una sfida nella povertà

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una sfida nella povertà
Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Genova”
ANNO XXIII - Numero 2 - febbraio 2010
MESSAGGIO DEL CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE
PER LA 32A GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA (7 FEBBRAIO 2010)
Chi guarda al benessere economico alla luce del Vangelo sa che esso non è tutto, ma non per questo è indifferente. Infatti, può serv i re la vita, rendendola più bella e apprezzabile e perciò più umana.
Fedele al messaggio di Gesù, venuto a salvare l’uomo nella sua interezza, la Chiesa si impegna per
lo sviluppo umano integrale, che richiede anche il superamento dell’indigenza e del bisogno. La disponibilità di mezzi materiali, arginando la precarietà che è spesso fonte di ansia e paura, può con-
La forza della vita
correre a rendere ogni esistenza più serena e distesa. Consente, infatti, di provvedere a
sé e ai propri cari una casa, il
necessario sostentamento, cure mediche, istruzione. Una
certa sicurezza economica costituisce un’opportunità per
realizzare pienamente molte
potenzialità di ordine culturale, lavorativo e artistico.
Avvertiamo perciò tutta la
drammaticità della crisi finanziaria che ha investito molte
aree del pianeta: la povertà e
la mancanza del lavoro che ne
derivano possono avere effetti
disumanizzanti. La povertà,
infatti, può abbrutire e
l’assenza di un lavoro sicuro può far perdere fiducia
in se stessi e nella propria
dignità. Si tratta, in ogni ca-
una sfida nella povertà
Periodico dell’Opera Diocesana “VILLAGGIO DEL RAGAZZO”
www.villaggio.org - e mail: [email protected]
so, di motivi di inquietudine per tante famiglie.
[...] Proprio perché ci sentiamo a servizio della vita donata da Cristo, abbiamo il dovere di denunciare quei meccanismi economici che, producendo povertà e creando forti disuguaglianze
sociali, feriscono e offendono la vita, colpendo
soprattutto i più deboli e indifesi. [...]
Anche la crisi economica che stiamo attraversando può costituire un’occasione
di crescita. Essa, infatti, ci spinge a riscoprire la
bellezza della condivisione e della capacità di
prenderci cura gli uni degli altri. Ci fa capire che
non è la ricchezza economica a costituire la dignità della vita, perché la vita stessa è la prima radicale ricchezza, e perciò va strenuamente difesa in ogni suo stadio, de-
nunciando ancora una volta, senza cedimenti
sul piano del giudizio etico, il delitto dell’aborto.
Sarebbe assai povera ed egoista una società che,
sedotta dal benessere, dimenticasse che la vita è
il bene più grande. [...]
Proprio il momento che attraversiamo ci spinge
a essere ancora più solidali con quelle madri
che, spaventate dallo spettro della recessione
economica, possono essere tentate di rinunciare
o interrompere la gravidanza, e ci impegna a
manifestare concretamente loro aiuto e vicinanza. Ci fa ricordare che, nella ricchezza o nella povertà, nessuno è padrone della propria vita e tutti siamo chiamati a custodirla e rispettarla come
un tesoro prezioso dal momento del concepimento fino al suo spegnersi naturale.
Il Centro di Aiuto alla Vita
a Sestri Levante
di Antonio Masi
A conclusione del Progetto Gemma da voi finanziato invio notizie della piccola A. È cresciuta bene,
amata e coccolata non solo dalla sua mamma ma anche dai nonni materni. È una bimba vispa e
intelligente e di questo rendiamo veramente grazie a Dio, oltre che al Centro di Chiavari e alle Fa miglie per la Vita.
Un saluto affettuoso a tutti. Buon lavoro e Dio vi benedica.
Anna (presidente del CAV di Sulmona)
Il 13 gennaio 2010 il CAV di Chiavari, ad otto
anni dalla sua istituzione (2002), ha inaugurato a Sestri Levante il suo secondo sportello.
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Alla presenza significativa delle autorità convenute: vicesindaco, assessori, consiglieri e assistenti sociali del Comune di Sestri Levante, assessore e assistente ai servizi sociali del Comune
di Casarza Ligure, Capitano e Maresciallo dei
Carabinieri, rappresentanti delle associazioni e
movimenti ecclesiali della diocesi, mamme e
benefattori, il Vicario foraneo, don Mauro Sapia, ha inaugurato e benedetto la nuova sede,
piccola ma decorosa, calda ed accogliente presso l’Opera Madonnina del Grappa di Sestri Levante.
Il nuovo sportello nasce proprio grazie alla disponibilità, interesse ed attenzione per i più bisognosi, per i fratelli più poveri e svantaggiati
che costituiscono la missione dell’Opera fondata da Padre Enrico Mauri. Così le “oblate di Cristo Re”, custodi della Culla per la Vita del CAV,
hanno accolto con altrettanta gioia e generosità lo sportello CAV mettendo a disposizione
due locali ed un piccolo giardino, locali che
hanno anche provveduto gratuitamente ad arredare ed attrezzare.
Il nuovo sportello nasce quindi per offrire alle
mamme del comune di Sestri Levante e dell’entroterra sestrese gli stessi servizi già prestati
Il servizio del CAV di Chiavari in sette anni di attività:
* 420 mamme assistite di cui 172 gestanti, 186 bambini nati, 10 progetti Gemma attivati e la “Culla per
la Vita” inaugurata nel maggio 2008.
* Il Centro di Aiuto alla Vita è portato avanti da 11 operatrici che si alternano a dare accoglienza, ascolto,
conforto, consiglio alle mamme e a distribuire i beni che sempre più benefattori regalano con gioia (latte,
pannolini, vestitini, carrozzelle...).
* Chiavari - Centro Acquarone: martedì e giovedì ore 15/17 - tel. 0185-59061
* Sestri Levante - Madonnina del Grappa: venerdì ore 15/17 - tel. 0185-457131
a Chiavari proprio per rimuovere gli ostacoli ed
i disagi di coloro che erano costrette a prendere più mezzi pubblici per raggiungere Chiavari
e nel contempo ampliare di un giorno, il venerdì dalle 15 alle 17, l’orario di apertura ed infine per far pervenire a sempre più ragazze, madri e famiglie il messaggio del popolo della Vita che non le lascia sole ad affrontare una gravidanza difficile per motivi economici, psicologici o sociali.
Il nostro collaboratore Philip Sorinel, sacerdote ortodosso rumeno, ha invitato a conoscere le attività sociosanitarie del Centro Acquarone tre prelati residenti in Romania. Sono rientrati in patria con idee e buone prassi per istituire servizi a favore dei più poveri. Uno staff qualificato del Centro seguirà i loro progetti e contribuirà alla realizzazione.
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Il presepe di pasta al residenziale
a cura di Andrea Massucco
I ragazzi dell’Area Residenziale si sono lanciati in
un’impresa artistica non da poco.
Già il caldo sole di luglio ha visto la posa delle
prime lasagne, e ora il presepe realizzato interamente con pasta e colla è finalmente concluso.
Le lasagne si trasformano in deserto e grotta, le
rotelle e le orecchiette diventano i personaggi,
mentre Gesù Bambino fatto con orecchiette e
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conchiglia gigante è posato su un nido, la mangiatoia. I numerosi mattoncini che formano il
pozzo sono lasagne spezzate, mentre le palme
sono fatte di tortiglioni e fusilli. Un insieme di ziti è diventato il falò, e la paglia è in realtà una
manciata di spaghetti. Infine, gli angioletti sono
fatti con tortiglioni e orecchiette mentre le loro
ali sono fatte con le farfalle.
Il presepe è in mostra presso il Santuario di Sant’Antonio a Chiavari. Al concorso “Mini Presepi”,
quest’anno ci siamo anche noi:
Alessandra, Paola, Cristian, Paolo, Maurizio, Oreste, Tino, Michela, Roberto A., Carla, Carletto,
Annamaria, Denni insieme a Andrea, Christian,
Barbara, Luisella, Diego B., Diego D., Rossella.
Un grande abbraccio a Rita, che non è più con
noi, ma ha partecipato alla realizzazione di questo presepe con tantissimo entusiasmo.
Ah dimenticavamo... il nostro presepe ha vinto il
premio come categoria “Ente”.
Un paese diventa presepe
di Michela Garibaldi
Il 6 gennaio 2010 siamo stati tra i protagonisti a
Pontori, piccolo paese dell’alta Val Graveglia, del
“Presepe vivente”, al quale hanno partecipato le
parrocchie della valle, guidate da don Matteo,
tutte unite da un unico scopo: sostenere l’area residenziale del Centro Benedetto Acquarone.
La rappresentazione si è svolta lungo gli antichi
sentieri del paese, quelli che una volta erano affollati come le strade asfaltate di oggi.
Qua e là gente impegnata a mettere in scena un
antico mestiere: donne che filano la lana, lavano
i panni nelle antiche pozze, tagliano i taglierini a
mano; uomini che battono le castagne, fanno
cesti, potano le vigne, ecc…
Alla fine del percorso ci siamo radunati in Chiesa
dove i bambini hanno recitato alla presenza di
una famiglia rappresentante la Natività.
Carletto e Michela hanno partecipato in veste
di pastorelli.
Carletto sostiene che le immagini più belle del
presepe per lui sono state il mestiere del falegname ed il signore che costruiva i testi di terracotta dove si preparano i famosi “testaieu”… assaggiarne qualche pezzetto è stato ancora meglio.
Per Michela il momento più interessante è stato
in Chiesa: le è piaciuto vedere radunati tanti
bambini e poter dare un bacino sul piedino del
bimbo che rappresenta Gesù bambino.
Michela e Carletto ringraziano, anche a
nome dei loro compagni, tutti coloro che
si sono dati da fare al fine di sostenere il
Centro!
Una nutrita delegazione
della parrocchia di Pontori
è venuta all’Acquarone
per conoscere le attività
del Centro e consegnare
le offerte raccolte con il
presepe vivente.
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Le impressioni dei “primini”
a cura della professoressa Rosella Bruschi
A tre mesi dal fatidico 14 settembre scorso, che per circa
cinquanta tra allievi e allieve ha
rappresentato il primo giorno
di scuola media, ho svolto un
“sondaggio” per conoscere le
loro impressioni. In genere, dopo gli immancabili batticuori e
timori iniziali, si è verificato un
“adeguamento” in positivo alle
novità riguardo all’orario, alle
materie, ai docenti e, particolare assolutamente non trascurabile, c’è tanta voglia di imparare.
Ed ecco adesso cosa ne pensano alcuni alunni:
mentare o media è sempre bel la e vale la pena andarci per
conoscere cose nuove, miglio rare e stare in compagnia, sen za problemi e difficoltà.
Noi siamo degli alunni vivaci
(qualche volta un po’ troppo)
però penso che tutti insieme,
anche con l’aiuto dei professo ri, potremmo migliorare e di ventare una magnifica classe
come lo stiamo già diventando
con il passare dei giorni, aiu tandoci volentieri». (Arianna)
Dalla mia entrata alla scuola se condaria sono cambiate molte
prattutto mi piace moltissimo
la professoressa di italiano: è
dolce e poi in fondo, come di re, è una persona originale.»
(Martina)
«All’inizio pensavamo che era
difficile cambiare principalmen te tre cose: insegnanti, compa gni, edificio, ma dopo qualche
giorno abbiamo scoperto che
non è poi così. Ci siamo trova te molto bene con le professo resse, a parte – diciamo noi - i
troppi compiti, ma è giusto im pegnarci di più.» (Alessia, Sara
e Matilde)
«Per me la scuola media è sta ta facile da capire perché mio
fratello più grande di tre anni
ne parlava spesso a casa. Tutte
le materie mi piacciono, ma le
preferite sono quelle scientifi che perché mi aiutano a ragio nare e a risolvere i problemi
quotidiani. Mi piace anche la
storia perché amo conoscere i
nostri antenati e i popoli che
sono vissuti prima di noi.» (Samuele)
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«Io mi sono trovata molto bene
alla scuola media, ci sono com pagni nuovi e compagni ritro vati, tutti simpatici ed anche
molto vivaci. I professori sono
tutti bravissimi, spiegano bene
e sono severi al punto giusto.
Poi volevo un po’ parlare del
passaggio elementari - medie
che per me non è stato “diffici le” affrontare perché - a mio
parere - la scuola, che sia ele -
cose: nuovi insegnanti, nuovi
compagni e la campanella che
suona ogni ora. I compagni so no bravi e diligenti, mi piace la
nuova scuola e sono conten ta.» (Ginevra)
«Quest’anno mi sto trovando
benissimo con le mie compa gne e vado d’accordo con tut ti. Anche le professoresse sono
molto brave e simpatiche. So -
«Avevo paura che i professori
fossero severi poi con il tempo
ho cambiato opinione perché
si sono rivelati buoni e com prensivi.» (Giulia Parma)
«Gli insegnanti sono molto
gentili, i compagni simpatici, le
aule spaziose: complessiva mente l’ambiente è fantastico!»
(Veronica)
«Il primo giorno di scuola ero
un po’ agitata non sapendo
con chi sarei andata in classe e
non conoscendo i miei profes sori; dopo pochi giorni però mi
sono ambientata: i miei com pagni sono tutti simpatici e i
professori spiegano molto be ne.» (Giulia Parizzi)
«Ho scoperto nuove materie:
tecnologia, antologia, epica,
musica e francese. Sono con tento di questa nuova scuola
che mi insegna ogni giorno co se che ancora non so. Con una
delusione: piccola ma sempre
tale. Infatti agli inizi pensavo
ex allievi/e
che, siccome le materie dura - apro il diario
no un’ora, anche la ricreazione e fisso beatamente l’orario,
apro il quaderno:
durasse altrettanto.» (Fabio)
***
Dopo aver presentato questa
rassegna, mi piace concludere
con una specie di filastrocca,
un po’ strampalata ma divertente, elaborata dalla classe
prima sezione C:
Mentre sto andando a scuola,
oh cavolo, mi si è rotta una suola!
Che bello è il mio zaino
di pelle di daino;
mamma mia, è un vero inferno!
Apro l’astuccio
e vedo le mie penne al calduccio.
Mi alzo dalla sedia
per sbirciare la media,
noi ai professori
ne combiniamo di tutti i colori
a volte noi alunni,
ci comportiamo come degli Unni.
Ormai il mio piccolo banco
di me è proprio stanco.
E, per finire, c’è il registro
che è il nostro vero ministro!
Cerco i miei compagni di corso
«Sono un ex allievo che dalla Sardegna si è trovato a frequentare un corso di formazione presso il Villaggio del Ragazzo fondato da don Nando Negri. Ho frequentato il corso di attrezzisti
dal 1971 al 1974: il primo anno a Pian Dei Mucini - Massa Marittima (vedi foto a sinistra), gli altri due a San Salvatore di Cogorno.
Ogni tanto incontro qualche sardo con cui ho frequentato il corso, mentre dal 1974 non ho
più notizie di alcuni compagni di scuola della Liguria. Desidero tanto che se qualcuno di loro
leggerà questa lettera mi contatti poichè avrei piacere di sentirli. Ho contattato il mio ex istruttore Emilio Ghirlanda che già mi sta aiutando. Questi sono i nomi di alcuni miei compagni del
corso: Agnetti, Bongiorno, Corgiolu, Gelardi, Daneri, Marchi, Moltedo, Nobile, De Vincenzi, Pastene, Rapazzo, Zedda, Ottone. Ho avuto notizia che Galuzzi è purtroppo deceduto alcuni anni fa e mi è dispiaciuto tanto. Questo è il mio indirizzo: Via don Franco Casula, n° 26 (08023,
Fonni - Nuoro), indirizzo e-mail: [email protected].
Spero di sentirvi presto... un saluto a tutti.»
Giovanni Cugusi
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Con un quarto anno di formazione
la Qualifica diventa Diploma Tecnico
a cura di Antonio Zampogna e Alessandro Rio
Nel dicembre scorso sono iniziati due corsi spe rimentali (cure estetiche e manutenzione
industriale a indirizzo meccanico), riservati
ad allievi già in possesso della Qualifica trienna le di Istruzione o Formazione Professionale, per
niziativa, segue passo passo lo svolgimento del
corso attraverso l’assistenza tecnica.
Per le estetiste è emersa durante la visita di monitoraggio una forte motivazione al corso. È data in particolare dalla possibilità di effettuare l’esame per svolgere in maniera autonoma la professione. Anche per le ragazze che lavorano o lavoreranno come dipendenti l’abilitazione è importante perché consente ai datori di lavoro di
lasciarle da sole a condurre l’esercizio.
Il corso dei meccanici viene fatto di sera e al sabato mattina: questo è un aspetto molto innovativo, perché permette anche a chi lavora di frequentare. Probabilmente siamo gli unici in Italia
a fare un corso di quarto anno serale. Viene offerta anche la cena! Gli allievi provengono dal
Villaggio (area elettrica e area meccanica) e da
Forma (termoidraulica); in parte lavorano e in
un quarto anno di formazione. Lo scopo dichia - parte no. Parti importanti di docenza vengono
rato è quello di elevare sia le conoscenze cultu - svolte da un tecnico proveniente da una grande
rali sia le competenze operative per Diploma azienda del territorio.
Tecnico e un inserimento lavorativo ad un livello
medio di autonomia e responsabilità, affinché il
lavoratore possa andare oltre la mera esecuzio ne e progressivamente assumere funzioni di pro grammazione, coordinamento e verifica.
Oltre la novità, ci interessa la prospettiva di cre scita in qualità di tutta la FP. Con l’augurio, se
butta bene, di estendere la sperimentazione ad
altri settori professionali.
Abbiamo chiesto a progettista e tutor di presen tare, ai nostri lettori e a tanti giovani potenzial mente interessati, le peculiarità di questi corsi. La
risposta è una lettura concreta della situazione di
partenza.
OPPORTUNITÀ
I corsi permettono di conseguire un diploma
tecnico riconosciuto di IV livello europeo.
Le ragazze estetiste in più hanno l’opportunità di
aprire una attività autonoma o lavorare come dipendenti senza assistenza.
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PUNTI DI FORZA
La Regione Liguria, vista la sperimentalità dell’i-
PUNTI DI DEBOLEZZA
Per poter frequentare, le allieve estetiste che lavorano hanno dovuto concordare con i datori di
lavoro orari diversi, e a volte non è per nulla facile.
Per i meccanici la frequenza è condizionata dagli orari di lavoro: i ragazzi spesso finiscono molto tardi e sono stanchi, quando addirittura non
riescono a frequentare.
La sfida educativa
conversazione con mons. Francesco Follo
a cura di Angelo Coriandolo
«Non occorre educare a qualcosa, ma educare a
qualcuno». Parola di Monsignor Francesco Follo,
Osservatore Permanente della Santa Sede all'UNESCO (l'organismo dell'ONU che si occupa di
Educazione, Scuola e Cultura), intervenuto al
Centro Odeon di Chiavari ad un incontro organizzato dal Centro Culturale “Il ponte sul mare” ,
dedicato al dibattito sulla presenza del Crocifisso
negli ambienti pubblici e, più in generale, sulla
testimonianza dei cattolici nella società odierna.
Al termine, ben volentieri ha concesso a “Il Vil laggio” una sua riflessione su un altro tema particolarmente sentito. «L'educazione è un avveni mento, un incontro tra due libertà - riprende il
prelato - la libertà del maestro e la libertà dell'a lunno, in cui il maestro deve proporre la sua
concezione della vita insegnando la filosofia o la
matematica o qualunque altra cosa. Però l'im -
portante è educare a qualcuno, non solo a qual cosa, perché questa è la vera educazione».
Ovvero...
«Educazione è far nascere, è introdurre alla real tà. La tradizione cattolica non è legata solo ad
una risposta ad esigenze dell'alunno, infatti la
prima opera pedagogica che io conosco nel
pensiero cristiano è il “De Magistro” di Sant'Ago stino. Dante descrive così il suo maestro: mi in segnò come l'uom si eterna, si indìa, cioè come
l'uomo diventa Dio. Il maestro, l'educatore è co lui che apre all'infinito attraverso un apprendi mento anche, ovviamente, di nozioni. Questo è
ciò che non andrebbe dimenticato nell'educa zione».
In Italia si parla molto di emergenza educativa. Lei cosa dice agli adulti?
«Occorre avere il coraggio di proporre: secondo
me il giovane non aspetta solo che lo si informi,
ma che lo si formi. Allora dinanzi alla domanda
di senso della vita il professore deve avere un at teggiamento che faccia rinascere tale domanda,
deve essere padre nello spirito, insomma».
E ai giovani?
«Ai giovani dico di non soffocare la domanda (di
senso della vita, n.d.r.) perché se la domanda re sta viva, possono ricevere la risposta. Un teologo
americano dice che nulla è più incredibile di una
risposta ad un problema che non si ha. Nel gio vane deve rimanere questo desiderio, questo stu pore per la vita in modo che la risposta, almeno
come ipotesi di studio, venga considerata».
Gentile Coordinatore,
ho avuto l’opportunità d’essere nominato dal M.I.U.R. (Ministero Istruzione Università Ricerca)
esperto nella commissione esaminatrice numero 1/2010 che ha concluso i suoi lavori lo scorso 13
gennaio.
Avevo sentito parlare assai positivamente del Villaggio del Ragazzo. Di persona, mi sono reso conto della validità delle poliedriche attività che la struttura svolge anche nel settore della Formazione Professionale.
Dopo tanti anni di docenza presso licei scientifici statali ed attività didattica in Centri di Formazione Professionale, a gestione diretta ed indiretta, ho potuto rendermi conto di quanto avanzato sia
il complesso.
La ringrazio per l’ospitalità.
Con molta stima
professor Giorgio Brignola
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I nostri ragazzi
non finiscono
mai di sorprenderci. Sono diventati musici
e cantori per
un pubblico di
amici e parenti. Adesso magari sognano
un ingaggio a
RAIUNO!
Le vostre offerte - Il nostro grazie
Protej - Piero Romiti - Mario Roberto Dodici - Luigia
Puccio - Maurizio Costa - Angela Sanguineti Susli Mirca Gozzi i.m. dei suoi defunti - Francesco
Pignataro - Teresa Rossi - Maria Rosaria Tambano
Francesco Lazzeri - Piera Cerisola i.m. di Augusta
i.m. dei suoi defunti - Teresita Sanguineti - Michele
Vaccari - Angelo Pastorini i.m. dei propri defunti Tordo i.m. dei suoi cari - Domenico Sivori - Marco
Pierluigi Solari - Umberto Daneri - Ines Tassara Pezzi i.m. dei suoi genitori - Elda Carmagnini Francesco Ilka Rebora i.m. dei defunti della fam.
Giovanni Pischedda - Sandro Gardella - Armando
Devoto Rebora e della mamma Caterina - Bernardo Gaia - Gianpaolo e Giuseppe Molinari - Luisa SturlaCerruti- Paola e Sergio Ghio - Monastero S. Chiara
Maria Rosa Olivari - Emilio Zerega - Mario Vecchio
di Leivi - Gemma Figone - Monica Brignardello - Ria i.m. di Marisa Sirtori Vecchio - Costanzo Rollero i.m.
Cerruti i.m. di tutti i suoi cari - Lucio Focacci di don Nando - Carlo Borzone - Luigi Cesare Scala Cornelia Bolasco - Giovanni Marabotti - Adele
Carmine Licciardi - Mauro Carlesi i.m. dei fratelli
Don Nando Negri onlus
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Il personale di tutte le filiali del Banco
di Chiavari, coinvolgendo amici e
clienti, ha voluto fare un bel regalo di
Natale ai ragazzi dell’Acquarone: un
assegno di 7.612,00 con cui è
stato possibile acquistare di seconda
mano questo utilissimo mezzo per il
trasporto dei disabili.
Grazie per la squisita sensibilità e
generosità.
Fabio e Simona Carlesi - Stefano Segale - Sergio
Parella - Amalia D’Amico - Paolo Venzano - Roberto
Bernardello - Gianluigi Spinetto - Alessandro Sassi Giulio Sanguineti - Filippo Cerruti - Luigi Broglia Giovanni Bergero - Andrea Garbarino - Giuseppe
Boccoleri - Graziella Volpone - Paola Gualeni Alfredo Sivori - Carla Bozzo - Giancarlo Frugone Sara D’Alonzo - Silvano Silvestri - Sandra Tomalino
i.m. di Piermaria Tomalino e Maria Scutieri Lauretta Coli i.m. di Otelma e Bruno Coli - Maria
Rosa Gibelli Crovetto - Giovanni Dallorso - Renata
Castagnero - Margherita Pensa - Daniela Botto Dante Sergio Costa - Nita Copello - Maria Franzosi
Mortillaro - Antioco Demelas - Rosa Copello - Carlo
Dondero - Ivo Pattaro - Vittoria Merello i.m. di
Giorgio Merello - Margherita Oliveri i.m. di Paola
Ferrari - Marino Zolezzi - Clara Comite e Angela
Sanguineti - Monastero S. Teresa di Savona Giorgio Gabelli e Lucia Balducci - Giuseppe Capone
e Gianni Giardini
Per i lavori al Centro di Sampierdicanne
OFFERTE PER I LAVORI
DI RISTRUTTURAZIONE DEL
CENTRO DI SAMPIERDICANNE
Il secondo piano del Centro è finito e vi è già
installata la Comunità doppia diagnosi.
Proseguono i lavori per il primo piano e il tetto.
Sono previste spese per altri 470.000,00, solo
in parte coperti da contributi già assegnati.
Ci affidiamo ancora una volta alla Provvidenza e
alla vostra solidarietà.
Per le offerte
Villaggio del Ragazzo
C/C N° 13460/80
Banca CARIGE
IBAN: IT 82 X 06175 31950 000001346080
***
Nick e Alba Picinich - Angelica Pagani - N.N. Studio Cosentino Raffaele di Chiavari - N.N. i.m. dei
propri defunti - Elena i.m. di Rosella - Maura Meuci
i.m. di Bruno De Padova - Alfred Brandi i.m. dei
propri genitori - Graziella Raffetto i.m. dei propri
defunti - Fam. Fabbio i.m. del fratello Giuseppe N.N. i.m. di Elio Berneri - Marcello Nicolini e
Isabella Devoto - Miranda Carbone - Rachele
Canepa - Luca Di Natale - N.N.- Giuseppe Gatti
Associazione don Nando Negri-Onlus
C/C N. 50 - Agenzia di Chiavari
Banco di Chiavari e della Riviera Ligure
GRUPPO BANCA POPOLARE DI LODI S.P.A.
IBAN: IT 20 M 05164 31950 000000000050
C/C Postale N. 86651981
Intestato a “Associazione Don Nando Negri - Onlus”
Centro Benedetto Acquarone
La fam. Castelli i.m. del cugino Giancarlo Rossi Anna Rocca Marchese i.m. di Guido Rocca - N.N.
i.m. di Dora - Marta Manueli - Massimo Romagnoli
Grazie a...
... Gruppo Pino Solari - “Ommi de Ruinà” che
hanno voluto con grande piacere contribuire alle
lodevoli iniziative del Centro Acquarone: 2.000,00
euro sudati uno ad uno nella “Zabaionata” di
Capodanno...
IBAN:
IT 52 A 07601 01400 000086651981
Periodico
Direzione e Redazione
• 16030 -San Salvatore(Ge)
Via IV Novembre 115 Tel. 0185/3751 www.villaggio.org - e-mail: [email protected]
Autorizzazione Tribunale n°1/88 del 26/1/1988
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PRETE RINALDO ROCCA
Direttore
GIACOMO FERRERA
Direttore Responsabile
ANGELO CORIANDOLO
Responsabile di Redazione
Adriana Aiello• Emilio don Arata• Alessandro Assarini•
Redazione
•
•
•
Giuseppe Ferroggiaro• Raffaele Girlando• Mariarosa Ivani•
... Diocesi di Chiavari che, con i fondi otto per
mille per la carità, ha voluto sostenere ancora una
volta le attività a favore dei tossicodipendenti...
Editrice
..EM.CO BIT sas di Tropeano&C - Cogorno che ha
pulito il campo sportivo con la ruspa...
Impaginazione
“GOLFO TIGULLIO”a.r.l.
Coop Sociale • 16043 Chiavari (Ge) Via dei Lertora 41
Stampa
MICROART’S s.p.a.
Armando Montagni• prete Rinaldo Rocca• Franco Zampogna
•
Opera Diocesana Madonna dei Bambini VILLAGGIO DEL RAGAZZO
• 16043 Chiavari (Ge) Piazza N.S. dell’Orto
... Reparto di Cardiologia dell’Ospedale di
Lavagna che ha donato una carrozzina nuova al
Centro Benedetto Acquarone i.m. di Luigi Gnecco
papà di Gabriella...
•
•
16036 Recco (Ge) Via dei Fieschi 1/A • Tel 0185/730111
Pubblicazione inviata solo ed esclusivamente a titolo gratuito
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Un incontro di amicizia e solidarietà
“Valgraveglia a tavola”
Per la decima volta l’Associazione
“Valgraveglia a tavola” ha promosso la gradita e attesa cena con
un menu tipico di piatti della valle.
Si è rinnovata la gioia di dare una
mano e l’invito a diffondere il bene
ricevuto.
Grazie cari amici di Valgraveglia.
E grazie a tutti i collaboratori e
commensali; per noi è un prezioso
gesto di prossimità.