nessun nome lav - UGL Polizia di Stato

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di percorrenza per raggiungere il centro e
facendo sì che i trasbordi di migliaia di
viaggiatori siano inferiori;
e Stupida mentre il comune ha deciso di
emettere un’ordinanza di chiusura alle 2
di tutti gli esercizi;
il protrarsi di questi ed altri numerosi episodi sta allontanando gli utenti del
trasporto pubblico locale provocando il
ritorno all’uso dell’automobile che come
conseguenza ha il congestionamento ulteriore di strade quali la Tiburtina, la Collatina, la Prenestina e l’autostrada A24;
la comunità Lgbt (lesbica, gay, bisessuale e transessuale), che a Torre del Lago
ha uno degli epicentri della sua vita estiva,
è insorta avverso tale decisione in quanto
ritenuta troppo repressiva, inutile e dannosa e che rischia di aggirare il problema
senza risolverlo e soprattutto non colpendo chi commette reati ma tutti gli altri;
in sostanza da due mesi decine di
migliaia di persone stanno subendo una
vera e propria odissea –:
se sia a conoscenza dei fatti suesposti
e se e come intenda intervenire per il
ripristino dell’operatività della stazione Tiburtina, per ridurre i disagi dei cittadini e
per migliorare il servizio di trasporto delle
persone, diritto costituzionalmente tutelato.
(4-13364)
*
*
*
INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
EVANGELISTI. — Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
durante tutta l’estate si sono verificati, nella nota e frequentata Marina di
Torre del Lago in Toscana, una serie di
episodi di violenza nei pressi di locali
maggiormente frequentati della cosiddetta
« Friendly Versilia », episodi che gli imprenditori, raccolti nell’omonimo consorzio, hanno puntualmente segnalato alle
forze dell’ordine, in ultimo in un incontro
che hanno richiesto ed ottenuto con urgenza in prefettura a Lucca ai primi di
settembre;
a seguito di un grave episodio di
criminalità nella notte tra il 17 e il 18
settembre, il questore di Lucca ha deciso
di chiudere per 15 giorni i locali Mamamia
da tempo, infatti, i gestori dei locali
della Marina di Torre del Lago hanno
segnalato la difficoltà di mantenere l’ordine pubblico (che non deve significare
proibire le danze, spegnere la musica e
fermare la somministrazione di bevande) e
offerto la piena disponibilità a collaborare
per eliminare il problema, senza però
ottenere alcuna risposta concreta;
a pagare il prezzo di queste chiusure
sono infatti tutti coloro che chiedono il
diritto di divertirsi serenamente a Torre
del Lago. Insieme a loro sono fortemente
penalizzati i gestori dei locali che hanno
dato vita a una meta turistica che attira
turisti da tutto il mondo;
la chiusura dei locali, quale misura di
prevenzione di illeciti che avverrebbero
nella zona, ha avuto come risultato quello
di scoraggiare l’aggregazione delle persone;
il problema non appare certamente
riconducibile alla movida gay e ai locali
del lungomare (che sono invece il bersaglio), quanto piuttosto a una vera e propria guerra tra bande dei locali « cartelli
della droga »;
a riprova di questo, nella notte tra il
24 ed il 25 settembre, a locali chiusi per
le ordinanze del questore e del sindaco e
con pochissimi avventori sulla Marina, un
giornalista e un cameramen di una tv
locale sono stati assaliti da otto extracomunitari, riportando ferite e vedendo distrutta la loro telecamera;
i cinque locali più in voga sulla
Marina di Torre del Lago asseriscono di
aver ricevuto durante l’estate ben sessanta
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controlli da parte degli organi di polizia, a
fronte di una sola retata a danno dei
numerosi venditori abusivi presenti in
zona e degli spacciatori;
nell’ordinanza di chiusura dei locali
Mamamia e Stupida del questore di Lucca
si legge che v’è un « rapporto causa-effetto
tra gli eventi criminosi » ed i locali, che la
« modalità di esercizio dell’intrattenimento
danzante [...] viene utilizzata anche allo
scopo di eludere la responsabilità dei gestori per gli episodi illeciti che si verificano
nelle immediate adiacenze » dei locali ed
inoltre che i suddetti locali « possano considerarsi di particolare interesse per pregiudicati, spacciatori e tossicodipendenti » –:
se sia a conoscenza delle problematiche esposte in premessa;
se condivida quanto asserito dal questore nell’ordinanza di sospensione delle
licenze dei locali Mamamia e Stupida e se
tali affermazioni siano suffragate da
prove;
se non ritenga necessario nell’immediato rafforzare la presenza delle forze
dell’ordine per un più efficace controllo
del territorio;
se non ritenga di favorire l’apertura
presso il Ministero dell’interno di un tavolo che porti a una soluzione condivisa e
razionale rispetto a quanto da tempo accade in Versilia e per un intervento rapido
potrebbe portare a una soluzione che
punisca i delinquenti e che garantisca a
turisti (e non) il diritto al divertimento,
con le importanti ricadute economiche
sulla Versilia.
(4-13349)
PALADINI. — Al Ministro dell’interno.
— Per sapere – premesso che:
il decreto ministeriale 16 aprile 2009,
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana – Serie Generale
n. 174 del 29 luglio 2009, reca « Riconoscimento dell’equipollenza dei titoli conseguiti al termine dei corsi di formazione
generale professionale e di perfeziona-
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mento frequentati dagli arruolati e dai
sottoufficiali e quelli rilasciati dagli Istituti
professionali, anche ai fini dell’ammissione
agli esami di Stato conclusivi dei corsi di
istruzione secondaria di secondo grado »;
in funzione di tale decreto al personale in servizio presso l’Esercito italiano,
la Marina militare, l’Aeronautica, i Carabinieri e della Guardia di finanza, alla luce
del corso di formazione professionale e
perfezionamento frequentato presso le
amministrazioni di appartenenza, sono
stati riconosciuti titoli di istruzione secondaria equipollenti secondo la tabella allegata al predetto decreto ministeriale;
siffatta previsione determina nei confronti del prefato personale un vantaggio
atteso che, stante il titolo di studio attribuito, potrà accedere a concorsi interni
che prevedono dei titoli di studio specifici;
il beneficio in argomento non è stato
parimenti esteso al personale in servizio
presso la polizia di Stato sebbene quest’ultimo prima di essere immesso nei
ruoli deve frequentare il relativo corso di
formazione professionale al cui termine
viene sottoposto ad esame finale;
appare palese la discriminazione che
posta in essere tra gli appartenenti alle
forze dell’ordine stante la mancata concessione del beneficio in argomento al
personale della polizia di Stato e delle
altre forze di polizia ad ordinamento civile;
vari interventi e sollecitazioni sono
stati esercitati nei confronti dei competenti
uffici del Ministero dall’organizzazione
sindacale UGL – polizia di Stato a dire
della quale la questione oggetto della presente trattazione assume notevole rilevanza ai fini della possibilità per il personale della polizia di Stato di accedere ai
concorsi interni e pubblici che prevedono
quale requisito essenziale il possesso di un
titolo di studio specifico;
la predetta sigla sindacale sostiene
che, laddove la concessione in argomento
non avvenga in tempi brevi si configurerà
un danno per perdita di chance nei con-
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fronti dei poliziotti e che, pertanto, intende adire i giudici amministrativi –:
assunzione sarebbe stata condizionata all’espletamento della ferma quadriennale
nelle Forze armate;
quali urgenti iniziative il Ministro
intenda assumere rispetto alle citate problematiche e, in particolare, di dare atto
delle ragioni per cui non siano stati ancora
riconosciuti i benefici citati in premessa
anche appartenenti della polizia di Stato.
(4-13359)
il citato dicastero, con successivo decreto del 21 novembre 2008, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
Italiana – 4a Serie speciale – « Concorsi ed
esami » del 28 novembre 2008, n. 93, ha
indetto una nuova procedura concorsuale
per l’assunzione di 907 allievi agenti con le
modalità di cui sopra, nuovamente determinandosi ad individuare una prima aliquota (pari a 499 candidati) da immettere
immediatamente nei ruoli della polizia di
Stato ed una seconda aliquota (di 408
vincitori) il cui incorporamento nei predetti ruoli è condizionato all’espletamento
della ferma quadriennale nelle Forze armate;
PALADINI. — Al Ministro dell’interno.
— Per sapere – premesso che:
l’articolo 16 della legge 23 agosto
2004, n. 226, ha stabilito che « a decorrere
dal 1o gennaio 2006 e fino al 31 dicembre
2020, in deroga a quanto previsto dall’articolo 18, comma 1, del decreto legislativo
8 maggio 2001, n. 215, per il reclutamento
del personale nelle carriere iniziali delle
Forze di polizia ad ordinamento civile e
militare e del Corpo militare della Croce
Rossa, i posti messi annualmente a concorso, determinati sulla base di una programmandone quinquennale scorrevole
predisposta annualmente da ciascuna delle
amministrazioni interessate e trasmessa
entro il 30 settembre al Ministero della
difesa, sono riservati ai volontari in ferma
prefissata di un anno ovvero in rafferma
annuale, di cui al capo II della presente
legge, in servizio o in congedo, in possesso
dei requisiti previsti dai rispettivi ordinamenti per l’accesso alle predette carriere »;
il Ministero dell’interno, con decreto
ministeriale 30 ottobre 2006, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana n. 94 del 12 dicembre 2006 – 4a
Serie speciale ha indetto un concorso
pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di 1507 allievi agenti della polizia
di Stato riservato ai volontari in ferma
prefissata di un anno ovvero in rafferma
annuale, in servizio o in congedo determinando una prima aliquota, pari a 976
candidati, che sarebbero stati immediatamente immessi nei ruoli ed una seconda
aliquota di 531 candidati vincitori, la cui
con il decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 19 ottobre 2009,
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11
dicembre 2009, n. 288, il Ministero dell’interno è stato autorizzato ad assumere,
a tempo indeterminato, personale per rimpinguare i ruoli della polizia di Stato;
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 novembre 2009, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio 2010, n. 37, il suddetto dicastero è
stato autorizzato ad ulteriori assunzioni, a
tempo indeterminato, per l’amministrazione della pubblica sicurezza;
con il decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 21 settembre 2010,
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11
novembre 2010, n. 264, è stata autorizzata
l’assunzione di personale per le esigenze
dell’Arma dei carabinieri e della polizia di
Stato;
vi sono 939 vincitori di concorso
pubblico, idonei al servizio di polizia ed
attualmente in servizio nella loro qualità
di volontari in ferma prefissata quadriennale nelle Forze armate;
dai dati sopraesposti emerge con
chiarezza che il Ministero dell’interno potrebbe rimpinguare i ruoli della polizia di
Stato mediante l’immediato impiego dei
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939 volontari in ferma prefissata quadriennale che risultano essere in possesso
di tutti i requisiti per l’accesso ai predetti
ruoli stante le valutazioni culturali, di
efficienza fisica, psico-fisica ed attitudinale
effettuate dalle competenti Commissioni
nominate con decreti del Capo della polizia – direttore generale della pubblica
sicurezza –:
le vaccinazioni specifiche per le patologie
più diffuse presso le popolazioni di migranti –:
quali iniziative il Ministro interrogato
abbia assunto od intenda assumere in
conformità ai decreti del Presidente del
Consiglio dei ministri indicati in premessa.
(4-13361)
se sia stata fornita un’adeguata informazione al personale interessato in merito al livello di rischio connesso all’esposizione;
PALADINI. — Al Ministro dell’interno,
al Ministro della salute. — Per sapere –
premesso che:
il personale della pubblica sicurezza,
in servizio a Lampedusa per l’emergenza
immigrazione, vive una situazione igienico-sanitaria quanto mai rischiosa in
quanto avvicina e sostiene gli immigrati
ancor prima che questi vengano sottoposti
a visita medica;
varie sono le patologie ricorrenti fra
gli operatori; fra queste, casi di varicella e
morbillo con forti febbri, qualche caso di
positività alla tubercolina, casi di parassitosi e pediculosi;
il personale viene inviato, prima di
partire per Lampedusa, al servizio sanitario pubblico per la profilassi sanitaria
dove si richiedono varie vaccinazioni; vengono così somministrate le vaccinazioni
antitetanica, antimeningococcicca, antiepatite A+B; al momento non viene effettuata l’antitubercolare né, a quanto risulta, l’antivaricella e la vaccinazione per
il morbillo/rosalia;
per il personale operante sono necessarie sia la prevenzione che un’adeguata informazione, affinché l’adozione di
corretti comportamenti possa eludere una
probabile contaminazione;
appare utile sottoporsi ad un’adeguata profilassi sanitaria effettuando tutte
se, i Ministri interrogati non ritengano urgente attivare presso il personale
di pubblica sicurezza specifiche misure di
prevenzione, in special modo per le patologie più diffuse, per quelle emergenti e
per l’evenienza tubercolosi;
se, si possa estendere la prevenzione
a tutti gli operatori impegnati in così
delicati compiti sia che operino presso
uffici e centri sia che siano dediti solo
occasionalmente ad accompagnamento o
vigilanza.
(4-13362)
MARINELLO. — Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
la situazione economica del Paese è
particolarmente grave e ha portato il Governo ad un intervento incisivo con l’ultima manovra che ha colpito tutte le
categorie compresi coloro che si occupano
della sicurezza sul nostro territorio;
anche il Corpo dei vigili del fuoco
risulta colpita duramente dai tagli apportati dall’ultimo intervento dello Stato in
materia di finanza pubblica tanto da rendere non sempre agevole lo svolgimento
del loro compito essenziale di assicurare il
soccorso;
i tagli effettuati dal decreto-legge
n. 138 del 2011 incidono sulla manutenzione dei mezzi e delle sedi di servizio,
sull’acquisto carburanti e delle attrezzature e quindi sull’efficienza del soccorso
prestato;
si è cercato di supplire con i vigili del
fuoco discontinui alle carenze di organico
creando effettivamente un incremento dei
costi di addestramento e formazione –:
come il Governo intenda intervenire
per evitare la creazione di nuovo preca-
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riato, per equiparare vigili del fuoco e
altre forze di polizia dal punto di vista del
trattamento economico e pensionistico,
per provvedere al pagamento degli arretrati dovuti ai vigili del fuoco per le
calamità (L’Aquila, Veneto, Messina) e per
rilanciare in maniera organica le politiche
sulla sicurezza a livello nazionale.
(4-13363)
SCILIPOTI. — Al Ministro dell’interno.
— Per sapere – premesso che:
la famiglia Sairu, abitante in Terra
Segada, località del comune di Carbonia
(provincia di Carbonia-Iglesias), è proprietaria di un casolare di 360 metri quadrati
circa e di un appezzamento di terreno di
113 ettari. La casa e il terreno hanno un
valore reale di circa 1 milione e mezzo di
euro; per motivi legati a problemi economici, la casa e il terreno sono finiti all’asta
e aggiudicati per un controvalore di
153.000 euro; sembrerebbe che, per procedere allo sfratto, siano stati utilizzati
oltre 200 poliziotti, 2 elicotteri e altri
mezzi; detti uomini e mezzi avrebbero
circondato 10 chilometri quadrati del territorio, impedendo a chiunque, giornalisti
compresi, di avvicinarsi, e contemporaneamente impedendo l’esercizio del normale
diritto di cronaca;
sembrerebbe comunque insolita, se
assodata, l’eventuale enorme presenza di
uomini e mezzi, vista la continua propaganda di assenza di mezzi economici che
impediscono alle forze dell’ordine l’acquisto del carburante per le auto e la presenza di sufficienti uomini per operare nei
casi gravi contro la malavita organizzata;
si vuole tuttavia sottolineare che la
famiglia in questione ha numerosi problemi, non ultimo quello di trovare una
eventuale sistemazione, che ricadrà a carico dello Stato;
sembra che ci sia anche una indagine
della Guardia finanza su presunti interessi
usurari praticati da istituti di credito a
danno della famiglia Sairu –:
se quanto riportato in premessa corrisponda al vero;
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se e quali iniziative di competenza il
Ministro interrogato ritenga di dover mettere tempestivamente in atto, al fine di
garantire la tutela dei diritti alla casa di
abitazione, anche in presenza di una proposta di legge a titolo « impignorabilità
della prima casa », che propone la modifica dei corrispondenti articoli del codice
civile, di procedura civile e in leggi inerenti, a tutela di chi, sottoposto a pignoramento della prima ed unica casa, si
ritrovasse, assieme alla propria famiglia,
dall’oggi al domani, vittima di ulteriori
difficoltà che potrebbero pericolosamente
aggravare lo stato di vita civile e decorosa,
già pesantemente compromesso da situazioni economiche di varia natura.
(4-13370)
MURER. — Al Ministro dell’interno. —
Per sapere – premesso che:
il Corpo nazionale dei vigili del fuoco
rappresenta un insostituibile punto di riferimento per la popolazione e per le
istituzioni; esso è un elemento fondamentale dello Stato per gli interventi in caso di
calamità o altre necessità e su di esso si
incentra e ruota l’intero sistema di soccorso tecnico urgente del Paese, a garanzia
di sicurezza di tutti i cittadini;
ai vigili del fuoco non viene corrisposto un trattamento pari a quello degli
altri corpi dello Stato, preposti alle medesime funzioni; essi, infatti, rischiano la
vita come i colleghi delle forze di polizia,
ma con una retribuzione e un quadro dei
diritti inferiore; non hanno le maggiorazioni, ai fini pensionistici, previste per le
forze armate e di polizia; c’è un sistema di
avanzamenti professionali congelato da
anni unitamente ad una sempre maggiore
carenza di organico;
la pianta organica attuale conta
32.000 unità; essa però è comprensiva del
personale tecnico ed amministrativo che
non partecipa alle operazioni di soccorso:
solamente 26.000 sono, infatti, gli operatori preposti al soccorso, suddivisi in 4
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turni, per coprire il servizio delle 48 ore;
entro la fine del 2011, se si procederà con
l’attuale normativa che blocca il, seppur
parziale, ripristino del turn over, ci saranno 5 mila uomini in meno. Un organico
nettamente sotto la media europea che
prevede un vigile del fuoco professionista
ogni 1.500 abitanti (la media italiana è di
1/2.500);
per tamponare la carenza di personale, si fa ricorso ai cosiddetti vigili volontari, che rappresentano una forma di
precariato sostanziale, con circa 4 mila
arruolati l’anno e una spesa annuale di
100 milioni di euro;
l’articolo 9 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ha
bloccato automatismi stipendiali e avanzamenti di carriera si applica a tutto il
pubblico impiego, compreso il personale
del comparto sicurezza e difesa e quello di
vigili del fuoco e soccorso pubblico;
i sindacati del Corpo dei vigili del
fuoco lamentano, oltre alla carenza di
organico e al blocco delle retribuzioni,
anche un cronico ritardo nel pagamento
degli straordinari e delle indennità aggiuntive per gli interventi straordinari compiuti
su luoghi del disastro come il terremoto
dell’Aquila, l’alluvione veneta, i crolli in
provincia di Messina –:
se e come il Ministro interrogato
intenda procedere per porre il Corpo nazionale dei vigili del fuoco in piena efficienza, al fine di migliorare la risposta in
termini di sicurezza dei cittadini;
come intenda intervenire, a fronte
della grave situazione denunciata in premessa, per rispondere alle legittime aspettative dei vigili del fuoco, garantendo loro
risorse umane necessarie ed economiche
per lo svolgimento del ruolo ad essi affidato a protezione della incolumità di tutti;
se il Governo intenda promuovere una
revisione della normativa sugli automatismi salariali e di quella sui volontari, al
fine di indirizzare le risorse per assunzioni
stabili e non per il precariato; se, e come,
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il Governo intenda attivarsi in merito alle
problematiche elencate in premessa.
(4-13373)
LARATTA. — Al Ministro dell’interno. —
Per sapere – premesso che:
in data 28 giugno 2011 il prefetto di
Cosenza proponeva lo scioglimento del
consiglio comunale di San Sosti, comune
della provincia di Cosenza, a causa della
dichiarata decadenza del sindaco Michele
Sirimarco, eletto nelle consultazioni del
6-7 giugno 2011;
il tribunale di Castrovillari, infatti,
aveva già decretato, in data 12 marzo
2010, la decadenza del sindaco di San
Sosti per la sussistenza di una causa di
incompatibilità;
ma in seguito al pronunciamento del
tribunale, si sono verificate contrastanti
vicende legate alla regolarità delle nomina
del vicesindaco chiamato a svolgere le
funzioni del sindaco decaduto, con diversi
pronunciamenti delle autorità giurisdizionali competenti, che hanno provocato ritardi gravi e causato danni notevoli alla
vita democratica a al funzionamento delle
istituzioni locali;
in ogni caso, in seguito alla sentenza
della Corte di cassazione si configuravano
i presupposti per procedere alla nomina di
un Commissario prefettizio, per come richiesto dal prefetto di Cosenza;
da oltre un anno e mezzo, la città di
San Sosti vive una vicenda intricata e
paradossale, che sta provocando danni
molto gravi alla vita democratica e al
regolare svolgimento delle attività amministrative del comune, con profondi guasti
al tessuto economico e sociale, tali da
condizionare negativamente tutte le possibilità di crescita, di sviluppo e di investimenti per quella realtà –:
per quali motivi il Governo, nello
specifico il Ministero dell’interno, non abbia ancora proceduto ad attivare e definire
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gli atti di competenza per come richiesto
dal prefetto di Cosenza in data 28 giugno
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(IRRE) e dall’istituto nazionale di documentazione e ricerca educativa (INDIRE),
contestualmente soppressi;
se sussistano motivazioni specifiche
che impediscono l’accoglimento della proposta della prefettura di Cosenza a distanza di ormai di oltre mesi. (4-13375)
con tale norma si precisa che, a
fronte di attuali 306 unità comandate
presso l’ANSAS, potranno essere assunte,
al fine del rispetto del limite percentuale
sopra indicato, 144 unità;
*
*
*
ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA
Interrogazioni a risposta in Commissione:
DE CAMILLIS. — Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, al
Ministro dell’economia e delle finanze. —
Per sapere – premesso che:
il comma 1 dell’articolo 19 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito,
con modificazioni, dalla legge 15 luglio
2011 dispone che i commissari straordinari di ANSAS avviano un programma
straordinario di reclutamento da concludere entro il 31 agosto 2012, realizzato nel
limite della dotazione organica, nonché
entro il limite dell’80 per cento delle
proprie entrate correnti complessive;
la decorrenza giuridica ed economica
delle assunzioni è fissata al 1o settembre
2012, data nella quale il personale comandato presso l’ANSAS rientra in servizio
nelle istituzioni scolastiche;
dalla stessa data l’ANSAS è soppresso
ed è ripristinato l’INDIRE, che assume la
natura di ente di ricerca con autonomia
scientifica, finanziaria, patrimoniale, amministrativa e regolamentare, si articola in
3 nuclei territoriali e si raccorda con le
regioni;
si ricorda che l’ANSAS fu istituita
con legge finanziaria per il 2007, al fine di
assumere i compiti di aggiornamento, ricerca e documentazione espletati dagli
istituti regionali di ricerca educativa
considerata l’elevata professionalità
acquisita dal personale ANSAS/INDIRE, e
considerato inoltre che in alcune regioni
non ci sono strutture alternative con tali
competenze e quindi in grado di erogare
attività di ricerca e formazione per i
docenti, sarebbe opportuno conservare
l’operatività dei nuclei regionali anche inserendoli nelle strutture delle direzioni
regionali scolastiche, ovvero valutare un
miglior collocamento degli attuali nuclei
ANSAS al fine di comportare un risparmio
di spesa di gestione e la possibilità di
mantenere effettivamente il raccordo con
le regioni –:
se intendano adottare ogni opportuna
iniziativa normativa al fine di allocare gli
attuali nuclei ANSAS con il personale ivi
comandato, attualmente in servizio, presso
gli uffici scolastici regionali, stabilizzandoli
secondo la vigente normativa della pubblica amministrazione.
(5-05409)
DE PASQUALE e GHIZZONI. — Al
Ministro dell’istruzione, dell’università e
della ricerca. — Per sapere – premesso
che:
la situazione dell’edilizia scolastica
nel nostro Paese è talmente grave che oltre
il 50 per cento dei 42 mila edifici in cui
vivono milioni di studenti e di operatori
scolastici non sarebbe a norma e diecimila
di essi dovrebbero addirittura essere abbattuti;
alle circostanziate interrogazioni di
esponenti del Partito democratico (a titolo
di esempio si cita Mariani 5-02369, sullo
stato dei tre programmi stralcio del piano
straordinario di messa in sicurezza degli
edifici adottato con la legge finanziaria per