Qualità della vita - Giornale di Brescia

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Qualità della vita - Giornale di Brescia
Qualitàdellavita
GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2015
RAPPORTO BRESCIA 2015 7
suppl. al num. 319 - dir. resp. Nunzia Vallini
Sicurezza reale e percepita:
ecco il difficile equilibrio
Delitti in calo, ma comunità
sempre in allarme
Ghedi, Villa e Botticino
sono i paesi più sicuri
za - sottolineano i sociologi c’è anche una quotidianità diversa, per non dire peggiorata, per ognuno di noi. Ritmi di
Pierpaolo Prati
vita sempre più stressati e
[email protected]
stressanti, tanto per gli uomini quanto per le donne, da un
lato; la crisi economica che ha
/ Sicurezza reale, sicurezza
caratterizzato gli ultimi anni
percepita. Un divario sempre dall’altro - giusto per citare sopiù ampio, almeno in questi lo alcuni degli aspetti che possono avere un peso nella perultimi anni.
cezione della sicurezza - inciReale e virtuale. Migliorano i dono pesantemente sulla vita
dati del contrasto alla crimina- di relazione. Si è sempre più
lità, diminuiscono alcuni rea- chiusi in noi stessi, i rapporti
ti tra i più odiosi, altri cresco- interpersonali sono spesso
no, ma a passo decisamente anche impersonali e affidati
contenuto, eppure il sentire al display di uno smartphone
comune va nella direzione op- o di un computer. Icontatti soposta. Perché? Se lo chiedono no più immediati, ma a discaanzitutto gli operatori della si- pito della relazione vera e procurezza che, oltre ad essere al- pria, quella in carne ed ossa.
le prese con risorse e mezzi Si sa in tempo reale cosa accade dall’altra parte
sempre più risicadel mondo, ma
ti, oltre ad aver in- Ritmi di lavoro
non dall’altra parcrementato l’effi- pressanti, crisi
te del pianerottocacia della loro at- e rapporti
lo o sul marciapietività di contrasto, interpersonali
de opposto.
si ritrovano quotidianamente alle più rarefatti ci
prese con un’opi- fanno sentire più Patto sociale. Probabilmente si avnione pubblica soli e insicuri
verte maggiore inche è sempre più
critica. Ad arrabbiarsi peral- sicurezza perché ci si è messi
tro non sono solo le vittime o si è stati messi nella condidella criminalità, titolari di un zione di sentirci soli. Probabildiritto violato e del corrispon- mente ci si sentirebbe tutti
dente titolo più che legittimo più sicuri se ci si sentisse tutti
meno soli, se si tornasse a
a lamentarsi.
Perché il malumore è così stringere con il prossimo quel
diffuso? Gli esperti individua- rapporto di fiducia che è stato
no alcune possibili cause. Le sbriciolato da un presente
piazze virtuali moltiplicano le chefagocita e sminuzza. Sapearrabbiature, il tam tam me- re che il vicino di casa vigilerà
diatico le amplifica. Risultato: per noi quando noi non ci siala realtà è una, ma senza dub- mo, perché anche noi vigilerebio allargata rispetto a qual- mo per lui quando ne avrà biche anno fa, rispetto a quan- sogno, sapere che rizzerà le
do i numeri espressi dalla de- orecchie quando sentirà un
littuosità erano più significati- rumore insolito perché lo farevi e la conoscenza della realtà mo anche noi, forse ci farà
meno capillare. Ad incidere sentire meno soli e, pertanto,
sulla percezione di insicurez- anche meno insicuri. //
L’analisi
1°
GHEDI
2°
VILLA CARCINA
3°
BOTTICINO
C’è la necessità di ridefinire
la forma urbana di città e paesi, di riconquistare il centro urbano e sociale - del nostro
TRA VOGLIA
(O NECESSITÀ)
DI ESSERE
SOTTO
CONTROLLO
Claudio Venturelli
È
Controcopertina
Ridefinire città e paesi
/
Il commento
vivere insieme. Forse solo così ricostruiremo quella trama
di base sulla quale si fonda la
sicurezza. ZANA A PAGINA 8
inevitabile. Anche se
i tragici fatti di Parigi
non sarebbero da
intrecciare con la
nostra analisi,
indubbiamente formano e
rafforzano un’equazione da
tempo condivisa da una
larga fetta di opinione
pubblica: si avverte
prepotentemente la voglia (o
la necessità) di essere più
tutelati e controllati. La
richiesta condivisa è: più
Forze dell’ordine, più
controlli, a costo di
rinunciare ad una fetta di
libertà in cambio di
maggiore sicurezza.
E mentre il populismo
cavalca il sentimento diffuso,
fa specie che la politica non
ne tenga sufficientemente
conto. I bilanci destinati alle
Forze dell’ordine, infatti,
sono quantomai ridotti
all’osso: organici e mezzi
riflettono questa condizione.
Così il rischio che il cittadino
decida di spingersi oltre,
passando dalla paura
all’azione, c’è è diventa
sempre più strisciante. E
questo è il peggio del peggio,
poiché la difesa o la giustizia
fai da te lasciano troppe
vittime sulla loro strada. A
perderci sono semmai le
vittime di un furto o di una
rapina che decidono di
aprire il fuoco.
Le conseguenze sono in
ogni caso pesanti: dalla
reazione dei malviventi,
spesso nefasta, all’accusa di
omicidio volontario.
Purtroppo, o a ragione, il
nostro diritto non è
equiparabile a quello
statunitense in tema di
legittima difesa e di tutela
della proprietà, quindi
attenzione. Semmai oggi c’è
tanta voglia (ed anche
necessità) di vedere più
poliziotti, più carabinieri e
più polizia locale a presidiare
il territorio. I numeri non ci
sono, ma è fuor di dubbio
che lo Stato debba
impegnarsi a fondo sia per
rispondere al disagio dei
cittadini, sia perché i fatti più
recenti suggeriscono un
maggiore presidio del
territorio. Non c’è storia.
2
Giovedì 19 novembre 2015 · GIORNALE DI BRESCIA
Q
La sicurezza
Il cittadino al centro
CLASSIFICA
VECCHI E NUOVI ARGOMENTI
SICUREZZA
2015
2014
POSIZIONE
2015
Delittuosità generale
Furti in abitazione
Danneggiamenti
Rapine
Reati violenti
Truffe e frodi informatiche
1
Ghedi
2
Villa Carcina
3
Botticino
4
Sarezzo
Delittuosità generale
Furti in abitazione
Scippi e borseggi
Rapine
Reati violenti
Truffe e frodi informatiche
5
Nave
6
Gardone V. T.
7
Leno
8
Castel Mella
9
Bedizzole
NUOVO
VECCHIO
infogdb
Ghedi, Villa Carcina,
Botticino: ecco i paesi dove
la sicurezza è di casa
Conferma per il terzetto
di coda Lonato, Desenzano
e Brescia: pesano rapine
e la delittuosità totale
Elio Montanari
Ghedi guida la graduatoria
che considera la sicurezza, ma
meglio sarebbe dire la delittuosità, come fattore correlato alla qualità della vita, staccando, con un certo margine, gli
altri comuni. Alle spalle diGhedi, che fa un balzo decisivo rispetto alla 23esima posizione
del 2014, si collocano Villa Carcina e Botticino, seguiti, a distanza, da tre centri valtrumplini: Sarezzo, Nave e Gardone Val Trompia.
/
Con punteggi tra loro piuttosto ravvicinati completano la
top ten della graduatoria della
sicurezza, nell’ordine: Leno,
Castel Mella, Bedizzole e Lumezzane.
Il primato. Il primato di Ghedi
si concretizza in ragione del 1°
posto nella considerazione
delle denunce per truffe e frodi informatiche e dei danneggiamenti, del 6° posto nel computo del totale dei delitti denunciati e di buone posizioni
per gli altri indicatori, con un
solo punteggio nella seconda
metà della classifica con riferimento ai reati violenti.
Villa Carcina, che si segnala
per minore incidenza dei reati
violenti, occupa il 3° posto per
i furti in abitazione, il 5° per delittuosità generale e rapine,
nel computo dei punteggi è penalizzato proprio dal dato dei
danneggiamenti e delle truffe
e frodi informatiche. Botticino, pur prevalendo nella considerazione della delittuosità generale e delle rapine, nonostante i buoni risultati nelle altre graduatorie paga il basso
punteggio nella valutazione
delle frodi e truffe informatiche. Tra i comuni che guidano
la graduatoria va segnalato il
primato di Gardone Val Trompia con il minor indice relativo
ai furti in abitazione
Verso la coda. Scorrendo la gra-
duatoria, piuttosto allungata,
nel gruppo di coda, con punteggi decisamente inferiori rispetto al gruppo di testa, si collocano, nell’ordine: Lonato,
Desenzano e Brescia. Il capoluogo chiude la graduatoria
LA LEGENDA
DELITTUOSITÀ
GENERALE
Totale delitti denunciati per 1.000 abitanti (2013)
FURTI
IN APPARTAMENTO
Furti in abitazione denunciati per 1.000 abitanti (2013)
RAPINE
Rapine denunciate per 1.000 abitanti (2013)
confermandosi, anno dopo
anno, fanalino di coda.
I grandi centri del Garda,
luoghi di turismo che soffrono
particolarmente, in rapporto
alla popolazione residente,
per quasi tutte le tipologie di
reato, contendono a Brescia il
posto di fanalino di coda in alcuneclassifiche, con un primato negativo per Desenzano rispetto al totale dei delitti denunciati, di Lonato per i furti
in abitazione e di Salò per i
danneggiamenti.
Il comune capoluogo totalizza l’indice peggiore per le rapine, per i reati violenti e per le
truffe e frodi informatiche ed è
in coda sia per la delittuosità
generale (32° posto) che per i
danneggiamenti (30°) mentre
segna una posizione di metà
classifica solo nel caso dei furti in abitazione, dove si colloca
al 16° posto.
Scambio di posto. Rispetto alla
graduatoria definita nella precedente edizione si registra il
Ecco gli indicatori
che misurano i delitti
La novità
REATI VIOLENTI
Reati violenti denunciati per 1.000 abitanti (2013)
TRUFFE E
FRODI INFORMATICHE
Truffe e frodi informatiche denunciate per 1.000 abitanti (2013)
DANNEGGIAMENTI
Danneggiamenti denunciati per 1.000 abitanti (2013)
Introdotto il dato
dei danneggiamenti,
un reato odioso
insieme ai furti
Misurare la delittuosità, nonostante i limiti delle statistiche che vedono solo quello
che viene denunciato, è utile
per rappresentare, su scala
territoriale, la frequenza con
/
fonte: Servizio di analisi criminale, Ministero dell’Interno
grande balzo di Ghedi, che, anche favorito dal nuovo indicatore (i danneggiamenti), guadagna 23 posizioni. Giova tuttavia ricordare che, tornando
ancora indietro di un anno,
nella prima edizione della nostra indagine, Ghedi occupava la nona posizione nella classifica relativa alla sicurezza.
Ma, se si esclude questo dato
«congiunturale» prevalgono
di gran lunga le conferme a
partire dal duo di testa (Villa
Carcina e Botticino, che si
scambiano le posizioni sul podio).
Del resto, se si esclude Ghedi, tutti i restanti nove comuni
della top ten si confermano in
posizionidi eccellenza con Nave, che lascia il primato per un
onorevole 5° posto. Per altro
verso rimane assolutamente
invariato anche il terzetto dei
comuni che chiudono la classifica: Lonato, Desenzano e Brescia, lontanissimi (come punteggio assoluto) dalle posizioni di testa. //
infogdb
cui si evidenziano comportamenti delittuosi e, quindi, alcuni aspetti che determinano l’insicurezza dei cittadini.
Giova, tuttavia, ricordare che
ci sono reati per cui le denunce corrispondono alla realtà
(come ad esempio le rapine)
ed altri per cui non sempre le
vittime sporgono denuncia
(si pensi alle violenze sessuali) e che, pertanto, sfuggono
alla considerazione statistica. Tuttavia, la delittuosità registrata ci consente di confrontare, su una base oggetti-
10
Lumezzane
11
Manerbio
12
Mazzano
13
Carpenedolo
14
Orzinuovi
15
Travagliato
16
Concesio
17
Castenedolo
18
Gussago
19
Palazzolo s./O.
20
Montichiari
21
Salò
22
Gavardo
23
Chiari
24
Calcinato
25
Cazzago S. M.
26
Rezzato
27
Ospitaletto
28
Darfo B. T.
29
Bagnolo Mella
30
Rovato
31
Lonato d. G.
32
Desenzano d. G.
33
Brescia
va, le condizioni dei diversi
territori.
Per definire l’area tematica
della sicurezza sono stati selezionati degli indicatori che
guardano ad alcune tipologie
di reato, odiose e diffuse, che
creano allarme sociale.
Oltre ad un indice generale, che misura l’insieme dei
delitti denunciati, si sono
considerati i furti in abitazione, le rapine, le truffe e frodi
informatiche, i reati violenti
e, novità per questa edizione,
i danneggiamenti, a danno
del patrimonio pubblico o
privato, un reato che, in ambito provinciale, con quasi
10.000 denunce nel 2013, è secondo per diffusione solo
all’insieme dei furti. //
3
GIORNALE DI BRESCIA · Giovedì 19 novembre 2015
LE AREE TEMATICHE
(Calcolo punteggio nella nota metodologica a pag. 9)
POSIZIONE
2014
INDICE
MEDIO
TOTALE
DELITTI
FURTI IN
ABITAZIONE
REATI
VIOLENTI
RAPINE
TRUFFE E FRODI
INFORMATICHE
DANNEGG.
(23) 4
707,8
760
435
213
839
1.000
1.000
(3) 4
630,4
769
635
1.000
909
210
260
1
POPOLAZIONE
2
AMBIENTE
3
ECONOMIA
E LAVORO
(2) 5
600,7
1.000
465
395
1.000
286
458
(6) 4
565,1
794
720
272
853
454
297
4
TENORE
DI VITA
(1) 5
559,2
836
600
339
818
275
486
5
SERVIZI
(5) 5
539,9
710
1.000
224
872
245
189
6
TEMPO
LIBERO
(4) 5
534,9
770
457
362
793
452
376
7
SICUREZZA
(10) 4
517,7
638
295
275
863
687
348
(7) 5
494,7
660
256
299
874
459
420
8
GRADUATORIA
GENERALE
(8) 5
493,4
753
512
194
979
208
314
(14) 4
491,8
612
292
223
883
246
695
(30) 4
483,0
406
202
583
828
728
151
(15) 4
455,6
529
454
257
844
268
382
(17) 4
450,1
475
446
187
1.000
372
220
(9) 5
449,9
610
395
363
743
341
246
(20) 4
440,0
583
344
464
768
243
239
(19) 4
434,7
471
247
303
780
569
238
(12) 5
428,8
514
223
471
939
187
237
(13) 5
418,2
505
326
377
722
309
270
(27) 4
399,1
417
334
243
856
328
217
(24) 4
397,2
367
293
528
858
240
97
(11) 5
392,3
514
261
159
832
396
192
(25) 4
384,2
492
461
234
599
275
245
(21) 5
384,0
541
208
245
766
214
330
(16) 5
381,3
559
292
232
683
178
344
(29) 4
366,1
378
385
326
693
241
174
(18) 5
364,4
426
433
243
606
240
239
(26) 5
349,9
449
312
149
712
279
199
(22) 5
347,2
484
304
139
766
183
208
(28) 5
335,1
401
299
151
675
271
214
(31) =
262,6
268
152
210
557
272
116
(32) =
228,9
221
161
169
556
157
108
(33) =
194,1
249
340
133
186
120
137
infogdb
La provincia migliora
ma continua a soffrire
Per il Sole risale dal 101esimo
al 62esimo posto; per Italia Oggi
dalla 94esima all’86esima piazza
Il dato nazionale
Elio Montanari
/ Le indagini sulla qualità della vita nelle province italiane
suonano ancora note dolenti
per la provincia di Brescia rispetto al tema della sicurezza
con riferimento alla criminalità. In entrambe le graduatorie, riferite al 2014, quella de Il
Sole 24Ore, che indaga «l’ordine pubblico», e quella definita
da Italia Oggi, che considera
la «criminalità», Brescia si colloca nella seconda metà della
classifica: al 62° posto nell’indagine de il Sole 24 Ore e
all’86° in quella di Italia Oggi.
Va osservato che le indagini
si fondano sui reati denunciati: è un indice non privo, nel
confronto territoriale tra diversi contesti locali, di forti elementi di criticità, poiché condizionato dalla maggiore o minore propensione a denunciarli. Basti pensare che la clas-
Italia Oggi. Dello stesso segno
il risultato di Brescia nell’indagine sulla qualità della vita
realizzata da Italia Oggi, che
analizza la «criminalità», attribuendo la prima posizione a
Agrigento (!) e l’ultima a Milano, con la nostra provincia
sifica de Il Sole 24Ore, vede in all’86° posto.
testa Crotone ed è chiusa da
Nell’indagine di Italia Oggi
Prato.
gli indicatori selezionati sono ben 16, considerando
Il Sole 24Ore. Ciò premesso il quindi una vasta gamma di tiquotidiano economico per va- pologie di reati ma, evidentelutare l’«ordine pubblico» uti- mente, la sostanza non camlizza cinque indicatori rappor- bia e il mero conteggio della
tati alla popolazione: i furti in delittuosità, in un confronto
casa, le rapine, gli scippi e bor- su scala nazionale, si rivela
seggi, le truffe e frodi informa- un indice non privo di criticitiche e le estorsiotà. Basti pensare
ni e un trend, che Furti, rapine,
che, nella sofisticaesprime la varia- scippi e borseggi: ta indagine prozione dei delitti to- gli indicatori
dotta da Italia Ogtali tra il 2007 e il
gi, che osserva la
che penalizzano
2013. La provincia
«criminalità» condi Brescia registra il territorio
teggiano il numevalori peggiori, re- Ma qualcosa
ro delle denunce
lativamente alle al- si sta muovendo
per una vasta gamtre province, e
ma di reati, agli ulquindi posizioni di fondo clas- timi tre posti si trovano,
sifica, per tre indicatori: 83° nell’ordine, Bologna, Rimini
posto per i furti in casa, 81° e Milano. Ciò premesso, gioper le rapine, 77° per scippi, va osservare che in entrambe
borseggi. Brescia si colloca re- le graduatorie, rispetto all’anlativamente meglio, per quan- no precedente, Brescia mito concerne le estorsioni (35° gliora la propria posizione
posto), le truffe e frodi infor- considerando che il Sole 24
matiche (24°) e scala posizioni Ore nella edizione del 2013
nella considerazione del collocava Brescia al 101° potrend dei delitti, dove si posi- sto mentre Italia Oggi la posiziona al 18° posto.
zionava al 94°. //
4
Giovedì 19 novembre 2015 · GIORNALE DI BRESCIA
Q
La strategia
Presidio del territorio
La ricetta vincente
del prefetto:
«Sicurezza condivisa
e partecipata»
Valerio Valenti indica
la rotta da seguire perché
sicurezza reale e percepita
viaggino in parallelo
Pierpaolo Prati
[email protected]
ma nella direzione auspicata,
sonoancheireatiscoperti,questo a significare che lo Stato
c’è».
/ Poco più di quattro mesi in
Broletto. Il tempo sufficiente
per farsi un’idea chiara di cosa
si intenda quanto si dice sicurezza a Brescia. Il prefetto Valerio Valenti, arrivato a giugno allaguidadellaprefetturabresciana, non ha trovato sostanziali
differenze con altre realtà del
Nord Italia. Semmai ha potuto
verificare, grazie ai dati a sua disposizione, un trend generalmenteincontrazione.«Inumeri - ci ha spiegato - sono in calo.
C’è un solo dato che va in controtendenza e riguarda i furti in
appartamento. In aumento,
Occhi aperti. Quando si parla
di sicurezza il parallelo tra quellarealeequellapercepitaèautomatico. Anche il prefetto non si
può sottrarre a questo binomio.«Larealtà èmisurabile-dice - la percezione no. La percezione è soggettiva, risponde
all’adattamento di ciascuno alla sicurezza e non può essere
un problema solamente mio o
solamente dello Stato, ma di
ogni singolo individuo». Le angolature dal quale il tema va affrontato sono diverse. Le istituzioni ci devono mettere del loro. Il cittadino, per il prefetto,
nonpuòesserespettatoreindifferente. «La questione non si
può risolvere nell’alternativa o
ci pensa lo Stato o ci penso io,
miprendounapistolaeprovvedo da me - ammonisce Valerio
Valenti-.Ilcittadinosidevesentirepartecipeinaltreforme.Deve tenere gli occhi aperti, chiamare se sente un rumore strano, preoccuparsi per sé, ma anche di quello che gli accade attorno, nel condominio, nel
quartiere. Deve essere più presente anche per il prossimo, allacciarerapporti,vivereecondividere il quotidiano. Deve essere, insomma, sentinella di qualunque pericolo, poiché ciò potrebbe rivelarsi estremamente
importante anche nel contrasto al terrorismo internazionale, fornendo indicazioni di circostanzesospetteecontribuendocosìadisvelarefattiassairilevanti per chi fa prevenzione o
svolge indagini.Non è mia abitudine scaricare un problema
sulle spalle dei cittadini, ma la
risposta dello Stato c’è: francamente non saprei cosa chiedere di più agli organi di Polizia».
Esempi lampanti. Il prefetto fa
degli esempi. Era da poco giunto in città quando Brescia è finita sotto ai riflettori per un bruttissimocasodicronaca:l’omicidio di Frank e Vanna, alla Mandolossa. «I responsabili sono
stati rintracciati nel volgere di
pochissimi giorni. Ma non solo.
L’area di via Milano e di via Vallecamonica sono state oggetto
di un massiccio intervento da
parte delle forze dell’ordine e i
risultati sono lì da vedere. Certo
quello che non si può pensare è
di militarizzare una città».
Quando si parla di sicurezza,
TOTALE DELITTI
DELITTI
TOTALE DELITTI
DENUNCIATI
DENUNCIATI (2013)
x 1.000 ABIT.
Botticino
Nave
Sarezzo
Leno
Villa Carcina
Ghedi
Lumezzane
Gardone Val Trompia
Bedizzole
Castel Mella
Manerbio
Travagliato
Concesio
Cazzago San Martino
Calcinato
Carpenedolo
Gavardo
Gussago
Palazzolo
Chiari
Bagnolo Mella
Orzinuovi
Castenedolo
Darfo Boario Terme
Ospitaletto
Montichiari
Mazzano
Rovato
Rezzato
Salò
Lonato
Brescia
Desenzano
257
312
406
445
337
580
734
392
429
408
496
529
613
468
563
576
548
760
927
901
628
630
572
823
775
1.379
680
1.089
818
683
1.395
17.921
2.897
23,67
28,34
29,84
30,77
30,82
31,16
31,48
33,38
35,92
37,13
38,73
38,83
40,66
42,41
43,83
44,81
46,07
46,09
46,89
48,19
48,99
49,85
50,28
52,75
55,58
56,78
58,35
59,05
62,77
64,64
88,38
95,06
107,10
PUNTEGGIO
1.000
836
794
770
769
760
753
710
660
638
612
610
583
559
541
529
514
514
505
492
484
475
471
449
426
417
406
401
378
367
268
249
221
L’insieme di tutti i delitti denunciati è un indicatore efficace delle condizioni della
sicurezza di un territorio, che è migliore, ovviamente, laddove il numero dei reati è
minore in rapporto alla popolazione. È il caso di Botticino (23,6 delitti denunciati per
1.000 abitanti), che guida la classifica, precedendo, con valori sotto la soglia dei 30,
Nave e Sarezzo. Ben diverso il bilancio per i tre comuni che chiudono la graduatoria, con
valori che sono tre volte quelli dei centri dove si denunciano meno reati: Lonato (88),
Brescia (95) e, all’ultimo posto, Desenzano, con 107 denunce ogni 1.000 residenti.
Fonte: Servizio Analisi Criminale, Ministero dell’interno
per il prefetto, non si può non
parlare anche di legge e di certezza della sanzione. «La magistratura bresciana svolge un
ruolofondamentale.Enonposso che ringraziarla per quanto
fa. Una riflessione sull’obbligatorietà dell’azione penale però
andrebbe fatta. Non credo che i
nostri magistrati, a maggior ragione con strumenti e risorse
sempre più contenuti, debbano e possano arrivare dappertutto».
In frontiera. Sicurezza in una
provincia crocevia come quella
bresciana, ricca come quella
bresciana, vasta come quella
bresciana, è materia che spesso
incrocia un tema d’attualità comel’immigrazione.«Nonparle-
rei dei profughi, che sono una
percentualedavverominimarispetto alla popolazione complessiva - prosegue il prefetto -;
parlerei piuttosto di integrazione. Non si può affidare l’inserimentodiunostranieroalrispettodialcuniparadigmisterili,ancorché necessari. Non basta
che ci sia un lavoro, che si abbia
un reddito, che ci siano metri
quadri dove abitare. Abitudini
comportamentali diverse possono ingenerare insicurezza: le
differenze vanno se non altro
comprese. Lo deve fare lo straniero, deve farlo il cittadino italiano. Serve più integrazione. Si
progredisce e si migliora solo se
si riesce a condividere i problemi e le loro soluzioni. Lo istituzioni,sottoquestoprofilo,devo-
infogdb
no fare di più. Per ora - prosegue Valenti - mi accontenterei
diaveretuttiiprotagonistiassieme,dallastessaparte».Uninterventononpiùrinviabilechedeve partire dalle scuole. La sicurezza, anche solo percepita, è
frutto anche di un maggiore
senso civico. «Dovremmo non
solo essere meno chiusi in noi
stessi, ma anche preoccuparci
dellefuturegenerazioni -osserva il prefetto -: avere a cuore il
senso civico dei nostri ragazzi.
Faredituttoperchésianoadulti
migliori e perché recuperino
sin da giovanissimi la consapevolezza che è giusto reclamare
un diritto, ma è anche necessario comportarsi da cittadino,
compiere i propri doveri anche
nell’interesse del prossimo». //
Un decennio sotto la lente: crescono solo i furti in casa
Trend
Nel 2005 erano 1.173
le auto finite
nel mirino dei ladri
Oggi sono 354
/ Dieci anni di sicurezza in al-
cuni dati. Sono quelli che fornisce il prefetto Valerio Valenti. Dalle banche dati a sua disposizione il rappresentante
del Governo, a Brescia dallo
scorso mese di giugno, estrae
numeri e considerazioni tutto sommato positive.
Preso in esame il decennio
che corre tra il 2005 e il 2015
Valenti sottolinea il calo vistoso di uno dei reati più odiosi:
il furto, in tutte le sue accezioni. Se nel 2005 in provincia ne
erano stati denunciati 7.942,
nel 2015 ne sono stati contati
6.513.
Alcuni distinguo sono comunque da compiere. Tanti
almeno quante sono le voci
che compongono il capitolo
dei reati contro il patrimonio
privato.
Se è vero che i furti d’auto e
sulle auto (pensiamo a quelli
delle autoradio) sono circa
un quarto rispetto a dieci an-
ni fa (erano 1173 nel 2005, sono 354 oggi) è altrettanto vero che sono aumentati quasi
del doppio quelli in casa (erano 432 sono diventati 828 e
sono cresciuti pure gli scippi
ed i borseggi (passati da 515 a
728).
Quest’ultimo dato è in leggera, ma costante contrazione: nei primi dieci mesi del
2012 erano infatti 748; 740
nel 2013; 732 nel 2014.
Non si può cantare vittoria
nemmeno con riferimento alle rapine, sebbene la diminuzione sia significativa. Nelle
banche dati delle forze di polizia nel 2005 ce n’erano 273,
oggi sono ferme a 233: a diminuire sono soprattutto quelle
ai danni degli istituti bancari
o degli uffici postali.
Un efficace strumento di
contrasto, anche secondo il
prefetto, è senza dubbio la video sorveglianza. «È un orizzonte da prendere in considerazione. Le telecamere sono
senza dubbio un deterrente.
Lo sono quelle installate e gestite dalle istituzioni - spiega
Valerio Valenti - ma anche
quelle dei privati. Non è un
caso che abbiamo pensato e
stiamo pensando a convenzioni per agevolarne l’installazione». // PI. PRA.
5
GIORNALE DI BRESCIA · Giovedì 19 novembre 2015
Q
FURTI IN ABITAZIONE
Sicurezza
Problemi reali e rischio percepito
Gavardo terra di confine
dove il disagio è evidente
Il sindaco Vezzola:
«Le aspettative sono alte,
ma mezzi e poteri locali
non sono sufficienti»
stradale, allora si accusa il Comune di avere come reale
obiettivo quello di fare cassa.
Si vorrebbe, cioè, che i vigili si
attivassero nel contrasto della
criminalità (che è invece di
pertinenza dello Stato), ma
non che svolgessero le funzioni di polizia stradale, ossia ciò
che è loro preciso compito».
Lo spaccio. Gavardo, non va di-
menticato, è da anni crocevia
per lo spaccio di droga in
un’area molto vasta, che comLa realtà. Per quanto attiene al- prende la bassa Valsabbia e
la realtà gavardeparte del territorio
se, Vezzola sottoli- Il Comune
gardesano. «È innea come da anni è da anni
dubbiamente quesi stia investendo crocevia dello
sto, in tema di crinella direzione di
minalità, il problespaccio di droga
un potenziamenma più serio per la
to della Polizia lo- in un’area che
nostra comunità cale. «Una scelta, comprende
dichiara il sindaco.
la nostra - osserva, Valsabbia e Garda - L’impegno dei ca- che è stata però
rabinieri della staaspramente criticata da quan- zione locale per contrastare tati sostengono che sia meglio le attività è straordinario e davun’assistente sociale in più vero encomiabile. Purtroppo,
che un vigile in più. Siamo al quasi mai agli arresti di chi decortocircuito: i cittadini solle- linque corrispondono poi concitano una maggiore presen- danne severe. E, senza la cerza della Polizia locale, ma se tezza della pena, tutto ritorna
poi questa compie il suo dove- come prima». E questo è il
re in materia di circolazione punto della questione. //
Enrico Giustacchini
Sul tema della criminalità,
Gavardo si posiziona a metà
classifica. Sono 548 i reati denunciati nel 2013. Le maggiori
criticità riguardano i danneggiamenti a beni pubblici e privati (118), i furti in casa (82) e i
reati violenti (30), che collocano il centro valsabbino in una
posizione tutt’altro che rassicurante.
/
Il punto. «Se le aspettative del-
la cittadinanza rispetto alla sicurezza sono altissime - commenta il sindaco Emanuele
Vezzola, - scarsi sono invece
gli strumenti a disposizione
delle amministrazioni locali.
Q
REATI VIOLENTI
REATI
VIOLENTI
DENUNCIATI
(2013)
Villa Carcina
Mazzano
Salò
Gussago
Concesio
Botticino
Palazzolo
Travagliato
Leno
Nave
Rezzato
Castenedolo
Bedizzole
Castel Mella
Sarezzo
Carpenedolo
Calcinato
Montichiari
Ospitaletto
Chiari
Cazzago San Martino
Gardone Val Trompia
Manerbio
Ghedi
Lonato
Lumezzane
Orzinuovi
Desenzano
Gavardo
Rovato
Darfo Boario Terme
Bagnolo Mella
Brescia
Oggi, molti tra i miei colleghi
auspicano poteri più ampi. Ricordo però che i tentativi avviati in passato e noti come Decreto Maroni furono contrastati con durezza, e che la Corte costituzionale escluse in sostanza ogni possibilità di concreto intervento dei sindaci,
anche se nel comune sentire
della gente rimane ferma
l’idea che chi è stato eletto alla
guida del proprio paese possa
o debba fare qualcosa».
REATI VIOLENTI
DENUNCIATI
x 1.000 ABIT.
4
8
8
14
13
11
21
15
16
13
16
15
16
16
20
20
21
40
23
32
19
21
23
35
30
48
27
64
30
49
42
37
566
0,37
0,69
0,76
0,85
0,86
1,01
1,06
1,10
1,11
1,18
1,23
1,32
1,34
1,46
1,47
1,56
1,63
1,65
1,65
1,71
1,72
1,79
1,80
1,88
1,90
2,06
2,14
2,37
2,52
2,66
2,69
2,89
3,00
FURTI
DENUNCIATI
x 1.000 ABIT.
21
34
31
33
82
42
73
57
51
51
77
58
62
61
79
998
131
109
90
76
111
67
65
68
79
82
84
83
133
111
104
302
187
1,79
2,50
2,84
3,00
3,52
3,87
3,90
3,94
3,97
4,04
4,14
4,16
4,55
4,68
5,24
5,29
5,39
5,51
5,77
5,93
6,02
6,10
6,15
6,16
6,17
6,89
7,03
7,30
8,07
8,64
8,92
11,16
PUNTEGGIO
11,85
1.000
720
635
600
512
465
461
457
454
446
435
433
395
385
344
340
334
326
312
304
299
295
293
292
292
261
256
247
223
208
202
161
152
Il furto in abitazione è uno dei reati più odiosi, un reato in espansione che,
rapportando le denunce alla popolazione, riflette una condizione assai differenziata
nel territorio provinciale. Al vertice della graduatoria, quindi con la minore incidenza
per questo reato, si collocano quattro comuni valtrumplini: Gardone Val Trompia,
Sarezzo, Villa Carcina e Nave che assommano meno di 3 denunce di furti in abitazione
ogni 1.000 abitanti. Nelle ultime posizioni si trovano Desenzano e Lonato, che chiude
la graduatoria con 11,8 furti denunciati ogni 1.000 abitanti, un valore che è quasi
triplo rispetto ai quattro comuni di testa.
Fonte: Servizio Analisi Criminale, Ministero dell’interno
infogdb
Problemi reali e rischio percepito
PUNTEGGIO
1.000
583
528
471
464
395
377
363
362
339
326
303
299
275
272
257
245
243
243
234
232
224
223
213
210
194
187
169
159
151
149
139
133
I reati violenti comprendono un’ampia fattispecie di delitti che vanno da quelli
omicidiari fino alle lesioni o alle percosse, comprendendo anche i reati a sfondo
sessuale. Rapportando l’insieme delle denunce per i reati violenti alla popolazione dei
comuni emerge una graduatoria che colloca al primo posto Villa Carcina, seguito, con
un indice inferiore all’unità ogni 1.000 abitanti, da Mazzano, Salò, Gussago e Concesio.
Chiude la graduatoria, con un indice pari a 3 denunce per reati violenti ogni 1.000
abitanti, il comune di Brescia.
Fonte: Servizio Analisi Criminale, Ministero dell’interno
Sicurezza
Gardone Val Trompia
Sarezzo
Villa Carcina
Nave
Lumezzane
Botticino
Chiari
Leno
Carpenedolo
Orzinuovi
Ghedi
Ospitaletto
Travagliato
Rezzato
Concesio
Brescia
Montichiari
Palazzolo
Darfo Boario Terme
Bagnolo Mella
Rovato
Castel Mella
Salò
Cazzago San Martino
Manerbio
Gavardo
Bedizzole
Castenedolo
Gussago
Calcinato
Mazzano
Desenzano
Lonato
FURTI
DENUNCIATI
(2013)
infogdb
Villa Carcina ha i numeri
di un posto... sicuro
I delitti denunciati sono
31 ogni 100 abitanti,
i casi di violazione della
proprietà sono stati solo 31
Marco Guerini
Pare davvero un posto tranquillo Villa Carcina, almeno a
giudicare dai dati sulla sicurezza che fanno riferimento
/
all’anno 2013 e che fanno sì
che questo comune di medie
dimensioni situato a metà della Val Trompia si stanzi saldamente al secondo posto della
classifica dei comuni più sicuri del bresciano. Condividendo lo speciale podio insieme a
Ghedi (primo posto) e Bottici-
no (terzo posto), Villa Carcina ria Giraudini -. Sicuramente
si caratterizza per un numero sono frutto della grande solidi denunce di reati violenti darietà di vicinato che c'è tra i
davvero invidiabile, dal mo- nostri cittadini, e in parte delmento che ne sono stati segna- la presenza della caserma dei
lati solamente quattro, il mi- Carabinieri sul nostro territoglior risultato in provincia se rio, oltre al grande lavoro di cosi tiene conto del rapporto ordinamento che abbiamo
con il numero degli abitanti stabilito tra uffici comunali, vi(circa 11mila).
gili e i carabinieri stessi. Infatti
Lecose continuano ad anda- mi vedo regolarmente con il
re bene se si guardano anche comandante per tenere semil dato dei delitti denunciati pre monitorata la situazione.
(quinto
posto,
Spiace per il dato
con soli 31 ogni Sul tema
sulle truffe, ma èan100 abitanti), dei delle rapine
che vero che è un fefurti in abitazione violente
nomeno che c'è sta(terzo posto, con
to in passato, in paril sindaco
31 furti denunciaticolare quelle agli
ti in tutto l'anno è preoccupato:
anziani, forse causolare 2013) e del- «I dati del 2014
sate anche da un rile rapine (quinto sono peggiori»
tardo da parte dei
posto, con sole
cittadini nelle sedue denunce rispetto alle ol- gnalazioni e che non ci ha pertre 300 della città di Brescia). messo di individuare bene il
Una nota curiosa invece viene problema». «Per quanto ridalla classifica sulle truffe e guarda le rapine - conclude -,
che pone questo comune tra purtroppo i dati per il 2014 sagli ultimi posti (27esima posi- ranno meno confortanti, poizione, su 33 comuni esamina- ché circa un anno fa il nostro
ti), dato in netto contrasto con comune, come tutta la valle, è
tutti gli altri. «Sono numeri stato travolto da molti episodi
che fanno molto piacere - anche violenti, e che per fortucommenta il sindaco Gianma- na si sono poi risolti». //
6
Giovedì 19 novembre 2015 · GIORNALE DI BRESCIA
Q
Il capoluogo
Problemi reali e rischio percepito
RAPINE
Brescia sconta
la sua estensione,
ma «vince» i vandali
La città finisce in castigo,
ma migliora nel contrasto
ai «danneggiamenti»
oltre che sul fronte furti
Nuri Fatolahzadeh
[email protected]
Per alcuni parametri ha rappresentato un punto di forza,
per altri - questo in particolare
- è invece uno svantaggio.
Uno svantaggio che contribuisce a castigare il capoluogo
all’ultimo posto della classifica nel capitolo relativo alla Sicurezza, l’ultimo di questa indagine sulla Qualità della vita.
/
La performance. Brescia «pa-
ga» insomma, in questo caso,
lo scotto di un’estensione territoriale di gran lunga maggio-
re rispetto ai Comuni della
provincia. Città e centri urbani estesi sono sì una fucina di
opportunità, ma allo stesso
tempo si può anche riscontrare una maggiore concentrazione di fenomeni negativi.
E allora in un territorio in
cui - stando ai dati dell’indagine - si vive bene (anzi: «meglio» rispetto alla provincia),
conun buon tenore divita, delle criticità ambientali, certo,
ma controbilanciate da una vivace struttura economica, dei
servizi convincenti ed efficaci
ed un sistema di volontariato
dinamico, la «performance»
sulla sicurezza è la peggiore. A
raccontarlo è la classifica gene-
rale, sintesi dei risultati delle
graduatorie parziali relative ai
singoli argomenti. Un’analisi
calibrata, come di consueto,
su sei parametri: delitti; furti
in abitazione; reati violenti; rapine; truffe e frodi informatiche; danneggiamenti.
per quel che riguarda il nodo
danneggiamenti, dove la città
si piazza al quart’ultimo posto. «In questo caso - ricorda
l’assessore alla Sicurezza, Valter Muchetti - fondamentale è
stata l’azione di sensibilizzazione e prevenzione».
Piccoli passi. Guardando più
Occhio alle truffe . Per il resto,
nel dettaglio i diversi «capito- tutti i parametri condannano
li», è poi possibile stilare una la città al fondo della classificlassifica nella classifica. Il mi- ca: è così per i delitti (l’unico
glior risultato che Brescia rie- quadro peggiore, sempre in
sce a strappare sul fronte sicu- rapporto denunce-numero di
rezza è relativo ai
abitanti, è quello refurti in abitazio- Sensibilizzazione stituito da Desenzane, tema sul quale e prevenzione
no); è così per truf- con poco più di sono al centro
fe e frodi informaticinque denunce
che. Per quanto ridell’attività
per ogni mille abiguarda le rapine,
tanti - la città si condotta
poi, il distacco con
colloca a metà ta- dall’assessorato
la provincia è netbella. Tenendo della Loggia
to: basti pensare
conto del rapporche i cittadini (nel
to reato-numero di abitanti, 2013) ne hanno denunciate
infatti, va molto peggio, ad 307,mentre a Desenzano (il seesempio, a Lonato, Desenza- condo Comune peggiore) ne
no, Mazzano, Gussago e Mon- sono state registrate in tutto
tichiari. Niente maglia nera - 24, per poi risalire la classifica
anche se solo per un soffio - con le 14 di Lonato. //
RAPINE
DENUNCIATE
(2013)
RAPINE
DENUNCIATE
x 1.000 ABIT.
0
0
1
2
2
3
3
3
3
3
7
4
4
6
4
4
4
6
5
7
6
6
7
11
9
8
7
12
11
15
14
24
307
0,00
0,00
0,04
0,12
0,18
0,23
0,25
0,26
0,27
0,28
0,29
0,29
0,31
0,32
0,34
0,34
0,36
0,41
0,44
0,46
0,47
0,47
0,51
0,56
0,58
0,61
0,63
0,65
0,79
0,80
0,89
0,89
Botticino
Orzinuovi
Lumezzane
Gussago
Villa Carcina
Manerbio
Bedizzole
Gardone Val Trompia
Castel Mella
Salò
Montichiari
Sarezzo
Carpenedolo
Ghedi
Gavardo
Mazzano
Nave
Leno
Castenedolo
Concesio
Calcinato
Bagnolo Mella
Travagliato
Palazzolo
Darfo Boario Terme
Rezzato
Cazzago San Martino
Rovato
Ospitaletto
Chiari
Lonato
Desenzano
Brescia
1,63
PUNTEGGIO
1.000
1.000
979
939
909
883
874
872
863
858
856
853
844
839
832
828
818
793
780
768
766
766
743
722
712
693
683
675
606
599
557
556
186
Le rapine sono un delitto relativamente poco diffuso che per la sua natura è
plurioffensivo, poiché vengono ad essere lese sia l’incolumità personale, sia l’integrità
del patrimonio delle vittime. Guidano la graduatoria due comuni, Botticino e
Orzinuovi, dove nel 2013 non si sono registrate rapine, seguiti, a breve distanza, da
molti altri centri in cui il numero delle rapine rimane inferiore alla decina. Pochi centri,
perlopiù quelli maggiori, superano questa soglia ma, volendo considerare il numero
delle rapine in rapporto alla popolazione, solo il comune di Brescia registra almeno un
caso ogni 1.000 abitanti, concentrandosi nel comune capoluogo quasi la metà delle
rapine compiute nell’intero territorio provinciale.
Fonte: Servizio Analisi Criminale, Ministero dell’interno
infogdb
E dalla vendita dell’Ortomercato
arrivano nuovi fondi a bilancio
L’incasso è stimato in
circa 6,7 milioni di
euro: questa la base
d’asta sancita dal Comune di
Brescia, che ha scelto di
mettere in vendita la sede
dell’Ortomercato di via
Orzinuovi.
Una scelta legata a doppio filo
anche al capitolo sicurezza: se
tutto procederà senza intoppi,
infatti, la Loggia immagina di
investire una buona fetta di
quanto sarà incassato
dall’operazione proprio per il
settore Sicurezza.
«I capitoli di spesa specifici,
indicativi dei progetti, non
sono ancora pronti - ha
spiegato l’assessore al Bilancio,
Paolo Panteghini - ma
l’indicazione politica è di
dedicare parte dei proventi
della vendita al settore
Sicurezza. Ovvio, prima di tutto
dobbiamo pensare al bando di
gara, che intendo aprire
quanto prima, già entro la fine
dell’anno. I fondi, se la vendita
andrà a buon fine, saranno
inseriti quindi nello schema di
bilancio previsionale per il
2016, senza dimenticare la
possibilità di fare variazioni».
Muchetti: «Fotografare la città per agire con efficacia»
La politica
Secondo i dati
della Prefettura
dal 2013 al 2014
Brescia è migliorata
Presidio del territorio a tutto campo. Ma senza dimenticare che «la metà del lavoro lo
fanno prevenzione e sensibilizzazione». Sul fronte sicurezza, l’attività della Loggia si sviluppa e si declina su un duplice binario, una formula sperimentata già lo scorso anno e
/
che - secondo l’assessore Valter Muchetti, titolare della partita in questione per il Comune capoluogo - «si è rivelata
vincente». Il tutto tenendo
sempre però presente che un
conto è «la sicurezza reale, raccontata dai dati forniti dalle
Forze dell’ordine», altro conto è la cosiddetta «sicurezza
percepita dai cittadini».
Non a caso, più di una volta
durante l’ora dedicata alle interrogazioni in Consiglio comunale, i consiglieri hanno
chiesto conto all’assessore
dei dati relativi al nodo sicurezza. «I dati forniti al Comune dalla Prefettura - specifica
Muchetti - evidenziano che,
se si mette a confronto il 2013
con il 2014, su più fronti il quadro è nettamente migliorato. I
fenomeni criminali sono cioè
in decrescita sia sul fronte patrimonio sia sulla persona.
Per il resto si parla di tendenza nazionale. Ma è chiaro non nasconde Muchetti - che
i numeri non influenzano la
percezione che hanno i cittadini nella loro vita quotidiana. Nelle persone che vivono
in città c’è ancora una percezione di insicurezza».
Proprio per questo - per
conferire più fiducia ai residenti in città - la Loggia ha
scelto di intensificare la pre- L’obiettivo è apunto scattare
senza di vigili e forze dell’ordi- una fotografia in costante agne sul territorio. «Abbiamo av- giornamento in primis per
viato la sperimentazione de- quel che riguarda i reati e, in
gliagenti della poliseconda battuta,
zia locale in bici- Le contromisure
per quanto concletta nei quartieri del Comune:
cerne i crimini in
periferici, così da agenti
città. «Sulla base
favorire anche il
delle denunce e
della Locale
contatto diretto».
delle segnalazioni
Ad aggiungersi, in bicicletta
effettuate dai resisempre per miglio- nei quartieri
denti, è possibile
rare la «sicurezza e mappa dei reati incrociare i dati,
percepita» ma sorielaborarli, metprattutto per ottimizzare for- terli al servizio delle forze
ze e risorse così da «fornire dell’ordine. E, soprattutto controlli e servizi sempre più conclude l’assessore Muchetefficienti», è il lavoro sulla ti - programmare azioni ed inmappatura
informatica. terventi mirati». // N.F.
7
GIORNALE DI BRESCIA · Giovedì 19 novembre 2015
Q
TRUFFE E FRODI INFORMATICHE
Sicurezza
Problemi reali e rischio percepito
TRUFFE E FRODI TRUFFE E FRODI
INFORMATICHE INFORMATICHE x
DENUNC. (2013)
1.000 ABIT.
«A Ghedi meno multe
più controlli sul territorio»
Il sindaco Lorenzo Borzi
illustra l’azione
della polizia locale
e spiega così il primato
Enrico Mirani
[email protected]
«Fatti, non parole. La nostra
Amministrazione ha messo in
pratica gli slogan del centrodestra sulla sicurezza». Il sindaco Lorenzo Borzi (nella foto)
non nasconde la sua soddisfazione per il primo posto nella
graduatoria. Al suo fianco, in
ufficio, a commentare i dati ci
sono il consigliere delegato alla materia, Luca Mostarda, e il
comandante della polizia locale, Enrico Cavalli. «Utilizziamo i nostri agenti per fare prevenzione vera, non per fare
cassa con le multe». Ghedi, afferma il sindaco, nel capitolo
contravvenzioni introita un
terzo rispetto alle cittadine pa/
DANNEGGIAMENTI
DANNEGG.
DENUNC. (2013)
Ghedi
Manerbio
Nave
Botticino
Bedizzole
Carpenedolo
Leno
Castel Mella
Cazzago San Martino
Calcinato
Lumezzane
Sarezzo
Palazzolo
Villa Carcina
Travagliato
Chiari
Concesio
Ospitaletto
Castenedolo
Gussago
Orzinuovi
Montichiari
Rovato
Bagnolo Mella
Darfo Boario Terme
Gavardo
Gardone Val Trompia
Rezzato
Mazzano
Brescia
Lonato
Desenzano
Salò
35
35
43
45
54
64
73
60
61
74
141
87
139
80
105
145
120
111
91
132
109
213
164
117
149
118
118
142
147
2624
258
474
206
DANNEGG.
x 1.000 ABIT.
1,88
2,73
3,91
4,15
4,52
4,98
5,05
5,46
5,53
5,76
6,05
6,39
7,03
7,32
7,71
7,76
7,96
7,96
8,00
8,00
8,62
8,77
8,89
9,13
9,55
9,92
10,05
10,90
12,61
13,92
16,35
17,52
19,49
PUNTEGGIO
1.000
695
486
458
420
382
376
348
344
330
314
297
270
260
246
245
239
239
238
237
220
217
214
208
199
192
189
174
151
137
116
108
97
I danneggiamenti, rivolti contro beni del patrimonio pubblico e di privati sono un
reato assai diffuso nel quadro della delittuosità registrata la cui incidenza è molto
varia nel territorio provinciale, maggiore nei centri turistici e nelle località dove si
determinano concentrazioni di persone. Ghedi, Manerbio e Nave sono i comuni che
guidano la graduatoria con meno di 4 denunce ogni 1.000 abitanti. Per altro verso,
nella coda della classifica, con valori indice da quattro a cinque volte superiori, si
trovano i centri maggiori del Garda: Lonato, Desenzano e Salò.
Fonte: Servizio Analisi Criminale, Ministero dell’interno
infogdb
ri grado. «Preferiamo il controllo del territorio» sottolinea
Mostarda. «Ovviamente gli
agenti puniscono le infrazioni
stradali, ma non c’è una caccia all’automobilista indisciplinato per risanare il bilancio» aggiunge il sindaco.
to è rubata, se è in regola con
l’assicurazione, con la revisione...
Sulle corriere. Un servizio di
prevenzione «molto utile - specifica il comandante - è quello
sulle corriere di linea verso
Montichiari e Isorella-MontiI controlli. Più controlli nei par- rone». Così come «sono efficachi e nei bar, meno autovelox ci i controlli quotidiani in stasulle provinciali, è la regola. zione: i malintenzionati sanLa polizia locale conta su undi- no che siamo presenti e "saltaci effettivi, comno" Ghedi». Imporpresiilcomandan- Efficace anche
tante è anche la
te e un ufficiale. la vigilanza
doppia collaboraDue turni sette sulle corriere
zione di carabinieri
giorni su sette,
e cittadini. La pridi linea
adesso i turni ma naturale, la seper tre giorni la e in stazione
conda meno sconsettimana - sono La collaborazione tata. «La cittadinandiventati tre, co- dei cittadini
za fornisce un granprendo la vigilande aiuto alla polizia
za fino a mezz’ora dopo la locale» conferma Luca Mostarmezzanotte. «In un anno - di- da. «Dall’inizio dell’anno soce Mostarda - l’Amministra- no state 598 le richieste di inzione ha investito quasi 80mi- tervento e le segnalazioni su
la euro sul corpo di polizia lo- movimenti sospetti, situaziocale». Due auto nuove, attrez- ni critiche o altro». Ultimo cazature e strumenti, un autove- pitolo, gli immigrati clandestilox bidirezionale. Ora sta ac- ni. «Non ce l’abbiamo con chi
quistando una telecamera (da rispetta le regole», dice Borzi.
collocare sulle auto di servi- «Ma gli irregolari devono anzio) per la lettura delle targhe darsene». Trentasei gli espulsi
in tempo reale: segnala se l’au- da gennaio ad oggi. //
Q
Sicurezza
Ghedi
Mazzano
Castel Mella
Castenedolo
Bedizzole
Sarezzo
Leno
Gavardo
Orzinuovi
Travagliato
Montichiari
Palazzolo
Botticino
Darfo Boario Terme
Nave
Chiari
Lonato
Rovato
Carpenedolo
Manerbio
Gardone Val Trompia
Concesio
Rezzato
Ospitaletto
Salò
Calcinato
Villa Carcina
Lumezzane
Gussago
Bagnolo Mella
Cazzago San Martino
Desenzano
Brescia
9
8
8
10
13
15
16
15
17
20
37
32
19
28
20
34
29
34
24
26
24
31
27
29
22
30
26
56
44
35
31
86
786
0,48
0,69
0,73
0,88
1,09
1,10
1,11
1,26
1,35
1,47
1,52
1,62
1,75
1,79
1,82
1,82
1,84
1,84
1,87
2,03
2,04
2,06
2,07
2,08
2,08
2,34
2,38
2,40
2,67
2,73
2,81
3,18
4,17
PUNTEGGIO
1.000
728
687
569
459
454
452
396
372
341
328
309
286
279
275
275
272
271
268
246
245
243
241
240
240
214
210
208
187
183
178
157
120
Le truffe e le frodi informatiche sono reati che colpiscono, a volte in modo non
immediatamente percettibile, ampi strati di popolazione data la crescente
pervasività della rete. La graduatoria, stilata rapportando le denunce alla
popolazione, vede definirsi un gruppo di testa, con meno di una frode ogni 1.000
abitanti, composto da Ghedi, Mazzano, Castel Mella e Castenedolo. La gran parte dei
33 comuni rimane comunque in un raggio compreso tra 1 e 2,5 denunce per 1.000
abitanti. Oltre questa soglia, con valori crescenti, si trovano Gussago, Bagnolo Mella,
Cazzago e Desenzano, con Brescia, oltre quota 4 denunce per ogni 1.000 abitanti, che
chiude la graduatoria.
Fonte: Servizio Analisi Criminale, Ministero dell’interno
infogdb
Problemi reali e rischio percepito
Furti nelle abitazioni
Numeri che «fanno male»
Non è il reato più grave,
ma viene percepito come
tale: in alcuni Comuni
scatta l’allarme rosso
Gianni Poggini
Più volte è stato detto è scritto: nella classifica della gravità
il furto in abitazione non è, ovviamente, il peggiore dei reati.
/
Lo diventa però nella percezione condivisa, dal sentimento
di insicurezza che ci pervade
ogni volta che veniamo a conoscenza di un episodio di tale
natura. Chi ne è rimasto vittima non si rassegna e la rabbia
non passa se non dopo parecchio tempo. È ovvio: entrando
in una casa il ladro infrange cittadino come area predestil’intimo delle persone, invade nata ai furti in casa. Si tratta inun territorio che ha una pro- fatti di territori dove l’identità
pria sacralità. Lasciamo per di paese è ben definita, in soun attimo perdere il rapporto stanza non sono quartieri dorreati denunciati/numero di mitorio.
abitanti per alcune valutazioUna cosa è certa: chi viene
ni più generali. Brescia con pizzicato a compiere un furto
998 furti denunciati nel 2013 in abitazione di solito se la cadetiene il primato in termini va con poco, a meno che in taassoluti, ma balza anche subi- sca in tasca non abbia un’arto all’occhio la concentrazio- ma. E questo è uno dei motivi
ne di furti in due Comuni ad che rende il reato difurto ancoelevata economia
ra più difficile da dituristica:Desenza- Desenzano
gerire.
no (302) e Lonato e Lonato la quota
Èbeneanche pre(187).
cisare che, esamidi furti in
Le altre soffenando gli stessi daabitazione ogni
renze maggiori si
ti in rapporto agli
riscontranoa Gus- mille abitanti
abitanti, mentre il
sago (133 furti in è superiore
capoluogo se ne
casa), Montichia- a undici
esce con una posiri (131), Rovato
zione «alleggerita»,
(111), Calcinato (111) Palazzo- quindi da metà classifica, la silo (109) e Mazzano (104).
tuazione non cambia per GusCome si nota, tolto che per sago, Calcinato, Mazzano, Deil posizionamento turistico, è senzano e Lonato. Negli ultidifficile identificare una tipo- mi due territori, in particolalogia territoriale particolare re, la quota di furti in abitazioentro la quale si può sviluppa- ne ogni mille abitanti è supere o meno la tendenza al reato riore a undici. Un livello che, a
che stiamo esaminando. Sa- dir poco, è allarmante e di
rebbe infatti troppo semplici- grande impatto negativo
stico pensare all’hinterland sull’opinione pubblica. //
8
Giovedì 19 novembre 2015 · GIORNALE DI BRESCIA
Q
Controcopertina
Obiettivo persone
Sicuri insieme:
ridefinire
la forma urbana
di città e paesi
Più forze dell’ordine
e più vicini di casa
L’integrazione
non è l’attesa del vuoto
Tonino Zana
/ Non litighiamo sulla sicurezza. Troviamo una risposta
convincentesul frontedellarepressione e della prevenzione,
non neghiamo la scarsità delle
forzedell’ordine,nonsufficienticontrol’assaltodellacriminalità,piccolaegrandechesia,accettiamo di vivere nelle contraddizioni del nostro tempo.
Dunque, ammettiamo le nostre colpe. Cosa c’entra mai un
sindaco? A meno che stia dalla
parte dei ladri, dei rapinatori,
degli assassini, un sindaco
non ha colpe, un sindaco che
facciail suodovere come accade, normalmente, da Brescia a
Cevo, da Palazzolo a Sirmione.
Il resto sta nella collaborazionetraleforzedell’ordine,leistituzioni pubbliche generali e i
cittadini. E i cittadini tra loro.
Le case mute. Abbiamo scarse
Tornare al centro. Comunica-
re sicurezza e non sicurezza è
centrale. Il titolo di giornale
non può essere la misura dello stato sulla sicurezza, ma i
sondaggi addomesticati, le
conferenze stampa non costruiscono tranquillità. Il lavoro è lungo, insieme, senza
pregiudizi. La presenza non è
nellafoto sul giornale. L’esageforze dell’ordine quanto scar- razione dell’apparire è un insa attitudine di vicinato e di centivo a dubitare. Non siamo
buon vicinato. Le nostre case, efficienti per postura. Certanel centro storico, sono spesso mente si deve apparire, ma la
mute, o non parlano col vicino moderazione nell’apparire è
o non hanno il vicino, in città e rassicurante. Per esempio si
in paese. L’integrazione reale realizza che mentre il presiaccade sui banchi di scuola e dente, il sindaco, il generale,
quindi si perde appena si entra l’assessore, il magistrato non
nellavita. Noi adulti,noi matu- appaiono, allora stanno operi, noi anziani non
rando sul fronte
parliamo con quel- Più sostanza
della sicurezza.
livenuti da lontano meno apparire
Ci sono dirigene loro non parlano La necessità
ti politici che stancon noi, paghiamo
no più nel rullino
di riunire
la prima fase
di un fotografo
dell’incontro mi- forza e carità
che in una riuniogratorio. Speriamo Nuova
ne di lavoro. Sulla
nellanuovacittadi- integrazione
sicurezza, la politinanza dei piccoli e
ca ha qualche strudei giovani, seconda, terza ge- mento a disposizione e si rifenerazione. Intanto non lascia- risce a un quadro di ordine urmo inalterata la distanza tra banistico. Riportare nel cennoi e l’altro, altrimenti qual- tro storico le persone, riavvicicun altro avvisterà la nostra in- narle, tra la piazza e l’intersicurezza e riempirà il nostro land - guardate che ogni paevuotocon il suopieno di illega- se ha ormai un hinterland - si
lità. Il furto, la rapina, la truffa allarga un vuoto preoccupanstudiano le mappe del nostro te. Anche qui cresce l’insicuvuoto.
rezza. //
NOTA METODOLOGICA
La metodologia di calcolo dei punteggi, elemento necessario per definire una graduatoria, è assai semplice e si rifà a
modelli collaudati e consolidati, come quello adottato da “Il Sole 24 Ore”, che, fin dalla metà degli anni ‘80, diffonde la
classifica sulla Qualità della vita nelle province italiane
I COMUNI BRESCIANI CON OLTRE 10.000 RESIDENTI (01/01/2014)
Brescia
I COMUNI
E GLI
ABITANTI
I dati relativi ai 33 comuni bresciani
con più di 10.000 abitanti, che
rappresentano l’orizzonte di
riferimento della nostra indagine
sulla qualità della vita a livello
comunale, vengono analizzati sulla
base di 42 indicatori, sei per ognuna
delle sette macro-aree tematiche
GLI
INDICATORI
Per ogni indicatore vengono
attribuiti mille punti al primo
comune classificato, quello che
presenta il miglior valore, e viene
definito un punteggio proporzionale
per tutti gli altri in funzione della
distanza rispetto a quello migliore
193.599
28.031
Manerbio
24.815
23.213
Calcinato
20.036
19.029
18.921
Orzinuovi
18.852
16.826
Gavardo
16.064
15.629
Castenedolo
15.340
14.444
14.255
Castel Mella
Botticino
Sarezzo
13.747
13.608
Rezzato
13.502
Desenzano del Garda
Montichiari
Lumezzane
Palazzolo sull'Oglio
Rovato
Ghedi
Chiari
Se, ad esempio, il miglior valore
registrato per il comune A è uguale
a 60, quello del secondo comune
classificato (B) è 45 e quello del
terzo (C) è pari a 30 e quello del
quarto (D) uguale a 15 i punteggi
relativi saranno A =1000, B = 750
(1000x45/60), C = 500 (1000X30/60),
D = 250 (1000X20/60). Nei tre casi in cui, nella stessa
graduatoria, sono presenti valori dell’indice sia positivi che
negativi, oppure, nel caso ove il valore migliore è uguale a 0,
il calcolo è un poco più complesso e viene definito da una
relazione algebrica che assegna il punteggio uguale a 1000
al dato migliore e fissa tutti i restanti valori in proporzione,
considerando uguale a 0 quello peggiore
ESEMPIO
Fonte: Istat
MEDIA
La media dei punteggi conseguiti
nella graduatoria, definita per
ciascuna area tematica, permette di
giungere alla definizione di sette
classifiche di categoria. Infine,
attraverso la media aritmetica
semplice dei punteggi parziali
definiti da ciascun comune nelle
sette graduatorie tematiche, si
giunge alla classifica finale
Gussago
Lonato del Garda
Darfo Boario Terme
Concesio
Leno
Ospitaletto
Travagliato
Carpenedolo
Bagnolo Mella
Bedizzole
Mazzano
Gardone Val Trompia
Cazzago San Martino
Nave
Villa Carcina
Salò
13.040
13.027
12.860
12.834
12.669
12.161
12.025
11.969
11.779
11.446
11.081
11.076
11.070
11.031
10.851
10.623
infogdb