PATRIMONIO dell`UMANITÀ

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PATRIMONIO dell`UMANITÀ
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PATRIMONIO
dell’UMANITÀ
Patrimonio Unesco: per la salvaguardia
dell’eredità culturale e naturale
• Tutti i siti e i monumenti dichiarati Patrimonio dell’Umanità
in una collana di 30 volumi splendidamente illustrati.
• Testi ricchi di informazioni pratiche e di facile consultazione,
corredati da immagini straordinarie, di grande qualità fotografica.
• L’opera di riferimento più aggiornata sul Patrimonio
dell’Umanità, basata sulla classificazione dell’Unesco,
con la qualità National Geographic.
• Una raccolta unica ed eccezionale, che segue lo spirito e l’obiettivo
editoriale del National Geographic:
«Una finestra aperta sulle meraviglie
del nostro mondo»
CARATTERISTICHE DELL’OPERA
• 30 volumi
• Grande formato
• 4800 pagine
• 6000 fotografie
• 142 cartine
LA MISSIONE DELL’UNESCO
Con l’obiettivo di proteggere l’eredità culturale e naturale
dell’Umanità, nel 1972 l’Unesco adottò la Convenzione
del Patrimonio Mondiale, sottoscritta da una ventina
di Paesi e alla quale hanno aderito, ad oggi, 191 Stati.
La Convenzione stabilisce le modalità con le quali l’Unesco e i Paesi firmatari
collaborano per proteggere il patrimonio mondiale. Allo stesso tempo designa i
siti aventi un eccezionale valore universale e che quindi meritano una protezione
speciale con l’inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale.
Che cos’è il Patrimonio
dell’Umanità?
Cos’hanno in comune il Taj Mahal, le grandi piramidi
d’Egitto, il Grand Canyon in Colorado, la Grande Barriera
Corallina e il Ponte di Rialto di Venezia? Il fatto che tutti
appartengano alla Lista del Patrimonio dell’Umanità
dell’Unesco insieme ad altri meravigliosi monumenti
culturali e naturali del nostro pianeta.
Abu Simbel ha rischiato di scomparire tra le acque del Nilo, a causa della costruzione della diga di
Asswan. Nel 1959, una campagna internazionale per salvare i templi di Abu Simbel (nelle immagini)
e di Philae, in Egitto, fu il primo grande stimolo in seguito al quale l’Unesco ha stabilito una serie di
parametri per la collaborazione e l’azione a livello mondiale.
La collezione
nel dettaglio
Asia e Oceania
I. Mongolia, Cina del Nord.
II. Cina del Sud, Nepal.
III. Pakistan, India, Bangladesh, Sri Lanka.
IV. Siria, Libano, Israele, Giordania, Yemen, Oman, Bahrein, Iraq, Iran,
Afghanistan, Palestina, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti.
V. Corea del Nord, Corea del Sud, Giappone, Thailandia, Myanmar, Laos,
Cambogia, Vietnam.
VI. Turchia, Georgia, Armenia, Azerbaigian, Kazakistan, Uzbekistan,
Turkmenistan, Kirghizistan, Tagikistan.
VII. Filippine, Malesia, Indonesia, Papua Nuova Guinea, Australia, Palau,
Isole Salomone, Isole Marshall, Kiribati, Vanuatu, Isole Fiji, Nuova Zelanda.
Il Patrimonio dell’Umanità è suddiviso in 30 volumi. La ripartizione risponde a criteri
geografici e in ogni volume sono presenti informazioni su tutti i beni presenti nella Lista,
che siano di tipo culturale, naturale o misto. I contenuti sono organizzati monograficamente.
Un sommario all’inizio di ogni volume riassume la lista dei beni descritti, che corrispondono
a quelli che l’Unesco ha stabilito nell’area geografica presa in considerazione. Anche i criteri
di organizzazione dei volumi dedicati alla Memoria del Mondo e al Patrimonio Culturale
Immateriale sono di tipo geografico.
Europa
Africa
I. Nord-Centro Italia, San Marino.
II. Centro-Sud Italia, Città del Vaticano, Malta.
III. Francia del Nord.
IV. Francia del Sud.
V. Russia, Bielorrussia, Ucraina, Moldavia.
VI. Germania, Svizzera, Austria.
VII. Spagna, Andorra, Portogallo.
VIII. Regno Unito, Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo.
IX. Islanda, Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania.
X. Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria.
XI. Slovenia, Croazia, Bosnia-Herzegovina, Serbia, Montenegro,
Romania, Bulgaria.
XII. Albania, Macedonia, Grecia, Cipro.
I. Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Sudan.
II. Benin, Costa d’Avorio, Gambia, Gabon, Ghana, Guinea, Camerun,
Repubblica Democratica del Congo, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria,
Senegal, Togo, Repubblica Centrafricana, Burkina Faso, Capo Verde, Ciad.
III. Etiopia, Uganda, Kenia, Tanzania, Zambia, Zimbabwe, Malawi, Mozambico,
Botsuana, Namibia, Repubblica Sudafricana, Lesotho, Madagascar,
Mauritius, Seychelles.
Memoria del Mondo
America
I. Canada, Stati Uniti.
II. Messico, Belize, Guatemala, Honduras, El Salvador, Nicaragua, Costa
Rica, Panamá, Cuba, Repubblica Dominicana, Haiti, Saint Kitts-Nevis,
Dominica, Santa Lucia, Barbados.
III. Colombia, Ecuador, Perú, Bolivia, Cile.
IV. Venezuela, Suriname, Brasile, Paraguay, Uruguay, Argentina.
Nel 1992, l’Unesco ha inaugurato un nuovo programma associato al Patrimonio
Culturale, la Memoria del Mondo, per preservare i documenti chiave di ogni
cultura, conservati in biblioteche e archivi, e assicurare così la loro trasmissione
alle generazioni future. A questo straordinario e inestimabile fondo documentale
sono dedicati i volumi 27 e 28 della collezione.
Patrimonio Culturale Immateriale
Nel 2003, l’Unesco ha approvato la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio
Culturale Immateriale. Questo patrimonio comprende tradizioni ed espressioni
orali ereditate dai nostri antenati e trasmesse ai nostri discendenti.
A queste manifestazioni sono dedicati i volumi 29 e 30.
I siti del Patrimonio
dell’Umanità
PATRIMONIO CULTURALE
La Convenzione dell’Unesco stabilisce tre categorie nella sua lista di beni: il patrimonio
naturale, il patrimonio culturale e il patrimonio misto. Tutti devono essere unici (non può
esservene un altro uguale al mondo), insostituibili (la loro distruzione sarebbe irreparabile)
e autentici (devono essere giunti a noi tali e quali come furono creati, senza restauri artificiosi
o indiscriminati). Nel 1992, l’Unesco ha inaugurato un nuovo programma associato
al patrimonio culturale, la Memoria del Mondo, per conservare i documenti chiave
di ogni cultura. E nel 2003 è stata approvata la salvaguardia
Beni protetti dall’Unesco:
• Beni culturali: 802
del Patrimonio Culturale Immateriale, per conservare
• Beni naturali: 197
• Beni misti: 32
il cosiddetto «patrimonio vivente».
• Memoria del Mondo: 193
• Patrimonio Immateriale: 314
Tre esempi di beni del Patrimonio dell’Umanità:
Un bene naturale: la Great Reef Barrier australiana, la più grande barriera corallina del mondo.
Un bene culturale: il Ponte di Rialto, sul Canal Grande di Venezia, una delle città europee dichiarate Patrimonio dell’Umanità.
Un bene misto: le rovine della città inca di Machu Picchu, circondate da un bellissimo paesaggio delle Ande peruviane.
PATRIMONIO NATURALE
PATRIMONIO MISTO
Le schede
di approfondimento
La descrizione dei siti del Patrimonio dell’Umanità
è intervallata regolarmente da doppie pagine monografiche,
che localizzano i siti del patrimonio mondiale in un contesto
naturale o storico più ampio. Le schede sono dedicate
a movimenti artistici, biografie di personaggi significativi
per la storia, l’arte e la cultura o a eventi storici.
• Monografie su culture o popoli chiave
per lo sviluppo delle grandi civiltà.
• Pagine nelle quali i siti del patrimonio vengono
localizzati nel loro contesto storico.
• Sovrani e personaggi di grande importanza culturale.
• Ecosistemi originali che vanno preservati.
• Artisti che hanno rivoluzionato la storia dell’arte.
• Biografie di personaggi di rilevanza internazionale.
Le cartine
In ogni volume sono presenti dettagliate cartine con i dati
del Paese o dell’area geografica corrispondente. Le cartine
contengono informazioni generali per ogni zona (strade
e vie principali, città, rilievi ecc.) e una completa
informativa sui beni culturali e naturali classificata
con pittogrammi di immediata interpretazione.
Tutte le cartine includono il riferimento
della loro localizzazione continentale
nell’angolo superiore della pagina destra.
Scale
dettagliate
Tipologie
morfologiche
Paesaggi, parchi
e aree di conservazione
della natura
Informazioni culturali
tramite pittogrammi
Indicazione dei luoghi
di particolare interesse
culturale o religioso
Segnalazione dei tipi
di monumenti
Europa
Il Vecchio Continente ospita oltre la metà dei grandi tesori che
formano il patrimonio. Proprio per questo è la culla della civiltà
occidentale e dei grandi imperi che conquistarono il potere
economico e politico del mondo dal XV secolo.
BENI DELL’EUROPA
• Cattedrale di Notre-Dame di Parigi (Francia)
• Mont St. Michel e la sua baia (Francia)
• Valle del Reno (Germania)
• Acropoli di Atene (Grecia)
• Sito archeologico di Micene (Grecia)
• Le Meteore (Grecia)
• Sito archeologico di Delfi (Grecia)
• Parco nazionale di Thingvellir (Islanda)
• Le Dolomiti (Italia)
• Venezia e la sua laguna (Italia)
• Centro storico di Firenze (Italia)
• Centro storico di Roma (Italia)
• Centro storico di Napoli (Italia)
• Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano (Italia)
• Fiordi (Norvegia)
• Palazzo e Abbazia di Westminster (Regno Unito - Inghilterra)
• Città vecchia e nuova di Edimburgo (Regno Unito - Scozia)
• Centro storico di Praga (Repubblica Ceca)
• Centro storico di San Pietroburgo (Russia)
• Alhambra, Generalife e Albaicín (Spagna)
America
Se esiste una parola per descrivere la ricchezza
del patrimonio americano è certamente «esuberanza».
L’America del Nord è l’area del pianeta con più siti
del patrimonio naturale, mentre i beni culturali
di Messico e America del Sud testimoniano l’originalità
delle espressioni culturali precolombiane.
BENI DELL’AMERICA
• Parco nazionale Los Glaciares-Lago Argentino (Argentina)
• Città storica di Sucre (Bolivia)
• Centro storico di Salvador de Bahia (Brasile)
• Complesso di Conservazione dell’Amazzonia Centrale (Brasile)
• Cascate dell’Iguazú (Brasile/Argentina)
• Montagne Rocciose (Canada)
• Parco nazionale di Rapa Nui sull’isola di Pasqua (Cile)
• Complesso monumentale di Cartagena de Indias (Colombia)
• Centro storico di L’Avana Vecchia (Cuba)
• Isole Galápagos (Ecuador)
• Città coloniale di Antigua (Guatemala)
• Città preispanica di Teotihuacán (Messico)
• Rovine maya di Chichén Itzá (Messico)
• Città di Cuzco (Perú)
• Santuario inca di Machu Picchu (Perú)
• Grand Canyon del Colorado (USA)
• Parco nazionale di Yellowstone (USA)
• Parco nazionale Canaima (Venezuela)
Asia e Oceania
Asia e Oceania, per le loro grandi dimensioni, possiedono
una grande varietà naturale e culturale, che si riflette
nell’immensità e nella bellezza dei suoi paesaggi
e nella sua straordinaria eredità monumentale.
BENI DI ASIA E OCEANIA
• La Great Reef Barrier (Australia)
• Rovine di Angkor (Cambogia)
• Esercito in terracotta del primo imperatore Qin Shi Huangdi, a Xi’an (Cina)
• La Grande Muraglia (Cina)
• Palazzo Potala a Lhasa, Tibet (Cina)
• Palazzi imperiali delle dinastie Ming e Qing a Pechino e Shenyang (Cina)
• Monumenti storici dell’antica Kyoto (Giappone)
• Città nabatea di Petra e deserto di Wadi Rum (Giordania)
• Grotte di Ellora e Ajanta (India)
• Forte di Agra e Taj Mahal (India)
• Templi di Khajuraho (India)
• Tempio di Borobudur (Indonesia)
• Persepoli (Iran)
• Piazza Reale di Isfahan (Iran)
• L’Everest, nel Parco nazionale di Sagarmatha (Nepal)
• Sito di Palmira (Siria)
• Città storica di Ayutthaya (Thailandia)
• Parco nazionale di Göreme e siti rupestri della Cappadocia (Turchia)
• Zone storiche di Istanbul (Turchia)
• Samarcanda e Bujara, incrocio di culture (Uzbekistan)
• Baia di Ha Long (Vietnam)
Africa
Nel continente che è stato la culla dei primi ominidi,
il patrimonio è intimamente collegato alle grandi civiltà
ed è concentrato in particolare nella zona settentrionale:
la costa mediterranea e la valle del Nilo, con la straordinaria
eredità dell’antico Egitto.
BENI DELL’AFRICA
• Piramidi e Sfinge di Giza (Egitto)
• Il Cairo islamico (Egitto)
• I monumenti della Nubia, Abu Simbel e Philae (Egitto)
• Chiese intagliate nella roccia di Lalibela (Etiopia)
• Moschea di adobe di Djenne (Mali)
• Moschea di Qayrawan (Tunisia)
• Medina di Marrakesh (Marocco)
• Medina di Fez (Marocco)
• Deserto del Namib (Namibia)
• Isola di Gorée (Senegal)
• Parco dei gorilla di montagna di Virunga (Rep. Dem. del Congo)
• Parco nazionale dei monti Ruwenzori (Uganda)
• Parco nazionale e bosco naturale del monte Kenya (Kenya)
• Città di pietra di Zanzibar (Tanzania)
• Parco nazionale del Kilimanjaro (Tanzania)
• Parco nazionale del Serengeti (Tanzania)
• Cascate Vittoria (Zambia e Zimbabwe)
• Riserva naturale integrale di Tsingy di Bemaraha (Madagascar)
• Delta dell’Okawango (Botswana)
Memoria del Mondo
Patrimonio Culturale Immateriale
Nel 1992, l’UNESCO ha inaugurato un nuovo programma associato
al patrimonio culturale, battezzato Memoria del Mondo, attraverso
il quale si vogliono preservare i documenti chiave di ogni cultura,
conservati nelle biblioteche e negli archivi, per assicurarne
la trasmissione alle generazioni successive.
Secondo la Convenzione del 2003, il Patrimonio Culturale Immateriale
(o Intangibile) protegge le tradizioni e le espressioni orali (compreso
il linguaggio, in quanto veicolo di questo particolare patrimonio),
le arti dello spettacolo, i costumi sociali, i riti e le festività,
le conoscenze e le tecniche artigianali tradizionali.
DOCUMENTI DELLA MEMORIA DEL MONDO
MANIFESTAZIONI DEL PATRIMONIO
CULTURALE IMMATERIALE
• Bibbia di Gutenberg (1452-1454)
• La Biblioteca Malatestiana di Cesena
• Archivio storico Istituto L.U.C.E. di Roma
• Il De revolutionibus orbium coelestium di Copernico (1520)
• Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (1789-1791)
• Diario di navigazione di James Cook a bordo dell’Endeavour (1768-1771)
• Ludwig van Beethoven: Sinfonia n.º 9 in re minore
• Le pellicole dei fratelli Lumière
• Archivio storico diocesano di Lucca
• Filmati della spedizione di Roald Amundsen al Polo Sud (1910-1912)
• La scoperta dell’insulina (1921) e il suo impatto nel mondo
• Diario di Anna Frank (1942-1944)
• L’arte della falconeria
• La dieta mediterranea
• Coltivazione «ad alberello» dello zibibbo di Pantelleria
• Il carnevale di Recife, in Brasile
• Il teatro siciliano delle marionette (Opera dei Pupi)
• I dervisci danzanti
• Tecniche tradizionali di tessitura dei tappeti in Iran
• Il tango
• La sericoltura e l’artigianato cinese della seta
• Il teatro kabuki
• Giganti e draghi processionali di Belgio e Francia

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