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La Cronaca dello Sport
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M ERCOLEDI 24
MARZO
2010
PODISMO
Pagina a cura di Mattia Guazzi
D
omenica scorsa i podisti italiani hanno potuto scegliere,
tra le tante opportunità, di
correre tre delle competizioni più celebri della penisola: la Maratona di
Roma, la Stramilano, e la Scarpa
d’Oro di Vigevano. Gli atleti del Marathon Cremona hanno ben pensato
di dividersi tra le varie possibilità a
loro disposizione. Alla Maratona di
Roma, alla quale hanno partecipato
oltre undicimila atleti (11.023 gli arrivati), si sono presentati Ugo Binotto, che ha concluso in 3h27’22”,
Federico Borlenghi (3h42’24”),
Daniele Soregaroli (3h52’23”),
Giovanni Raffi (4h16’06”), Arcangelo Spataro (4h16’07”) e Piergiorgio Ruggeri (4h20’55”). Alla Stramilano invece, tra i 3.775 giunti al
traguardo, figuravano anche attivamente Luca Amadini, che ha completato l’intero tracciato con in
1h24’56”, Federica Bongiovanni,
in 1h38’49”, Giovanna Mondini,
1h42’03”, e Riccardo Soldi,
2h18’02”. Il tempo realizzato da
Mondini le è valso il primo gradino
del podio nella propria categoria
d’appartenenza, mentre quello con
cui ha concluso Soldi ha portato il
podista cremonese al quinto piazzamento di categoria. Alla Scarpa d’Oro infine, altrimenti nota come Mezza Maratona Di Vigevano, hanno
preso parte Giuseppe Furci e Claudio Merlini, giunti al termine rispettivamente in 1h41’30” e
1h47’32”.
LA CRONACA DELLA GARA
ROMANA – A piedi nudi, cinquant’anni dopo. Come Abebe Bikila
sul traguardo dell’Arco di Costantino alle Olimpiadi di Roma 1960. Il
25enne etiope Siraj Gena ha trionfato ieri nella sedicesima edizione della
Maratona di Roma, dedicata alla
memoria del mitico campione passato alla storia per aver vinto un titolo
olimpico senza scarpe. Dopo il 30°
chilometro Gena è andato in fuga insieme al keniano Benson Barus, il
grande favorito della corsa, e lo ha
staccato al 37°. Il suo tempo di
2h08’38” migliora di oltre due mi-
La partenza della Maratona di Roma (foto France Presse). In alto, da sinistra, Mondini, Raffi, Soregaroli e l’etiope Gena
Marathon, Roma-Milano
passando per Vigevano
Fine settimana di classiche per il team di Ardigò
nuti il suo primato ed è l’ottavo di
sempre nella storia della Maratona
di Roma. Terzo il keniano Nixon
Machichim in 2h09’08”. Gena ha
corso gli ultimi metri della corsa a
piedi scalzi, come fece il suo connazionale Abebe Bikila alle Olimpiadi
di Roma del 1960. “Sono felicissimo, ho avuto forti dolori al chilometro 35, in particolare nel momento in
cui Barus ha tentato di forzare. Ma
sono riuscito a superare le difficoltà
e poi l’ho staccato”, racconta Gena.
“A 300 metri dall’arrivo il pubblico
mi inneggiava a togliermi le scarpe.
Arrivare scalzo con la musica che mi
ricordava Abebe è stata un’emozione
irripetibile. Mi ero preparato molto,
ma non ero certo di vincere visto che
il livello era molto alto. Dedico questa vittoria alla mia famiglia”, ha
concluso l’etiope. Tra gli azzurri, il
41enne Migidio Bourifa è sempre rimasto con il secondo gruppo e ha
chiuso al settimo posto in 2h12’34”,
miglior prestazione italiana dell’an-
no. L’attesissimo esordiente Daniele
Meucci ha invece un po’ faticato nel
finale, ma è riuscito a concludere la
gara all’undicesimo posto in
2h13’49”. Tra le donne l’Etiopia ha
fatto addirittura tripletta, al termine
di un finale entusiasmante. Sul traguardo di via dei Fori Imperiali si è
imposta Firehiwot Dado Tufa, che
ha replicato il successo dello scorso
anno, con il tempo di 2h25’28”. Subito dietro le connazionali Kebebush
Haile (2h25’31”) e Mare Dibaba
(2h25’38”), che era all’esordio sulla
distanza. Strepitosa anche la prestazione di Alex Zanardi, che ha dominato la gara per handbike con il tempo di 1h15’53”, migliorando il primato del percor so che era di
1h18’12”. Il bolognese ha poi dedicato la vittoria a Franco Ballerini, ct
dell’Italia del ciclismo che lo scorso
7 febbraio ha perso la vita in un incidente durante una gara di rally.
“Questa vittoria è il modo più bello
per salutarlo”, ha detto Zanardi. “I
sanpietrini sui quali abbiamo corso
qui a Roma sono come il pavè della
Roubaix che Ballerini ha dominato”,
ha concluso.
A CRONACA DELLA GARA
MILANESE – Una Stramilano sotto la pioggia quella di domenica 21
marzo, con Fiammetta Cicogna a fare da madrina dell’edizione 2010. La
Stramilano è stata una gara tutta keniana: Moses Cheruiyot Mosop ha
vinto la prova maschile, Jane Jepkosgei Kitoo quella femminile. Mesop
ha coperto la distanza della mezza
maratona in 59’20”, precedendo i
connazionali Silas Kipruto e Philemon Kimeli Limo. Primo degli italiani è stato Giovanni Gualdi, sesto
in 1h03’57”. La Kitoo ha invece corso in 1h09’52”, davanti alla cinese
Zhu Xiaolin e all’altra keniana Helena Loshanyang Kiroop. Quinta Anna
Incerti in 1h10’59”.
LA CRONACA DELLA GARA
VIGEVANESE – Tra gli uomini si è
imposto nella prova il tunisino Mehdi Khelifi, mettendo in luce il nuovo
record
della
competizione
(1h06’52”) e surclassando il compagno di fuga Lahcen Mokrai
(1h06’54”) dopo una volata finale
mozzafiato, che ha infiammato il
pubblico dello stadio Dante Merlo.
A completare un tris tutto africano il
tunisino Ridha Chihaoui, al terzo
g radino del podio. Diver so ma
ugualmente emozionante l’andamento della gara femminile, con
Eliana Patelli a fare gara a sé sin dalle prime battute, chiudendo alla fine
in 1h19’43”. Più staccate Testa
(1h21’30”) e Vinci (1h21’50”).
MEZZA MARATONA
ROMA, LE CURIOSITÀ
Tadese, nuovo record del mondo
Runner dai 18 agli 80 anni sul traguardo in via dei Fori Imperiali
Il corridore eritreo Zersenay Tadese (foto) ha realizzato a
Lisbona il nuovo record del mondo sulla distanza della mezza coprendo i 21,097 chilometri di gara in 58’23”. Il record precedente era opera keniano Samuel
Wanjiru (già campione olimpico di maratona),
e si fermava a 58’33”. Nel contest in portogallo Tadese – vincitore peraltro di quattro titoli mondiali di corsa su strada sui 20 e 21
chilometri – aveva fatto ben presagire già
quando il cronometro al decimo chilometro
aveva segnato 27’53”, rafforzando le ipotesi
al passaggio dei venti, con il nuovo record del mondo anche in quest’occasione 55’21”, mettendo in ombra quello
precedente firmato Haile Gebreselassie (55’41”).
Sono diverse le curiosità che hanno caratterizzato l’ultima edizione della Maratona di Roma. L’ultimo a tagliare il
traguardo è stato il newyorkese Bart
Sobel, che ha concluso i 42,195 chilometri del percorso in 7h34’26”. Il partecipante più giovane, il 18enne londinese Adam Norris, ha tagliato il traguardo con il tempo di 4h08’34”. La
tedesca Lisa Vogg, anche lei 18enne,
si è ritirata. Pierre Roger, arzillo 80enne francese di Digione, ha corso in
5h09’26”, mentre la 77enne cilena Albertina Zuniga ha terminato la sua fati-
ca in 5h37’32”. I due parlamentari
Chiara Moroni (Pdl) e Roberto Giachetti (Pd) hanno corso tutta la gara insieme ed hanno tagliato il traguardo in
4h45’34”. L’australiano Tristan Miller,
che sta cercando di compiere l’impresa di correre una maratona a settimana per tutto l’anno, ha chiuso in
3h11’39”. Per lui si tratta della tredicesima gara e ha migliorato il suo personale di sei minuti. Infine nel segno di
Abebe Bikila è stata anche la fatica di
Dietmar Mücke, il tedesco capace di
correre in carriera decine di maratone
e ultramaratone a piedi nudi. Mücke,
che ha corso con una parrucca da pagliaccio in testa, ha chiuso in
4h45’35”. “Non mi importa del tempo,
corro per vedere le città – ha detto –.
All’inizio i piedi mi facevano male, poi
mi sono abituato ed è andata meglio. È
stata la mia prima volta a Roma e spero non sia stata l'ultima perché ho voglia di tornare”. Ad abbracciare il vincitore etiope Siraj Gena c’era anche Yetnayet Abebe Bikila, figlio del campione
olimpico del 1960, a cui era dedicata
la Maratona di Roma di quest’anno.