IL MISTERY Il mistery nasce come genere letterario nell`aprile 1841
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IL MISTERY Il mistery nasce come genere letterario nell`aprile 1841
IL MISTERY Il mistery nasce come genere letterario nell’aprile 1841, quando The Graham’s Lady’s and Gentleman’s Magazine di Filadelfia pubblica sulle sue pagine I delitti della via Morgue di Edgar Allan Poe. Il racconto narra di due donne che sono state uccise a Parigi in una stanza chiusa, apparentemente impenetrabile, ma il giovane Auguste Dupin riesce a risolvere il caso. Poe con questo nuovo “eroe”, anticipa numerosi temi che alla base cercano di rispondere alla domanda: chi l’ha fatto? Gli anglosassoni usano il termine whodunit (da “who done it”) per definire il genere. Dal giovane Dupin nasce quindi la detective story, che in Italia veniva chiamata giallo per il colore della copertina con cui Mondadori pubblica questi romanzi. Dopo Poe, lo scrittore più importante per l'affermazione del genere fu l’irlandese Arthur Conan Doyle con il quale il mystery si afferma definitivamente: Sherlock Holmes e il suo amico, il dottor Watson, si ritrovano a dipanare casi apparentemente irrisolvibili, basandosi sulla logica. Il mystery si sviluppò nel cinema con il primo film diretto da Jack Corway: Alias Jimmy Valentine (Il misterioso Jimmy, 1928). Il maestro indiscutibile fu senz’altro l’inglese Alfred Hitchcock con classici quali: The Lady Vanishes (La signora scompare, 1938), Rear Window (La finestra sul cortile, 1954), Vertigo (La donna che visse due volte, 1958). Una serie di film furono realizzati a partire da romanzi di successo come quelli basati sui personaggi di Agatha Christie (Miss Marple e Poirot), ad esempio Murder on the Orient Express (Assassinio sull’Orient Express, 1974). Il mezzo che però si è rivelato più adatto a riprodurre per immagini il genere, è senz’altro la televisione. La prima serie di rilievo fu Perry Mason (dal 1957 al 1966), altre serie a titolo d’esempio: La signora in giallo (dal 1984 al 1996), Monk (dal 2002), ecc., di produzione statunitense. Anche in Italia diverse serie televisive ebbero un certo successo a partire da Il tenente Sheridan (dal 1960 al 1972) e Le inchieste del commissario Maigret (dal 1964 al 1972). In quasi tutti i mystery c’è un detective o comunque un uomo di legge che svela il mistero. È un personaggio carismatico e rispettato, spesso eccentrico, e le sue caratteristiche devono essere riconoscibili, perché lo ritroviamo anche in diversi film, pur interpretato da attori diversi (ad esempio Sherlock Holmes è presente in decine di film). Naturalmente si tratta di film dove viene particolarmente curato l’intreccio, in modo da rimandare il più possibile la soluzione del mistero, una soluzione che deve essere il più possibile sorprendente, ma anche aderente alla logica. Gli indizi devono essere presentati al pubblico, anche se magari dissimulati, in modo da lasciargli la possibilità teorica di formulare delle ipotesi prima del termine del film. Molto spesso nei mystery viene usata la “motivazione simulata”, cioè quegli elementi che l’autore usa per portare fuori strada il racconto, impedendo al pubblico di intuire le soluzioni finali. In alcuni mystery il meccanismo è ribaltato: l'evento criminale viene da subito consumato, senza enfasi ed emozione, mostrando al pubblico il colpevole. Successivamente entra in azione un detective che da subito comincia a sospettare, e la tensione del pubblico corre sulla risposta alla domanda: come farà a incastrarlo? E' la dinamica utilizzata da Hitchcock in Dial M for Murder (Il delitto perfetto, 1954) o nella serie televisiva Colombo (dal 1971 al 1978). Il mystery è rassicurante: chi guarda i film di questo genere, sa che alla fine “tutto tornerà a posto”, che non esistono zone d’ombra e che la realtà segue una logica implacabile. Il personaggio ha una importanza fondamentale, e ne vengono curati i tic, il vestiario immutabile e i comportamenti tipici. Di lui il pubblico deve fidarsi, deve sapere di trovarsi in buone mani, per questo i film mystery offrono anche intermezzi divertenti che ci permettono di familiarizzare col personaggio. www.cinescuola.it