rapport sur le petit projet de couture

Transcript

rapport sur le petit projet de couture
Report collaborazione COOPI e LA TARTUCA
notizie e foto dal progetto Bangui-Style
“Prendi un grande sacco vuoto, quello che contiene il riso per esempio,
un sacco di plastica resistente, degli aghi, del filo da cucito e del filo colorato.
Con aghi e filo cuci il sacco del riso dandogli la forma della borsa che vuoi fare,
con il sacco di plastica fai la fodera della borsa, in modo che sia impermeabile e
resistente. Infine, con il filo colorato, puoi decorare la borsetta come ti piace di più! ”
Cari amici ed amiche,
desideriamo condividere con voi le notizie che ci sono pervenute da progetto Bangui-Style. Molti di
voi ci hanno aiutato concretamente a rendere possibile tutto ciò di cui leggerete in questo report.
Ringraziamo tutti coloro che hanno contibuito alla raccolta fondi e COOPI che offre un'ulteriore
occasione per rendere la tartuca e le sua bottega creativa un luogo attento e solidale.
La tartuca ha donato 500 Euro per sostenere il progetto Bangui-Style presso il centro St. Joseph
de Turin a Bangui, Repubblica Centrafricana.
REPORT GENNAIO 2010
Il centro: Il centro St. Joseph de Turin, accoglie i bambini in difficoltà del quartiere, offrendo loro
un'alternativa alla strada e si occupa di garantire formazione scolastica e professionale ai ragazzi.
Un po'di storia: Suor Irène, responsabile del centro che ospita 200 bambini grazie al sostegno a
distanza, ha pensato già dall'inizio del 2009 di realizzare un corso di ricamo e cucito mirato
alla fabbricazione di borse e astucci con materiale da riciclo.
“L’obiettivo, spiega suor Irène, era quello di sviluppare nei bambini uno spirito di intraprendenza che li potesse aiutare
ad affrontare il futuro basandosi sulle proprie abilità. Per questo ho contattato Madame Simone Ndakata, l’insegnante
che ha subito messo in piedi il corso: 3 volte alla settimana, dalle 14 alle 16 e il sabato per tutta la mattina, 15 bambini si
trovano a lavorare insieme e con entusiasmo per realizzare borse colorate davvero belle e creative”.
Grazie alle donazioni raccolte nel 2009 è stato possibile
acquistare una macchina da cucire ed il materiale
necessario per avviare un corso di cucito avanzato
dedicato ai ragazzi che si sono dimostrati più entusiasti del
precedente corso di ricamo.
Rapporto di attività 2010
Il corso di taglio e cucito presso la struttura St. Joseph de Turin a Bangui, è cominciato a dicembre
2009.
Al corso partecipano 12 bambini, 4 maschi e 8 femmine che avevano dimostrato molto interesse
per il cucito. Le lezioni si svolgono 3 volte la settimana, il lunedì, il giovedì e il sabato.
Durante la prima fase del corso, i bambini hanno appreso i rudimenti fondamentali cucendo a
mano sui tessuti: hanno ricamato fiori, frutti con i punto croce. Una volta acquisito la manualità
necessari, sono passati a lavorare con la macchina da cucire.
L’insegnante è stata molto paziente ed ha seguito ogni bambino singolarmente,
permettendo loro di progredire molto velocemente. Ogni bambino ha avuto la possibilità di utilizzare
la macchina il tempo necessario per padroneggiarla con una certa sicurezza.
La terza fase del corso è stata dedicata al taglio della stoffa e dei tessuti.
Al momento i bambini sono coinvolti nella quarta fase, ovvero, la confezione di un vestito,
dall’inizio fino alla completa realizzazione.
I bambini hanno mostrato molto entusiasmo per questa attività, si presentano sempre puntuali e si
applicano con dedizione.
Alla fine del ciclo formativo, verranno formati altri gruppi di bambini.
Racconti dal 2009...quando la macchina da cucire era un SOGNO!
[...]Il corso realizzato per i piccoli del St Turin si è rivelato un’esperienza molto importante non solo
perché ha dato ai bambini l’opportunità di scoprire abilità che forse non sapevano neanche
di avere, ma anche perché ha permesso di creare un forte spirito di squadra e di dare ai
bambini la capacità di sviluppare idee positive per il proprio futuro.
“Spesso, racconta ancora Suor Irène, i bambini mi raccontano dei loro
progetti per il futuro, dell’attività di vendita che si immaginano di mettere
in piedi. C’è addirittura chi ha già iniziato a darsi da fare realizzando borse
nel tempo libero che poi vende in quartiere ricavando piccole somme che
gli permettono di acquistare qualcosa di utile per la vita di tutti i giorni: un
pezzo di sapone o qualche volta delle caramelle! I ragazzi più grandi hanno
espresso anche il desiderio di imparare a cucire a macchina ma per il
momento non abbiamo i mezzi per organizzare un corso simile. Resta un
sogno per il futuro che speriamo di poter realizzare presto.”
http://www.adottareadistanza.org/bangui_style.html
il racconto di Emanuele, volontario COOPI: http://www.coopi.org/it/comunicazione/news/569/dal-diario-di-emanuelein-repubblica-centrafricana/