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2016
Copia Gratuita
La rivista è disponibile anche in formato sfogliabile sul sito www.airplanesmagazine.it
Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Editore Associazione IDEAE - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - Direttore Responsabile Alessio Piano
www.airplanesmagazine.it - cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Finito di stampare nel mese di giugno 2016 presso
LitografTodi - Todi - Anno 10 - numero 5 - giugno 2016. Fotografie Aeronautica Militare
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“Centenario Baracca” Punta Marina - Ravenna, 25-26 Giugno ore 16.00
PROGRAMMA DISPLAY DI VOLO
Volo lento dell’elicottero HH-139A con Bandiera e Inno Nazionale
Dimostrazione SAR “Ricerca e Soccorso” con l’elicottero HH-139A
Velivolo Rand Robinson del pilota Stefano Bezziccheri
Aviolancio di 4 parà del Tuscania - Elicottero AB.412 C.C.
Aviolancio di 6 parà della Folgore - Elicottero AB.205 aut CH-47 Av.Es.
Display Av.Es. AB.205
Velivolo Yak-11 del pilota Stefano Landi
Ore 18.00 Esibizione “Frecce Tricolori”
L’elenco dei partecipanti e l’orario sono suscettibili di cambiamenti
1
2
PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE
VALORE TRICOLORE
SABATO 25 GIuGNO ORE 21.00 all’arena spettacoli della Micoperi in via Triste, 279 a Ravenna.
“Concerto di Mogol”
Mogol presenta le canzoni di Mogol-Battisti in versione rock del gruppo “New Era”. Sul palco si proporranno
rivisitazioni in chiave rock di grandi successi della coppia più amata della canzone italiana. Con loro anche Giulio
Mogol, che racconterà aneddoti legati alla collaborazione con Lucio Battisti e con altri big della musica.
SABATO 25 GIuGNO e DOMENICA 26 GIuGNO
Mostre presso le Aree Manifestazione degli stabilimenti Balneari Bolognino e Bologna di Punta Marina ad
Ingresso libero.
Mostra 1 di Giorgio Ciancia con grafiche di Elicotteri ed Aerei: "Sulle Ali dell' Esercito".
Mostra 2 di Giorgio Ciancia dedicata agli aerei da caccia di Francesco Baracca: "Il volo
del Cavallino - Gli aerei dell'Asso degli Assi Francesco Baracca".
Mostra 3 dipinti di Allan O'Mill, pittore ufficiale della Marina Militare Italiana. "Tra cielo
e mare - La pittura dell'Aeronautica e della Marina".
Esposizioni e Mercati
Dalla mattina di sabato fino a domenica sera, sarà allestita un’area espositiva nel
cuore di Punta Marina Terme e sul lungomare Cristoforo Colombo, dalla Rotonda
Acqua Marina Piazza Saffi fino a viale delle Sirti, dove saranno presenti:
- Esposizione delle Ducati MotoGP e Superbike, in collaborazione con il Museo Ducati di
Borgo Panigale.
- Simulatore di volo EuROFIGHTER 2000
- 2 Simulatori Formula 1
- mostra velivoli, elicotteri, veicoli militari
- Stand Marina Militare
- Stand Aeronautica Militare
- Stand Esercito Italiano
- Stand Arma dei Carabinieri
- Stand museo Francesco Baracca di Lugo
- Stands per vendita gadget, abbigliamento, modellini, giochi di spiaggia.
3
5
La Formazione
2016
A
nche per questa nuova stagione
acrobatica, presso l’hangar del 313°
Gruppo, si è svolta la tradizionale
presentazione del Poster e della
Formazione 2016 della Pattuglia
Acrobatica Nazionale.
Il Tenente Colonnello Jan Slangen, Comandante
delle “Frecce Tricolori”, ha ripercorso l’entusiasmante stagione 2015, contraddistinta dallo
straordinario successo del 55° anniversario e dall’impegnativa trasferta negli Emirati Arabi Uniti.
Poi, ovviamente, ha presentato ufficialmente la
Formazione 2016 della Pattuglia: rimane confermata la posizione del Capoformazione, affidata al
Maggiore Mirco Caffelli, così come resta immutato
il Leader della Seconda Sezione, “Pony 6”,
Capitano Mattia Bortoluzzi. Confermata anche la
posizione “Pony 10”, il Solista delle “Frecce
Tricolori”, del Capitano Filippo Barbero alla sua
seconda stagione in questo ruolo.
Diversi, invece, i cambi di posizione per i gregari
del team acrobatica, che vedrà tra l’altro un
nuovo inserimento: il Capitano Emanuele Savani,
4
pilota di AMX proveniente dal 132° Gruppo del
51° Stormo di Istrana, che volerà con il numero 8.
Il Capitano Vigilio Gheser, giunto al termine della
sua permanenza alle “Frecce Tricolori”, si occuperà dell’addestramento acrobatico del nuovo team
per la 56a stagione acrobatica. Questa la formazione 2016 al completo: “Pony 0” T.Col. Jan Slangen,
“Pony 1” Magg. Mirco Caffelli, “Pony 2” Cap.
Gaetano Farina, ”Pony 3” Cap. Giulio Zanlungo,
“Pony 4” Cap. Massimiliano Salvatore, “Pony 5”
Cap. Stefano Vit, “Pony 6” Cap. Mattia Bortoluzzi,
“Pony 7” Cap. Luca Galli, “Pony 8” Cap. Emanuele
Savani, “Pony 9” Cap. Pierangelo Semproniel,
“Pony 10” Cap. Filippo Barbero, “Pony 11” Cap.
Vigilio Gheser.
Il Ten. Col. Slangen ha presentato anche il Poster
2016 delle “Frecce Tricolori” che ritrae il suggestivo sorvolo dello scorso 4 novembre sul Quirinale,
nel giorno in cui il Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella ha reso omaggio all’opera
“Angeli degli Eroi”, realizzata dall'artista Flavio
Fanelli in memoria di tutti i caduti in missione di
pace dal dopoguerra.
FORMAZIONE 2016
6
PONY 11
PONY 3
PONY 6
VIGILIO GHESER
GIuLIO ZANLuNGO
MATTIA BORTOLuZZI
PONY 10
PONY 8
PONY 5
FILIPPO BARBERO
EMANuELE SAVANI
STEFANO VIT
PONY 4
PONY 2
PONY 9
MASSIMILIANO SALVATORE
GAETANO FARINA
PIERANGELO SEMPRONIEL
PONY 0
PONY 1
PONY 7
JAN SLANGEN
MIRCO CAFFELLI
LuCA GALLI
7
una SQuADRA
che
8
VOLA
S
intetizzare in 25 minuti
di volo le capacità e l’ingegno di un’istituzione militare e di un intero Paese.
Questo fanno le “Frecce
Tricolori”, raccogliendo l’esperienza
e l’addestramento di più di 80 anni
di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce spettacolarità
e tecnica. Il 313° Gruppo
Addestramento Acrobatico “Frecce
Tricolori”, è dislocato sull’aeroporto
di Rivolto, a pochi chilometri da
Codroipo, Udine, nel cuore del Friuli
Venezia Giulia, e dell’Aeronautica
Militare sono la componente sicuramente più conosciuta e visibile. Ma
le “Frecce Tricolori” rappresentano,
in realtà, la sintesi delle capacità dei
piloti e degli specialisti di un’intera
Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi dieci velivoli di
produzione
italiana
Alenia
Aermacchi, gli MB.339PAN, costituisce la più numerosa compagine
acrobatica al mondo. 18 le figure
che danno vita a un’esibizione che
non dà tregua. Una delle peculiarità,
infatti, di questa armonia tutta tricolore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da
passare in apnea alternando lo
sguardo tra la formazione di nove
che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il
velivolo solista; e poi gli incroci, le
salite, i tonneaux, le virate schneider e la Bomba, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce
Tricolori” nel mondo, imitata molto,
replicata mai, da tutte le formazioni
acrobatiche. Chiude il grande ed
emozionante
tricolore
finale
dell’Alona. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la con-
vinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia
professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo
Reparto, comunque singolare: sono
tutti
inquadrati
nei
ruoli
dell’Aeronautica Militare e il loro
iter istituzionale e formativo non
differisce da quello dei colleghi in
servizio presso le altre unità della
Forza Armata; con loro esprimono
quei valori e quelle caratteristiche
che sono patrimonio culturale di un
intero Paese, prima che di una
Forza Armata. Ardimento, capacità,
disciplina, affiatamento, spirito di
appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso
dello Stato. Su questi pilastri poggia
il lavoro quotidiano della Pattuglia
Acrobatica Nazionale, una delle più
ammirate ed amate al Mondo.
9
1961-2016
313° GRUPPO - NUMERI IN VOLO
18
La sequenza incalzante delle manovre del programma acrobatico delle
Frecce Tricolori, così come la conosciamo oggi, è frutto di un lavoro di
squadra e cura del dettaglio che si protrae dal 1961. Tale sequenza può
subire però delle variazioni in caso di condizioni meteo avverse o particolari
conformazioni dell’area di manifestazione. Nel programma denominato
“BASSO” non trovano esecuzione alcune manovre a sviluppo verticale al
fine di mantenere la formazione al di sotto di eventuali nubi; in caso invece
di visibilità ridotta e nubi molto basse si vola il programma denominato
“PIATTO” all’interno del quale vengono eliminate le manovre a sviluppo
verticale e non avviene mai la separazione della formazione in 3 sezioni.
FIGURE
FIGURES
1
2
SCHNEIDER E
RICONGIUNGIMENTO
3
LOOPING
D’INGRESSO
CARDIOIDE E SEPARAZIONE
DEL SOLISTA
TRASFORMAZIONE
A TRIANGOLONE
ricongiungimento
LOOPING
SEPARAZIONE
IN 3 SEZIONI
schneider
rombetto
TRASFORMAZIONE
A ROMBO
linea davanti
7
CUORE
TONNEAU ROVESCIO TONNEAU
8
INCROCIO DEL CUORE
TONNEAU SCHNEIDER POSITIVA E
PULL - UP NEGATIVO
INVERSIONE
ROMBETTO
INVERSIONE
LINEA DAVANTI
INCROCIO
9
4 E 5 POSTO
LOOPING A CALICE
TONNEAU LENTO
TRASFORMAZIONE
A CIGNO
LOOPING
A CALICE
INCROCIO IN ALTO
INCROCIO
PULL-UP
NEGATIVO
INCROCIO
IN BASSO
TONNEAU - ROVESCIO - TONNEAU
13
TONNEAU
14
DOPPIO TONNEAU
E PIRAMIDONE
TRASFORMAZIONE
A PIRAMIDONE
SCHNEIDER
POSITIVA
APERTURA DELLA BOMBA
E INCROCIO DEL SOLISTA
APERTURA
E SEPARAZIONE
DI TUTTA
LA FORMAZIONE
2 E 3 IN LINEA
DI FRONTE
INCROCIO
DEL SOLISTA
4 E 5 A POSTO
TONNEAU lento
15
INCROCIO DELLA BOMBA
E LOOPING DI RIENTRO
LOOPING DI RIENTRO
DELLA LINEA DAVANTI
LOOPING DI RIENTRO
DEL ROMBETTO
DOPPIO DEI GREGARI
INTERNI 2, 3
incrocio
DOPPIO DEGLI
ESTERNI 4, 5
10
PRESENTAZIONE DEL
triplo TONNEAU
PROGRAMMA ACROBATICO _FULL DISPLAY SEQUENCE
Per tali motivi, ad esempio, la manovra del “CUORE” può essere
sostituita da quella dell’ “AQUILA”, così come la “SCINTILLA
TRICOLORE” può essere sostituita dal “BULL’S EYE”.
For instance, in the sequence called “BASSO” some vertical aerobatic
maneuvers are not performed in order to keep the formation flying below
cloud level.
In case of reduced visibility and low cloud, the aerobatic team will fly the
program called “PIATTO” in which all vertical maneuvers are eliminated
and the formation will not separate into 3 sections.
For such reasons, for example, the sequence “CUORE” can be replaced
by the sequence called “AQUILA”, just as the “SCINTILLA TRICOLORE” can
be replaced by the “BULL’S EYE”.
The aerobatic displays of the “Frecce Tricolori” that we see today are
the result of team work and an attention to detail that started in 1961.
However, the display may differ from the one planned due to weather
conditions or particular restrictions in the area where the performance
takes place.
4
5
SCHNEIDER E
RICONGIUNGIMENTO
6
TONNEAU SINISTRO ROVESCIO DRITTO ROVESCIO
VENTAGLIO APOLLO 313
SERIE DI TONNEAU
FUORI TUTTI E
RICONGIUNGIMENTO
SEPARAZIONE
DEL CUORE
TRASFORMAZIONE
DEL 7 E 8
INDIETRO
BASTONE
ROMBETTO
INCROCIO
TONNEAU SINISTRO
TONNEAU
DEL 7 E 8
BASTONE
LINEA
DAVANTI
10
TONNEAU DESTRO A CIGNO SCHNEIDER NEGATIVA
11
SERIE DI 5 TONNEAU
SCINTILLA- LOMÇOVAK
LOMÇOVAK
SCAMPANATA
SEPARAZIONE
DELLE 2 SEZIONI
TONNEAU DESTRO
scintilla
Tricolore
INVERSIONE
ROMBETTO
INVERSIONE
LINEA DAVANTI
SCHNEIDER NEGATIVA
RICONGIUNGIMENTO -TONNEAU
E LOOPING CON IL CARRELLO
LOoPING CON
IL CARRELLO
12
ARIZONA - SCAMPANATA
LINEA DI FRONTE
DEL 2, 3, 4, 5, 7 E 8
16
TONNEAU
DEL 2, 3, 4 E 5
ROVESCIO - DRITTO - ROVESCIO
TONNEAU IN 4 TEMPI
7 E 8 AVANTI E
RICONGIUNGIMENTO
17
18
SCHNEIDER A DESTRA VOLO FOLLE
RICONGIUNGIMENTO
DELLA BOMBA
ALONA E INSERIMENTO
DEL SOLISTA
TRASFORMAZIONE
in ALONA
SCHNEIDER DESTRA
IN DECELERAZIONE
PULL-UP
TONNEAU CON
IL CARRELLO
volo folle
INSERIMENTO
DEL SOLISTA
11
Spettacolo nello
SPETTACOLO
I
l solista rende lo spettacolo più avvincente, facendo restare il pubblico con
il fiato sospeso e strappando applausi
a scena aperta alla fine di ogni esibizione. Nell’economia del programma
della Pattuglia rappresenta uno spettacolo
nello spettacolo, è colui che consente alle
“Frecce Tricolori” di offrire alla gente quell’armonia e continuità nella sequenza delle
figure che è altra caratteristica peculiare
della PAN. Come per il resto della Pattuglia,
il programma del numero “10” viene messo
a punto durante la fase invernale dell’addestramento. Si analizza ogni singola figura e
si decide l’introduzione di qualche “tecnicismo” o di piccole personalizzazioni che generalmente non vanno a stravolgere un programma consolidato negli anni. Durante la
stagione invernale, ogni volo d’addestramento del solista prevede l’esecuzione di
tutto il programma della Pattuglia
perché una buona parte
della difficoltà del
volo del
“Pony 10” è
costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figure eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi d’ingresso è una
responsabilità del solista, il quale deve modificare la propria esibizione per riuscire ad
accordarsi al ritmo dettato dal capoformazione, un ritmo che può dipendere dalla
copertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in
cui si svolge l’esibizione. Il 60% della difficoltà della performance del solista sta nell’esecuzione delle manovre; il restante 40% sta
nel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenza
costante presso la biga (in collegamento
radio) del comandante, l’unico pilota titolato
a commentare e a seguire gli aspetti di sicurezza del volo del “10”. Il comandante solitamente si limita a esprimere considerazioni
sulla qualità estetica della manovra senza
fornire suggerimenti tecnici: solo il solista
detiene il bagaglio di conoscenze tecniche
necessario a correggere eventuali difetti di
esecuzione delle figure acrobatiche.
Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il “Pony 10” è abbastanza autonomo
rispetto alla formazione, potendo pianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il
proprio allenamento.
PONY 10
FILIPPO BARBERO
13
INTERVISTA A
Jan Slangen
Comandante delle “Frecce Tricolori”
Il Tenente Colonnello Jan Slangen, Comandante del 313° Gruppo, racconta la sua
esperienza nella Pattuglia Acrobatica Nazionale. Tuta blu, cuffie in testa e lo sguardo
puntato verso il cielo. È così che lo vediamo durante le manifestazioni delle “Frecce
Tricolori”, pronto a guidare da terra la pattuglia più numerosa al mondo.
Comandante, qual è il segreto del successo delle “Frecce
Tricolori”?
È proprio la capacità di fare squadra in volo, ma anche e
soprattutto a terra. È una squadra composta da oltre 100
uomini e donne che devono lavorare in modo coordinato e
sinergico per ottenere un risultato unico.
Vediamo i piloti compiere in volo prestazioni eccezionali. Come è invece la loro vita a terra?
È una vita di gruppo. Per le tante trasferte che affrontiamo
e per la tipologia del nostro lavoro trascorriamo molto
tempo insieme. E da qui deriva anche la capacità peculiare
che deve avere un pilota di questo team: sapersi relazionare
facilmente con gli altri.
Il Comandante delle “Frecce Tricolori” ha la particolarità di seguire le esibizioni da terra. Come si sente durante
le manifestazioni?
Non tutti sanno che il Comandante non si trova in volo ma
a terra per dirigere il team da un punto di vista privilegiato,
14
quello del pubblico. Per fare tutto questo è stato prima un
pilota gregario e poi capoformazione della PAN, cioè ha guidato la Pattuglia in volo. La sensazione che si prova è unica
e difficilmente descrivibile. È un punto di vista diverso perché si torna a vedere le “Frecce” da terra, ma con una consapevolezza diversa e dall’unico punto di vista che ti fa capire veramente cosa significa essere squadra.
Perché utilizzate il nominativo “Pony” in volo?
Deriva dal fatto che prima del 1961, l’anno di costituzione
delle “Frecce Tricolori”, l’Aeronautica Militare devolveva il
compito di rappresentanza delle professionalità ai vari
reparti operativi, che a turnazione si esibivano in pubblico.
Quando nacque il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico,
la pattuglia di riserva era quella del “Cavallino Rampante”
che costituì l’ossatura delle “Frecce Tricolori” e vollero chiamarsi “Pony” proprio per dimostrare questo legame.
Lodovica Palazzoli
HH–139A
L’
AW.139, che nella versione per
l’Aeronautica Militare prende la denominazione HH, Hospital Helicopter, è un
biturbina di categoria media prodotto da
AgustaWestland, individuato dalla Forza
Armata per sostituire le linee HH-3F (radiata nel 2014)
e HH-212. L’HH-139A è una soluzione individuata sul
mercato per continuare ad assicurare con efficacia il
servizio di Ricerca e Soccorso aereo, sia per i compiti
istituzionali di eventuale recupero di equipaggi e personale militare in difficoltà, sia per le attività di concorso
alla collettività in caso di voli sanitari d’urgenza, calamità naturali e grandi eventi nazionali. Trattandosi di un
elicottero già collaudato e in servizio presso altre realtà
civili e militari nazionali (Guardia di Finanza, Guardia
Costiera, vari Enti locali), l’HH-139A permetterà di realizzare significative sinergie – addestrative, logistiche e,
soprattutto, operative – in ambito interforze e interagenzia nel settore delicato e complesso del soccorso aereo,
fondamentali per intervenire con successo quando
16
viene richiesto, spesso in condizioni proibitive, di notte,
con il maltempo, in zone particolarmente impervie e isolate. L’HH-139A è in grado di operare sia di giorno che di
notte grazie all’utilizzo di visori notturni (NVG – Night
Vision Goggles), in aree particolarmente impegnative,
anche da superfici non preparate, in ambienti polverosi,
zone innevate o in ambiente marino. L’elicottero è una
macchina particolarmente versatile; in massimo 30
minuti è possibile cambiare la configurazione interna,
passando da quella per il soccorso aereo (versione primaria SAR – 5 passeggeri + 1 barella) a quella soccorso
aereo e sanitario di urgenza (versione MEDEVAC – da 2
a 4 barelle) o trasporto passeggeri (versione UTILITY –
fino a 14 passeggeri).
Caratteristiche tecniche:
Diametro rotore 13,8 m – lunghezza 16,66 m – larghezza massima (pianetto orizzontale) 4,22 m – peso massimo al decollo 6.800 kg – due turbine Pratt & Whitney
PT6C-67C con FADEC – velocità massima 306 km/h.
UNA SOLA MISSIONE: SALVARE VITE UMANE!
I
l 15° Stormo garantisce, 24 ore su 24, 365
giorni l'anno, la ricerca e il soccorso degli
equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo,
inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto
sanitario d'urgenza di ammalati in pericolo di vita
e il soccorso di traumatizzati gravi. Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno
salvato oltre 7.300 persone in pericolo di vita.
Lo scorso 2 marzo, a margine del salone internazionale elicotteristico HAI- Heli Expo 2016, tenutosi a Louisville-Kentucky (USA), il 15° Stormo
dell'Aeronautica Militare è stato insignito del prestigioso riconoscimento "Salute the excellenceSikorsky Humanitarian Service Award".
Il premio è stato concesso per le operazioni di soccorso al traghetto Norman Atlantic nel Canale
d'Otranto nel dicembre del 2014. Nell'intervento,
gli equipaggi del 15° Stormo, nell'ambito di un'operazione estremamente complessa e in condizioni
meteorologiche particolarmente avverse, portarono in salvo, operando al limite delle prestazioni, 56
passeggeri dal traghetto, sul quale nel frattempo si
era sviluppato un vasto incendio ed erano in corso
esplosioni nella stiva.
Equipaggio HH-139A di Ravenna
M.llo 1 a Classe Vi
to Gadaleta (Spe
aker)
Magg. Pil. Luca Parmeggiani (Comandante Equipaggio)
Cap. Pil. Nico Beghin (Secondo Pilota)
1° M.llo Marco De Martino (Operatore di Bordo)
1° M.llo Roberto Berluti (Aerosoccorritore)
1° M.llo Alessandro Romeo (Aerosoccorritore)
foto Alfredo La Marca
17
foto Alessandro Barteletti
IL T-346 BREVETTA
I PRIMI PILOTI DA
CACCIA
Alla Scuola di Volo di Galatina quattro piloti “fighter” concludono il corso LIFT sul
nuovo velivolo.
I
l T-346, nuovo addestratore dell’Aeronautica
Militare assegnato al 61° Stormo di Galatina
(Lecce), ha fatto spiccare il volo a quattro giovani
ufficiali. I neo piloti hanno concluso il corso LIFT
(Lead Into Fighter Training), immediatamente
successivo al conseguimento del brevetto di pilota militare per i ragazzi destinati alla linea aerotattica.
Lo scorso 27 maggio 2016, con una breve cerimonia, il
Colonnello Paolo Tarantino, Comandante del 61°
Stormo, ha consegnato a quattro piloti militari italiani i
brevetti per il superamento del corso LIFT, l’addestramento di fase IV propedeutico all’immissione sulle linee
aerotattiche. Si è così appena concluso il primo corso
effettuato sul T-346A. L’attività addestrativa, durata
nove mesi, ha impegnato i frequentatori con circa 180
missioni, metà compiute sugli avanzatissimi sistemi di
simulazione della parte “ground” del corso e metà effettuate in volo reale. Diversi sono i vantaggi ottenuti con
l’introduzione del nuovo assetto, sia in termini di incre-
18
mento qualitativo del livello di preparazione raggiunto
dai piloti, sia per la riduzione dei costi dell’intero addestramento, grazie all’utilizzo dei sofisticati sistemi di
simulazione. Il Colonnello Tarantino, nel consegnare gli
attestati, ha spronato i giovani piloti a mantenere saldi
valori fondamentali come l’umiltà, la dedizione e la
volontà di raggiungere il risultato. Il Tenente Colonnello
Alessandro Olivares, comandante del 212° Gruppo, l’articolazione che si occupa della fase IV dell’addestramento al volo “fighter”, ha ringraziato i suoi istruttori per
aver saputo portare a termine tutti gli obiettivi assegnati. I giovani ufficiali ora sono in partenza per il 4°
Stormo di Grosseto e per il 6° Stormo di Ghedi, dove li
attende l’ultima fase di addestramento: il corso di conversione operativa. Qui voleranno direttamente a bordo
dei velivoli ai quali sono stati destinati: l’Eurofighter
2000 e il Tornado.
Lodovica Palazzoli
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