Al Capo di Gabinetto Dipartimento politiche per la Famiglia Dott

Transcript

Al Capo di Gabinetto Dipartimento politiche per la Famiglia Dott
ASSOCIAZIONE NAZIONALE FAMIGLIE NUMEROSE
www.famiglienumerose.org - Cod. Fisc. 98116590179
Reg. Naz. Associazioni di Promozione Sociale n. 129
Sede Nazionale: Quartiere La Famiglia Via Ventunesima, 1 – 25126 Brescia (BS)
[email protected] - tel. 0303229066 cell. 3296462655
Segreteria operativa: Via Corsica, 165 – 25125 Brescia (BS) lun-gio h. 08,30-18,00
tel. 0302294033 fax 0302294025 [email protected]
Banca Popolare Etica filiale di Brescia IBAN: IT91K0501811200000000114162
Conto Corrente Postale 80583131 intestato Ass. naz. Famiglie numerose.
Al Capo di Gabinetto
Dipartimento politiche per la Famiglia
Dott. Fauttilli
Egregio dottore,
faccio seguito a quanto discusso e concordato nell'incontro all'Hotel du Lac di Riva
del Garda sabato 27 ottobre con il Ministro Riccardi.
Il primo punto toccato riguardava i bonus energia. Le ricordo che si è concordato, anche su
suggerimento del Prof. Della Zuanna, di chiedere all'Authority:
 un significativo aumento dell'importo dei bonus, sia elettrico sia del gas
 un innalzamento della soglia ISEE per le famiglie con almeno 4 figli (ora fissato a 20.000
euro)
 una semplificazione burocratica per l'accesso ai bonus
Il secondo punto riguardava la revisione dell'ISEE. La questione riveste, a nostro avviso,
carattere di urgenza, poiché ci risulta che il Ministero del Welfare, nella persona della Prof.ssa
Guerra, è ormai in dirittura d'arrivo. Come dicevamo, la bozza di revisione che conosciamo è
addirittura peggiorativa per le famiglie con maggiori carichi familiari. In particolare, una delle
novità sarebbe l'introduzione, nel calcolo del patrimonio, dei redditi esenti e di tutti i sussidi ricevuti
da istituzioni pubbliche. Questo crea un meccanismo perverso per cui una famiglia che riceve
assegni familiari, borse di studio e altre provvidenze proprio in quanto famiglia in difficoltà, l'anno
successivo risulterà "benestante", vedendo il proprio ISEE aumentato a causa dei sussidi ricevuti.
Inoltre, nella scala di equivalenza, il valore dal quarto figlio in poi passerebbe da 0,35 a 0,38,
un aumento ridicolo, diciamolo, una presa in giro. Ricordiamo che in Francia, dal terzo figlio in poi
il valore è 1. Ora, se c'è proprio un problema di copertura che noi possiamo, con un certo sforzo,
comprendere, proponiamo di portare il valore, dal terzo figlio in poi almeno a 0,70. Nel "quoziente
Parma" il valore dal terzo figlio è 0,80. Altra considerazione: il valore della casa. Le famiglie
numerose, per ovvie ragioni di spazio, hanno case di ampia metratura. Questo fa sì che il valore
catastale faccia impennare l'ISEE. Questo è un altro motivo per cui occorre agire sull'innalzamento
del divisore.
Infine, un'altra questione urgente perchè riguarda la legge di stabilità in via di definizione: il
Ministro Riccardi si è impegnato pubblicamente all'inizio del Festival della Famiglia – e lo hai poi
confermato nel corso del nostro colloquio -- a rivedere il tetto di 3.000 euro per le detrazioni,
adeguandolo al nucleo familiare. Noi proponiamo che i 3.000 siano semplicemente moltiplicati per
ogni componente a carico. E' una semplice questione di equità che non andrebbe nemmeno
spiegata. E comunque sarebbe ben grave se le parole del Ministro rimanessero lettera morta!
A proposito di persone a carico: ricordiamo che il limite per essere considerati "fiscalmente a
carico" è fermo dal 1986! Allora erano 5.500.000 di lire, ora è di 2.840,51 (identico, solo tradotto in
euro). Il TUIR del 1986 naturalmente aveva fissato tale cifra sulla base dei dati ISTAT di allora,
quando ad esempio un litro di gasolio costava l'equivalente di 0,32 cent. Ma va da sè che oggi
nessuno può mantenersi con 2.840,51 euro lordi annui! Da anni esperti di vari orientamenti
chiedono ai vari governi che tale limite sia adeguato, ma invano. Ora che le famiglie con figli
stanno pagando il prezzo della crisi, è venuto il momento di adeguare l'importo. Noi proponiamo di
farlo coincidere con la soglia di povertà fissata dall'ISTAT, stabilendo per legge la sua
indicizzazione annuale. Nel 2011 tale soglia era di 6.066 euro: questo dovrebbe essere il nuovo
limite (dovrebbe corrispondere al tetto di reddito esente dalla dichiarazione dei redditi riportato a
pag. 3 delle istruzioni per la compilazione del 730 pubblicate ogni anno).
Una questione di cui non c'è stato tempo di parlare riguarda i ticket sanitari: mesi fa il Ministro
Balduzzi aveva promesso che il Governo avrebbe rivisto il tetto di 36.151,98 euro che, ancora una
volta, non tiene conto dei carichi familiari. La grave iniquità che si crea è che un single con 35.000
di reddito è esente, mentre una famiglia con più figli e con reddito di 36.500 euro non è esente per
nessuno dei componenti del nucleo familiare. NON E' POSSIBILE! Ci sono famiglie con minori
che per questo rinunciano a cure e ad esami clinici! Chiediamo al Ministro di tener fede a quanto
assicurato molti mesi fa.
Queste sono solo le questioni più urgenti: come Lei sa, la nostra Associazione ha presentato al
Presidente Monti una lista di 25 iniquità che toccano le famiglie che hanno deciso di investire nei
figli. Sono le famiglie che stanno pagando maggiormente il prezzo di una crisi che tra le sue cause
ha anche la forte denatalità: non sembra paradossale?
Mario Sberna
presidente ANFN