Recensione libro L`Arte di essere fragili di Alessandro D`Avenia

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Recensione libro L`Arte di essere fragili di Alessandro D`Avenia
Recensione libro L’Arte di essere fragili di Alessandro D’Avenia
Prof. Alessandro Antonioli
In questo suo nuovo libro, Alessandro D’Avenia guida i lettori alla riscoperta della figura di
Giacomo Leopardi. Stufo di sentire il solito ritornello delle tre fasi del pessimo leopardiano, lo
scrittore siciliano dipinge il poeta dell’Ottocento come un uomo capace di mostrare il notturno della
vita e le sue ferite: allo stesso tempo, spiega D’Avenia, Leopardi è capace di trovare ciò che salva
all’interno di quelle fratture, in quanto giovane uomo affamato di vita e di infinito, capace di restare
fedele alla propria vocazione poetica e di lottare per affermarla. In un dialogo intimo ed epistolare
con Leopardi, D’Avenia «fonde la sua esperienza di professore, la sua passione di lettore e la sua
sensibilità di scrittore per accompagnarci in un viaggio esistenziale sorprendente fino alla conquista
della fedeltà a noi stessi, accettando debolezze e fragilità e imparando l’arte della riparazione della
vita».
Recensioni libro Idi di Marzo di Valerio Massimo Manfredi
Mattia Ottoborgo (2 ITI A)
«Idi di marzo» é un’opera di Valerio Massimo Manfredi che narra le vicende accadute prima della
congiura progettata contro Cesare, avvenuta nel 44 a.C. Nel romanzo l’autore si sofferma su diversi
aspetti, come ad esempio la malattia di Giulio Cesare, il suo pensiero politico e religioso.
Nonostante narri solamente le vicende avvenute tra il 7 e il 15 marzo, é possibile capire la
successione e il motivo dei fatti, grazie ad un racconto incredibilmente dettagliato. La congiura è
raccontata con uno stile romanzato, rendendo la lettura molto piacevole, mantenendo, però, una
certa vicinanza con la realtà dei fatti. A differenza di altri romanzi che narrano totalmente o
parzialmente la storia di un noto personaggio storico, «Idi di marzo» mette in risalto diversi
personaggi secondari, come ad esempio il centurione, Publio Sestio, e l’amante di Cesare, Servilia,
arricchendo la storia con dettagli interessanti e poco noti. La lettura di quest’opera è vivamente
consigliata a chi è interessato al genere storico, ma anche a chi piace fare una lettura diversa dai
soliti blockbuster.
Federico Strumia (2 ITI A)
Il romanzo «Idi di marzo» verte sul personaggio di Cesare, sulla sua malattia e sulle sue
“concessioni”; il tutto si svolge nei giorni precedenti la congiura a suo discapito e riguarda le
vicende successe subito dopo. È una continua lotta contro il tempo, per la vita o la morte del
protagonista, intervallata da momenti di stacco in cui si torna alla villa di Cesare. Valerio Massimo
Manfredi è stato attento ai minimi dettagli storici e geografici, a quelli sugli usi e sui costumi
dell’epoca per rendere più veritiero possibile il suo scritto. L’autore è riuscito interamente nel suo
scopo, invogliando il lettore nella lettura, che stimola l’interesse per questo personaggio che con le
sue imprese ha segnato la Storia.
Paolo Salsiccia (2 ITI A)
Il romanzo parla della storia del grande Giulio Cesare, più precisamente dal suo periodo di malattia
fino al giorno della congiura (15 marzo 44 a.C.). Un aspetto che colpisce particolarmente nel corso
della lettura è il fatto che Cesare fu avvertito da vari amici e aiutanti che sarebbe stato assassinato,
ma trascorse il suo ultimo periodo di vita senza preoccuparsene, forse già stravolto dalla malattia,
che lo colpiva sempre più frequentemente. Personalmente quest’opera mi ha colpito
particolarmente, anche se questo non è il mio genere letterario preferito. È un romanzo che
consiglio perché tutti sappiamo la storia di Cesare grazie alla scuola, ma quest’opera prende in
considerazione la vita più privata di questo grande personaggio storico: la malattia, le mogli, la
famiglia, senza annoiare il lettore, raccontando tutto ciò in maniera interessante.
Marco Aggio (2 ITI A)
Il romanzo «Idi di marzo» narra la storia di Cesare durante il suo periodo di dittatura. Cesare è
ormai vecchio e sa benissimo di non riuscire a mantenere tutto il potere che si è portato a sé, ma sa
anche benissimo che, a causa di tutte le cariche conferitegli, nel senato iniziano a nascere dei
malumori nei suoi confronti. Per risolvere il problema chiamerà a sé alcuni dei suoi uomini più
fidati, ma non riuscirà nell’intento e morirà il 15 marzo 44 a.C. Il romanzo racconta l’ultimo
periodo della vita di Cesare al potere da un altro punto di vista rispetto a quello considerato nei
tradizionali libri di storia. Parla della vita di Cesare a quei tempi, dei suoi stati d’animo, delle sue
incomprensioni e delle sue decisioni, inoltre ciò che colpisce davvero il lettore è il constatare come
Cesare sappia che sta per morire, che per lui non è più sicuro camminare per strada come una volta,
ma non si interessi di questi problemi e continui a condurre la sua vita, esattamente come prima di
venire a sapere delle congiure nei suoi confronti. L’opera stimola la lettura, perché parla di una
storia nota, ma vista e sentita da occhi e orecchie diverse rispetto alla solita lezione di storia.
Giovanni De Angelis (2 ITI A)
La storia raccontata in questo romanzo è un po’ diversa da quella che troviamo sui libri di scuola,
dove gli autori non scavano nel profondo di ogni protagonista. Valerio Massimo Manfredi in
quest’opera mette in risalto la vita di Cesare fuori dai campi di battaglia, tra intrighi, congiure e una
malattia che mette in ginocchio il dittatore. Un ruolo non indifferente l’autore lo riserva alle donne,
figure molto importanti nella vita di Cesare, come Calpurnia o Cleopatra. Entrambe cercano di
spronare Cesare, che deve affrontare il suo inevitabile destino.