Creare una campagna di e-mailing perfetta
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Creare una campagna di e-mailing perfetta
Creare una campagna di e-mailing perfetta Anche se ci sono dubbi sulla sua efficacia, L’E-mailing oggi rimane uno strumento indispensabile per attuare una buona strategia di comunicazione. Non pensiamo tanto al fatto che possa essere efficace o no, ma piuttosto a come usarlo. Come creare una strategia di email marketing perfetta? La risposta in 5 passi. Secondo un rapporto pubblicato da Experian Marketing intorno le sfide di email marketing nel 2015, l’emailing rimane lo strumento di comunicazione più utilizzato dalle aziende (95,3%), siti Web (91%) e le reti sociali (73,4%). Come creare l’Emailing perfetto? I 5 passaggi fondamentali! Passo #1: Determinare i propri obiettivi e analizzare la sua destinazione Obiettivi specifici: La prima domanda da porsi è: ' perché ricorrere all’ Emailing? Cosa ti aspetti? Se la tua risposta si riduce a 'per vendere', bè sei sulla strada sbagliata. Naturalmente, lo scopo spesso è quello di aumentare il fatturato. Tuttavia, per quanto riguarda l’emailling, non deve essere l’obiettivo primario. Per aumentare il fatturato, è necessario ottenere più visibilità, conquistare nuove quote di mercato, generare più traffico sul proprio sito Web, più contatti... Una conoscenza approfondita del target di riferimento: L’emailing è per voi l'opportunità di consegnare un messaggio. Questo messaggio deve essere comprensibile e seducente. Per essere sicuro di mandare il messaggio giusto alla persona giusta, è necessario conoscere il suo target in modo più dettagliato. Quali sono i bisogni, le aspettative e i comportamenti del vostro target? Quali sono le sue preoccupazioni e i suoi centri di interessi? È necessario determinare con precisione il profilo del target di destinazione. Spesso, si definiscono diversi profili cercando di raggruppare i target in base a criteri di somiglianza che possono essere di tipo geografico ad esempio, per la semplice ragione che i messaggi vanno pensati in funzione alle caratteristiche comuni dei target. Può essere controproducente comunicare nello stesso modo al profilo A e al profilo B. Spesso sarà molto importante segmentare i contatti per meglio adattare il vostro messaggio. Solo uno studio approfondito del vostro target vi permetterà di rendere possibile una segmentazione in maniera ottimale. Passo #2: Per fare una buona prima impressione Per sperare di raggiungere i vostri obiettivi attraverso le campagne, i destinatari delle email li devono aprire e se nessuno li legge, si può essere certi che non si ottiene una richiesta di preventivo o delle visite sul proprio sito Web. Ora che conoscete il vostro target, il passo seguente deve essere quello di stimolare il destinatario e questo si può fare costruendolo in questo modo: Nome del mittente: Presentarsi al meglio. Preferiscono un'identità più personale come il vostro nome o anche “nome della squadra della società", ad esempio “Camilla di Zalando” L’oggetto della vostra Email: Deve essere chiaro e conciso. Il titolo non deve essere troppo lungo per essere letto nella sua interezza. L'intestazione: È la prima riga del testo della tua Email. È questa linea che appare al lato / sotto l’oggetto nella tua casella Email. L'intestazione consente di fornire ulteriori informazioni al vostro oggetto. Purtroppo, la maggior parte del tempo, ci sono le famose parole "se non vedi correttamente questa email...". L'intestazione è per voi l'opportunità di acquisire un piccolo vantaggio rispetto alla concorrenza! Momento dell'invio: Un altro criterio che ha un'influenza diretta sul tasso di apertura è il momento dell'invio. Non c'è nessun tipo di tempo ottimale, esso varia da obiettivi e settori di attività. Fate varie prove e analisi statistiche. Passo #3: Fascino del destinatario Avete convinto il destinatario ad aprire la vostra Email. Questo è probabilmente il passaggio più difficile, ma non è finita. Ora dovete sedurlo con un contenuto di qualità, una persona interessata ad un contenuto di qualità agirà di conseguenza. Contenuti pertinenti: Un contenuto pertinente è un contenuto che rispetta due imperativi. Il contenuto deve per prima cosa rispecchiare chiaramente il titolo della vostra Email. Il titolo della vostra Email è una promessa fatta al destinatario. Il contenuto quindi deve spiegare come la promessa verrà mantenuta e realizzata. Se ad esempio nel titolo della tua email ti sei mostrato troppo seducente, mentre invece il tuo contenuto non lo fa, ci sono grandi possibilità che la tua Email finisca nella spazzatura e col rischio anche di perdere per sempre un target simile. Ad esempio se fate una promessa di riduzione del 50% e spedizione gratuita e poi nel contenuto una tal promessa non viene mantenuta, allora sì che vi siete fatti un autogol. Poi i contenuti devono essere adattati alle abitudini del target di riferimento: ad esempio dovrai porti delle domande del tipo “Come il mio target consulta la sua E-mail? In qual momento? Da quali dispositivi? Quali contenuti cerca?”. C'è da sottolineare il fatto che una strategia di comunicazione pertinente, al tempo di Internet e dei social media, è solo il 20% di contenuto promozionale per l'80% di contenuti a valore aggiunto. Pertanto non annegate il vostro target con campagne promozionali. Non avrete i rendimenti attesi. È necessario fornire il contenuto fornendo un plus. Contenuto che sia oltre alla promozione, informativo educativo e divertente, cosa che bisogna decidere in base al tipo di prodotti di mercato ecc. Le email sono sempre più consultate su Tablet e smartphone. Per creare una campagna di Emailing perfetta, bisogna riflettere dunque anche sul design. Un buon Emailing contiene immagini pertinenti, cioè che illustrano il testo. Dobbiamo aver in mente che nella stragrande maggioranza delle campagne e-mail marketing, solo poche email vengono lette nella loro interezza. Spesso, è il design a convincere il lettore a scegliere. Attenzione, troppe immagini avranno un impatto negativo sui vostri tassi di deliverability e-mail. In particolare, un Emailing con troppe immagini sarà considerato SPAM e finirà nella cartella relativa in automatico. Quindi, è necessario essere attenti al rapporto immagini/testo durante una camapgna di Emailing. Suggerimento: per aggiungere un po' di testo, è possibile aggiungere un piè di pagina al tuo indirizzo Email e includere la tue firme e garanzie o anche una breve descrizione del tuo prodotto/servizio! Contenuto né troppo corto né troppo lungo! Come abbiamo visto nel punto precedente, il rapporto immagini/testi deve chiaramente essere percepito Pertanto, la lunghezza del testo deve tenere conto di questo rapporto. Tuttavia, il contenuto della vostra Emailing non dovrebbe essere troppo lungo. È importante che il messaggio sia orientato all'obiettivo e alle aspettative del vostro target. Passo #4: Sedurre il destinatario Ricapitoliamo, in questa fase, il tuo target ha ricevuto la tua Email, l’ha aperta e ne ha preso conoscenza. OK, la chiude e continua la sua vita? No, questo non è il tuo obiettivo! Ora devi "concludere" convincendo il tuo target a compiere l’ azione. Per fare questo, devi lavorare su due punti chiave: la Call-To-Action e Landing Page. La call to action (chiamata all'azione): La Call-To-Action è un pulsante in una determinata pagina che invita a compiere un’azione. Gli esempi più comuni sono del tipo “Acquista ora”, “Aggiungi al carrello” o “registrati”. La Call-To-Action è la conclusione della tua Emailing. Rappresenta la possibilità concreta di raggiunggere la promessa fatta nell’oggetto dell’ email. Ad esempio se il tuo messaggio pubblicitario ha come oggetto quello di abbassare i prezzi su uno prodotto ben preciso, allora il pulsante della call to action più coerente potrebbe essere: “scopri l’offerta” o “per saper di più”. La Pagina di destinazione (landing page) Senza dubbio, l'obiettivo di una campagna di Emailing non si può limitare solo ad un clic. Il clic è solo un obbiettivo intermedio necessario ad arrivare all’obbiettivo finale cioè quello di trasformare quel clic in una conversione e per compiere quell’azione finale è necessario aver inevitabilmente una pagina di atterraggio ottimale (landing page). Una Landing Page è una pagina di destinazione o di atteraggio. La pagina su cui atterra la persona che ha cliccato sul pulsante della tua Email. Per aver un tasso di conversione elevato, la landing page deve essere pensata in ogni suo dettaglio per convertir senza troppe distrazioni. La qualità di una pagina di atterraggio può influire in modo direttto sul successo della tua campagna di Emailing. Quindi deve essere pensata e allineata al tuo obiettivo finale. Passo #5: Analizzare, monitorare e ottimizzare le campagne Per aver una strategia di emailing perfetta, è essenziale analizzare ciascuna delle campagne in modo accurato. L’idea è che difficilmente si creerà al primo colpo una campagna di emailling perfetta. Come avrete notato leggendo i primi 4 passi, un'Emailing è composta da vari passaggi tutti importanti gli uni quanto gli altri. In questo senso è necessario aver, oltre ai passaggi spiegati nei paragrafi precedenti, un metodo chiaro e preciso. Per analizzare una campagna di Emailing, è necessario determinare e individuare gli indicatori di prestazioni (KPI) che consentiranno di misurare il livello dell’andamento della campagna in base agli obiettivi iniziali. Qui vi diamo una lista secondo noi di indicatori di performance più importanti per monitorare una campagna di Emailing: Il tasso di deliverability: consente di misurare la qualità degli indirizzi del data base di posta elettronica. Questo è il numero di email emesso diviso per il numero di email inviate. Il tasso di apertura: si calcola faccendo il numero di email aperte diviso per il numero di email emesso o mandate. Questo permette di misurare la tua reputazione come inserzionista. Se il tuo tasso di apertura è basso, vuol dire che i contatti del tuo data base ti considerano come un inserzionista meno importante o peggio, come spammer! Tasso di click-through: è un numero di clic diviso per il numero di email emesso. Il tasso di reattività: per me è l'indicatore più rilevante. Il tasso di reattività permette di misurare specificamente l'interesse della tua campagna e la rilevanza del tuo messaggio. Il tasso di reattività è il numero di clic diviso per il numero di email aperte. Variazione del tasso: È la variazione del numero diviso per il numero di email inviate. A / B Test come si fa? Si fa una versione A e una versione B della stessa campagna di Emailing; Selezionare due campioni del vostro database di contatti e inviare ad un campione la versione A e all'altro la versione B. Si analizzano le statistiche di queste due versioni. Una volta accertata quella che performa meglio, si mantiene quella poi si aggiunge l’altra parte del data base che ha performato di meno. L’A / B Testing consente di ottimizzare i risultati della tua campagna di Emailing. E permette di perfezionare i risultati della tua campagna. EMAIL/NEWSLETTER: 8 ERRORI DA EVITARE Per evitare che il tuo indirizzo email muoia nello SPAM o che rimanga un eterno "non letto" , è essenziale costruire una campagna che rifletta il vostro target. Per arrivare a questi risultati, abbiamo individuato gli 8 errori da non comettere per una campagna di emailing di successo: 1 - integrazione di immagini senza testo Molti studi dimostrano che più dell'80% degli utenti Internet non consentono automaticamente la visualizzazione delle immagini nelle loro email. Alcuni hanno fatto la scelta volontariamente, ma gli altri hanno semplicemente cambiato le impostazioni implementate dal loro provider di posta. Pertanto, è importante fare attenzione quando inserite alternative testuali per ciascuna delle vostre immagini in modo che il destinatario non si trovi con un'e-mail 'vuota' quando la apre. 2 - attenzione alla tua frequenza di invio email marketing È ovvio che la frequenza di invio emeil marketing troppo elevata avrà un effetto negativo sull'impatto delle tue campagne. Bisogna quindi trovare una frequenza di invio che non sia troppo soffocante per il destinatario per evitare che quest’ultimo ci mandi direttamente in spam. Nello stesso tempo, è noto che l'80% degli utenti apre un’email quando conosce il mittente. Quindi non è altrettanto consigliato lasciar scorre troppo tempo tra l’invio di due email, perché così il destinatario non si dimenticherà di noi. È essenziale determinare una frequenza adatta al vostro obiettivo e quindi sviluppare una strategia partendo da questo presupposto. Per effettuare questa operazione, è necessario analizzare ciascuna delle tue campagne e soprattutto, è di estrema importanza la verifica del volume dei “non iscritti”. 3 – invio email a contenuti senza interesse Generalmente è considerata buona una campagna di email marketing che ha un tasso di apertura di circa il 25%. In altre parole, si può essere felice se un destinatario su quattro apre la nostra posta elettronica. Invece se il nostro indirizzo email è irrilevante, corriamo il rischio che sia catalogato come SPAM e ci sono pochissime possibilità che sia aperta successivamente. È per questo motivo che il nostro indirizzo email deve avere un valore aggiunto. Ad esempio: "Acquista i miei prodotti! Questi sono i migliori! », è il tipo di messaggi che vanno direttamente in SPAM... 4 – Non sovraccaricare il tuo indirizzo email (densità) Fra il 25% di email che si aprirà durante una campagna di email marketing, una stragrande maggioranza non verrà letta se è troppo densa, e quindi ci sono grandi possibilità che finisca nel Cestino. Pertanto, è necessario scrivere un'e-mail concisa e pertinente. 5 – Mai Scrivere un'email senza call-to-action Non credo che il tuo obiettivo finale della campagna email marketing sia di ottenere un tasso di apertura valido. Se si invia un'email, è perché si desidera ottenere una visita o ancor meglio, una vendita. Per raggiungere questo obbiettivo, è necessario includere almeno una Call-To-Action. Un pulsante che incoraggia il destinatario a compiere un’azione ben definito ("Unisciti a noi"...). Il tasso di conversione dipende direttamente dalla pertinenza della tua Call-To-Action. 6 – L’oggetto della tua email non deve mai essere “neutro”. Prima di prendere la decisione di aprire una delle vostre e-mail, il destinatario avrà certamente conoscenza del relativo “oggetto”. Che avrà attirato la sua attenzione. L’oggetto della vostra email non dovrebbe essere né troppo corto né troppo lungo. Deve stuzzicare la curiosità attraverso l’ annuncio del valore aggiunto della tua email. Fare dei test è il miglior modo per capire cosa funziona meglio. Alcuni hanno notato un aumento del 28% del tasso di apertura cambiando una o due parole del loro oggetto. 7 - non inviare la stessa e-mail a tutto il tuo database email marketing È molto importante segmentare il suo database di e-mail. Non tutti i destinatari hanno lo stesso profilo, né le stesse aspettative. Una volta che il database è segmentato, si può facilmente adattare il proprio messaggio in funzione agli utenti che hanno profili simili e cosi faccendo, si ottiene un tasso di conversione più elevato. Potrà quindi essere possibile personalizzare il tono della tua e-mail (lingua), gli argomenti presentati o anche il soggetto della vostra email in base al profilo degli utenti segmentati. 8 – il tuo messaggio non deve essere pensato solo per il computer Gli studi dimostrano che le email possono essere visualizzate in media fino a 34 volte al giorno da dispositivi mobili (tablet, smartphone...). Fare dei test e cercare di adattare le e-mail a schermi di piccole dimensioni. Se uno dei tuoi destinatari tenta di aprire la posta elettronica dal suo smartphone e non ci riesce, ci sono poche probabilità che lo vada a fare dal suo computer. Nonostante la varietà di strumenti di Web marketing e l'importanza dei social media, l’email marketing rimane una leva potente. Tuttavia, se mal progettata, una campagna di emailing avrà un esito negativo. Peggio ancora, il tuo indirizzo email può finire negli SPAM. Software email marketing Elenchiamo qua qualche software di email marketing più usati. A voi la scelta di videre quale o quali di questi possono esservi utili. Nel senso che nel campo software email, è difficile dire quale sia il migliore in assoluto perché ogni software email a i suoi vantaggi e i suio limiti. - Thunderbird - Sendblaster - Mailforce - Opera mail - Microsoft Outlook Vedi altri errori frequenti? Lascia un commento! CREARE CONTENUTI VIRALI IN 6 PASSAGGI Il successo di un marchio o un sito Web comporta inevitabilmente la creazione di contenuti di qualità. Una buona strategia di Web marketing, senza un contenuto di qualità rischia di non incidere sugli obbiettivi prefissati. La Qualità dei contenuti è portatrice di un insieme di azioni, benefici di ottimizzazione grazie alla viralità. Come creare contenuti virali? Studi recenti indicano che il contenuto condiviso non è solo un buon argomento e non è causato da un eccezionale colpo di fortuna. Molti blogger e anche alcuni marketing continuano a pensare che se alcuni dei loro contenuti sono più efficaci di altri, è solo dovuto a una combinazione di circostanze. Tuttavia, recenti lavori sulla questione elencano gli ingredienti di buon contenuto Una storia -Dell'ammirevole -Dell'imprevisto -Dell'umorismo -Di novità -Della provocazione -Il valore aggiunto -Di interazione sociale Contenuti virali sono chiaramente più coinvolgenti di una semplice pubblicità perché incoraggiano la condivisione degli obiettivi e la partecipazione. Creare contenuti virali in 6 passaggi 1 - definire gli obiettivi Cosa ci si può aspettare dal tuo contenuto? Perché sarebbe opportuno implementare il contenuto? Quali risultati vi aspettate? Dimostrare le tue competenze? Sviluppare la vostra comunità? Il tuo pubblico? Migliorare il SEO del tuo sito Web? Renderlo più visibile? Se ad esempio si desidera ottimizzare l'impegno della vostra comunità, l’emozione può essere una delle chiavi. D'allatra parte, se si desidera solo per ottenere più traffico per il tuo sito, è possibile che un contenuto tecnico a valore aggiunto sia più efficace. 2 - analizzare il proprio target Si riferisce all'esperienza utente. Devi immaginarti al posto del tuo target per migliorare la sua esperienza con il tuo brand o il tuo sito Web. Come funziona? Lui/lei come reagirebbe? Quali sono i tuoi punti di forza? E i tuoi punti di debolezza? Conosci tu meglio di chiuque altro il tuo target, dovresti essere in grado di scrivere un contenuto in linea con le loro aspettative e quindi usufruire di viralità. Bisognerà lavorare molto sull’aspetto interattivo mostrando che si tiene conto delle osservazioni e delle aspettative del pubblico di riferimento. Bisognerà lavorare anche L’ego del target per garantire così un tasso di conversione più elevato. 3 - responsabilizzare le proprie truppe Un contenuto di qualità richiede la mobilitazione di molti (tutti?) servizi: marketing, comunicazione, commerciale, legale, umani (il marchio del datore di lavoro), gestione delle risorse e dei servizi. Hanno bisogno di essere informati circa l'importanza del contenuto e i benefici attesi. In altre parole, un contenuto virale è emozione, sensazione, sentimento. È essenziale che tutte le parti interessate che contribuiscono siano sensibilizzate e consapevoli della dimensione al contenuto. 4 - visitare le proprie truppe Il contenuto virale è il contenuto che interessa un massimo di persone. È Impossibile creare un singolo contenuto virale, senza tener conto dei pareri. È necessario consultarsi con i colleghi in tutto il processo creativo. Discutere, scambiare, confrontarsi. Per un risultato all'altezza delle vostre aspettative, un brainstorming è fortemente consigliato. 5 - disegnare il telaio del proprio contenuto È ora possibile disegnare il contorno dei tuoi contenuti. Per fare questo, elencare le idee principali dei tuoi contenuti e tentare di incastrarli. Poi si decide cosa fare. Raccontare una storia? Si può fare più sorprendente? Più inaspettata? Può trasmettere più emozioni? 6 - sviluppare il proprio brief creativo Una volta che il telaio è stato finalizzato, è possibile creare il proprio brief creativo. Il brief creativo avrà lo scopo di identificare tutti i componenti e le caratteristiche dei tuoi contenuti: il soggetto, tono da dare, la dimensione da trasmettere, emozioni da condividere, compiti da fare e gli attori interessati. Di conseguenza, l'intero team sarà consapevole delle aspettative e potrà cosi intraprendere azioni efficaci. Una volta che il contenuto è stato creato, è necessario distribuirlo su diverse piattaforme nella vostra strategia di Social Media e seguire in tempo reale l'impatto e i benefici generati. Così, si miglioreranno costantemente. VELOCIZZARE IL TUO SITO ALL’INTERNAZIONALE GRAZIE AL CDN Cos’è un cdn e come fuziona? Accelerare il vostro sito Web mentre fa diminuire l'uso della banda passante È possibile, utilizzando un CDN! Che cosa è un CDN? Un Content Delivery Network (CDN) è costituito da computer collegati in rete attraverso Internet e che cooperano al fine di rendere disponibile il contenuto o i dati (generalmente grandi contenuti) per gli utenti. A cosa serve un CDN? Posizionare le immagini, i file JavaScript e fogli di stile dal proprio sito su un CDN ha conseguenze, da un lato per alleviare il lavoro al server (così per generare pagine dinamiche più veloci), e in secondo luogo attraverso la geotag in modo che il visitatore recuperi i file sul server CDN più vicini a lui, diminuendo il tempo di risposta complessivo del sito. L’ ottimizzazione con un CDN può aiutare alla riduzione dei costi / uso della larghezza di banda, migliorando la user experience . Mettendo il nostro sito su un CDN, trasmesso su Internet attraverso più punti di presenza in tutto il mondo, permetteremo al visitatore che approda sul nostro sito, di ottenere una latenza ridotta e una maggiore velocità grazie al punto più vicino del CDN. È abbastanza possibile combinare diverse soluzioni, ad esempio sotto WordPress utilizzando W3 Total cache. Un CDN per chi? Pensiamo per "tutti" È vero che se il tuo sito genera solo 5 visite uniche al giorno, il guadagno sarà insignificante. Tuttavia, per tutti gli altri, sarebbe un peccato non usarlo. Quale CDN scegliere? I CDN gratuiti: CloudFlare (versione gratuita) OVH (in versione beta al momento) Coral Content Distribution Network CoBlitz (un sottoprogetto di CoDeeN) Google AJAX librarie API (mette a disposizione diverse librerie JavaScript) Microsoft AJAX CDN (script ASP.NET AJAX e jQuery disponibile) Alcuni CDN a pagamento: Akamai Technologies Amazon CloudFront AT & T CacheFly EWAY Telecom Hexaglobe Streamedia Highwinds rete gruppo Limelight Networks SimpleCDN Installare gratuitamente un CDN Dopo aver provato la versione beta di Ovh, la soluzione che ho adottato per il mio sito è CloudFlare e questo per 2 semplici motivi: 1. Ha una versione gratuita efficiente e semplice allo stesso tempo, 2. Offre servizi complementari molto interessanti. La soluzione di CDN CloudFlare CloudFlare riempito delle funzioni classiche del CDN, vuol dire che egli gradualmente memorizza nella cache le pagine del tuo sito e la rende accessibile in diverse parti del mondo. I visitatori da tutto il mondo potranno aver un accesso più rapido ai tuoi contenuti. (Di solito) Accelera i tempi di caricamento delle pagine se si salva la larghezza di banda. Permette anche di avere sempre le pagine che sono accessibili anche se il tuo server non è disponibile. L'impostazione è molto semplice, basta mettere il DNS CloudFlare sul proprio dominio e lasciarlo fare. Seguendo passo a passo la Guida, ci vuole in genere mezza giornata perché il CDN sia a posto e pienamente operativo. I vantaggi di CloudFlare CloudFlare protegge e accellera, quando il sito è parte della comunità di CloudFlare, il traffico web viene instradato attraverso la sua rete. CloudFlare ottimizza automaticamente il flusso delle tue pagine web in modo che i visitatori ottengano nel miglior tempo il caricamento della pagina e le prestazioni. CloudFlare blocca anche le minacce e limita i robot crawler abusivi. Risultato: Una volta che il tuo sito è alimentato da CloudFlare, si vedrà un significativo miglioramento delle prestazioni e una diminuzione in attacchi di spam e altri. A pochi giorni dall’installazione sul sito, i risultati sono eccellenti, sia dal punto di vista della velocità che della diminuzione della posta indesiderata. Il CDN lavora in perfetta armonia con Google analitycs, Google Webmaster Tools, ma anche con la cache di plugin e Askimet. La soluzione gratuita è sufficiente per coprire molte esigenze, per i più esigenti c'è una versione a pagamento, da 20 € / mese, che consente di includere pagine precarico, aumenta la sicurezza per prevenire l'hotlink e ricevere le tue statistiche in meno di 15 minuti. Come inserire un banner su wordpress? Gli annunci sui siti web sono un modo di fare marketing online e gli annunci sono generalmente posizionati nella head, il footer o la sbarra laterale del sito anche nel contenuto. Quindi se hai un sito worpress e vuoi inserire un banner pubblicitario per guadagnare un po’ di soldini non pensare che sia difficile. Inserire un banner è un ottimo modo per guadagnare e anche se sei un blogger di un piccolo sito e il guadagno non sarà un gran ché, comunque qualche soldino si potrà incassare. La maggiore parte dei siti web che forniscono un servizio di banner pubblicitari ti daranno anche il codice di installazione. Inserzione di banner sulla sbarra laterale La sbarra laterale è probabilmente il luogo dove si inseriscono più annunci pubblicitari, quindi per inserire un banner pubblicitario nella sbarra destra o sinistra del tuo sito devi: Connetterti al tuo dashbord di wordpress (il tuo sitoweb.com/wp-admin) e andare su apparenza>widgets. Identificare il widgets testo e farlo scivolare nella sbarra laterale. Poi apri il widgets testo e copia e incolla il codice del banner nel rettangolo. Inserisci un titolo al testo (è facoltativo quindi è meglio non inserirlo). Fare un clic sul tasto “registra” e voilà il tuo banner appare sulla sbarra laterale del tuo sito. Inserzione del banner in una pagina o in un articolo Se invece volete inserire il vostro banner in una pagina o in un articolo andate su articolo>tutti gli articoli o pagine>(poi selezionare aggiungi nuovo per creare un nuovo articolo o una nuova pagina), fate un clic su modifica, poi selezionate la voce “testo”. Facendo così, appare il tuo contenuto in HTML. Fate un copia/incolla del codice del banner dell’annuncio nella posizione desiderata all’interno del testo. Per posizionare il banner prima ad inizio pagina bisognare andare su apparenza > editore, e trovare il file single.php (articolo) o page.php (pagina) e copiare e incollare il codice del banner dopo la stringa del codice qua sotto: <? php while ( have_posts () ) : the_post(); ?> Inserire il banner nella head o il footer di pagina di un sito Il metodo per inserire un banner nella head o nel footer del vostro sito dipenderà soprattutto dal proprio tema wordpress. Certi temi wordpress premium hanno delle zone di widgets per le head ed i footer delle pagine del sito cosicché il metodo usato per inserire i banner pubblicitari sia identico a quello per inserirli nella sbarra laterale del sito come abbiamo visto prima. La maggior parte dei temi gratuiti invece non danno questa possibilità. In quel caso bisogna per forza modificare il codice del sito e quindi fare cosi: Apparenza> editore, trovare il file header.php (nella head) o footer.php (per il footer) poi cercare e trovare l’inizio della stringa body e inserite il codice seguente subito dopo: <div><a href="URL" target="_blank"><imgsrc="LInk IMAGE" width="200" height="50" /></a></div> All’interno del codice dove c’è URL lo dovete sostituire con il link del sito che vi ha fornito il banner pubblicitario, e dove c’è link image lo dovete sostituire con il link dell’immagine. Et voilà, les jeux sont faits! Spero che questo tutorial ti abbia aiutato. A presto :)