Definizione di Immagine Digitale

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Definizione di Immagine Digitale
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Definizione di Immagine Digitale
Un' immagine Digitale RASTER (trama) è costruita da una mappa di pixel, in cui a ogni punto è associato un colore o
una sfumatura di grigio. Le fotografie sono sempre immagini di questo genere.
Un Pixel (contrazione di picture element), è un elemento di immagine, la più piccola parte di un immagine bitmap.
La Risoluzione dell’immagine: è misurata in pixel per pollice (ppi) e rappresenta la quantità di punti, per ogni
pollice, con cui viene costruita un’immagine. Più è elevata la risoluzione e maggiore sarà la dimensione del file.
La Risoluzione in uscita dell’immagine: è intesa come il numero di punti per pollice (dpi) che viene riprodotto dalla
periferica di stampa. Una tipica stampante laser stampa almeno a 300/600 dpi, mentre una fotounità di fascia alta stampa
a 1200/2400 dpi.
Questo parametro non influisce sulla dimensione del file dell’immagine. Ma se con una lente di ingrandimento
farete il confronto potrete vedere che più il numero di dpi della stampante è alto, meno riuscirete a vedere i punti che
compongono la stampa.
Profondità dell'immagine: in un immagine bitmap, i pixel che la costituiscono possono assumere diverse sfumature in
funzione del tipo di visualizzazione adottato; una profondità di 1 bit permette 2 sole sfumature (bianco e nero), 8 bit ne
permette 256 (sia in b/n che colori), 24 bit permette 16 milioni di sfumature.
Tabella profondità di colore
Bits per pixel
1
4
8
16
24
32
Numero massimo di colori
2
16
256
32.768
16.777.216
16.777.216
Algoritmi di compressione
I dati raster possono essere memorizzati attraverso tipologie di file che sfruttando algoritmi di compressione diversi,
gravando in modo differente sul supporto di memorizzazione. I formati raster più comuni sono i seguenti: tiff, jpeg, gif,
raw, png, bmp, tga.
RGB: è il nome di un modello di colori additivo che si basa sui tre colori primari: Rosso (Red), Verde (Green) e Blu
(Blue), da cui appunto il nome RGB. Questo modello viene usato nel digitale per trasmettere immagini a colori.
Un'immagine può infatti essere scomposta, attraverso filtri o altre tecniche in questi colori base che, miscelati tra loro
danno quasi tutto lo spettro dei colori visibili, con l'eccezione delle porpore. Il bianco è ottenuto con un mix di circa lo
0.7/0.2/0.1 dei canali verde (G), rosso (R) e blu (B).
L'RGB è un modello additivo: unendo i tre colori con la loro intensità massima si ottiene il bianco (tutta la luce viene
riflessa). La combinazione delle coppie di colori dà il ciano, il magenta e il giallo. RGB: SINTESI ADDITIVA
CMYK: è l'acronimo per Cyan, Magenta, Yellow, BlacK, è un modello di colore detto anche di quadricromia. La scelta
della lettera K per il nero, anziché la lettera B iniziale nella traduzione inglese, è stata fatta per evitare confusioni con
l'iniziale del colore Blue ed è dovuta al fatto che, nella stampa, si usa un procedimento di separazione dei colori per
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Generata: 15 March, 2017, 17:58
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produrre tante diverse immagini quanti sono gli inchiostri usati.
Nella quadricromia CMYK l'immagine corrispondente al nero è quella che contiene più dettagli e la lastra di stampa
corrispondente è quindi normalmente considerata la lastra chiave, in inglese key plate. Da qui l'uso di K, con riferimento
a tale lastra, per indicare il nero. CMYK: SINTESI SOTTRATTIVA
I colori ottenibili con la quadricromia (sintesi sottrattiva) sono un sottoinsieme della gamma visibile, quindi non tutti i colori
che vediamo possono essere realizzati con la quadricromia, così come non tutti i colori realizzati con l'insieme RGB (RED
GREEN BLUE) cioè quelli che vediamo sui nostri monitor (sintesi additiva) hanno un corrispondente nell'insieme CMYK.
CMYK Sono i colori dei quattro inchiostri usati in tipografia e nelle stampanti a colori.
IMMAGINE VETTORIALE
IMMAGINE VETTORIALE IMMAGINE VETTORIALE
IMMAGINE VETTORIALE
Un' immagine Digitale VETTORIALE è composta da un insieme di primitive matematiche che sono punti, linee, curve e
poligoni opportunamente colorati.
I principali vantaggi delle immagini vettoriali rispetto alle raster sono la qualità, la maggiore compressione dei dati e la più
facile gestione delle eventuali modifiche.
Un'immagine RASTER se viene ingrandita o viene visualizzata su un dispostitivo dotato di una risoluzione maggiore di
quella del monitor perde di definizione.
Un'immagine VETTORIALE invece essendo definita attraverso equazioni matematiche è indipendente dalla risoluzione.
Una linea che percorre lo schermo trasversalmente se viene rappresentata utilizzando la grafica raster viene
memorizzata come una sequenza di pixel colorati disposti a formare la linea. Se si provasse ad ingrandire una sezione
della linea si vedrebbero i singoli pixel che compongono la linea.
Se la medesima linea fosse memorizzata in modo vettoriale la linea sarebbe memorizzata come un’equazione
che parte da un punto identificato con delle coordinate iniziali e termina in un altro punto definito con delle coordiante
finali. Ingrandire una sezione della linea non produrrebbe artefatti visivi o la visualizzazione dei singoli pixel dato cha la
linea sarebbe visualizzata sempre con la massima risoluzione consentita dal monitor.
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