Qualità della vita - Giornale di Brescia
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Qualità della vita - Giornale di Brescia
Qualitàdellavita GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2015 RAPPORTO BRESCIA 2015 7 suppl. al num. 319 - dir. resp. Nunzia Vallini Sicurezza reale e percepita: ecco il difficile equilibrio Delitti in calo, ma comunità sempre in allarme Ghedi, Villa e Botticino sono i paesi più sicuri za - sottolineano i sociologi c’è anche una quotidianità diversa, per non dire peggiorata, per ognuno di noi. Ritmi di Pierpaolo Prati vita sempre più stressati e [email protected] stressanti, tanto per gli uomini quanto per le donne, da un lato; la crisi economica che ha / Sicurezza reale, sicurezza caratterizzato gli ultimi anni percepita. Un divario sempre dall’altro - giusto per citare sopiù ampio, almeno in questi lo alcuni degli aspetti che possono avere un peso nella perultimi anni. cezione della sicurezza - inciReale e virtuale. Migliorano i dono pesantemente sulla vita dati del contrasto alla crimina- di relazione. Si è sempre più lità, diminuiscono alcuni rea- chiusi in noi stessi, i rapporti ti tra i più odiosi, altri cresco- interpersonali sono spesso no, ma a passo decisamente anche impersonali e affidati contenuto, eppure il sentire al display di uno smartphone comune va nella direzione op- o di un computer. Icontatti soposta. Perché? Se lo chiedono no più immediati, ma a discaanzitutto gli operatori della si- pito della relazione vera e procurezza che, oltre ad essere al- pria, quella in carne ed ossa. le prese con risorse e mezzi Si sa in tempo reale cosa accade dall’altra parte sempre più risicadel mondo, ma ti, oltre ad aver in- Ritmi di lavoro non dall’altra parcrementato l’effi- pressanti, crisi te del pianerottocacia della loro at- e rapporti lo o sul marciapietività di contrasto, interpersonali de opposto. si ritrovano quotidianamente alle più rarefatti ci prese con un’opi- fanno sentire più Patto sociale. Probabilmente si avnione pubblica soli e insicuri verte maggiore inche è sempre più critica. Ad arrabbiarsi peral- sicurezza perché ci si è messi tro non sono solo le vittime o si è stati messi nella condidella criminalità, titolari di un zione di sentirci soli. Probabildiritto violato e del corrispon- mente ci si sentirebbe tutti dente titolo più che legittimo più sicuri se ci si sentisse tutti meno soli, se si tornasse a a lamentarsi. Perché il malumore è così stringere con il prossimo quel diffuso? Gli esperti individua- rapporto di fiducia che è stato no alcune possibili cause. Le sbriciolato da un presente piazze virtuali moltiplicano le chefagocita e sminuzza. Sapearrabbiature, il tam tam me- re che il vicino di casa vigilerà diatico le amplifica. Risultato: per noi quando noi non ci siala realtà è una, ma senza dub- mo, perché anche noi vigilerebio allargata rispetto a qual- mo per lui quando ne avrà biche anno fa, rispetto a quan- sogno, sapere che rizzerà le do i numeri espressi dalla de- orecchie quando sentirà un littuosità erano più significati- rumore insolito perché lo farevi e la conoscenza della realtà mo anche noi, forse ci farà meno capillare. Ad incidere sentire meno soli e, pertanto, sulla percezione di insicurez- anche meno insicuri. // L’analisi 1° GHEDI 2° VILLA CARCINA 3° BOTTICINO C’è la necessità di ridefinire la forma urbana di città e paesi, di riconquistare il centro urbano e sociale - del nostro TRA VOGLIA (O NECESSITÀ) DI ESSERE SOTTO CONTROLLO Claudio Venturelli È Controcopertina Ridefinire città e paesi / Il commento vivere insieme. Forse solo così ricostruiremo quella trama di base sulla quale si fonda la sicurezza. ZANA A PAGINA 8 inevitabile. Anche se i tragici fatti di Parigi non sarebbero da intrecciare con la nostra analisi, indubbiamente formano e rafforzano un’equazione da tempo condivisa da una larga fetta di opinione pubblica: si avverte prepotentemente la voglia (o la necessità) di essere più tutelati e controllati. La richiesta condivisa è: più Forze dell’ordine, più controlli, a costo di rinunciare ad una fetta di libertà in cambio di maggiore sicurezza. E mentre il populismo cavalca il sentimento diffuso, fa specie che la politica non ne tenga sufficientemente conto. I bilanci destinati alle Forze dell’ordine, infatti, sono quantomai ridotti all’osso: organici e mezzi riflettono questa condizione. Così il rischio che il cittadino decida di spingersi oltre, passando dalla paura all’azione, c’è è diventa sempre più strisciante. E questo è il peggio del peggio, poiché la difesa o la giustizia fai da te lasciano troppe vittime sulla loro strada. A perderci sono semmai le vittime di un furto o di una rapina che decidono di aprire il fuoco. Le conseguenze sono in ogni caso pesanti: dalla reazione dei malviventi, spesso nefasta, all’accusa di omicidio volontario. Purtroppo, o a ragione, il nostro diritto non è equiparabile a quello statunitense in tema di legittima difesa e di tutela della proprietà, quindi attenzione. Semmai oggi c’è tanta voglia (ed anche necessità) di vedere più poliziotti, più carabinieri e più polizia locale a presidiare il territorio. I numeri non ci sono, ma è fuor di dubbio che lo Stato debba impegnarsi a fondo sia per rispondere al disagio dei cittadini, sia perché i fatti più recenti suggeriscono un maggiore presidio del territorio. Non c’è storia. 2 Giovedì 19 novembre 2015 · GIORNALE DI BRESCIA Q La sicurezza Il cittadino al centro CLASSIFICA VECCHI E NUOVI ARGOMENTI SICUREZZA 2015 2014 POSIZIONE 2015 Delittuosità generale Furti in abitazione Danneggiamenti Rapine Reati violenti Truffe e frodi informatiche 1 Ghedi 2 Villa Carcina 3 Botticino 4 Sarezzo Delittuosità generale Furti in abitazione Scippi e borseggi Rapine Reati violenti Truffe e frodi informatiche 5 Nave 6 Gardone V. T. 7 Leno 8 Castel Mella 9 Bedizzole NUOVO VECCHIO infogdb Ghedi, Villa Carcina, Botticino: ecco i paesi dove la sicurezza è di casa Conferma per il terzetto di coda Lonato, Desenzano e Brescia: pesano rapine e la delittuosità totale Elio Montanari Ghedi guida la graduatoria che considera la sicurezza, ma meglio sarebbe dire la delittuosità, come fattore correlato alla qualità della vita, staccando, con un certo margine, gli altri comuni. Alle spalle diGhedi, che fa un balzo decisivo rispetto alla 23esima posizione del 2014, si collocano Villa Carcina e Botticino, seguiti, a distanza, da tre centri valtrumplini: Sarezzo, Nave e Gardone Val Trompia. / Con punteggi tra loro piuttosto ravvicinati completano la top ten della graduatoria della sicurezza, nell’ordine: Leno, Castel Mella, Bedizzole e Lumezzane. Il primato. Il primato di Ghedi si concretizza in ragione del 1° posto nella considerazione delle denunce per truffe e frodi informatiche e dei danneggiamenti, del 6° posto nel computo del totale dei delitti denunciati e di buone posizioni per gli altri indicatori, con un solo punteggio nella seconda metà della classifica con riferimento ai reati violenti. Villa Carcina, che si segnala per minore incidenza dei reati violenti, occupa il 3° posto per i furti in abitazione, il 5° per delittuosità generale e rapine, nel computo dei punteggi è penalizzato proprio dal dato dei danneggiamenti e delle truffe e frodi informatiche. Botticino, pur prevalendo nella considerazione della delittuosità generale e delle rapine, nonostante i buoni risultati nelle altre graduatorie paga il basso punteggio nella valutazione delle frodi e truffe informatiche. Tra i comuni che guidano la graduatoria va segnalato il primato di Gardone Val Trompia con il minor indice relativo ai furti in abitazione Verso la coda. Scorrendo la gra- duatoria, piuttosto allungata, nel gruppo di coda, con punteggi decisamente inferiori rispetto al gruppo di testa, si collocano, nell’ordine: Lonato, Desenzano e Brescia. Il capoluogo chiude la graduatoria LA LEGENDA DELITTUOSITÀ GENERALE Totale delitti denunciati per 1.000 abitanti (2013) FURTI IN APPARTAMENTO Furti in abitazione denunciati per 1.000 abitanti (2013) RAPINE Rapine denunciate per 1.000 abitanti (2013) confermandosi, anno dopo anno, fanalino di coda. I grandi centri del Garda, luoghi di turismo che soffrono particolarmente, in rapporto alla popolazione residente, per quasi tutte le tipologie di reato, contendono a Brescia il posto di fanalino di coda in alcuneclassifiche, con un primato negativo per Desenzano rispetto al totale dei delitti denunciati, di Lonato per i furti in abitazione e di Salò per i danneggiamenti. Il comune capoluogo totalizza l’indice peggiore per le rapine, per i reati violenti e per le truffe e frodi informatiche ed è in coda sia per la delittuosità generale (32° posto) che per i danneggiamenti (30°) mentre segna una posizione di metà classifica solo nel caso dei furti in abitazione, dove si colloca al 16° posto. Scambio di posto. Rispetto alla graduatoria definita nella precedente edizione si registra il Ecco gli indicatori che misurano i delitti La novità REATI VIOLENTI Reati violenti denunciati per 1.000 abitanti (2013) TRUFFE E FRODI INFORMATICHE Truffe e frodi informatiche denunciate per 1.000 abitanti (2013) DANNEGGIAMENTI Danneggiamenti denunciati per 1.000 abitanti (2013) Introdotto il dato dei danneggiamenti, un reato odioso insieme ai furti Misurare la delittuosità, nonostante i limiti delle statistiche che vedono solo quello che viene denunciato, è utile per rappresentare, su scala territoriale, la frequenza con / fonte: Servizio di analisi criminale, Ministero dell’Interno grande balzo di Ghedi, che, anche favorito dal nuovo indicatore (i danneggiamenti), guadagna 23 posizioni. Giova tuttavia ricordare che, tornando ancora indietro di un anno, nella prima edizione della nostra indagine, Ghedi occupava la nona posizione nella classifica relativa alla sicurezza. Ma, se si esclude questo dato «congiunturale» prevalgono di gran lunga le conferme a partire dal duo di testa (Villa Carcina e Botticino, che si scambiano le posizioni sul podio). Del resto, se si esclude Ghedi, tutti i restanti nove comuni della top ten si confermano in posizionidi eccellenza con Nave, che lascia il primato per un onorevole 5° posto. Per altro verso rimane assolutamente invariato anche il terzetto dei comuni che chiudono la classifica: Lonato, Desenzano e Brescia, lontanissimi (come punteggio assoluto) dalle posizioni di testa. // infogdb cui si evidenziano comportamenti delittuosi e, quindi, alcuni aspetti che determinano l’insicurezza dei cittadini. Giova, tuttavia, ricordare che ci sono reati per cui le denunce corrispondono alla realtà (come ad esempio le rapine) ed altri per cui non sempre le vittime sporgono denuncia (si pensi alle violenze sessuali) e che, pertanto, sfuggono alla considerazione statistica. Tuttavia, la delittuosità registrata ci consente di confrontare, su una base oggetti- 10 Lumezzane 11 Manerbio 12 Mazzano 13 Carpenedolo 14 Orzinuovi 15 Travagliato 16 Concesio 17 Castenedolo 18 Gussago 19 Palazzolo s./O. 20 Montichiari 21 Salò 22 Gavardo 23 Chiari 24 Calcinato 25 Cazzago S. M. 26 Rezzato 27 Ospitaletto 28 Darfo B. T. 29 Bagnolo Mella 30 Rovato 31 Lonato d. G. 32 Desenzano d. G. 33 Brescia va, le condizioni dei diversi territori. Per definire l’area tematica della sicurezza sono stati selezionati degli indicatori che guardano ad alcune tipologie di reato, odiose e diffuse, che creano allarme sociale. Oltre ad un indice generale, che misura l’insieme dei delitti denunciati, si sono considerati i furti in abitazione, le rapine, le truffe e frodi informatiche, i reati violenti e, novità per questa edizione, i danneggiamenti, a danno del patrimonio pubblico o privato, un reato che, in ambito provinciale, con quasi 10.000 denunce nel 2013, è secondo per diffusione solo all’insieme dei furti. // 3 GIORNALE DI BRESCIA · Giovedì 19 novembre 2015 LE AREE TEMATICHE (Calcolo punteggio nella nota metodologica a pag. 9) POSIZIONE 2014 INDICE MEDIO TOTALE DELITTI FURTI IN ABITAZIONE REATI VIOLENTI RAPINE TRUFFE E FRODI INFORMATICHE DANNEGG. (23) 4 707,8 760 435 213 839 1.000 1.000 (3) 4 630,4 769 635 1.000 909 210 260 1 POPOLAZIONE 2 AMBIENTE 3 ECONOMIA E LAVORO (2) 5 600,7 1.000 465 395 1.000 286 458 (6) 4 565,1 794 720 272 853 454 297 4 TENORE DI VITA (1) 5 559,2 836 600 339 818 275 486 5 SERVIZI (5) 5 539,9 710 1.000 224 872 245 189 6 TEMPO LIBERO (4) 5 534,9 770 457 362 793 452 376 7 SICUREZZA (10) 4 517,7 638 295 275 863 687 348 (7) 5 494,7 660 256 299 874 459 420 8 GRADUATORIA GENERALE (8) 5 493,4 753 512 194 979 208 314 (14) 4 491,8 612 292 223 883 246 695 (30) 4 483,0 406 202 583 828 728 151 (15) 4 455,6 529 454 257 844 268 382 (17) 4 450,1 475 446 187 1.000 372 220 (9) 5 449,9 610 395 363 743 341 246 (20) 4 440,0 583 344 464 768 243 239 (19) 4 434,7 471 247 303 780 569 238 (12) 5 428,8 514 223 471 939 187 237 (13) 5 418,2 505 326 377 722 309 270 (27) 4 399,1 417 334 243 856 328 217 (24) 4 397,2 367 293 528 858 240 97 (11) 5 392,3 514 261 159 832 396 192 (25) 4 384,2 492 461 234 599 275 245 (21) 5 384,0 541 208 245 766 214 330 (16) 5 381,3 559 292 232 683 178 344 (29) 4 366,1 378 385 326 693 241 174 (18) 5 364,4 426 433 243 606 240 239 (26) 5 349,9 449 312 149 712 279 199 (22) 5 347,2 484 304 139 766 183 208 (28) 5 335,1 401 299 151 675 271 214 (31) = 262,6 268 152 210 557 272 116 (32) = 228,9 221 161 169 556 157 108 (33) = 194,1 249 340 133 186 120 137 infogdb La provincia migliora ma continua a soffrire Per il Sole risale dal 101esimo al 62esimo posto; per Italia Oggi dalla 94esima all’86esima piazza Il dato nazionale Elio Montanari / Le indagini sulla qualità della vita nelle province italiane suonano ancora note dolenti per la provincia di Brescia rispetto al tema della sicurezza con riferimento alla criminalità. In entrambe le graduatorie, riferite al 2014, quella de Il Sole 24Ore, che indaga «l’ordine pubblico», e quella definita da Italia Oggi, che considera la «criminalità», Brescia si colloca nella seconda metà della classifica: al 62° posto nell’indagine de il Sole 24 Ore e all’86° in quella di Italia Oggi. Va osservato che le indagini si fondano sui reati denunciati: è un indice non privo, nel confronto territoriale tra diversi contesti locali, di forti elementi di criticità, poiché condizionato dalla maggiore o minore propensione a denunciarli. Basti pensare che la clas- Italia Oggi. Dello stesso segno il risultato di Brescia nell’indagine sulla qualità della vita realizzata da Italia Oggi, che analizza la «criminalità», attribuendo la prima posizione a Agrigento (!) e l’ultima a Milano, con la nostra provincia sifica de Il Sole 24Ore, vede in all’86° posto. testa Crotone ed è chiusa da Nell’indagine di Italia Oggi Prato. gli indicatori selezionati sono ben 16, considerando Il Sole 24Ore. Ciò premesso il quindi una vasta gamma di tiquotidiano economico per va- pologie di reati ma, evidentelutare l’«ordine pubblico» uti- mente, la sostanza non camlizza cinque indicatori rappor- bia e il mero conteggio della tati alla popolazione: i furti in delittuosità, in un confronto casa, le rapine, gli scippi e bor- su scala nazionale, si rivela seggi, le truffe e frodi informa- un indice non privo di criticitiche e le estorsiotà. Basti pensare ni e un trend, che Furti, rapine, che, nella sofisticaesprime la varia- scippi e borseggi: ta indagine prozione dei delitti to- gli indicatori dotta da Italia Ogtali tra il 2007 e il gi, che osserva la che penalizzano 2013. La provincia «criminalità» condi Brescia registra il territorio teggiano il numevalori peggiori, re- Ma qualcosa ro delle denunce lativamente alle al- si sta muovendo per una vasta gamtre province, e ma di reati, agli ulquindi posizioni di fondo clas- timi tre posti si trovano, sifica, per tre indicatori: 83° nell’ordine, Bologna, Rimini posto per i furti in casa, 81° e Milano. Ciò premesso, gioper le rapine, 77° per scippi, va osservare che in entrambe borseggi. Brescia si colloca re- le graduatorie, rispetto all’anlativamente meglio, per quan- no precedente, Brescia mito concerne le estorsioni (35° gliora la propria posizione posto), le truffe e frodi infor- considerando che il Sole 24 matiche (24°) e scala posizioni Ore nella edizione del 2013 nella considerazione del collocava Brescia al 101° potrend dei delitti, dove si posi- sto mentre Italia Oggi la posiziona al 18° posto. zionava al 94°. // 4 Giovedì 19 novembre 2015 · GIORNALE DI BRESCIA Q La strategia Presidio del territorio La ricetta vincente del prefetto: «Sicurezza condivisa e partecipata» Valerio Valenti indica la rotta da seguire perché sicurezza reale e percepita viaggino in parallelo Pierpaolo Prati [email protected] ma nella direzione auspicata, sonoancheireatiscoperti,questo a significare che lo Stato c’è». / Poco più di quattro mesi in Broletto. Il tempo sufficiente per farsi un’idea chiara di cosa si intenda quanto si dice sicurezza a Brescia. Il prefetto Valerio Valenti, arrivato a giugno allaguidadellaprefetturabresciana, non ha trovato sostanziali differenze con altre realtà del Nord Italia. Semmai ha potuto verificare, grazie ai dati a sua disposizione, un trend generalmenteincontrazione.«Inumeri - ci ha spiegato - sono in calo. C’è un solo dato che va in controtendenza e riguarda i furti in appartamento. In aumento, Occhi aperti. Quando si parla di sicurezza il parallelo tra quellarealeequellapercepitaèautomatico. Anche il prefetto non si può sottrarre a questo binomio.«Larealtà èmisurabile-dice - la percezione no. La percezione è soggettiva, risponde all’adattamento di ciascuno alla sicurezza e non può essere un problema solamente mio o solamente dello Stato, ma di ogni singolo individuo». Le angolature dal quale il tema va affrontato sono diverse. Le istituzioni ci devono mettere del loro. Il cittadino, per il prefetto, nonpuòesserespettatoreindifferente. «La questione non si può risolvere nell’alternativa o ci pensa lo Stato o ci penso io, miprendounapistolaeprovvedo da me - ammonisce Valerio Valenti-.Ilcittadinosidevesentirepartecipeinaltreforme.Deve tenere gli occhi aperti, chiamare se sente un rumore strano, preoccuparsi per sé, ma anche di quello che gli accade attorno, nel condominio, nel quartiere. Deve essere più presente anche per il prossimo, allacciarerapporti,vivereecondividere il quotidiano. Deve essere, insomma, sentinella di qualunque pericolo, poiché ciò potrebbe rivelarsi estremamente importante anche nel contrasto al terrorismo internazionale, fornendo indicazioni di circostanzesospetteecontribuendocosìadisvelarefattiassairilevanti per chi fa prevenzione o svolge indagini.Non è mia abitudine scaricare un problema sulle spalle dei cittadini, ma la risposta dello Stato c’è: francamente non saprei cosa chiedere di più agli organi di Polizia». Esempi lampanti. Il prefetto fa degli esempi. Era da poco giunto in città quando Brescia è finita sotto ai riflettori per un bruttissimocasodicronaca:l’omicidio di Frank e Vanna, alla Mandolossa. «I responsabili sono stati rintracciati nel volgere di pochissimi giorni. Ma non solo. L’area di via Milano e di via Vallecamonica sono state oggetto di un massiccio intervento da parte delle forze dell’ordine e i risultati sono lì da vedere. Certo quello che non si può pensare è di militarizzare una città». Quando si parla di sicurezza, TOTALE DELITTI DELITTI TOTALE DELITTI DENUNCIATI DENUNCIATI (2013) x 1.000 ABIT. Botticino Nave Sarezzo Leno Villa Carcina Ghedi Lumezzane Gardone Val Trompia Bedizzole Castel Mella Manerbio Travagliato Concesio Cazzago San Martino Calcinato Carpenedolo Gavardo Gussago Palazzolo Chiari Bagnolo Mella Orzinuovi Castenedolo Darfo Boario Terme Ospitaletto Montichiari Mazzano Rovato Rezzato Salò Lonato Brescia Desenzano 257 312 406 445 337 580 734 392 429 408 496 529 613 468 563 576 548 760 927 901 628 630 572 823 775 1.379 680 1.089 818 683 1.395 17.921 2.897 23,67 28,34 29,84 30,77 30,82 31,16 31,48 33,38 35,92 37,13 38,73 38,83 40,66 42,41 43,83 44,81 46,07 46,09 46,89 48,19 48,99 49,85 50,28 52,75 55,58 56,78 58,35 59,05 62,77 64,64 88,38 95,06 107,10 PUNTEGGIO 1.000 836 794 770 769 760 753 710 660 638 612 610 583 559 541 529 514 514 505 492 484 475 471 449 426 417 406 401 378 367 268 249 221 L’insieme di tutti i delitti denunciati è un indicatore efficace delle condizioni della sicurezza di un territorio, che è migliore, ovviamente, laddove il numero dei reati è minore in rapporto alla popolazione. È il caso di Botticino (23,6 delitti denunciati per 1.000 abitanti), che guida la classifica, precedendo, con valori sotto la soglia dei 30, Nave e Sarezzo. Ben diverso il bilancio per i tre comuni che chiudono la graduatoria, con valori che sono tre volte quelli dei centri dove si denunciano meno reati: Lonato (88), Brescia (95) e, all’ultimo posto, Desenzano, con 107 denunce ogni 1.000 residenti. Fonte: Servizio Analisi Criminale, Ministero dell’interno per il prefetto, non si può non parlare anche di legge e di certezza della sanzione. «La magistratura bresciana svolge un ruolofondamentale.Enonposso che ringraziarla per quanto fa. Una riflessione sull’obbligatorietà dell’azione penale però andrebbe fatta. Non credo che i nostri magistrati, a maggior ragione con strumenti e risorse sempre più contenuti, debbano e possano arrivare dappertutto». In frontiera. Sicurezza in una provincia crocevia come quella bresciana, ricca come quella bresciana, vasta come quella bresciana, è materia che spesso incrocia un tema d’attualità comel’immigrazione.«Nonparle- rei dei profughi, che sono una percentualedavverominimarispetto alla popolazione complessiva - prosegue il prefetto -; parlerei piuttosto di integrazione. Non si può affidare l’inserimentodiunostranieroalrispettodialcuniparadigmisterili,ancorché necessari. Non basta che ci sia un lavoro, che si abbia un reddito, che ci siano metri quadri dove abitare. Abitudini comportamentali diverse possono ingenerare insicurezza: le differenze vanno se non altro comprese. Lo deve fare lo straniero, deve farlo il cittadino italiano. Serve più integrazione. Si progredisce e si migliora solo se si riesce a condividere i problemi e le loro soluzioni. Lo istituzioni,sottoquestoprofilo,devo- infogdb no fare di più. Per ora - prosegue Valenti - mi accontenterei diaveretuttiiprotagonistiassieme,dallastessaparte».Uninterventononpiùrinviabilechedeve partire dalle scuole. La sicurezza, anche solo percepita, è frutto anche di un maggiore senso civico. «Dovremmo non solo essere meno chiusi in noi stessi, ma anche preoccuparci dellefuturegenerazioni -osserva il prefetto -: avere a cuore il senso civico dei nostri ragazzi. Faredituttoperchésianoadulti migliori e perché recuperino sin da giovanissimi la consapevolezza che è giusto reclamare un diritto, ma è anche necessario comportarsi da cittadino, compiere i propri doveri anche nell’interesse del prossimo». // Un decennio sotto la lente: crescono solo i furti in casa Trend Nel 2005 erano 1.173 le auto finite nel mirino dei ladri Oggi sono 354 / Dieci anni di sicurezza in al- cuni dati. Sono quelli che fornisce il prefetto Valerio Valenti. Dalle banche dati a sua disposizione il rappresentante del Governo, a Brescia dallo scorso mese di giugno, estrae numeri e considerazioni tutto sommato positive. Preso in esame il decennio che corre tra il 2005 e il 2015 Valenti sottolinea il calo vistoso di uno dei reati più odiosi: il furto, in tutte le sue accezioni. Se nel 2005 in provincia ne erano stati denunciati 7.942, nel 2015 ne sono stati contati 6.513. Alcuni distinguo sono comunque da compiere. Tanti almeno quante sono le voci che compongono il capitolo dei reati contro il patrimonio privato. Se è vero che i furti d’auto e sulle auto (pensiamo a quelli delle autoradio) sono circa un quarto rispetto a dieci an- ni fa (erano 1173 nel 2005, sono 354 oggi) è altrettanto vero che sono aumentati quasi del doppio quelli in casa (erano 432 sono diventati 828 e sono cresciuti pure gli scippi ed i borseggi (passati da 515 a 728). Quest’ultimo dato è in leggera, ma costante contrazione: nei primi dieci mesi del 2012 erano infatti 748; 740 nel 2013; 732 nel 2014. Non si può cantare vittoria nemmeno con riferimento alle rapine, sebbene la diminuzione sia significativa. Nelle banche dati delle forze di polizia nel 2005 ce n’erano 273, oggi sono ferme a 233: a diminuire sono soprattutto quelle ai danni degli istituti bancari o degli uffici postali. Un efficace strumento di contrasto, anche secondo il prefetto, è senza dubbio la video sorveglianza. «È un orizzonte da prendere in considerazione. Le telecamere sono senza dubbio un deterrente. Lo sono quelle installate e gestite dalle istituzioni - spiega Valerio Valenti - ma anche quelle dei privati. Non è un caso che abbiamo pensato e stiamo pensando a convenzioni per agevolarne l’installazione». // PI. PRA. 5 GIORNALE DI BRESCIA · Giovedì 19 novembre 2015 Q FURTI IN ABITAZIONE Sicurezza Problemi reali e rischio percepito Gavardo terra di confine dove il disagio è evidente Il sindaco Vezzola: «Le aspettative sono alte, ma mezzi e poteri locali non sono sufficienti» stradale, allora si accusa il Comune di avere come reale obiettivo quello di fare cassa. Si vorrebbe, cioè, che i vigili si attivassero nel contrasto della criminalità (che è invece di pertinenza dello Stato), ma non che svolgessero le funzioni di polizia stradale, ossia ciò che è loro preciso compito». Lo spaccio. Gavardo, non va di- menticato, è da anni crocevia per lo spaccio di droga in un’area molto vasta, che comLa realtà. Per quanto attiene al- prende la bassa Valsabbia e la realtà gavardeparte del territorio se, Vezzola sottoli- Il Comune gardesano. «È innea come da anni è da anni dubbiamente quesi stia investendo crocevia dello sto, in tema di crinella direzione di minalità, il problespaccio di droga un potenziamenma più serio per la to della Polizia lo- in un’area che nostra comunità cale. «Una scelta, comprende dichiara il sindaco. la nostra - osserva, Valsabbia e Garda - L’impegno dei ca- che è stata però rabinieri della staaspramente criticata da quan- zione locale per contrastare tati sostengono che sia meglio le attività è straordinario e davun’assistente sociale in più vero encomiabile. Purtroppo, che un vigile in più. Siamo al quasi mai agli arresti di chi decortocircuito: i cittadini solle- linque corrispondono poi concitano una maggiore presen- danne severe. E, senza la cerza della Polizia locale, ma se tezza della pena, tutto ritorna poi questa compie il suo dove- come prima». E questo è il re in materia di circolazione punto della questione. // Enrico Giustacchini Sul tema della criminalità, Gavardo si posiziona a metà classifica. Sono 548 i reati denunciati nel 2013. Le maggiori criticità riguardano i danneggiamenti a beni pubblici e privati (118), i furti in casa (82) e i reati violenti (30), che collocano il centro valsabbino in una posizione tutt’altro che rassicurante. / Il punto. «Se le aspettative del- la cittadinanza rispetto alla sicurezza sono altissime - commenta il sindaco Emanuele Vezzola, - scarsi sono invece gli strumenti a disposizione delle amministrazioni locali. Q REATI VIOLENTI REATI VIOLENTI DENUNCIATI (2013) Villa Carcina Mazzano Salò Gussago Concesio Botticino Palazzolo Travagliato Leno Nave Rezzato Castenedolo Bedizzole Castel Mella Sarezzo Carpenedolo Calcinato Montichiari Ospitaletto Chiari Cazzago San Martino Gardone Val Trompia Manerbio Ghedi Lonato Lumezzane Orzinuovi Desenzano Gavardo Rovato Darfo Boario Terme Bagnolo Mella Brescia Oggi, molti tra i miei colleghi auspicano poteri più ampi. Ricordo però che i tentativi avviati in passato e noti come Decreto Maroni furono contrastati con durezza, e che la Corte costituzionale escluse in sostanza ogni possibilità di concreto intervento dei sindaci, anche se nel comune sentire della gente rimane ferma l’idea che chi è stato eletto alla guida del proprio paese possa o debba fare qualcosa». REATI VIOLENTI DENUNCIATI x 1.000 ABIT. 4 8 8 14 13 11 21 15 16 13 16 15 16 16 20 20 21 40 23 32 19 21 23 35 30 48 27 64 30 49 42 37 566 0,37 0,69 0,76 0,85 0,86 1,01 1,06 1,10 1,11 1,18 1,23 1,32 1,34 1,46 1,47 1,56 1,63 1,65 1,65 1,71 1,72 1,79 1,80 1,88 1,90 2,06 2,14 2,37 2,52 2,66 2,69 2,89 3,00 FURTI DENUNCIATI x 1.000 ABIT. 21 34 31 33 82 42 73 57 51 51 77 58 62 61 79 998 131 109 90 76 111 67 65 68 79 82 84 83 133 111 104 302 187 1,79 2,50 2,84 3,00 3,52 3,87 3,90 3,94 3,97 4,04 4,14 4,16 4,55 4,68 5,24 5,29 5,39 5,51 5,77 5,93 6,02 6,10 6,15 6,16 6,17 6,89 7,03 7,30 8,07 8,64 8,92 11,16 PUNTEGGIO 11,85 1.000 720 635 600 512 465 461 457 454 446 435 433 395 385 344 340 334 326 312 304 299 295 293 292 292 261 256 247 223 208 202 161 152 Il furto in abitazione è uno dei reati più odiosi, un reato in espansione che, rapportando le denunce alla popolazione, riflette una condizione assai differenziata nel territorio provinciale. Al vertice della graduatoria, quindi con la minore incidenza per questo reato, si collocano quattro comuni valtrumplini: Gardone Val Trompia, Sarezzo, Villa Carcina e Nave che assommano meno di 3 denunce di furti in abitazione ogni 1.000 abitanti. Nelle ultime posizioni si trovano Desenzano e Lonato, che chiude la graduatoria con 11,8 furti denunciati ogni 1.000 abitanti, un valore che è quasi triplo rispetto ai quattro comuni di testa. Fonte: Servizio Analisi Criminale, Ministero dell’interno infogdb Problemi reali e rischio percepito PUNTEGGIO 1.000 583 528 471 464 395 377 363 362 339 326 303 299 275 272 257 245 243 243 234 232 224 223 213 210 194 187 169 159 151 149 139 133 I reati violenti comprendono un’ampia fattispecie di delitti che vanno da quelli omicidiari fino alle lesioni o alle percosse, comprendendo anche i reati a sfondo sessuale. Rapportando l’insieme delle denunce per i reati violenti alla popolazione dei comuni emerge una graduatoria che colloca al primo posto Villa Carcina, seguito, con un indice inferiore all’unità ogni 1.000 abitanti, da Mazzano, Salò, Gussago e Concesio. Chiude la graduatoria, con un indice pari a 3 denunce per reati violenti ogni 1.000 abitanti, il comune di Brescia. Fonte: Servizio Analisi Criminale, Ministero dell’interno Sicurezza Gardone Val Trompia Sarezzo Villa Carcina Nave Lumezzane Botticino Chiari Leno Carpenedolo Orzinuovi Ghedi Ospitaletto Travagliato Rezzato Concesio Brescia Montichiari Palazzolo Darfo Boario Terme Bagnolo Mella Rovato Castel Mella Salò Cazzago San Martino Manerbio Gavardo Bedizzole Castenedolo Gussago Calcinato Mazzano Desenzano Lonato FURTI DENUNCIATI (2013) infogdb Villa Carcina ha i numeri di un posto... sicuro I delitti denunciati sono 31 ogni 100 abitanti, i casi di violazione della proprietà sono stati solo 31 Marco Guerini Pare davvero un posto tranquillo Villa Carcina, almeno a giudicare dai dati sulla sicurezza che fanno riferimento / all’anno 2013 e che fanno sì che questo comune di medie dimensioni situato a metà della Val Trompia si stanzi saldamente al secondo posto della classifica dei comuni più sicuri del bresciano. Condividendo lo speciale podio insieme a Ghedi (primo posto) e Bottici- no (terzo posto), Villa Carcina ria Giraudini -. Sicuramente si caratterizza per un numero sono frutto della grande solidi denunce di reati violenti darietà di vicinato che c'è tra i davvero invidiabile, dal mo- nostri cittadini, e in parte delmento che ne sono stati segna- la presenza della caserma dei lati solamente quattro, il mi- Carabinieri sul nostro territoglior risultato in provincia se rio, oltre al grande lavoro di cosi tiene conto del rapporto ordinamento che abbiamo con il numero degli abitanti stabilito tra uffici comunali, vi(circa 11mila). gili e i carabinieri stessi. Infatti Lecose continuano ad anda- mi vedo regolarmente con il re bene se si guardano anche comandante per tenere semil dato dei delitti denunciati pre monitorata la situazione. (quinto posto, Spiace per il dato con soli 31 ogni Sul tema sulle truffe, ma èan100 abitanti), dei delle rapine che vero che è un fefurti in abitazione violente nomeno che c'è sta(terzo posto, con to in passato, in paril sindaco 31 furti denunciaticolare quelle agli ti in tutto l'anno è preoccupato: anziani, forse causolare 2013) e del- «I dati del 2014 sate anche da un rile rapine (quinto sono peggiori» tardo da parte dei posto, con sole cittadini nelle sedue denunce rispetto alle ol- gnalazioni e che non ci ha pertre 300 della città di Brescia). messo di individuare bene il Una nota curiosa invece viene problema». «Per quanto ridalla classifica sulle truffe e guarda le rapine - conclude -, che pone questo comune tra purtroppo i dati per il 2014 sagli ultimi posti (27esima posi- ranno meno confortanti, poizione, su 33 comuni esamina- ché circa un anno fa il nostro ti), dato in netto contrasto con comune, come tutta la valle, è tutti gli altri. «Sono numeri stato travolto da molti episodi che fanno molto piacere - anche violenti, e che per fortucommenta il sindaco Gianma- na si sono poi risolti». // 6 Giovedì 19 novembre 2015 · GIORNALE DI BRESCIA Q Il capoluogo Problemi reali e rischio percepito RAPINE Brescia sconta la sua estensione, ma «vince» i vandali La città finisce in castigo, ma migliora nel contrasto ai «danneggiamenti» oltre che sul fronte furti Nuri Fatolahzadeh [email protected] Per alcuni parametri ha rappresentato un punto di forza, per altri - questo in particolare - è invece uno svantaggio. Uno svantaggio che contribuisce a castigare il capoluogo all’ultimo posto della classifica nel capitolo relativo alla Sicurezza, l’ultimo di questa indagine sulla Qualità della vita. / La performance. Brescia «pa- ga» insomma, in questo caso, lo scotto di un’estensione territoriale di gran lunga maggio- re rispetto ai Comuni della provincia. Città e centri urbani estesi sono sì una fucina di opportunità, ma allo stesso tempo si può anche riscontrare una maggiore concentrazione di fenomeni negativi. E allora in un territorio in cui - stando ai dati dell’indagine - si vive bene (anzi: «meglio» rispetto alla provincia), conun buon tenore divita, delle criticità ambientali, certo, ma controbilanciate da una vivace struttura economica, dei servizi convincenti ed efficaci ed un sistema di volontariato dinamico, la «performance» sulla sicurezza è la peggiore. A raccontarlo è la classifica gene- rale, sintesi dei risultati delle graduatorie parziali relative ai singoli argomenti. Un’analisi calibrata, come di consueto, su sei parametri: delitti; furti in abitazione; reati violenti; rapine; truffe e frodi informatiche; danneggiamenti. per quel che riguarda il nodo danneggiamenti, dove la città si piazza al quart’ultimo posto. «In questo caso - ricorda l’assessore alla Sicurezza, Valter Muchetti - fondamentale è stata l’azione di sensibilizzazione e prevenzione». Piccoli passi. Guardando più Occhio alle truffe . Per il resto, nel dettaglio i diversi «capito- tutti i parametri condannano li», è poi possibile stilare una la città al fondo della classificlassifica nella classifica. Il mi- ca: è così per i delitti (l’unico glior risultato che Brescia rie- quadro peggiore, sempre in sce a strappare sul fronte sicu- rapporto denunce-numero di rezza è relativo ai abitanti, è quello refurti in abitazio- Sensibilizzazione stituito da Desenzane, tema sul quale e prevenzione no); è così per truf- con poco più di sono al centro fe e frodi informaticinque denunce che. Per quanto ridell’attività per ogni mille abiguarda le rapine, tanti - la città si condotta poi, il distacco con colloca a metà ta- dall’assessorato la provincia è netbella. Tenendo della Loggia to: basti pensare conto del rapporche i cittadini (nel to reato-numero di abitanti, 2013) ne hanno denunciate infatti, va molto peggio, ad 307,mentre a Desenzano (il seesempio, a Lonato, Desenza- condo Comune peggiore) ne no, Mazzano, Gussago e Mon- sono state registrate in tutto tichiari. Niente maglia nera - 24, per poi risalire la classifica anche se solo per un soffio - con le 14 di Lonato. // RAPINE DENUNCIATE (2013) RAPINE DENUNCIATE x 1.000 ABIT. 0 0 1 2 2 3 3 3 3 3 7 4 4 6 4 4 4 6 5 7 6 6 7 11 9 8 7 12 11 15 14 24 307 0,00 0,00 0,04 0,12 0,18 0,23 0,25 0,26 0,27 0,28 0,29 0,29 0,31 0,32 0,34 0,34 0,36 0,41 0,44 0,46 0,47 0,47 0,51 0,56 0,58 0,61 0,63 0,65 0,79 0,80 0,89 0,89 Botticino Orzinuovi Lumezzane Gussago Villa Carcina Manerbio Bedizzole Gardone Val Trompia Castel Mella Salò Montichiari Sarezzo Carpenedolo Ghedi Gavardo Mazzano Nave Leno Castenedolo Concesio Calcinato Bagnolo Mella Travagliato Palazzolo Darfo Boario Terme Rezzato Cazzago San Martino Rovato Ospitaletto Chiari Lonato Desenzano Brescia 1,63 PUNTEGGIO 1.000 1.000 979 939 909 883 874 872 863 858 856 853 844 839 832 828 818 793 780 768 766 766 743 722 712 693 683 675 606 599 557 556 186 Le rapine sono un delitto relativamente poco diffuso che per la sua natura è plurioffensivo, poiché vengono ad essere lese sia l’incolumità personale, sia l’integrità del patrimonio delle vittime. Guidano la graduatoria due comuni, Botticino e Orzinuovi, dove nel 2013 non si sono registrate rapine, seguiti, a breve distanza, da molti altri centri in cui il numero delle rapine rimane inferiore alla decina. Pochi centri, perlopiù quelli maggiori, superano questa soglia ma, volendo considerare il numero delle rapine in rapporto alla popolazione, solo il comune di Brescia registra almeno un caso ogni 1.000 abitanti, concentrandosi nel comune capoluogo quasi la metà delle rapine compiute nell’intero territorio provinciale. Fonte: Servizio Analisi Criminale, Ministero dell’interno infogdb E dalla vendita dell’Ortomercato arrivano nuovi fondi a bilancio L’incasso è stimato in circa 6,7 milioni di euro: questa la base d’asta sancita dal Comune di Brescia, che ha scelto di mettere in vendita la sede dell’Ortomercato di via Orzinuovi. Una scelta legata a doppio filo anche al capitolo sicurezza: se tutto procederà senza intoppi, infatti, la Loggia immagina di investire una buona fetta di quanto sarà incassato dall’operazione proprio per il settore Sicurezza. «I capitoli di spesa specifici, indicativi dei progetti, non sono ancora pronti - ha spiegato l’assessore al Bilancio, Paolo Panteghini - ma l’indicazione politica è di dedicare parte dei proventi della vendita al settore Sicurezza. Ovvio, prima di tutto dobbiamo pensare al bando di gara, che intendo aprire quanto prima, già entro la fine dell’anno. I fondi, se la vendita andrà a buon fine, saranno inseriti quindi nello schema di bilancio previsionale per il 2016, senza dimenticare la possibilità di fare variazioni». Muchetti: «Fotografare la città per agire con efficacia» La politica Secondo i dati della Prefettura dal 2013 al 2014 Brescia è migliorata Presidio del territorio a tutto campo. Ma senza dimenticare che «la metà del lavoro lo fanno prevenzione e sensibilizzazione». Sul fronte sicurezza, l’attività della Loggia si sviluppa e si declina su un duplice binario, una formula sperimentata già lo scorso anno e / che - secondo l’assessore Valter Muchetti, titolare della partita in questione per il Comune capoluogo - «si è rivelata vincente». Il tutto tenendo sempre però presente che un conto è «la sicurezza reale, raccontata dai dati forniti dalle Forze dell’ordine», altro conto è la cosiddetta «sicurezza percepita dai cittadini». Non a caso, più di una volta durante l’ora dedicata alle interrogazioni in Consiglio comunale, i consiglieri hanno chiesto conto all’assessore dei dati relativi al nodo sicurezza. «I dati forniti al Comune dalla Prefettura - specifica Muchetti - evidenziano che, se si mette a confronto il 2013 con il 2014, su più fronti il quadro è nettamente migliorato. I fenomeni criminali sono cioè in decrescita sia sul fronte patrimonio sia sulla persona. Per il resto si parla di tendenza nazionale. Ma è chiaro non nasconde Muchetti - che i numeri non influenzano la percezione che hanno i cittadini nella loro vita quotidiana. Nelle persone che vivono in città c’è ancora una percezione di insicurezza». Proprio per questo - per conferire più fiducia ai residenti in città - la Loggia ha scelto di intensificare la pre- L’obiettivo è apunto scattare senza di vigili e forze dell’ordi- una fotografia in costante agne sul territorio. «Abbiamo av- giornamento in primis per viato la sperimentazione de- quel che riguarda i reati e, in gliagenti della poliseconda battuta, zia locale in bici- Le contromisure per quanto concletta nei quartieri del Comune: cerne i crimini in periferici, così da agenti città. «Sulla base favorire anche il delle denunce e della Locale contatto diretto». delle segnalazioni Ad aggiungersi, in bicicletta effettuate dai resisempre per miglio- nei quartieri denti, è possibile rare la «sicurezza e mappa dei reati incrociare i dati, percepita» ma sorielaborarli, metprattutto per ottimizzare for- terli al servizio delle forze ze e risorse così da «fornire dell’ordine. E, soprattutto controlli e servizi sempre più conclude l’assessore Muchetefficienti», è il lavoro sulla ti - programmare azioni ed inmappatura informatica. terventi mirati». // N.F. 7 GIORNALE DI BRESCIA · Giovedì 19 novembre 2015 Q TRUFFE E FRODI INFORMATICHE Sicurezza Problemi reali e rischio percepito TRUFFE E FRODI TRUFFE E FRODI INFORMATICHE INFORMATICHE x DENUNC. (2013) 1.000 ABIT. «A Ghedi meno multe più controlli sul territorio» Il sindaco Lorenzo Borzi illustra l’azione della polizia locale e spiega così il primato Enrico Mirani [email protected] «Fatti, non parole. La nostra Amministrazione ha messo in pratica gli slogan del centrodestra sulla sicurezza». Il sindaco Lorenzo Borzi (nella foto) non nasconde la sua soddisfazione per il primo posto nella graduatoria. Al suo fianco, in ufficio, a commentare i dati ci sono il consigliere delegato alla materia, Luca Mostarda, e il comandante della polizia locale, Enrico Cavalli. «Utilizziamo i nostri agenti per fare prevenzione vera, non per fare cassa con le multe». Ghedi, afferma il sindaco, nel capitolo contravvenzioni introita un terzo rispetto alle cittadine pa/ DANNEGGIAMENTI DANNEGG. DENUNC. (2013) Ghedi Manerbio Nave Botticino Bedizzole Carpenedolo Leno Castel Mella Cazzago San Martino Calcinato Lumezzane Sarezzo Palazzolo Villa Carcina Travagliato Chiari Concesio Ospitaletto Castenedolo Gussago Orzinuovi Montichiari Rovato Bagnolo Mella Darfo Boario Terme Gavardo Gardone Val Trompia Rezzato Mazzano Brescia Lonato Desenzano Salò 35 35 43 45 54 64 73 60 61 74 141 87 139 80 105 145 120 111 91 132 109 213 164 117 149 118 118 142 147 2624 258 474 206 DANNEGG. x 1.000 ABIT. 1,88 2,73 3,91 4,15 4,52 4,98 5,05 5,46 5,53 5,76 6,05 6,39 7,03 7,32 7,71 7,76 7,96 7,96 8,00 8,00 8,62 8,77 8,89 9,13 9,55 9,92 10,05 10,90 12,61 13,92 16,35 17,52 19,49 PUNTEGGIO 1.000 695 486 458 420 382 376 348 344 330 314 297 270 260 246 245 239 239 238 237 220 217 214 208 199 192 189 174 151 137 116 108 97 I danneggiamenti, rivolti contro beni del patrimonio pubblico e di privati sono un reato assai diffuso nel quadro della delittuosità registrata la cui incidenza è molto varia nel territorio provinciale, maggiore nei centri turistici e nelle località dove si determinano concentrazioni di persone. Ghedi, Manerbio e Nave sono i comuni che guidano la graduatoria con meno di 4 denunce ogni 1.000 abitanti. Per altro verso, nella coda della classifica, con valori indice da quattro a cinque volte superiori, si trovano i centri maggiori del Garda: Lonato, Desenzano e Salò. Fonte: Servizio Analisi Criminale, Ministero dell’interno infogdb ri grado. «Preferiamo il controllo del territorio» sottolinea Mostarda. «Ovviamente gli agenti puniscono le infrazioni stradali, ma non c’è una caccia all’automobilista indisciplinato per risanare il bilancio» aggiunge il sindaco. to è rubata, se è in regola con l’assicurazione, con la revisione... Sulle corriere. Un servizio di prevenzione «molto utile - specifica il comandante - è quello sulle corriere di linea verso Montichiari e Isorella-MontiI controlli. Più controlli nei par- rone». Così come «sono efficachi e nei bar, meno autovelox ci i controlli quotidiani in stasulle provinciali, è la regola. zione: i malintenzionati sanLa polizia locale conta su undi- no che siamo presenti e "saltaci effettivi, comno" Ghedi». Imporpresiilcomandan- Efficace anche tante è anche la te e un ufficiale. la vigilanza doppia collaboraDue turni sette sulle corriere zione di carabinieri giorni su sette, e cittadini. La pridi linea adesso i turni ma naturale, la seper tre giorni la e in stazione conda meno sconsettimana - sono La collaborazione tata. «La cittadinandiventati tre, co- dei cittadini za fornisce un granprendo la vigilande aiuto alla polizia za fino a mezz’ora dopo la locale» conferma Luca Mostarmezzanotte. «In un anno - di- da. «Dall’inizio dell’anno soce Mostarda - l’Amministra- no state 598 le richieste di inzione ha investito quasi 80mi- tervento e le segnalazioni su la euro sul corpo di polizia lo- movimenti sospetti, situaziocale». Due auto nuove, attrez- ni critiche o altro». Ultimo cazature e strumenti, un autove- pitolo, gli immigrati clandestilox bidirezionale. Ora sta ac- ni. «Non ce l’abbiamo con chi quistando una telecamera (da rispetta le regole», dice Borzi. collocare sulle auto di servi- «Ma gli irregolari devono anzio) per la lettura delle targhe darsene». Trentasei gli espulsi in tempo reale: segnala se l’au- da gennaio ad oggi. // Q Sicurezza Ghedi Mazzano Castel Mella Castenedolo Bedizzole Sarezzo Leno Gavardo Orzinuovi Travagliato Montichiari Palazzolo Botticino Darfo Boario Terme Nave Chiari Lonato Rovato Carpenedolo Manerbio Gardone Val Trompia Concesio Rezzato Ospitaletto Salò Calcinato Villa Carcina Lumezzane Gussago Bagnolo Mella Cazzago San Martino Desenzano Brescia 9 8 8 10 13 15 16 15 17 20 37 32 19 28 20 34 29 34 24 26 24 31 27 29 22 30 26 56 44 35 31 86 786 0,48 0,69 0,73 0,88 1,09 1,10 1,11 1,26 1,35 1,47 1,52 1,62 1,75 1,79 1,82 1,82 1,84 1,84 1,87 2,03 2,04 2,06 2,07 2,08 2,08 2,34 2,38 2,40 2,67 2,73 2,81 3,18 4,17 PUNTEGGIO 1.000 728 687 569 459 454 452 396 372 341 328 309 286 279 275 275 272 271 268 246 245 243 241 240 240 214 210 208 187 183 178 157 120 Le truffe e le frodi informatiche sono reati che colpiscono, a volte in modo non immediatamente percettibile, ampi strati di popolazione data la crescente pervasività della rete. La graduatoria, stilata rapportando le denunce alla popolazione, vede definirsi un gruppo di testa, con meno di una frode ogni 1.000 abitanti, composto da Ghedi, Mazzano, Castel Mella e Castenedolo. La gran parte dei 33 comuni rimane comunque in un raggio compreso tra 1 e 2,5 denunce per 1.000 abitanti. Oltre questa soglia, con valori crescenti, si trovano Gussago, Bagnolo Mella, Cazzago e Desenzano, con Brescia, oltre quota 4 denunce per ogni 1.000 abitanti, che chiude la graduatoria. Fonte: Servizio Analisi Criminale, Ministero dell’interno infogdb Problemi reali e rischio percepito Furti nelle abitazioni Numeri che «fanno male» Non è il reato più grave, ma viene percepito come tale: in alcuni Comuni scatta l’allarme rosso Gianni Poggini Più volte è stato detto è scritto: nella classifica della gravità il furto in abitazione non è, ovviamente, il peggiore dei reati. / Lo diventa però nella percezione condivisa, dal sentimento di insicurezza che ci pervade ogni volta che veniamo a conoscenza di un episodio di tale natura. Chi ne è rimasto vittima non si rassegna e la rabbia non passa se non dopo parecchio tempo. È ovvio: entrando in una casa il ladro infrange cittadino come area predestil’intimo delle persone, invade nata ai furti in casa. Si tratta inun territorio che ha una pro- fatti di territori dove l’identità pria sacralità. Lasciamo per di paese è ben definita, in soun attimo perdere il rapporto stanza non sono quartieri dorreati denunciati/numero di mitorio. abitanti per alcune valutazioUna cosa è certa: chi viene ni più generali. Brescia con pizzicato a compiere un furto 998 furti denunciati nel 2013 in abitazione di solito se la cadetiene il primato in termini va con poco, a meno che in taassoluti, ma balza anche subi- sca in tasca non abbia un’arto all’occhio la concentrazio- ma. E questo è uno dei motivi ne di furti in due Comuni ad che rende il reato difurto ancoelevata economia ra più difficile da dituristica:Desenza- Desenzano gerire. no (302) e Lonato e Lonato la quota Èbeneanche pre(187). cisare che, esamidi furti in Le altre soffenando gli stessi daabitazione ogni renze maggiori si ti in rapporto agli riscontranoa Gus- mille abitanti abitanti, mentre il sago (133 furti in è superiore capoluogo se ne casa), Montichia- a undici esce con una posiri (131), Rovato zione «alleggerita», (111), Calcinato (111) Palazzo- quindi da metà classifica, la silo (109) e Mazzano (104). tuazione non cambia per GusCome si nota, tolto che per sago, Calcinato, Mazzano, Deil posizionamento turistico, è senzano e Lonato. Negli ultidifficile identificare una tipo- mi due territori, in particolalogia territoriale particolare re, la quota di furti in abitazioentro la quale si può sviluppa- ne ogni mille abitanti è supere o meno la tendenza al reato riore a undici. Un livello che, a che stiamo esaminando. Sa- dir poco, è allarmante e di rebbe infatti troppo semplici- grande impatto negativo stico pensare all’hinterland sull’opinione pubblica. // 8 Giovedì 19 novembre 2015 · GIORNALE DI BRESCIA Q Controcopertina Obiettivo persone Sicuri insieme: ridefinire la forma urbana di città e paesi Più forze dell’ordine e più vicini di casa L’integrazione non è l’attesa del vuoto Tonino Zana / Non litighiamo sulla sicurezza. Troviamo una risposta convincentesul frontedellarepressione e della prevenzione, non neghiamo la scarsità delle forzedell’ordine,nonsufficienticontrol’assaltodellacriminalità,piccolaegrandechesia,accettiamo di vivere nelle contraddizioni del nostro tempo. Dunque, ammettiamo le nostre colpe. Cosa c’entra mai un sindaco? A meno che stia dalla parte dei ladri, dei rapinatori, degli assassini, un sindaco non ha colpe, un sindaco che facciail suodovere come accade, normalmente, da Brescia a Cevo, da Palazzolo a Sirmione. Il resto sta nella collaborazionetraleforzedell’ordine,leistituzioni pubbliche generali e i cittadini. E i cittadini tra loro. Le case mute. Abbiamo scarse Tornare al centro. Comunica- re sicurezza e non sicurezza è centrale. Il titolo di giornale non può essere la misura dello stato sulla sicurezza, ma i sondaggi addomesticati, le conferenze stampa non costruiscono tranquillità. Il lavoro è lungo, insieme, senza pregiudizi. La presenza non è nellafoto sul giornale. L’esageforze dell’ordine quanto scar- razione dell’apparire è un insa attitudine di vicinato e di centivo a dubitare. Non siamo buon vicinato. Le nostre case, efficienti per postura. Certanel centro storico, sono spesso mente si deve apparire, ma la mute, o non parlano col vicino moderazione nell’apparire è o non hanno il vicino, in città e rassicurante. Per esempio si in paese. L’integrazione reale realizza che mentre il presiaccade sui banchi di scuola e dente, il sindaco, il generale, quindi si perde appena si entra l’assessore, il magistrato non nellavita. Noi adulti,noi matu- appaiono, allora stanno operi, noi anziani non rando sul fronte parliamo con quel- Più sostanza della sicurezza. livenuti da lontano meno apparire Ci sono dirigene loro non parlano La necessità ti politici che stancon noi, paghiamo no più nel rullino di riunire la prima fase di un fotografo dell’incontro mi- forza e carità che in una riuniogratorio. Speriamo Nuova ne di lavoro. Sulla nellanuovacittadi- integrazione sicurezza, la politinanza dei piccoli e ca ha qualche strudei giovani, seconda, terza ge- mento a disposizione e si rifenerazione. Intanto non lascia- risce a un quadro di ordine urmo inalterata la distanza tra banistico. Riportare nel cennoi e l’altro, altrimenti qual- tro storico le persone, riavvicicun altro avvisterà la nostra in- narle, tra la piazza e l’intersicurezza e riempirà il nostro land - guardate che ogni paevuotocon il suopieno di illega- se ha ormai un hinterland - si lità. Il furto, la rapina, la truffa allarga un vuoto preoccupanstudiano le mappe del nostro te. Anche qui cresce l’insicuvuoto. rezza. // NOTA METODOLOGICA La metodologia di calcolo dei punteggi, elemento necessario per definire una graduatoria, è assai semplice e si rifà a modelli collaudati e consolidati, come quello adottato da “Il Sole 24 Ore”, che, fin dalla metà degli anni ‘80, diffonde la classifica sulla Qualità della vita nelle province italiane I COMUNI BRESCIANI CON OLTRE 10.000 RESIDENTI (01/01/2014) Brescia I COMUNI E GLI ABITANTI I dati relativi ai 33 comuni bresciani con più di 10.000 abitanti, che rappresentano l’orizzonte di riferimento della nostra indagine sulla qualità della vita a livello comunale, vengono analizzati sulla base di 42 indicatori, sei per ognuna delle sette macro-aree tematiche GLI INDICATORI Per ogni indicatore vengono attribuiti mille punti al primo comune classificato, quello che presenta il miglior valore, e viene definito un punteggio proporzionale per tutti gli altri in funzione della distanza rispetto a quello migliore 193.599 28.031 Manerbio 24.815 23.213 Calcinato 20.036 19.029 18.921 Orzinuovi 18.852 16.826 Gavardo 16.064 15.629 Castenedolo 15.340 14.444 14.255 Castel Mella Botticino Sarezzo 13.747 13.608 Rezzato 13.502 Desenzano del Garda Montichiari Lumezzane Palazzolo sull'Oglio Rovato Ghedi Chiari Se, ad esempio, il miglior valore registrato per il comune A è uguale a 60, quello del secondo comune classificato (B) è 45 e quello del terzo (C) è pari a 30 e quello del quarto (D) uguale a 15 i punteggi relativi saranno A =1000, B = 750 (1000x45/60), C = 500 (1000X30/60), D = 250 (1000X20/60). Nei tre casi in cui, nella stessa graduatoria, sono presenti valori dell’indice sia positivi che negativi, oppure, nel caso ove il valore migliore è uguale a 0, il calcolo è un poco più complesso e viene definito da una relazione algebrica che assegna il punteggio uguale a 1000 al dato migliore e fissa tutti i restanti valori in proporzione, considerando uguale a 0 quello peggiore ESEMPIO Fonte: Istat MEDIA La media dei punteggi conseguiti nella graduatoria, definita per ciascuna area tematica, permette di giungere alla definizione di sette classifiche di categoria. Infine, attraverso la media aritmetica semplice dei punteggi parziali definiti da ciascun comune nelle sette graduatorie tematiche, si giunge alla classifica finale Gussago Lonato del Garda Darfo Boario Terme Concesio Leno Ospitaletto Travagliato Carpenedolo Bagnolo Mella Bedizzole Mazzano Gardone Val Trompia Cazzago San Martino Nave Villa Carcina Salò 13.040 13.027 12.860 12.834 12.669 12.161 12.025 11.969 11.779 11.446 11.081 11.076 11.070 11.031 10.851 10.623 infogdb