D13 Schubrams CdClassico 13042012

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C l a s s i c o
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C D HARMONIA MUNDI FRANC E, MOZART,
IDOMENEO
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W.A. Mozart
Idomeneo
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Renè Jacobs, direttore
Harmonia Mundi HMC 902036.38
il cd del mese di APRILE 2012 scelto dalla
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“Idomeneo, Re di C reta” fu composta da un Mozart venticinquenne fra il 1780 e il 1781
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e rappresentata a Monaco nel Teatro diShare
C orte 5su commissione
i nuovi supporti
dell’Elettore
digitali
C arl
Theodor. Il libretto fu scritto dall’abate Giambattista stanno
Varesco,
seriamente
riprendendo un
precedente testo di Antoine Danchet scritto per l’”Idoménée”
minacciando
di AndrélaC vita
ampre
deldel
cd.
1712.
Il Cd è destinato a
Si tratta di un’opera per certi versi dal duplice carattere, inscomparire?
cui il vecchio e il nuovo si
mescolano con sorprendenti risultati.
sì, perchè è un prodotto
costoso e obsoleto
Read more...
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J. BRAHMS, F. SC HUBERT
Brahms:
Sonate per violoncello e pianoforte n. 1 in mi min. op.38
Sonate per violoncello e pianoforte n. 1 n. 2 in fa magg. op.99
Schubert:
Sonata in la min. D.821 “Arpeggione”
Maurizio Baglini: pianoforte
Silvia C hiesa: violoncello
Decca 476 4422 DH
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C ome giustamente viene osservato da Maurizio Baglini nel booklet del cd, il programma
in oggetto copre di fatto un secolo esatto di musica. Tanto, infatti, intercorre fra la
Sonata “Arpeggione” di Schubert (composta in origine per il misterioso strumento
omonimo, un ibrido fra violoncello e chitarra, caduto totalmente in disuso e di cui non
esiste più neanche una copia), e la seconda sonata per violoncello di Brahms.
Il disco è densissimo ed emozionante, dato che si tratta di tre fra i massimi capolavori
della musica da camera. L’intesa fra Silvia C hiesa e Maurizio Baglini - compagni anche
nella vita - è strepitosa e tuttavia bisogna dire che il violoncello di Silvia C hiesa è
talmente straordinario da imporsi come protagonista assoluto. E’ incredibile, in questo
senso, la varietà dei colpi d’arco, la cavata densissima e “parlante” dell’artista milanese,
la quale riesce a scavare, all'interno dell’ombroso linguaggio brahmsiano, striature
profonde e mozzafiato. Anche la Sonata di Schubert, di disagevole resa tecnica
(l’Arpeggione godeva di sei corde in montatura, proprio come una chitarra, mentre il
violoncello, naturalmente, ne ha solo quattro), viene restituita con notevole fluidità e
soprattutto grande cantabilità. La registrazione-capolavoro da parte della Decca fa il
resto.
Fabrizio C arpine
Cd Classico - recensioni e interviste dal mondo del disco - Testata telematica registrata presso il Tribunale di Milano, n. 488 del 30 Ottobre 2009
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