Pointbreak Magazine 9_2012

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Pointbreak Magazine 9_2012
magazine
anno 9 / n.9 / 2012
Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio
Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 540 del 19 luglio 2004 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 - Art.1 Comma 1
LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
magazine
Periodico B2B del settore boardsport & action sport
20-21
anno 9 / n.9 / 2012
Il report esclusivo delI’international meeting di Kaprun
(Austria) durante il quale è stata svelata la collezione
FW 13/14. Con un gran lavoro su tutti i fronti.
16-17
INTERVISTE
Note di surf sotto
la Madonnina
A tu per tu con Donavon
Frankenreiter, a Milano
per il tour Start Livin’.
22-23
freeride
Superenduro,
format vincente
NITRO, ROOTS & innovaTion
18
6
FOCUS ON
PARLA GIOVANNI GRAZZANI
Dopo 6 anni, la disciplina
sta dimostrando il suo
potenziale. E ha ancora
ampi margini di crescita.
Il business a quote
rosa firmato WIB
Ben 50 donne da 10 Paesi hanno
presenziato alla quarta edizione
di Women in Boardsport, meeting
tutto al femminile in scena a Saas-Fee.
Skate team Osiris, i magnifici 5
14-15
24
fiere
Skipass, il mercato
Prova il rilancio
dati e statistiche
Snowboard, declino
vero o presunto?
Ma soprattutto, quali le prospettive?
Abbiamo cercato di trovare una ragionevole
sintesi da due interessanti analisi del mercato
USA, apparentemente in contrasto tra loro.
Che delineano la situazione attuale e le
possibili evoluzioni riguardanti la disciplina.
4
in primo piano
Novità e strategie in casa
Snowide, proprietario
di APO e White Doctor.
12 BRAND PROFILE
Dalla California a “MADRID”:
riflettori sullo storico marchio,
tra i riferimenti nel longboard.
[email protected] / www.pointbreakmag.it
Pubblico in linea con
il 2011, calo di acquisti,
nuove aree tematiche.
26
eventi
Northwave In tour
Editoriale
a cura di Benedetto Sironi
Il ruolo dei negozi fisici
in una società sempre
più digitalizzata
Diciamo la verità: il momento attuale rappresenta un
importante spartiacque per il nostro mercato. Tutti
sono alla finestra con la speranza che questa stagione invernale riesca in parte a raddrizzare il disastro
della scorsa. Se verrà la neve (che mentre scrivo fortunatamente sta iniziando a cadere qua e là) a qualcosa servirà. Ma la strada verso la piena ripresa è
ancora lunga e accidentata. La situazione di molti
retailer – al di là della crisi che sta colpendo con più
decisione il settore boardsport & action sport – non è
in generale facile. Tra maggiori difficoltà nell’ottenere
credito, margini che si assottigliano, quotidiane battaglie sui prezzi e concorrenti sempre più agguerriti,
dalla grande distribuzione alle vendite online.
online di musica e video, avrebbe potuto facilmente
spingere i propri clienti ad acquistare online anche
i suoi prodotti fisici. Ricavandone certamente margini più elevati. Ha deciso invece di puntare su un
business model che è più “low tech” e tradizionale:
la sua catena di negozi fisici. A oggi sono quasi 400
gli Apple Store in tutto il mondo, con vendite per 11
miliardi di dollari generate nel 2011. Con una rendita al metro quadro elevatissima e una maniacale attenzione all’ubicazione del punto vendita, al layout
e soprattutto al servizio. “Le persone non vogliono
semplicemente comprare un personal computer,
ma vogliono anche sapere e imparare cosa possono farci”, diceva Steve Jobs.
Proprio a proposito di e-commerce, ho recentemente partecipato a un forum europeo sul mercato
outdoor, dove è stato messo in luce un importante dato di fatto su questo argomento: a eccezione
di Amazon, che primeggia nella maggior parte dei
mercati, sono i cosiddetti “click & mortar” website
(con “brick & mortar” si intendono i negozi fisici tradizionali) quelli di maggior successo. Vale a dire i
siti di e-commerce legati a insegne fisiche. Questione soprattutto di credibilità e autenticità. Valori che
il consumatore sportivo in generale associa più ai
punti vendita tradizionali che ai cosiddetti “pure players”, ossia siti appositamente nati solo per la vendita online. Se approcciato correttamente e in modo
professionale, quindi, l’e-commerce può diventare
non tanto un pericolo quanto una preziosa risorsa
per gli stessi negozi fisici (vedi ad esempio anche il
modello “Shopatron” citato nel box a fianco).
Certo, gli Apple Store sono l’estensione di un’azienda enorme, specializzata in un brand che vende
prodotti tecnologici con grandissimo appeal, potrebbe obiettare qualcuno. Ma il metodo di interazione con i consumatori è il medesimo in ogni mercato.
Ecco perché ciò rappresenta un ottimo metro di paragone anche per i negozi specializzati dell’articolo
sportivo e più nello specifico dei boardsport. Cosa
c’è di meglio per un consumatore che acquisire familiarità con un prodotto già all’interno di un punto
vendita e trovare persone disponibili e preparate
che lo sappiano assistere e consigliare nell’acquisto? “Abbiamo ogni giorno migliaia di conversazioni e interazioni con i nostri clienti finali”, affermava
sempre Jobs. “E queste conversazioni avvengono
con lo staff dei nostri store”. Insomma, oltre ad avere
chiaramente un buon (o meglio un ottimo) prodotto,
una delle chiavi del successo è quella di sviluppare
una personale, frequente e fruttuosa interazione con
i propri clienti all’interno dei punti vendita. Centrando questo obiettivo, è certo che un negozio fisico
continuerà ad avere un ruolo centrale anche in una
società sempre più digitalizzata e web-dipendente.
Del resto, che il ruolo del punto vendita in una società sempre più digitalizzata continui a essere
centrale è una certezza. A precise condizioni però.
Prendete il caso di Apple. La nota azienda americana, che solo 15 anni fa era sull’orlo del fallimento,
lo scorso settembre ha raggiunto il record storico
in termini di capitalizzazione mondiale: oltre 660
miliardi di dollari, tanto per capirci più del PIL della Svizzera. Un valore poi sceso a ottobre ma che
rappresenta comunque il più alto in assoluto. Ebbene, un’azienda che è stata pioniera nelle vendite
p.s. Un’ultima cosa… sapete dove Apple investe il
suo “modesto” budget di circa 1 miliardo di dollari
dedicato alla pubblicità? Facebook? Google? Banners? Groupons? Niente di tutto questo. Apple fa
pubblicità soprattutto su media tradizionali: stampa, affissioni, TV.
magazine
Editore
Sport Press Srl
Presidente Daniele De Negri
Direttore Responsabile Angelo Frigerio
Direttore Editoriale Riccardo Colletti
Redazione:
Corso della Resistenza, 23
20821 Meda (MB)
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rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a:
Sport Press S.r.l. Responsabile dati: Riccardo Colletti.
Chiuso in redazione il 30 novembre 2012
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Pointbreak Magazine 9 / 2012
In primo piano
Sammy Carlson,
team Apo
Snowide,
novità
e strategie
Il gruppo, proprietario di APO e White
Doctor, ha annunciato diversi cambiamenti
per quanto riguarda i propri brand.
Con l’inverno 2012/13 alle porte Snowide ha annunciato
alcune novità di rilievo. L’azienda proprietaria di APO
e White Doctor infatti, vista la crescita di cui è stata
protagonista, ha necessariamente dovuto procedere a
importanti cambiamenti. Un primo piccolo step di questa
evoluzione l’avevamo già annunciato nel numero 6/7
di Pointbreak, con la nomina di Andrea Galli a country
manager del gruppo per Italia e Svizzera.
HEADQUARTER - Innanzitutto gli uffici sono stati centralizzati
ad Annecy, ora cuore pulsante del business dell’azienda.
Oltre a essere la sede principale, conta anche un nuovo
showroom che va ad aggiungersi all’altro spazio espositivo
collocato nelle vicinanze del Tignes Store ad Albertville. Una
vetrina che garantisce maggior visibilità e accessibilità a
clienti e distributori.
APO - Il marchio APO, che festeggia il 30esimo anniversario
della presenza del suo fondatore, Regis Rolland, nel settore
dello sport su neve, si è espanso oltreoceano. La nuova
filiale di riferimento per il Nord America si trova a Portland,
Oregon. Per garantire un efficiente sistema distributivo, le
vendite e il servizio clienti sono gestite direttamente dalla
sede americana. I prodotti inoltre sono stati spediti ai
rivenditori e la distribuzione del marchio è garantita già
per questa stagione. In APO sono al lavoro
anche per concludere ulteriori accordi con
atleti, in modo da arricchire un parterre di rider
internazionali già molto ricco, visto che può
contare su nomi del calibro di Sammy Carlson,
Willie Borm e Kai Mahler. Recentemente è stato
lanciato il nuovo sito web, mentre una notevole
importanza assume il progetto di e-commerce Shopatron,
sviluppato per supportare i rivenditori. Tale sistema offre
ai consumatori la possibilità di acquistare direttamente
dal sito web APO, con la particolarità che l’ordine sarà
gestito dall’azienda e “girato” e concluso a livello locale,
permettendo così ai rivenditori di accrescere le proprie
vendite. Infine, per il lancio del prodotto in Italia, è già stata
costituita una pagina Facebook APOSnowItalia e il canale
Youtube Snowide Italia.
WHITE DOCTOR - Passando invece a White-Doctor,
il marchio prosegue la sua ascesa con una gamma
riconoscibile e fedele al suo spirito elegante e minimalista.
L’ampiezza della gamma di prodotti offerti rimane
volutamente ristretta e riconducibile a 3 sole famiglie:
Twintip, Flat Tail e Rando, ciascuna con le sue specifiche.
Anche White Doctor, così come APO, rientra nel progetto
di e-commerce Shopatron. Questa forma di collaborazione
saprà rivelarsi strategica considerando che il 58% dei
consumatori inizia la propria ricerca sul sito del produttore.
Contatti: Snowide - +33.045.0055128
[email protected] - www.snowide.com
Riders
News
I magnifici 5 dello skate team Osiris
Giulio Pietroiusti, Orfeo Ranieri, Sergio Reinhardt, Iuri Furdui
e Davide Holzknecht: tutti rider originali, talentuosi e dinamici.
Osiris ci presenta il suo skate team. E lo fa attraverso una piccola e divertente intervista al
suo team manager Giovanni Grazzani (foto
sopra). Proprio a proposito di questo team
Max Gionco, marketing manager di Nitro
Distribution Italia che distribuisce il marchio
Osiris nel nostro paese, dichiara: “Siamo molto
orgogliosi dei nostri skater, come lo siamo dei
nostri rider di BMX. Con tutti loro stiamo costruendo un buon rapporto e stiamo portando avanti diversi progetti. Supportare rider di
queste e altre discipline è doveroso e fondamentale per una company come Osiris che
da sempre affonda le sue radici nello skate in
primis e, subito dopo, negli action sport e nella cultura street in generale”. Ma lasciamo la
parola a Giovanni Grazzani, 32enne originario
di Lodi e – ovviamente – assiduo skater.
Partiamo con una tua breve presentazione. Cosa fai nella vita?
Riparo biciclette presso una ciclofficina, gestisco con due amici una piccola company
di skateboard (la Dumb Skateboards) e sono
team manager Osiris Italia.
Qual è la parte più divertente dello
skateboard? Quale quella più noiosa?
Mi piace andare in tour e stare con gli
amici per intere giornate. Si condivide il
pavimento su cui dormire, il cibo, la birra,
ma soprattutto la frustrazione e la gioia.
Al contrario, odio cambiare i trucks!
Qual è la migliore città per vivere e
skateare?
Per quanto mi riguarda sono due città diverse. Vivrei a San Francisco. Mentre la mia città
preferita per lo skate è Barcellona.
Come ti trovi nei panni di team manager
per Osiris?
È divertente. I nostri rider fortunatamente ci
parlano fuori dai denti: se qualcosa non va
bene, lo dicono senza troppi giri di parole. E se
c’è da andare a skateare sono sempre pronti
e reattivi. Personalmente poi ho un buon rapporto con tutti.
Presentaci i vostri skater.
Giulio Pietroiusti studia filosofia e crede molto
in quello che sta facendo. Per questo è spesso preso in giro dal resto del gruppo ma poi
prende lo skate e ci zittisce tutti. Orfeo Ranieri è invece fuori controllo… Poi c’è Sergio
Reinhardt detto “il Giorse” (foto a sinistra), il
più creativo del gruppo. Ha tanta fantasia
e ama gli animali. Iuri Furdui è l’ultimo arrivato. Non ho ancora capito quali siano le
sue potenzialità ma ogni volta che lo vedo
skateare riesce a stupirmi per il suo controllo e per i trick che chiude. Infine c’è Davide
Holzknecht, il piccoletto (campione italiano
juniores street 2012). Non è ancora venuto
con noi in tour ma sappiamo che se continua così supererà tutti. Ha un gran talento e
un ottimo feeling con la tavola.
E poi ci sei tu…
Esatto, il vecchietto del gruppo. Il mio compito è quello di promuovere il team e fare
da intermediario tra gli skater e la company.
Da entrambe le parti ho finora trovato cooperazione e pazienza. I ragazzi partecipano volentieri ai contest e riescono sempre a
piazzarsi bene. Noi d’altro canto riusciamo
a raccogliere foto e filmati in abbondanza.
Questo ci consente di far crescere la visibilità
del team sia sui magazine che sui social network. Insomma, abbiamo tutte le carte per
migliorare e la direzione che stiamo seguendo secondo me è quella giusta.
OSIRIS SKATE SHOES SPRING 2013
I modelli tecnici preferiti dai rider del team
CHAVETA
Questo modello si sta
imponendo come uno
dei più amati dagli skater
d’Italia. È una scarpa
dalla costruzione e dal
taglio particolare. È molto
fasciante e precisa.
6
CASWELL BERRY
Pro signature di Caswell Berry,
è la scarpa preferita dal
Giorse, specialmente nelle
versioni con la suola bianca.
Di questa calzatura gli skater
apprezzano solitamente
la comodità e il feeling
immediato.
Pointbreak Magazine 9 / 2012
COREY DUFFEL
Versione “VAX” del pro
modello di Corey Duffel,
caratterizzata da un
nuovo materiale super
tecnico che garantisce
una durata decisamente
superiore.
1.
2.
1. Anne-Flore Marxer eletta
ambasciatrice del WSD 2012
EuroSIMA, la World Snowboard Federation e l’Outdoor Sports Valley, in partnership con
SnowSports Industries America, Core Power Asia e TTR Pro Snowboarding, annunciano
che la 7ª edizione del World Snowboard Day avrà luogo domenica 30 dicembre. Durante
questo evento sono previste lezioni gratuite, test materiali, dimostrazioni, incontri con i
pro rider e concerti in un’atmosfera di festa che coinvolge tutto il mondo. Nel 2011 ben 37
Paesi in tutto il mondo hanno organizzato 167 eventi. Il programma di quest’anno è disponibile sul sito ufficiale dell’iniziativa, che nel 2012 avrà come ambasciatrice ufficiale la pro
rider Anne-Flore Marxer, campionessa mondiale di freeride. Da adesso al 30 dicembre
seguite la comunità WSD su Facebook, Twitter e Pinterest per essere al corrente di ogni
eventuale aggiornamento.
www.world-snowboard-day.com
2. DVS Shoe accoglie Torey Pudwill
nel proprio Pro Skate Team
Il pro skater Torey Pudwill torna in DVS Shoe, rinforzando con un contratto da 3 anni il Pro
Team del brand. Pudwill ha fatto parte della famiglia DVS per 10 anni e i pro model Torey
e Torey 2 sono stati per tanto tempo le calzature di maggior successo del brand. è alta
l’attesa per la prossima serie, su cui Torey è già al lavoro. Il curriculum dello skater è di
alto livello: votato Street Skater of the Year 2011 su Transworld Skateboarding, è una delle
personalità più apprezzate e talentuose. A livello di competizioni da ricordare la vittoria
di quest’anno nel Tampa Pro e le ottime prestazione nello Street League Championship.
“Sono veramente contento”, ha affermato Pudwill, “di essere ancora parte di un’azienda
nella quale sono cresciuto. Rappresenta le mie radici e ora sono motivato più che mai”.
“Torey rappresenta il presente e il futuro dello skate”, ha spiegato Colin Dyne, ceo di
Sequential Brands Group, proprietaria del marchio DVS. “È una grande risorsa per DVS”.
3. Lea Brassy new entry
nell’European surf team Patagonia
La surfista francese di 26 anni Lea Brassy è ufficialmente entrata a far parte del team
europeo Patagonia. La nuova ambasciatrice del marchio è cresciuta imparando il surf
nel nord della Francia e ha iniziato a partecipare alle competizioni a 15 anni. Grande
appassionata di viaggi, vela e climbing, è attualmente coinvolta nella realizzazione di
tavole e abbigliamento eco-sostenibili. La passione per gli sport outdoor e l’impegno
green di Lea sono stati i fattori principali nel suo ingresso in Patagonia. “Abbiamo un
ristretto team di ambasciatori perché cerchiamo individui unici”, ha spiegato Jake
Setnicka, European surf manager. Con il supporto dell’azienda, Lea sta programmando alcune spedizioni surfing nell’Artico e in altre fredde e remote location nel mondo.
4. Manuel Palacios nominato
nuovo team manager Burn
Con oltre 10 anni di esperienza nel settore dello snowboard e dello skateboard con ruoli
in ambito marketing, Manuel Palacios entra a far parte della famiglia Burn come team manager. A seguito di questa nomina, Manuel contribuirà allo sviluppo del marchio e gestirà
il team internazionale di snowboard e skateboard composto da Gigi Rüf, Mathieu Crepel,
Ståle Sandbech, Ulrik Badertscher, Arthur Longo, Werni Stock, Ignacio Morata e Rune
Glifberg. Gli snowboarder sono tra l’altro protagonisti della pellicola “Powder and glory”
disponibile dal 7 novembre e diretta da Standard Films. Il video ripercorre le avventure del
team durante la stagione invernale in Europa, catturando l’intensità di ciascun evento e la
libertà di girare nel backcountry (vedi teaser al link vimeo.com/51993791).
3.
foto_Vincent Masurel
PARLA il team manager Giovanni Grazzani
4.
People
7.
8. ian Pollard nuovo direttore
e presidente del cda Billabong
7. JP Auclair entra nella famiglia Armada
5.
5. Antoine albeau conquista
il titolo mondiale slalom 2012
Una stagione dura quella che ha dovuto
affrontare Antoine Albeau, ma alla fine ha
potuto reclamare per sé il titolo di campione del mondo slalom 2012 PWA. Si tratta
del 20° conquistato dal fortissimo windsurfer, il primo con tavole RRD, nonché
il primo per la stessa azienda italiana. è
stata l’ultima grande prestazione a Sylt,
in Germania, a consentirgli di stare davanti ai diretti avversari Bjorn Dunkerbeck
e Micah Buzianis. Il successo di Sylt è il
secondo consecutivo in stagione, il terzo
addirittura per RRD, che conta tra le proprie fila anche Finian Maynard, vincitore a
Fuerteventura.
Armada ha nominato come nuovo ambasciatore JP Auclair, il quale lavorerà per espandere la
linea outerwear Vector Series e per creare un guanto pro model. JP è il cofondatore del brand
nato nel 2002 e ha condotto una carriera di successo come atleta, designer e moviemaker.
Inoltre, essendo uno dei pionieri del freeski, il suo impegno ha portato alla realizzazione di
molti filmati e prodotti innovativi. Sebbene abbia inziato la propria carriera in Quebec, JP ha
scoperto la sua vera passione per le montagne una volta trasferitosi nella costa ovest del Canada. Così il suo sconfinato desiderio di backcountry lo ha portato in Alaska e British Columbia,
facendo la guida e classificando le valanghe. Attualmente spende la maggior parte del tempo
a Chamonix. “Vogliamo che JP faccia quello che ha fatto per 10 anni: spingere lo sviluppo
innovativo e continuare a ridefinire l’immagine dello sport che lui ha contribuito a creare”, ha
spiegato il cofondatore di Armada Chris O’Connell. “Lo sviluppo del prodotto e del design è
sempre stato uno dei miei aspetti favoriti nell’essere pro skier”, ha raccontato invece Auclair.
“Visto che Armada è in continua evoluzione, le nuove opportunità creative e di design erano
semplicemente troppo belle per rinunciarvi. Sono eccitato di poter prendere un approccio più
olistico nella creazione di una linea dalla testa ai piedi”.
A partire dal 24 ottobre Ian Pollard è
presidente della commissione di controllo Billabong. Ian ha occupato nella sua
carriera diversi ruoli di rilievo, come presidente del Just Group Limited e del Corporate Express Australia Limited, o come
direttore dell’OPSM Group Limited e del
DCA Group Limited, da lui fondato. Un
background di tutto rispetto il suo, basato
su corporate finance, strategic investment
e retail. È stato anche membro dal 2003 al
2007 dell’ASX Corporate Governance Implementation Review Group. “Ian porterà
un forte mix di esperienza commerciale e
finanziaria per supportare il continuo trasformarsi del business di Billabong”, ha
spiegato il presidente Ted Kunkel.
6. Oakley e Sweet Protection
arruolano Aksel Lund Svindal
La popolarità di Aksel Lund Svindal è alle
stelle e i brand Oakley e Sweet Protection
hanno colto l’occasione per sponsorizzarlo. Lo sciatore scandinavo, atleta di
punta della nazionale norvegese, vincitore di due Coppe del Mondo, di quattro
titoli mondiali e di un oro olimpico, ha infatti recentemente concluso accordi di
sponsorship con le due aziende. “Dicono
che i migliori caschi al mondo sono progettati e sviluppati da Sweet Protection a
casa mia, in Norvegia, e scegliere local è
stato facile”, ha raccontato Aksel riguardo al marchio di casa. E si è dimostrato
entusiasta anche di far parte del mondo
Oakley: “Sono fiero di essere un atleta
Oakley, sento di far parte di una vera famiglia”. Ora Svindal contribuirà attivamente
allo sviluppo dei prodotti Sweet. Il nuovo
Rooster Corsa, in particolare, realizzato
con tecnologia da Formula 1, sarà uno dei
prodotti che utilizzerà in gara a partire dalla stagione 2012/13. Grande affidamento
infine fa l’atleta norvegese sulle qualità
delle maschere da neve Oakley: nitidezza, protezione antiurto e grande comfort.
La sua maschera preferita è il modello
Oakley Canopy, che presenta un bordo
inferiore ribassato per un frontale più ampio in grado di offrire un campo visivo panoramico.
6.
Pointbreak Magazine 9 / 2012
7
Iniziative
News
Boardsport & motori
Amplid Ambush Academy, sponsorizzazione in stile 2.0
Kimi Räikkönen & Makia
Per una linea “racing inspired”
Makia Racing ha annunciato di recente di aver
siglato una partnership di sponsorizzazione
con il celebre pilota di Formula 1 Kimi Räikkönen. L’accordo include la realizzazione di una
selezione di abbigliamento “racing inspired”
in collaborazione con Kimi. La prima limited
collection Makia Racing firmata dal pilota finlandese è già disponibile nel webstore Makia
(vedi sotto). Per festeggiare e promuovere la
sponsorship, Kimi è stato protagonista di un divertentissimo video spot (lo trovate sul sito) in
cui veniva letteralmente rapito e costretto sotto
ricatto a firmare il contratto con Makia Racing.
www.makiaclothing.com/racing
store.makiaclothing.com
Fiat Freestyle Team & Nitro
Partnership rinnovata
Continua per tutta la stagione 2012/13 la partnership tra Fiat Freestyle Team & Nitro. Il
rapporto tra le due realtà è nato nel 2009 con
un accordo a livello europeo: Fiat Freestyle
Team ha supportato con la sua auto ufficiale
Fiat Qubo i Nitro Road Warriors, team formato
da rookie e rider esperti. Nel corso del 2011
la sinergia tra i brand si è rafforzata grazie
all’estensione dell’accordo alla divisione Nitro
Snowboards Italia e al lancio di Fiat Qubo Trekking Kit Nitro, free-space car che ha accompagnato il Nitro Test Tour 2011/12. Per l’inverno
alle porte Fiat ha deciso di rinnovare su Qubo
e di estendere a Panda 4x4 e Sedici la disponibilità del Kit Nitro sviluppato in collaborazione
con il brand americano. In vendita da ottobre
nei mercati dell’arco alpino, il kit prevede Freebox da 490 litri, barre trasversali porta tutto,
sticker sulla carrozzeria, zaino e tavola Nitro
Haze 156 Roadwarriors. Il tutto contraddistinto da una grintosa grafica firmata Nitro - Fiat
Freestyle Team. Le Fiat Qubo, Panda 4x4 e Sedici con Kit Nitro saranno poi ospiti fisse del
Nitro - Fiat Freestyle Team Test Tour 2012/13.
Dopo l’inaugurazione al Fiat Freestyle Team
Gentlemenrider’s Nitro Park in Val Senales e la
prima tappa a Cervinia, il tour prosegue a San
Martino di Castrozza (8-9 dicembre), Cimone
(6 gennaio) e Sassotetto (23/24 febbraio).
www.fiatfreestyleteam.com
www.nitro.it
8
Pointbreak Magazine 9 / 2012
Amplid lancia un nuovo concetto di sponsorship:
l’Amplid Ambush Academy. Si tratta di un progetto realizzato in collaborazione
con GoPro e finalizzato a individuare 20 talentuosi snowboarder in cerca di un’opportunità
di sponsorizzazione. Nel corso
della stagione questi aspiranti
pro-rider si sfideranno a colpi di foto e video. All’inizio di
ogni mese della stagione invernale alle porte un membro
dell’International Cartel Team
di Amplid decide la sfida da
sottoporre ai 20 candidati per un totale di 5 sfide.
Il vincitore di ognuna riceverà dei premi. Inoltre a
quelli che avranno maggiormente colpito l’azienda
sarà offerto un posto tra le fila del team. I 20 candidati che saranno accettati come membri dell’Academy riceveranno un pacco
di benvenuto contenente una
GoPro Hero 2 che consentirà
loro di immortalare ogni loro
uscita in HD. Fanno parte del
welcome pack anche capi di
abbigliamento e uno sconto
sull’attrezzatura Amplid. Maggiori informazioni su come
candidarsi all’Academy, nella
speranza di entrare nella cerchia dei 20 fortunati aspiranti
pro-rider, sono disponibili sul sito Amplid.
www.amplid.com
Picture si mobilita per l’ambiente con Ride 4 Future
“Scivolare, condividere, proteggere”.
Fin dalla sua nascita Picture ha fatto
della protezione dell’ambiente il suo
impegno principale attraverso la Family, composta dall’insieme degli ambasciatori sportivi e degli artisti. Ogni
membro condivide gli stessi valori. Per
questo, dal 1° al 31 dicembre, Picture
promuove un concorso fotografico sul
tema Ride 4 Future, per fare in modo
che le generazioni future non scoprano sci, snowboard, surf solo attraverso
le console. Partecipare è semplice: basta connettersi
sulla pagina Facebook di Picture e inviare una personale creazione (foto, video, disegno) che illustri il de-
grado del territorio dove si esprimono i rider. Creatività e sensibilità
saranno i valori messi in gioco dai
partecipanti per sedurre gli internauti e vincere una settimana per
2 persone al Circolo Polare Artico
e prodotti Picture per i primi 10. Il
vincitore inoltre vedrà la sua creazione in primo piano sui supporti di
comunicazione del marchio Picture.
La giuria è composta da 2 membri
dell’azienda e da un giornalista della stampa snowboard o sci.
facebook.com/PictureOrganiClothing
Prende il via l’innovativo concorso Red Bull Innsnowation
Red Bull Innsnowation è un nuovo progetto dedicato agli
snowpark italiani: un format che stimolerà la creatività di
shaper e park designer per realizzare
strutture mai viste prima. L’iniziativa coinvolgerà tre team e prevede tre contest
in cui snowboarder e freeskier potranno
esprimere le proprie capacità tecniche
e il proprio stile. Tutti gli snowpark d’Italia sono invitati a partecipare e fino al 5
dicembre è stato possibile presentare
la propria idea per una struttura da realizzare. Innovazione, versatilità, qualità, fattibilità e creatività le caratteristiche
che dovranno emergere dai progetti. I tre snowpark finalisti, secondo la giuria, avranno tempo tre mesi per realizzare la propria struttura. Red Bull supporterà il progetto con
un contributo spese in materiali e servizi per un valore di
4.000 euro e lo stato di avanzamento lavori sarà monitorato da uno staff di esperti, con aggiornamenti foto e video
sul sito ufficiale dell’iniziativa. Infine i tre
snowpark ospiteranno una tappa del
Red Bull Innsnowation e gareggeranno
sulle strutture realizzate con un proprio
team, formato da due skier e due snowboarder. Entro la fine di marzo 2013 verrà eletta la squadra vincitrice grazie alla
somma del punteggio dato dalla propria
struttura e dai risultati del proprio team durante i tre eventi.
Il team vincitore conquisterà il trofeo, un premio in denaro e
servizi per il valore di 10.000 euro.
www.redbullinnsnowation.it
[email protected]
Murder presenta il suo video Generation Waste
È uscito il 5 dicembre, dopo un anno di lavorazione, il
primo video completo di Murder Skateboarding girato
tra Italia, Spagna, Francia e Germania. I rider protagonisti sono Massimiliano Baratono, Ivan Federico,
Filippo Baronello, Paolo Maneglia, Juan Issa, Angelo
Netto, David Petucco, Samir el Kerdoud, Marko Dukic
e Jacopo Picozza. Il filmato è stato proiettato in anteprima con ingresso libero, sempre il 5 dicembre, al
Bastard headquarter presso il Bastard store di Milano,
via Scipio Slataper 19. L’evento comprendeva, oltre
alla proiezione, anche un party con free drink & food
e skate session con il Murder Team più friends nella
bastard bowl.
Il teaser di presentazione:
www.vimeo.com/54458851
Nuove aperture
Skate park: a metà ottobre bis di inaugurazioni a Pietrasanta e Camerano
Il weekend del 13/14 ottobre ha premiato con particolare generosità gli skater di Pietrasanta (Lu) e Camerano (An), dove sono
stati inaugurati rispettivamente lo Skate Plaza (foto sopra) e il
Big Air Shop con all’interno la Big Air Bowl (foto sotto), entrambi
progettati da Marco Morigi con diverse collaborazioni. Lo skate
park toscano è il primo con le strutture realizzate interamente in
marmo, quarters compresi, ed è stato costruito con il supporto
di alcune ditte locali: Artco Srl, Blitz Graniti Snc, Henraux Spa,
Gabrielli Giuseppe e F.lli Galeotti. L’idea era di legare lo skatepark alla tradizione artistica di Pietrasanta nella lavorazione del
marmo. Una volta individuati i pezzi di marmo da residui di lavorazione, con forme particolari adatte allo skateboarding, si
è proceduto alla creazione del park senza modificare i pezzi
stessi, lasciando agli skater il piacere di adattare il loro skatebo-
arding a forme non nate per essere skateate. All’inaugurazione,
con musica e free skate, erano presenti i team Osiris e Dumb.
Il park sarà di libero accesso a skateboard e pattini e è sito in
viale Marconi. La bowl indoor è invece la peculiarità più interessante della nuova sede del Big Air Shop di Mario Paolillo,
Camerano (An). Il negozio è posto all’interno di un capannone
di 550 mq e vuole essere uno spazio non solo per la vendita ma
anche per l’attività. Per questo, oltre a dei laboratori, include la
bowl (150 mq), un’area dirt esterna per le bmx e si prevede nel
futuro prossima un’area street outdoor per lo skateboard. L’utilizzo della bowl sarà riservato esclusivamente a chi è munito di
skateboard con casco obbligatorio.
Photocredits: Simone Verona e Marcello Guardigli
Tre nuovi negozi
Blue Tomato in Germania
Blue Tomato, retailer di snow, skate e surf,
può contare su cinque punti vendita austriaci
che si affiancano a uno shop online. A essi, lo
scorso 5 novembre, si sono aggiunti anche
tre negozi in Germania: due a Monaco, uno
a Rosenheim. Gerfried Schuller, fondatore
di Blue Tomato, ha commentato felice: “Tutti
e tre i nuovi negozi sono localizzati in ottime
zone a livello di business. Non vediamo l’ora
di fornire ai nostri nuovi clienti la miglior selezione di marchi boardsport e freeski oltre
al riconosciutissimo servizio firmato Blue Tomato”. Snowboarder, skater e freeskier locali
conoscono probabilmente le zone dove sorgono i nuovi negozi perché un tempo ospitavano i magazzini del leggendario punto vendita Goodstuff. Così come gli altri negozi Blue
Tomato, le tre nuove aperture manterranno la
loro indipendenza nel coinvolgere i clienti locali: Blue Tomato sarà tuttavia disponibile per
una stretta collaborazione.
A Imperia il 9o flagship
store italiano di Quiksilver
Un nuovo Quiksilver store è stato inaugurato venerdì 30 novembre a Imperia, in via V.
Monti 8. Si tratta del 9° negozio specializzato
in Italia interamente dedicato ai prodotti Quiksilver, Quiksilver Women, Roxy e DC Shoes. Il punto vendita nasce dall’esperienza di
Alessandro Bellotti, fondatore di Maresport,
storico shop fondato a Imperia nel 2000
(oggi conta tre punti vendita in Liguria), riferimento per gli appassionati di boardsport.
“Il progetto Quiksilver Store Imperia rappresenta il coronamento di tutti i nostri sforzi e
la scelta commerciale più saggia in questo
momento storico”, ha commentato Alessandro. “Grazie alla nuova apertura, sapremo
soddisfare le esigenze di tutti i nostri clienti”.
Lo store è stato inaugurato con party, aperitivo e dj-set by Pinollo.
Pointbreak Magazine 9 / 2012
9
Market
News
Un DC New Concept Corner nello Zoopark di Varese
Pro-tec passa da Vans a Dye Precision
All’interno dello Zoopark di Varese è stato
aperto il primo Corner DC di nuovo concept
in Italia. Il programma di arredamento shop
di DC si basa su un concetto di composizioni, mobili ed espositori, che viene progettato
specificatamente per negozi selezionati, in
modo da poter valorizzare al meglio la presentazione dei prodotti DC. Il Concept Corner
DC offre ai negozi multibrand un’espressione
della propria identity usando legno, cemento
e metallo come elementi costituitivi dei mobili
e dei complementi d’arredo ideati per questo
progetto. L’elevata modularità di questa soluzione espositiva permette al corner di evolversi con le stagioni, adattandosi alle diverse
Vans Inc e VF Outdoor Inc hanno annunciato
un accordo per vendere il marchio di protezioni action sport Pro-tec a Dye Precision Inc.
La transazione, i cui termini non sono stati resi
noti, dovrebbe essere conclusa entro l’ultimo
trimestre del 2012. “Siamo orgogliosi del lavoro fatto dallo staff Vans e Pro-tec per far crescere a livello internazionale il brand nell’ultimo decennio”, ha dichiarato il presidente di
Vans Kevin Bailey. “Crediamo che Dye Precision possa garantire al marchio un miglior
collezioni. Il setup esprime il brand DC nel migliore dei modi, valorizzando i prodotti anche
tramite loghi e foto action integrate negli arredi. Zoopark è lo shop precursore in Italia per
questa iniziativa unica nel suo genere.
Nuova strategia per Burton, che riallinea i propri brand
Il senior management team di Burton Snowboards ha deciso di modificare la struttura
dei brand di proprietà per meglio posizionare l’azienda, i suoi partner e
i suoi azionisti. Il portafoglio
marchi attuale comprende
Analog, Gravis, Red, Anon,
Foursquare, Forum, Special
Blend e Channel Islands. In
occasione del meeting del
23 ottobre nella sede aziendale in Vermont, il fondatore
e ceo Jake Burton (in foto,
credit Curtes) ha illustrato la
nuova struttura. In particolare Analog tornerà a essere un puro brand snowboard con
sede a Burlington (Vermont). Gravis sposte-
rà il suo headquarter a Tokyo (Giappone) e
sarà distribuito solo nei mercati asiatici, con
un focus su borse e calzature lifestyle. In futuro l’azienda svilupperà caschi protettivi sotto l’insegna
Anon e continuerà a proporre caschi Red. Verranno abbandonati i marchi The Program (Foursquare, Forum e
Special Blend), con l’intento
di lasciarli nelle mani degli
snowboarder che li hanno
creati. Infine Channel Islands non sarà interessato da
questo riallineamento. L’azienda ha anche
operato alcuni recenti investimenti nella
sede e nelle infrastrutture.
focus operativo, che consentirà a Pro-tec di
raggiungere il suo pieno potenziale”. Ha poi
aggiunto il fondatore di Dye Precision, Dave
DeHaan. “Abbiamo avuto un forte impatto
nei mercati neve e paintball e l’acquisizione
di Pro-tec accelera la nostra espansione in
skate, BMX, sport da neve e mountain bike. I
40 anni di storia di Pro-tec sono e saranno rispettati all’interno della nostra azienda. Siamo
contenti di portare avanti questa eredità e di
portare il marchio a nuovi livelli”.
La catena The Athlete’s Foot acquisita da Intersport
Intersport International Corporation ha
annunciato l’acquisizione di The Athlete’s
Foot (TAF), società statunitense che conta
420 negozi di calzature in franchising in 27 Paesi del mondo. Franz
Julen, chief executive di IIC, ha dichiarato che l’acquisizione di TAF è
stata “una delle mosse più importanti dell’organizzazione nei suoi
44 anni di storia”. Questa realtà consentirà
a Intersport, ai suoi licenziatari e agli associati in franchising di essere più competitivi, potendo contare su strumenti quali Foot
Locker, Courir o Athletes World.
L’accordo
si perfezionerà a novembre e contribuirà a
una crescita del turnover retail di Intersport
che passerà da 11 miliardi di dollari a circa
500 miliardi nel 2012. Lo porterà poi a essere attivo in 63 Paesi (attualmente lo è in
42) su tutti i 5 continenti. In particolare Intersport potrebbe sbarcare in Paesi in crescita come Usa, Australia,
Nuova Zelanda e Indonesia, entrare in America Latina e rafforzare la
sua posizione nel Medio Oriente e
in Asia. TAF continuerà ad avere
uffici ad Atlanta (Georgia) ma la sua sede
si sposterà presso il quartier generale di
IIC a Bern (Svizzera).
Salva con nome
Bràulio Vertical Tour: 10
tappe per la 6a edizione
Pro Shop Test, cresce
l’attesa per l’edizione tris
Rookie Tour Italy, si riparte
a gennaio da Cervinia
Lo staff del Bràulio Vertical Tour ha presentato l’edizione 2013 del circuito in occasione
di Nissan Skipass, in scena alla Fiera di Modena dal 1° al 4 novembre. La sesta stagione del circuito, che ha confermato l’Amaro
Bràulio come main e title sponsor, partirà il
29/30 dicembre a Cervinia per poi chiudersi dopo 10 tappe a Livigno il 13/14 marzo,
evento TTR World Snow Tour 3 Stelle. L’evento, organizzato dall’agenzia torinese Event’s
Way, negli anni ha catalizzato oltre un milione di spettatori e più di 500mila utenti unici
sul sito. La formula resta quella classica:
sono previste tappe di gara del Braulio Freestyle Contest, con montepremi dedicato, e
tappe demo del Freestyle Show, nel quale
tutti i rider potranno dare libero sfogo alla
loro fantasia. Attesi atleti di alto livello, come
già negli scorsi anni. La passata edizione ha
incoronato nello snowboard Marco Donzelli,
nel freestyle Valentino Mori. Ogni giorno nel
parterre del Villaggio ci saranno prove tecniche di materiale, animazioni, giochi, degustazioni e gadgets. E a chiudere spazio alle
serate evento Braulio Vertical Night.
www.verticaltour.it
Dopo il successo delle 2 prime edizioni, il
Pro Shop Test conferma il proprio impegno
per il 2013. Un’occasione unica per poter
testare in anteprima i prodotti snowboard e
freeski della stagione 2013/14, pochi giorni
prima di ISPO e nel pieno della campagna
vendite. Insieme alla
Snow Avant Premiere
(fondata nel 1999 in
Francia) e allo Shops
1st Try (nato nel 2010
in Austria), il Pro Shop
Test fa parte dell’European Snowboard Demo Tour, un progetto
internazionale ideato da EuroSIMA e dalla
rivista B2B Boardsport Source Magazine, supportato da Winter ISPO. Il format è
quello vincente della scorsa edizione, con
workshop nel pomeriggio di domenica 27
gennaio, e test su campo nelle successive
giornate di lunedì 28 e martedì 29 gennaio.
Come per le passate edizioni l’organizzazione inviterà una selezione di negozi specializzati a titolo gratuito. Confermati anche gli
Snowboard Industry Awards, che comprendono anche il premio di Best Snowboard
Shop dell’anno, assegnato a Fakie nel 2011
e a 100-One nel 2012. Per novità, aggiornamenti ed iscrizioni rimanete sintonizzati sul
sito ufficiale o contattate la nostra redazione.
www.proshoptest.com
Dal 2004 il Rookie Tour Italy rappresenta il
miglior circuito giovanile nazionale dedicato
allo snowboard freestyle. Per l’inverno 2013
la manifestazione legata al World Rookie Tour
conterà 5 eventi agonistici sulle Alpi e sull’Appennino per permettere a tutti i giovani snowboarder d’Italia di guadagnarsi un posto per
le finali mondiali in Austria.
Partendo il 6 gennaio da Cervinia, il tour toccherà Livigno,
Monte Bondone e Abetone,
per concludersi il 24 marzo a
Obereggen. Confermato anche il Summer Rookie Camp
internazionale in Val Senales
dal 6 al 13 luglio. A ogni tappa del Rookie Tour Italy 2013
verranno assegnati punti TTR.
Tutte le gare sono open e non
ci sono limiti al numero di atleti,
con l’eccezione dei World Rookie Fest di Livigno. Dopo le finali di Obereggen saranno nominati gli Italian
Rookie Champion 2013 e il Best Rookie Team
Italy 2013. I 4 vincitori del tour (Rookie e Grom,
maschili e femminili) e una wild card potranno accedere alle World Rookie Finals 2013 a
Ischgl, Austria, 3-7 aprile.
10
Pointbreak Magazine 9 / 2012
Bright: cambio di sede
e nuovo “look” online
Il Bright si rifà il look e per la prossima edizione in programma dal 16 al 18 gennaio
2013 presenterà numerose novità. A partire soprattutto dalla nuova sede in Berlino,
l’Alte Muenze: l’antica zecca di stato delle
Germania dell’Est. Fra le varie possibilità offre una migliore connessione agli altri show
della capitale tedesca durante la Berlin
Fashion Week e un ambiente business più
rilassato e open space. Ogni brand avrà
l’opportunità di presentarsi in uno spazio
adatto in grado di offrire un’ottima visibilità,
mentre il visitatore potrà identificare meglio
le proprie aree di interesse. In questo senso
anche il flusso di gente sarà meglio gestito
grazie alle segnalazioni e alla suddivisione
degli spazi, che in generale presenta questa segmentazione: boardsport nella production hall area, streetwear nell’ala sinistra
dell’edificio. Anche il sito è stato aggiornato
e rivisto completamente. Segmentato in 2
sezioni, offre un’esperienza giornaliera del
trade show attraverso editoriali su musica,
arte, sport e fashion, per l’industria e il consumatore finale.
brighttradeshow.com
Per info e iscrizioni: 331.9027656
[email protected] - www.rookietour.it
Job opportunities
Black Crows si affida
all’agenzia italiana BroAgency
L’agenzia di consulenza commerciale e marketing BroAgency ha siglato
un accordo con il brand francese Black Crows. Il noto marchio freeski,
completamente indipendente, è stato sviluppato da Bruno Compagnet
e Camille Jaccoux, partendo dalla necessità che molti sciatori hanno di
avere uno sci che corrisponda alla loro genuina cultura legata al freeskiing. L’obiettivo era quello di combinare l’affidabilità del prodotto con lo
spirito, seguendo il motto del brand: “nessun compromesso sulla concezione dello sci e la sua identità”. Il marchio, già presente in Italia e seguito
in prima persona da Elena Bancher, dalla prossima stagione vedrà così
l’entrata in campo dell’agenzia nella persona di Riccardo Calderoni per il
blocco dell’area nord ovest (Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta) e key client del territorio nazionale, mentre Elena seguirà l’area nordest (Alto Adige, Veneto e Friuli).
Friendistribution aggiunge
Slash fra i propri marchi
[email protected]
[email protected]
www.blackcrows-skis.com
BLAST! Distribution ricerca agenti già operativi nel
mercato della MTB, downhill, BMX per l’inserimento del
marchio TSG Safety Gear. Nato da un’esperienza ventennale nella produzione di protezioni da skateboard e snowboard, TSG ha esteso la propria offerta al settore bike. Un
approccio al mondo delle due ruote che porta con sè la
stessa attitudine “core & freestyle” che ha reso il marchio
popolare tra skater e snowboarder.
Innovazione, cura dei dettagli, qualità e una serie di endorser d’eccezione rendono il marchio l’ideale punto di
partenza per portare una nuova energia nei bike shop di
tutta Italia.
Per informazioni sul marchio potete visitare www.ridetsg.
com, per informazioni sul distributore italiano potete visitare www.blast-distribution.it.
Si ricercano agenti plurimandatari per la linea TSG Bike
nelle zone del Centro Nord.
Per candidature inviare CV all’indirizzo
[email protected]
Con la stagione invernale alle porte Friendistribution prende la distribuzione di un nuovo marchio, che si va ad aggiungere a 32,
Airhole, BagJump e Smokin Snowboards.
Si tratta di Slash, il brand di tavole creato
dal fortissimo Gigi Ruff. Tra i top di collezione il pro model di Gigi, il modello ATV Hub
(foto sopra). È la sua tavola
preferita per il backcountry
riding e i kicker in fresca. Presenta shape twin con un flex
direzionale medio/duro, capace di spingere in modo progressivo su tutte
le transizioni e camber positivo, capace di
assistere al meglio ogni manovra. Questa
tavola si è guadagnata il premio Good
Wood di Transworld Snowboarding.
Friendistribution
0564.21366 - [email protected]
Switchback distribuito
in Italia da WoodMorning
Quando un nuovo prodotto viene lanciato sul mercato suscita sempre un certo
clamore e per Switchback vale la stessa
cosa. Switchback è la new entry in casa
WoodMorning, che la distribuirà da ora in
poi in Italia. I nuovissimi attacchi tool less
offrono la possibilità di esprimere la propria fantasia in oltre 3000 combinazioni di
colore. Sarà possibile infatti acquistare i
singoli pezzi e customizzare così il proprio
modello senza che questo incida sul prezzo. Altrimenti è possibile seguire il suggerimento cromatico scelto dai rider del team,
come i fratelli Helgason, Ethan Morgan e
Kevin Sanalone. Switchback inoltre è il primo a proporre per primo la soluzione “high
back” e “no back”, ovvero con e senza
spoiler in un unico attacco, per permettere
una personalizzazione non solo nei colori
ma anche nello stile del riding.
Wood Morning
06.43251922 - [email protected]
Pointbreak Magazine 9 / 2012
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Products News
Calvin Staub
Zak Maytum
Green
Max Dubler
Burton Snowboards
& Mountain Dew
Green Mountain Project Collection
Pete Eubank
Sinjin Davis
Andrew Mercado
Il brand americano distribuito in Italia da N.d.i.
Skate history, dalla California a “Madrid”
Al di là del gioco di parole, il fondatore del brand è stato
uno dei testimoni principali del passaggio dal surf allo skate
a fine anni 60. Oggi è uno dei marchi “hot” nel longboard.
Il panorama skateboard è popolato da una miriade di marchi. Tra
qualitativamente avanzati spicca senza dubbio Madrid Skateboards,
icona dagli albori della disciplina. Il suo fondatore Jerry Madrid è
testimoni attivi del passaggio dal surf allo skateboard. Oggi Madrid
riferimento nel longboard, in particolare nel downhill.
i più tecnici e
vera e propria
stato uno dei
è un brand di
LE ORIGINI DEL BRAND – Nel garage dei suoi genitori a Norwalk, in California, Jerry ha
iniziato a plasmare tavole da surf che lui stesso utilizzava. Ma quando le onde locali non
erano abbastanza belle, optava per un’uscita in strada con il suo skateboard. Come logica
conseguenza, a un tratto Jerry ha iniziato a shapeare tavole da skate. I primi deck in fibra
di vetro risalgono alla fine degli anni ’60 e sperimentano diversi tipi di laminazione, forma e
dimensione. Nasce così Madrid Skateboards, che propone tavole tradizionali combinando
con i classici processi di lavorazione le più attuali innovazioni tecnologiche.
Max Doubler in dicesa dal
Passo dello Stelvio durante
il tour europeo del Team
Madrid della scorsa estate
IL TEAM DOWNHILL – I prodotti Madrid Skateboards
sono caratterizzati da un’elevata qualità. E soddisfano
le richieste di ogni segmento di mercato, persino della
scena downhill nella quale il brand può vantare uno
dei team più forti a livello mondiale. In particolare
rientrano nella crew downhill i rider Zak Maytum, Nick
Dunmall, Calvin Staub, Pete Eubank, Max Dubler,
Andrew Mercado, Tom Stetler, Justin Rouleau, Coop,
Sinjin Davis ed Ethan Vinograd. Essi si affiancano agli
atleti dei team street e flypaper (composto quest’ultimo
da rider che utilizzano il celeberrimo griptape Madrid
chiamato appunto Flypaper, considerato uno dei
migliori al mondo già dagli anni ’90).
LA COLLEZIONE 2013 - Si compone di oltre 40 modelli di longboard specifici per downhill,
freeride, pool/street, carving e basic. Non mancano prodotti più particolari come tavole
Midget (skate ridotti per un uso urban), Ditch Board (assemblati dal costo contenuto e con
shape tendenzialmente old school), in legno esotico e in bamboo. Ricordiamo che al di là
delle tavole da skate il brand firma componenti come truck (Gunmetal e X-Caliber), ruote
(Venom e Cadillac), bushingf (Venom), accessori e capi di abbigliamento.
Burton Snowboards e Mountain Dew
hanno stretto una partnership e realizzato la collezione outerwear Green
Mountain Project (GMP). Tali prodotti
derivano da tessuti sostenibili realizzati
con bottiglie di plastica riciclata della
bibita Mountain Dew. La collezione include tre giacche e due pantaloni nella linea maschile, due giacche (in foto
il modello Eleanor) e un pantalone in
quella femminile. Inoltre, ove possibile
sono state utilizzate anche miscele di
materiali riciclati e naturali dal minor
impatto ambientale come isolamento
GMP Hemp Fortex, 3M Thinsulate con
fibre riciclate, tessuti Dryride EcoNanoshell 2L, tessuti 3-Layer Hemp Ripstop
e fodere in Taffeta e rete riciclate. Il risultato è un assortimento di outerwear
caldo ed ecologico. Greg Dacyshyn,
Burton chief creative officer, ha dichia-
PATAGONIA
Tina Surfboard (linea Bamboo)
Africa (linea Carving)
Pulvered (linea Freeride)
Paintstripes (linea Basic)
Calvin Staub Formica (linea Downhill)
Goatsucker (linea Premium Freeride)
Madrid Skateboards è distribuito in Italia da: NDI-Nitro Distribution Italia
0464.514098 - [email protected] - www.madridskateboards.com
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Pointbreak Magazine 9 / 2012
& YULEX CORPORATION
Yulex Wetsuit
Patagonia ha lavorato insieme a Yulex
Corporation, società specializzata nella produzione di sostanze di derivazione
agricola per il settore medico, terziario
e industriale. Insieme hanno sviluppato una nuova muta realizzata in Yulex,
un tipo di gomma vegetale che si presenta come la prima vera alternativa al
tradizionale neoprene. Questa gomma
deriva dal Guayule, pianta che richiede poca acqua e nessun pesticida per
un impatto sull’ambiente prossimo allo
zero. Si tratta in pratica della muta più
ecologica a oggi presente sul mercato: più elastica, di veloce asciugatura e
con un altissimo grado di calore. “Dopo
4 anni di collaborazione abbiamo svi-
Quiksilver
Sei dei principali modelli longboard 2013 Madrid
rato: “Il tessuto riciclato è molto performante sulla neve, offre una sensazione
tattile impeccabile ed è perfettamente
stampabile. Quindi soddisfa i nostri
elevati standard di qualità aiutandoci
a ridurre il nostro impatto ambientale”.
luppato un materiale unico che ha reso
possibile la produzione di una muta
composta per il 60% di Yulex. L’obiettivo è quello di ottenere una formula che
garantisca l’utilizzo di questo materiale
al 100%, ma per ora questo è già un
grande passo avanti”, dichiara Jason
McCaffrey, responsabile surf Patagonia.
Inizialmente le mute saranno disponibili
solo in Giappone per la PE 2013. Seguirà una distribuzione globale.
& Javier Mendizabal
Griffin Line
Quiksilver, in partnership con il suo ambassador Javier Mendizabal, ha creato
una serie limitata di 50 paia di occhiali
da sole fatti a mano con materiale proveniente da tavole da skate rotte o riciclate. I prodotti, che rientrano nella collezione Griffin, sono stati disegnati dagli
artisti dello studio di Barcellona Vuerich
B e montano lenti polarizzate CR39 firmate Carl Zeiss. Gli occhiali sfruttano il
flessibile e resistente legno di acero utilizzato negli skateboard, oltre alle loro
grafiche colorate e agli strati di resina
che donano sfumature naturali. Ogni
pezzo è numerato e venduto insieme
a una polaroid che ritrae la tavola dalla
quale deriva, con informazioni sul suo
proprietario. Questi occhiali sono inoltre
collegati al progetto Skateistan, fondato dallo skater australiano Oliver Percovich nel febbraio 2007 al suo primo
viaggio in Afghanistan, con l’obiettivo di
sviluppare infrastrutture da skate per offrire ai giovani la possibilità di scoprire
una nuova passione. Per ogni paio di
occhiali venduti, Quiksilver donerà parte del ricavato all’associazione.
Javier Mendizabal
indossa
un paio
di occhiali
della collezione
Griffin
FW 2012/13 Products
Collaborations
686, Crooks & Castles
& Blind Skateboards
Street-style & skate-style apparel lines
Il marchio 686 presenta la sua prima collezione realizzata in collaborazione
con Crooks&Castles. I due brand con base a Los Angeles hanno unito le
proprie forze per disegnare una linea di abbigliamento invernale che rifletta le
loro personalità. La collezione è così caratterizzata da capi street in puro stile
Crooks&Castles, creati utilizzando le avanzate tecniche di costruzione sviluppate da 686 negli ultimi 20 anni. Michael Akira West, presidente e direttore creativo di 686, ha così commentato la collaborazione: “Negli ultimi 20 anni 686
si è distinto per i suoi prodotti invernali avanzati. Volevamo rendere omaggio
a Los Angeles e per questo abbiamo scelto Crooks&Castles”. Emil Soriano,
design director per Crooks&Castles, ha invece dichiarato: “Volevamo dare ai
capi un aspetto street. Così abbiamo tratto ispirazione dallo show ‘Sons of Anarchy’”. I capi sono
disponibili online sui siti ufficiali dei due brand 686.com e crooksncastles.com.
Ma questa non è l’unica collaborazione per 686, che ha stretto un accordo anche
con Blind Skateboards, fondata da Steve Rocco e Mark Gonzalez e caratterizzata da una mentalità “fai-da-te”. Da questa partnership è nata la capsule
collection 686 x Blind, che riprende la natura “grezza” e le regole non scritte di
una skate-company come Blind, libera di fare ciò che vuole senza alcun tipo
di costrizione mentale al contrario delle grandi corporate americane. La collezione è composta da capi d’abbigliamento 686 dedicati all’inverno e caratterizzati da grafiche rivoluzionarie realizzate da Marc McKee, designer per Blind.
Oakley
& Recon Instruments
Airwave Goggle
Oakley ha annunciato il lancio di una maschera da neve rivoluzionaria, la nuova
Airwave. Si tratta di un modello ad alta
tecnologia, che combina il meglio delle maschere Oakley con un display HUD (HeadUp Display) sviluppato da Recon Instruments. Tale display integra funzioni GPS,
bluetooth e molto altro ancora con
numerosi sensori incorporati. Airwave offre la
possibilità di avere una
serie completa di informazioni a portata d’occhio: statistiche dei salti, posizione sulla mappa di una
stazione sciistica, localizzazione percorsi e
amici. Altri dati rilevati dai sensori includono la distanza percorsa, l’altitudine, la velocità e il dislivello delle discese. Connessa
a uno smartphone, consente di visualizzare
Burton Snowboards
in tempo reale chiamate e messaggi ricevuti, oltre che di ascoltare musica via bluetooth tramite telecomando wireless azionabile anche con i guanti. Il display HUD
integrato nella maschera utilizza l’innovativa tecnologia dei prismi e permette alle
informazioni di essere percepite dall’occhio come
se fossero visualizzate su
uno schermo da 14 pollici posto a circa 1 metro e
mezzo di distanza. Inoltre
è progettato per non ostruire
la visuale, mentre la geometria della lente
semi-incassata amplia il campo visivo periferico. Airwave è compatibile con i sistemi
operativi Apple e Android. L’applicazione
Oakley Airwave offre un’ampia gamma di
funzioni.
& Walt Disney
Muppets & Toy Story Lines
Per l’inverno 2013 Burton ha stretto una partnership con Walt Disney
e con i suoi marchi Muppets e Toy Story di Disney-Pixar. Così le tavole
Custom Restricted 2013 presentano grafiche dedicate ai Muppets mentre sui modelli Chopper e sull’outerwear Youth è presente la gang di Toy
Story. La Custom Restricted, tavola preferita dal pro rider Mikkel Bang,
è un modello all-mountain venduto a un prezzo consigliato di 560 euro.
È disponibile con le grafiche dei personaggi Muppets Kermit (foto sotto), Gonzo, Animal, Dr. Teeth e Miss Piggy. Le tavole Chopper, invece,
presentano diverse grafiche dedicate a Toy Story. Sono disponibili
in misure dagli 80 ai 130 cm a un prezzo consigliato di 140 euro e
sono caratterizzate da flex morbido e spigoli rialzati. Le tre taglie più
piccole sono dotate di tappetini antiscivolo e dell’accessorio Riglet
Board Reel. I personaggi Toy Story sono disponibili anche sui capi
di outerwear e stratificazione con la Boy’s Minishred Fray Jacket, la
Girl’s Charm Snowboard Jacket, i Minishred Bib
Pants (foto sopra) e i Minishred top e pant first
layer. Tutti i capi sono dotati di Room-To-Grow,
che permette di eliminare una cucitura per prolungare la vita dell’outerwear dei bambini durante la crescita. Per info visitare il sito burton.com.
APO
TYLER
La Apo Tyler nasce dalle menti del rider Tyler Chorlton e
dell’artista Nico Thomas. Una tavola aggressiva nel riding
e nella grafica, sorprendente in reattività e precisione. Il
caratteristico gatto rappresentato nella grafica, che prende spunto dal soprannome Topcat dell’artista Nico Thomas, è intento a proteggere il suo territorio dagli invasori.
La tavola è un flat camber con freestyle shape e inserti in
carbonio in punta e coda e rappresenta il giusto mezzo
per dominare i kicker e la fresca. Tra le diverse caratteristiche tecniche: PB Blast core, 2D Basalt fiberglass, XV
Carbon, Sintered 4000 Base, Stone Grind, Slanted Sidewalls, Double Flex.
Distribuito da: Snowide - +33.045.0055128 - [email protected]
BEAR
Collezione fw 2012/13
Calore, comfort, protezione dagli agenti esterni ed
estremi, attenzione per i dettagli, grafiche espressive e grintose: sono le caratteristiche della collezione invernale Bear. Lo stile semplice è liberamente
ispirato al passato ma, allo stesso tempo, risulta
moderno e all’avanguardia. Ne viene fuori un forte
mix dalla cura del particolare, dalla ricerca e sperimentazione sui tessuti, dalla creatività e dal colore.
I materiali, naturali come la lana e il cotone, o tecnologici e performanti come le
fibre sintetiche, sono i veri protagonisti, insieme alle lavorazioni a cui essi vengono
sapientemente sottoposti. Si spazia dai tessuti garzati e doppiati a quelli effetto
“brushed”. Il risultato è sorprendente: dietro all’aspetto leggermente infeltrito e
vagamente vintage, che ricorda l’usura del sale marino e che sa di spiagge spazzate dal vento, ci sono in realtà capi di ultima generazione, confortevoli, resistenti
e soprattutto di moda. Questa stagione invernale rappresenta anche il ritorno di
Bear sulla scena dello snowboard.
Distribuito da: Bunch - 051.3768039 - [email protected]
SCOTT
Couloir
Scott ha lanciato sul mercato una nuova generazione di
caschi pensata per chi vuole il massimo della protezione
nel freeride come anche in fase di salita grazie alla sua reversibilità e alla doppia certificazione CE EN 1077 class B/
CE EN 12492. È facilmente trasformabile da casco da sci a casco
da alpinismo togliendo l’imbottitura sulle orecchie e la fodera interna. La
costruzione Scott L.P.D. (Low Profile Damping) sulla parte alta del casco permette di mantenere, grazie a un sapiente posizionamento del materiale, un elevato
livello di protezione e un profilo lineare. Il Couloir beneficia dello Scott M-R.A.S Fit
System che garantisce un’ottima calzata grazie alla posizione dello snap. La parte
superiore è in ABS mentre il rivestimento in EPS. L’imbottitura invernale è removibile e lavabile. Tra le altre caratteristiche presenta sistema di ventilazione frontale
G-Vent, 14 inserti per ventilazione passiva, copri-orecchie removibili, sistema fissaggio maschera, fissaggio lampada frontale, sottogola confortevole e sacchetto
porta casco. Disponibile nelle taglie S, M, L. Prezzo al pubblico: 169 euro.
Distribuito da: Scott Italia - 035.756144 - [email protected]
SECTOR 9
Daisy
La nuova Daisy (Downhill Division) firmata Sector 9 è nata
nel 2012 grazie allo studio e ai suggerimenti del top rider
Louis Pilloni. È caratterizzata da top mount, otto strati di
acero, rocker, microdrop e “taco” concave (radiale). Risulta
stabile e maneggevole, molto reattiva anche con il wheel
base più lungo di 28,25” (che può essere ridotto fino a 26”).
Le tasche per i piedi sono confortevoli e intuitive, la larghezza di 9,75” si mantiene lungo tutto lo stance, rendendola facilmente fruibile anche in switch. Per ruote superiori
ai 70 mm di diametro è consigliabile usare un raiser da 1/4
di pollice. Nonostante questo, microdrop e rocker tengono
i piedi ben piantati a terra, stabili anche a velocità elevate.
Distribuito da: The Maccaroni Project - 0171.480164 - [email protected]
Pointbreak Magazine 9 / 2012
13
DATA & STATISTICS
di
Monica Viganò
Due letture contrastanti del mercato sulla base dei dati
raccolti da Transworld Business e Illicitsnowboarding.com
a cura di Elisa Maria Ferrari & Monica
Viganò
Snowboard,
declino vero o presunto?
Ma soprattutto, quali le prospettive a medio/lungo termine? Ecco una ragionevole sintesi
da due interessanti analisi del mercato USA, apparentemente in contrasto tra di loro, che
delineano la situazione attuale, le problematiche e le possibili evoluzioni nel mercato a stelle
e strisce. Considerazioni che possono risultare utili e stimolanti per tutti gli operatori del settore.
1. Praticanti snowboard e sci usa dagli anni ’80 a oggi
16.000.000
14.000.000
12.000.000
Sci
10.000.000
8.000.000
6.000.000
Il mercato dello snowboard negli anni scorsi ha
attraversato un periodo di forte boom. A esso è
seguita una fase di rallentamento che – complici
anche le scarse precipitazioni nevose e un’economia sempre più instabile – pare aver portato
a una recessione del mercato. Non solo in Italia
ma anche in altri paesi, con qualche eccezione.
Ma è davvero così? E cosa dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro? Per rispondere a queste
domande, possiamo prendere in considerazione
diverse argomentazioni apparse di recente su alcuni media di settore internazionali.
Le analisi dei media
A partire dal noto media b2b Transworld Business, che ha pubblicato lo scorso settembre una
preoccupante ricerca di mercato firmata Nate
Fristoe, ricercatore della società di consulenza
RRC Associates. Fristoe ha raccolto una serie di
dati che ha poi analizzato secondo diverse variabili. La sua conclusione è che il settore snowboard stia effettivamente andando verso una fase
discendente. In seguito però un editor del sito
Illicitsnowboarding.com (sito di analisi del mondo snowboard in vari suoi aspetti molto seguito
e aggiornato) ha letto gli stessi grafici secondo
metodi completamente diversi traendo, di conseguenza, conclusioni a volte diametralmente
opposte. Secondo Illicit infatti lo snowboard è
ancora in crescita pur con qualche segnale congiunturale di stallo. Ma certamente non è proiettato verso il declino.
14
Pointbreak Magazine 9 / 2012
La nostra lettura
In questa sede ci si soffermerà sull’analisi condotta da Illicit, le cui argomentazioni sono di certo valide. È stato preferito questo studio a quello
di Nate Fristoe (pubblicato al link http://goo.gl/
UZT5Q) perché vale la pena evidenziare l’importanza di una focalizzazione sul futuro e su nuovi
metodi e strategie per accrescere la partecipazione delle persone in questo sport. Un atteggiamento che oggi più che mai occorre promuovere
anche nel nostro Paese.
Il numero di rider negli Usa
Partiamo dal numero di snowboarder presenti negli Stati Uniti. La loro presenza si è stabilizzata nel
corso degli anni e a partire dall’inverno 2006/07
ha registrato un andamento altalenante, caratterizzato da continui cali e riprese. Analizzando le
ragioni di questo andamento scopriamo tuttavia
che i periodi di calo sono stati statisticamente non
rilevanti, visto che i numeri registrati in questi lassi
di tempo rimangono tra i migliori della storia dello
snowboard. Negli ultimi anni gli snowboarder hanno rappresentato circa il 25% della base di praticanti statunitensi considerata, percentuale rimasta
pressochè costante dall’inverno 2005/06. Questo
significa che è in realtà diminuito l’intero panel
di praticanti, non solo quello riferito allo snowboard. Di conseguenza risulta importante pensare a
un’analisi più ponderata che evita di considerare
ogni anno come sintomo di una tendenza. Se facessimo così, basterebbe dire che il lunedì è una
giornata sfavorevole per la pratica dello snowbo-
2008
2009
2010
2007
2002
2003
2004
2005
2006
1999
2000
2001
0
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
2.000.000
1988
1989
Copyright: Nitro
4.000.000
Fonte: illicitsnowboarding.com
Snowboarder
Totale
Media totale
ard per assumere che i giorni seguenti sarebbero
potenzialmente peggiori. Al contrario, parlando di
andamento settimanale, la pratica dello snowboard si riprende già il martedì per poi crescere nettamente il giovedì e, ovviamente, il fine settimana
con il maggior picco nella giornata di sabato.
L’andamento di snowboard e sci
Fristoe ha proposto anche una stima delle perdite
che hanno avuto i resort degli Stati Uniti a seguito
del calo di presenze di snowboarder. Secondo lui
nel 2010/11 e nel 2011/12 i resort hanno affrontato
cali di 3,1 milioni di presenze come conseguenza
dello stallo nello snowboard. Stando a Illicit, questa analisi è errata perché occorre tener conto del
percorso di sviluppo dello snowboard che non può
crescere esponenzialmente all’infinito. Lo stesso
è accaduto a suo tempo con lo sci che nel 1988
negli USA contava più di 12 milioni di praticanti
scesi, tra alti e bassi, nel 2007 a quota 6 milioni e
risaliti quasi a 8 milioni nel 2010. Allo stesso modo
lo snowboard nel 1988 contava meno di 2 milioni
di praticanti, saliti fortemente a quasi 7 milioni nel
2004 e calati intorno ai 6 milioni nel 2010. Il totale dei praticanti USA di tutte e due le discipline
tra la fine degli anni ’80 e i giorni nostri rimane
tra i 14 e gli 11 milioni (vedi grafico n°1). Questo
perché circa la metà delle persone che sciavano
negli anni ’80 ora fa snowboard. Quindi la maggior
parte dei rider di oggi è rappresentata da persone
che già frequentavano la montagna ma che hanno
deciso di affrontare la pista in un modo diverso.
Secondo questa lettura, dunque, negli ultimi anni
2. Media dei giorni dedicati a sci o snowboard
dal 1996/97 al 2011/12
7,0
6,5
6,6
6,7
6,4
6,5
5,6
5,6
5,5
5,4
6,2
6,1
5,5
5,6
5,6
5,6
5,6
6,1
6,1
5,7
5,5
5,4
5,5
5,5
/9
7
97
/9
8
19
98
/9
19 9
99
/0
20 0
00
/0
20 1
01
/0
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/0
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03
/0
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/0
20 5
05
/0
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06
/0
7
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07
/0
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08
/0
20 9
09
/1
20 0
10
/1
1
20
11
/1
2
19
96
La media delle giornate sulla neve
Anche se in calo, non è da considerarsi preoccupante nemmeno l’andamento discendente della
media dei giorni trascorsi sulla neve dagli snowboarder (vedi grafico n°2). Questa media è passata da 7,6 giorni l’anno nel 1996/97 a 6,1 nella
stagione 2011/12. Gli sciatori sono invece rimasti
pressoché stabili passando da 5,5 giorni l’anno
nell’inverno 1996/97 a 5,7 nell’inverno 2011/12.
Nel caso dello snowboard, la media rimane dunque a livelli accettabili e persino superiori rispetto
a quelli registrati dallo sci. Quest’ultimo, benché
non possa vantare performance da annales, è
quantomeno rimasto costante. Tuttavia, alla luce
di questi dati, possiamo asserire che entrambi gli
sport sembrano tenere.
Questione di sesso
Fristoe rivolge la sua attenzione anche alla disuguaglianza di genere. Parlando di praticanti
snowboard, i rider uomini sono decisamente più
delle donne. Una disparità che accomuna tutti gli
sport da neve che negli ultimi 15 anni hanno registrato una proporzione uomini/donne, sempre
in riferimento a praticanti, pari a 54/46. Parlando
solo di snowboard, gli uomini rappresentano il
65% dei praticanti snowboard e le donne il 35%
come evidente anche nel grafico n°3. Questa
36%
30%
5,7
4,0
i resort non sono stati visitati da meno persone. Il
che invalida la deduzione della perdita dei resort
Usa fatta da Fristoe.
40%
6,1
4,5
19
62%
62%
62%
62%
62%
38%
38%
38%
38%
61%
62%
61%
61%
62%
65%
62%
50%
6,5
6,0
5,5
63%
60%
7,0
6,6
5,5
63%
37%
37%
37%
38%
39%
38%
39%
39%
38%
38%
35%
20%
Uomini
Donne
10%
0
proporzione è più equilibrata in riferimento allo
sci dove gli uomini rappresentano il 51% dei praticanti e le donne il 49%. Tuttavia, sebbene la
partecipazione maschile sia maggiore rispetto a
quella femminile sia nello snowboard che nello
sci, si può dichiarare che il primo stia iniziando
a prendere gli stessi connotati demografici dello
sci (ad eccezione della stagione 2011/12, vedi
sempre grafico n°3).
Età dei rider
Fristoe dimostra poi come solo una piccola percentuale di partecipanti snowboarder sia oggi
di età inferiore ai 14 anni. Questa percentuale
è infatti scesa dal 42,3% nell’inverno 2003/04
al 33,8% nella scorsa stagione. Il picco massimo è stato raggiunto proprio negli anni del boom
di questo sport, stando a significare che il primo approccio alla neve avveniva all’epoca non
tramite lo sci bensì tramite lo snowboard. A oggi
l’assestamento della disciplina ha portato a una
riduzione di nuovi praticanti provenienti da questa fascia di età ma non significa che c’è stato
in generale un calo di partecipazione. Piuttosto
il minor numero di bambini praticanti potrebbe
indicare un “invecchiamento” degli snowboarder
(vedi grafico n°4). Dal 1996/97 al 2011/12 la media d’età degli snowboarder è salita da 23,5 a
27,5 anni. Un dato che Fristoe considera allarmante perché, a suo dire, la maggior parte dei
rider oggi entra in una fase della propria vita in
cui famiglia e carriera prendono il sopravvento
Fonte: Transworld Business
7,1
63%
96
/9
19 7
97
/9
8
19
98
/9
19 9
99
/0
20 0
00
/0
20 1
01
/0
20 2
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20 3
03
/0
20 4
04
/0
20 5
05
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06
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7
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07
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20 8
08
/0
20 9
09
/1
20 0
10
/1
1
20
11
/1
2
7,1
7,0
5,0
64%
Media dei giorni dedicati allo sci
19
7,5
70%
Media dei giorni dedicati allo snowboard
7,6
Fonte: Transworld Business
8,0
3. Percentuale di genere per praticanti snowboard
dal 1996/97 al 2011/12
e dunque potrebbero influire negativamente sulla partecipazione allo sport. In realtà, se consideriamo che negli anni gli sciatori hanno avuto
una media d’età costante intorno ai 30 anni e che
questa disciplina non è a oggi in una situazione
critica, anche questa preoccupazione di Fristoe
potrebbe risultare infondata.
Prospettive future
Nate termina la sua analisi suggerendo al settore di migliorare l’approccio in modo che anche i
ragazzini possano essere coinvolti e che la disuguaglianza di genere sia abbattuta. Ai resort consiglia invece di contenere il prezzo degli skipass
per incoraggiare la partecipazione tra le fasce
d’età più basse. Nel grafico n°5 sono riportate
le prospettive future stimate da Fristoe se le industrie si concentreranno su questi suoi suggerimenti. In particolare secondo Nate lo squilibrio
di genere si modererà gradualmente verso una
maggior parità. In quest’ottica il numero di visite riferite allo snowboard tornerà a crescere nel
giro di 8 stagioni. Questo porterebbe a una crescita dell’intero mercato neve, portando le visite complessive oltre i 60 milioni nell’arco di 10
stagioni. In generale possiamo dire che non basta un’unica brutta stagione per decretare la fine
dello snowboard. Non a caso, dopo un’analisi
orientata al pessimismo, lo stesso Fristoe chiude
la sue considerazioni delineando una possibile
prospettiva positiva. A patto che tutti – operatori
in primis – facciano la loro parte ovviamente.
5. visite snowboard reali e prospettate per genere
dal 1996/97 al 2021/22
4. Percentuale di partecipazione allo snowboard
tra bambini fino ai 14 anni
20.000.000
Donne
Uomini
18.000.000
45%
16.000.000
42,3%
43%
41,3%
41%
14.000.000
40,6%
39,6%
39%
37,1%
37%
35,1%
35%
37,8%
39,9%
38,4%
38%
38,5%
12.000.000
37,5%
10.000.000
35,7%
35,5%
8.000.000
33,8%
33%
20
2.000.000
Pointbreak Magazine 9 / 2012
Fonte: Transworld Business
9
99
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19
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2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2020/21
2021/22
29%
Fonte: Transworld Business
6.000.000
31%
15
INTERVISTe
Abbiamo incontrato il surfista e musicista Donavon
Frankenreiter a Milano per il suo tour Start Livin’
a cura di Marco Gregorin
Note di surf sotto
la Madonnina
Ha girato il mondo con il surf e continua a farlo anche con la sua musica.
Vanta collaborazioni di prestigio come quelle con Jack Johnson, G-love
e Ben Harper. Nel suo ultimo album anche una canzone per Andy Irons.
A fine luglio abbiamo avuto il piacere di incontrare Donavon
Frankenreiter prima del suo concerto milanese, prima tappa
italiana del tour europeo Start Livin’ (in foto sopra, la copertina
dell’album). Per chi non lo conoscesse, Donavon è un surfista
storico che ha fatto del suo stile, la sua fama... e oltre a essere
un bravissimo freerider (tra i suoi sponsor più celebri citiamo
Billabong, Sanuk, Vonzipper, Verizon Wireless e Subaru) è un
ottimo musicista. All’età di 10 anni ha scoperto il surf. A 16
anni la musica. Da allora entrambi sono diventati la sua ragione di vita, insieme alla famiglia. Marito e padre di due figli, il
surfista californiano è una persona davvero disponibile e piacevole con cui fare quattro chiacchere.
È anche un uomo sicuro di sé, come ha dimostrato davanti
alle difficoltà di svolgimento del concerto milanese. La pioggia rischiava infatti di far saltare tutto, ma Donavon ha voluto
suonare lo stesso. La band ha improvvisato una live session
acustica sotto il portico di Villa Simonetta. Sembrava di essere
tra un gruppo di amici: birra, musica e Donavon che chiedeva
al pubblico quali canzoni preferiva sentire.
Vi lasciamo ora alla bella intervista che ci ha rilasciato, non
prima di avervi raccontato un aneddoto: la prima domanda
ce l’ha posta proprio lui!!
“Sai dove sarò domani?” – “Sì! A
Ravenna, per la seconda tappa in Italia” – “Esatto!! Ci sono
onde lì? Credi che potrò surfare? Potrò almeno fare il bagno?”
Quando hai iniziato a fare surf? Ho iniziato quando avevo 10 anni. Ho ricevuto la mia prima
16
Pointbreak Magazine 9 / 2012
tavola per Natale. Quello stesso giorno sono entrato in acqua,
mi sono alzato sulla mia prima onda e in quel momento è nata
la passione. Non ho mai smesso!
Chi ti ha fatto avvicinare a questo sport? I miei genitori mi portavano spesso in spiaggia ma nessuno
dei due surfava. All’inizio entravo in acqua con un boogie board e cose simili, ma guardavo sempre i surfisti ammirato e
chiedevo di avere in regalo una vera tavola. Ci sono voluti anni
ma, alla fine, me l’hanno comprata.
Chi ammiravi quando eri piccolo?
Sul fronte surf ammiravo Tom Curren, Mark Occhilupo, Kelly
Slater, Tom Carrol, Dane Kealoha, Michael e Derek Ho. Erano e sono tuttora i miei idoli. Sono incredibili surfisti e uomini
di mare! Per quanto riguarda la musica, invece, ho iniziato a
suonare a 16 anni e fino ad allora non ne sapevo molto sugli
strumenti e su tutte le altre cose. Una volta iniziato ho scoperto
Jimmy Page, Eric Clapton, Jimmy Handrix e
molti altri chitarristi. Poi ho iniziato ad ammirare i compositori: Tom Petty, Bob Dylan, Bob
Marley. Mi piace ascoltare storie diverse nelle
canzoni.
Sempre a proposito di musica, collabori
spesso con altri artisti?
Sì. Ho collaborato moltissimo con Jack
Johnson, G-love e Ben Harper. Sono stati
tutti così bravi con me, è stato incredibile
lavorare con loro!
Il tuo primo album è stato prodotto da
Jack Johnson e Brushfire Records.
Com’è stato?
Spettacolare! Un’ottima partenza per la
mia carriera! Jack l’ha prodotto, ha scritto alcune canzoni con me, ha suonato nel
disco e poi mi ha portato in tour per 2 anni
con lui e Brushfire Records. Quindi potrei
dire che ho iniziato a far sul serio grazie
a lui. Aprivo i suoi concerti ed ero sotto la
sua stessa etichetta discografica.
Volevo farti una domanda sulle tue tre date in Italia e soprattutto se avevi in mente di surfare mentre eri qui, ma
mi hai praticamente già anticipato.
Già, ti ho chiesto poco fa se fosse possibile surfare a Ravenna. Oggi qui a Milano sicuramente niente surf. Magari a
Ravenna andiamo a fare un po’ di windsurf!
Hai mai creato una canzone mentre facevi surf? Direi di no. Ho sempre in mente delle canzoni mentre surfo ma
non mi è mai successo di creare un ritmo o una melodia sulla
tavola. Quando surfo cerco di non pensare a nulla. Quello è
il momento ideale per liberare la testa dai pensieri e cercare
uno stato di serenità. C’è così tanto rumore nella vita di tutti i
giorni. Quando sono in acqua invece sono in totale relax.
Quanto il surf influenza la tua musica?
Influenza tutta la mia vita! Sono un surfista professionista da
quando avevo 16 anni e grazie a questo ho girato il
mondo. Ho conosciuto paesi, culture, generi musicali
e persone. Quello che suono è quello che racconto
nelle mie canzoni. Oltre al surf, mi ispirano anche mia
moglie e i miei due bambini.
“Ho sempre in mente delle canzoni
mentre surfo ma non mi è mai successo
di creare un ritmo o una melodia sulla
tavola. Quando surfo cerco di non
pensare a nulla. Quello è il momento
ideale per liberare la testa dai pensieri
e cercare uno stato di serenità”
In questa pagina tre momenti
dell’esibizione milanese.
A sinistra i figli di Donovan
con lui sul palco
“I miei figli suonano la batteria e a volte la chitarra.
È capitato che salissero sul palco e suonassero con me”
Una dimostrazione di questa influenza è anche nel tuo
ultimo album, dove troviamo una canzone che si chiama
A.I.
Ce ne parli?
È dedicata ad Andy Irons, che era un mio caro amico. È
stata dura affrontare la sua scomparsa. Questa canzone
raccoglie tutti i pensieri che avevo in testa e che sentivo di
dire. Il testo e la melodia sono venuti fuori molto velocemente. Ho scritto i versi “How we get through another days away
from you”, ne è uscito il versus e il ritornello... e la canzone
era finita.
Hai mai surfato qui in Italia?
Sì, in Sardegna e anche vicino a Roma. Ho sempre trovato
belle onde. Amo questo paese! Sono venuto in Italia anche
in viaggio di nozze, quando ho visitato Capri! Davvero stupenda!
Come surfista professionista hai viaggiato moltissimo.
Qual è stato il miglior surf trip?
Non saprei. Il viaggio in Islanda è stato veramente stupendo, con onde fantastiche circondate da iceberg e vulcani. E
poi ho visto l’aurora boreale! Mi è piaciuta anche la Sardegna, divertente e selvaggia. Non credevo avesse onde così
significative. In generale, comunque, mi è piaciuto ogni posto che ho visitato. Tahiti ha delle onde stupende ma adoro
anche l’Australia, l’Indonesia e soprattutto le Hawaii.
Quando sei in tour ti porti le tue tavole?
No, le noleggio sul posto. Cerco di conoscere i local e di
farmi portare negli spot con loro.
Al contrario, ti porti la tua famiglia. Che rapporto hanno
i tuoi figli con surf e musica?
Entrambi fanno surf, così come anche mia moglie. I miei
figlio suonano poi la batteria e a volte la chitarra. È capitato
che salissero sul palco e suonassero con me. In Portogallo,
ad esempio, ho suonato insieme a mia figlia, che mi ha accompagnato alla batteria (per la cronaca, ha fatto lo stesso
durante la serata di Milano, ndr).
Diventare un surfista professionista non è facile, ma non
lo è nemmeno diventare un musicista professionista. Tu
sei riuscito in entrambe le imprese. Come ci si sente?
È un sogno che si realizza! Ho iniziato a guadagnare soldi
prima con il surf, poi con la musica. È come se le mie passioni più grandi abbiano attraversato una linea sottile che le
ha trasformate in un vero lavoro.
Parliamo di sponsor. Chi ha creduto in te per primo?
Il mio primissimo sponsor è stato Billabong, che mi accompagna ancora adesso dopo 23 anni. Oggi posso contare
anche su Verizon Wireless, Sanuk Sandals, Vonzipper Sunglasses, Hobie Surfboards, Subaru Cars e molti altri che mi
sostengono in entrambi i campi: surf e musica.
Com’è il tuo rapporto con queste aziende?
Fantastico! Billabong e Sanuk sposano qualsiasi iniziativa
io proponga e la promuovono facendomi sentire davvero
parte del brand. Solitamente seguo i loro eventi, loro promuovono sulle spiagge i loro prodotti e la sera intrattengo
gli invitati ai parti con live session.
Quali altri sport pratichi?
Esco in barca e mi piace molto il giardinaggio. Vivo alle
Hawaii in un terreno di 7 ettari che mi consente di rilassarmi coltivando verdure. Non ho molto tempo per fare altro.
Chiudiamo con una descrizione della tua giornata tipo.
Fare surf durante il giorno e suonare alla sera. Quando riesco a combinare entrambe le mie passioni
nell’arco delle 24 ore, ho sicuramente davanti la giornata perfetta.
Pointbreak Magazine 8 / 2012
17
FOCUS ON
Dal 26 al 30 settembre nel resort svizzero di Saas-Fee
Benafsha Tasmim, coordinatrice
sport ed educazione per Skateistan,
in videoconferenza da Kabul
Testo: Monica Viganò - Foto: Alb
a Tatche Pardo
Anche un’uscita
in adventure park durante
la quarta edizione di WIB
Il business a quote rosa firmato
Women In Boardsport
Ben 50 donne provenienti da 10 Paesi hanno presenziato alla quarta edizione
di WIB, un meeting tutto al femminile per condividere esperienze,
fare network e proporre cambiamenti positivi per l’intero mercato action sport.
Ancora una volta Saas-Fee ha ospitato l’imperdibile evento dedicato a tutte le donne impegnate nel mercato degli
sport da tavola. Si tratta di Women in Boardsport, appuntamento unico nel suo genere a livello mondiale che ha
luogo ogni anno a settembre. La quarta edizione di questa
kermesse, aperta a tutte le donne attive nel settore degli
action sport o interessate a lavorare al suo interno, ha avuto luogo nel resort svizzero tra il 26 e il 30 settembre e ha
attirato 50 donne provenienti da 10 Paesi di tutto il mondo.
Per tutto il weekend le persone presenti hanno avuto modo
di ascoltare le esperienze e i progetti futuri di professioniste del settore intervenute come speaker.
Un occhio alla sostenibilità - Tra i temi affrontati
in questa quarta edizione spiccano la sostenibilità, come
accrescere la partecipazione nei boardsport e come fare
carriera in questo mercato. In particolare
Anna-Maria Rugarli (direttore sostenibilità e
CSR per VF International) ha spiegato nei
minimi dettagli di cosa si occupa e degli
obiettivi che la sua azienda si impegna a
perseguire per migliorare il proprio impatto
in ambito ambientale e di responsabilità sociale. A seguito del suo intervento ha avuto
luogo un’animata discussione su come le
società possano avere atteggiamenti sostenibili nell’affrontare le sfide imposte dal
mercato odierno.
L’attenzione alla responsabilità sociale - La
quarta edizione ha presentato anche storie di donne che
stanno realmente facendo la differenza nel mondo (non solo
boardsport). Tra esse sicuramente Benafsha Tasmim (coordinatrice sport ed educazione per Skateistan), collegata con
Saas-Fee in videoconferenza da Kabul. Benafsha ha raccontanto la situazione attuale dell’Afghanistan, ha spiegato cosa
fa Skateistan e qual è il suo impatto sulla comunità locale.
Per la cronaca Skateistan è un’associazione non governativa
e caritatevole che propone programmi educativi e lezioni di
skateboard in Afghanistan, Cambodia e Pakistan. Skateistan
è un’associazione non politica, indipendente e rivolta a persone di tutte le etnie, religioni e background.
Novità sul fronte eventi - Tra le altre relatrici anche Ela Boner che ha presentato a Saas-Fee le principali
novità relative all’evento Freestyle.ch. Nell’edizione 2012,
andata in scena il 22 e il 23 settembre, è stata per la prima
volta consentito alle donne di competere contro gli uomini
nel contest Big Air.
Le rider presenti - Durante questo intenso appuntamento sono intervenute anche alcune icone della scena
snowboard come Nicole Angelrath. Alcune di loro hanno
condiviso le loro idee su come avvicinare più bambini allo
snowboard, come nel caso dell’iniziativa Sprung Brett promossa dalla medaglia d’oro olimpica Nicola Thost. L’atleta
Ursina Haller ha invece presentato il progetto Swiss Snowboard Girls, finalizzato a motivare le ragazze che vogliono
intraprendere una carriera nello snowboard. Sina Candrian, inoltre, ha dimostrato come
Ursina Haller
sia possibile crearsi una carriera
presenta il progetto
professionale da rider e portarSwiss Snowboard Girls
la avanti congiuntamente con gli
studi. Anne-Flore Marxer ha poi
annunciato di essere la nuova ambasciatrice del World Snowboard
Day, al quale ha invitato a partecipare tutte le presenti (l’edizione
2012 è prevista per il 30 dicembre prossimo, vedi anche news a
pag. 6). L’hawaiiana Tatiana Howard (windsurfer, surfer, kitesurfer
e stand up paddler professionista) ha invece insegnato
come ballare la Hula, tipica danza hawaiiana. Ha inoltre
presentato il Butterfly Effect Movement, progetto tutto al
femminile di caratura mondiale che intende promuovere
l’amore per gli oceani, offrire interventi volontari in varie
comunità e proteggere l’ambiente.
Le altre speaker sul palco - La lista di relatrici
prosegue e comprende Sara Juric (che ha parlato del Women’s Rights Movement), Julia Heinzer e Bettina Bollinger
(che hanno raccontato le loro vite dedicate al surf), Noemi
Reichel della Swiss Schtifti Foundation (che ha spiegato
cosa fa la fondazione per i bambini in età scolastica e il
Da sin: Tatiana Howard (fondatrice Butterfly Effect Movement),
Corinne Kurz di GummiLove, la pro snowboarder Sina Candrian,
Christine Waeber di Bluesign e la creativa Cindy Schrepfer.
ruolo giocato dallo sport nel programma dell’associazione),
Annina Campell (reporter di Red Bull Servus TV che ha incoraggiato le presenti a seguire il loro sogno di carriera)
e Anna Linda Hultström (specialista Flow che ha spiegato
come organizzare in maniera ponderata il proprio tempo).
Tirando le somme… - Insomma la quarta edizione
di WIB è stata densa di avvenimenti e, oltre alle discussioni, ha previsto attività pratiche come uscite in adventure
park o in snowboard e lezioni di yoga, raccolte fondi per
Skateistan, party e fondute a base di formaggio. A detta di
tutte le persone presenti, Women in Boardsports è l’occasione perfetta per condividere le proprie esperienze, fare
network e ispirare tutte le donne attive nel mercato degli
sport da tavola. La kermesse è stata creata nel 2008 da
Carmela Fougstedt-Fleury di Les Ettes e Daniela Meyer
del core shop Popcorn, entrambe ispirate dall’idea di riunire le donne del settore board per agevolare incontri di
business e incentivare proposte di cambiamenti positivi
che potessero interessare l’intero mercato. Quest’anno
la fondatrice di 7th Sky Magazine Coco Tâche-Berther
ha preso il posto di Carmela Fougstedt-Fleury, assente
perchè in maternità. Oltre a Coco, hanno aiutato Daniela
Meyer nella definizione della quarta edizione dell’evento
anche Christine Waeber e Alba Tatche Pardo.
www.womeninboardsports.com
18
Pointbreak Magazine 9 / 2012
REPORTAGE
Dopo due anni in Val Gardena il brand ha scelto Kaprun
(Austria) per il suo International Meeting, dal 15 al 18 novembre
Qualcuno di voi se la ricorderà: torna la Pyro,
tavola asimmetrica da freestyle dalla tecnologia modernissima e il gusto un pò retrò!
a cura di Benedetto Sironi
Le nuove Swindle con la grafica realizzata dal “grip artisit” Mouse (aka Michael Bastidas)
e una finitura del top simil grip, presentate da Paul Brown.
La nuova Uberspoon di cui parleremo a fondo
nel prossimo numero (l’abbiamo scelta come
prodotto del mese).
Un cambiamento radicale
ma fedele alle proprie radici
Dopo una stagione come la scorsa difficile per tutto il mercato, sarebbe stato facile
“giocare in difesa” risparmiando in investimenti e presentando una collezione FW 13/14
più “continuativa”. Nitro invece ha fatto l’opposto. Con un gran lavoro su tutti i fronti.
È ormai da qualche anno che abbiamo la piacevole consuetudine di raccontarvi in anteprima
quel che avviene durante l’International Meeting
Nitro, sempre in programma nel mese di novembre. Dopo due anni in Val Gardena, la company
ha scelto l’Austria, in particolare la cittadina di
Kaprun, per svelare a distributori ed agenti di
tutto il mondo la collezione dell’inverno 2013/14.
L’interesse e l’aspettativa quest’anno erano più
palpabili del solito per una serie di motivi.
La collezione boards presenta ben
13 modelli totalmente nuovi e 28
nuovi shape. Oltre a 10 modelli
specifici per il pubblico femminile.
La parola d’ordine che scorre in tutta
la linea è divertimento, ma anche
innovazione tecnologica e ricerca
(un must di Nitro da sempre).
Innanzitutto un gran desiderio di rilancio dopo
la negativa stagione passata che ha penalizzato
il mondo snowboard a 360°, senza risparmiare
nessun brand e per la verità anche quasi nessun
mercato (con qualche eccezione come Russia e
USA). In secondo luogo la volontà di verificare
come sta procedendo la riorganizzazione aziendale Nitro di questi ultimi due anni: nel cambio di
proprietà (Nitro è tornata ad essere un’azienda
al 100% “snowboarders driven”), nella riorganizzazione del marketing con la nuova entrata del
rider (e molto altro) Knut Eliassen come team
manager e responsabile marketing usa e nella
definizione del settore “design” con un nuovo responsabile globale dell’immagine Nitro (l’artista,
grafico, illustratore Paul Brown).
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Tutto questo si è concretizzato ed espresso in
una collezione diversa, di rottura per certi versi ma sempre 100% Nitro per altri: un cambiamento radicale ma fedele alle proprie radici. Un
gran bel segno per il marchio e in generale per il
mercato. Sarebbe stato facile dopo una stagione
come la scorsa “giocare in difesa” risparmiando
in investimenti e presentando magari una collezione più “continuativa”. Nitro invece ha fatto
l’opposto, come cercheremo di spiegarvi nei
prossimi paragrafi.
TAVOLE
La collezione di tavole presenta ben 13 modelli totalmente nuovi e 28 nuovi shape. La parola d’ordine che scorre in tutta la linea è divertimento, ma anche innovazione tecnologica e
ricerca (un must di Nitro da sempre). Facendo
una rapida carrellata della collezione si notano
la nuova PANTERA (in più versioni), la nuova
BLACKLIGHT (sempre proposta con camber
gullwing e standard), la nuova EERO e tutti gli
altri “classici” di casa Nitro come la TEAM e la
T1. E poi ancora i pro one off di JON KOOLEY,
JUSTIN BENNEE e del piccolo e talentuosissimo MARKUS KLEVELAND. Tra i modelli che ci
hanno colpito di più: la ULTIMATE, leggerissima
e super performante grazie alla sua anima realizzata interamente in Koroyd; la THUNDER, che
segna il rientro di Nitro nel mercato delle Split Board (segmento in continua e costante crescita);
la UBERSPOON, una tavola veramente divertente e concettualmente innovativa, la più provata
sulla neve da rappresentanti e distributori durante il meeting. La linea da donna si compone di
ben 10 modelli specifici: dalla nuovissima VICTORIA, alla classica FATE, al pro model di CHERYL MAAS fino all’incredibile versione Women’s
della SLASH ad accontentare anche le rider più
affamate di powder e freeride in generale.
La Team rimane sempre il punto centrale della collezione Nitro,
disponibile come sempre in tantissime misure, di larghezza standard
o wide e con camber gullwing o standard.
La Rook torna graficamente alle sue origini con una serie di incisioni
realizzate da Denis McNett.
Incredibile edizione speciale della Team realizzata in collaborazione
con il fotografo Estevan Oriol. Se non sapete chi è date un’occhiata
al suo sito: www.estevanoriol.com
Pointbreak Magazine 9 / 2012
Nel backstage
della presentazione.
OUTERWEAR
La collezione si presenta ridotta nei pezzi ma non nella sostanza,
sempre più nettamente divisa in due linee principali: MODERN e
SUBSTANCE. La prima dalla chiara ispirazione street, la seconda in
linea con i classici capi realizzati da Nitro nelle passate stagioni. In
generale il feeling non è cambiato. Migliorata notevolmente è invece
l’attenzione per i dettagli e nella scelta dei tessuti. Le cartelle colori
sono quelle classiche Nitro con qualche new entry come l’arancione
e diversi tessuti dal richiamo “melange”. Da segnalare i nuovi modelli
tecnici in Cocona, materiale super tecnico dalle altissime prestazioni
di traspirabilità/impermeabiltià, ma anche diversi modelli nella fascia
media ed “entry” della collezione.
Colore e solidità spiccano nella nuova collezione di attacchi Nitro.
ATTACCHI
Nella linea di attacchi entrano a pieno titolo la grafica e il colore da un
punto di vista stilistico. Da un punto
di vista tecnico troviamo una maggior
focalizzazione alla resistenza e alla
durata con particolare attenzione agli
spessori e alle mescole delle parti in
plastica e ai trattamenti della viteria
a prevenire ogni apertura accidentale. Sempre bellissimo il PHANTOM,
presentato in 4 varianti colore, che si
conferma uno degli attacchi da freestyle più tecnologicamente avanzati
sul mercato.
L1
Grandi novità in casa L1: Jon Kooley è da questa collezione il responsabile stilistico del brand che rimane sempre sotto il comando dei rider.
Anche per questo qui non c’è spazio per ragioni di mercato o strategie
commerciali. L1 è espressione totale senza filtri dello stile voluto dai suoi
rider e in principal modo JON KOOLEY, JORDAN MENDENHALL,
BEN BILOQU e il neo aggiunto nel team DANNY LARSEN che formano il “nocciolo” duro del team e dello sviluppo creativo del brandi in
generale. L1 è un brand in costante crescita (già sell out in parecchie
nazioni), raro caso di cui la domanda è più grande dell’offerta!
Sopra: Eero Ettala in un video messaggio con il suo nuovo
pro model di boots. A fianco alcuni nuovi modelli.
Jon Kooley presenta con l’aiuto di Paul Brown
e Knut Eliassen la nuova collezione L1.
A destra: Luca Roma
(storico rappresentante
Nitro per la Lombardia)
stupito dal peso e dalla
qualità dei nuovi boots.
BOOTS
Qui il colpo d’occhio dà subito l’idea di nuovo. Piu modelli, più stili, più
tipologie di boots per soddisfare ogni tipologia di rider da ogni punto di vista: prezzo, stile, funzionalità. Toccando con mano quello che
risulta subito evidente è la leggerezza diffusa in tutta la collezione. Ricompare per il piacere di molti il pro model di EERO ETTALA basato
sul Team, nei classici colori bianco e azzurro. Riconfermati i modelli
più affermati sul mercato come il TEAM e l’ANTHEM, veri capisaldi
imprescindibili per parecchi punti vendita.
Sepp Ardelt, che insieme a Tommy Delago è fondatore, proprietario
e amministratore del brand, sempre di buon umore ad incoraggiare la sua famiglia!
Sullo sfondo Florian Lang, responsbile dello sviluppo attacchi.
La Nitro Family alla conclusione del meeting: più unita ed entusiasta di sempre…
Pointbreak Magazine 9 / 2012
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freeride
Numerose le novità del circuito 2012, che il 21 ottobre a Finale Ligure
ha incoronato Davide Sottocornola e Maria Federica Zanotto
Superenduro,
un format
vincente
Testo: Gianandrea Lecco
Foto: Matteo Cappé/Superenduro
Podio assoluto maschile: da sinistra
Sottocornola (Ita), Atherton (UK) e Keene (USA).
Dopo soli 6 anni, questa disciplina sta dimostrando tutto
il suo potenziale e ha ancora margini di crescita. Ideale
per mostrare la completezza dei biker, piace agli atleti,
al pubblico e alle aziende. Ecco i perché di questo successo.
Dan Atherton, vincitore della tappa di Finale Ligure.
Manuel Ducci in azione a Finale Ligure.
Finale Ligure regala paesaggi suggestivi e unici.
Veduta del Village Superenduro nel cuore di Finale Ligure.
22
Il concetto di Superenduro prese
vita sei anni fa. E allora come oggi
l’ultima tappa di questo originale
circuito si svolse a Finale Ligure.
Una località che, grazie a politiche di promozione turistica dedicate agli amanti delle due ruote
in atto sin da metà degli anni ’90,
è divenuta la mecca dell’Enduro
e del mountain bike in senso assoluto. Quest’anno la tappa conclusiva del circuito Superenduro
powered by SRAM si è svolta il
21 ottobre e ha attirato ben 500
biker. Ancora una volta i protagonisti di questo sport hanno reso
omaggio a Franco Monchiero,
Enrico Guala e al loro team per
aver portato questa disciplina a
un livello ancora superiore.
Storia del circuito
Quella dell’Enduro applicato al
mountain bike è stata un’idea
nata per soddisfare un’esigenza di un bacino di rider che non
si personificava né con il cross
country in tutte le sue declinazioni, né con la discesa. Il Superenduro è un circuito dedicato
a chi vuole dimostrare di essere
un biker completo, dove si compete in un percorso ad anello in
cui lunghe e tecniche discese
cronometrate sono precedute
da un trasferimento pedalato in
salita. Sin dalla prime edizioni,
nota distintiva di questo circuito fu dare attenzione e visibilità
sia agli atleti che ai loro mezzi,
entrambi invitati sul podio a ogni
premiazione. In questo modo si
è stimolata tra i progettisti di biciclette una competizione per la
creazione del mezzo più versatile, leggero ma robusto, scattante
ma con geometrie discesistiche
in grado di avvantaggiare i propri
atleti. Dopo cinque anni, Specialized ha scelto proprio la tappa
di Finale Ligure per presentare
la nuova nata della propria collezione, naturalmente nominata
Enduro. Un’azione di marketing
di livello globale che ha portato
Finale Ligure, l’Italia e un gruppo
di giovani imprenditori ad attirare l’attenzione del mondo grazie
alla presenza di tutte le principali testate internazionali. Questa
buona idea è stata saggiamente
gestita ed è divenuta un format
che anno dopo anno guadagna
sempre più mercato. Perché nel
mezzo da Enduro si racchiude
l’animo più goliardico di questo
sport. Il suo equilibrio tra le fatiche del XC e il rischio del DH
accoglie sempre più praticanti e,
soprattutto, soddisfa le esigenze
di un numero sempre più ampio
di praticanti, indipendentemente
dal fatto che poi partecipino o
meno alle gare del circuito Superenduro in Italia, o di Enduro
in Francia, Svizzera, Germania o
Stati Uniti e Canada.
due nuove scommesse
La visione internazionale del
Team Superenduro ha lavorato
anche sul fronte di importanti
gemellaggi che si sono concretizzati con l’Enduro delle Nazioni
(EMTN), il più importante evento
di Enduro nel panorama mondiale in cui i migliori specialisti
al mondo si sfidano in 4 giorni di
gara sia a livello individuale che
per team nazionali. Nel 2012, alla
sua 5ª edizione, l’EMTN si è basato su due eventi: Superenduro
Italia di Salice d’Ulzio ed Enduro
Series France di Valloire. Considerando il successo del circuito, nel 2012 è stata introdotta la
disciplina del Supermountain, in
grado di coinvolgere anche gli
appassionati di DH marathon
con partenze di massa in alta
quota e grandi dislivelli da coprire corpo a corpo (vedi anche
articolo a fianco).
superenduro 2012
Tornando al successo della Superenduro powered by SRAM di
Finale Ligure, oltre alla virtuale
medaglia d’oro al comitato organizzatore e a tutto il personale coinvolto, concretamente le
lodi della vittoria di tappa sono
andate a Dan Atherton del Team
GT. La sua supremazia durante il weekend è stata assoluta,
vincendo tutte le cinque prove
speciali davanti a Davide Sottocornola (Team Cicobike Endura)
che ha guadagnato un secondo
posto valevole un podio in Coppa del Mondo. Davide ha anche
conquistato il titolo di campione
dell’intero circuito Superenduro,
dopo aver già conquistato il titolo
di Campione Italiano. Terzo posto
per lo statunitense Curtis Keene
(Team Specialized). Anche sul
fronte femminile la supremazia è
stata schiacciante. Anne Caroline
Chausson (Ibis – Sco Dijon), alla
prima esperienza nel Superenduro, ha chiuso con ben 3 minuti di
vantaggio sulle avversarie e addirittura 45ª assoluta. Alle spalle
della Chausson, la campionessa
del mondo under 23 slovena Tanja Zakelj (Orbea – Salcano Factory Team) seguita da Maria Federica Zanotto (Trek – Scavezzon)
che grazie a questo terzo posto
ha conquistato il titolo dell’intero
circuito. Si chiude così la stagione Superenduro 2012. Ora il
peso delle aspettative può spaventare ma a partire dalle parole
rilasciate a caldo da Curtis Keene, intervistato al traguardo da
Enrico Guala, ormai i rider credono nell’Enduro e il futuro è nelle
mani del Team Superenduro.
www.superenduromtb.com
Pointbreak Magazine 9 / 2012
Ottimi feedback per questa prima edizione, inserita nel circuito Superenduro
Supermountain
powered by SRAM,
esordio in grande stile
L’affollata
partenza
Manuel Ducci è campione del tour grazie
a una vittoria combattutissima a Pila (AO)
e alla conferma a Scopello (VC).
Dopo Limone Piemonte (30 giugno-1 luglio),
il circuito Supermountain è sbarcato a Pila
(15-16 settembre) in occasione della manifestazione Desarpa. Il format di gara definito in
due manche da poco più di 10 minuti l’una
con partenza in gruppo ha richiamato oltre
180 atleti. Grazie alla favorevole posizione geografica di Pila, che sorge in provincia di Aosta, significativa è stata la presenza di stranieri.
Soprattutto svizzeri e francesi, che amano particolarmente questo genere di competizioni.
La partenza
Dopo un’intera stagione caratterizzata dal
maltempo, finalmente l’incantesimo è stato
spezzato e il sole l’ha fatta da padrone per
l’intero weekend di gara. Grazie al bel tempo
in località partenza, fissata in vetta al Couis
(2.705 mt), si poteva godere di una straordinaria vista su Cervino, Monte Bianco e Monte Rosa. Una veloce occhiata per riempirsi
di energia positiva prima di sfogarla senza
risparmiarsi nulla lungo il percorso disegnato
da Corrado Herin della Pila-Black Arrows-MTB
Herin School a.s.d. “Abbiamo voluto realizzare un percorso adatto a tutti”, spiega Enrico
Guala, patron del circuito Superenduro. “A
Pila il tracciato è particolarmente fluido, eliminando un tratto tecnico abbiamo favorito
i sorpassi e reso la gara più divertente per tutti”. Paradossalmente la facilità del tracciato
ha reso la competizione estrema in termini di
potenza e resistenza. La partenza, resa appositamente ostica nelle prime curve per sfoltire
la massa di bikers sulla veloce strada bianca,
è stata determinante per guadagnare la testa della gara.
Le prime posizioni
Manuel Ducci si è scontrato subito con gli
svizzeri che non gli hanno dato tregua fino al
traguardo con numerosi giochi di squadra nel
tentativo di sfavorirlo nella scelta delle linee
migliori. Manuel durante la prima manche ha
fatto una fondamentale scelta tattica, quella
di lanciare la volata con anticipo sull’ultima
salita prima della ripida discesa finale. Ha
così guadagnato metri preziosi che gli hanno
permesso di superare il traguardo con quella
ruota di vantaggio sufficiente per vincere.
Dietro di loro un’orda di cavalieri imbizzarriti si
sono lanciati a valle senza esclusione di colpi.
Ogni metro fuori dal bosco è stato utilizzato
per spingere sui pedali e guadagnare posizioni. I tratti tecnici disegnati nel bosco sono
stati paradossalmente gli unici momenti dove
poter riprendere fiato visto che era impossibile
superare o essere superati.
Tra seconda manche e podio
A distanza di poche ore ha preso il via la seconda manche. Vittorio Gambirasio ha scelto
la partenza a piedi che lo ha messo in testa.
Non è però riuscito a mantenere la posizione
concludendo con grande soddisfazione al
terzo posto, superato da Wildhaler e Ducci
che hanno concluso rispettivamente primo
e secondo. Ducci, con un primo e secondo
posto, ha quindi vinto la seconda tappa del
circuito Supermountain e ha guadagnato la
leadership della classifica generale. Wildhaler e Lukas si sono classificati rispettivamente
Vittoria sul filo di lana per Manuel Ducci
secondo e terzo assoluti. In ambito femminile
la vittoria è andata alla svizzera Schneitter,
seguita dalla francese Such e dall’italiana
Macheda, compagna di squadra di Ducci, alla quale quest’ultimo ha dedicato la
propria vittoria. Per tutti gli atri 180 atleti una
splendida occasione per confrontarsi sui meravigliosi sentieri di Pila che ancora una volta,
grazie all’esperienza di Corrado Herin e della
sua squadra di volontari, hanno dimostrato di
essere all’altezza delle principali competizioni
internazionali e soprattutto dei palati più fini
amanti del freeride e della montagna, anche
grazie all’ospitalità di location come l’Hotel Le
Chance.
Chiusura del circuito
Per onor di cronaca la supremazia di Manuel è
rimasta incontrastata anche la terza e ultima
tappa del circuito Supermountain powered
by Sram, svoltasi a Scopello (VC) il 29 e il 30
settembre. Grazie al risultato di questo stop,
Manuel ha conquistato il titolo di campione
del circuito 2012.
Pointbreak Magazine 9 / 2012
23
fiere
A Modena Fiere dal 1o al 4 novembre, 800 brand espositori
hanno animato la 19a edizione del Salone degli Sport Invernali
Da giovedì 1° a domenica 4 novembre, il quartiere fieristico di Modena
ha ospitato per la diciannovesima
volta il Salone del Turismo e degli
Sport invernali Nissan Skipass. Stazioni e comprensori sciistici, hotel e
società di impianti, snowpark e tour
operator specializzati: 800 espositori hanno animato i padiglioni;
mentre alcuni dei più importanti
brand degli articoli sportivi invernali proponevano le proprie novità. Da segnalare su questo punto
la latitanza delle aziende sci: solo
Head e Stockli quelle presenti con
un proprio stand. Davvero un altro
mondo rispetto a qualche anno fa.
Un po’ meglio nello snowboard, ma
anche in questo caso le aziende si
contavano quasi sulle dita di una
mano. E che siano tempi di vacche magre lo ha confermato anche
la consueta area mercato, che ha
visto cali di fatturato nell’ordine del
30%. Questo significa che al di là
dei prezzi (qui stiamo parlando di
merce a prezzi super scontati) il
pubblico medio ha meno potere
di acquisto e voglia di comprare
rispetto ad annate più felici. Perlomeno in attesa di vedere cosa ci riserverà questa stagione invernale.
AREA SNOWPARK – Molto meglio invece sul fronte turismo e in
altre aree tematiche, come quella
degli snowpark. L’area a loro dedicata infatti è risultata una piacevole
conferma e dopo l’esordio dello
scorso anno si è presentata ancor
più coerente, definita e ben comunicata, con un’identità e un obiettivo chiaro: promuovere l’immagine
degli snowpark e i pacchetti turistici della stagione alle porte. Un’ini-
a cura di Simone Berti
i numeri della
XIX edizione
99 mila visitatori
800 espositori
47 presentazioni, convegni
La maestosa
struttura di 30 mt
posta all’esterno
dei padiglioni
74 31
6
e conferenze stampa
iniziative gratuita e spettacoli
gare
discipline (sci, snowboard,
arrampicata, trail running,
mountain bike, skateboard)
301 87 52 196 130 400 80 Nissan Skipass, il mercato
della neve prova il rilancio
atleti in gara
rider internazionali
biker
runners
atleti e tecnici FISI presenti:
bambini per Snowboard 4 kids
ragazze per Snowboard 4 Girls
Un giovane
neofita al Burton
Snowboard 4 Kids
Presenze in linea con quelle dello scorso anno. Ma significativo
calo di acquisti nell’area market (circa -30%). Segno che il potere
di acquisto – anche su articoli super scontati – è effettivamente
diminuito. Tra le novità un’area espositiva dedicata ai rifugi,
il consolidamento dell’area Snowpark e gli Snowpark Awards.
ziativa gestita insieme alla fiera da
Snowpark.it e dalla nostra rivista.
Che ha contribuito attivamente anche all’organizzazione dell’interessante convegno “Snowpark e coordinamento turistico”, in occasione
del quale sono stati consegnati gli
Snowpark Awards (vedi box sotto).
La nostra convinzione è che proprio lo sviluppo di aree tematiche
ben chiare, definite e riconoscibili
dal pubblico (poste anche nelle
stesse posizioni anno dopo anno)
possa costituire un valore aggiunto per la fiera nei prossimi anni.
A questo proposito da segnalare
anche quest’anno la nuova area
espositiva riservata ai rifugi.
INCONTRI & EVENTI – Oltre a
quello sugli snowpark, da ricordare anche il primo “Convegno nazionale telemark” del 1° novembre
organizzato da TSE, associazione
davvero molto attiva e dinamica,
nonché punto di riferimento oggi
per la disciplina in tutta Italia. Sul
fronte sci la partnership con la FISI
ha invece portato in diretta su Rai
Sport la tradizionale serata di pre-
miazione dei migliori atleti con la
proclamazione dell’Atleta dell’Anno. Buon successo hanno riscosso, come di consueto, gli eventi
sportivi esterni e interni. Il Nissan
Stomp It si è confermato come
uno degli eventi clou e sulla rampa di 30 metri si sono sfidati alcuni dei migliori riders internazionali
(15.000 euro il montepremi). Per
gli amanti del freeski ecco lo Shogun Freeski Contest (montepremi
4.000 euro). Demo fmx e skate,
oltre al Vans Skate Contest, hanno
completato l’offerta sportiva, cui
si univano attività quali trail, mtb,
nordic walking e arrampicata, con
il campionato italiano FASI. Infine
demo di motocross freestyle, quad
e motoslitte, mentre il pubblico
aveva l’occasione di divertirsi sul
Big Air Bag. Il pieno di bambini
hanno realizzato ancora una volta
i bellissimi camp organizzati da
Burton, Snowboard 4 Kids, grazie
ai quali numerosi piccoli snowboarder hanno potuto realizzare le
prime discese sulla tavola o aumentare la propria confidenza sotto la guida di maestri qualificati.
SNOWPARK AWARDS 2012: premiati I migliori PARK D’ITALIA
BEST PARK - Il premio più ambito. Gestione generale, shaping, design, creatività, dimensioni,
varietà di strutture sono i fattori presi in considerazione. Nomination: Madonna di Campiglio,
Alpe di Siusi, Val Senales, Kronplatz, Livigno Mottolino. Vincitore: LIVIGNO MOTTOLINO (foto a
destra)
L’assegnazione degli Snowpark Awards 2012,
premio nato dall’impegno congiunto di Nissan
Skipass, Snowpark.it, Entry Snowboard Mag,
SNOWB e Pointbreak Magazine, oltre che con il
patrocinio della FSI, ha voluto premiare il lavoro
degli snowpark italiani durante l’inverno 2011/12.
L’occasione per la consegna dei vari Awards è
stata fornita dal convegno “Snowpark e Coordinamento Turistico”. Le categorie in gara per
questa prima edizione erano 9 e hanno raccolto
le nomination pervenute da 24 snowpark italiani.
Gli Awards sono stati assegnati tramite un sistema
di votazioni online che ha raccolto circa 900 voti
totali, nei quali il pubblico aveva un’incidenza di
1/3, mentre la giuria di esperti di 2/3.
24
Pointbreak Magazine 9 / 2012
BEST PARK CENTRO-SUD - La realtà migliore
delle montagne appenniniche e del Centro-Sud
Italia. Nomination: Campo Felice, Cimone Lago
della Ninfa, Abetone, Ovindoli, Pescocostanzo,
Cimone le Polle. Vincitore: CAMPO FELICE
BEST BEGINNERS PARK - Il miglior snowpark
italiano dedicato ai principianti, con un occhio
di riguardo alle strutture dedicate all’insegnamento e progettate per i kids. Nomination:
Madonna di Campiglio, Chiesa Valmalenco,
Livigno Carosello, Obereggen, Bardonecchia.
Vincitore: OBEREGGEN
BEST PRO LINE - Un premio per celebrare la miglior Pro Line italiana a servizio dei professionisti
del settore e degli aspiranti tali. Nomination: Val
Senales, Kronplatz, Livigno Mottolino. Vincitore:
KRONPLATZ
BEST JIB LINE - Ideato per nominare il park italiano che ha realizzato la migliore area jibbing.
Nomination: Alpe di Siusi, Campo Felice, Bellamonte, Val Senales, Kronplatz, Bardonecchia.
Vincitore: BARDONECCHIA
BEST SPECIAL OBSTACLE - Un ostacolo speciale costruito al servizio di uno shooting riservato,
un mega evento o anche solo per assecondare
la vena creativa di uno shaper volenteroso. Nomination: Arabba (mega box), Livigno Carosello
(gap jump), Kronplatz (multi obstacle for Mini e
mega gap jump), Bardonecchia (multi jib obstacle for Nike session), Cervinia (dark rider jump),
Livigno Mottolino (9 Knights Castle). Vincitore: LIVIGNO MOTTOLINO CON 9KNIGHTS CASTLE
BEST BOARDERCROSS - Una
struttura al servizio di una delle
discipline storiche dello snowboard che ancora entusiasma tanti
appassionati. Il miglior tracciato dello scorso inverno vince il premio. Nomination: Madonna di
Campiglio, Chiesa Valmalenco, Livigno Carosello. Vincitore: LIVIGNO CAROSELLO
BEST HALFPIPE - La regina delle discipline: la
più tecnica, la più storica e la più spettacolare.
Nonostante gli halfpipe italiani si contino sulle
punta delle dita di una mano, abbiamo ritenuto
doveroso dedicare un premio anche a questa
categoria. Nomination: Obereggen, Monte
Bondone, Livigno Mottolino, Prato Nevoso. Vincitore: OBEREGGEN
BEST MARKETING - Comunicare il proprio
snowpark al pubblico e agli addetti ai lavori è
diventato negli anni sempre più importante. Alcune realtà hanno realizzato vere
e proprie strategie di marketing
in cui lo snowpark è al centro
dell’attenzione.
Nomination:
Campo Felice, Val Senales, Obereggen, Bardonecchia, Monte
Bondone, Livigno Mottolino. Vincitore: LIVIGNO MOTTOLINO
FOCUS ON
Report del tour Camp Out che ha toccato
Italia, Austria, Germania, Francia e Svizzera
Il volantino promozionale del tour
Il camper
usato per il tour
a cura di Monica Viganò
Il team Northwave al gran completo davanti all’azienda
Un viaggio attraverso le Alpi
per il team Northwave e Drake
A ottobre Antti Autti, Alvaro Vogel, Victor De Le Rue e la new entry Nick Visconti, insieme
a un filmer e al fotografo Matt Georges, hanno viaggiato lungo l’arco alpino per visitare negozi,
realizzare foto e video, incontrare i principali media di settore e non e conoscere i fan dei brand.
Si è conclusa il 26 ottobre l’edizione 2012
del tour “Camp Out”, che ha portato il team
di snowboard Northwave e Drake a viaggiare per due settimane lungo l’arco alpino e
più precisamente tra Italia, Austria, Germania, Francia e Svizzera. L’obiettivo del tour,
che ha coinvolto un filmer e il famoso fotografo Matt Georges, era quello di far conoscere e promuovere il nuovo team, dando
al contempo la possibilità agli appassionati
delle location toccate dal tour di confrontarsi e condividere la passione per lo snowboard. I protagonisti dell’iniziativa sono stati
atleti di spessore internazionale come Antti
Autti, Alvaro Vogel, Victor De Le Rue e la
new entry Nick Visconti. Proprio quest’ultimo ha commentato la sua prima esperienza
con la famiglia Northwave e Drake.
l’azienda a Montebelluna, Milano, Monaco, Innsburck, Grenoble e Saas-Fee. E
abbiamo incontrato i rappresentanti di OnBoard Snowboard Magazine, Act Snowboard Magazine, Sequence Snowboard
Magazine, European Snowboarder Magazine e – anche se per poco – i giornalisti
di Pleasure Snowboard Magazine. Oltre a
quelli di Rolling Stones”.
Nick Visconti
attraversa Zermatt
LA PAROLA A NICK VISCONTI – “Il
tour europeo firmato Northwave e Drake
è volto al termine. Non so come descrivere questa iniziativa, perché se lo facessi
la vostra casella di posta non sarebbe in
grado di ricevere i Gb di testo che dovrei
scrivere. Ma anche perché il tour è stato al
limite del pazzesco. Si è trattato di un trip
davvero allucinante, in quanto a materiale
prodotto. Per due settimane non ci siamo
mai fermati tra visite negozi, photoshooting con il fotografo Matt Georges, incontri
con i media (incluso Rolling Stones) e sessioni di riding su ghiacciaio”.
COMMENTI A CALDO – “Ripensando
a queste due settimane resto sbalordito da ciò che ho vissuto. Sono davvero
soddisfatto e grato all’azienda per avermi
coinvolto in questa iniziativa. Non sono
mai stato così stanco per aver fatto tanto
snowboard, dormito poco e socializzato
troppo. Ma ho finalmente scoperto i miei
limiti fisici, mentali e spirituali. Vi invito a
restare sintonizzati con Northwave e Drake che pubblicheranno video, foto e testi
inerenti il tour sui social media, sul sito
ufficiale e sul catalogo 2013/14. Inoltre si
parlerà di ‘Camp Out’ anche sui magazine che abbiamo incontrato. Soprattutto su
OnBoard Snowboard Magazine, che ha
pianificato un articolo di 10 pagine”.
IL PROGRAMMA IN DETTAGLIO – “Più
nello specifico abbiamo fatto snowboard a
Hintertux, Saas-Fee, Zermatt e Les2Alpes.
Abbiamo invece visitato negozi chiave per
Sopra Nick di fronte al Cervino e a destra in front blunt slide a Zermatt
26
Pointbreak Magazine 9 / 2012
Team signing session
www.northwave.com
www.northwavesnow.com
ALL AROUND THE WORLD
Il nostro inviato internazionale Dino Bonelli di nuovo alle Hawaii,
questa volta per scoprire una curiosa disciplina: il tandem surfing
Testo: Elena Gatto - Foto: Dino Bon
ell
Danza a due
tra le onde
Il Duke’s OceanFest è una vera e propria festa
in onore del padre del surf moderno:
Duke Kahanamoku. Negli 8 giorni numerosi eventi
sportivi legati al mare e alla spiaggia si susseguono
senza sosta. Tra questi il più elegante e originale
è certamente l’ITSA Tandem Surfing Competition.
Duke’s OceanFest, Waikiki, Hawaii. Durante l’11a edizione di festeggiamenti ed
eventi organizzati in onore di Duke Kahanamoku, padre del surf moderno e ambasciatore dell’Aloha nel mondo, primeggia
per tecnicità ed eleganza la ITSA Tandem
Surfing Competition. Gli 8 giorni di manifestazioni offrono una ricca varietà degli
sport legati all’oceano che erano più a
cuore a Duke: longboard surfing, racing
paddleboard, nuoto, surf polo, beach volley, stand-up paddling e tandem surfing.
E quest’ultima è una delle più attese e
prestigiose dell’ITSA World Tandem Tour,
tanto che hanno partecipato i migliori
team internazionali provenienti da Hawaii,
California, Florida, Australia e Francia, oltre che sei delle coppie in competizione
per il titolo mondiale. Dopo tutta la mattinata di gare selettive, le quattro coppie
in finale si sono sfidate dando grande
spettacolo delle capacità atletiche, acrobatiche e surfistiche che sono necessarie
in questo sport. Le tre coppie hawaiiane si
sono giocate il titolo contro l’unica coppia
australiana ancora in gara. L’hawaiiana
Tiffany Rabacal, in particolare, difendeva
il titolo mondiale e l’edizione passata del
Duke’s OceanFest 2011 con il suo nuovo
partner e grande surfista Kalani Vierra.
Le radici di questa affascinante disciplina nascono proprio all’inizio del secolo,
quando l’amato Duke, insieme ai Waikiki
Beach Boys, insegnava ai visitatori a fare
28
Pointbreak Magazine 9 / 2012
surf e intratteneva i turisti con i suoi famosi tandem su tavola. Ho incontrato Tiffany
prima del suo ingresso in acqua e con il
suo sorriso sereno e lo sguardo brillante
delle persone che amano ciò che fanno,
mi ha dedicato un po’ di tempo per spiegarmi i segreti e le regole di questo sport.
Da quando pratichi il Tandem Surfing?
Faccio ginnastica acrobatica da quando
sono piccola e ho sempre amato nuotare e fare surf. Poi ho iniziato a praticare
seriamente questa disciplina dal 2002. Ho
un’esperienza decennale e sono sempre
più appassionata di questo sport. Kalani,
il mio nuovo compagno di squadra, ha invece iniziato nel 2007 e questo è il nostro
primo anno competitivo insieme.
Per competere in questa disciplina servono tante abilità e capacità tecniche.
Come suddividete i vostri allenamenti?
Vero. L’allenamento è molto vario, per
metà del tempo siamo in acqua: in oceano per fare surf e in piscina per allenare il
nuoto, l’acquaticità e la destrezza. Per l’altra metà si svolge su terra, principalmente
in palestra, dove ognuno di noi deve lavorare con i propri esercizi, io di ginnastica
artistica e acrobatica, Kalani per aumentare forza, resistenza ed equilibrio. E poi ci
sono ovviamente gli allenamenti insieme,
prima a terra per testare le pose e poi in
acqua per accrescere il feeling e perfezionare la performance abbinata al surf.
Quante volte vi allenate insieme?
Purtroppo non tantissimo. Io sono di Waikiki, mentre lui vive nell’isola di Kauai. Siamo a un’ora di volo, ma riusciamo a incontrarci soltanto 1 o 2 weekend al mese.
Quale è il segreto di questo sport?
La tecnica è indubbiamente importante,
ma a certi livelli non basta più. La complicità della coppia, il tempismo e il feeling
sono gli ingredienti che in una competizione mondiale possono fare la differenza. L’anno scorso ho vinto il secondo titolo
mondiale insieme a Chuck Inman. Questo
è il primo anno che lavoro e competo in
team con Kalani, ma con lui ho sentito subito una grande intesa e quest’anno riproveremo insieme a vincere il Campionato
Mondiale.
Oltre alla grande spettacolarità ed eleganza delle vostre performance in acqua, quali sono le regole principali di
questa disciplina per poter capire come
funzionano i punteggi?
Beh, per prima cosa i giudici si basano
sui criteri di giudizio standard legati al longboard: ad esempio la scelta dell’onda, la
durata, le manovre sull’onda (specialmente durante un’alzata) e il completamento
dell’onda, riportando la donna con i piedi
appoggiati alla tavola. Inoltre, vengono
assegnati più punti alle squadre che fanno
le posizioni nella parte più critica dell’onda e mantengono le pose durante la navigazione. Poi viene valutata la sequenza
e la sua esecuzione, in base al numero e
alla difficoltà di sollevamenti eseguiti du-
rante una determinata onda. Ogni posizione in aria deve essere mantenuta per
almeno 3 secondi. Ovviamente vengono
anche considerati i cambi e si possono
prendere più punti a seconda che siano
stati eseguiti in modo pulito, con grazia e
bellezza, oppure perderli se si fanno passaggi non precisi. Se l’intera esecuzione
viene eseguita “perfettamente”, il giudice
può assegnare un ulteriore punto. Le 2
onde con i punteggi più alti (che uniscono
l’alzata, la sequenza e le capacità di surf)
saranno sommate per determinare il punteggio finale.
Grazie, ora ci è tutto più chiaro! E in bocca al lupo a te e Kalani per la vostra gara.
Tiffany ci lascia e si prepara con
Kalani per il loro ingresso in acqua.
Il longboard che usano è spesso e
molto stabile, in pochi secondi assumono la posizione per padellare
perfettamente sincronizzati verso la
line up. Lo spettacolo sta per iniziare. Tiffany e Kalani sono arrivati terzi
in questa gara, al seguito dei vincitori Krystal Apeles e Polly Chambers
e dei secondi Lauren Oiye e Chuck
Inman (l’ex compagno di Tiffany).
Un applauso a questi atleti davvero
completi che uniscono all’enorme
allenamento e preparazione fisica
una buona dose di gioia, arte e
passione per l’oceano.

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