senato della repubblica
Transcript
senato della repubblica
SENATO DELLA REPUBBLICA 14 APRILE 2015, ORE 10 – 13 “Il nuovo primato della legge in Cina. Sfide e opportunità per il sistema Italia”. “The new rule of law in China. Challenges and opportunities for the Italian system”. L’interscambio con la Cina ha toccato nel 2013 quota 32,9 miliardi di euro e, nel 2014, l’export è cresciuto dell’8,3%. Sono numeri che raccontano come in questo momento sia molto forte l’attrazione degli investitori cinesi per il nostro paese e viceversa. Un dinamismo economico che ha anche una caratura geopolitica posto che nessun paese meglio dell’Italia potrebbe rappresentare quel ponte logistico e infrastrutturale indispensabile per una reciproca espansione commerciale nel Mediterraneo e nel Nord Africa: In questo contesto due prestigiosi studi legali – “Di Maria Law Firm” di Roma e “King & Capital Law Firm” di Pechino – hanno firmato un accordo quadro di cooperazione legale e finanziaria, volto a favorire gli investitori dei due paesi e a farli incontrare e conoscere, promuovendo così nuove occasioni di business per le reciproche imprese. Questo il quadro in cui si iscrive la 1^ conferenza Italia-Cina, organizzata dai due studi legali, che si terrà il 14 aprile 2015 presso il Senato della Repubblica, dalle 10 alle 13. Lo STUDIO LEGALE DI MARIA è un piccolo ma prestigioso studio italiano, spesso definito dalla stampa “la boutique del diritto”. Da questo studio romano con uffici anche a Gorizia e Trieste, sono passati giornalisti famosi, parlamentari e ambasciatori, i segreti della strage di Ustica (lo Studio assisteva l’Associazione dei parenti delle vittime) e le aperture domenicali dei negozi, alcuni tra i principali Centri commerciali del Paese, imprenditori italiani e stranieri. La chiave del consolidato successo dello studio gestito dagli avvocati Franco, Marco e Monica Di Maria con i loro collaboratori, riposa su di una precisa scelta programmatica, per molti versi in controtendenza: pochi ma selezionati assistiti e pochissimi avvocati interni. L’estrema complessità infatti dello scenario economico, politico, legislativo e sociale, esige oggi un sofisticato approccio multidisciplinare ai problemi che vengono posti e difficilmente questa expertise giuridica d’eccellenza si può reperire all’interno di un unico studio legale, sia pure di grandi dimensioni. Lo studio dunque si propone come team leader di un gruppo esterno di esperti che vengono scelti perché rappresentano il vertice dell’eccellenza in quel particolare settore del diritto o di business. Questo network di relazioni – anche istituzionali – sembra fondamentale per consentire ai Clienti di superare ogni tipo di sfida. KING & CAPITAL è il più prestigioso studio legale cinese fondato nel 1995. Con in mente la propria filosofia “Dedizione ai Clienti e ricerca dell’eccellenza”, King & Capital è impegnato ad offrire ai propri Assistiti un servizio legale di elevata qualità, professionale ed efficiente. Oltre alla sede principale di Pechino, King & Capital ha uffici a Shanghai, Shenzhen, Dalian e Tianjin. Lo studio legale dispone di centinaia di avvocati esperti e di consulenti che, nei diversi campi del diritto, sono i migliori a livello nazionale e hanno saputo costruire duraturi rapporti con istituzioni governative, nazionali ed estere, con università e studi legali. King & Capital ha impostato una piattaforma globale di servizi legali internazionali con un team dedicato esclusivamente a questa attività. Con la sua ininterrotta ricerca dell’eccellenza, King & Capital è impegnato a fornire servizi legali globali e di elevata qualità ad aziende nazionali e straniere, a istituzioni e a singoli individui. SALUTO DELLE AUTORITÀ - ORE 10 Tang You-jing Consigliere Politico Ambasciata della Repubblica Popolare cinese in Italia Giorgio Santacroce Presidente della Suprema Corte di Cassazione Pasquale Ciccolo Procuratore generale della Suprema Corte di Cassazione Luigi Antonio Rovelli Presidente aggiunto della Suprema Corte di Cassazione Luciano Panzani Presidente della Corte d’Appello di Roma Nitto Palma Senatore, Presidente Commissione giustizia del Senato; già Ministro della Giustizia Paolo Romani Senatore, Presidente del gruppo FI-Pd.L; Presidente della Delegazione italiana all’Assemblea parlamentare delle Organizzazioni per la sicurezza in Europa (OSCE) Roberto Reali Presidente della sezione specializzata in materia di impresa della Corte d'Appello di Roma; Presidente della Prima sezione civile della stessa Corte Lucio Malan Senatore, Membro della 2^ Commissione permanente (Giustizia); Questore del Senato Giancarlo Innocenzi Botti Presidente INVITALIA Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’imprese Gaetano Caputi Professore, Avvocato, già Direttore generale della Consob Chiara Amodeo Direzione Bank of China, Roma RELATORI Franco Di Maria Moderatore Francesco Del Monte Professore, membro del Consiglio direttivo di Eurispes, il principale Istituto italiano di Studi Politici, Economici e Sociali Yang Zhao-Dong Avvocato, senior partner e Capo del Dipartimento penale della “King-Capital Law Firm”, Pechino Roberto De Vita Professore, avvocato penalista, LL.M Cambridge Huang Feng Uno dei maggiori giuristi cinesi; membro della Commissione per la revisione legislativa; professore di diritto penale internazionale, diritto comparato e diritto italiano all’Università di Pechino; ha tradotto in cinese “Dei delitti e delle pene” di C. Beccaria; nel 2005 il Presidente della Repubblica Italiana gli ha conferito il titolo di cavaliere Francesco Sisci Sinologo, giornalista, scrittore, docente alla Renmin University di Pechino Catherine Guo Avvocato, Senior Partner “King-Capital Law Firm”; capo dipartimento per gli investimenti internazionali e capo del Centro affari legali per l’Africa dello studio legale King-Capital, Pechino CONCLUDE Franco Di Maria Avvocato, fondatore della “ Di Maria Law Firm”, Roma LUNCH - ORE 13 Ristorante Casa Bleve Via del Teatro della Valle, 48 Tel. +39 06 68 65 970 Senato della Repubblica Sala dell'Istituto di Santa Maria in Aquiro Piazza Capranica, 72 00186 - Roma Per gli uomini è prevista la giacca e la cravatta. L'ingresso alla Sala è consentito sino al raggiungimento della capacità massima. PROF. FRANCESCO DEL MONTE L’intensificarsi delle relazioni economiche, politiche e culturali tra Italia e Cina se, da una parte, esalta la prospettiva di un rapporto sempre più stretto e proficuo tra i due paesi, dall’altra pone con urgenza il tema delle regole condivise alle quali tali relazioni debbano ispirarsi. Siamo di fronte a sistemi legislativi diversi che hanno comunque necessità di incontrarsi e di dialogare con l’obiettivo di rendere sempre più fluide e aperte le relazioni, soprattutto sul piano economico e commerciale, a tutela delle peculiari vocazioni e produzioni dei due paesi. In un recente incontro ad alto livello governativo Italia-Cina è stato posto l’accento sullo sviluppo dell’interscambio nel settore della produzione e commercializzazione agroalimentare. Settore al quale il nostro Paese affida una prospettiva strategica per lo sviluppo della propria economia. Nello stesso tempo occorre prendere atto di una situazione che vede le nostre produzioni fortemente danneggiate dal cosiddetto italian sounding, cioè l’imitazione e la falsificazione dei prodotti che caratterizzano il Made in Italy nel mondo, danno che è stato quantificato in circa 60 miliardi di euro l’anno. Il mercato cinese mostra di essere sempre più aperto ed interessato alle produzioni italiane in tutti i settori, dalla moda all’energia, dal cibo alla produzione automobilistica, dall’hi-tech alle costruzioni. Nel contempo il nostro Paese si è aperto alla produzione e agli investimenti cinesi. Il tema dell’interscambio nel settore della produzione agroalimentare resta, in questo quadro, assolutamente centrale poiché coinvolge direttamente l’interesse dei cittadini dei nostri due paesi ad una alimentazione sana, corretta e sicura, la cui filiera possa essere attentamente controllata attraverso leggi e regole severe, che garantiscano l’origine e la genuinità dei prodotti e combattano la piaga della falsificazione e dell’imitazione. AVV. CATHERINE GUO QING E AVV. YANG ZHAO-DONG Il mondo intero ha preso atto che il governo cinese sta adottando misure forti e senza precedenti per bonificare le condizioni del mercato cinese attraverso misure anti corruzione. Nel frattempo la Cina sta accogliendo sempre più favorevolmente gli investimenti e la cooperazione straniera, specialmente in alcune aree calde come quella del design, dell’alta tecnologia e del risanamento ambientale. Quando si valutano le opportunità di fare buoni affari in un paese con sistemi legali differenti dal proprio, si vuol sapere cosa stabiliscono le leggi e i regolamenti locali, le regole che disciplinano le transazioni e i rischi che si corrono, sia a livello commerciale che penale. Yang Zhao-Dong, uno dei miglior avvocati penalisti cinesi e Catherine Guo, avvocato esperto nella soluzione di problematiche internazionali, affronteranno queste questioni legali sensibili che è indispensabile conoscere quando si vuol entrare nel mercato cinese. PROF. Roberto De Vita Trasparenza e sicurezza negli investimenti economici e nelle transazioni finanziarie, semplicità e certezza del diritto nell’esercizio del commercio e dell’attività di impresa, sono presidi a garanzia della libertà economica ma, soprattutto, condizioni imprescindibili per attrarre capitali leciti, per consentire lo sviluppo di attività imprenditoriali sane e per garantire diritti ai lavoratori. L’Italia e la Cina hanno un doveroso impegno comune, un confronto ineludibile sul fronte delle sfide e delle opportunità economiche: la legalità. Italia e Cina hanno, in questo senso, una speciale responsabilità, derivante dall’elevato livello di illegalità diffusa, di corruzione e di penetrazione della criminalità organizzata, che entrambi i paesi sperimentano. Da qui, la responsabilità comune di investire nel rispetto della legalità come fattore di sviluppo economico e promozione sociale. Prof. Huang Feng “Sviluppo del diritto cinese e la civiltà giuridica italiana” Tutti i giuristi cinesi sono concordi nel riconoscere la grande influenza che, sul loro sistema giuridico, hanno avuto due fattori strettamente legati all’Italia: il diritto romano e l’opera di Cesare Beccaria Dei delitti e delle pene. Negli ultimi decenni il sistema penale cinese ha recepito molti dei principi fondamentali del diritto penale moderno che, a loro volta, affondano le radici nell’illuminismo e nell’opera di Beccaria. E, il nome di Cesare Beccaria, è oggi divenuto l’emblema e la bandiera di quei movimenti – presenti anche in Cina – che si prefiggono di limitare o abolire la pena di morte. La collaborazione scientifica tra giuristi cinesi e romanisti italiani ha profondamente e positivamente influenzato, direttamente e indirettamente, la legislazione civile cinese. E una recente decisione politica ha espressamente stabilito, come obiettivo prioritario, quello di riformare il codice civile cinese sulla base della tradizione romanistica. DOTT. FRANCESCO SISCI Nell'ultimo Plenum del partito, la riunione plenaria del comitato centrale, i 300 uomini e donne che guidano la Cina, il presidente Xi Jinping ha annunciato che il paese deve essere guidato secondo la "rule of law" yi fa zhi guo. Si tratta dell'inizio di una rivoluzione copernicana per la politica del paese. Da quando Mao Zedong prese la guida del partito nella conferenza di Yan'an nel 1942 egli impose il principio delle "caratteristiche cinese" che da allora in poi avrebbero prevalso sugli ordini dati da Mosca in nome dell'internazionale comunista. In seguito l'idea delle caratteristiche speciali divennero la scusa spesso adottata dai funzionari locali per ostacolare o disobbedire agli ordini centrali di Pechino: la situazione locale e particolare prevaleva sulla legge centrale. Ciò aveva portato a una situazione di grande confusione e semianarchia nelle province, dove il volere del capo locale prevaleva. Oggi il principio della "rule in law" in teoria riporta Pechino e la sua legge al centro e sopra le esigenze particolari e apre una nuova fase amministrativa e politica: i capi locali devono obbedire alle leggi di Pechino, non hanno più scuse. AVV. FRANCO DI MARIA Le diversità culturali non sono meno rilevanti delle diversità dei sistemi giuridici. Sovente gli studi legali si internazionalizzano, aprono cioè degli uffici nei paesi d’interesse. Ma, così facendo, non sempre risolvono in maniera ottimale il problema della expertise giuridica e, soprattutto, trascurano o marginalizzano la questione culturale. Ma la cultura è importante! Lo è perché decisioni prese senza la consapevolezza che ogni aggregato sociale è dotato di propri filtri culturali alla luce dei quali “legge” e applica i vari messaggi normativi, possono portare a conseguenze inattese e indesiderate. E solo un osservatore frettoloso potrebbe pensare che la globalizzazione in atto abbia portato ad una omologazione dei mercati, avviati verso un assetto unitario in cui le differenze sono cancellate e abolite. E’ questa profonda, condivisa consapevolezza che ha indotto lo “Studio Legale Di Maria” e “King&Capital Law Firm” a siglare un accordo quadro di collaborazione volto a favorire la penetrazione e il radicarsi, nei rispettivi paesi, di aziende, imprenditori e istituzioni finanziarie. Questa assistenza alle imprese – qualunque sia il paese d’interesse, Italia o Cina – è pensata e strutturata secondo modalità profondamente sinergiche, di continuo confronto tra i due studi, volto ad offrire un sistema incrociato di saperi professionali che favorisca le scelte imprenditoriali dei soggetti interessati. Non dunque un unico studio che si internazionalizza, ma due distinti studi legali, con culture e competenze ovviamente diverse, fortemente impegnati nel coniugare l’eccellenza cinese con quella italiana, al servizio delle imprese. Un approccio multiculturale si coniuga così agli aspetti tecnico giuridici delle questioni trattate dai due studi legali per conto dei clienti italiani e cinesi; e un tale approccio non potrà non favorire la soluzione dei problemi nell’ottica di una proficua collaborazione nell’interesse dei clienti. AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ La Banca di Credito Cooperativo di Roma opera nel Lazio e nell’Abruzzo interno con una rete di 180 sportelli. Nata come Cassa Rurale e Artigiana sessanta anni fa, BCC Roma è una realtà autonoma che fa parte del sistema del Credito Cooperativo, composto da 380 banche diffuse su tutto il territorio nazionale con 4.460 agenzie in 2.700 Comuni. Coniugando la logica d’impresa con i valori sociali, la Banca ha mostrato negli anni una crescita costante che l’ha portata ai vertici del Credito Cooperativo con una raccolta diretta al 31 dicembre 2014 di 7.817,6 milioni di euro (in crescita su base annua del 2%) e impieghi pari a 5.678,7 milioni (+2,9%). Il sistema bancario nel suo insieme ha evidenziato una diminuzione della raccolta dell’1,1% e una contrazione degli impieghi dell’1,4%. La politica di patrimonializzazione è da sempre un punto di forza. Il patrimonio aziendale a fine anno è di 747,4 milioni, con un Tier 1 capital ratio del 16,9% e un Total capital ratio del 17%, tra i più elevati nel sistema bancario. I soci, espressione delle diverse categorie professionali e delle aree di operatività, sono oltre 30.000; i clienti sono 300.000, in gran parte famiglie e piccole imprese. I dipendenti sono 1.280. La Banca nella sua attività si ispira ai principi fondanti della cooperazione, quali la mutualità e la solidarietà, che vengono concretizzati nell’orientamento al cliente e nel radicamento sul territorio di riferimento, contribuendo a promuovere le comunità dove opera e il loro sviluppo economico e culturale attraverso un’attiva azione di responsabilità sociale che permea le strategie, la gestione e la prassi operativa aziendale. Tale azione si esplica anche nel sostegno a iniziative culturali, di carattere sociale e assistenziale, sportive e di tutela dell’ambiente. Banca di Credito Cooperativo di Roma Sede Legale, Presidenza e Direzione Generale: Via Sardegna 129 - 00187 Roma - Tel. 06.5286.1 www.bccroma.it LUNCH Ristorante Casa Bleve B A - Senato della Repubblica Sala dell'Istituto di Santa Maria in Aquiro Piazza Capranica, 72 B - Ristorante Casa Bleve Via del Teatro della Valle, 48 Tel. +39 06 68 65 970