dall`europa - Comune di Lecce

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dall`europa - Comune di Lecce
notiziario n.
50
d i
l e c c e
undici febbraio 2011
in questo numero
dall'europa
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dall'italia
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c o m u n e
Scade il 28/2 il bando Eden - Destinazioni europee d'eccellenza 2011
Strumento europeo per la democrazia e i diritti dell’uomo (EIDHR)
COUNTRY-BASED SUPPORT SCHEME (CBSS) - ALBANIA 2010- 2011
Il gemellaggio tra città nell’anno europeo dell’attività di volontariato
Programma MEDIA: pubblicato invito a presentare proposte
Ue: pubblicato Quadro valutativo innovazione 2010
Euromediterraneo: l’ARLEM chiama alla mobilitazione gli enti locali
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Gu 30 (suppl. 31) del 7.2: regolamento stato corpi idrici superficiali
Federalismo municipale - Per la Cgia di Mestre meno tasse al Nord
più svantaggi al Sud
Federalismo, compartecipazione Iva, premiate grandi città del Nord
ANCI a Ministro Carfagna, rilanciare tema parità per prossime
amministrative
Delrio scrive ai neomaggiorenni figli di immigrati: “Ecco come si
ottiene cittadinanza”
Dal 23 al 25 marzo al via Velocity: “Una opportunità per promuovere
l’utilizzo della bicicletta”
Comuni toscani al ministero: “Restituiteci i soldi che ci spettano”
Federalismo: novità testo respinto da Presidente Repubblica
150° Unità d'Italia - Appello ai sindaci per la creazione di 150
connessioni wi-fi gratuite
dalla puglia
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Burp 21 del 9.2: registro associazioni immigrati
Burp 21 del 9.2: co-finanziamento centri interculturali immigrati
Burp 21 del 9.2: accordo per diffusione lingua e cultura italiana
presso immigrati
Burp 21 del 9.2: accordo per accesso all'alloggio per immigrati
Burp 21 del 9.2: risorse per assistenza non autosufficienti
Burp 20 dell'8.2: internazionalizzazione sistemi produttivi locali
Piano casa, Barbanente: dalla Regione atteggiamento responsabile
Federalismo municipale e cedolare secca
SAC: approvato l’elenco delle proposte ammissibili
dal comune
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Consiglio comunale del 10 febbraio
Cosa è... IL PTTI
Lecce nel progetto BHC
Lecce e i 150 anni dell'Italia unita
giurisprudenza
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CdS 782/2011: appalti, valutazione condanne concorrenti
CdS 673/2011: appalti, rapporti familiari fra imprese
Tar Lazio 1074/2011: sgombero esercizio commerciale
Tar Lazio 1075/2011: lottizzazione abusiva in caso di alienazione e
frazionamento di lotti
fuorisacco
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Assemblea della cooperativa
Nostri Amministratori alla maratona di Roma?
dall'europa
Scade il 28 febbraio il bando Eden - Destinazioni europee d'eccellenza 2011
C'è tempo sino al 28 febbraio per presentare le candidature nell'ambito del progetto comunitario
EDEN, destinazioni europee d’eccellenza, giunto alla quinta edizione e finalizzato alla promozione
di quei territori non ancora interessati dal turismo di massa e che abbiano avviato progetti turistici
innovativi prestando particolare attenzione alla sostenibilità sociale, culturale ed ambientale.
Il tema prescelto per il 2011 dalla Commissione europea è "il Turismo e la riconversione dei siti" e
potranno concorrere, compilando l'apposita modulistica, Amministrazioni statali, regionali e locali,
ovvero soggetti responsabili della gestione di aree dismesse – industriali, militari, geo-minerarie, o
simili – riconvertite a fini turistici. Entro il mese di aprile si conosceranno le 5 destinazioni italiane
selezionate per entrare a far parte del circuito europeo Eden.
anci 080211
Strumento europeo per la democrazia e i diritti dell’uomo (EIDHR) COUNTRY-BASED SUPPORT
SCHEME (CBSS) - ALBANIA 2010- 2011 EuropeAid/131007/L/ACT/AL
Programma: Cooperazione Europeaid - EIDHR STRUMENTO EUROPEO PER LA DEMOCRAZIE E DI
DIRITTI UMANI (2007-2013)
Scadenze:
21/03/2011
Descrizione: Attraverso la sua attenzione ai diritti umani e alle riforme democratiche, lo
Strumento europeo per la democrazia ed i diritti dell'uomo (EIDHR) cerca di potenziare e
rafforzare il ruolo della società civile e, in questo particolare caso, di rafforzare il ruolo della società
civile albanese nel promuovere:
• l'accesso alla giustizia per le persone emarginate,
• la lotta contro le discriminazioni
• il sostegno alla parità di genere e all'emancipazione delle donne
Obiettivi:
L'obiettivo globale del presente invito è contribuire allo sviluppo e al consolidamento della
democrazia e dello Stato di diritto e promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà
fondamentali
Pertanto, si intendono sostenere le organizzazioni della società civile in Albania per migliorare
l'accesso alla giustizia da parte delle persone emarginate, per combattere le discriminazioni di
qualsiasi natura, per promuovere la partecipazione paritaria di uomini e donne nella vita sociale,
economica e politica, nonché per potenziare la posizione delle donne nella società, all'interno del
quadro della politica dell'UE in materia di sviluppo e di cooperazione in linea con l'UE
Gli obiettivi specifici del bando sono:
1. promuovere e migliorare l'accesso delle persone vulnerabili ed emarginate, alla giustizia
2. proteggere e promuovere i diritti dei gruppi discriminati
3. proteggere i diritti delle donne e promuovere la parità di genere
Attività:
A titolo indicativo le linee guida forniscono alcuni esempi di attività da realizzare, quali:
• rafforzare la capacità delle organizzazioni della società civile per promuovere l'accesso effettivo
alla giustizia per emarginati (es: favorire l'accesso al gratuito patrocinio per i gruppi vulnerabili ed
emarginati; consolidare, promuovere e sostenere la mediazione vittima - colpevole per i gruppi
emarginati e vulnerabili; sostenere la cooperazione tra le autorità albanesi e le organizzazioni della
società civile che forniscono assistenza giuridica in modo efficace)
• promozione del ruolo delle organizzazioni della società civile nella promozione della
parità di trattamento per tutti (es: lotta contro le discriminazioni fondate, tra l'altro, sul
sesso, età, origine etnica, disabilità e orientamento sessuale, con particolare attenzione alle
pratiche discriminatorie nei confronti dei Rom e delle comunità egiziane e nei confronti
delle persone lesbiche, dei gay, dei bisessuali; aumentare la consapevolezza circa le
disposizioni nazionali e internazionali, comprese le norme UE sulla materia, relative
all'attuazione del principio della parità di trattamento - in particolare sulla legge sulla
protezione dalla discriminazione adottata dal Parlamento albanese nel 2010 - attraverso,
ad esempio, corsi di formazione, sviluppo di programmi scolastici, campagne di
sensibilizzazione)
• proteggere e promuovere i diritti delle donne, l'uguaglianza di genere e l'empowerment
delle donne (es: promuovere la sicurezza economica e l'emancipazione economica delle
donne, compresa la promozione dei diritti delle donne nel mercato del lavoro, l'accesso alla
proprietà, l'accesso all'assistenza sociale e agli aiuti economici; lotta contro la violenza
domestica nei confronti delle donne e delle più giovani facilitando il reinserimento sociale
delle vittime; promuovere la partecipazione attiva e la rappresentanza delle donne nella
politica, nel sociale e in ambiti culturali, promuovendo l'equa rappresentanza di genere nei
processi decisionali)
Beneficiari:
Al fine di poter beneficiare di una sovvenzione, i candidati devono essere:
• essere persone giuridiche
• senza scopo di lucro
• un'organizzazione della società civile come un'organizzazione non governativa, una
fondazione politica indipendente (non partito), organizzazione con sede comunitaria, come
definito dall'articolo 10 del regolamento del Consiglio (CE) N 1889/2006
• stabiliti in un paese ammissibile ai sensi dell'articolo 14 del regolamento (CE) n. 1889/2006
• direttamente responsabile per la preparazione e gestione dell'azione con i loro partner, non
agendo come intermediario
Importo disponibile:
€1.200.000
Modalità di partecipazione:
Questo è un invito a presentare proposte ristretto, pertanto in un primo momento devono essere
presentate, per la valutazione, solo le concept notes. Successivamente, i candidati le cui concept
notes sono state pre-selezionate, saranno invitati a presentare una proposta completa.
I candidati possono agire singolarmente o con organizzazioni partner. Tuttavia, nel caso in cui il
richiedente non fosse stabilito in Albania, è obbligatoria la collaborazione con organizzazioni
registrate in Albania
La durata di un'azione non può essere inferiore a 12 mesi né superiore a 24 mesi.
L'importo totale indicativo disponibile nell'ambito del presente invito a presentare proposte (che
costituisce un lotto) è di 1.200.000 € così suddivisi: € 600.000 a valere sul programma annuale di
attuazione del CBSS EIDHR per l'anno 2010 e € 600.000 a valere sul programma per il 2011
(dotazione subordinata all'adozione da parte della Commissione europea del citato programma
annuale nel 2011 )
L'Autorità contraente si riserva il diritto di non assegnare tutti i fondi disponibili.
Qualsiasi sovvenzione concessa nell'ambito di questo invito deve essere compresa tra un importo
minimo di 50 000 EUR ed un importo massimo di 150 000 EUR
Inoltre una sovvenzione non può essere inferiore al 50% del totale dei costi ammissibili dell'azione
e non può superare l'85% del totale dei costi ammissibili dell'azione
Per questo invito a presentare proposte è obbligatoria la registrazione nel sistema PADOR
(database on-line) e deve essere fatta come segue:
- Fase 1, concept note: è obbligatoria la registrazione in PADOR per i richiedenti contributi
superiore a EUR 25 000.
La registrazione è facoltativa, ma consigliata, per i richiedenti sovvenzioni pari a 25 000 € o meno
ed i loro partners
- Fase 2, proposta completa: la registrazione in PADOR è obbligatoria per tutti i candidati preselezionati e tutti i loro partner
Per maggiori informazioni sul sistema PADOR : helpdesk [email protected].
La concept note deve essere presentata in busta chiusa a mezzo raccomandata, corriere privato
all'indirizzo
European Union Delegation to Albania - Contract, Finance and Audit Section
17th Floor, ABA Business Centre - Rruga Gjon Pali II – Tirana - Tel. +355.4.2228320
Indirizzo per la consegna a mano o tramite servizio di corriere privato
Contract, Finance and Audit Section - European Union Delegation to Albania
17th Floor, ABA Business Centre - Rruga Gjon Pali II - Tirana
Le richieste di approfondimento sulla call possono essere inviate al seguente indirizzo, indicando
chiaramente il riferimento dell'invito a presentare proposte:
Ms Eveline Hintendorfer at [email protected]
Ms Alma Delia at [email protected]
Mr Stefano Calabretta at [email protected]
Fax: +355 4 2230752
NB: Si avverte che in caso di divergenza tra il testo della versione in inglese e il testo della
versione tradotta in italiano, prevale il testo in Inglese. Questa traduzione è stata fornita solo a
scopo informativo.
Area link:
Testo integrale del bando e documentazione
pore 080211
Il gemellaggio tra città nell’anno europeo dell’attività di volontariato
Lunedì 14 Febbraio si terrà a Roma un evento dal titolo " Il gemellaggio tra città nell'Anno
europeo dell'attività di volontariato che promuovono una cittadinanza attiva 2011" realizzato
con la collaborazione dell'ECP - Europe for Citizens Point Italy - Ministero per i Beni e le Attività
Culturali.
Tra gli interventi in programma quello della Dott.ssa Rita Sassu, ECP - Europe for Citizens Point Italy
che entrerà nel merito dei "temi prioritari del Programma Europa per i Cittadini per il 2011 e Anno
Europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza europea attiva" e della D.ssa
Elisabetta Olivi della Rappresentanza italiana della Commissione europea che esporrà gli obiettivi
dell'anno europeo 2011 e le possibili sinergie con le azioni di gemellaggi
L'evento sarà l'occasione per parlare del progetto TWI.N.E.E - finanziato dalla Commissione
europea e dalla Education, Audiovisual and Culture Executive
Agency - EACEA nell'ambito del Programma 'Europe for Citizens'Per informazioni: EUC Rappresentanza in Italia- tel. 0698261853 e-mail:
[email protected]
Sede: Sala Convegni Santa Marta - Piazza del Collegio Romano 5
pore 080211
Programma MEDIA: pubblicato invito a presentare proposte
Pubblicato sulla GUCE dell'8 Febbraio 2011 - serie C 39, un Invito a presentare proposte –
EACEA/02/11: Sostegno alla creazione di reti e alla mobilità di studenti e formatori in Europa,
nell'ambito del Programma Media 2007
L'invito a presentare proposte 02/11 è l'ultimo invito riguardante la formazione iniziale che verrà
pubblicato nell'ambito del programma MEDIA 2007 e prevede una convenzione quadro triennale
di partenariato.
Il bilancio stimato totale concesso al cofinanziamento di progetti ammonta a 2 000 000 EUR; la
sovvenzione massima non può eccedere il 50 % o il 75 % dei costi totali.
L'Agenzia si riserva la possibilità di non attribuire tutti i fondi disponibili.
Il termine ultimo per l'invio delle candidature è fissato al 29 aprile 2011.
Le candidature devono essere rigorosamente presentate utilizzando l'apposito modulo e contenere
tutte le informazioni e gli allegati richiesti.
Consulta la scheda dettagliata
pore 080211
Ue: pubblicato Quadro valutativo innovazione 2010
La Commissione di Bruxelles ha pubblicato il Quadro valutativo dell’innovazione 2010 all’interno
dell’Unione europea, che si aggiunge all’Analisi annuale della crescita (recentemente pubblicata),
per aiutare gli Stati membri ad individuare i propri punti di forza e le proprie debolezze e a
potenziare le prestazioni in materia d’innovazione mediante i rispettivi programmi nazionali di
riforma nell’ambito della strategia Europa 2020.
Secondo il documento, all’interno dell’Unione la Svezia ha ottenuto i migliori risultati, seguita da
Danimarca, Finlandia e Germania. Subito dopo si attestano, nell’ordine, Regno Unito, Belgio,
Austria, Irlanda, Lussemburgo, Francia, Cipro, Slovenia ed Estonia.
L’Italia rientra, invece, nel gruppo degli "innovatori moderati", quelli le cui prestazioni sono inferiori
dal 10 al 50% rispetto alla media Ue. Dal confronto tra gli indicatori di Ue-27, USA e Giappone
emerge che l’Unione non riesce a colmare il divario nelle prestazioni in materia d’innovazione che
la separa dai suoi principali concorrenti, mentre mantiene un chiaro vantaggio sulle economie
emergenti di India e Russia. Testo integrale della relazione. (alm)
ancitel 080211
Euromediterraneo: l’ARLEM chiama alla mobilitazione gli enti locali
Alla seconda riunione plenaria dell’Assemblea regionale e locale euromediterranea (ARLEM),
svoltasi recentemente ad Agadir (Marocco), hanno partecipato, tra gli altri, anche rappresentanti
palestinesi e israeliani. Al di là delle difficoltà istituzionali e delle tensioni internazionali, i
rappresentanti locali e regionali presenti hanno riaffermato il loro impegno a mantenere il dialogo
e la cooperazione tra le tre sponde del Mediterraneo, e hanno invitato gli Stati partner a puntare
sul decentramento per favorire lo sviluppo economico, sociale e territoriale nella regione.
"Le popolazioni della regione euromediterranea meritano che i loro rappresentanti politici si
mobilitino per fare della coesione sociale e territoriale una realtà nella regione. Ritengo che il
decentramento possa contribuire allo sviluppo di tutti i territori in modo democratico,
coinvolgendo le popolazioni nella gestione delle questioni che le riguardano, e migliorare le
relazioni tra lo Stato e i cittadini. Il decentramento consente inoltre di dare uno slancio allo
sviluppo economico, rafforzando così la coesione economica, sociale e territoriale. Sono quindi
convinta che bisogna responsabilizzare tutti i livelli della società. È forse un caso che i movimenti di
protesta abbiano spesso origine in città o regioni lontane dai centri politici ed economici di questo
o quel paese e nascano da un senso di esclusione?", ha dichiarato Mercedes Bresso, Presidente del
Comitato delle regioni e copresidente dell’ARLEM, dando il via ai lavori.
Ricordando la tabella di marcia che i membri dell’ARLEM si erano dati nel corso della riunione
inaugurale, Mohamed Boudra, presidente della regione Taza-Al Hoceima-Taounate e copresidente
dell’Assemblea, ha aggiunto: "L’ARLEM si era impegnata a dare una dimensione concreta agli
scambi politici dell’Unione per il Mediterraneo, per superare le impasse della diplomazia
tradizionale. Per tutto quest’anno abbiamo continuato a creare contatti e a stringere rapporti di
amicizia durevoli, e abbiamo fatto un grande lavoro di fondo sulla gestione locale delle risorse
idriche e sullo sviluppo urbano. Oggi sono state adottate per consenso tre relazioni che aprono la
strada a progetti di cooperazione al servizio delle nostre popolazioni. Sono risultati importanti per
quest’Assemblea ancora giovane, perché l’ARLEM ha creato aspettative e speranze che non devono
essere deluse."
La riunione ha infatti consentito ai membri presenti, appartenenti a oltre 40 nazionalità diverse, di
discutere tre relazioni, preparate nel corso del 2010 - la prima sulla gestione locale delle risorse
idriche (relatore Ramón Luis Valcárcel Siso, presidente della Comunità autonoma di Murcia/ES), la
seconda sullo sviluppo urbano (relatore Khalid Al-Hnaifat, sindaco di Grande Tafilah/Giordania) e la
terza sulla dimensione territoriale nell’Unione per il Mediterraneo (presentata da Roser Clavell,
ministro degli Affari esteri della Catalogna/ES).
Le tre relazioni dell’ARLEM così adottate saranno trasmesse all’UpM e al suo segretariato generale.
Nel corso della riunione di Agadir, tuttavia, le relazioni hanno già dato luogo a contatti bilaterali dei
relatori con Latifa Akharbach, segretario di Stato presso il ministero degli Affari esteri e della
cooperazione del Marocco, e con Rafiq Husseini, segretario generale aggiunto responsabile delle
risorse idriche presso il segretariato dell’UpM, per esplorare le possibilità di dare un seguito
concreto a queste raccomandazioni. I copresidenti dell’ARLEM hanno espresso soddisfazione per il
fatto che l’UpM ha accolto la loro richiesta, annunciando la prossima convocazione di una riunione
a livello ministeriale sullo sviluppo urbano, organizzata sul modello delle riunioni riguardanti le
risorse idriche e l’ambiente alle quali l’ARLEM è già stata associata.
L’Assemblea ha poi concordato il suo programma di lavoro per il 2011, che si concentrerà su
quattro tematiche principali: i cambiamenti climatici, con un’attenzione particolare al problema
della desertificazione (relatore Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia), le energie
rinnovabili (relatore Michel Lebrun, membro della Comunità francofona del Belgio), il ruolo delle
piccole e medie imprese nel Mediterraneo (relatore Fathallah Oualalou, sindaco di Rabat,
Marocco) e il patrimonio culturale, con particolare considerazione per il ruolo dei giovani nella
conservazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale locale (relatore Asim Güzelbey,
sindaco di Gaziantep, Turchia). La prossima assemblea plenaria dell’ARLEM si terrà alla fine di
gennaio 2012 a Bari, su invito del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
Per reperire le ultime informazioni sulle attività dell’ARLEM e accedere alla versione integrale dei
documenti adottati consultate il sito www.cor.europa.eu/arlem.
europaregioni 070211
dall'italia
Gu 30 (suppl. 31) del 7.2: regolamento stato corpi idrici superficiali
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare DECRETO 8 novembre 2010, n.
260 Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici
superficiali, per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,
recante norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell'articolo 75, comma 3, del
medesimo decreto legislativo.
Federalismo municipale - Per la Cgia di Mestre meno tasse al Nord più svantaggi al Sud
Il federalismo municipale premierà le regioni del Centro-Nord e chiederà di più ai cittadini del
Meridione. E’ quanto emerge da dall’analisi della Cgia di Mestre secondo la quale i cittadini del
Nord nel 2011 avranno meno pressione fiscale rispetto a quelli del Sud.
La classifica per vantaggio fiscale, riassunta questa mattina da Milano Finanza, vede al primo posto
le amministrazioni dell'Emilia Romagna, dove l'incremento medio pro capite a fronte del 2010 sarà
pari a 73 euro. Alle spalle dei comuni emiliani ci sono quelli veneti, con un aumento pro capite di
52 euro, medaglia di bronzo per i piccoli enti locali della Liguria (+51 euro). Tra le amministrazioni
maggiormente penalizzate, invece, spiccano quelle meridionali. Secondo i calcoli della Cgia saranno
i cittadini lucani ad avere le tasche più leggere (-155 euro).
Cattive notizie anche per la Campania: lo svantaggio fiscale si tradurrà con 134 euro in meno,
mentre in Calabria gli euro pro capite mancanti a causa della riforma del fisco municipale saranno
132 . I risultati ottenuti dagli artigiani sono però ancora parziali dal momento che, come
sottolineato dal segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, “è prevista l'istituzione di un fondo di
riequilibrio che avrà il compito di eliminare le disparità”. (ef)
anci 090211
Federalismo municipale - Compartecipazione Iva, premiate le grandi città del Nord
Premiate soprattutto le grandi città del Nord. E svantaggiati i Comuni del meridione, soprattutto in
Calabria, Campania e Sardegna. E’ questo il quadro che si configura con la sostituzione della
compartecipazione all’Irpef con quella all’Iva, prevista nell’ultima versione del decreto sul
federalismo municipale. Il Sole24Ore ha analizzato il gettito Iva provinciale, che è proprio l’unità di
misura sulla quale si basa il decreto. Una volta stabilità l’aliquota (che dovrà garantire 2,8 miliardi al
comparto dei Comuni) il meccanismo prevede infatti che questa sia applicata al gettito Iva
provinciale. La somma risultante, poi, verrebbe redistribuita ai Comuni di quella provincia, in base
al numero degli abitanti.
Ebbene, prendendo come riferimento gli ultimi dati disponibili (2008) il Sole ha calcolato
innanzitutto che le due città capoluogo a trarre maggior vantaggio dall’applicazione della
compartecipazione Iva sarebbero Milano e Roma, rispettivamente con 201 e 162 euro per
abitante. La terza città più avvantaggiata sarebbe Verona, dove però si scenderebbe già a 93 euro
per abitante. Ad ogni modo, nella parte alta di questa classifica si posizionerebbero tutti i Comuni
del Nord, con quelli meridionali a fare da fanalino di coda. I più svantaggiati? Nuoro (4,5 euro per
abitante), Cosenza (45,3), Caserta (3,2) e Crotone (0,4).
Ecco comunque i dati completi del Sole24ore:
Milano 201,3 Roma 161,8 Verona 92,8 Aosta 76,8 Bolzano 75,3 Bologna 59,4 Torino 56,0 Brescia
49,7 Padova 48,1 Bergamo 46,6 Trento 44,6 Lucca 41,2 Como 39,1 Treviso 38,7 Reggio Emilia 38,5
Genova 38,4 Lecco 38,4 Piacenza 38,2 Trieste 38,0 Venezia 37,6 Alessandria 37,5 Firenze 37,1 Terni
37,0 Vicenza 35,9 Ravenna 35,7 Rimini 35,6 Biella 35,5 Modena 35,3 Mantova 34,4 Varese 34,2
Prato 34,1 Siena 33,7 Udine 33,0 Arezzo 32,7 Pescara 32,7 Parma 32,5 Lodi 30,7 Perugia 29,7
Livorno 29,5 Cuneo 28,9 Novara 28,5 Asti 27,8 Pistoia 27,4 Vercelli 27,3 Cagliari 26,8 Latina 26,7
Savona 26,3 Pesaro-Urbino 26,2 Pordenone 26,0 Pisa 25,7 Macerata 25,3 Cremona 24,9 Pavia 24,7
Rovigo 24,6 Forli'-Cesena 24,5 Gorizia 23,4 Ancona 22,4 Belluno 21,0 Ascoli Piceno 20,8 Chieti 20,4
Ferrara 20,4 Potenza 20,0 Sondrio 19,9 La Spezia 19,4 Grosseto 18,5 Imperia 17,8 Teramo 17,6
Sassari 17,4 Verbania 16,6 Bari 15,7 Massa Carrara 15,2 Palermo 14,5 Frosinone 14,2 Viterbo 13,9
Isernia 13,9 Napoli 13,4 Caltanissetta 13,0 Catania 12,7 Taranto 12,6 Avellino 12,6 Messina 11,9
Lecce 11,2 L'Aquila 10,2 Campobasso 10,1 Rieti 9,9 Trapani 8,9 Brindisi 8,1 Matera 8,0 Benevento
7,8 Foggia 7,7 Siracusa 7,6 Oristano 7,5 Salerno 7,4 Ragusa 6,2 Catanzaro 6,1 Agrigento 5,8 Enna
5,6 Reggio Calabria 5,5 Vibo Valentia 4,6 Nuoro 4,5 Cosenza 4,3 Caserta 3,2 Crotone 0,4 - (mv)
anci 080211
ANCI a Ministro Carfagna, rilanciare tema parità per prossime amministrative
Chiamparino scrive al Ministro: ‘’Iniziative comuni e congiunte per favorire l’accesso delle donne
agli uffici pubblici e alle cariche elettive’’.
‘’Apprezzamento per l’invito alla sensibilizzazione dei Sindaci nell’applicazione del principio
costituzionale che intende favorire l’accesso delle donne agli uffici pubblici e alle cariche elettive’’.
E’ quanto si legge nella lettera che il Presidente dell’ANCI, Sergio Chiamparino ha inviato al Ministro
delle Pari opportunità, Mara Carfagna.
‘’Il nostro contesto politico e il sistema dei partiti nel suo complesso – scrive ancora Chiamparino scontano un grave ritardo, se comparati con altri Paesi europei, nel sostenere percorsi di
promozione e di selezione della classe dirigente che siano improntati a criteri di parità ed
eguaglianza tra uomini e donne. Un ritardo che e’ ragione di impoverimento della qualità del
confronto politico ed istituzionale e che deve vedere impegnati gli esecutivi di tutti i livelli di
governo della Repubblica, nonché le forze politiche e parlamentari nel dare concreta attuazione
con l’adozione di quei provvedimenti per la promozione delle pari opportunità tra donne e uomini,
prescritti dall’articolo 51 della Costituzione’’.
‘’In verità, l’ANCI – sottolinea - ha dato attenzione ed ha investito su queste tematiche, portando
avanti iniziative di vario tipo, dalla raccolta dati alla sensibilizzazione sul tema della rappresentanza.
Inoltre, abbiamo promosso l’adozione, da parte dei Sindaci, di un Manifesto per una democrazia
paritaria nei Comuni italiani che proponeva l’adozione di quattro misure concrete e indispensabili
per un’azione efficace in materia di parità di genere che ritengo si possa rilanciare, con i necessari
aggiornamenti, per la prossima importante tornata di elezioni amministrative locali’’.
‘’L’ANCI – conclude Chiamparino - sarebbe lieta di condividere il percorso previsto, ipotizzando ad
esempio l’invio di una comunicazione congiunta a tutti i Comuni, ed ulteriori eventuali azioni da
definire’’.
anci 080211
Delrio scrive ai neomaggiorenni figli di immigrati: “Ecco come si ottiene cittadinanza”
Una lettera indirizzata ai neomaggiorenni figli di immigrati per spiegare loro la procedura per
chiedere la cittadinanza. E’ l’iniziativa di Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e vicepresidente
Anci, che in collaborazione con l’assessore alla Coesione sociale del Comune emiliano, Franco
Corradini, ha deciso di scrivere ai neomaggiorenni di origine straniera per ricordare loro la
possibilità di richiedere la cittadinanza italiana. La lettera, giunta a 39 reggiani nati da famiglie
migranti che nel 2010 hanno raggiunto la maggiore età, spiega agli interessati la normativa in
vigore (legge 91 del 5 febbraio 1992) che non riconosce automaticamente la cittadinanza a chi
nasce e cresce in Italia con genitori migranti, ma che è necessario fare una richiesta entro il
19esimo anno di età per non perderne i diritti connessi. “Abbiamo deciso di scrivere a questi
ragazzi – ha detto il sindaco di Reggio Graziano Delrio - perché è un atto dovuto di informazione
per l’accesso a un diritto esigibile: questi giovani sono cittadini di fatto, ma non lo sanno o
rischiano di non saperlo. Per la legge italiana se non fanno richiesta della cittadinanza entro il
compimento dei 19 anni rischiano di perdere questo diritto e di dover affrontare un lungo calvario
burocratico. Da qui la scelta di informali perché siamo convinti che più una persona si sente parte
di una comunità e viene coinvolta nella comunità, più contribuisce positivamente alla comunità
stessa. E dare diritti significa anche essere resi parte di doveri. Questa azione si inserisce nelle
nostre politiche per l’interculturalità, che ci sono riconosciute anche in ambito europeo poiché
siamo l’unica città italiana membro del network europeo Intercultural Cities – ha aggiunto Delrio –
Più che per un’idea di multiculturalismo e di assimilazione lavoriamo per l’interculturalità, cioè
perché ci siano valori condivisi e al contempo ognuno possa fare riferimento anche alla propria
cultura”. “Rispetto a questo tema – ha concluso il sindaco – stiamo promuovendo a livello
nazionale, insieme ad associazioni e sindacati, anche una proposta di legge di iniziativa popolare
per una modifica legislativa per l’acquisizione della cittadinanza da parte dei minori nati o cresciuti
nel nostro paese. Questo sempre nell’ottica di coinvolgere chi ha origine straniera in diritti e doveri
comuni”. L’attività dell’amministrazione non si concluderà qui, nei prossimi mesi il Comune di
Reggio Emilia ha intenzione infatti di scrivere a tutti i ragazzi stranieri che si trovano nelle stesse
condizioni dei 39 diciottenni di oggi, tra cui i 562 nati nel 2010 che nel 2028 rappresenteranno il
29,5% della popolazione diciottenne reggiana. (am)
anci 080211
Dal 23 al 25 marzo al via Velocity: “Una opportunità per promuovere l’utilizzo della bicicletta”
Lo dicono Di Rocco, presidente della Fci, Capelli, presidente di Confindustria Ancma e Doretta Vicini,
vicepresidente dell’”European Cyclists'Federation presentando l’evento di Siviglia.
“Velocity, in quanto massima opportunità di confronto europeo tra tutte le realtà impegnate nello
sviluppo di politiche a favore della bicicletta, costituisce un appuntamento da non mancare, per
dare sostanza a un interscambio virtuoso, che consenta a tutti noi di attingere dall’esperienza degli
altri e di portare il proprio contributo di proposte e operativo”. Lo dice Renato Di Rocco, presidente
della Fci, Federazione Ciclistica Italiana, presentando Velocity, l’appuntamento europeo dedicato
alla mobilità che si terrà a Siviglia dal 23 al 25 marzo e che vedrà partecipanti provenienti da tutto il
mondo, tra cui sindaci e amministratori.
Per Di Rocco “il tema della sicurezza è una questione cruciale per la promozione della bicicletta in
tutte le sue declinazioni. Per questo la Federazione Ciclistica Italiana ha avviato iniziative concrete
su questo tema. Ha stipulato un protocollo di collaborazione con la Consulta Nazionale della
Sicurezza Stradale che ha dato origine al progetto TANDEM, divenuto oggi “buona pratica
europea”. Le azioni previste dal progetto non possono prescindere dalla collaborazione sinergica
con l’Anci, in quanto voce e referente delle amministrazioni locali, che sono il punto di riferimento
per concretizzarle dopo approfondita verifica della loro praticabilità. Ma non possono prescindere
neanche dalla collaborazione dell’ANCMA, l’Associazione Nazionale dei costruttori di biciclette.
Gli obbiettivi che ci siamo posti chiedono l’assunzione di una prospettiva ampia e lo sviluppo di
relazioni dinamiche. Dello stesso avviso Corrado Capelli, Presidente di Confindustria Ancma,
secondo il quale "l'uso della bicicletta è sempre più in voga nelle principali città europee, Parigi,
Londra, Berlino, Barcellona, per non ripetere i soliti esempi di Amsterdam e Copenaghen. Ancma,
come rappresentante di tutta l'industria delle due ruote, in questo caso non a motore, ritiene che
ancora molto bisogna fare in Italia per raggiungere gli standard europei, così come auspica l'Unione
Europea.
L’Anci si è sempre mostrata a favore della promozione della cultura della bicicletta e speriamo
questa possa essere l'inizio di una strategia volta a cambiare la congestione veicolare delle nostre
città prendendo in ulteriore considerazione i vantaggi, su distanze più lunghe, delle motociclette,
ciclomotori e scooter". Il punto di vista di Doretta Vicini, vicepresidente dell’”European
Cyclists'Federation”, non si discosta da quello di Di Rocco e Capelli: "Non credo esista occasione
migliore per quanti si interessano di mobilità del Velo-City – spiega – la conferenza che ECF
organizza ogni anno in una città europea, e il prossimo anno anche oltre oceano. Lo scorso giugno
è stata la volta di Copenhagen con più di 1.000 partecipanti provenienti da 60 paesi, tra cui sindaci,
amministratori e tecnici da tutto il mondo. Quest'anno l'appuntamento è dal 23 al 25 marzo a
Seviglia, una città mediterranea che è riuscita ad invertire le priorità a favore del trasporto
sostenibile e della bicicletta in particolare. Sarebbe davvero un peccato mancare questo
appuntamento". (am)
anci 080211
Comuni toscani al ministero: “Restituiteci i soldi che ci spettano”
Centinaia gli atti già inviati nell’ambito dell’azione stragiudiziale coordinata da Anci Toscana per
chiedere il rimborso del mancato introito Ici prima casa, Ici immobili, addizionale Irpef 2007 e
taglio ai “costi della politica”.
Sono centinaia, per un valore di diverse decine di milioni di euro, le diffide che in questi giorni i
Comuni toscani stanno inviando via fax al ministero dell’Interno per chiedere la restituzione delle
somme derivanti dal mancato gettito Ici abitazione principale, Ici immobili categoria D, addizionale
Irpef 2007, taglio ai “costi della politica”.
Entra così nel vivo l'azione, promossa e coordinata da Anci Toscana, che si svolge in via
stragiudiziale attraverso il conferimento della pratica ad un unico legale: “Parte dalla Toscana –
commenta Alessandro Pesci, segretario generale dell’Associazione dei Comuni toscani –
un’iniziativa forte per chiedere al Ministero il recupero delle somme non corrisposte ai Comuni.
Chiediamo che ci vengano restituiti i soldi che ci spettano”.
In questa prima fase sono 85 i Comuni che hanno aderito all'azione stragiudiziale per chiedere il
reintegro del mancato gettito Ici a decorrere dal 2008, derivante dall’esclusione dell’applicazione
sull’abitazione principale; 52 hanno aderito a quella per il mancato gettito dell’addizionale
comunale Irpef 2007; 18 Comuni hanno aderito all'azione stragiudiziale per il mancato gettito Ici
immobili categoria D; 47 a quella contro il taglio dei “costi della politica” (ex Legge 244/2007).
Complessivamente, sono 8 i Comuni che hanno aderito a tutte e quattro le azioni stragiudiziali, 38
quelli che hanno aderito a tre stragiudiziali, 13 a due e 30 ad una sola azione. (com/fr)
anci 070211
Federalismo: novità testo respinto da Presidente Repubblica
I contenuti del decreto dichiarato irricevibile dal Capo dello Stato per vizi procedurali.
L' arrivo della cedolare sui redditi degli affitti, con un risparmio per i proprietari, ma anche lo
sblocco delle addizionali Irpef e l'arrivo della tassa di soggiorno sui turisti, che certo
comporteranno un aggravio fiscale. E poi: una vera e propria rivoluzione sul fronte della tassazione
immobiliare, con l'Ici che va in soffitta e che viene sostituita dall'Imu, la nuova imposta municipale.
Sono i contenuti del testo finale del decreto sul federalismo municipale che, nonostante non abbia
avuto il parere consultivo della commissione bicamerale sul federalismo, era stato approvato dal
Consiglio dei Ministri, ma successivamente dichiarato irricevibile dal Presidente della Repubblica
che non ha accolto la procedura scelta dal governo. Riepiloghiamo sinteticamente le novità che il
provvedimento conteneva.
a) CEDOLARE SU AFFITTI: Scatta da subito, a valere da inizio 2011. Riguarda i soli immobili affittati
a uso abitativo. Al posto dell'attuale tassazione Irpef e dell'imposta di registro, arriva un prelievo
fisso del 21% (al 19% per i canoni agevolati). La convenienza ad utilizzare la cedolare scatta per chi
ha redditi sopra i 15.000 euro (ma sopra i 28.000 euro per i canoni agevolati). Rimane comunque
possibile continuare a tassare il reddito con l'Irpef.
b) NIENTE SCONTO AFFITTUARI, MA FITTI BLOCCATI: Saltata l'ipotesi di un bonus per gli affittuari,
arriva il blocco degli affitti che, per chi sceglie la cedolare, non potranno essere nemmeno essere
adeguati al costo della vita Istat.
c) SBLOCCO ADDIZIONALE IRPEF: Arriva lo sblocco dell'addizionale Irpef. L'aumento non potrà
superare lo 0,4% Potrebbe anche scattare retroattivamente dal 2010, se la decisione arriva dai
Comuni entro il prossimo marzo. È una delle misure più criticate dall'opposizione perché, dopo
anni di stretta sulle spese comunali, potrebbe comportare un aumento del prelievo fiscale.
d) COMPARTECIPAZIONE IVA E FONDO PEREQUATIVO: Sono le due modifiche approvate durante
l'esame in commissione. La prima prevede una compartecipazione all'Iva e non più la
compartecipazione all'Irpef, prevista invece dal testo del governo. Quote di altri tributi vengono
devolute ai Comuni per il 30% e serviranno anche ad alimentare - è la seconda novità - un “fondo
perequativo” per bilanciare eventuali squilibri fiscali.
e) ADDIO ICI, ARRIVA L'IMU al 7,6 PER MILLE: La novità scatterà dal 2014. L'Ici sulle seconde case
andrà in pensione e arriverà l'Imposta Municipale Propria. In base alle norme, sarà molto simile
all'Ici e non si pagherà sulle prime case. Assorbirà l'Irpef e l'aliquota di equilibrio è ora fissata al 7,6
per mille (ma potrebbe salire ancora). È previsto uno sconto del 50% per le case affittate come
abitazioni e si verserà in quattro rate. Non la pagherà la chiesa, anche su scuole, hotel e oratori
religiosi.
f) TASSA TURISMO: Arriva la tassa sui turisti che potrebbero dover pagare fino a 5 euro per notte
per il soggiorno nelle città capoluogo, nei Comuni turistici e nelle città d'arte. Possibili sconti per
categorie e per specifici periodi.
g)TASSA DI SCOPO: È prevista la possibile introduzione di tasse di scopo per realizzare
infrastrutture.
h) COMPRAVENDITE: Dal gennaio 2014 scompare l'attuale tabella dell'imposta di registro per i
“trasferimenti immobiliari”. Ci sarà una sola imposta che assorbe anche quella di bollo, le
ipotecarie e catastali che attualmente si versano, con una drastica semplificazione. L'aliquota è del
9% per i beni immobili in genere e del 2% sulle prime case. È comunque prevista una soglia minima
di 1.000 euro.
i) TASSA RIFIUTI: Ora si paga sui metri quadrati, con la possibilità per chi vive da solo di ottenere
sconti. La riforma preannuncia l'arrivo di un decreto ad hoc che riorganizzi il tributo guardando
anche alla composizione nel nucleo familiare.
l) LOTTA EVASIONE: Vengono inasprite le norme per chi non dichiara redditi da locazione. Metà
dell'incasso andrà ai Comuni, che hanno anche interesse all'emersione degli “immobili fantasma”
dei quali incasseranno le maggiori imposte. (Agostino Bultrini)
ancitel 070211
150° Unità d'Italia - Appello ai sindaci per la creazione di 150 connessioni wi-fi gratuite
Per festeggiare i 150 anni dell’Unità nazionale l’edizione italiana della rivista Wired, una delle
principali testate di settore nel mondo dell’innovazione a livello internazionale, ha lanciato un
appello ai Sindaci per portare una connessione wi-fi pubblica e gratuita in 150 piazze di altrettanti
Comuni italiani. L’iniziativa è a costo zero per il Comune che, ricevendo un apposito kit open source
creato dal Consorzio delle università romane (il Caspur) per la Provincia di Roma e già adottato dal
Comune di Venezia, potrà in questo modo offrire gratuitamente ai cittadini per tutto il 2011
l’accesso libero a internet in un luogo pubblico. I cittadini che si abiliteranno in una delle 150 reti
gratuite comunali, inoltre, potranno navigare con le stesse credenziali di accesso negli altri Comuni
aderenti all’iniziativa.
Per candidarsi e ricevere informazioni di dettaglio, i Sindaci possono inviare un’e-mail di richiesta
all’indirizzo [email protected].
Per maggiori informazioni: http://mag.wired.it/svegliaitalia/cari-sindaci-wired-porta-il-wi-fi-gratisin-150-piazze-prenotatevi.html (com/mv)
anci 070211
dalla puglia
Burp 21 del 9.2: registro associazioni immigrati
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 gennaio 2011, n. 56
Legge regionale 4 dicembre 2009, n. 32, art. 22 - Istituzione del Registro delle associazioni degli
immigrati. Atto di indirizzo al Servizio Politiche giovanili e cittadinanza sociale per la formazione dei
criteri del Registro e modalità di iscrizione.
Burp 21 del 9.2: co-finanziamento centri interculturali immigrati
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 gennaio 2011, n. 57
Del. G.R. n. 2638 del 15/11/2010. Interventi in favore degli immigrati - Linee di Indirizzo per l’anno
2010 al Servizio Politiche Giovanili e Cittadinanza Sociale. Approvazione schema di protocollo di
intesa per co-finanziamento Centri Interculturali.
Burp 21 del 9.2: accordo per diffusione lingua e cultura italiana presso immigrati
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 gennaio 2011, n. 58
Programma di interventi finalizzati alla diffusione della conoscenza della lingua e cultura italiana
destinato ai cittadini extracomunitari regolarmente presenti in Italia. Ratifica e presa d’atto
sottoscrizione accordo di programma tra Ministero del Lavoro e Politiche Sociali e Regione Puglia a
valere sul Fondo per le Politiche Migratorie - Annualità 2010.
Burp 21 del 9.2: accordo per accesso all'alloggio per immigrati
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 gennaio 2011, n. 99
Programma per la realizzazione di interventi destinati alla popolazione immigrata in materia di
accesso all’alloggio. Ratifica approvazione accordo di programma tra Ministero del Lavoro e
Politiche Sociali e Regione Puglia a valere sul Fondo per le Politiche Migratorie - Annualità 2010.
Burp 21 del 9.2: risorse per assistenza non autosufficienti
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 gennaio 2011, n. 104
Legge regionale 10 luglio 2006, n. 19 - art. 23 comma 1 lett. c) ed art. 33 comma 2 lett. c) - Del.
G.R. n. 1984/2008 “Linee guida per gli interventi per le non autosufficienze in Puglia. Assistenza
Indiretta Personalizzata per persone non autosufficienti gravissimi. Assegnazione risorse Bilancio di
Previsione - Annualità 2011.
Burp 20 dell'8.2: internazionalizzazione sistemi produttivi locali
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 gennaio 2011, n. 78
Approvazione Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali
per il 2011, da attuarsi a valere sulla Linea 6.3. “Interventi per il marketing territoriale e
l’internazionalizzazione dei sistemi produttivi e delle imprese” del P.O. FESR Puglia 2007-2013.
Piano casa, Barbanente: dalla Regione atteggiamento responsabile
“L’avvio della concertazione istituzionale finalizzata alla revisione della legge regionale sul piano
casa, approvata all’unanimità dal Consiglio nel luglio 2009, dimostra la distanza che separa il nostro
atteggiamento da quello del Governo nazionale. Il nostro non è affetto da pre-concetti di
schieramento, pro o contro un provvedimento governativo a prescindere dal merito. Abbiamo
infatti approvato la legge nel solco del nostro indirizzo politico, ossia cercando di promuovere
miglioramento delle condizioni abitative e sviluppo economico, garantendo la salvaguardia del
territorio e la vivibilità delle città. E oggi siamo pronti a rivederla per rimuovere alcune criticità che
ci sono state segnalate dalle rappresentanze dei Comuni e degli operatori del settore, ma senza
snaturarla”. Lo dichiara in una nota l’Assessore Regionale al territorio Angela Barbanente.
“Dall’altra parte, invece, - continua l’Assessore - il Governo ha perso tempo incolpando le Regioni e
i Comuni ‘rossi’ del fallimento del piano casa e dimenticando che avrebbe dovuto varare il decreto
sulla semplificazione entro dieci giorni dall’intesa del primo aprile 2009. Ignorando la realtà dei
fatti, come fa anche il presidente Marmo, ossia che il Veneto, che è notoriamente l’ispiratrice, e la
Sardegna, entrambe caratterizzate da notevolissima diffusione di tipologie uni-bifamiliari, sono le
due uniche regioni nelle quali la norma ha avuto riscontro mentre il flop accomuna tutte le altre
regioni, ivi comprese quelle governate dal centro destra. E non volendo vedere i limiti intrinseci di
un provvedimento estemporaneo, che pretende di affrontare la crisi del settore delle costruzioni
con interventi derogatori che altro non fanno che aggrovigliare ulteriormente la giungla normativa,
piuttosto che semplificare la materia”.
“Oggi, - conclude la Barbanente - persino Berlusconi sembra essersi reso conto del fallimento del
piano casa, annunciandone il rilancio mediante l'aggiunta di incentivi fiscali. Attendiamo notizie in
merito e intanto continuiamo a lavorare, operando pure le revisioni della legge regionale che
riteniamo necessarie e che sono condivise dal partenariato, ma non facendoci distrarre dai canti
delle sirene. Gli incerti orizzonti del piano casa, infatti, confermano la nostra convinzione che per
contrastare la crisi del settore edilizio, come suggeriscono i dati del Cresme, occorre incentivare
interventi che siano capaci di rispondere alla crescente domanda di qualità dell’abitare, di recupero
del patrimonio edilizio e di riqualificazione urbana, di dotazione di infrastrutture e servizi, e a tal
fine sostenere adeguatamente l’innovazione della pianificazione urbanistica locale”
regionepuglia 090211
Federalismo municipale e cedolare secca. Nota dell'assessore Barbanente
"Il percorso legislativo sul Federalismo municipale ha bloccato la norma sulla cedolare secca,
l'ennesima misura del Governo nazionale volta ad aggravare le disuguaglianze sociali in un Paese
nel quale, secondo il Rapporto della Banca d’Italia, il 45% del reddito si concentra nelle mani del
10% delle famiglie più ricche, mentre la metà più povera ne detiene solo il 10%.
Ci si augura che si tratti dell'epilogo di una proposta governativa che per mesi si è avvitata attorno
a modifiche numeriche che non hanno intaccato la risibile differenza fra canone libero e canone
concordato (23% contro 21% e poi, dalla "bicameralina" ritoccato a 21% e 19%), e che hanno
lasciato comunque inalterata la sostanza di misura palesemente ingiusta perché tanto più
vantaggiosa quanto più ricco è il proprietario, perché prevedibile causa di ulteriori aumenti dei
canoni liberi rispetto ai canoni concordati, e perché priva di alcuna forma di sostegno agli inquilini.
La proposta bloccata, peraltro, in assenza dell’emersione dell’affitto in nero auspicata dai
proponenti (come se non si possa conseguire il medesimo risultato rafforzando i controlli con gli
strumenti disponibili…), rischiava di comportare un minore gettito fiscale di ben 3,38 miliardi.
Coerente con questa dissennata politica del Governo nazionale è la progressiva riduzione del fondo
nazionale di sostegno all'affitto. Mentre la Regione Puglia, nonostante le note difficoltà di bilancio,
continua a stanziare 15 milioni di euro annui a favore degli inquilini più disagiati e molti comuni
incrementano la quota di compartecipazione, il contributo statale tende a ridursi sempre più e in
modo sempre più accelerato a mano a mano che il disagio abitativo si aggrava per effetto della crisi
economica. Giova ricordare infatti, che il contributo statale negli ultimi anni è precipitato dai 20
milioni di euro del 2004 ai circa 9 milioni del 2010, sino all'ignobile falcidie della quota 2011, pari a
poco più di 2 milioni.
Nel frattempo, il presidente Berlusconi cerca di coprire il fallimento del suo cosiddetto piano casa
annunciando un "piano per la riqualificazione delle città". Finalmente avremo un sostegno anche
dal Governo, verrebbe da dire da parte di una Regione come la Puglia che dal 2005 sta sostenendo
la riqualificazione urbana con una gamma di strumenti finanziari e normativi. Purtroppo, però,
temiamo si tratti dell'ennesimo spot..."
regionepuglia 070211
Sistemi Ambientali e Culturali: approvato l’elenco delle proposte ammissibili
Con determinazione del direttore dell’Area per la promozione del Territorio dei saperi e dei Talenti
n.4 del 02/02/2011 è stato approvato l’elenco delle proposte ammissibili e non ammissibili dei
Sistemi Ambientali e Culturali (SAC).
L’intervento, finanziato dal PO FESR Puglia 2007-2013, Asse IV, Azioni 4.2.2 e 4.4.2, riguarda l’avviso
pubblico a manifestare interesse per la valorizzazione e gestione dei Sistemi ambientali e culturali,
rivolto a partenariati territoriali che comprendono Enti Locali anche in forma associata.
Ai soggetti individuati quali capofila delle proposte pervenute, è stato comunicato il giudizio di
ammissibilità secondo le modalità individuate dalla Commissione deputata all’espletamento della
verifica.
Sulla base delle risultanze delle comunicazioni medesime sarà possibile procedere all’avvio della
successiva fase di valutazione di merito così come previsto dall’art. 5 dell’Avviso pubblico.
Determinazione del direttore di Area n.4 del 02/02/2011
RISULTA AMMISSIBILE anche il sistema territoriale ambientale e culturale denominato “LUPIAE”
che comprende parte della zona denominata Valle della Cupa e che vede la città di Lecce come
nodo principale e che comprende i Comuni: Castrì di Lecce, Cavallino, Lecce (capofila), Lizzanello,
Melendugno, Monteroni, Novoli, San Cesario di Lecce, Squinzano, Vernole.
regionepuglia 040211
dal comune
Consiglio comunale del 10 febbraio
Nel pomeriggio il consiglio comunale discute questo ordine del giorno. Sono argomenti di rilevante
interesse per i cittadini.
Cosa è... IL PTTI
Con delibera n. 69 del 31 gennaio la Giunta ha approvato la bozza del Piano Triennale per la
Trasparenza e l'Integrità per il triennio 2010-12. Il Piano diventerà definitivo dopo l'approvazione
da parte del Consiglio comunale.
Si tratta di un adempimento previsto dal decreto legislativo 150/2009, la cosiddetta riforma
Brunetta, ma soprattutto è la messa in funzione di un meccanismo, in apparenza complesso, che
dovrebbe portare ad una sostanziale continua apertura delle pubbliche amministrazioni ai
cittadini.
Infatti nel PTTI approvato vengono ricordate tutte le scelte già operate dalla nostra
Amministrazione in funzione della partecipazione dei cittadini-utenti alla formazione delle
decisioni che poi gli organi competenti devono assumere (per esempio la task force di progetto per
il piano strategico dell'area vasta, l'elaborazione del documento programmatico di rigenerazione
urbana, i laboratori di progettazione partecipata per via Leuca, il progetto sulla qualità urbana per
nei quartieri Stadio e San Sabino, gli eventi di Ecolecce in vista del Pug, il progetto “Emoticons”, le
consulte comunali, il progetto “comunica la tua attività commerciale”, il protocollo di intesa con la
prefettura per prevenire le infiltrazioni mafiose, ).
Uno degli aspetti più nuovi del PTTI, per quanto ci riguarda direttamente, sarà la pubblicazione
online di una serie di dati riguardanti il personale e l’organizzazione dell’ente con particolare
riferimento a curricula e retribuzioni dei dirigenti, con specifica evidenza sulle componenti variabili
della retribuzione e sulle componenti legate alla retribuzione di risultato; indirizzi di posta
elettronica; numeri telefonici ad uso professionale; ruolo-data di inquadramento nella fascia di
appartenenza; data di primo inquadramento nell'amministrazione; decorrenza e termine degli
incarichi conferiti; elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui siano stati affidati incarichi di
consulenze; tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello
dirigenziale; retribuzioni annuali, curricula, indirizzi di posta elettronica, numeri telefonici ad uso
professionale del segretario comunale; codici di comportamento, indirizzi di posta elettronica
certificata.
Saranno inoltre integrati i dati informativi sull'organizzazione, la performance e i procedimenti
dell’ente, pubblicando e aggiornando il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e il
relativo stato di attuazione, il Piano e la Relazione sulla performance, l’ammontare complessivo dei
premi collegati alla performance stanziati e di quelli effettivamente distribuiti, l’analisi dei dati
relativi al grado di differenziazione nell’utilizzo della premialità per i dirigenti e per i dipendenti, i
nominativi e i curricula dei componenti degli Organismi Indipendenti di Valutazione e del
responsabile delle funzioni di misurazione della performance, i curricula e le retribuzioni di coloro
che rivestono incarichi di indirizzo politico – amministrativo, gli incarichi conferiti a dipendenti
pubblici e a soggetti privati, retribuiti e non retribuiti; si provvederà annualmente ad individuare e
a pubblicare sul sito i dati relativi ai servizi erogati, agli utenti finali e intermedi, alla
contabilizzazione dei costi e all’evidenziazione dei costi effettivi e di quelli imputati al personale per
ogni servizio erogato, al monitoraggio del loro andamento nel tempo.
Va ricordato infine che sono in fase di completamento i seguenti processi: sostituzione dell'Albo
Pretorio comunale "materiale" con l'Albo Pretorio “on line”, implementazione e maggior diffusione
dell'utilizzo della posta elettronica certificata (Pec), consolidamento del processo di utilizzo della
firma digitale, approvazione dei nuovi regolamenti sul procedimento amministrativo e per
l'esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi, individuazione delle organizzazioni di
consumatori e utenti per la preparazione di una giornata pubblica sulla trasparenza nel corso del
2011.
Ci permettiamo una unica osservazione. Non sarebbe auspicabile un ampio momento informativo
del personale su questi argomenti?
Lecce nel progetto BHC
Il nostro comune fa parte da tempo della rete di città che hanno utilizzato i fondi europei per il
miglioramento dello sviluppo urbano. Dopo Urban I ed Urban II è stata costituita la rete con il
programma URBACT I e poi URBACT II.
All’interno di Urbact II, con lo scopo di favorire lo scambio di esperienze realizzate e diffondere le
conoscenze e le pratiche acquisite, tra gli altri è nato il progetto Building Healthy Communities,
mirato alla costruzione delle cosiddette "comunità salutari".
Lecce partecipa al progetto BHC attraverso il settore il settore Urbanistica, insieme alle città di
Torino (capofila), Amaroussion (Grecia), Bacau, Baia Mare (Romania), Barnsley, Belfast (Regno
Unito), Lidingo (Svezia), Lodz (Polonia) e Madrid (Spagna).
Il progetto, che ha come oggetto l’analisi dei fattori urbani che influenzano la salute e la qualità
della vita nelle nostre città, prevede in caso di sviluppo positivo dello stesso, la possibilità di
presentare “Piani di Azione Locali” per i quali sia possibile attingere a finanziamenti europei,
regionali o nazionali.
Il percorso ha avuto inizio nel mese di giugno 2008 e terminerà a luglio 2011; si sono svolti diversi
Workshop Tematici e riunioni del Comitato di Pilotaggio, oltre a meeting ed incontri nelle città
partners di progetto, a cui i nostri referenti hanno partecipato.
Proprio nel corso dell’ultimo Workshop Tematico, svoltosi a Bacau (Romania) dal 30/09 al 02/10
u.s. è stata manifestata la volontà di organizzare il prossimo evento a marzo, 14 e 15, proprio nella
nostra Lecce.
Attualmente il gruppo di lavoro è impegnato nella fase più importante che consiste nella
definizione del Piano di Azione Locale.
Il piano di azione locale della città di Lecce: una delle problematiche affrontate all’interno del
piano di azione è quella relativa alla localizzazione dei tralicci di alta tensione. Questi di fatto
risultavano, sulla base del tessuto edificato all’epoca del loro impianto, tutti ubicati all’esterno del
centro abitato (attuale periferia) e pertanto non creavano alcun problema di interferenza sulla
vivibilità delle zone né tanto meno alcuna conseguenza e ricaduta sulla salute dei residenti. A
distanza di alcuni decenni la situazione si è totalmente modificata grazie allo sviluppo delle aree
residenziali (e non) dell’intera città che ha determinato, in attuazione delle previsioni dello
Strumento Urbanistico Generale, una crescita del tessuto edificato che è andato ad inglobare le
aree interessate dalle servitù di tali tralicci di alta tensione. La situazione sulla quale
l’amministrazione si trova a confrontarsi è quella di rispondere con adeguati provvedimenti di
tutela della salute dei cittadini mediante l’eliminazione degli elementi tecnologici che creano
dannosi campi elettromagnetici; obiettivo questo che può essere raggiunto mediante
l’interramento delle stesse linee di media e alta tensione attraverso un progetto, appunto, da
predisporre in collaborazione con gli Enti gestori e con le altre Istituzioni operanti sul territorio. Le
aree individuate per la sperimentazione di nuove pratiche urbane connesse alla rigenerazione
urbana e al decoro sono: il centro storico, dove alcuni interventi sono stati compiuti - e il comparto
45.
Nell’immediato sono previsti una serie di eventi informativi: in particolare, domenica 13 febbraio
dalle ore 11 alle 13 sarà allestito un gazebo a Porta Rudiae grazie al supporto dei presidenti delle
Circoscrizioni interessate (Centro e Rudiae-Ferrovia), per informare la cittadinanza sul percorso
condotto, mentre il 22/02 nell’ex Conservatorio di S. Anna si svolgerà un convegno a cui
parteciperanno gli addetti ai lavori.
Lecce e i 150 anni dell'Italia unita
Sabato 12 alle 17,30 nell'istituto Marcelline il prof. Giuseppe Galasso apre un ciclo di incontri sul
tema “Il Mezzogiorno nell'Italia unita”. Sabato 19 ci sarà Ernesto Galli della Loggia, il 26 c Pietro
Craveri, il 5 marzo Paolo Macry, il 17 Paolo Mieli. Il 23 marzo il ciclo sarà concluso da una tavola
rotonda.
Presentando questa iniziativa, organizzata dal Comune in collaborazione con l'Università, il sindaco
Perrone ha detto che “Lecce è una città attenta a questo genere di iniziative e mi aspetto un ampio
riscontro di pubblico. Vorremmo anche cogliere questa occasione per discutere insieme, e lo
faremo nella tavola rotonda conclusiva del 23 marzo, di che cosa sono il Sud e il Nord oggi, anche
alla luce delle indicazioni che gli storici invitati ci avranno dato nel corso di questo ciclo”.
Il prof. Gianni Donno dell'università, coordinatore scientifico degli incontri, ha scritto nella
presentazione per il Corriere del mezzogiorno sponsor degli incontri: “Saranno presenti uomini di
studio, con cui discutere appassionatamente di 'verità' storiche che non sono mai 'oggettive'! E le
tematiche di discussione non mancano, prima fra tutte il riaffiorare di sentimenti antiunitari, cui
hanno dato sempre alimento nostalgie filoborboniche e pulsioni papaline, ed anche, dal
dopoguerra, un gramscismo militante, con la recriminazione contadinistica antigaribaldina e
antisabauda. Un insieme di sottoculture che al Sud – ancor più delle ripetute critiche leghiste –
hanno regolarmente dato sostegno alla cultura dell'alibi circa le perduranti manchevolezze
(“fummo conquistati ed espropriati”), con la connessa richiesta di risarcimento per quel 'torto
storico subìto'. L'ideologia sudista dell'assistenza, quindi, torna a cercare, con l'anniversario di
quest'anno, nuove motivazioni e appoggi al Pianto Antico del Sud, che sempre si rinnova, quando si
stringono i cordoni della borsa pubblica”.
giurisprudenza
CdS 782/2011: appalti, valutazione condanne concorrenti
Spetta agli enti locali e alla PA valutare le condanne dei concorrenti ad una gara.
Secondo il Consiglio di Stato - Sezione sesta – che si è pronunciato con la decisione 3 febbraio 2011
n. 782, le valutazioni relative alla gravità delle condanne riportate dai concorrenti ed alla loro
incidenza sulla moralità professionale spettano alla stazione appaltante e non al concorrente
medesimo. Infatti, il concorrente è tenuto a indicare tutte le condanne riportate, non potendo
operare a monte alcun "filtro" e omettendo la dichiarazione di alcune di esse sulla base di una
selezione compiuta secondo criteri personali (Consiglio di Stato, sez. IV, 10 febbraio 2009, n. 740).
Ciò spiegano i giudici amministrativi, indipendentemente dall’inserimento dell’obbligo in una
specifica clausola del bando o del disciplinare di gara. Non solo. Spiegano ancora i consiglieri di
palazzo Spada: l’omissione, o la non veridicità, della dichiarazione sul possesso dei requisiti
necessari per la partecipazione alle procedure di affidamento delle concessioni e degli appalti
pubblici, e specificamente “di non trovarsi nella causa di esclusione prevista dall’art. 38 D.Lgs. n.
163”. Essa assume rilevanza, infatti, non solo in quanto non consente alla stazione appaltante una
completa valutazione dell’affidabilità del concorrente, ma anche, e soprattutto, in quanto
interrompe il nesso fiduciario che necessariamente deve presiedere ai rapporti tra PA e soggetto
aggiudicatario del contratto posto in gara. E’ legittimo quindi il comportamento dell’ente
territoriale o locale che, riscontrata la non veridicità della dichiarazione resa ai sensi del DPR n. 445
del 2000, revochi l’aggiudicazione provvisoria disposta a favore del consorzio ricorrente. Ciò con
conseguente carenza di interesse, in capo al consorzio stesso, a coltivare i capi d’appello
riguardanti, rispettivamente, l’ulteriore motivo di revoca per irregolarità contributiva e l’atto
dirigenziale n. 326 del 22 dicembre 2009, recante revoca della determinazione a contrattare. (alm)
ancitel 090211
CdS 673/2011: appalti, rapporti familiari fra imprese
I rapporti familiari sono un ostacolo per la presentazione delle offerte in una procedura ad
evidenza pubblica.
Alle imprese legate da rapporti familiari è vietato partecipare a una medesima procedura di gara,
anche nel caso di offerte imputabili a un unico centro decisionale. Lo ha affermato il Consiglio di
Stato - Sezione quarta – con la decisione 28 gennaio 2011 n. 673, soffermandosi
sull’interpretazione del D.Lgs. 163/2006 (articolo 34, comma 2) e dell’articolo 2359 del codice
civile. Norme che ricorrono quando sussista una situazione di collegamento sostanziale, desumibile
da univoci elementi individuati in concreto dalla stazione appaltante, dai quali emerga un rapporto
tra società, tale da alterare il libero svolgimento della gara nel rispetto della par condicio e dei
principi di trasparenza ed efficacia delle procedure di aggiudicazione.
Il riferimento a un " unico centro decisionale consente l'esclusione di concorrenti che siano tra loro
in un rapporto di effettivo controllo, ancorché realizzato attraverso ipotesi non riconducibili allo
schema civilistico. Pertanto – spiegano i giudici - è sufficiente la presenza di significativi indici
rivelatori di un collegamento materiale, affinché sorga l'onere, in capo alla stazione appaltante, di
verificare se esso sia stato tale da alterare il normale meccanismo di gara.
Il principio sostanzialistico contenuto nell’articolo 34 in questione comporta la possibilità, per le
stazioni appaltanti, di procedere ad una verifica più approfondita circa le relazione di collegamento
fra i partecipanti alla gara. In particolare, secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale,
l'esistenza di un legame familiare tra imprese concorrenti, ove accompagnato da elementi di
oggettiva partecipazione societaria, costituisce un'ipotesi di concentrazione del potere decisionale
in capo ad un unico centro di interessi. (alm)
ancitel 090211
Tar Lazio 1074/2011: sgombero esercizio commerciale
E' legittimo l'ordine di sgombero di un esercizio commerciale disposto dal sindaco per mancanza
della licenza di agibilità.
Con il ricorso in commento una società ha impugnato l’ordinanza del Sindaco di un Comune laziale,
con la quale è stata disposta la chiusura dell’esercizio commerciale di ristorante, ubicato al primo
piano di un complesso alberghiero, in quanto esercitato in locale da ritenersi abusivo e, pertanto,
sprovvisto del certificato di abitabilità di cui all’art. 221 del R.D. n. 1265 del 1934. Secondo i giudici
del Tribunale amministrativo di Roma ciò che rileva, ai fini dell’infondatezza del ricorso, è la
circostanza che l’ordinanza impugnata sia stata adottata da parte del Comune ai sensi del
combinato disposto degli artt. 221 e 222 del T.U.L.S. Il richiamato articolo 221 dispone che: “ Gli
edifici o parti di essi indicati nell'articolo precedente non possono essere abitati senza
autorizzazione del podestà, il quale la concede quando, previa ispezione dell'ufficiale sanitario o di
un ingegnere a ciò delegato, risulti che la costruzione sia stata eseguita in conformità del progetto
approvato, che i muri siano convenientemente prosciugati e che non sussistano altre cause di
insalubrità. …”. Il successivo art. 222, dispone a sua volta che: “Il podestà, sentito l'ufficiale
sanitario o su richiesta del medico provinciale, può dichiarare inabitabile una casa o parte di essa
per ragioni igieniche e ordinarne lo sgombero. “. Va subito rilevato, spiegano i giudici capitolini, che
l'autorizzazione (o licenza) di agibilità - introdotta dal richiamato articolo 221 in un'epoca in cui le
prescrizioni urbanistiche erano pressoché inesistenti - riguarda solo la salubrità "degli ambienti", e
quindi l'edificio in se stesso considerato, ossia il solo manufatto edilizio. Va rilevato ancora che il
rilascio del cosiddetto certificato di agibilità sanitaria è prescritto da tale disposizione con riguardo
non soltanto agli immobili ad uso strettamente abitativo, ma anche a quelli adibiti (o da adibire) a
scopi diversi, purché l'attività che vi si dovrà svolgere preveda comunque un uso che comporti la
frequentazione da parte delle persone: la frase "gli edifici o parti di essi non possono essere abitati
senza autorizzazione” va infatti interpretata in senso estensivo, attese le finalità che la legge
chiaramente si prefigge, che sono quelle di evitare danni alle persone che si trovino ad
intrattenersi in locali che, qualora non sottoposti ad adeguato controllo da parte dell'autorità
sanitaria, potrebbero non avere determinate caratteristiche di igienicità, salubrità, sufficiente
areazione ecc (Cassazione penale, sez. I, 5 aprile 1996, n. 5588). L'indagine che il sindaco è
chiamato a svolgere per il rilascio dell'autorizzazione di cui all'art. 221 è, pertanto, finalizzata al
solo accertamento della conformità della costruzione al progetto approvato e della mancanza di
cause di insalubrità limitate alla costruzione edilizia in sé considerata. Va poi aggiunto che, secondo
l’orientamento della giurisprudenza, l'atto propulsivo per il rilascio della licenza di abitabilità di un
immobile deve muovere dal titolare della relativa concessione edilizia e la data della conseguita
abitabilità è sempre quella di rilascio del relativo provvedimento autorizzatorio ex art. 221 T.U.L.S.
(Consiglio di Stato, sez. IV, 4 agosto 1986, n. 538). Tale disposizione, pertanto, legittima il divieto di
prosecuzione dell'attività in locali privi di abitabilità (cfr. T.A.R. Sardegna, Cagliari, 6 febbraio 2002,
n. 115); e legittimamente l'amministrazione – ai sensi dell’articolo medesimo - dispone l'ordine di
sgombero di un'immobile in caso di mancanza della licenza di agibilità, che costituisce appunto
presupposto indispensabile perché un locale possa essere frequentato, a prescindere dalla
effettiva salubrità, igienicità ed incolumità del locale stesso.
ancitel 040211
Tar Lazio 1075/2011: lottizzazione abusiva in caso di alienazione e frazionamento di lotti
Costituiscono lottizzazione abusiva i casi di alienazione e frazionamento di lotti in cui traspaiano
elementi di per sé rivelatori della utilizzabilità del terreno solo per finalità edificatorie.
Nella pronuncia in rassegna i ricorrenti, divenuti proprietari di undici appezzamenti di terreno,
provenienti dalla divisione del fondo di un terreno sito nel territorio del Comune di Roma, hanno
impugnato il provvedimento con il quale lo stesso Ente ha loro ingiunto la sospensione della
lottizzazione abusiva ed ha ordinato l’interruzione delle opere abusive eventualmente in corso,
vietando contestualmente di disporre con atto tra vivi delle rispettive proprietà private. Il ricorso è
infondato secondo i giudici del Tribunale amministrativo di Roma che spiegano: l’art. 18 della L. 28
febbraio 1985, n. 47, rubricato “Lottizzazione”, dispone testualmente che: “Si ha lottizzazione
abusiva di terreni a scopo edificatorio quando vengono iniziate opere che comportino
trasformazione urbanistica od edilizia dei terreni stessi in violazione delle prescrizioni degli
strumenti urbanistici, vigenti o adottati, o comunque stabilite dalle leggi statali o regionali o senza
la prescritta autorizzazione; nonché quando tale trasformazione venga predisposta attraverso il
frazionamento e la vendita, o atti equivalenti, del terreno in lotti che, per le loro caratteristiche
quali la dimensione in relazione alla natura del terreno e alla sua destinazione secondo gli
strumenti urbanistici, il numero, l'ubicazione o la eventuale previsione di opere di urbanizzazione
ed in rapporto ad elementi riferiti agli acquirenti, denuncino in modo non equivoco la destinazione
a scopo edificatorio. Nel caso in cui il sindaco accerti l'effettuazione di lottizzazione di terreni a
scopo edificatorio senza la prescritta autorizzazione, con ordinanza da notificare ai proprietari delle
aree ed agli altri soggetti indicati nel primo comma dell'articolo 6, ne dispone la sospensione. Il
provvedimento comporta l'immediata interruzione delle opere in corso ed il divieto di disporre dei
suoli e delle opere stesse con atti tra vivi, e deve essere trascritto a tal fine nei registri immobiliari.
Trascorsi novanta giorni, ove non intervenga la revoca del provvedimento di cui al comma
precedente, le aree lottizzate sono acquisite di diritto al patrimonio disponibile del comune il cui
sindaco deve provvedere alla demolizione delle opere. In caso di inerzia del sindaco si applicano le
disposizioni concernenti i poteri sostitutivi di cui all'articolo 7. L'art. 18 della L. n. 47 del 1985
disciplina, pertanto, due diverse ipotesi di lottizzazione abusiva, la prima, c.d. materiale, relativa
all'inizio della realizzazione di opere che comportano la trasformazione urbanistica ed edilizia dei
terreni, sia in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici, approvati o adottati, ovvero
di quelle stabilite direttamente in leggi statali o regionali, sia in assenza della prescritta
autorizzazione; la seconda, c.d. formale (o cartolare), che si verifica allorquando, pur non essendo
ancora avvenuta una trasformazione lottizzatoria di carattere materiale, se ne sono già realizzati i
presupposti con il frazionamento e la vendita, o altri atti equiparati, del terreno in lotti (che per le
specifiche caratteristiche, quali la dimensione dei lotti stessi, la natura del terreno, la destinazione
urbanistica, l'ubicazione e la previsione di opere urbanistiche, e per altri elementi riferiti agli
acquirenti, evidenzino in modo non equivoco la destinazione ad uso edificatorio), creando così una
variazione in senso accrescitivo sia del numero dei lotti che in quello dei soggetti titolari del diritto
sul bene; il bene giuridico protetto dalla predetta norma, quindi, è non solo l'ordinata
pianificazione urbanistica, ma anche (e soprattutto) l'effettivo controllo del territorio da parte del
soggetto titolare della stessa funzione di pianificazione (cioè dal Comune), cui spetta di vigilare sul
rispetto delle vigenti prescrizioni urbanistiche, con conseguente legittima repressione di qualsiasi
intervento di tipo lottizzatorio, non previamente assentito (nel caso di specie, si è in presenza di
una lottizzazione cartolare abusiva) ( T.A.R. Lazio Roma, sez. II, 05 marzo 2009, n. 2306). Pertanto,
secondo la normativa di riferimento, la lottizzazione cartolare, per essere ricompresa nella
lottizzazione abusiva, deve consistere in un illecito frazionamento di lotti, che risulti preordinato in
modo non equivoco a fini di edificazione, sia pure sulla base di una serie di indizi (dimensioni dei
lotti compravenduti, attività svolta dagli acquirenti, prossimità dei lotti a località residenziali o
turistiche); peraltro in materia - seppure è necessario che l'accertamento del presupposto di cui
all'art. 18 della L. n. 47 del 1985 comporti una ricostruzione di un quadro indiziario sulla scorta
degli elementi indicati nella norma, dalla quale sia possibile desumere in maniera non equivoca la
destinazione a scopo edificatorio degli atti posti in essere dalle parti - è sufficiente che lo scopo
edificatorio emerga anche da un solo indizio ( T.A.R. Campania Salerno, sez. II, 16 aprile 2010, n.
3932). Non è necessario, pertanto, che gli elementi indicati nel richiamato art. 18 siano tutti
presenti in concorso tra di loro, essendo sufficiente che lo scopo edificatorio emerga in modo non
equivoco da uno o più indizi, anche diversi da quelli che si rinvengono nell’elencazione non
tassativa del medesimo art. 18 ( Consiglio di Stato, sez. V, 2 dicembre 2008, n. 5930). Costituiscono,
quindi, lottizzazione abusiva i casi di alienazione e frazionamento di lotti in cui traspaiano elementi
di per sé rivelatori della utilizzabilità del terreno (per le oggettive modalità di frazionamento e per
la non contestata contiguità ad assi viari di collegamento e ad insediamenti abitativi preesistenti)
solo per finalità edificatorie. In tal caso l'abuso risulta dalla semplice esistenza di una lottizzazione
inequivocabilmente edificatoria, abusiva sia poiché non prevista dalla vigente pianificazione
territoriale urbanistica, sia poiché non autorizzata dal Comune, non richiedendosi, quindi, alcuna
ulteriore attività accertativa da parte del Comune circa la sussistenza (peraltro assai difficilmente
dimostrabile) di un intento soggettivo edificatorio. Ed infatti la lottizzazione c.d. cartolare prescinde
dalla prova di qualsiasi intento di lottizzare abusivamente e rileva, invece, obiettivamente per il
solo fatto del frazionamento e della vendita in lotti di un'area, purché questi lotti per le loro
dimensioni, per la natura del terreno, per il numero, per la eventuale previsione di opere di
urbanizzazione e in rapporto ad altri elementi riferiti agli acquirenti evidenzino, in modo non
equivoco, la destinazione a scopo edificatorio degli stessi (Consiglio di Stato, sez. IV, 11 ottobre
2006, n. 6060).
ancitel 040211
fuorisacco
Assemblea della cooperativa
Si terrà in prima convocazione il 14 febbraio alle ore 18, presso la sede di via Palmieri, in seconda
convocazione sempre alle 18 di martedì 15 febbraio.
All'ordine del giorno modifiche statutarie obbligatorie per legge. Sono ammesse massimo due
deleghe per partecipante.
Nostri Amministratori alla maratona di Roma?
Maratona di Roma: al via la seconda edizione di “Sindaci e Amministratori Pubblici 2011”.
Durante la 17° edizione della Maratona di Roma, in programma il 20 marzo 2011, anche
quest’anno si terrà il campionato nazionale “Sindaci e Amministratori Pubblici”. L’evento, giunto
alla seconda edizione, ha nell’anno passato soddisfatto sia l’organizzazione della Maratona di Roma
che Anci Emilia Romagna, gli enti promotori dell’iniziativa, che auspicano di veder crescere il
numero di amministratori che si cimenteranno nell’impegnativa gara capitolina.
Coloro interessati all’iniziativa si possono mettere in contatto con la segreteria di Anci EmiliaRomagna scrivendo a [email protected] o telefonando al numero 051/4156811,
oppure contattare l’organizzazione della Maratona di Roma, 06/4065079. (am)
Vi siete accorti che siamo arrivati al numero 50 del notiziario?
E che stiamo cercando di essere sempre puntuali, due volte la settimana?
Ma tu che stai leggendo, darci una mano per rendere il notiziario più
interessante....proprio no????
(chissà come è che moltissime caselle di posta elettronica di assessori e consiglieri
sono sempre strapiene e le mail ci tornano indietro...non sanno cosa si perdono!)
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È ben nota la pretesa di avere un posto al sole. Meno noto è che il sole
tramonta appena il posto è raggiunto.
Karl Kraus, 1874 – 1936
autore satirico, aforista, scrittore e giornalista austriaco, è noto specialmente per le sue critiche
taglienti alla cultura, alla società, alla stampa e ai politici tedeschi
accadde oggi
1858, una bambina francese, Bernadette Soubirous, annuncia di aver avuto una visione della
Madonna nella grotta del costone roccioso chiamato Massabielle, vicino Lourdes
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a cura dell'ufficio documentazione del settore “politiche comunitarie”
contatti / info
pino sparro – marco laudisa
0832.682977-75
[email protected]