Ottime prospettive per il wireless industriale
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Ottime prospettive per il wireless industriale
FOCUS DISPOSITIVI E SOLUZIONI WIRELESS Ottime prospettive per il wireless industriale Come evidenziato dalle nostre statistiche, un’ampia maggioranza delle aziende intervistate prevede un trend di crescita per il mercato dei dispositivi e delle soluzioni per le comunicazioni wireless nell’industria. ■ Aldo Cavalcoli «T utti i nostri prodotti di punta», ci dice Walter Roffinoli, Managing Director di BSS Extend, «Si riferiscono ad applicazioni RFID, dai sistemi con soluzioni WIP o Wharehouse, alle etichette, per finire ai tag realizzati su specifiche del cliente». Luca Cavalli, Industrial Communication Product Manager.di EFA Automazione, indica HMI, sistemi di supervisione, e soluzioni di teleassistenza e telecontrollo, mentre Angelo Candian, Product Manager Simatic Net Siemens, cita, per il wireless industriale, i dispositivi Scalance W per l’ambito Wi-Fi, il modem MD720 e il router MD741 per l’ambito GSM/GPRS ed EDGE. «I nostri sistemi wireless», precisa Nicola Savio, Direttore Generale di Turck Banner, «Sono nati pensando al mondo dell’automazione sia industriale che distribuita su territori estesi. Per cui alcune soluzioni sono native come grado di protezione, alimentazione, sicurezza di trasferimento dei dati. Infatti, un conto è usare il wireless in un ambiente estremamente soft come l’ufficio, altro è adottarlo per raccolta dati, automazione outdoor o in stabilimento. Anche se sul mercato non mancano sistemi wireless Nicola Savio, Direttore Generale di Turck Banner. per ufficio adattati anche al mondo industriale, poi alla fine con questi non si risolvono i problemi di automazione, ingenerando nel potenziale utente l’idea che il wireless non funzioni». Alessandra Icardi, Product Manager di Endress + Hauser Italia, ci ricorda che la sua azienda pone una forte attenzione al ciclo di vita del prodotto, con garanzia di totale supporto in tutte le fasi: «Utilizziamo protocolli di comunicazione e di scambio dati standard e multivendor, per garantire la maggiore interoperabilità e libertà di scelta possibile». Giorgio Guzzoni, Responsabile di prodotto di Metal Work, evidenzia il nuovo prodotto Pneumowireless che genera direttamente l’energia elettrica sia per il funzionamento del nodo wirless che per l’alimentazione degli I/O gestiti dal nodo stesso, mentre Marco Caliari, Product Manager Automation Systems di Phoenix Contact punta sull’ampia gamma di prodotti in grado di rispondere alle diverse esigenze applicative sfruttando diverse tecnologie, sia standard (Bluetooth, WLAN 802.11 e GSM/GPRS) che proprietarie (Trusted Wireless). Giovanni Sangiorgio, Product Manager di Pilz Italia sottolinea che nella gamma di prodotti per l’automazione di Angelo Candian, Product Manager Simatic Net Siemens. automazioneintegrata • 28 • ottobre 2010 sicurezza e il controllo standard una parte si caratterizza per l’uso di tecnologie basate protocolli per la decentralizzazione wireless di I/O: «Da diversi anni Pilz si sta impegnando in nuove tecnologie e prodotti per semplificare l’attività di progettisti e di utenti di dispositivi per l’automazione». Paolo Sartori, Direttore Commerciale & Marketing e responsabile della filiale italiana di HMS ci ricorda che dal 1988 HMS Industrial Networks offre soluzioni di connettività attraverso il proprio brand Anybus, realizzate sia con moduli embedded per integrazione nei sistemi OEM e per fornire supporto nativo a Profibus/Profinet o altre reti, che con prodotti plug & play da guida DIN, destinati a integratori di sistemi, costruttori di macchine e utenti finali, per applicazioni di automazione e controllo industriale, diagnostica remota. «Al momento», precisa Davide Tamellini, Product Manager PLC & HMI di Panasonic Electric Works Italia, «Ci stiamo concentrando su unità di comunicazione wireless per applicazioni in cui il cablaggio tradizionale non sia percorribile; si pensi per esempio a macchine che operano nei settori biomedicale e alimentare in cui spesso Giovanni Sangiorgio, Product Manager di Pilz Italia. FOCUS sono usati dispositivi di pulizia a terra con liquidi e solventi. Analoghe considerazioni valgono per macchine con parti rotanti o in movimento continuo in cui il cablaggio è spesso difficoltoso e non efficiente». DISPOSITIVI E SOLUZIONI WIRELESS L’affidabilità del wireless Cosa rispondereste a un potenziale utente che vi esprimesse dei dubbi in merito a sicurezza e affidabilità del wireless? Roffinoli (BSS Extend) risponderebbe che i problemi di affidabilità di cui si sente parlare non esistono, mentre esistono installatori poco professionali che con prodotti non certificati e installazioni e configurazioni approssimative causano disservizi al cliente, da cui una perdita di fiducia anche in prodotti estremamente affidabili, e altrettanto vale per la sicurezza, dato che esistono da anni metodi che devono essere applicati e che spesso, pur impliciti nei prodotti, non vengono utilizzati. Cavalli (EFA Automazione) punta invece su facilità e flessibilità nelle installazioni: «Portando tutto su rete IP si facilita il collegamento anche con sistemi di supervisione, MES e gestionali». Per Icardi (Endress + Hauser), l’affidabilità di una rete wireless HART è comprovata, con vasta letteratura a supporto: criptaggio dati, auto-organizzazione e auto-ripristino sono i caratteri tecnologicamente distintivi. Per Guzzoni (Metal Work) le soluzioni wireless in genere non convengono economicamente ma possono essere “la soluzione” nei casi in cui cavi elettrici, connettori o distributori elettrici rotanti hanno problemi di affidabilità o di difficoltà applicativa o di rischio di innesco di incendio. «Per applicazioni Marco Caliari, Product Manager Automation Systems di Phoenix Contact. con dispositivi mobili», sottolinea Candian (Siemens), «L’uso di cavi speciali o contatti striscianti implica costi di manutenzione, mentre i nostri prodotti Scalance W possono offrire la giusta soluzione come costi, affidabilità e sicurezza, e lo dimostrano le numerose referenze che possiamo offrire». Sartori (HMS) ritiene si debba verificare molto bene l’ambito applicativo: «Tipicamente la comunicazione wireless è utilizzabile ampiamente e stabilmente in ambiti dove serve solo il trasferimento dati di I/O senza andare a sostituire parti cablate per la sicurezza intrinseca o del controllo di movimento. Attualmente le reti wireless sono impiegate soprattutto per identificazione nella movimentazione e nella logistica, ma anche in ambito industriale lungo linee di automazione dove il prodotto deve transitare attraverso più stazioni e processi». Caliari (Phoenix Contact) evidenzia che a livello industriale le comunicazioni wireless hanno, negli anni, dimostrato la loro affidabilità anche in presenza di disturbi elevati: «Si pensi per esempio alla presenza di inverter o di archi di saldatura di un robot in ambito automotive. Per la sicurezza, in ambito WLAN supportiamo lo standard IEEE 802.11i mentre per il Bluetooth viene usata una crittografia a 128 bit e, una volta eseguito il pairing, i dispositivi sono “nascosti” e non visibili ad altri dispositivi Bluetooth quali palmari e cellulari». Più che di sostituzione, osserva Sangiorgio (Pilz), sarebbe meglio parlare di integrazione del wireless sugli impianti, con l’avvertenza che occorre fare i conti con la disponibilità: «Per gli impianti produttivi è un requisito fondamentale che possiamo garantire con Giorgio Guzzoni, Responsabile di prodotto di Metal Work. automazioneintegrata • 30 • ottobre 2010 il nostro InduraNETp tramite strategie di time synchronization e frequency hopping». Pragmatica la risposta di Savio (Turck Banner): «Continuare a utilizzare il wired dove non c’è necessità di cambiare. I sistemi wireless non elimineranno mai le soluzioni cablate, ma le affiancheranno e si imporranno soprattutto dove i cavi non possono risolvere i problemi. Poi, le problematiche di sicurezza e affidabilità dei sistemi wireless a oggi sono brillantemente risolte usando trasmissioni ridondanti e protocolli di sicurezza, per esempio FHHS». Tamellini (Panasonic Electric Works) osserva che il wireless è oggi principalmente impiegato in contesti in cui non è utilizzabile l’approccio cablato, in quanto affidabilità, robustezza e sicurezza sono ancora appannaggio dei mezzi di trasmissione tradizionali, anche se non sono da escludere condizioni competitive a fronte di un futuro rafforzamento della potenza del segnale e dello spettro di frequenze utilizzabili, tematiche sui cui non si può intervenire direttamente essendo di pertinenza legislativa. Le richieste del mercato Roffinoli (BSS Extend) cita velocità di trasmissione ed estensione della copertura, Cavalli (EFA Automazione) indica comunicazioni remote su rete mobile senza l’uso di APN privata e comunicazione locale WiFi tra dispositivi industriali (nel quadro elettrico) e access point aziendali, mentre Icardi (Endress + Hauser) privilegia la possibilità di installare nuovi punti di misura senza dover portare cavi d’alimentazione e di segnale. Sartori (HMS) afferma Paolo Sartori, Direttore Commerciale & Marketing e Responsabile filiale italiana di HMS. FOCUS Dispositivi e soluzioni wireless che mentre nella logistica vi sono vari standard (RFID, ZigBee e Bluetooth), nei processi industriali il più affermato è Bluetooth che, pur coprendo zone circoscritte, è scelto per semplicità di trasmissione e resistenza alle interferenze. Secondo Guzzoni (Metal Work) un tema che finora non aveva avuto soluzione è quello della fornitura di potenza elettrica nell’area servita dai nodi wireless, per cui si era costretti a portare il cavo di potenza o dislocare batterie: «La nostra soluzione Pneumo-wireless, che autoproduce l’elettricità, elimina questi limiti». Caliari (Phoenix Contact) evidenzia che le soluzioni wireless possono oggi fornire diversi vantaggi per acquisizione di segnali I/O sul campo, per trasmissione di segnali seriali ed Ethernet, e per teleassistenza con tecnologia GSM/ GPRS: «Il mercato vuole soluzioni semplici, affidabili e testate, e al riguardo mettiamo a disposizione il nostro know-how tecnologico e applicativo e dispositivi plug & play o comunque molto semplici da configurare e utilizzare». Se la disponibilità di standard di riferimento ha permette una diffusione delle tecnologie wireless anche in ambito industriale, secondo Sangiorgio (Pilz) un progettista deve poi attentamente dimensionare l’infrastruttura di rete per il livello di prestazioni e affidabilità che la rete wireless può garantire nello specifico contesto applicativo. In particolare, è importante dimensionare la rete in modo che le funzionalità richieste conservino integrità e coerenza anche in presenza di influenze “ambientali” e situazioni impreviste. L’obiettivo principale è, indipendentemente dalla soluzione tecnica adottata, ottenere un livello di trasmissione affidabile che dia la massima disponibilità in tutte le condizioni di lavoro previste. Secondo Savio (Turck Banner), sicurezza nella trasmissione dei dati e certezza del ricevimento del dato sono i due temi più discussi, senza dimenticare la distanza di trasmissione del segnale, e su questo tema incide molto anche la normativa europea sulla potenza che un dispositivo può irradiare nell’etere. Per applicazioni outdoor un tema importante è l’alimentazione autonoma dei dispositivi wireless, da ottenere con batterie a lunga durata, oltre i 5 anni, o con pannelli solari. «Negli ultimi quattro anni», sottolinea Candian (Siemens), «Abbiamo assistito a una crescita costante nell’uso di soluzioni Wireless LAN. La tecnologia WiFi è infatti in grado di fornire il giusto livello di robustezza e affidabilità per sostituire le numerosi comunicazioni wired negli stabilimenti con dispositivi mobili. Inoltre, tramite opportune funzionalità, è possibile soddisfare anche gli stringenti tempi di comunicazione richiesti per le applicazioni realtime». Secondo Tamellini (Panasonic Electric Works) il mercato richiede prodotti di facile e immediato utilizzo, in grado di far fronte alle più diverse esigenze: «L’orientamento è quindi verso soluzioni altamente flessibili e facilmente configurabili, e proprio in quest’ottica proponiamo l’unità di comunicazione wireless KR20 che si caratterizza per tutta una serie di peculiarità particolarmente apprezzate dal mercato». I principali trend nel wireless Caliari (Phoenix Contact) osserva come le tecnologie wireless, esattamente come Ethernet, siano in rapida e continua evoluzione come dimostrano lo standard 802.11n o il nuovo Bluetooth 4.0. Di conseguenza, Phoenix Contact presenta ogni anno diversi nuovi prodotti allo stato dell’arte. Si pensi per esempio a Wireless Hart per l’industria di processo o alla possibilità di acquisire segnali da sensori wireless o di trasmettere segnali di sicurezza via wireless nonché alla riduzione dei consumi energetici. Guzzoni (Metal Work) indica sistemi sicuri, con tempi di trasmissione dell’ordine dei 10ms e con autonomia elettrica, Icardi (Endress + Hauser) colloca i trend nell’ambito di tutte quelle innovazioni atte a incrementare l’applicabilità in aree certificate, a soddisfare la richiesta di ridondanze e a consentire le soluzioni di integrazione dati più spinte, Savio (Turck Banner) cita nuovi protocolli con maggior sicurezza e standardizzazione dei protocolli per avere compatibilità con standard industriali esistenti quali wireless automazioneintegrata • 32 • ottobre 2010 Hart, mentre Sartori (HMS) punta la lente sulla tecnologia Ethernet Wifi che evolve continuamente, migliorando le funzionalità offerte: «Iniziano a proporsi funzioni come l’auto pianificazione, che aiuta gli utenti a progettare la rete wireless suggerendo la posizione migliore degli access point e la configurazione dei canali di trasmissione e ricezione». Se per Cavalli (EFA Automazione) lo stabilizzarsi delle tecnologie sulla rete mobile e sulle reti locali WiFi avrà un ottimo effetto sul comparto, per Candian (Siemens) sarà trainante l’espansione di Ethernet anche come tecnologia di campo per la gestione di I/O remotati e il sincronismo di assi elettrici, mentre Roffinoli (BSS Extend) auspica la disponibilità di dispositivi wireless (interfaccia o scheda o prodotto finito) in grado di rendere dinamica una linea di produzione che deve adattarsi alle esigenze di cambiamento del mercato. «Il continuo sviluppo del wireless per applicazioni industriali», afferma Sangiorgio (Pilz), «Si caratterizza principalmente in due segmenti. Il primo riguarda protocolli appositamente studiati per le applicazioni industriali e il secondo è rivolto a protocolli non specificatamente sviluppati per l’industria, come Bluetooth. Entrambi trovano impiego in applicazioni diverse date le differenti caratteristiche funzionali. L’obiettivo dei progettisti è garantire protocolli di comunicazione affidabili, sicuri ed economicamente vantaggiosi. Dette caratteristiche scaturiscono dall’unione delle proprietà dei due segmenti citati, unitamente a caratteristiche funzionali strettamente legate all’applicazione». Le prospettive di mercato per il futuro «Se lasciamo le previsioni a lungo termine a improbabili calcoli statistici», afferma Roffinoli (BSS Extend), «Per il resto dell’anno possiamo affermare che sarà ancora dura, mancando visibilità su progetti ad ampio respiro». Più ottimista Cavalli (EFA Automazione): «La crescente richiesta di studi di fattibilità di progetti wireless anche complessi sono un buon indicatore in prospettiva futura». Positiva anche la percezione di Icardi (Endress + Hauser): «Nella prima metà del 2010 abbiamo rilevato buoni sintomi di ripresa e per ora non avvertiamo segnali di un ritorno del trend negativo; vengono sbloccati progetti congelati nel 2009, si avverte una fiducia maggiore e un ulteriore aspetto è relativo all’andamento del dollaro che aiuta le esportazioni». Guzzoni (Metal Work) sottolinea come la sua azienda abbia iniziato il 2010 in forte crescita rispetto al 2009: «Quasi tutti i nostri mercati, per settore e area geografica, hanno fatto segnare il segno più; come settori il tessile è in prima linea, mentre come aree le più dinamiche sono state Cina, India, Brasile e USA». Per Candian (Siemens) nel 2010 il mercato ha mostrato alcuni segnali di ripresa che fanno presagire un allentamento delle difficoltà che hanno finora caratterizzato i mercati globali, anche se è difficile individuare dei precisi indicatori per ipotizzare in modo certo quale sarà il trend futuro. Segnali positivi anche secondo Savio (Turck Banner), che comunque non prevede una crescita esplosiva, ma piuttosto un percorso a piccoli passi che durerà almeno due anni verso il recupero del terreno perso durante la crisi. «La nostra azienda», ci dice Sartori (HMS), «Ha registrato i primi segni di ripresa già a inizio 2010. La prima metà del 2010 ha confermato questo andamento, supportato anche dal continuo incremento degli investimenti per aggiornamento e miglioramento degli impianti; del resto, le sfide del mercato globale impongono alle imprese un unico percorso competitivo possibile, fondato sul perseguimento dell’innovazione di prodotto e dell’alta qualità tecnologica. I limiti s’incontrano quando i costi di Alessandra Icardi, Product Manager di Endress + Hauser Italia. revamping, retrofitting, o riadeguamento di prodotti e sistemi superano quelli del nuovo. Lo stesso vale se le prestazioni funzionali necessarie non possono essere garantite da un’azione di rinnovamento e, quindi, resta obbligatorio affidarsi a nuove tecnologie. Altro ottimo segnale positivo, la ripresa da parte di molti system integrator delle attività di sviluppo per progetti che erano stati sospesi nel 2009». Caliari (Phoenix Contact) osserva che gli indicatori macroeconomici indicano un rallentamento della congiuntura negativa verificatasi nel 2009, e tutto lascia quindi pensare a una ripresa che sarà però lenta, caratterizzata da una diminuzione del credito alle imprese e da un calo dei consumi dovuto anche alla contrazione dell’occupazione. «In questo contesto sarà importante essere vicini ai clienti, con prodotti e soluzioni sempre più innovativi e dal rapporto prezzo/prestazioni sempre più conveniente». Nel primo semestre 2010, ci dice Sangiorgio (Pilz), il mercato Italiano dell’automazione e delle macchine utensili, cui Pilz principalmente si riferisce, ha confermato un netto trend di miglioramento rispetto al difficilissimo 2009, con l’export che tira la volata ai settori macchine utensili, robot e automazione. «Il risultato positivo è stato determinato sia dalle tradizionali aree di sbocco dell’industria italiana di settore che dai mercati emergenti. Nei primi cinque mesi del 2010, le vendite destinate ai mercati UE hanno registrato buoni incrementi, ma risultati ancora migliori sono stati ottenuti nei confronti dei paesi extra-UE. In area UE l’export verso la Germania è stato quello di maggior rilievo. Particolarmente positivi anche i risultati raccolti dalle Luca Cavalli, Industrial Communication Product Manager.di EFA Automazione. automazioneintegrata • 33 • ottobre 2010 esportazioni italiane in Turchia, Russia, Brasile e India. Sul fronte interno la situazione è invece ben differente, e la stagnazione dei consumi ha avuto riflessi, ancora una volta, sulle consegne dei costruttori italiani. Per il resto dell’anno crediamo che si confermerà il trend positivo iniziato con il 2010, anche se questo potrebbe essere compromesso se il settore dell’automazione non sarà supportato da iniziative governative capaci di aiutare quelle aziende di medie e piccole dimensioni fortemente rivolte all’esportazione, per esempio con interventi sul piano fiscale». Secondo Tamellini (Panasonic Electric Works), negli ultimi mesi il mercato è stato caratterizzato da una discreta imprevedibilità: «In alcuni contesti emerge una certa vivacità e dinamicità che fa ben sperare per il futuro, mentre in altri un andamento “isterico e a singhiozzo” impedisce una qualsiasi previsione. Di sicuro il contesto attuale è caratterizzato da nuove regole che impongono ai vari competitors di doversi adattare rapidamente allo status quo. Oltre all’innovazione tecnologica, assume crescente importanza il servizio logistico fornito in quanto il mercato chiede tempi di risposta immediati ed efficienti. Poi, si sta sempre più affermando per i diversi competitors un ruolo che va oltre quello di fornitori di prodotti, imponendo l’assunzione di una parte attiva nel design e nello sviluppo delle applicazioni per i propri clienti finali, e questa nuova sinergia detterà le regole nel nuovo mercato dell’automazione. Non ha più significato parlare di prodotto ma piuttosto ne ha il proporre soluzioni fortemente integrate e verticali». ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA Walter Roffinoli, Managing Director di BSS Extend. Davide Tamellini, Product Manager PLC & HMI di Panasonic Electric Works Italia. AZIENDA NOME DEL PRODOTTO CARATTERISTICHE TECNICHE E PLUS INNOVATIVI NOTE ADDIZIONALI Heidenhain Italiana srl Via Asiago 14, 20128 Milano Tel: 02 27 07 51 - Fax 02.27075210 email: [email protected] www.heidenhain.it (Produttore: Heidenhain) HR 550 FS (Volantino elettronico wireless) HR 550 FS comunica via onde radio con il proprio adattatore HRA 550 FS, assicurando piena libertà di movimento all’operatore; l’adattatore HRA 550 FS è collegato direttamente alla macchina utensile e svolge la duplice funzione di supporto e caricabatterie integrato, consentendo di mantenere sempre operativo il volantino wireless. HR 550 FS ha un campo di trasmissione molto ampio che ne consente l’utilizzo anche su macchine di grandi dimensioni. Sul display è sempre ben visibile l’indicatore di campo, tuttavia il volantino, per evitare una caduta di segnale, è predisposto per avvertire l’operatore attraverso una vibrazione in prossimità del limite della portata di campo. Il volantino wireless prevede un display monocromatico a 6 linee per visualizzazione dei dati di stato macchina e altre informazioni rilevanti; prevede inoltre: una tastiera a 18 tasti con 5 soft keys, cui si possono assegnare specifiche funzioni; una manopola e 2 potenziometri per la regolazione dell’avanzamento assi e della rotazione mandrino. Come sicurezza, presente uno stop d’emergenza e due pulsanti di abilitazione. HMS Industrial Networks srl Viale Colleoni 15 - Palazzo Orione 2, 20041 Agrate Brianza (Milano) Tel: 039.5966227 - Fax: 039.5966231 email: [email protected] www.anybus.it (Produttore: HMS Industrial Networks) Anybus RemoteCom (famiglia di prodotti per controllo e supervisione remota di dispositivi di automazione) Anybus RemoteCom è dotato di un potente Server Web interno che permette l’accesso remoto ai dati del dispositivo, ai dati storici e ai trend grafici. Configurando i trigger secondo necessità, il gestore interno degli eventi e degli allarmi, tramite SMS o email, è in grado di notificarne automaticamente lo stato ai supervisori remoti. Le applicazioni tipiche comprendono la gestione remota e la supervisione di dispositivi per l’automazione di fabbrica e di processo, dispositivi per la gestione energetica e idrica, come anche i sistemi di automazione per la climatizzazione civile e industriale. Complementare al Web Server integrato, HMS fornisce anche NetBiter.net, portale di gestione online che raccoglie e memorizza i dati registrati dai dispositivi remoti in un Server centrale. I dati raccolti in NetBiter possono essere base per grafici di tendenza o essere oggetto di ulteriori analisi, senza dover stabilire una connessione fissa con i dispositivi remoti. La memorizzazione centralizzata dei dati, da una o più unità Anybus RemoteCom, ne rende più semplice la consultazione collegandosi a una qualsiasi postazione PC con accesso a Internet. Masautomazione srl Via Galilei 20, 20090 Segrate (MI) Tel: 02.26922090 – Fax: 02.2135420 email: [email protected] www.masautomazione.it (Produttore: ASTEEL, Francia) Gamma di sistemi di trasmissioni dati wireless. (dispositivi per comunicazioni tra stazione modem e altra stazione con distanze variabili tra i 500 m e i 5 Km) I segnali gestiti dai trasmettitori di dati wireless Asteel provengono da relè, contatti elettromeccanici e uscite PNP/NPN, o uscite analogiche 4-20 mA oppure dati seriali RS232/485 da PC/PLC. L’ultimo modello di modem permette di comunicare dati via Ethernet a oltre 11MBits. Una vasta gamma di antenne permette inoltre di personalizzare e aumentare la portata della comunicazione anche in ambienti con molte strutture metalliche. I vantaggi sono facilmente intuibili: senza stendere alcun cavo si rende possibile la comunicazione dal più piccolo e “sperduto” sensore a un’unità di raccolta dati (PC/PLC) per la gestione, l’automazione e la raccolta dati di livello superiore. Come applicazioni: magazzini automatici, trasloelevatori, AGV/ LGV, lunghe linee di produzione in vari settori, singole macchine di produzione per trasmettere dati sulla produzione della singola macchina a un PC centrale di raccolta dati, carri ponte e gru, autobus, treni e metropolitane, porti e aeroporti, stazioni di pompaggio acqua, acquedotti e impianti di trattamento acque, autostrade e caselli autostradali. Metal Work SpA Via Segni 5,7,9, 25062 Concesio (BS) Tel: 030.218711 – Fax 030.2180569 www.metalwork.it (Produttore: Metal Work) Pneumo-wirless (Sistema di ricetrasmissione di segnali I/O di tipo on-off in ambito industriale) Rete wireless con un master e fino a 8 slave di varia tipologia: uno per gestire 2IN + 2OUT, uno per 16OUT, uno per 8IN + 8OUT. Trasmissione realtime, di norma entro i 10ms. Architettura normalmente a stella con adattamento temporaneo a Mesh in caso di cattiva qualità del link masterslave. Configurazione della rete con programmazione nodi via USB. Strumenti diagnostici a supporto di installazione e messa in servizio. La potenza elettrica necessaria al funzionamento di ogni nodo è generata direttamente nel nodo stesso mediante un microgeneratore ad aria compressa. Questa potenza elettrica serve anche per azionare gli output, per esempio elettrovalvole, e gli input, per esempio sensori, eliminando la necessità di cavi di potenza. Campi di applicazione: nella robotica, per posizionare nodi in punti mobili o smontabili; nelle macchine operatrici, per posti difficilmente raggiungibili dai cavi; nell’automotive, per collegare la cabina degli autotreni con dispositivi montati sul rimorchio; in zone potenzialmente esplosive, ove i cavi elettrici sono così sostituibili da un tubo per aria compressa. Panasonic Electric Works Italia srl Via del Commercio 3/5 (Z.I. Ferlina), 37012 Bussolengo (VR) www.panasonic-electric-works.it (Produttore: Panasonic Electric Works) Unità Wireless KR20 (Unità di comunicazione wireless) Banda operativa 2,4GHz tra 2403,328 e 2480,128 MHz. Interfacce: RS232, RS485 (AKR2002), RS232 + 6 I/O PNP (AKR2045), RS232 + 8I/O NPN (AKR2015). Funzione Repeater: fino a 8 dispositivi collegabili come repeater. Dispositivi collegabili: max 31 unità per modello con RS484, 254 unità in totale. Modalità operativa KR20: unico modulo che implementa la funzionalità Master o Slave selezionabile. Assorbimento: max 200 mA. Distanza massima: 250m outdoor. Topologia connessione 1:1; 1:N; 1:N con repeater. Protocolli: Modbus RTU, Modbus ASCII, Mewtocol, protocollo serie GT. Supporto software: Control Configurator KR (gratuito), per configurazione e parametrizzazione. Campi di applicazione: macchine e impianti industriali in cui il cablaggio tradizionale risulti non percorribile. Lo stesso modello può essere configurato sia come Master che come Slave. Possono essere gestiti da un unico Master fino a 99 slaves. E’ possibile eseguire test di comunicazione verificando se l’intensità del campo è bassa/ media/elevata. E’ possibile verificare se vi sono altri dispositivi che utilizzano un specifico canale di comunicazione. automazioneintegrata • 35 • ottobre 2010