programma completo I Giardini e gli orti delle Seimiglia

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programma completo I Giardini e gli orti delle Seimiglia
(quota minima)
AMICI DELLE SEIMIGLIA
Associazione Culturale senza scopo di lucro
I giardini
E gli orti
Delle seimiglia
Ovvero
Una passeggiata tra i Giardini e gli Orti delle nuove Culture
Domenica18 maggio 2014
Orario visite
Dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle 14,30 alle ore 19,00
(vedere dettaglio programma all’interno)
Per raggiungere Orbicciano, percorrere la SP 1 Lucca/Camaiore, al Km 13 girare a destra (da Lucca) o
sinistra (da Camaiore) seguendo le indicazioni.
Dal bivio alla Chiesa
di San Lorenzo
(Reception
visita) ci sono circa 2 Km.
PROGRAMMA
DELLA
MANIFESTAZIONE
La manifestazione si propone di far visitare alcuni Giardini privati all’interno del paese di Orbicciano e dei vicini
borghi di Santa Maria Albiano e di Gello di Sotto.
La complessità del percorso, richiede due distinti momenti di partecipazione.
Il primo, è riservato ai Giardini situati in Orbicciano, il cui percorso viene effettuato preferibilmente a piedi, con
partenza dalla Chiesa di San Lorenzo, ad Orbicciano.
Il Secondo, dedicato ai giardini più lontani dal nucleo principale di Orbicciano, comprende il Giardino di Casa Carrara
Avanzinelli, a Gello di Sotto, ed il Giardino di Casa De Nardis di Prata, a Santa Maria Albiano.
In questo caso, i percorsi, opportunamente indicati, necessitano di spostamento con automezzo, e la visita può essere
effettuata a discrezione di ogni partecipante, ovviamente entro l’orario previsto.
Le visite ai vari giardini di Orbicciano avverranno in forma libera, previa registrazione presso la Segreteria di San
Lorenzo, ad Orbicciano.
Al momento della registrazione, verrà consegnato un depliant contenente le indicazioni numeriche utili al
raggiungimento dei singoli Giardini.
I Giardini rimarranno aperti dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle ore 14,30 alle ore 19,00.
Gli accessi saranno consentiti fino a 30 minuti prima di ciascuna chiusura (13,00 e 19,00)
Il punto unico di riferimento è la chiesa di San Lorenzo ad Orbicciano.
I giardini di Orbicciano sono indicati con i numeri da 1 a 9 e la loro posizione segue strettamente tale ordine .
Per facilitare la partenza si ricorda che il Giardino N°1 si trova a 50 metri dopo la chiesa di San Lorenzo in direzione
Misigliano
Il Giardino N°2 si trova accanto alla chiesa di San Lorenzo ad Orbicciano
In ogni giardino oltre al numero rappresentante lo stesso viene riportata la direzione e il numero del successivo con
apposta freccia e con indicazione approssimativa di distanza .
I giardini di Gello di Sotto e di località Castello sono indicati con le lettere A (Avanzinelli- Carrara) e B (De Nardis
-Di Prata) di Castello .
Per raggiungere Gello di sotto (Casa A) occorre tornare sulla provinciale Lucca-Camaiore , direzione Lucca, all'altezza
del Ristorante/Hotel Gina girare a SX (provenienza Camaiore) o DX (provenienza Lucca)seguendo le apposite
indicazioni .
Per raggiungere la località Castello (Casa B) seguire le apposte indicazioni B
CARATTERISTICHE DEI PERCORSI
I Giardini che vi invitiamo a visitare, rappresentano quel cambiamento culturale imposto dall’avvicendarsi delle nuove
generazioni, avvicendamento che questi luoghi hanno subito negli ultimi decenni.
Pur perdendo gran parte delle antiche tradizioni, proprie delle comunità agricole della Terra di Lucchesia, i nuovi
pensieri culturali, provenienti da ogni dove, hanno avuto, nella maggior parte dei casi, l’accortezza di salvaguardare
l’ambiente nel suo antico splendore, riscoprendo ogni aspetto che potesse continuare a far parlare quel linguaggio del
cuore e dell’anima, che ha lasciato i suoi segni indelebili nelle varie costruzioni contadine, come nella natura, ancora
liberamente selvaggia, o nelle sue espressioni artistiche, per lo più ecclesiastiche, che ritroviamo ancora presso che
intatte.
Un piacevole viaggio, attraverso il quale potremo apprezzare le diverse maniere di convivere con la natura attorno alla
propria abitazione, a dimostrazione che esiste ancora la capacità di riflettere sulla opportunità di un ambiente, nel quale
ritrovare quegli equilibri ormai soffocati dai riflessi di un progresso sempre più indifferente a determinati valori sociali e
di naturale estetica.
La manifestazione, dunque, si propone di mettere a confronto la vecchia cultura contadina, propria di questo territorio,
con il cambiamento di pensiero apportato dalle nuove scelte generazionali, oltre che dalle diverse espressioni che, nel
tempo, si sono qui insediate, riscoprendo quei possibili punti di raccordo nel rapporto con la natura che qui continua ad
essere ancora privilegiata e salvaguardata.
Non è un concorso di esteriorità, tutt’altro.
Ognuno di noi, nell’esprimere un inevitabile giudizio, deve solo confrontare il proprio concetto di giardino con quanto
gli altri hanno fatto, questi ultimi aiutati certamente dal contesto in cui dimora l’intero paese di Orbicciano, del piccolo
borgo di di Gello di Sotto come della vicina Santa Maria Albiano, o di qualunque altra realtà abitativa di questo
Territorio.
NORME DI ATTENZIONE
-
Poiché parte del percorso, sia a piedi che in auto, viene effettuato lungo la strada comunale, si prega di prestare
la massima attenzione ai possibili veicoli in transito.
I mezzi propri dovranno essere parcheggiati in modo da non ostacolare il normale traffico degli altri automezzi.
I bambini devono essere tenuti per mano
Per ragioni di sicurezza, non sono ammessi animali
L’Associazione non si assume nessuna responsabilità per eventuali danni a persone e/o cose, causati e/o subìti.
All’interno dei giardini non sono consentite fotografie o riprese filmate di vario genere, salvo autorizzazione dei singoli
proprietari.
Percorso visita Giardini
Percorso a piedi
Si consigliano scarpe adatte ad un percorso “sportivo”.
Per un breve tratto, la strada ha una media pendenza.
Casa Didier (1)
Casa colonica , appartenuta fin dal 1866 alla famiglia Bertacchi come da documenti del vecchio catasto fino al 1939 .
Sottoposta alle trasformazioni del tempo e le personalità dei proprietari , rimane legata alla storia del territorio e di
questa famiglia che per lungo tempo la ha abitata. Potrete incontrare durante la visita , oltre agli attuali proprietari, la
famiglia Didier anche un diretto discendente della famiglia Bertacchi.
Casa Winter (2)
Un tempo detta “La scala lunga” per quella scala esterna che ancora oggi, pur se saltuariamente utilizzata, fa parte
della facciata.
La visita mette in risalto la cura degli attuali proprietari, con gli inevitabili riferimenti alla cultura inglese di John ed
alla tradizione italiana di sua moglie Chiarella.
Da molti è stata erroneamente considerata come la canonica della vicina chiesa di San Lorenzo, mentre è sempre stata
abitata dai contadini della vicina proprietà Montauti (oggi Caminoli).
Casa Villa (3)
una volta chiamata allo Sberi, è stata abitata per lunghi anni da Guido, uno dei tanti contadini dei Conti Cenami
Spada,la nobiltà da sempre presente in Orbicciano.
La famiglia Villa, di origini italo/americane, ha indubbiamente influenzato le scelte ambientali, privilegiando,
comunque, la conservazione dell’insieme.
Da notare che il giardino, pur subendo alcune riletture in alcune specie floreali, oltre che di logistiche ambientali, ha
mantenuto la sua caratteristica destinazione ad olio, intesa come conservazione delle preesistenti piante di olivo.
Casa Muller conosciuta come “dalla Franca in Vergaglia” (4)
Abitata fino agli anni ’90 dalla sarta del paese, dove vi risiedeva assieme al marito, uno dei tanti contadini che
lavoravano per i Conti Cenami Spada.
Formava con le altre case di Vergaglia, un unico borgo, nel quale la vita era animatissima.
Gli attuali proprietari, pur mantenendo integra la coltura delle piante di olivo, riportando le stesse ad una maggior
cura, hanno apportato sostanziali modifiche alla struttura del giardino, con l’inserimento della piscina, alterando alcuni
equilibri naturali, giudicati dai residenti troppo “spinti”.
Tuttavia, almeno esternamente, la casa ha mantenuto le sue caratteristiche rurali.
Case di Vergaglia (5)
Insieme di case appartenenti alla contessa Emanuela Cenami Spada, che una volta facevano parte della più ampia
proprietà, successivamente suddivisa tra gli eredi.
Attualmente, vi risiedono tre famiglie, con culture di origine completamente diverse, che hanno comunque condiviso la
necessità di tutelare lo spirito rurale del luogo, un tempo abitato dai vari contadini degli stessi Conti Cenami Spada.
In una parte dell’immobile, vi era anche la vecchia scuola elementare.
Di queste famiglie, soltanto la Franca, figura ormai storica di Orbicciano, ha qui consolidato le sue radici, mentre le
altre due famiglie (una famosa pittrice americana ed una coppia lucchese) sono la dimostrazione di quanto sia stata
complessa, negli anni, la migrazione verso questi luoghi.
Si dice che qui fosse stato edificato il Castello di Orbicciano, oggi scomparso, castello che viene citato in un documento
del 1183, dove gli uomini dei castelli di Albiano e Orbicciano prestano giuramento di fedeltà a Lucca.
Recenti studi, come già nel passato, non sono comunque stati in grado di confermare questa tesi, anche se numerosi
elementi in pietra, ancor oggi visibili, lasciano aperto il dubbio.
L’unica contraddizione, sostenuta da alcuni studiosi, oppone il fatto che la scarsa visibilità sulle strade di collegamento
con Lucca (in particolare la via Francigena) non giustificherebbe la presenza di un castello, e quindi di un luogo di
tutela e controllo, in questo posto.
Casa Isabella Cenami Spada – Villa Spada (6)
Da sempre luogo di vacanza di diverse famiglie nobili lucchesi, che si sono succedute a vario titolo nei secoli,
appartiene oggi, per successione, alla Contessa Isabella Cenami Spada.
E’ stata una fattoria fino al secolo scorso, per la gestione della vasta estensione terriera, con la presenza di numerosi
contadini, gran parte dei quali residenti nei vari casolari all’interno della proprietà stessa, allora immensa
Il giardino, con il grande tiglio, maestoso esempio di storicità naturale, rappresenta un classico esempio di giardino
nobiliare in un contesto prettamente contadino.
Casa Emanuela Cenami Spada – La fattoria (7)
Una volta, l’attuale residenza di Emanuela Cenami Spada era la fattoria abitata, con tutta la propria famiglia, da uno
dei tanti fattori dei Conti.
Il grosso restauro effettuato, dopo la successione avvenuta alla fine del secolo scorso, ci dimostra quanto sia ancora forte
il legame con questi luoghi.
Sul lato di ponente della fattoria, è presente la chiesa di proprietà dei Conti, alla quale si accedeva direttamente, dalla
fattoria stessa, con un piccolo matroneo riservato ai nobili.
A levante, sempre nello stesso fabbricato, si riconosce il vecchio frantoio, utilizzato per l’uso proprio fino agli anni ’60.
L’ampio giardino di fronte alla casa, nasce dalla divisione del maggior spazio un tempo riservato all’immobile principale
(la Villa), e racchiude ancora, in buono stato di conservazione, l’antico ninfeo.
Ovunque, è ancora percettibile la presenza della commistione tra la vecchia cultura contadina e la nobiltà, quest’ultima
nelle sue maturazioni storiche.
Case Vinardi/Fontanelli – Bosco La Stregaia (8)
Si tratta di un piccolo “borgo” con diverse case, più o meno grandi, ognuna delle quali ha una sua storia.
La prima casa, entrando nella proprietà, era abitata dal maniscalco del posto, ed era detta “in Campila”.
Di fronte alla stessa, sono ancora visibili i resti di un altro fabbricato, probabilmente un metato, che veniva utilizzato,
tra l’altro, per il ricovero degli attrezzi e di animali.
Nel procedere al restauro, sono stati rinvenuti i ferri del mestiere appartenuti al maniscalco, oltre ad una grossa
quantità di ferri di cavallo.
Più in basso, ricordato come “a Carmè del Canale”si mescolano diversi momenti storico/culturali del paese di
Orbicciano, come il vecchio molino ed il frantoio, a cui facevano da contorno il frullino e la stalla.
Riguardo all’edificio principale, risultato dall’accorpamento del frantoio e del molino, i primi documenti lo fanno
risalire intorno al 1545, mentre il frullino e la stalla sono databili verso la fine del 1600.
L’intera proprietà, recuperata dai rovi che l’avevano invasa fino agli anni ’90, ha comunque mantenuto integro il suo
rapporto con l’ambiente.
Pur essendo situati vicini al rio Pratalino, l’acqua che alimentava le due ruote presenti nei due preesistenti edifici,
prelevata dallo stesso Pratalino, proveniva da una vasca di raccolta più a monte (ancora oggi visibile), e giungeva
attraverso un canale, parimenti rintracciabile in alcuni tratti, per poi ricadere nel torrente più a valle.
Un sistema di chiuse, permetteva di regolamentare lo scorrimento delle acque.
L’ampio terreno, in parte trasformato a giardino, compreso oltre il torrente Pratalino, era di proprietà della Curia
lucchese, e faceva parte della disponibilità della parrocchia di Santa Maria Albiano, peraltro perfettamente visibile da
molti punti del terreno stesso.
Casa Gattai – Frantoio di mezzo (9)
Forse, è l’ultimo esempio di frantoio ancora funzionante, pur nella storicità del medesimo, grazie alla conservazione
posta in essere dall’attuale proprietà.
Al suo interno, infatti, sono presenti tutti i meccanismi necessari all’attività molitoria di un tempo, compreso lo spazio
che veniva riservato all’asino allorché la penuria di acqua nel torrente non consentiva l’utilizzo della forza motrice
generata dall’acqua stessa.
Ai piedi dello stabile, si nota la grande vasca di raccolta dell’acqua, utilizzata, con apposita chiusa, dal vicino
molino/frantoio di Bosco La Stregaia.
Imponente la cascata naturale del torrente Pratalino.
Per gli inspiegabili misteri della natura, poco dopo il molino, nei periodi di penuria di acqua, quella poca che ancora
scorre nel torrente si inabissa nel terreno, per ricomparire più a valle, poco prima di riprendere il suo normale flusso per
arrivare alla piccola cascata di Bosco la Stregaia.
Con il Frantoio di mezzo, si è concluso il nostro percorso, attraverso il quale ci auguriamo di aver fatto comprendere
come sia importante mantenere sano il nostro rapporto con la Natura, al di là di ogni preferenza espressiva adottata
con la cultura dei giardini che abbiamo visitato.
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Percorso in auto o con altri mezzi
Casa Carrara Avanzinelli – Gello di Sotto (A)
Il primo giardino da visitare, si trova nel piccolo borgo di Gello di Sotto, al confine tra i comuni di Camaiore e
Pescaglia.
Il piccolo borgo, suddiviso nelle due frazioni di Gello di Sopra e Gello di Sotto, ha rappresentato, da sempre,
un’appendice del paese di Orbicciano, dal quale dipendeva anche per tutti gli aspetti religiosi, dai battesimi alle funzioni
funebri.
Il toponimo Gello, ha origine dal latino “agellum”, diminutivo di “Ager”- campo -, che lascia intendere un originale
insediamento romano.
Questa sua destinazione, potrebbe avere un significato, vista la posizione a controllo dell’accesso alla “foce” di Monte
Magno, verso il mare, destinazione che potrebbe trovare l’ulteriore conferma in un possibile acquartieramento militare
nei tempi successivi, se pensiamo alla tradizione che riconosce che ad Orbicciano, molto più in alto, vi fosse un castello
a salvaguardia della Freddana.
Il giardino fa parte di quella che, una volta, era una tipica casa di campagna, utilizzata per abitazione temporanea, con
annessi fienile e stalla per gli animali, il minimo indispensabile per passare la notte e preparare qualcosa da mangiare,
nel rispetto della frugalità di quei tempi.
Gli attuali proprietari, hanno rispettato la natura in ogni suo aspetto, cercando di renderla vivibile in ogni momento
dell’anno, mantenendo integra ogni sua espressione di armonia nell’insieme.
L’intensità del verde, unita al continuo rinnovarsi dei colori floreali, rendono il luogo armonioso e pieno di vitalità,
ricordando in ogni occasione un passato laborioso ed attento all’ambiente naturale.
Casa De Nardis di Prata – Villa Borromei (B)
località Castello – Santa Maria Albiano
La casa fu edificata dai Borromei, ricchi mercanti setaioli di Lucca, che acquistarono il piccolo borgo nel 1725.
Una volta divenuti fornitori ufficiali della Manifattura Tabacchi del Granducato di Toscana, i Borromei ampliarono la
villa,portandola allo stato attuale, e tracciarono il disegno di un giardino, intersecato da bosco, le cui linee fondamentali
sono state conservate fino ad oggi.
Il giardino ha quindi mantenuto la sua fisionomia storica, sviluppandosi armonicamente su di uno sperone collinare che
fa da spartiacque tra due valli, arricchito da lecci secolari ed un’infinita varietà di vegetazione locale.
Il percorso all’interno della proprietà, rivela la cura e la volontà di mantenere integro il ruolo del giardino nell’intero
ambiente abitativo, in maniera che ogni volta, in qualunque stagione ed in ogni luogo, si possa assaporare il piacere di
un certo rinnovamento spirituale.
E’ indiscusso, quindi, che il giardino racchiuda in sé quegli “egoismi”qualitativi che consentono, anche al visitatore
occasionale, un soggiorno rilassante a diretto contatto con la Natura, e solo quella.
Prospiciente la strada comunale, la banksiae che adorna il grande cipresso rifiorisce ormai da oltre 70 anni, all’inizio di
ogni mese di maggio.
All’interno della villa, con la stessa passione ritrovata nel giardino, sono stati riportati alla luce i pregevoli affreschi che
adornano i soffitti delle varie stanze.
CONSIDERAZIONI FINALI
Come avrete notato, i nostri percorsi hanno voluto mostrare quel diverso pensiero che sta alla base delle singole scelte di
realizzazione di un giardino, indipendentemente dalle origini delle singole culture espressive.
Riteniamo che siano ormai impercettibili quelle storiche, e sotto certi aspetti, anacronistiche differenze tra maggiori e
minori potenze economiche, in quanto ognuno, almeno qui, ad Orbicciano, ha saputo dimostrare che è inscindibile il
vero rapporto con la Natura, quando quel rapporto nasce da una ferma convinzione nella preservazione della stessa,
senza ricorrere ad inutili stravolgimenti degli equilibri naturali.
Qui, ognuno vive la sua realtà progettuale, ma riesce anche a condividerla, il più delle volte, con un confronto aperto
con quella cultura che ha caratterizzato queste zone, almeno fino agli anni ’60, quando le spinte di un “rinnovamento”
culturale hanno convinto i più a cercare altrove il proprio futuro.
Oggi, forse, in molti c’è un velo di rimpianto, ma questo territorio, dopo le sofferenze imposte dall’abbandono, sta
ritrovando la capacità di mostrare il meglio di sé, aiutando anche gli abitanti storici, i cosiddetti indigeni, a ritrovare un
giusto rapporto con quel momento storico che, in una ipocrita indifferenza, aveva fatto sprofondare nell’abbandono la
bellezza di questi luoghi.
Qui, ogni pietra, ogni mattone, ogni espressione della Natura, ha ancora molto da dire.
La memoria, una certa memoria, è ancora viva, anche se, ,giorno dopo giorno, ne stiamo perdendo i pezzi, e sempre i più
importanti.
Ci vediamo l’anno prossimo, o comunque, ogni volta che avete il desiderio di incontrare la Natura, questa Natura.
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L’aforisma della nostra manifestazione
Se si concede alla natura nulla di più dello stretto indispensabile, la vita dell'uomo vale meno di quella di
una bestia.
William Shakespeare
AMICI DELLE SEI MIGLIA
Associazione Culturale senza scopo di lucro
SEDE LEGALE E SOCIALE IN ORBICCIANO (CAMAIORE)
VIA DELLA CHIESA, 1
ANNO DI FONDAZIONE 1994
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