PTOF :modifiche anno scolastico 2016/17

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PTOF :modifiche anno scolastico 2016/17
ISTITUTO COMPRENSIVO
SALA CONSILINA VISCIGLIETE
PTOF
:modifiche anno
scolastico 2016/17
INDICE
Premessa del Dirigente
Introduzione al Pof
DIMENSIONE FORMATIVA CULTURALE
pag. 6
Contesto Socioculturale Territoriale E Storico
Bisogni Educativi E Formativi
Finalità Formative E Scelte Educative
Gli Aspetti Fondanti E Le Aree Tematiche
Caratteristiche dell’Istituto
ORGANIGRAMMA INTERNO DI ISTITUTO
pag.12
Uffici amministrativi
Risorse umane e professionali
Consiglio di Istituto
Collegio dei docenti
Personale ATA
Commissione e gruppi di lavoro
Funzioni Strumentali
Piano Nazionale per la Scuola Digitale
ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO: LE NOSTRE SCUOLE
pag.35
Organizzazione scolastica
La Scuola dell’ Infanzia
La Scuola Primaria
La Scuola Secondaria di I°
Organizzazione oraria
GLI ASPETTI FONDANTI IL PERCORSO FORMATIVO:
ACCOGLIENZA – CONTINUITÀ – ORIENTAMENTO – INCLUSIONE
pag. 56
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Accoglienza alunni
L’inclusione scolastica di alunni diversamente abili e con BES
Continuità didattico- educativa
Orientamento
Regolamento d’Istituto
Patto di corresponsabilità
Regolamento viaggi di istruzione e visite guidate
Proposte viaggi di istruzione e visite guidate
AREA PROGRAMMAZIONE – SEZIONE FORMAZIONE
pag. 107
Progetti curriculari ed extracurriculari
Schede sintetiche dei progetti
Verifica e valutazione P.O.F.
Piano Annuale Attività
Calendario scolastico
Conclusioni
pag. 175
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Premessa del Dirigente
Alle famiglie
Il PTOF esprime il progetto educativo che si concretizza nell’organizzazione delle attività del nostro Istituto- nella sua
interezza ed in ogni singolo plesso – in risposta ai bisogni degli alunni, delle loro famiglie e del territorio, nell’arco di un
triennio.
Attraverso questo documento desideriamo dunque far conoscere la realtà nella quale operiamo e con la quale siamo
chiamati a interagire, perché siamo convinti che conoscere la nostra scuola- con i suoi limiti e le sue risorse – sia il
presupposto indispensabile per una collaborazione proficua con chi condivide con noi gli obiettivi ed i problemi della
formazione delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi.
Esso può essere considerato un atto dichiarativo di intenti, il documento fondamentale con cui la scuola esplicita la propria
progettazione curricolare, educativa ed organizzativa, il mezzo con cui l’Istituto come struttura pubblica realizza i principi di
trasparenza, economicità, efficienza ed efficacia.
Costituisce, altresì, un punto di riferimento comune per tutte le scuole dell’Istituto e uno strumento della professionalità
docente che in esso riconosce uniformità di intenti e principi e continuità curricolare e didattica.
Le finalità espresse nel PTOF possono essere così sintetizzate:
creazione di un clima sereno e positivo per gli alunni, docenti e personale ATA;
educazione all’uguaglianza, alla libertà, alla solidarietà e all’accettazione dell’altro e al confronto con le altre
culture;
- innalzamento del successo formativo, mettendo ciascun alunno nelle condizioni di sviluppare le sue potenzialità;
- maturazione di un metodo di studio e acquisizione di competenze culturali di base in relazione alle diverse fasce di
età.
La continuità culturale e pedagogica fra i diversi ordini di scuola, l’attenzione all’alunno come “persona”: “un essere unico e
irripetibile”, l’integrazione degli alunni stranieri e di quelli diversamente abili, l’orientamento e la comunicazione tra alunni,
docenti e famiglie, caratterizzano la “comprensività” dell’Istituto.
-
Quotidianamente , poi il PTOF si esplicita nelle attività e nelle esperienze tipiche di ogni ordine di scuola, mediante scelte
organizzative e metodologiche flessibili che assicurano un percorso formativo rispettoso dei tempi e degli stili di
apprendimento di ciascun alunno e favoriscono il passaggio da un ordine di scuola all’altro.
Questo il nostro progetto educativo che naturalmente avrà ancor più successo se incontrerà la condivisione e la
collaborazione della famiglia , nelle sue diverse forme di partecipazione democratica, e del territorio.
Cercare di educare-istruendo in opposizione o nell’indifferenza della famiglia , non può che depotenziare il lavoro che viene
fatto a scuola.
Consapevole, come ognuno di voi , che lo studio degli alunni non si conclude a scuola, ma continua, si approfondisce e si
consolida a casa, all’interno della famiglia, nel dirvi grazie per la collaborazione che darete alla realizzazione del nostro
compito, auguro ai vostri figli di far tesoro dell’insegnamento della scuola.
Il dirigente scolastico
Prof. Salvatore Gallo
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Introduzione
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) si rivolge ai genitori e agli alunni della nostra
scuola e a quanti altri (privati, enti, associazioni, ...) operano all’interno del territorio in campo
educativo e culturale. È il progetto distintivo della nostra scuola che conserva le molteplici e
positive esperienze passate e si apre alla sperimentazione di graduali processi innovativi per
migliorare ed ampliare l’offerta formativa. La proposta educativa della nostra scuola è la
formazione umana e civile degli alunni. In questo viaggio educativo e didattico l’alunno ha un ruolo
attivo e partecipativo con una convivenza serena, nel reciproco accoglimento e valorizzazione della
cultura di ciascuno. La varietà culturale offerta dalla società di oggi è un valore aggiunto; una
proposta didattica in grado di rispettarla e valorizzarla qualifica la scuola. Poiché le diversità sono
opportunità di arricchimento e crescita, la nostra scuola presta la massima attenzione
all’inclusione,basandosi su alcuni fattori determinanti come: la flessibilità, intesa come capacità di
adeguamento della scuola alle attese sociali; l’integrazione, intesa come capacità della scuola di
favorire, sostenere e promuovere attività comuni, protocolli, accordi di programma, consorzi,
interagendo con i diversi soggetti; la responsabilità come capacità di rispondere in base alle regole
e ai principi che ci si è dati. Fondamentale è il rapporto frequente, aperto e costruttivo con le
famiglie, poiché il PTOF è il frutto di una maturazione e condivisione di scelte educative che vede
coinvolte tutte le componenti scolastiche; l’offerta formativa necessita di un costante
monitoraggio e presuppone assunzione di responsabilità ad ogni livello decisionale. Il nostro PTOF
è il quadro completo degli obiettivi formativi che la scuola si è data, una guida alla scuola
immediatamente fruibile da genitori, alunni e personale, che intende rispondere alle diverse
esigenze degli alunni e del contesto socio-economico del territorio nell’intento di riaffermare i
valori del senso civico, della responsabilità individuale e collettiva, del bene comune.
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DIMENSIONE FORMATIVA CULTURALE
CONTESTO SOCIOCULTURALE TERRITORIALE E STORICO
La famiglia e la scuola hanno da tempo perso il ruolo di essere le uniche agenzie formative ed educative delle
giovani generazioni, essendosi ad essa affiancate una sempre maggior quantità di “nuovi” soggetti a questo
predisposti. La scuola, tuttavia, conserva una sua specificità: specificità legata da un lato a essere in ogni
caso il principale luogo deputato alla formazione culturale dei bambini e dei ragazzi, dall’altro a essere
appunto un luogo in cui i soggetti si incontrano, instaurano relazioni, sono portatori di valori e istanze
personali e culturali, cambiano in virtù di un processo che è insieme biologico, psicologico, culturale e
sociale.
Essenziale diventa quindi:
 analisi della società nei suoi tratti essenziali e nei bisogni educativi emergenti;
 analisi del contesto territoriale nei suoi tratti essenziali e nei suoi bisogni educativi;
 definizione di un’offerta formativa che, pur rispettando il dettato ministeriale, risponda in modo sempre
più adeguato alle esigenze più strettamente territoriali.
ANALISI DELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA
Tratto peculiare della società contemporanea è senza dubbio la complessità, cioè l’essere caratterizzata da
una molteplicità di fattori: modelli di comportamento e orientamenti valoriali spesso in contraddizione tra
loro; proliferazione di luoghi di produzione e di consumo; diffusione dei mezzi telematici ed informatici
continuamente in evoluzione; sovraesposizione a messaggi e informazioni.
A tali indicatori della complessità sociale fanno riscontro alcuni aspetti positivi per lo sviluppo degli individui,
ma anche aspetti critici, da comprendere e, se il caso, contrastare. Tra gli aspetti positivi si possono
individuare: l’accrescimento quantitativo delle esperienze, un maggior benessere materiale, la facilità di
connessione con soggetti e eventi lontani nello spazio. Gli aspetti critici si possono ricondurre a un senso di
insicurezza dinanzi a scenari in costante cambiamento, un rischio di impoverimento sul piano cognitivo,
motivazionale, immaginativo, un crescente coinvolgimento nelle logiche del consumismo, una mancanza di
modelli valoriali di riferimento, un’ insufficiente disponibilità di luoghi di crescita, di gioco, di creatività, ecc...
A fronte delle opportunità, quantificabili in termini prevalentemente materiali, sembra che si debba pagare
un alto prezzo “interiore”, immateriale, ma terribilmente concreto in termini di qualità delle esperienze,
delle conoscenze, delle competenze degli individui e delle relazioni che sono in grado di vivere.
In questo scenario la scuola, come sempre, occupa una posizione nevralgica:
essa è punto di partenza e di arrivo di processi sociali, culturali e storici che la pongono spesso al centro di
facili critiche. La scuola, le singole scuole, i singoli individui che la animano ogni giorno (in primis, dunque, gli
insegnanti) non possono permettersi di essere passivi di fronte a un rischio tale. Al proprio interno, il
processo di insegnamento/apprendimento deve essere centrato sull’alunno, innovativo, deve spingere i
soggetti in formazione alla scoperta del proprio sé all’opera con i compiti evolutivi assegnati. All’esterno, nel
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territorio appunto, la scuola deve promuovere la continuità educativa tra le diverse esperienze formative e le
molteplici agenzie che concorrono allo sviluppo culturale e sociale dei minori: ente locale, scuola, famiglia,
associazioni.
FINALITÀ FORMATIVE E SCELTE EDUCATIVE
La scuola, quale istituzione preposta all'assolvimento di compiti educativi mediante un'organizzazione
intenzionale e sistematica degli interventi, si riconosce come "una" delle agenzie educative che concorre alla
formazione del bambino-ragazzo, ma riconosce anche che la specificità e la centralità che la caratterizzano,
la pongono in condizione di privilegio rispetto ad altre formazioni sociali aventi scopi educativi. In un’ottica
di pedagogia sistemica, tale privilegio va inteso nel senso della propria specificità educativa e culturale
rispetto alle connotazioni delle altre agenzie formative del territorio. Vale a dire che la scuola deve agire di
concerto con le altre agenzie formative, prima fra tutte la famiglia. In tale ottica, la scuola diventa essenziale
motore della promozione culturale e della formazione civica dei cittadini di un territorio, in particolare di
quelli in formazione. Dunque nessuno dei soggetti che operano nella scuola va considerato al di fuori del
consueto contesto di relazioni che vive nella sua realtà quotidiana. Il bambino cioè non è da considerare solo
nell’ottica del cittadino che sarà, da “formare” in vista di traguardi da raggiungere, peraltro, in sintonia con
le indicazioni ministeriali, esso, ai diversi stadi del suo sviluppo (infante, bambino, adolescente) va invece
considerato in quanto tale, espressione di un soggetto presente, pensante, che c’è ora. Per questo bisogna
considerare l’istituto scolastico nella propria specifica funzione ma anche in relazione a altre realtà educative
compresenti su un territorio. Obiettivo prioritario per l’Istituzione scolastica sarà dunque quello di favorire
l’acquisizione di strumenti e valori utili per agire consapevolmente nella società complessa. Strumenti
culturali idonei a affrontare le sfide e le problematiche della società contemporanea, preparando le menti
per affrontare la crescente complessità dei problemi, sviluppando rispetto ad essi la fiducia nella unicità e
nella creatività insita nell’individuo.
Altresì, la scuola deve indicare chiaramente alcuni valori universali oggi irrinunciabili:
il valore della convivenza democratica e civile a tutti i livelli, il valore arricchente della diversità, il senso di
appartenenza a una comunità locale, ma i cui riferimenti storico culturali ormai sono riferibili al pianeta, il
senso infine di appartenenza a quella che Edgar Morin definisce comunità di destino, o identità terrestre,
vale a dire la piena consapevolezza della propria identità di giovani donne e giovani uomini presenti su
questo pianeta, all’inizio del XXI secolo. Dati questi compiti, le strategie didattiche utilizzate dovranno con
tali fini essere coerenti, anzi, saranno esse stesse veicolo e fine del processo di
insegnamento/apprendimento. Gli alunni pertanto sono considerati come coprotagonisti, insieme
all'insegnante, del proprio percorso formativo, attraverso la personale ricerca-scoperta ed elaborazionerielaborazione delle conoscenze e dei valori a queste sottesi.
Particolare attenzione dovrà essere posta dai docenti alla sfera affettiva/relazionale. Essi dovranno adottare
forme relazionali positive che, liberando gli alunni da ansie e timori, permettano loro di esprimere i propri
vissuti e di partecipare attivamente alla costruzione del proprio sapere, facilitando, sulla base di un adeguato
equilibrio interiore, il processo dello sviluppo cognitivo e, allo stesso tempo, di tutte le dimensioni della loro
personalità. Gli insegnanti, inoltre, avranno cura di elaborare strategie motivazionali centrate sull'interazione
tra motivazione estrinseca (rinforzo positivo, valore del compito) e motivazione intrinseca (piacere di
apprendere, curiosità cognitiva, soddisfazione). Nello specifico pedagogico-didattico, infine, l'insegnante
rispetterà il bisogno del bambino/ragazzo di ricevere una prestazione qualificata, rispondente ai bisogni, agli
interessi, agli stili cognitivi, ai ritmi e alle modalità di apprendere che gli sono propri. La diversità, risorsa da
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valorizzare, non può essere considerata solo in relazione a persone particolari (stranieri, alunni in condizione
di diverse tipologie di svantaggio...); essa va intesa nella sua più giusta ed ampia accezione, come riferibile ad
ogni individuo, in quanto unico, originale, irripetibile, diverso da ogni altro (variabilità interindividuale), e
anche in costante evoluzione e cambiamento (variabilità intraindividuale).
Per queste ragioni, si farà uso di diversi mediatori didattici, di approcci metodologici diversificati, per
facilitare ad ogni alunno la comprensione dei concetti, la rielaborazione delle conoscenze acquisite e il loro
utilizzo in contesti differenti, l'interiorizzazione e la memoria. Si considererà l'alunno nella dinamicità della
sua evoluzione, rilevandone costantemente i progressi, nei vari campi dell'educazione, quali effetti
dell'efficacia degli interventi educativo – didattici realizzati.
SCELTE EDUCATIVE D’ISTITUTO
In base all’analisi dei bisogni formativi emersi e alle finalità formative, il Collegio docenti sostiene le seguenti
scelte educative, contestualizzate nei diversi ordini di scuola:
 lavoro in stretta connessione con le famiglie e con il territorio in quanto comunità educante;
 educare all’autonomia di giudizio, al pensiero critico, al pensiero creativo, per una migliore
realizzazione consapevole del proprio progetto di vita;
 educare all’essere valorizzando l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente;
 educare alla mondialità, alla interculturalità e all’integrazione attraverso il rispetto della collettività,
del singolo, della diversità etnica, sociale e religiosa;
 educare alla convivenza e a una cittadinanza che pur rimanendo coesa e vincolata ai valori fondanti
della tradizione nazionale, può essere alimentata da una varietà di espressioni ed esperienze
personali molto più ricca che in passato;
 educare al cambiamento come dato imprescindibile della vita, per poterlo valutare, gestire e
orientare;
 educare all’uso consapevole delle tecnologie, viste come strumenti e ambienti di formazione
dell’esperienza e della conoscenza, che incidono sulla qualità culturale dei singoli e della società;
 educare alla non violenza, alla legalità, al rispetto dei valori che contribuiscono alla convivenza
democratica.
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GLI ASPETTI FONDANTI E LE AREE TEMATICHE
Adotta un’ottica di continuità
per rendere il più possibile
unitaria l’esperienza educativa
e formativa del bambino
L’Istituto per
raggiungere le finalità
formative prefisse:
Pone attenzione ai diversi
processi di inclusione, nel
rispetto e nella
valorizzazione della diversità
di ciascuno
Cura il momento delicato
dell’accoglienza per rendere
più sereno il passaggio da un
ordine di scuola all’altro
Attiva un percorso di
orientamento, per sostenere e
facilitare una scelta critica,
secondo gli interessi, le
attitudini, le aspettative, di
ciascun alunno
Gli aspetti fondanti, trasversali e per questo non facilmente identificabili con questa o quella attività, non sono
ideali astratti sganciati dall’azione didattica, ma guida per l’operato concreto dell’Istituto.
Essi infatti vanno sempre calati nel concreto di una scuola che agisce su un territorio preciso, con i bisogni e le
finalità concrete presentate prima.
Gli aspetti fondanti sono le linee guida che ciascun operatore del nostro Istituto dovrebbe sempre avere in
mente nella sua azione quotidiana; se il fine della Cittadinanza attiva è l’orizzonte ampio che fa da sfondo al
lavoro di tutti i giorni di ciascun insegnante, l’edificio finale alla cui costruzione si mira costantemente, gli aspetti
fondanti costituiscono le colonne portanti, i cardini sui cui impiantare i muri perimetrali, le pareti sono invece
costituite dalle nostre aree tematiche che accolgono le progettualità dell’istituto.
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Le tre aree tematiche accompagnano le progettualità delle attività svolte a scuola e sono:
area della salute, della
sicurezza e dello sport
area relazionale
AREE
TEMATICHE
area espressiva e
della comunicazione
 area relazionale: tutto ciò che attiene alle attitudini e allo sviluppo delle competenze socio-relazionali
dell’individuo (l’ed. alla cittadinanza, lo sviluppo affettivo, gli aspetti comportamentali, la consapevolezza
sociale);
 area espressiva e della comunicazione: tutto quanto ha a che fare con le competenze dei diversi linguaggi
disciplinari, ma anche con la propria capacità di esprimere la propria personalità e identità (i linguaggi artistici e
creativi in senso lato; le lingue straniere, l’uso delle tecnologie; i linguaggi scientifici ecc.)
 area della salute, della sicurezza e dello sport: l’area percettivo motoria, la conoscenza e il rispetto degli
ambienti, naturali, artificiali e sociali ai diversi gradi di consapevolezza evolutiva degli studenti (le scienze
motorie, l’educazione alla sicurezza, l’educazione alimentare, l’educazione stradale ecc.)
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Caratteristiche dell’Istituto
Dal 1 di settembre dell'anno 2010 il II Circolo didattico di Sala Consilina, a seguito di dimensionamento
scolastico della rete scolastica, per l'a.s. 2010/11 per la provincia di Salerno, è divenuto Istituto Comprensivo,
con delibera n.56 della Giunta Regionale per la Campania.
L’istituzione in Sala Consilina di un Istituto Comprensivo, risultante dalla fusione della preesistente Direzione
Didattica di Sala Consilina con le Scuole Medie di Atena Lucana ha determinato la nuova fisionomia della
scuola.
Oggi l ’Istituto Comprensivo abbraccia il territorio dei comuni di Sala Consilina e di Atena Lucana per un
totale di 11 plessi così suddivisi :
 quattro di scuola dell’infanzia,
 sei di scuola primaria
 un plesso di scuola secondaria di I grado
(tot.Alunni 692).
L’Istituto Comprensivo di Sala Consilina ha sempre garantito una valida offerta formativa attraverso un piano
di lavoro che negli ultimi anni scolastici ha trovato maggiori occasioni di arricchimento e potenziamento
anche con i progetti attuati nell’ambito del PON– Fondi Strutturali Europei 2014/2020.
A partire dall’anno scolastico 2010/2011 l’istituto Comprensivo di Sala Consilina è riconosciuto come centro
Trinity con la possibilità, per i bambini a partite dai nove anni, di sostenere in sede esami certificati in lingua
inglese con esperti madrelingua.
Grazie ai fondi F.E.S.R è stata altresì ampliata e rinnovata la dotazione multimediale presente all’interno
dei vari plessi e l’Istituto è divenuto Test Center Eipass per la Certificazione Informatica.
Dirigenza e Amministrazione ≈ Via Guerrazzi,11
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ORGANIGRAMMA INTERNO DI ISTITUTO
DIRIGENTE
SCOLASTICO
COLLEGIO
DOCENTI
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
RESPONSABILI
DI
1° COLLABORATORE
2° COLLABORATORE
ANIMATORE
DIGITALE
PLESSO
PRONTO
TEAM
FUNZIONI
SOCCORSO
INNOVAZIONE
STRUMENTALI
TECNICO
R.S.U. D’ISTITUTO
SERVIZI AMMINISTRATIVI
D.S.G.A
Assistenti amministrativi:
NUCLEO PER
L’AUTOVALUTAZIONE E PER IL
PIANO DI MIGLIORAMENTO
area amministrativa –
didattica
area amministrativa –
personale
COLLABORATORI
SCOLASTICI
area didattica
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Uffici amministrativi
Info e Contatti
Indirizzo
Via Guerrazzi 11
84036 Sala Consilina (SA)
Telefono e Fax:0975/21954
Indirizzo E-mail : [email protected]
Sito web: http://www.icsalaconsilina.gov.it
Posta Elettronica Certificata(PEC):[email protected]
Codice Fiscale:92012900657
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SEDI
CodiceMeccanografico:
ISTITUTO - SEDE SALA CONSILINA
Telefono
SAIC89600T
097521954
SCUOLA DELL’INFANZIA TRINITÀ
SAAA89602Q
097545615
SCUOLA DELL’INFANZIA S. ANTONIO
SAAA89601P
0975520187
SCUOLA DELL’INFANZIA ATENA CAP.
SAAA89603R
097576004
SCUOLA DELL’INFANZIA ATENA SCALO
SAAA89604T
0975511435
SCUOLA PRIMARIA FONTI
SAEE896021
097545614
SCUOLA PRIMARIA CAPPUCCINI
SAEE89601X
097545604
SCUOLA PRIMARIA SANT’ANTONIO
SAEE896032
0975520187
SCUOLA PRIMARIA VISCIGLIETE
SAEE896043
0975526770
SCUOLA PRIMARIA ATENA LUCANA SCALO
SAEE896065
097571081
SCUOLA PRIMARIA ATENA LUCANA CAP.
SAEE896054
097576004
SAMM89601V
097576019
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
ATENA LUCANA
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Uffici
Nella Sede Centrale di Via Guerrazzi, 11 di Sala Consilina sono situati:
 la Dirigenza Scolastica;
 la Direzione dei Servizi Generali Amministrativi
 Gli uffici di Segreteria, ai quali è possibile rivolgersi sia per gli atti di iscrizione sia per
ogni informazione o atto amministrativo che necessiti all’alunno, durante il suo
percorso scolastico.
E' possibile il ricevimento del pubblico nei seguenti orari:
Dirigente Scolastico
Prof. Salvatore Gallo
Collaboratore Vicario
Doc. Michelina Siciliano
DSGA - Direttore Servizi Amministrativi
Rag. Luciano Colangelo
Presso la Sede Centrale
su appuntamento
Venerdì dalle 10:00 alle14:00
Presso la Sede Centrale
su appuntamento
Presso la Sede Centrale
su appuntamento
Segreteria Amministrativa e Contabile
Dal lunedì al venerdì
ore 10:00 - 12:00
Segreteria del Personale
Ufficio del Protocollo
Dal lunedì al venerdì
ore 10:00 - 12:00
Dal lunedì al venerdì
ore 10:00 - 12:00
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Risorse umane e professionali
Prof. Salvatore Gallo
DirigenteScolastico
Collaboratori del DirigenteScolastico
Vicario
Ins. Siciliano Michelina
2° Collaboratore
Ins. Mega Rosa






OrganiCollegiali
Consiglio di Istituto
Collegio docenti
Giunta esecutiva
Consigli di Intersezione
Consigli di Interclasse
Consigli di Classe
FUNZIONI STRUMENTALI
Area 1: Gestione del POF
Ins. De Paola Anna
Area 2: Sostegno al lavoro dei docenti
Ins. De Matteis Giovannina
Area 3:Interventi e servizi per gli studenti
Ins. Schettino Maria
Area 4 :Realizzazione di progetti formativi di
intesa con enti e istituzioni esterni alla scuola
per alunni e docenti.
Ins. Verzellino Vito
Area 5: Gestione tecnologie multimediali
Ins. Caporale Gerardina
TUTOR
DOCENTI TUTOR SCUOLA SECONDARIA I GRADO
Ins. Verzellino Vito
DOCENTE NEO IMMESSO IN RUOLO
Ins. Imparato Vincenzo
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Coordinatori di plesso
Coordinatori plessi Scuola dell’Infanzia
Atena Lucana Capoluogo
Atena Lucana Scalo
S. Antonio
Trinità
Ins.
Ins.
Ins.
Ins.
Giancristiano Maria
Tepedino Maria Teresa
Spina Francesca
De Matteis Giovannina
Coordinatori plessi Scuola Primaria
Atena Lucana Cap Primaria
Atena Lucana Scalo Primaria
Viscigliete
Sant’Antonio
Cappuccini
Fonti
Ins. Ascione Speranza
Ins. Poppiti Maria Luigia
Ins. Mariniello Annamaria
Ins. Mega Rosa
Ins. Corbosiero Michelina
Ins. Durante Angela
Coordinatori plessi Scuola Secondaria di Primo Grado
Atena Lucana Capoluogo
Ins. Paglia Maria
Docenti referenti
Referente
Trinity:
Ins. Mega Rosa
Referente
sicurezza sul
lavoro:
Ins. De Matteis
Giovannina
Referente Gruppo
di Lavoro H:
Ins. Matteo Franca
Referente B.E.S.
e
Referente INVALSI
Ins.Siciliano Michelina
Referente
EIPASS
Ins. Caporale
Gerardina
PNSD
Dirigente
Scolastico
DSGA
Assistenti
Animatore Pronto Soccorso
Amministrativi
Tecnico
Digitale
Prof. Salavtore
Gallo
Rag.
Colangelo
Luciano
Carolina
Santarsiere
Filomena
Lina Mori
Team per
l’innovazione
Caporale Gerardina Catia Siciliano
Annamaria
Mariniello
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Caputo
Giuseppe
Ammaccapane
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Il Consiglio di Istituto è stato eletto in data 13 e 14 novembre 2016, dura in carica 3 anni ed è
composto dai seguenti membri:
Componente genitori
Componente docenti
Componente ATA
VALVA PIERPAOLO
Sica Simona
CASTELLUCCIO
FRANCESCO
ROSCIANO ROSITA
Lavista Antonietta
MARINO COLOMBINA
Tramontano Rosa
PALMIZIO ERRICO
Scazzari Margherita
BARRESE ANTONELLA
Belcastro Salvatore
GUIDA LOREDANA
Lotierzo Antonietta
D’AURIA ANTONIO
PETRARCA MONICA ANTONIA Amabile Iolanda
GALLO ANTONIO
Detta Paola
Dirigente Scolastico: Prof. Salvatore Gallo
Direttore Amministrativo: Rag. Luciano Colangelo
Presidente del Consiglio d’Istituto: Pierpaolo Valva
Vice Presidente: Colombina Marino
Giunta esecutiva: Tramontano Rosa, Castelluccio Francesco, Petrarca Monica Antonia, Rosciano
Rosita
Segretario verbalizzante: Sica Simona
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Collegio dei docenti a.s. 2016/2017
Scuola dell’infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di I
grado
Amabile Iolanda
Alliegro Filomena
Ammaccapane Giuseppe
Cesarano Maria Luisa
Adelizzi Simonetta
Belcastro Salvatore
De Matteis Giovannina
Ascione Speranza
Cataldo Giuseppe Rosario
De Novi Rita
Balena Caterina
Cammarano Antonio
Detta Paola
Biancamano Arcangela
Cimmino Tommaso
Duca Cinzia
Botta Maria Luigia
Cuomo Annunziata
Esposito Del Negro Pasqualina
Caiafa Filomena
Coppola Gaetano
Giancristiano Maria
Chirichella Michelina
Di Gruccio Angelo
Lotierzo Antonietta
Colucci Concetta
Di Mieri Michelina
Marmo Annarita
Corbosiero Michelina
Di Somma Anna
Olivo Lucia Nives
D’Onza Maria
Ferrazzo Adele
Paradiso Anna
De Paola Anna
Grassia Angela
Santarsiere Rosa
Di Sarli Giuseppina Igniva
Marzullo Gerlanda
Stabile Maria
Durante Angela
Morena Giulia Maria
Tepedino Maria Teresa
Ferraro Domenica
Petrarca Tiziana
Garone Monica
Potignano Paola
Giudice Giuseppina
Prisciantelli Vincenzo
La Regina Maria
Speranza Antonio
Larocca Antonia
Vitolo Marisa
La Sala Vincenzo
Vertucci Carmelina
Lavista Antonietta
Verzellino Vito
Lisa Maria
Mariniello Annamaria
Matteo Franca Maria
Mega Rosa
Mele Maria
Mori Lina
Napolano Annarosa
Nese Rosa Anna
Notarfrancesco Giovanna
Novellino Giuseppina Raffaella
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Paladino Franca
Parente Irene
Pascaretta Nicolina
Peluso Maria
Petrizzo Filomena
Pericolo Maria Teresa
Poppiti Luigia
Rispoli Paolina
Sabia Antonietta
Santarsiere Teresa
Sarno Florinda
Scaramuzzo Maria
Scazzari Margherita
Schettino Maria Pompea
Senatore Regina
Sica Simona
Siciliano Michelina
Tortorella Adele
Tramontano Rosa
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Personale ATA
Direttore dei
Servizi Generali e
amministratrivi
Rag. Colangelo Luciano
Assistenti
amministrativi
Carolina Santarsiere
Collaboratori
scolastici
Lacerra Maria
(Gestione alunni,
affari generali e
protocollo).
Caputo Filomena
Cappello Grazia
(Magazzino,
archivio e affari generali)
Castelluccio Francesco
Biancamano Carmine
( Gestione del personale)
Bianco Antonietta
Rizzo Maria
Montuori Giuseppina
D’Auria Antonio
Bianco Fortunata
Chirichella Michelino
Brigante Giovanna
Lettieri Vincenza
Toscano Maria
Paternoster Giuseppina
Rofrano Adriana
Gallo Rosario
D’Elia Vito
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COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO
COMMISSIONE P.O.F.
Dirigente scolastico, Prof. Salvatore Gallo
Docente vicario,Ins.Michelina Siciliano
Secondo collaboratore D.S. ,Ins.Rosa Mega
Le docenti funzioni strumentali:
Ins.ti De Paola Anna, De Matteis Giovannina, Schettino Maria Pompea, Caporale Gerardina e
Verzellino Vito.
Le docenti coordinatrici di plesso:
Ins.ti Giancristiano Maria, Tepedino Maria Teresa, Spina Francesca, De Matteis Giovannina, Durante
Angela, Corbosiero Michelina, Mega Rosa, MarinielloAnnamaria, Poppiti Luigia, Ascione
Speranza e Paglia Maria
L’animatore Digitale:
Mori Lina
Le Rappresentanti R.S.U.:
Ins.ti Mega Rosa, Sica Simona,Bianco Antonietta
COMMISSIONE CONTINUITÀ
PLESSO
ATENA LUCANA
ORDINE DI SCUOLA
SECONDARIA DI 1° GRADO
ATENA LUCANA CAP
SCUOLA DELL’INFANZIA
ATENA LUCANA CAP.
SCUOLA PRIMARIA
ATENA LUCANA SCALO
SCUOLA DELL’INFANZIA
ATENA LUCANA SCALO
SCUOLA PRIMARIA
CAPPUCCINI
SCUOLA PRIMARIA
FONTI
SCUOLA PRIMARIA
DOCENTI
Paglia Maria
Vertucci Carmelina
Giancristiano Maria
Detta Paola
Adelizzi Simonetta
Camerota Agata
Siciliano Catia
Tepedino Maria Teresa
Di Gloria Maria
Schettino Maria
Di Leo
Giudice Giuseppina
Poppiti Luigia
Mori Lina
Giudice Giuseppina
Corbosiero Michelina
Alliegro Filomena
D’Onza Maria
Sarno Florinda
Notarfrancesco Giovanna
Tortorella Adele
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SANT’ANTONIO
SCUOLA DELL’INFANZIA
SANT’ANTONIO
SCUOLA PRIMARIA
TRINITÁ
SCUOLA DELL’INFANZIA
VISCIGLIETE
SCUOLA PRIMARIA
Durante Angela
Spina Francesca
Falivene Annamaria
Mega Rosa
Senatore Regina
Nese Rosanna
Mele Maria
Santarsiere Rosetta
De Matteis Giovannina
Marmo Anna Rita
Paradiso Anna
Cesarano Maria Luisa
La Regina Maria
Lisa Maria
Caiafa Filomena
Sica Simona
Cotignola Cristina
Mariniello Annamaria
Gruppo di lavoro H
Referente H: Ins. Matteo Franca Maria
SCUOLA DELL’INFANZIA
Plesso di Sant’Antonio




Insegnante di Sostegno: Cimino Maria( Alunna Spinillo Lua 2°anno )
Insegnante di Sezione: Lotierzo Antonietta
Insegnante di Sostegno: Cimino Maria (Alunno Cobucci Manuel)
Insegnante di sezione: Esposito Del Negro Pasqualina
Plesso di Trintà
 Insegnante di Sostegno:Amabile Iolanda (Ragano Carmine 1º anno)
 Insegnante di sezione: Cesarano Maria Luisa
SCUOLA PRIMARIA
Plesso di Atena Lucana Scalo
 Insegnante di Sostegno: Matteo Franca Maria ( Alunno Melillo Antonio classe V )
 Insegnante di Classe: Mori Lina
Plesso di Atena Lucana Cap.
24
 Insegnante Di Sostegno: Paladino Franca (Alunna Isoldi Roberta classe V)
 Insegnante di classe: Agata Camerota
Plesso di Viscigliete
 Insegnante di sostegno: Sabia Antonietta ( Alunno Siani Alessio classe III )
 Insegnante di classe: Pascaretta Nicoletta
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Plesso di Atena Lucana Cap.
 Insegnante di Sostegno: Belcastro Salvatore (alunno Ciorciari Vito Classe III A; Dong Alessia
domiciliare)
 Insegnante di Classe: Di Mieri Michelina
 Insegnante di Sostegno: Prisciantelli Vincenzo (Alunno Ciorciari Martino Classe III A)
 Insegnante di Sostegno: Marzullo Gerlanda ( Alunna Schettino Erika Classe III A )
 Insegnante di Sostegno: Iacontino Maria Rosaria (Alunno Marciuc Alexandru classe I B)
 Insegnante di Classe: Petrarca Tiziana
Gruppo di Lavoro alunni BES
Il gruppo di lavoro per alunni con Bisogni Educativi Speciali risulta essere così costituito:
Referente BES: Ins. Siciliano Michelina
Insegnanti Coordinatrici di Plesso dell’Istituto
Docenti del Gruppo di Lavoro Handicap dell’Istituto
Il Monitoraggio per la rilevazione di alunni con BES sarà effettuato entro il 30 novembre 2017.
Successivamente ci sarà la presa in carico degli alunni con Bisogni Educativi Speciali da parte dei
docenti di classe e dell’organico del potenziamento che dovranno attivare tutte le procedure
previste dalla normativa vigente.
25
26
FUNZIONI STRUMENTALI
Nella seduta del 10/10/2016 il Collegio dei Docenti ha deliberato il numero e i docenti destinatari di
Funzione Strumentale per l’ A.S. 2016/17.
I compiti generali delle Funzioni Strumentali sono i seguenti:
 Operare nel settore di competenza stabilito dal Collegio dei Docenti.
 Analizzare le tematiche che il Collegio dei Docenti ha affidato a ciascuna Funzione
Strumentale.
 Individuare modalità operative ed organizzative in accordo con il Dirigente Scolastico.
 Ricevere dal Dirigente Scolastico specifiche deleghe operative.
 Verificare mensilmente e collegialmente il raggiungimento degli obiettivi prefissati e
relazionare sul proprio operato al Collegio dei Docenti.
 Pubblicizzare i risultati.
AREE DI INTERVENTO E DOCENTI INCARICATI
AREA 1: GESTIONE DEL P.O.F.
Ins. De Paola Anna
 Revisione annuale del P.O.F., in formato cartaceo e multimediale anche in riferimento alla
partecipazione i progetto P.O.F. e distribuzione alle famiglie;
 Coordinamento delle attività P.O.F., progetti didattici e commissioni,
 Coordinamento e sostegno dei docenti responsabili dei progetti nella progettazione,
attuazione e rendicontazione;
 Predisposizione di modelli per la presentazione e il monitoraggio dei progetti;
 Coordinamento dei progetti di Istituto e Reti di scuole;
 Coordinamento delle manifestazioni di Istituto.
AREA 2: SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI
INS. De Matteis Giovannina
 Coordinamento e organizzazione delle attività di formazione, aggiornamento e ricerca
didattica;
 Organizzazione di iniziative formative interne con il coinvolgimento di esperti esterni;
 Cura della pubblicizzazione e documentazione;
 Revisione annuale del curricolo verticale di Istituto;
27
 Coordinamento incontri mensili di programmazione;
 Adeguamento e progettazione strumenti di verifica e valutazione
AREA 3: INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI
INS. Schettino Maria Pompea
 Coordinamento delle attività di accoglienza e continuità,
 Promozione di esperienze ed iniziative di carattere interculturale;
 Coordinamento dei rapporti scuola-famiglia;
 Predisposizione dei dati preliminari alla definizione dell’organico di sostegno;
 Cura del progetto di Istituto e degli interventi a favore degli alunni diversamente abili, in
accordo con il referente del gruppo H e dei B.E.S;
 Coordinamento e gestione delle iniziative di orientamento a supporto delle scelte formative
in uscita dalla scuola media;
 Monitoraggio dei processi e dei risultati dell’apprendimento,
 Promozione dell’integrazione progettuale Scuola dell’Infanzia-Scuola Primaria- Scuola
Secondaria di I Grado nella prospettiva di valorizzare la dimensione verticale del
Comprensivo;
 Realizzazione di iniziative di Autovalutazione di istituto per la qualità (valutazione interna);
AREA 4: REALIZZAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI DI INTESA CON ENTI E ISTITUZIONI ESTERNI
ALLA SCUOLA PER ALUNNI E DOCENTI
Ins. VITO VERZELLINO
 Analisi dei bisogni formativi in relazione ai processi autovalutativi promossi dal P.O.F.;
 Raccolta, analisi e diffusione delle iniziative formative proposte da soggetti esterni;
 Monitoraggio delle eventuali sperimentazioni ministeriali rivolte agli alunni;
 Rapporti con il territorio e gli Enti Locali;
 Coordinamento e partecipazione della scuola a manifestazioni e concorsi culturali esterni.
 Analisi dei bisogni formativi in relazione ai processi autovalutativi promossi dal P.O.F.;
 Raccolta, analisi e diffusione delle iniziative formative proposte da soggetti esterni;
 Monitoraggio delle eventuali sperimentazioni ministeriali rivolte agli alunni;
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 Rapporti con il territorio e gli Enti Locali;
 Informazione uscite/visite didattiche e viaggi di istruzione e predisposizione del piano
annuale delle visite e dei viaggi di istruzione.
 Coordinamento e gestione delle iniziative di orientamento a supporto delle scelte formative
in uscita dalla scuola media;
AREA 5: GESTIONE TECNOLOGIE MULTIMEDIALI
INS. GERARDINA CAPORALE
 Coordinamento aule multimediali;
 Predisposizione multimediale degli impegni interni ed esterni (preparazione collegi,
convegni, assemblee genitori, open day);
 Supporto ai docenti nell’uso delle tecnologie nella didattica (consentire la più ampia
conoscenza, formazione e utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della
comunicazione);
 Gestione sito Web della scuola solo per quanto attiene la didattica;
 Coordinamento, gestione e diffusione organizzata delle informazioni e di materiale didattico
tramite il sito web dell’Istituto.
 Coordinamento e partecipazione della scuola a manifestazioni e concorsi culturali esterni.
L’incarico sarà espletato svolgendo funzioni aggiuntive all’orario di servizio per l’intera durata
del corrente anno scolastico e dovrà attuarsi in stretta collaborazione con il Dirigente
Scolastico, lo Staff di Dirigenza e il DSGA.
I docenti affidatari delle funzioni strumentali, a conclusione dell’anno scolastico, e comunque non
oltre il mese di giugno 2017, faranno pervenire al Dirigente Scolastico relazione scritta in merito alle
attività svolte alle iniziative attivate.
La medesima sarà poi presentata al Collegio dei Docenti ai fini della conseguente valutazione finale
sul lavoro svolto.
29
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale: tra innovazione e
digitalizzazione
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento pensato per guidare le scuole in un
percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della Scuola approvata
quest’anno (legge 107/2015 – La Buona Scuola). Il documento ha funzione di indirizzo; punta a
introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente (lifelong learning) ed estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali.
Con il PNSD vengono incentivate le nuove tecnologie
Le tecnologie entrano in classe e supportano la didattica
Studenti e docenti interagiscano con modalità didattiche costruttive e cooperative
superando l’impostazione frontale della lezione e favorendo una didattica meno trasmissiva e più
operativa
L’uso delle tecnologie digitali…
 Consentono un apprendimento personalizzato in quanto permettono la personalizzazione
del lavoro per ogni alunno e pongono attenzione ai diversi stili di apprendimento degli allievi
(soprattutto con gli alunni con BES
 Offrono la possibilità di fare ricerche in molteplici fonti e/o di condividere i contenuti in
tempo reale
 Incrementano la motivazione e il coinvolgimento degli alunni •Permettono il riutilizzo del
materiale «digitale»
 Presuppongono un nuovo ruolo dell’insegnante
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Questi i protagonisti del Nostro Piano Nazionale per la Scuola Digitale:
Dirigente Scolastico
DSGA
Assistenti Amministrativi
Animatore Digitale
Pronto Soccorso Tecnico
Team per l’innovazione
Prof. Gallo Salvatore
Rag. Colangelo Luciano
Santarsiere Carolina
Caputo Filomena
Mori Lina
Caporale Gerardina
Siciliano Catia
Mariniello Annamaria
Ammaccapane Giuseppe
PROGETTO DI INTERVENTO PNSD A.S. 2016/17
PREMESSA
Il PNSD è un documento attuativo della legge 107/2015 che vuole trovare sinergia tra strategie didattiche
innovative e sistema educativo, in un percorso di innovazione e digitalizzazione che porti ad introdurre le
nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente ed estendere il concetto di
scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali.
La scuola diventa protagonista del cambiamento della società attuale fortemente caratterizzata e
condizionata dal processo di digitalizzazione.
L’obiettivo primario del PNSD è quello di avviare nelle scuole una didattica innovativa più stimolante e più
vicina agli stili di vita degli alunni e delle loro famiglie nell'attuale società digitale.
Si tratta di un processo di innovazione che coinvolge le istituzioni scolastiche non solo in riferimento alle
strutture, agli ambienti e alle dotazioni tecnologiche, ma anche e soprattutto all'introduzione di
metodologie e strategie digitali che coinvolgano direttamente gli alunni nel loro percorso scolastico e
nell'esercizio della cittadinanza attiva.
Il PNSD agisce su 4 punti.
STRUMENTI
Riguardano tutte le condizioni che abilitano le opportunità delle scuole e le pongono in condizione di
praticarle. Sono le condizioni di accesso, la disponibilità e la qualità degli spazi e degli ambienti, l‛identità
digitale e l‛amministrazione digitale.
COMPETENZE E CONTENUTI
Si riferiscono alla didattica digitale, ai contenuti e alle competenze per individuare nuove percorsi e prassi
innovative guardando al presente e al futuro.
FORMAZIONE
Riguarda la formazione del personale, fondamentale per procedere al cambiamento, orientata
all’innovazione didattica e organizzativa. Tutto il personale della scuola deve essere in grado di sostenere i
31
cambiamenti richiesti dalla società attuale e deve essere messo nelle condizioni di vivere e non subire
l’innovazione.
ACCOMPAGNAMENTO
Riguarda la strategia di accompagnamento e monitoraggio del Piano attraverso il confronto di pratiche
avviate, la figura dell’Animatore Digitale, gli stakeholders, reti e rapporti interistituzionali, l’Osservatorio per
la Scuola Digitale. Coerentemente con quanto previsto dal PNSD si presenta il seguente piano di intervento
per l’anno scolastico 2016/17.
FORMAZIONE INTERNA
 Pubblicizzazione del PNSD: Pubblicazione del PNSD sul sito della Scuola con sezione dedicata e
formazione/informazione sul documento ai docenti per avviare un confronto e una riflessione in merito.
 Produzione di dispense sia in formato elettronico che cartaceo per l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto.
 Formazione specifica per Animatore Digitale, Team dell’Innovazione e di ulteriori dieci docenti –
Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete
 Azione di segnalazione di eventi/ opportunità formative in ambito digitale.
 Formazione base per tutti i docenti per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola.
 Formazione all’uso del coding nella didattica.
 Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA
 Coordinamento del gruppo di lavoro.
 Creazioni di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.
 Raccolta e pubblicizzazione sul sito istituzionale delle attività svolte
 Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
 Aggiornamento dei curricola verticali per la costruzione di competenze digitali, soprattutto trasversali o
calati nelle discipline
 Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola.
 Aggiornamento della documentazione disciplinare d’istituto per condividere il materiale prodotto.
 Produzione percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari con particolare riferimento agli alunni BES
 Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola.
 Attivazione di postazioni per la connessione ad Internet a disposizione delle famiglie per il disbrigo di
pratiche amministrative.
32
Il presente progetto, essendo parte di un Piano triennale dell’offerta formativa, potrebbe subire ogni anno
variazioni o venire aggiornato secondo le esigenze e i cambiamenti dell’Istituzione Scolastica.
L’animatore digitale Lina Mori
CODING
Coding è il termine inglese che indica la stesura di programmi informatici, letteralmente
programmare.
Quando si parla di coding a scuola s'intende non solo la scrittura di codice, ma in senso più ampio
anche lo sviluppo del pensiero computazionale. Il pensiero computazionale è la capacità di
immaginare e descrivere un procedimento costruttivo che porti alla soluzione di un problema; per
questo il pensiero computazionale è per tutti. È una capacità trasversale che va sviluppata il prima
possibile.
IL PROGETTO
L’Istituto Comprensivo di Sala Consilina Viscigliete vuole, con questo progetto, inserirsi nell’attività
del MIUR Programma il futuro, http://www.programmailfuturo.it, che promuove l’introduzione
strutturale del coding a scuola, in particolare nel primo ciclo di istruzione, tramite un progetto che
consiste in:


l’ora del codice: avviamento di un’ora al pensiero computazionale
un corso introduttivo: 10 ulteriori lezioni per approfondire i temi del pensiero
computazionale
“Nel mondo odierno i computer sono dovunque e costituiscono un potente strumento di aiuto per
le persone. Per essere culturalmente preparato a qualunque lavoro uno studente di adesso vorrà fare
da grande è indispensabile quindi una comprensione dei concetti di base dell’informatica.
Il lato scientifico-culturale dell'informatica, definito anche pensiero computazionale, aiuta a
sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente, qualità
che sono importanti per tutti i futuri cittadini. Il modo più semplice e divertente di sviluppare il
pensiero computazionale è attraverso la programmazione (coding ) in un contesto di gioco.” 
Parteciperemo alla Code Week 15-23 ottobre 2016, un’ora propedeutica di avviamento al Pensiero
Computazionale con tutti gli alunni dell’Istituto le cui sezioni/classi hanno aderito al progetto.
Successivamente la creazione di un laboratorio in cui gruppi di alunni seguiranno un corso

Dal sito Programma il Futuro
33
introduttivo di base di dieci ore, e uno avanzato di altre dieci che verranno svolte nel corso
dell’anno scolastico.
Partecipazione ad altri eventi come l’Ora del Codice, prevista nel mese di dicembre, l’Internet Day
ed altri eventi che verranno via via presi in considerazione.
34
ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO: LE NOSTRE SCUOLE
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
L’Istituto Comprensivo Sala Consilina - Viscigliete è attualmente formato da:
≠ Quattro plessi di Scuola dell’Infanzia
≠ Sei plessi di Scuola Primaria
≠ Un plesso di Scuola Secondaria di Primo Grado
Il nostro Istituto è distribuito su più sedi.
SCUOLE DELL’INFANZIA
Le sedi della Scuola dell’Infanzia sono:
SCUOLA
DELL’INFANZIA
ATENA
CAPOLUOGO
Via G. Marconi - ATENA LUCANA (SA)
Telefono . 0975 76004
email:
[email protected]
Codice Meccanografico: SAAA89603R
35
Responsabile di plesso: GIANCRISTIANO Maria
SCUOLA
DELL’INFANZIA
ATENA
LUCANA SCALO
Via Nazionale Taverne ATENA LUCANA Scalo (SA)
Telefono . 0975 511435
email: [email protected]
Codice Meccanografico: SAAA89604T
Responsabile di plesso: TEPEDINO Maria TeresaIA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SANT’ANTONIO
Via Ferraria - SALA CONSILINA (SA)
Telefono . 0975 520187
e-mail: [email protected]
Codice Meccanografico: SAAA89601P
Responsabile di plesso: SPINA Francesca
SCUOLA
DELL’INFANZIA
TRINITA’
Via Fontanelle - SALA CONSILINA (SA)
Telefono: 0975 45515
e-mail: [email protected]
Codice Meccanografico: SAAA89602Q
Responsabile di plesso: De MATTEIS Giovannina
La Scuola dell’infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni ed è la risposta al
loro diritto di educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed
istituzionale presenti nella costituzione della repubblica, nella Convenzione sui diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione europea.
Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della
competenza e li avvia alla cittadinanza. Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di
un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità
degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità.
La nostra scuola si propone di dare importanza all’accoglienza di bambini e genitori dimostrando,
attraverso la presenza di insegnanti motivati, preparati, attenti alle specificità dei bambini e dei
gruppi di cui si prendono cura, di essere ambiente educativo accogliente, motivante, sicuro, ben
organizzato, capace di suscitare la fiducia nei genitori e nella comunità.
La progettualità si esplicita nella capacità di dare senso e intenzionalità all’intreccio di spazi, tempi,
routine ed attività, promuovendo un coerente contesto educativo, attraverso un’appropriata regia
pedagogica.
Il percorso formativo della Scuola dell’infanzia è basato sulla struttura curricolare dei 5 Campi di
esperienza intorno ai quali gli insegnanti organizzano e realizzano le varie attività.
Essi sono definiti nelle “ nuove Indicazioni per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo
ciclo”.
36
CAMPI DI ESPERIENZA
IL SÈ E L’ALTRO
Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
Obiettivi:









(3 anni) Maturare progressivamente una buona autonomia di base;
Riconoscere ed esprimere sentimenti ed emozioni,
Stabilire relazioni positive con adulti e compagni.
(4 anni) favorire la conquista di un’equilibrata identità,
Acquisire la disponibilità alla collaborazione ed una positiva percezione di sé,
Riconoscere la propria appartenenza ad un gruppo.
( 5 anni) rafforzare la maturazione dell’identità personale
Acquisire una positiva percezione di sé
organizzarsi e collaborare con gli altri
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Obiettivi









(3 anni) raggiungere una buona autonomia;
Prendere consapevolezza del proprio corpo;
Favorire l’acquisizione di una positiva identità.
(4 anni) riconoscere la propria identità personale;
Coordinare le dimensioni spazio-temporali;
Conoscere ed utilizzare i 5 sensi
( 5 anni) raggiungere una buona autonomia;
Rispettare regole di gioco e di comportamento;
Identificare il proprio corpo nello spazio di movimento
IMMAGINI, SUONI, COLORI
Obiettivi








(3 anni) esplorare la propria voce e cantare in gruppo;
Conoscere i colori primari;
Disegnare, dipingere, modellare con materiali diversi;
(4 anni) Riconoscere i colori derivati;
Scoprire, riconoscere e fruire dei suoni nei vari ambienti;
( 5 anni) cantare in gruppo;
Produrre e rielaborare immagini su consegna;
Confrontarsi con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione
I DISCORSI E LE PAROLE
37
Obiettivi








(3 anni) favorire la fiducia nelle proprie capacità comunicative ed espressive;
Sviluppare la capacità di ascolto e comprensione;
Usare il linguaggio verbale per esprimere emozioni e sentimenti.
(4 anni) raccontare esperienze personali,
Riferire semplici racconti ascoltati;
Inventare rime e assonanze
(5 anni) sviluppare un repertorio linguistico adeguato alle esperienze,
Mostrare interesse per il codice scritto
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Obiettivi:







(3 anni) cogliere le trasformazioni naturali;
Esplorare l’ambiente usando i diversi canali sensoriali;
(4 anni) individuare e ideare simboli per l’osservazione di fatti e fenomeni della realtà;
Percepire lo svolgimento del tempo (presente-passato)
(5 anni) collocare nello spazio se stesso,, oggetti, persone;
Cogliere le scansioni temporali e l’articolazione degli eventi nel tempo;
Osservare e descrivere le principali trasformazioni dell’ambiente durante i cicli
stagionali.
SCUOLA DELL’INFANZIA ATENA LUCANA CAP.
SEZIONE UNICA ETEROGENEA
Coordinatrice di plesso
Docenti
Giancristiano Maria
Ins. Giancristiano Maria
Ins. Detta Paola
Ins.Stabile Maria RC
SCUOLA DELL’INFANZIA ATENA LUCANA SCALO
SEZIONE UNICA ETEROGENEA
Coordinatore di plesso
Docenti
Tepedino Maria Teresa
Tepedino Maria Teresa
Siciliano Catia
Stabile Maria R.C.
38
SCUOLA DELL’INFANZIA SANT’ANTONIO
TRE SEZIONI OMOGENEE
Coordinatore di plesso
Docenti Sez. A
Docenti Sez. B
Docenti Sez. C
Spina Francesca
Esposito Del Negro Pasqualina,
Lucia Nivis Olivo,
Duca Cinzia(sostegno),
Stabile Maria (R.C.)
Spina Francesca,
Falivene Annamaria
Stabile Maria (R.C)
Lotierzo Antonietta,
De Novi Rita,
Stabile Maria (R.C)
SCUOLA DELL’INFANZIA TRINITÀ
TRE SEZIONI ETEROGENEE
Coordinatore di plesso
Docenti Sez. A
Docenti Sez. B
Docenti Sez. C
De Matteis Giovannina
Marmo Annarita
Cesarano Maria Luisa
Amabile Jolanda (Sostegno)
Stabile Maria (R.C)
Paradiso Anna
Santarsiere Rosa
Stabile Maria (R.C)
De Matteis Giovannina
Grimaldi Rosa
Stabile Maria (R.C)
39
SCUOLA PRIMARIA
I nostri plessi:
SCUOLA PRIMARIA VISCIGLIETE
Via Viscigliete - SALA CONSILINA (SA)
Telefono 0975 526770
e-mail: [email protected]
Codice Meccanografico: SAEE896043
Responsabile di plesso: MARINIELLO Annamaria
SCUOLA PRIMARIA CAPPUCCINI
Via Pastinelle - SALA CONSILINA (SA)
Telefono 0975 45604
e-mail: [email protected]
Codice Meccanografico: SAEE89601X
Responsabile di plesso: CORBOSIERO Michelina
40
SCUOLA PRIMARIA FONTI
Via Quacquarella - SALA CONSILINA (SA)
Telefono 0975 45614
e-mail: [email protected]
Codice Meccanografico: SAEE896021
Responsabile di plesso: DURANTE Angela
SCUOLA PRIMARIA SANT’ANTONIO
Via Ferraria - SALA CONSILINA (SA)
Telefono 0975 520187
e-mail: [email protected]
Codice Meccanografico: SAEE896032
Responsabile di plesso: MEGA Rosa
SCUOLA PRIMARIA ATENA LUCANA CAPOLUOGO
Via G. Marconi - ATENA LUCANA (SA)
Telefono: 0975 76004
e-mail: [email protected]
Codice Meccanografico: SAEE896054
Responsabile di plesso: ASCIONE Speranza
SCUOLA PRIMARIA ATENA LUCANA SCALO
Via Limitone - ATENA LUCANA Scalo (SA)
Telefono: 0975 71081
e-mail: [email protected]
Codice Meccanografico: SAEE896065
Responsabile di plesso: POPPITI Luigia
Il percorso educativo e didattico della nostra scuola parte proprio dai bisogni degli alunni, dalla
validità delle esperienze delle nuove idee che nascono dalle risorse delle comunità educative.
In particolare la Scuola Primaria si prefigge di trasmettere saperi, formando competenze e abilità di
base attraverso metodologie attive e di studio, secondo un progetto di continuità elaborato a
partire dalla Scuola dell’Infanzia che si evolve, si arricchisce di contenuti e di saperi nella Suola
Primaria e successivamente nella Scuola Secondaria di I Grado:
 Costruire un clima sereno e un atteggiamento rispettoso delle regole di convivenza, che
favorisca l’apprendimento;
 Operare in modo che gli alunni possano sperimentare l’importanza sia dell’impegno
personale che del lavoro di gruppo attivo e solidale;
 Organizzare gli obiettivi specifici di ogni disciplina considerando le capacità di ciascun alunno
affinché le conoscenze siano sviluppate e potenziate al massimo e trasformare le teorie
pratiche didattiche in competenze personali.
41
SCUOLA PRIMARIA ATENA LUCANA CAPOLUOGO
Coordinatore di plesso
Docenti
Ascione Speranza
Ascione Speranza,
Camerota Agata,
Caporale Gerardina,
Peluso Maria,
Adelizzi Simonetta,
Scazzari Margherita,
Siciliano Michelina,
Parente Maria Irene (R.C.).
SCUOLA PRIMARIA ATENA LUCANA SCALO
Coordinatore di plesso
Docenti
Poppiti Maria Luigia
Botta Luigia,
Caporale Gerardina,
Giudice Giuseppina,
Di Gloria Maria ,
Mori Lina,
Poppiti Maria Luigia,
Schettino Maria Pompea,
Franca Matteo (sostegno),
Di Sarli Giuseppina (R.C.)
SCUOLA PRIMARIA CAPPUCCINI
Coordinatore di plesso
Docenti
Corbosiero Michelina
Alliegro Filomena,
Larocca Antonia
Corbosiero Michelina,
Garone Monica,
Napolano Anna Rosa,
Petrizzo Filomena,
D’Onza Maria
Rispoli Paolina,
Sarno Florinda,
Novellino Giuseppina (L2),
Parente Irene (RC),
Tramontano Rosa (RC)
SCUOLA PRIMARIA FONTI
Coordinatore di plesso
Durante Angela
42
Docenti
Balena Caterina,
De Paola Anna,
Durante Angela,
Ferraro Domenica,
Lasala Vincenzo,
Notarfrancesco Giovanna,
Scaramuzzo Maria,
Tortorella Adele,
Calabria Francesca,
Novellino Giuseppina (L2),
Tramontano Rosa (RC)
SCUOLA PRIMARIA SANT’ANTONIO
Coordinatore di plesso
Docenti
Mega Rosa
Colucci Concetta,
Chirichella Michelina,
Senatore Regina,
Nese Rosa Anna,
Lavista Antonietta,
Mega Rosa,
Mele Maria,
Santarsiere Teresa,
Pericolo Maria Teresa (L2),
Tramontano Rosa (RC)
SCUOLA PRIMARIA VISCIGLIETE
Coordinatore di plesso
Docenti
Mariniello Annamaria
Caiafa Filomena,
Cotignola Cristina,
Chirico Valeria
Di Candia Giovanna,
La Regina Maria,
Mariniello Annamaria,
Pascaretta Nicolina,
Sica Simona,
Lisa Maria,
Pericolo Maria Teresa (L2),
Parente Irene (RC),
Di Sarli Giuseppina Igniva Irene (RC).
43
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Via G. Marconi - ATENA LUCANA (SA)
Telefono: 0975 76019
e-mail: [email protected]
Codice Meccanografico: SAMM89601V
Responsabile di plesso: PAGLIA Maria
La Scuola Secondaria di Primo Grado di Atena Lucana, ad indirizzo musicale, è formata da 4 classi,
tutte e quattro articolate a tempo prolungato.
Gli studenti provengono da un ambiente eterogeneo, le famiglie sono sensibili alle problematiche
della scuola e, di conseguenza, interessate alla formazione culturale - educativa dei propri figli.
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Oltre alle ore di educazione musicale già previste dall’ordinamento degli studi, viene attuato
l’insegnamento dello strumento musicale in tutte le classi. Gli alunni di ciascuna classe vengono
divisi in quattro gruppi per l’insegnamento di 4 diversi tipi di strumento musicale: flauto, violino,
chitarra e pianoforte. Le ore di insegnamento sono pomeridiane ed individuali e sono concordate
con l’insegnante di strumento.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ATENA LUCANA CAPOLUOGO
Coordinatrice di plesso
Docenti e Materie
Paglia Maria
Belcastro Salvatore
Ferrazzo Adele
Iacontino Maria Rosaria
Marzullo Gerlanda
Prisciantelli Vincenzo
Ammaccapane Giuseppe
Grassia Angela
Coppola Gaetano
Cammarano Antonio- Palladino
Viviana
Cimmino Tommaso
Di Gruccio Angelo
Di Mieri Michelina
Di Somma Anna
De Stefano Luisa- Merola Anna
Vito Verzellino
Petrarca Tiziana
Guazzo Elmina
Speranza Antonio – Cuomo
Annunziata
Morena Giulia Maria
Paglia Maria
Potignano Paola
Vitolo Marisa
Vertucci Carmelina
Imparato Vincenzo
Sostegno
Sostegno
Sostegno
Sostegno
Sostegno
Matematica
Arte
Tecnologia
Ed. Musicale
Arte
Matematica e Scienze
Italiano, Storia e Geografia
Religione
Francese
Flauto
Italiano - Storia –Geografia
Inglese
Ed. Fisica
Italiano Storia e Geografia
Italiano Storia e Geografia
Italiano
Pianoforte
Matematica e Scienze
Chitarra
ORGANIZZAZIONE ORARIA
Sede
Classi e
sezioni
Alunni
Funzionamento
Orario
45
Scuola dell’Infanzia
Atena Lucana Capoluogo
1 sezione
Ore8,00-16.30
32
Scuola dell’infanzia
Atena Lucana
Scalo
Scuola
dell'Infanzia
S. Antonio
Scuola
dell'Infanzia
Trinità
1
Sezione
3
31
81
sezioni
3
60
sezioni
Scuola Primaria
Atena Lucana
Capoluogo
3
Classi
34
Scuola Primaria
Atena Lucana Scalo
4
Classi
44
Scuola Primaria
Viscigliete
5
Classi
77
Dal lunedì al venerdì
con servizio mensa.
Ore8,00-16.30
Dal lunedì al venerdì
con servizio mensa
Ore8,00-16.30
Dal lunedì al venerdì
con servizio mensa
Ore8,00-16.30
Dal lunedì al venerdì
con servizio mensa
Classi 2ª e 3ª
ore 8:30-16:30
dal lunedì al venerdì
con servizio mensa
classe 5ª ore 8:30 13:00
lunedì-mercoledì-venerdì
ore 8:30 -16:30
martedì e giovedì
con servizio mensa
Classi 1ª - 3ª- 4ª
ore 8:30-16:30
dal lunedì al venerdì
con servizio mensa
classe 5^ ore 8:30 13:00
lunedì-mercoledì-venerdì
ore 8:30 -16:30
martedì e giovedì
con servizio mensa
Classi 1ª- 2ª - 3ª- 4ª
ore 8:30-16:30
dal lunedì al venerdì
con servizio mensa
classe 5ª ore 8:30 13:00
lunedì-mercoledì-venerdì
ore 8:30 -16:30
martedì e giovedì
con servizio mensa
46
Scuola Primaria
S.Antonio
Scuola Primaria
Cappuccini
5
Classi
5
classi
5
classi
87
69
98
Scuola Primaria
Fonti
Scuola Secondaria
di I grado
Atena Lucana
Capoluogo
5
classi
79
Classi 1ª- 2ª - 3ª- 4ª
ore 8:30-16:30
dal lunedì al venerdì
con servizio mensa
classe 5ª ore 8:30 13:00
lunedì-mercoledì-venerdì
ore 8:30 -16:30
martedì e giovedì
con servizio mensa
Classi 1ª- 2ª - 3ª- 4ª
ore 8:30-16:30
dal lunedì al venerdì
con servizio mensa
classe 5ª ore 8:30 13:00
lunedì-mercoledì-venerdì
ore 8:30 -16:30
martedì e giovedì
con servizio mensa
Classi 1ª- 2ª - 3ª- 4ª
ore 8:30-16:30
dal lunedì al venerdì
con servizio mensa
classe 5ª ore 8:30 13:00
lunedì-mercoledì-venerdì
ore 8:30 -16:30
martedì e giovedì
con servizio mensa
Classi 1^A 1^B 2^Ae 2B 3^A
Tempo prolungato:
ore 8:30 - 13:30
lunedì,martedì e giovedì
ore 8:30 - 17:30
mercoledì-venerdì
con servizio mensa.
Giorni di rientro per lo
strumento musicale
lunedì,martedì e giovedì
ore 12:30 – 13:30
musica d’insieme
ore 13:30 – 18:30
lezioni frontali di
strumento
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ORARIO SCOLASTICO
L’orario di servizio settimanale è regolato dall’art. 28 del CCNL.
“In coerenza con il calendario scolastico delle lezioni definito a livello regionale, l’attività di
insegnamento si svolge in



25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia
22 ore settimanali nella scuola elementare
18 ore settimanali nelle scuole e istituti d’istruzione secondaria ed artistica,
distribuite in non meno di cinque giornate settimanali.
Alle 22 ore settimanali di insegnamento stabilite per gli insegnanti elementari, vanno aggiunte 2 ore
da dedicare, anche in modo flessibile e su base plurisettimanale, alla programmazione didattica da
attuarsi in incontri collegiali dei docenti interessati, in tempi non coincidenti con l’orario delle
lezioni.”
Qui di seguito l’orario di servizio dei docenti nei vari ordini di scuola del Nostro Istituto.
48
49
50
51
52
53
54
ORARIO SCOLASTICO
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
55
GLI ASPETTI FONDANTI IL PERCORSO FORMATIVO:
ACCOGLIENZA – CONTINUITÀ – ORIENTAMENTO –
INCLUSIONE
ACCOGLIENZA ALUNNI
Gli alunni che per esigenze lavorative dei genitori sono a scuola prima dell’inizio
delle lezioni, saranno vigilati dai collaboratori scolastici in servizio nei plessi.
INTEGRAZIONE SCOLASTICA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI e B.E.S
L’attività di sostegno per gli alunni diversamente abili avviene attraverso la stesura
del Profilo Dinamico Funzionale che, sulla base della Diagnosi medica, viene
redatto in collaborazione con le ASL, le strutture territorialmente competenti e la
famiglia.
In seguito ad osservazioni sistematiche in tutti gli ambiti disciplinari, l’insegnante di
sostegno, sentito il parere del Consiglio di classe, predispone un Piano Didattico
Personalizzato, correlato alle disabilità dell’alunno stesso, alle conseguenti
difficoltà e alle potenzialità disponibili. Il P.E.P. permette l’individuazione di
obiettivi adeguati alle reali capacità dell’alunno al fine di favorire la crescita, la
maturazione ed il maggior grado di autonomia personale e sociale degli alunni
stessi.
Sempre in seguito ad osservazioni sistematiche, entro il 30 novembre, va
effettuato un monitoraggio per la rilevazione di alunni con Bisogni Educativi
Speciali. Individuati i casi, le docenti di classe stileranno per l’alunno il P.D.P. al fine
di facilitare i suoi processi di apprendimento.
I processi di apprendimento verranno facilitati sia attraverso un orario flessibile
degli insegnanti di sostegno, sia attraverso strategie, strumenti e metodi didattici
favorevoli ed idonei all’apprendimento(classi aperte,semplificazione dei libri di
testo, computer, uso di materiale concreto e di facile consumo).
La valutazione formativa, sia in itinere che finale, dovrà monitorare i progressi e gli
obiettivi effettivamente raggiunti dai bambini.
Molto importante sarà la collaborazione e la disponibilità tra il docente di
sostegno, contitolare delle classi in cui opera, e i docenti del team, corresponsabili
degli interventi didattici sul bambino disabile e con BES.
L’obiettivo fondamentale di tutte le attività educative e didattiche in ambito
scolastico è l’inclusione che presuppone l’interazione tra le diverse componenti
presenti sul territorio (ASL, Comune, Enti locali, varie agenzie formative) e la
scuola.
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INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO
I rapporti tra scuola e territorio sono molto importanti perché l'azione educativa mantenga un
contatto con la realtà del mondo circostante.
Per questo la scuola da molti anni intrattiene proficui rapporti con diversi enti territoriali ed
istituzionali : il rapporto ormai consolidato tra comunità scolastica e territorio contribuisce infatti
ad arricchire l’offerta formativa delle scuole.
In sintesi, la programmazione degli interventi a favore degli alunni in situazione di svantaggio , nella
Nostra Scuola, si propone di:
• realizzare una dimensione di benessere;
• far evolvere lo sviluppo personale;
• creare una reale inclusione nel gruppo classe e all’interno della scuola;
• elaborare un percorso di sviluppo e di apprendimento.
Anche quest’anno ci si avvarrà della consulenza e del supporto di diversi operatori del Piano di Zona
S4 che offriranno i loro servizi in particolare nei confronti degli alunni con bisogni educativi speciali.
Il Piano di Zona , strumento indicato dalla Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato
di interventi e servizi sociali, legge 8 novembre 2000 n. 328 (art. 19) e dalla Legge Regionale della
Campania con delibera n. 1826 del 4-05-2001 mette in rete interventi e servizi e garantisce servizi
e assistenza alle persone, alle famiglie o a determinate fasce specifiche di popolazione, anche
scolastica.
.
CONTINUITÁ DIDATTICO-EDUCATIVA:
UN VALIDO PROGETTO FORMATIVO
Il progetto di continuità educativo didattica fra la scuola dell’infanzia e la scuola
primaria e fra la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, sottolinea il
diritto dell’alunno/a ad un percorso scolastico unitario, organico e completo e si
pone l’obiettivo di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio
tra i diversi ordini di scuola. Questo richiede un percorso coerente che valorizzi le
competenze già acquisite dagli alunni e riconosca la specificità e le pari dignità
educativa di ogni segmento scolastico. Il progetto propone varie iniziative affinché
le occasioni di scambio siano occasioni di crescita comune tra alunni di età
57
differenti e possano diventare esperienze formative utili. La scuola, come servizio
culturale del territorio, è luogo di orientamento e ha l’obbligo di garantire
all’alunno una continuità formativa. Il progetto prevede iniziative da attenuarsi in
verticale, con azioni che coinvolgono gli alunni e i docenti di diversi ordini di scuola
e in orizzontale con il territorio e con le famiglie degli alunni.
FINALITA’
 Garantire la continuità del processo educativo tra scuola dell’infanzia, scuola
primaria e scuola secondaria di primo grado da intendersi come percorso
formativo integrale e unitario.
 Orientare e sostenere i bambini nel passaggio da un ordine di scuola all’altro
mediante iniziative di accoglienza, in ingresso (raccordo scuola dell’infanzia-scuola
primaria) e in uscita ( raccordo primaria-secondaria di primo grado ).
 Garantire pari opportunità nel rispetto delle diversità.
 Promuovere la realizzazione di attività comuni e la comunicazione delle esperienze
mediante incontri concordati fra le classi.
 Favorire iniziative di continuità orizzontale con le famiglie e il territorio.
OBIETTIVI
 Creare un clima di collaborazione e di costruttivo confronto fra i docenti dei tre
ordini di scuola per condividere percorsi educativi e didattici all’insegna della
continuità.
 Prendere e mantenere i contatti con gli insegnanti referenti dei tre ordini di scuola.
 Predisporre prove di uscita nella classi quinte della scuola primaria e di entrata
delle classi secondarie di primo grado per verificare il possesso dei prerequisiti.
 Stabilire criteri uniformi per la raccolta e la diffusione di informazione tra i tre
ordini di scuola.
 Stabilire i contatti per la raccolta e la diffusione di informazione tra i diversi ordini
di scuola.
 Partecipare ad iniziative promosse dai tre ordini di scuola.
 Organizzare incontri tra insegnanti delle classi ponte relativamente ai casi che
necessitano di un passaggio di informazioni più dettagliato.
PLESSI E CLASSI COINVOLTE
Scuola dell’infanzia: plessi di Trinità, S. Antonio, Atena Capolugo, Atena Scalo
(bambini di 5 anni).
Scuola primaria: plessi di Fonti, S. Antonio, Cappuccini, Viscigliete, Atena
Capoluogo, Atena Scalo (classi quinte).
Scuola secondaria di primo grado: plesso di Atena Lucana e plessi di Sala
Consilina.
58
59
ORIENTAMENTO
Orientarsi vuol dire effettuare delle scelte ma anche essere consapevoli che queste
non sono definitive perché crescono con l’individuo trasportandolo alla ricerca di
un continuo dover essere. La flessibilità e l’adattabilità alle molteplici situazioni
sociali e personali è un obiettivo formativo prioritario, che conduce alla
consapevolezza e al bisogno di accettare, tollerare e confrontarsi senza perdere,
però, mai la certezza della propria identità. L’orientamento, dunque, dura per tutta
l’esistenza poiché l’apprendimento non è mai definito e le capacità non sono
statiche ma dinamiche e soggette ad evoluzioni.
PERCORSI PER L’ORIENTAMENTO
Orientamento per la conoscenza di sé:
 essere consapevole della propria corporeità;
 conoscere regole e abitudini sociali, religiose e familiari locali.
Orientamento negli interessi e nelle attitudini:
 riconoscere il significato di interesse e di attitudine;
 osservare, rilevare dati utilizzando tecniche e strumenti.




Orientamento per la convivenza tra pari, nella famiglia e nella società
conoscere il significato sociale di diritto e di dovere;
riconoscere norme e regole all’interno di gruppi;
comprendere il significato di diverso.
Conoscere il significato e il valore morale della nostra Costituzione
Orientamento per lo studio delle discipline:
 riconoscere termini, concetti e regole fondamentali delle discipline;
 riconoscere elementi, somiglianze e analogie tra concetti e regole.
Orientamento per le scelte future:
 Raccogliere, classificare informazioni;
 usare i linguaggi e gli strumenti delle diverse discipline.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica e la valutazione sono punti essenziali e delicati dell’intero processo di
apprendimento perché mettono in evidenza le effettive capacità intellettive,
espressive, conoscitive, di relazione e il comportamento dell’alunno e le capacità
organizzative, metodologiche e didattiche dell’insegnante.
Si realizzano, quindi, verifiche iniziali per valutare la presenza di competenze
maturate nella scolarità precedente, la capacità relazionale, l’emotività e
l’affettività, la capacità di organizzare il lavoro e la carica motivazionale verso la
scuola.
60
Si realizzano verifiche in itinere attraverso colloqui, prove scritte, prove pratiche
per stabilire il raggiungimento degli obiettivi e le eventuali attività differenziate nel
gruppo classe.
La Funzione strumentale della gestione del P.O.F. predispone le modulistica adeguata ad effettuare
le rilevazioni periodiche sul piano del monitoraggio e della valutazione.
La valutazione globale e analitica avrà scansione quadrimestrale.
Tutto il processo di analisi, interventi, verifica e valutazione sfocerà nella compilazione della
Scheda di Valutazione dell’alunno.
61
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
62
PARTE I
REGOLAMENTO CONSIGLIO D’ISTITUTO
Art. 1. Il Consiglio d’Istituto del Comprensivo Sala Consilina – Viscigliete -, eletto secondo le norme vigenti, è
composto da 19 membri. Le riunioni sono disciplinate dalla legge e dal presente regolamento. Le attribuzioni
sono regolate dall’art. 10 del T.U. 297/94.
Art. 2. La prima convocazione del Consiglio è disposta dal Dirigente Scolastico. Nella prima seduta vengono
eletti il Presidente, l’eventuale Vice Presidente e i membri della Giunta Esecutiva. Per la validità della riunioni
è richiesta la presenza di almeno 10 Consiglieri.
Art. 3. Il Consiglio d’Istituto dura in carica 3 anni, durante i quali si provvede alla sostituzione degli eventuali
membri decaduti, dimissionari o che siano risultati assenti ingiustificati a tre incontri consecutivi.
È presieduto da un genitore eletto tra tutti i membri del Consiglio.
I compiti e le funzioni del Consiglio d'Istituto sono definiti dall'art. 10 del D.Lgs. 16/04/1994 n. 297 e dagli art.
2/3/4/5 del DPR 275/99 come modificato dai DPR 156/99 e 165/01, nonché, per la parte contabile, dal
D.I.44/2001:





Elabora e adotta gli indirizzi generali del POF e determina le forme di autofinanziamento;
Approva il Programma annuale entro il 15 dicembre dell'anno precedente a quello di riferimento;
Verifica lo stato di attuazione del programma entro il 30 giugno;
Approva le modifiche al programma annuale;
Approva, entro il 30 aprile, il Conto Consuntivo predisposto dal D.S.G.A. e sottoposto dal D.S.
all'esame del Collegio dei revisori dei conti;
 Stabilisce l'entità del fondo per le minute spese;
 Ratifica i prelievi dal fondo di riserva effettuati dal D.S. entro 30 giorni;
 Determina i criteri e i limiti delle attività negoziali che rientrano nei compiti del D.S.
Art. 4. COMPETENZE DELLA GIUNTA ESECUTIVA




Predispone la relazione sul Programma annuale;
Propone il Programma Annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto;
Propone l’ordine del giorno del Consiglio di Istituto;
Propone le modifiche al Programma annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto.
Avendo il DPR 275/99, recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, abrogato i commi
9, 10, 11 dell'art. 5 del D.Lgs 297/94, la giunta esecutiva non ha più competenze in materia di provvedimenti
disciplinari a carico degli alunni, essendo queste state trasferite all'Organo di Garanzia interno all'Istituto.
Art. 5. La Giunta esecutiva ha i compiti istruttori ed esecutivi rispetto all’attività del Consiglio.
La Giunta Esecutiva del Consiglio di Istituto è così composta:
- 1 docente, 1 rappresentante ATA e 2 genitori eletti tra i componenti del Consiglio di Istituto;
- il Dirigente Scolastico che ne è membro di diritto e la presiede;
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- il D.S.G.A. ne è membro di diritto e svolge le funzioni di segretario della giunta stessa.
La Giunta Esecutiva viene convocata dal Presidente in tempi utili alla successiva convocazione del Consiglio
di Istituto.
E’ consentita la partecipazione ai lavori della giunta al Presidente del Consiglio di Istituto o, in sua assenza, al
Vice Presidente.
Art. 6. Il Consiglio d’Istituto è convocato dal Presidente con lettera scritta e/o tramite invio di e-mail a tutti i
componenti, contenente l’ordine del giorno, la relativa documentazione e l’indicazione di eventuali relatori,
con preavviso di:
- Almeno 5 giorni per le sedute ordinarie.
- Almeno 3 giorni per le sedute straordinarie.
- Almeno 1 giorno per le sedute urgenti.
La convocazione urgente può essere disposta solo dal Presidente della Giunta Esecutiva anche
telefonicamente. Per le convocazioni della Giunta Esecutiva valgono le stesse modalità. Copia della
convocazione va affissa all’albo delle diverse scuole e pubblicata sul sito internet dell’Istituto.
Le riunioni del Consiglio d’Istituto sono aperte a tutti gli elettori (senza diritto d’intervento), tranne nei casi
in cui siano in discussione argomenti concernenti persone.
Art. 7. Di ogni riunione viene redatto un verbale in cui sono riportate in sintesi le discussioni e le decisioni
adottate. Le deliberazioni, invece, devono essere riportate in modo chiaro e per esteso. È facoltà di ogni
consigliere far mettere a verbale le proprie dichiarazioni, proposte e osservazioni. Il verbale è approvato
nella seduta successiva. Copia delle deliberazioni adottate viene affissa all’albo e pubblicata sul sito
dell’Istituto entro 20 giorni da quello della seduta e vi rimane per almeno 10 giorni. Non sono soggetti a
pubblicazioni gli atti concernenti singole persone, salvo contraria richiesta scritta degli interessati.
Art. 8. Possono partecipare alle riunioni a titolo consultivo gli specialisti che operano in modo continuativo
nella scuola, i rappresentanti della Provincia, del Comune, delle OO.SS., ecc…, al fine di approfondire l’esame
di problemi riguardanti la vita e il funzionamento della scuola. Essi hanno diritto di parola solo se
espressamente invitati, ma non di voto.
Art. 9. Prima che abbia inizio la discussione di un argomento posto all' ordine del giorno, ogni membro del
Consiglio di Istituto può presentare una mozione d'ordine che può essere di uno dei due tipi seguenti:
- sospensiva, finalizzata a rinviare la discussione dell'argomento;
- modificativa della sequenza dei punti all’ordine del giorno non ancora discussi.
La questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione.
Sulla mozione d'ordine, dopo l’illustrazione da parte del proponente, vi possono essere solo un intervento a
favore ed uno contro, di non oltre cinque minuti ciascuno.
Sull'accoglimento della mozione si pronuncia quindi il Consiglio di Istituto con votazione palese.
La mozione si ritiene approvata se ottiene la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi.
L'approvazione della mozione d'ordine ha effetto immediato.
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La mozione d’ordine non è ammissibile qualora non sia compatibile con le norme vigenti, con le scadenze
previste, con quanto previsto dal POF e dai Regolamenti ad esso connessi.
Art. 10. La votazione può essere palese e segreta secondo le norme di legge. La votazione palese viene
effettuata per alzata di mano o per appello nominale; la votazione segreta avviene per mezzo di schede. Le
deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. La votazione è segreta
quando si faccia questione di persone. Il Presidente, assistito dal Segretario, accerta il risultato di ogni
votazione e lo proclama.
Art. 11. Le proposte dei Consiglieri di inserire argomenti all’ordine del giorno della successiva riunione del
Consiglio d’Istituto devono pervenire per iscritto alla Giunta Esecutiva o al Presidente del Consiglio di Istituto
con 10 giorni di anticipo o essere verbalizzate nell’ultima riunione del Consiglio.
Art. 12. Quando il Presidente è assente, presiede la riunione il Vice Presidente. In caso di assenza di entrambi
presiede la riunione il consigliere-genitore più anziano d’età. Il Presidente ha libero accesso agli uffici della
scuola per la esigenze conseguenti al suo mandato e ha diritto ad avere dalla Giunta Esecutiva e dal Dirigente
Scolastico tutte le informazioni e la documentazione relative alle materie di competenza del Consiglio.
PARTE II
PARTECIPAZIONE E ORGANI COLLEGIALI
Art. 13. Al fine di realizzare la partecipazione nella gestione della scuola, così che essa assuma il carattere di
una comunità che interagisca con la più vasta comunità sociale e civile, il D. P. R. 416/74 ha istituito i seguenti
OO.CC.
A livello di Circolo e d’Istituto: Collegio Docenti, Consiglio di Classe, Consiglio d’Interclasse, Consiglio di
Intersezione, Comitato di Valutazione dei Docenti.
Sono previste, inoltre, Assemblee dei Genitori.
Art. 14. Per quanto attiene alle competenze dei singoli OO.CC., valgono le disposizioni del T.U. 297/94.
Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri e programma la propria attività nel tempo,
in rapporto alle proprie competenze.
Art. 15. Il Collegio Docenti è composto da tutto il personale insegnante a tempo indeterminato e
determinato in servizio nell’istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico, il quale attribuisce le funzioni di
Segretario ad uno dei docenti- collaboratori. Il Collegio Docenti può articolarsi in Commissioni.
Il Collegio Docenti è convocato secondo le modalità e per le competenze previste dall’art. 7 del T.U. 297/94 e
dalle norme di legge. La partecipazione dei docenti alle riunioni è obbligatoria.
65
Art. 16.CONSIGLI DI INTERSEZIONE – INTERCLASSE – CLASSE
Il Consiglio di Intersezione nella Scuola dell’Infanzia, i Consigli di Interclasse nella Scuola Primaria ei Consigli
di Classe nella Scuola Secondaria di Primo Grado sono rispettivamente composti:
 dai docenti delle sezioni dello stesso plesso nelle Scuole dell’Infanzia;
 dai docenti delle classi dello stesso plesso nelle Scuole Primarie;
 dai docenti di ogni singola classe nelle Scuole Secondarie di Primo Grado.
Fanno parte altresì dei Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe
 nella Scuola dell’Infanzia e nella Scuola Primaria, per ciascuna delle sezioni o delle classi funzionanti,
un rappresentante eletto dai genitori degli alunni iscritti;
 nella Scuola Secondaria di Primo Grado, fino a quattro rappresentanti elettidai genitori degli alunni
iscritti a ciascuna classe funzionante.
I Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe sono presieduti dal DS o da un docente da lui delegato e si
esprimono sulle materie di cui al D.Lvo n° 297/1994. Le competenze relative alla progettazione didattica, al
coordinamento interdisciplinare, alla valutazione dei processi di apprendimento degli alunni, spettano ai
Consigli di cui al presente articolo con la sola presenza dei docenti che ne fanno parte.
Art. 17. Il Comitato di Valutazione a decorrere dal corrente anno scolastico sarà costituito secondo quanto
prevede la legge di riforma della scuola, legge 107 del 13/07/2015, art. 129 comma 2 - “ Il comitato ha la durata
di tre anni scolastici , è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito dai seguenti componenti: a) tre
docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio d’istituto; b)
due rappresentanti dei genitori ,per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione; c) un componente
esterno individuato dall’ufficio scolastico regionali tra docenti,dirigenti scolastici e dirigenti tecnici .
Art. 18. I momenti d’incontro tra genitori ed insegnanti (assemblee e colloqui) sono occasioni privilegiate per
il passaggio d’informazioni sulla vita della scuola e sul percorso formativo degli alunni e si svolgono in
conformità a quanto deciso nel Collegio Docenti.
Indicativamente:
Per la Scuola Primaria
 4 incontri assembleari (le programmazioni annuali e le iniziative legate alla loro realizzazione, come
viaggi ed uscite, interventi d’esperti….., vengono presentate ai genitori durante la prima assemblea
dell’anno scolastico, mentre le programmazioni e le verifiche periodiche sono illustrate nei consigli
d’Interclasse);
 2 incontri quadrimestrali per la consegna del documento di valutazione;
 2 incontri per i colloqui individuali.
Per la Scuola Secondaria di Primo Grado
 1 assemblea di classe con tutti i genitori per la presentazione della Programmazione annuale;
 1 consiglio di classe a cadenza bimestrale con la sola presenza dei docenti e dei rappresentanti di
classe o di tutti i genitori, per la valutazione periodica dell’andamento didattico disciplinare;
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Ulteriori assemblee di classe dei genitori, da svolgersi nei locali delle scuole dell’Istituto, possono essere
convocate dai genitori eletti dai Consigli di Classe e d’Interclasse. La richiesta deve pervenire al Dirigente
scolastico con almeno 5 giorni d’anticipo, si devono svolgere in orario pomeridiano e devono concludersi
entro le ore 20.00.
L’Assemblea d’Istituto e di Plesso è convocata su richiesta del Presidente dell’Assemblea, ove sia stato
eletto, o della maggioranza dell’eventuale Comitato dei Genitori, oppure da almeno 100 genitori.
Il Dirigente Scolastico autorizza la convocazione e i genitori promotori ne danno comunicazione mediante
affissione all’albo o distribuzione di avvisi nelle classi, rendendo noto anche l’ordine del giorno.
All’Assemblea possono partecipare con diritto di parola sia il Dirigente Scolastico, sia gli Insegnanti.
Art. 19. I Rappresentanti dei Genitori dei Consigli di Classe e d’Interclasse possono formare un Comitato
Genitori.
Il Comitato Genitori è composto dai rappresentanti dei genitori dei Consigli di Classe e d’Interclasse e si
organizza secondo proprio regolamento.
67
PARTE III
NORME DI COMPORTAMENTO
CAPO I SCUOLA DELL’INFANZIA
Art. 20 INGRESSO ALUNNI
a)Dalle ore 8.00 e fino alle ore 9.00 gli alunni sono accolti a scuola accompagnati dai propri genitori ovvero
da persone adulte delegate dagli stessi. Prima di affidare i propri bambini alle insegnanti, i genitori
provvedono a svestirli negli spazi appositamente predisposti.
b) Gli insegnanti presenti accolgono gli alunni dedicando loro tutte le attenzioni di cui hanno bisogno e –se
necessario – scambiano rapidamente con i genitori le più rilevanti comunicazioni riguardanti la vita
quotidiana dei bambini.
c) I signori genitori (ovvero i loro delegati) sono tenuti a rispettare in modo rigoroso gli orari: ciò non solo
per ovvie esigenze organizzative, ma anche e soprattutto per consentire il regolare svolgimento delle
attività educative e didattiche. I signori genitori che occasionalmente giungono a scuola dopo le ore 9.00 a
causa di qualche imprevisto dovranno compilare gli appositi moduli per giustificare il ritardo, consegnandoli
alle insegnanti. Qualora i ritardi occasionali e non preventivamente comunicati alle insegnanti tendano a
diventare abitudinari, il Dirigente (o il docente delegato) provvederà a richiamare per iscritto i signori
genitori al rispetto degli orari. Nel caso in cui nemmeno l’invito formale di cui si è appena detto fosse
efficace, il Dirigente potrà disporre la non ammissione dell’alunno per l’intera giornata.
d) In tutti i casi in cui i signori genitori - per improrogabili esigenze familiari ovvero per visite mediche – sono
costretti ad arrivare in ritardo a scuola potranno farlo solo fino alle ore 11.30, compilando ovviamente
l’apposito modulo giustificativo del ritardo.
e)In tutti i casi in cui è possibile, le insegnanti dovranno comunque essere informate preventivamente del
ritardo anche per consentire di includere il bambino tra coloro che devono pranzare a scuola. A riguardo si
sottolinea che l’indagine quotidiana sul numero di pasti da preparare per i bambini presenti si conclude al
massimo entro le ore 9.30.
f)In tutte le fasi dell’ingresso degli alunni, le collaboratrici scolastiche non solo coadiuvano le insegnanti, ma
svolgono anche un ruolo diretto di rapporto con l’utenza orientando i genitori con riguardo particolare verso
quelli dei bambini nuovi iscritti.
g) Se necessario, le collaboratrici scolastiche devono intervenire per invitare cortesemente i signori genitori
a rispettare le regole che la scuola si è date (lasciare gli ombrelli all’ingresso, non sostare oltre il necessario
negli spazi comuni, ecc.).
h) Alle ore 9.00 il cancello principale della scuola dovrà comunque essere chiuso. Gli alunni che utilizzano il
Servizio Comunale di Trasporto (SCT) vengono affidati alle collaboratrici scolastiche a cura degli assistenti
presenti sullo Scuolabus.
Art. 21 USCITA ALUNNI
a) La fase dell’uscita degli alunni ha inizio alle ore 16.00 e termina alle ore 16.30. Al momento dell’uscita
i genitori ovvero gli adulti delegati devono entrare nella sezione per prendere i propri bambini
provvedendo poi a rivestirli negli appositi spazi comuni. Dopo le ore 16.00 non è consentito ai signori
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genitori sostare nell’edificio scolastico (salvo che non abbiano fissato un colloquio con le insegnanti)
ovvero nel giardino. Le collaboratrici scolastiche hanno comunque l’obbligo di chiudere l’ingresso
della scuola alle ore 16.30.
b) Gli alunni che fruiscono del SCT vengono affidati all’assistente dello scuolabus a cura delle collaboratrici
scolastiche che peraltro provvedono anche a rivestire i bambini.
c) Sono eccezionalmente consentite le uscite anticipate (per improrogabili esigenze familiari, per visite
mediche). In tutti i casi in cui è possibile, le insegnanti dovranno essere informate preventivamente
dell’uscita anticipata ed hanno l’obbligo di affidare i bambini solo ai genitori o a persone dagli stessi
delegate.
d) Per delegare altre persone (anche i nonni) a ritirare i propri figli da scuola i signori genitori devono
compilare il modulo apposito disponibile presso ogni sede scolastica, avendo cura di informare la persona
delegata che le insegnanti potranno chiedere di esibire il documento di identità. Le deleghe possono avere
durata variabile (annuale o temporanea) che dovrà essere chiaramente specificata al momento della
compilazione del modulo che deve essere consegnato alle insegnanti.
. Art. 22 INSERIMENTO ALUNNI NUOVI ISCRITTI
a) Nei giorni che precedono l’inizio delle attività educative e didattiche le insegnanti incontrano
individualmente tutti i genitori degli alunni nuovi iscritti per concordare con gli stessi i tempi e le modalità
dell’inserimento di ogni singolo bambino avendo anche riguardo per le esigenze lavorative dei genitori
medesimi.
b) Per l’intera durata del periodo di inserimento concordato da genitori e docenti gli orari di ingresso e di
uscita potranno differenziarsi rispetto a quelli indicati negli artt. 20 e 21.
c) Una fase di inserimento con orari differenziati e concordati tra genitori e docenti potrà essere prevista
anche per i bambini che vengono iscritti nel corso dell’anno scolastico.
Art.23. FREQUENZA TURNO ANTIMERIDIANO
a)Gli alunni i cui genitori all’atto dell’iscrizione optano per la frequenza del solo turno antimeridiano
dovranno osservare il seguente orario: ingresso: dalle ore 8.00 alle 9.00 uscita: ore 13.00.
b) Formulando apposita richiesta al Dirigente scolastico i signori genitori potranno ottenere di ampliare la
frequenza al turno pomeridiano anche durante l’anno scolastico.
Art. 24. VIGILANZA
a) Per l’intera durata di ogni giornata scolastica, i docenti e le collaboratrici scolastiche –nell’ambito delle
rispettive competenze e sempre in pieno accordo fra loro – devono attivare tutte le strategie necessarie per
esercitare una costante vigilanza sugli alunni la cui incolumità fisica deve essere considerata un valore
assoluto.
b) Ciascun docente deve avere costantemente sotto controllo tutti gli alunni della propria sezione.
Allorquando sono organizzate attività che prevedono la formazione di gruppi di alunni provenienti da più
sezioni, il docente che conduce l’attività è anche responsabile della vigilanza. Nei casi in cui sono realizzate
attività che prevedono la partecipazione di esperti esterni, i docenti sono sempre presenti ed in qualunque
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momento possono chiedere all’esperto di interrompere o di modificare l’attività svolta se ravvisano rischi
per l’incolumità dei bambini. Allorquando sono programmate attività che prevedono la contemporanea
presenza di due o più docenti, questi ultimi sono corresponsabili della vigilanza degli alunni.
c) Nella fase di progettazione delle attività educative e didattiche le insegnanti devono attentamente
considerare tutte le variabili che interferiscono con l’obbligo di tutelare in via prioritaria l’incolumità fisica
degli alunni. Tutto il materiale didattico – ivi incluso quello di facile consumo – deve essere messo a
disposizione dei bambini solo se conforme a tutti i requisiti di sicurezza previsti dalle norme vigenti, ivi
incluse quelle relative alla atossicità dei materiali stessi. E’ fatto assoluto divieto non solo di dare in uso, ma
anche di lasciare in luoghi accessibili agli alunni materiali oggettivamente assai pericolosi: taglierine, forbici a
lama lunga ovvero con punte non arrotondate, flaconi di detersivo.
d) Per collaborare attivamente con la scuola, le famiglie degli alunni avranno cura di scegliere
quotidianamente per i loro figli l’abbigliamento più sicuro e più funzionale allo svolgimento delle attività,
evitando di far loro indossare collanine, orecchini, anellini, braccialetti, cinture, ecc. Gli occhiali da vista
dovranno essere strutturati con materiali antiurto ed infrangibili. Al di là di singoli ed innocui oggetti a cui i
bimbi sono talvolta molto legati (es. peluche), i genitori eviteranno di portare a scuola giocattoli senza un
preventivo accordo con le insegnanti.
e) Il personale ausiliario – oltre che collaborare attivamente con i docenti – ha responsabilità dirette e
specifiche sulla vigilanza degli alunni durante le fasi di ingresso e di uscita; quando è chiamato a sostituire per
brevi periodi un’ insegnante che deve eccezionalmente allontanarsi dall’aula ovvero nei momenti in cui i
bimbi utilizzano i servizi igienici esterni alle aule.
Art.25. ASSENZE
a) I docenti annotano quotidianamente sul registro di sezione le presenze degli alunni.
b) Avuto riguardo per la particolare natura della scuola dell’infanzia, le assenze di breve durata (quelle cioè
che si concludono nell’arco della settimana in cui hanno inizio) possono essere giustificate anche
verbalmente alle insegnanti che ne prendono nota sul registro di sezione. Le assenze più lunghe invece
devono essere giustificate per iscritto dai genitori che utilizzeranno l’apposito modulo presente in ogni
sezione. Nei casi in cui l’assenza è prolungata per esigenze familiari, i genitori avvertiranno preventivamente
le insegnanti.
c) Se un alunno rimane assente per più di trenta giorni consecutivi senza alcuna formale giustificazione da
parte dei genitori, perde il diritto alla frequenza e viene depennato dal registro degli iscritti. La stessa
procedura viene applicata anche per gli alunni iscritti al servizio di prolungamento. Pertanto la regolare
frequenza scolastica fino alle ore 16.30 e la non giustificata e prolungata assenza dalla attività di
prolungamento comporta l’esclusione dal servizio in parola.
d) Gli alunni devono essere portati a scuola in buone condizioni di salute. La decisione di accogliere a scuola
un alunno al quale sono stati applicati punti di sutura, protesi gessate, bendature rigide, ecc. compete alle
insegnanti per le responsabilità e gli obblighi che le stesse hanno in tema di vigilanza. In ogni caso i docenti
non potranno accogliere a scuola un alunno nelle condizioni sopraindicate se i signori genitori non
esibiscono una certificazione medica che espliciti il parere del medico favorevole alla frequenza scolastica e
se gli stessi non sottoscrivono una dichiarazione di piena assunzione di tutte le responsabilità derivanti dalla
presenza a scuola del bambino.
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Art. 26. SERVIZIO MENSA
a) A partire dalle ore 11.45 gli alunni – sotto l’attenta sorveglianza delle insegnanti – si recano negli spazi
utilizzati come refettorio per pranzare. Avuto riguardo per l’alto valore educativo e socializzante dell’intero
periodo quotidianamente dedicato al pranzo, le insegnanti si organizzeranno per assicurare attenzione e
cura ad ogni singolo bambino, costruendo gradualmente le condizioni per l’esercizio sempre più
consapevole dell’autonomia personale.
b) Il servizio di refezione (SRS) ricade interamente sotto la responsabilità dell’Amministrazione Comunale e –
per essa – dell’Azienda appaltatrice del servizio stesso. L’organizzazione del servizio dovrà essere conforme
alle norme sanitarie che regolano la ristorazione collettiva dei soggetti minori. Per definire i menù e
formulare pareri e proposte sulla gestione del servizio, l’Amministrazione Comunale costituisce annualmente
la Commissione mensa con la partecipazione di genitori volontari. I membri della Commissione sono
autorizzati ad entrare nell’edificio scolastico per svolgere i loro compiti, rispettando ovviamente il presente
regolamento e senza comunque intervenire direttamente sugli alunni.
c) Nel caso in cui i docenti, ovvero il personale ausiliario, dovesse riscontrare qualche anomalia nelle pietanze
che vengono somministrate dovranno immediatamente attivare la procedura di segnalazione telefonica e se
necessario scritta del problema all’Ufficio di Segretaria della Scuola, che provvederà a trasmettere
comunicazione al Comune di Atena Lucana e/o di Sala Consilina, ed agli operatori dell’Azienda appaltatrice
del servizio. Sia il Comune che l’Azienda dovranno intervenire con ogni urgenza per accertare e risolvere
l’eventuale problema.
d) I genitori degli alunni che – per motivi religiosi o sanitari – necessitano di diete particolari per brevi periodi
ovvero per un intero anno scolastico, dovranno attenersi alle regole fissate dai competenti Uffici Comunali.
A riguardo, i docenti e il personale ausiliario potranno svolgere nei confronti dei genitori una funzione di
informazione e di orientamento.
e) Viste le vigenti disposizioni igienico-sanitarie, a scuola non è consentita la somministrazione di cibi e
bevande diverse da quelle fornite dal servizio di ristorazione scolastica.
CAPO II SCUOLA PRIMARIA
Art. 27. INGRESSO ALUNNI
a) Cinque minuti prima dell’ inizio delle attività didattiche gli alunni entrano a scuola dal portone principale di
ciascuna sede. I cc.ss. vigilano affinché l’ingresso degli alunni avvenga in modo fluido ed ordinato. I signori
genitori (o chi per loro) potranno accompagnare gli alunni fino ai cancelli di ingresso che comunque devono
essere lasciati liberi per consentire ai bambini ed alle bambine una entrata agevole e sicura.In casi deltutto
eccezionali (es. alunni con protesi gessate, ecc.) e previa richiesta scritta e motivata al DS, potrà essere
consentito ai genitori di accompagnare i propri figli fin dentro l’edificio scolastico.
b)I signori docenti accolgono gli alunni delle proprie classi negli atrii all’ingresso degli edifici e li
accompagnano nelle rispettive aule.
c) Gli alunni che utilizzano quotidianamente il SCT devono essere raggruppati ed accompagnati direttamente
dalle assistenti del servizio comunale di trasporto all’ingresso principale ed avranno anche cura di affidarli
alle cc.ss. in servizio.
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d) I signori genitori (ovvero i loro delegati) sono tenuti a rispettare in modo rigoroso gli orari: ciò non solo
per ovvie esigenze organizzative, ma anche e soprattutto per consentire il regolare svolgimento delle
attività educative e didattiche.
e) I signori genitori che occasionalmente giungono a scuola dopo l’orario di inizio delle attività didattiche a
causa di qualche imprevisto dovranno giustificare il ritardo. Sarà compito dei collaboratori scolastici
accompagnare gli alunni in classe Qualora i ritardi occasionali e non preventivamente comunicati alle
insegnanti tendano a diventare abitudinari, il Dirigente (o il docente delegato) provvederà a richiamare per
iscritto i signori genitori al rispetto degli orari. Nel caso in cui nemmeno l’invito formale di cui si è appena
detto fosse efficace, il Dirigente potrà disporre la non ammissione dell’alunno per l’intera giornata.
f) In tutti i casi in cui i signori genitori - per improrogabili esigenze familiari ovvero per sottoporre i propri figli
a visite mediche programmate – sono costretti ad arrivare in ritardo a scuola, potranno farlo solo
rispettando i seguenti orari: dalle ore 10.30 alle ore 10.45 (durante il primo intervallo); al termine delle lezioni
antimeridiane (ore 12.30, ovvero ore 13.00); all’inizio delle lezioni pomeridiane. Si raccomanda ai signori
genitori di informare preventivamente del ritardo gli insegnanti anche per consentire di includere il bambino
tra coloro che devono pranzare a scuola.
g) In tutte le fasi dell’ingresso degli alunni, i cc.ss. non solo coadiuvano le insegnanti, ma svolgono anche un
ruolo diretto di rapporto con l’utenza, orientando i genitori con riguardo particolare verso quelli degli alunni
più piccoli e/o nuovi iscritti. Se necessario, i cc.ss. devono intervenire per invitare cortesemente i signori
genitori a rispettare il presente Regolamento.
h) Terminata la fase dell’ingresso degli alunni, i cc.ss. avranno cura di chiudere il portone della scuola. I
signori genitori che accompagnano in ritardo i propri figli eviteranno di lasciare questi ultimi da soli davanti al
portone di ingresso della scuola.
Art. 28. USCITA ALUNNI
a) In relazione ai modelli organizzativi consolidati nelle Scuole Primarie dell’Istituto, i docenti avranno cura di
preparare gli alunni all’uscita da scuola nei cinque minuti che precedono la fine delle attività e si
adopereranno perché i bambini lascino in ordine la loro aula.
b) Ciascun docente accompagnerà ordinatamente i propri alunni fino al portone di uscita.
c) Al momento dell’uscita, i genitori (o chi per loro) attenderanno i bambini negli spazi antistanti i cancelli,
senza ostruire questi ultimi per agevolare il deflusso degli alunni. Salvo che non abbiano fissato un colloquio
con le insegnanti, i signori genitori eviteranno di entrare a scuola o di sostare negli spazi antistanti gli edifici
scolastici.
d)Gli alunni che fruiscono del SCT vengono affidati all’assistente dello Scuolabus a cura dei cc.ss.
e) Avuto riguardo per il fatto che i docenti hanno l’obbligo contrattuale di accompagnare e di vigilare sui loro
alunni fino all’uscita dalla scuola, i signori genitori (ovvero i nonni o una persona di loro fiducia) hanno la
responsabilità di attendere i propri figli all’uscita. Nel caso in cui alcuni genitori – soprattutto quelli degli
alunni più grandi – ritengano che i loro figli possano tornare autonomamente a casa avranno cura di
formalizzare questa loro decisione attraverso una comunicazione indirizzata agli insegnanti che la
inseriranno nel registro di classe.
f)Per quanto attiene invece l’uscita degli alunni più piccoli, è auspicabile la più ampia collaborazione
informativa tra genitori e docenti, ferma restando la responsabilità delle famiglie di organizzarsi in modo che
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i bambini e le bambine siano accolti all’uscita da persone a loro note. Sia i genitori che i docenti condividono
la responsabilità di informare/educare i bambini a rientrare immediatamente nei locali scolastici nel caso in
cui non incontrino all’uscita la persona che loro attendono. In tali casi, sia l’insegnante interessato che i
collaboratori scolastici si prenderanno cura del bambino o della bambina contattandone immediatamente la
famiglia.
g) Sono eccezionalmente consentite le uscite anticipate per improrogabili esigenze familiari, per visite
mediche occasionali ecc. previa compilazione degli appositi moduli. In tutti i casi in cui è possibile, gli
insegnanti dovranno essere informati preventivamente dell’uscita anticipata ed hanno l’obbligo di affidare i
bambini solo ai genitori o a persone dagli stessi formalmente delegate, acquisendo la delega stessa nel
registro di classe. Nei soli casi in cui l’uscita anticipata viene richiesta per periodi di durata medio/lunga (es.
terapie mediche prolungate ecc.), i genitori formalizzeranno al DS una richiesta motivata e documentata che
– se accolta – verrà vidimata e consentirà ai genitori di non compilare ogni volta il citato modulo per l’uscita
anticipata.
h) Per delegare altre persone (anche i nonni) a ritirare i propri figli da scuola, i signori genitori devono
preventivamente compilare il modulo/delega disponibile presso ogni sede scolastica, avendo cura di
informare la persona delegata che le insegnanti potranno chiedere di esibire il documento di identità se non
conoscono personalmente la persona delegata. Le deleghe possono avere durata variabile (annuale o
temporanea) che dovrà essere chiaramente specificata al momento della compilazione del modulo che deve
essere consegnato alle insegnanti ed acquisito nel registro di classe.
Art.29. VIGILANZA
a) Per l’intera durata di ogni giornata scolastica, i docenti e i collaboratori scolastici – nell’ambito delle
rispettive competenze e sempre in pieno accordo fra loro – devono attivare tutte le strategie necessarie per
esercitare una costante vigilanza sugli alunni la cui incolumità fisica deve essere considerata un valore
assoluto.
b) Ciascun docente deve avere costantemente sotto controllo tutti gli alunni della propria classe.
Allorquando sono organizzate attività che prevedono la formazione di gruppi di alunni provenienti da più
sezioni, il docente che conduce l’attività è anche responsabile della vigilanza. Nei casi in cui sono realizzate
attività che prevedono la partecipazione di esperti esterni, i docenti sono sempre presenti ed in qualunque
momento possono chiedere all’esperto di interrompere o di modificare l’attività svolta se ravvisano rischi
per l’incolumità fisica e l’integrità psichica dei bambini e delle bambine. Allorquando sono programmate
attività che prevedono la contemporanea presenza di più docenti nella stessa classe, questi ultimi sono
corresponsabili della vigilanza degli alunni.
c) Nella fase di progettazione delle attività educative e didattiche le insegnanti devono attentamente
considerare tutte le variabili che interferiscono con l’obbligo di tutelare in via prioritaria l’incolumità fisica e
l’integrità psichica degli alunni. Tutto il materiale didattico – ivi incluso quello di facile consumo – deveessere
messo a disposizione dei bambini solo se conforme a tutti i requisiti di sicurezza previsti dalle norme vigenti,
ivi incluse quelle relative alla atossicità dei materiali stessi. E’ fatto assoluto divieto non solo di dare in uso,
ma anche di lasciare in luoghi accessibili agli alunni materiali oggettivamente assai pericolosi: taglierine,
forbici a lama lunga ovvero con punte non arrotondate, flaconi di detersivo, ecc.
d) Per collaborare attivamente con la scuola, le famiglie degli alunni avranno cura di scegliere
quotidianamente per i loro figli l’abbigliamento più sicuro e più funzionale allo svolgimento delle attività,
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evitando di far loro indossare collanine, orecchini, anellini, braccialetti, orologi di valore, ecc. Gli occhiali da
vista dovranno essere strutturati con materiali antiurto ed infrangibili. I genitori eviteranno inoltre di far
portare a scuola giocattoli o comunque materiale estraneo all’attività didattica e/o pericoloso (forbici
appuntite, coltellini anche richiudibili, pistole o armi giocattolo, ecc.).
e) Il personale ausiliario – oltre che collaborare attivamente con i docenti – ha responsabilità dirette e
specifiche sulla vigilanza degli alunni sia durante le fasi di ingresso e di uscita, sia quando è chiamato a
sostituire per brevi periodi una insegnante che deve eccezionalmente allontanarsi dall’aula.
f) In caso di malessere dell’alunno, il docente in servizio provvederà ad avvisare telefonicamente i genitori o
la persona delegata, per l’eventuale ritiro anticipato dell’alunno indisposto. Anche per le ragioni di cui si
discorre, i genitori sono obbligati a comunicare formalmente i recapiti telefonici delle persone da contattare
in caso di necessità sia ai docenti, sia alla Segreteria dell’Istituto.
La comunicazione dovrà essere formalmente aggiornata tutte le volte che intervengono variazioni.
Art.30. ASSENZE
a) I docenti annotano quotidianamente sul registro elettronico di classe le assenze degli alunni e
segnaleranno al DS i casi in cui si verifichino assenze frequenti e prolungate.
b) Tutte le assenze (anche di un giorno) devono essere giustificate per iscritto dai genitori che utilizzeranno
a tal fine il diario. Nei casi in cui un periodo di assenza viene giustificato da esigenze familiari, è opportuno
che i genitori avvertano preventivamente le insegnanti.
c) Durante i periodi di assenza è consigliabile che i genitori degli alunni interessati si informino presso le
famiglie dei compagni di classe o chiedendo la cortese collaborazione dei docenti circa il lavoro svolto e i
compiti assegnati.
d) Gli alunni devono frequentare la scuola in buone condizioni di salute. La decisione di accogliere a scuola
un alunno al quale sono stati applicati punti di sutura, protesi gessate, bendature rigide, ecc. compete alle
insegnanti per le responsabilità e gli obblighi che le stesse hanno in tema di vigilanza. In ogni caso i docenti
non potranno accogliere a scuola un alunno nelle condizioni sopraindicate se i signori genitori non
esibiscono una certificazione medica che espliciti il parere favorevole alla frequenza scolastica e se gli stessi
non sottoscrivono una dichiarazione di piena assunzione di tutte le responsabilità derivanti dalla presenza a
scuola del bambino.
Art.31. SERVIZIO MENSA
a) Gli alunni – con l’attenta sorveglianza delle insegnanti – si recano nei refettori per pranzare. Avuto
riguardo per l’alto valore educativo e socializzante dell’intero periodo quotidianamente dedicato al pranzo,
gli insegnanti si organizzeranno per assicurare attenzione e cura ad ogni singolo bambino.
b) Il servizio di refezione (SRS) ricade interamente sotto la responsabilità dell’Amministrazione Comunale e –
per essa – dell’Azienda appaltatrice del servizio stesso. L’organizzazione del servizio dovrà essereconforme
alle norme sanitarie che regolano la ristorazione collettiva dei soggetti minori. Per definire i menù e
formulare pareri e proposte sulla gestione del servizio, l’Amministrazione Comunale costituisce annualmente
la Commissione mensa con la partecipazione di genitori volontari. I membri della Commissione sono
autorizzati ad entrare nell’edificio scolastico per svolgere i loro compiti, rispettando ovviamente il presente
regolamento e senza comunque intervenire direttamente sugli alunni.
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c) Nel caso in cui i docenti ovvero il personale ausiliario dovessero riscontrare qualche anomalia nelle
pietanze che vengono somministrate dovranno immediatamente attivare la procedura di segnalazione
telefonica e, se necessario, scritta del problema all’Ufficio di Segretaria della Scuola, che provvederà a
trasmettere comunicazione al Comune di Atena Lucana e/o di Sala Consilina, ed agli operatori dell’Azienda
appaltatrice del servizio. Sia il Comune che l’Azienda dovranno intervenire con ogni urgenza per accertare e
risolvere l’eventuale problema.
d) I genitori degli alunni che – per motivi religiosi o sanitari – necessitano di diete particolari per brevi periodi
ovvero per un intero anno scolastico, dovranno attenersi alle regole fissate dai competenti Uffici Comunali.
A riguardo, i docenti e il personale ausiliario potranno svolgere nei confronti dei genitori una funzione di
informazione e di orientamento.
e) Viste le vigenti disposizioni igienico-sanitarie, a scuola non è consentita la somministrazione di cibi e
bevande diverse da quelle fornite dal servizio di ristorazione scolastica.
CAPO III SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Art 32. INGRESSO STUDENTI
a) Dalle ore 8.30 gli studenti entrano a scuola e si recano ordinatamente nelle aule. In casi del tutto
eccezionali (es. studenti con protesi gessate, ecc.) e previa richiesta scritta e motivata al DS, potrà essere
consentito ai genitori di accompagnare i propri figli fin dentro l’edificio scolastico.
.b) E’ compito dei cc.ss. vigilare sugli studenti
all’interno degli edifici, lungo i corridoi e le scale che conducono alle aule. I cc.ss. segnaleranno
immediatamente al docente in servizio durante la prima ora di lezione qualunque comportamento scorretto
degli studenti.
c) I Docenti hanno l’obbligo di essere presenti in aula alle ore 8.25 per accogliere gli studenti, iniziando le
attività didattiche alle ore 8.30.
d) Il portone di ingresso dovrà essere chiuso subito dopo il suono della campanella che segnala l’inizio delle
lezioni.
Art. 33. USCITA STUDENTI
a) Gli studenti hanno l’obbligo di lasciare in ordine le aule e raggiungere disciplinatamente l’uscita,
rispettando le disposizioni organizzative impartite dai docenti in servizio nell’ultima ora di lezione. I docenti
stessi hanno l’obbligo contrattuale di vigilare sui propri studenti fino all’uscita dall’edificio scolastico.
b) I cc.ss. coadiuvano i docenti nel vigilare gli studenti durante la fase dell’uscita all’interno dell’edificio
scolastico
Art. 34. RITARDI E USCITE ANTICIPATE
a) Gli studenti che si presentano in ritardo rispetto all’inizio delle lezioni vengono ammessi in classe dal
docente in servizio alla prima ora di lezione. Il ritardo deve comunque essere giustificato entro il giorno
successivo sul libretto delle comunicazioni.
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b) Per quanto riguarda le uscite anticipate – consentite solo in caso di particolari necessità – il genitore deve
compilare in modo completo l’apposito modulo e dovrà personalmente prendere il figlio oppure allegare alla
richiesta di uscita anticipata una delega scritta che contenga i dati della persona autorizzata la quale dovrà
comunque essere munita di un documento di identità. Gli studenti interessati devono consegnare al
Dirigente le richieste di uscita anticipata al momento dell’ingresso a scuola.
Art.35. INTERVALLO E CAMBIO DELL’ORA
a) L’intervallo inizia alle ore 10.30 e termina alle ore 10.40. Non sono ammesse né anticipazioni, né
prolungamenti dello stesso. Durante l’intervallo gli studenti e le studentesse possono fare merenda,
mantenendo comunque comportamenti assolutamente corretti sia in aula, sia nei corridoi. Hanno altresì
l’obbligo di utilizzare ordinatamente e civilmente i servizi igienici, senza imbrattarne né i muri, né le porte
con scritte di qualunque tipo. Agli studenti, inoltre, è fatto divieto di spostarsi da un piano all’altro
dell’edificio senza aver chiesto ed ottenuto uno specifico permesso da parte del docente presente in classe.
b) Durante il ‘cambio dell’ora’, gli studenti devono attendere l’arrivo del docente dell’ora successiva
rimanendo ordinatamente ai propri posti, senza supporre che tra un’ora di lezione e l’altra ci sia un intervallo
aggiuntivo. I Docenti avranno cura di organizzare i tempi delle lezioni in modo da raggiungere con la dovuta
puntualità le classi in attesa. I cc.ss. hanno il compito di essere presenti nei corridoi in occasione di ogni
cambio d’ora e di vigilare attentamente soprattutto le classi che attendono un docente che deve spostarsi
da un piano all’altro dell’edificio.
Art. 36. VIGILANZA
a) Per l’intera durata di ogni giornata scolastica, i docenti e i collaboratori scolastici – nell’ambito delle
rispettive competenze e sempre in pieno accordo fra loro – devono attivare tutte le strategie necessarie per
esercitare una costante vigilanza sugli studenti la cui incolumità fisica deve essere considerata un valore
assoluto.
b) Ciascun docente deve avere costantemente sotto controllo tutti gli studenti della propria classe. Pertanto
– salvo casi assolutamente eccezionali – nessun docente può abbandonare, nemmeno temporaneamente,
l’aula ovvero qualunque altro luogo dove si svolge l’attività didattica senza prima aver delegato ad altra
persona adulta la vigilanza dei propri studenti. La vigilanza sugli studenti è un obbligo di servizio che si
estende anche ai docenti esterni a cui è affidata la conduzione di eventuali corsi facoltativi pomeridiani.
Allorquando sono programmate attività che prevedono la contemporanea presenza di più docenti nella
stessa classe (es. docente di sostegno e altro docente), gli stessi sono corresponsabili della vigilanza degli
studenti. Nei casi in cui siano realizzate attività che prevedono la partecipazione di esperti esterni, i docenti
sono sempre presenti ed in qualunque momento possono chiedere all’esperto di interrompere o di
modificare l’attività svolta se ravvisano rischi per l’incolumità fisica e l’integrità psichica degli studenti.
c) Nella fase di progettazione delle attività educative e didattiche i docenti devono attentamente
considerare tutte le variabili che interferiscono con l’obbligo di tutelare in via prioritaria l’incolumità fisica e
l’integrità psichica degli studenti e delle studentesse, assumendo quindi ogni iniziativa/decisione che elimini
o riduca ragionevolmente i fattori di rischio. L’obbligo di cui si discorre non solo non si attenua, ma anzi si
rinforza in occasione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione.
d) Il personale ausiliario – oltre che collaborare attivamente con i docenti – ha responsabilità dirette e
specifiche sulla vigilanza degli studenti sia durante le fasi di ingresso e di uscita, sia quando è chiamato a
sostituire per brevi periodi un docente che deve eccezionalmente allontanarsi dall’aula, sia nei momenti in
cui gli studenti si spostano all’interno dell’edificio scolastico, sia infine durante l’intervallo e i cambi dell’ora. I
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cc.ss. hanno l’obbligo specifico di sorvegliare e presidiare i servizi igienici riservati agli studenti e alle
studentesse.
e) In caso di malessere degli studenti, il docente in servizio attiva immediatamente i cc.ss. (ovvero il
personale di segreteria) perché provvedano ad avvisare telefonicamente i genitori o la persona delegata, per
l’eventuale ritiro anticipato dello studente indisposto. Anche per le ragioni di cui si discorre, i genitori sono
obbligati a comunicare formalmente i recapiti telefonici delle persone da contattare in caso di necessità sia al
docente coordinatore, sia alla Segreteria dell’Istituto. La comunicazione dovrà essere formalmente
aggiornata tutte le volte che intervengono variazioni.
f) Per collaborare attivamente con la scuola, le famiglie si impegneranno in una azione orientativa ed
educativa che induca i loro figli ad usare quotidianamente un abbigliamento decoroso e comunque
funzionale allo svolgimento delle attività didattiche. In particolare, i signori genitori eviteranno di fare
indossare quotidianamente ai propri figli oggetti di particolare valore ovvero occhiali da vista che non siano
strutturati con materiali antiurto e con lenti infrangibili. A riguardo, si sottolinea anche che gli studenti e le
studentesse che non possono evitare di indossare gli occhiali da vista durante le attività motorie e/o sportive
dovranno adottare accorgimenti che impediscano agli occhiali di cadere. Qualora invece gli interessati
possano svolgere le attività senza gli occhiali da vista, avranno cura di riporli in custodie rigide e non invece
su banchi/tavoli/panchine. E’ assolutamente sconsigliabile che gli studenti e le studentesse abbiano
quotidianamente con loro quantità rilevanti di denaro rispetto alla cui efficace custodia o sensato utilizzo la
scuola non ha e non si assume alcuna responsabilità.
e)Pur avendo constatato che il fenomeno interessa una sparuta minoranza di studenti e studentesse, è bene
sottolineare che i piercing metallici applicati ad alcune delicate parti del corpo possono aggravare le
conseguenze di infortuni anche lievi ed in qualche caso possono essere la causa stessa di qualche incidente.
Fatta salva a riguardo la libertà di ogni singola famiglia è bene sottolineare che la scuola non si assume
alcuna responsabilità che possa derivarle dal fatto che uno studente/studentessa possano subire un danno o
causarlo per il fatto che indossano un piercing.
f)Fermo restando l’obbligo da parte della scuola di mettere a disposizione degli studenti sussidi e materiali
didattici conformi a tutti i requisiti di sicurezza previsti dalle norme vigenti, la stessa responsabilità compete
alle famiglie che avranno cura di fornire ai propri figli materiali ed attrezzature necessarie per l’attività
scolastica che rispettino tutti gli standard di sicurezza. I docenti vigileranno sul rispetto della norma di cui si è
appena detto e – se dovessero ad esempio constatare che uno studente possiede od usa forbici a lama lunga
e con punte non arrotondate – provvederanno all’immediata requisizione dell’oggetto per restituirlo anche
personalmente ai genitori interessati, invitandoli a vigilare più efficacemente sulla sicurezza dei materiali dati
in uso ai loro figli.
Art. 37. DIVIETO DI UTILIZZO STRUMENTI ELETTRONICI E ALTRI OGGETTI PERICOLOSI
a) Salvo casi del tutto eccezionali, i telefoni cellulari non devono essere portati a scuola e non devono
comunque essere utilizzati durante l’orario scolastico. Se – malgrado il divieto appena espresso – gli studenti
verranno sorpresi nel mentre usano il cellulare, lo stesso verrà temporaneamente requisito dai docenti e – in
collaborazione con il personale ausiliario e/o con la segreteria – convocheranno per le vie brevi i genitori
interessati ai quali verrà riconsegnato il cellulare requisito. Avuto inoltre riguardo per il fatto che i moderni
cellulari possono essere utilizzati anche per scattare foto (o effettuare riprese filmate) e per trasferirle con
unMMS chissà a chi e chissà dove, si informano i Sigg. genitori che eventi di questo tipo –se si concretizzano
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durante l’orario scolastico – si possono configurare anche come reati per i quali non si esclude la
segnalazione ai competenti organi di Pubblica Sicurezza.
b) L’istituzione scolastica non ha e comunque non si assume alcuna responsabilità nè relativamente all’uso
improprio o pericoloso che gli studenti dovessero fare del cellulare (es.: inviare/ricevere messaggi a/da
soggetti ignoti agli stessi genitori), né relativamente a smarrimenti e/o ‘sparizioni’ di telefonini cellulari o di
lettori mp3 o di hard/disk portatili (o pen drive).
c)In casi del tutto eccezionali e particolarissimi e comunque solo dopo un accordo chiaro fra i genitori
interessati ed il docente coordinatore del Consiglio di classe (che informerà tempestivamente tutti i suoi
colleghi) potrà essere consentito che qualche studente possa temporaneamente e con la dovuta discrezione
tenere con sé un cellulare durante le ore di lezione. In ogni caso, i Sigg. genitori tengano conto che le
comunicazioni urgenti ed improcrastinabili possono comunque essere trasmesse ai loro figli durante l’orario
scolastico rivolgendosi telefonicamente o alle singole sedi scolastiche.
d) Il divieto ribadito per i telefonini/videotelefonini cellulari si estende, ovviamente anche ad altri oggetti il
cui uso a scuola può persino arrecare danni a terzi. A titolo meramente esemplificativo, si citano coltellini di
vario genere, attrezzi multiuso con lame richiudibili, sigarette, accendini, ecc.
e) La scuola non pone alcun ostacolo all’utilizzo di cd/dvd-rom o di hard-disk portatili come strumenti di
lavoro e di studio. Ciò che a riguardo compete alle famiglie è il controllo periodico del contenuto di questi
strumenti per evitare che qualche studente ‘trasporti’ a scuola immagini/testi/filmati sconvenienti. Per
impedire che le stesse postazioni dei laboratori scolastici possano essere furtivamente utilizzate per visitare
siti volgari e pericolosi, la scuola si è da tempo dotata di un sistema di protezione che blocca l’accesso ai siti
di cui si discorre. La scuola ovviamente mette in campo soprattutto la vigile attenzione educativa di ogni
singolo docente.
f) Fermo restando il fatto che la scuola è una istituzione educativa e che non è né prevista, né possibile, nè
tantomeno legittima la perquisizione quotidiana di tutti gli studenti all’inizio di ogni giorno di lezione, le
responsabilità che dovessero derivare dal verificarsi di eventi riconducibili all’uso non corretto o non
legittimo di uno qualsiasi degli oggetti di cui alla presente norma regolamentare sono tutte ascrivibili alle
famiglie degli studenti eventualmente coinvolti. Le responsabilità appena menzionate sono condivise dal
personale scolastico solo quando e solo se – avendo personalmente constatato o essendo venuto a
conoscenza che qualche ragazzo/a ha con sé durante l’orario scolastico un oggetto potenzialmente
pericoloso e/o il cui uso può compromettere la serenità del clima interno alla scuola – non dovesse
immediatamente intervenire nelle forme già indicate e comunque in modo tale da prevenire o reprimere sul
nascere situazioni incompatibili con le più elementari regole della civile convivenza.
Art. 38. ASSENZE
a) I docenti annotano quotidianamente sul registro elettronico di classe le assenze degli studenti e
segnalano tempestivamente al DS i casi in cui si verifichino assenze frequenti e prolungate.
b) Tutte le assenze (anche di un solo giorno) devono essere giustificate per iscritto dai genitori utilizzando il
Libretto dello Studente che deve essere esibito il giorno del rientro al docente in servizio nella prima ora di
lezione.
c) Durante i periodi di assenza è consigliabile che i genitori o gli stessi studenti assenti si informino presso i
compagni di classe circa il lavoro svolto e i compiti assegnati.
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d) Per assenze superiori a 5 giorni, i Sigg. Genitori sono cortesemente invitati – in caso di assenze dovute a
malattia infettiva – a consultare il proprio pediatra di base prima del rientro a scuola del loro figlio/a.
e) In tutti i casi in cui i docenti hanno il semplice sospetto che uno studente o un piccolo gruppo di studenti
abbia marinato la scuola, gli stessi sono tenuti a segnalare la situazione al DS che provvederà
immediatamente a verificare il tutto coinvolgendo le famiglie interessate. Analogamente, i genitori potranno
accertarsi dell’effettiva presenza a scuola dei loro figli/e se nutrono dubbi a riguardo. In questi casi
eccezionali, i collaboratori scolastici ovvero gli assistenti amministrativi offriranno alle famiglie tutta la
necessaria collaborazione.
f) Gli studenti e le studentesse devono frequentare la scuola in buone condizioni di salute. Ferma restando la
validità del principio appena enunciato, la scuola può eccezionalmente decidere di accogliere uno studente
al quale sono stati applicati punti di sutura, protesi gessate, bendature rigide, ecc. Per concretizzare questa
possibilità, i genitori interessati presenteranno formale richiesta al Ds corredandola con una certificazione
medica che espliciti il parere favorevole alla frequenza scolastica e con una loro dichiarazione di piena
assunzione di tutte le responsabilità derivanti dalla frequenza scolastica dello studente infortunato. Il DS
accoglierà la richiesta solo dopo aver acquisito la disponibilità dei docenti che peraltro dovranno
intensificare la loro azione di costante vigilanza. Nelle situazioni di cui si sta discorrendo, i collaboratori
scolastici presteranno agli studenti/esse interessati tutte le attenzioni e tutta la collaborazione necessarie.
Art.39. SERVIZIO MENSA
a) Premesso che il Servizio di Refezione Scolastica (SRS) è facoltativo, gli studenti che se ne avvalgono
dovranno comportarsi in modo civile ed educato, evitando atteggiamenti poco rispettosi nei confronti delle
persone e delle cose (cibo incluso), lasciando per quanto possibile i refettori in ordine. Gli studenti/esse che
non rispettano le citate regole di convivenza civile, riceveranno dapprima una annotazione sul LdS e –
qualora non riconducessero i propri comportamenti nell’alveo della buona educazione – verranno esclusi
dalla fruizione del servizio di cui si discorre. Quest’ultimo provvedimento disciplinare – supportato da una
relazione dei docenti incaricati della vigilanza – verrà assunto dal DS e comunicato alle famiglie interessate.
b) Gli studenti che fruiscono del SRS verranno accompagnati fino all’ingresso dei refettori dai docenti di
turno. La vigilanza degli studenti/esse durante la pausa-mensa compete ai docenti ed ai cc. ss. assegnati al
servizio in questione.
c) Il SRS ricade interamente sotto la responsabilità dell’Amministrazione Comunale e – per essa –
dell’Azienda appaltatrice del servizio stesso per quanto attiene la qualità dei cibi, i tempi di
somministrazione, l’igiene e la pulizia delle apparecchiature e dei refettori, ecc.
d) L’organizzazione del servizio dovrà essere conforme alle norme sanitarie che regolano la ristorazione
collettiva dei soggetti minori. Per definire i menù e formulare pareri e proposte sulla gestione del servizio,
l’Amministrazione Comunale costituisce annualmente la Commissione Mensa con la partecipazione di
genitori volontari. I membri della Commissione sono autorizzati ad entrare nell’edificio scolastico per
svolgere i loro compiti, rispettando ovviamente il presente regolamento e senza comunque intervenire
direttamente sugli studenti. Nel caso in cui i docenti, ovvero il personale ausiliario, dovessero riscontrare
qualche anomalia nelle pietanze che vengono somministrate, dovranno immediatamente attivare la
procedura di telefonica e se necessario scritta del problema all’Ufficio di Segretaria della Scuola, che
provvederà a trasmettere comunicazione al Comune di Atena Lucana e/o di Sala Consilina, ed al personale
dipendente dell’Azienda appaltatrice in servizio presso ogni sede scolastica. Sia il Comune che l’Azienda
dovranno intervenire con ogni urgenza per accertare e risolvere il problema. I genitori degli studenti/esse
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che – per motivi religiosi o sanitari – necessitano di diete particolari per brevi periodi ovvero per un intero
anno scolastico, dovranno attenersi alle regole fissate dai competenti Uffici Comunali.
e) La consumazione a scuola di un panino e di una bibita in contenitori di plastica è consentita solo nei casi in
cui un piccolo gruppo di studenti/esse dovrà svolgere attività didattiche nei pomeriggi in cui non è
funzionante il SRS.
Art. 40 VIGILANZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La vigilanza sui minori diversamente abili, se particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati
ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno e/o dall’assistente ad
personam assegnato dal Servizio socio/sanitario o dal docente della classe che, in caso di necessità, dovrà
essere coadiuvato da un collaboratore scolastico.
CAPO IV - DIRITTI E DOVERI Art. 41 DOCENTI
a)I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni.
b)Il docente della prima ora deve segnalare sul registro elettronico di classe gli alunni assenti, controllare
quelli dei giorni precedenti e segnare l'avvenuta o la mancata giustificazione; se l'assenza è superiore a
cinque giorni, deve accertare la presenza del certificato medico. Il docente, qualora un alunno dopo tre
giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto di giustificazione, ne segnalerà in presidenza il nominativo.
c)In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di
giustificazione e ammetterlo in classe.
d)L’uscita anticipata degli alunni può essere richiesta dal genitore o da chi esercita la patria potestà
sull’alunno stesso; tale richiesta va formulata per iscritto e sempre che sia stata depositata la propria firma
presso gli uffici di segretaria.
e)I docenti indicano sempre sul registro elettronico di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti.
f)I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli. Se un docente deve
allontanarsi dall’aula per motivi inderogabili, occorre che avvisi un collaboratore scolastico affinchè vigili
sulla classe.
g)Durante l'intervallo i docenti vigilano sulla classe.
h)Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta
eccezione per i casi seriamente motivati.
i)In occasione di uscite per trasferimenti in palestra o in laboratori, gli alunni devono lasciare in ordine l’aula
sotto la guida e la sorveglianza dei docenti.
l) Al termine delle lezioni, dopo il suono della campanella, gli insegnanti accompagnano la classe in fila
all'uscita.
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m) I docenti devono prendere visione del piano di evacuazione dei locali della scuola e devono sensibilizzare
gli alunni sulle tematiche della sicurezza.
n) I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo al Rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza.
o) I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell'ottica di
un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo.
p) Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le
circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si intendono regolarmente
notificati.
q) I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.
r) I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali.
s) Il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare va contenuto al massimo in quanto, se da un
lato ostacola il complesso e difficile lavoro dell'ufficio di presidenza, dall'altro provoca nell'alunno la
convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti, che potrebbe costituire una ragione di
rinforzo di condotte errate.
t)I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassetto personale a
disposizione della presidenza.
Art 42 RITARDI E ASSENZE DEI DOCENTI
a)Qualora, per cause non prevedibili, il docente fosse costretto a entrare in servizio in ritardo, è tenuto a
darne tempestiva comunicazione alla Dirigenza perché si possa assicurare la temporanea vigilanza della
classe.
b) L’astensione di uno o più giorni dal regolare servizio, quando non previsto, né prevedibile, deve essere
comunicata dalle ore 8:00 alle ore 8:10 per vie brevi alla Segreteria, al fine di provvedere in tempi utili alle
sostituzioni.
c) Le astensioni programmabili, devono essere chieste con ragionevole anticipo al Dirigente ed essere da
questi concesse. I congedi per ferie senza aggravio per l’amministrazione devono essere recuperati entro 2
mesi dall’evento.
Art. 43 SOSTITUZIONI DOCENTI – SCUOLA PRIMARIA
Per il periodo di assenza inferiore a 5 giorni lavorativi, le sostituzioni vengono effettuate utilizzando i docenti
in servizio osservando i seguenti criteri:
a) In presenza del docente di sostegno contitolare di classe, non si procede a nessuna sostituzione;
b) In presenza di un docente di sostegno nel plesso, questi rimane in servizio nella propria classe e il
contitolare sostituisce il docente assente;
c) E’ possibile comunicare, nei modi e nei tempi stabiliti dal Collegio dei Docenti, la propria disponibilità ad
effettuare ore eccedenti l’orario cattedra che daranno il diritto alla retribuzione aggiuntiva, compatibilmente
alle risorse del fondo ad esse destinate;
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d) In caso di più disponibilità contemporanee ad effettuare ore eccedenti, il Responsabile di plesso terrà
conto del criterio della rotazione;
e) Qualora le risorse economiche destinate alle sostituzioni dovessero esaurirsi, le ore eccedenti effettuate e
debitamente contabilizzate dal Responsabile di plesso potranno essere usufruite come recupero orario;
f) In caso di assenza di un docente in servizio in classi con un numero di alunni inferiore a 10 unità, si
provvederà all’aggregazione in una classe di pari o inferiore composizione;
g) Qualora non sia disponibile nessun insegnante-sostituto, la classe verrà temporaneamente divisa in gruppi
e ospitata in altre aule.
Art. 44 SOSTITUZIONI DOCENTI – SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Per un periodo di assenza inferiore a quello necessario per provvedere alla nomina del docente supplente, le
sostituzioni vengono effettuate utilizzando i docenti in servizio osservando i seguenti criteri:
a)In presenza del docente di sostegno contitolare di classe, non si procede a nessuna sostituzione;
b)La disponibilità di un docente di sostegno non impegnato per l’eventuale assenza dell’alunno affidatogli,
costituirà elemento di priorità;
c)E’ possibile comunicare, nei modi e nei tempi stabiliti dal Collegio dei Docenti, la propria disponibilità ad
effettuare ore eccedenti l’orario cattedra che daranno il diritto alla retribuzione aggiuntiva.
d)In caso di più disponibilità contemporanee ad effettuare ore eccedenti, il Collaboratore del Dirigente terrà
conto del criterio della rotazione;
e)Qualora le risorse economiche destinate alle sostituzioni dovessero esaurirsi, le ore eccedenti effettuate e
debitamente contabilizzate potranno essere usufruite come recupero orario.
Art. 45 GENITORI
I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e pertanto hanno il
dovere di condividere con la scuola tale importante compito. Sarebbe opportuno che i genitori cerchino di:
- trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro
formazione culturale;
- stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di
fattivo sostegno;
- controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul diario;
- partecipare con regolarità alle riunioni previste;
- favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;
- osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate;
- sostenere gli Insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa.
a) Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la situazione lo richieda o quando
venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli
alunni, l'orario di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle
famiglie degli alunni una cartolina di convocazione.
b) In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo
anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E' possibile, quindi, che gli
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alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti. In situazioni di
emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni.
c) Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitori sono invitati ad
utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i
docenti nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o
proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi.
d) La somministrazione di farmaci agli alunni durante l’orario scolastico dovrà essere formalmente richiesta
dai genitori o dagli esercenti la patria potestà, a fronte della presentazione di una certificazione medica
attestante lo stato di malattia dell’alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere.
Art. 46 ALUNNI – SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIAPer costruire un clima educativo sereno e positivo, fondato sulle regole della convivenza civile, gli
studenti/esse devono comportarsi in modo corretto e rispettoso verso i compagni, i docenti e il personale.
Per raggiungere questo irrinunciabile obiettivo, è fondamentale la consapevole e quotidiana
attenzione/collaborazione delle famiglie di ciascuno studente. Gli studenti/esse devono essere educati (non
solo dalla scuola, ma anche dalla famiglia) a capire che sono soggetti di diritti e di doveri dei quali di seguito
si dà una esemplificazione indicativa.
Hanno diritto al rispetto della loro dignità in quanto persone e della loro integrità fisica e psichica.
Hanno diritto ad una formazione ed una istruzione qualificate e comunque tali da valorizzare l’identità e le
potenzialità di ciascuno.
Hanno diritto ad una valutazione trasparente, tempestiva e comunque mirata ad attivare un processo di
autovalutazione finalizzato a migliorare il loro rendimento.
Hanno diritto alla valorizzazione dei loro successi ed alla comprensione dei loro insuccessi nei percorsi di
apprendimento.
Hanno diritto a partecipare in modo attivo e responsabile alla vita della scuola.
Hanno il dovere di impegnarsi quotidianamente durante il lavoro in classe e nello studio a casa, non
trascurando di eseguire i compiti assegnati e di portare a scuola tutto il materiale necessario.
Hanno il dovere di mantenere nei confronti del DS, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei
compagni lo stesso rispetto, anche formale, che è dovuto a ciascuno di loro.
Hanno il dovere di comportarsi costantemente in modo corretto e coerente con i principi ed i valori della
convivenza civile e democratica. Questo dovere non solo non si attenua, ma si rinforza durante i cosiddetti
intervalli, durante il cambio dell’ora e durante le visite guidate ed i viaggi di istruzione.
Hanno il dovere di osservare scrupolosamente le disposizioni organizzative e di sicurezza previste dal
Regolamento di Istituto e dalle direttive del Dirigente ovvero indicate dai docenti o dai cc.ss.
Hanno il dovere di utilizzare in modo civile e corretto le strutture, le attrezzature, i sussidi didattici, l’arredo
ed i locali dell’edificio scolastico e di comportarsi in modo da non arrecare alcun danno al patrimonio della
scuola. Lo stesso rispetto è dovuto al materiale di ciascun compagno di classe.
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Art.47 STUDENTI E STUDENTESSE – SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADOa) Gli studenti e studentesse sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, di tutto
il personale e dei compagni, il rispetto consono ad una convivenza civile.
b) Gli studenti e studentesse sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e
ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le
attività organizzate e programmate in tempo utile dal Consiglio di classe.
c) I ritardi verranno annotati sul registro elettronico di classe e dovranno essere giustificati dai genitori il
giorno successivo tramite il libretto.
d) Gli studenti e studentesse devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di
comunicazione costante tra scuola e famiglia.
e) Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l'apposito libretto e devono essere presentate
al rientro in classe, all'inizio della prima ora di lezione, all'insegnante che provvederà a controfirmare e a
prendere nota sul registro. Se l'assenza dovuta a malattia supera i cinque giorni, occorre presentare una
certificazione medica. L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni dovrà essere accompagnato
da uno dei genitori e da chi ne fa le veci. In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe,
saranno inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie.
f) Non è consentito agli studenti e studentesse di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle
lezioni. In caso di necessità i genitori preleveranno personalmente lo studente (o delegheranno per iscritto
un'altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento).
g) Gli studenti e studentesse, su richiesta dei genitori, possono essere autorizzati a recarsi a casa per il
pranzo e ritornare a scuola per le lezioni pomeridiane.
h) In caso di astensione collettiva delle lezioni, gli studenti e studentesse devono presentare regolare
giustificazione. Gli alunni presenti comunque non devono essere privati del loro diritto a regolari lezioni, né
devono in alcun modo risentire della particolare circostanza.
i) Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli studenti e
studentesse devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla
classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc...
l) Gli studenti e studentesse possono recarsi nella sala insegnanti, in palestra, nei laboratori solo con
l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.
m)I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e
pulizia.
n)Sarà punita con severità ogni forma di bullismo e qualunque episodio di violenza che dovesse verificarsi tra
gli alunni sia all'interno della scuola sia nello spazio antistante di pertinenza. Tutti devono poter frequentare
con serenità senza dover subire le prepotenze di altri.
o)Gli studenti e studentesse sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori
scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possono
essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni.
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p)Gli studenti e studentesse che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di attività motoria
dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato
del medico di famiglia su modulo A.S.L. Per la pratica dell'attività sportiva integrativa, per la partecipazione
ai Giochi e per la partecipazione ad altri sport nell’ambito delle attività didattiche, dovrà essere presentato il
certificato di stato di buona salute.
q)Gli studenti e studentesse sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e le lezioni e
l'eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro, oggetti di valore. E’ severamente vietato
l’uso del telefonino. La scuola, in ogni caso, non risponde di eventuali furti.
r)Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida:
coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola o del Comune saranno invitati
a risarcire i danni.
Art.48. SANZIONI DISCIPLINARI PER GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE
Premesso che – in forza delle più recenti previsioni normative – il comportamento degli studenti è soggetto
ad una specifica valutazione in decimi e può condizionare in maniera decisiva il passaggio alla classe
successiva e l’ammissione all’Esame di Stato, la tabella di seguito riportata individua per quanto possibile le
tipologie di mancanze disciplinari, le sanzioni ad esse collegate e gli organi competenti ad irrogare le
sanzioni stesse. Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve
essere improntata qualsiasi azione disciplinare: ogni Consiglio di Classe potrà, in autonomia, deliberare di
non applicare al singolo caso le norme generali, inquadrando un eventuale comportamento “anomalo” in
una strategia di recupero o inserimento più generale. La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo
per assicurarne la comprensione e quindi l'efficacia
a) Natura e classificazione delle sanzioni o degli interventi educativi correttivi
S1. Richiamo verbale.
S2. Consegna da svolgere in classe.
S3. Consegna da svolgere a casa.
S4. Invito alla riflessione guidata sotto l'assistenza di un docente.
S5. Ammonizione scritta sul diario dello studente.
S6. Ammonizione scritta sul registro di classe e riportata sul diario.
S7. Divieto di partecipazione alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione.
S8. Consegna all’insegnante del cellulare, che sarà restituito solo ad uno dei genitori.
S9. Sospensione dalle lezioni.
b) Soggetti competenti ad infliggere la sanzione
Il singolo docente può irrogare le sanzioni da S1 a S6 e la sanzione S8.
Il Dirigente Scolastico può irrogare le sanzioni da S1 a S8.
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Il Consiglio di Classe con la presenza del Dirigente scolastico può irrogare le sanzioni da S1 a S9: viene
convocato entro due giorni dal Dirigente Scolastico in base al tipo di mancanza o su richiesta della
maggioranza dei componenti il Consiglio di Classe (esclusi i rappresentanti dei genitori).
I provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo inferiore a 15
giorni sono sempre adottati dal Consiglio di classe; le sanzioni che comportano un allontanamento superiore
a 15 giorni sono sempre adottate dal Consiglio di istituto.
c) Modalità di irrogazione delle sanzioni
Prima di irrogare una sanzione disciplinare occorre che lo studente possa esporre le proprie ragioni. In caso
di sanzione con sospensione se ne dovrà dare comunicazione scritta ai genitori, a cura del Dirigente
Scolastico; in essa dovrà essere specificata la motivazione e la data o le date a cui si riferisce il
provvedimento. Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso il ricorso da parte di genitori o studenti,
entro 15 giorni dalla comunicazione, ad un apposito Organo di garanzia interno alla scuola. Esso, sempre
presieduto dal Dirigente scolastico, è composto da un docente designato dal Consiglio di istituto e da due
rappresentanti eletti dai genitori.
d) Corrispondenza mancanze/ sanzioni
- Ritardi ripetuti: da S1 a S6
- Ripetute assenze saltuarie: da S1 a S6
- Assenze periodiche: da S1 a S6
- Assenze o ritardi non giustificati: da S1 a S6
- Mancanza del materiale occorrente: da S1 a S6
- Non rispetto delle consegne a casa: da S1 a S6
- Non rispetto delle consegne a scuola: da S1 a S6
- Disturbo delle attività didattiche da: S1 a S9
- Linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altri: da S1 a S9
- Gravi o reiterate infrazioni disciplinari: S9
- Atti che violino la dignità e il rispetto della persona umana ( violenze fisiche e psicologiche, sopraffazione
nei confronti di coetanei disabili o che si trovino in una situazione di difficoltà) o che creino situazioni di
pericolo per l’incolumità delle persone: S9.
- Uso del cellulare in classe: S8.
Qualora i richiami sul registro di classe siano superiori a tre, il Consiglio di classe può deliberare la
sospensione dell’alunno. Quando la mancanza si riferisce agli oggetti o alla pulizia dell'ambiente lo studente
dovrà porvi rimedio riparando o ripagando il danno e/o provvedendo alla pulizia.
e) Occorre tener presente che tutte le sanzioni disciplinari hanno una funzione educativa e devono sempre
essere accompagnate da una consapevole azione formativa dei docenti, delle famiglie e dello stesso DS.
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Nella attuazione delle sanzioni previste dal presente Regolamento è quanto mai opportuno ispirarsi al
principio di gradualità, ovviamente correlato alla gravità della mancanza disciplinare commessa. E’
necessario infine sottolineare che le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee ed ispirate, per quanto
possibile, al principio della riparazione del danno.
f) Gli Organi competenti ad irrogare le sanzioni avranno cura di valutare sia i comportamenti che possono
costituire una attenuante alla mancanza disciplinare (es: immediato e leale riconoscimento da parte
dell’interessato delle sue responsabilità) ovvero una aggravante (es: nascondere le proprie responsabilità
riversandole su altri; commettere la mancanza in situazioni oggettivamente più a rischio: viaggi di istruzione,
visite guidate, nei bagni, negli spogliatoi delle palestre, nei laboratori; violare le norme disciplinari in
gruppo…).
In alcuni casi, le sanzioni disciplinari possono essere accompagnate o esaurirsi nello svolgimento da parte
dello studente/ssa di attività di natura sociale e/o culturale che producono vantaggio sia all’interessato/a che
alla comunità scolastica: attività con associazioni di volontariato; supporto ai collaboratori scolastici
impegnati nella pulizia e nel riordino delle aule; riordino delle biblioteche scolastiche/archivi/cataloghi;
produzione di elaborati che inducano lo studente/ssa ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica
dei propri comportamenti.
g)I viaggi di istruzione e le vacanze studio –oltre che avere una finalità formativa e didattica- hanno anche un
‘ valore premiale’ per tutti gli studenti/esse il cui comportamento è costantemente responsabile e comunque
tale da meritare l’incondizionata fiducia dei docenti. Ciò premesso, i C. di C. potranno anche adottare la
sanzione della esclusione dai viaggi di istruzione e dalle vacanze studio di quegli studenti/esse che si rendano
responsabili di mancanze disciplinari reiterate. La sanzione di cui si discorre sostituisce –nei casi in cui è
prevista- la sanzione della sospensione dalle lezioni ed obbliga quindi studenti/esse interessati a frequentare
regolarmente le lezioni aggregandosi alla classe o svolgendo le attività che il Dirigente Scolastico indicherà
nel provvedimento di esclusione.
h) Organo di Garanzia
Tutti i provvedimenti disciplinari possono essere impugnati inviando una nota motivata al DS in veste di
Presidente dell’Organo di Garanzia previsto dallo ‘Statuto delle studentesse e degli studenti’ (DPR. N° 293/07
e successive modifiche ed integrazioni). Salvo nei casi in cui la sanzione preveda l’allontanamento da scuola
(sospensione) anche per un solo giorno, la sanzione stessa potrà essere eseguita pur in pendenza del
procedimento di impugnazione innanzi al citato Organo di Garanzia. In tutti i casi il DS – trasmettendo alla
famiglia il provvedimento disciplinare – indicherà il giorno in cui la sanzione diventerà esecutiva, concedendo
comunque agli interessati un tempo non inferiore a cinque giorni e fino ad un massimo di quindici giorni
per fare ricorso all’Organo di Garanzia.
i)L’Organo di Garanzia è formato da cinque membri: il Dirigente Scolastico (Presidente); due docenti e due
genitori eletti dal Consiglio di Istituto tra i propri membri. Le deliberazioni assunte dall’Organo di cui si
discorre sono sempre valide purché siano presenti alle sedute almeno tre membri tra cui il Presidente
(ovvero un suo delegato). L’Organo di Garanzia si riunisce anche d’urgenza e comunque in tempi tali da non
vanificare né l’efficacia formativa delle sanzioni, né il diritto di difesa degli interessati. Alle riunioni
dell’Organo di Garanzia partecipano i docenti ed i genitori membri supplenti qualora per i membri effettivi si
pongano problemi di incompatibilità. Nelle deliberazioni che l’Organo di Garanzia assume a maggioranza,
l’astensione non influisce sul conteggio dei voti.
87
Art. 49 COLLABORATORI SCOLASTICI
a) I collaboratori scolastici sono tenuti al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la
firma del registro del personale.
b) Ogni collaboratore scolastico deve rispettare il proprio orario di lavoro, in caso di ritardo o improvvise
necessità informa tempestivamente la segreteria amministrativa.
c) In caso di malattia ogni collaboratore deve comunicare l’assenza con tempestività e comunque non oltre
l’orario di lavoro.
d) Ha il dovere, ai sensi del D. L. vo 196/03, alla riservatezza dei dati degli alunni e delle famiglie.
e) I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di
competenza secondo le mansioni loro assegnate.
f) In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza,
individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità.
g) I collaboratori scolastici:
- sorvegliano l'ingresso e l'uscita degli alunni;
- sono facilmente reperibili da parte degli insegnanti, per qualsiasi evenienza;
- collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;
- comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi collaboratori l'eventuale assenza
dell'insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita;
- deve provvedere all’apertura e chiusura degli edifici;
- favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap;
- vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e
nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali;
- riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi, sostano nei
corridoi;
- sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza o allontanamento momentaneo
dell'insegnante;
- impediscono che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza,
riconducendoli con garbo alle loro classi;
88
- sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è
quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;
- tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;
- provvedono, al termine delle lezioni alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e
degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate;
- non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore S.G.A. o dal
Dirigente Scolastico;
- invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico a
uscire
dalla Scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre
in ore libere da insegnamento;
- prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei consigli di
istituto, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio;
h)Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in
Segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di
procedere alla sostituzione.
i) Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti
dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue:
- che tutte le luci siano spente;
- che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;
- che siano chiuse le porte delle aule e le finestre delle aule e della scuola;
- che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine.
Art. 50 PERSONALE AMMINISTRATIVO
a)Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la
valorizzazione delle sue competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il
conseguimento delle finalità educative.
b) Ha il dovere di rispettare il proprio orario di lavoro, in caso di ritardo o improvvise necessità informa
tempestivamente la segreteria.
c) Ogni assistente amministrativo ha il dovere di non allontanarsi dalla propria sede di lavoro, se non per
necessità di servizio o urgenza, previa autorizzazione, anche verbale del D.S. o del D.S.G.A
d)Il personale amministrativo risponde al telefono indicando la denominazione dell'Istituzione Scolastica e il
proprio nome.
89
e)Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza, di privacy e di accesso
alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.
f)Collabora con i docenti.
g)Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la
firma nel registro del personale.
PARTE IV
NORME DI COMPORTAMENTO PER LA SICUREZZA
PREMESSA
La scuola ha l’obbligo e la responsabilità di sorvegliare e di custodire gli alunni dal momento in cui accedono
negli spazi di pertinenza dell’Istituto e di riaffidarli, al termine delle attività scolastiche, ad un familiare o a un
suo delegato, che deve essere maggiorenne.
La Cassazione Civile Sez. I, con sentenza n. 3074 del 30/3/99, pronunciandosi in merito, ha circostanziato gli
ambiti di responsabilità di cui ci si occupa: "L'Istituto d'Istruzione ha il dovere di provvedere alla sorveglianza
degli allievi minorenni per tutto il tempo in cui gli sono affidati, e quindi fino al subentro, reale o potenziale,
dei genitori o di persone da questi incaricate; tale dovere di sorveglianza, pertanto permane per tutta la
durata del servizio scolastico, servizio che non può essere interrotto per l'assenza di un insegnante, non
costituendo tale assenza fatto eccezionale, bensì "normale e prevedibile".
Art. 51 ENTRATA DEGLI ALUNNI
L’entrata e l’uscita degli alunni e dei genitori avviene solo dall’ingresso principale di ogni plesso che è
accessibile 15 minuti prima dell’inizio delle attività didattiche a genitori ed alunni: durante tale periodo la
vigilanza deve essere effettuata dai genitori.
Gli alunni entrano nell’edificio scolastico al suono della prima campanella, cinque minuti prima dell’inizio
delle attività didattiche, secondo gli orari definiti per ciascun plesso, portati a conoscenza dei genitori
all’inizio di ciascun anno scolastico e sono attesi: nelle aree destinate (atrio e/o classi) dal docente in servizio.
Il personale scolastico vigila in prossimità dell’ingresso e nell’atrio della scuola.
a) In caso di assenza del docente la classe sarà affidata momentaneamente al collaboratore scolastico.
Avvisato il Dirigente o il suo delegato si provvederà ad organizzare la sostituzione se non già prevista.
b) Il personale collaboratore scolastico come previsto dal profilo professionale “Area A” allegato al
contratto, esplica azione di vigilanza e sorveglianza prima dell’inizio delle lezioni, in particolare fino all’arrivo
di tutti gli insegnanti e fino a quando gli alunni non sono loro affidati.
c) I collaboratori scolastici presteranno particolare attenzione affinché nessun alunno si trattenga
all’ingresso. (prima - durante - dopo l’orario scolastico).
90
d) Nessun alunno sarà fatto entrare prima dell’orario stabilito.
e) In occasione di attività collegiali quali elezioni OO.CC., consegna schede, ricevimento genitori, nessun
minore può essere lasciato in custodia del personale collaboratore scolastico, in cortile o nei locali scolastici.
f) La scuola non si assume responsabilità circa la vigilanza prima dell’ingresso degli alunni nell’edificio
scolastico.
g) In caso di sciopero, di assemblea o di altre situazioni non prevedibili che impediscono la normale attività
didattica, agli alunni non sarà consentito l’ingresso a scuola. Qualora gli alunni, per disguidi organizzativi,
vengano fatti entrare a scuola, la vigilanza sarà affidata agli insegnanti in servizio, in collaborazione con gli
ausiliari presenti a scuola.
Art. 52 VIGILANZA DEGLI ALUNNI DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE
La vigilanza degli alunni durante le attività didattiche spetta rigorosamente ai docenti in servizio, coadiuvati
dal collaboratore scolastico preposto al piano/zona che sorveglierà, oltre il corridoio e atrio di competenza,
anche i bagni in modo da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose.
Art 53 VIGILANZA TRA I CAMBI DI TURNO TRA I DOCENTI DELLE CLASSI
E’ necessario che venga prestata particolare attenzione nei momenti del cambio di docente a fine lezione: lo
spostamento degli insegnanti da un’aula all’altra deve essere effettuato il più celermente possibile.
In caso di ritardo o di assenza dei docenti, i collaboratori scolastici in servizio al piano/zona sono tenuti a
vigilare sugli alunni dando, nel contempo, avviso all’ufficio di segreteria del disguido affinché vengano
assunti i necessari provvedimenti.
Art.54 VIGILANZA DEGLI ALUNNI DURANTE GLI SPOSTAMENTI TRA LABORATORI / PALESTRE.
Gli alunni devono essere accompagnati dai loro docenti nei trasferimenti da un’aula all’altra, da un’aula ai
laboratori/palestre. Ove necessario, tali trasferimenti possono essere fatti anche con la collaborazione del
personale ausiliario.
Gli spostamenti dall’aula alla palestra e ai laboratori dovranno essere effettuati in ordine e in silenzio, per
non arrecare disturbo alle altre classi.
Se il termine dell’ora coincide con la fine dell’orario delle lezioni, l’insegnante che ha effettuato il
trasferimento accompagna la classe all’uscita della scuola.
Art. 55 VIGILANZA DURANTE VIAGGI D’ISTRUZIONE E E VISITE GUIDATE
La vigilanza degli alunni durante lo svolgimento di visite guidate o viaggi di istruzione dovrà essere
costantemente assicurata dai docenti accompagnatori.
91
a)Il Dirigente Scolastico provvede ad assegnare gli insegnanti nel rapporto di uno ogni dieci alunni salvo
eventuali deroghe che rendessero necessario aumentare il numero di accompagnatori e/o il numero di alunni
di 1 - 2 unità.
b)In caso di partecipazione di uno o più alunni diversamente abili, viene designato un accompagnatore ad
alunno.
Art. 56 VIGILANZA DURANTE LE ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI
La vigilanza sugli alunni durante le attività pomeridiane extracurricolari, previste nel POF, dovrà essere
costantemente assicurata dai docenti che organizzano tali attività. Gli alunni accederanno ai locali della
scuola 5 minuti prima dell’inizio dell’attività e aspetteranno il docente nell’atrio, sorvegliati dal personale
ATA, per essere accompagnati dal docente in aula, in laboratorio o in palestra. Per nessun motivo gli alunni
dovranno rimanere nei locali scolastici privi di vigilanza.
Art. 57 INFORTUNIO E MALATTIE
a) In caso di malore o d’infortunio dell’alunno, l’insegnante presente deve avvertire tempestivamente la
famiglia che deve provvedere al ritiro del figlio/a. In caso d’incidente,l’insegnante si incaricherà di avvertire il
servizio d’Emergenza Sanitaria chiamando il 118 e contatterà i familiari. Dell’incidente, inoltre, fa
segnalazione immediata al Dirigente, tramite la compilazione di un apposito modulo di denuncia,
all’Assicurazione (entro tre giorni), all’Organo di Polizia locale e all’INAIL. I familiari comunicheranno quanto
prima alla scuola le condizioni di salute dell’alunno/a.
b) I genitori forniranno alla scuola, ad ogni inizio anno, il numero di telefono della sede di reperimento in
caso d’urgenza. Segnaleranno per iscritto, inoltre, eventuali allergie e malattie dell’alunno/a, con i criteri da
seguire durante crisi improvvisa.
Art. 58 SICUREZZA
Nella scuola si pone particolare attenzione alla tutela della salute e della sicurezza degli alunni e dei
lavoratori. A tal fine si adottano misure per l’informazione e la formazione, nonché attività di prevenzioneper
la sicurezza. In ogni scuola si effettuano annualmente prove d’evacuazione. Tutti i plessi devono essere
dotati di materiale di primo soccorso.
a) Per motivi di sicurezza un Collaboratore Scolastico deve essere sempre disponibile nell’edificio scolastico
durante le ore di lezione e il cancello d’accesso alla scuola deve essere tenuto regolarmente chiuso, purché
ciò non vada a discapito della sicurezza generale.
b) Durante l’intervallo e tutte le attività ricreative, all’interno o all’esterno dell’edificio, sono vietati i giochi
violenti, pericolosi o non ben organizzati, che possono pregiudicare l’incolumità degli alunni.
c) I docenti devono vigilare su tutto lo spazio di libero movimento concesso agli alunni, in particolare là dove
sono maggiormente possibili rischi per l’incolumità (pali, pilastri, finestre, caloriferi, gradini, alberi, recinzioni,
92
cancelli, terreno sconnesso, ecc…). Nel caso vengano rilevati nell’ambiente fattori a rischio, questi devono
essere segnalati alla Commissione Prevenzione Rischi o al Responsabile, che hanno il compito di stilare un
documento da inviare al Comune, dove vengono evidenziate le strutture pericolose. Spetterà alle
Amministrazioni eliminare tali fattori di rischio.
d) I docenti scelgono tutte le attività didattiche, ricreative e motorie in rapporto all’età degli alunni, allo stato
fisico degli stessi, alle abilità maturate, agli spazi a disposizione e alle loro caratteristiche. Devono, inoltre,
controllare l’utilizzo di diversi strumenti, materiali o sostanze, evitando l’uso improprio e/o incontrollato
tenendo conto dell’autonomia e delle capacità degli alunni.
e)È fatto divieto assoluto di fumare in qualsiasi locale scolastico e nelle pertinenze.
f) Per il comportamento da tenere in tutti i casi in cui si venga a contatto con sangue o altri liquidi biologici
contaminati da sangue, si richiamano le disposizioni dell’ASL in materia.
g) Il personale docente e non docente è tenuto a collaborare attivamente a tutte le iniziative per la
prevenzione e la sicurezza della scuola, assumendo incarichi, partecipando all’attività di formazione,
segnalando eventuali situazioni di rischio nell’interesse proprio e di tutta la comunità scolastica.
PARTE V
RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA
La scuola riconosce di non esaurire tutte le funzioni educative e pertanto ritiene necessaria l’integrazione
formativa con la famiglia, che è la sede primaria dell’educazione degli alunni.
Il rapporto educativo è regolato dal contratto formativo allegato al Piano dell’Offerta Formativa.
Art.59 Gli incontri periodici tra insegnanti e genitori, che sono calendarizzati ad ogni inizio d’anno scolastico,
hanno il duplice scopo di:
a) Informare sia preventivamente che successivamente i genitori sull’attività didattica che si svolge in classe,
anche per raccogliere pareri e indicazioni (Assemblee di Classe).
b) Giungere ad una migliore conoscenza dell’alunno e valutare periodicamente il suo percorso scolastico
(incontri tra genitori e docenti del modulo nella scuola primaria)
Art.60 I genitori non possono accedere alle classi per colloqui con gli insegnanti dopo l’inizio delle lezioni.
Per i casi seriamente motivati, dovrà essere richiesta l’autorizzazione del Dirigente Scolastico o del
responsabile suo delegato. I colloqui con i genitori sono decisi all’inizio dell’anno scolastico e comunicati alle
famiglie con congruo anticipo.
93
Art.61 L’uscita anticipata degli alunni dalla scuola potrà avvenire solo in presenza della richiesta scritta dei
genitori o di chi ne fa le veci. Il ritiro degli alunni deve avvenire da parte di un genitore o di un suo delegato
maggiorenne, provvisto di delega scritta.
Nessun Collaboratore Scolastico è autorizzato ad accompagnare a casa gli alunni. L’uscita anticipata deve
essere segnalata sul registro di classe, specificandone il motivo.
Art. 62 Le giustificazioni delle assenze, devono essere controllate e siglate, sull’apposito spazio del libretto o
sul diario dall’insegnante della prima ora del giorno di rientro.
Eventuali falsificazioni di firme possono essere oggetto di sanzioni disciplinari.
Art. 63 L’ingresso in ritardo va giustificato dai genitori per iscritto. In caso di frequenti ritardi, l’insegnante è
tenuto ad informare il Dirigente Scolastico, il quale prenderà i provvedimenti del caso.
Art. 64 Per tutte le comunicazioni fra scuola e famiglia, per la scuola secondaria di primo grado deve essere
usato il libretto apposito, che viene ritirato dai genitori nei primi giorni di scuola e sul quale devono apporre
le proprie firme, per la scuola primaria deve essere usato il diario.
Libretto e diario vanno tenuti aggiornati e in ordine, devono essere sempre portati a scuola e vanno
continuamente controllati da genitori e docenti.
PARTE VI
NORME TRANSITORIE E FINALI
Art. 65 . Per tutto ciò che non è espressamente richiamato nel presente documento, si rinvia al P.O.F.
Art 66. Il presente Regolamento ha validità annuale, il Consiglio d’Istituto può apportare modifiche o
aggiunte alle parti che lo compongono o agli articoli, previa deliberazione a maggioranza assoluta e sentito il
Collegio dei Docenti.
Art. 67 Per tutto ciò che non è previsto o è omesso nel presente Regolamento, valgono le disposizioni di
legge vigenti nelle rispettive materie.
Il dirigente scolastico
Prof. Salvatore Gallo
94
DIRITTI E DOVERI
DI DOCENTI, ALUNNI E GENITORI
Il Patto di Corresponsabilità ha l’obiettivo esplicito di definire in maniera chiara e condivisa i diritti e
i doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica, gli alunni e le famiglie. Si basa su un positivo dialogo
fra tutti i soggetti coinvolti per una responsabile crescita qualitativa tesa a garantire il successo
educativo-formativo e a prevenire i disagi e gli insuccessi. La scuola propone alle sue componenti
fondamentali un contratto, cioè un insieme di principi, di regole e di comportamenti, che ciascuno si
impegna a rispettare per consentire a tutte/i di operare per una efficace realizzazione del comune
progetto educativo.
95
TERMINI DEL PATTO DI CORRESPONSABILITA’



I DOCENTI
Al fine di garantire
itinerari di apprendimento
che siano di effettiva soddisfazione
del diritto allo studio












GLI ALUNNI
al fine di promuovere la preparazione ad
assolvere ai propri compiti sociali




SI IMPEGNANO NEI CONFRONTI DEGLI
ALUNNI A :
Creare un ambiente educativo sereno e
rassicurante;
Favorire momenti di ascolto e di dialogo;
Favorire l’accettazione dell’altro e la
solidarietà;
Promuovere le motivazioni all’apprendere
Rispettare
i
tempi
e
i
ritmi
dell’apprendimento;
Far acquisire una graduale consapevolezza
nelle proprie capacità per affrontare con
sicurezza i nuovi apprendimenti.
Rendere l’alunno consapevole degli
obiettivi e dei percorsi operativi.
Favorire un orientamento consapevole e
positivo delle scelte relative al curricolo
opzionale.
Concordare i compiti pomeridiani da
assegnare per non aggravare l’alunno.
Pubblicizzare i quadri orari delle attività
giornaliere per consentire all’alunno di
selezionare gli strumenti di lavoro.
Rispettare i tempi di pausa tra le unità
d’apprendimento.
SI IMPEGNANO A:
Essere cooperativi nei compiti di gruppo, di
livello ed elettivi.
Prendere coscienza dei personali dirittidoveri.
Rispettare persone, ambienti, attrezzature.
Usare un linguaggio consono ad un
ambiente educativo nei confronti dei
docenti, dei compagni, del personale
ausiliario.
Adottare un comportamento corretto ed
adeguato alle diverse situazioni.
Attuare comportamenti più adeguati alla
salvaguardia della sicurezza propria e degli
altri in condizioni ordinarie e straordinarie
di pericolo.
Rispettare i tempi previsti per il
raggiungimento degli obiettivi del proprio
curricolo
mettendo
in
atto
un
atteggiamento
responsabile
nell’esecuzione dei compiti richiesti.
Accettare, rispettare, aiutare gli altri e i
diversi da sé comprendendo le ragioni dei
loro comportamenti.
96
I GENITORI
per una proficua collaborazione
scuola – famiglia
SI IMPEGNANO AD ASSICURARE:
 La costruzione di un dialogo costruttivo
con L’Istituzione.
 Il rispetto delle scelte educative e
didattiche condivise.
 Atteggiamenti di reciproca e proficua
collaborazione con i docenti.
 Atteggiamenti
di
rispetto,
di
collaborazione, di solidarietà nei confronti
dell’altro nei loro figli.
 Il rispetto dell’orario di entrata e di uscita.
 La garanzia di una frequenza assidua alle
lezioni.
 Il controllo quotidiano del materiale
scolastico necessario.
 La partecipazione agli incontri periodici
scuola-famiglia.
 L’esecuzione dei compiti assegnati.
97
VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
98
Premessa
I viaggi d’istruzione, le visite guidate, intesi quali strumenti per collegare l’esperienza
scolastica all’ambiente esterno nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali e
produttivi, rientrano tra le attività didattiche ed integrative della scuola; pertanto devono
essere inseriti nella programmazione didattica delle singole classi. Inoltre, considerata
l’importanza che i viaggi rivestono nella formazione generale degli allievi, devono trovare
spazio nella progettazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Di qui la necessità del
presente Regolamento che definisca in modo coordinato le finalità, i compiti e gli
adempimenti delle figure coinvolte, a vario titolo, nell’organizzazione dei viaggi
d’istruzione e delle visite guidate.
Art. 1
Tipologie di attività da comprendere nei viaggi di istruzione e visite guidate
Nei viaggi di istruzione sono comprese le seguenti tipologie di attività:
 Viaggi culturali;
 Viaggi a scopo orientativo o di integrazione della preparazione di indirizzo
(visite ad Istituti d’Istruzione Superiore, Aziende, Enti, partecipazione a
specifici concorsi culturali);
 Viaggi connessi ad attività sportive;
 Visite guidate e uscite didattiche della durata di un giorno presso località di
interesse storico, artistico , naturalistico ( teatro, mostre, musei, rassegne,
parchi, riserve naturali).
Art. 2
Finalità
I viaggi d’istruzione devono contribuire a:
 migliorare il livello di socializzazione tra studenti e tra studenti e docenti, in una
dimensione di vita diversa dalla normale routine scolastica;
 migliorare la conoscenza del proprio paese nei suoi aspetti storici, culturali e
paesaggistici;
 approfondire e raccogliere documentazione su argomenti di studio di carattere
storico, artistico, geografico;
 sviluppare un’educazione ecologica e ambientale;
 promuovere l’orientamento scolastico e professionale.
Art. 3
Proponenti e iter procedurale
99
I viaggi d’istruzione, le visite guidate e le uscite didattiche vanno progettati ed approvati
dal Consiglio di classe, interclasse ed intersezione ad integrazione della normale
programmazione didattico-culturale di inizio anno sulla base degli obiettivi didattici ed
educativi ivi prefissati ed approvati dal Collegio dei Docenti, il quale delibera il piano dei
viaggi d’istruzione, delle visite guidate e delle uscite didattiche, sotto l’aspetto didattico
raccordandolo con il Piano dell’Offerta Formativa.
Le proposte, per tutte le tipologie previste , devono essere definite entro il 31/10/2017
La Funzione Strumentale per i viaggi di istruzione raccoglie e organizza le proposte dei
Consigli di Intersezione di Interclasse e di Classe entro la fine del mese di ottobre. Il
Dirigente Scolastico e la Funzione Strumentale per i viaggi di istruzione verificano la
fattibilità del piano sotto l’aspetto organizzativo ed economico ed avviano l’attività
negoziale con le agenzie specializzate in turismo scolastico ai sensi dell’art. 32 del Decreto
1/2/2001 n. 44.
Per ogni meta saranno richiesti almeno tre preventivi. Verranno privilegiati viaggi a costo
contenuto per consentire una maggiore partecipazione degli studenti.
Art. 4
Destinatari
Destinatari dei viaggi sono tutti gli alunni regolarmente iscritti presso questa Istituzione
Scolastica. La partecipazione degli alunni dovrà essere la più ampia possibile e, comunque,
non inferiore ai 2/3 del plesso perché il viaggio conservi la sua valenza formativa. A tal fine e
in ottemperanza delle norme ministeriali si dovrà valutare attentamente che i viaggi
proposti non comportino un onere eccessivo per le famiglie.
Al fine di ridurre i costi del viaggio, è opportuno accorpare le classi che viaggiano con
identica meta ed analogo mezzo di trasporto sempre che gli studenti partecipanti rientrino
nella stessa fascia d’età e siano accomunati dalle stesse esigenze formative.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati è necessario che gli alunni siano preventivamente
forniti di tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli ed orientarli sul
contenuto del viaggio al fine di promuovere una vera e propria esperienza di
apprendimento.
Per gli alunni è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la
potestà familiare.
Gli alunni che non partecipano al viaggio non sono esonerati dalla frequenza scolastica.
Nello stesso periodo la scuola effettuerà didattica alternativa per coloro che non
partecipano al viaggio con particolare riguardo alle attività di recupero e di
approfondimento.
100
Il Consiglio di classe,relativamente alla scuola secondaria di I grado, valuta la
partecipazione o meno ai viaggi di istruzione degli studenti che hanno avuto provvedimenti
disciplinari.
Art. 5
Durata dei viaggi e periodi di effettuazione
Considerata la necessità di garantire il completo svolgimento dei programmi di
insegnamento, si ravvisa l’opportunità di contenere i viaggi entro i seguenti limiti:
 Le classi dell’Infanzia potranno effettuare uscite didattiche sul territorio del
Vallo di Diano in orario scolastico;
 Le classi della Primaria potranno effettuare visite guidate in orario scolastico ed
extra.
 Le classi V della Primaria potranno effettuare un viaggio d’istruzione di un
giorno o due.
 Le classi I, II e III della Secondaria di primo grado potranno effettuare visite
guidate in orario scolastico ed extra.
 Le classi I, II e III della Secondaria di primo grado potranno effettuare un
viaggio d’istruzione di un giorno.
 Le classi terze della Secondaria di primo grado potranno effettuare un viaggio
di istruzione di 2 o più giorni. Ove possibile e fermo restando le adesioni delle
classi terze, in subordine verrà data la possibilità di partecipare allo stesso
viaggio anche agli alunni delle classi prime e seconde.
Non possono essere effettuati viaggi negli ultimi trenta giorni di scuola ed in coincidenza
della fine del quadrimestre, salvo casi specifici legati alla peculiarità del progetto ( scambi,
visite in ambienti naturalistici o presso enti istituzionali).
Non sono vincolate dai sopraindicati termini di tempo le uscite didattiche la cui
organizzazione presenti caratteristiche di estemporaneità (visite a mostre, musei,
partecipazione a spettacoli teatrali, cinematografici ecc.) purché concordati con i colleghi e
autorizzati dal Dirigente Scolastico.
Le visite guidate devono essere comunicate almeno un mese prima del loro svolgimento,
salvo casi eccezionali, dal Coordinatore di Plesso alla Funzione Strumentale incaricata al
fine di organizzare la visita.
Il Coordinatore di Plesso avrà cura di acquisire le autorizzazioni da parte di chi esercita la
patria potestà degli alunni a partecipare al viaggio.
Art. 6
Compiti dei docenti referenti
I docenti referenti devono tenere i contatti con la Funzione Strumentale responsabile dei
viaggi.
101
Il referente dovrà predisporre il progetto- proposta da presentare alla Funzione
Strumentale su apposito stampato, in cui saranno indicati chiaramente: disponibilità del
docente accompagnatore ed eventuale sostituto; classe/i interessate; periodo di
svolgimento; meta e programma di massima; obiettivi didattico - educativi di massima.
Art. 7
Accompagnatori
La funzione di accompagnatore, per la particolarità dell’incarico, è svolta dal personale
docente al quale può essere affiancata un’altra figura scolastica, la cui scelta sarà
opportunamente motivata. Non è esclusa la partecipazione del capo d’istituto tenuto
conto degli aspetti positivi che la sua persone rappresenta per gli alunni e per eventuali
contatti con autorità.
Considerata la valenza didattica ed educativa dei viaggi di istruzione, i docenti
accompagnatori devono aver dato la disponibilità, appartenere alla classe e possibilmente
avere affinità con l’ambito disciplinare attinente al viaggio.
Nella programmazione dei viaggi deve essere prevista la presenza di un docente ogni 10 alunni, fino
ad un massimo di tre docenti per classe, nonché di un docente di sostegno ogni alunno
diversamente abile. Nel caso di un improvviso impedimento di un accompagnatore, il Dirigente
provvederà per quanto possibile alla sua sostituzione con l’insegnante di riserva previsto
obbligatoriamente nell’organizzazione del viaggio. In ogni caso, di norma, ciascuna classe deve
avere un proprio insegnante come accompagnatore.
Il docente accompagnatore predispone l'elenco nominativo degli alunni partecipanti,
raccoglie e consegna in Segreteria i moduli per l'autorizzazione al viaggio degli alunni;si
assicura che i partecipanti siano in possesso di tutti i documenti utili per la partecipazione al
viaggio;riceve in consegna i documenti relativi al viaggio
Tutti i partecipanti devono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni. Gli
alunni della secondaria di I grado dovranno essere in possesso di un documento di
identificazione personale.
Durante il viaggio l’accompagnatore è tenuto all’obbligo della vigilanza degli alunni con
l’assunzione delle responsabilità di cui agli artt. 2047-2048 ( “culpa in vigilando”) del Codice
Civile, con l’integrazione di cui all’art. 61 della legge 11/07/80 n. 312, che ha limitato la
responsabilità patrimoniale della scuola ai soli casi di dolo o colpa grave.
Art. 8
Responsabile del viaggio
Per ogni viaggio d’istruzione uno dei docenti accompagnatori funge da responsabile del
viaggio.
Il capocomitiva garantisce il rispetto del programma e assume le opportune decisioni nei
casi di necessità. Consulta tempestivamente il Dirigente Scolastico ogni volta si renda
opportuno o necessario.
Il responsabile del viaggio è tenuto a relazionare al Dirigente Scolastico verbalmente o per
iscritto sia gli aspetti didattici sia la qualità del servizio.
102
Art. 9
Regole di comportamento durante il viaggio
Gli alunni durante lo svolgimento dei viaggi sono tenuti a rispettare le regole previste dal
Regolamento d’Istituto. Inoltre sono tenuti ad assumere comportamenti corretti nei
confronti del personale addetto ai servizi turistici e rispettosi degli ambienti e delle
attrezzature alberghiere, dei mezzi di trasporto messi a loro disposizione, dell’ambiente e
del patrimonio storico-artistico.
Per eventuali danni si riterranno valide le regole e le sanzioni previste dal patto di
corresponsabilità compresi nel regolamento d’Istituto. Quindi, eventuali danni saranno
risarciti dalle famiglie.
Gli alunni sono tenuti a partecipare a tutte le attività didattiche previste dal programma,
sotto la direzione e la sorveglianza dei docenti incaricati, senza assumere iniziative
autonome.
Eventuali episodi di violazione del regolamento di disciplina segnalati nella relazione dei
docenti accompagnatori avranno conseguenze disciplinari in sede. Sarà comunque
compito dei Consigli di classe, interclasse valutare anche il profilo disciplinare degli alunni,
tenuto conto anche del comportamento mantenuto durante i viaggi d’istruzione e disporre
eventuali provvedimenti.
Art. 10
Aspetti finanziari
I costi del viaggio d’istruzione saranno a totale carico degli studenti. L’Istituto pagherà ai
docenti una quota forfettaria giornaliera.
Per tutti i viaggi si deve tener conto dell’esigenza di contenere le spese per evitare un
eccessivo onere per le famiglie. Si deve tener conto altresì della possibilità di usufruire di
facilitazioni e di gratuità concesse da Amministrazioni o Enti statali, locali e privati.
La gestione finanziaria dei viaggi deve avvenire secondo le procedure previste dalla
normativa specifica attraverso il bilancio d’Istituto nel quale devono confluire gli importi
versati dagli alunni: non è consentita gestione extra bilancio.
Le eventuali rinunce, dopo l’approvazione del progetto, devono avere carattere
eccezionale ed essere motivate. Le rinunce che intervengano dopo che è stato stipulato il
contatto con l’ Agenzia comportano il pagamento delle penali previste.
L’individuazione delle Ditte di trasporto e delle Agenzie di Viaggi a cui chiedere i preventivi
di spesa compete al Dirigente Scolastico e alla Direzione Amministrativa.
La scelta dei mezzi di trasporto e dei fornitori di servizi, deve essere effettuata tenendo
conto dei criteri di economicità, senza tuttavia trascurare la buona qualità dei servizi stessi.
Per la scelta del mezzo di trasporto, è consigliato l’utilizzo di tutti i mezzi pubblici, ogni
volta che i percorsi programmati lo consentano. Qualora venga scelto il pullman quale
mezzo di trasporto, dovranno essere acquisiti agli atti tutti i documenti previsti dalla
normativa.
103
Art. 11
Organi competenti alla procedura viaggi
Il Collegio Docenti individua - mediante il presente Regolamento – i criteri e le finalità
generali da seguire nella programmazione dei viaggi di istruzione e delle uscite formative.
Il Consiglio di Intersezione di Interclasse e di Classe, d’intesa con il Dirigente scolastico,
programma le attività e gli obiettivi didattici, propone le mete, definisce il periodo e la
durata, esamina gli aspetti organizzativi ed economici delle iniziative.
La Figura Strumentale monitora le diverse fasi della programmazione coordinando la
realizzazione
delle
iniziative
elaborate
nei
singoli
Consigli
di
Classe,
Interclasse,Intersezione.
Gli Allievi sono invitati a collaborare nella preparazione dei materiali, dei documenti, e delle
attività necessarie allo svolgimento del viaggio.
Il Consiglio d’Istituto viene informato delle iniziative programmate ed esprime un parere
consultivo.
Art. 12
Conclusioni
Il presente regolamento è in vigore dall’Anno Scolastico 2015/2016 a tempo indeterminato
e potrà essere modificato in qualsiasi momento da parte degli organi collegiali che l’hanno
approvato.
Per gli aspetti generali e per quanto non previsto dal presente Regolamento si rinvia alla
normativa vigente le cui disposizioni in materia di viaggi di istruzione sono contenute in
diversi orientamenti normativi, in particolare: nella Circolare Ministeriale n. 253 del
14.08.1991; nella Circolare Ministeriale n. 291 del 14.10.1992; nella Ordinanza Ministeriale n.
132 del 15.05.1990, nella Circolare Ministeriale n. 623 del 02.10.1996; nel Decreto legislativo
n. 111 del 17.03.1995 che da attuazione alla Direttiva 314/90/CEE concernente i pacchetti
turistici ed in ogni loro eventuale successiva modificazione ed integrazione.
Il presente Regolamento resta affisso all’Albo dell’Istituto nei modi di legge.
104
PROPOSTE VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Il docente Funzione Strumentale per i viaggi di istruzione ha raccolto le proposte dei
Consigli di Classe per elaborare il Piano Annuale delle visite guidate e viaggi d’istruzione.
Da una ricognizione effettuata emergono, per il corrente anno scolastico, i sottoelencati
itinerari:
ITINERARI PROPOSTI
Agropoli
Antica Velia
Atena Lucana (da Sala Consilina)
Aversana – Eboli Salerno – Feudo Ron Alfrè
Benevento
Buccino Museo Paleontologico
Caserta
Cava de’Tirreni
Cava de’Tirreni /Vietri/Salerno
Cava de’Tirreni e Salerno
Centro storico di Teggiano
Centro Storico Sala Consilina (dalla periferia di Sala Consilina)
Certosa di Padula
Fattoria didattica “Asineria Equinotium” Atena Lucana ( da Sala Consilina)
Fattoria didattica di Montecorvino Rovella
Giffoni Valle Piana
Grotte di Pertosa
Lago Sirino – Nemoli (PZ)
Lagopesole – Melfi – Monticchio
Marcianise (CE) – Rotondi (AV)
Matera
Melfi – Venosa
Museo ferroviario di Pietrasara – Sorrento
Napoli : Parco del Vesuvio e Ercolano
Napoli : Parco del Vesuvio e Pompei
Napoli: Città della Scienza – Pozzuoli
Napoli: Città della Scienza e Museo Capodimonte
Napoli: Museo di Capodimonte e Certosa di San Martino
Napoli: Teatro San Carlo e Presepi
Oasi Alento
Oasi WWF di Morogerati
Osservatorio Astronomico di Montecorvino Rovella
Paestum
Pertosa - Museo Mida
Pioppi Fraz. Di Pollica
Polla – Petina (Grotta dell’acqua)
Pollino ( attività di orienteering)
Pompei – Ercolano
105
Pozzuoli – Cuma
Roma (compreso ceking d’ ingresso alla città)
Salerno - (teatri)
Salerno – Castello Arechi
Salerno - e Vietri
San Gregorio Armeno
San Lorenzello – Sant’Agata dei Goti
Santa Maria di Castellabate
Sanza - Fiume Bussento
Sassano - (la valle delle Orchidee)
Silla di Sassano Parco Acquatico Naturalistico (da Sala Consilina )
Sorrento - e Salerno
106
AREA DELLA PROGRAMMAZIONE
Il curricolo di Istituto redatto dalla scuola è fruibile sul sito internet all’indirizzo
www.icsalaconsilina.gov.it
I plessi di scuola primaria svolgono attività di programmazione settimanale ogni
martedì dalle ore 16:30 alle ore 18:30
Per i plessi dei tre ordini di scuola sono previsti incontri mensili di verifica e
programmazione delle attività svolte.
Il RAV redatto dalla scuola è fruibile sul sito internet all’indirizzo
www.icsalaconsilina.gov.it
Il Piano di Miglioramento redatto dalla scuola è fruibile sul sito internet all’indirizzo
www.icsalaconsilina.gov.it
Il Piano di Intervento PNSD , per il corrente anno scolastico è fruibile sul sito internet
all’indirizzo www.icsalaconsilina.gov.it
107
NUCLEO PER L’AUTOVALUTAZIONE E PER IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il nucleo per l’autovalutazione ed il piano di miglioramento è costituito dai seguenti
dal Dirigente Scolastico e dalle seguenti docenti:
D. S. Prof. Salvatore Gallo
Ins. SICILIANO Michelina
Ins. MEGA Rosa
Ins. Scazzari Margherita
Ins. Esposito Del Negro Pasqualina
Ins. Paglia Maria
108
Progetti curricolari ed extra-curricolari d’Istituto
Formazione con esperti interni ed esterni a titolo gratuito
I progetti, proposti e deliberati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto per quanto
di sua competenza assumono una particolare importanza all’interno dell’offerta formativa
dell’Istituto e ne rappresentano l’aspetto qualificante. L’Autonomia scolastica (D.P.R.
275/99) permette poi di articolarne tempi, modalità, mezzi, contenuti, sfruttando al meglio
le opportunità offerte dalle nuove scelte organizzative e calandoli nella realtà e nelle
esigenze specifiche dell’utenza.
Finalità educative e didattiche generali:
 Introdurre nuovi saperi e arricchire le abilità degli alunni con strumenti diversi (visivi,
informatici, grafici, multimediali…).
 Realizzare percorsi formativi diversificati e adeguati alle varie esigenze e aspettative degli
studenti nella fascia dell’obbligo, in senso interdisciplinare e pluridisciplinare, in funzione
anche dell’orientamento scolastico/professionale.
 Realizzare la flessibilità dell’intervento didattico proposto dal Consiglio di Interclasse e di
Classe, con particolare riguardo al recupero e al sostegno individualizzato.
 Arricchire l’offerta formativa attraverso attività motivanti che potenzino le abilità
strumentali di base, le competenze trasversali e disciplinari.
Le attività legate ai progetti curricolari ed extra-curricolari d’Istituto per l’Ampliamento dell’Offerta
Formativa si realizzeranno fermo restando la disponibilità economica del Fondo d’Istituto.
Per questo anno scolastico, inoltre,vi è la possibilità di offrire all’utenza Corsi di Formazione, per
docenti e alunni, con esperti interni ed esterni a titolo gratuito.
109
Formazione con esperti interni ed esterni a titolo gratuito
FINALITÀ, OBIETTIVI, METODI per le ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Le attività di formazione e di aggiornamento dei docenti hanno lo scopo di arricchire la loro
professionalità in relazione all’approfondimento dei contenuti delle tematiche connesse con i
cambiamenti determinati dall’attuazione dell’autonomia scolastica e dall’uso ormai consolidato di
nuovi strumenti di informazione che hanno contribuito a modificare l’approccio fra la funzione
docente, gli studenti e il territorio. Le iniziative di formazione e di aggiornamento del personale
docente, in una scuola attenta alle trasformazioni e pronta ad affrontare le problematiche del
nostro tempo nella valorizzazione dei contenuti della tradizione, (sempre a partire dal significato
etimologico della parola tradizione, da tradere che significa consegnare affidare ad altri in
patrimonio prezioso e quindi insegnare) garantiscono la crescita professionale degli insegnanti
inseriti nel contesto di tutti coloro che operano nella scuola, con l’obiettivo di migliorare la qualità
degli interventi didattici ed educativi a tutti i livelli.
110
Le esigenze di adeguare la scuola al clima di cambiamento che contraddistingue la società e la
realtà territoriale hanno visto in questi anni l'attivazione nel nostro Istituto di diversi percorsi di
aggiornamento disciplinare. La consapevolezza dell’importanza di rapporti e scambi culturali tra i
docenti dell’Istituto è il criterio fondante dell’attività di aggiornamento di quest’anno scolastico.
Le attività di formazione sono rivolte ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado dell’Istituto.
Nello specifico anno scolastico sono stati individuati Progetti per Docenti e Alunni, con esperti
interni ed esterni, a titolo gratuito.
PROGETTO UNIVERSO LETTURA SCRITTURA
Responsabile del corso prof. Nicola Femminella
Il ruolo formativo della lettura è sottolineato da tutti i
documenti programmatici dei vari ordini di scuola. Numerosi
sono anche gli atti internazionali che richiamano
l’importanza del leggere fin dalla più tenera età.
Nella società conoscitiva con l’avvento delle nuove
tecnologie, saper leggere assume un significato ancora più
ampio: vuol dire anche saper “navigare” tra le informazioni,
selezionarle, valutarle, per dare risposte a problemi ed
esigenze di cultura generale con spirito critico, imparando
ad essere ideativi e non soltanto gestori di informazioni.
In definitiva saper leggere rappresenta un requisito essenziale per “saper scegliere” ed “essere
imprenditore di se stesso”
La tipologia di progetto/corso che si propone, perché possano essere perseguiti gli obiettivi essenziali,
consta di 3 moduli.
1° modulo: “Leggere è una parola, saper leggere è un diritto”
-
Tecniche di lettura veloce per il recupero e il potenziamento nella lettura strumentale, al fine di acquisire
gli standard raccomandati dai programmi ministeriali e dai documenti emanati dall’UNESCO.
Le attività comprendono cenni teorici di riferimento sul tema in questione, esemplificazioni di progetti da
redigere e iniziative soprattutto pratiche da realizzare con gruppi-classe, nonché la presentazione di
documenti, schede, allegati, modelli in grado di indicare ai corsisti strumenti e procedure per intervenire sul
campo.
2° modulo: “Per amare … il libro”
-
Animazioni e giochi vari per promuovere la lettura e stabilire nei bambini e nei ragazzi un amore duraturo
per il libro.
111
Tutti i punti trattati saranno esemplificati con attività e animazioni che vedono coinvolti i docenti-corsisti, al
fine di dimostrare la spendibilità immediata delle proposte in classe con gli alunni.
3° modulo “Io sto bene con … il libro!”
-
Analisi e socializzazione di materiali didattici riguardanti la comprensione profonda e la produzione
consapevole di un testo scritto, all’interno del curricolo dell’educazione linguistica.
All’interno dei citati moduli sono previsti riferimenti e attività relativi a:
1) Curriculum delle discipline
2) Esperienze didattiche per sviluppare la sfera relazionale-affettiva
Obiettivi
L’obiettivo del progetto/corso è volto a:
 Formare docenti-esperti per intervenire con successo e in tempi brevi sul deficit della lettura
strumentale, caratterizzato dalla lettura compitata o inferiore ai ritmi-standard per alunni della
scuola dell’obbligo
 Formare e addestrare figure-animatori per condurre animazioni inserite in progetti articolati e
ricorrenti, al fine di suscitare negli alunni l’amore per il libro
 Potenziare la professionalità-docente per la costruzione del curriculum di Italiano e in particolare
per interventi diretti sugli alunni, perché possano acquisire competenze essenziali per la
comprensione, analisi e produzione di un testo scritto relativo ai generi letterari e alle forme del
comunicare
 Potenziare e fornire strumenti utili agli addetti e responsabili delle biblioteche, perché presentino il
libro con successo.
 Creare nel nostro territorio un laboratorio permanente, di ricerca, per la produzione di materiali
didattici relativi all’”Universo lettura”
TEMPI
Le ore da impegnare sono 45 da cui si possono ricavare moduli a partire da 15 ore senza annullare alcun
elemento di contenuto.
***Ciascun modulo può comprendere anche incontri in classe con gruppi-alunni, perché possa essere
dimostrata ai docenti l’immediata spendibilità dei materiali didattici presentati.
DESTINATARI
L’intero programma può essere calibrato su alunni della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° (e
degli istituti superiori con sostanziali differenziazioni) naturalmente in ossequio ai curricula ministeriali, ma
con un occhio permanentemente rivolto alla C.M. N° 339 sulla continuità didattica.
03 – 10 – 2016
Prof.: Nicola Femminella
112
Uso didattico della Lavagna Interattiva Multimediale
(LIM)
Presentazione
Il progetto di formazione sulla LIM proposto nasce con l'intento
di favorire e potenziare l'innovazione didattica attraverso l'uso
delle tecnologie informatiche.
Il corso di aggiornamento vuole andare incontro, in modo molto
pragmatico, alla necessità di molti docenti di formarsi, sia in
chiave tecnica, sia in chiave metodologico didattica, all’uso della
lavagna interattive multimediali (LIM), lavagna che sempre di più
è introdotta nelle nostre scuole, dalla primaria alla secondaria.
Accanto alla finalità pratica, didattico - operativa, il corso vuole
far riflettere sulle potenzialità comunicative e formative della
LIM, sulla epistemologia e sui modelli di teoria
dell’apprendimento da essa sottesi.
Finalità e contenuti generali




Sviluppare specifiche competenze su utilizzi ed applicazioni della LIM.
Approfondire gli aspetti teorici, pedagogici e comunicativi coinvolti nell'utilizzo della LIM; – promuovere
l'uso della LIM nell'ambito della normale pratica didattica.
Migliorare la qualità delle interazioni didattiche ed interdisciplinari e la valutazione dell'insegnante.
Accrescere il metodo dimostrativo. Incrementare la motivazione dell'insegnamento.
Modalità di erogazione della didattica
Il corso, rivolto a docenti di ogni ordine e grado in servizio nell’I. C. di Sala Consilina Viscigliete, sarà erogato
in modalità blended prevedendo alcune lezioni in presenza e delle attività di studio da fare a casa sia online
che offline.
Durata
Sono previste 20 ore di formazione, tra attività in presenza e di studio.
Docenti formatori
113
La formazione sarà curata dai docenti Giuseppe Ammaccapane, Team per l’innovazione, Gerardina Caporale,
Funzione Strumentale, Lina Mori, Animatore digitale.
L’Animatore digitale Lina Mori
114
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA a.s. 2016/17
SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’
Sezione 1- Descrittiva
1.1 Denominazione Progetto
Uso didattico della Lavagna Interattiva Multimediale (LIM)
1.2 Responsabile Progetto
Lina Mori
1.3 Gruppo di Progetto
Giuseppe Ammaccapane, Gerardina Caporale, Annamaria Mariniello, Lina Mori, Catia Siciliano.
1.4 Destinatari del Progetto: classi – sezioni – alunni coinvolti
Docenti di ogni ordine e grado in servizio nell’I. C. di Sala Consilina Viscigliete
1.5 Obiettivi




Sviluppare specifiche competenze su utilizzi ed applicazioni della LIM.
Approfondire gli aspetti teorici, pedagogici e comunicativi coinvolti nell'utilizzo della LIM; –
promuovere l'uso della LIM nell'ambito della normale pratica didattica.
Migliorare la qualità delle interazioni didattiche ed interdisciplinari e la valutazione
dell'insegnante.
Accrescere il metodo dimostrativo. Incrementare la motivazione dell'insegnamento.
1.6 Durata
Sono previste 20 ore di formazione, tra attività in presenza e di studio.
1.7 Risorse umane
La formazione sarà curata dai docenti Giuseppe Ammaccapane, Team per l’innovazione, Gerardina
Caporale, Funzione Strumentale, Lina Mori, Animatore digitale
1.8 Beni e servizi
Il corso sarà erogato in modalità blended prevedendo alcune lezioni in presenza e delle attività di
studio da fare a casa sia online che offline.
Data 30/10/2016
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Doc. Mori Lina
115
CODING
Coding è il termine inglese che indica la stesura di programmi informatici, letteralmente programmare.
Quando si parla di coding a scuola s'intende non solo la scrittura di codice, ma in senso più ampio anche lo
sviluppo del pensiero computazionale. Il pensiero computazionale è la capacità di immaginare e descrivere
un procedimento costruttivo che porti alla soluzione di un problema; per questo il pensiero computazionale
è per tutti. È una capacità trasversale che va sviluppata il prima possibile.
IL PROGETTO
L’Istituto Comprensivo di Sala Consilina Viscigliete vuole, con questo progetto, inserirsi nell’attività del MIUR
Programma il futuro, http://www.programmailfuturo.it, che promuove l’introduzione strutturale del coding
a scuola, in particolare nel primo ciclo di istruzione, tramite un progetto che consiste in:


l’ora del codice: avviamento di un’ora al pensiero computazionale
un corso introduttivo: 10 ulteriori lezioni per approfondire i temi del pensiero computazionale
“Nel mondo odierno i computer sono dovunque e costituiscono un potente strumento di aiuto per le
persone. Per essere culturalmente preparato a qualunque lavoro uno studente di adesso vorrà fare da grande è
indispensabile quindi una comprensione dei concetti di base dell’informatica.
116
Il lato scientifico-culturale dell'informatica, definito anche pensiero computazionale, aiuta a sviluppare
competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente, qualità che sono importanti
per tutti i futuri cittadini. Il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero computazionale è attraverso
la programmazione (coding ) in un contesto di gioco.”
Parteciperemo alla Code Week 15-23 ottobre 2016, un’ora propedeutica di avviamento al Pensiero
Computazionale con tutti gli alunni dell’Istituto le cui sezioni/classi hanno aderito al progetto.
Successivamente la creazione di un laboratorio in cui gruppi di alunni seguiranno un corso introduttivo di
base di dieci ore, e uno avanzato di altre dieci che verranno svolte nel corso dell’anno scolastico.
Partecipazione ad altri eventi come l’Ora del Codice, prevista nel mese di dicembre, l’Internet Day ed altri
eventi che verranno via via presi in considerazione.
Obiettivi generali
•
•
•
Avviare gli alunni all’acquisizione della logica della programmazione
Utilizzo del programma Blockly per la programmazione informatica attraverso i blocchi visivi
Acquisizione della terminologia specifica attraverso la dimostrazione e l'elaborazione di mini
attività di gioco sempre più complesse
Obiettivi specifici
•
•
•
•
• Favorire lo sviluppo della creatività attraverso la molteplicità di modi che l’informatica offre
per affrontare e risolvere un problema
Avviare alla progettazione di algoritmi, producendo risultati visibili (anche se nel mondo virtuale)
Aiutare a padroneggiare la complessità (imparare a risolvere problemi informatici aiuta a
risolvere problemi complessi in altre aree)
Sviluppare il ragionamento accurato e preciso (la scrittura di programmi che funzionano bene
richiede l’esattezza in ogni dettaglio)
L’Animatore digitale Lina Mori

Dal sito Programma il Futuro
117
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA a.s. 2016/17
SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’
Sezione 1- Descrittiva
1.3 Denominazione Progetto
Coding
1.4 Responsabile Progetto
Lina Mori
1.3 Gruppo di Progetto
Docenti di tutti e tre gli ordini di scuola interessati ad attivare il coding in classe
1.4 Destinatari del Progetto: classi – sezioni – alunni coinvolti
Alunni di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado.
1.5 Obiettivi







Avviare gli alunni all’acquisizione della logica della programmazione
Utilizzo del programma Blockly per la programmazione informatica attraverso i blocchi visivi
Acquisizione della terminologia specifica attraverso la dimostrazione e l'elaborazione di mini
attività di gioco sempre più complesse
Favorire lo sviluppo della creatività attraverso la molteplicità di modi che l’informatica
offre per affrontare e risolvere un problema
Avviare alla progettazione di algoritmi, producendo risultati visibili (anche se nel mondo
virtuale)
Aiutare a padroneggiare la complessità (imparare a risolvere problemi informatici aiuta a
risolvere problemi complessi in altre aree)
Sviluppare il ragionamento accurato e preciso (la scrittura di programmi che funzionano
bene richiede l’esattezza in ogni dettaglio)
1.7 Durata
Minimo 20 ore da svolgersi nel corso dell’anno scolastico nei plessi aderenti.
1.7 Risorse umane
Docente di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado
1.9 Beni e servizi
Una postazione PC per ogni allievo o coppia di allievi, LIM, videoproiettore, accesso Internet, materiale di
facile consumo.
Data 30/10/2016
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Doc. Mori Lina
118
Percorso di Formazione per Famiglie, Docenti e di Laboratorio per Alunni
sulla Prevenzione e contrasto al bullismo
Il contesto scolastico rappresenta una delle prime e certamente più importanti occasioni di
“sperimentazione sociale” con cui i ragazzi si confrontano. Rappresenta, inoltre, il luogo della
mediazione tra il sistema familiare ed il sistema sociale.
Intervenire, dunque, per prevenire episodi di bullismo, per riconoscerlo e affrontarlo con strategie
efficaci, così da limitarne la portata e gli effetti.
Partendo da queste considerazioni si evidenziano i seguenti piani di intervento:
a. Informare
b. Favorire un contesto di apprendimento e di crescita positivo
c. Confermare la scuola non solo come luogo di trasmissione delle conoscenze, ma anche
come luogo di formazione dell’identità e del saper stare con gli altri.
DESTINATARI DE PROGETTO
Il progetto è destinato alle Famiglie degli alunni, ai Docenti dell’Istituto Comprensivo e agli
alunni della primaria e delle secondaria di I grado.
MODALITÀ OPERATIVE
Il primo incontro si avvarrà della presenza di specialisti del settore.
Interverranno di Dottori:
Emilianna Salvioli, psicologa e
Antonio Mautone, psichiatra e primario presso U.O.S.M. di Sant’Arsenio
e il legale specialista in consulenze familiari , l’Avvocato Antonella Latronico.
Gli obiettivi saranno quelli di:
 Fornire conoscenze sul fenomeno del bullismo, sulle sue forme e
caratteristiche
 Fornire strumenti adeguati di osservazione per individuare gli episodi di
bullismo
 Permettere agli insegnanti di intervenire tempestivamente quando ci si
accorge di un episodio di bullismo in atto e tenare di carpirne le cause
 Essere in grado di aiutare i bambini e i ragazzi , in un contesto di accoglienza e
ascolto
 Conoscere le sanzioni legali legate al fenomeno
Seguiranno 3 incontri tra la Psicologa e gli alunni(divisi per fasce d’età) .
L’ultima fase sarà quella della rendicontazione.
119
Il seguente progetto sarà attuato nell’arco di 1 settimana.
Le date degli incontri verranno indicati successivamente e rese pubbliche tramite Locandina.
Atena Lucana, 16 novembre 2016
La Funzione Strumentale
Insegnante Maria Schettino
120
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S.2016/2017
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
BULLO…NON È BELLO!
Responsabile Progetto
Ins.SCHETTINO Maria incaricata Funzione Strumentale Area 3
Gruppo di Progetto
Ins.SCHETTINO Maria
Dr.ssa Emilianna SALVIOLI, psicologa;
Dr. Antonio MAUTONE, psichiatra, primario presso U.O.S.M. di Sant’Arsenio;
Avv.to Antonella LATRONICO, legale specialista in “consulenze familiari”.
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Il progetto è destinato alle famiglie degli alunni, ai docenti dell’Istituto Comprensivo e agli alunni della
scuola primaria e secondaria di primo grado del comune di Atena Lucana.
Caratteristiche Generali del Progetto
Gli obiettivi saranno quelli di:

fornire conoscenze sul fenomeno del bullismo, sulle sue forme e nelle sue caratteristiche;
 fornire strumenti adeguati di osservazione per individuare gli episodi di bullismo;
 permettere agli insegnanti di intervenire tempestivamente quando ci si accorge di un episodio
di bullismo in atto e tentare di capirne le cause;
 essere in grado di aiutare i bambini e i ragazzi, in un contesto di accoglienza e di ascolto;
 conoscere le sanzioni legali legate al fenomeno.
Durata
A decorrere da Dicembre 2016
121
Seguiranno tre incontri tra la psicologa e gli alunni divisi per fasce d’ età.
L’ultima fase sarà quella della rendicontazione.
Il seguente progetto sarà attuato nell’arco di una settimana.
Le date degli incontri verranno indicate nella locandina.
Risorse umane
Ins.SCHETTINO Maria
Dr.ssa Emilianna SALVIOLI, psicologa;
Dr. Antonio MAUTONE, psichiatra, primario presso U.O.S.M. di Sant’Arsenio;
Avv.to Antonella LATRONICO, legale specialista in “consulenze familiari”.
Il dirigente scolastico Prof. Salvatore Gallo
La docente vicaria Ins. Michelina Siciliano
Beni e servizi
Il progetto si svolgerà presso l’Auditorium Comunale di Atena Lucana Cap.
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te SCHETTINO MARIA
122
PROGETTO SCUOLA FERROVIA
L’Associazione Dopolavoro Ferroviario di Salerno, anche per l’a.s. 2016/17 realizza il Progetto Scuola
Ferrovia, in collaborazione con gli Istituti Comprensivi, coinvolgendo alunni di età compresa tra i 6 e
i 14 anni.
Il Progetto è così articolato:





Incontri didattici-educativi presso le sedi degli Istituti
Visita agli impianti ferroviari del salernitano
Visita guidata all’Area Museale del DFL di Salerno
Illustrazione di plastici ferroviari dinamici a cura del Gruppo Fermodellistico DLF 835-114
Per i più grandi, visita al Museo nazionale di Pietrarsa
Gli incontri tratteranno i seguenti argomenti:






Cenni storici sulla Ferrovia
Storia del treno e fermodellismo: dal vapore all’alta velocità
Il valore ecologico del treno
Organizzazione delle stazioni ferroviarie e disciplina del viaggiatore
Il biglietto ferroviario
Prenotazione posto e biglietto on-line.
Il Progetto si svolgerà nel periodo gennaio-maggio; gli alunni parteciperanno in gruppo(3) di
25/30 unità ciascuno.
Al termine delle attività gli alunni produrranno “lavori”per raccontare il loro percorso che
saranno pubblicati sul sito DLF di Salerno.
Le visite esterne autorizzate , effettuate durante l’orario delle lezioni, con la guida degli
insegnanti.
Sala Consilina, 7 novembre 2016
Il Dirigente Scolastico
Prof Salvatore Gallo
Il Presidente
Francesco Cicalese
123
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
SCUOLA-FERROVIA
Responsabile Progetto
Ins.Siciliano Michelina
Gruppo di Progetto
Docenti delle classi quinte della primaria di Fonti, Cappuccini, Sant’Antonio, Viscigliete, Atena Lucana
Scalo - Docenti delle classi terza e quarta dei plessi di scuola primaria di Atena Capoluogo
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Alunni delle classi classi quinte della primaria di Fonti, Cappuccini, Sant’Antonio, Viscigliete, Atena
Lucana Scalo e delle classi terza e quarta dei plessi di scuola primaria di Atena Capoluogo
Obiettivi







Cenni storici sulla Ferrovia
Storia del treno e fermodellismo: dal vapore all’alta velocità
Il valore ecologico del treno
Organizzazione delle stazioni ferroviarie e disciplina del viaggiatore
Visita agli impianti ferroviari del salernitano
Visita guidata all’Area Museale del DFL di Salerno
Illustrazione di plastici ferroviari dinamici a cura del Gruppo Fermodellistico DLF 835-114
Verifica
Realizzazione video che testimonia il percorso didattico
Durata
gennaio -maggio 2017
Risorse umane
Personale Associazione Dopolavoro Ferroviario di Salerno
Beni e servizi
Servizio di Trasporto con pulman mediante gara di appalto
Viaggio in treno da Buccino a Salerno
Biglietto per il trasporto a carico delle famiglie
LA RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te MICHELINA SICILIANO
124
PROGETTI D’ISTITUTO
CURRICOLARI ED EXTRA
PER AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2016/17
125
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S.2016/2017
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
SPORT DI CLASSE ( Prot. MIUR. AOODRCA. Uff. Dir. 13699/U Napoli, 22/09/2016)
Responsabile Progetto
Ins.Siciliano Michelina
Gruppo di Progetto
Docente Tutor Sportivo Scolastico individuato dai competenti Organismi Regionali per lo Sport a Scuola.
Docenti di educazione motoria impegnati sulle classi 1ª- 2 ª - 3 ª - 4 ª - 5 ª delle Primarie del Comprensivo
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Alunni delle classi prime, seconde, terze, quarte e quinte di tutti i plessi della scuola primaria del Comprensivo.
Caratteristiche Generali del Progetto
-
coinvolgimento di tutte le classi dalla 1^ alla 5^ delle Istituzioni scolastiche ed educative
statali, paritarie sedi di scuola primaria per l’anno scolastico 2016/17 a partire da novembre
2016;
-
insegnamento dell’Educazione fisica per due ore settimanali impartite dal docente titolare
della classe;
-
coinvolgimento dei docenti di Educazione fisica eventualmente assegnati sull’organico
dell’autonomia per effetto della Legge 107/2015;
-
inserimento della figura del Tutor Sportivo Scolastico all’interno del Centro Sportivo
Scolastico per la scuola primaria come figura a supporto dell’Istituzione scolastica;
affiancamento del Tutor all’insegnante titolare della classe per due ore mensili in
compresenza durante le lezioni di Educazione fisica e realizzazione delle altre attività
trasversali previste dal progetto;
-
piano di informazione/formazione iniziale ed in itinere del Tutor sportivo scolastico;
126
-
coinvolgimento dell’insegnante titolare della classe e del docente referente per l’Educazione
fisica di plesso in momenti informativi sull’attuazione del progetto;
-
realizzazione di attività che prevedono percorsi d’inclusione degli alunni con “Bisogni
Educativi Speciali” (BES) e con disabilità;
-
realizzazione dei Giochi di primavera nella seconda metà del mese di marzo e dei Giochi di
fine anno scolastico che si terranno a partire dalla metà del mese di maggio;
-
realizzazione di un percorso valoriale contestuale alle attività del progetto, aventi ad oggetto
i corretti stili di vita ed i principi educativi dello sport;
-
coinvolgimento delle Regioni e degli Enti Locali in eventuali implementazioni e sinergie
relative al progetto Sport di Classe;
-
compatibilità con altre progettualità promosse dagli Uffici Scolastici Regionali, Enti e
Organismi del territorio, riferite alla promozione ed al potenziamento dell’Educazione fisica
nella scuola primaria.
Durata
Dicembre 2016-Giugno 2017
Risorse umane
Docente Tutor Sportivo Scolastico individuato dai competenti Organismi Regionali per lo Sport a Scuola.
Docenti di educazione motoria impegnati sulle classi 1 ª - 2 ª - 3 ª - 4 ª - 5 ª delle Primarie del Comprensivo.
Alunni delle classi 1 ª - 2 ª - 3 ª - 4 ª - 5 ª delle Primarie.
Beni e servizi
Palestra comunale di Atena Capoluogo e Palapozzillo presso il Comune di Sala Consilina.
Servizio di trasporto con scuolabus messo a disposizione dai comuni.
Spazi adibiti all’educazione motoria nei plessi.
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te MICHELINA SICILIANO
127
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S.2016/17
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
PROPEDEUTICA CORALE
“Tutti insieme appassionatamente”
Responsabile Progetto
Ins. Lavista Antonietta
Gruppo di Progetto
Lavista Antonietta – Mori Lina – Mega Rosa
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Alunni 4ª - 5ª della Scuola primaria
Obiettivi
-
Comprendere le proprie possibilità e potenzialità vocali.
Imparare ad utilizzare la propria voce correttamente.
La notazione musicale
Verifica
Il momento di verifica finale prevede un concerto che si terrà nella Chiesa di Sant’Anna in Sala Consilina.
Inoltre è prevista la partecipazione a concorsi canori laddove ve ne sia la possibilità.
Durata
Gennaio– Maggio 2017
Risorse umane
n. 1 docenti da retribuire con compenso aggiuntivo per attività extracurricolari all’insegnamento.
n. 1 docente da retribuire con compenso aggiuntivo per attività funzionali all’insegnamento.
Beni e servizi
Impianto acustico-sonoro completo di mixer, casse, microfoni panoramici, lettore cd.
LA RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te LAVISTA ANTONIETTA
128
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S. 2016/17
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
MINIBASKET A SCUOLA
Responsabile Progetto
Ins.Siciliano Michelina
Gruppo di Progetto
Tecnici federali Polisportiva Basket di Sala Consilina
Docenti impegnati sulle classi della primaria nelle ore di minibasket.
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Alunni delle classi prime, seconde, terze, quarte e quinte di tutti i plessi della scuola primaria del Comprensivo
Obiettivi
Promuovere lo sviluppo psicomotorio degli alunni, la socializzazione, l’autocontrollo, il rispetto delle regole,
l’integrazione degli alunni diversamente abili.
Verifica
Il momento di verifica finale prevede giochi di squadra e gare in sede.
Durata
gennaio -maggio 2017
Risorse umane
Docenti impegnati sulle classi nelle ore di minibasket.
Tecnici della Polisportiva Basket di Sala Consilina.
Beni e servizi
Palestra comunale di Atena Capoluogo.
PalaPozzillo di Sala Consilina.
Trasporto con scuolabus Comune di Atena Lucana.
Trasporto con scuolabus Comune di Sala Consilina.
Quota di partecipazione per ogni alunno, a carico delle famiglie, come da Delibera Consiglio d’Istituto
LA RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te MICHELINA SICILIANO
129
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S. 2016/17
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
AMBIENTE E TERRITORIO
Responsabile Progetto
Ins.Corbosiero Michelina
Gruppo di Progetto
Insegnanti classi 5 di scuola primaria. Ove vi è la presenza di alunni diversamente abili nelle classi interessate, è
prevista la partecipazione del docente di sostegno.
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Alunni delle classi quinte di tutti i plessi della scuola primaria del Comprensivo
Obiettivi




Verifica
Conoscere in modo sistemico il proprio territorio
Comprendere i motivi attraverso i quali salvaguardare e sviluppare le risorse di vario tipo presenti in
natura
Educare al sentire
Educare all’agire
Il momento di verifica prevede la rappresentazione grafica e la somministrazione di questionari attinenti gli
argomenti studiati.
Durata
Febbraio-Maggio 2017
Risorse umane
Insegnanti classi 5ª di scuola primaria. Rappresentanti degli Enti del Territorio del Vallo di Diano e del Parco.
Beni e servizi
Le uscite didattiche saranno effettuate in orario curricolare nei giorni di rientro pomeridiano. È previsto il
recupero di ore prestate oltre il proprio servizio nei giorni delle uscite didattiche ove non vi fosse la possibilità di
poter retribuire le attività funzionali.
Trasporto con Bus, con quota a carico delle famiglie degli alunni partecipanti.
LA RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te MICHELINA CORBOSIERO
130
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S. 2016/17
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
ONE TWO TRINITY
Responsabile Progetto
Ins. Colucci Concetta – Pericolo Maria Teresa
Gruppo di Progetto
Colucci Concetta – Pericolo Maria Teresa
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Alunni delle classi 5ª di scuola primaria del Comprensivo.
Obiettivi

Preparare gli alunni per il conseguimento del livello GESE A-1 Trinity in base al Quadro di comune
riferimento europeo per lo studio delle lingue attraverso lezioni di tipo frontale con l’impiego della LIM.
Verifica
Il momento di verifica prevede l’esame finale con docente madrelingua finalizzato anche al conseguimento della
Certificazione Trinity.
Durata
Il progetto si svolgerà in orario extracurricolare con rientri settimanali pomeridiani
Risorse umane
I docenti coinvolti hanno una lunga e comprovata esperienza nell’ambito della preparazione degli esami Trinity
per la lingua inglese.
Beni e servizi
Le lezioni si svolgeranno nel plesso scolastico di S. Antonio.
LE RESPONSABILI DEL PROGETTO
Ins.ti Colucci Concetta – Pericolo Maria Teresa
131
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S.2016/2017
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
IN…FORMANDO
Responsabile Progetto
Ins.te Caporale Gerardina
Gruppo di Progetto
Siciliano Michelina- Mega Rosa- Caporale Gerardina
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Classi quinte della scuola primaria- classi scuola secondaria 1° grado.
Obiettivi








Conoscere i Fondamenti dell’Information
Conoscere le funzioni di base del sistema operative/O.S. Basic Management
Conoscere il programma di Videoscrittura
Conoscere ed usare il foglio elettronico
Conoscere la Gestione di dati strutturali
Creare Presentazioni multimediali
Conoscere l’uso di Internet & Networking
Conseguire certificazioni Eipass Basic ed Eipass 7 moduli.
Verifica
La verifica e la valutazione delle abilità acquisite saranno effettuate in itinere mediante osservazioni sistematiche.
Esami finalizzati al conseguimento delle certificazioni Eipass Basic ed Eipass 7 moduli
Durata
Marzo-Giugno dell’anno scolastico
Risorse umane
N.20 ore per attività d’insegnamento in orario extracurricolare per le docenti Siciliano-Mega-Caporale
Beni e servizi
Uso delle aule multimediali presenti nell’Istituto.
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
INS.TE CAPORALE GERARDINA
132
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S.2015/2016
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
LA MIA SCUOLA INCLUSIVA
Responsabile Progetto
Ins.te Siciliano Michelina
Gruppo di Progetto
N. 3 docenti di scuola primaria dell’organico del potenziamento
Ins.ti Peluso Maria ; La Rocca Antonella ; Giliberti Finisia
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
N. 1 alunno scuola primaria Fonti
N. 2 alunni scuola primaria Cappuccini
Alunni Stranieri Scuola Primaria Atena Lucana Cap e Scalo
Obiettivi





Rivolgere particolare attenzione agli aspetti emotivi-relazionali, aiutando gli alunni a vivere bene
con se stessi e con gli altri.
Sviluppare negli alunni la consapevolezza di ciò che svolgono rendendoli gestori diretti dei
propri processi cognitivi.
Introdurre il potenziamento e il consolidamento dei processi cognitivi: memoria, attenzione,
concentrazione.
Migliorare e facilitare la comprensione dal punto di vista linguistico di testi di vario genere.
Inclusione alunni stranieri
Durata
Intero anno scolastico
Beni e servizi
Qualsiasi strumento didattico atto a promuovere e facilitare l’apprendimento.
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te Siciliano Michelina
133
Istituto Comprensivo Sala Consilina Viscigliete
Progetto
LABORATORI A CLASSI APERTE
Anno scolastico 2016/17
Premessa
Nella scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Sala Consilina Viscigliete, è tradizione realizzare dei laboratori
a classi aperte che coinvolgono tutti gli alunni con la presenza e la guida degli insegnanti di classe.
Le attività sono svolte dagli alunni con interesse, impegno e responsabilità e incidono positivamente
sull’apprendimenti curricolare. Tali attività conducono alla realizzazione di spettacoli, alla partecipazione di
eventi con la collaborazione dei genitori, degli Enti Locali, delle associazioni presenti sul territorio.
Finalità




Favorire lo sviluppo dell’identità personale e rafforzare la sicurezza in se stessi attraverso i vari
linguaggi: verbale, musicale, grafico, espressivo, corporeo;
sviluppare negli alunni la capacità di collaborare, condividere compiti e responsabilità per
raggiungere obiettivi comuni;
sviluppare capacità di autovalutazione;
promuovere negli alunni la disponibilità all’integrazione umana e sociale ad accettare le diversità e le
peculiarità individuali.
Obiettivi educativi




Esprimere i propri vissuti ed evidenziare attitudini e capacità diverse;
sviluppare facoltà immaginative, sensoriali, affettive;
migliorare la competenza linguistica e la conoscenza dei testi;
sviluppare il senso estetico.
134
Organizzazione
Le attività verranno organizzate a classi aperte e coinvolgeranno le seguenti discipline:





lingua italiana per la stesura dei contenuti e la drammatizzazione dei testi;
corpo, movimento e sport per l’esecuzione armonica dei movimenti e la mimica gestuale;
educazione al suono e alla musica per l’interpretazione dei canti e delle danze;
arte e immagine per la rappresentazione grafica e la realizzazione di prodotti;
tecnologia per la digitalizzazione e la gestione dei contenuti.
Il progetto sarà attivato durante tutto l’anno scolastico soprattutto in coincidenza con eventi e momenti
particolari.
Mezzi – strumenti – strutture
Le attività verranno svolte in aule e, ove disponibili, in laboratorio.
Gli strumenti che verranno utilizzati saranno testi di vario genere, PC portatili, LIM, videoproiettore, stereo,
lettore CD, materiale di facile consumo.
Figure professionali
Tutti i docenti di Scuola Primaria che intendano attivare i laboratori.
Verifica e prodotto finale
La valutazione del progetto verrà effettuata attraverso la realizzazione di prodotti, drammatizzazioni, la
gestione di un blog, la creazione di contenuti attraverso cui si verificheranno costantemente le competenze
raggiunte dagli alunni nelle attività specifiche e nelle discipline interessate al progetto.
La responsabile
Lina Mori
135
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA a.s. 2016/17
SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’
Sezione 1- Descrittiva
1.5 Denominazione Progetto
Laboratorio artistico espressivo a classi aperte.
1.6 Responsabile Progetto
Lina Mori
1.3 Gruppo di Progetto
Docenti delle classi di scuola primaria impegnati in attività a classi aperte.
1.4 Destinatari del Progetto: classi – sezioni – alunni coinvolti
Alunni delle classi prime, seconde, terze, quarte e quinte di tutti i plessi della scuola primaria del
Comprensivo.
1.5 Obiettivi




Favorire lo sviluppo dell’identità personale e rafforzare la sicurezza in se stessi attraverso i vari
linguaggi (verbale, musicale, grafico, espressivo, corporeo).
Sviluppare negli alunni la capacità di collaborare, di condividere compiti, e responsabilità per
raggiungere obiettivi comuni.
Sviluppare la capacità di autovalutazione.
Promuovere negli alunni la disponibilità all’integrazione umana e sociale ad accettare le diversità e le
peculiarità individuali.
Verifica
Il momento di verifica finale verrà effettuato attraverso una serie di attività quali ad esempio,
drammatizzazioni, realizzazione di spettacoli, realizzazione di prodotti manuali, gestione e
digitalizzazione di contenuti, gestione di un blog…
1.8 Durata
Tutto l’anno, soprattutto in coincidenza di particolari eventi della vita scolastica.
Le attività verranno organizzate a classi aperte e coinvolgeranno tutte le discipline, in particolare: lingua
italiana, corpo movimento e sport, educazione al suono e alla musica, arte e immagine, tecnologia.
136
1.7 Risorse umane
Tutti i docenti di scuola Primaria coinvolti nelle attività a classi aperte
1.8 Beni e servizi
Testi di vario genere, PC portatili e postazioni fisse, LIM, videoproiettore, videocamera, fotocamera,
stereo, lettori CD, materiali di facile consumo.
Le attività saranno svolte all’interno dei plessi scolatici e negli spazi esterni adiacenti ad essi.
Data 30/10/2016
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Doc. Mori Lina
137
PROGETTI DI PLESSO
CURRICOLARI ED EXTRA
PER AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
138
PROGETTI DI PLESSO
CURRICOLARI ED EXTRA
PER AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
139
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
LET’S GO
Responsabile Progetto
Ins. Falivene Annamaria
Gruppo di Progetto
Plesso di Scuola dell’Infanzia di Sant’Antonio:Ins. Falivene Annamaria
Plesso di Scuola dell’Infanzia di Trinità: Cesarano Maria Luisa
Plesso di Scuola dell’Infanzia di Atena Lucana Cap.: Detta Paola
Plesso di Scuola dell’Infanzia di Atena Lucana Scalo: Siciliano Catia
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Alunni di 5 anni dei plessi di scuola dell’infanzia:
Plesso di Sant’Antonio n.28 - Plesso di Trinità n.15 - Atena Cap. n. 12 alunni; - Atena Lucana Scalo n.10
Obiettivi
 Sollecitare interesse e curiosità verso una lingua straniera.
 Prendere coscienza di un altro codice linguistico.
Verifica
La verifica e la valutazione delle abilità acquisite saranno effettuate in itinere mediante osservazioni
sistematiche.
Durata
Gennaio - maggio 2017. Si prevede un incontro settimanale di 1h.
Risorse umane
n. 4 docenti da retribuire con compenso aggiuntivo per attività funzionali all’insegnamento. (30 h)
Beni e servizi
Pc; CD audio,poster in lingua, flash cards-giochi, DVD, libri, materiale di facile
consumo:pennarelli,cartoncini,colla,tempere,pennelli misure varie. Preventivo € 100,00 per plesso.
LA RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te FALIVENE ANNAMARIA
140
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S. 2016/2017
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
UN PICCOLO MONDO VERDE
Responsabile Progetto
Ins. Giancristiano Maria
Gruppo di Progetto
Plesso di Scuola dell’Infanzia di Atena Lucana Cap.: Giancristiano Maria, Detta Paola.
Plesso di Scuola dell’Infanzia di Atena Lucana Scalo: Tepedino Maria Teresa, Siciliano Catia
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Alunni di 3, 4 e 5 anni dei plessi di scuola dell’infanzia del Comune di Atena Lucana.
Obiettivi
 Osservare con curiosità le caratteristiche di ogni piantina.
 Capacità di accostarsi con rispetto alla natura.
 Favorire la crescita individuale attraverso la collaborazione e la condivisione di un’esperienza.
Verifica
La verifica e la valutazione delle abilità acquisite saranno effettuate in itinere mediante osservazioni
sistematiche. Messa a dimora delle piantine. Regalare piantine alle Mamme in occasione della loro
festa.
Durata
Gennaio- maggio 2017
Si prevedono attività e uscite didattiche in orario curricolare.
Risorse umane
n. docenti da retribuire con un compenso aggiuntivo per attività funzionali all’insegnamento
Beni e servizi
Terra – Vasi – semi – piantine – materiale vario.
LA RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te GIANCRISTIANO MARIA
141
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S. 2016/2017
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
SCUOLABUSSANDO PER NUTRINOPOLIS – Progetto Educazione Alimentare
Responsabile Progetto
Ins.te De Matteis Giovannina
Gruppo di Progetto
Le insegnanti del Plesso di Scuola dell’Infanzia di Trinità.
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Alunni di 3, 4 e 5 anni del plesso di scuola dell’infanzia di Trinità. (61 alunni). Il progetto di svolgerà in
orario curricolare.
Obiettivi
Educare il bambino al gusto, alla sana alimentazione e alle scienze gastronomiche conducendolo ad
intuire il valore della biodiversità e delle produzioni alimentari tradizionali ad esse collegate.
Verifica
La verifica e la valutazione delle abilità acquisite saranno effettuate in itinere mediante osservazioni
sistematiche. Saggio Finale.
Durata
Novembre 2016 - giugno 2017
Si prevedono uscite didattiche:
Presso Museo Civico Antropologico e Terme di Montesano (SA); Presso fattoria didattica l’Erbanito e
itinerario archeologico presso antichi mulini ad acqua a San Rufo (SA); Presso il Museo Vivo del Mare a
Pioppi(SA)
Risorse umane
n.7 docenti da retribuire con un compenso aggiuntivo per attività funzionali all’insegnamento.
n. collaboratore scolastico da retribuire con un compenso aggiuntivo per la manifestazione di fine
anno.
Beni e servizi


Ambienti interni e spazi esterni del plesso e Palazzetto dello Sport
Acquisto materiale facile consumo e spese documentazione. Spesa prevista : € 100,00.
LA RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te DE MATTEIS GIOVANNINA
142
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
IN VIAGGIO CON ULISSE
Responsabile Progetto
Ins.te Falivene Annamaria
Gruppo di Progetto
Plesso di Scuola dell’Infanzia S. Antonio:
Sez. A e B. Ins. Olivo Lucia Nives, Esposito del Negro Pasqualina, Lotierzo Antonietta; Cimino Maria,
Cimino Franca, De Novi Rita Natalia, Spina Francesca, Falivene Annamaria.
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Tutti gli alunni in orario curricolare. Alunni di 5 anni in orario aggiuntivo.
Obiettivi
 Avvicinare gli alunni alla conoscenza del mito e delle avventure di Ulisse
 Avvicinare i bambini al racconto orale, sviluppando la capacità di attenzione e ascolto.
Verifica
La verifica e la valutazione delle abilità acquisite saranno effettuate in itinere mediante osservazioni
sistematiche. Saggio Finale.
Durata
Gennaio - maggio 2017. Incontri settimanali di 1 h.
Risorse umane
n. 8 docenti da retribuire con un compenso aggiuntivo per attività funzionali.
n. 3 collaboratori scolastici per manifestazione fine anno
Beni e servizi
Uscite didattiche sul territorio:
1. GROTTE DI PERTOSA
2. GROTTE VALLICELLI
3. MATERIALE STRUTTURATO E NON.
LA RESPONSABILE DEL PROGETTO
143
Ins.te Falivene Annamaria
PROGETTI DI PLESSO
CURRICOLARI ED EXTRA
PER AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
144
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S.2016/2017
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
IMPARA L’ARTE IN … CERTOSA
Responsabile Progetto
Ins.SICILIANO Michelina
Gruppo di Progetto
Docenti di Atena Cap.: Ins. Siciliano Michelina, Ascione Speranza, Scazzari Margherita, Caporale
Gerardina, Adelizzi Simonetta.
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Alunni delle classi prima, seconda, terza di Atena Lucana Cap.
Obiettivi
Conoscenze
- Teoria dei colori: primari e secondari, caldi e freddi, complementari;
- Concetto di museo e di arte
Competenze
- Promuovere nuove esperienze, scoprendo l’ambiente circostante.
- Suscitare il piacere dell’esplorazione, la capacità di osservazione, di analisi e di lettura di
un’opera d’arte, comprenderne il collegamento con la storia del territorio.
- Conoscere un bene storico- monumentale di notevole suggestione esistente sul territorio con
l’esercizio di una pratica manualità ludica e costruttiva.
- Comprendere le caratteristiche e le peculiarità dell’arte contemporanea attraverso alcune
opere
- Saper osservare la realtà attraverso i colori che la caratterizzano
- Saper tradurre le proprie emozioni, sensazioni, stati d’animo attraverso il colore
- Saper utilizzare, manipolare, reinterpretare materiali e oggetti diversi per creare un’opera
d’arte
Comportamenti
- Promuovere un atteggiamento attivo e partecipativo all’interno del museo
- Sviluppare curiosità e desiderio di approfondimento
- Saper lavorare singolarmente o in gruppo
- Riflettere su se stessi e sul mondo contemporaneo
Verifica
Mostra dei lavori realizzati dagli alunni e inserimento degli stessi in piattaforma informatica
Durata
Gennaio-Maggio 2017
Risorse umane
145
N. 3 docenti da retribuire con 15 h funzionali all’insegnamento.
Beni e servizi
Materiale di facile consumo, fogli da disegno, colori, tempere, pennelli, Das e materiale per modellare.
Sovraintendente alla, dott.ssa Emilia Alfinito.
Servizio di trasporto con scuolabus per le uscite didattiche inerenti il progetto.
Uscite didattiche presso la Certosa di Padula con biglietto del trasporto a carico delle famiglie degli
alunni partecipanti.
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te MICHELINA SICILIANO
146
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S. 2016/2017
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
IL PICCOLO ARCHIMEDE
Responsabile Progetto
Ins.te Mega Rosa
Gruppo di Progetto
Docenti di Scienze del plesso di Sant’Antonio e di Atena Lucana Cap.
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Alunni delle classi del plesso di Sant’Antonio e Atena Lucana Cap.
Obiettivi


Avvicinare i bambini alla scoperta del mondo scientifico e delle leggi che lo governano
Realizzare semplici esperimenti
Durata
In orario curriculare, durante l’intero arco dell’anno scolastico, senza costi aggiuntivi a carico
dell’isituzione scolastica.
Risorse umane
Il progetto verrà svolto dai docenti di Scienze del plesso di Sant’Antonio e di Atena Lucana Cap.
coadiuvate , in alcune lezioni, da un esperto del settore, a titolo gratuito.
Beni e servizi
Pc, LIM e semplici strumenti scientifici.
LA RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te MEGA ROSA
147
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
MANI IN PASTA
Responsabile Progetto
Ins.te Durante Angela
Gruppo di Progetto
n. 7 docenti plesso di Fonti
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Classi 1ª – 3 ª – 4 ª – 5 ª del plesso di Fonti (78 alunni)
Obiettivi




Durata
Promuovere e sviluppare negli alunni la capacità di stare bene insieme
Migliorare le abilità manuali fino –motorie
Acquisire la coordinazione oculo-manuale
Acquisire la percezione e la discriminazione tattile
Dicembre 2016 - aprile 2017
Risorse umane
n. 7 docenti (Balena- Durante- Ferraro – Notarfrancesco - Novellino – Scaramuzzo- Tortorella
Beni e servizi
Aule. Laboratori. Gruppi di lavoro
LA RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te DURANTE ANGELA
148
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
PER UN AMICO IN PIŬ
Responsabile Progetto
Ins.te Corbosiero Michelina
Gruppo di Progetto
Plesso di Scuola Primaria di Cappuccini: Ins.ti Corbosiero, Alliegro , Sarno, Rispoli, Napolano, Garone, La
Rocca, Petrizzo, D’Onza , Biancamano.
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Alunni di tutte le classi del plesso di Cappuccini
Obiettivi
 Potenziare le capacità espressive degli alunni
 Riflettere sul significato del Natale
 Sensibilizzare alla collaborazione e alla solidarietà
Verifica
Mercatino di solidarietà
Durata
Novembre - dicembre 2016
Risorse umane
Ins.ti Corbosiero, Alliegro , Sarno, Rispoli, Napolano, Garone, La Rocca, Petrizzo, D’Onza ,
Biancamano(n. 12 h curriculari per ogni docente)
Beni e servizi
Supporti audio-visivi, materiale di facile consumo.
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te CORBOSIERO MICHELINA
149
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S.2015/2016
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
Responsabile Progetto
“… e lessero, felici e contenti” – Progetto di educazione alla lettura
Gruppo di Progetto
Plesso di Scuola Primaria di Fonti : Ins.Te De Paola Anna
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Alunni della classe Seconda del plesso di Fonti
Obiettivi





Trasmettere il piacere della lettura
Educare all'ascolto e alla convivenza
Fornire al bambino le competenze necessarie per realizzare un rapporto attivo-creativo e
costruttivo con il libro
Creare materiali originali, sperimentando tecniche diverse
Scoprire la Biblioteca Scolastica di plesso e il prestito
Verifica
Spettacolo Finale
Durata
 Intero anno scolastico
Risorse umane
n. 1 docente da retribuire con un compenso per attività funzionali all’insegnamento (15 h)
Beni e servizi
Servizio di trasporto con scuolabus per le uscite didattiche inerenti il progetto.
Uscite didattiche con biglietto del trasporto a carico delle famiglie degli alunni partecipanti, per quelle
al di fuori del territorio comunale.
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te DE PAOLA ANNA
150
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S.2016/2017
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
PROGETTO EDUCAZIONE MUSICALE
Responsabile Progetto
Ins. Lavista Antonietta
Gruppo di Progetto
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Tutte Le Classi del plesso di Sant’Antonio
Obiettivi
-
Saper cantare in modo intonato
Saper collaborare con i compagni, per raggiungere l’obiettivo finale di cantare in coro.
Durata
Tutto l’anno scolastico, in orario curricolare.
Risorse umane
Beni e servizi
Tastiera elettronica – impianto audio- LIM – basi musicali – fotocopie
LA RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te LAVISTA ANTONIETTA
151
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S.2016/2017
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
Laboratorio ANIMAZIONE ALLA LETTURA E SCRITTURA CREATIVA
Responsabile Progetto
Ins. Tramontano Rosa
Gruppo di Progetto
Senatore- Santarsiere – Chirichella - Mele - Nese – Tramontano
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Tutte Le Classi del plesso di Sant’Antonio
Obiettivi
-
Contrastare l’abitudine all’uso passivo e acritico dei contenuti
Sollecitare l’interesse e la curiosità degli allievi verso lo strumento libro, inteso quale
forma privilegiata di comunicazione creativa, divertente, stimolante.
Sollecitare il piacere della lettura attraverso la presentazione di alcuni generi narrativi.
Durata
Tutto l’anno scolastico, in orario curricolare.
Risorse umane
I docenti responsabili del progetto
Beni e servizi
Dotazione tecnologica della scuola. Biblioteca comunale. Libri e riviste
LA RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te TRAMONTANO ROSA
152
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA a.s. 2016/17
SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’
Sezione 1- Descrittiva
1.7 Denominazione Progetto
“ Viscigliete comunica!”
1.8 Responsabile Progetto
Sica Simona
1.3 Gruppo di Progetto
Sica Simona, Mariniello Annamaria
1.4 Destinatari del Progetto: classi – sezioni – alunni coinvolti
Tutti gli alunni delle classi I II III IV V
1.5 Obiettivi






Analizzare problematiche che investono il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.
Sostenere l’inclusione di ogni differenza.
Sviluppare le competenze linguistiche e comunicative degli alunni.
Educare a una cittadinanza attiva e responsabile.
Favorire pratiche di didattica laboratoriale.
Promuovere interazioni aperte e flessibili con il territorio circostante, le associazioni, le
Amministrazioni locali, l’emittente televisiva Italia 2TV, L’UNICEF Campania.
1.9 Durata
Da novembre 2016 a giugno 2017.
1.7 Risorse umane
153



n° 9 docenti impegnate sulle classi (compresa l’insegnante di sostegno), da retribuire con
compenso aggiuntivo per attività funzionali all’insegnamento.
n° 1 collaboratore scolastico da retribuire con compenso aggiuntivo.
Giornalisti e tecnici di Italia2 TV
1.8 Beni e servizi
Scenografie e costumi.
Pc, LIM, impianto di amplificazione e microfoni.
Materiale di facile consumo.
Spazi interni ed esterni al plesso scolastico.
Servizio di trasporto con scuolabus o autobus per le uscite didattiche inerenti il progetto.
Data 30/10/2016
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Simona Sica
154
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA a.s. 2016/17
SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’
Sezione 1- Descrittiva
Denominazione Progetto
Leggere è… poesia
1.9 Responsabile Progetto
Maria Schettino
1.3 Gruppo di Progetto
Maria Schettino
1.4 Destinatari del Progetto: classi – sezioni – alunni coinvolti
Alunni della classe quarta della scuola Primaria di Atena Lucana Scalo
1.5 Obiettivi




Promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura.
Favorire l’avvicinamento affettivo ed emozionale del bambino al libro.
Educare all’ascolto e alla comunicazione con gli altri.
Favorire l’accettazione e il rispetto delle culture “altre” considerate fonti di arricchimento.
1.10 Durata
L’intero anno scolastico
1.7 Risorse umane
Il docente di lingua italiana della classe e persone legate al mondo della lettura (scrittori, autori, librai,
illustratori)
1.8 Beni e servizi
Spazi all’interno del plesso scolastico, visite presso biblioteche, libri e testi, materiale vario.
Data 30/10/2016
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Doc. Maria Schettino
155
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA a.s. 2016/17
SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’
Sezione 1- Descrittiva
1.10 Denominazione Progetto
Accoglienza e alfabetizzazione alunni stranieri
1.11 Responsabile Progetto
Maria Schettino
1.3 Gruppo di Progetto
Maria Di Gloria, Maria Carmela Di Leo, Maria Schettino, eventualmente docente di potenziamento.
1.4 Destinatari del Progetto: classi – sezioni – alunni coinvolti
Alunni stranieri della classe prima e quarta di scuola Primaria di Atena Lucana Scalo
1.5 Obiettivi


Acquisire strumenti linguistici più complessi ed adeguati per comprendere e comunicare in
situazioni articolate e formali.
Acquisire strutture grammaticali via via più complesse.
1.11 Durata
L’intero anno scolastico
1.7 Risorse umane
Docente di lingua italiana, storia, geografia e scienze delle classi.
1.8 Beni e servizi
Pc, LIM, videoproiettore, software di autocorrezione, risorse online, altro materiale specifico
strutturato.
Data 30/10/2016
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Doc. Maria Schettino
156
PROGETTI DI PLESSO
CURRICOLARI ED EXTRA
PER AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
157
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S.2016/2017
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
ISTRUZIONE DOMICILIARE
Responsabile Progetto
Ins. BELCASTRO Salvatore
Gruppo di Progetto
Prof. Belcastro Salvatore docente di Sostegno della Scuola Secondaria di I grado
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Alunna Dong Alessia appartenente alla classe 1 ª A della Scuola Secondaria di I grado di Atena Lucana
Cap. e impossibilitata a frequentare la scuola a causa della sua patologia.
Caratteristiche Generali del Progetto
OBIETTIVI: sviluppare la capacità di comunicare pensieri emozioni contenuti in forma
pittorica, gestuale e audio.
STRATEGIE EDUCATIVE: verranno attivate tutte le possibili strategie per coinvolgere positivamente
sia la famiglia che l’alunna, che vivono una condizione di particolare disagio per la patologia in atto.
Si privilegerà l’approccio umanistico-affettivo basato sull’interazione tra l’alunna e l’insegnante
centrata, in modo particolare; sui bisogni e sul vissuto del bambino.
METODOLOGIA: il piano operativo si prefigge di valorizzare l’aspetto motivazionale e
158
culturale, modulando opportunamente il percorso didattico alle concrete possibilità del
discente e al suo stato emozionale, che risente delle condizioni fisiche.
ATTIVITÀ: conversazioni guidate, domande stimolo, consultazione di testi di vario genere, cd
educativo-didattici riferiti alle diverse discipline.
INIZIATIVE: incontri virtuali e in presenza con i compagni.
STRUMENTI: materiale strutturato e non di vario tipo.
VERIFICA: valutazione intermedia e finale.
Durata
Dicembre 2016-Giugno 2017
Risorse umane
Docente di Sostegno della Scuola Secondaria di I grado
Beni e servizi
Si prevedono due incontri settimanali della durata di 1 ora e 30 minuti ciascuno o tre di un’ora ciascuno,
in orario curricolare, che verranno concordati con i genitori compatibilmente con le condizioni di salute
dell’alunna.
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te BELCASTRO SALVATORE
159
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S.2016/2017
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
PROGETTO CONTINUITA’ – “ MUSICANDO”
Responsabile Progetto
Ins. Marisa Vitolo
Gruppo di Progetto
Ins. Docenti di Strumento Musicale
Ins. Educazione Musicale : Palladino Viviana
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Classi Quinte scuola primaria di Atena Lucana Cap., Atena Lucana Scalo , Viscigliete
Obiettivi
Trasversali di tipo cognitivo e di tipo comportamentale
Durata
Novembre 2016- Maggio 2017
Risorse umane
4 docenti ( di pianoforte, flauto, violino, chitarra) da retribuire con un compenso aggiuntivo per attività
funzionali.
Beni e servizi
LA RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te MARISA VITOLO
160
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA A.S.2016/2017
SINTESI PROGETTO
Denominazione Progetto
AVVIO ALLO STUDIO DEL LATINO
Responsabile Progetto
Ins. Paglia Maria
Gruppo di Progetto
Ins. Docente di Lettere
Destinatari del Progetto : classi – sezioni –alunni coinvolti (numero)
Classi Seconde della scuola secondaria di primo grado di Atena Lucana cap.
Obiettivi
-
Consolidare prerequisiti linguistici
Conoscere gli elementi basilari della fonetica latina
Conoscere le fondamentali strutture morfologiche e sintattiche della lingua latina
Favorire la comprensione del lessico e dei termini dell’italiano attraverso la scoperta
dell’etimologia latina delle parole
Promuovere la memorizzazione di un lessico base
Conoscere alcuni elementi di civiltà romana
Durata
Intero anno scolastico, in orario curriculare.
Risorse umane
n. 1 docente di Lettere
Beni e servizi
Materiali e schede linguistiche preparate dall’insegnante
LA RESPONSABILE DEL PROGETTO
Ins.te PAGLIA MARIA
161
VERIFICA E AUTOVALUTAZIONE DEL PTOF
L’autovalutazione del POF riguarderà la qualità dei prodotti erogati secondo gli
standard sotto indicati attraverso questionari rivolti alle famiglie degli alunni, al
personale docente e ATA.
QUALITA’ TECNICA:
 Insegnamento e didattica.
 Accoglienza alunni.
 Servizio mensa.
 Progetti Ptof e P.O.N.
QUALITA’ RELAZIONALE DELLA COMUNICAZIONE
 Cortesia verso l’utente.
 Disponibilità verso l’utente.
 Assistenza all’utente.
 Dialogo con l’utente.
QUALITA’ AMBIENTALE
 Edifici scolastici.
 Sistemi di sicurezza.
 Strutture mobiliari (arredi, lavagne, banchi, laboratori)
 Impianti (illuminazione, riscaldamento).
QUALITA’ ORGANIZZATIVA
 Motivazione del personale.
 Valutazione e incentivazione del personale.
 Formazione e addestramento del personale.
 Organizzazione degli Organi Collegiali.
 Sistemi di delega.
 Responsabilità ed autocontrollo.
L’AUTOVALUTAZIONE sarà effettuata con l’ausilio dei seguenti strumenti:
 questionari rivolti ai genitori, studenti, insegnanti;
 interviste e colloqui con referenti istituzionali esterni;
 eventuali azioni rivolte ad impiegare al meglio le risorse disponibili (umane,
finanziarie, tecnologiche);
 indicazione da scuole che hanno già provveduto ad ottenere la certificazione di
qualità.
162
Istituto Comprensivo Sala Consilina
Piano annuale delle attività
Anno scolastico 2016 -17
163
Giorno
Lunedì
05 settembre ’16
Cappuccini
9,00 – 12,00
Martedì
06 settembre ‘16
Plesso di
Cappuccini
9,00 – 12,00
Mercoledì
07 settembre ‘16
Plessi
9.00 – 12,00
Giovedì
08 settembre ‘16
Plessi
9,00 – 12,00
Docenti
interessati
Attività
Scuola
dell’infanzia
-
Ore
Riunione per:
Attività di programmazione e progettazione didattica;
Organizzazione didattica dei plessi
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
dell’infanzia
3
-
Attività di programmazione e progettazione didattica;
Organizzazione didattica dei plessi
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
dell’infanzia
3
-
Attività di programmazione e progettazione didattica;
Organizzazione didattica dei plessi
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
dell’infanzia
3
-
Attività di programmazione e progettazione didattica;
Organizzazione didattica dei plessi
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I
Grado
3
164
Venerdì
09 settembre ‘16
Plessi
9,00 – 12,00
Lunedì
12 settembre ‘16
Auditorium
Plesso Scolastico
Atena Lucana
9.30 – 11:30
Martedì
13 settembre
‘15
Plessi
9,00 – 12,00
Mercoledì
14 settembre ‘16
Plessi
9.00 – 12,00
Scuola
dell’infanzia
-
Attività di programmazione e progettazione didattica;
Definizione proposte di progetti.
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
dell’infanzia
3
Collegio docenti
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
dell’infanzia
3
-
Attività di programmazione e progettazione didattica;
Definizione proposte di progetti.
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
dell’infanzia
3
-
Attività di programmazione e progettazione didattica;
Organizzazione didattica dei plessi
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
3
165
Martedì
4 ottobre ‘16
Plesso di
Cappuccini
16:30 – 19:30
Lunedì
10 ottobre ‘16
Plesso Scolastico
di Cappuccini
16.00 – 18:00
Martedì
11 ottobre ‘16
Cappuccini
16:30 – 19:30
Martedì
18 ottobre ‘16
Cappuccini
16:30 – 19:30
Scuola
dell’infanzia
Revisione ed elaborazione della programmazione educativa e
didattica a.s. 2016/2017
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
dell’infanzia
3
Collegio docenti
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
dell’infanzia
2
Programmazione coordinata e Commissione POF
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
dell’infanzia
3
Programmazione coordinata e Commissione POF
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
3
166
Giovedì
27 ottobre ‘16
Plessi
16,30 – 17,30
Scuola
dell’infanzia
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
17,30 – 19,30
Giovedì
10 novembre ‘16
plessi
16,30 – 18,30
Assemblea dei genitori per il rinnovo dei Consigli di
intersezione, interclasse e classe.
1
Elezione dei genitori rappresentanti nei Consigli di
intersezione, interclasse e classe.
Scuola
primaria
2
Consigli di intersezione
Scuola
dell’infanzia
Consigli di interclasse
Scuola
Secondaria di
I grado
Consigli di Classe
2
Martedì
22 novembre ’16
Cappuccini
16:30 – 18:30
Lunedì
28 novembre ‘16
Auditorium
Atena Cap.
16:30 – 19:30
Scuola
dell’infanzia
Programmazione coordinata e predisposizione prove di
verifica bimestrale.
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
dell’infanzia
2
Collegio docenti
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
3
167
Martedì
29 novembre ‘16
Plessi
Scuola
dell’infanzia
Simulazione prove di evacuazione
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Lunedì
5 dicembre ‘16
Plesso
Scuola
dell’infanzia
Scuola
primaria
Incontro scuola – famiglia
Colloqui individuali
16:30 – 19:30
Lunedì
Scuola
secondaria di
I grado
12 dicembre ‘16
Incontro scuola – famiglia
Colloqui individuali
Plessi
15,30 – 18,30
3
Martedì
17 gennaio ‘17
Cappuccini
Scuola
dell’infanzia
Programmazione coordinata e predisposizione prove di
verifica quadrimestrale
Scuola
primaria
16:30 – 18:30
Scuola
secondaria di
I grado
2
168
Martedì
31 gennaio ‘17
Plessi
Scuola
dell’infanzia
Scuola
primaria
Consigli di intersezione
Consigli di interclasse per la valutazione quadrimestre
16:30 -19:30
Plesso
Scuola
secondaria di
I grado
15:30-18:30
Giovedì
16 febbraio ‘17
Cappuccini
17,00 – 19,00
Martedì
21 febbraio ‘17
Plessi
16,30 – 19,30
Martedì
21 marzo ‘17
Cappuccini
16,30 – 19,30
Scuola
dell’infanzia
Consigli di classe per la valutazione quadrimestrale
(per la scuola secondaria le date e gli orari saranno definiti per
singoli consigli)
3
Collegio dei docenti
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
dell’infanzia
2
Incontro scuola – famiglia per la presa visione del documento
di valutazione
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
dell’infanzia
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
3
Programmazione coordinata e verifica intermedia degli
obiettivi svolti. Predisposizione prove di verifica del terzo
bimestre.
3
169
Giovedì
30 marzo’17
Plessi
Scuola
dell’infanzia
Consigli di intersezione
Consigli di interclasse
Scuola
primaria
16,30 – 19,30
Giovedì
Scuola
secondaria di
I grado
Consigli di Classe
30 marzo ‘17
Plesso
15:30 – 18:30
Martedì
11 aprile ‘17
Plessi
3
Scuola
dell’infanzia
Incontro scuola – famiglia
Colloqui individuali
Scuola
primaria
16,30 – 19,30
Mercoledì
12 aprile 17
3
Scuola
secondaria di
I grado
Incontro scuola – famiglia
Colloqui individuali
Plesso
Ore 15:30 – 18:30
Venerdì
28 aprile ‘17
3
Scuola
dell’infanzia
Simulazione prove di evacuazione
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
170
Martedì
16 maggio ‘17
Plessi
16,30 – 19,30
Giovedì
18 maggio ‘17
Auditorium
Atena Cap.
16,30 – 19,30
Martedì
30 maggio ‘17
Cappuccini
16:30 – 19:30
Sabato
10 giugno ‘17
Scuola
dell’infanzia
Scuola
primaria
Intersezione
Interclasse per la scelta dei libri di testo
Consigli di classe ( gli orari saranno definiti dai singoli consigli)
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
dell’infanzia
3
Collegio per la ratifica della scelta dei libri di testo
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
dell’infanzia
3
Programmazione coordinata, verifica finale degli obiettivi
svolti e predisposizione prove di verifica.
3
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
secondaria
Consigli di classe per la valutazione finale – Scrutini
ore 8:30 -13:30
171
Lunedì
12 giugno ’17 S.
Antonio
Scuola
primaria
Interclasse per la valutazione finale – Scrutini
9:00 – 11:00
Viscigliete
11,00 – 13,00
Cappuccini
Interclasse per la valutazione finale – Scrutini
9:00 – 11:00
Fonti
11,00 – 13,00
Atena Lucana
Cap.
Interclasse per la valutazione finale – Scrutini
9,00 – 11,00
Atena Lucana
Scalo
11,00 – 12,00
172
Giovedì
22 giugno ‘17
Plessi
9,30 – 12,30
Venerdì
23 giugno ‘17
Scuola
primaria
Incontro scuola – famiglia per la consegna del documento di
valutazione finale
Scuola
secondaria di
I grado
3
Scuola
primaria
Consegna documenti
Scuola
secondaria I°
Consegna documenti
Scuola
dell’infanzia
Collegio dei docenti
Direzione
9,00
Venerdì
23 giugno ‘17
Direzione
9,00
Lunedì
26 giugno ‘17
Atena Cap.
10,30 – 12,30
Venerdì
30 giugno ‘17
Scuola
primaria
Scuola
secondaria di
I grado
Scuola
dell’infanzia
3
Consegna documenti
Direzione
9,00
Nota
Le date del piano delle attività annuali potrebbero subire variazioni durante il corso dell’anno. Si ricorda che gli incontri di
programmazione coordinata rientrano nelle ore di programmazione settimanale contrattuali. Nel caso in cui gli orari delle
riunioni dovessero coincidere con le ore di programmazione, queste ultime andranno recuperate o durante la settimana e
durante il successivo incontro di programmazione settimanale. Le ore da dedicare ai colloqui individuali con i genitori
rientrano nella funzione docente e pertanto non sono da conteggiare nelle 40 ore.
173
CALENDARIO SCOLASTICO
Inizio delle lezioni
Festività
Sospensione delle lezioni
15 settembre 2016
tutte le domeniche;
l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
il 25 dicembre Natale;
il 26 dicembre;
il primo gennaio, Capodanno;
il 6 gennaio, Epifania;
il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
il 25 aprile, anniversario della Liberazione;
il primo maggio, festa del Lavoro;
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
Ponte di "Ognissanti": dal 31 ottobre al 2
novembre 2016
Vacanze di Carnevale: date non disponibili
Vacanze di Natale
dal 23 dicembre 2016 al 8 gennaio 2017
Vacanze di Pasqua
dal 13 al 18 aprile 2017
Termine delle lezioni
Scuola Primaria e
Scuola Secondaria
di primo grado
Termine delle attività educative
Scuola dell’Infanzia
9 giugno 2017
30 giugno
2017
174
Conclusioni
Il PTOF nasce come strumento flessibile, aperto ad accogliere nuove esigenze
formative che si presentano in corso d’opera. Esso è aggiornabile durante l’anno
scolastico con le integrazioni che si ritengono necessarie per fronteggiare altri
bisogni.
Il PTOF verrà pubblicizzato alle famiglie in opportuni incontri divulgativi, ed è
pubblicato sul sito web della scuola.
A conclusione dell’anno scolastico i risultati conseguiti verranno diffusi all’interno e
all’esterno dell’Istituzione scolastica secondo le metodologie del bilancio e della
rendicontazione sociale.
La Docente Funzione Strumentale Area 1
Anna De Paola
175
Sebastião Salgado; South Sandwich Islands, 2009
Ciò che conta nella formazione di un bambino o
di un giovane non è tanto il contenuto del
sapere, ma la trasmissione dell’amore per il
sapere.
Massimo Recalcati, Lettera ad un professore
176