Bilancio Sociale 2012 - Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Transcript

Bilancio Sociale 2012 - Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Fondazione
Sandretto
Re Rebaudengo
via Modane 16
10141 Torino Italia
t +39 011 3797600
f +39 011 3797601
[email protected]
www.fsrr.org
Bilancio Sociale 2012
Indice
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LETTERA DEL PRESIDENTE
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LETTERA DEL DIRETTORE ARTISTICO
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7
7
7
9
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11
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NOTA METODOLOGICA E IDENTITÀ
Nota metodologica
Missione
Valori
Stakeholder
Consiglio d’Amministrazione
Struttura organizzativa
Strategia, profilo e prospettive
Spazi espositivi
Il bookshop
L’auditorium
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26
40
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STORIA E ATTIVITÀ
1995 – 2011
Mostre 2012
Eventi 2012
Eventi speciali
Il Dipartimento Educativo
La mediazione culturale dell’arte
Il progetto Residenza per Giovani Curatori
CAMPO
Pubblicazioni e produzioni 2012
Convegni e conferenze 2012
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61
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LA FONDAZIONE E GLI STAKEHOLDER
Gli artisti
Il sistema dell’arte (gallerie, musei, critici, curatori,
collezionisti e prestatori)
Il pubblico
Le scuole, le università e le accademie
I media
I dipendenti, i collaboratori e i mediatori culturali
Insieme per l’Arte
I sostenitori (Enti territoriali, Fondazioni, Imprese e Fondatori)
I fornitori e clienti
DATI ECONOMICI E INDICATORI DI PERFORMANCE
Indicatori di performance ambientale
Pratiche di lavoro e indicatori di condizioni di lavoro adeguate
Indicatori di performance sulla società
Rendiconto economico
Valore aggiunto globale della produzione culturale 2012
Distribuzione del valore aggiunto globale
della produzione culturale 2012
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85
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DATI DI SINTESI DELL’ATTIVITÀ 2012
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Lettera
del presidente
La crisi economica generale, emersa nel 2011, aveva già scosso il mondo della
cultura torinese. Con il 2012, la situazione che le istituzioni e gli enti culturali del
nostro territorio hanno dovuto affrontare è stata forse ancora più difficile. La
grande incertezza sui fondi a disposizione ha messo in dubbio la possibilità di dar
corso alla programmazione stabilita, così come la realizzazione di nuovi progetti.
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha scelto di reagire ad una situazione
di oggettiva complessità partendo dal consueto impegno a favore dei giovani e
rivolgendosi a nuove sfide. Nel 2012 la Fondazione si è trasformata in un vero
laboratorio, aperto non solo ai giovani artisti e ai ragazzi delle scuole, ma anche
ai giovani professionisti dell’arte: il corso CAMPO, che da quest’anno affianca il
progetto Residenza per Giovani Curatori stranieri, si aggiunge all’offerta formativa
dedicata ai giovani che desiderano affacciarsi alla professione del curatore di arte
contemporanea.
La sperimentazione, il concepire la Fondazione come un laboratorio aperto
a nuove discipline e a nuovi pubblici, ha caratterizzato tutta la nostra attività,
a partire da quella espositiva. In Press Play. L’arte e i mezzi di informazione
la Fondazione sceglie di raccontare il punto di vista degli artisti sulla società
contemporanea dei media, tema che coinvolge la vita quotidiana di tutti noi.
La personale di Chao Kao inaugura invece la nuova rassegna Artland Series,
dedicata agli artisti emergenti, che insieme alla terza edizione di Greater Torino
e alla mostra conclusiva della Residenza per Giovani Curatori stranieri, Sotto
la strada, la spiaggia, testimonia l’attenzione della Fondazione per gli artisti più
giovani. Con For President. Viaggio nelle campagne elettorali americane
la Fondazione ha proposto un modo diverso di costruire una mostra, intrecciando
attualità e arte. Il percorso espositivo è stato così affiancato da eventi collaterali
di approfondimento. Il pubblico, giunto in Fondazione per seguire da vicino gli
sviluppi della politica internazionale, ha potuto così avvicinarsi, spesso per la
prima volta, anche all’arte contemporanea. Il concerto della Superband islandese
della quale fa parte l’artista Ragnar Kjartansson in occasione della presentazione
della sua installazione The End. Venice, 2009, infine, ha coinvolto il pubblico più
giovane e attento alla scena musicale internazionale.
Accanto all’impegno sul territorio, la Fondazione ha intensificato le sue
collaborazioni, italiane e internazionali, che promuovono il nome e il prestigio
della nostra Città anche al di fuori dei suoi confini. In quest’ottica, la Fondazione
Cassa di Risparmio di Modena ha presentato The Collector’s Choice. Opere dalla
Collezione Sandretto Re Rebaudengo, mentre la Whitechapel Gallery di Londra
dedica alla Fondazione una sua sala espositiva per un intero anno, durante il quale
si susseguiranno le quattro mostre che compongono il progetto Think Twice.
Nonostante la difficile situazione economica, crediamo fermamente che
investire in cultura sia importantissimo per lo sviluppo del nostro territorio. La
cultura contribuisce in misura determinante a migliorare la qualità della vita dei
cittadini ed è fondamentale per la sopravvivenza di tutte le imprese impegnate
a vario titolo nella produzione culturale. Per questo ringrazio il nostro pubblico
e i nostri stakeholder: con il loro contributo - anche economico - alle nostre
attività, possiamo continuare ad impegnarci a favore degli artisti e dell’arte
contemporanea.
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo
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Lettera
del direttore artistico
Nel 2012 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha rafforzato l’obbiettivo
e l’intenzione di unire alle attività espositive un impegno ancora più forte
nella formazione professionale nel campo dell’arte contemporanea. Accanto
alle attività didattiche e alla Residenza per Giovani Curatori stranieri, la
Fondazione ha così istituito il corso per curatori italiani CAMPO, offrendo agli
studenti selezionati l’opportunità di conoscere i più importanti professionisti
dell’arte contemporanea presenti in Italia. La Fondazione diventa quindi un
vero e proprio laboratorio professionale, grazie al quale potranno formarsi
nuovi professionisti in grado di inserirsi lavorativamente nel sistema dell’arte
contemporanea. Sempre attenta a recepire le richieste e i suggerimenti che
provengono dai suoi stakeholder, la Fondazione ha colto l’esigenza di creare
nuove possibilità e sbocchi professionali per chi voglia operare in un campo
ancora complesso e non definito come quello dell’arte contemporanea. Così,
ancora una volta, la Fondazione si pone all’avanguardia nelle proposte e nella
ricerca del proprio settore, riconfermando lo spirito che l’ha sempre guidata
dal 1995 ad oggi.
Nonostante la difficile congiuntura economica e la contrazione delle risorse
che ha investito il settore culturale, la Fondazione continua a sviluppare
la propria attività coerentemente con la propria identità. Il 2012 è stato
un anno ricco e dinamico anche nella programmazione, affiancando
progetti innovativi di ricerca all’attenzione verso i giovani artisti, italiani ed
internazionali. Un programma a 360 gradi, che la Fondazione ha strutturato
con la consapevolezza che l’arte contemporanea ed il suo pubblico oggi
richiedono strumenti sempre più approfonditi per la divulgazione dei linguaggi
dell’arte, linguaggi che si innovano con grande dinamicità e per comprendere
i quali è necessario un impegno didattico e professionale mirato. Per questo
la Fondazione ritiene sempre più necessario rispondere alle esigenze del
visitatore, che da un lato richiede un’offerta culturale di qualità, dall’altro
manifesta l’esigenza di avere un approccio immediato con le opere in modo da
poterne comprendere ed approfondire temi che non riguardano solo il sistema
dell’arte, ma la società ed il mondo nel suo insieme.
Come direttore artistico sento sempre più forte la responsabilità di comunicare
la nostra attività in modo chiaro e semplice, cosciente che un’istituzione
culturale oggi non parla più solo agli addetti ai lavori, ma ad una collettività
sempre più vasta di cui tutti noi sentiamo e vogliamo fare parte.
Francesco Bonami
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Nota metodologica
e identità
Nota metodologica
La redazione del presente documento, tenuto conto delle peculiarità della
Fondazione, si ispira alle principali linee guida nazionali ed internazionali, tra
cui quelle definite dal GRI – Global Reporting Initiative.
Missione
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte è stata costituita a Torino
il 6 aprile 1995 e il 2 maggio ha ottenuto il riconoscimento della personalità
giuridica dalla Regione Piemonte.
Senza fine di lucro, la Fondazione ha come missione la promozione di attività
culturali in diversi ambiti (arti visive, musica, teatro, cinema, danza, moda,
letteratura) e lo sviluppo di relazioni con centri culturali italiani e stranieri, con
enti pubblici e con personalità di livello internazionale.
Obiettivi prioritari sono: sostenere e promuovere l’arte contemporanea e
avvicinare a questa un pubblico sempre più vasto. La Fondazione contribuisce
alla valorizzazione di giovani artisti finanziandone i lavori, aiutandoli a
realizzare i loro progetti e offrendo spazi in cui esporre. Il rapporto con gli
artisti è sempre mediato dalle gallerie, anelli di congiunzione fondamentali
nel sistema dell’arte contemporanea. L’avvicinamento del pubblico avviene
attraverso l’organizzazione di mostre ed eventi e grazie ad un intenso
programma di attività educative.
Valori
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è un ente no profit e indipendente
che tra i suoi valori annovera la possibilità di dare all’arte contemporanea un
luogo libero, non vincolato da dinamiche commerciali o politiche, in grado
di selezionare artisti di tutto il mondo sulla base delle loro qualità e del loro
potenziale. Altri valori fondamentali per il raggiungimento della missione
sono: mantenere l’eccellenza nelle proprie attività, tutelare gli artisti, dare
loro uno spazio in cui esporre, incentivare la crescita della professionalità e la
passione di quanti operano nella Fondazione, incrementare la cooperazione,
assicurando la lealtà nei rapporti tra tutti coloro che contribuiscono a
realizzare gli obiettivi della Fondazione, comunicare con trasparenza le
proprie strategie e il proprio operato agli stakeholder.
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Artisti
Insieme per l’Arte
Sistema dell’arte (gallerie, musei,
critici, curatori, collezionisti e
prestatori)
Mediatori culturali
Scuole, università,
accademie
Dipendenti, collaboratori,
consulenti
Pubblico
Editoria e mass-media
Fornitori e clienti
Enti territoriali
(Sostenitori)
Imprese
(Sostenitori)
Fondatori
(Sostenitori)
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Fondazioni
(Sostenitori)
Stakeholder
Nello svolgere la propria attività, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
entra in contatto, direttamente o indirettamente, con una molteplicità di
interlocutori. Tra questi, in considerazione del ruolo sociale e culturale
svolto da un centro per l’arte contemporanea che si rivolge sia al pubblico
e alla comunità territoriale che lo ospita, sia al cosiddetto “mondo dell’arte
contemporanea”, la Fondazione identifica i propri stakeholder: i soggetti verso
i quali la Fondazione si considera responsabile per la produzione dei risultati
della propria attività e che possono quindi essere considerati portatori di
interesse nei confronti di quest’ultima.
Stilare un elenco esaustivo di tutti gli stakeholder è difficile, infatti, accanto ai
soggetti che sono già in relazione con essa, bisogna considerare anche quelli
con i quali la relazione è ancora solo potenziale.
Il visitatore è un portatore d’interesse al quale la Fondazione dedica
particolare attenzione.
Tra gli stakeholder è possibile inoltre individuare: i dipendenti, i collaboratori,
i mediatori culturali, gli iscritti a Insieme per l’Arte, il quartiere, la
Circoscrizione, gli enti amministrativi territoriali (Comune, Provincia, Regione),
i musei piemontesi, nazionali ed esteri, le istituzioni pubbliche, le scuole,
le università, le accademie di belle arti, le associazioni, i centri culturali,
le imprese private, le fondazioni, le Fondazioni ex-bancarie, le società di
servizi, i fornitori, i clienti, gli editori di settore, i mass-media, i galleristi,
i collezionisti, i prestatori e, naturalmente, gli artisti.
Fra gli stakeholder più importanti vi sono infine i sostenitori della Fondazione:
Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di
Commercio di Torino, Eni, Jeep, Intesa Sanpaolo, Fondazione Victoria – The
Art of Being Contemporary, Asja Ambiente Italia e i Fondatori.
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Consiglio d’Amministrazione
presidente onorario
presidente
vice presidente
consiglieri
Dino Sandretto
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo
Agostino Re Rebaudengo
Emilia Broggi Sandretto
Giovanni Lageard
Giuseppe Pichetto
Emilio Re Rebaudengo
Eugenio Re Rebaudengo
Franca Sozzani
Marco Testa
Marco Weigmann
direttore artistico
revisore unico
segreteria fondatori
società di revisione
dei conti
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Francesco Bonami
Marco Bosca
Maria Zerillo
Reconta Ernst & Young
Struttura organizzativa
presidente
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo
direttore artistico
curatore per
la fotografia italiana
Francesco Bonami
Filippo Maggia
curatore
Irene Calderoni
relazioni esterne
Giuliana Gardini
ufficio stampa
Silvio Salvo
Helen Weaver
comunicazione e marketing progetto Residenza per
Giovani Curatori
formazione mediatori culturali dell’arte
progetti educativi
Chiara Torta
Stefano Collicelli Cagol Giorgina Bertolino
Elena Stradiotto
Francesca Togni
conduzione laboratori educativi Annamaria Cilento
Alessia Palermo
grafica Elisa Canal
segreteria
Renata Malaguti
registrar
Carla Mantovani
coordinamento tecnico
Bruno Bertolo
assistente organizzazione mostre
Lorenzo Balbi
allestimento
mediatori culturali dell’arte
Giuseppe Tassone
Maria Chiara Ciaccheri
Tecla Latella
Eleonora Pietrosanto
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Strategia, profilo e prospettive
Nel 2012 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha presentato 12 mostre di arte
contemporanea e 98 eventi. Lo sforzo per mantenere una programmazione di alto
livello e la gratuità dei servizi considerati essenziali, come la Mediazione culturale
(vd. pag. 50), è stato grande, considerata la crisi economica.
La Fondazione ha tuttavia deciso di conservare il proprio programma educativo,
addirittura incrementando l’investimento sulla formazione dei giovani
professionisti che si affacciano al mondo dell’arte contemporanea. Dal 2012, al
progetto Residenza per Giovani Curatori stranieri (vd. pag. 54) si aggiunge infatti il
nuovo corso per curatori italiani CAMPO (vd. pg. 56).
L’attenzione per i giovani e l’interesse per il territorio sono state le due linee
guida determinanti per l’intera attività 2012. Ne è una sintesi perfetta il
progetto Greater Torino, giunto quest’anno alla terza edizione (vd. pag. 28).
Contemporaneamente però la Fondazione si apre sempre di più verso “l’esterno”,
stringendo collaborazioni istituzionali con enti culturali che si occupano di arte
contemporanea, ma anche affacciandosi ad altre discipline e trovando nuovi modi
per mettere in relazione le opere degli artisti con la più stretta attualità. Il successo
di mostre come Press Play. L’arte e i mezzi di informazione e di For President.
Viaggio nelle campagne elettorali americane testimoniano come l’arte sia in grado
di affrontare le tematiche più importanti della realtà contemporanea, dalla politica
all’informazione, assumendo anche una dimensione didattica che consente di
coinvolgere nuovi pubblici.
La Fondazione crede da sempre nell’importanza di creare sinergie con istituzioni
straniere che consentano non soltanto di portare a Torino le ricerche artistiche più
all’avanguardia, ma anche di far conoscere all’estero la cultura italiana, la nostra
Città e la Regione Piemonte. La grande mostra che la Whitechapel Gallery dedica
alla Fondazione (vd. pg. 38) rappresenta infatti una importante opportunità e
dimostra il prestigio che la nostra istituzione ha saputo costruirsi anche all’estero.
La Fondazione presta particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e alla
sostenibilità. Anche nel 2012 l’energia consumata proviene da fonti rinnovabili e
vengono utilizzati, ove possibile, materiali ecocompatibili.
Per il 2013 la Fondazione continuerà a guardare con particolare attenzione
all’ambito della formazione. Allo stesso tempo, la sensibilità verso il più ampio
pubblico e l’attenzione per i giovani artisti saranno le linee guida cui ispirerà
la propria programmazione. In ordine alle collaborazioni con enti stranieri, la
Fondazione continuerà il proprio programma espositivo internazionale con una
mostra allestita alla Kunsthalle Krems (Austria) e una al Centre for Contemporary
Art di Torun (Polonia). Contestualmente lavorerà con la Serpentine Gallery
di Londra per realizzare un nuovo premio destinato agli artisti giovani, nati a
partire dal 1989: il Re Rebaudengo Serpentine Grants. Grazie a questo premio,
la Fondazione si propone di continuare ad avere un punto di vista privilegiato
sulle nuove generazioni di artisti e di sostenere economicamente i vincitori nella
creazione di nuove opere. Il concorso riassumerà così in sé alcune dei valori
più importanti cui la Fondazione guarda da sempre: l’attenzione per i giovani, la
collaborazione con altri enti e l’avvicinamento di un pubblico sempre più ampio
all’arte contemporanea.
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Spazi espositivi
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha due sedi: Palazzo Re
Rebaudengo a Guarene d’Alba (Cn) e il centro di Torino.
Guarene d’Alba
Palazzo Re Rebaudengo, tutelato dalla Sovrintendenza per i Beni Culturali
e Ambientali, è un edificio storico del Settecento la cui struttura interna
è caratterizzata da dislivelli collegati tra loro da scale. Il palazzo è stato
“adattato” a spazio espositivo dagli architetti Corrado Levi, Alessandra Raso
e Alberto Rolla con un progetto che ne ha rispettato l’impianto architettonico
esistente, aperto al pubblico nel 1997.
Il restauro sottolinea il legame tra passato e presente attraverso l’utilizzo di
materiali contemporanei quali cemento e ferro zincato, e consente libertà
negli allestimenti per le mostre e gli eventi che ospita: la distribuzione delle
stanze valorizza le potenzialità offerte dallo spazio, le finestre sull’atrio
sono state trasformate in passaggi funzionali e le due corti sono diventate
comunicanti.
Fin dalla sua inaugurazione la sede ha ospitato mostre prodotte dalla
Fondazione, presentazioni di libri e di film, dibattiti, conferenze, laboratori
educativi. In questa sede sono nati il “Premio Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo” e il “Premio Regione Piemonte”, che sono stati assegnati da
giurie internazionali alle opere ed ai progetti d’artista più interessanti. Nel
2006 è stato ultimato l’ampliamento dell’area espositiva destinata, oltre
che alle mostre e alle attività del Dipartimento Educativo, alle Residenze per
curatori stranieri.
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Torino
La sede di via Modane, in Borgo San Paolo, è nata sull’area dell’ex Fergat,
azienda che produceva cerchioni per automobili: la Fondazione ha
acquistato, dal Comune di Torino, il diritto di superficie e ha realizzato un
un parallelepipedo lungo 133 metri, alto 9, largo 21, con una superficie di
3.500 metri quadrati. Il progetto, a firma dell’architetto Claudio Silvestrin,
è caratterizzato da una struttura semplice e rigorosa, ideale per le mostre
d’arte contemporanea: il suo sviluppo orizzontale facilita le operazioni di
trasporto e installazione delle opere e rende agevole il percorso di visita per
il pubblico. Lo spazio è pensato come un luogo neutro nel quale gli artisti
possono esporre senza conflitti e distrazioni visive con l’edificio stesso, è
versatile e consente di realizzare installazioni di grandi dimensioni. I materiali
usati sottolineano l’essenzialità della scelta architettonica: la pietra di Lecce
per le parti esterne, il calcestruzzo levigato per i pavimenti, l’intonaco bianco
alle pareti e il legno di cedro per le porte, il bancone della reception, quello
del bookshop, il desk dei relatori e le poltrone in auditorium. La percezione
dell’esterno avviene attraverso tagli di luce posti a ritmo alterno, in modo che
la vista risulti frammentata e non disturbi la fruizione dello spazio espositivo.
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La sede torinese della Fondazione, aperta il 18 settembre 2002, dispone
inoltre di una project room per le videoinstallazioni e di un’aula didattica.
L’edificio ospita anche gli uffici, il bookshop, l’auditorium, la caffetteria
disegnata dall’artista Rudolf Stingel e, al piano superiore, il ristorante Spazio,
in cui si trovano le opere degli artisti Amedeo Martegani e Julian Opie.
Il bookshop
Il bookshop, situato al piano terra della sede di Torino fra l’ingresso e la
caffetteria, ha una vasta scelta di libri, cataloghi, riviste e pubblicazioni, con
particolare attenzione all’arte visiva contemporanea e alla fotografia.
È possibile consultare e acquistare libri e cataloghi delle principali mostre nel
mondo e avere accesso all’editoria specializzata sull’arte contemporanea.
L’auditorium
L’auditorium della sede di Torino è strutturato come un’aula universitaria
su gradoni ascendenti, per un totale di 144 posti più una sala adiacente di
56 posti collegata a circuito chiuso, con la possibilità di collegarsi in video
conferenza.
L’auditorium è dotato delle più avanzate tecnologie audiovisive, con cabine
e impianti per la traduzione simultanea che viene sempre predisposta in
presenza di relatori stranieri.
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Storia
e attività
1995 – 2011
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo nasce nel 1995 e per i primi due
anni si dedica all’organizzazione di mostre in assenza di una sede espositiva
propria. La prima mostra realizzata dalla Fondazione è Campo 95: dedicata alla
fotografia e curata da Francesco Bonami, che ha selezionato le opere di ventisette
artisti provenienti da 13 paesi, viene presentata nel giugno 1995 alle Corderie
dell’Arsenale di Venezia per la celebrazione dei cento anni della Biennale. Campo
95 viene poi riproposta, arricchita, a settembre dello stesso anno a Sant’Antonino
di Susa (Torino) e, nell’anno successivo, al Konstmuseet di Malmo (Svezia).
Nel 1996 vengono realizzate: Passaggi, mostra di lavori fotografici inediti di sette
giovani artisti italiani, a cura di Antonella Russo, presentata a Torino, poi a Parigi
alla Maison de l’Italie e, infine, al Centro d’Arte Contemporanea di Bellinzona
(Svizzera); I Murazzi dalla Cima, intervento ambientale dell’artista Stefano
Arienti ai Murazzi del Po di Torino, a cura di Angela Vettese; Campo 6. Il villaggio
a spirale, curata da Francesco Bonami, che porta in Italia sedici giovani artisti di
tutto il mondo. Quest’ultima viene ospitata alla Galleria Civica d’Arte Moderna
e Contemporanea di Torino e, all’inizio del 1997, al Bonnenfanten Museum di
Maastricht (Olanda).
Il 1997 è un anno importante per la Fondazione. In aprile, a Torino, viene
organizzato l’incontro Transiti e contaminazione nella creatività Giovanile, con
protagonisti della cultura internazionale, a cura di Flaminio Gualdoni. A giugno la
Fondazione partecipa alla XLVII Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale
di Venezia con Loco-Motion. Arte contemporanea ai confini del cinema, progetto
a cura di Francesco Bonami: nove cortometraggi creati da artisti che utilizzano
il cinema come strumento di ricerca al servizio della coerenza delle immagini.
L’anno successivo Loco-Motion verrà ospitato a Les Rencontres d’Arles (Francia).
Ma soprattutto il 1997 è l’anno dell’inaugurazione di Palazzo Re Rebaudengo a
Guarene d’Alba (Cn). L’apertura ufficiale ha luogo il 27 settembre con le mostre
Guarene Arte 97, che presenta otto artisti under 30 di diverse nazionalità,
selezionati da altrettanti direttori di musei e curatori, e Che cosa sono le nuvole?,
con opere di artisti italiani dagli anni Sessanta ad oggi.
Nel 1998 la sede di Guarene inaugura L.A. Times. Arte da Los Angeles nella
Collezione Sandretto Re Rebaudengo, esposizione di oltre quaranta opere di artisti
californiani, facenti parte della Collezione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e
date in comodato alla Fondazione, a cura di Francesco Bonami. In concomitanza
con la mostra vengono organizzati laboratori per avvicinare i bambini all’arte
contemporanea (Bambini alla scoperta dell’arte contemporanea). Seguono
Guarene Arte 98, seconda edizione della mostra internazionale di giovani artisti,
e Zone – Opere dalla Collezione, dodici opere di artisti fra i più impegnati nella
ricerca sul linguaggio dell’arte contemporanea.
Nel 1999 l’attività espositiva si intensifica ulteriormente. In aprile Palazzo Re
Rebaudengo ospita Bruno Zanichelli. Mostra antologica, a cura di Flaminio
Gualdoni; in giugno Common People. Arte inglese tra fenomeno e realtà, a cura di
Francesco Bonami. Nell’autunno inaugurano Guarene Arte 99 e Zone – Espèces
d’espaces.
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Alla XLVIII Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia viene
presentato il libro Sogni/Dreams, edito dalla Fondazione e ideato da Francesco
Bonami e Hans Ulrich Obrist: il libro raccoglie i sogni e le utopie di centotre fra
artisti e personalità del mondo dell’arte e della cultura. A Taormina, nell’ambito
della rassegna Taormina Arte, è ospitata la mostra fotografica Da Guarene all’Etna,
via mare, via terra, a cura di Filippo Maggia. Dopo Taormina la mostra sarà allestita
anche a Modena, Milano e Venezia.
Il 2000 si apre con la mostra Identidades Futuras: Reflejos de una Coleccion,
una selezione di opere della Collezione, in occasione della Fiera Internazionale
Arco 2000 a Madrid. La mostra è curata da Rafael Doctor Roncero e Francesco
Bonami. In occasione di Big Torino 2000, la Fondazione inaugura a Guarene
la mostra Emil, Mihaela e altre storie. Bucarest dopo Ceausescu negli occhi dei
bambini, in collaborazione con Médecins Sans Frontières, a cui vengono devoluti
tutti i proventi del progetto. A settembre vengono presentate Guarene Arte 2000
e la personale di Giuseppe Gabellone, organizzata in collaborazione con il Frac
Limousin di Limoges. Mostra dedicata alla Collezione è, infine, La jeune scéne
artistique italienne dans la Collection de la Fondation Sandretto Re Rebaudengo,
presentata dal Domaine de Kerguehennec, Centro d’Arte Contemporanea di
Bignan, in Francia.
Nel 2001 si inaugura a Guarene la personale di Luisa Lambri. Segue Contatto
Impatto. Opere scelte dalla Collezione. A Milano il Refettorio delle Stelline ospita, in
una nuova edizione aggiornata, la mostra Da Guarene all’Etna, via mare, via terra.
A Tokyo, all’interno della manifestazione Italia-Giappone 2001, all’Hara Museum of
Contemporary Art viene presentata Visioni a catena. Famiglia, politica e religione
nell’ultima generazione di arte italiana, esposizione di opere di 12 giovani artisti
italiani. La mostra Strategie. Opere fotografiche degli anni ’90 dalla Collezione della
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è ospitata a Kiel, Bolzano e Salisburgo.
Nel 2002 Guarene ospita le opere del Frac Paca. La mostra Self/In Material
Conscience è realizzata con il sostegno del Ministero Francese della Cultura e
della Comunicazione e della Regione Provenza – Alpi – Costa Azzurra. Il 2002
è un altro anno importante per la Fondazione: viene infatti inaugurato il nuovo
centro espositivo di Borgo San Paolo a Torino, che diventa la sede principale della
Fondazione. Durante i lavori di costruzione e prima della sua inaugurazione, lo
spazio espositivo già terminato ospita una mostra fotografica di Lina Bertucci
dedicata agli abitanti del quartiere. L’apertura ufficiale della sede torinese ha luogo
il 18 settembre, con l’inaugurazione di Exit. Nuove geografie della creatività italiana,
mostra curata da Francesco Bonami e dedicata all’arte italiana di inizio millennio,
che propone i lavori di ben 64 artisti. In contemporanea si svolge Parallel Exit, una
serie di eventi legati a musica, cinema, teatro e danza. Con Exit iniziano anche le
visite guidate e i laboratori per le scuole. Il nuovo centro espositivo ospita l’edizione
del Premio Regione Piemonte 2002, assegnato all’artista Patrick Tuttofuoco.
Maggie Cardelus riceve il premio del pubblico e Alvise Bittente il premio
dell’Associazione Amici della Fondazione.
Dal 2003 l’attività espositiva si concentra a Torino e inizia con la mostra La
Montagna Incantata, con opere dedicate alla montagna e alla neve. La mostra
si inserisce nel Progetto di avvicinamento alle Olimpiadi della Cultura del 2006
MenoTre, realizzato in collaborazione con Torino 2006. A febbraio la Fondazione
propone a Torino la mostra monografica di Doug Aitken, New Ocean. A Shifting
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Exhibition. La mostra presenta le ultime opere video di uno dei più innovativi artisti
del panorama contemporaneo internazionale. Continua intanto l’attività nella
sede storica di Guarene che, da maggio a giugno, ospita Da Guarene all’Etna/03,
presentazione di 10 progetti di fotografi italiani, realizzati appositamente per la
mostra stessa.
A Torino, nello stesso periodo, la Fondazione presenta una mostra realizzata
dal Walker Art Center di Minneapolis (USA), Arte nell’Era Global. How Latitudes
Become Forms. Il progetto espositivo coinvolge 29 artisti provenienti da diversi
paesi e realtà culturali. Dopo la pausa per i mesi estivi, l’attività espositiva
riprende a Guarene in settembre, con la mostra del fotografo italiano Vincenzo
Castella. Ad ottobre la sede di Torino ospita Sulle strade di Kiarostami, mostra di
fotografie e videoinstallazioni del regista iraniano Abbas Kiarostami, organizzata in
collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e la Scuola Holden.
A novembre inaugura, sempre a Torino, la mostra Lei. Donne nelle collezioni
italiane, una collettiva che riunisce i lavori più significativi di artiste donne presenti
nelle più importanti collezioni italiane. La mostra proseguirà fino a gennaio 2004.
Il 2004 è infatti un anno che la Fondazione dedica interamente alla donna, con
l’intento di mettere in evidenza il suo ruolo da protagonista sulla scena culturale e
artistica contemporanea, proponendo una riflessione sui percorsi della creatività
al femminile e sui suoi aspetti critici. A gennaio la Fondazione ospita nella sede
di Torino la videoinstallazione Pari o dispari di Marzia Migliora, che si inserisce
nell’ambito di Meno Due, progetto di avvicinamento alle Olimpiadi della Cultura del
2006, in collaborazione con Torino 2006. La sede di Torino ospita poi il progetto
D-segni, cinque monografiche di disegni di artiste italiane che si concludono con
la mostra di Nicoletta Agostini. A marzo l’attività espositiva torinese prosegue
con la mostra antologica Carol Rama, realizzata in collaborazione con il MART
di Trento e Rovereto e curata da Guido Curto e Giorgio Verzotti. Il percorso
espositivo ripercorre cronologicamente tutta l’attività dell’artista del 1936 al 2004,
presentando opere provenienti da raccolte pubbliche e collezioni private. Durante
la mostra di Carol Rama la Fondazione ospita il progetto Nadia Comaneci di Laura
Matei, supportato dagli Amici della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e
curato da Emanuela De Cecco. Nella sede di Guarene si svolge la mostra Tell me
Why, che presenta i lavori di sette giovani artiste che, per mezzo della fotografia,
indagano la realtà attraverso lo sguardo femminile. Nel corso dell’anno la Galleria
d’Arte Moderna di Palermo ospita Da Guarene all’Etna, promossa dall’Assessorato
alla Cultura del Comune di Palermo e che riunisce le mostre della Fondazione
Da Guarene all’Etna 02 e Da Guarene all’Etna 03. A settembre inaugura a Torino
Non toccare la donna bianca, mostra che presenta il lavoro di artiste provenienti
da paesi e contesti culturali diversi, in molti dei quali il ruolo sociale della donna
viene fortemente messo in dubbio. Il Premio Regione Piemonte 2003 viene
assegnato a Tacita Dean: la Fondazione presenta il suo nuovo film, Baobab, girato
in Madagascar. Il progetto è realizzato con il supporto dell’Associazione Amici della
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ed è curato da Emanuela De Cecco.
Nel 2005 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo compie 10 anni.
A febbraio Non toccare la donna bianca è ospitata a Castel Dell’Ovo, a Napoli, in
collaborazione con la Provincia di Napoli – Assessorato alle Pari Opportunità. A
febbraio la Fondazione presenta a Torino la personale Diego Perrone. Totò nudo
e la fusione della campana, che raccoglie i lavori più significativi dell’artista e
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alcune opere realizzate appositamente per la mostra. A marzo inaugura, sempre a
Torino, la mostra Stefano Arienti, realizzata in collaborazione con il MAXXI-Museo
Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma. Le opere offrono un quadro organico
dell’attività di Arienti, dai primi lavori fino ad opere pensate appositamente per la
mostra. A maggio la Fondazione presenta Bidibidobidiboo. Opere dalla Collezione
Sandretto Re Rebaudengo. La mostra, che celebra i dieci anni di attività della
Fondazione, ospita, a Palazzo Re Rebaudengo di Guarene d’Alba, alla Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo di Torino e alla Cavallerizza Chiablese, centocinquanta
artisti internazionali e duecento opere. A ottobre si svolge all’American Academy
di Roma la mostra American Images. Opere dalla Collezione Sandretto Re
Rebaudengo. Curata da Ludovico Pratesi e Shara Wasserman, la mostra presenta
una selezione di opere fotografiche facenti parte della Collezione. A novembre
inaugura a Torino T1 – La sindrome di Pantagruel, prima edizione della Triennale
di arte contemporanea di Torino, a cura di Francesco Bonami e Carolyn ChristovBakargiev. T1, organizzata dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dal
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, dalla GAM Galleria Civica d’Arte
Moderna e Contemporanea di Torino, coinvolge settantacinque artisti da tutto il
mondo e rende omaggio a due artisti già affermati, la colombiana Doris Salcedo e
il giapponese Takashi Murakami. La mostra si concluderà a marzo del 2006.
Nel 2006 la Fondazione dedica la programmazione all’Oriente. A gennaio
la Fondazione presenta Fuori Pista, una mostra nella Capanna Mollino di
Sauze d’Oulx. Il progetto espositivo valorizza la celebre “Capanna” attraverso
un’esposizione di opere di significativi artisti internazionali che, come Mollino,
hanno il coraggio di rivoluzionare la creatività per raggiungere soluzioni
innovative. A febbraio, in occasione dei XX Giochi Olimpici Invernali, il Comitato
per l’Organizzazione dei Giochi Olimpici invita la Fondazione ad allestire una
mostra con opere della Collezione nella Vip Lounge che ospita la Famiglia
Olimpica allo Stadio Olimpico. Ad aprile la Fondazione inaugura a Torino Revolving
Landscape, personale di Patrick Tuttofuoco. A maggio a Palazzo Re Rebaudengo
si tiene la quarta edizione della mostra fotografica GE/06 – Da Guarene
all’Etna, cui partecipano nove artisti italiani contemporanei. A maggio viene
inaugurata la terza sede della Fondazione, Villa Remmert a Ciriè, con una mostra
fotografica che ha come protagonista la città di Ciriè e i suoi abitanti. Alla mostra
partecipano sette giovani artisti. Villa Remmert rimarrà gestita dalla Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo per i successivi due anni. A giugno inaugura a Torino
Subcontingente. Il Subcontinente Indiano nell’arte contemporanea, a cura di Ilaria
Bonacossa e Francesco Manacorda, che analizza il panorama contemporaneo del
subcontinente indiano visto come una complessa matrice di popolazioni, idee,
lingue, culture, modi di vivere, fedi ed eredità storiche. A ottobre la Fondazione
presenta il primo progetto a Villa Remmert: Appunti. Arte contemporanea dal
dopoguerra alla fine del XX secolo, una rassegna che intende fornire al pubblico
gli strumenti adatti per avvicinarsi all’arte dei nostri giorni. La prima mostra della
rassegna è Artisti, Parole, Immagini dal 1948 al 1959. A novembre nella sede di
Torino inaugura la mostra Alllooksame?Tutttuguale?, a cura di Francesco Bonami,
che presenta i lavori di quaranta artisti aventi tutti radici asiatiche.
Nel 2007 la Fondazione dedica la propria programmazione all’Ambiente. A
marzo la Fondazione inaugura a Torino la mostra Ambient Tour, che presenta il
lavoro degli artisti Flavio Favelli, Christian Frosi e Deborah Ligorio. Nello stesso
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tempo, nell’ambito delle iniziative per “Torino Capitale Mondiale del Libro con
Roma” e in occasione della partecipazione della Lituania come ospite alla “Fiera
Internazionale del Libro 2007”, la Fondazione presenta in collaborazione con
l’Istituto Lituano la mostra Vilnius is Burning (Vilnius brucia), a cura di Raimundas
Malasauskas. Nella sede di Ciriè a Villa Remmert, prosegue la rassegna Appunti.
Arte contemporanea dal dopoguerra alla fine del XX secolo con la mostra Artisti,
parole, immagini dal 1960 al 1968. Infine la Direction des Affaires Culturelles
del Principato di Monaco, in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo, presenta Glowbowl, nella Salle Quai Antoine 1er a Montecarlo: una
mostra, a cura di Francesco Bonami e Martine Fresia, che riunisce le opere di
trentacinque artisti del panorama contemporaneo internazionale che fanno parte
della Collezione Sandretto Re Rebaudengo. Ad aprile, al Museo Hendrik Christian
Andersen di Roma, la Fondazione presenta la mostra Un itinerario Italiano.
Fotografie dell’Ottocento dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo, a cura di
Maria Francesca Bonetti e Filippo Maggia, organizzata nell’ambito della VI edizione
di “Fotografia-Festival Internazionale di Roma”. La mostra presenta per la prima
volta al pubblico una selezione di circa 100 immagini della sezione di fotografia
storica della Collezione Sandretto Re Rebaudengo. A maggio inaugura a Torino
Silenzio. Una mostra da ascoltare, a cura di Francesco Bonami, con opere di artisti
e performer internazionali prodotte dagli anni ’60 a oggi, nelle quali il suono è
oggetto di indagine, usato come strumento di espressione. Per il primo anno, la
Fondazione istituisce il progetto Residenza per Giovani Curatori (vd. pag. XX): le
due mostre conclusive del progetto vengono inaugurate a maggio a Palazzo Re
Rebaudengo di Guarene d’Alba. A settembre, a Villa Remmert a Ciriè, si tiene la
terza esposizione della rassegna Appunti con la mostra Marcello Levi: uno sguardo
su Torino tra gli anni ’60 e ’70. A ottobre la Fondazione presenta a Torino Stop &
Go, a cura di Francesco Bonami, con le più recenti acquisizioni di video provenienti
dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo. Una sezione speciale è dedicata alla
trilogia di viaggio di Marine Hugonnier, coprodotta dal Philadelphia Museum of Art,
dalla Kunsthalle di Berna e dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Il 2008 è l’anno che la Fondazione dedica all’architettura, in occasione del
Congresso Mondiale degli Architetti a Torino. L’anno si apre ospitando a Torino la
mostra multimediale Segni di vita. Werner Herzog e il cinema, realizzata dal Museo
Nazionale del cinema e curata da Alberto Barbera e Grazia Paganelli.
A febbraio Greenwashing. Ambiente: Pericoli, Promesse e Perplessità, curata da
Ilaria Bonacossa e Latitudes (Max Andrews & Mariana Canepa Luna), presenta
il lavoro di venticinque artisti italiani e stranieri che si sono occupati in modo
diverso di questioni legate alla trasformazione dell’ambiente e alle abitudini di
consumo nella società contemporanea. Tra aprile e maggio il bookshop ospita
Chi muore al lavoro, mostra fotografica realizzata dal Consiglio Comunale di
Torino sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana in occasione
dell’anno della sicurezza nei luoghi di lavoro promosso dalla Città di Torino. Con
la mostra YouPrison. Riflessioni sulla limitazione di spazio e libertà, allestita a
Torino da giugno a ottobre, la Fondazione affronta il tema dell’edilizia carceraria
invitando undici studi di architettura internazionali a progettare lo spazio abitativo
del carcere. L’anno si chiude a Torino con T – Triennale d’Arte Contemporanea /
T2 – 50 lune di Saturno, rassegna triennale d’arte contemporanea internazionale
organizzata dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, dalla Fondazione
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Sandretto Re Rebaudengo e dalla Fondazione Torino Musei e curata da Daniel
Birnbaum. La mostra è articolata in due parti: da un lato ha coinvolto giovani
artisti da tutto il mondo, dall’altro ha reso omaggio a due artisti già affermati, il
danese Olafur Eliasson al Castello di Rivoli e l’artista cino-americano Paul Chan
alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Nel 2008 Guarene ospita Dai Tempo
al Tempo, mostra conclusiva della seconda edizione della Residenza per Giovani
Curatori. Nella sede di Ciriè, Villa Remmert, nell’ambito della rassegna Appunti.
Arte contemporanea dal dopoguerra alla fine del XX secolo, viene presentata la
mostra Artisti, parole, immagini dal 1974 al 1989. Al Centro Saint Bénin di Aosta
inaugura la mostra L’Alchimia dell’arte contemporanea. Opere dalla Collezione
Sandretto Re Rebaudengo, che riunisce le opere di trenta artisti del panorama
contemporaneo internazionale. Ad Atene, al museo Museo Benaki Pireos St.
Annexe, viene presentata Monumenti Contemporanei 1981-2008. Opere della
Collezione Sandretto Re Rebaudengo, con ventinove opere scultoree di ventitré
artisti del panorama contemporaneo internazionale. Greenwashing. Ambiente:
Pericoli, Promesse e Perplessità viene allestita al Palazzo Ducale di Laurino.
La prima mostra del 2009, dopo la chiusura di T2, è la personale di Adel
Abdessemed, Le ali di Dio, a cura di Francesco Bonami, che presenta video,
fotografie e installazioni dell’artista franco algerino. Successivamente, la
sede di Torino ospita la grande personale del pittore inglese Glenn Brown,
organizzata con la Tate Livepool, a cura di Francesco Bonami e Laurence Sillars.
Il 21 ottobre inaugura, sempre a Torino, Indagini di un cane. Collezioni d’arte di
cinque Fondazioni europee, prima mostra del progetto europeo FACE: cinque
fondazioni private che hanno dato vita a spazi pubblici per la promozione dell’arte
contemporanea a livello europeo. Aderiscono a FACE: Fondazione DESTE (Atene,
Grecia), Fondazione Ellipse (Cascais, Portogallo), Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo (Torino, Italia), La maison rouge – Fondation Antoine de Galbert
(Parigi, Francia), Magasin 3 Stockholm Konsthall (Stoccolma, Svezia). La mostra
presenta una selezione di circa quaranta opere provenienti dalle collezioni
delle cinque istituzioni, che hanno curato il progetto congiuntamente. Il 2009
porta nella sede di Guarene d’Alba due mostre. La prima è la mostra conclusiva
della terza edizione del progetto Residenza per Giovani Curatori: Eppur si
muove, inaugurata l’8 maggio con un pomeriggio di studi dedicato agli studenti
dell’Accademia Albertina di Torino, dell’Accademia Ligustica di Genova e della
Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (NABA). La mostra presenta le opere
di diciannove artisti italiani e viene successivamente allestita a Palazzo Ducale
di Genova. La seconda celebra il decimo anniversario del progetto Da Guarene
all’Etna, dedicato alla giovane fotografia italiana: Da Guarene all’Etna 1999 – 2009.
Dieci anni di fotografia italiana, a cura di Filippo Maggia, riporta a Guarene tutti gli
artisti che avevano partecipato alle precedenti edizioni.
Nel 2010, anno in cui la Fondazione compie quindici anni e festeggia con una
nuova identità visiva e un nuovo sito internet, prende vita un nuovo progetto:
Greater Torino. Una mostra che ogni anno presenta, nella veste della doppia
personale, le opere di due giovani artisti che a Torino hanno il proprio spazio di
formazione o lavoro. Per la prima edizione, gli artisti in mostra sono Paola Anziché
e Paolo Piscitelli. Il 24 marzo inaugura a Torino 21x21. 21 artisti per il 21° secolo
+ Alberto Garutti, mostra realizzata per celebrare il centenario di Confindustria,
mentre il 23 settembre Modernikon. Arte contemporanea dalla Russia presenta
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al pubblico le più nuove ed interessanti ricerche artistiche di un paese che solo
di recente si è proposto sulla scena internazionale. A Guarene d’Alba l’8 maggio
inaugura Persona in meno, la mostra conclusiva della quarta edizione della
Residenza per Giovani Curatori, che viene allestita anche a Palazzo Ducale di
Genova nel mese di settembre. Molte sono le mostre fuori sede. You-WE+Ablo. 25
video dalla Collezione Sandretto Rebaudengo viene allestita a Milano alla Rotonda
di via Besana, dove per la prima volta viene presentato il progetto Ablo, che ha
coinvolto dieci giovani artisti italiani ed è stato prodotto dalla Fondazione. A Evian
les Bains il 12 giugno apre H2O. Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo
mentre il 26 novembre ad Aosta viene inaugurata Il Coraggio. Arte contemporanea
dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. L’anno si chiude a Roma, con la
grande mostra PLUS ULTRA. Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo, in
corso al MACRO Testaccio dal 17 dicembre.
Nel 2011, per la rassegna Greater Torino, la Fondazione presenta la doppia
personale di Ludovica Carbotta e Manuele Cerutti. La Fondazione celebra poi i 150
anni dell’Unità d’Italia con Un’Espressione Geografica. Unità e Identità dell’Italia
attraverso l’arte contemporanea, a cura di Francesco Bonami, che presenta venti
nuove opere di altrettanti artisti internazionali ispirate, ciascuna, ad una delle
regioni italiane e realizzate dopo un viaggio alla scoperta del territorio da parte
dell’autore. L’anno si chiude a Torino con la personale di Andrea Salvino, Nicht
Versöhnt oder Es hilft nur Gewalt, wo Gewalt herrscht. Non riconciliati o Solo
violenza aiuta dove violenza regna. A Guarene d’Alba viene allestita Vedere un
oggetto, vedere la luce, mostra conclusiva della quinta edizione della Residenza per
Giovani Curatori stranieri. Fuori sede viene presentata Spirito e spazio. Opere dalla
Collezione Sandretto Re Rebaudengo, alla Sala de Arte Santander di Madrid, a cura
di Francesco Bonami. Modernikon. Arte contemporanea dalla Russia viene allestita
a Venezia, alla Casa dei Tre Oci.
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Mostre 2012
Torino
Un’Espressione Geografica.
Unità e Identità dell’Italia attraverso l’Arte Contemporanea
19 maggio 2011 – 8 gennaio 2012
In occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo in collaborazione con Banca Fideuram presenta
i lavori di venti artisti internazionali che, dopo aver viaggiato alla scoperta
ciascuno di una regione d’Italia, hanno creato un’opera ispirata al territorio
visitato. Nel loro viaggio in Italia, gli artisti sono stati accompagnati da un
giovane corrispondente della regione prescelta, che li ha guidati attraverso
le specificità e l’identità del territorio. Un viaggio che anche i visitatori hanno
potuto ripercorrere attraverso le opere in mostra.
Artisti in mostra:
Michael Stevenson e Cornelia Schmidt-Bleek (Abruzzo); Taiyo Onorato & Nico
Krebs (Basilicata); Roman Ondak (Calabria) Gabriel Kuri (Campania) Andro
Wekua (Emilia Romagna) Hugo Markl (Friuli Venezia Giulia); Johanna Billing
(Lazio); Hilary Lloyd (Liguria) Ibon Aranberri (Lombardia); Markus Schinwald
(Marche); Ferhat Ozgur (Molise); Victor Man (Piemonte); Isabelle Cornaro
(Puglia); Ulla von Brandenburg (Sardegna); Katerina Seda (Sicilia); Gintaras
Didziapetris (Toscana); Tobias Putrih (Trentino Alto Adige); Ruti Sela & Maayan
Amir (Umbria); Sunah Choi (Valle d’Aosta); Nathaniel Mellors (Veneto).
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Andrea Salvino.
Nicht Versöhnt oder Es hilft nur Gewalt, wo Gewalt herrscht. Non
riconciliati o Solo violenza aiuta dove violenza regna
27 ottobre 2011 – 8 gennaio 2012
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta una mostra personale di
Andrea Salvino. L’artista espone una selezione di quaranta opere su carta,
di piccolo e medio formato, realizzate nell’arco degli ultimi anni, offrendo
al pubblico uno spaccato della sua produzione recente caratterizzata dalla
varietà di stile, tecnica e iconografia, ma coerente nella costruzione di una
narrazione che intreccia storie private e collettive, reali e fittizie, spesso dotate
di un forte indice temporale. Nell’insieme, le opere offrono un affascinante
viaggio nel mondo dell’immagine, nel suo rapporto con la società, la politica, la
vita, ma soprattutto con la sfera dell’emotività.
Press Play. L’arte e i mezzi d’informazione
2 febbraio – 6 maggio 2012
La mostra, a cura di Irene Calderoni, racconta il punto di vista degli artisti sulla
società contemporanea dei media, un mondo saturo di immagini virtuali in cui
la realtà è apparentemente giunta a coincidere con la sua rappresentazione
mediatica. I sedici artisti in mostra si appropriano dei contenuti e delle strategie
dei media dell’informazione e li sovvertono al fine di svelarne i meccanismi di
funzionamento. Tramite atti di accumulazione, archiviazione, dislocamento e
falsificazione, usando i registri dell’assurdo, dell’ironia, dell’iperrealismo, con un
atteggiamento di oggettività distaccata o al contrario di denuncia partecipata,
gli artisti offrono uno sguardo sul mondo contemporaneo tramite le molteplici
facce con cui ci viene quotidianamente presentato sulle pagine dei giornali
così come sugli schermi delle nostre televisioni e dei nostri pc. Tra le opere in
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mostra: Palinsesto, nota complessa (2012) dell’artista
Alessandro Gagliardo, prodotta dalla Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo, e The Third Memory (2000)
di Pierre Huyghe, in prestito dalla Collezione del Museo
Solomon R. Guggenheim di New York.
Press Play è stata la prima mostra ad avere una colonna
sonora. Il concorso SoundTrart, indetto nel novembre
2011 e rivolto a musicisti professionisti e dilettanti, ha
fatto registrare oltre 200 richieste di partecipazione, tra
le quali la giuria ha selezionato “Fragmento” di Chiara
Luzzana come opera vincitrice.
Artisti in mostra:
Bani Abidi; Black Audio Film Collective; Thomas
Demand; Sebastian Diaz Moralez; Hans-Peter Feldmann;
Alessandro Gagliardo; Thomas Hirschhorn; Pierre
Huyghe; Jon Kessler; Steve McQueen; Alessandro
Quaranta; Katya Sander; Doron Solomons; Thomas
Struth; Fiona Tan; Artur Zmjiewski.
Julien Creuzet.
Standard & Poor’s on the Way, the Price of Glass
29 maggio - 5 agosto 2012
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in
collaborazione con l’ENSBA - Lyon - École Nationale
Supérioure des Beaux Arts, presenta la prima personale
in Italia di Julien Creuzet, partecipante al Postgraduate
programme promosso dall’ENSBA - Lyon. La mostra,
a cura di Stefano Collicelli Cagol, riunisce un gruppo
di opere appartenenti al progetto in corso Standard &
Poor’s, iniziato da Creuzet nel 2011. Ispirata al nome di
una delle maggiori agenzie di rating internazionali con
sede negli Stati Uniti, la serie è composta da un insieme
di lavori che intrecciano riferimenti alla storia personale
dell’artista con le dinamiche finanziarie e di potere che
regolano il funzionamento del mondo contemporaneo.
Greater Torino.
Rä di Martino - Laura Pugno
29 maggio – 5 agosto 2012
Giunta alla sua terza edizione, Greater Torino è un ciclo
espositivo dedicato agli artisti delle giovani generazioni
che sono nati a Torino o hanno in Torino il proprio
spazio di formazione o di lavoro. La città è intesa come
territorio allargato, ma soprattutto come piattaforma
per la costruzione di un percorso di ricerca alimentato
da opportunità di crescita, di mobilità e di relazioni
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con l’esterno. Una città aperta dunque, capace di accogliere quelle dinamiche
di “andata e ritorno” essenziali nella definizione delle carriere artistiche. Con
la scelta della doppia personale, in un contesto locale che da anni promuove
l’arte delle ultime generazioni con programmi istituzionali e iniziative private, la
Fondazione intende proporre il proprio contributo offrendo ai talenti emergenti
la propria cornice museale, che risponde a una strategia curatoriale che intende
approfondire e valorizzare il percorso degli artisti attraverso una selezione di
opere significative e un lavoro prodotto ad hoc, la Fondazione invita ogni anno
due artisti a presentare la propria ricerca. In quest’ottica, nel 2012 Greater Torino
presenta la doppia personale di Rä di Martino e Laura Pugno, a cura di Maria
Teresa Roberto e Irene Calderoni. La mostra è corredata da un programma di
laboratori dedicati al pubblico adulto, a cura di Giorgina Bertolino e condotti dagli
stessi artisti.
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Artland Series
Chao Kao
29 maggio - 5 agosto 2012
La personale dell’artista cino-americano Chao Kao, per la prima volta
in Italia, inaugura la nuova rassegna Artland Series, a cura di Francesco
Bonami, che la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dedica agli artisti
emergenti.
Progetto Residenza per Giovani Curatori
febbraio - maggio 2012
Mostra a conclusione del progetto: Sotto la strada, la spiaggia
29 maggio - 5 agosto 2012
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, con il sostegno della Compagnia
di San Paolo, presenta la sesta edizione di Residenza per Giovani Curatori.
Tre giovani curatori stranieri, selezionati dalle migliori scuole curatoriali del
mondo, hanno seguito un programma che li ha portati per quattro mesi a
viaggiare in Italia, visitando gli studi degli artisti, i principali musei di arte
contemporanea, le istituzioni e le gallerie. A conclusione dei quattro mesi
i curatori selezionati quest’anno Benoit Antille, svizzero, Michele Fiedler,
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portoricana, e Andrey Parshikov, russo,
hanno curato la mostra di artisti italiani
Sotto la strada, la spiaggia, allestita per
la prima volta nella sede torinese della
Fondazione.
Artisti in mostra:
Yuri Ancarani; Francesco Arena; Ludovica
Carbotta; Angelo Castucci; Danilo Correale;
Luca De Leva; Tomaso De Luca; Giulio Delvè;
Tony Fiorentino; Helena Hladilova; Renato
Leotta; Beatrice Marchi; Liliana Moro; Maria
Pecchioli; Alessandro Quaranta; Andrea
Romano; Mirko Smerdel; Nico Vascellari;
Valentina Vetturi.
For President. Viaggio nelle campagne
elettorali americane
19 settembre 2012 - 6 gennaio 2013
For President. Viaggio nelle campagne
elettorali americane, a cura di Mario Calabresi
e Francesco Bonami, è la prima mostra ad
essere dedicata a ogni aspetto delle elezioni
presidenziali degli Stati Uniti. La mostra è stata
realizzata in collaborazione con Magnum
Photo e con La Stampa, sotto l’alto patronato
del Presidente della Repubblica e con il
Patrocinio dell’Ambasciata Americana in Italia.
Ogni quattro anni il mondo segue con il fiato
sospeso la lunga corsa alla Casa Bianca: le
Elezioni Presidenziali, pur essendo un affare
tutto americano, sono l’evento politico che più
di ogni altro influenza le sorti economiche e
politiche del resto del mondo. Le campagne
elettorali americane sono, nella loro specificità,
eventi di grande teatro, forte emotività e
laboratori di strategia mediatica. A cominciare
da John Fitzgerald Kennedy, il primo
presidente che ha raggiunto il resto del pianeta
attraverso i media televisivi, For President
ripercorre la storia delle campagne elettorali
dal ‘900 a oggi attraverso il fotogiornalismo,
l’arte contemporanea e la grande produzione
di gadget e pubblicità che ha accompagnato
la corsa dei vari candidati. Negli spazi della
Fondazione, le opere degli artisti che si
sono ispirati alle elezioni per la loro ricerca
si sono affiancate alle immagini storiche
dell’agenzia Magnum, la più prestigiosa e
antica cooperativa di fotografi al mondo.
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Centinaia di immagini fotografiche, scattate da anonimi fotografi o da indiscussi
maestri della fotografia, video, installazioni e incursioni nel coloratissimo mondo
della propaganda (dagli spot pensati per promuovere la propria immagine o per
distruggere quella degli avversari, ai manifesti, alla grande produzione di gadget
di ogni tipo) hanno accompagnato il visitatore alla scoperta di ogni aspetto delle
elezioni presidenziali. For President ha voluto presentarsi anche come un modo
diverso di costruire una mostra, intrecciando attualità ed arte, creando un tessuto
espositivo nuovo e affascinante.
Fotografi in mostra:
Cornell Capa; Eve Arnold; Burt Glinn; Bob Adelman; Constantine Manos;
Elliott Erwitt; Raymond Depardon; Erich Hartmann; Paul Fusco; Abbas; Alex
Webb; Richard Kalvar; Gilles Peress; René Burri; Philip Jones Griffiths; Bruno
Barbey; Thomas Hoepker; Martine Franck; Jim Goldberg; Thomas Dworzak;
Eli Reed; Paolo Pellegrin; Alex Majoli; Christopher Anderson; Thomas Dworzak;
Alessandra Sanguinetti; Bruce Gilden.
Artisti in mostra:
Max Almy; Jonathan Horowitz; Antoni Muntadas; Marshall Reese; Francesco
Vezzoli; TVTV (Allen Rucker, Michael Shamberg, Tom Weinberg, Hudson
Marquez e Megan Williams); Ramak Fazel; Yang Pei-Ming.
The End. Venice, 2009
9 novembre 2012 - 6 gennaio 2013
Nell’ambito del progetto “It’s Not the End of the World”, concepito e
prodotto da Artissima in collaborazione con i principali musei e istituzioni
per il contemporaneo del territorio torinese (Castello di Rivoli Museo d’Arte
Contemporanea, GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea,
Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Palazzo Madama),
la Fondazione presenta l’installazione The End. Venice, 2009, dell’artista
islandese Ragnar Kjartansson. L’opera è stata realizzata per la LIII Esposizione
Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia, in cui Kjartansson ha rappresentato
l’Islanda. In un periodo in cui il suo Paese era al centro di un tracollo economico
e finanziario senza precedenti, l’artista ha dato vita a un personaggio decadente,
privo di futuro, che trova in Venezia la città ideale per godere appieno della propria
dolcissima fine. Per tutta la durata della Biennale, sei lunghi mesi, Kjartansson ha
vissuto i panni di un pittore bohémien, che nel proprio studio sul Canal Grande
passava il tempo dipingendo, giorno dopo giorno, il ritratto dello stesso giovane
modello, interpretato dall’amico e artista Páll Haukur Björnsson. Per i visitatori
della Biennale che capitavano lì, la scena offriva un’esperienza surreale, in cui era
difficile distinguere tra realtà e rappresentazione. I 144 dipinti che compongono
l’opera sono la traccia fisica e il documento artistico di questa esperienza.
L’installazione ha l’aspetto di un’antica quadreria, in cui i muri sono tappezzati
di dipinti dal pavimento al soffitto, a sottolineare il carattere di maniacale
accumulazione e ossessiva ripetizione del medesimo soggetto, benché le scelte
formali siano le più varie, dal realismo dettagliato all’abbozzo quasi astratto,
passando per innumerevoli citazioni di stili ben noti. Nel suo complesso l’opera
restituisce la performance con la nostalgica malinconia e l’esuberante passionalità
che è la cifra dell’artista.
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MOSTRE FUORI SEDE
Neve Chimica
Casa Olimpia, Sestriere
25 febbraio - 5 marzo 2013
Promossa dal comitato ISFR Sestriere 2012, con il sostegno della Provincia
di Torino e con il contributo di Ersel, la mostra ideata da Lorenzo Balbi
presenta le opere di undici artisti, ponendo accanto a opere della Collezione
Sandretto Re Rebaudengo realizzate da grandi protagonisti della scena
contemporanea internazionale degli ultimi trent’anni, i lavori di alcuni giovani
artisti torinesi. La Neve Chimica è la neve causata dalla nebbia, un particolare
fenomeno atmosferico legato alla presenza di particelle nell’atmosfera che,
nella stagione invernale e a temperature molto al di sotto dello zero, fungono
da “germi cristallini” provocando la formazione e la caduta al suolo di neve
sotto forma di vere e proprie nevicate senza alcun apporto diretto dato dalla
presenza di nubi o perturbazioni. Una nevicata possibile anche sotto il sole,
in cui l’aggettivo “chimica” è dovuto al fatto che si attribuisce la causa del
fenomeno all’inquinamento, anche se non ci sono prove scientifiche attendibili
che lo possano confermare. Gli artisti di questa mostra sono come particelle
atmosferiche, “germi cristallini” che, colpiti dal freddo e dall’immaginazione,
anche a ciel sereno, si trasformano in Neve Chimica. Le loro opere, risultati
della trasformazione dei materiali, dell’illusione o dell’artificio, esplorano il
mondo dell’impossibile dove tutto è concesso, dove i limiti tra la natura e
l’intervento dell’uomo si fondono restituendoci eventi e immagini irreali, aliene,
come una nevicata “inquinata” a ciel sereno.
Artisti in mostra:
Anish Kapoor; Olafur Eliasson; Doug Aitken; Francesca Rivetti; Hermann Pitz;
Ludovica Carbotta; James Casebere; Marine Hugonnier; Babette Mangolte;
Larry Johnson; Alis/Filliol (Davide Gennarino e Andrea Respino).
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The Collector’s Choice. Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo
Ex Ospedale Sant’Agostino, Modena
12 maggio - 22 luglio 2012
La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena presenta presso lo storico spazio
espositivo dell’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena un’importante selezione
di opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo dal titolo significativo The
Collector’s Choice. Le opere sono state scelte da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo,
in collaborazione con Filippo Maggia, curatore capo di Fondazione Fotografia di
Modena. La mostra raccoglie oltre 100 opere tra fotografie, video e installazioni di
26 artisti contemporanei che testimoniano quanto il linguaggio delle immagini sia
divenuto, specialmente nell’ultimo ventennio, il mezzo più idoneo a raccontare le
trasformazioni in atto nella nostra società.
Artisti in mostra
Doug Aitken; Matthew Barney; James Casebere; Larry Clarck; Thomas Demand;
Philip-Lorca diCorcia; Olafur Eliasson; Fischli & Weiss; Anna Gaskell; Dan Graham;
Andres Gursky; Barbara Kruger; Louise Lawler; Zoe Leonard; Sharon Lockart; Shirin
Neshat; Kelly Nipper; Richard Prince; Charles Ray; Thomas Ruff; Collier Schorr; Wael
Shawky; Cindy Sherman; Thomas Struth; Hellen Van Meene; Jeff Wall.
Think Twice. Opere
dalla Collezione
Sandretto Re
Rebaudengo
Whitechapel Gallery,
Londra
25 settembre 2012 – 8
settembre 2013
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The Collector’s Choice. Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo
Ex Ospedale Sant’Agostino, Modena
12 maggio - 22 luglio 2012
La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena presenta, presso lo storico spazio
espositivo dell’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena, un’importante selezione
di opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo dal titolo significativo The
Collector’s Choice. Le opere sono state scelte da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo,
in collaborazione con Filippo Maggia, curatore capo di Fondazione Fotografia di
Modena. La mostra raccoglie oltre 100 opere tra fotografie, video e installazioni di
26 artisti contemporanei che testimoniano quanto il linguaggio delle immagini sia
divenuto, specialmente nell’ultimo ventennio, il mezzo più idoneo per raccontare le
trasformazioni in atto nella nostra società.
Artisti in mostra
Doug Aitken; Matthew Barney; James Casebere; Larry Clarck; Thomas Demand;
Philip-Lorca diCorcia; Olafur Eliasson; Fischli & Weiss; Anna Gaskell; Dan Graham;
Andres Gursky; Barbara Kruger; Louise Lawler; Zoe Leonard; Sharon Lockart; Shirin
Neshat; Kelly Nipper; Richard Prince; Charles Ray; Thomas Ruff; Collier Schorr; Wael
Shawky; Cindy Sherman; Thomas Struth; Hellen Van Meene; Jeff Wall.
Think Twice. Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo
Whitechapel Gallery, Londra
25 settembre 2012 - 8 settembre 2013
La Whitechapel Gallery di Londra, per un anno, dal 25 settembre 2012 all’8
settembre 2013, nello spazio Collection Gallery, espone opere dalla Collezione
Sandretto Re Rebaudengo. Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è la prima
collezionista italiana ad essere stata invitata dal museo londinese. La collettiva
Think Twice. Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo, è suddivisa in quattro
mostre che presentano alcune delle opere più importanti della collezione: la prima
(Catttelan, 25 settembre - 2 dicembre 2012) espone le opere di Maurizio Cattelan; a
seguire tre mostre che esploreranno temi chiave della Collezione (Viral Research, 15
dicembre 2012 - 10 marzo 2013; Love Meal, 19 marzo - 9 giugno 2013; Have you
seen me before, 18 giugno - 8 settembre 2013).
Artisti in mostra:
Pawel Althamer; Micol Assael; Tauba Auerbach; Angela Bulloch; Becky Beasley;
Dafne Boggeri; James Casebere; Maurizio Cattelan; Roberto Cuoghi; Thomas
Demand; Trisha Donnelly; Flavio Favelli; Fischli & Weiss; Ceal Floyer; Katharina
Fritsch; Giuseppe Gabellone; Riccardo Giacconi; Felix Gonzalez-Torres; Sabina
Grasso; Antonio Guiotto; Anish Kapoor; Zoe Leonard; Sherrie Levine; Domenico
Mangano; Diego Marcon; Eva Marisaldi; Patrizio Di Massimo; Patrizia Monzani;
Reinhard Mucha; Damian Ortega; Philippe Parreno; Paul Pfeiffer; Paola Pivi; Maria
Domenica Rapicavoli; Charles Ray; Tobias Rehberger; Bojan Sarcevic; Gianluca e
Massimiliano De Serio; Wael Shawky; Cindy Sherman; Rudolf Stingel; Rosemarie
Trockel; Piotr Uklanski; Cerith Wyn Evan;, Pae White.
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Eventi 2012
Nel 2012 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ospita incontri culturali,
teatrali, di formazione.
Dal 19 al 21 gennaio la Fondazione ha presentato “Viva la vida!”, spettacolo
teatrale organizzato da Assemblea Teatro cui si è associata la presentazione
dei “corsetti di Frida Khalo”, realizzati dalle studentesse dello IED di Barcellona.
Il 7 febbraio i tre curatori selezionati per la Residenza (vd. pag. 54)
incontrano il pubblico torinese in auditorium.
Il 23 febbraio in auditorium viene presentato il libro “Da qui non se ne va
nessuno”. Con l’autrice, Alba Parietti, hanno dialogato Evelina Christillin e il
giornalista Gabriele Ferraris.
Il 14 marzo, nell’ambito della rassegna “Segni di moda”, la Fondazione ha
presentato l’incontro con Rossella Jardini, direttore creativo di Moschino.
Il 15 marzo l’auditorium ospita la presentazione del libro “L’immagine
Imprevista” di Piero Simondo. Intervengono l’autore e Nicolò De Mari, Sandro
Ricaldone, Marisa Vescovo, Cesare Viel, Giovanna Zucconi.
Il 28, 29 e 30 marzo si svolgono i workshop per adulti relativi alla mostra Press
Play. L’arte e i mezzi d’informazione.
Il 4 giugno, per la rassegna “Segni di moda”, Luciana Littizzetto incontra Ennio
Capasa e Cristina Tardito.
Il 14 giugno Salvatore Silvano Nigro presenta in auditorium il suo saggio “Il
principe fulvo”. Con l’autore intervengono Gianluigi Beccaria, Lorenzo Mondo e
Vincenzo Trione.
Il 19 giugno Aldo Cazzullo dialoga con Rachele Ferrario in occasione della
presentazione di “Le signore dell’arte”, ultimo libro della storica e critica
dell’arte.
Il 29 giugno, in auditorium, la Fondazione ospita l’incontro tra Vincenzo
Latronico e Marc-Oliver Wahler, inserito nel calendario della rassegna “Giorno
per giorno 2012 - Dall’eternità a qui” promossa dalla Fondazione per l’Arte
Moderna e Contemporanea CRT.
Il 18 ottobre, in auditorium, Gabriele Ferraris incontra Giusi Ferré per parlare
del suo libro “Buccia di Banana”.
Il 21 ottobre un altro incontro dedicato alla moda: l’imprenditrice Roberta Rossi
e la giornalista Elena Mansuelli dialogano sul tema “Scarpe croce o delizia?”
per la rassegna “Voce del verbo moda - lezioni di stile”.
Il 23 ottobre la Fondazione ospita un incontro con l’architetto francese Odile
Decq.
Il 25 ottobre si svolge il laboratorio per adulti relativo alla mostra For President.
Viaggio nelle campagne elettorali americane. Il secondo laboratorio si svolge il
22 novembre.
Dall’8 al 10 novembre la Fondazione ospita Club to Club 2012, festival di
musica elettronica.
Il 13 dicembre si svolge il laboratorio per adulti dedicato alla mostra
The End. Venice 2009.
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Eventi speciali
For President. Viaggio nelle campagne elettorali americane.
La Notte elettorale
Nella notte del voto americano tra il 6 (dalle ore 22) e il 7 novembre,
la Fondazione si è trasformata in una sorta di quartier generale
elettorale sullo stile dei grandi network TV degli Usa.
La Stampa ha realizzato nelle sale espositive una mini-redazione
distaccata, permettendo al pubblico di seguire gli eventi attraverso le
dirette del sito LaStampa.it, ma anche di osservare in anteprima la
preparazione del giornale nel corso della notte. SkyTg24 si è più volte
collegata con le sale espositive, dove è stato allestito uno dei set
della diretta elettorale che è proseguita per tutta la notte. Tra gli
ospiti presenti alla Fondazione, insieme a Mario Calabresi e Francesco
Bonami, sono intervenuti il vicedirettore de La Stampa Massimo
Gramellini, il comico Giacomo Poretti del Trio Aldo, Giovanni e Giacomo,
Mario Deaglio, Michele Lupi, Piero Negri.
Oltre al racconto della lunga notte elettorale, al pubblico è stata
offerta la possibilità di visitare gratuitamente la mostra.
The End. Venice, 2009.
Concerto Superband islandese
In occasione di questa nuova esposizione dell’opera Kjartansson, sabato
10 novembre, alle ore 11.30, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha
offerto al pubblico la possibilità di conoscere un’altra fondamentale
dimensione della sua identità, quella di musicista professionista.
In Islanda è infatti celebre come rockstar e ha fatto parte di molti
complessi tra cui i Trabant, band di synth rock.
Alla Fondazione, Kjartansson ha proposto un concerto eccezionale,
mettendo insieme una Superband costituita da alcuni tra i più celebri
musicisti della scena islandese: Kjartan Sveinsson (Sigur Ros),
Thorvaldur Grondal (Trabant), David Thor Jonsson (The Blue Ice Band),
Ragnar Kjartansson (Trabant), Kristin Anna Valtysdottir (Mum). L’evento,
inserito nel programma di Artissima 2012, è stato ad ingresso libero.
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Il Dipartimento Educativo
Per avvicinare all’arte contemporanea un pubblico sempre più ampio,
rendendone comprensibili i codici e i messaggi, il Dipartimento Educativo della
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo propone percorsi educativi e formativi in
collaborazione con le scuole.
Bambini e ragazzi sono coinvolti nelle visite animate, in cui si ricerca un dialogo
con l’opera in base ai segnali che l’opera stessa comunica: la forma, il colore
e lo spazio che occupa sono alcuni dei linguaggi attraverso i quali l’opera si fa
scoprire. Le visite si svolgono nelle sale espositive e prevedono un particolare
coinvolgimento nella fruizione e nella rielaborazione delle informazioni acquisite.
A questa prima fase segue l’attività di laboratorio che, a seconda delle mostre
e delle opere, sviluppa temi come: identità, espressione corporea, gesto,
movimento, segno, materia, comunicazione visiva, spazio, scrittura. Il laboratorio
permette di condividere l’esperienza artistica attraverso percorsi appositamente
studiati per le diverse età dei partecipanti.
Sono inoltre previsti laboratori permanenti che affrontano tematiche e linguaggi
presenti nelle ricerche dell’arte contemporanea: l’identità, il corpo, la relazione tra
pittura e nuovi media, il segno e il disegno, lo spazio e il concetto di installazione, il
colore, la plurisensorialità nell’arte.
Parallelamente all’attività quotidiana di visite e laboratori, il Dipartimento
Educativo sviluppa, nel corso dell’anno, progetti speciali dedicati a tutte le fasce
d’età, oltre a percorsi appositamente pensati per asili nido, ludoteche, centri estivi
e famiglie.
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Oltre alle attività riservate alle scuole, il Dipartimento Educativo realizza le
Domeniche al museo per famiglie: laboratori dedicati ai bambini dai tre ai
dieci anni, aperti anche ai genitori, che costituiscono occasioni per vivere
insieme gli spazi dell’arte contemporanea in modo attivo e giocoso, a partire
dalle suggestioni delle opere e degli artisti in mostra e grazie ad un percorso di
visita studiato appositamente. L’attività è strutturata ogni volta in modo diverso.
Gli incontri si svolgono una volta al mese e dal 2010 è possibile acquistare un
abbonamento annuale che consente a due bambini appartenenti allo stesso
nucleo familiare di partecipare a tutti gli appuntamenti. Negli ultimi anni si è
registrato un sensibile aumento della partecipazione ai laboratori, con una media
ad incontro di 45/50 bambini, più gli accompagnatori.
Bando Arte in Classe
Il Dipartimento Educativo della Fondazione ha promosso il bando “Arte in Classe”,
per offrire a studenti e insegnanti delle Scuole Primarie del Piemonte l’occasione
di avvicinarsi all’arte contemporanea attraverso un percorso di espressione
creativa interamente gratuito.
Questo non è un ritratto! è un progetto che utilizza la fotografia come strumento
di gioco, rappresentazione e documentazione. Il tema proposto è quello del
ritratto e autoritratto, attraverso la modalità della fotografia di gruppo, rivolto
a bambini delle scuole primarie. Gli argomenti di cui i bambini e gli insegnanti
hanno fatto esperienza diretta sono il ritratto e l’autoritratto intesi come
rappresentazione e presentazione di sé, il linguaggio fotografico, i concetti di
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metafora e di simbolo. L’idea è stata quella di reinventare insieme la tradizionale
foto di classe, mettendo in atto con ironia e senso critico alcune strategie dedotte
dall’arte moderna e contemporanea – dal “Rendez-vous des amis” dei surrealisti,
ai ritratti metaforici di Tobias Reheberger, ai videoritratti di Eija Liisa Athila,
focalizzandosi in particolare sugli artisti presenti nella collezione della Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo, oltre che sulle opere della mostra For President. Viaggio
nelle campagne elettorali americane.
Partecipare al progetto è stata l’occasione per le scuole di entrare in diretto contatto
con un luogo dedicato alla divulgazione dell’arte contemporanea: i bambini e gli
insegnanti hanno messo in atto insieme, grazie all’esperienza fatta in mostra e
in laboratorio, le strategie più diverse per trasformare la solita foto di classe in un
momento di invenzione e divertimento, diventandone protagonisti attivi e creativi.
La mostra finale ha presentato, attraverso gli scatti del fotografo Alfonso Quaglia, il
lavoro di tutte le scuole coinvolte nel progetto.
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Percorsi di avvicinamento all’arte contemporanea
Il Dipartimento Educativo della Fondazione propone ogni anno un percorso
di avvicinamento ai linguaggi dell’arte per il licei, per familiarizzare con idee,
metafore, simboli e codici desunti dall’universo artistico contemporaneo, capaci
di fornire materiale intellettuale e nuovi schemi di osservazione per il mondo
circostante.
La proposta di collaborazione prevede sette incontri per ogni classe e
l’organizzazione di un momento finale di restituzione e condivisione dei risultati
dei laboratori.
L’obbiettivo è quello di vivere gli spazi espositivi come luoghi di apprendimento
non formale, le opere d’arte come spazi fisici e mentali per il dialogo.
Il percorso è finalizzato a progettare con i partecipanti una visita interattiva per il
pubblico (letture di testi letterari e produzioni originali, giochi, gesti performativi,
musiche…). Alcune opere d’arte selezionate dagli studenti diventano le tappe
di un percorso aperto al pubblico, mentre gli studenti stessi accompagno in
mostra amici, parenti e compagni di studio proponendo la loro lettura dell’opera e
confrontandosi sui diversi punti di vista.
Vote for Me – in collaborazione con Liceo Classico della Comunicazione Cavour
Vote for Me è l’evento aperto al pubblico che ha chiuso il progetto “Incontri di
avvicinamento all’arte contemporanea - anno scolastico 2012-2013” che ha
coinvolto il liceo Classico della Comunicazione Cavour di Torino.
Gli studenti delle diverse classi si sono divisi in piccoli gruppi e hanno “adottato”
una delle opere della mostra For President. Viaggio nella campagne elettorali
americane, lavorando su diversi temi, come ad esempio il confronto tra arte
e fotogiornalismo nell’approccio alla documentazione storica, il confronto tra
diversi sistemi elettorali, i cambiamenti nelle campagne elettorali e nei sistemi
di creazione del consenso in base ai cambiamenti nella società e nei sistemi
di comunicazione (ad esempio la campagna di Kennedy in televisione e quella
di Obama su Facebook e Twitter), la funzione critica dell’arte e la retorica
dell’immagine nella campagna elettorale.
Giovedì 6 dicembre 2012 i ragazzi si sono trasformati in mediatori culturali d’arte
per raccontare al pubblico le opere in modo personale, coinvolgente e interattivo.
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WORKSHOP SULLA MOSTRA
I workshop sono momenti di studio, ricerca, approfondimento e incontro,
realizzati all’interno dello spazio espositivo della Fondazione. Sono dedicati a
studenti di licei, Accademie di Belle Arti, Università e Master, e hanno il fine di
creare un’occasione di confronto con il lavoro degli artisti e di formazione peer-topeer, per riflettere sui temi delle mostre e sui linguaggi dell’arte contemporanea,
creando una ricerca che può essere documentata e diffusa come buona pratica
di lavoro nello spazio museale. L’idea è quella di mettere gli studenti in condizione
di lavorare liberamente nello spazio espositivo, confrontandosi apertamente
sui temi della mostra e delle singole opere, mettendo in campo le diverse
competenze, capacità e ambiti di interesse di ciascuno e istituendo uno spazio
di invenzione, di dialogo e di intervento che può essere condiviso con il pubblico
della Fondazione.
Ogni workshop si conclude con un focus group informale di riflessione sul lavoro
realizzato. Vengono inoltre sempre creati dei questionari specifici, che vengono
somministrati ai partecipanti e analizzati. L’analisi comparata dei dati (qualitativa
e quantitativa) viene raccolta e presentata in dossier dettagliati, utili per la verifica
dei risultati e per la progettazione di altri workshop.
Nel 2012 si sono svolti due workshop relativi alla mostra Press Play. L’arte e i mezzi
d’informazione, il primo dedicato a studenti di accademie e università, il secondo
destinato a studenti di licei e istituti d’arte.
Gli studenti hanno dato vita a molteplici progetti: dalla performance di lettura
di testi con accompagnamento musicale dal vivo, alla produzione di manifesti e
prodotti grafici, dalla trasmissione televisiva alla collezione di abiti fatti con carta
di giornale, dall’unione di fotografie e testi agli interventi di dialogo con le opere in
mostra.
I due workshop sono stati documentati anche tramite la creazione di un blog su
Tumblr, dove sono stati condivisi commenti, post, foto, video, link e altri materiali,
prima, durante e dopo i lavori: http://dipartimentoeducativo.tumblr.com
The Big Draw! e The Campaign for Drawing
Il progetto The Campaign for Drawing (Campagna per il disegno) ha un obiettivo:
quello di far disegnare tutti. Perché il disegno aiuta a pensare, inventare,
comunicare – senza limiti di età o di capacità.
Tutti gli anni, a ottobre, milleduecento istituzioni inglesi, dalle scuole ai musei,
partecipano a The Big Draw!, un grande evento dedicato al disegno, con un’ampia
scelta di attività, eventi e temi, per provare che disegnare può essere una
piacevole attività da condividere, oltre che una passione personale.
A questi eventi prendono parte artisti, insegnanti, educatori e chiunque voglia
utilizzare il disegno per avvicinare la gente alle collezioni dei musei, alle mostre e al
patrimonio culturale (www.campaignfordrawing.org)
La Fondazione Sandretto re Rebaudengo è l’unico museo in Italia a partecipare
a The Big Draw!. Due domeniche l’anno, la Fondazione apre tutti i suoi spazi a
questo grande evento dedicato al disegno, pensato per un pubblico di tutte le età:
i laboratori gratuiti sono condotti dallo staff del Dipartimento Educativo, con la
collaborazione di giovani artisti, illustratori, studenti dell’Accademia di Belle Arti e
dello IED.
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The Big Draw! e Fondazione Forma.
Nel mese di giugno 2012 è stata realizzata un’edizione speciale di The Big
Draw!, realizzata per il concorso “In Forma di Auguri”, promosso da Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo e Fondazione Forma Onlus per il Natale 2012.
In uno spazio appositamente allestito con tanti materiali diversi, bambini
dai 3 ai 10 anni hanno creato la loro cartolina di auguri natalizi, di misura
cm 11 x 20 oppure cm 11,5 x 15. Un giuria di esperti ha in seguito selezionato
le due immagini che meglio rappresentavano l’idea del Natale, inteso non
solo come festa, ma come simbolo di unione, di dialogo e di solidarietà, con
particolare attenzione al mondo dell’infanzia e dei suoi diritti: diritto alla salute,
al gioco, all’educazione e alla serenità.
Il ricavato dalla vendita delle cartoline è stato devoluto a sostegno delle
attività di Fondazione Forma Onlus, che ha come missione la crescita e
l’umanizzazione, l’aumento della visibilità e il consolidamento dell’immagine
dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, la ricerca di sinergie con le
Associazioni esistenti all’interno dell’Azienda e la promozione e la realizzazione
di progetti di medicina umanitaria.
I am contemporary - progetto di dialogo interculturale con il CTP 3
Il Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha
partecipato a una formazione internazionale sul tema del dialogo interculturale
nei musei (Museums Tell Many Stories), che ha portato negli ultimi anni alla
realizzazione di diversi progetti sperimentali e alla partecipazione a diverse
azioni europee (Grundtvig, Lifelong Learning). La collaborazione più importante
in questa direzione si è stabilita con gli studenti e gli insegnanti del CTP3
di Torino: questo ha portato alla creazione di un ampio protocollo di intesa,
condiviso anche da altri musei della città (tra cui GAM, Palazzo Madama) e di
una convenzione specifica tra Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e CTP3
per l’anno scolastico 2012/2013.
Zonarte
Nato nel 2010 dalla collaborazione tra i Dipartimenti Educazione delle principali
istituzioni dedicate all’arte contemporanea in Piemonte, sostenuto dalla
Fondazione CRT per l’Arte Moderna e Contemporanea – il network Zonarte ha
realizzato ad Artissima un comune evento aperto al pubblico, ricco di attività
per educare, informare, creare relazioni fra persone diverse.
Per l’edizione 2012, il Dipartimento Educativo della Fondazione ha attivato dei
percorsi sull’opera della Collezione Sandretto Re Rebaudengo Outer Space di
Alexandra Mir, esposta nella sezione Musei in Mostra. L’opera è frutto di uno
sguardo condiviso sul tema del paesaggio, inteso come memoria geografica,
rete di relazioni territoriali, nature e cultura, geografia e narrazione. Per
Alexandra Mir la cartografia è utopia, ovvero luogo che non esiste e insieme
progetto politico da perseguire. Mappe che non mostrano luoghi, ma li creano a
partire dall’immaginazione collettiva.
Tutte le opere scelte dalle istituzioni coinvolte nel progetto Zonarte ruotavano
attorno a questo tema centrale. In sintonia e collaborazione con il Dipartimento
Educazione della GAM, il Dipartimento Educativo della Fondazione ha proposto
al pubblico di Musei in Mostra degli strumenti per leggere tali connessioni e
per interpretare in modo attivo e personale l’arte (mediazione culturale d’arte,
visite accompagnate, schede di approfondimento e l’utilizzo dell’Art-Kit).
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LEM – The Learning Museum
Il Dipartimento Educativo della Fondazione è stato invitato a fare parte del
progetto LEM – The Learning Museum, un network europeo permanente
di ricerca, studio, formazione e progettazione sui temi dell’educazione,
dell’intercultura, del rapporto con il pubblico e del lifelong learning. In particolare,
il Dipartimento è stato chiamato a portare la sua esperienza nei gruppi di lavoro
sui temi: “Musei come luoghi di apprendimento” e “Audience research, learning
styles and visitors relation management”. L’anno 2012 ha visto la partecipazione
del Dipartimento ai lavori presso: Landesmuseum di Linz (Austria), Gallo-Romeins
Museum di Tongeren (Belgio) e Cap’ Sciences di Bordeaux (Francia”.
Dal 2011 la Fondazione è diventata associate partner di LEM e ha una pagina
dedicata sul sito: www.lem-project.eu.
Progetto speciale in collaborazione con il carcere minorile Ferrante Aporti
La collaborazione tra la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e l’Istituto
Penale per i Minorenni “Ferrante Aporti” nasce da una richiesta di sostegno e
scambio con realtà culturali attive sul territorio torinese da parte di quest’ultimo.
Conformemente alla propria mission, la Fondazione propone un progetto di
avvicinamento all’arte, a carattere laboratoriale, che mette in relazione lo staff
del Dipartimento Educativo con i responsabili educativi dell’Istituto, inserendo la
proposta didattica in un più ampio programma formativo. Scopo del progetto,
rivolto ad un gruppo di giovani detenuti, è quello di promuovere l’arte e la cultura
contemporanea come elemento di crescita personale e sociale, per educare
alla condivisione e allo scambio, favorendo l’autostima, l’autocontrollo e la
cooperazione tramite il lavoro creativo individuale e collettivo.
Progetti per l’accessibilità: Biennale Arte Plurale
Dal 2008 il Dipartimento Educativo della Fondazione partecipa alla Biennale
Internazionale Arte Plurale, un progetto di arte contemporanea a carattere
relazionale che coinvolge artisti, studenti, insegnanti, educatori ed operatori
del settore artistico/culturale. L’intento della manifestazione è ampliare e
sostenere la sperimentazione e la ricerca di esperienze espressive attive
in campo artistico ed educativo rivolte al mondo della disabilità. L’evento
conclusivo della Biennale Arte Plurale espone, infatti, lavori nati da percorsi
comuni progettati e realizzati da artisti, educatori museali e disabili.
Nel corso del 2012 il Dipartimento Educativo ha elaborato e condotto un
progetto in otto incontri insieme a un gruppo di utenti del Laboratorio “La
Galleria”. Il punto di partenza è stato la mostra Press Play. L’arte e i mezzi di
informazione. I temi delle opere – la comunicazione, l’attualità, la potenza dei
media, il modo in cui questi influenzano la nostra lettura del mondo – sono
stati individuati in mostra e sperimentati in laboratorio attraverso pratiche
creative, linguaggi espressivi personali o mutuati dalle opere, e passeggiate in
città, alla ricerca di un riscontro a questi temi nella vita di tutti i giorni.
I risultati degli incontri sono stati raccolti in una pagina della piattaforma
tumblr (http://arteplurale2012.tumblr.com) e in una rivista che sarà distribuita
nei giorni della Biennale, a ottobre 2013.
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La mediazione culturale dell’arte
La mediazione culturale dell’arte è la forma innovativa scelta dalla Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo per istituire in mostra, quotidianamente, una relazione
attiva con i pubblici adulti. Giunta a dieci anni di applicazione, è la modalità che
sviluppa una delle missioni principali della Fondazione, quella cioè di avvicinare il
pubblico all’arte contemporanea. La mediazione costituisce uno dei tratti distintivi
della Fondazione e la caratterizza come istituzione aperta alla sperimentazione e
impegnata nell’adozione di buone pratiche.
Il ruolo del mediatore culturale è quello di instaurare e facilitare il contatto
diretto tra il visitatore, l’opera, la mostra, fornendo indicazioni, sollecitando il
dialogo e valorizzando le interpretazioni individuali. Fondata su una competenza
disciplinare e relazionale e basata sulle più aggiornate teorie della conoscenza,
la mediazione culturale dell’arte predispone il visitatore alla scoperta delle
opere e all’approfondimento delle ricerche artistiche, secondo un approccio
integrato che pone accanto all’informazione, il dialogo, lo scambio e il confronto.
Il termine “culturale” designa quegli approcci che nel campo dell’apprendimento
favoriscono le modalità attive e condivise di costruzione del significato, alternative
al tradizionale concetto di didattica imperniata sulla trasmissione frontale.
In un’ottica di superamento della visita guidata, questo strumento mira a
trasformare lo spazio espositivo in un luogo dell’esperienza secondo un approccio
di Lifelong Learning, ovvero di apprendimento continuo, lungo l’arco della vita.
Il servizio di mediazione culturale in Fondazione è continuo, disponibile in italiano,
inglese e francese. Il visitatore ne può usufruire in qualsiasi momento, tutti i giorni
e lungo tutto l’orario di apertura. È gratuito e non necessita di prenotazione.
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Rispecchia quella che si definisce modalità drop in, ovvero “dell’imbattersi”,
designando in tal modo un museo ospitale, sempre pronto all’accoglienza e
all’offerta di nuove opportunità conoscitive. Il servizio è svolto da uno staff
di mediatori provenienti da lauree in discipline artistiche e umanistiche, che
partecipano a una formazione continua ideata e realizzata dalla Fondazione con
lezioni e laboratori. Nel corso del 2012 la formazione dei mediatori culturali si è
svolta alternando incontri dedicati alla metodologia della mediazione culturale
dell’arte, ai cicli di preparazione delle singole mostre con lezioni in aula e in mostra,
tenute da formatori, mediatori e artisti, che hanno riguardato tutte le mostre
allestite a Torino: Press Play. L’arte e i mezzi d’informazione (2.2-6.5.2012); Sotto
la strada la spiaggia (29.5-5.8.2012); Artland Series. Chao Kao (29.5-5.8.2012);
Greater Torino. Rä di Martino, Laura Pugno (29.5-5.8.2012); Julien Creuzet (29.55.8.2012); For President. Viaggio nelle campagne elettorali americane (19.9. 20126.1.2013); The End. Venice 2009 (9.11.2012-6.1.2013).
Art-Kit
Strumento di lavoro dei mediatori culturali, l’Art-Kit è un ventaglio di 10 domande
realizzato per accompagnare il percorso di chi, visitando le mostre, non sempre
si trova a proprio agio di fronte alle opere esposte. Le domande introducono a
questioni come il titolo dell’opera, il colore, i materiali, la collocazione dell’opera
nello spazio, il tempo che ci vuole per osservarla. Ogni domanda è corredata da un
testo che fornisce informazioni e che contestualizza l’interrogativo alla luce della
storia dell’arte contemporanea.
Un osservatorio sui pubblici adulti
Oltre alla responsabilità del rapporto con i visitatori, l’équipe dei mediatori culturali
dell’arte rappresenta una fonte di osservazioni qualitative sui pubblici della
Fondazione, costituendo un osservatorio chiamato a trasmettere periodicamente
le proprie analisi agli altri dipartimenti della struttura: Presidenza, Dipartimento
Curatoriale, Dipartimento Educativo, Ufficio Stampa, Comunicazione e Marketing,
Allestimento.
Attraverso la restituzione di ogni mostra – interpretata e trasmessa secondo
l’ottica di prossimità e dunque con funzioni di audience advocacy – il gruppo dei
mediatori, insieme ai loro formatori, ricostruiscono mostra per mostra il feedback
dei pubblici, in termini di comportamento, curiosità, attenzione, osservazioni,
gradimento e criticità. Le osservazioni prodotte vanno poi a integrare i dati raccolti
con il questionario distribuito ai visitatori. Sin dal 2009 è attivo in Fondazione
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un gruppo di lavoro, di cui fanno parte componenti dell’équipe di mediazione
culturale e di Comunicazione e Marketing, che svolge periodicamente l’analisi
specifica dei dati dei questionari secondo un’ottica di autovalutazione, finalizzata
al rilievo e alla trasparenza dei risultati relativi all’attività dell’istituzione. L’indagine
metodica si avvale dell’utilizzo del software francese SPAD, un programma per
l’analisi statistica multivariata dei dati, il data mining e l’analisi testuale.
I laboratori con gli adulti: attività e valutazione
La finalità dei laboratori riservati ai pubblici adulti, proposti in Fondazione a
partire dal 2010, è quella di offrire ai partecipanti un’esperienza conoscitiva e
creativa, esaudendo le attese rilevate nei visitatori della Fondazione attraverso
il questionario e l’osservazione qualitativa: acquisire nuove conoscenze e
fare un’esperienza attiva all’interno del museo. Dedicati a giovani e adulti, a
ingresso libero previa iscrizione, si svolgono nella fascia oraria serale, durano
due ore e sono programmati durante l’apertura gratuita del giovedì. Ambientati
direttamente in mostra, a Fondazione aperta, consentono anche agli altri
visitatori, di entrare in contatto con un uso nuovo dello spazio museale, orientato
da un approccio attivo e informale.
I laboratori con gli adulti propongono un set di attività ispirate da piccoli gruppi
di opere, individuate tra quelle esposte. Si basano sull’alternanza tra attività nello
spazio espositivo e rielaborazione in aula didattica e tra contributi individuali
e produzione di elaborati per piccoli gruppi. Non richiedono ai partecipanti
competenze tecniche specifiche e non sono basati sull’insegnamento di tecniche
artistiche bensì guidati dal principio dell’opera e della mostra intesi quali fonti di
ispirazione, occasione di analisi, interpretazione, narrazione, confronto e sintesi.
Tre i cicli di laboratori proposti dai mediatori nel corso delle mostre del 2012, per
un totale di cinque appuntamenti. Nell’ambito della mostra Press Play. L’arte e i
mezzi d’informazione, sono stati organizzati Molto forte, incredibilmente vicino
(3 maggio) e Facts Follow Fiction (17 maggio), focalizzati sui mezzi e i processi
di produzione e post-produzione delle notizie, sul rapporto tra obbiettività
e soggettività nella comunicazione, sulla complessità del rapporto con le
immagini. In occasione di Sotto la strada la spiaggia si è svolto You Say You Want
a Revolution (19 luglio) un workshop pensato per riflettere ed elaborare ipotesi
e forme creative, ludiche e riflessive di “resistenza” all’ordinario. Due i laboratori
ideati nell’ambito di For President. Viaggio nelle campagne elettorali americane:
Tutti gli uomini del presidente (25 ottobre) e Join Your Cause! (22 novembre),
incentrati sul concetto di propaganda e sulle strategie di comunicazione delle
campagne presidenziali statunitensi.
In un’ottica di autovalutazione dei risultati, i laboratori sono stati analizzati a
partire dai dati raccolti mediante questionari ad hoc, distribuiti ai partecipanti a
fine attività. I questionari relativi agli appuntamenti di Press Play hanno rilevato,
in particolare, il gradimento per le diverse modalità su cui è strutturata l’attività
di laboratorio, evidenziando che offre la possibilità di lavorare a contatto con
le opere all’interno dello spazio espositivo (43%), fornisce strumenti per la
comprensione dell’arte contemporanea (14%), favorisce la socializzazione tra i
partecipanti (14%), stimola la curiosità (14%), favorisce l’accesso agli spazi della
Fondazione (14%). Il laboratorio Tutti gli uomini del Presidente è stato monitorato
dall’indagine specifica “Play for adult learning. A study on how game based
activities can enhance adult learning in art museums”, finalizzata ad ampliare
la comprensione dei processi di apprendimento degli adulti, attraverso attività
52
ludiche e partecipative, nei musei d’arte. L’analisi delle risposte raccolte era
destinata alla stesura della tesi di Maria Chiara Ciaccheri (mediatrice culturale
della Fondazione da febbraio a luglio 2012) per il master in “Learning and Visitor
Studies in Museums and Galleries” presso l’Università di Leicester (UK).
Anche nel 2012, i Progetti speciali di Greater Torino, hanno proposto due
laboratori progettati dagli artisti. Dedicata al tema del paesaggio, la doppia
personale di Rä di Martino e Laura Pugno ha fatto da cornice a una serie di
“esercizi”, raccolti sotto i titoli Abandoned Movie Sets Ruins: Album (6 giugno) e
Liberazione delle parti (13 giugno). Due viaggi immaginari attraverso paesaggi
fotografati o disegnati, capaci di generare pensieri, percorsi, storie, album di
viaggio, secondo approcci che ne hanno interrogato le nozioni comuni e le
tradizioni interne alla storia dell’arte.
53
Il progetto Residenza per Giovani Curatori
Il progetto Residenza per Giovani Curatori stranieri nasce nel 2007 da un’idea di
Francesco Bonami, con il duplice obbiettivo di sviluppare le capacità professionali
e intellettuali di giovani curatori alle prime armi e quello di promuovere l’arte
contemporanea italiana in ambito internazionale. Se dal punto di vista immediato
l’iniziativa si presenta come un laboratorio sperimentale per le pratiche curatoriali,
ponendosi come trait d’union tra la fine del percorso educativo e l’ingresso nel
mondo della professione, il contatto dei curatori stranieri in residenza con i giovani
artisti italiani ha lo scopo ulteriore di creare un network per diffondere a livello
internazionale la conoscenza della scena artistica italiana.
Ogni anno tre giovani curatori stranieri sono invitati a trascorrere un periodo di
ricerca in Italia, finalizzato all’organizzazione di una mostra conclusiva. La selezione
dei partecipanti avviene tramite il contatto con le migliori scuole internazionali per
curatori: il Royal College of Art – Curating Contemporary Art MA (Londra); il Bard
College Center for Curatorial Studies (New York); il Curatorial Training Programme
De Appel (Amsterdam); la Konstfack Academy (Stoccolma); l’Independent Study
Program Withney Museum (New York); il Goldsmith’s College (Londra); il California
College of the Art – MA in Curatorial Practice (San Francisco) e l’Ecole du Magasin
di Grenoble. I partecipanti, selezionati in seguito a segnalazioni dei direttori dei
corsi coinvolti, vengono invitati ad inviare il proprio curriculum, una descrizione
dei progetti realizzati e i testi pubblicati o recentemente redatti. La scelta finale
dei partecipanti viene effettuata da una giuria internazionale in seguito a colloqui
individuali.
54
Organizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, la Residenza ha una
durata di quattro mesi, durante i quali i curatori vengono coinvolti in incontri e
viaggi, che li portano a conoscere artisti, galleristi e direttori di museo in tutta la
penisola (Torino, Milano, Venezia, Roma, Bologna, Napoli, Palermo), affiancati da
un programma di seminari e tutoring individuale periodico. Inoltre, allo scopo di
sviluppare le loro capacità organizzative, i curatori in Residenza collaborano con le
strutture e lo staff della Fondazione per la realizzazione della mostra conclusiva.
Nel 2007 il progetto è stato coordinato da Francesco Manacorda e i curatori in
residenza sono stati Jimena Acosta Romero, Anna Colin ed Elena Sorokina.
Nel 2008 e nel 2009, la coordinatrice è stata Ilaria Bonacossa e i curatori coinvolti
sono stati Fiona Parry, Joseph del Pesco e Pelin Uran nel 2008, Inti Guerrero, Julia
Kläring e Pieternel Vermoortel nel 2009. Dal 2010, il progetto è coordinato da Stefano
Collicelli Cagol. Nel 2010 i curatori partecipanti sono stati Angelique Campens, Erica
Cooke e Chris Fitzpatrick, nel 2011 Ginny Kollak, Padraic E. Moore e Pavel S. Pys.
Nel 2012 la Residenza giunge alla sua sesta edizione e vede coinvolti i curatori Benoit
Antille, svizzero, Michele Fiedler, portoricana, e Andrey Parshikov, russo, selezionati
dalla giuria composta da Beatrix Ruf, direttore del Kunsthaus di Zurigo, Iwona
Blazwick, direttore della Whitechapel Gallery di Londra e Francesco Bonami.
La mostra conclusiva della sesta edizione della Residenza, Sotto la strada, la spiaggia,
è stata allestita nella sede torinese della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
(vd. pag. 31).
La Residenza si è dimostrata un’esperienza molto utile sia per i curatori, sia per gli
artisti selezionati per la mostra conclusiva. Molti di loro, dopo avervi partecipato,
hanno infatti iniziato una brillante carriera internazionale.
55
CAMPO
All’inizio del 2012 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, sotto la direzione
scientifica di Francesco Bonami, ha avviato la progettazione di Campo, un corso
per curatori che si rivolge a studenti e laureati italiani ed è stato concepito sulla
base dell’expertise maturata nell’ambito della Residenza per Giovani Curatori
stranieri (vd. pag. 54). Il nuovo progetto, in linea con la vocazione formativa della
Fondazione, unisce la formula del corso specialistico a quella della residenza in
viaggio. Il suo programma di studi è stato impostato sull’alternanza tra didattica
frontale in Fondazione (con gli insegnamenti: Metodologia della curatela; Storia
dell’arte dagli anni sessata a oggi; Storia delle mostre e della pratiche curatoriali,
e il seminario di Scrittura), e un percorso di ricerca in movimento, tramite un ricco
calendario di visite di studio nelle principali istituzioni artistiche italiane, negli spazi
non-profit, nelle gallerie e negli studi degli artisti.
Il progetto è sostenuto dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea
CRT, che ha deciso di includerlo nell’ambito di RES.O’, un programma di residenze
internazionali d’eccellenza per la mobilità degli artisti sia nazionali che esteri che
dal 2012 si è ampliato per fornire un’offerta formativa completa, rivolta sia ai
giovani artisti, sia agli aspiranti curatori.
La struttura in/out di Campo è stata pensata per rispecchiare le modalità proprie
della professione curatoriale, una pratica dinamica, basata su studio e conoscenze
disciplinari integrate a incontri, relazioni, contatti continui con artisti, curatori,
critici, galleristi, direttori e operatori delle istituzioni museali, dei centri d’arte
pubblici e indipendenti. Campo è coordinato da docenti interni alla Fondazione,
che seguono sia le lezioni sia i fieldtrip, coerentemente con l’impostazione
che integra programmaticamente storia, teoria e ricerca sul campo, ai quali si
affiancano lectures tenute da docenti ospiti.
L’insegnamento di Metodologia della curatela costituisce l’elemento peculiare di
Campo. Modulato sull’attività della Fondazione, il corso è infatti iscritto nella vita
del museo e delle sue mostre, delle quali riprende istantaneamente ciascuna fase
offrendo allo studente un vero e proprio laboratorio di esperienze, costantemente
ricondotte a una più ampia e circostanziata cornice teorica. Questo insegnamento
comprende ben dieci aree disciplinari: Progettazione e curatela di una mostra,
Prestiti, trasporti e assicurazione, Contratti, Allestimento, Progetti educativi,
Fundraising, Comunicazione e ufficio stampa, Grafica, Mediazione culturale e
Visitor’s Analysis.
56
Campo 12
I dieci studenti selezionati per la prima edizione del corso, denominato Campo
12, sono stati: Marta Barbieri, Bruno Barsanti, Lucrezia Calabrò, Sara Dolfi
Agostini, Alessandra Ferlito, Valeria Mancinelli, Marta Papini, Stefania Rispoli,
Chiara Nuzzi, Gabriele Tosi. Tra i dieci studenti uno è assegnatario di una
Borsa di studio, a copertura totale del costo di iscrizione. Di età compresa tra
i ventitré e i trentaquattro anni, gli studenti provengono da tutta Italia e sono
laureati in prevalenza in Storia dell’arte e Management culturale.
Strutturato in 10 moduli intensivi, di una settimana ciascuno, il corso è iniziato
il 5 novembre a Torino con il termine previsto nel giugno 2013.
I primi due moduli di novembre hanno avviato le lezioni frontali e il fieldtrip a
Torino, organizzato in concomitanza con l’apertura di Artissima e con il mese
dell’arte contemporanea, cornice rappresentativa del dinamico contesto
artistico della città che fa da sede principale al corso. Nell’ambito della
didattica frontale, un importante apporto alla docenza è stato rappresentato
dai docenti esterni alla Fondazione - curatori, artisti e storici dell’arte
contemporanea di fama nazionale e internazionale - chiamati a tenere
lezioni attinenti alle diverse materie di studio a partire dai loro rispettivi ruoli
e carriere. Cinque gli ospiti intervenuti in novembre: Beatrix Ruf, Direttrice
della Kunsthalle Zurigo, Johanna Mitkowska, Direttrice del Museo d’Arte
Moderna Varsavia, l’artista finlandese Ragnar Kjartansson, Luigi Fassi, Visual
Arts Curator presso Steirischer Herbst di Graz, e Sarah Cosulich Canarutto,
Direttrice di Artissima.
Nel corso del filedtrip torinese, gli studenti hanno potuto incontrare il
Direttore della GAM di Torino, Danilo Eccher, Elena Volpato, Conservatore e
Responsabile della Videoteca della GAM, Beatrice Merz, Direttrice del Castello
di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Marcella Beccaria, Curatrice presso la
stessa Istituzione, Piero Gilardi e Claudio Cravero, rispettivamente Presidente
e Curatore del PAV, Parco d’Arte Vivente. Hanno inoltre visitato gli spazi nonprofit Barriera, GUM e Cripta e le gallerie Franco Noero e Norma Mangione.
I partecipanti di Campo hanno potuto infine conoscere il lavoro degli artisti
torinesi Rä di Martino, Isola e Norzi, Alis/Filliol, Alessandro Quaranta, Ludovica
Carbotta, Manuele Cerutti, Laura Pugno, Paola Anziché, Renato Leotta, Helena
Hladilova, Namsal Siedlecki, Kianoosh Motallebi, auroraMeccanica, Roberto
Fassone, Michela Depretis, Maya Quattropani, Juan Sandoval, Driant Zeneli.
In dicembre, nel corso del filedtrip a Milano, gli studenti di Campo hanno
visitato la personale di Alberto Garutti al PAC, incontrando l’artista e la
Curatrice Paola Niccolin, il Museo del Novecento, introdotto dalla Curatrice
Danka Giacon e l’Hangar Bicocca, introdotto dal Curatore Andrea Lissoni.
Hanno visitato gli spazi non-profit: DOCVA, Marsèlleria, Le Dictateur,
Gasconade, Peephole e le gallerie Zero, Gio Marconi, Massimo De Carlo,
Francesca Minini, Fluxia, Raffaella Cortese. Hanno poi assistito alle
presentazioni degli artisti Davide Stucchi, Beatrice Marchi, Andrea Romano,
Marco Basta, Inverno Muto, Francesco Scavarda, Alessandro Agudio. Infine, i
partecipanti di Campo hanno incontrato la redazione di Mousse Publishing e
visitato la mostra della Fondazione Nicola Trussardi.
57
Pubblicazioni e produzioni 2012
Greater Torino. Rä di Martino e Laura Pugno, a cura di Giorgina Bertolino, Irene
Calderoni e Maria Teresa Roberto, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo,
Musumeci Editore, 2012. Catalogo della mostra.
Chao Kao, a cura di Francesco Bonami, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo,
Gam Edit srl, 2012. Catalogo della mostra.
Neve Chimica, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, 2012. Short Guide della mostra
Sotto la strada la spiaggia, a cura di Michele Fiedler, Andrey Parshikov e Benoit
Antille, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Lecturis Publishing, 2012. Catalogo
della mostra.
The Collector’s Choice. Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo, a cura
di Filippo Maggia, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo - Fondazione Cassa di
Risparmio di Modena, Skira, 2012. Catalogo della mostra.
Think Twice: Twenty Years of Contemporary Art from Collection Sandretto Re
Rebaudengo, a cura di Achim Borchardt-Hume in collaborazione con Francesco
Bonami, Whitechapel Gallery - Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, 2012.
Catalogo della mostra.
58
Convegni e conferenze 2012
Nel 2012 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha organizzato 30 eventi e
ne ha ospitati 68, per un totale di 98 eventi. Il buon numero di eventi ospitati
conferma la Fondazione come luogo di incontro, un punto di riferimento nel
panorama della cultura torinese, in cui anche gli eventi di tipo specialistico e
aziendale possono avere un positivo risvolto culturale per i partecipanti, che
possono visitare la mostra in corso ed avvicinarsi all’arte contemporanea.
Convegni e conferenze 2012
30%
70%
organizzati
ospitati
59
La Fondazione
e gli Stakeholder
60
Gli artisti
Secondo quanto stabilito nella sua mission, la Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo sostiene e promuove i giovani artisti. La Fondazione si pone
come un luogo libero, non vincolato da dinamiche commerciali o politiche, in
grado di selezionare artisti di tutto il mondo, tutelandone il lavoro e dando loro
uno spazio in cui esporre.
La Fondazione contribuisce alla valorizzazione dei giovani artisti anche
finanziando la produzione dei loro progetti.
Nel 2012 la Fondazione ha lavorato con 147 artisti.
Opere prodotte dalla Fondazione nel 2012
Neve Chimica
Alis/Filliol (Davide Gennarino e Andrea Respino), Fusione a neve persa VI, 2012,
scultura in cera;
Alis/Filliol (Davide Gennarino e Andrea Respino), Fusione a neve persa VII, 2012,
scultura in cera;
Alis/Filliol (Davide Gennarino e Andrea Respino), Fusione a neve persa VIII, 2012,
scultura in cera.
61
Press Play. L’arte e i mezzi d’informazione
Alessandro Gagliardo, Palinsesto, nota complessa, 2012, Installazione mixed media
Greater Torino. Rä di Martino – Laura Pugno
Rä di Martino, Copies récentes de paysages anciens (Film studios, Marocco), 2012,
serie fotografica, 9 elementi;
Rä di Martino, Every world’s a stage (beggar in the ruins of the star wars), 2012,
stampa ai sali d’argento, dittico;
Rä di Martino, Every world’s a stage (home of the future / home of the past), 2012,
stampa ai sali d’argento, dittico;
Rä di Martino, Every world’s a stage (loop and palms), 2012, stampa ai sali
d’argento, dittico.
Sotto la Strada, la Spiaggia.
Mostra conclusiva del progetto Residenza per Giovani Curatori
Luca De Leva, Catering Blotto, 2012, scultura, bevande e performance;
Helena Hladilova, Selfmade, 2012, installazione site-specific, erba, terra;
Beatrice Marchi, N°5, 2012, installazione, piante, lampade alogene;
Beatrice Marchi, Storie di Opera, Medley, 2012, performance;
Andrea Romano, Untitled (Spotter), 2009-2012, testo e performance realizzati per
Real Presence 09, House of Legacy, MKM Magacin, Belgrado, Serbia;
Mirko Smerdel, I Vostri Grattacieli, 2010, serie di 30 immagini digitali con testo,
stampati su carta;
Valentina Vetturi, La Funzione, 2009, performance.
For President. Viaggio nelle campagne elettorali americane
Ramak Fazel, Smithsonian Freer Gallery, Washington, January 20th 2009, 2009, 10
stampe fotografiche a colori.
The End. Venice, 2009
Ragnar Kjartansson and the All Star Band, concerto/performance, 2012.
Per Documenta 13, Kassel la Fondazione ha prodotto:
Wael Shawky, Cabaret Crusades: The Path to Cairo, 2012, video hd.
62
63
Il sistema dell’arte
(gallerie, musei, critici, curatori, collezionisti e prestatori)
Nel suo intento di diffondere la conoscenza dell’arte contemporanea, la
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo collabora con altre istituzioni museali,
italiane e straniere, con curatori e critici di fama internazionale così come con
le gallerie, considerate un anello di congiunzione fondamentale, per il sistema
dell’arte contemporanea.
Grazie a queste strette collaborazioni, che si concretizzano anche in prestiti
reciproci di opere, la Fondazione può ogni anno offrire al suo pubblico un
programma espositivo di livello internazionale.
Contemporaneamente, il sostegno degli artisti nella produzione ed esposizione
delle opere, arricchisce il loro curriculum e dà loro visibilità internazionale.
In quest’ottica si colloca anche il progetto Residenza per Giovani Curatori giunta,
nel 2012, alla sua sesta edizione (vd. pag. 54).
Prestiti di opere della Collezione
Nel 2012 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha prestato le opere della
propria collezione a esposizioni organizzate dai seguenti musei e istituzioni:
Solomon R. Guggenheim Museum, New York
Museum of Contemporary Art, Chicago
Städtische Galerie Delmenhorst
Istituto Italiano di Cultura di Madrid
Salone Internazionale del Libro, Torino
Galleria Massimo De Carlo, Milano
MACRO, Museo d’Arte Contemporanea Roma
UKS (Unge Kunstneres Samflund Lakkegata)
Institute d’Art Contemporain, Villeurbanne / Rhône-Alpes
Prestatori
Per la realizzazione delle mostre del 2012 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
ha ricevuto opere da istituzioni museali, gallerie e collezionisti che si sono resi
disponibili a concederle in prestito.
64
Un’Espressione Geografica.
Unità e Identità dell’Italia attraverso l’arte contemporanea.
Galerie Kamm, Berlin and Vilma Gold, London | Galleria Franco Noero, Torino
| Gladstone Gallery New York e Bruxelles | Hollybush Gardens, London | Sadie
Coles HQ, London | Isabella Bortolozzi Galerie, Berlin | Galleria Giò Marconi,
Milano | Museo di Frosolone, Isernia | Blum&Poe, Los Angeles | Galleria Zero...,
Milano | Pilar Corrias Gallery, London | Art:Concept, Paris | Produzentengalerie,
Hamburg | Galleria Franco Soffiantino, Torino | Tulips&Roses, Bruxelles | Galerija
Gregor Podnar, Berlin e Ljubljana | Galerie Cinzia Friedlaender, Berlin | Matt’s
Gallery, London | MONITOR, Roma | Galerie Diana Stigter, Amsterdam.
Andrea Salvino - Nicht Versöhnt oder Es hilft nur Gewalt, wo Gewalt herrscht.
Non riconciliati o Solo violenza aiuta dove violenza regna
Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano
Press Play. L’arte e i mezzi d’informazione
Solomon R. Guggenheim Museum, New York
Sotto la strada, la spiaggia
Galeria Zero..., Milano | Monitor, Roma | Galleria Raucci / Santamaria, Napoli |
Nicoletta Fiorucci | Galleria Francesco Pantaleone, Palermo | Fondazione Pierluigi
e Natalina Remotti
For President. Viaggio nelle campagne elettorali americane
Magnum Photos | The Brant Foundation | Galleria Massimo de Carlo, Milano |
MAXXI / Comodato Unicredit, Roma | Collezione Luca dal Monte
Mostre realizzate in collaborazione con altre istituzioni
Nel corso del 2012 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha collaborato con
diverse istituzioni museali per la realizzazione di mostre d’arte contemporanea
tra le quali la Whitechapel Gallery di Londra.
La Fondazione ha inoltre collaborato con altre istituzioni, quali l’ENSBA - Lyon, la
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Artissima
65
Il pubblico
Il pubblico è un portatore di interesse al quale la Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo dedica particolare attenzione: per questo motivo la Fondazione
mette a disposizione dei propri visitatori, gratuitamente, una serie di
strumenti formativi che permettono una maggiore comprensione sia delle
opere esposte, sia del mondo dell’arte contemporanea italiano e straniero.
Tra questi strumenti ricordiamo in particolare la mediazione culturale
dell’arte (vd. pag. 50), disponibile quotidianamente, gratuitamente, senza
prenotazione e lungo l’intero orario di visita.
Per facilitare la comprensione delle opere esposte, per ogni mostra vengono
realizzate didascalie approfondite, sia in italiano che in inglese, disponibili
anche in formato cartaceo. All’ingresso dello spazio espositivo è collocato un
pannello introduttivo, anch’esso sia in italiano che in inglese, che presenta
gli aspetti salienti delle tematiche affrontate dalla mostra e ne offre un primo
orientamento. Inoltre alla biglietteria è prevista la distribuzione di materiale
informativo (guide e mappe del percorso).
Accoglienza e comunicazione con il pubblico
L’orario di apertura offre la possibilità di accogliere tipologie diverse di visitatori
(studenti, lavoratori, pensionati): la Fondazione è aperta il venerdì, sabato e
domenica dalle 12 alle 19, il giovedì dalle 20 alle 23 con ingresso gratuito. La sede
di Torino è completamente priva di barriere architettoniche: l’edificio è quindi
accessibile anche alle persone diversamente abili sia per la visita alle mostre,
sia per le attività organizzate dal Dipartimento Educativo. Inoltre, per le attività
educative, la Fondazione è aperta dalle 9 su prenotazione.
Per comunicare le proprie attività, la Fondazione utilizza materiale informativo che
viene distribuito in città (circuito Freecard, CTS, gallerie d’arte contemporanea,
aeroporto, ristoranti, alberghi, luoghi pubblici, scuole, università).
Fasce orarie ingressi
16%
41%
43%
h 12 - 16
h 16 - 20
h 20 - 23
Dati su base settimanale. Il giovedì la Fondazione è aperta gratuitamente dalle 20 alle 23. I dati non comprendono
il passaggio degli studenti .
66
Nel 2012, i visitatori della Fondazione sono stati complessivamente
95.842 (mostre, corsi, conferenze, incontri letterari, corsi d’arte
contemporanea, congressi, convegni e studenti partecipanti alle attività
del Dipartimento Educativo).
Visitatori
100
90
89.892
80
91.538
92.826
2008
2009
95.842
87.144
89.264
2010
2011
80.145
70
60
75.407
76.029
2004
2005
57.287
50
40
30
20
23.503
10
0
2002
2003
2006
2007
2012
(apertura 18 settembre)
La Fondazione è molto attenta alle opinioni e alle esigenze dei suoi
visitatori. Per conoscere meglio il proprio pubblico già da alcuni anni
ha predisposto un questionario, distribuito nello spazio espositivo, che
nel 2012 è stato integrato con alcuni dati ulteriori e con la possibilità di
iscriversi alla newsletter della Fondazione.
I risultati hanno evidenziato che il pubblico che compila il questionario
apprezza le mostre (il 46% circa degli intervistati dà un giudizio buono
della mostra appena visitata, il 42% ottimo). Il 61% dichiara di aver
già visitato precedentemente la Fondazione. Inoltre la Fondazione si
conferma come un luogo non solo di cultura, ma anche di socialità (il
20% degli intervistati ha visitato le mostre da solo, mentre il restante
80% con amici, famigliari e parenti).
67
La newsletter
La Fondazione pubblica una newsletter settimanale, in uscita il venerdì,
che contiene le informazioni sulle mostre, le iniziative e gli eventi che si
svolgeranno nella settimana successiva. In occasione di eventi speciali, viene
inoltre pubblicata una newsletter dedicata.
Nel 2012 sono state pubblicate 84 edizioni della newsletter.
La newsletter viene inviata ad una mailing list che nel 2012 ha raggiunto i
8.321 contatti. Questa mailing list si è formata nel corso degli anni: la maggior
parte degli indirizzi è stata raccolta nelle occasioni in cui la Fondazione è
venuta a contatto con il pubblico (mostre, convegni, eventi). I visitatori che
vogliono essere informati sulle attività della Fondazione e ricevere inviti alle
inaugurazioni e agli altri eventi possono infatti richiedere di essere inseriti
nella mailing list compilando un apposito modulo, disponibile presso la
biglietteria.
È inoltre possibile ricevere la newsletter iscrivendosi direttamente dal sito
della Fondazione (www.fsrr.org), o dalla nuova postazione presente in
reception.
La Fondazione pone particolare attenzione al trattamento dei dati inseriti
nella mailing list: l’accesso alla stessa è controllato da password e la
Fondazione si impegna al rispetto di quanto previsto dal d. lgs. 196/2003.
68
Le scuole, le università e le accademie
Le scuole, le università e le accademie rientrano a vario titolo tra gli stakeholder
della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Il Dipartimento Educativo coinvolge ogni anno numerosi istituti in progetti e
laboratori didattici dedicati a tutte le fasce d’età. Inoltre per le scuole viene
anticipato l’orario di apertura della Fondazione (dalle 9) rispetto al normale
orario di apertura al pubblico. Per facilitare la comunicazione con i partecipanti,
il Dipartimento Educativo dispone di una propria mailing list in costante
aggiornamento.
La Fondazione è particolarmente attenta ad agevolare la partecipazione degli
studenti alle proprie attività. Il materiale informativo di mostre ed eventi viene
sempre distribuito in università, scuole, accademie, sportelli Informagiovani.
Per gli studenti è inoltre prevista la riduzione del biglietto d’ingresso alle mostre.
Stage 2012
La Fondazione contribuisce alla formazione professionale attraverso
convenzioni con università, accademie e master che attivano corsi
legati all’ambito culturale e museale.
Nel 2012 gli enti coinvolti sono:
Università degli Studi di Torino – Facoltà di Lettere e Filosofia | Accademia
Albertina di Belle Arti di Torino | Accademia di Belle Arti di Bologna | Liceo
Classico Statale D’Azeglio, Torino.
69
I media
Nel 2012, il sito internet della Fondazione (www.fsrr.org) ha fatto registrare
2.312.675 contatti, evidenziando una crescita costante negli ultimi anni. Nel
2012 si è inoltre intensificata l’attività della Fondazione sui più importanti social
network, tra cui Facebook (8.245 contatti nel 2012) e Twitter (2.089 contatti nel
2012).
Per comunicare la propria attività, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
acquista spazi pubblicitari su giornali e riviste nazionali e internazionali.
Nel 2012 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha diramato 102 comunicati
stampa, coinvolgendo 1.981 giornalisti.
Le uscite sui mass-media, tra nazionali e stranieri, sono state 2.313, suddivise tra
passaggi su emittenti radio e TV, recensioni e segnalazioni su agenzie stampa,
mensili, settimanali, quotidiani e siti web.
Organi di stampa che, nel 2012, hanno scritto della Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo.
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5 | RADIOFLASH | RADIO VERONICA ONE | TG WEB | INTERNAZIONALE | LA
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71
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| GLAMOUR | CLASS | BELL’ITALIA |TUTTOTURISMO | QUI TOURING |
ARTSHOW | IL SOLE 24 ORE - VENTIQUATTRO
72
I dipendenti, i collaboratori e i mediatori culturali
Al 31 dicembre 2012 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha 10
dipendenti con contratto a tempo indeterminato, 1 dipendente con
contratto di lavoro intermittente a tempo determinato, cui si aggiungono 10
collaboratori legati da altre forme contrattuali.
Il Presidente della Fondazione e i componenti del Consiglio d’Amministrazione
non percepiscono alcun compenso.
La Fondazione dedica particolare attenzione alla crescita della professionalità
e della motivazione di dipendenti e collaboratori.
I mediatori culturali partecipano a una formazione continua ideata e realizzata
dalla Fondazione con lezioni e laboratori (vd. pag. 50).
La restituzione, successiva a ciascuna mostra, costituisce un momento
importante di scambio e crescita professionale per tutto lo staff. In questa
occasione i mediatori culturali, insieme ai loro formatori, comunicano a tutti
gli altri dipartimenti il feedback avuto dal pubblico in occasione della visita
alla mostra, in termini di comportamento, curiosità, attenzione, osservazioni,
gradimento e criticità. La riflessione collettiva offre a tutti i dipendenti e
collaboratori l’opportunità di confrontarsi sui risultati e sui miglioramenti da
apportare per rispondere alle esigenze del pubblico.
73
Insieme per l’Arte
Il gruppo Insieme per l’Arte è aperto a tutti coloro che desiderano partecipare
alle attività culturali della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e
promuovere il lavoro degli artisti: una forma di mecenatismo che avvicina
ancora di più gli iscritti all’arte contemporanea, attraverso iniziative e progetti
a loro dedicati.
Nel 2012 Insieme per l’Arte ha organizzato visite in anteprima alle mostre della
Fondazione, oltre ad un ricco calendario di eventi.
Dal 2011 si è aggiunto il gruppo di Insieme per l’Arte Young, aperto ai giovani
fino ai 30 anni che desiderano avvicinarsi all’arte contemporanea con
eventipensati espressamente per loro.
Iscritti a Insieme per l’Arte al 31 dicembre 2012
STELLA PLATINUM
GIANFRANCO D’AMATO / MONICA CORETTI D’AMATO
AVVOCATO GIOVANNI LAGEARD / DOLORES LAGEARD
ALBERTO ROLLA / AMELIA SIMONDO ROLLA
STELLA GOLD
Paolo GENTA TERRAVASIO
Gianni e Olga GAROSCI
Gian Luigi SIMONE e Federica DE DOMINICIS
SO.TEC. Srl
STELLA BLU
Silvana BRAIDA
Glorianda CIPOLLA
Myriam GAGGINI
Dariella GAROSCI
Giovanni GORIO
Pegi LIMONE
Giosiana MORINO
Mario PARET
Massimo SANDRETTO
Valeriano VISCONTI
74
STELLA BLU DUAL
Domenico ARECCO / Luisa DELLA ROCCA
Andrea BENINCASA DI CARAVACIO / Cristina BENINCASA DI CARAVACIO
Paolo CACCAMO / Paola CACCAMO
Franco CARTELLA / Marcella CARTELLA
Giuseppe FERRERO / Gabriella FERRERO
Guido GALIMBERTI / Donatella PICENELLI GALIMBERTI
Guido JACOBACCI / Lilia JACOBACCI
Enrico MAMBRETTI / Patrizia PROFETA
Luca MONGE / Rossella MONGE
Giuseppe MONTRUCCHIO / Nella MILANO MONTRUCCHIO
Luciano OBERT / Emilia OBERT
Paolo PORZIO / Luisa PERRERO PORZIO
Dino SANDRETTO / Emilia BROGGI SANDRETTO
Antonio SCHIFONE / Maria LERDA
Jonathan SCHWARTZ / Gabriela CULLA
Carlo TONARELLI / Simonetta TONARELLI
INSIEME PER L’ARTE YOUNG
Beatrice Rolla
Benedetta Bodo di Albaretto
Alessia Castelli
Marta Scarampi
Francesco Simone
Sostengono i progetti educativi
Gianni GAROSCI / Olga GAROSCI
Domenico ARECCO / Luisa DELLA ROCCA
Franco CARTELLA / Marcella CARTELLA
Giuseppe FERRERO / Gabriella FERRERO
Giuseppe MONTRUCCHIO / Nella MILANO MONTRUCCHIO
Luciano OBERT / Emilia OBERT
Paolo PORZIO / Luisa PERRERO PORZIO
Dino SANDRETTO / Emilia BROGGI SANDRETTO
Jonathan SCHWARTZ / Gabriela CULLA
Carlo TONARELLI / Simonetta TONARELLI
ASSOCIAZIONE MEDICI DIABETOLOGI M.D. Piemonte e Valle d’Aosta
75
I sostenitori (Enti territoriali, Fondazioni, Imprese e Fondatori)
Tra gli stakeholder più importanti vi sono i sostenitori della Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo. Nel 2012 i sostenitori sono:
• Enti territoriali e altri enti pubblici: Regione Piemonte e Camera di
Commercio di Torino;
• Fondazioni ex-bancarie e fondazioni: Compagnia di San Paolo, Fondazione
CRT, Fondazione Victoria – The Art of Being Contemporary;
• Imprese: Asja Ambiente Italia, Eni, Jeep, Intesa Sanpaolo;
• i Fondatori.
La Fondazione stabilisce con le imprese diverse forme di collaborazione,
come la sponsorizzazione e la partnership, quest’ultima volta al
raggiungimento di obiettivi comuni attraverso iniziative ed eventi (come nel
caso di Asja Ambiente Italia, Eni, Jeep e Intesa Sanpaolo).
Il marchio di ciascun ente finanziatore è riportato sui materiali informativi di
ogni mostra (inviti, volantini, pannelli introduttivi allo spazio espositivo).
Nei confronti dei suoi sostenitori, la Fondazione si impegna a operare con
correttezza e trasparenza per promuovere e sostenere gli artisti e l’arte
contemporanea e per avvicinare quest’ultima ad un pubblico sempre più
ampio, grazie ad attività ed eventi che vanno oltre quelli espositivi (convegni,
conferenze, corsi, attività didattiche).
Per comunicare il proprio operato ai suoi sostenitori, inoltre, la Fondazione
redige il bilancio sociale certificato.
76
I fornitori e clienti
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presta particolare attenzione alla
scelta dei propri fornitori: la peculiarità delle attività svolte, soprattutto quelle
legate agli eventi espositivi, impone infatti di avvalersi di artigiani altamente
qualificati con i quali instaurare un rapporto di reciproca fiducia.
Vendita di servizi
La Fondazione mette a disposizione i propri spazi (auditorium e bookshop)
alle aziende e agli enti pubblici e privati per convention aziendali, incontri
culturali ed eventi. A questo scopo vengono anche previsti orari di apertura
diversificati secondo le esigenze dei clienti, per permettere agli ospiti dei
convegni e degli eventi di poter conoscere anche le attività espositive della
Fondazione.
77
Dati economici
e indicatori
di performance
Indicatori di performance ambientale
Materie prime utilizzate
7%
3%
15%
11%
63%
cartongesso
vernici
materiale elettrico
carta / cartone / imballi
minuteria / ferramenta
Consumo diretto di energia
370.000
367.559
367.248
anno
2011
anno
2012
356.456
360.000
350.000
336.860
340.000
330.000
320.000
317.850
316.947
310.000
300.000
290.000
anno
2007
anno
2008
anno
2009
anno
2010
kWh
Si evidenzia che il 100% dell’energia elettrica consumata proviene da fonti
rinnovabili.
79
Pratiche di lavoro e indicatori di condizioni di lavoro
adeguate
Numero totale dei dipendenti suddiviso per tipologie e tipo di
contratto
Al 31 dicembre 2012, il personale della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
si compone di 21 unità, di cui 10 collaboratori a progetto, 8 impiegati a tempo
indeterminato, 1 impiegato con contratto di lavoro intermittente a tempo
determinato e 2 operai a tempo indeterminato.
10%
5%
38%
47%
lavoratori a progetto
impiegati a tempo indeterminato
operai a tempo indeterminato
impiegati con contratto di lavoro intermittente a tempo determinato
Numero totale e tasso di turnover del personale, suddiviso per età
e sesso
Al 31 dicembre 2012, il personale della Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo si compone di 21 unità.
Il tasso di turnover del personale è stato del 50% per gli uomini e del 77%
per le donne, equamente distribuito per fasce d’età.
Tali dati riguardano la variazione dei collaboratori a progetto nel corso
dell’anno, per il resto dell’organico la situazione rimane stabile.
Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro perse,
assenteismo e numero totale di decessi
20122011
Tasso di infortuni sul lavoro
0%
0%
Tasso di ore di malattia sul totale 1,5%
1,4%
delle ore lavorative
Numero giornate di lavoro perse 0
0
Assenteismo
6,2%6,03%
Numero totale di decessi 0
0
80
Composizione dell’organo di governo (CDA) in base al sesso
Nel 2012, il CDA della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo si compone di
12 unità, di cui 9 uomini e 3 donne.
25%
3
75%
uomini
donne
Composizione dell’organo di governo (CDA) in base all’età
Nel 2012, il CDA della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo si compone di
2 unità con meno di 30 anni e 10 unità di età superiore ai 50 anni.
84%
3
16%
meno di 30 anni
30 - 50 anni
oltre 50 anni
81
Ripartizione dei dipendenti in base al sesso
Al 31 dicembre 2012, il personale della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo si
compone di 21 unità, di cui 13 donne e 8 uomini.
38%
3
62%
donne
uomini
Ripartizione dei dipendenti in base all’età
Al 31 dicembre 2012, il personale della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
si compone di 2 unità di età inferiore ai 30 anni, 16 unità di età compresa tra i
30 e i 50 anni, 3 unità sopra i 50 anni.
10%
14%
76%
3
sotto i 30 anni
dai 30 ai 50 anni
oltre i 50 anni
Indicatori di performance sulla società
Posizioni sulla politica pubblica, partecipazione allo sviluppo di
politiche pubblice e pressioni esercitate.
Nel 2012 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha partecipato a 68
incontri con istituzioni pubbliche ed enti territoriali allo scopo di partecipare
allo sviluppo di politiche legate all’arte e alla cultura contemporanea.
82
Rendiconto economico
Il bilancio 2012 della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte,
revisionato da Reconta Ernst & Young, è stato approvato dal Consiglio
d’Amministrazione nella seduta del 22 aprile 2013.
Il risultato della gestione è positivo per 7.408 euro, destinati a riserva.
Il rendiconto che viene presentato è in forma riclassificata per dare
evidenza alla produzione del valore aggiunto ed alla sua distribuzione.
Infatti il valore aggiunto è il parametro di misura della ricchezza
prodotta rapportato agli interlocutori che partecipano alla sua
distribuzione.
Il valore aggiunto costituisce, dal punto di vista economico, la differenza
tra il valore che l’ente attrae con lo svolgimento della propria attività
e i costi esterni per l’acquisizione dei fattori produttivi funzionali alla
realizzazione dell’attività medesima. Passando all’esame delle principali
voci, si evidenzia che il valore della produzione, pari a 1.945.807 euro, è
determinato prevalentemente dai contributi e sponsorizzazioni erogati
da soggetti esterni, 1.708.867 euro, mentre l’attività istituzionale ha
contribuito per 53.645 euro.
Le attività della Fondazione sono state sostenute da Regione Piemonte
(270.000 euro), Fondazione CRT (52.000 euro*), i Fondatori (610.549
euro), Compagnia di San Paolo (215.000 euro), Camera di Commercio
di Torino (80.000 euro).
Le principali voci di costo sono costituite dai servizi connessi
all’allestimento delle mostre ed alla gestione dell’attività della
Fondazione.
L’analisi della distribuzione del valore aggiunto prodotto evidenzia
come esso sia stato allocato alla remunerazione delle Risorse Umane,
Remunerazione della Pubblica Amministrazione e Remunerazione del
Capitale di Credito con una netta prevalenza del fattore risorse
umane,cui è stato erogato il 75% circa dell’intero valore aggiunto.
* Fondazione CRT ha inoltre erogato ulteriori 23.000 euro a titolo di
riserva indisponibile di patrimonio.
83
Valore aggiunto globale della produzione culturale 2012
(valori espressi in euro)
A. Valore della produzione culturale
Ricavi per sponsorizzazioni
ricavi per sponsorizzazioni e realizzazione mostre
ricavi entrata mostre – bookshop ed altri
altri ricavi
2012
2011
1.945.807
456.544
2.321.746
517.205
329.421
348.757
53.645
100.623
73.478
Variazioni delle consistenze a magazzino
di bookshop e opere d’arte
Altri ricavi e proventi
67.825
1.982
-495
1.487.281
1.805.036
contributi Enti territoriali
378.879
411.896
contributi Fondazioni ex-bancarie ed altri Enti privati
390.018
322.757
contributi Fondatori
610.549
889.548
altri ricavi
107.835
180.835
B. Costi della produzione culturale
Costi per acquisti bookshop
ed altri costi di struttura
Costi per servizi
958.626
29.769
1.240.999
76.634
807.797
952.881
realizzazione mostre
526.924
554.198
grafica e pubblicità
85.885
164.480
utenze e manutenzioni
194.988
234.203
Costi per godimento di beni di terzi
Altri costi di gestione
8.513
112.547
C. VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO
DELLA PRODUZIONE CULTURALE (A-B)
987.181
1.080.747
-1.757
-2.729
E. VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO
DELLA PRODUZIONE CULTURALE (C+D)
Ammortamenti
985.424
1.078.018
280.851
283.486
F. VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO DELLA PRODUZIONE
CULTURALE
704.573
794.532
D. Componenti gestione accessoria e straordinaria
84
8.335
203.149
Distribuzione del valore aggiunto globale della produzione culturale 2012
(valori espressi in euro)
2012
2011
A. Remunerazione Risorse Umane
dipendenti, collaboratori e curatori
529.083
529.083
619.567
619.567
B. Remunerazione Pubblica Amministrazione
Regione Piemonte
Città di Torino
Camera Commercio
Altri Enti Pubblica Amministrazione
135.444
2.396
17.761
115.287
138.906
7.822
17.540
113.544
32.638
29.219
7.408
6.840
704.573
794.532
C. Remunerazione Capitale Credito (breve termine)
D. Remunerazione Capitale Proprio
VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO
DELLA PRODUZIONE CULTURALE (A+B+C+D)
85
Dati di sintesi
dell’attività 2012
Mostre
Torino
Un’Espressione Geografica. Unità e Identità dell’Italia attraverso l’Arte
Contemporanea
Andrea Salvino. Nicht Versöhnt oder Es hilft nur Gewalt, wo Gewalt herrscht.
Non riconciliati o Solo violenza aiuta dove violenza regna
Julien Creuzet. Standard & Poor’s on the Way, the Price of Glass
Greater Torino. Rä di Martino - Laura Pugno
Artland Series. Chao Kao
Sotto la strada, la spiaggia. Mostra a conclusione del Progetto Residenza per
Giovani Curatori
For President. Viaggio nelle campagne elettorali americane.
The End. Venice, 2009.
Fuori sede
Neve Chimica. Casa Olimpia, Sestriere
The Collector’s Choice. Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo.
Ex Ospedale Sant’Agostino, Modena
Think Twice. Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo. Whitechapel
Gallery, Londra
Progetti di formazione
Lezioni di arte contemporanea
Arte in classe: Spazio all’Arte
Un’Espressione (non solo) Geografica
The Big Draw! e The Campaign for Drawing
Zonarte
Perchè Charlie non fa il surf?
Progetti speciali di Greater Torino
We-Tube
Eventi speciali
For President. Viaggio nelle campagne elettorali americane. La notte elettorale.
The End. Venice, 2009. Concerto Superband islandese.
Artisti promossi
147
Prestatori
32
Opere prodotte dalla Fondazione
19
Convenzioni con istituzioni
97
Uscite su mass-media in Italia e all’estero
2.313
87
Giornalisti coinvolti
1.981
Iniziative di comunicazione
comunicati stampa: 102
edizioni di newsletter: 84
iscritti alla newsletter: 8.321
contatti sito internet: 2.312.675
contatti Facebook: 8.245
contatti Twitter: 2.089
Bookshop
produzioni editoriali: 6
Convegni e conferenze
98
Totale visitatori 2012
95.842
88
Il presente bilancio sociale è stato assoggettato a revisione limitata, effettuata
dalla società Ernst & Young, secondo i criteri indicati nel principio “International
Standard on Assurance Engagements 3000 – Assurance Engagements other than
Audits or Reviews of Historical Financial Information” (“ISAE 3000”), emanato
dall’International Auditing and Assurance Standards Board.
In conformità ai suddetti criteri e sulla base del lavoro svolto la società di revisione
ha emesso un giudizio senza rilievi in riferimento al bilancio di sociale della
Fondazione al 31 dicembre 2012.
Ernst & Young ha anche effettuato la revisione contabile, emessa senza rilievi,
in data 22 aprile 2013, del bilancio civilistico chiuso al 31 dicembre 2012.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Fondazione
Sandretto
Re Rebaudengo
via Modane 16
10141 Torino Italia
t +39 011 3797600
f +39 011 3797601
[email protected]
www.fsrr.org
Bilancio Sociale 2012