GHANA FESTE TRIBALI: DIPO, ABOAKYER E AKWASIDAE

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GHANA FESTE TRIBALI: DIPO, ABOAKYER E AKWASIDAE
GHANA
FESTE TRIBALI: DIPO, ABOAKYER E AKWASIDAE
1° giorno – 28.04.17
Accra
Arrivo ad Accra e trasferimento in hotel. Tempo a disposizione. Pasti liberi. Pernottamento all’Accra
City Hotel o similare, in camere con bagno e aria condizionata.
dal 2° al 4° giorno – dal 29.04 al 01.05
Accra - regione Krobo
Il nostro viaggio inizia con la visita alla regione Krobo per assistere alla prima grandiosa cerimonia
prevista dal nostro tour: il Festival Dipo, il più grande retaggio del popolo Krobo. Si celebra nella
Eastern Region, a circa 80 kilometri a Nord di Accra, ed e’ uno dei più importanti e famosi di tutta
l’Africa Occidentale. Il Dipo e’ un percorso iniziatico che trasforma ragazzine adolescenti in giovani
donne e grazie al quale queste diventeranno ottime mogli. Per prima cosa le ragazze devono
sottoporsi ad una serie di rituali e prove da superare per dimostrare la castità e l’essere pronte per
la vita da adulte. Due sono i giorni dedicati alla festa. Il primo giorno della cerimonia le ragazze
compaiono in pubblico e sfilano indossando l’ abito cerimoniale, mentre i capelli vengono rasati
sino a lasciarne una piccola porzione. Un filo di rafia adorna il collo per mostrare che ora sono delle
Dipo-yi, pronte per l’iniziazione. Poi le ragazzine semi nude vengono decorate con fili di bellissime
e coloratissime perline di vetro. Le ragazze del Dipo sono coperte da stoffe solo dalla vita alle
ginocchia mentre la parte superiore del corpo rimane esposta e viene decorata da centinaia di perle
di differenti qualità e colori. Mostrare il proprio seno a chiunque simboleggia l’essere ormai quasidonna. Il mattino seguente le ragazze vengono ritualmente lavate nel fiume ed invitate ad
assaporare cibi come zucchero di canna ed arachidi. I Krobo sono ottimi produttori di perline di vetro
ed il festival diventa il momento per esibire al pubblico le loro ricche, autentiche e bellissime
collezioni di perle fatte a mano, ormai diventate parte integrante della loro cultura. Le perle di vetro
indossate durante le cerimonie tradizionali vengono spesso soprannominate « perle Krobo » in
quanto i monti Krobo sono la maggior area di produzione. Gli artigiani continuano a produrle con le
stesse tecniche da secoli: scarti di vetro vengono ridotti a polvere ed inseriti accuratamente in
stampi sempre differenti, fatti di argilla e ricoperti di caolino. Cotte in forni di argilla le perline
vengono rimosse, lavate e rifinite per poi essere decorate ed infilate in collane o braccialetti…
Pernottamenti al Afrikiko Resort o similare, camere con bagno e aria condizionata. Pensione
completa.
5° giorno – 02.05
regione Krobo-Anomabu
Si lascia la regione interna per raggiungere l’oceano e la capitale. Vivace città africana in rapida
evoluzione, Accra ha saputo conservare una propria identità nei quartieri moderni come in quelli
vecchi, dove si moltiplicano le attività tradizionali. Particolarmente stimolante il museo, concepito per
essere al servizio della conservazione dell’arte di tutto il continente e dedito alla promozione della
produzione artistica attuale. I verdeggianti quartieri amministrativi, composti da eleganti ville della
prima metà del Novecento, ci ricordano che questa fu la più prosperosa delle colonie britanniche d’
Africa. Di fronte all’oceano si organizza la vita del quartiere indigeno: un villaggio circondato da una
città! Qui le attività economiche seguono criteri ben diversi da quelli che governano la city, distante
solamente qualche centinaio di metri. E’ in faccia all’oceano che si svolge la vita dei nativi: James
Town, l’area di Ogro Road, Wato e il mercato del pesce (la vecchia Accra si dipana tra Usher Town
e James Town). Un villaggio circondato dalla città! Qui le attività economiche seguono tutt’altre
regole rispetto a quelle che governano la “city” (business area) che si trova a solo qualche
centinaia di metri. Visiteremo anche la zona dei costruttori di bare dalle forme davvero stravaganti:
frutti, pesci, animali, auto e tante altre ancora… Questi manufatti potrebbero tranquillamente essere
esposti in qualsiasi centro di arte moderna! Pernottamenti all’ Anomabu Beach Resort o similare,
camere con bagno e aria condizionata. Pensione completa.
6° giorno- 03.05
Anomabu-Kakum-Elmina
Dedicheremo la mattinata all’esplorazione della foresta pluviale. I suoni degli animali e l’eco dei
tamtam ci accompagneranno in una breve passeggiata alla scoperta di questo ecosistema.
Visiteremo il parco nazionale di Kakum, ubicato nel cuore della foresta e famoso per il suo canopy,
un ponte di corde assicurato a cavi in acciaio, il più lungo e il più alto di questo genere in tutto il
mondo. In fila indiana lo attraverseremo osservando le cime degli alberi sotto di noi… In seguito visita
di Elmina: nome legato alla storia dell’Africa, ma anche alla storia di tutta l’umanità. Nel 1482
Cristoforo Colombo e Bartolomeo Diaz arrivarono qui con una dozzina di caravelle per costruire un
castello sotto l’autorità portoghese. Ecco l’inizio della storia d’Elmina: un castello, un porto, un
villaggio, da cinque secoli in contatto con le popolazioni europee. Il castello che si visita oggi è il
risultato dei lavori realizzati da Portoghesi, Olandesi, Inglesi e autorità locali. Nel corso della sua
storia fu utilizzato come magazzino per l’oro, l’avorio, legno pregiato e purtroppo anche come
punto di raccolta degli schiavi. Oggi è considerato Patrimonio dell’Umanità. La città d’Elmina è un
tipico porto di pesca con centinaia di grandi piroghe colorate che tutti i giorni affrontano l’oceano. I
vicoli di quest’antico villaggio di pescatori ci faranno respirare un’atmosfera vivace e fuori dal
tempo. Le antiche costruzioni portoghesi, oggi abitate dai locali, giacciono contrapposte ai templi
delle “compagnie asafo”, in cui i guerrieri depositavano offerte votive. Rientro in hotel. Pensione
completa.
7° giorno – 04.05
Anomabu-Axim
Visita di Cape Coast ed in particolare del suo castello, costruito dagli Svedesi nel 1653.
Riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, accoglie ora un interessante museo sulla
tratta degli schiavi. Da qui infatti partirono migliaia di prigionieri, rivenduti come schiavi ed utilizzati
nelle piantagioni americane. La cittadina, prima capitale della colonia britannica, conserva ancora le
tracce del passato coloniale. Sulle spiagge circostanti i pescatori perpetuano ancestrali tecniche di
pesca, sfidando la furia dell’oceano per strapparvi abbondanti raccolte di pesce. In seguito ci
muoviamo verso le più belle spiagge del Ghana con tappe intermedie a Butre e Dixcove. Butre è un
delizioso ed isolato villaggio di pescatori, situato lungo una stretta baia dominata dalle rovine di Fort
Batenstein, eretto dagli olandesi, dal quale godremo di un bel panorama. Dixcove è un altro
delizioso villaggio di pescatori, dove gli inglesi costruirono nel 1692 il Metal Cross Fort. Lungo la
costa ne incontreremo tanti altri, cullati dalle onde dell’oceano e quasi immersi in una sorte di
sonno letargico che mantiene inalterato lo stile di vita da una generazione all’altra. Pernottamenti al
Axim Beach Resort o similare, camere con bagno e aria condizionata. Pensione completa.
8° giorno – 05.05
Axim-Nzulezo-Anomabu
Nzulezo é un sorprendente villaggio costruito su palafitte e raggiungibile solo in piroga dopo aver
attraversato una vasta laguna. Ed appena terminata la traversata… la visita vi ricompenserà di ogni
attesa! L’arrivo a Nzuleso e’ infatti una sorpresa, dopo aver navigato completamente circondati
dalla vegetazione tropicale dove ombre verdi si moltiplicano all’infinito sull’azzurro delle acque. Gli
abitanti sono molto accoglienti. Il loro incontro e la visita delle abitazioni sospese sull’acqua ci
aiuteranno a comprendere il loro particolare stile di vita. Al termine della visita ritorno ad Anomabu.
Pernottamento all’ Anomabu Beach Resort o similare, camere con bagno e aria condizionata.
Pensione completa.
9° giorno – 06.05
Anomabo-Winneba-Kumasi
Partenza per Winneba, dove assisteremo al Festival Aboakyer, il “festival della caccia al cervo”
organizzato in onore del dio tribale di Winneba che riceve un cervo in sacrificio. La celebrazione
nacque circa trecento anni orsono, quando Winneba venne abitata per la prima volta. In quel tempo
gli abitanti posero l’insediamento sotto la tutela del loro Dio, che ancora oggi li protegge. La festa è
la rappresentazione della loro gratitudine verso la divinità. Il festival Aboakyer coinvolge due gruppi:
i Tuafo e i Dentsifo che competono tra di loro cacciare per primi il cervo sacrificale. Armati solo di
bastoni si addentrano velocemente nella boscaglia e il gruppo che per primo caccia il cervo ritorna
di corsa verso casa intonando potenti canti di guerra e di vittoria. Il cervo viene presentato a
Omanhene, il re tribale, il quale per tre volte posa il piede nudo sul corpo dell’animale. Al termine
del rituale il cervo viene sollevato e trasportato da uomini e canti lungo le vie della cittadina. L’atto
finale della celebrazione riunisce i Tuafo e i Dentsifo che si recano insieme al santuario ad offrire il
dono a Penkye Otu, la divinità. Nel pomeriggio ci sposteremo verso Kumasi per assistere, il giorno
dopo, all’ultima magnifica festa che caratterizza il nostro tour. Pernottamenti al Miklin Hotel o
similare, camere con bagno e aria condizionata. Pensione completa.
10° giorno – 07.05
Kumasi: Akwasidae, festival a Palazzo Reale
Kumasi è una città che può vantare un importante passato ma anche un fulgido presente. Un
passato, prima di tutto, centrato intorno ai re ashanti che dalla fine del 17° secolo ad oggi hanno
mantenuto vive le tradizioni e la forza del popolo; il presente, rappresentato da floride attività
economiche, che traggono profitto dalle opportunità offerte dalla foresta e dalle miniere d’oro
soggiacenti. L’attuale Kumasi, con circa un milione di abitanti, si allarga a macchia d’olio sulle
colline. Il suo fantastico mercato centrale è uno dei più vasti dell’Africa Occidentale. Ci si può
trovare di tutto: oggetti in pelle, terracotta, stoffe kente ed ogni genere di verdura e frutta tropicale.
Gli Ashanti, grandi signori dell’oro, rappresentano una monarchia ancor oggi importante.
L’Asantehene, re di tutti gli Ashanti, è tuttora il garante ed il depositario dei valori spirituali che
fondano l’unità e la forza del suo popolo. La sua influenza va di là dalle frontiere del Ghana per
suscitare ammirazione nel resto della diaspora africana dispersa nel mondo. Il Palazzo Reale, che
occupa tutta una collina, ospita un museo che, accanto ad alcuni oggetti di dubbio gusto, esibisce
bellissimi esempi di gioielleria ashanti. Alcuni dei pezzi esposti vengono ancora oggi utilizzati in
occasione delle feste tradizionali. Passato e presente che si tengono per mano. Nel calendario degli
Ashanti alcune giornate sono chiamate Akwasidae e corrispondono all’inizio del mese secondo il
calendario tradizionale. Dopo riti di libagione sui troni degli antichi re, organizzati in sale inaccessibili
al pubblico, ecco la grande celebrazione di gioia. Sotto un ombrello di panni colorati siede il Re,
vestito di tessuti vivaci e coperto di antichi gioielli d’oro massiccio (i gioielli e le maschere in oro
Ashanti fanno parte dei capolavori dell’arte africana). Davanti al monarca si apre uno stretto
corridoio formato dai dignitari con diverse funzioni: portatori di spade rituali, guardiani armati di fucili
a polvere, portatori di coltelli utilizzati per le esecuzioni, portatori di ventagli di piume di struzzo. Di
fianco al re sono seduti gli anziani e i consiglieri sotto l’autorità del porta-parola regale che porta in
mano i simboli del potere ricoperti in oro. Durante la cerimonia i cortigiani offrono i loro regali, i griots
recitano la storia dei re ashanti, i suonatori dei tamburi e delle trombe d’avorio scandiscono il ritmo
della celebrazione. Danzatrici corpulente, avvolte in tessuti rosso splendente, eseguono danze
tradizionali caratterizzate da un’alternanza di movimenti delicati e di spostamenti rapidi da una
parte all’altra della scena. Quest’autentica cerimonia si svolge in uno degli ultimi regni africani ad
aver mantenuto intatti i suoi rituali. Avremo modo di ammirare lo splendore, i colori e l’atmosfera
delle grandi e passate monarchie della foresta. Rientro in hotel. Pensione completa.
11° giorno – 08.05
Kumasi-Accra
Si raggiunge Accra per il pranzo. Tempo libero per gli ultimi acquisti. Alcune camere in day-use
saranno disponibili fino alle 18h00. Cena libera. Trasferimento in aeroporto e volo per la propria
destinazione di rientro.
12° giorno – 09.05
Accra
Arrivo in Italia.
L’itinerario potrebbe seguire modifiche in base allo svolgimento degli eventi tradizionali indicati.
HARMATTAN Srl - via Marignana, 98 - 31021 Mogliano V.to
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