorale, pronto ad appoggiare nuovamente l'attuale colazione Placido anche alle prossime elezioni. La scelta di Di Lonardo sposterà di certo gli equilibri politici della città e confermerà (o meno) la quasi rottura con il capogruppo Giansanti. Infine, alla combattuta tornata elettorale parteciperà sicuramente il Movimento 5 Stelle che, sulla scorta delle in- dicazioni nazionali, non cercherà apparentamenti con altre liste. Il Movimento guidato da Beppe Grillo avrà una grossa responsabilità perché i risultati dei risultati elettorali degli ultimi tre anni lo pongono idealmente quasi alla pari del Pd, attualmente primo partito in città. In tempi brevissimi il M5S sceglierà il proprio candidato Sindaco e i consiglieri perché, come affermano alcuni attivisti, "non sentiamo la necessità di tramare sottobanco per costituire quei blocchi di potere che poi si rivelano di ostacolo ad una buona arnministrazione". Requisiti per aspirare ad entrare a far parte della squadra del Movimento? "Condivisione del progetto di un rinnovamento della politica che torni al servizio della cittadinanza, assenza di condanne e di procedimenti penali in corso e non aver svolto in passato più di un mandato amministrativo". Tra i più accreditati a guidare il Movimento c'è sicuramente Michele Grieco, attivista della prima ora con un passato politico alle spalle che, vista l'esperienza regressa, gli consentirebbe di aspirare alla poltrona di primo cittadino. Il Movimento, però, sceglierà i propri rappresentanti attraverso una "democrazia diretta" quindi azzardare qualche altro nome diventa difficile. Non sono però da escludere sorprese come la scelta di un under 30 come possibile candidato a primo cittadino. Ancora qualche mese di attesa e gli accordi e le alleanze saranno sempre più chiari. : ' ' '••: Convegno nel chiostro del convento di Sant'Antonio 'Giornata mondiale del diabete" Nel Potentino 35.000 i malati RIVELLO - SI terrà oggi, a partire dalle 9, nel chiostro del convento di Sant'Antonio in occasione della "Giornata mondiale del diabete" u n convegno sul tema "Dieta mediterranea. Diabete dall'età evolutiva alla vecchiaia". Interverranno, tra gli altri, Silvano Papaleo, pPresidente dell'associazione "Tre valli Lagonegrese Fand", Antonio Manfredelli sindaco di Rivello, Nicola Timpone, presidente del Gal "Cittadella del sapere", Rocco De Asmundis, presidente Avis Basilicata, il diabetologoEnzo Caruso, Giuseppe Citro del nucleo Asp per le endocrinopatie dell'età evolutiva, Rocco Paterno, presidente dell'Ordine dei medici di Potenza , Flavia Franconi assessore regionale alla Sanità e Antonio Papaleo, presidente Alad/Fand di Basilicata. Una unità mobile della Croce rossa italiana effettuerà la misurazione dei valori glicemici e pressori a tutti coloro che vorranno controllarli volontariamente. Le persone con diabete in Basilicata sono almeno 50 mila, 35 mila delle quali nella sola provincia di Potenza. La Regione sembra attenta al problema. Ma il numero di diabetologi dimi- \ b.» J-ri. ,_I,-«„MS «TV.;: 1 .' V Antonio Papaleo nuisee e l'assistenza è concentrata negli ospedali quando il diabete va curato, sotto casa: "a chilometro zero". Cosa chiedono le persone con diabete? «Chiedono che l'attenzione delle autorità si traduca in erogazione di risorse. I diabetologi che vanno in pensione non sono sostituiti o lo sono con personale a tempo determinato. C'è troppo ospedale e poco territorio», risponde Antonio Papaleo, coordinato- re per la Basilicata della "Giornata mondiale del diabete". L'assistenza «non si dovrebbe fare solo in ospedale ma sul territorio, "sotto casa" del paziente e questo aspetto va potenziato». In Basilicata vivono almeno 50 mila persone con diabete ma purtroppo il loro numero cresce e crescerà a lungo, perché il diabete è diagnosticato sempre prima e meglio; perché le persone con diabete vivono più a lungo e perché le errate abitudini alimentari e la sedentarietà che hanno caratterizzato la vita di tutti i lucani aumentano il rischio di svilupparlo. «I lucani con diabete - ha aggiunto Papaleo - hanno bisogno di diagnosi corrette e precoci, assistenza appropriata, informazione chiara e puntuale, farmaci e strumenti adeguati per migliorare la qualità della vita. Così facendo cercano di risparmiare a se stessi e alla Regione i danni enormi delle complicanze». La Regione è attenta alla assistenza dei diabetici. Non a caso «la nostra legge regionale è all'avanguardia, anche se andrebbe implementata. Il Piano nazionale diabete è stato recepito subito. Ora si tratta di applicarlo». vlLcQnsigljereiregionaléitìi: ForZà:dò:pblevpa:div ; uhi probàbile passaggio; al movi mento: di; Fitto fi ::ha:cliiarfc;:wSp •: resto -in; Forza -Italia-: Mnp: assolutamente certo-: iehe il progetto ipo:litiéO:dÌ:Fprzà ;éd:allo:stesso tempo l'unico: in/gràdodilrappreri :: seri tare ;la;ver;a; alternativa ;à1;cenfósinisìra;,ifio;-::: ; mé:di móstra' l'i ncisivàe costrutti va attività dì op-'i : :ppsi2ìpne messa in pafripo in :Régioné:Basi)ìeà'V; ;tà»\pj%KlÒnc'espazìo-haprpseguito Castel;;: ; luccio-pervelljéitaris^^ itali-dàlia: storiava ; interpretarliisoinopersonalità cri e lianhp legato il lord agiregolitiepa cambi;dì; ; ;casàceà-ead:àtleggiaménti:ondivag no:deciso:di;intràpren;dèrè altre strade^m ;Ìdeali;e;hel:progettq;p^ iragiò^nedi ragiona^ Le Donne democratiche hanno presentato l'iniziativa di dopodomani Una sponda alle politiche di genere E Cifamili attacca Pace: la sua mozione una sconfitta, ma solo numerica Da sin. Cifarelli, Brenna e Fanelli POTENZA - Una politica di genere è possibile e le Regioni possono e devono legiferare in questa direzione: è quanto emerge dall'incontro di ieri nella sede regionale del Partito democratico di Basilicata, dove è stata presentata l'iniziativa "Diritti, discriminazioni e parità" che si terrà lunedì 16 novembre alle ore 17 nella Terrazza del Grande Albergo. Erano presenti la portavoce regionale Rossella Brenna, il capogruppo Pd in consiglio regionale Roberto Cifarelli e la consigliera di Parità regionale Maria Anna Fanelli. L'iniziativa è stata promossa dalla conferenza regionale permanente delle Donne Democratiche di Basilicata in accordo con la segreteria regionale delPd. Per Rossella Brenna "è stato necessario affrontare questo tema molto sentito dai cittadini perché se ne discute assai poco. Il Pd regionale ha inteso prendere questa iniziativa, attraverso la Conferenza delle Donne Democratiche, per stimolare questo dialogo con l'auspicio che lo stesso si diffonda il più possibile con il massimo eoinvolgimento delle istituzioni, della politica, delle famiglie intesa come cellula principale della società e quindi della scuola di ogni ordine e grado. Abbiamo accennato la normativa in particolare alla circolare ministeriale per affrontare il tema delle differenze all'interno del circuito scolastico questo perché crediamo fortemente che la politica non si può autosospendere, perché i problemi della comunità in cui viviamo persistono giorno per giorno e si devono affrontare. Pertanto d'intesa con il segretario regionale, Antonio Luongo, abbiamo sentito la necessità di riattivare il circuito della Crp democratiche per affrontare dialoghi attraverso associazioni e la società tutta, perché noi riteniamo di essere un ponte strategico tra il partito ed essa". Ritengo necessario, pertanto, la presenza del capogruppo Pd del consiglio regionale in quanto può illustrarci il lavoro del consiglio in questo senso". Il capogruppo Cifarelli ha sottolineato come il problema delle discriminazioni è tenuto alquanto in considerazione dal consiglio regionale. "In questo senso rilevante è stata l'adesione della Regione alla Rete nazionale delle Amministrazioni pubbliche anti discriminazioni per orientamento sessuale e Identità di genere in senso positivo, ma si riscontra successivamente una nota nega- Uva ossia l'approvazione della mozione proposta dal consigliere regionale Aurelio Pace, approvata a maggioranza, dal Consiglio che è da considerare una sconfitta numerica ma non politica". Ha poi aggiunto che il gruppo regionale Pd intende intensificare la lotta contro qualsiasi discriminazione e contro falsi moralismi. A tal proposito il consigliere Cifarelli ha ricordato che il 25 novembre è la giornata contro la violenza sulle donne. Secondo la consigliera regionale di Parità Maria Anna Fanelli è di rilevante interesse l'incontro del 16 novembre "che, partendo dall'artico 1 comma 16 del disegno di legge la buona scuola, ricorda e sottolinea qui in Basilicata la necessità che nelle scuole di ogni ordine e grado sia diffusa la parità e l'educazione alla parità tra i sessi quale rispetto delle diversità che vanno riconosciute, rispettate e nel contempo co- niugate. Molto importante che nell'incontro si affrontano i principi fondanti della convenzione di Istanbul al fine di ricordare la condanna di ogni azione e di ogni atteggiamento violento e di assicurare la necessità sempre di includere nei programmi scolastici di ogni ordine e grado i temi del rispetto tra i generi e delle soluzioni non violente dei conflitti nei rapporti interpersonali". Immobili? Stiamo dando respiro Trasporti, «sefossimo in Sicilia la chiameremmo mafia» a J • -a* t.'.-r •>'-•• v» •fj^adc Rifiuti, da gennaio parte la differenziata Viabilità, 4 nuove rotatorie eripristinodoppio Riforma Ada con amministratore unico senso di marcia tra via Anzio e Gallitello M M nfc •ah i I L'intervento del sindaco dopo quello dei cittadini Rimodulati 26 milioni di Pisus: tutti gli interventi in programma per la città Numerosa platea e forti applausi nell'incontro di De Luca a Poggio Tre galli i i MARIATERESA LABAHCA POTENZA - De Luca si presenta alla numerosissima platea dell'auditorium della Chiesa di Santa Cecilia e non è più La sala dell'auditorium Non ho ambiizonipolitiche, dopo questa esperienza torno a fare l'ingegnere il sindaco delle eterne indecisioni "mi dimetto, non mi dimetto". E' sicuro e determinato. Rispolvera la verve della campagna elettorale e inanella, uno dopo l'altro, attacchi all'ex amministrazione e al sistema «malato». Il passaggio più forte è quello relativo al servizio di trasporti e a coloro che «stanno remando contro» l'assegnazione dell'appalto al nuovo gestore: «Se fossimo in Sicilia la chiameremmo mafia». La sala, pienissima, applaude forte, su questa e altre affermazioni. E' il segno tangibile che almeno nel rione di Poggio Tre Galli il gradimento in questo primo anno e mezzo di amministrazione non si affatto scalfito. Certo, i problemi ci sono. Quelli elencati dai cittadini ria; le altre due serviranno a ripristinare il doppio senso di marcia nel tratto compreso tra via Anzi e Gallitello; l'ultima regolerà il traffico dell'incrocio tra via Appia e rione Lucania. «Tutte realizzate dalla riconversione degli oneri di urbanizzazione dovuti dalla ditta che sta realizzando un edificio in via Cavour. Era previsto un ascensore con la zona universitaria. Lapriorità ci è sembrata mettere ordine alla circolazione». E proprio in collaborazione con tutti i consiglieri comunali, anche quelli di centrosinistra, si è proceduto alla riprogrammazione dei fondi Pisus 20072013. 26 milioni che serviranno a questo: tabelle alle fermate degli autobus che danno informazioni aggiornate in tempo reale sugli orari di arrivo dei mezzi, abbattimento delle barriere architettoniche, uno sportello unico per i servizi sociali, il rifacimento della piazza della stazione centrale, adeguamenera ICrnia.rC sinsitra, come il capogrup- to Cappella dei Celestini, strada che da pò del Pd, Giampiero Iudi- via Ciccotti porta all'Università di Mac1; 1 Cin01Ta,gia, cello. Anche a questi ultimi chia Romana, riqualificazione dell'ex £., , , va il suo ringraziamento. tribunale di Parco Aurora, ristrutturarinailZiciria, «Perché i risultati ottenuti zione di Ponte Musmeci, parco fluviale , -, sono stati frutto in una pro- del Basento, efficientamento pubblica QCl C o m u n e » ficua collaborazione da par- illuminazione («a proposito - è il dettaglio aggiunto dal sindaco - abbiamo te di tutti». trovato ben 450 contatori, oltre ad alNessun immobilismo. lacci abusivi alla rete pubblica). «Stiamo dando ossigeno a una città Lunga parentesi sulla questione riasfittica». E - aggiunge - «sono stanco di chi dice che non stiamo facendo nul- fiuti. «Abbiamo conferito in discarica la. E' per questo che sono qua. C'è qual- in regime di monopolio, a un prezzo cuno che si diverte a dire che è facile raddoppiato nel giro di sette anni». Poi amministrare con i tagli. Io gli dico che la notizia: «Dal primo gennaio si parte è esattamente il contrario : è facile gesti- con la raccolta differenziata porta a re con gli sperperi». Uno su tutti: quello porta». E poi, «c'èbisogno di una nuova relativo ai costi per il trasporto urbano. riforma di Acta». Annuncia l'amministratore unico e «Abbiamo dovuto razionalizzare perchè i 15 milioni euro che venivano spesi la selezione di circa 50 nuove unità, prima non ci sono. Bisognava fermare «necessarie per la politica, negli anni l'emorragia. Abbiamo fatto una gara passati, ha fatto uno scempio mettendo pubblica. Ha partecipato una sola ditta, quasi più personale negli uffici che non se fossi in voi mi chiederei il perché. So sulle strade. Ora la differenziata rende solo che qualcuno sperava che non par- necessarie nuove assunzioni. Ma lo fatecipasse neppure questo. La nuova so- remo con concorso pubblico, e vi assicietà sta trovando delle difficoltà a pre- curo che da queste parti possiamo considerarla una rivoluzione». Ultima nosentare tutti i documenti necessari. ta: «Non ho particolari ambizioni politiMolti remano contro questo affidamento. Dico solo che il sistema non mi che. Finita la mia esperienza da primo piace, siamo con le spalle al muro, è una cittadino, tornerò a fare l'ingegnere». [email protected] guerra». Da qui l'affondo sulla Sicilia e (B RIPRODUZIONE RISERVATA la mafia. Per poi aggiungere: «Da quando sono sindaco ho speso per mia esclusiva volontà soli 250 euro, in fiori, per ridare dignità ai nostri edifici. Poi, il lungo capitolo sugli interventi in programma. Prima quelli relativi alla viabilità: quattro nuove rotatorie. La prima è quella già abbozzata a Santa Mache, uno alla volta, si alzano per esprimere le lagnanze. Ma, a risposta del primo cittadino, la gente sembra condividere. Certo in sala ci sono molti "amici" di De Luca: in prima fila la Giunta al completo, i dirigenti di Fratelli d'Italia, Rosa e Ramunno (il partito che sembra abbia dato la spinta principale all'iniziativa), il segretario Ned, Vincenzo Taddei. C'è anche il coordinatore della lista civica per De Luca, Vincenzo Beimonte: segno che le divergenze che li hanno tenuti distanti per tanti mesi, si sono avviate a soluzione. E poi ci sono diversi consiglieri comuna. ,v li, non solo quelli di central a priorità destra come Galella e Vigi~ lante, ma anche di centro- «* V è' Il Consiglio dei ministri che ieri ha introdotto una serie di norme all'interno di un "decreto-città" con quasi 1 miliardo di interventi Botta e risposta verso Matera 2019 Adduce: «Un miliardo nel decreto -città del Governo ma Matera non c'è» De Ruggieri: «Ecco lerichiesteda introdurre nella legge di stabilità» illfl MATERA - Da un lato il decreto città che non tocca assolutamente Matera, dall'altro il carteggio di emendamenti alla legge di stabilità che il Comune sta preparando. Prosegue su più fronti il botta e risposta tra Salvatore Adduce e Raffaello De Ruggieri su quelle che saranno, in particolare, le scelte strategiche per Matera 2019 da più parti indicato come il prossimo obiettivo di portata europea a cui l'Italia dovrà far fronte. «E' finita poco fala riunione del Consiglio dei Ministri che all'ordine del giorno aveva un "decreto città". Si tratta di un provvedimento "omnibus" con una dote finanziaria di 1 miliardo di euro ed in cui hanno trovato posto una serie di interventi per le città ma niente è previsto per Matera», scrive Salva- tore Adduce. «Il decreto tratta diverse questioni a cominciare da Milano per il dopo-expo (150 milioni) a Roma per il Giubileo (200 milioni), Terra dei fuochi (150) e Bagnoli (50) e tanti altri interventi sparsi in tutta la penisola: Reggio Calabria (10), Servizio civile (150) Emergenza maltempo (50) case popolari (25) sport periferie (100) tax-credit (25) export (10) Sardegna (30) il nuovo tunnel del Brennero, l'asse autostradale Trieste-Venezia, il corridoio ferroviario adriatica da Bologna a Lecce e anche la tratta Colosseo-Razza Venezia della linea C della metro di Roma, il completamento dellalinea 1 metro di Napoli, la tranvia di Firenze e un adeguamento della Salerno-Reggio Calabria. Niente è previsto delle iniziative che riguardano Matera. Dopo i viaggi della speranza, dopo i Nencini, i Delrio, i De Vincenti ad oggi nulla è stato predisposto per la nostra città. Passerelle, parole rassicuranti e basta. Non è dato sapere se ciò è il frutto della indisponibilità concreta del governo oppure della genericità delle idee e dei programmi che sono stati rappresentati a livello locale» scrive ancora l'ex sindaco. «Avevamo impostato un piano ricco di progetti che costituivano già un buon "preliminare", dal grande tema dell'accessibilità alle infrastrutture culturali, teatro, piazza della Visitazione e parcheggio, nuova scuola Torraca, area di scambio intermodale a Serra Rifusa con annessa stazione di sosta per i mezzi pesanti. Valorizzazione dello Stadio XXI Settembre, rifinanziamento della legge 771/86. Nulla di tutto questo è stato posto all'attenzione del governo. Non ci risulta che ci siano tavoli di lavoro governo-regione-comune, come pure era necessario, per addivenire ad una conclusione positiva. Insomma, siamo alla totale paralisi. Tutti contenti a stringere mani a destra e a sinistra ma risultati zero. Non si perda altro tempo. Abbiamo solo tre anni per predisporci all'appuntamento del 1° gennaio 2019. Le fibrillazioni politiche nazionali, di cui abbiamo avuto le prime avvisaglie in questi ultimi giorni, potrebbero ulteriormente complicare il percorso della legislatura con il rischio di abbandonare Matera 2019 che invece è la cosa più importante per tutti noi». Alle parole di Adduce fa da contraltare De Ruggieri che illustra la serie di provvedimenti che sta mettendo in campo nell'ambi- to della legge di stabilità: «"Sulla base delle intese raggiunte nell'incontro pubblico operativo del 5 novembre scorso fra Governo europeo, nazionale e regionale, il Comune di Matera ha predisposto i propri emendamenti alla Legge di stabilità in corso di approvazione in Parlamento". Lo annuncia il sindaco Raffaello De Ruggieri che prosegue: "Le richieste del Comune attengono a questioni sostanziali, la deroga ai vincoli del Patto di stabilità, che seppur allentati dalla legge in discussione, lasciano aperti spazi soprattutto per le risorse straordinarie. Di qui la necessità di ritenere indenne il Comune di Matera da tale vincolo per rendere possibile il cospicuo flusso di finanziamenti che interesserà la città. L'altra richiesta - aggiunge il sindaco interessa in maniera corretta risorse per il completamento del restauro urbanistico ambientale dei Sassi e del prospiciente altopiano murgico di Matera, dal momento che gli antichi rioni hanno necessità di azioni di manutenzione straordinaria e di riqualificazione edilizia e lo Stato ha il dovere di intervenire quale proprietario di circa il 60% di tale compendio urbano, riconosciuto Patrimonio mondiale dell'Umanità. In questa prospettiva si colloca anche l'opportunità che i finanziamenti del Mibact siano affidati al Comune di Matera. Ultima richiesta è la necessità di rafforzare la struttura progettuale e gestionale del Comune con l'assunzione di personale necessario sia per l'attuazione di azioni previste dai programmi per il 2019, sia per governare il flusso notevole di visitatori, di qui l'obbligo di potenziare la Polizia municipale. Queste indicazioni normative - conclude il sindaco - si sono rese necessarie anche perchè l'Anci regionale non ha ritenuto di esprimere queste esigenze nei suoi documenti e nelle sue istanze». L'ultima stoccata di un botta e risposta che si gioca davvero su più tavoli e che sembranon avere fine. Continuano le stoccate reciproche tra il primo cittadino e il suo predecessore sulle scelte strategiche L'esponente Pd: «Da Milano al Giubileo risorse a tutti tranne noi» Il sindaco «Priorità Sassi e forza a struttura comunale» Fiaccola oltre la media per circa due ore. Eni spiega: «Fenomeno legato all'entrata a regime della V linea» Nuova fiammata al Centro Oli «Nessuno sfommento deiparametri ambientali». Chiusi (momentaneamente) alcuni VIGGIANO - Nuova "anomalia" al Centro Oli, proprio nel giorno in cui era in programma la visita dei parlamentari. La fiaccola di sicurezza, ieri mattina intorno alle 9 e 30, è tornata a innalzarsi oltre i livelli medi e il fenomeno è andato avanti per circa dure ore, risvegliando gli incubi e la preoccupazione dei cittadiFdl: ni della zona. Per «L'assessore Eni si tratterebbe dell'ennesimo epiBerlinguer sodio legato all'entrata a regime della quinta linea. chiarisca «L'innalzamento in aula» - si legge nella nota stampa della compagnia - è stato provocato da un transitorio che si inserisce nell'ambito dell'attuale fase di "Tuning - Allineamento e Settaggio" del programma operativo di messa in marcia e successivamente a regime della V linea di trattamento gas del Cova, previsto dall'autorizzazione Aia». Ma - fa sapere ancora Eni per limitare l'effetto visivo, sono stati chiusi alcuni pozzi, con riduzione della produzione. La compagnia rassicura: dai dati di monitoraggio della qualità dell'aria, acquisiti sia dalla centralina di proprietà Eni sia dalla rete Arpab, non ci sarebbe stato alcun superamento dei valori di legge, sia regionale che nazionale, per tutti i parametri normati. Nel frattempo, Fratelli d'Italia ha presentato una nuova interrogazione alla Giunta regionale su quanto è accaduto della mattinata di ieri. L'assessore all'Ambiente, Aldo Berlinguer, dovrebbe riferire in aula già nella seduta di martedì prossimo. Ma nel frattempo l'attacco di Fdl è diretto: «Mentre Berlinguer va in giro a pubblicizzare una nostra proposta di legge, quella sul taglio delle accise della benzina, il Centro Oli 's'infiamma' di nuovo, per la seconda volta in tre giorni. Abbiamo presentato già diverse interrogazioni. L'assessore, rispondendo alla nostra ultima interrogazione, aveva promesso provvedimenti seri nei confronti dell'Eni. In occasione del Consiglio regionale convocato per martedì prossimo ci aspettiamo che l'assessore venga con risposte definitive e mantenga gli impegni assunti». © RI PRODUZIONE RISERVATA Richiesta del centrosinistra. Adduce: «L'alternativa è una mozione» «Subito la revoca di Amenta altrimenti sarà sfiducia» MATEBA - «La revoca immediata dell'assessore Massimiliano Amento, dandone comunicazione al Consiglio comunale». E' la richiesta che Salvatore Adduce e tutti i capigruppo del centrosinistra avanzano ufficialmente in queste ore al sindaco De Ruggieri. «Ci aspettiamo un gesto in questo senao dell'assessore o l'intervento diretto del sindaco, siamo pronti anche a fare una mozione di sfiducia perchè la situazione è troppo grave per non intervenire» spiega Adduce già in mattinata dopo che aveva avuto una riunione del gruppo del centrosinistra con tutti i consiglieri che avevano convenuto su questo tipo di posizione poi maturata in serata. Il centrosinistra chiede la revoca di Amenta al primo cittadino. Al momento nulla d'altro ma a sentire il capogruppo del Pd potrebbero anche esserci ulteriori decisioni conseguenti se dal sesto piano non dovessero arrivare le risposte richieste dall'intero centrosinistra. Nella richiesta ufficiale di revoca che è stata presentata si legge. «La scelta fatta dall' Amministrazione comunale di Matera con la delibera con cui si assegna all'Associazione "Pare Verde Qnlus" (di cui non si dichiara ove abbia la sede) un immobile nei Sassi di Matera al Rione Pianelle. 73 acquisito al patrimonio comunale a seguito di confisca alla criminalità organizzata, non rispetta la procedura prevista dalla normativa in materia ed in particolare le leggi che regolano l'utilizzo e la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità. Inoltre, la decisione della giunta, già oggetto di interrogazioni e dimoiti giudizi critici che sono stati evidenziati attraverso la stampa, si è intrecciata con una iniziativa di alcuni settori della maggioranza del consiglio comunale di Matera delle ultime settimane. Infatti, è noto, che l'Associazione "fare verde onlus" ha come soci organizzatori a Matera diversi esponenti della lista "Matera si Muove" che ha eletto in consiglio comunale nelle ultime elezioni Daniele Fragasao e Angelo Bianco. Anche l'As- •* %**•- Ul #Si sessore alle Politiche giovanili Masdi un immobile appartenente al pasimiliano Amenta risulta essere tra trimonio comunale, lo stesso sodai soci fondatori ed animatori della lizio "Pare Verde" utilizza il Municimedesima associazione. pio come propria sede organizzativa, il personale del Comune (staff), i Tali esponenti politici nelle settitelefoni comunali indicando la remane immediatamente precedenti alla deliberazione di cui sopra han- peribilità negli orari di lavoro prono presentato alla stampa la costi- pri del Comune di Matera» continua la nota ufficiale. «Tutto ciò nel totatuzione a Matera di una associaziole disprezzo delle regole ne denominata "fare verbasilari che debbono inde Matera" dando molto risalto a tale iniziativa e Materdomini formare i comportamenti di coloro che rivestono invitando soprattutto i giovani ad aderire e a par«Situazione una funzione pubblica». tecipare all'attività. In veAlle parole del centrorità, dalla comunicazione assurda sinistra si. aggiungono si rileva un certo equivopoi quelle di Antonio Ma1 co e ci oè non appare chia- e imbara ZZante» ter domini del Movimento ro se l'iniziativa sia pro• • • - f i stelle che spiega: «mi mossa esclusivamente da pare una situazione asprivati cittadini o se addirittura sia surda e imbarazzante anche se sala stessa amministrazione comunarebbe importante avere la delibera e le di Matera a promuovere tale asso- capire come effettivamente sono ciazione. andate le cose. Stiamo per cominciare il confronto interno al MoviIl quadro che emerge, come si vemento nel quale anche questa quede, è piuttosto preoccupante. Il sostione sarà verificata e decideremo dalizio privato "Fare Verde Onlus" se e quale posizione prendere riottiene l'assegnazione per le vie brevi, e nel breve volgere di alcuni gior- spetto a questo fatto che è avvenuto». ni dal deposito della domanda e senza procedura di evidenza pubblica Un piano strategico che ridisegni la nuova Matera verso l'obiettivo del 2019 di VINCENZO VITI Difficile non convenire con Lorenzo Rota. "Dalla programmazione dell'innovazione e socializzazione culturale" è bene che si passi nel più breve tempo a definire il futuro di Matera come "città fisica". Né è più "tollerabile" che oltre il pensiero leggero e la volatilità della cornice onirica e sentimentale che sono stati la chiave della comunicazione vincente per "Matera Capitale", non si ponga con urgenza la questione di un "Masterplan" che annoveri pianificazione urbanistica, cornice territoriale e urbana e sistema infrastrutturale in grado di agire da campo di gravitazione per gli investimenti pubblici e privati che dovranno rispondere alla sfida cui ci chiama il 2 019. Rota evoca l'Expo e la lunga maturazione di un progetto che si è collocato dentro grandi coordinate europee. E lo fa non con l'atteggiamento di chi pretende di connettere eventi, per dimensioni e contesto, distinti fra loro, ma richiamando essenzialmente il metodo della progettazione, del coordinamento, della innovazione come strutture portanti di un evento collettivo che ha segnato e segnerà qualità e svolgimenti del futuro europeo di Milano. Matera deve inserirsi in un medesimo orizzonte progettuale e predisporsi a non perdere l'occasione che le si presenta, anzi a capitalizzarla. Sicché la prima delle esigenze da assolvere è assumere in capo all'Amministrazione eletta il compito di porre mano al "Masterplan" per "Matera-Regione 2019". Per non indulgere nel mito delle parole (Masterplan è fra queste, per l'abuso che se né fa) occorre spiegare che Masterplan non vuole essere un ripetitivo elenco di opere pubbliche da finanziare con i cascami di risorse europee finora non spese e rimesse in circolo. Masterplan non è altro che il "piano strategico". Che comprende innanzitutto la rivisitazione e il completamento degli strumenti urbanistici quali ordinatori di un'idea di città che punti sulla massima qualificazione dei suoi attrattori, sul potenziamento delle strutture produttive e di servizio, sulla integrazione della città con un territorio interregionale chiamato ad una moderna connessione funzionale e relazionale. La città andrà quindi riletta nella sua composizione sociale e valoriale, nella consistenza dei suoi motori produttivi, nella efficienza dei suoi apparati istituzionali ed operativi, nella modernità delle sue dotazioni infrastrutturali materiali e immateriali, nella qualità delle sue prestazioni civili e delle filiere culturali. E pretenderà non solo la creazione di un Gruppo di lavoro (Università, Svimez, Professionisti e giovani laureati materani) che assolva al compito di predisporre i materiali di base e le direttrici strategiche su cui si promuova in tempi rapidissimi il dibattito cittadino, ma anche l'organizzazione di "focus" specifici sui punti di maggiore sensibilità e vulnerabilità del sistema produttivo urbano. Cito solo per un istante le riflessioni che in tempi non sospetti, pur se sospettabili, anticipò il ViceSmdaco il Prof. Giovanni Schiuma chiamato poi successivamente a dare un seguito nella nuova Amministrazione alle sue riflessioni, peraltro condivise da molti esponenti della vita intellettuale e professionale di Matera. Riflessioni che non potrebbero non costituire oggi motivo di approfondimento. Ricordo inoltre, tornando indietro nella memoria, che la revisione del Piano Picchiato a Matera in una delle fasi di trasformazione della città, per una nostra intuizione (si era negli anni '70), venne preceduta e accompagnata da un'indagine socio-economica condotta dal Politecnico di Aldo Musacchio. Operazione "di culto" che non fu semplice da accreditare e che suscitò all'epoca una interessante e vivace dialettica. Credo non sia un caso, anzi la ritengo una opportunità, che come mi conferma il Sindaco De Ruggieri, quella ricerca del Politecnico, allora molto discussa e finora rimasta clandestina, sia prossima ad essere pubblicata e diffusa come prezioso reperto ma anche come richiamo a un metodo disciplinare che conserva una perdurante attualità e che non potrebbe che qualificare l'impegno di una buona Amministrazione. Si dia vita quindi immediatamente al lavoro istruttorio che porti agli elementi di base per il "Piano strategico" reimmergendo il Dossier nelle acque materne della storia reale della città e si lavori (ciò che finora è mancato) a quel "progetto di ampio respiro" su cui Rota, ma con lui anche altri materani d'ingegno come Corazza, Lamacchia e gli Acito, Gigi e Tonio, insistono virtuosamente. E' tempo di passare dalle promesse di felicità futura al duro impegno per la felicità possibile. Destra spaccata: scontro Di Lorenzo-Buccico «Un messaggio sul gruppo di maggioranza preannunciava il c Io difendo ragazzi puliti, solo ingenui. Ma senza alcun interess si Muove: «Campagna indegna. Tutto regolare, delibera sospesa su richiesta di due consiglieri di maggioranza» II Pilli P I MATERA - «Su Fareverde voglio ripristinare la verità. E' — un caso che [> nasce in maggioranza, questi sono i messaggi sul gruppo di maggioranza: "Ho letto la re- plica di Amenta forse è il caso che risponda anche di fare verde". Lo scrive Rocco Buccico. Il giorno dopo esce il caso di fareverde». Pasquale Di Lorenzo scende in campo personalmente sul "caso" fareverde e sulla delibera di assegnazione, in custodia, di un immobile nei Sassi di Materaelofaatutto campo tirando fuori il caso politico e rispondendo nello specifico a quanto avvenuto: «non ci sono irregolarità formali, non c'è l'assegnazione né la titolarità di una nuova sede ma solo una custodia di un bene. Tra l'altro granita. Non c'è alcun interesse a fare tutto questo. Nessun vantaggio. Delibera sospesa? Succede solo perchè due consiglieri, uno dei quali Buccico, vanno dal sindaco a chiedergli di bloccarla e questi sono i risultati». Di Lorenzo chiarisce il suo punto di vista: «L'origine di que«Il caso vero sta questione è evidentemente interna alla è l'altra parte maggioranza, c'è un di quell'immobile problema che viene fuori, si tratta di una campagna indegna e mai assegnato io voglio difendere dal 2005 eppure con le unghie questi ragazzi che sono raancora occupato» gazzi puliti. La mail per la consegna delle tessere? Un errore, un'ingenuità. Maunacosaè sbagliare, commettere un errore anche grave ed una cosa diversa è essere in cattiva fede o avere interessi che non ci sono. Noi non abbiamo consiglieri o asses sori con parenti costrutotori, consiglieri chefannoprogettazàoneoricandidabili a imprese o palazzinari. Sono problemi di altri che oggi si ergono in questa vicenda». Poi l'affondo diretto verso Adduce: «è la favola di cappuccetto rosso, il lupo che si traveste danonninainnocente e che parla a noi di commistioni e interessi. Devo solo ricordare a Salvatore Adduce che anche sul bilancio di cui tanto parla, magari anche lì con qualche ingenuità, ma siamo stati noi a trovare 3,5 milioni di euro che mancavano nei conti dell'Amministrazione lasciati da Adduce. Abbiamo tappato noi quei buchi». Di Lorenzo entra anche nello specifico della questione dell'immobile di rione Pianelle nei Sassi che risulta tra i beni sequestrati alla mafia. «Quell'immobile fa parte di una serie di cespiti, due di questi sono stati dati con questo verbale di consegnacheho con me all'allora tesoriere dell'Associazione Tolbà, nel 2005 e sono oggi la sede, così come risulta dal sito nazionale di Legambiente, del circolo materano di Legambiente. In questo caso le Amministrazioni che si sono succedute tra cui anche, in cinque anni, quella di Adduce non si sono preoccupate del fatto che si dovesse fare il bando visto che, come si legge in questo verbale del 23 marzo 2005, "nelle more del perfezionamento dell'assegnazione" vengono consegnati all'associazione questi locali. Oggi», continua Di Lorenzo nella sua ricostruzione, «per una custodia semplice si alza questo polverone quando dal 2005 quel bando non c'è mai stato. Oggi non c'è alcun interesse, la delibera è chiara. C'è solo una custodia di un bene, non un utilizzo e per un periodo limitato non oltre i nove mesi. La custodia che di solito non è gratuita è diversa dalla consegna temporanea del bene. Non si può utilizzare solo deternerlo ed evitare che ci siano danni. Amenta presente in quella giunta? Amenta è presente ma non fa parte dell'associazione, non ha alcun tipo di incompatibilità normativa ma nemmeno etica perchè non c'è alcun vantaggio di alcun tipo in questa storia. La mail e il ritiro delle tessere? Quello è l'errore, l'ingenuità o come la vogliamo chiamare ma è cosa ben diversa dall'interesse o dalla malafede e questo mi preme sottolineare cioè che difendo ragazzi puliti». A titolo di cronaca e per dovere di completezza (in attesa magari di ulteriori chiarimenti oggi) recuperiamo un post su facebook su quell'immobile di rione Pianelle di Pio Aeito vicepresidente regionale di Legambiente: «Una parte di quell'immobile fu assegnata ed è regolarmente utilizzata da una associazione di protezione civile,fondata nel 1993,. L'assegnazione venne deliberata in sede di conferenza di servizi in Prefettura nell'anno 2003. La parte residua ed attualmente non utilizzata potrebbe essere assegnata seguendo le procedure in vigore oggi». © RIPRODUZIONE RISERVATA Poi l'attacco ad Adduce: «Si sveglia come Aligi dopo 700 anni di sonno» La parola a De Ruggieri: «Delibera improvvida» sazione della luna di miele appaiono improvvidi» . Sulla questione specifica riferita a Fareverde una frase per certi versi sibillina che definisce improvvida la delibera della giunta: «Se è vero che la questione "Fareverde onlus" investe la responsabilità diretta e personale di un componente della giunta, tanto da imporre la doverosa revoca di una delibera improvvida, tutto il resto appare frutto di un tentativo maldestro di censurare condotte e azioni inesistenti» . De Ruggieri non manca di rispondere ad Adduce. Lo fa prima ancora di sapere della richiesta di dimissioni di un suo assessore. «Uno dei più significativi personaggi di D'Annunzio si chiama Aligi, il quale entra in scena dopo aver dormito per 700 anni. Questo riferimento culturale si addice a Salvatore Adduce il quale, recuperata finalmente una attenzione sui problemi della città, improvvisa censure sull'attuale amministrazione» sostiene il sindaco. «Vorrei dire a Salvatore - prosegue il sindaco - che, entrato nel ventre delle questioni comunali, ho trovato macerie umane e finanziarie, di cui darò pubblica comunicazione in tempi brevissimi. Fatta questa premessa, i rilievi relativi alla ces- «Infatti- aggiunge il sindaco De Ruggieri - per quanto riguarda la fruizione pubblica di alcune opere impostate dalla passata giunta, le stesse giacevano in una condizione di ingiustificata inerzia e, come Aligi, sono state "svegliate", ultimate e rese finalmente fruibili, senza parlare di quei procedimenti inspiegabilmente complicatisi negli anni in una sorta di inerzia colpevole, stigmatizzati con provvedimenti giurisdizionali di condanna e conseguente esposizione del Comune a rimborsi per importi particolarmente rilevanti e a risarcimenti consegnati a condotte in violazione quantomeno di concetti di imparzialità ed efficienza della Pubblica amministrazione. Sulla disinvolta utilizzazione di servizi comunali, posso confermare che nessun assessore è in possesso di cellulari di servizio come invece è avvenuto in passato». © RIPRODUZIONE RISERVATA PONTE MUSMECI METAFORA DI UNA BELLEZZA IGNOTA IN CASA di MIMMO SAMMARTINO f> 1 ponte Musmeci, alle porte 1 di Potenza, ha raccattato per anni il suo bel volume di 1 traffico insieme a consolidate dimenticanze e segni di abbandono. Ciò che a livello mondiale è considerato esempio di alta qualità architettonica, in città, per i più, è stato relegato al rango di passaggio periferico. Ciò che per il Ministero dei Beni culturali, dal 2003, è un "monumento di interesse culturale", in loco - con rare eccezioni - è stato oggetto di non curanza. Qualcosa, in controtendenza, è stata realizzata grazie a iniziative di alcune associazioni meritevoli - sul versante della espressività artistica e della cura ambientale. Ma si parla di attività di nicchia. In generale è stato sostanzialmente snobbato. Adesso, da Regione e Consorzio Asi, viene lanciata l'idea di una sua candidatura a "patrimonio mondiale Unesco" e, nel contempo, si segnala l'urgenza di interventi di restauro e riqualificazione, oltre a interventi di cura per aree verdi e illuminazione scenografica. Il ponte, progettato dal 1967 e realizzato tra il 1971 e il 1976 dall'architetto Sergio Musmeci (costò all'epoca 920 milioni di lire, a fronte dei 490 previsti), rappresenta una delle più esplicite metafore della città di Potenza. Allegoria della scarsa consapevolezza del patrimonio che possiede e che, per essere messo a valore, va in primo luogo conosciuto, riconosciuto come bene comune epreservato da interventi impropri, vandalismi e altre rovine. Le particolarità dell'opera? Il ponte venne realizzato senza l'utilizzo di elementi prefabbricati. Tra le sue caratteristiche, l'essere costituito da una membrana unica di cemento armato con uno spessore uniforme di 30 centimetri. Membrana modellata per formare quattro arcate contigue. La lastra unica di cemento viene tirata e deformata formando alcu- ne "dita" che sorreggono l'impalcato sul quale ha sede la carreggiata stradale. La stessa lastra, ripiegata su se stessa, crea un quadrato di quattro archi che sorreggono l'intero peso della struttura. » CURA 0! 8 S C S Kf.USSì INCONTRI CON CAROFIGUO, LUPO, GIAIMLLA, BOCCHINO, CAPPELLI, LATERZA. E IL FILM «MEDITERRANEA» DI CARPIGNANO A piedi da Roma a Matera per «Tu non conosci il Sud» Il viaggio del regista Morandini preludio della rassegna che si terrà nel Sassi 11 28 e 11 29, Tutti gli altri protagonisti ' • „^ tugno il 28 novembre a Casa Cava di Matera GUIDO MORANDINI Regista Rai, è già in viaggio a piedi da Roma a Matera dove il 28 parteciperà alla rassegna «Tu non conosci il Sud» ,i orna a Matera sabato 28 e domenica 29 novembre la ras\ segna culturale itinerante i «Tu non conosci il Sud», a cura del giornalista Oscar Iarussi. Prodotta dall'associazione «Veluvre Visioni Culturali», la rassegna è nata a Bari giusto un anno fa con una serie di incontri e spettacoli e includeva una mostra del grande fotografo Ferdinando Scianna che poi, in primavera e nel t x corso dell'estate, è stata allestita a Matera e a Otranto. Adesso «Tu non conosci il Sud» approda nuovamente nella città dei Sassi, nel centro culturale ipogeo di Casa Cava che ospiterà due giornate di riflessioni, confronti, spettacoli e mostre, sempre a ingresso gratuito. Ma «non è solo una questione meridionale», come recita il titolo della serata di sabato 28, giacché i suoni, i pensieri e le immagini giungeranno a Matera anche da altri Sud. È il caso dell'anteprima del film Mediterranea, elogiato solo qualche giorno fa dal «New York Times» e finalista al Lux Prize del Parlamento europeo, che racconta una storia dell'esodo dall'Africa verso l'Europa del benessere e del malessere, fino alla Calabria. Il regista è il trentenne italo-americano Jonas Carpignano che a Matera accompagnerà il film, reduce dagli applausi nei festival di Cannes e di Venezia, e racconterà la sua scelta di lasciare New York per qualche tempo e trasferirsi nel nostro Mezzogiorno con un collettivo di cineasti statunitensi ed europei fra i più interessanti della scena di oggi. «Tu non conosci il Sud» nasce per approfondire i temi di un nuovo Meridione - dice il curatore Oscar Iarussi - «finalmente libero dagli stereotipi della sconfinata Gomorra criminale e del folclore mediterraneo tutto tarallucci e pizzica. Il punto è riconquistare l'onore culturale del Sud, troppo spesso mortificato o dimenticato, in primis nelle agende della politica». Come? «Proviamo a riconoscere e a far conoscere le esperienze, le qualità e le novità del Sud di oggi», aggiunge Iarussi. Intanto sulle tracce di un Sud autentico e vivace, sconosciuto ai più, da Roma verso Matera, si è già incamminato Guido Morandini, il «comunicatore errante» che a piedi è in viaggio verso la città dei Sassi dove arriverà il 28 novembre. Morandini, autore di reportage estremi in mezzo mondo, quest'anno ha filmato l'Italia dell'Expo lontana dalle luci milanesi ma altrettanto luminosa, se non di più, nella serie di documentari Experia andata in onda su Raidue. A Morandini, lungo il percorso verso Matera, si unirà l'esperto di rappresentazioni urbane e territoriali Andrea Rolando del Politecnico di Milano. Il loro viaggio da Roma a Matera verrà raccontato attraverso l'hastag #tunonconoscilsud e sui canali ufficiali Facebook, Instagram e Twitter della rassegna. Fra gli altri ospiti di «Tu non conosci il Sud» a Matera vi saranno gli scrittori Alessandra Bocchino, Gaetano Cappelli, Gianrico Carofiglio, Salvatore Giannella e Giuseppe Lupo, l'editore Alessandro Laterza, il soprano Antonella Rondinone, i registi Gianpiero Borgia, Jonas Carpignano, Raffaello Fusaro, l'attrice Elena Cotugno. Interverrà Giampaolo D'Andrea, storico dell'Università della Basilicata, Capo di Gabinetto del Mibact. Per conoscere meglio il territorio, sono in programma ancne ciclo-passeggiate e percorsi di trekking urbano alla scoperta dei borghi della città di Matera, come «La Martella», protagonisti begli anni Cinquanta degli straordinari interventi urbanistici condotto da Adriano Olivetti. La rassegna è patrocinata da: Mibact, Comune di Matera, Fondazione Basilicata-Matera 2019, Fondazione con il Sud, Fondazione Adriano Olivetti. Sponsor è Unicredit. È realizzata in collaborazione con gli Editori Laterza. A sostenerla in vario modo sono Bawer spa, Lux Film Prize, Moving Center, Bicilona, Casa Netural e Casa Diva. Info e aggiornamenti: www.tunonconoscilsud.it; Facebook/tunonconoscilsud; Twitter: ©tunnconoscilSud; Instagram:@tunnconoscilSud. Ir. ci {DINE Il 27 novembre sarà presentato al DODICI ANNI DOPO LA RIVOLTA co ™t° [ e 9 | 0 n a l e k u n a k b o j z a di, ordine del giorno che ribadisce il no Scanzano ricorda il Piemonte si candida 11 Torinese pronto ad accogliere il cimitero atomico FILIPPO MELE • Ricordare e prevenire. Sono i due verbi coniugati dai dirigenti dell'associazione ScanZiamo le scorie, con sede a Scanzano Jonico, che ieri hanno presentato a Potenza, in conferenza stampa, la serie di iniziative programmate per tenere vivo il ricordo della battaglia «dei centomila» del novembre 2003. Presentazione effettuata esattamente 12 anni dopo il decreto del Governo Berlusconi terzo che ubicava il Deposito unico delle scorie nucleari d'Italia nel comune del Metapontino, nei depositi di salgemma ubicati ad 800 metri di profondità della zona di Terzo Cavone. Una battaglia, quella di Scanzano Jonico, che ha fatto epoca. Così il presidente Donato Nardiello, il consigliere Graziano Andreulli ed il portavoce Pasquale Stigliani hanno subito messo le mani avanti: «Il 27 no- vembre consegneremo al presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, ed ai sindaci dei Comuni lucani già citati in una vecchia mappa di possibili localizzazioni idonee (Matera, Tursi, Craco, Montalbano Jonico, Sant'Arcangelo, Pisticci, Anzi, Genzano di Lucania, Ferrandina e Rotondella) una bozza di ordine del giorno in cui viene ribadito il no all'ipotesi di inserimento nella cosiddetta Cnapi (Carta delle aree potenzialmente idonee) ora nei cassetti dei ministeri dell'Ambiente e delle Attività produttive. Cnapi che doveva essere resa pubblica dopo i "visti" dei due dicasteri già dalla fine di agosto». I tre esponenti antinucleari, poi, hanno riferito di aver avuto notizia da fonte ministeriale della richiesta di informazioni di possibili inserimenti nella Carta da parte di sindaci lucani. «Una cosa gravissima. Vorremmo che quei sindaci (di cui, tuttavia, ScanZiamo le scorie non ha fatto i nomi non essendone a conoscenza, ndr) uscissero allo scoperto». Ma perché la Cnapi ancora non è stata resa pubblica? Lo abbiamo chiesto, in particolare, a Stigliani che da qualche anno è nella segreteria del sen. Gianni Girotta (M5S) e, pertanto, è frequentatore dei «palazzi» che contano di Roma. «Perchè - ha spiegato - i decisori politici temono contraccolpi elettorali. Se esce la Carta, con 90 siti possibilmente idonei, potrebbe esserci una sollevazione popolare. Da qui un timore: quello che le indicazioni possano essere solo una o due». Ma a Roma e dintorni si sa di possibili auto candidature di Comuni del Piemonte ad ospitare il Deposito unico data la loro vicinanza, un centinaio di km, con siti atomici della Francia? Stigliani: «Si. Si tratta di auto candidature molto probabili. Ma noi non dobbiamo mai abbassare la guardia». ScanZiamo le scorie ha anche chiesto che venga definita la gestione sia della Sogin spa, con l'attuale direttore generale Riccardo Casale dimissionario, sia dell'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione. «Due centrali - hanno concluso Nardiello, Andreulli, e Stigliani - che debbono avere una gestione non commissariale soprattutto in tempi in cui occorrerà effettuare scelte importanti nel settore dell'ex nucleare italiano». ;; : : •:,;::-:,-v: '-: •:':,:|pi|rii!iiì« Due settimane per ricordare la grande battaglia Ì H «Mai scordare il passato; in particolare quando è memorabile come quello delle 15 giornate di protesta diSeanzano Jonico, dal 13 al 27 novembre 2003, che fecero scuola in Basilicata e oltre». Così, distanza di 12 anni, l'associazione Scandiamo le Scorie ha organizzato una serie di inizjativeper ricordare «quella storica esperienza e riproporre a 360 gradi il tema della difesa del territorio lucano: non solo nucleare con la vicende del Deposito unico nazionale delle scorie, ma anche'gestione dèi rifiuti è delle attività estrattive emblema di uno sviluppo distorto che non solo non genera ricchezza ma non si concilia con l'economia e là salvaguardia del territorio». Il programma prevede diversi appuntamenti. Il 23 novembre, a Scanzano ; Jonico, tavola rotonda.con i comitati lucani di base su «No alle scorie in Basilicata: l'ambiente è lo sviluppo del territorio». Il 27 novèmbre, in mattinata, incontri • negli istituti delle scuole superiori di Pisticci e Polico1 ro per parlare di «In vista della Cop 21 di Parigi; energia e cambiamenti climatici». Nel pomeriggio, ritorno a Scanzano Jonico con la tavola rotonda su «Il deposito nazionale di scorie nucleari dove lo metto?», a cui sono stati invitati i sindaci delle aree lucane potenzialmente coinvolte in una eventuale decisione del Governo. Ai lavori parteciperà il fisico Massimo Scalia, della Commissione scientifica sul decommissioning nucleare. Le conclusióni saranno affidate al presidente dèi Consiglio regionale, Piero Lacorazza; '•'. [fi.me.] i 4f ' i %:' \ r'--* "• * ' ' I • ' • * ' ' • "* : ' '--••• * |. y* : f f i c a i a Difende" -, FU P I O T I C I ADDUCE CHIEDE LE DIMISSIONI DELL'ASSESSORE AMENTA E LAMENTA LO SCARSO INTERESSE DEL GOVERNO PER LA CITTA. LA CONTROREPLICA DEL PRIMO CITTADINO «Al Comune ho trovato macerie umane e finanziarie» «Darò pubblico conto in tempi brevissimi», la risposta del sindaco De Ruggieri alle accuse dell'ex sindaco • Prima ha parlato «di pressioni indebite di singoli e gruppi famelici che guardano airamministrazione come ad una vacca da mungere senza curarsi neppure di salvaguardare le apparenze». Il riferimento è a una delibera, già ritirata, di un locale nei rioni Sassi e dell'associazione «Fareverde onlus», che vede impegnato anche un componente della Giunta, Massimiliano Amenta, di cui ora l'ex sindaco del Pd, Salvatore Adduce, chiede le dimissioni. Poche ore dopo Adduce ha evidenziato che il Governo nazionale, forse non debitamente sollecitato, si è occupato del futuro delle città italiane, ma non della nostra. Si riferisce a una riunione del Consiglio dei ministri che all'ordine del giorno aveva un provvedimento con una dote di 1 miliardo di euro destinata a vari progetti ma - dice Adduce - «niente è previsto delle iniziative che riguardano Matera. Le fibrillazioni politiche nazionali potrebbero ulteriormente complicare il percorso della le gislatura con il rischio di abbandonare Matera 2019». Risponde il sindaco, Raffaello De Ruggieri. «Uno deipiù significativipersonaggi di D'Annunzio si chiama Aligi, il quale entra in scena dopo aver dormito per 700 anni. Questo riferimento culturale si addice a Adduce il quale, recuperata finalmente un'attenzione sui problemi della città, improvvisa censure sull'attuale Amministrazione. Vorrei dire a Salvatore che, entrato nel ventre delle questioni comunali, ho trovato macerie umane e finan- ziarie, di cui darò pubblica comunicazione in tempi brevissimi. Tanto premesso, se è vero che la questione "Fareverde onlus" investe la responsabilità diretta e personale di un componente della Giunta, tanto da imporre la doverosa revoca di una delibera improvvida, tutto il resto appare frutto di un tentativo maldestro di censurare condotte e azioni inesistenti. Infatti - aggiunge - per quanto riguarda la fruizione pubblica di alcune opere impostate dalla passata Giunta, le stesse giacevano in una condizione di ingiustificata inerzia e, come Aligi, sono state "svegliate", ultimate e rese finalmente fruibili, senza parlare di quei procedimenti inspiegabilmente complicatisi negli anni in una sorta di inerzia colpevole, stigmatizzati con provvedimenti giurisdizionali di condanna e conseguente esposizione del Comune a rimborsi per importi rilevanti e a risarcimenti consegnati a condotte in violazione quantomeno di concetti di imparzialità ed efficienza della Pubblica amministrazione. Sulla disinvolta utilizzazione di servizi comunali, posso confermare che nessun assessore è in possesso di cellulari di servizio come invece è avvenuto in passato». «Quanto a Matera 2019 - va avanti De Ruggieri - è in corso di definizione la governance, propedeutica ad ogni progetto, alcuni dei quali saranno illustrati nel corso della conferenza stampa che mi accingo a svolgere a breve. Sulla base delle intese raggiunte nell'incontro pubblico operativo del 5 novembre scorso fra Governo europeo, nazionale e regionale, il Comune di Matera ha predisposto i propri emendamenti alla Legge di stabilità in corso di approvazione in Parlamento. Le richieste del Comune attengono a questioni sostanziali. La deroga ai vincoli del Patto di stabilità che lasciano aperti spazi soprattutto per le risorse straordinarie. Di qui la necessità di ritenere indenne il Comune di Matera da tale vincolo per rendere possibile il cospicuo flusso di finanziamenti che interesserà la città. L'altra richiesta interessa risorse per il completamento del recupero dei Sassi e del prospiciente altopiano murgico, dal momento che lo Stato ha il dovere di intervenire quale proprietario di circa il 60% di tale compendio urbano, riconosciuto Patrimonio mondiale dell'Umanità. In questa prospettiva si colloca anche l'opportunità che i finanziamenti del Mibact siano affidati al Comune. Ultima richiesta è la necessità di rafforzare la struttura progettuale e gestionale del Comune con l'assunzione di personale necessario sia per l'attuazione di azioni previste dai programmi per il 2019, sia per governare il flusso notevole di visitatori, di qui l'obbligo di potenziare la Polizia municipale. Queste indicazioni normative conclude il sindaco - si sono rese necessarie anche perchè l'Anci regionale non ha ritenuto di esprimere queste esigenze nei suoi documenti e nelle sue istanze». PROGETTO DI RECUPERO DELL'AREA .SCELEBRJ mi II La struttura progettata dall'ingegner Sergio Musmeci a partire dal 1967 e costata allora circa 900 milioni di lire, realizzata interamente in cemento armato, senza pilastri «Il ponte Musmeci sia patrimonio Unesco» Avviate le procedure per il riconoscimento dell'opera d'arte A Un particolare del ponte [Tony Vece] ALESSANDRO BOCCIA • Che non si trattasse di un ponte come ce ne sono tanti era cosa risaputa, che necessitasse di quegli interventi funzionali al decoro dovuto ad un'opera d'arte era cosa necessaria, che ora possa addirittura essere inserito nel patrimonio mondiale dell'Unesco, è cosa più che auspicabile. L'annuncio dell'avvio delle procedure per l'introduzione nella lista del patrimonio mondiale Unesco del ponte Musmeci, che dal 1975 collega la strada statale Basentana alla città di Potenza, è stato dato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte, assieme al responsabile dei lavori di ristrutturazione, anche Dario De Luca, sindaco di Potenza, Francesco Canestrini, Soprintendente Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, Cinzia Pasquale, presidente del Comitato promotore club Unesco Basilicata, Guido Bonifacio e Dino Soldo del Consorzio Asi di Potenza. Ai presenti il responsabile del progetto di riqualificazione del ponte, l'architetto Tomangelo Cappelli, ha illustrato i lavori già eseguiti: l'installazione del nuovo impianto di illuminazione scenografica a led, pensato per valorizzarne le arcate sottostanti, il miglioramento del verde urbano e dell'arredo dell'area circostante la struttura. Scopo del progetto, è stato quello di eliminare il forte degrado presente ed offrire una soluzione paesaggistica capace di valorizzare la percezione e l'inserimento urbano del ponte. Le iniziative di recupero della struttura rientrano nell'ambito di un protocollo d'intesa siglato tra l'Istituto nazionale di architettura e la Regione, che ha di recente inserito i lavori tra le priorità della programmazione 2014/2020, per le celebrazioni dei 40 anni dalla costruzione del ponte , prima opera italiana a cui è stata riconosciuta la valenza di bene culturale contemporaneo. A vedere da vicino la struttura progettata dall'ingegner Sergio Musmeci a partire dal 1967 e costata allora circa 900 milioni di lire, realizzata interamente in cemento armato, priva di pilastri ma retta da una serie di «ramificazioni» costituite da un'unica volta di 30 centimetri di spessore e quattro archi contigui, c'erano ieri mattina anche Francesco Orofino, Massimo Locci e Beatrice Fumarola rispettivamente vice presidente, membro del consiglio direttivo e coordinatrice della segreteria nazionale dell'Istituto nazionale di architettura. La visita «emozionale» alla struttura di recente riqualificata s'inserisce nell'ambito del progetto interregionale di SVÌIUDDO turistico «Itinerari interregionali tra siti e villaggi del patrimonio della civiltà rupestre» promossa da Mater@Mythos, che grazie al protocollo d'intesa tra Regione Basilicata, Istituto Nazionale di Architettura e MiBACT, intende promuovere un modello eticosostenibile di sviluppo sociale ed economico. UN TIRA E MOLLA ESTENUANTE Dopo l'ennesimo blocco del cantiere, nei mesi scorsi, e l'ordine di servizio dell'Arias, ora si dovrebbe andare verso la soluzione E IL LOnO DI LA MARTELLA RUSPE IN AZIONE Tra Aia del cavallo e Ponte del guirro si lavora per realizzare uno degli svincoli del nuovo percorso della strada statale Li richieste sindacali Adeguamento organico è ora indispensabile EH I sindacati, nelle settimane scorse, hanno segnalato che il cantiere della Bradanica in località Là Martella, con un tracaciatodi circa 12 chilometri e un importo per i lavori di quasi 70 milioni di euro - non è al completo, chiedendo ad Aleandri di capire la necessità di aumentare la forza lavoro. Attualmente, gli operai impiegati dovrebbero essere una ventina e certo non bastano per procedere speditamente e ultimare fi-, nalmenté l'opera. L'ideale sarebbe un organico di 60/70 unità. C'è in ballo la questione di circa 15 operai esclùsi dai lavori nella fase di passaggio tra la vècchia e la nuova gestione dell'appalto. «Così come noi siamo stati ragionevoli nei confronti dell'impresa subito d o p o il passaggio di consegne da l.ntini ad Aleandri - hanno sottolineato i sindacati - così ora bisogna tenere presente le nostre istanze per l'occupazione. • •• mm •• m; "«*«• IL TRACCIATO Le nuove opere in costruzione su via La Martella per la statale Bradanica Per la Bradanica la nuova data di consegna è a giugno del 2016 Finalmente un punto fermo, quello principale, nel cronoprogramma dei lavori Comune sulla ripresa dei lavori, facendo presente che erano comunque • È stata partorita la data di con- presenti difficoltà nel confronto con segna del lotto di La Martella della l'Anas, ma che una soluzione destatale 655 Bradanica. Ora è certo, finitiva era dietro l'angolo. In realtà, a tranne altri intoppi di qui a qualche luglio, l'Anas aveva intimato ad mese: l'impresa Aleandri, impegnata Aleandri (e all'Associazione temponel completamento dei lavori, dovrà ranea di imprese), con un eloquente ordine di servizio, di provvedere finire entro giugno del 2016. Ad annunciarlo è l'assessore co- «all'urgente aggiornamento del cromunale alla viabilità e alle infra- noprogramma analitico delle lavorastrutture per l'accessibilità, Valeria- zioni residue da realizzare» e di «porne) Delirio, che negli ultimi mesi ha re in essere tutte le azioni finalizzate seguito la questione e quindi il con- al completamento delle opere», fatenzioso tra Anas, soggetto appal- cendo presente che senza una immediata e sostanziale ripresa del cantante, e l'azienda pugliese Aleandri. «Per l'inizio della prossima sta- tiere l'Anas avrebbe dato corso alle gione estiva - dice Delicio - si dovrebbe procedure per il mancato rispetto del arrivare finalmente alla conclusione contratto. L'Anas chiese anche «di incremendi questa interminabile vicenda, garantendo al nostro territorio una im- tare maestranze e mezzi, adeguandoli agli interventi da eseguire». Su questo portante infrastruttura viaria». Già a metà agosto, quando il can- ultimo punto, cioè sul potenziamento tiere era fermo, Aleandri rassicurò il dell'organico, i sindacati hanno chieEMILIO SALIERMO sto un incontro sia all'Anas che all'impresa, in particolare per «recuperare» quegli operai esclusi dal ciclo di lavorazione nel passaggio di consegne del cantiere dalla prima azienda (Intini) alla seconda, cioè Aleandri. In queste settimane, i lavori vanno avanti soprattutto nell'area tra il borgo La Martella e la zona di Aia del cavallo-Ponte del guirro, dove si possono già scorgere nuovi manufatti in cemento che fanno parte del tracciato finale della Bradanica, che consentirà di arrivare a Matera evitando 1'«imbuto» che attualmente si viene a creare tra la zona Paip e San Giacomo. '< ,' V * >» t • i * * * • Sarà l'unica infrastruttura che si potrà inaugurare sino al 2019 Indice puntato soprattutto sulla A chi gli chiede di andare a casa gestione del trasporto pubblico (come il Cd) risponde: «Fate pure urbano (Cotrab) e la gestione dei rifiuti tanto ci rivediamo alle elezioni» La sfida di De Luca «Stiamo salvando la città. Non arretro» li sindaco rilancia: «Sono preoccupati che emerga ciò che è stato fatto a Potenza» *, firn.' -W^i: * • ,'^saK ~. !%' mt- "Si*?: '^*b s , ìf- t' ;>•• < (Consegnati ì contenitori per la sperimentazione della [ raccolta differenziata nei condomini ricicloni di Potenza. Il prosetto, promosso da Légamb ìente. Comune di Poten-. za ed.Acta, riguarda i condomini di via. Anzio dal nu-, mero civico 41 al 55 e quelli di piazza A. Pierre, per un totale di i 126 kit per la raccolta della frazione organica. L'obiettivo è anche quello di raccogliere dati utili per calibrare al meglio la differenziata in città. •fiZft II sindaco De Luca (anche sopra) a Poggio Tre Galli [Tony Vece| sforzo immane che stiamo portando avanti al Comune per que• Il primo di una serie di in- sto risanamento finanziario ed contri con i cittadini nei quar- etico mi hanno detto che ho solo tieri di Potenza. Il sindaco Dario pensato a lavorare, senza curare De Luca, ieri, nell'Auditorium la comunicazione con voi che siedella Chiesa di Santa Cecilia, a te la città. Molti dicono che non si Poggio Tre Galli, ha risposto alle sa niente all'esterno e che tutti domande della cittadinanza, ha coloro che hanno interesse a despiegato ciò che questa Ammi- nigrare il nostro lavoro fanno nistrazione ha fatto, ciò che non una distorta informazione per è riuscita a fare e perché. In una mettere in cattiva luce questa sala affollata, alla presenza di amministrazione, che invece sta consiglieri comunali, provincia- facendo, in maniera corale, uno li, regionali, assessori e gente co- sforzo enorme per venire fuori mune, si sono susseguiti una se- dalle acque agitate del passato, rie di interventi, moderati dalla giornalista Mariolina Notargia- con un bilancio che non stava in como, da parte dei cittadini che piedi, con la necessità di garanhanno segnalato al sindaco i pro- tire una amministrazione alla blemi che quotidianamente vi- nostra città». «Non ci siamo fermati a quevono nel loro quartiere. A tutti il sto - ha aggiunto il sindaco - ma sindaco di Potenza ha risposto abbiamo impegnato tutti i nostri senza filtri. sforzi per far sì che i fondi a «Ho deciso di incontrare i cit- disposizione venissero spesi in tadini della città di Potenza - ha maniera corretta, grande la colspiegato Dario De Luca - perché laborazione con gran parte del molte persone che mi sono vi- Consiglio comunale senza dicine e che stanno assistendo allo MARIA VITTORIA PINTO stinzione di colore politico. Hanno continuato a non collaborare coloro i quali credono che ogni nostra iniziativa potesse mettere in cattiva luce la precedente amministrazione, ma io non voglio guardare indietro. L'obiettivo è guardare avanti e salvaguardare il futuro della città». Applausi e richieste da parte dei cittadini partecipanti: in primis la riapertura del Ponte attrezzato e la sicurezza sulle strade del quartiere. E poi ancora Cotrab e raccolta differenziata. Un assist per De Luca il quale tuona contro «un sistema che, se questa regione fosse la Sicilia, sapremmo bene come dovremmo chiamarlo. Ma io vado avanti e non mi faccio impressionare da nessuno. Gli unici soldi che questo Comune ha a disposizione sono i 26 milioni di Fondi europei, con quelli riusciremo a fare tanto: dall'info mobilità ai percorsi senza barriere allo sportello unico dei servizi sociali. I contenitori Sembra una rivoluzione fare un concorso pubblico per lavoratori Acta per la differenziata, invece sarà così. E a tutti quelli che fanno cattiva, anzi falsa, informazione sfruttando le persone che sono in difficoltà dico che potete continuare, tanto posti in Consiglio comunale per voi non ce ne sono. Al giornalista Formigli gli direi di invitare me a parlare della Sider Potenza. E al Centro Democratico che, proprio l'altro giorno, chiedeva le mie dimissioni e il 'tutti a casa' rispondo: sì, fate pure. Ma vi prometto che ci rivediamo alle elezioni». j » J LA DELEGAZIONE DEI CONSERVATORI E RIFORMISTI COMPOSTA DALL'ORI. LATRONICO, DAL SERI. DI MAGGIO E DALL'ON. DISTASO Parlamentari in visita a Centro oli «Il distretto minerario della Valle deve poter essere un modello di sviluppo sostenibile» PINO PERCIANTE naturali proprie del territorio per assicurare prospettive durature di lavoro e di crescita». • VIGGIANO. Una rappresentanza di Eni fa gli onori di casa alla delegazione di parlamentari dei Conservatori e Riformisti, guidata dall'onorevole Cosimo Latronico e composta dal sen. Tito Di Maggio e dall'on. Antonio Distaso, in visita al Centro olio, poco dopo mezzogiorno di ieri. Una visita concentrata «sull'osservazione del processo industriale dell'area mineraria, della rete di monitoraggio per la verifica dell'impatto ambientale e della stima delle dinamiche di sviluppo nel contesto territoriale». Alle 9.45 si era verificata una nuova fiammata. Ne ha parlato il senatore Di Maggio prima della conferenza stampa in Comune. «Ci è stato spie gato che la fiaccola funziona come valvola di sicurezza. Quando in determinati momenti serve diminuire la pressione che c'è all' interno de gli impianti, dalla torcia si Y t G G i A i O La delegazione dei Conservatori e fa sprigionare una maggiore quantità di gas che Riformisti composta dall'on. Cosimo Latronico, dal sen. produce l'innalzamento della fiamma. Sostanzial- Tito Di Maggio e dall'on. Antonio Distaso mente, però, è una valvola di sicurezza». Il sopralluogo al Centro oli è stato importante. «A 20 anni dall'avvio del progetto - hanno spiegato i parlamentari - non si può non svolgere una rigorosa constatazione dello stato di avanzamento delle attività , de gli strumenti di controllo ambientale e delle stesse ricadute sul piano sociale ed economico. Abbiamo potuto osservare la portata delle attività svolte e, in un confronto con gli amministratori locali, raccogliere le preoccupazioni e le aspettative che restano sul campo sia sul versante della tutela ambientale che su quello dello sviluppo». «Occorre hanno detto - puntualizzare e rafforzare il protagonismo degli enti pubblici deputati al controllo ambientale ed all'osservazione delle conseguenze sanitarie; ed in egual modo definire la quantità e la qualità delle ricadute economiche delle risorse rivenienti dallo sfruttamento delle risorse minerarie». Anche. In questi anni bisogna ammettere che troppe risorse finanziarie sono state allocate senza finalizzazione produttiva con il rischio di costruire delle reti di mantenimento sociale che, nel tempo, finiscono per impoverire il contesto sociale piuttosto che potenziarlo. Lavoreremo in Parlamento perchè la stessa legislazione di riferimento vincoli la destinazione delle risorse finanziarie, connesse allo sfruttamento delle risorse minerarie, verso l'istituzione di fondi permanenti per il potenziamento delle rete produttiva e per la qualificazione dell'assetto infrastrutturale della regione in un quadro di rigorosa tutela ambientale. Il distretto minerario della Val d'Agri - hanno concluso i parlamentari deve poter essere un modello di sviluppo sostenibile e creare lebasiperchè infuturo si possa costituire un distretto produttivo attorno alle risorse ambientali e GRUMENTO N. COMMISSARIAMENTO COMUNE Luongo: «Amarezza per progetto interrotto» • «Una sentenza del Consiglio competizione del maggio 2014, di Stato, che non è in discussione mentre la differenza tra la lista e che non riguarda l'operato del vincente e quella classificatasi al sindaco Imperatrice né la con- terzo posto era di ben 212 voti». dotta morale di nessuno dei suoi «Siamo sicuri - ha aggiunto anConsiglieri Comunali, ha sospeso cora Antonio Luongo - dello spiun'esperienza amministrativa in- rito di servizio e della competensa e partecipata che la co- tenza che il sindaco del Pd Immunità di Grumento Nova ha peratrice ha manifestato giorno potuto valutare ed apprezzare». per giorno con passione ed atCosì il segretario regionale del Pd taccamento al proprio paese. Alla di Basilicata Comunità gruentina ìn u Antonio Lungo, « La sentenza del ™ > ^ t. in riferimento sto momento di al commissaConsiglio di Stato non diffuso sentiriamento del mento di disagio di Comune è in discussione né e smarrimento, Grumento Nova la solidarietà va. » e vicinanza mia l'azione del sindaco co«Resta personale e del munque l'amaPd di Basilicata. rezza per un progetto interrotto, Siamo infine convinti che Impeanche perché - ha sottolineato il ratrice saprà affrontare, conosegretario regionale del Pd lu- scendone l'indole e la personalità cano - il giudizio espresso ha ri- politica che si fondano sul bene guardato l'incandidabilità e l'ine- comune come unico valore da leggibilità di un altro candidato difendere e sostenere, questa nuosindaco che con la propria lista si va situazione con serenità e lunera posizionato secondo nella gimiranza». Il Comune, in attesa del piano di caratterizzazione, pronto ad effettuare nuove analisi per verificare i valori PROBLEMI DEL CAPOLUOGO Vallone Calabrese, verso lo stop al prelievo di acqua di falda per gli abitanti della zona r "r "•; •• '.. r ANTONELLA INCISO • È solo questione di giorni. E dopo il divieto d'accesso nell'area di contrada Vallone Calabrese per i dipendenti dell'Acta nuovi stop arriveranno anche per i residenti. I livelli dell'inquinamento nella zona dell'ex inceneritore restano più che allarmanti. Soprattutto per le falde acquifere. Tanto preoccupanti da far lavorare l'amministrazione comunale su un'ordinanza che vieta l'utilizzo dell'acqua di falda. Divieto che riguarda sia le famiglie che vivono nella zona sia gli animali. insomma, giorno pm giorno meno, tra poco nel territorio dove si trova l'ex inceneritore non si potrà prelevare più l'acqua che viene dai pozzi e che può essere usata per innaffiare i terreni e per dare da bere agli animali. Perchè quell'acqua risulta inquinata. Come la falda acquifera che attraversa in profondità la zona. Inquinata con bario e cloroformio. Elementi che secondo le analisi condotte dall'Arpab ,ad ottobre, sono risultati di ben dieci volte superiori alla norma. E proprio su quei valori sia la maggioranza sia l'opposizione in Con- siglio comunale intendono vederci chiaro. Tanto da prepararsi a nuove analisi sulla falda acquifera e sui terreni che l'attraversano. Accertamenti che il Comune intende fare attraverso i suoi tecnici e secondo un cronoprogramma che dovrà essere previsto dal piano di caratterizzazione. L'attenzione sulla vicenda, dunque, rimane altissima. Come dimostrano anche alcuni documenti - emersi ieri nel corso di un dibattito promosso da Radio Potenza centrale - in cui si conferma il divieto all'accesso nell'area dell'ex inceneritore dei tecnici dell'Acta, che si recavano lì per prelevare i mezzi con cui raccolgono i DiWIETi DfACCESS© Previsto da giorni il divieto d'accesso al personale dell'Acta che lavora nella zona dell'ex inceneritore rifiuti. Divieto che era iniziato a fine ottobre e che, proprio alcuni giorni fa, è diventato tassativo. La questione, dunque, continua ad essere costantemente monitorata. Portando anche all'ampliamento dei divieti. Da definire, invece, sono le cause dell'inquinamento, le ragioni di quei valori «sballati» in un'area periferica della città. Cosa può aver provocato l'inquinamento a Vallone calabrese? Possono essere collegate alle ricerche petrolifere nella zona di Montegrosso oppure no? Sono alcuni degli interrogativi a cui si sta cercando di dare risposta. Ma non solo. Perchè un'altra preoccupazione riguarda l'estensione dei materiali inquinanti. Sono limitati alla contrada o si estendono ad altre zone, magari ad altre contrade o rioni?. Sarà questo il terreno su cui si dovrà lavorare nei prossimi giorni. Sarà questo il punto su cui si concentreranno gli accertamenti dei tecnici di Comune, Regione e Provincia.