06_p_p_segno sge 03_03
Transcript
06_p_p_segno sge 03_03
u chiamale, se vuoi, emozio ni. Il Cif come una schiuma da bagno, per una casa da vivere e non solo da pulire: piccola buona idea per casalinghe in cerca (anche loro) di felicità; dentro la vasca da bagno di tutti i sogni microborghesi, le candele intorno come a un funerale e tanta tanta schiuma. Certo, qualcuno dovrebbe avvertire il producer che la schiuma non è trendy, nemmeno per le affezionate del badedas. E il pupo che arriva con un tuffo è pure troppo, insomma stiamo attenti a non esagerare...Però va bene, c’è stato spostamento, foss’anche di un mero passetto più in là. A parità di funzione, non c’è che il godimento. Sembra pensarla così anche Svelto, stessa categoria pensierosa, che però esagera davvero; e miagola di goduria per essere sollecitato proprio lì, dove il codice a barre è più vicino al vetro liscio, alla sonda, alla mano della stupita vogliosa cassiera. Ammettiamo, non abbiamo capito. Tranne lo spostamento, certo: dal dovere al piacere, così letterale che di più non si può. Gli spostamenti possono avvenire in molteplici direzioni. Orizzontali, come quelle appena descritte, Oppure verticali, come quelle che affronta il nuovo telefonino della Siemens, capace di riprendere una calata di slip in diretta, e dunque altamente indispensabile in ogni occasione. Specie, si capisce, in quelle più private e cerebrali. Che sia chiaro: non stiamo facendo una crociata per i buoni costumi, e tanto meno per il buon gusto. Per quello, non si combatte: o c’è o non c’è. Ma ci chiedia- T GIULIA CERIANI PER FILO& PER SEGNO mo a quale destinatario stia pensando chi concepisce e chi approva campagne siffatte, se lo pensi spiritoso o si creda tale, se lo voglia scafato oppure solo volgare. E come si credano persuasive certe argomentazioni: pensavamo che a questo, in fondo, almeno ancora per un po’ la pubblicità dovesse mirare. Poi ci sono spostamenti di latitudine. Ci apprestiamo (previsione facile quanto ovvia) a ricevere tonnellate di citazioni filocinesi in stile Shangai modern. Ubi maior. Ma per il momento è ancora l’India quella più citata, in due campagne ironiche e gra- nell’ultimo comunicato Mercedes. Lì, spostamenti nessuno. Solo una villa strabiliante e una bella fanciulla scollata e sottile e un signore bello altrettanto anche se appena imbiancato. Quadri, e scaloni trionfali. E il parco nella notte dove appare lei come un cocchio ancora impacchettato, e si apre come un dono improvviso. Sale la fanciulla al volante, e basta una piccola frase per spezzare l’incanto (o forse, ingarbugliare altrimenti la fabula). Perché il maturo cavaliere è in realtà un adorante genitore, e la natura del desiderio descritto è ambigua forse, ma non per questo più interessante. Il lusso, vorremmo ricordare, non di necessità è uno stereotipo; la lussuria, per fortuna, ancor meno. Dall’alto, i film Cif (Lowe Pirella), Svelto (J. Walter Thompson), Vigorsol Air Action (BBH-Selection), Peugeot 206 (Euro Rscg Mcm), Mercedes SLK (Colnaghi & Manciani/Springer & Jacobi). SPOSTAMENTI 6 ziose, che continuiamo a rivedere con piacere. Vigorsol, e il serpente scivola indietro attratto da una forza straordinaria. Peugeot Enfant Terrible, e anche il macinino postbellico diventa l’oggetto ardentemente desiderato, quello con cui catturare le pupe come nei film di Bombay, la testa che oscilla sul collo dall’altra parte degli occhi. Una volta di qua, l’altra di là. India di maniera, luogo di straniamento per lo spettatore occidentale, eppure efficace nello spostamento dello scenario da quelli consunti, e tanto peggio avvinti alla categoria di mercato, a quelli dove il contrasto restituisce ragione, e un sorriso. Proprio quello che non succede