Rapporto in PDF - infoMercatiEsteri

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Rapporto in PDF - infoMercatiEsteri
MALAYSIA
A cura di:
Ambasciata d'Italia - MALAYSIA
Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese
[email protected]
Con la collaborazione di:
Agenzia per la promozione all'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE
Camere di Commercio italiane all'estero
www.infomercatiesteri.it
INDICE
PERCHE'
Perchè MALAYSIA
Dati generali
Dove investire
Cosa vendere
OUTLOOK POLITICO
Politica interna
Relazioni internazionali
OUTLOOK ECONOMICO
Quadro macroeconomico
Politica economica
Indicatori macroeconomici
Tasso di cambio
Bilancia commerciale
Saldi e riserve internazionali
Investimenti - Stock
Investimenti - Flussi
Barriere tariffarie e non tariffarie
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT
Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica
Indici di Apertura al commercio internazionale
Fattori maggiormente problematici per fare business
Business Cost
Indice Doing Business
ACCESSO AL CREDITO
Accesso al credito
RISCHI
Rischi politici
Rischi economici
Rischi operativi
RAPPORTI CON L'ITALIA
Overview
Scambi commerciali
Investimenti con l'Italia - Stock
Investimenti con l'Italia - Flussi
Flussi turistici
MALAYSIA
PERCHE'
PERCHÈ MALAYSIA
Posizione strategica
Risorse abbondanti
Varie opportunità di investimenti
Riconoscimento del Made-In-Italy
Flussi investimenti all'estero
Posta al centro della regione del sud-est asiatico, il paese presenta un vantaggioso sistema
d’incentivi agli investimenti, una diffusa conoscenza della lingua inglese, un buon livello di
infrastrutture, una manodopera generalmente qualificata e dai costi contenuti, che possono garantire al Sistema Italia una costante
e solida presenza nell'intera regione. Il 40%degli investimenti si e' avuto nello Stato di Johor, il 20% nel Sarawak, il 10% a Penang.
Posizione strategica
Per le imprese italiane oggi non basta più puntare sulle esportazioni, ma è necessario anche
ragionare in termini di collaborazione industriale per meglio penetrare i mercati esteri. Per la
Malaysia si può non solo trarre vantaggio dai costi più bassi della manodopera ma siglare appositi accordi di joint venture con
partner locali, facendo valere una risorsa per cui le imprese italiane sono largamente accreditate e che possono inoltre portarsi
dietro senza dover spendere ingenti capitali, una risorsa immateriale come quella di un talento creativo, di uno stile e design per
tanti aspetti.
Risorse abbondanti
Il programmati per la modernizzazione delle infrastrutture prevede investimenti in vari settori
(trasporti,ferrovie,porti aeroporti,petrolifero,IT.I progetti approvati nel 2014 sono cresciuti
dell'8% rispetto al 2013 ed hanno riguardato i settori dei servizi(63,4%)e industria(30,5%). Massimo finanziamento raggiunto nei
comparti petrolifero,energia/elettronica,chimico,metallurgico,trasporti,alimentare e macchinari per l'industria. Gli Stati della Malesia
del Nord, zona industriale che alimenta il 45% delle esportazioni, sono i maggiori destinatari di investimento.
Varie opportunità di investimenti
In un paese come la Malaysia le aziende italiane hanno quindi la possibilità di emergere,
grazie alle loro specializzazioni, oltre che nei settori tipici del "made in Italy", nella
produzione di alcuni beni d'investimento intermedi: dalle macchine utensili alla metallurgia,
all'automotive, dalla chimica di base al medicale, alle biotecnologie, dal settore dell'oleodinamica, alla protezione dell'ambiente e alle
green energies.
Riconoscimento del Made-InItaly
La Malaysia inoltre è un importante investitore sull'estero. Le principali multinazionali locali e
i fondi sovrani hanno effettuato notevoli investimenti in Gran Bretagna, Paesi del Golfo, India,
Cina, Turchia, Australia e Nuova Zelanda. Esistono quindi i presupposti, laddove si individuino interessanti prospettive di business
(real estate,turismo, acquisizione di aziende di nicchia altamente specializzate, industria alimentare o delle griffe del settore fashion)
che aziende malesi possano investire in Italia.
Flussi investimenti all'estero
Ultimo aggiornamento: 28/04/2015
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DATI GENERALI
Forma di stato
Federazione di monarchie costituzionali
Superficie
329.733 km2
Lingua
Malese (nazionale), Inglese (commerciale), Cinese, Tamil
Religione
Islam (61,3%), Buddismo (19,8%), Induismo(6,3%), Cristianesimo (9,2%)
Moneta
Malaysian Ringgit (RM / MYR)
Ultimo aggiornamento: 23/04/2015
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MALAYSIA
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DOVE INVESTIRE
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
Macchinari e apparecchiature
Costruzioni
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
Servizi di informazione e comunicazione
Prodotti farmaceutici di base e
preparati farmaceutici
Il settore della Sanità in Malaysia è in forte crescita, e si prevede che tale settore
raggiungera’ nel 2016 un valore di 971 miliardi di U$, con una crescita annua del 24%. Nel
2014 sono stati approvati 15 progetti con investimento totale di oltre 500 milioni di Ringgit (di
cui il 60% investimenti provenienti dall’estero) . Si registra una crescente domanda per il settore di emodialisi che ha visto un
investimento da parte di un operatore estero per 230 milioni di Ringgit. Le priorita’ del governo sono di favorire la biofarmaceutica
con alto valore aggiunto, facilitando la crescita di importanti realta’ internazionali al fine di diffondere il know-how all’industria locale.
Sono previsti nel corso del prossimo quinquennio investimenti nel settore della sanità pubblica e privata per 9 miliardi di Euro. Entro
il 2015 entreranno in funzione nel paese 17 nuove strutture ospedaliere private per circa 4.500 posti letto ed un investimento
complessivo superiore al miliardo di Euro. Altri tre ospedali privati espanderanno le loro strutture per 770 posti letto. In forte crescita
le prestazioni sanitarie fornite a pazienti stranieri. Circa 1.900 dei nuovi posti letto saranno riservati per tale scopo. Il 2014 ha fatto
registrare in Malaysia un record nell'arrivo di turisti che hanno usufruito di trattamenti medico-ospedalieri in oltre 40 centri
specializzati e cliniche private. Sono stati registrati oltre 500.000 persone per un'entrata superiore ai 125 milioni di Euro. In aumento
i trattamenti cosmetici, ortopedici, oncologici e fecondazione in vitro. Principali paesi di provenienza: Indonesia, Giappone, Cina e
Paesi del Golfo. Si ritiene che l’industria farmaceutica crescerà notevolmente nel corso del corrente anno. La positiva permormance
è stata ottenuta grazie ai massicci investimenti esteri e locali, autorizzati per la realizzazione di nuovi laboratori di ricerca e impianti
produttivi. All’industria farmaceutica si affianca quella degli apparati medicali per la diagnosi, prevenzione, monitoraggio e
trattamento delle malattie, handicap, attrezzature chirurgiche ed ortopediche. L'industria dei dispositivi medicali in Malaysia e' in forte
crescita . Sinora ha attirato RM 23.6 miliardi (Euro 5,6 miliardi) di investimenti diretti dall’estero, mentre le esportazioni sono state
superiori ai RM 10 miliardi (Euro 2,4 miliardi) all'anno, per lo più verso i mercati G3 ovvero Stati Uniti, Europa e Giappone. Si
prevede inoltre che tale settore creera’ entro il prossimo quinquennio oltre 40.000 posti di lavoro rispetto agli attuali 46 mila
occupati. Secondo il Malaysian Investment Development Authority che ha effettuato una approfondita analisi del settore degli
dispositivi medicali, si evidenzia come l'industria locale si stia spostando dai prodotti a base di gomma a prodotti ad alto valore
aggiunto e dispositivi medici di ordine superiore, a base di plastica, di silicone e di leghe metalliche (quali apparecchiature
elettromedicali, dispositivi cardiovascolari, dispositivi ortopedici, prodotti diagnostici in vitro). Attualmente la Malaysia fornisce l'80%
del mercato mondiale dei cateteri ed oltre il 60% dei guanti in gomma, compresi i guanti medicali. In Malaysia vi sono circa 180
fabbricanti di guanti in lattice per uso chirurgico ed ambulatoriale ed alcuni produttori, con partnership estere, di cateteri, cannule,
aghi endovena, lenti a contatto. La maggior parte delle attrezzature mediche è di importazione. Come accennato, la Malaysia ha
l’ambizione di diventare un punto di riferimento per il continente asiatico riguardo ai trattamenti medici a cui ricorrono in numero
crescente gli stranieri, grazie alle eccellenti strutture sanitarie ed alla presenza di una comunità multi-linguistica e multietnica
(cinese, malay, indiana), che facilita notevolmente lo sviluppo del turismo medicale. L’importazione di attrezzature medicali è
costituita in larga parte da attrezzi chirurgici, sterilizzatori, strumentazioni per uso medico e veterinario, articoli ortopedici,
apprecchiature per l’udito, pacemakers, apparecchiature per diagnostica. Il peso del nostro export in questo settore è ancora
marginale. Occorrerà invece puntare su di esso, considerate le enormi potenzialità che offre per le ragioni sopra descritte.
Macchinari e apparecchiature
Scegliere opzione "Cosa Vendere" per trovare altri settori strategici
Costruzioni
ANDAMENTO DEI FLUSSI DI INVESTIMENTO:La Malaysia offre rilevanti opportunità per gli
investitori esteri. Posta al centro della regione del sud-est asiatico, il paese presenta, infatti,
un vantaggioso sistema d’incentivi agli investimenti. Si classifica al secondo posto in Asia, preceduta solo da Singapore, tra i paesi
considerati più attraenti per gli investimenti in infrastrutture, secondo quanto riportato dal rapporto "Arcadis Global Infrastructure
Investment Index". Secondo tale studio, l'infrastruttura è la spina dorsale del paese ed e’ anche un catalizzatore per il suo sviluppo
economico a lungo termine. Con un tasso medio annuo di crescita della popolazione pari all’1,4%, appare chiaro che gli investimenti
in nuove infrastrutture saranno un’esigenza sempre piu’ forte in Malaysia. Se si considera poi l’obiettivo di diventare un paese ad
alto reddito entro il 2020, e' evidente l'impegno delle autorita' locali a investire risorse per creare infrastrutture funzionali e centri
urbani produttivi e vivibili, paragonabili alle altre città piu' importanti nel mondo. Le buone infrastrutture e un efficente network di
servizi, un ambiente macroeconomico abbastanza stabile, un mercato interno in crescita, un efficente sistema bancario, una
disponibilità di manodopera specializzata a prezzi concorrenziali e una diffusa conoscenza della lingua inglese fanno della Malaysia
una delle mete preferite dagli investitori stranieri. Dal rapporto “Asia Business Outlook Survey 2014”, emerge che il 44% delle
multinazionali che sono gia’ presenti nel paese hanno espresso l’intenzione di effettuare ulteriori investimenti. La Malaysia sale al 4°
posto nella classifica dei principali Paesi dell'area destinatari di investimenti esteri, preceduta da Cina, India ed Indonesia. Il rapporto
evidenzia anche come ci sia un raffredamento da parte degli investitori ad utilizzare i due hub di Hong Kong e Singapore, a causa
degli alti costi degli immobili, del personale, dei servizi e del costo della vita per gli espatriati. Da segnalare anche l’intenzione da
parte degli investitori di ridurre gli investimenti in Taiwan, Filippine, Vietnam e Thailandia. Il MIDA/Malaysian Investment
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Development Authority ha annunciato che nel 2013 il totale degli investimenti in Malaysia ha raggiunto i 216,5 miliardi di Ringgit
(circa 51,8 miliardi di Euro) crescendo di oltre il 30% rispetto al 2012. Tale importo si riferisce a 5.669 progetti (di cui 14
megaprogetti superiori ai 250 milioni di Euro indirizzati a settori ad alta crescita ed alti margini operativi). Si prevede che i nuovi
progetti approvati forniranno lavoro a circa 192.000 unita’ di personale. Tale trend sembra tuttavia essersi attenuato nel 2014 anno
in cui gli investimenti stranieri sono diminuiti dell'8% e con in testa il Giappone, Singapore, Cina e Corea, a seguire Europa e USA
con una quota complessiva del 24,5%. Piu’ in dettaglio, il 24,1% degli investimenti totali (circa 12,5 miliardi di Euro) riguarda il
settore manufatturiero (in particolare elettronica, componenti elettriche, petrolio, veicoli, e chimica) mentre il 66,8% riguarda i
servizi. I principali settori dove sono stati effettuati gli investimenti: petrolchimico , chimico, elettronico-elettrico. Il 40% degli FDI si
sono indirizzati nello Stato di Johor , al confine con Singapore, il 20% nel Sarawak e il 10% a Penang. I principali paesi investitori
nel settore manufatturiero sono: USA , Corea del Sud , Singapore, Giappone e Cina.
Coke e prodotti derivanti dalla
raffinazione del petrolio
-Oil & Gas
Servizi di informazione e
comunicazione
- Tecnologia dell’Informazione e delle Comunicazioni
Nell’ambito del 10^ Piano di Sviluppo Economico (2011-2015) sono state identificate alcune
aree chiave per lo sviluppo nazionale, fra le quali resta di primaria importanza il settore “oil & gas” sia come estrazione e produzione,
sia come indotto relativo alle industrie petrolchimiche. Il comparto ha contribuito alla formazione del PIL per il 22% nel 2014. Per
sostenerne la crescita sono state create valide infrastrutture, sia per esplorazioni offshore, sia per la creazione di tre zone
petrolchimiche che hanno attratto investimenti stranieri, in particolare da parte degli Sati Uniti, della Germania e del Giappone.
L’Ente di Stato Petronas è ovviamente il maggior investitore. L’interesse delle aziende italiane, non solo le grandi societa’ come
Saipem o Versalis del gruppo ENI, ma anche di quelle aziende medio piccole specializzate in prodotti di nicchia ad alto contenuto
tecnologico che operano nel settore delle attrezzature e componentistica del petrolchimico e oleodinamica, è molto elevato. Il
recnete crollo del prezzo del petrolio ha costretto la Petronas a rivedere i propri impegni finanziari cosi' rinunciando alla realizzazione
di alcuni progetti. Le nostre aziende ricercano partners commerciali e industriali per partecipare, con una veste locale, ai tenders e
alle forniture necessarie per sostenere lo sviluppo delle attività e dei nuovi investimenti. Il settore delle forniture oleodinamiche e
della componentistica riveste per il nostro paese rilevante importanza sia per le le esportazioni come per le attività di collaborazione
industriale o attrazione di investimenti esteri. Non a caso i pochi investimenti malesi diretti in Italia si sono indirizzati nell'acquisto di
società specializzate nella componentistica oleodinamica.
L’MSC Malaysia (Multimedia Super Corridor) è uno status che consente alle aziende
operanti nel settore delle tecnologie multimediali di ottenere numerosi incentivi fiscali. Attualmente 2.356 società hanno ottenuto lo
status MSC, delle quali oltre 500 a capitale straniero. L’MSC Malaysia è una inziativa volta a sviluppare l’industria dell’Information
Communication Technology per trasformare la Malaysia in una società della “conoscenza” trainata dalla new economy. Il Governo si
sta impegnando inoltre con la Telekom Malaysia a sviluppare la banda larga ad alta velocità nelle aree densamente popolate, come
l’area di Port Klang e la capitale, Kuala Lumpur. Il progetto richiederà per la sua realizzazione un decennio (2008-2018) e prevede la
connessione per oltre 34.000 industrie. Allo scopo di creare occupazione nel settore, si ricercano nuove aree di sviluppo,
particolarmente nell’industria dei servizi condivisi e nell’outsourcing. Le prospettive più interessanti per il settore sono i sistemi Voip,
l’accesso alle tecnologie senza filo ultimo miglio, attrezzature per videocamere di sorveglianza e identificazione frequenze radio. Il
sistema di diffusione televisivo adotta sia il modello analogico, (in via di eliminazione), sia quello digitale. Le prospettive commerciali
più significative riguardano i decoders, i trasmettitori digitali, i video server.
Ultimo aggiornamento: 27/05/2015
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MALAYSIA
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COSA VENDERE
Macchinari e apparecchiature
Costruzioni
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
Macchinari e apparecchiature
La fabbricazione di macchinari ed attrezzature per l’industria ha conosciuto un buon
progresso tecnologico. Il Governo malesiano ha avviato una politica di sviluppo per la
produzione di macchine con tecnologia ad elevato valore aggiunto, al fine di consentire il continuo avanzamento del livello di
industrializzazione del paese e di contrastare la competitività dei vicini Paesi asiatici, con mano d’opera più economica. Inoltre, il
terzo “Industrial Master Plan” ha fissato l’obiettivo di fare della Malaysia un “hub” regionale per la produzione e distribuzione di
macchinari ed apparecchiature ad alta tecnologia, come pure un centro regionale per la manutenzione, ricondizionamento e
miglioramento tecnologico delle macchine speciali. I settori ai quali viene data la priorità sono: i macchinari speciali per l’industria, le
attrezzature per la generazione di elettricità, le macchine per la lavorazione dei metalli, senza dimenticare le macchine per la
lavorazione della plastica e del legno. Nel comparto della meccanica, che rappresenta una buona percentuale dell’export italiano, il
nostro paese può avere voce in capitolo in relazione al trasferimento di tecnologia, alla costituzione di joint ventures produttive,
all’apertura di uffici di rappresentanza (utili, fra l’altro, per la partecipazione alle gare bandite nel paese), di uffici regionali per
l’espansione della propria attività nella regione asiatica e di uffici di assistenza post-vendita. In ogni caso, il Governo favorisce gli
investimenti esteri per promuovere l’innovazione, la creazione di talenti, la ricerca e sviluppo ed il marketing per massimizzare la
crescita del settore industriale. Si sottolinea la cospicua presenza di Finmeccanica in Malaysia, particolarmente per le forniture del
settore difesa ma anche nel settore del trasporto civile.Il recente accordo firmato tra L’A.I.A.D. - Federazione delle Aziende Italiane
per l'Aerospazio, la Difesa e Sicurezza, sotto l'egida del Ministero della Difesa Malese, con il Malaysian Defense and Security
Technology Park – MDSTP, del valore di un miliardo di Euro, contribuirà senza dubbio a rafforzare e sviluppare la ricerca tecnologica
e la collaborazione industriale tra le imprese italiane e malesi del settore.
------------------------------------------------------------------------------------- Tecnologie dell"informazione e delle Comunicazioni
L’MSC Malaysia (Multimedia Super Corridor) è uno status che consente alle aziende operanti nel settore delle tecnologie
multimediali di ottenere numerosi incentivi fiscali. Attualmente 2.356 società hanno ottenuto lo status MSC, delle quali oltre 500 a
capitale straniero. L’MSC Malaysia è una iniziativa volta a sviluppare l’industria dell’Information Communication Technology per
trasformare la Malaysia in una società della “conoscenza” trainata dalla new economy. Il Governo si sta impegnando inoltre con la
Telekom Malaysia per sviluppare la banda larga ad alta velocità nelle aree densamente popolate, come l’area di Port Klang e la
capitale, Kuala Lumpur. Il progetto prevede la sua realizzazione in un decennio (2008-2018) e prevede la connessione per oltre
34.000 industrie. Allo scopo di creare occupazione nel settore, si ricercano nuove aree di sviluppo, particolarmente nell’industria dei
servizi condivisi e nell’outsourcing. Le prospettive più interessanti per il settore sono i sistemi Voip, l’accesso alle tecnologie senza
filo ultimo miglio, attrezzature per videocamere di sorveglianza e identificazione frequenze radio. Il sistema di diffusione televisivo
adotta sia il modello analogico, (in fase di dismossione), sia quello digitale. Le prospettive commerciali più significative riguardano i
decoders, i trasmettitori digitali, i video server.
Costruzioni
Infrastrutture: l’efficiente rete di trasporto malese, con i suoi collegamenti stradali,
ferroviari, marittimi e aerei estensivi, ha sostenuto lo sviluppo economico nel corso
dell’ultimo decennio ed ambisce nel lungo termine a diventare il hub regionale del trasporto e della logistica. In particolare, il governo
sta sviluppando delle nuove ed importanti opere infrastrutturali quali:- Realizzazione del progetto di “Greater KL/KV Mass Rapid
Transit (MRT)”, maggior progetto mai attuato nel paese, con un costo stimato tra 11,6 e 16,1 miliardi di $USA. - La tratta ad alta
velocita' Kuala Lumpur-Singapore il cui costo e’ previsto intorno ai 10 miliardi di Euro. - Incremento della capacita' del porto di Klang
(con investimento da parte di Westports di circa 1 miliardo di $USA) e del PTP (con investimento di circa 1,5 miliardi di $USA). Incremento della capacità dell’aereoporto di Kuala lumpur KLIA, da 43milioni a 70 milioni di passeggeri.
- Edilizia: prosegue la crescita del settore con un +11,6% nel 2014, dopo il +10,9% raggiunto nel 2013 ed il + 15,5%
nel 2012 sostenuto principalmente dall’ingegneria civile,dall’edilizia residenziale e commerciale.Si assisterà ancora, nel prossimo
triennio, ad una crescita dell’industria delle costruzioni anche se ad un ritmo meno sostenuto, come coda al pacchetto di stimolo
concesso dal governo malesiano durante la crisi economica mondiale, ma anche per impegni futuri del Governo. Nell’ambito del 10°
Piano di Sviluppo (2010-2015) sono previsti progetti pubblici per circa 35 miliardi di Euro a fronte di investimenti privati per oltre 60
miliardi di Euro. Poiché il settore delle costruzioni dovrà rappresentare il volano per la trasformazione della Malaysia in una
economia avanzata nel 2020, il Governo ha programmato un tasso di crescita medio del settore pari al 6,5% annuo. Nonostante vi
siano segnali di lievitazione progressiva dei prezzi a causa dell’aumento del costo delle materie prime, il mercato immobiliare in
Malaysia è ancora molto competitivo rispetto agli altri paesi della regione asiatica.
- Logistica: si sta trasformando in un’industria cruciale, allo scopo di trasformare la Malaysia in un centro logistico nevralgico nella
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regione asiatica, è stato elaborato il “Malaysian Logistics Plan”, in grado di focalizzare politiche, strategie e regolamenti del settore.
Sono stati creati distretti logistici, suscettibili di ulteriore sviluppo, nelle maggiori regioni del paese, ovvero nei cosiddetti corridoi
economici Nord, Est, Sud (in particolare nella regione di Iskandar a Johor Bahru, al confine con Singapore) e delle regioni insulari
del Sabah e del Sarawak. Il principale obiettivo del Paese è quello di attrarre maggiori operatori marittimi, sostenere alleanze con
porti internazionali, migliorare le operazioni di carico e scarico attraverso l’incremento di attrezzature operative, senza contare che
alleanze possono nascere anche nel settore aeroportuale malesiano, ben organizzato ed efficiente. La presenza di operatori
economici stranieri nel settore è abbastanza cospicua, ma suscettibile di incremento date le ambizioni del paese. In questo contesto
non è da trascurare la liberalizzazione ed integrazione del settore della logistica nell’ambito dell’ “Asean Framework Agreement on
Services” (AFAS) che dovrebbe essere concluso a breve.Attualmente, l’apertura da parte di un operatore straniero di una
compagnia di spedizioni richiede una partecipazone al capitale non superiore al 49%. Allo scopo di migliorare il sistema logistico,
sarà sviluppato un sistema di trasporto intermodale. Nel quadro del 10^Piano di Sviluppo, saranno allocati oltre 600 milioni di Euro
per lo sviluppo di un sistema intermodale efficente.Il governo ha varato un piano di incentivi per migliorare la performance del
settore logistico. Piu’ precisamente sono disponibili: lo status di “ILS –Integrated Logistics Services”, lo status di “IILS – International
Integrated Logistics Services” ed il beneficio riconosciuto alle imprese che investano nelle attivita’ “Cold Chain” (attivita’ della catena
del freddo).Vi sono poi incentivi rivolti alle aziende che investano nelle attivita’ “Cold Chain”, quali impianti refrigerati ed autocarri
refrigerati, offrendo alle stesse il “Pioneer Status “ o immediate riduzioni di tasse (“Investment Tax Allowance” program). Nel 2013
un totale di 3 societa’ (con investimenti totali di 10,3 milioni di Ringgit
Autoveicoli, rimorchi e
semirimorchi
- Automotive: Il mercato interno ha vissuto una notevole fase di crescita negli ultimi anni,
tant’è che, tra il 2007 ed il 2012, le vendite di autoveicoli sono cresciute di quasi il 30%. I
veicoli commercializzati nel paese includono ormai tutte le principali marche
automobilistiche, in particolare tra quelle europee si rileva una'accentuata crescita delle quote di mercato riferite alle marche
tedesche (Volkswagen,BMW e Audi) e francesi (Peugeot e Renault).Anche la produzione locale di autoveicoli (Perodua e Proton)
segue una linea di tendenza in crescita e dai quasi 442.000 veicoli prodotti nel 2007 si è passati a quasi 580.000 nel 2014 (oltre il
30% in più) anche se nei primi mesi del 2015 si e' notato un deciso rallentamento nelle vendite.Le principali case automobilistiche
giapponesi producono localmente, Honda nel 2014 e' cresciuta del 50% conquistando il primo posto tra i marchi stranieri piu' venduti
in Malaysia, mentre quelle tedesche assemblano qui le parti provenienti dall’estero.
- Biotecnologie: sono state identificate come il nuovo motore di crescita con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita, creare nuovo
benessere e produrre reddito sia nelle aree urbane che in quelle rurali. Il target di governo è quello di portare entro il 2020 il settore
delle biotecnologie a contribuire per il 5% alla formazione del PIL (attualmente contribuisce per l’1,5%). A tale riguardo sarà
intensificata la ricerca di partners stranieri che collaborino con quelli nazionali per l’acquisizione di professionalità specifiche nel
settore e di R&D. Per l’attrazione degli investimenti, il Governo ha inaugurato il Bionexus Network, per creare una rete di aziende ed
organismi operanti nel settore e per mettere a disposizione centri di ricerca, infrastrutture e conoscienze scientifiche. Le aziende che
ottengono lo status di bionexus godono di numerosi incentivi fiscali, fra i quali la totale esenzione dall’imposta sui redditi per un
periodo di 10 anni e l’esenzione fiscale sugli investimenti per 5 anni. Secondo i dati forniti dall’azienda pubblica Biotech Corp, in
Malaysia il numero delle aziende del settore biotecnologico ammonta a 349 per un investimento globale di oltre 800 milioni di $USA.
Il 45% di esse opera nel settore dell’agricoltura, il 33% nel settore salute. Tramite la Biotech Venture Capitale Found le imprese
straniere potranno ricevere assistenza in particolare per la registrazione dei brevetti e la tutela della proprietà dei marchi. Oltre un
mld di $USA sono previsti in nuovi investimenti in Malaysia nel settore delle biotecnologie per i prossimi cinque anni. L'americana
GEVO INC. realizzerà il primo impianto per la produzione di Bio-isobutanolo da biomassa, per un investimento di oltre 550 mln di
$USA. La malese Duopharma Bhd., in joint venture con la coreana PanGen Biotech, investira’ 700 mln $USA in un laboratorio per la
produzione di EPO mentre l'americana Electrocore LLC. realizzerà un centro di ricerca e sviluppo nell'area del Far East per la
terapia dell'asma tramite stimolazioni elettriche. Nell’ambito delle biotecnologie rientra anche il biodiesel ottenuto dalla lavorazione
dell’olio di palma (5% di olio di palma unito al diesel). L’enorme sviluppo delle piantagioni di olio di palma fa della Malaysia il secondo
produttore mondiale dopo l’Indonesia (primo se si considera che molte societa’ produttrici in Indonesia sono di proprieta’ malese).
Ma l’iniziale entusiasmo per questo tipo di bio-carburante sembra ora attenuarsi per l’incertezza dei mercati e per la previsione di
fluttuazioni al rialzo della commodity, che non ne renderebbe vantaggioso l’utilizzo. Nell’UE una direttiva, che entrerà in vigore alla
fine del corrente anno, consentirà l’importazione di biocarburante derivato da olio di palma soltanto se conforme alle norme di
sostenibilità adottate in ambito UE. La Malaysia al momento non si è ancora adeguata alle direttive comunitarie rendendo pertanto
difficile l’export del proprio prodotto. Di conseguenza, per le difficoltà che sta incontrando il mercato, in Malaysia operano soltanto
una decina di produttori dei 95 che inizialmente avevano ricevuto l’autorizzazione a produrre.
Coke e prodotti derivanti dalla
raffinazione del petrolio
-Oil & Gas
Nell’ambito del 10^ Piano di Sviluppo Economico (2011-2015) sono state identificate alcune
aree chiave per lo sviluppo nazionale, fra le quali resta di primaria importanza il settore “oil & gas” sia come estrazione e produzione,
sia come indotto relativo alle industrie petrolchimiche. Il comparto ha contribuito alla formazione del PIL per il 22% nel 2014. Per
sostenerne la crescita sono state create valide infrastrutture, sia per esplorazioni offshore, sia per la creazione di tre zone
petrolchimiche che hanno attratto investimenti stranieri, in particolare da parte degli Sati Uniti, della Germania e del Giappone.
L’Ente di Stato Petronas è ovviamente il maggior investitore. L’interesse delle aziende italiane, non solo le grandi societa’ come
Saipem o Versalis del gruppo ENI, ma anche di quelle aziende medio piccole specializzate in prodotti di nicchia ad alto contenuto
tecnologico che operano nel settore delle attrezzature e componentistica del petrolchimico e oleodinamica, è molto elevato. Il
MALAYSIA
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recnete crollo del prezzo del petrolio ha costretto la Petronas a rivedere i propri impegni finanziari cosi' rinunciando alla realizzazione
di alcuni progetti. Le nostre aziende ricercano partners commerciali e industriali per partecipare, con una veste locale, ai tenders e
alle forniture necessarie per sostenere lo sviluppo delle attività e dei nuovi investimenti. Il settore delle forniture oleodinamiche e
della componentistica riveste per il nostro paese rilevante importanza sia per le le esportazioni come per le attività di collaborazione
industriale o attrazione di investimenti esteri. Non a caso i pochi investimenti malesi diretti in Italia si sono indirizzati nell'acquisto di
società specializzate nella componentistica oleodinamica.
Energia elettrica, gas, vapore e
aria condizionata (anche da fonti
rinnovabili)
- Energie rinnovabili: anche la Malaysia non è rimasta insensibile al richiamo dell’energia
sostenibile, diventata la priorità di molti paesi nel mondo, nonostante questo Paese disponga
di importanti risorse petrolifere e di giacimenti di gas naturale. La Malaysia non trascura
pertanto di creare tutte le condizioni favorevoli per l’approvvigionamento di energia
rinnovabile, con particolare riguardo al solare e biomassa. A sostegno della politica per lo sviluppo delle energie rinnovabili è stato
creato il “Sarawak Corridor of Renewable Energy” (SCORE), il quale dispone di un’area molto vasta. Numerosi memoranda di intenti
sono stati firmati da vari soggetti (locali e stranieri) per un valore di circa 20 miliardi di Euro. È stato creato allo scopo un consorzio
finanziario del quale fanno parte RHB Islamic Bank, Bahrain Unicorn Investment Bank, Asian Finance Bank e la Kuwait Finance
House. Il principale obiettivo dell’acquisizione di tecnologia verde riguarda non soltanto lo sviluppo delle energie rinnovabili e la
promozione dell’efficienza energetica ma anche la riduzione delle emissioni di gas serra, che secondo i programmi nazionali,
dovrebbero poter diminuire del 40% entro il 2020. Per quanto riguarda l’Europa, è stato avviato un programma di cooperazione fra la
Malaysia e l’Unione Europea in base al quale sono avviate una serie di iniziative propedeutiche al trasferimento di tecnologia e
know-how nel settore delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica, dell’applicazione del “Clean Development Mechanism”
nell’ambito dell’Accordo di Kyoto, del trattamento eco-sostenibile dei rifiuti, nonché dello sviluppo di edifici “verdi”. Nel quadro di tale
cooperazione, l’Unione Europea finanzierà anche un progetto per favorire la produzione di biomasse da parte di PMI locali, mettendo
a disposizione un fondo di 1,8 milioni di Euro. Con il finanziamento comunitario, saranno selezionate una cinquantina di piccole
aziende che produrranno biomasse secondo gli standard Europei.
-Ambiente: la gestione dell’ambiente rientra fra le priorità della Malaysia. In particolare, sta diventando urgente la problematica
attinente al trattamento dei rifiuti urbani, problematica piuttosto trascurata sino ad oggi e Kuala Lumpur si trova ora ad affrontare seri
problemi sia per ridurre la quantità di rifiuti, sia per effettuarne il riciclo, anche se si calcola che circa il 7-8% di essi viene riciclato.
Nel giro di due anni la capacità di stoccaggio negli appositi siti sarà esaurita e si renderà pertanto necessario un nuovo metodo di
gestione e trattamento dei rifiuti. In questa ottica, appare interessante il trasferimeno di tecnologia per la loro gestione e trattamento.
Verrà incoraggiata la riduzione di emissioni di gas serra attraverso la trasformazione di materiali organici in “compost”, come pure
sarà favorita la trasformazione in energia dell’emissione dei gas prodotta dai rifiuti. Analogamente, il governo sta focalizzando
l’attenzione sul miglioramento della qualità dell’acqua, elevando gli standards tecnici ed i servizi ai consumatori. A tale scopo il
Governo ha allocato lo scorso anno 580 milioni di Euro per forniture idriche e trattamento dell’acqua. Il Governo intende anche
raggiungere il 30% di risparmi idrici, eliminando gli sprechi. Attualmente il consumo di acqua in Malaysia, escludendo il settore
agricolo che da solo assorbe il 54% della domanda (33 milioni di m³), è pari a 10 miliardi di litri giornalieri, che si stima diventeranno
12 nel 2017. Il Governo sarà pertanto obbligato ad effettuare investimenti nelle forniture idriche, nella rete fognaria, nel trattamento
delle acque. La Malaysia possiede una buona tecnologia per il trattamento delle acque e sta acquisendo contratti all’estero. Gli
operatori locali di settore sono particolarmente interessati a partnership con operatori stranieri per lavori e forniture al di fuori della
Malaysia.
Ultimo aggiornamento: 27/05/2015
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MALAYSIA
6
OUTLOOK POLITICO
POLITICA INTERNA
La Malaysia è un paese islamico moderato, caratterizzato dalla convivenza tra i diversi gruppi etnici che compongono la
popolazione. L’elemento che caratterizza infatti lo sviluppo politico e sociale del Paese è la sua complessità etnico-culturale (60%
della popolazione malay, 24% cinese, 8% indiana, gruppi autoctoni nella Malaysia orientale) favorita, già durante l’amministrazione
inglese, dall’immigrazione proveniente dal sud della Cina e dall’India, e poi utilizzata come manodopera per le miniere e le
piantagioni locali.
Ex colonia inglese, dall’acquisto dell’indipendenza nel 1957 la storia politica della Malaysia è stata caratterizzata da successivi
governi di coalizione dominati dall’UMNO (United Malays National Organization, fondato nel 1946). Nelle elezioni del 2008, la
coalizione al governo dall’indipendenza ha registrato la peggiore performance della sua storia: pur mantenendo la maggioranza
assoluta dei seggi in Parlamento (140 su 222; 62%), l’UMNO ha quindi perso quella dei 2/3 che consentiva alla maggioranza di
modificare la Costituzione senza il consenso dell’opposizione, che è invece passata da 19 a 82 seggi e ha ottenuto il mandato a
governare 5 dei 13 stati federati. A loro volta i partiti dell’opposizione (PKR, DAP e PAS), sulla scia del successo elettorale, hanno
costituito un’alleanza chiamata “Pakatan Rakyat” (PR, Alleanza Popolare) sotto la guida di Anwar Ibrahim.
Dopo circa un anno dalle elezioni, a seguito delle dimissioni del Premier Badawi, Najib Tun Razak e’ salito al potere il 3 aprile 2009,
diventando il sesto Primo Ministro della Malaysia.
Le ultime elezioni hanno avuto luogo il 5 maggio 2013, registrando una vittoria di misura della coalizione di governo.
Ultimo aggiornamento: 23/04/2015
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RELAZIONI INTERNAZIONALI
Sul piano internazionale, la Malaysia si propone come modello di paese islamico moderato ed aperto al progresso. A riprova di cio’ il
Primo Ministro Najib, parlando all’Assemblea Generale dell’ONU nel settembre 2010, ha proposto la costituzione di un “movimento
globale dei moderati” che riunisca le forze aperte al dialogo di tutte le religioni ed emargini gli estremisti di ogni specie, facendo
riferimento all’esperienza della Malaysia come esempio di saggia moderazione nell’affrontare i temi legati alla convivenza tra etnie e
fedi diverse. La prima Conferenza del “Movimento globale dei moderati” (GMM) - organizzata dalla International Islamic University
della Malaysia con il patrocinio del MAE malesiano - ha avuto luogo a Kuala Lumpur nel gennaio 2012.
La Malaysia mantiene una proiezione di politica estera prevalentemente regionale, con un ruolo più visibile nei dossier relativi a
Mindanao ed anche alla situazione nelle province meridionali islamiche della Thailandia. Kuala Lumpur e’ comunque impegnata
anche su un piano globale, come testimonia l’attiva partecipazione alle missioni di pace dell’ONU (Libano, Timor Est, Sudan) e la
membership a organismi regionali e multilaterali (ASEAN, OIC, ecc.). Nel 2015 il Paese ha assunto il turno di presidenza ASEAN.
Ultimo aggiornamento: 23/04/2015
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MALAYSIA
7
OUTLOOK ECONOMICO
QUADRO MACROECONOMICO
La tendenza espansiva dell’economia malese nel 2015 ha registrato una fase di rallentamento. Dato il suo forte grado di apertura
verso l’estero, infatti, essa è soggetta alle dinamiche dei mercati internazionali e all’andamento dei principali indicatori
macroeconomici. Fattori esogeni ed endogeni hanno portato ad una flessione della crescita che è passata, in termini di PIL, dal 6%
nel 2014 al 5% nel 2015. Tra essi vanno menzionati: la diminuita domanda proveniente dal suo principale partner commerciale, la
Cina; i forti ribassi dei prezzi delle materie prime, come petrolio e olio di palma; la volatilità dei mercati finanziari; una politica fiscale
più austera, che ha portato alla contrazione della crescita dei consumi privati (in parte ricollegabile all’introduzione nell’Aprile 2015
della GST sui consumi) e ad un forte taglio degli investimenti e dei sussidi di Stato (carburanti, zucchero e forniture di energia
elettrica); il forte deprezzamento del Ringgit (-20% contro il USD$ nel 2015). Nel 2016 si stima una crescita del PIL pari a circa il
4,4%. A livello di apporto settoriale allo stesso, i servizi - sostenuti dal comparto finanziario - continuano ad essere la principale
componente (54,0%). Si confermano nuovamente protagonisti della crescita, sebbene in riduzione, ed elementi di resilienza
dell’economia anche i consumi privati (+6,0%) ed i settori edile (+8,2%) e manifatturiero (+5,5%). La scommessa principale del
Paese è quella di indirizzarsi sempre di più verso l’export di prodotti elettrici e dell’elettronica (attualmente quasi il 50% dell’output
industriale). Ruolo preponderante nella crescita è giocato dalle PMI (98,5% delle aziende registrate) che concorrono alla formazione
del PIL per circa il 35%. Il tasso di disoccupazione registrato nel 2015 è stato del 3,2%, in aumento rispetto al 2,8% del 2014, ma
sempre tra i più bassi dell’area ASEAN. Il tasso di inflazione, invece, è sceso al 2,1%, (2,2% nel 2014).
Con l’obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2020, il Governo persegue un approccio di austerità e di riduzione del
deficit fiscale, passato dal 3,5% nel 2014 al 3,2% del 2015, con una stima del 3,1% per il 2016. Il debito pubblico è stato pari al
53,9% rispetto al PIL, quello privato all’87,9% (del PIL), valore che si attesta tra i più alti della regione. Il debito estero totale è salito
al 72,1%, a fronte di riserve internazionali fortemente diminuite rispetto all’anno precedente e passate da 115,9 mld US$ nel 2014 a
95 mld US$ nel 2015. Resta il surplus del conto delle partite correnti della bilancia dei pagamenti, in attivo per il 2,1% del PIL, per
cui è previsto un ulteriore miglioramento al 2,3% nel 2016. Buone anche le prestazioni della bilancia commerciale (+14,7% nel 2015)
soprattutto grazie alla maggiore crescita delle esportazioni (+2,2%) rispetto alle importazioni (+0,7%). Il 2015 ha testimoniato (tra le
cause, anche la forte svalutazione del Ringgit) il calo degli investimenti domestici (-22% rispetto al 2014) e degli investimenti
stranieri (-11%) nonostante l’attrattività del Paese.
Ultimo aggiornamento: 09/06/2016
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POLITICA ECONOMICA
La Malaysia e' una delle economie più aperte ed in espansione del sud-est asiatico grazie agli introiti delle esportazioni e al
consolidato flusso di capitali IDE in particolare da Giappone,Singapore,Cina e Corea per il 70,1% e dai Paesi UE ed USA per il
24,5%. Il Paese figura al 3^posto nella classifica della locale Banca Centrale riferita alla crescita del PIL, dopo la Cina e le Filippine
e prima dell'India, dell'Indonesia, di Taipei, della Corea, Singapore e Thailandia. Il settore finanziario e’ particolarmente sviluppato e
l'obiettivo è di diventare un’economia ad alto reddito entro il 2020 e di giungere, entro il 2016, tra le prime 10 economie più
competitive al mondo considerando che al momento risulta salita dalla 24^ alla 20^ posizione nel “World Competitiveness Year book
2014-15 Report" ed al 2^ posto, dopo Singapore, in questa area. In relazione alla qualita' delle infrastrutture e dei trasporti il Paese
si colloca all'11^posizione in un contesto di 144 nazioni. E' uno dei principali mercati mondiali della finanza islamica che nel 2014 ha
registrato una crescita delle sue attivita' bancarie del 12%, il 65,6% dei titoli obbligazionari islamici (Sukuk) nel mondo e' stato
emesso dalla Malesia. La liberalizzazione avviata permette agli stranieri di detenere il 100% della proprietà di società di servizi che
operano nei comparti:telecomunicazioni,corrieri postali,scuole, università e istituti di formazione professionale, cliniche e
ospedali,consulenza del lavoro. Per i servizi legali saranno permesse joint-venture con partecipazione straniera sino al 40%. Dal 1
Aprile 2015 e’ entrata in vigore l’imposta del 6% “Goods and Services Tax –GST” e sono state avviate progressive riduzioni dei
sussidi su alcuni generi alimentari e i carburanti. Dal 29.12.14 gli scambi commerciali tra Malesia, Russia e Nuova Zelanda si
effettuano utilizzando le valute locali ed estromettendo il $USA. Anche nel 2015, come nel 2014, sono previsti sgravi fiscali,
l’imposizione fiscale massima del 26% e’ stata ridotta, a seconda del reddito, dell’1 fino al 3%. Ridotte anche le imposte sul reddito
delle imprese di capitali dal 20 al 19% mentre sono previste facilitazioni per gli imprenditori stranieri titolari di start-up, il cui capitale
di costituzione dovra’ essere di 75.000 RM con diritto a permessi di lavoro della durata di 1 anno. Sono previsti esenzioni fiscali fino
al 100% per 5 anni in alcune aree del Paese per incoraggiarne lo sviluppo imprenditoriale, oltre a programmi per l'attrazione di
aziende estere operanti nel settore delle tecnologie innovative. Le nuove JVs godranno di una deduzione annuale del 20% dei costi
di acquisizione, per un periodo di 5anni a condizione che le società siano controllate per il 60% da partners locali. Riduzione dei
costi per circa 760 licenze commerciali di cui 395 vengono eliminate/semplificate. Liberalizzazione delle transazioni valutarie per i
cittadini e le aziende malesi. Tramite le banche autorizzate, si possono effettuare transazioni da una valuta straniera all'altra o si
possono mantenere depositi o posizioni creditizie in valuta. Tra le altre liberalizzazioni si segnala la rimozione del divieto di
importazione di carne bovina proveniente dai paesi dell'UE vigente dal 2001. Le ditte interessate ad esportare carne bovina
dovranno richiedere l'autorizzazione al Dept. of Veterinary Services presso il locale Min.dell'Agricoltura e al Dept.of Islamic
Development Malaysia responsabile per la certificazione Halal.
MALAYSIA
8
Ultimo aggiornamento: 23/04/2015
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MALAYSIA
9
INDICATORI MACROECONOMICI
PIL Nominale (mln €)
2010
2011
2012
2013
2014
170.954,42
200.343,05
219.861,19
246.700
268.200
Variazione del PIL reale (%)
Popolazione (mln)
PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $)
Disoccupazione (%)
Debito pubblico (% PIL)
Inflazione (%)
Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%)
7,2
5,1
4,4
4,7
6
28,25
28,73
29,22
29,9
30,3
19.998
21.085
22.369
23.401
24.833
3,4
3,2
3,1
3,1
2,9
52,89
52
53,14
53,3
54,5
3,2
2,1
3,2
2,7
2,5
15,12
2,83
7,66
7,77
2015
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU, Banca centrale Malesia.
Ultimo aggiornamento: 04/06/2015
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TASSO DI CAMBIO
Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia
MALAYSIA
10
BILANCIA COMMERCIALE
MALAYSIA
11
OSSERVAZIONI
L'anno 2014 si e' chiuso per la Malaysia con la migliore performance degli ultimi anni, registrata nel comparto del commercio estero,
con un surplus commerciale di 83,11 miliardi di ringgit pari a oltre 20 miliardi di euro( +16,6% rispetto al 2013). Le esportazioni
sono cresciute del 6,4%, pari a 766,13 miliardi di ringgit (187 mld di euro). Anche le importazioni hanno fatto registrare una
crescita del 5,3%, pari a 683 miliardi di ringgit (167 mln di euro). Il principale partner commerciale e' stata la Cina con una quota
complessiva del 14,3%, seguita da Singapore con il 13,4%, Giappone con il 9,4%, USA con l'8% e Thailandia con il 5.5%. L'Unione
Europea registra una quota complessiva del 9.8%, in aumento rispetto l'anno precedente.
MALAYSIA
12
SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI
2011
2012
2013
Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €)
37.283,39
31.532,92
25.749,21
Saldo dei Servizi (mln. €)
-2.017,63
-3.369,76
-3.196,53
Saldo dei Redditi (mln. €)
-5.532,42
-8.481,18
-6.844,77
Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €)
-5.282,39
-4.580,39
-4.947,25
Saldo delle partite correnti (mln. €)
24.451,21
15.101,85
10.760,67
185.853,39
194.345,53
Riserve internazionali (mln. €)
Fonte:
Elaborazioni ICE su dati BANK NEGARA (Banca Centrale Nazionale),Malaysia
Note:
Tasso di cambio:
EUR 1 = RM 3,9715
Ultimo aggiornamento: 10/05/2013
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MALAYSIA
13
INVESTIMENTI - STOCK
MALAYSIA
14
OSSERVAZIONI
MALAYSIA
15
INVESTIMENTI - FLUSSI
MALAYSIA
16
OSSERVAZIONI
MALAYSIA
17
BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE
Market Access Database della Commissione Europea
Si consiglia collegamento a: http://madb.europa.eu/madb/indexPubli.htm
Ultimo aggiornamento: 23/04/2015
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MALAYSIA
18
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT
INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA
2013
Val
(0 - 100)
GCI
Pos.
148 paesi
2014
Val
(0 - 100)
Pos.
144 paesi
2015
Val
(0 - 100)
Pos.
140 paesi
5
24
5,2
20
5,2
18
Requisiti di base (35,5 %)
5,4
27
5,5
23
5,6
22
Istituzioni (25%)
4,9
29
5,1
20
5,1
23
Infrastrutture (25%)
5,2
29
5,5
25
5,5
24
Ambiente macroeconomico (25%)
5,4
38
5,3
44
5,4
35
Salute e Istruzione Primaria (25%)
6,1
33
6,3
33
6,3
24
Fattori stimolatori dell'efficienza (50 %)
4,9
25
4,9
24
5
22
Alta Istruzione e Formazione professionale (17%)
4,7
46
4,8
46
5
36
Efficienza del mercato dei beni (17%)
5,2
10
5,4
7
5,4
6
Efficienza del mercato del lavoro (17%)
4,8
25
4,8
19
4,9
19
Sviluppo del mercato finanziario (17%)
5,5
6
5,6
4
5,2
9
Diffusione delle tecnologie (17%)
4,2
51
4,2
60
4,6
47
Dimensione del mercato (17%)
4,9
26
4,9
26
5
26
Fattori di innovazione e sofisticazione (14,5 %)
4,7
23
5
17
5,1
17
5
20
5,2
15
5,3
13
4,4
25
4,7
21
4,8
20
Sub indici
Sviluppo del tessuto produttivo (50%)
Innovazione (50%)
Note:
La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.
Ultimo aggiornamento: 18/01/2016
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2013
Val
(0 - 100)
Indice di Liberta Economica
Pos.
184 paesi
66,1
56
2014
Val
(0 - 100)
69,6
Pos.
186 paesi
37
2015
Val
(0 - 100)
70,8
Pos.
186 paesi
31
Ultimo aggiornamento: 18/01/2016
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MALAYSIA
19
INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE
2010
Val
(0 - 7)
ETI
Pos.
132 paesi
2012
Val
(0 - 7)
Pos.
132 paesi
4,7
30
4,9
24
Accesso al mercato (25%)
4,7
31
4,6
32
Accesso al mercato interno ed esterno (100%)
4,7
31
4,6
32
Amministrazione doganale (25%)
4,6
44
4,7
39
Efficienza dell'amministrazione doganale (33%)
4,4
48
4,5
47
Efficienza delle procedure di import e export (33%)
5,4
29
5,5
26
4
52
4,1
42
Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%)
4,9
24
5,3
20
Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%)
5,9
13
5,8
12
5
17
5,2
10
Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%)
3,9
43
4,7
37
Contesto business (25%)
4,6
51
5
30
Regolamentazione (50%)
4,5
35
4,8
22
Sicurezza (50%)
4,7
79
5,2
46
Sub indici
Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%)
Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%)
Fonte:
Elaborazioni ICE su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index.
Note:
La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.
Ultimo aggiornamento: 04/04/2013
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2010
Valore (%)
Peso % del commercio sul PIL
2012
Valore (%)
152,8
148,8
Fonte:
Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati EIU e IMF.
Ultimo aggiornamento: 04/04/2013
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MALAYSIA
20
FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS
2014 / 2015
2015 / 2016
2016 / 2017
Accesso al finanziamento
9,7
10,2
12,4
Aliquote fiscali
6,6
6,5
5
Burocrazia statale inefficiente
8,8
10,8
8,4
Scarsa salute pubblica
0,7
0,5
1,2
Corruzione
17
8,6
8,8
Crimine e Furti
9,5
4,7
3,3
Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale
5,8
7
5,9
Forza lavoro non adeguatamente istruita
3,9
7,6
5,9
Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture
4,4
6,5
2,6
Inflazione
6,4
5,1
6,9
Instabilita delle politiche
5,9
6,4
6,3
Instabilita del governo/colpi di stato
5,2
2,4
8,1
Normative del lavoro restrittive
3,4
5,3
7,2
Normative fiscali
4,4
6,1
4
Regolamenti sulla valuta estera
3,4
3,3
7,1
Insufficiente capacita di innovare
5,1
9,2
7
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index.
Note:
I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 16
fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola
rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo.
Ultimo aggiornamento: 07/03/2017
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MALAYSIA
21
BUSINESS COST
Unita
2013
2014
2015
Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o
Chief Executive in organizzazioni medio-grandi.
€ per anno 179.317,28 173.501,74 240.999,44
Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle
multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief
Executive in organizzazioni piccole.
€ per anno
83.487,21
66.964,65
73.890,28
Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o
regionali.
€ per anno
82.905,42
77.991,05
81.846,19
Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con
predominanza della responsabilita di staff.
€ per anno
28.412,06
29.120,58
32.724,35
Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze
gestionali o regionali.
€ per anno
29.654,1
30.711
33.650,76
Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria
senza o con ridotte responsabilita di supervisione.
€ per anno
8.038,63
13.648,73
12.763,7
Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi
supervisionati da posizioni senior.
€ per anno
6.341,7
Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2
per anno.
€ per m2
per anno
356,28
361,13
352,49
Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno.
€ per m2
per anno
106,54
87,43
81,34
€ per kwH
0,07
0,08
0,08
€ per m3
0,42
0,4
0,35
€ per
linea/mese
5,97
5,97
15,5
Aliquota fiscale corporate media.
%
25
25
25
IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi.
%
10
10
25
Aliquota fiscale massima su persona fisica.
%
26
26
25
Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per
KwH.
Acqua per uso industriale /commerciale.
Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica.
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU.
Ultimo aggiornamento: 08/03/2017
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MALAYSIA
22
INDICE DOING BUSINESS
2015
Val
(0 - 7)
Pos.
189 paesi
Posizione nel ranking complessivo
17
Avvio Attivita (Posizione nel ranking)
12
Procedure - numero (25%)
Tempo - giorni (25%)
Costo - % reddito procapite (25%)
3
Pos.
189 paesi
18
14
3
4
4
7,2
6,7
Permessi di costruzione (Posizione nel ranking)
Procedure - numero (33,3%)
2016
Val
(0 - 7)
15
15
15
15
Tempo - giorni (33,3%)
79
79
Costo - % reddito procapite (33,3%)
1,4
1,4
Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking)
Procedure - numero (33,3%)
Tempo - giorni (33,3%)
Costo - % reddito procapite (33,3%)
13
5
32
32
28,8
30,7
Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking)
Procedure - numero (33,3%)
13
5
36
8
38
8
Tempo - giorni (33,3%)
13
13
Costo - % valore della proprieta (33,3%)
3,3
3,3
Accesso al credito (Posizione nel ranking)
24
Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 8
max) (37,5%)
7
Indice di forza dei diritti legali (0 min - 12 max) (62,5%)
7
Protezione degli investitori (Posizione nel ranking)
Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%)
28
7
7
4
4
10
10
Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max)
(33,3%)
9
9
Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria
(0 min - 10 max) (33,3%)
7
7
Tasse (Posizione nel ranking)
Pagamenti annuali - numero (33,3%)
32
31
13
13
Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai
pagamenti (33,3%)
133
118
Tassazione dei profitti (33,3%)
21,7
Procedure di commercio (Posizione nel ranking)
22,7
48
49
Adempimenti doganali per esportare - tempo (ore)
20
20
Adempimenti doganali per esportare - costo (USD)
321
321
Preparazione dei documenti neccessari per esportare - tempo
(ore)
10
10
Preparazione dei documenti neccessari per esportare - costo
(USD)
45
45
Adempimenti doganali per importare - tempo (ore)
24
24
Adempimenti doganali per importare - costo (USD)
321
321
Preparazione dei documenti neccessari per imporatare - tempo
(ore)
10
10
Preparazione dei documenti neccessari per importare - costo
(USD)
60
60
Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking)
44
44
Risolvere una controversia - giorni (33,3%)
425
425
Costi - % del risarcimento (33,3%)
37,3
37,3
Indice di qualità dei processi giudiziari (0-18) (33,3%)
12
Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking)
12
43
45
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business.
Note:
I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology.
Ultimo aggiornamento: 24/01/2016
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MALAYSIA
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MALAYSIA
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ACCESSO AL CREDITO
ACCESSO AL CREDITO
Il Governo ha attuato da qualche tempo politiche nel settore finanziario e bancario per la progressiva liberalizzazione del mercato dei
capitali. Anche grazie a tali misure la Malaysia è ora uno dei paesi ASEAN con importanti scambi finanziari e con un elevato numero
di aziende quotate in Borsa; ha inoltre sviluppato un vasto mercato dei bond ed il mercato dei capitali islamici è uno dei più vasti del
mondo, attraverso l’emissione di “sukuk” (obbligazioni islamiche). Ha inoltre un elevato numero di fondi islamici e numerose
partecipazioni azionarie secondo i dettami della “Shariah”. Ma per attuare la fase successiva di sviluppo del mercato dei capitali, il
Governo malesiano ha compreso la necessità di una maggiore internazionalizzazione se vuole diventare, secondo gli obiettivi
prefissati, un paese ad economia avanzata entro il 2020. Nel campo del “financing banking”, sono privilegiate le banche islamiche, a
cui viene concessa la possibilita’di detenere la totalità del capitale azionario. Si e' prevista la possibilita' di ampliare la concessione
di licenze a banche commerciali internazionali in grado di garantire un elevato grado di esperienza in aree finanziarie ove la Malaysia
è carente. Licenze per compagnie assicurative “takaful”, cioè rispondenti ai dettami islamici, si sono concesse per sviluppare questa
tipologia di prodotto. Recentemente la Bank of Negara (Banca Centrale malese) ha concesso 5 nuove licenze a banche commerciali
straniere, fra le quali figurano una Banca francese, due giapponesi, una emiratina ed una indonesiana. Con il piano di
liberalizzazione deciso, gli operatori finanziari stranieri potranno aumentare la propria partecipazione azionaria dall’attuale 49% al
70% nei Fondi Comuni di Investimento, mentre nel capitale delle banche commerciali la partecipazione azionaria estera resta ferma
al 30%.
Ultimo aggiornamento: 28/04/2015
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MALAYSIA
25
RISCHI
RISCHI POLITICI
Stabilita' del Paese
Corruzione
Scontri armati nel Borneo
La Malaysia è un Paese che ha mostrato una sostanziale stabilità politica sin
dall'indipendenza, sia pure attraversando alcuni periodi critici. Sebbene non si possano
escludere turbolenze legate alla peculiare composizione etnica della popolazione, per il momento non si ravvisano segnali che
possano far temere una destabilizzazione del Paese.
Stabilita' del Paese
Corruzione
Secondo Transparency International, la Malaysia si colloca al 50^ posto nell'indice sulla
corruzione 2014, dal 53^ posto nel 2013.
Scontri armati nel Borneo
Sono state segnalate infiltrazioni di uomini armati che hanno determinato, agli inizi del mese
di marzo 2013, scontri a fuoco con le locali forze di sicurezza.
Ultimo aggiornamento: 28/04/2015
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MALAYSIA
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RISCHI ECONOMICI
Credit Ratings
Rallentamento dell'economia mondiale
Prezzi internazionali delle commodity e dei prodotti petroliferi
Bolla immobiliare
Liberta' di Stampa
L'Agenzia Standard&Poor ha confermato il rating "stable" e si allinea all'indice Fitch Ratings
(A-)e Moody's(A3)per la buona flessiblita' monetaria e buona diversificazione economica.E' in
discussione una revisione verso il basso del rating riferita al debito sovrano.
Credit Ratings
Rallentamento dell'economia
mondiale
Il rallentamento economico della Cina, principale partner commerciale,l'indebolimento
valutario, il crollo delle quotazioni di petrolio, olio di palma e gomma e l'eccessiva
esposizione creditizia di alcuni Fondi pubblici si sommano alle incertezze economiche
globali.
Prezzi internazionali delle
commodity e dei prodotti
petroliferi
La Malaysia è il più importante esportatore di olio di palma dopo l'Indonesia ed il 5^
esportatore di petrolio nell'area. Il persistere della riduzione dei prezzi di tali commodities
peggiora i conti pubblici e puo' compromettere le previsioni di crescita gia' stimate in ribasso
nel 2015.
Il settore delle costruzioni continua a registrare la piu' vivace crescita (+11,6%) nel 2014 e
+18,5% nel 2013,seguito dai servizi(+6,3%)e il manifattueriero (+6,2). Notevoli investimenti
nel Real Estate vengono tuttora realizzati sia da investitori locali che stranieri.Si osserva tuttavia un rallentamento anche se le
politiche di settore cercano di sostenere la domanda con incentivi fiscali e creditizi per i giovani e le fascie di reddito meno abbienti.
Bolla immobiliare
La Malesia nel 2014 ha perso una posizione(dalla 64^ alla 65^) nella classifica statunitense
dell'Agenzia Freedom House "Press Freedom Report" collocandosi ai livelli di Turchia e
Pakistan con l'attribuzione del giudizio "Not Free".
Liberta' di Stampa
Ultimo aggiornamento: 05/05/2015
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RISCHI OPERATIVI
Aumento del costo del lavoro
Accesso al mercato
Fiscalita' internazionale
Il costo del lavoro in Malaysia è superiore rispetto ai paesi confinanti (anche se molto
inferiore a quello della vicina Singapore), ma la produttività/expertise è anche maggiore. I
salari sono in aumento nel 2014 (+5,7%) e nel 2013 (+7,3%) nel manifatturiero export-oriented. Nel resto dell'industria gli aumenti
sono stati del 14,2% nel 2013 e del 5,6% nel 2014. Le richieste sindacali per aumentare il salario minimo potrebbero portare gli
investitori esteri, per le produzioni labor-intensive, a ricercare alternative in altri mercati in crescita dell'area ASEAN.
Aumento del costo del lavoro
La Malaysia non ha ancora liberalizzato l'accesso al mercato per diverse attività e
professioni( Avvocati , Ingegneri, Architetti ecc.).Cio' è di ostacolo anche alla finalizzazione
dell'Accordo Free Trade Agreement-FTA" con l'Unione Europea, i cui negoziati, avviati nel 2010, non sono stati ancora finalizzati.
Accesso al mercato
Nel 2015 la Malesia fuoriesce dalla Black List in relazione alla indeducibilita' dei componenti
negativi di reddito e di "controlled foreign companies (cfc) in virtu' degli adeguamenti del
Paese ad un idoneo scambio di informazioni in materia fiscale e dell'applicazione di un regime generale di imposizione non inferiore
al 50% di quello vigente in Italia. Ai fini Irpef la Malesia e' considerata tra gli Stati "fiscalmente privilegiati".
Fiscalita' internazionale
MALAYSIA
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Ultimo aggiornamento: 28/04/2015
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MALAYSIA
28
RAPPORTI CON L'ITALIA
OVERVIEW
La Malaysia offre rilevanti opportunità per le nostre imprese. Posta al centro della regione del sud est asiatico, il paese presenta,
infatti, un vantaggioso sistema d’incentivi agli investimenti, una diffusa conoscenza della lingua inglese, un buon livello di
infrastrutture, una manodopera generalmente qualificata e dai costi contenuti, che possono garantire al “sistema Italia” una costante
e solida presenza nell’intera regione. Importanti società italiane hanno eletto la Malaysia centro nevralgico delle proprie attività nel
sud est asiatico. Sono circa un centinaio e tra quelle operanti con stabilimenti produttivi e propri Uffici si segnalano la ST
eletronics, la GIVI, Camozzi, Gavazzi, Alfagomme, ATB Riva Calzoni, Magneti Marelli (Gruppo Fiat), Fiamm, Cementir,
Maccaferri, Mapei, Mir Valves, Salini-Impregilo, Marelli, Piaggio Aereo, Gruppo SKA, Saipem, Nuova Pignone, Intercos,
Acciaierie Valbruna, Costerpack, VEI Power Distribution SPA, Termotecnica Pericoli, Fassi, Pregel, Viar valvole,
Vitrociset, Galperti e ENAV SPA. Spicca il ruolo di Finmeccanica presente in Malaysia da oltre 25 anni con l’Ufficio regionale per
il sud est asiatico – sia direttamente sia indirettamente attraverso le varie società controllate - nel corso dei quali ha stipulato
numerosi ed importanti contratti nel settore della difesa per la fornitura di aerei di addestramento, elicotteri, radar militari, sistemi di
comando e controllo, elettronica per la difesa e sistemi d’arma per la marina militare. Oltre al comparto difesa, il Gruppo
Finmeccanica sta affermando la sua presenza anche nel settore dei trasporti con la conclusione di intese nei campi dei sistemi di
controllo del traffico aereo con Selex Sistemi, del trasporto aereo regionale e da ultimo anche in quello ferroviario.Tra gli sviluppi più
importanti degli ultimi anni va segnalata – nel campo del trasporto aereo civile - l’intesa per la fornitura da parte della società italofrancese ATR (50% Finmeccanica, 50% EADS) alla Malaysia Airlines di aerei ATR 72 per un numero che ha raggiunto la cifra di 20
più l’opzione per altri 15 (il primo esemplare è stato consegnato nell’agosto 2008). In seguito, è stato raggiunto un accordo per
l’allestimento all’aeroporto di Subang di un centro di assistenza per ATR 72, destinato anche ad operare la trasformazione di aerei
passeggeri in cargo, da parte di una joint-venture costiuita da Malaysia Airlines e Alenia Aeronavali, con prospettiva di attività su
scala regionale. Nel settore ferroviario, Ansaldo STS, tramite una joint venture costituita con una società locale, ha ottenuto l’appalto
per sviluppare un progetto relativo alla fornitura e messa in servizio di sistemi di segnalamento, di telecomunicazioni e di
elettrificazione per la nuova linea ferroviaria, della lunghezza di 330 Km, che collega Ipoh a Padang Besar nel Nord della Malaysia.Il
valore della quota parte del progetto per Ansaldo STS è di oltre 135 milioni di euro. La commessa, il cui ammontare totale è di 390
mln di euro, è considerata la più importante finora aggiudicata nell'area per la realizzazione di questo tipo di infrastrutture. Da
segnalare il ruolo dell’Agusta con importanti forniture di elicotteri sia per uso civile che militare.Agusta ha inoltre costituito in loco il
centro regionale di assistenza e maintenance per tutta l’area Asia /Pacifico. Opera anche la Oto Melara con una Joint venture
locale. Questa crescita si spiega in quanto tale forma di penetrazione nel mercato malesiano è la più adatta in vista della
partecipazione a gare d’appalto o per proiezioni di attività nei vicini paesi della regione del sud est asiatico. Non vi sono banche
italiane presenti direttamente nel Paese; Intesa Sanpaolo opera in Malaysia attraverso il suo ufficio di Bangkok e BNP Paribas (che
controlla BNL) ha qui aperto Uffici nel 2014. Gli investimenti principali dal 1999 al 2014 sono stati effettuati nella produzione di
gomma e prodotti derivati (7 progetti per circa 56,3 mln di Euro), macchinari (15 progetti per 49,9 mln di Euro) e prodotti chimici (6
progetti per 34,1 mlnd di Euro). Vi sono inoltre 6 progetti con partecipazione azionaria italiana concentrata nel settore trasporti (circa
5.3 mln Euro), macchinari ed apparecchi (circa 1.7 mlnd Euro), tessile (circa 1.1 mln Euro) a cui si aggiungono gli ultimi 2 progetti
nel campo degli strumenti scientifici e misurazione per 0.6 mln di Euro.Il piu' importante investimento e' stato concluso nel Dicembre
2014 e riguarda le Assicurazioni Generali che ha acquisito il 49% delle Ass.ni malesi MPIB
Ultimo aggiornamento: 18/01/2016
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MALAYSIA
29
SCAMBI COMMERCIALI
EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: MALAYSIA
Export italiano verso il paese:
MALAYSIA
2014
Totale
2015
1.168,94 mln. €
2016
958,01 mln. €
mln. €
Merci (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
2016
2017
nd mln. €
2014
4,88
Prodotti delle miniere e delle cave
Prodotti alimentari
Bevande
nd mln. €
2015
4,78
0,87
1,28
36,43
41,91
3,45
4,71
Prodotti tessili
10,26
11,26
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
13,63
16,1
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
42,05
39,89
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
2,05
1,76
Carta e prodotti in carta
5,99
6,66
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
31,57
30,16
Prodotti chimici
86,97
97,62
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
17,85
26,73
Articoli in gomma e materie plastiche
17,88
19,57
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
8,68
9,27
Prodotti della metallurgia
59,71
26,96
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
34,74
25,94
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
67,21
52,9
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
52,18
51,86
Macchinari e apparecchiature
512,99
355,95
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
30,85
34,72
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
83,37
46,57
5,88
12,89
36,74
35,31
2,07
2,88
Mobili
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
Altri prodotti e attività
Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT.
MALAYSIA
30
2016
IMPORT ITALIANO DAL PAESE: MALAYSIA
Import italiano dal paese:
MALAYSIA
2014
Totale
2015
679,93 mln. €
890,9 mln. €
2016
2016
mln. €
Merci (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
Prodotti alimentari
2017
nd mln. €
nd mln. €
2014
2015
20,84
15,15
162,27
246,01
Prodotti tessili
3,85
4,98
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
7,37
7,73
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
1,53
1,57
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
6,29
6,89
Prodotti chimici
34,25
40,78
Articoli in gomma e materie plastiche
98,98
114,27
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
13,12
13,55
Prodotti della metallurgia
34,92
48,91
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
15,39
17,14
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
81,42
122,53
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
44,24
46,42
100,97
128,02
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
3,64
4,09
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
4,57
8,17
Mobili
6,39
6,23
Macchinari e apparecchiature
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
Altri prodotti e attività
19,29
19,5
19,8
38,07
2016
Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT.
OSSERVAZIONI
Secondo i dati ufficiali ISTAT/ICE nel 2014 l'interscambio tra Italia e Malesia ha fatto registrare il piu' consistente saldo
commerciale a favore dell'Italia, mai conseguito, pari a 488,8 mln di Euro. In particolare le esporatazioni italiane verso la Malesia
hanno fatto registrare una crescita del 9,6% per un valore di 1.170 mln di Euro. In calo dell'8% le importazioni dalla Malesia verso
l'Italia, pari a 682 mln di Euro. Continua a crescere, come detto, il saldo commerciale a favore del nostro Paese, il piu' consistente
tra i Paesi dell'UE dopo Francia e Germania.
MALAYSIA
31
INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK
MALAYSIA
32
OSSERVAZIONI
MALAYSIA
33
INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI
MALAYSIA
34
OSSERVAZIONI
MALAYSIA
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FLUSSI TURISTICI
Estratto del "Rapporto Paese Congiunto MAECI-ENIT 2015":
La presenza di turisti italiani in Malaysia e' in forte crescita: secondo le Autorita' locali nel 2012 si sono registrati oltre 44.000 arrivi,
con un incremento pari a 1,1% rispetto all'anno precedente. Nel 2014, anno record, si sono rilevate circa 50.000 presenze, con un
picco nel mese di Agosto (+45%). Il Paese ha lanciato l'iniziativa "The Year of the Festival" nel 2015 per promuovere gli arrivi di
turisti interessati alle realta' culturale malese composta dalle 3 diverse culture: cinese, malese e indiana che hanno reso unica
questa meta. I principali flussi turistici in uscita dalla Malesia riguardano la Cina (circa un terzo della popolazione Malesiana è di
etnia Cinese), i paesi limitrofi alla Malesia, (inclusa l’Australia) e l’Arabia Saudita (come meta religiosa). Le mete preferite dei
malesi in Europa sono la Gran Bretagna e la Francia. Il turista che si dirige in Italia è un turista di élite, appartenente a una fascia di
reddito alta, solitamente con studi pregressi all’estero, che manifesta interesse per arte e cultura o per la moda ed il “made in
Italy”. La posizione dell’Italia rispetto gli altri paesi europei risulta svantaggiata per l’assenza di volo diretto. La propensione ai viaggi
in Europa e' in crescita grazie all’aumento del reddito medio. Sussiste l’esigenza di approfondire la conoscenza del mercato turistico
italiano (soprattutto dell’Italia del Sud e delle isole, che attualmente costituiscono una destinazione rara essendo in Malaysia note
soprattutto le citta’ d’arte del centro-nord) anche attraverso la partecipazione alla Fiera internazionale MATTA o mezzi di
comunicazione di massa e nuove tecnologie di comunicazione (Internet), nonche’ i mezzi di trasporto locali quali metropolitana e
stazioni bus. Resta inteso che, considerata la prevalenza del turista “price-sensitive”, gioca un ruolo fondamentale l’accrescimento
dei livelli di competitività dell’offerta, soprattutto rispetto ad altri Paesi del bacino mediterraneo.
Potenzialità di crescita sono offerte dalle motivazioni del viaggio sopra indicate (in specie il settore enogastronomico) ma anche da
viaggi motivati dalla partecipazione a eventi di richiamo internazionale (EXPO 2015), itinerari a sfondo regionale-enogastronomico,
partecipazione a corsi di lingua italiana e corsi di studio post-graduate. La ricorrenza dell’anno nuovo cinese nei primi mesi dell’anno
presenta opportunità di destagionalizzazione dei flussi turistici verso l’Italia.
Ufficio ENIT competente: Italian State Tourist Board (ENIT) Tokyo
(Italia Seifu Kanko-kyoku) c/o Ambasciata d'Italia a Tokyo
2-5-4 Mita, Minato-ku, Tokyo 108-8302
TEL: +81 3 3451-2721 Fax: +81 3 3451-2724
E-mail: [email protected]
Ultimo aggiornamento: 23/04/2015
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MALAYSIA
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