PSS ict - Sviluppo Toscana

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PSS ict - Sviluppo Toscana
DISTRETTO TECNOLOGICO
ICT e ROBOTICA
Programma strategico di sviluppo (PSS)
Gennaio 2012 Rev -1
INDICE
SEZIONE A - Condizioni e presupposti per la creazione del distretto
A1 Individuazione dello scenario di riferimento………………………………………..5
A2 Logiche ed obiettivi strategici del distretto………………………………………..35
A3 Vocazione locale, nazionale, internazionale del distretto…………………….46
SEZIONE B - Caratteristiche del sistema regionale della domanda
ed offerta di ricerca ed innovazione in relazione alle tematiche di
distretto
B1 Individuazione dei fabbisogni delle imprese operanti nell’ambito
regionale in materia di innovazione per le materie e/o settori di
riferimento del DT………………………………………………………………………………..58
B2 Descrizione del quadro economico regionale favorevole allo sviluppo
delle attività inerenti la specializzazione tecnologica, il sistema scientifico
e di ricerca di riferimento del DT……………………………………………………………74
B3 Caratteristiche del sistema regionale del trasferimento tecnologico in
relazione alle tematiche del DT…………………………………………………………..103
SEZIONE C – Individuazione dei principali attori pubblici e privati
coinvolti nella costituzione del distretto
C1 Regolazione dei processi di collaborazione tra gli attori aggregati nel
distretto…………………………………………………………………………………………….122
C2 Specificazione della struttura di governance nell’attività del DT che
garantisca la partecipazione delle forze produttive, della ricerca e del
territorio nella gestione e promozione delle attività del distretto……………126
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SEZIONE D – Interventi e previsione di impatto
D1 Identificazione degli interventi che si intendono progettare ed analisi
delle ricadute tecnologiche che si ipotizza di realizzare, specificando se di:
ricerca industriale, trasferimento tecnologico, formazione………………….….128
D2 Specificazione delle soluzioni rispetto a problematiche
di filiera/settore……………………………….………………………………………………..131
D3 Piano di sfruttamento dei risultati e valorizzazione dei brevetti…………135
D4 Azioni di attrazione degli Investimenti…………………………………………….141
D5 Adesione a reti nazionali ed interregionali……………………………………….146
D6 Attività di internazionalizzazione…………………………………………………...162
D7 Potenziamento o creazione di infrastrutture di ricerca
ed innovazione…………………………………………………………………………………167
D8 Supporto alla creazione di nuove imprese ……………………………………..168
SEZIONE E – Risorse finanziarie attivabili e disponibili
E1 Articolazione finanziaria degli interventi del DT………………………………175
E2 Autosostenibilità di breve periodo (2012 – 2015) e proiezione medio
periodo……………………………………………………………………………………………..176
APPENDICI SEZIONE B
Appendice Sez. B1 - Le imprese interessate……………………………………..178
Appendice Sez. B2 -Organismi di ricerca………………………………………….180
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ù
Sezione A
Condizioni e
presupposti per la
creazione del distretto
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Sezione A1
Individuazione dello
scenario di riferimento
Il tessuto economico toscano è composto prevalentemente da piccole e medie imprese attive nei
settori tradizionali del made in Italy, il cui successo è riconducibile ad una lunga tradizione
manifatturiera, che ha dato vita a veri e propri distretti industriali, che si distinguono per la qualità
e che operano nei segmenti medi e alti dei mercati internazionali.
La Toscana presenta, inoltre, una considerevole presenza di investitori esteri. Al 31-12-2008,
secondo l'indagine realizzata da R&P Ricerche e progetti, in Toscana sono presenti 357 imprese a
partecipazione estera, concentrate nel settore manifatturiero, per un totale di 36.746 dipendenti.
I principali Paesi di provenienza di questi investimenti, considerando sia il numero di investimenti
che degli addetti, sono gli Stati Uniti, la Francia e la Germania. La maggior parte delle holding
estere presenti in Toscana sono concentrate nella provincia di Firenze, a seguire, le province di
Pisa, Livorno, Lucca e Siena.
La Toscana occupa una posizione baricentrica sia rispetto all'Italia sia al Mediterraneo; a questo
vantaggio "naturale" si associa una discreta dotazione infrastrutturale.
Ai tradizionali distretti toscani, si stanno affiancando oggi i cluster in settori ad elevato contenuto
tecnologico, quali le scienze della vita, l'ICT, la green economy, la meccanica avanzata e di
precisione, l’elettronica, la sensoristica, la robotica, che vedono il sistema delle PMI e delle grandi
imprese collaborare anche con il sistema della ricerca.
Il lungo periodo di bassa crescita che l’economia toscana ha conosciuto già prima della recente
crisi internazionale, è stato generato da un contesto che ha visto entrare progressivamente in crisi
il modello di sviluppo ereditato dal dopoguerra. Questo ha reso più pressante la necessità di
individuare e sostenere in ambito regionale nuove dinamiche economico-produttive, in grado di
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valorizzare e rigenerare competenze e punti di forza del tessuto imprenditoriale toscano, facendo
leva su specifiche “dotazioni” locali, come la ricerca scientifica.
L’evoluzione del fatturato nella tabella seguente mette in evidenza come la recente crisi economica
abbia toccato solo marginalmente il sistema toscano delle imprese ad alta tecnologia.
Il macrosettore dell’ICT si mostra complessivamente in buona situazione finanziaria, con una
media dell’84% di imprese che si trova in situazione di pareggio o di utile.
Fonte: Osservatorio sulle imprese high-tech della Toscana (2010)
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La particolare attenzione al fenomeno dell’alta tecnologia in Toscana si inserisce in tale quadro di
riferimento. La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (attraverso l’Istituto di Management) ed
Unioncamere Toscana hanno infatti dedicato uno specifico Osservatorio a questo particolare
comparto imprenditoriale. L’ultima un’indagine realizzata (2010) condotta su un significativo
campione di imprese hi-tech1 ha consentito di ricavare elementi informativi in grado di descrivere
l’atteggiamento delle singole imprese rispetto ad alcune variabili innovative e tecnologiche.
Il dettaglio provinciale all’interno del territorio toscano evidenzia una concentrazione del fenomeno
in termini assoluti nei territori di Firenze (3.138 unità locali che occupano 24.773 addetti) e Pisa
(1.362 unità locali e 9.097 addetti) e con indici di specializzazione imprenditoriale2 superiori alla
media italiana (nel caso di Pisa, del 10%).
La dimensione media delle unità locali high-tech toscane è di circa 7 addetti. Se le micro e le
piccole unità locali costituiscono l’insieme numericamente più consistente, la rilevanza delle
imprese medio-grandi emerge soprattutto in termini occupazionali.
Sotto il profilo settoriale, invece, l’ICT - con il 46,4% delle unità locali indagate - si
conferma come il principale comparto high-tech presente sul territorio regionale.
1 Il campione intervistato: unità locali high-tech (776 unità locali), con requisiti quali-quantitativi tali da caratterizzarne a tutti gli effetti
l’appartenenza al mondo dell’alta tecnologia; unità locali high-tech “potenziali” (397 unità locali), con solo alcuni di tali requisiti; unità
locali non high-tech (le restanti 402 unità locali), non in grado di superare i più restrittivi parametri identificativi posti dall’Osservatorio a
tale riguardo.
2 Gli indici di specializzazione imprenditoriale (ISI) sono calcolati come quota di unità locali attive nei settori high-tech rispetto alle unità
locali totali, normalizzata rispetto alla media nazionale di tale rapporto: questi indici descrivono pertanto il grado di concentrazione delle
imprese high-tech all’interno del territorio
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L'offerta di risorse umane qualificate è inoltre uno dei principali vantaggi per chi intenda investire
in Toscana: le tre Università toscane laureano ogni anno oltre 8.000 studenti in materie tecnicoscientifiche.
In Toscana, come sarà meglio evidenziato di seguito e nelle sezioni successive, è presente un
sistema della ricerca con livelli di qualità e produttività elevati. Alla qualità dell'offerta universitaria
si associa anche un’ampia gamma di professionalità legata ai corsi di specializzazione e master, ed
una vivace attività di trasferimento tecnologico.
Rispetto ai tradizionali indicatori proposti per la misura dei processi innovativi, la Toscana mostra
un quadro generale di luci ed ombre. Sul versante dei processi innovativi la nostra regione mostra
livelli di spesa in R&S (1,14% sul PIL) in leggero ritardo rispetto alla media nazionale (1,23 sul PIL)
e al di sotto dei valori medi dell’Unione (UE27 R&S su PIL 1,77% nel 2007). In Toscana gran parte
della spesa in R&S è sostenuta da università ed altre istituzioni pubbliche. Modesto il livello della
spesa in R&S sostenuto dalle imprese.
In termini occupazionali, il ritardo appare minore ed il numero degli addetti alla ricerca (9,6 per
1000 attivi in Toscana) in Toscana si pone in linea con il dato nazionale (9,6).
Il modesto sforzo di ricerca delle imprese toscane è da ricondursi al fatto che esse hanno in genere
piccole dimensioni. Inoltre, le grandi imprese toscane non sempre riescono a svolgere un ruolo di
traino nei processi di innovazione all’interno delle filiere in cui sono coinvolte.
Diverse le considerazioni sulla spesa pubblica in R&S, che in Toscana risulta ragguardevole e
paragonabile a quella di molte regioni leader d’Europa. Il vantaggio della Toscana su questo fronte
dipende dalla spesa per attività di ricerca delle università. Sul versante degli addetti della ricerca,
la componente pubblica risulta in Toscana consistente e pone la regione in netto vantaggio rispetto
alla media Europea.
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Per un quadro di dettaglio relativo alle diverse regioni italiane si prenda a riferimento la
pubblicazione I percorsi dell’innovazione nelle regioni italiane3.
Oggi la Regione Toscana presenta un articolato sistema di organismi di ricerca, pubblici e privati,
che operano nel settore ICT e Robotica, vere e proprie punte di eccellenza nel panorama nazionale
ed internazionale, come si evince nella sezione di dettaglio B2 e relativa appendice: 3 università
generaliste (Firenze, Pisa, Siena), laboratori e istituti del CNR di Pisa e Firenze, 2 Scuole Superiori
(Scuola Superiore S. Anna e Scuola Normale Superiore), più altri istituti e consorzi di ricerca legati
direttamente o indirettamente alla ricerca in ICT e Robotica (Consorzio Pisa Ricerche, PIN, Cubit).
L’insieme di tali strutture costituisce un Distretto di fama nazionale e internazionale, ai primi posti
in Italia in termini di “outcome-procapite” della funzione di trasferimento delle conoscenze
dall’università all’industria (brevetti, spin-off e ricerca per conto di terzi) ed in termini di
“produttività del personale accademico” (calcolato come rapporto tra la quota media dei tre
outcome e la quota di ordinari, associati e ricercatori strutturati).
L’Università di Pisa è una delle più antiche e ben note Università italiane (prima, a pari merito
con La Sapienza, secondo la prestigiosa classifica di Shangai). La ricerca UniPI in ICT è da sempre
stata legata al progresso industriale e sociale con connotazioni pionieristiche, come è testimoniato
da tre eventi: la costruzione della CEP (Calcolatrice Elettronica Pisana), voluta da Fermi negli anni
’50 e la collaborazione della Olivetti, la creazione del primo Corso di Laurea in Scienze
dell’Informazione (Pisa, 1969), e poi la creazione del primo Dottorato in Informatica (Pisa, 1983).
In totale si contano circa 40 laboratori dediti all’ICT e Robotica, 20 di questi partecipano a progetti
EU,18 hanno ricevuto premi/riconoscimenti internazionali e 13 hanno originato con le loro ricerche
dei brevetti. La ricerca in ICT e Robotica interessa principalmente 2 Dipartimenti (Informatica e
Ingegneria dell’Informazione) con contributi di alcuni ricercatori afferenti anche al Dipartimento di
Chimica e Chimica Industriale e al Dipartimento di Sistemi Elettrici e Automazione, più altri 3 Centri
Interdipartimentali e 2 consorzio: Centro IT (HPC e datacenter), il Centro “E. Piaggio” (Robotica e
Automazione), ENDOCAS (Chirurgia assistita dal calcolatore), Consorzio ICON (Informatica
Umanistica e Beni Culturali), il Consorzio CUBIT (Telecomunicazioni).
3
I percorsi dell’innovazione nelle regioni italiane3. , R. Brancati, D. Ciferri, A. Frezza, V. Frinolli, A. Maresca – Agenzia per la diffusione
delle tecnologie in collaborazione con MET - 2011
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L’Università degli Studi di Firenze è una delle più antiche e grandi organizzazioni per la ricerca
e l'istruzione superiore in Italia. Nell’area ICT e Robotica, UNIFI ha circa 50 laboratori in più di 10
dipartimenti e 4 Centri di ricerca, più alcuni servizi direttamente locati presso lo CSAVRI, Centro di
Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e la gestione dell'Incubatore universitario. I
principali dipartimenti in ICT e Robotica sono il Dipartimento di Sistemi e Informatica e quello di
Elettronica e Telecomunicazioni, inoltre si hanno altri contributi dai Dipartimenti di Energetica, di
Chimica, di Fisica e Astronomia, di Fisiopatologia Clinica, di Italianistica, di Meccanica e Tecnologie
Industriali, di Medicina Interna, di Psicologia, e di Scienza della Formazione. Nonché altri centri
come il MICC (Media Integration and Communication Center, centro di eccellenza del MIUR) ed il
CERM (Centro di Ricerca di Risonanze Magnetiche).
L'Università degli Studi di Firenze si è classificata tra le prime università italiane nella distribuzione
di fondi di ricerca. Fra gli oltre 50 laboratori ICT e Robotica, 15 di questi partecipano a progetti EU
e una decina di questi sono titolari di brevetti o hanno originato con le loro ricerche dei brevetti.
Svariati gruppi di ricerca hanno collaborazioni con consorzi nazionali come: CNIT (Consorzio
Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni), CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale
per l’Informatica).
L’Università degli Studi di Siena è un ateneo ricco di storia e di una grande tradizione del
sapere, impegnato al contempo nella ricerca e nell’innovazione. Attualmente, l’Università di Siena
si conferma al secondo posto assoluto nella classifica degli Atenei italiani stilata annualmente dal
Censis (2011).
La ricerca in ICTe Robotica interessa principalmente il Dipartimento di Ingegneria Informatica e
dell’Informazione (UniSI-DII) con contributi di alcuni ricercatori afferenti anche al Dipartimento di
Scienza della Comunicazione. UniSI-DII è attivo dal 1996 ed è articolato in 8 macroaree di ricerca
scientifica e tecnologica, strutturate a loro volta in 12 laboratori di ricerca. Recentemente, la
qualità delle attività di ricerca svolte all'interno del Dipartimento hanno portato la Facoltà di
Ingegneria al primo posto nella classifica delle Facoltà medio-piccole d'Italia (CIVR 2006) ed inoltre
l’UniSI-DII è stato classificato nella fascia più alta nel processo di valutazione VAI (2006) di tutti i
Dipartimenti dell'Ateneo.
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Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha di fatto fissato in Toscana il “centro” delle sue
ricerche nel settore ICT, sin dall’acquisizione, avvenuta nel ’62, del Centro Studi Calcolatrici
Elettroniche,che aveva progettato e realizzato il primo elaboratore scientifico italiano, la CEP.
In questi 50 anni le attività e le iniziative scientifiche ICT si sono andate progressivamente
rafforzando e consolidando: in Toscana e in particolare a Pisa opera oggi oltre il 35% dei
ricercatori ICT del CNR. Due Istituti – l’ISTI e l’IIT – sono impegnati sui temi fondamentali della
computer science e delle comunicazioni ed operano sinergicamente con tre Istituti – ILC, IFC e
IFAC – che rappresentano altrettante eccellenze in specifici settori dell’ICT: ICT per le discipline
linguistiche, filologiche e lessicografiche (ILC), ICT per le scienze mediche (IFC) e ICT per il
telerilevamento e l’estrazione di conoscenza da media multidimensionali (IFAC).
La Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant'Anna di Pisa è un
Istituto universitario pubblico a statuto speciale che opera nel campo delle scienze applicate
attraverso una struttura organizzata in tre Divisioni ed un Centro di Eccellenza del MIUR:
- Divisione Formazione Universitaria e alla Ricerca;
- Divisione Alta Formazione;
- Divisione Ricerche;
- Centro di Eccellenza per l’ingegneria dell’Informazione, della Comunicazione e della Percezione
(CEIICP).
Presso la Scuola Superiore Sant’Anna sono presenti due Istituti dedicati alla ricerca nel campo della
Biorobotica e dell’ICT:
-
l’Istituto di Biorobotica si compone di due laboratori, l’Arts Lab (che si occupa di biorobotica,
biomeccatronica, bioingnegneria, robotica umanoide) e il CRIM (dedito alla microrobotica);
-
l’Istituto TeCIP, Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della
Percezione, articolato in tre macro-aree di attività, orientate rispettivamente alle comunicazioni,
all'informatica e all'ingegneria della percezione. Nato nel 2001 grazie agli investimenti della
Scuola in competenze nel settore delle Telecomunicazioni e alla collaborazione con una realtà
industriale importante come la Marconi Communications Spa (ora Ericsson). Questi soggetti, in
collaborazione con il CNIT (National Inter-University Consortium for Telecommunications)
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hanno realizzato un centro di ricerca integrato, sia pubblico che privato, nel campo della
Fotonica (l’attuale ICRPhoNET).
Scuola Normale Superiore – Pisa
La Scuola Normale Superiore di Pisa è un istituto pubblico d’istruzione superiore universitaria, di
ricerca e alta formazione ad ordinamento speciale, ove operano qualificati laboratori e centri di
ricerca in diversi settori delle scienze dure e delle scienze umanistiche, con articolate collaborazioni
e partnership nazionali e internazionali. Molti di tali laboratori e centri, sviluppano, anche con
l’ausilio del centro di calcolo della Scuola, interessi, competenze e progetti con significativi
contenuti di tecnologia dell'informazione e scienze computazionali. In particolare, il Centro per la
Chimica e Cosmologia Computazionale (4C) sviluppa software ed altri progetti di HPC. I campi di
applicazione della ricerca prodotta: medicina e beni culturali, scienze della vita e finanza
quantitativa.
In aggiunta al sistema universitario e a quello pubblico della ricerca sono presenti in Toscana altri
Centri di ricerca.
Il Consorzio Pisa Ricerche (CPR) svolge attività di Ricerca e Sviluppo in diverse aree con
particolare riferimenti agli ambiti: Energia e Ambiente, ICT e Microelettronica, Ingegneria
Strutturale, Tecnologie per Applicazioni Industriali ed è inserito nell’albo dei “laboratori altamente
qualificati autorizzati a svolgere ricerche di carattere applicativo a favore delle piccole e medie
industrie, di cui all’art. 4 Legge 17/2/1982”. Il CPR è strutturato in Divisioni e Centri di Competenza
operanti con risorse proprie e personale dedicato. La ricerca in ambito ICT viene condotta
all’interno di due Divisioni: Divisione Informatica e Tele-comunicazioni, Divisione Sistemi Elettronici
e Microelettronica. Oltre alle attività di ricerca commissionate dalle imprese, attualmente CPR ha in
corso progetti finanziati con fondi comunitari.
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Il Consorzio CUBIT (Consortium Ubiquitous Technologies) è nato nel 2007 per volontà del
Dipartimento
di
Ingegneria
dell’Informazione:
Elettronica,
Informatica,
Telecomunicazioni
dell’Università di Pisa, del Polo Tecnologico di Navacchio, di alcune aziende spin-off dell’Università
di Pisa e di importanti realtà produttive italiane nel settore dell’elettronica, con l’obiettivo di creare
un nuovo modello di trasferimento tecnologico e di collaborazione volto all’accelerazione del
processo di filiera nel settore delle Telecomunicazioni.
Il PIN di Prato è stato istituito per fornire servizi didattici e scientifici per l’Università degli Studi di
Firenze. Il PIN presenta al suo interno 21 Laboratori connessi a docenti dell’Università degli Studi
di Firenze, UNIFI, di cui operanti nell’area ICT e Robotica nel seguenti ambiti: Elettronica
industriale, Telematica, Telecomunicazioni, Telerilevamento, Beni culturali.
Sul territorio regionale è inoltre attivo un diffuso sistema per azioni di trasferimento
tecnologico, composto da soggetti pubblici e misto pubblico – privati, quali Poli scientifici e
tecnologici, incubatori d’impresa, con importanti risultati raggiunti in termini di creazione di nuova
impresa, livelli di fatturato e di occupazione prodotti, sviluppo di collaborazioni, nuovi prodotti e
servizi sviluppati, i cui dettagli sono riportati nella specifica sezione B3.
Il Polo Tecnologico di Navacchio (PI) nasce nel 2000 a seguito di un Accordo di Programma tra
Regione Toscana, Provincia di Pisa e Comune di Cascina al fine di rendere più competitivo il
sistema di PMI attraverso strumenti, programmi e servizi per l’innovazione. Il Polo Tecnologico di
Navacchio ha visto sino ad oggi l’avvio ed accelerazione di 97 imprese, di cui attualmente ospitate
61 tra imprese hi-tech, laboratori e centri di competenza, con 600 occupati ad alta
specializzazione, 15.000 mq di strutture, di cui 1.200 destinati all’incubazione, una piattaforma di
servizi qualificati per lo sviluppo competitivo delle PMI, attraverso un modello di partecipazione
integrata di imprese, università, esperti della gestione di impresa, della finanza e di tecnologie: un
vero e proprio laboratorio per le nuove tecnologie a sostegno dei processi di cooperazione tra
diversi attori lungo la filiera dell’innovazione. Le aziende presenti all’interno del Polo Tecnologico di
Navacchio possono sviluppare le loro attività fruendo di spazi attrezzati e di servizi di base e a
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valore aggiunto, tra cui la qualificazione e la valorizzazione sul mercato delle imprese in forma
complementare, ed hanno la possibilità di inserirsi in network nazionali ed europei: tutto ciò è
favorito da occasioni di scambio e di confronto tra imprese con competenze diverse ma
complementari.
Il CERFITT - Centro di Ricerca e Formazione sull’Innovazione Tecnologica e il
Trasferimento delle tecnologie ospita una struttura a sostegno della nuova imprenditorialità
attraverso una connotazione multifunzionale. Tale struttura dà attuazione ad una strategia di
innovazione e sviluppo locale avviata alla metà degli anni ‘90 con il coinvolgimento e la
condivisione delle Istituzioni locali, regionali e nazionali, degli operatori economici e delle parti
sociali, degli attori della ricerca scientifica. Realizzato attraverso successive fasi di attuazione e
tuttora in evoluzione, il CERFITT intende dare una risposta ai bisogni d’innovazione del territorio
tramite servizi di supporto alle imprese, sia favorendo la nascita di nuove attività imprenditoriali,
sia sostenendo quelle esistenti nei loro processi di innovazione del processo e del prodotto: per
tutte queste sono disponibili servizi logistici (uffici attrezzati, servizi comuni) e tecnici (laboratori di
misura e test, analisi dei problemi, ricerca industriale) attraverso PontLab (Laboratorio Test e
Prove).
Il Polo Tecnologico lucchese. Nel 2007, la Camera di Commercio di Lucca ha creato la società
Lucca Innovazione e Tecnologia S.R.L. (Lucca In-Tec), per supportare la ricerca, l’innovazione e il
trasferimento tecnologico a favore del sistema delle imprese e del tessuto economico della
provincia di Lucca tramite la realizzazione, la gestione, lo sviluppo e la promozione di un Polo
scientifico e tecnologico, che ha avviato le attività nel corso del 2011, in settori ritenuti strategici,
in particolare Information & Communication Technologies, Edilizia Sostenibile, Tecnologie
Energetiche.
CSAVRI, Centro di Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca è una struttura di
servizio per il territorio e per le strutture dell’Università degli Studi di Firenze, come laboratori
congiunti, attività di ricerca conto terzi e trasferimento tecnologico. CSAVRI comprende:
l’Incubatore Universitario Fiorentino, IUF; fornisce formazione e supporto alla formazione di nuovi
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spin-off; l’ufficio brevetti e proprietà intellettuale; ufficio orientamento al lavoro e Job Placement,
in stretto contatto con le industrie Toscane; lo sportello APRE Toscana: coordinamento Toscano
dello Sportello APRE; alcuni laboratori ICT-Robotica.
APRE Toscana è la struttura di coordinamento dello sportello APRE in Toscana. APRE - Agenzia
per la promozione della ricerca europea - è un’associazione nazionale senza scopo di lucro che
opera al fine di promuovere la partecipazione italiana ai programmi di ricerca europei.
APREToscana operato da CSAVRI, lavora con il coordinamento del Comitato Regionale APRE
Toscana costituito dai soci APRE in Toscana ed una serie di altri soggetti coinvolti nella promozione
territoriale: UNIFI, UNIPI, UNISI, Confindustria Toscana, CNR, CPR, CNA Toscana, INFN, SUM,
Metropoli, Unione Industriale Pratese (UIP), Università per Stranieri di Siena, Scuola Superiore
Sant’Anna.
L’Incubatore di Firenze è stato creato nel 2004 per favorire la nascita di nuove imprese con
connotazione fortemente innovativa e sostenere il loro sviluppo nei primi anni di attività sino
all'insediamento. Recentemente è stato stipulato un accordo fra l’incubatore del comune di Firenze
e l’Università degli Studi di Firenze, per supportare la nascita o lo sviluppo di imprenditoria in
settori con elevate prospettive di crescita economica sul territorio e di promuovere il trasferimento
tecnologico derivante dalla ricerca universitaria.
Sta inoltre avviando le proprie attività il Polo Digitale di Arezzo, che comprende oltre 40
imprese del comparto digitale presenti nel territorio di Arezzo. Tale Polo nasce dall’esigenza di
mettere a sistema e valorizzare le eccellenze delle imprese che si occupano di innovazione di
processo e di prodotto nel settore del digitale applicato nei campi di riferimento del tessuto
produttivo e favorire la crescita delle piccole aziende innovative nel settore digitale creando filiere
di prodotti che permettano un’accelerazione sul mercato.
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Sono infine attive sul territorio le ulteriori seguenti strutture di Trasferimento Tecnologico che
operano in altri settori hi-tech:
-
Polo Scientifico e Tecnologico di Livorno – Meccanica - LI
-
Bio-Incubatore di Toscana – Life Sciences - SI
-
Polo della Magona – Chimica e nuovi materiali - Cecina (LI)
-
Innovare in Mugello – Energie – Scarperia (FI)
La consistenza e le dinamiche evolutive di questo sistema sono state oggetto di diversi studi ed
approfondimenti a livello regionale4.
Come si evince dal quadro prima delineato e come meglio dettagliato nella sezione B1, la Toscana
ha una lunga e consolidata tradizione di eccellenza nel settore ICT.
Un sistema della ricerca con oltre 550 ricercatori e professori, oltre 600 dottorandi e assegnisti di
ricerca, 36 spin-off, oltre 90 brevetti, e più di 30 dipartimenti, istituti e consorzi specificatamente
dedicati all’ICT e Robotica e di dimensioni medio-grandi (senza contare i piccoli centri).
In termini produttivi, in Toscana esiste una galassia composta da multinazionali e piccole e medie
imprese high - tech, legate ad una rete di laboratori e connessi al sistema dei centri di ricerca.
Le principali imprese italiane del settore e alcune delle maggiori multinazionali del mondo hanno
investito in Toscana avviando collaborazioni con le università e finanziando importanti progetti di
ricerca nel campo dell'informatica, dei sistemi satellitari, radar e antenne, dell'elettronica, dei
sistemi RFID di seconda generazione, delle applicazioni per i beni culturali e la videosorveglianza e
della robotica, per citarne solo alcuni.
Fonte. Il settore ICT in Toscana 2008 – Invest in Tuscany
4
In particolare: Rapporto sul Trasferimento tecnologico e sistema istituzionale regionale dei Centri Servizio in Toscana. Regione Toscana
in collaborazione con IRES; Rapporto sul sistema di incubazione in Toscana – Mappatura completa aggiornata al 2009 - Regione
Toscana. La prima sezione contiene il Rapporto 2008 curato da Polo Navacchio SpA. La seconda sezione ripropone il report, realizzato
dal Consorzio universitario Quinn, sullo Studio di fattibilità del Polo di Sesto all’interno del sistema fiorentino di incubazione. Nella terza
sezione è possibile consultare gli elenchi delle imprese incubate.
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L'ambiente fortemente orientato alla ricerca non solo costituisce una risorsa fondamentale per lo
sviluppo delle numerose grandi aziende italiane e estere che collaborano o hanno collaborato con
le università toscane, ma ha anche contribuito a generare brevetti e numerose start-up e spin-off
(si veda sezione B3), focalizzate sullo sviluppo di prodotti estremamente innovativi.
Queste presentano una forte concentrazione nell’area pisana e fiorentina, ma vi sono eccellenze in
ICT e Robotica anche in altre aree del territorio regionale. E’ tuttavia interessante sottolineare
come in questa area i legami del sistema delle imprese con la comunità scientifica ed i centri di
trasferimento abbiano effettuato una propagazione di produzioni ad alto contenuto tecnologico.
A testimonianza di questa affermazione, si consulti l’appendice alla sezione B1 in cui è riportata la
lista delle aziende e delle collaborazioni industriali nazionali e internazionali del sistema della
ricerca toscana.
Il settore ICT registra la maggior presenza di imprenditori di nuova generazione ed è l’unico
settore ad ampia diffusione in Toscana, che di fatto sta accelerando anche la crescita di altri
settori, con possibilità di integrazioni con le vocazioni locali, consentendo processi virtuosi di
rigenerazione innovativa. Gli altri settori rilevanti in Toscana sono per lo più legati all’attività di
poche eccellenze.
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• LE IMPRESE ICT IN TOSCANA
Il settore ICT è il settore high-tech più diffuso in Toscana. Le tabelle, di seguito riportate, bene
evidenziano la consistenza sia numerica, sia di addetti occupati di questo settore5.
5
Annuario statistico regionale – Toscana 2009. Definizione di imprese ICT: imprese produttrici di beni e servizi del settore ICT secondo
la corrente definizione OCSE (basata su ISIC Rev 3.1), che adotta la seguente classificazione: Attività manifatturiere, Fabbricazione di
macchine, per ufficio, di elaboratori e sistemi informatici, Fabbricazione di fili e cavi isolati, Fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e
di apparecchiature per le comunicazioni, Fabbricazione di strumenti, e apparecchi di misurazione, controllo, prova, navigazione e simili,
escluse le apparecchiature di controllo, dei processi industriali, Fabbricazione di apparecchiature per il controllo dei processi industriali;
Servizi connessi ai prodotti, Commercio all’ingrosso di macchinari e attrezzature, Noleggio di macchinari e attrezzature per ufficio, inclusi
gli elaboratori; Servizi intangibili Telecomunicazioni, Informatica e attività connesse.
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Sulla base dell’indagine campione sulle imprese high-tech della Toscana condotta dalla Scuola
Superiore S. Anna nel 2010, l’ICT - con il 46,4% delle unità locali indagate - si conferma
come il principale comparto high-tech presente sul territorio regionale.
Fonte: Osservatorio sulle imprese high tech della Toscana - 2010
Il settore ICT evidenzia il maggior numero complessivo di addetti e di unità locali rispetto
ad altri settori high tech. Infatti, le 360 imprese intervistate del macrosettore ICT contribuiscono al
33,1% dell’occupazione, a conferma della presenza di micro e piccole imprese in questa area.
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Struttura dell'occupazione nelle unità locali high-tech e "high-tech potenziali" per macrosettore
Fonte: Osservatorio sulle imprese high tech della Toscana – 2010
La presenza di imprese di piccole dimensioni nel settore ICT è evidente anche dall’analisi delle
unità locali per macrosettore e classe dimensionale: infatti, quasi il 77% delle unità locali si
colloca nella micro dimensioni. Se si considera la distribuzione degli addetti, circa il
90% è occupato in PMI.
Fonte: Osservatorio sulle imprese high tech della Toscana - 2010
L’andamento dell’occupazione, nei bienni 2008-09 e 2009-10, ha registrato variazioni
positive di entità consistente per le imprese di questo settore e di una buona
situazione finanziaria, rispetto ad altri macro settori hi-tech nello stesso periodo.
In relazione alla tipologia del cliente, le imprese ICT evidenziano in generale una tendenza a
fornire i propri prodotti/servizi ad altre imprese, con le quali si può immaginare una
relazione di subfornitura/consulenza, piuttosto che a soggetti pubblici e consumatori finali.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 20
Fonte: Osservatorio sulle imprese high tech della Toscana - 2010
In relazione all’attività innovativa, il settore ICT presenta valori intermedi rispetto ad altri settori
hi-tech in relazione all’attività di ricerca sperimentale, alla partecipazione a progetti europei, alle
collaborazioni con enti di ricerca pubblici. L’attività brevettuale è invece bassa a causa delle
caratteristiche intrinseche del comparto ICT, che per sua natura brevetta poco.
Fonte: Osservatorio sulle imprese high tech della Toscana - 2011
Se si analizzano gli investimenti umani e finanziari in ricerca e sviluppo nel settore ICT emerge la
consistenza di questi investimenti, anche per la natura di queste attività e per il fatto che nel
conteggio di questi importi probabilmente ha un forte peso lo “sviluppo” più che la “ricerca”.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 21
Fonte: Osservatorio sulle imprese high tech della Toscana - 2010
Nell’ultimo triennio (2008-2010) il numero medio di addetti in ricerca e sviluppo nelle
imprese ICT potenziali è cresciuto del 12,6%. Per la tipologia tecnologica delle imprese
high-tech l’ICT ha avuto variazioni più consistenti rispetto ad altri macrosettori.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 22
• LA FILIERA DELLA ROBOTICA6
In Toscana è presente una duplice caratterizzazione della filiera in termini di competenze
scientifiche, con la presenza di competenze nella robotica avanzata fortemente sviluppate nel
territorio ma con un modesto tessuto industriale, e la robotica industriale che presenta invece
importanti realtà industriali che hanno però riferimenti scientifici al di fuori del contesto regionale,
suggerisce diverse strade di sviluppo della filiera.
Rappresentazione schematica della filiera della robotica avanzata
Rappresentazione schematica della filiera della robotica industriale
6
Le informazioni di seguito sono tratte dallo studio Filiere scientifico-tecnologiche di eccellenza in Toscana - La filiera della Robotica in
Toscana, Toscana Promozione e Istituto di Management Scuola Superiore Sant’Anna - Marzo 2011
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 23
Di seguito alcuni dati quantitativi (numero, fatturato medio, numero medio di addetti) che
evidenziano la consistenza di questo universo di imprese di eccellenza:
In particolare, nella robotica avanzata si può parlare dell’esistenza di un nucleo scientifico di
eccellenza ma la leadership industriale è collocata in altre aree territoriali: ciò implica che per lo
sviluppo industriale locale di questa area della robotica occorre importare applicazioni della
tecnologia (prodotti e processi).
La filiera richiede tuttavia investimenti consistenti per la realizzazione dei prototipi e dei prodotti
finali. La diffusione nei mercati delle nuove tecnologie realizzate può trovare una barriera
all’ingresso dovuta ad una mentalità ancora non abituata all’idea di sostituire alcune operazioni
tipicamente «umane» con macchine e robot. Infine l’uso di questi strumenti richiede una
formazione continua e specifica.
Dal lato della robotica industriale, invece, la presenza di realtà industriali di dimensioni rilevanti
dovrà essere attentamente valutato, perché alimentano indotti di rilievo e potrebbero avere le
risorse e gli strumenti necessari per innescare lo sviluppo in aree di eccellenza affini (come la
robotica “avanzata” appunto) o complementari.
Un altro aspetto di rilievo, su cui sta giocando un ruolo incisivo l’intervento della Regione ed in
particolare di alcune aziende sanitarie, è la diffusione della Chirurgia robotica e la promozione di
forme di consolidamento e condivisione delle competenze nel territorio.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 24
• I CARATTERI DISTINTIVI DEI SETTORI ICT E ROBOTICA
Lo stato dell'arte relativo ai settori di riferimento del Distretto ICT e Robotica toscano consente di
evidenziare i seguenti caratteri distintivi in relazione ai tre sistemi che lo compongono: il
sistema della ricerca, il sistema del trasferimento tecnologico ed il sistema delle imprese.
Sistema della ricerca
Punti di forza
-
Presenza di un articolato sistema di organismi di ricerca che operano nel settore ICT e
Robotica, vere e proprie punte di eccellenza nel panorama nazionale ed internazionale: 3
università generaliste (Firenze, Pisa, Siena), laboratori e istituti del CNR di Pisa e Firenze, 2
Scuole Superiori (S. Anna e Scuola Normale), più altri istituti e consorzi di ricerca legati
direttamente o indirettamente alla ricerca in ICT e Robotica (il Consorzio Pisa Ricerche, il
PIN, Cubit)
-
Azioni che mirano all’integrazione del sistema della ricerca: ILONova, Tecnorete,
APREToscana e lo stesso distretto ICT e Robotica, rete degli incubatori, etc. (si veda la
sezione D5)
Punti di debolezza:
-
Ridotta sinergia tra gruppi appartenenti a istituzioni diverse. Poca conoscenza di quanto
accade in altri gruppi/istituti per trovare nuove sinergie.
-
Pochi contatti con aziende regionali, a fronte di numerosissimi contatti con aziende
nazionali/internazionali
-
Difficoltà a commercializzare le numerose famiglie di brevetti.
-
Difficoltà a trovare investitori nazionali/internazionali.
Opportunità:
-
interfacce diffuse con il sistema produttivo che potrebbero preludere ad una maggiore
valorizzazione/capitalizzazione (spin off).
-
un numero di brevetti che posiziona la Toscana al secondo posto in Italia (Netval 2010).
Numerosissimi brevetti di origine accademica ma di proprietà industriale, specialmente
internazionale.
Minacce:
-
la mancanza di azioni di armonizzazione ed integrazione possono portare il sistema Toscano
in un situazione di inadeguatezza per le nuove sfide di carattere nazionale ed internazionale.
-
la fuga di idee verso brevetti di aziende internazionali.
-
commesse su R&S più interessanti provenienti da altre aziende nazionali/estere.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 25
Sistema imprenditoriale
Punti di forza:
- buona presenza di imprese hi-tech, gran parte concentrate nel settore ICT
- una forte dinamicità sia in termini numerici, sia di addetti e fatturato.
- presenza di imprese che coprono tutti i segmenti della filiera ICT
- competenze scientifico-tecnologiche avanzate
Punti di debolezza:
- piccole dimensioni
- bassa propensione all’aggregazione
- bassa capacità di presidiare i mercati, soprattutto esteri
- basso collegamento con il mondo della ricerca
- scarse le collaborazioni tra grandi imprese e PMI
- diffusione di un modello culturale di tipo imprenditoriale e poco manageriale
Opportunità:
- possibilità di aumentare la nascita di imprese hi-tech, grazie agli incubatori
- possibilità di crescita ulteriore del settore grazie anche al traino del settore pubblico
- possibilità di aggregazione tematica e/o settoriale attraverso cluster tecnologici.
Minacce:
- poche imprese investono in R&S, con conseguente difficoltà a competere sui mercati
internazionali.
Sistema del trasferimento tecnologico
Punti di forza:
-
centri diffusi su tutto il territorio regionale, con una particolare concentrazione nell’area
pisana e fiorentina
-
portafoglio qualificato di servizi per la crescita competitiva di sistemi di PMI, articolato e
differenziato
-
capacità di autonoma produzione di reddito
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 26
-
capacità di incidere positivamente sullo sviluppo economico del territorio attraverso risultati
tangibili in termini di nuove imprese, incremento del fatturato, livelli occupazionali ad alta
specializzazione, crescita dei livelli di collaborazione e cooperazione tra imprese e tra queste
e gli organismi di ricerca.
Punti di debolezza:
-
Centri ancora poco collegati in rete su obiettivi condivisi
-
livelli di sviluppo delle attività di servizio molto diversi
Opportunità:
- aggregazione di una offerta integrata di servizi in rete a supporto dello sviluppo innovativo di
PMI hi-tech.
Minacce:
- frazionamento di risorse, competenze ed infrastrutture su diversi obiettivi.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 27
• IL SETTORE ICT– Gli scenari di mercato
Il mercato mondiale nel settore ICT
Negli ultimi anni, la crescita del mercato ICT per grandi aree geografiche è stata pressoché
speculare rispetto a quella dell’economia, facendo registrare un’inversione di tendenza rispetto alla
situazione degli ultimi 2 anni.
L’area a maggior crescita è stata l’Asia – Pacifico, grazie all’ampliamento del numero degli
utilizzatori; l’Europa ha invece segnato un calo per l’andamento negativo delle telecomunicazioni; il
Nord America, grazie alla ripresa del mercato negli Stati Uniti, ha registrato una crescita rispetto al
2009.
Nel 2010 i tassi di crescita dei due principali segmenti del mercato (informatica e
telecomunicazioni) sono tornati ad allinearsi grazie all’introduzione di nuovi prodotti e servizi
“convergenti”.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 28
Grazie a queste dinamiche, e nonostante le incertezze dello scenario macroeconomico, l’ICT sta
continuando a diffondersi rapidamente nel contesto mondiale.
Il mercato ICT in Italia
In Italia, nel 2010 il mercato dell’ICT, rispetto ad altri Paesi europei, ha sofferto ancora a causa del
rallentamenti sia del mercato delle telecomunicazioni che delle caratteristiche interne del mercato
(la bassa propensione all’utilizzo dell’IT da parte delle piccole imprese, l’elevata età media della
popolazione e gli scarsi investimenti della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale).
Tuttavia nell’orizzonte informatico italiano vanno colti alcuni segnali precursori di domanda
innovativa in crescita: la tenuta del comparto software; l’aumento della componente
innovativa dei servizi di telecomunicazioni, che alimenta la domanda di nuove tecnologie
informatiche; il mercato del cloud computing
(così come HPC, virtualizzazione,...) che
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 29
rappresenta un cambiamento di enorme portata, non solo per l’IT ma anche per le imprese, il
sistema produttivo e la Pubblica Amministrazione di un intero Paese.
Inoltre, uno degli ambiti di maggior evoluzione nei prossimi anni sarà rappresentato dai servizi e
delle applicazioni che rientrano nell’area dell’Internet delle cose (IoT, Internet of Things) o
Web 3.0, come l’interazione tra mondo fisico, virtuale e digitale. L’impatto che lo IoT sta avendo, e
avrà ancor di più nei prossimi anni, sui servizi e sui modelli di business del mondo ICT è
determinato principalmente dalla sua pervasività, come di seguito rappresentato.
Ambiti applicativi dell’Internet delle cose
Fonte: European Center on IOT, Vision and Challenges for Realising the Internet of Things, 2010
Lo scenario dei servizi e delle applicazioni IoT delinea un mercato molto ampio e di grande
interesse per i principali player dell’ICT, che si propongono sia come integratori di servizi sia come
fornitori di piattaforme abilitanti.
In Italia, tra le città che hanno avviato i primi servizi basati su tecnologie IoT si segnala anche una
città toscana (Prato), nell’ambito dei trasporti e dell’illuminazione pubblica.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 30
Il mondo digitale, basato su una sempre maggiore integrazione fra infrastrutture avanzate di TLC
e innovazione IT, è stato investito in questi ultimi anni da un profondo cambiamento tecnologico la
dimensione e gli ambiti del quale sono schematizzati di seguito, sia in relazione al contesto
internazionale che nazionale.
Anche se l’Italia sconta un ritardo complessivo nel processo di digitalizzazione rispetto alle medie
dell’Ue27, come evidenziato dal Digital Agenda Scoreboard, al suo interno si rilevano importanti
disparità territoriali.
In relazione alla Regione Toscana, come si evince dal quadro seguente, si evidenzia un buon
posizionamento nel panorama nazionale rispetto agli indicatori ICT relativi ai cittadini e alla
Pubblica amministrazione, superiori alla media nazionale. Il processo di digitalizzazione nel sistema
imprenditoriale, seppur stia progressivamente crescendo, non è ancora così diffuso.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 31
• LA FILIERA DELLA ROBOTICA7 - Gli scenari di mercato
La Robotica è un ambito multidisciplinare e con campi applicativi potenzialmente illimitati ed è una
combinazione sinergica di molte discipline ingegneristiche. La catena del valore risulta
estremamente frammentata e la produzione del robot è spesso solo una parte minore del valore
della soluzione complessiva. Negli ultimi 50 anni la robotica ha avuto uno sviluppo vertiginoso, a
7 Progetto «Le filiere scientifico-tecnologiche di eccellenza in Toscana» - La filiera della Robotica in Toscana, Toscana Promozione e
Istituto di Management Scuola Superiore Sant’Anna - Marzo 2011
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 32
partire dalla realizzazione di robot in grado di svolgere compiti nelle produzioni manifatturiere, fino
ad arrivare a quella che viene definita robotica di servizio rivolta cioè al servizio dell’uomo.
Il mercato mondiale della robotica- Fonte: World Robotics 2010 (riferito all’anno 2009)
Robotica industriale
-Il settore di utilizzo prevalente è quello dell’automotive
- > 60 mila robot industriali installati nel mondo
- Valore delle vendite di robot industriali: US$3,8B
Robotica di servizio
-
Prevalgono le applicazioni nel campo della difesa e ambientale
-
76,6 mila robot di servizio per uso professionale, per un valore delle vendite di US$13,2B
-
5,6 milioni di robot venduti per uso domestico e 3,6 milioni per uso personale
Le statistiche dell’International Federation of Robotics relative ai primi nove mesi dell’anno 2010
evidenziano un volume di vendite di robot industriali di entità doppia rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente.
Secondo i dati elaborati da TEHAmbrosetti (fonte: IFR Statistical Department) il valore di mercato
previsto per il 2015, senza considerare quello realizzato dall’indotto del settore (software, sistemi
di ingegneria, ecc.) è pari a 40 Mld di euro con una crescita esponenziale della quota generata
dalla robotica di servizio.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 33
Il settore mondiale della produzione di robot è dominata in gran parte da fornitori giapponesi, , ma
l’Europa e gli USA hanno a loro volta alcune imprese di rilievo.
Una sintesi dello sviluppo futuro dei segmenti di mercato nella robotica, per possibile applicazione
è raffigurato nel grafico seguente.
Dall’analisi di queste previsioni risulta evidente che:
-
nella robotica industriale, in particolare per ciò che riguarda le grandi imprese, l’uso dei robot è
già nella sua fase massima di sviluppo.
-
riguardo al segmento della robotica professionale, le applicazioni si trovano in una fase di
sviluppo e la massima espansione dovrebbe realizzarsi entro il 2015.
-
l’agricoltura e la preparazione del cibo, rappresentano il nuovo segmento “industriale” della
robotica, che richiede lo sviluppo di competenze nel campo della sensoristica organica e tattile.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 34
-
i robot per l’assistenza e ad uso domestico, l’ingresso nel mercato di massa è atteso dopo il
2015.
-
lo sviluppo del mercato dei robot chirurgici dovrebbe avvenire intorno al 2020.
-
infine, riguardo ai robot da strada, , la previsione di un mercato affermato e completamente
sviluppato si riferisce a dopo il 2020.
Nel periodo 2007-2010 l’Unione Europea ha raddoppiato gli investimenti (circa 400 milioni di Euro)
per la ricerca europea nel campo della robotica.
L’Italia si trova in una situazione di “vantaggio” competitivo nel contesto europeo:
-
è al secondo posto dopo la Germania, per la robotizzazione del settore manifatturiero
-
ha una tradizione affermata nella meccanica avanzata e nella meccatronica
-
è sede di alcune imprese industriali di rilievo internazionale nel campo della robotica
industriale.
-
La Toscana si colloca al terzo posto per numero di imprese e addetti.
In Toscana esiste una tradizione consolidata nell’ambito dell’automazione industriale applicata ai
settori automotive, cartario e tessile, che ha favorito lo sviluppo di un settore attivo nella robotica
industriale.
Sezione A2
riferimento Logiche ed
obiettivi strategici di
distretto
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 35
Sui Distretti Tecnologici in Toscana
L’iniziativa relativa ai Distretti Tecnologici (DT) in Toscana, all’inizio della seconda decade degli
anni duemila, risulta di particolare rilevanza. In particolare, la Toscana è stata più volte descritta
come una “regione di mezzo”, a livello nazionale, che si pone, tra gli altri, due obiettivi collegati
all’innovazione e alle nuove tecnologie.
Il primo è quello di dare vita ad un virtuoso “effetto di compensazione”, nell’ambito del quale
l’inevitabile – ancorché non auspicabile – calo occupazionale dell’industria più tradizionale viene
compensato dalla crescita dei settori economici a maggiore contenuto innovativo. Il secondo è
quello di valorizzare maggiormente gli asset scientifico-tecnologici della regione per innescare un
processo di catching up rispetto alle più avanzate regioni d’Italia e d’Europa, proprio facendo leva
sui settori a maggiore contenuto di tecnologia e innovazione.
In particolare, i Distretti Tecnologici – in Italia e all’estero – sono normalmente intesi come
iniziative spontanee, ma più spesso il risultato di specifiche azioni di policy, con l’obiettivo di “fare
sistema”. In essi viene infatti utilizzato come elemento di aggregazione non solo uno specifico
territorio (regionale o sub-regionale), ma soprattutto uno specifico settore/comparto/filiera
scientifico-tecnologico.
L’obiettivo è infatti quello di generare crescita economica attraverso l’integrazione e il
rafforzamento delle azioni di una serie di soggetti operanti nello stesso comparto o in comparti
affini.
Nel caso della Toscana, dove gli interventi e gli attori nel campo dell’innovazione sono
particolarmente numerosi e in molti casi di elevata qualità e impatto, l’obiettivo dei Distretti
Tecnologici è anche quello di “aggregare”, mettere in rete, evitare duplicazioni, unire gli sforzi,
creare discontinuità positive rispetto alle situazioni esistenti.
Obiettivo della politica dei Distretti Tecnologici in Toscana è quindi quello di rafforzare una delle
leve della competitività dell’economia della Toscana, e cioè quella che è collegata/ basata su
specifici “filoni” scientifico-tecnologici. La Toscana non è tra le primissime regioni d’Italia in termini
di presenza di imprese ad alta tecnologia, né in termini di adozione delle nuove tecnologie, ma
occupa una posizione intermedia. Esistono alcune presenze di rilievo, sia tra le imprese grandi che
tra quelle medio-piccole, ma ciò che viene spesso citato è che si tratta di una regione che
“esporta” conoscenza scientifico-tecnologica.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 36
Ora, sebbene una regione possa senz’altro basare la propria competitività sulla vendita di flussi di
conoscenza, vale senz’altro la pena puntare anche sull’obiettivo di intensificare la portata dei flussi
di conoscenza scientifico-tecnologica che, invece di essere assorbiti da soggetti extra-regionali,
vengano utilizzati con profitto da soggetti localizzati in Toscana.
Obiettivo dei Distretti tecnologici toscani è quindi quello di irrobustire l’attuale occupazione basata
sull’high-tech e sull’innovazione, generarne di nuova, attrarre investimenti, fare crescere le imprese
attuali, generarne di nuove, valorizzare le eccellenze della ricerca scientifica, ecc. Il tutto, non a
360°, ma su ambiti specifici quali i Distretti Tecnologici individuati a livello regionale, sia in termini
di spinta alla crescita e competitività del sistema produttivo toscano che di innalzamento della
qualità della vita dei cittadini e delle comunità di persone. Da qui possono nascere riconoscibili
eccellenze da esportare, non solo in termini di conoscenza ma di benefici finali.
Sul Distretto Tecnologico ICT e Robotica
Il Distretto tecnologico ICT e robotica è evidentemente molto importante per la Toscana perché:
- l’ICT è un “comparto” pervasivo e trasversale a tutto il sistema economico, in grado quindi di
dare vita a processi di crescita all’interno dell’ICT in senso stretto, ma anche di generare effetti
positivi indiretti sui settori “adottanti”;
- i comparti dell’ICT e della robotica sono tra quelli per i quali si prospettano le maggiori possibilità
di crescita a livello internazionale nei prossimi anni;
- sull’ICT e sulla robotica effettivamente la Toscana ha un vantaggio competitivo rispetto ad altre
regioni italiane e straniere. Infatti, la Toscana e in particolare l’area pisana è il luogo di nascita, la
culla dell’informatica in Italia e vanta tuttora presenze di particolare rilevanza. La Toscana può
attualmente vantare la presenza di laboratori di ricerca e di imprese che rappresentano lo stato
dell’arte a livello internazionale in ICT, anche per quanto riguarda la robotica, sia in quella più
avanzata con applicazioni nei settori della sanità e della riabilitazione, che in quella più legata
all’automazione industriale.
Obiettivi del Distretto ICT e Robotica toscano
Il Distretto tecnologico ICT e Robotica toscano non può accontentarsi di rappresentare una mera
piattaforma aggregativa di iniziative già in essere. Non può cioè rappresentare un progetto in cui
tutti i soggetti rilevanti “solamente” si incontrano, per fare massa critica, minimizzare le
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 37
duplicazioni e aumentare la propria visibilità. Piuttosto, il Distretto Tecnologico deve ambire a
generare una netta discontinuità positiva rispetto al passato, in termini di visibilità, attività,
rilevanza e cioè, in sintesi, nella produzione di ricchezza, nell’occupazione qualificata e nella
sostenibilità nel tempo.
Questo Distretto Tecnologico può porre le basi per creare un nuovo futuro della Toscana, per
contribuire allo sviluppo dell’Agenda digitale e auspicabilmente per creare valore anche per il
Sistema Paese. Infatti, se l’ICT e Robotica rappresenta un driver fondamentale per il futuro della
Toscana, il Distretto tecnologico ICT e Robotica toscano dovrà rappresentare un fattore cruciale
per il futuro dell’ICT e Robotica a livello nazionale ed oltre.
Anche perché la Toscana parte da livelli che sono di eccellenza per quanto riguarda la ricerca e di
livello molto buono per quanto riguarda il sistema delle imprese.
E’ dunque necessario da subito individuare per il Distretto Tecnologico alcuni obiettivi “faro” che
caratterizzeranno chiaramente la prima fase di vita del distretto. Questi devono essere obiettivi alti,
concreti, trasversali, in grado di includere/valorizzare la maggior parte delle competenze esistenti.
Si devono inoltre individuare obiettivi “costellazione” in grado di raccogliere altre eccellenze più
verticali e probabilmente parcellizzate.
Ma vediamo quali sono i tre principali assi attraverso i quali pensiamo che possa sviluppare le
proprie attività il Distretto tecnologico ICT e Robotica toscano.
I tre assi del Distretto tecnologico ICT e robotica toscano
Il Distretto tecnologico ICT e Robotica svolgerà attività nell’ambito di tre assi/driver di attività:
1-Aumento della competitività del sistema economico regionale, con prospettive di
impatto anche sulle aziende nazionali, declinato in due sub obiettivi.
Questo obiettivo comprende lo sviluppo e l'impiego di tecnologie dell'informazione, della
comunicazione e della robotica per la modellazione, la trasformazione e il miglioramento dei
processi nella manifattura e nei servizi, nella logistica e nella sicurezza, e per la creazione di nuovi
servizi e nuove imprese.
1.a - Rafforzamento e crescita delle imprese high-tech e/o innovative
Rafforzamento e crescita del sistema di imprese high-tech e/o innovative che già operano in
Toscana in questi comparti, stimolando al contempo la nascita di nuove imprese. Sappiamo che ne
esistono molte, ma siamo convinti che ne potrebbero esistere molte di più e che soprattutto
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 38
sarebbe desiderabile che queste fossero mediamente più grandi (=più occupazione qualificata) e
mediamente più impegnate sui mercati internazionali (soprattutto quelli in crescita, tipo Bric).
Questi risultati desiderabili possono essere ottenuti grazie allo spontaneo dinamismo del sistema
(cioè: le imprese migliorano, nuovi imprenditori nascono, ecc.), ma possono anche essere “indotti”
e stimolati attraverso le attività del Distretti Tecnologico, che in particolar modo cercherà di
mettere le imprese high-tech nelle condizioni di attingere alle migliori risorse (umane e risultati di
ricerca) disponibili, non necessariamente solo in Toscana, di aumentare e qualificare la loro
presenza sui mercati internazionali, di facilitare l’accesso a strumenti finanziari per la crescita, ecc.
Il rafforzamento e la crescita di queste imprese dipende anche da idonee attività di comunicazione
“di sistema” (tipo comunicazione sulle dotazioni high-tech dell’area, sulle dotazioni infrastrutturali
adeguate allo start up ed accelerazioni di imprese hi tech, sulle piattaforme di servizi avanzati).
Questo secondo obiettivo, in sintesi, si traduce in “imprese ICT e robotica più numerose e più
robuste”.
Le possibili azioni da intraprendere:
-
mettere a sistema infrastrutture di innovazione e trasferimento tecnologico che già sono nella
regione, per supportare le imprese, in particolare PMI, in percorsi di crescita sui mercati;
-
definire e sviluppare strategie e strumenti per fondare le condizioni opportune a facilitare lo
sviluppo sul mercato delle imprese l’high-tech,
-
potenziare ulteriormente, in particolare in alcuni territori, gli strumenti per la nascita di nuove
imprese high-tech;
-
facilitare l’accessibilità ai risultati del sistema della ricerca e alle informazioni relative all’alta
formazione presente in Toscana;
-
sviluppare azioni congiunte di R&S e di TT fra organi di ricerca, soggetti d’integrazione ed
imprese high-tech;
-
progettare lo sviluppo di laboratori congiunti fra enti di ricerca e industrie high-tech;
-
definire e sviluppare azioni strutturate di scouting tecnologico tra GI e PMI e tra imprese e OR;
-
supportare la pubblica amministrazione nel processo di ammodernamento, attraverso
l’adozione di soluzioni high-tech che possano fungere anche da veicolo per promuovere la
Toscana come regione ad alta tecnologia;
-
facilitare la crescita dimensionale anche tramite facilitazioni per l’accesso al mondo del credito
e della finanza specializzato in investimenti in aziende high-tech;
-
accelerare i processi di collaborazione e di scambi di competenze e personale, tra Centri di
Ricerca e imprese del territorio;
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 39
attrarre risorse finanziarie, anche fuori regione, finalizzate allo sviluppo di progettualità
-
congiunta e alla formazione manageriale;
attrarre investimenti nazionali e internazionali di imprese che intendano insediarsi in Toscana
-
per poter collaborare “in prossimità” con i nostri Centri di Ricerca, imprese hi tech, Parchi
tecnologici;
promuovere la costituzione di cluster tecnologici settoriali e tematici (organi di ricerca, centri di
-
TT, imprese).
Per misurare il raggiungimento di tale obiettivo si potranno prendere a riferimento gli indicatori di
seguito evidenziati:
-
numero (e aumento) delle imprese high-tech in specifici settori;
-
crescita occupazionale e dei livelli di fatturato delle imprese high-tech;
-
numero di nuove imprese e livelli di crescita;
-
numero di contratti tra PMI e OR e tra GI e PMI;
-
numero di nuovi prodotti, processi e servizi come risultato collaborazione;
-
numero di brevetti ceduti sul mercato
-
numero di imprese “arrivate” nell’area;
-
percentuale export delle imprese high-tech;
-
percentuale di laureati (e dottori di ricerca) presso le imprese high-tech.
1.b - Aumento della competitività delle imprese dei settori produttivi tradizionali
Un ineliminabile obiettivo per il Distretto Tecnologico ICT e Robotica, è quello di aumentare la
competitività delle imprese toscane che non operano a livello high-tech e/o che non operano in
modo specifico in settori ICT e Robotica ma che comunque hanno il potenziale e/o la forte
volontà di crescere facendo leva sull’innovazione sviluppata in ICT e robotica. A queste imprese, il
cui percorso di crescita dipenderà dalla capacità di assorbimento che riusciranno a predisporre, il
Distretto Tecnologico creerà le condizioni affinché chi voglia possa attingere al meglio disponibile,
sia presso le università che presso le imprese stesse ed offrirà la possibilità di entrare in contatto
più facilmente sia con imprese high-tech e non, con i centri di ricerca ed i Parchi tecnologici, in
modo che da poter acquisire le conoscenze, le tecnologie, i servizi innovativi necessari alla
crescita.
Anche secondo il paradigma dell’Open Innovation, queste imprese possono acquisire dall’esterno
la conoscenza scientifico-tecnologica che ritengono utile per il loro sviluppo. Si può trattare sia di
conoscenza quasi pronta per l’uso e/o di risultati che necessitano di ulteriori attività di sviluppo.
In entrambi i casi, il Distretto Tecnologico può fornire servizi utili alle imprese che vogliano
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 40
intraprendere un percorso di innovazione che comunque sarà inevitabilmente rischioso e
comporterà investimenti cognitivi e finanziari da parte delle imprese stesse.
Un percorso di questo tipo si rivela particolarmente vantaggioso: si traggono benefici dall'uso
altrui della propria "proprietà intellettuale" e si compra la "proprietà intellettuale" altrui dopo aver
migliorato il proprio modello di "business innovation".
Le possibili azioni:
- mettere a sistema infrastrutture di innovazione e trasferimento tecnologico che già sono nella
regione, per supportare le imprese, in particolare PMI, in percorsi di crescita innovativa;
- azioni di sensibilizzazione e di formazione manageriale, tese a mettere l’ICT e la robotica come
priorità strategiche per il business del futuro;
- definire e sviluppare azioni strutturate di scouting tecnologico tra GI e PMI e tra imprese e OR;
- incrementare l’accessibilità alle informazioni relative al sistema della ricerca industriale
(pubblica e privata) e all’alta formazione presenti in Toscana;
- progettare azioni R&S e di TT in modo congiunto fra enti di ricerca, Parchi tecnologici e gruppi
misti di imprese non-high-tech ed high-tech, anche tramite lo sviluppo di laboratori congiunti,
e progetti ricerca regionali, nazionali e internazionali.
I possibili indicatori:
- numero di contratti tra imprese e OR e tra GI e PMI;
- numero di nuovi prodotti lanciati sul mercato come risultato collaborazione;
- numero di brevetti ceduti;
- crescita dei livelli occupazionali e di fatturato;
- incremento dei livelli occupazionali ad elevata qualificazione;
- aumento della percentuale export.
2 - Il miglioramento della qualità della vita
Questo obiettivo si focalizza sulla vita dei cittadini, per porli in grado di trarre tutti i possibili
vantaggi dall'impiego pervasivo delle nuove tecnologie, in particolare in quelle d’interesse del
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 41
Distretto nella salute, nell’assistenza, nell'istruzione, nella vita domestica e cittadina, nel tempo
libero, nei trasporti, nella difesa e controllo dell'ambiente, nella salvaguardia del patrimonio
culturale. Grazie alla visione globale che il Distretto potrà offrire, sarà possibile perseguire questi
obiettivi considerando in modo integrato gli importanti aspetti sociali, etici, energetici, ecoambientali e di sicurezza.
E tutto questo in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda digitale italiana8, di seguito articolati, ed in
linea con gli asset identificati come prioritari per una possibile ed auspicabile Agenda regionale
digitale in Toscana:
-
realizzazione delle infrastrutture tecnologiche e immateriali al servizio delle comunità intelligenti
(smart communities), finalizzate a soddisfare la crescente domanda di servizi digitali in settori
quali la mobilità, il risparmio energetico, il sistema educativo, la sicurezza, la sanità, i servizi
sociali e la cultura;
-
promozione del paradigma dei dati aperti (open data) quale modello di valorizzazione del
patrimonio informativo pubblico, al fine di creare strumenti e servizi innovativi;
-
potenziamento
delle
applicazioni
di
amministrazione
digitale
(e-government)
per
il
miglioramento dei servizi ai cittadini e alle imprese, per favorire la partecipazione attiva degli
stessi alla vita pubblica e per realizzare un’amministrazione aperta e trasparente;
-
promozione della diffusione di architetture di cloud computing per le attività e i servizi delle
pubbliche amministrazioni;
-
utilizzazione degli acquisti pubblici innovativi e degli appalti pre-commerciali al fine di stimolare
la domanda di beni e servizi innovativi basati su tecnologie digitali;
-
infrastrutturazione di ultimo metro per favorire l’accesso alla rete internet in grandi spazi
pubblici collettivi quali scuole, università, spazi urbani e locali pubblici in genere;
-
investimento nelle tecnologie digitali per il sistema scolastico e universitario, al fine di rendere
l’offerta educativa e formativa coerente con i cambiamenti in atto nella società.
Asset prioritari per un'Agenda regionale digitale in Toscana: la banda larga, il cloud computing e
l’open data9:
Banda larga
Oggi la banda larga è fra i 7 e i 10 megabit ma la copertura non è completa. L'Europa ci chiede
entro il 2013 di realizzare una banda larghissima a 30 megabit, considerando che una penetrazione
della banda larga di 10 punti percentuali genera una maggiore crescita del Pil tra lo 0,9 e 1,50%.
Open Data e Servizi Digitali
8
art. 49 del decreto sulle semplificazioni.
9
La Repubblica 13 gennaio 2011 – Laura Montanari
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 42
La banda larga permetterà di migliorare l'efficienza e l'efficacia dei servizi telematici offerti ai
cittadini. E' però importante sottolineare che le sole infrastrutture, non sono sufficienti per
migliorare la vita dei cittadini: occorre infatti investire per offrire servizi informatici, per integrare i
vari database e rendere disponibili tutte le informazioni in modo integrato.
Smart City
Le smart city possono offrire contenuti utili per i cittadini veicolandoli tramite smartphone o tablet:
servizi sulla città, ausilio al turista, al disabile. L'importante sarà disporre di open data, cioè di
informazioni aperte per uso applicativo.
Broadcasting e Wireless facile
Bisognerà semplificare al massimo le procedure perché soltanto così i contenuti digitali saranno più
fruibili dalle città.
Le possibili azioni:
- definizione di piattaforme e modalità di cooperazione tra soggetti diversi per la condivisione
delle priorità e l’armonizzazione degli strumenti in ottica di filiera;
- azioni di sensibilizzazione del cittadino all’accoglienza di servizi di nuova generazione volti al
miglioramento della qualità della vita della persona e della collettività;
- azioni sul nostro distretto per l'acquisizione di tecnologie ICT abilitanti ai domini applicativi
identificati dal distretto tecnologico e dagli altri distretti, orientati ai servizi alla persona, alla
cultura e all'e-government cittadino-centrico
- attività di animazione e diffusione territoriale
- percorsi formativi PA, cittadini, sistema scolastico per la conoscenza ed impiego delle nuove
tecnologie
- promozione di cluster tecnologici per aggregare l’offerta tecnologica.
I possibili indicatori:
- benchmarking tra i servizi suscettibili di incrementare il livello di qualità di un territorio
attraverso l’impiego di nuove tecnologie.
- la conseguente rilevazione del livello di soddisfazione dei cittadini.
3 - Messa a sistema delle componenti del sistema di ricerca, innovazione e
trasferimento tecnologico toscano
Questo terzo obiettivo deriva dall’analisi puntuale svolta, proprio nell’ambito della definizione del
presente PSS, in cui si conferma una concentrazione unica a livello nazionale di ricercatori in
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 43
quest’area, dalla presenza di una serie di soggetti che si sono dimostrati efficaci nel Trasferimento
Tecnologico (Incubatori e Poli/Parchi tecnologici, Consorzi), e dalla presenza di un denso
ecosistema di imprese high-tech nei comparti dell’ informatica, delle comunicazioni, dei sistemi
embedded, delle macchine utensili e della meccanica “intelligente”, dei trasporti, dei beni culturali,
della sicurezza, e delle applicazioni nel campo biomedico e bioinformatico, nella gestione ed
ottimizzazione dei processi di produzione, che per la loro dimensione medio-piccola possono
fornire, in alcuni casi meglio di altri soggetti più grandi, la vivacità e la velocità necessarie per
impiegare i risultati di ricerca e innovazione nella realizzazione di nuovi servizi, nuovi prodotti, ma
anche nuovi modelli d'impresa.
Se è vero che la vera risorsa economia preziosa per il futuro è la conoscenza scientifica e
tecnologica e se è vero che la Toscana può vantare centri di ricerca scientifica di eccellenza, allora
esistono ampi margini di miglioramento per questa regione. Più precisamente, non si fa qui
riferimento ad un miglioramento delle performance del sistema della ricerca ed innovazione di per
sé. Infatti, anche se numerosi studi dimostrano che la qualità della ricerca ha un’importanza
fondamentale ai fini del buon esito dei processi di trasferimento verso le applicazioni industriali, qui
non si sta ponendo l’aumento delle performance del sistema della ricerca (più numerose e migliori
pubblicazioni) come un obiettivo rilevante in sé. Piuttosto, si sta facendo riferimento ad una serie
di ricadute di tipo economico molto concrete che sono legate alla qualità del sistema della ricerca e
alla capacità del sistema territoriale di fare maggiormente leva su tali capacità per ottenere risultati
desiderabili dal punto di vista economico a livello territoriale.
Vengono qui pertanto incluse anche le azioni per rendere il DT più “forte”, ma anche per renderlo
più visibile, comprensibile e apprezzabile a livello nazionale e internazionale. Infatti, la Toscana e
l’area pisana in particolare già godono di un discreta notorietà a livello nazionale e internazionale
in campo ICT e Robotica, ma riteniamo che tale notorietà sia ancora inferiore rispetto alle
dotazioni esistenti e soprattutto rispetto al potenziale che può essere ancora espresso.
Questa attenzione alla comunicazione e all’immagine che all’esterno viene percepita non deve
essere intesa come una mera vanità. Infatti, ottenere maggiore visibilità e migliorare l’immagine
della Toscana nei settori ICT-R, sia internamente che esternamente, genera ricadute economiche
positive. Per esempio, maggiore e migliore visibilità vuole dire anche maggiore “volume” di attività
scientifica e industriale, maggiore attrattività di cervelli e studenti, ecc.
La tesi di fondo - si ripete - è che le potenzialità e le realtà toscane (e pisane in particolare), sono
attualmente sotto-rappresentate. Nel senso che solo raramente emergono a livello nazionale e
internazionale come realtà al top, se non isolatamente (cioè, non come sistema). L’obiettivo è
invece farne un comparto molto visibile.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 44
Questo obiettivo in sintesi si traduce in “un sistema della ricerca più forte per dare luogo a risultati
economici a valere nel tempo”.
Le possibili azioni:
-
valorizzare il sistema della ricerca, innovazione e trasferimento toscani tramite opportuni
strumenti che consentano di utilizzare i risultati di ricerca e innovazione a vari livelli, ed in vari
domini applicativi, fra questi anche il marketing, la divulgazione e disseminazione scientifica, la
promozione, diffusione di casi di buona pratica, etc.
-
potenziare il sistema della ricerca, innovazione e trasferimento toscani tramite opportuni
strumenti (ad es. attraverso azioni di scouting tecnologico e brokeraggio brevettuale);
-
mettere a sistema le piattaforme tecnologiche disponibili presso gli organi di ricerca toscani, e
presentarsi in modo congiunto all’esterno;
-
rendere fruibili come sistema le piattaforme di servizio (formazione mamageriale, mercato,
finanza, internazionalizzazione, progettazione finanziata congiunta, etc) disponibili presso i
centri di TT toscani, e presentarsi in modo congiunto all’esterno;
-
realizzare azioni di armonizzazione fra le varie strutture di: ricerca applicata, trasferimento,
incubazione, job placement, brevettazione, offerta tecnologica, condividendone obiettivi, azioni
e risultati misurabili;
-
promuovere la costituzione di cluster tecnologici settoriali e tematici (organi di ricerca, centri di
TT, imprese);
-
operare come agenzia operativa a supporto delle politiche nazionali e regionali della ricerca e
rappresentare “l’infrastruttura” ICT-Robotica della ricerca nel territorio;
-
realizzare un piattaforma di sviluppo della ricerca ed innovazione da utilizzare come driver per
le industrie locali;
-
avvalersi di piattaforme tecnologiche nazionali ed internazionali per collegarsi alle frontiere
tecnologiche più avanzate;
-
sviluppare un modello organizzativo efficiente per la comunicazione scientifico-tecnologica nella
regione fra organi di ricerca ed industrie;
-
promuovere l’adozione di buone prassi dell’ICT-R nella PA Toscana affinché anch’essa diventi
fattore di competitività del sistema.
I possibili indicatori:
-
numero di spin-off create e loro crescita in termini occupazionali e di fatturato;
-
numero di imprese toscane (in particolare PMI) che stipulano contratti conto terzi con la ricerca
pubblica;
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 45
-
numero di brevetti ceduti sul mercato
-
numero di progetti di ricerca internazionali a conduzione Toscana o comunque partecipati da
enti e/o industrie Toscane
Sezione A3
riferimento Vocazione
locale, nazionale,
internazionale del distretto
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 46
Il Distretto ICT e Robotica nasce con una forte caratterizzazione nazionale ed internazionale, oltre
che locale, sia in relazione al sistema della ricerca sia ai sistemi del trasferimento tecnologico e
delle imprese. Nella presente sezione si riporta una sintesi di questa caratterizzazione, rimandando
per i dettagli alla sezione B1.
Gli enti di ricerca toscani vantano una serie di esperienze progettuali (nazionali e internazionali) e
relazioni con aziende prestigiose su tutta la filiera ICT e Robotica che costituiscono un certificato di
eccellenza e affidabilità sulle potenziali ricadute industriali delle tecnologie disponibili e sulle
possibili ricerche future. Al riguardo, sono stati analizzati una serie di parametri aggregati che
quantificano non soltanto la capacità dei ricercatori a svolgere ricerche di frontiera, e di profilo
internazionale, ma anche a intessere rapporti con centri di ricerca e soprattutto aziende prestigiose
(nazionali e internazionali) che svolgono la loro attività su tutta la filiera ICT e Robotica, ad attrarre
risorse pubbliche e private, nazionali e internazionali. Questi sono i presupposti sui quali si può
fondare la sostenibilità del Distretto ICT e Robotica e la sua affermazione a livello internazionale.
La ricerca toscana si colloca nelle primissime posizioni nazionali per quanto concerne l’attrattività di
progetti Europei di ricerca ed innovazione in tutti i settori scientifici. UniFI e UniPI sono nelle prime
10 posizioni per progetti Europei, alle quali si deve aggiungere UniSI e la Scuola S. Anna. Posizioni
che diventano ancora più interessanti se normalizziamo il numero di progetti, o il loro contributo
finanziario, per il numero di ricercatori presenti nelle varie strutture.
Ciò dimostra una capacità progettuale di altissimo livello, e un risultato che diventa ancora più
interessante se aggreghiamo le performance delle Università e delle Scuole Superiori toscane e lo
confrontiamo con le performance di altre regioni.
Si evince facilmente che la ricerca toscana presenta una capacità di attrarre finanziamenti EU che è
superiore a qualsiasi altra regione italiana. Un significativo contributo a questo quadro è fornito
proprio dal settore ICT e Robotica. Nel solo 2010, in Toscana, si contano oltre 150 progetti EU
attivi in questo settore, con un contributo pari ad almeno 38.5 mln euro, più di un centinaio di
progetti nazionali e regionali attivi, con un contributo di 12 mln euro.
La ricerca in toscana non è solo di frontiera, ma dispone di numerose collaborazioni industriali e di
laboratori pubblico-privati realizzati con il contributo delle aziende e operanti nel settore ICT e
Robotica, i cui dettagli sono indicati nella successiva sezione B1. Tutto ciò si traduce in circa 9 mln
di euro fatturati dagli organismi di ricerca su progetti conto terzi nel 2010 per il solo settore ICT e
Robotica e con aziende regionali, nazionali, ma soprattutto prestigiose multi-nazionali del settore
ICT e Robotica, dando evidenza della valenza internazionale della nostra ricerca.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 47
Di seguito si riporta una sintesi di alcuni “indicatori”, che a nostro avviso costituiscono un
“certificato di eccellenza” della vocazione locale, nazionale ed internazionale della ricerca
industriale svolta in toscana nel settore ICT e Robotica. Questi sono divisi in progetti europei in
corso, aziende regionali/nazionali/internazionali con cui esistono collaborazioni di ricerca
industriale, e brevetti e spin-off (per i dettagli si veda appendice sezione B2).
Università di Pisa
Dipartimento di Informatica. A oggi sono attivi 5 progetti EU con un contributo totale di 1.767
keuro, 8 progetti nazionali con un contributo totale di 698 keuro, e un fatturato conto terzi pari a
circa 965 keuro realizzati con aziende internazionali. Alcuni docenti sono anche autori di alcuni
brevetti internazionali posseduti da UNIPI o da aziende.
Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. Ad oggi sono attivi 9 progetti EU con un contributo
totale di 1.555 keuro, progetti nazionali con un contributo totale di 526 keuro, e un fatturato conto
terzi pari a 1.385keuro, realizzati mediante un’intensa attività di ricerca applicata e consulenza per
conto di aziende leader a livello nazionale ed internazionale. Negli ultimi quattro anni il
Dipartimento ha promosso la nascita di quattro aziende spin-off.
Il Centro IT. Oggi il Centro IT è “World Wide Competency Center for HPC” da Acer e ospita il
“Virtualization & Storage Lab” di Intel. Dalla sua fondazione il Centro ha collaborazioni con i top
player dell’ambito IT mondiale.
Il Centro “E. Piaggio” è un Centro Interdipartimentale dedicato alla ricerca interdisciplinare nella
Robotica e nella Bioingegneria e al trasferimento tecnologico verso l'industria della ricerca più
avanzata. Nel 2011 sono attivi 18 Progetti Europei, con entrate nel 2010 pari a circa 5.800 mln
euro esclusivamente da privati o Enti internazionali. Le collaborazioni del Centro con agenzie ed
industrie includono nomi di rilievo nel panorama nazionale ed internazionale. Il Centro ha un ampio
ventaglio di brevetti europei e internazionali, ed ha dato vita a numerosi spin-off industriali, oltre
ad avere aperto laboratori ed attività convenzionate con enti del territorio circostante.
Università degli Studi di Firenze
Dipartimento di Sistemi e Informatica Svariati gruppi di ricerca hanno collaborazioni con consorzi
nazionali come: CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni), CINI
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 48
(Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica). A oggi sono attivi 4 progetti europei per
un contributo totale di 2.095 keuro; progetti nazionali per un contributo totale di 66 keuro; attività
di trasferimento tecnologico per un contributo totale di
280 keuro. Rilevanti sono le relazioni
costruite con l’industria.
Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni che ospita il coordinamento del consorzio
nazionale CNIT. A oggi sono attivi 9 progetti EU con un contributo totale di 1.500 keuro, 4 progetti
nazionali con un contributo totale di oltre 400 keuro, e un fatturato conto terzi pari a circa 1.600
keuro con progetti industriali, dei quali circa 300 keuro internazionali. Rilevanti le relazioni costruite
con imprese leader a livello nazionale ed internazionale. Ha sviluppato inoltre alcuni brevetti e
svariati Spin-off.
Dipartimento di Energetica “S.Stecco”, presenta attività ICT e Robotica focalizzate sulla robotica,
nel settore industriale e per la tutela dei beni culturali e archeologici in campo marino, e nella
modellazione dei processi ed ottimizzazione. Una quota importante delle attività del Dipartimento
nel settore ICT-Robotica riguarda i sistemi di segnalamento ferroviario moderno, con contratti di
ricerca in essere per circa 1.5 MEuro. Il Dipartimento ha svariati progetti regionali ed europei
nell’ambito ICT-Robotica. I gruppi ICT-Robotica hanno relazioni importanti con l’industria.
MICC: Centro di Eccellenza Nazionale istituito nel 2000 dal Ministero per l’Università e la ricerca
presso l’Università degli Studi di Firenze per lo svolgimento di ricerche nel settore dei nuovi media
e dell’evoluzione delle normative giuridiche con l’evoluzione tecnologica e di Internet. Comprende
6 laboratori: Visual Media, Comunicazioni e Immagini, Software Engineering, Comunicazioni
Avanzate, Telecomunicazioni e elaborazione dei segnali, Media e Diritto. È inoltre sede del
Laboratorio del CNIT di Comunicazioni satellitari e cognitive. Il MICC è attivo nella progettazione
europea e nel trasferimento tecnologico attraverso importanti collaborazioni con l’industria.
Università degli Studi di Siena
Ad oggi sono attivi nel Dipartimento 9 progetti europei di cui 3 coordinati da docenti del
Dipartimento con un contributo totale di circa 1,3 Keuro, a cui si somma un fatturato di circa 1,5
Keuro per attività di ricerca applicata e consulenza per conto di Aziende regionali e nazionali. Negli
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 49
ultimi anni il Dipartimento ha promosso la nascita di sei aziende spin-off dell'Università di Siena
tutte attive nel settore ICT-Robotica.
Nel 2011 la componente ICT e Robotica del CNR ha potuto contare su un portafoglio di circa 190
progetti di ricerca del valore complessivo di oltre 40 Meuro ed una competenza 2011 di circa 11
Meuro. In particolare: 60 progetti cofinanziati dalla Commissione Europea, 30 progetti nazionali
(cofinanziati da ministeri o altri enti di ricerca), oltre 40 progetti regionali (cofinanziamento
regionale o di altro ente locale) e oltre 60 contratti o convenzioni con industrie. I progetti
cofinanziati dalla Commissione Europea rappresentano, in valore, circa il 55% dell’intero
portafoglio progetti.
ISTI fornisce servizi di valutazione e di certificazione di "terza parte" nell'area della tecnologia
dell'informazione, sia per il mondo industriale sia per la PA, mirati a promuovere il miglioramento
dei sistemi informatici con particolare riferimento ai processi software e ai loro prodotti.
Nel settore dell’Internet lo IIT cura, attraverso il Registro Italiano, la registrazione e gestione dei
nomi a dominio all’interno del ccTLD “it” (ISO 3166). I nomi a dominio registrati attualmente nel
ccTLD “it” sono oltre 2.000.000 e fanno capo a persone fisiche o giuridiche dei vari paesi
dell’Unione Europea. A seguito di tale attività lo IIT interagisce con circa 1.200 Registrar italiani e
stranieri.
IFAC ospita laboratori congiunti con imprese e vanta un numero notevole di accordi formali in
associazioni di scopo (> 200) accumulati nell’ultimo quinquennio con imprese attive in vari settori
manifatturieri.
Scuola Superiore di Studi e di Perfezionamento S. Anna
Robotica
I progetti di ricerca nazionali sono 16, finanziati per circa 2.8 mln euro. Il numero di progetti EU
attivi è 30, per un budget totale finanziato all’Istituto di circa 17 mln euro. L’istituto svolge una
intesa attività di trasferimento tecnologico, anche a livello territoriale toscano, con un fatturato
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 50
conto terzi pari a circa 1,2 Meuro i realizzato con aziende prestigiose. Una convenzione quadro con
ST-Microelectronics è stata firmata nel 2011 per lo sviluppo di un nuovo laboratorio congiunto con
sede a Catania per attività di formazione e ricerca nei campi della Micro-ingegneria, della
BioRobotica e degli Smart Systems. Tra le iniziative a livello territoriale sul TT ricordiamo il Piano
Strategico di Sviluppo della Valdera che ha fatto da apripista al finanziamento di due Centri di
Competenza in Valdera: uno sulla Robotica Industriale con centro a Pontedera e uno sulla Robotica
di Servizio con centro a Peccioli.
ICT
L’Istituto TeCIP, Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione.
La relazione con Ericsson nell’area delle Comunicazioni, è sancita da un accordo prolungato fino al
2014. Grazie a questa partnership, l’Istituto rappresenta il più importante centro di produzione
prototipale di apparati avanzati per la comunicazione in fibra ottica della multinazionale, azienda
numero uno al mondo per le comunicazioni wireless. I progetti di ricerca nazionali attivi sono 101,
finanziati per circa 3,9 mln euro. Il numero di progetti EU attivi è 26, per un budget totale
finanziato all’Istituto di circa 3,9 mln euro. L’istituto inoltre ha realizzato 2 laboratori congiunti in
Corea e Cina. L’istituto svolge una intesa attività di trasferimento tecnologico con un fatturato
conto terzi pari a circa 2,4 mln euro con progetti industriali realizzati con aziende prestigiose.
Scuola Normale Superiore di Pisa
All’interno della Scuola operano qualificati laboratori e centri di ricerca in diversi settori delle
scienze dure e delle scienze umanistiche, con articolate collaborazioni e partnership nazionali e
internazionali. Molti di tali laboratori e centri sviluppano competenze e progetti con significativi
contenuti di tecnologia dell'informazione e scienze computazionali, con possibili applicazioni ai
campi della medicina, dei beni culturali, di scienze della vita e della finanza quantitativa. Queste
attività hanno dato luogo a significativi contributi da parte della Regione Toscana, di Fondazioni,
Enti Pubblici (MIUR, CNR, INFN, ecc.) e Comunità Europea.
ALTRI CENTRI DI RICERCA
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 51
CUBIT rappresenta un cluster operativo nel settore delle telecomunicazioni con esperienze
concrete di collaborazione tra aziende e centri di ricerca finalizzate alla creazione di nuovi prodotti.
CUBIT ha sviluppato in collaborazione con gli enti soci e le imprese, circa 50 progetti tra Europei,
nazionali e regionali sui temi delle tecnologie delle telecomunicazioni e dell’internet delle cose,
creando circa 20 nuovi prodotti tecnologici “Made in Tuscany”. Inoltre CUBIT ha intrecciato
rapporti di collaborazione a livello internazionale.
Consorzio Pisa Ricerche
La ricerca viene condotta su progetti commissionati direttamente da aziende private o istituzioni
pubbliche, ma anche attraverso la partecipazione a programmi nazionali (Ministeriali e Regionali)
ed internazionali (Unione Europea). L’esperienza del CPR si può ben riassumere negli oltre 300
progetti attivati. Negli ultimi anni, grazie alla crescente esperienza e specializzazione delle Divisioni
e dei laboratori in alcun settori di applicazione, si è accresciuta notevolmente la collaborazione con
il mondo industriale, configurando sempre più CPR come centro di eccellenza per attività di ricerca
industriale. Oltre alle attività di ricerca commissionate dalle imprese, attualmente CPR ha in corso 7
progetti finanziati con fondi comunitari.
Per quanto riguarda il SISTEMA DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO, in termini generali si
riconosce che esiste un vincolo stretto tra le azioni e le strategie dei Centri di Servizio e
Trasferimento Tecnologico (CSTT) ed il territorio di riferimento. Questo stretto vincolo si esplicita
in particolare con azioni dirette ai soggetti (imprese, istituzioni pubbliche e private) che
appartengono al territorio per rispondere alle loro necessità competitive. Queste relazioni si
sviluppano in maniera differenziata a seconda degli ambiti e dei CSTT, ovvero esistono dei CSTT
che hanno rapporti più stretti con il territorio e sono per questo in grado più di altri di interpretare
le necessità delle imprese che in esso operano.
Questa affermazione, supportata dall’analisi dei risultati prodotti, è tanto più vera quanto più è
vicina la localizzazione fisica dei diversi soggetti al CSTT e si sta rafforzando ancor di più grazie
anche alle aggregazioni di imprese, organismi di ricerca e CSTT (tramite lo strumento dei cluster)
che si sono negli ultimi anni costituiti per valorizzare in termini industriali il know scientifico e
tecnologico locale, diventando in tempi rapidi eccellenze anche a livello nazionale ed
internazionale, e a quelle aggregazioni che si stanno costituendo nell’ambito dei Poli d’innovazione.
Supportare le imprese nel processo di crescita, vuol dire anche garantirgli una serie di servizi di
supporto per uscire fuori dai confini regionali per competere anche sui mercati internazionali. Sulla
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 52
spinta di questa necessità, negli ultimi anni, i CSTT che sono inseriti in qualificati network nazionali
ed internazionali, si sono attivati per implementare attività di scouting tra le PMI internazionali, tra
GI nazionali e multinazionali e PMI locali, iniziative di promozione e visibilità reciproca in forma
aggregata, sia in loco che all’estero, programmazione di attività congiunte con Toscana
Promozione ed altre collaborazioni e rapporti con imprese ed istituzioni nazionali ed estere.
E’ doveroso inoltre segnalare che all’interno di alcuni CSTT e nell’ambito del Polo d’innovazione ICT
e robotica sono presenti anche aziende multinazionali e/o aziende locali acquisite da gruppi
internazionali che per loro specifica mission già operano in contesti fortemente competitivi. Trattasi
di imprese di dimensioni maggiori che intessono rapporti a livello locale sia con il sistema della
ricerca che con PMI locali tecnologiche fortemente specializzate.
Polo Tecnologico di Navacchio
Di seguito, si riportano i risultati 2010 prodotti dal sistema Polo Tecnologico di Navacchio (PTN), in
tema di collaborazione tra imprese locali ed esterne e tra imprese ed Organismi di ricerca regionali,
nazionali ed esteri. Il tema delle collaborazioni si è progressivamente configurato come un
elemento propulsivo dell’efficacia della funzione svolta dal Polo Tecnologico di Navacchio ed una
delle principali motivazioni all’insediamento.
Collaborazioni Interne
La percentuale delle imprese che hanno collaborato con altre imprese del PTN è pari al 59% del
totale. In particolare, nel 2010 sono state registrate 91 collaborazioni (11% in più rispetto al
2009), di cui 19 hanno visto il coinvolgimento delle imprese incubate. Del totale delle
collaborazioni, circa il 70% è rappresentato da commesse, il 17,5% da progetti di R&S e il 7,6% da
altre attività. Queste collaborazioni interne hanno dato luogo a circa 50 tra nuovi prodotti, nuovi
servizi e nuovi processi.
Collaborazioni Esterne
La percentuale delle imprese che hanno collaborato con altre imprese esterne al Polo Tecnologico
di Navacchio è pari a circa il 63%. Nel 2010 sono state registrate in totale 185 collaborazioni
esterne, di cui 65 svolte dalle imprese incubate. Rispetto al totale delle tipologie di possibili
collaborazioni; il 68% ha avuto per oggetto commesse ricevute; il 15% progetti di R&S congiunti; il
13,5% commesse date ad altri, il restante 3% per altre attività. Queste collaborazioni esterne
hanno portato a 50 tra nuovi prodotti, nuovi servizi e nuovi processi.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 53
Le collaborazioni tra le imprese del Polo Tecnologico di Navacchio e gli Organismi di ricerca
Il 44,4% delle imprese del PTN ha collaborato nel corso del 2010 con università e centri di ricerca.
Nel 2010 sono state registrate 82 collaborazioni (il 5% in più rispetto al 2009) di cui:
25% dei casi sono arrivate unicamente dalle Università
29,1% unicamente dalle imprese
8,3% unicamente dagli Organismi di ricerca
8,3% dalle Università, imprese ed Organismi di ricerca contemporaneamente;
16,6% dalle Università e imprese contemporaneamente.
Dalla tabella che segue si nota che le imprese del PTN hanno sviluppato soprattutto collaborazioni
con l’Università di Pisa e con Università straniere: da questo dato si può evincere il carattere
internazionale, ma allo stesso tempo fortemente legato al territorio locale del PTN. Inoltre, è
importante notare che il 33,3% delle collaborazioni attivate con l’Università di Pisa sono state
attivate dalle imprese incubate nel PTN. I risultati di queste collaborazioni sono stati 7 nuovi
prodotti realizzati nel 2010.
Centro di Ricerca e Formazione sull’Innovazione Tecnologica e il
Trasferimento delle tecnologie (CERFITT) – Pontedera (PI)
Nel settore di interesse specifico in particolare, Pont-Tech ha collaborato con l’Università di Pisa
nella progettazione ed erogazione di corsi professionalizzanti rivolti a studenti dei corsi di laurea di
ingegneria informatica, contribuendo tra l’altro all’organizzazione di incontri con rappresentanti di
realtà aziendali comprensivi di servizi di intermediazione e raccordando tutte le attività con il
Programma Sviluppo Ricerca e Innovazione in Valdera.
Pont-Tech ha inoltre promosso vari progetti “tecnologici” con ricadute sul territorio locale come ad
esempio:
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 54
Progetto ESSETRE per la sperimentazione all’interno dell’area vasta PI-LI-LU dell’utilizzo di
simulazione e realtà virtuale nella informatizzazione delle operation industriali e del codesign,
nella movimentazione di merci e materiali e nel training per la sicurezza sul lavoro.
Progetto SINTEGES: supporto all’integrazione fra i sistemi di gestione aziendale di Piaggio SpA
e quelli dei subfornitori locali da realizzarsi attraverso l’abilitazione progressiva all’utilizzo di una
piattaforma informatica condivisa.
In ambito robotico Pont-Tech ha preso parte e ha promosso vari progetti, tra cui:
Progetto NEUROBOTICS (con varie Università italiane ed europee): ricerca su sistemi di
interfaccia tra il sistema nervoso umano e dispositivi robotici,
attività interdisciplinare tra
robotica e neuroscienza per lo sviluppo dei "Sistemi Bionici Ibridi".
Progetto ROBTILE (con Scuola Sant’Anna, Centro Ceramiche e la società Iris): realizzazione di
un sistema robotico mobile per la posa semi-automatica di piastrelle.
Progetto MILORDS – “Progetto strategico di ricerca” nel campo delle nuove tecnologie,
strumenti e apparecchiature per la diagnosi, la cura e la chirurgia.
Per quanto riguarda il sistema imprenditoriale hi-tech e nello specifico dei settori ICT e
robotica, la vocazione locale, nazionale ed internazionale, è stata analizzata sia in relazione alle
collaborazioni tra imprese e tra queste ed il sistema della ricerca (v. quanto sin qui evidenziato),
sia in relazione ai mercati di riferimento.
In relazione ai mercati di riferimento, le imprese high-tech censite dall’Osservatorio sulle imprese
toscane hi-tech (Scuola Superiore Sant'Anna e da Unioncamere Toscana - Indagine 2011)
mostrano complessivamente una quota di fatturato prodotta oltre i confini nazionali pari all’11,9%
(Fig. di seguito), con una quota prevalente di mercato nell’ambito della provincia di appartenenza.
Ciò
è
conseguenza
soprattutto
delle
piccole
dimensioni delle imprese toscane ad alta tecnologia
e della carenza di risorse umane e finanziarie da
dedicare a politiche di internazionalizzazione.
Andando nello specifico dei settori d’interesse del Distretto, in relazione all’ICT è verosimile
affermare che tale macrosettore è in linea con quanto sopra evidenziato per l’intero comparto hi
tech.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 55
Per quanto riguarda la robotica, in relazione alla composizione del mercato di sbocco, risulta il
seguente quadro, in cui si apprezza in particolare che oltre il 36% del fatturato viene prodotto oltre
il confine regionale ed il 28% sui mercati esteri, percentuali quindi più alte rispetto la media delle
imprese hi-tech.
Infine, si evidenzia una presenza modesta delle imprese toscane del settore ICT all’estero10.
L’analisi sin qui condotta con riferimento al sistema imprenditoriale, mette in evidenza la necessità
di supportare ed incentivare ulteriormente l’attività di internazionalizzazione delle imprese
attraverso forme di aggregazione settoriali/tematiche, in considerazione delle caratteristiche
10
L’internazionalizzazione tramite investimenti diretti esteri delle imprese della provincia di Firenze - Delocalizzazione produttiva da
problema a opportunità. Il caso dell’area fiorentina Irpet - Firenze, 27 gennaio 2006.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 56
intrinseche alle PMI, e veri e propri accordi con imprese estere per la costituzione di joint venture,
per la formazione di personale estero e la cessione/utilizzo di brevetti.
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Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 58
Sezione B
Caratteristiche del
sistema regionale della
domanda ed offerta di
ricerca ed innovazione
in relazione alle
tematiche del distretto
Sezione B1
Individuazione dei fabbisogni delle imprese
operanti nell’ambito regionale in materia di
innovazione per le materie e/o settori di
riferimento del distretto tecnologico
Le imprese della Regione Toscana dal punto di vista dei loro fabbisogni in ambito ICT e Robotica
possono essere suddivise in due gruppi: quelle operanti nel settore stesso che necessitano di
tecnologie innovative per aumentare la loro competitività sul mercato di riferimento, e quelle
operanti in tutti gli altri settori che necessitano di innovazione organizzativa per aumentare
tipicamente la produttività e l’efficienza.
Le aziende del secondo gruppo, incluse le grandi organizzazioni pubbliche, possono essere pensate
come beneficiarie di trasferimento tecnologico in modo indiretto ovvero tramite la collaborazione
con le aziende del primo gruppo.
Sono le aziende del settore ed in particolare le numerose PMI del territorio a rendere possibile un
TT capillare in grado di adattare le tecnologie abilitanti del settore alla realtà specifica dei diversi
settori produttivi tradizionali.
In questo senso la Regione Toscana può essere pensata come un territorio caratterizzato
principalmente dalla presenza della PA, di un tessuto manifatturiero a artigianale, dalla presenza di
un forte settore della valorizzazione turistica e non solo del patrimonio artistico e culturale, dalla
presenza di alcuni distretti industriali caratteristici (lapideo, auto motive, cartario, farmaceutico,
ferrotranviario).
Partendo da questo schema il lavoro di analisi del DT si è sviluppato su due assi: quello dell’analisi
dei domini applicativi trainanti per il settore di riferimento e un’analisi dei fabbisogni delle imprese
aderenti effettuata non singolarmente ma tramite un approccio di raggruppamento in insiemi
dotati di proprietà comuni detti appunto cluster.
Nelle due sezioni che seguono (B1.a e B1.b) sono riportate rispettivamente le prime valutazioni
effettuate sui domini applicativi di maggiore interesse e le prime risultanze dell’azione di
esplorazione diretta delle necessità delle aziende ottenuta tramite le prime riunioni dei cluster
effettuate.
A queste azioni va aggiunta un’altra azione relativa ad un’esplorazione diretta delle necessità di
alcuni raggruppamenti già esistenti e dotati di una propria strategia come ad esempio:
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 60
CUBIT
Tosslab
Toscana Spazio
e di altri che saranno oggetto del lavoro del distretto nei prossimi mesi.
L’obbiettivo è quindi quello di procedere ad un’indagine sull’interesse delle aziende a collaborare
tra loro e con gli OR sulla base di uno schema basato sui domini applicativi con un approccio
tendenzialmente top down e di integrarlo con uno schema di indagine dei fabbisogni delle singole
imprese o di interi cluster fatta sulla base dei domini e anche delle tecnologie abilitanti con un
approccio che è invece tipicamente bottom up.
Nell’analisi effettuata nella sezione B1.a è stato tenuto conto delle principali direttrici dell’ICT e
Robotica presenti nelle valutazioni di Agenda Digitale che sono in fase di elaborazione da parte del
Governo oltre che delle scelte strategiche fatte dalla RT in materia di distretti tecnologici pensando
anche ad una collaborazione stretta con gli altri Distretti ovvero quello delle Life Science, quello
delle Città sostenibili, quello delle Energie Rinnovabili e almeno in parte anche con quello del
Ferrotranviario.
Nell’analisi effettuata nella sezione B1.b sono invece riportati i primi risultati dell’azione di contatto
svolta dal Polo di Innovazione ICT e Robotica le cui attività sono in corso di integrazione con quelle
del DT.
Come far emergere la domanda di innovazione
Siamo convinti che una necessità primaria per valorizzare la crescita di competitività nelle piccole e
piccolissime imprese toscane, sia hi-tech che tradizionali, sia determinata dall’”emersione” e lo
sviluppo e della consapevolezza della domanda di innovazione. E’ questo uno dei punti critici storici
della vicenda produttiva italiana e toscana, che ha da sempre determinato uno dei fattori primari,
anche se non il solo, della difficoltà del rapporto tra ricerca e impresa.
Se tale considerazione è da ritenersi corrispondente alla realtà dei fatti, da ciò deriva una necessità
primaria di sviluppare azioni finalizzate a favorire la “fermentazione” e la conseguente crescita
della domanda da parte delle imprese toscane.
Conseguentemente il processo di TT, che vorremmo considerare in un’accezione più ampia del solo
assorbimento di tecnologia da parte dell’impresa, e cioè corrispondente anche ad una crescita di
“cultura imprenditoriale”, non può che avvenire attraverso un percorso definibile bottom-up, dove
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 61
si vengono ad instaurare relazioni fiduciarie tra l’impresa ed i soggetti che aiutano lo sviluppo di
tale processo.
Appare ovvio quindi, che in una logica processuale di questo tipo, sia del tutto superata
concettualmente perché di difficile attuazione, come i dati statistici attuali ci ricordano , una
condizione di relazione bilaterale diretta, e cioè domanda espressa dall’impresa, fornitura del
supporto tecnologico da parte dell’organismo di ricerca.
Nella stragrande maggioranza dei casi è necessario un “percorso” all’interno del quale si evidenzia
la necessità del ruolo di soggetti integratori ed aggregatori.
Aggregatori di piccole imprese, integratori tra le imprese e il mondo della ricerca.
L’efficacia e l’efficienza di questi modelli di integrazione e aggregazione può e deve essere
misurata sulla base di parametri di crescita di produzione di innovazione (brevetti, nuovi prodotti,
nuovi servizi) e crescita di competitività delle imprese interessate dal processo (crescita di
fatturato, addetti, ecc).
La valorizzazione dell’offerta tecnologica da parte degli organismi di ricerca
La valorizzazione attraverso lo sviluppo di un terreno molto più fertile produttivo per l’offerta di
tecnologie e di linee di ricerca applicata in grado di produrre concreti risultati nel sistema
produttivo toscano, vengono accelerate e favorite dallo sviluppo e della conseguente efficacia dei
processi prima descritti.
Tuttavia anche in questo caso, e cioè nel governare il processo di offerta di tecnologie e know-how
sarà necessario fare parzialmente ricorso alla dinamica “Bottom up”.
Ovviamente sarà indispensabile il mantenimento di una “libertà di offerta” indirizzata e sostenuta
anche dalla contaminazione di livello scientifico di alto profilo e scala internazionale che i nostri OR
toscani dovranno sempre più sviluppare, ma è al contempo necessario mutuare e modulare i
contenuti dell’offerta in rapporto alla domanda e al carattere del tessuto dell’impresa toscana sia
hi-tech che tradizionale.
Questa “regolazione” appare ai nostri occhi, anche il modo migliore di selezionare, nell’ambito delle
attività di promozione della ricerca applicata, quelle soluzioni più mature e idonee per essere
assorbite e divenire fattore di accelerazione nel mercato reale dell’innovazione toscana
Un altro fondamentale elemento di valorizzazione e qualificazione dell’offerta tecnologica è
rappresentata dall’intermediazione dell’offerta al mercato tradizionale da parte delle aziende hitech e degli spin-off universitari.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 62
E’ questo, a nostro giudizio, un segmento di attività, in corso di forte sviluppo da monitorare e
valorizzare molto di più di quando sia sin ora avvenuto. E’ infatti evidente come il percorso
OR azienda hi-tech/spin-off/lab congiunto piccola azienda manifatturiera
sia, per ciò che concerne l’assorbimento da parte di quest’ultima di soluzioni tecnologiche
innovative, un percorso “facilitato“ e molto più “friendly”, rispetto alla logica del contratto di ricerca
(rapporto diretto) che come vediamo in Toscana, nella fattispecie, è quasi inesistente
• B1a.I DOMINI APPLICATIVI
“Tra le cause del ristagno della nostra produttività vi è anche l’insufficiente utilizzo delle nuove
tecnologie ed è ormai un punto fermo, supportato da evidenze e stime accreditate da parte di
studiosi ed organismi internazionali, che la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione (ICT) che consentono lo sviluppo di un ecosistema digitale, è alla base del recupero
di produttività” (Considerazioni finali del Governatore della Banca d’Italia maggio 2011).
La principale caratteristica delle imprese ICT, come è noto, consiste nel portare sul mercato
innovazione con soluzioni ai problemi delle imprese. E' questo un effetto moltiplicatore riconosciuto
delle imprese ICT che, innovando se stesse, contribuiscono ad innovare i propri clienti.
Dobbiamo partire da quelli che sono i punti di forza esistente nella nostra regione quali Università,
centri di ricerca, aziende high tech ma, indipendentemente da quello che stiamo facendo, non si
può non partire da quelle tecnologie che abilitano la profonda trasformazione in atto dell'economia
mondiale e che ci consentono di presidiare il fenomeno innovando le nostre imprese (che per loro
natura vivono di mutamento costante) e nel fare ciò spingere all'innovazione anche i clienti delle
nostre imprese.
Per tutto questo si è scelto di esprimere le linee d’azione centrando l’attenzione su alcuni domini
applicativi anziché sulle tecnologie.
Queste linee d’azione consentiranno alle nostre imprese di sfruttare al meglio le tecnologie per
favorire una crescita economica intelligente inclusiva, sostenibile delle aziende ICT e al tempo
stesso, appunto, quella del bacino di utenza cui si rivolgono i loro servizi: cittadini e imprese.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 63
Nello stesso tempo, è stata operata una scelta dei domini applicativi sui quali operare al fine di
concentrare le risorse, massimizzare i risultati e l’impatto oggettivo su questi.
Tale scelta è stata operata nella logica della ricerca d’eccellenza territoriale, criterio questo che
caratterizza anche i piani europei nei quali la politica del “going local” vede protagonisti i territori
(regioni) nello sviluppo di ambiti applicativi vocazionali quali punti di forza e quindi a duplice
valenza:
- valorizzazione e crescita locale
- capacità di esportazione di modelli d’eccellenza
Considerando anche le linee e le più vocate iniziative in valutazione da parte del governo italiano
per la stesura dell’agenda digitale, due sono le linee di pensiero portanti:
- innalzamento della qualità della vita dei cittadini e valorizzazione del capitale toscano
(ambientale, artistico, sociale)
- fertilizzazione dell’ecosistema economico/produttivo toscano, con potenziali di impatto su quello
nazionale, e innalzamento della competitività delle imprese toscane e della loro capacità di
esportazione di modelli di eccellenza
I domini individuati, tra i tanti possibili, sono anche quelli che offrono il maggior potenziale di
sviluppo sia per le aziende del distretto che per le aziende destinatarie dei servizi forniti dalle
imprese del distretto.
Si è inoltre tenuto in debito conto la presenza, nella regione, di competenze adeguate e in grado di
essere velocemente trasferite al mercato consentendo il più rapido recupero di produttività e
competitività.
A questi scopi, sono stati identificati i seguenti domini applicativi:
1. eHealth
2. Cultural Heritage & Travel 2.0
3. Enhanced Society
4. Green Economy
5. Manufacturing 2.0
che descriviamo qui di seguito.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 64
1. eHealth
Keywords: Telemedicine, Mobile Health, Grid Organization, Robotic Assisted Surgery,
Web 2.0, Cittadino Empowered
Electronic Health Care o Salute 2.0 è il complesso delle risorse, soluzioni e tecnologie
informatiche di rete applicate alla salute e alla sanità in grado di mettere al centro il cittadino, il
miglioramento della cura della sua salute e l’ottimizzazione dei processi di gestione del
Sistema.
Riveste un ruolo sempre più importante la comunicazione semplice tra il cittadino/paziente e le
diverse figure professionali che si occupano di lui comprese le farmacie. Il settore, in cui la nostra
regione è ben posizionata per la riconosciuta efficienza degli interventi effettuati, è in una fase di
deciso sviluppo in considerazione anche dell’aumento dell’età anagrafica e lavorativa della
popolazione.
Focale è un approccio user centric, in cui interfacce tra il cittadino/paziente, i sistemi/servizi
offrono un’interazione più facile e naturale.
Nel processo di rinnovamento del rapporto tra istituzioni sanitarie e cittadino, lo scopo è
fornire indicazioni non solo in termini di contenuti informativi ma anche di servizi interattivi e
strategie comunicative on line comprese le attività di comunicazione in tema di tutela e
promozione della salute.
Il cittadino empowered è infatti un soggetto che comprende e sceglie, è un costruttore dei
propri stili di vita e un protagonista del proprio benessere, ed è pertanto un soggetto in grado di
interagire razionalmente e responsabilmente con il proprio ambiente di riferimento, ossia con il
sistema delle prestazioni sanitarie.
Inoltre, le applicazioni derivanti dalla nuova generazione di dispositivi intelligenti integrati con
materiali micro/nano-ingegnerizzati e bio-compatibili, aprono rilevanti possibilità di integrazione tra
medicina, ingegneria biomedica e bio-informatica con ricadute nel medio periodo sia
nell’innalzamento della qualità della vita sia nel sistema economico.
Ambiti primari di intervento:
- raccolta, registrazione e scambio dei dati del cittadino/paziente tra i vari soggetti del
Sistema, gestione e ottimizzazione delle procedure e delle relazioni tra le parti
- trattamenti a distanza e virtualizzazione del team di intervento attraverso la condivisione
remota degli stessi dati da parte di più soggetti professionali cooperanti
- interventi di chirurgia robotica tra istituti remoti
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 65
- accesso semplificato a informazioni medico-scientifiche per una più completa e semplificata
gestione della conoscenza
- monitoraggio in tempo reale dei parametri vitali tramite sistemi mobili, grazie ai dispositivi
indossabili di monitoraggio delle viariabili fisiologiche della persona
- grid computing per la raccolta, l’elaborazione e la gestione di grandi quantità di dati eterogenei
2. Cultural Heritage & Travel 2.0
Keywords: Augmented Reality, Virtual Reality, Sharing Experience, Social Media
Marketing, Web 2.0
L’ambiente, i beni culturali e il turismo insieme sono per il nostro Paese un driver di crescita. La
Toscana in particolare ne rappresenta un’eccellenza sia in termini di capitale primario, che di azioni
intraprese e di capacità di valorizzazione. La domanda di soluzioni innovative in questo senso è alta
e il suo appagamento porta ad un innalzamento provato della potenzialità attrattiva nel breve
periodo.
La vocazione da parte delle tecnologie internet ai mutamenti sociali e favorenti di questi stessi,
l’elevata domanda di esperienza immersiva e completa, stanno facendo del turismo uno degli
ambiti più completi di sperimentazione dell’ICT nei mutamenti sociali. La sua capacità di
declinarsi su altri ambiti quali beni culturali, benessere, agroalimentare, città intelligenti e
mobilità, ambiente, lo rende un dominio in grado di avere un forte impatto economico sul territorio
e di capitalizzare l’esperienza di milioni di persone che si spostano, viaggiano, interagiscono tra
loro in un’evoluzione di un modello più sostenibile e democratico.
Principio fondante dell’esperienza di esplorazione è: utente al centro semanticamente (ascolto
della domanda, orientamento a interessi e motivazioni, generazione diffusa di contenuti, trust,...) e
fisicamente (geolocalizzazione, sistemi mobile, separazione fra contenuti e interfacce, mashup,...).
Le persone sono sempre più esigenti nel pretendere Credibilità, Contestualizzazione,
Conversazione, Chiarezza dei contenuti e dei servizi.
L’integrazione di ICT, turismo e beni culturali avviene su tre assi primarie:
- Virtual Reality, 3D Reconstruction & Marketing
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 66
- Augmented Reality
- Sharing Experience
corrispondenti ai tre momenti dell’esperienza e dell’interazione: prima (a distanza), durante
(georeferenziazione) e dopo (condivisione dell’esperienza e generazione contenuti).
Le azioni si orientano dunque verso la creazione, l’erogazione, il monitoraggio di servizi rivolti a
questi tre momenti salienti dell’esperienza di viaggio/esplorazione/condivisione.
2.1 - PRIMA
Analisi della domanda e partecipazione, servizi e sistemi di collaborazione fra territori, gestori
beni culturali e operatori per la costruzione di prodotti tematici su piattaforme dinamiche, strategie
condivise di internet marketing (push tematico e profilato, social media marketing, cotravelling), nuovo approccio al marketing territoriale (valorizzazione delle potenzialità su aree
di interesse della domanda, temi, inserimento in logiche di collegamento semantico fra
territori) e a descrizioni emozionali/immersive (3D, video,...), sistemi di auto modellazione
dell’offerta da parte della persona, sistemi di booking evoluti
2.2 - DURANTE
Verticalizzazione dei servizi sviluppati nei vari domini coinvolti e integrazione al fine di fornire
un'esperienza di vita (immersiva, completa, partecipativa, fidelizzante). Particolare accento è
posto a:
- Abbattimento delle barriere tecnologiche di connessione (“digital divide” fra territori)
- Massima apertura, diffusione e accessibiltà ai servizi
- Semplificazione della mobilità, comparazioni online, prenotazioni e acquisti attraverso
dispositivi mobili, e loro integrabilità con offerta di servizi turistici (hotels, ristoranti, musei,
eventi culturali,...)
- Contestualizzazione dell’offerta turistica in modo dipendente dalla persona, dalla sua
posizione (geolocalizzazione), dal viaggio in corso, dall’offerta locale disponibile e dalla
presenza di altre persone nelle vicinanze
- Sharing experience: servizi messi a disposizione per opinioni, citizen reporting, social
tourism, condivisione di risorse turistiche nascoste, valorizzazione dal basso di ricchezze
territoriali
2.3 - DOPO
Memoria condivisa: servizi volti alla stimolazione e alla convergenza delle conversazioni, alla
partecipazione nella costruzione della memoria degli attori costituenti l'esperienza vissuta, alla
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 67
raccolta di informazioni e contenuti, luoghi, comunità di persone volta alla rappresentazione della
storia dei luoghi turistici e alla partecipazione al presente.
CRM territoriale: analisi dei feedback e delle conversazioni, analisi semantiche, studio delle
esperienze
3. Enhanced Society
Keywords: Smart Cities, Augmented Reality, Security, Identity, Payment, Internet of
Things, Intelligent Building, Big Data
Sistemi che affiancano la vita del cittadino e della persona, sono volti a migliorarne la qualità della
vita ed aumentare la sostenibilità ambientale.
Iniziando dalla città, questa è “smart” quando sono tali l’economia, la mobilità, l’ambiente, le
persone, gli stili di vita e la governance. Per questo è necessaria una
politica di sviluppo
sostenibile fondata su investimenti rivolti al capitale umano e sociale.
L’ICT ne è motore grazie alle possibilità di integrazione dei sistemi e dei dati. Oggi la persona è al
tempo stesso identificabile (con le conseguenti facilities applicative: sicurezza, accesso, pagamenti,
ecc.) e identificante (degli spazi intorno a se stessa e quindi destinataria di contenuti aggiuntivi):
utente/cittadino al centro.
In questo senso il miglioramento della vivibilità delle città avviene attraverso la creazione di
ambienti urbani intelligenti in cui le infrastrutture di comunicazione si combinano con device mobili
e portatili per migliorare la fruibilità dei servizi, semplificare il vivere quotidiano con conseguente
miglioramento della sostenibilità, della salute e della sicurezza dei cittadini. In particolare:
Servizi per la tracciabilità e per la previsione dei servizi di mobilità per persone e merci al
fine di consentire l’impiego efficace dei servizi stessi (es. trasporti urbani, City Logistics,
distribuzione urbana “last mile”, ingorghi traffico auto, servizi alternativi), ad esempio mediante
lo sviluppo di servizi a supporto delle infrastrutture e mezzi di trasporto urbano
differenziato, complementare (Multimodal Information Systems) e flessibile con dinamica
on-demand
Intelligent Transportation Systems, nei quali l’impiego di microchip e sensori consentono
ai singoli elementi di un sistema di trasporto – veicoli, strade, semafori, segnaletica, etc. – di
comunicare fra loro, interagire ed agire di concerto in modo intelligente attraverso l’impiego di
tecnologie wireless.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 68
Servizi location-aware e context-aware che sfruttano ed al tempo stesso consentono la
raccolta ed elaborazione di dati spazio-temporali e geolocalizzazione, consentendo così di
classificare mobility patterns e mobility-based user profiling per una personalizzazione dei
servizi focalizzati allo specifico utente ed una gestione della mobilità partecipata e
condivisa.
Videocontrollo urbano per la rilevazione, in tempo reale e in modalità completamente
automatica, di eventi particolari rilevati da sensori dispiegati nel territorio o a bordo mezzi sia ai
fini dell’ ordine pubblico che del controllo del traffico.
Sistemi di acquisto e di pagamento differenziati, distribuiti, semplificati.
Intelligent Building e Domotica sono parte integrante di una società evoluta. Edifici intelligenti,
case e luoghi di lavoro dotati di sistemi informativi, di gestione di impianti tecnologici, di
comunicazione locale e remota hanno lo scopo di migliorare comfort, sicurezza e risparmio (grazie
all’integrazione con le tecniche della green economy).
Infine, con gli RFID e altri sistemi di integrazione (passiva o attiva) degli oggetti della vita
quotidiana con sistemi di informazione, questi prendono vita e, attraverso Internet, contribuisono a
creare su ampia scala applicazioni di interconnessione dei dati in un'unica grande rete globale
(Cloud & Big Data).
Grazie a questo dominio potranno essere raggiunti obiettivi di crescita rivolti ai cittadini e alle
imprese.
4. Green Economy
Keywords: Smart Grid, Green Efficiency, Green ICT, Energy Harvesting
Fanno parte di questo dominio tutte quelle applicazioni che aumentano le qualità della vita dei
cittadini e la produttività delle imprese tramite la produzione, il risparmio e l’efficienza energetica.
Un pilastro della terza rivoluzione industriale secondo J. Rifkin è dato dall’utilizzo degli edifici per
farli divenire una piccola centrale elettrica verde autonoma. Queste piccole centrali elettriche sono
collegate tra loro con un sistema tipo Internet, in altre parole, l’energia pulita conservata negli
edifici e nelle autovetture elettriche può essere reindirizzata attraverso software istallati nelle
nostre case e nelle nostre autovetture con un sistema simile a quello attualmente in uso per
condividere informazioni (Internet).
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 69
Le principali tecnologie abilitanti ad essere parti attive nella trasformazione della economia
mondiale sono quelle inerenti la green economy. Secondo il 44mo rapporto CENSIS questo nuovo
settore dell'economia taglia trasversalmente molti importanti ambiti dell'industria e del terziario.
Non un nuovo comparto ma una vera e propria "visione verde" della economia tradizionale dove le
regioni giocheranno un ruolo centrale. Oggi infatti la green economy e' qualcosa che va molto al di
la' di quella industria verde che si occupa del disinquinamento, della bonifica, della produzione di
energia rinnovabile, del recupero e monitoraggio ambientale. La green economy e' molto più'
pervasiva al punto da essere ritenuta un modo nuovo di fare economia.
Nella nostra regione non mancano condizioni favorevoli di contesto. Dal punto di vista industriale,
ad esempio, la Toscana ospita molte piccole manifatture che richiedono tecnologie per
l’ottimizzazione degli usi idrici, energetici, per lo smaltimento e la depurazione. Dal punto di vista
agricolo e turistico vi è già una forte sensibilità all’integrazione con sistemi di produzione di
energia.
La presenza di un’offerta capillare ed innovativa di soluzioni in questo campo, soprattutto di rete
corta e intelligente (Smart Grid) dovrebbe essere bene accolta.
Ottimizzazione e risparmio energetico si ottengono attraverso l’innovazione delle reti di
distribuzione dell’energia, in particolare sulle seguenti 4 aree:
- Sviluppo delle micro-reti energetiche attraverso l’impiego di tecnologie ICT si realizza il
concetto di “reti di energia intelligente” (smart energy grids) che sta progressivamente
cambiando il mercato di riferimento, ed il ruolo dei cittadini come attori di questo nuovo processo.
Infatti sempre più utenti privati e commerciali hanno un ruolo chiave nello scenario energetico
come prosumers ed operatori di micro-reti. La rete di fornitura energetica sta cambiando infatti da
uni-direzionale a bi-direzionale e grazie all’affiancamento della rete di informazione si ottiene
un’ottimizzazione sia per la gestione che per il trasporto dell’energia stessa.
- Monitoraggio e controllo automatico delle dinamiche dei sistemi energetici in real time,
identificando e la stabilità dei sistemi, integrando le fonti tradizionali con quelle rinnovabili, per un
consumo più intelligente e sostenibile delle risorse a nostra disposizione. - Servizi per il
risparmio energetico grazie allo sviluppo di servizi a supporto delle persone, utenti finali, ma
anche professionisti, enti pubblici, volto a fornire informazioni e strumenti per il supporto e il
sostegno dell’applicazione di policy per il risparmio energetico nella vita di tutti i giorni.
- Applicazione di tecniche avanzate di Green ICT per minimizzare il consumo energetico
legato all'uso di sistemi informatici, Internet e reti di telecomunicazione (es. sistemi di
monitoraggio
completamente autoalimentati,
energy harvesting, ottimizzazione reti e
consumo).
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5. Manufacturing 2.0
Keywords: Robotica, Meccatronica 2.0, ERP, CRM, Internet of Things, Cloud, Marketing
ICT e Robotica sono sempre più integrati nei sistemi produttivi manifatturieri e devono esserlo per
le aziende presenti sul nostro territorio.
Robotizzazione della produzione, controllo di processo, gestione delle risorse, gestione dei rapporti
con clienti e fornitori, marketing, sono gli ambiti in cui ICT e Robotica invadono l’azienda
manifatturiera portando benefici in termini di maggiore competitività e acquisizione di mercati.
Dove le nuove tecnologie non hanno potuto sostituire il tradizionale processo produttivo, ne sono
diventate il miglior partner in termini di incremento dell’efficienza della produzione e miglioramento
della sicurezza.
La robotica è un eccellente mezzo per mantenere in locale la produzione rendendola competitiva.
Oggi questo vale anche per la produzione in piccole serie.
Altro fattore di competitività e unicità del prodotto è la capacità di un arricchimento del valore dei
tradizionali prodotti della manifattura toscana grazie all’integrazione con l’ICT al fine di ottenere
oggetti intelligenti, o meglio cyber-physical systems (integrazione fra oggetti fisici e sistemi
computazionali).
Queste caratteristiche, unite alla domanda di mercato di prodotti made in Italy, possono
trasformare le PMI in aziende evolute capaci di concept, produzione in locale, prodotti originali e
innovativi, marketing.
Azioni di innovazione tramite l’ICT nell’impresa manifatturiera sono volte anche al miglioramento
delle condizioni dei lavoratori e dei processi lavorativi attraverso nuovi strumenti per
migliorare gli ambienti produttivi, rendendoli hi-tech ed innovando quelli più tradizionali. In
particolare:
- Ambient intelligence per office automation e ambienti digitali pervasivi che abbiano il
lavoratore, anche il meno esperto, al centro dell’ambiente produttivo che lo circonda e del
processo di produzione stesso.
- Servizi per la gestione dell’intera catena del valore, al fine di riuscire a trasferire clienti il
valore della Qualità intesa sia come qualità intrinseca del prodotto, sia come soddisfazione rispetto
ai servizi a valore aggiunto (tempi di consegna, assistenza post-vendita, manutenzione preventiva,
etc.).
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 71
- Servizi per l’integrazione, anche distribuita, della produzione di prodotti e servizi, anche
utilizzando tecniche di crowdsourcing, collective intelligence, costruendo filiere virtuali di
produzione efficaci ed efficienti ma anche abilitanti all’integrazione della creatività diversa e diffusa
abilitante alla creazione di prodotti di alta qualità (made in Italy).
- Enterprise 2.0 nel manifatturiero attraverso l’impiego di knowledge sharing environment per
l’accesso alle best practices aziendali nelle varie fasi produttive. Gestione dei servizi all’utente
finale attraverso reti sociali integrative con forte valore aggiunto per l’utente stesso
Da sottolineare inoltre la sempre maggiore integrazione delle strategie di marketing nei processi
produttivi: dalle analisi di mercato in tempo reale, alla promozione e vendita dei propri prodotti
online, passando dal CRM (Customer Relationship Management) e dalla personalizzazione dei
prodotti nella logica, sempre più forte, del C2B (Customer To Business) dove al centro è sempre di
più il consumatore (customer empowerment).
Analoghe integrazioni sono necessari nelle logiche di produzione conto terzi e/o di filiera, nelle
quali l’impresa è sempre più “aperta” e deve dotarsi di, o aderire a sistemi remoti per la
collaborazione con le altre imprese.
Si evidenziano, per tutto questo, alcuni aspetti critici dell’attuale sistema manifatturiero sui quali è
necessario intraprendere azioni:
- scarsa consapevolezza da parte delle stesse PMI dell’esigenza di mutamento e/o di come
evolvere causata da, o generante, un gap tra domanda e offerta d’innovazione
- scarsa competitività delle infrastrutture sulle quali si devono basare i sistemi ICT evoluti quali
Cloud Computing, Mobile, ecc., in particolare legata all’assenza di connettività ad alte capacità
(banda larga, fibra ottica,...)
•
B1b. I FABBISOGNI
D’INNOVAZIONE PROVENIENTI DAI CLUSTER
TECNOLOGICI
Di seguito si riportano le risultanze dell’attività svolta a gennaio 2011 nell’ambito del Polo
d’innovazione, al fine di definire delle linee strategiche, nel breve e medio periodo, in linea con i
fabbisogni manifestati dai cluster di imprese “ICT Gestionale” e “Media & Entertainment” aderenti
al Polo di ICT-Robotica. Nel mese di febbraio saranno svolte ulteriori attività anche con altri cluster
già identificati (TLC, tecnologie open source, tecnologie aerospaziali, robotica, etc).
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 72
CLUSTER ICT – GESTIONALE
Numero di imprese interessate:13 (in appendice la lista nominativa)
Ambiti applicativi
-
eGov: eParticipation, Processi delle PPAA, etc.
-
Enterprise: Ottimizzazione della Produzione, gestione di processi operativi, Gestione delle
informazioni, ERP, etc.
-
Sanità: Electronic Health Record, Architetture EA, appolicazioni di supporto alle Decisioni,
Sistemi medicali miniaturizzati, Monitoraggio dati fisiologici, etc.
Smart Environment: Smart City, smart networks, Domotica, etc.
Tecnologie
-
Cloud: Computing, Distributed Processing , etc.
-
Comunicazione: Strategie di comunicazione web, etc.
-
Context aware: Context aware services, Context aware sensing, etc.
-
Data Mining and crawling
-
DSS: Tecnologie per supporto alla decisioni, etc.
-
eCommerce: ePayment, certification, signature, etc.
-
Formati: Standard per cartelle cliniche, etc.
-
Internet of things: Web of Sensors, Interfacce sensori adattative, Sensoristica, apparati,
sensor network, etc.
-
Metodi matematici: Statistici, e di valutazione predittiva, etc.
-
OS: Open Source , etc.
-
Process modeling: Workflow, Formalizzazione dei processi, etc.
-
Ricerca Operativa: Metodi di ottimizzazione della Produzione, etc.
-
Semantic computing: Semantic web, Soft computing, business Analitycs, Clustering,
Tecnologie semantiche, Social business, etc.
-
Sistemi distribuiti: Service Oriented Architecture (SOA), rest, Model-Driven Architecture),
etc.
Il valore di questa analisi è da riscontrare nel fatto che molte aziende, anche se lavorando su
campi applicativi diversi nello stesso cluster, trovano importate rinnovarsi sulla base di alcune
tecnologie comuni.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 73
CLUSTER MEDIA & ENTERTAINMENT
Numero di imprese interessate: 20 (in appendice la lista nominativa)
Ambiti applicativi
-
Applicazioni interattive: Interazione uomo-macchina, accesso a librerie audio/video,
lavagne interattive, etc.
-
eCommerce: ePayment, web, etc.
-
Media & Content: Distribuzione virale di contenuti, analisi e rappresentazione di dati
statistici, software e multimedia, etc.
-
Security: Sistemi di videosoveglianza, signature, etc.
-
Social Network: e-inclusion, etc.
-
Smart enviroment: sistemi di info moving, smart environment statico o nomadico, etc.
-
Turismo: Geolocalizzazione, etc.
Tecnologie
-
Acustica: Sistemi di riproduzione acustica avanzati, sistemi di misura elettroacustici, active
nois control, noise cancelling, etc.
-
HCI, Human-Computer Interface: Metodi di interazione uomo-macchina, tecnologie
touch/touchless, etc.
-
Image processing and recognition: Gesture analysis, face/gaze analysis, predizione del
comportamento, pattern recognition, elaborazione delle immagini e video, motion detection,
object recognition, etc.
-
Indexing: Indicizzazione contenuti, retrieval, etc.
-
Linguaggio: Natural language processing, riconoscimento vocale, etc.
-
Mobile computing: Geolocalizzazione, app design, etc.
-
Semantic computing: User generated content,
social business, web intelligence, social
media, big data, etc.
-
Tecniche di realtà aumentata: rfid, qr, etc.
Il valore di questa analisi è da riscontrare nel fatto che molte aziende, anche se lavorando su
campi applicativi diversi nello stesso cluster, trovano importate rinnovarsi sulla base di certe
tecnologie comuni.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 74
Appendice - Le imprese interessate
CLUSTER ICT GESTIONALE
CLUSTER MEDIA & ENTERTAINMENT
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 75
Sezione B2
Descrizione del quadro economico regionale
favorevole allo sviluppo delle attività inerenti la
specializzazione tecnologica,il sistema scientifico
e di ricerca di riferimento.
La Toscana si candida naturalmente a definire un Distretto su ICT e Robotica sia per la
concentrazione unica a livello nazionale di ricercatori nell’area ICT e Robotica, sia per la propria
vocazione pioneristica nell’informatica e nella robotica, sia per la presenza di un denso eco-sistema
di imprese high-tech nei comparti della informatica, delle comunicazioni, dei sistemi embedded,
delle macchine utensili e della meccanica “intelligente”, dei trasporti, dei beni culturali, della
sicurezza, e delle applicazioni nel cambio biomedico e bioinformatico, gestione ed ottimizzazione
dei processi di produzione, che possono fornire, meglio di altri soggetti più grandi, la vivacità e la
velocità necessarie per impiegare i risultati di ricerca e innovazione nella realizzazione di nuovi
servizi e nuovi modelli d'impresa.
L’eccellenza della ricerca toscana verrà “dimostrata” in tre passi:
attraverso la descrizione di uno scenario tecnico-scientifico di riferimento che offre una
visione sinergica e di filiera delle competenze offerte dagli organismi di ricerca toscani, che con
i loro Dipartimenti e Istituti contribuiscono alla ricerca industriale e al proof-of-concept di
soluzioni ICT e-Robotica avanzate, e di come queste si possono combinare verso una visione
condivisa nell’uso ambizioso delle tecnologie ICT e Robotica con impatto non soltanto ecosociale ma anche di avanzamento nella ricerca industriale di profilo internazionale.
attraverso una descrizione puntuale e dettagliata dei vari organismi di ricerca impegnati nel
settore ICT e Robotica, indicando per ciascuno di essi la composizione, le competenze, e alcuni
indicatori aggregati quali il numero di progetti EU in corso e il loro finanziamento erogato, il
numero di collaborazioni industriali regionali, nazionali e internazionali, e il volume di contratti
che questi portano annualmente ai nostri centri di ricerca.
attraverso una descrizione dettagliata e puntuale degli indicatori precedenti che
illustreranno così non soltanto la capacità dei ricercatori a svolgere ricerche di frontiera, e di
profilo internazionale, ma anche a intessere rapporti con aziende prestigiose (nazionali e
internazionali) che svolgono la loro attività su tutta la filiera ICT e Robotica.
Riteniamo che queste “tre parti” costituiscano un certificato di eccellenza e affidabilità sulle
potenziali ricadute industriali delle tecnologie già disponibili e sulle possibili ricerche industriali che
il Distretto ICT&R toscano realizzerà nel prossimo futuro. Il territorio Toscano può essere, per sua
natura quindi, particolarmente adatto all'introduzione di innovazioni tecnologiche e sperimentazioni
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 76
che lo renderebbero potenzialmente un grande laboratorio in cui progettare, testare e
implementare le tecnologie più innovative, che poi potranno essere portate a livello
(inter)nazionale.
Visione sinergica delle competenze scientificie e tecnologiche in Toscana
Siamo tutti ben consapevoli della penetrazione capillare delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione (ICT) in ogni aspetto della vita sociale ed economica, con profonde implicazioni
sull'organizzazione e sulla struttura delle attività produttive, sulla natura e sulla modalità di
erogazione di servizi, sulla vita privata e sociale delle persone. Le nuove tecnologie stanno
sconvolgendo il panorama tradizionale su tutti i livelli – da quello della disponibilità senza
precedenti di connessioni e di dati, a quello dell’integrazione di funzioni intelligenti sinora
impensabili in tutti i manufatti e le infrastrutture del mondo fisico che ci circonda.
Stiamo
assistendo a una vera co-evoluzione della società e delle tecnologie verso un sistema globale,
composto da miliardi di persone, dispositivi e macchine che interagiscono su molteplici scale
spaziali e temporali, intrecciato con la società e l’economia attraverso numerosi livelli funzionali e
strutturali.
In ciò che segue tenteremo di offrire una visione che permetta di utilizzare in modo sinergico le
competenze scientifiche e tecnologiche offerte dai centri di ricerca toscani nel settore ICT&R.
Riteniamo che questa “view” dimostri come la Toscana, con le sue eccellenze in ogni passo della
filiera ICT&R, possa naturalmente costituire un grande laboratorio in cui progettare, testare e
implementare le tecnologie più innovative, che poi potranno essere portate a livello
(inter)nazionale e potranno realizzare innovazione nei campi applicativi indicati nella sezione B2.
La dimensione globale e tecno-sociale delle reti di comunicazione (Internet, telefonia mobile, ecc.)
e di informazione (Web, Cloud) sta modificando le modalità con cui i dispositivi, i sistemi di
elaborazione, i servizi da questi realizzati, vengono studiati, progettati, implementati e gestiti nel
loro ciclo di vita. In questo contesto osserviamo la crescita vertiginosa di enormi quantità di dati
generati da più sorgenti (sensori, satelliti, dispositivi telefonici, e video, contenuti prodotti dagli
utenti, dati prodotti da apparati biomedici, etc..), caratterizzati da volumi e da una pervasività
senza precedenti (cosiddetti big data); questi dati derivano dalla registrazione di attività naturali,
fisiche, e umane con un estremo livello di dettaglio e richiedono innovative metodologie di
memorizzazione, analisi, interazione, e visualizzazione. Occorre ricordare al proposito anche le
tracce digitali che lasciamo a causa della pervasività delle tecnologie ICT nelle nostre vite (tracce
cellulari, posizioni GPS, contenuti e tracce sui social media e sul web, transazioni commerciali e
finanziarie, registrazioni video, contenuti cross mediali, letture di transponder RFID e codici a barre
nella catena logistica, dati da sensori locali e da sistemi di telerilevamento radar e satellitari), così
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 77
come tracce legate a eventi naturali particolarmente utili nella gestione delle emergenze o in
contesti di smart-cities o, più genericamente, di smart spaces, che richiedono elaborazioni molto
sofisticate in tempo reale e in modo dipendente dal contesto.
L'acquisizione e la gestione di dati e parametri fisici richiede l'impiego di tecnologie per la
generazione dei dati e di oggetti intelligenti di diversa natura fisica, capaci di raccogliere ed
elaborare informazioni, collegati in rete e/o dotati di autonomia, e di tecnologie trasmissive ibride.
Oggi si possono estrarre dati da reti di sensori per la domotica e l’ambiente, dall’infomobilità, da
sistemi indossabili di monitoraggio per le grandezze fisiologiche dei pazienti, da reti satellitari per
l’osservazione della terra, da reti Wi-Fi terrestri per le comunicazioni e l’accesso a Internet, e da
reti integrate di sensori per il monitoraggio marino. Si possono realizzare ricetrasmettitori wireless
su singolo chip, microcontrollori con alta capacità di calcolo, sensori e attuatori realizzati con
sistemi microelettromeccanici (MEMS) e caratterizzati da bassa potenza di funzionamento e basso
costo di produzione e manutenzione ed alta affidabilita’. Le più recenti tecnologie di comunicazione
e di monitoraggio dallo spazio, inoltre, consentono copertura globale e comunicazione bidirezionale
anche in zone non raggiunte da infrastrutture radio terrestri. La nuova generazione di sensori e
dispositivi intelligenti integrati con materiali micro- e nano-ingegnerizzati e bio-compatibili, amplia
ulteriormente lo spettro di sorgenti dati e le applicazioni all’interfaccia tra medicina, ingegneria
biomedica e bio-informatica, con potenzialità economiche e sociali sinora inesplorate. Ad esempio,
in ambito biomedico, si possono applicare queste tecnologie per caratterizzare la risposta
fisiologica o pato-fisiologica dell’organismo, così da migliorare i livelli di prevenzione, monitorare e
gestire in modo più efficiente (in termini di tempo e costi) una patologia ed individualizzare le
strategie di trattamento sulla base di dati acquisiti nel contesto di vita quotidiana del paziente, non
solo a livello del singolo ma anche facendo predizioni e valutazioni epidemiologiche sulla
popolazione. Nell’ambito clinico, si concentrano gli sforzi per aumentare la non-invasività,
l’ergonomia delle soluzioni e l’accettazione da parte degli utilizzatori, anche nei casi di
monitoraggio prolungato. Quindi smart health, sia in termini di riabilitazione o convalescenza, sia
per fare telemedicina, ecc.
Questi dispositivi wireless, inoltre, non sono isolati ma, oggi, sono connessi in una rete densa e
pervasiva (anche nota come “Internet of things”, IoT), grazie ai progressi recentissimi nelle
tecniche di comunicazione radio, nelle architetture dei sistemi di rete, e negli standard wireless
(WiFi, bluetooth, RFID, Zigbee, NFC). Una delle principali sfide consiste nel dispiegare le
potenzialità di questi dispositivi in modo pervasivo e perfettamente integrato con il contesto d'uso,
e con attenzione ai protocolli di comunicazione wireless ed alla progettazione di piattaforme
middleware per la raccolta, analisi ed elaborazione dei dati su dispositivi mobili con risorse limitate.
Ciò implica anche la necessità di integrare diverse fonti e tipologie di dati e spesso mapparli in uno
spazio comune (2D, 3D, 4D) al fine di garantire modalità efficienti di visualizzazione, interazione,
sintesi ed analisi.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 78
Oltre alla raccolta, la traduzione dell'enorme quantità di dati disponibili in informazione utile per
eseguire efficientemente ed efficacemente compiti e/o per prendere decisioni rappresenta un’altra
sfida impegnitiva dell’ICT. Questo si traduce sia a livello di servizi da offrire ai cittadini, sia in
strumenti di supporto alle decisioni nell’organizzazione sociale, nella pianificazione di eventi, nelle
decisioni eco-politiche, nella comprensione e gestione dei fenomeni naturali, demografici, migratori
e sanitari, e nell’erogazione di servizi personalizzati ed adattati alle condizioni istantanee del
cittadino. A questo scopo, diventa utile ed importante fornire strumenti che danno la possibilità agli
utenti finali di potersi progettare, configurare e, in qualche misura, adattare le applicazioni al
contesto specifico delle persone in quel particolare momento. Tutto questo ambito richiede una
serie di competenze tecniche legate al mondo ICT, ma anche competenze interdisciplinari, che
sono già consolidate in Toscana sia a livello di ricerca che di collaborazioni industriali, come verrà
ampiamente illustrato nel seguito. I sistemi informativi che rappresentano l'infrastruttura di
elaborazione, memorizzazione, e comunicazione costituiscono una “rete di reti” e quindi
necessitano di nuove e più performanti reti di comunicazione, nuovi paradigmi di networking,
calcolo e virtualizzazione, quali il concetto di in-network processing. In questo scenario di risorse
hw/sw distribuite e variegate e con risorse limitate, l’integrazione tra esse deve essere completa e
aperta cosicché sia efficace e pervasiva la loro scoperta e uso (Cloud e virtualizzazione, High
Performance Computing, componenti e applicazioni, autonomicità, ...) e siano garantite
l’interoperabilità hw/sw, l’invisibilità della piattaforma e la portabilità della prestazione al fine di
garantire la miglior percezione del servizio per l'utente e di ridurre, al tempo stesso, i costi
(energetici, di comunicazione, di memorizzazione o di ritardo). In questo contesto, è inoltre
cruciale sviluppare nuove tecniche algoritmiche di processing, mining e learning per garantire
un'analisi efficace di questa enorme mole di informazioni, spesso variegate, disomogenee, non
strutturate e affette da rumore. Un altro aspetto importante è trovare forme innovative ed usabili
di interazione con grandi quantità di dati nei vari possibili contesti di uso, che possono implicare
l’uso combinato di vari dispositivi e modalità di interazione (grafica, voce, gesti, ..). Infine, siccome
questi dati possono contenere dati personali e sensibili, o anche dati rilevanti per la concorrenza
industriale, è necessario considerare con estrema attenzione i requisiti di sicurezza, autenticità,
confidenzialità e privacy “by design”, e non a posteriori.
È peraltro evidente che, per incidere in modo efficace sui mezzi e le infrastrutture del sistema
economico, così come sulla qualità della vita, è necessario tradurre la conoscenza derivata da
queste grandi quantità di dati in azioni efficaci che abbiano un impatto non solo nei servizi Web o
Social, o nel supporto alle decisioni, ma anche nella gestione dei sistemi di produzione e
distribuzione di energia, nella produzione manifatturiera, nella gestione delle emergenze, nella
logistica e nei trasporti pubblici e privati, nella garanzia della sicurezza di aree industriali e
residenziali, nel monitoraggio dell'ambiente e del territorio, nel commercio e gestione di processi,
nella valutazione della sicurezza e analisi del rischio, ecc. La connessione tra il livello astratto
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 79
dell’analisi dell’informazione con la realtà concreta del mondo fisico in cui i processi avvengono,
viene realizzata attraverso l’introduzione di dosi sempre maggiori di “intelligenza e connettività” nei
manufatti industriali e negli oggetti destinati al largo consumo. A questo contribuisce, da un lato, la
necessità di acquisire dati e parametri fisici in grandi quantità in ambienti difficili o remoti, di
preprocessarli localmente e comunicarli (come in precedenza discusso), e, dall’altro, la necessità di
predisporre logiche di controllo automatico che possano garantire la stabilità e migliorare le
prestazioni dei processi, e infine sviluppare e comandare i dispositivi per poter fisicamente attuare
le decisioni stesse. Queste necessità stanno creando, nel panorama mondiale, lo sviluppo di una
nuova dimensione fortemente interdisciplinare della ricerca sugli oggetti intelligenti (o
cyberphysical systems, termine più usato negli USA), che si collegano tra loro in una nuova
Internet of Things. Le nuovissime tecnologie, che trovano eccellenze di ricerca in Toscana,
permettono di realizzare oggetti intelligenti che sono destinati a sostituire, riqualificando e
rinobilitandoli, i tradizionali prodotti dell’industria manifatturiera toscana e dell’artigianato. La
Robotica costituisce il punto di massimo sviluppo di questa filosofia degli oggetti intelligenti. Da
essa ci si attende poi la messa in opera di nuove modalità produttive, con sistemi logistici ad
elevata autonomia e integrazione, e con l’introduzione di robot come ausili nella produzione di
piccola serie e artigianale: innovazioni necessarie a scongiurare e invertire la delocalizzazione
produttiva. L’integrazione di sensori e attuatori miniaturizzati intelligenti con la robotica mobile,
anche in ambiente marino o aereo, consente infine di affrontare, in maniera innovativa e
pervasiva, le problematiche legate alla gestione sostenibile delle risorse naturali, inclusa
l’esplorazione e il monitoraggio di ambienti ostili, la prevenzione e l’intervento nel campo della
sicurezza ambientale, la reazione a calamità naturali, nonché la salvaguardia a fronte di eventi
indesiderati, accidentali o maliziosi. La nuova generazione di sensori e dispositivi intelligenti
integrati con materiali micro- e nano-ingegnerizzati e bio-compatibili, o Meccatronica 2.0, è infine
vista da molti come la nuova frontiera delle applicazioni alla interfaccia tra medicina, scienze
ambientali, ingegneria biomedica, oceanografica e robotica, e costituisce una piattaforma per lo
sviluppo di potenzialità economiche e sociali sinora inesplorate.
Alla complessità dei dati e degli oggetti intelligenti cui si accenna sopra, va aggiunta l'enorme
complessità delle interazioni fra gli agenti sia artificiali (per esempio robot, o loro componenti, o
(componenti di) sistemi di supporto alla logistica) che umani, i quali, in numero estremamente
massiccio, popolano la rete e la società. Non è quindi pensabile poter progettare, controllare o
gestire tali sistemi senza affrontare lo studio, la modellazione, il testing e l'analisi delle interazioni
fra gli agenti, principali responsabili della propagazione di malfunzionamenti e/o attacchi maliziosi,
compromettendo l’affidabilità e la disponibilità dell’intero sistema. Tale studio deve essere fondato
su solide basi matematiche e logiche, metodi di modellazione stocastica, metodi formali e relativi
strumenti software di supporto, tecniche avanzate di diagnostica, testing, monitoraggio e
certificazione.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 80
Gli assi della di ricerca
Sulla base dell’analisi preliminare effettuta durante il censimento degli organi di ricerca Toscani e’
emerso che la ricerca toscana in ICT-Robotica si puo’ vedere come organizzata sui seguenti assi
principali:
-
-
-
-
High performance computing
-
architetture parallele e distribuite ad alte prestazioni
-
Cloud computing, grid, sistemi distribuiti
-
Motori di ricerca
-
Parallel programming tools
Mathematical and numerical methods
-
algoritmi numerici e di ottimizzazione per reti di trasporto e telecomunicazione
-
linear algebra
-
logistica, finanza
-
Network optimization, matrix computations
-
Ricerca Operativa: Gestione dei processi e ottimizzazione
Networking e Telecomunicazioni
-
campi elettromagnetici e antenne
-
car-networks
-
Domotica
-
mobile networks
-
Monitoraggio a distanza di funzioni vitali
-
Reti di computers
-
reti p2p, overlay networks
-
Sensor networks, RFID
-
sistemi radar
-
Telerilevamento
-
Ubiquitous Internet, Internet services
-
wireless networks
Robotica, Elettronica, Automatica
-
automotive, sistemi di segnalamento
-
biomedical-devices
-
Biorobotica, bio-ingegneria
-
circuiti integrati a radiofrequenza e microonde
-
dispositivi intelligenti
-
ICT for mobility
-
Interazione uomo-robot
-
micro e nano robotica
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 81
-
-
-
-
nanoelettronica e nanotecnologie
-
Nuovi attuatori e sensori
-
progetto e testing di circuiti VLSI
-
Robotica Avanzata
-
Sistemi e automazione
-
sistemi microelettromeccanici
-
sistemi microelettronici
Tecnologie della Conoscenza
-
Algoritmi e Strutture dati per Big Data
-
Algoritmi per sistemi complessi e social netowrks
-
Apprendimento automatico e reti neurali
-
bio-informatica
-
bio-medical systems and applications
-
Business Intelligence, data warehouse systems
-
Computational lingusistics
-
Data and text mining
-
Data infrastructures, digital libraries
-
e-government
-
E-learning
-
Information retrieval
-
Intelligenza artificiale
-
Knowledge modeling, management and discovery
-
Protection, safety, security and risk assessment;
-
Semantic computing, social media
Tecnologie del Software
-
Embedded systems
-
Formal methods, Dependability
-
Global e green computing
-
Ingegneria del software
-
Riuso del software
-
service-oriented computing
-
Sicurezza dei dati e delle comunicazioni
-
Sistemi operativi
-
sistemi software e meta-programmazione
-
Software intensive systems
Visual technologies
-
Computational geometry
-
Computer graphics
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 82
-
Computer vision
-
Deformable object modelling
-
Diagnostic imaging
-
interfacce uomo-macchina
-
Video, Image and signal processing
-
Visualizzazione 3D
Gli organismi di ricerca: nel dettaglio
In ciascuno degli ambiti su descritti gli enti di ricerca toscani vantano una serie di esperienze
progettuali (nazionali e internazionali) e relazioni con aziende prestigiose su tutta la filiera ICTRobotica. Pertanto riteniamo che la Toscana si possa presentare come un laboratorio regionale
dove il “proof of concept” e l’ “open innovation” si possano compiutamente realizzare al fine di
progettare e implementare servizi avanzati ed originali, così come nuovi modelli di business per
questi servizi. Riteniamo che questo obiettivo sia raggiungibile mettendo a fattor comune e/o in
sinergia le svariate eccellenze presenti sul territorio sia lato impresa che lato ricerca; queste, a
oggi, lavorano spesso come singleton nel panorama (inter-)nazionale o sono incluse in reti
internazionali. Queste eccellenze sono testimoniate dalla lunga lista di collaborazioni industriali,
progetti della Commissione Europea, e riconoscimenti che sono riportati nelle prosieguo di questa
sezione. Consideriamo questa lista un vero e proprio certificato di eccellenza e affidabilità sulle
potenziali ricadute industriali delle tecnologie già disponibili e sulle possibili ricerche future del
distretto in oggetto.
Oggi la regione toscana include una serie di organismi di ricerca che operano nel settore ICTRobotica: 3 università generaliste (Firenze, Pisa, Siena), una serie di laboratori e istituti del CNR (3
su Pisa, 1 distribuito tra Pisa-Massa-Siena e 1 su Firenze), le 2 Scuole Superiori (S. Anna e Scuola
Normale), più una serie di altri istituti e consorzi di ricerca legati direttamente o indirettamente alla
ricerca in ICT-Robotica (quali p.e. il Consorzio Pisa Ricerche, il Consorzio CUBIT), nonché una lista
corposa di laboratori parzialmente finanziati dalle aziende e spin-off accademici. Nel seguito
illustreremo brevemente la struttura e l’offerta di ricerca di questi enti, per poi concludere questa
sezione con un quadro riassuntivo che aggrega tutti i dati e quindi consente di offrire una chiara
evidenza di quanto la ricerca in ICT-Robotica toscana sia in primo piano alivello nazionale e
internazionale.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 83
CNR
Sin dalla acquisizione, avvenuta nel ’62, del Centro Studi Calcolatrici Elettroniche – che aveva
progettato e realizzato il primo elaboratore scientifico italiano, la CEP – il Consiglio Nazionale delle
Ricerche (CNR) ha di fatto fissato in Toscana il “centro” delle sue ricerche nel settore ICT. In
questi 50 anni le attività e le iniziative scientifiche ICT si sono andate progressivamente
rafforzando e consolidando: in Toscana e in particolare a Pisa opera oggi oltre il 35% dei
ricercatori ICT del CNR (circa 200 ricercatori/tecnologi e oltre 150 giovani ricercatori in formazione
post-laurea). E’ uno scenario importante che vede due Istituti – l’ISTI e l’IIT – impegnati sui temi
fondamentali della computer science e delle comunicazioni operare sinergicamente con tre Istituti
– ILC, IFC e IFAC – che rappresentano altrettante eccellenze in specifici settori dell’ICT: ICT per le
discipline linguistiche, filologiche e lessicografiche (ILC), ICT per le scienze mediche (IFC) e ICT
per il telerilevamento e l’estrazione di conoscenza da media multidimensionali (IFAC).
ISTI - Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “A. Faedo” (Pisa) conduce attività di
ricerca, di formazione e di trasferimento di conoscenza e di tecnologia nel settore della Computer
Science e, più in generale, dell’ICT. Le principali linee di ricerca dell’ISTI sono:
-
Tecnologie e sistemi wireless eterogenei interconnessi;
-
Nuove tecnologie per sistemi di posta elettronica;
-
Interfacce Utenti e Domotica nei Servizi Interattivi Dotati di Ubiquità;
-
Knowledge Discovery and Data Mining (Estrazione di conoscenza e data mining);
-
Digital Libraries;
-
Spatial information in the knowledge society;
-
Architetture a componenti per sistemi complessi affidabili;
-
Tecnologie avanzate, Sistemi e Servizi per Grid;
-
Valutazione di sistemi software intensivi;
-
Metodi e Strumenti per la Progettazione di Sistemi Software-Intensive ad Elevata Complessità;
-
Elaborazione di segnali e immagini per impieghi diagnostici e interpretazione di immagini
multisorgente;
-
Visualizzazione 3D e Interazione Uomo-Macchina;
-
Modelli matematici e metodi numerici per la dinamica del volo e la meccanica dei solidi;
-
Sensori ed elaborazione segnali per la valutazione del rischio sulle strutture e sul territorio;
-
Tecnologie innovative di accesso digitale ai beni culturali;
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 84
L’ISTI può oggi contare su un totale di 222 persone di cui 98 ricercatori/tecnologi, 57 tecnici e
amministrativi e 67 giovani ricercatori in formazione (dottorandi e assegnisti di ricerca). L’Istituto si
avvale anche della parziale collaborazione di 36 associati alla ricerca (personale universitario o
ricercatori in quiescenza). Le attività nel settore hanno prodotto, nel periodo 2008-2010, 363
pubblicazioni su riviste internazionali, 364 lavori in atti di conferenze internazionali, 67 tra libri e
capitoli di libri internazionali. Nel 2011 ISTI ha potuto contare su un portafoglio di 90 progetti di
ricerca del valore complessivo di 20.617 keuro ed una competenza 2011 di 5.113 keuro. In
particolare: 35 progetti cofinanziati dalla Commissione Europea con un contributo 2011 di 3.670
keuro, 13 progetti nazionali (cofinanziati da ministeri o altri enti di ricerca) con un contributo 2011
di 226 keuro, 12 progetti regionali (cofinanziamento regionale o di altro ente locale) con un
contributo 2011 di 559 keuro e 30 contratti o convenzioni con industrie per un importo di 659
keuro. ISTI fornisce servizi di valutazione e di certificazione di "terza parte" nell'area della
tecnologia dell'informazione, sia per il mondo industriale sia per la PA, mirati a promuovere il
miglioramento dei sistemi informatici con particolare riferimento ai processi software e ai loro
prodotti.
L'attività relativa all'hardware è focalizzata su: Stime di affidabilità, Safety, MTBF of systems,
Controllo di qualità, Conformità agli standard. ISTI svolge attività di progettazione e sviluppo di
nuovi servizi e attività per l'erogazione e la gestione di servizi Internet rivolti ad utenza CNR. Circa
1/3 degli Istituti CNR usufruiscono dei servizi erogati dal Centro. A ISTI è stata assegnata, con
provvedimento del Presidente del CNR, la responsabilità della collaborazione tra CNR e DigitPA
relativo alla progettazione e sviluppo del sistema per i test di interoperabilità dei gestori PEC e per
le relative attività di test.
IIT - Istituto di Informatica e Telematica (Pisa) svolge attività di ricerca, valorizzazione,
trasferimento tecnologico e formazione nel settore delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione e nel settore delle scienze computazionali. In sintonia con le strategie del
Dipartimento ICT del CNR e con le attività del Settimo Programma Quadro dell’Unione Europea, lo
IIT è proiettato verso l’Internet del Futuro, sia dal punto di vista modellistico-algoritmico che
tecnologico-applicativo. L’Istituto ha infatti al suo interno consolidate competenze in algoritmica e
in settori di ricerca e sviluppo, quali “Internet delle cose” e “Internet dei servizi”, che spaziano
dalle reti telematiche ad altissima velocità, mobilità e pervasività, alla sicurezza e privacy, alle
tecnologie innovative per il Web, e che includono anche nuove tematiche relative alla governance
dell'Internet del Futuro. Le principali linee di ricerca sono:
-
Progettazione sviluppo e monitoraggio di reti telematiche;
-
Ubiquitous Internet;
-
Strumenti per l’Internet del futuro affidabile e sicura;
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 85
-
Metodi e algoritmi efficienti per la risoluzione di problemi complessi;
-
Applicazioni web per l’internet del futuro;
-
Algoritmica per bioinformatica.
L’IIT può oggi contare su un totale di 153 persone di cui 36 ricercatori, 62 tecnici e amministrativi,
22 giovani ricercatori in formazione (dottorandi e assegnisti di ricerca), 33 contrattisti d’opera.
L’IIT si avvale anche della collaborazione di 13 associati alla ricerca, in prevalenza universitari. Le
attività nel settore hanno prodotto, nel periodo 2008-2010, 110 pubblicazioni su riviste
internazionali, 120 lavori in atti di conferenze internazionali e 27 tra libri e capitoli di libri
internazionali. A oggi sono attivi 13 progetti cofinanziati dalla Commissione Europea con un
contributo per il solo 2011 di 945 keuro, 4 progetti regionali (cofinanziamento regionale o di altro
ente locale) con un contributo 2011 di 210 keuro e 4 contratti o convenzioni con industrie per un
importo di oltre 233 keuro. Il valore complessivo dei progetti pluriennali IIT supera i 4.700 keuro.
Nel settore dell’Internet lo IIT cura, attraverso il Registro Italiano, la registrazione e gestione dei
nomi a dominio all’interno del ccTLD “it” (ISO 3166). I nomi a dominio registrati attualmente nel
ccTLD “it” sono oltre 2,000,000 e fanno capo a persone fisiche o giuridiche dei vari paesi
dell’Unione Europea. A seguito di tale attività lo IIT interagisce con circa 1.200 Registrar italiani e
stranieri. Sui temi della sicurezza informatica l’IIT vanta collaborazioni di ricerca con numerose
società ICT della Toscana.
ILC - Istituto di Linguistica Computazionale “A. Zampolli” (Pisa) sviluppa storicamente la sua
missione secondo tre direttrici: Metodi computazionali e strumenti per la ricerca umanistica con
particolare riguardo alle discipline linguistiche, filologiche e lessicografiche; Modelli e metodi per il
trattamento delle lingue naturali e mono-e multilingue (applicazioni e prototipi); Norme di
progettazione e creazione di risorse linguistiche computazionali.
L’ILC può oggi contare su un totale di 47 persone di cui 26 ricercatori, 9 tecnici e amministrativi e
12 giovani ricercatori in formazione (dottorandi e assegnisti di ricerca). Nel periodo 2008-2010 i
risultati scientifici più rilevanti sono stati 35 pubblicazioni su riviste internazionali, 112 lavori in atti
di conferenze internazionali, 21 tra libri e capitoli di libri internazionali. A oggi sono attivi 5 progetti
cofinanziati dalla Commissione Europea con un contributo 2011 di 195 keuro, 2 progetti nazionali
(cofinanziati da ministeri o altri enti di ricerca) con un contributo di 90 keuro, 4 progetti regionali
(cofinanziamento regionale o di altro ente locale) con un contributo 2011 di 157 keuro e 2 contratti
o convenzioni con industrie per un importo 2011 di 76 keuro. L’ILC nel 2011 ha fruito anche di 2
collaborazioni di ricerca con organismi internazionali per 17 keuro. Il valore complessivo dei
progetti di ricerca di ILC supera i 2.500 keuro. Pur essendo l’attività di ILC principalmente
indirizzata all’ICT quale supporto delle scienze umanistiche, è importante sottolineare in questa
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 86
sede il progetto europeo HUMANOBS (Humanoids that learn socio-communicative skills by
observations), in cui il contributo di ricercatori ILC consiste nello utilizzare metodi empirici, teorici e
computazionali per studiare i processi cognitivi nell’uomo e negli animali e realizzare quindi robot
che abbiano abilità simili.
IFC - Istituto di Fisiologica Clinica (Pisa, Massa Carrara, Siena) ha come missione primaria quella di
apportare al sistema di sanità pubblica i progressi nella diagnosi e cura del malato derivati dalla
ricerca scientifica, traendo dalla osservazione clinica temi ed obiettivi della ricerca.
Con specifico riferimento al settore ICT&Robotica, IFC sviluppa attività di ricerca sui seguenti temi:
-
sensori biomedici e micro-sistemi multi-parametrici, pervasivi, ergonomici, portatili, wireless,
non intrusivi ed indossabili in grado di monitorare parametri fisiologici, cardiovascolari e
comportamentali, marker biologici in fluidi corporei, processi metabolici, stati emotivi ed
ambientali;
-
modelli e strumenti tecnologici per l'elaborazione intelligente del segnale biomedico tramite
metodologie avanzate di signal processing ed algoritmi di soft computing;
-
sistemi di supporto alla decisione clinica;
-
sistemi per il telemonitoraggio non invasivo domiciliare dello scompenso cardiaco;
-
strumentazione per il monitoraggio e biotelemetria in ambiente estremo incluso l'ambiente
subacqueo ed aerospaziale.
IFC può oggi contare su un totale di 274 persone di cui 89 ricercatori, 78 tecnici e amministrativi e
107 giovani ricercatori in formazione (dottorandi e assegnisti di ricerca). Di questo personale 24
ricercatori, 8 tecnici, 28 giovani ricercatori in formazione e 15 tra associati alla ricerca e
collaboratori svolgono la loro attività prevalentemente nel settore ICT&Robotica. A fronte di oltre
200 pubblicazioni internazionali dell’Istituto nel solo 2011, le pubblicazioni internazionali riferibili al
settore ICT&Robotica sono oltre 20. Nel 2011 IFC ha fruito di oltre 270 progetti o contratti di
ricerca per un valore complessivo di 30.363 keuro ed una quota di competenza 2011 di 7.604
keuro. In particolare: 27 progetti cofinanziati dalla Commissione Europea con un contributo
nell’anno di 1.185 keuro, 46 progetti nazionali (cofinanziati da ministeri) con un contributo di 870
keuro, 80 progetti regionali (cofinanziamento regionale o di altro ente locale) con un contributo
2011 di 2.674 keuro, 15 progetti con Università o altri Enti di Ricerca con un contributo di 189
keuro, 7 progetti cofinanziati da Fondazioni o altre Istituzioni Private Italiane con un contributo
nell’anno di 253 keuro e, infine, 98 contratti o convenzioni con industrie per un importo totale di
2.433 keuro. La quota direttamente riferibile ad attività di ricerca e trasferimento nell’ICT&Robotica
può essere stimata in una competenza 2011 di oltre 1.700 keuro. L’IFC vanta una considerevole
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 87
attività di brevettazione e creazione di impresa. I brevetti nel campo sono 5, e tra gli altri risultati
di rilievo nel 2011:
-
Il progetto QUIPU (diagnosi di aterosclerosi con sensori ultrasonici) di Vincenzo Gemignani ha
vinto la Start Cup CNR – Il Sole 24 Ore.
-
Il progetto AMOLAB (parto assistito con ultrasuoni) di Sergio Casciaro, Francesco Conversano e
Ernesto Casciaro (IFC-Lecce) ha vinto il Premio Nazionale dell’Innovazione (dotato di 50,000€).
IFAC - Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” (Firenze) svolge attività di ricerca, di
valorizzazione, trasferimento tecnologico e di formazione, nei settori prioritari della biomedica,
dell'ambiente, del patrimonio culturale e delle produzioni industriali sulla base delle proprie
competenze multidisciplinari in spettroscopia applicata, optoelettronica e fotonica, laser e
applicazioni,
elettromagnetismo,
sensori
e
metodi
di
osservazione
ottici,
elaborazione
dell'informazione. Con specifico riferimento al Distretto ICT&Robotica, IFAC sviluppa attività di
ricerca in
-
Sicurezza e compatibilità elettromagnetica;
-
Sistemi, tecniche e metodi di acquisizione, trattamento ed analisi di dati di telerilevamento
multidimensionale;
-
Codifica, elaborazione e restituzione della conoscenza legata a media multidimensionali.
L’IFAC può oggi contare su un totale di oltre 150 persone di cui 60 ricercatori, 29 tecnici e
amministrativi e oltre tra 60 giovani ricercatori in formazione (dottorandi e assegnisti di ricerca),
collaboratori esterni e associati alla ricerca. Di questo personale 15 ricercatori, un numero congruo
di tecnici e 20 tra collaboratori esterni e ricercatori in formazione svolgono la loro attività
esclusivamente nel settore ICT&Robotica. Le attività in questo settore hanno prodotto, nel periodo
2009-2011, 10 pubblicazioni su riviste internazionali, 28 lavori in atti di conferenze internazionali e
due libri o capitoli di libri internazionali. Per quanto attiene il solo settore ICT&Robotica oggi sono
attivi 2 progetti cofinanziati dalla Commissione Europea con un contributo totale di 72 keuro, 4
progetti nazionali (cofinanziati da ministeri o altri enti di ricerca) con un contributo totale di 948
keuro, 7 progetti regionali (cofinanziamento regionale o di altro ente locale) con un contributo
totale di 1.430 keuro. IFAC ospita laboratori congiunti con imprese e vanta un numero notevole di
accordi formali in associazioni di scopo (> 200) accumulati nell’ultimo quinquennio con imprese
attive in vari settori manifatturiero.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 88
Consorzio CUBIT (Consortium Ubiquitous Technologies) è nato nel 2007 per volontà del
Dipartimento
di
Ingegneria
dell’Informazione:
Elettronica,
Informatica,
Telecomunicazioni
dell’Università di Pisa, del Polo Tecnologico di Navacchio, di alcune aziende spin-off dell’Università
di Pisa e di importanti realtà produttive italiane nel settore dell’elettronica, con l’obiettivo di creare
un nuovo modello di trasferimento tecnologico e di collaborazione volto all’accelerazione del
processo di filiera nel settore delle Telecomunicazioni. Elemento centrale di questo modello è stata
la realizzazione di un laboratorio pubblico-privato, il Wireless Innovation LAB, attrezzato per la
progettazione, la simulazione, l’implementazione ed il collaudo di dispositivi, sistemi elettronici e
infrastrutture per reti e sistemi di comunicazione radio. CUBIT ha sviluppato in collaborazione con
gli enti soci e le imprese, circa 50 progetti tra Europei, Nazionali e Regionali sui temi delle
tecnologie delle telecomunicazioni e dell’internet delle cose, creando circa 20 nuovi prodotti
tecnologici “Made in Tuscany”. Tra i suddetti progetti, 15 sono stati finanziati nell’ambito dei Bandi
Servizi della Regione Toscana. Tra i progetti di maggiore interesse, CUBIT è partner con UNIPI e
CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa) del progetto
IoTPrice, che prevede alcune specifiche misure per la creazione di competenze, mercato e
innovazione nel settore dell’Internet delle Cose.
CUBIT rappresenta un cluster operativo nel settore delle telecomunicazioni con esperienze
concrete di collaborazione tra aziende e centri di ricerca finalizzate alla creazione di nuovi prodotti.
Le tecnologie di riferimento dell'attività di Cubit sono: Sistemi e tecnologie wireless, RFID
(Contactless, UHF), NFC, Wireless Sensor Network, Tecnologie radio di comunicazione a 433/800
MHz e a 2,4/5 GHz. CUBIT ha sviluppato nel corso degli anni una serie di nuovi prodotti e
certificazioni nel settore delle telecomunicazioni (sviluppo di sistemi elettronici per la
comunicazione radio basate su tecnologie RFID,Wireless,Bluetooth,etc) con diverse aziende, a
livello regionale, nazionale ed internazionale: SECO s.r.l. (Arezzo), AEP s.r.l. (Lastra a Signa),
WiTech s.r.l. (Pisa), Telcomms s.r.l. (Pisa), Netresults s.r.l. (Pisa), Alkeria s.r.l. (Pisa), Zetaplast
s.r.l. (Pisa), PSM s.r.l. (Arezzo), INTECS S.p.A. (Pisa), Bassilichi S.p.A. (Firenze), Pisamo S.p.A.
(Pisa), RICO s.r.l. (Ancona), 5T s.p.a. (Torino), ACTV (Venezia), Lombardia Informatica (Milano),
Club Italia (Associazione delle imprese innovative del Trasporto Pubblico locale), Technogym S.p.A.
(Cesena), Siemens (ATOS) S.p.A.. Inoltre CUBIT ha intrecciato rapporti di collaborazione a livello
internazionale con il Polo Tecnolgico Nanchino (Repubblica Popolare Cinese), il Polo Tecnologico
Hangzou (Repubblica Popolare Cinese), la China Law Town Shanghai Telecomunication
(Repubblica Popolare Cinese), la CNA (Calypso Network Assocation, Francia) e la
(Macedonia).
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 89
DUNA
Consorzio Pisa Ricerche svolge attività di Ricerca e Sviluppo in diverse aree con particolare
riferimenti agli ambiti: Energia e Ambiente, ICT e Microelettronica, Ingegneria Strutturale,
Tecnologie per Applicazioni Industriali. La ricerca viene condotta su progetti commissionati
direttamente da aziende private o istituzioni pubbliche, ma anche attraverso la partecipazione a
programmi nazionali (Ministeriali e Regionali) ed internazionali (Unione Europea). L’esperienza del
CPR si può ben riassumere negli oltre 300 progetti attivati. Negli ultimi anni, grazie alla crescente
esperienza e specializzazione delle Divisioni e dei laboratori in alcun settori di applicazione, si è
accresciuta notevolmente la collaborazione con il mondo industriale, configurando sempre più CPR
come centro di eccellenza per attività di ricerca industriale. il Consorzio Pisa Ricerche è inserito
nell’albo dei “laboratori altamente qualificati autorizzati a svolgere ricerche di carattere applicativo
a favore delle piccole e medie industrie, di cui all’art. 4 Legge 17/2/1982”. Il laboratorio di ricerca
a tecnologia avanzata del CPR è strutturato in sezioni specializzate nel settore multimediale,
tecnologie energetiche ed ambientali e microelettronica.
Il CPR è strutturato in Divisioni e Centri di Competenza operanti con risorse proprie e personale
dedicato. La ricerca in ambito ICT viene condotta all’interno di due Divisioni: Divisione Informatica
e Tele-comunicazioni, Divisione Sistemi Elettronici e Microelettronica. La Divisione Informatica e
Telecomunicazioni ha competenze nei seguenti ambiti: architetture sicure per sistemi informativi,
sistemi informativi e servizi orientati all’usabilità, sistemi multicanale e multiterminali, strumenti per
l’elaborazione e la gestione di grandi basi di dati, sistemi altamente disponibili, sistemi
aziendali/consumer/real
time,
sistemi
embedded
per
applicazioni
industriali,
sistemi
di
automazione, tecnologie wireless, reti di sensori, e architetture e tuning di reti complesse.
La Divisione Sistemi Elettronici e Microelettronica ha competenze nei seguenti ambiti:
Progettazione microelettronica (gestione dell’intero flusso, dalle specifiche di sistema alle fasi di
progettazione, realizzazione e test di sistemi embedded HW/SW sia digitali che analogici; utilizzo
dei più recenti tools, metodologie e tecnologie (CMOS, BCD, HVMOS ed FPGA); integrazione di IP
cores in SoC e SiP), sistemi Elettronici HW/SW e PCB design (progettazione, sviluppo e validazione
sia per prototipi che prodotti dell’HW e SW/firmware di sistemi elettronici e PCB board, basati su
microcontrollori, CPU general-purpose e DSP o logica programmabile; gestione interfacce e reti di
sensori e attuatori, power&energy management, comunicazione wired e wireless); IP cores (Data
base di IP cores proprietari per applicazioni SpaceWire, elaborazione/codifica di immagini e video,
trasformate DCT e FFT, cancellazione interferenti e LDPC/Turbo codes per telecomunicazioni, ASIP
e processori low-power).
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 90
Le due Divisioni che operano in ambito ICT impiegano circa 20 persone. Oltre alle attività di ricerca
commissionate dalle imprese, attualmente CPR ha in corso 7 progetti finanziati con fondi
comunitari.
Scuola Superiore S. Anna. È un istituto universitario pubblico a statuto speciale, che opera nel
campo delle scienze applicate: Scienze Economiche, Scienze Giuridiche, Scienze Politiche, Scienze
Agrarie, Scienze Mediche e Ingegneria Industriale e dell'Informazione. Presso la Scuola svolgono la
propria attività 47 docenti e ricercatori del Settore di Scienze Sociali, 56 docenti e ricercatori del
Settore di Scienze Sperimentali, per 181 Allievi Ordinari di primo livello, 136 Allievi Ordinari di
secondo
livello, 303 Allievi
di
Perfezionamento
e
di
Dottorato, 90 Allievi
dei
Master
e
circa 1100 Allievi dei corsi di Alta Formazione.
La ricerca della Scuola, a seguito di una recente riorganizzazione, è suddivisa in 6 Istituti tematici,
fra i quali due Istituti sono dedicati alla ricerca nel campo della Biorobotica e dell’ICT.
L’Istituto di Biorobotica, diretto dal prof. Dario, si compone di due laboratori, l’Arts Lab (che si
occupa di biorobotica, biomeccatronica, bioingnegneria, robotica umanoide) e il CRIM (dedito alla
microrobotica). L’Istituto di BioRobotica è composto da 169 persone di cui 7 sono professori e
ricercatori, 87 sono dottorandi e la restante parte è rappresentata da personale tecnicoamministrativo e collaboratori. I progetti di ricerca nazionali sono 16, finanziati per circa 2.8 mln
euro. Il numero di progetti EU attivi è 30, per un budget totale finanziato all’Istituto di circa 17 mln
euro. Frutto delle attività di ricerca sono i 35 lavori pubblicati nel 2010 su riviste specialistiche e
negli atti di congressi internazionali. L’istituto svolge una intesa attività di trasferimento
tecnologico, anche a livello territoriale toscano, con un fatturato conto terzi pari a circa 1,2 Meuro
con progetti industriali realizzati con aziende prestigiose (quali p.e. Intuitive Surgical Inc., Rizzoli
Ortopedia, Azimuth-Benetti ecc.). Una convenzione quadro con ST-Microelectronics è stata firmata
nel 2011 per lo sviluppo di un nuovo laboratorio congiunto con sede a Catania per attività di
formazione e ricerca nei campi della Micro-ingegneria, della BioRobotica e degli Smart Systems.
Tra le iniziative a livello territoriale sul TT ricordiamo il Piano Strategico di Sviluppo della Valdera,
ha fatto da apripista al finanziamento di due Centri di Competenza in Valdera: uno sulla Robotica
Industriale con centro a Pontedera e uno sulla Robotica di Servizio con centro a Peccioli.
L’Istituto TeCIP, Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione, il
cui direttore è il Prof. Prati, articolato in tre macro-aree di attività, orientate rispettivamente alle
comunicazioni, all'informatica e all'ingegneria della percezione. L’Istituto TeCIP (secondo gli ultimi
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 91
dati disponibili al 31.12.2010) è composto da 327 persone di cui 32 sono professori e ricercatori,
71 sono dottorandi. L’Istituto trae origini dal Centro, nato nel 2001 grazie agli investimenti della
SSSA in competenze nel settore delle Telecomunicazioni e alla collaborazione con una realtà
industriale importante come la Marconi Communications spa (ora Ericsson). Queste due parti, in
collaborazione con il CNIT hanno realizzato un centro di ricerca integrato, sia pubblico che privato,
nel campo della Fotonica (l’attuale ICRPhoNET). La relazione con Ericsson nell’area delle
Comunicazioni, è sancita da un accordo prolungato fino al 2014. Grazie a questa partnership,
l’Istituto rappresenta il più importante centro di produzione prototipale di apparati avanzati per la
comunicazione in fibra ottica della multinazionale, azienda numero uno al mondo per le
comunicazioni wireless. I progetti di ricerca nazionali attivi sono 101 (di cui 43 progetti di ricerca
scientifica di Ateneo, 19 progetti conto terzi, 8 PRIN, 2 FIRB, 7 da Regione Toscana) finanziati per
circa 3,9 mln euro. Il numero di progetti EU attivi è 26, per un budget totale finanziato all’Istituto
di circa 3,9 mln euro. Frutto delle attività di ricerca sono i 235 lavori pubblicati nel 2010 su riviste
specialistiche e negli atti di congressi internazionali. L’istituto inoltre ha realizzato 2 laboratori
congiunti in Corea e Cina. L’istituto svolge una intesa attività di trasferimento tecnologico con un
fatturato conto terzi pari a circa 2,4 mln euro con progetti industriali realizzati con aziende
prestigiose (quali p.e. oltre alla citata Ericsson, la Rete Ferroviaria Italiana, General Motors, Oto
Melara, ecc.).
SSSA in questi anni ha realizzato una intensa attività di trasferimento tecnologico, realizzando circa
75 famiglie brevettuali, e 28 spin-off attivi che hanno fatturato nel 2011 8.3mln euro e occupano
complessivamente 185 persone. Di questi, nel campo ICT&R troviamo 69 brevetti e 21 spin-off.
Scuola Normale Superiore. La Scuola Normale Superiore di Pisa è un istituto pubblico di
istruzione superiore universitaria, di ricerca e alta formazione ad ordinamento speciale, ove
operano qualificati laboratori e centri di ricerca in diversi settori delle scienze dure e delle scienze
umanistiche, con articolate collaborazioni e partnership nazionali e internazionali. Molti di tali
laboratori e centri, sviluppano, anche con l’ausilio del centro di calcolo della Scuola, interessi,
competenze e progetti con significativi contenuti di tecnologia dell'informazione e scienze
computazionali. In particolare il Centro per la Chimica e Cosmologia Computazionale (4C) sviluppa
software ed altri progetti di HPC, si è dotato di significative risorse di calcolo (più di 1000 core) e si
sta dotando di un CAVE 3D dedicato ad esperienze di full immersion in diversi campi scientifici
incluso quello dei beni culturali. Altri docenti della Scuola stanno sviluppando banche dati dedicate
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 92
in particolare alla medicina ed ai beni culturali, nonché modelli ed algoritmi innovativi nel campo
del quantum computing, delle scienze della vita e della finanza quantitativa. Queste attività hanno
dato luogo a significativi contributi da parte della Regione Toscana, di Fondazioni, Enti Pubblici
(MIUR, CNR, INFN, ecc.) e Comunità Europea.
Università di Firenze. Le origini risalgono al 1321, quando fu istituito lo Studium. Nel 1859, si
presenta come Istituto di Studi Superiori, e nel 1923 si costituisce come Università deli Studi di
Firenze (UNIFI). L'Università degli Studi di Firenze è una delle più grandi organizzazioni per la
ricerca e l'istruzione superiore in Italia, con oltre 1900 docenti di ruolo e ricercatori, per oltre
55000 studenti, e 12 Facoltà. Si è classificata tra le Università virtuose per il ministero, e tra le
prime università italiane nella distribuzione di fondi di ricerca. UNIFI presenta circa 49 dipartimenti,
32 laboratori congiunti con le industrie, e oltre 100 centri di ricerca di eccellenza ed
interuniversitari. Nell’area ICT-Robotica ha circa 50 laboratori in più di 10 dipartimenti e 4 Centri di
ricerca, più alcuni servizi direttamente locati presso il Centro di Servizi di Ateneo per la
Valorizzazione della Ricerca (CSAVRI), e la gestione dell'Incubatore universitario fiorentino (IUF).
Lo CSAVRI è una struttura di servizio per il territorio e per le strutture di UNIFI, comprende e
gestisce lo IUF che presenta al momento 7 spin-off attivi e oltre 30 gruppi in preincubazione. Lo
CSAVRI si occupa anche di: brevetti e proprietà intellettuale per UNIFI (circa 40 famiglie
brevettuali di cui 3 in ambito ICT-Robotica); offre orientamento al lavoro e Job Placement, in
stretto contatto con le industrie Toscane; presenta alcuni laboratori ICT-R; ospita inoltre lo
sportello APRE Toscana che fornisce servizi di formazione ed informazione sulla progettazione
Europea.I principali dipartimenti UNIFI in ICT-Robotica sono il Dipartimento di Sistemi e
Informatica e quello di Elettronica e Telecomunicazioni (con oltre 220 fra ricercatori, dottorandi e
assegnisti in ICT-Robotica), inoltre si hanno svariati altri contributi dai Dipartimenti di Energetica,
di Chimica, di Fisica e Astronomia, di Fisiopatologia Clinica, di Italianistica, di Meccanica e
Tecnologie Industriali, di Medicina Interna, di Psicologia, e di Scienza della Formazione. Nonché
altri centri come il MICC (Media Integration and Communication Center, centro di Eccellenza del
MIUR); e il CERM (Centro di Ricerca di Risonanze Magnetiche). Svariati gruppi di ricerca hanno
collaborazioni con consorzi nazionali come: CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le
Telecomunicazioni), CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica). Fra gli oltre 50
laboratori ICT-Robotica, 15 di questi partecipano a progetti EU (6 sono o sono stati coordinatori da
docenti e/o ricercatori di UNIFI), e una decina di questi sono titolari di brevetti o hanno originato
con le loro ricerche dei brevetti. UNIFI ha inoltre 32 laboratori congiunti fra industria e dipartimenti
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 93
dell’Università stessa: 9 di questi sono focalizzati su tematiche di ICT-Robotica ed in particolare:
LCA (laboratorio Comunicazioni Avanzate) in collaborazione con TICOM (consorzio fra SelexCommunications e UNIFI), LIRS (con Telecom Italia e Alcatel Lucent), Tecnologie innovative per
accessi a larga banda (con Duratel), Ingegneria ElettroAcustica (con PowerSoft S.r.l., B&C
Speakers SpA, HPSound Equipment S.r.l., Audiomatica S.r.l.), videosorveglianza e applicazioni
informatiche ai beni culturali (con Thales Italia spa), reti wireless (Selex Communications),
immagini ad alta risoluzione (Hitachi Corporation), MT-Lab laboratorio congiunto di Tecnologie
Elettromagnetiche con Advanced Microwave Engineering, Laboratorio congiunto con Analytical (VI)
srl su Metodi di prova e misure per la Qualificazione e l'Affidabilità. In totale, dal 2003 a oggi, in
UNIFI sono stati svolti nel settore ICT-R 139 progetti EU con un budget totale di circa 29 mln euro;
quindi una media annuale di 15 progetti EU e un finanziamento di 3,2 mln euro all’anno.
Dipartimento di Sistemi e Informatica consiste di 39 professori, 20 ricercatori, 14 assegnisti e 58
dottorandi (al momento tutti i Dottorandi ICT sono accorpati in un unico dottorato, gestito dal
punto di vista amministrato da questo dipartimento). Le macro-aree di ricerca riguardano
pressoché tutto lo spettro delle discipline ICT: sistemi adattivi, matematica applicata, controlli
automatici, bio-ingegneria, ricerca operativa, visione artificiale e computazionale, matematica
discreta e informatica teorica, concorrenza e mobilità, sistemi distribuiti e tecnologie internet, cloud
e virtual, sistemi mobili, ottimizzazione, controllo di processi, architetture dei calcolatori,
l'intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico, ingegneria del software, architetture
sotfware e sistemi informativi, metodi formali, verifica e testing, interazione naturale, information
retrieval, interfacce uomo macchina, sistemi embedded, sistemi di controllo, informatica per
l’ambiente, controlli ambientali, domotica, protezione, fingerprint e sicurezza, computer music,
elettroacustica. Frutto delle attività di ricerca sono 110 lavori pubblicati nel 2010, di cui 58 su libri
e riviste specialistiche, e 52 in atti di congressi internazionali. A oggi sono attivi i seguenti progetti:
Progetti europei (ASCENS, ALARP, AMBER, ECLAP) per un contributo totale di 2.095 keuro
(accertamenti bilancio 2010); progetti nazionali Prin e Firb per un contributo totale di 66 keuro;
attività di trasferimento tecnologico per un contributo totale di 280 keuro. Fra le relazioni con
l’industria si noti quelle con: Selex-sistemi integrati, Selex-Galileo, GE Transportation Systems,
BioMérieux Italia, Magneti Marelli, GET, RAI, FINSIEL, Engineering, BBC, Powersoft, B&C Speakers
SpA, Giunti, Eutelsat, Tiscali, General Electric. Alcuni docenti sono stati insigniti recentemente di
diversi riconoscimenti internazionali, ricoprono incarichi prestigiosi in comitati di programma e
editorial board di conferenze e riviste internazionali. Recentemente 4 progetti del lab DISIT del
dipartimento sono stati selezionati come meritevoli nell'ambito dell'iniziativa Italia degli Innovatori
dell’Agenzia per l Diffusione delle Tecnologie per l’Innovazione della presidenza del Consiglio dei
Ministri e per la loro promozione a Shanghai 2011.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 94
Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni consiste di 23 professori, 16 ricercatori e 22
assegnisti. Le macro-aree di ricerca riguardano un ampio spettro delle discipline ICT: antenne,
dispositivi e circuiti integrati a radiofrequenza e microonde, compatibilità elettromagnetica, analisi
del segnale, comunicazioni, elettronica e microelettronica, sistemi digitali per elaborazione in
tempo reale di segnali e immagini, misure, affidabilità e qualità, reti di telecomunicazioni,
telerilevamento, sistemi mobili, biomedica, elaborazione delle immagini, sensor network, cognitive
network, telematica, protezione, marchiatura/watermarking e crittografia, elettroacustica. Frutto
delle attività di ricerca nel 2010 sono 43 lavori su riviste specialistiche e 75 lavori in atti di
congressi internazionali. A oggi sono attivi 9 progetti EU con un contributo totale di 1.500 keuro, 4
progetti nazionali con un contributo totale di oltre 400 keuro, e un fatturato conto terzi pari a circa
1.600 keuro con progetti industriali, dei quali circa 300 keuro internazionali. Fra le relazioni con
l’industria si noti quelle con: Selex, Thales, Esaote, Saab, Powersoft, B&C Speakers SpA, Hitachi,
Telecom Italia, Alcatel Lucent, NP GE Oil&Gas, Finmeccanica.. Alcuni docenti sono stati insigniti di
diversi riconoscimenti internazionali, e ricoprono prestigiosi incarichi in organi direttivi di Consorzi,
in comitati di programma e editorial board di conferenze e riviste internazionali.
Dipartimento di Energetica “S.Stecco” presenta attività focalizzate sulla robotica nel settore
industriale e ella tutela dei beni culturali e archeologici in campo marino, e nella modellazione dei
processi ed ottimizzazione. Il Dipartimento ha svariati progetti Regionali ed Europei nell’ambito
ICT-Robotica. I gruppi ICT-Robotica di questo Dipartimento hanno molterelazioni con aziende
come: ECM, Ansaldo STS, AnsaldoBreda, GE Oil&Gas, Termomeccanica, Selex Galileo, PRAMAC,
Indesit, Epson, Kyocera, Riconh, Canon, Oce, Cofely, Ansaldo, Fincantieri, Electrolux, Piaggio,
Agfa, etc.
Centro di Eccellenza Nazionale MICC istituito dal MIUR presso l’Università di Firenze nel 2000 per
lo svolgimento di ricerche nel settore dei nuovi media (elaborazione, interpretazione, trasmissione
di immagini e video, tecnologie e sistemi multimediali, trasmissione e comunicazione) e
dell’evoluzione delle normative giuridiche con l’evoluzione tecnologica e di Internet. Comprende 6
laboratori: Visual Media, Comunicazioni e Immagini, Software Engineering, Comunicazioni
Avanzate, Telecomunicazioni e elaborazione dei segnali, Media e Diritto. È inoltre sede del
Laboratorio del CNIT di Comunicazioni satellitari e cognitive, che gestisce in particolare la rete
satellitare del CNIT a larga banda che connette bidirezionalmente 24 sedi italiane in banda Ka. Le
macro are di lavoro fanno riferimento a video sorveglianza, interazione naturale, multimedia,
archivi di immagini e video. Il MICC ha collaborazioni con aziende come: Thales, Selex, RAI,
Telecom, Cisco, Integrasys, Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 95
Dipartimento di Meccanica e Tecnologie Industriali – per quanto riguarda le è attività ICT-Robotica,
lavora con industrie ed enti pubblici nell’ambito dell’Acustica Ambientale, Industriale e
Architettonica, e su importanti progetti europei (HUSH, QUADMAP). Dal 2010 è sede del
Laboratorio INEA per l’INgegneria ElettroAcustica in collaborazione con le aziende Powersoft, B&C
Speakers, HPSound Equipment, Audiomatica e i Dipartimenti di Sistemi ed Informatica ed
Elettronica e Telecomunicazioni.
Università di Pisa. È stata fondata nel 1343 ed è oggi una delle più antiche e ben note Università
italiane (prima, a parimerito con La Sapienza, secondo la prestigiosa classifica di Shangai del
2011), con circa 60000 studenti, 2000 ricercatori e professori, 1000 dottorandi e altrettanto
personale a contratto dedito alla ricerca. La ricerca UniPI in ICT è da sempre stata legata al
progresso industriale e sociale con connotazioni pionieristiche, come è testimoniato da tre eventi:
la costruzione della CEP (Calcolatrice Elettronica Pisana) voluta da Fermi negli anni ’50 e realizzata
con il contributo delle province di Pisa-Lucca-Livorno e la collaborazione della Olivetti, la creazione
del primo Corso di Laurea in Scienze dell’Informazione (Pisa, 1969), e poi la creazione del primo
Dottorato in Informatica (Pisa, 1983). In totale si contano circa 40 laboratori dediti all’ICT&R (su
273 censiti), 20 di questi partecipano a progetti EU (11 sono o sono stati coordinatori), 18 hanno
ricevuto premi/riconoscimenti internazionali e 13 hanno originato con le loro ricerche dei brevetti,
alcuni di proprietà UNIPI altri di proprietà di aziende.
UniPI in questi anni ha realizzato una intensa attività di trasferimento tecnologico, realizzando circa
65 famiglie brevettuali (di cui 15 nell’ambito ICT&R), e circa 20 spin-off (8 in ambito ICT&R) che
impiegano 246 persone con un fatturato di 14.5mln euro nel 2010. In verità la quantità di brevetti
originati da ricerche UNIPI, ma posseduti da aziende, è significativamente superiore; così come
superiore è il numero di start-up originate da ricerche UNIPI o con il contributo di docenti UNIPI:
se ne contano circa 40 nel solo Polo Navacchio.
La ricerca in ICT&Robotica interessa principalmente 2 Dipartimenti (Informatica e Ingegneria
dell’Informazione) con contributi di alcuni ricercatori afferenti anche al Dipartimento di Chimica e
Chimica Industriale e al Dipartimento di Sistemi Elettrici e Automazione, più altri 2 Centri
Interdipartimentali e 1 consorzio: il Centro IT e il Centro “E. Piaggio”, e il Consorzio CUBIT.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 96
Dipartimento di Informatica fu fondato nel 1969, primo in Italia, e primo a definire un corso di
laurea in scienze dell’informazione (1969) e un dottorato in Informatica (1983). Oggi consiste di 60
professori e ricercatori, 43 dottorandi e 13 assegnisti, e numerosi borsisti di ricerca. Le macro-aree
di ricerca riguardano pressocché tutto lo spettro delle discipline ICT:
-
Algoritmi e Strutture dati per Big Data: Motori di ricerca per ricerche sul web, DB genomici,
XML, Bioinformatica.
-
Modelli, Linguaggi, Basi di Dati e Software: Global e green computing, sicurezza, serviceoriented computing e discovery, sistemi software e meta-programmazione, riuso del software
ed e-government, business Intelligence, data warehouse systems.
-
Architettura di Sistemi: architetture parallele e distribuite ad alte prestazioni, modelli e
strumenti per reti di calcolatori, p2p overlay systems, wireless sensor networks, mobile
networks.
-
Intelligenza Artificiale: knowledge discovery e data mining, opinion mining, semantic searches,
text mining, apprendimento automatico e reti neural.
-
Ricerca Operativa e Matematica Computazionale: Network optimization, matrix computations,
linear algebra, algoritmi numerici e di ottimizzazione per reti di trasporto e telecomunicazione,
logistica, finanza.
Frutto delle attività di ricerca sono gli oltre 245 lavori pubblicati nel 2010 su riviste specialistiche e
negli atti di congressi internazionali. A oggi sono attivi 5 progetti EU con un contributo totale di
1.767 keuro, 8 progetti nazionali con un contributo totale di 698 keuro, e un fatturato conto terzi
pari a circa 965 keuro con progetti industriali realizzati con aziende internazionali soprattutto (quali
p.e. Carrefour, Google, Microsoft, Selex, Telecom, Yahoo, Wind, ecc.). Alcuni docenti sono stati
insigniti recentemente di diversi riconoscimenti internazionali, quali Yahoo Faculty awards e Google
Faculty awards, così come diversi docenti ricoprono incarichi prestigiosi in comitati di programma e
editorial board di conferenze e riviste internazionali. I docenti del Dipartimento sono anche autori
di alcuni brevetti internazionali posseduti da UNIPI o da aziende.
Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione: Elettronica, Informatica, Telecomunicazioni consiste
di 70 professori e ricercatori, 74 dottorandi, 16 assegnisti di ricerca e numerosi borsisti. I principali
settori di ricerca riguardano: i dispositivi, le tecnologie e i sistemi micro e nanoelettronici, i sensori
e i sistemi microelettromeccanici, il progetto ed il testing di circuiti VLSI e di circuiti integrati a
radiofrequenza e microonde i sistemi embedded, i sistemi wireless, le reti di calcolatori,
l'ingegneria del software, la computational intelligence, i sistemi operativi, la sicurezza dei dati, i
sistemi e le reti di telecomunicazione, il telerilevamento, l'elaborazione delle immagini e dei
segnali, i sistemi radar, il telerilevamento mediante sensori ottici iperspettrali, la propagazione dei
campi elettromagnetici e le antenne, la compatibilita’ elettromagnetica, le apparecchiature
biomedicali, i tessuti intelligenti, il monitoraggio a distanza di funzioni vitali. Frutto delle attività di
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 97
ricerca sono gli oltre 356 lavori pubblicati nel 2010 su riviste specialistiche e negli atti di congressi
internazionali e i 64 brevetti di cui sono coautori i docenti del Dipartimento. Il Dipartimento IET
ospita: una Unità dell'Istituto di Elettronica e Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni del
CNR,
una
unità
di
Ricerca
del
CNIT
(Consorzio
Nazionale
Interuniversitario
per
le
Telecomunicazioni), una Unità di Ricerca e Sviluppo congiunta ST Microelectronics-Università di
Pisa ed un laboratorio comune Università-CNR che si occupa di sistemi di elaborazione pervasivi
(PERLAB). A oggi sono attivi 9 progetti EU con un contributo totale di 1.555 keuro, progetti
nazionali con un contributo totale di 526 keuro, e un fatturato conto terzi pari a 1.385 keuro con
progetti industriali realizzati mediante una intensa attività di ricerca applicata e consulenza per
conto di Aziende quali Microsoft, Intel, StarCore, ST Microelectronics, SELEX Galileo, Telecom,
Piaggio, Nokia, Marconi, CISCO, SELEX Sistemi Integrati, ecc. e di trasferimento tecnologico verso
piccole e medie aziende del Territorio.
Negli ultimi quattro anni il Dipartimento ha promosso la nascita di quattro Aziende spin-off
dell'Università di Pisa: WiTech (installazione e collaudo di reti e infrastrutture wireless per imprese
e istituzioni pubbliche e private) e RTW (progettazione e realizzazione di antenne e apparati a
microonde); Net Results (reti di telecomunicazioni) e Ideability (supporti tecnologici per persone
diversamente abili). Il Dipartimento è socio fondatore di CUBIT (Consortium Ubiquitous
Technologies), che mette in atto un nuovo modello di trasferimento tecnologico nel settore delle
reti wireless e dell’elettromagnetismo applicato.
Il Centro IT nasce nel 2010 come centro inter-dipartimentale di Informatica e Fisica, con l’obiettivo
di realizzare un mini data-center per supportare le ricerche UNIPI che coinvolgono big data e/o
calcolo intensivo. Oggi il Centro IT è “World Wide Competency Center for HPC” da Acer e ospita il
“Virtualization & Storage Lab” di Intel. Il centro dispone di un cluster HPC di dimensioni medie del
valore di circa 2mln euro finanziato interamente da privati, e formato da 128 nodi, ciascuno
consistente di 2 CPU a 6 core Intel Westmere e 24Gb di RAM, i nodi sono interconnessi con una
infrastruttura di rete a bassa latenza di tipo Infiniband e un numero variabile di server
multiprocessore. Ha inoltre a disposizione un sistema di storage ad alte prestazioni di Hitachi Data
Systems da 50Tb. Recentemente ha ricevuto un finanziamento dalla Fondazione CariPI con il quale
sarà esteso il data center così da ospitare, alimentare e condizionare 12 rack di apparati, e uno
storage usato per effettuare ricerche su big data e supportare l’attività di ricerca della risonanza
magnetica 7 tesla Imago7. Dalla sua fondazione il centro ha collaborazioni con i top player
dell’ambito IT mondiale, quali p.e. ACER, AMD, Force10, Google, Hitachi, Intel, Microsoft, nVidia,
Yahoo; inoltre supporta la Scuderia Ferrari e la Ducati Corse per i sistemi informativi.
Il Centro “E. Piaggio” è un Centro Interdipartimentale dedicato alla ricerca interdisciplinare nella
Robotica e nella Bioingegneria. Il Centro, fondato nel 1965 per facilitare il trasferimento
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 98
tecnologico verso l'industria della ricerca più avanzata, è formato da 42 Docenti afferenti da 13
Dipartimenti dell’Università, di cui 12 hanno responsabilità diretta di progetti di Ricerca, e da 56
collaboratori provenienti da 18 Paesi diversi con lauree nei diversi settori della Ingegneria, in
Medicina, Scienze Biologiche, Matematica, Fisica, Chimica, e in discipline umanistiche. Nel 2011
sono attivi 18 Progetti Europei, con entrate nel 2010 pari a circa 5.800 mln euro esclusivamente da
Privati o Enti internazionali. Il Centro è membro di due Reti di Eccellenza europee, HYCON2
(Controlli Ibridi e Sistemi Embedded) e CONET (Coopertaing Objects), esprime un rappresentante
dell'Executive Board della Concerted Action Flagship Pilot "RoboCom " e coordina la Concerted
Action ESNAM (Materiali Intelligenti). Le collaborazioni del Centro con agenzie ed industrie
includono BMW, FERRARI GeS, Magneti Marelli Powertrain, Piaggio, ESA, ASI, DARPA, Telethon,
ENEA. Il Centro è molto attivo nell’alta formazione: tra le varie attività, il Centro ha creato e
gestisce un International Curriculum Option of Doctoral Studies in sistemi embedded per
l’automazione, che riunisce diciannove università europee in un comune titolo Curriculare di
Dottorato , ed un progetto Asialink di formazione avanzata nella Bioingegneria verso i paesi del
lontano oriente (Filippine e Indonesia).
Il Centro ha un ampio ventaglio di brevetti europei e
internazionali, ed ha dato vita a numerosi spin-off industriali, oltre ad avere aperto laboratori ed
attività convenzionate con enti del territorio circostante. Il Centro, con i suoi docenti e le sue
strutture di laboratorio, svolge un ruolo importante nel sostenere le Lauree di Ingegneria
Biomedica (triennale e magistrale) e di Ingegneria Robotica e della Automazione, nonché il
programma di Dottorato in Automatica, Robotica e Bioingegneria, corsi cui afferiscono
complessivamente alcune centinaia di studenti per anno.
Università di Siena (UniSI). L’Università di Siena è un ateneo ricco di storia e di una grande
tradizione del sapere, impegnato al contempo nella ricerca e nell’innovazione. Le sue origini
risalgono al 1240 e con oltre 760 anni di storia l'Università di Siena è la quarta Università più antica
in Italia. Attualmente l’Università di Siena si conferma al secondo posto assoluto nella classifica
degli Atenei italiani stilata annualmente dal Censis (2011), con ben 7 delle 9 facoltà dell’Ateneo tra
le prime dieci nella classifica relativa. La ricerca scientifica è raggruppata in 4 grandi aree: Giuridica
(Economia,
Scienze
Politiche,
Giurisprudenza),
Umanistica,
Scienze
mediche
e
Scienze
sperimentali, a cui afferiscono 38 Dipartimenti con oltre 150 Laboratori. Molta parte del budget
annuale è destinato alla ricerca scientifica. UniSI in questi anni ha realizzato un’intensa attività di
trasferimento tecnologico, realizzando circa 32 famiglie brevettuali censite e circa 20 spin-off, di
cui 6 in ambito ICT&Robotica. La ricerca in ICT&Robotica interessa principalmente il Dipartimento
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 99
di Ingegneria Informatica e dell’Informazione (UniSI-DII) con contributi di alcuni ricercatori
afferenti anche al Dipartimento di Scienza della Comunicazione. UniSI-DII è attivo dal 1996 e conta
attualmente 46 professori e ricercatori, 14 assegnisti di ricerca, 28 dottorandi e numerosi borsisti.
E’ articolato in 8 macroaree di ricerca scientifica e tecnologica, strutturate a loro volta in 12
laboratori di ricerca. Le tematiche principali di ricerca riguardano: i sistemi e le applicazioni
robotiche ed le interfacce aptiche, la modellistica di sistemi complessi e il controllo di dispositivi, la
propagazione elettromagnetica e le antenne, la compatibilità elettromagnetica, i dispositivi e
circuiti integrati a radiofrequenza e microonde, lo sviluppo di sensori elettrochimici e di dispositivi
elettronici per la crittografia, lo studio dei circuiti non lineari e delle reti neurali, l’analisi e
l’ottimizzazione dei sistemi dinamici, le architetture dei calcolatori, l'intelligenza artificiale e
l’apprendimento automatico, l’information retrieval, gli algoritmi per applicazioni Web ed elearning, l'ingegneria del software, i sistemi e le reti wireless e di telecomunicazione, la sicurezza
dati e il watermarking, il telerilevamento ambientale, l'elaborazione delle immagini e dei segnali.
Recentemente, la qualità delle attività di ricerca svolte all'interno del Dipartimento hanno portato la
Facoltà di Ingegneria al primo posto nella classifica delle Facoltà medio-piccole d'Italia (CIVR 2006)
ed inoltre l’Unisi-DII è stato classificato nella fascia più alta nel processo di valutazione VAI (2006)
di tutti i Dipartimenti dell'Ateneo. A dimostrazione dell’intensa attività di ricerca dell’UniSI-DII sono
gli oltre 120 articoli su rivista internazionale e 110 lavori su atti di congressi internazionali prodotti
nel 2010. Sempre nel 2010 il progetto RemoTouch sviluppato presso l’UniSI-DII è stato selezionato
come uno dei progetti meritevoli per la presentazione a Shaghai 2010 Expo nell'ambito
dell'iniziativa Italia degli Innovatori promossa dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e
l'Innovazione. Ad oggi sono attivi nel Dipartimento 9 progetti europei di cui 3 coordinati da docenti
del Dipartimento con un contributo totale di circa 1,3 Keuro, a cui si somma un fatturato di circa
1,5 Keuro per attività di ricerca applicata e consulenza per conto di Aziende regionali e nazionali
quali, Selex Elsag, l’Elettronica, Siemens, Telespazio, Lea Antenne, Pramac, Atop, Centrica,
Boheringher, Caen Rfid, Nuovo Pignone, General Electric, Aerospazio Tecnologie, IDS. Negli ultimi
anni il Dipartimento ha promosso la nascita di quattro 6 Aziende spin-off dell'Università di Siena
tutte attive nel settore ICT&Robotica.
Gli organismi di ricerca: una visione di insieme
In totale questi organismi annoverano oltre 550 ricercatori e professori, oltre 600 dottorandi e
assegnisti di ricerca, 36 spin-off, oltre 90 brevetti, e più di 30 dipartimenti, istituti e consorzi
specificatamente dedicati all’ICT&R e di dimensioni medio-grandi (senza contare i piccoli centri).
Non ci dilungheremo sulla produttività scientifica che, alla luce dei dati su riportati, evidenzia una
folta produzione internazionale: qualche migliaio di pubblicazioni ogni anno sulle più prestigiose
riviste e conferenze del settore ICT&R. Di contro, dettaglieremo la capacità di questa ricerca di
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 100
attrarre finanziamenti pubblici e privati, nazionali e internazionali, perché riteniamo che questo sia
un
certificato
della
sostenibilità
di
questo
Distretto
e
della
sua
propensione
all’Internazionalizzazione.
Partiamo da alcuni dati generali sulla ricerca toscana, che si colloca nelle primissime posizioni
nazionali per quanto concerne l’attrattività di progetti EU in tutti i settori scientifici: UniFI e UniPI
sono nelle prime 10 posizioni per n.ro di progetti, a cui si aggiunge la Scuola S.Anna se
consideriamo anche il contributo ricevuto. Posizioni che diventano ancora più interessanti se
normalizziamo il numero di progetti, o il loro contributo finanziario, per il numero di ricercatori
presenti nelle varie strutture, come dimostra il seguente grafico.
Ciò dimostra una capacità progettuale di primissimo piano, e un risultato che diventa ancora più
interessante se aggreghiamo le performance delle Università e delle Scuole Superiori toscane e lo
confrontiamo con le performance di altre regioni, come mostra il grafico sottostante.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 101
Si evince facilmente che la ricerca toscana presenta una capacità di attrarre finanziamenti EU che è
superiore a qualsiasi altra regione italiana. Un significativo contributo a questa performance è
offerto dal settore ICT&R. Nel solo 2010 si contano circa 165 progetti EU attivi in questo settore,
con un contributo pari a circa 40 mln euro, più di un centinaio di progetti nazionali e regionali
attivi, con un contributo di 12 mln euro.
La ricerca in toscana non è solo di frontiera, ma dispone di numerose collaborazioni industriali e di
laboratori pubblico-privati realizzati con il contributo delle aziende e operanti nel settore ICT&R, i
cui dettagli sono stati indicati precedentemente. Tutto ciò si traduce in circa 10 mln di euro
fatturati dagli organismi di ricerca su progetti conto terzi nel 2010 per il solo settore ICT&R e con
aziende regionali, nazionali, ma soprattutto prestigiose multi-nazionali.
La capacità di trasferire sul territorio e sull’eco-sistema economico e sociale i risultati delle ricerche
è testimoniato inoltre dai numerosi brevetti e spin-off originati dalle ricerche universitarie: a oggi si
contano un centinaio di famiglie brevettuali e 36 spin-off nel settore ICT&R, su un totale di 350
brevetti depositati e 89 spin-off accademici al 31/12/2009. In genere, secondo la ricerca NETVAL
del 2010, la toscana si colloca al secondo posto in Italia per produttività di brevetti (solo dopo la
Lombardia), mentre per numero di spin-off si colloca terza (dopo Lombardia ed Emilia Romagna).
A corredo di questi numeri importanti, occorre sottolineare che il numero di brevetti e spin-off
sarebbe significativamente più elevato se questi prendessero in considerazione anche i brevetti
originati da ricerche universitarie ma posseduti da aziende, così come le start-up che sono state
create con il contributo di ricerche e ricercatori universitari ma non sono state sottoposte al vaglio
delle Commissioni Spin-off dei singoli organismi di ricerca e quindi non sono state conteggiate
come spin-off universitari. Si tratta di decine di aziende, alcune delle quali in minima parte,
risiedono nei parchi tecnologici toscani.
Per concludere si ricorda che in Toscana è stato istituito dal 2004 il Network ILONOVA (per il
trasferimentO della conoscenza e la Valorizzazione industriale della ricercA) a seguito di un
finanziamento erogato dal MIUR (a valere sull’art. 12 del D.M. n. 262 del 05/08/04), che ha
coinvolto gli Industrial Liaison Office (anche denominati Uffici di Trasferimento Tecnologico o Uffici
Valorizzazione Ricerche) degli Atenei regionali al fine di potenziare le loro azioni legate al
trasferimento tecnologico. Grazie al finanziamento del MIUR sono state intensificate ed in buona
parte realizzate le seguenti azioni specifiche:
-
consolidamento delle attività di servizio erogate al settore imprenditoriale, rafforzando la
funzione di trait d'union tra le richieste delle imprese e le specifiche competenze scientifiche e
tecnologiche esistenti in ambito universitario;
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 102
-
predisposizione della mappatura dell’offerta di ricerca degli Atenei per favorire le applicazioni di
tecnologie innovative in ambiti produttivi presenti nel territorio (sulla base delle specifiche
necessità palesate da tali ambiti) e su scale geografiche più ampie;
-
diffusione delle attività di trasferimento tecnologico attraverso la strutturazione di un apposito
sito internet (www.ilonova.eu) dove convergono le informazioni di tutti gli uffici che si
occupano di trasferimento tecnologico nelle università toscana e l’utilizzo integrato di strumenti
di comunicazione e marketing;
-
rafforzamento della collaborazione tra gli uffici degli Atenei per rendere omogenei principi e
criteri delle azioni di trasferimento tecnologico con l’obiettivo prioritario di aumentarne l’impatto
economico sul territorio regionale;
-
erogazione di servizi di supporto alle procedure per la tutela della proprietà intellettuale e
all’accrescimento della cultura brevettuale all’interno degli Atenei e sul territorio;
-
assistenza agli spin-off accademici attraverso la messa a punto di una pluralità di servizi per
facilitare la fase di start-up e aumentare le probabilità di sopravvivenza dell'impresa a regime;
-
strutturazione di una serie di seminari monotematici e/o di sensibilizzazione al fine di instaurare
relazioni e rapporti utili nell’ottica del network di conoscenze a livello regionale.
E’ stato anche raggiunto il risultato di rendere più intensa e costante la collaborazione tra gli uffici
che si occupano di trasferimento tecnologico tra gli atenei partner. La collaborazione tra questi è
ora sistematica, così come la propensione a coordinare la partecipazione degli Atenei di
appartenenza a progetti internazionali, nazionali e regionali (come per esempio il bando sui Poli di
Innovazione).
Le università toscane contano oggi su un portafoglio brevettuale composto da 350 brevetti, di cui
177 depositati e/o concessi in Italia, 98 in Europa, 36 in USA e i rimanenti 39 in altri paesi del
mondo. Un portafoglio che, sulla base dei dati Netval 2010, colloca gli atenei toscani al secondo
posto in Italia dopo la Lombardia con un contributo del 13,8% sul totale dei brevetti in portafoglio
delle università italiane. Riguardo alla generazione di aziende spin-off, la Toscana conferma una
posizione di rilievo nel contesto nazionale con 89 imprese attive al 31.12.2009, collocandosi al
terzo posto a livello nazionale, dopo l’Emilia Romagna e la Lombardia e con un contributo in
termini percentuali sul totale delle imprese spin-off complessivamente attive, pari al 7,1%. Bisogna
anche sottolineare che le imprese spin-off della Toscana, in base ad una recente stima effettuata,
hanno fatturato nel 2010 oltre 25 Milioni di euro e impiegato, sempre per il 2010, circa 500
persone.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 103
Per potenziare ulteriormente la partecipazione dei centri di ricerca e delle imprese toscane ai
programmi di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica dell’Unione Europea, è stata
recentemente creata APRE Toscana, operato da CSAVRI dell’Università degli studi di Firenze sotto
il coordinamento del Comitato Regionale APRE Toscana costituito dai soci APRE in Toscana ed una
serie di altri soggetti coinvolti nella promozione territoriale: Confindustria Toscana, CNR, CPR, CNA
Toscana, INFN, SUM, Metropoli, Unione Industriale Pratese (UIP), Università per Stranieri di Siena,
Scuola Superiore Sant’Anna, UNIFI, UNIPI, UNISI. Obiettivi di APRE Toscana sono: assistenza,
informazione e promozione: promuovere e sostenere la ricerca toscana e italiana attraverso un
supporto reale alla progettazione [informazione personalizzata sul Programma Quadro e
opportunità affini, consulenza, ricerca di partner, seminari e corsi di formazione, fornire servizi
personalizzati]; cooperazione: potenziare la collaborazione fra centri di ricerca e imprese toscane;
valorizzazione: valorizzare i risultati di ricerca prodotti in Toscana e dare visibilità a livello
internazionale.
Gli organismi di ricerca: alcuni indicatori di eccellenza scientifica e di connessione con
aziende locali, nazionali e internazionali
Segue in appendice una lista dettagliata di alcuni “indicatori” che a nostro avviso costituiscono un
“certificato di eccellenza” della ricerca industriale svolta in toscana nel settore ICT&R. Questi sono
divisi in sotto-sezioni: ruoli nelle FET Flagships dell’UE, riconoscimenti internazionali prestigiosi,
progetti europei in corso, aziende regionali/nazionali/internazionali con cui esistono collaborazioni
di ricerca industriale, e infine brevetti e spin-off.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 104
Sezione B3
Caratteristiche del sistema regionale del
trasferimento tecnologico in relazione alle
tematiche di distretto
La competitività di un sistema economico è fortemente condizionata dal livello d’innovazione
presente e costituisce il differenziale che distingue il grado di sviluppo economico-sociale di un
territorio. Accrescere ed innovare la propria capacità produttiva e la disponibilità e diffusione di
servizi determinano la possibilità di essere competitivi nei processi di crescita economica, culturale
e sociale di medio-lungo termine.
Quando si parla di ricerca e innovazione ci si riferisce a due campi che distinti, ma complementari.
La ricerca rappresenta il substrato su cui si sviluppa successivamente l’innovazione, ma non è
un’attività che produce immediatamente ricchezza. La ricerca è in primis un’attività che “consuma”
ricchezza per produrre conoscenza. L’innovazione invece è quell’attività che prevede l’utilizzo della
conoscenza come motore della competitività e dello sviluppo del sistema industriale per produrre
ricchezza. Ricerca e innovazione sono dunque due facce della stessa medaglia, i due fattori
fondamentali dello sviluppo basato sull’utilizzazione della conoscenza, che presuppongono però
politiche, strategie e strumenti fortemente differenziati.
La disponibilità di conoscenza non è però sufficiente per produrre innovazione, non esistono
automatismi e nessun soggetto da solo è in grado di garantire efficacia nelle azioni di innovazione
e trasferimento tecnologico dai luoghi di produzione a quelli dell’utilizzazione.
La capacità d’innovazione in un determinato territorio è piuttosto il risultato di un complesso
processo di relazione tra attori e istituzioni (imprese, università, centri di ricerca e trasferimento
tecnologico, governi locali, etc.) che congiuntamente: creano, accumulano, modificano e
trasferiscono conoscenze e tecnologie.
Pertanto, la sfida delle comunità locali risiede nel definire quei modelli organizzativi, quei soggetti
d’integrazione, che possano costruire/rafforzare le reti al fine di favorire il trasferimento di
conoscenze tra diversi soggetti, anche in contesti con differenti condizioni ambientali rispetto alla
Silicon Valley e a Boston (MIT), dove questo approccio ha dimostrato di poter portare a risultati
vincenti.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 105
La Regione Toscana si caratterizza per una diffusa presenza di infrastrutture di servizio, promosse
da soggetti pubblici o misti pubblico – privati, a supporto della nascita, sviluppo ed accelerazione
sul mercato di imprese ad alto potenziale tecnologico, che stanno consentendo a questo territorio
una vitalità imprenditoriale nei settori hi-tech, ai primi posti nel panorama nazionale, in particolare
in relazione ai settori tecnologici di pertinenza del Distretto ICT e Robotica.
L’evoluzione del sistema del trasferimento tecnologico toscano è stato possibile grazie anche alla
presenza e collaborazione con il sistema della ricerca, che sta valorizzando sempre più in termini
produttivi la ricerca prodotta sia attraverso iniziative direttamente promosse che in rete con i centri
servizi.
Questo processo avviato sul territorio e cioè quello di creare le condizioni per la nascita e sviluppo
di una e vera propria filiera regionale dell’innovazione è stato accelerato grazie anche all’intervento
diretto della Regione Toscana, nel corso degli ultimi anni, attraverso la promozione ed il supporto
di reti regionali, tendenti a valorizzare ed esaltare il ruolo delle reti di imprese e di queste con il
mondo della ricerca e del trasferimento tecnologico.
Di seguito, le reti promosse in tale ambito dalla Regione Toscana:
-
Rete regionale del sistema d’incubazione, con l’obiettivo di potenziare e
promuovere tutte quelle realtà, pubbliche e private, che offrono servizi avanzati alle nuove
imprese impegnate nell’innovazione e nella qualificazione del sistema economico toscano, a
partire dalla definizione di standard condivisi sui contenuti del processo d’incubazione che
garantiscano nella regione un’offerta qualificata e riconoscibile di servizi di struttura e a valore
aggiunto per la nascita e sviluppo di nuova impresa hi-tech, dal concepimento dell’idea fino al
suo sviluppo ed accelerazione sul mercato. La Regione Toscana è infatti la prima regione
italiana ad aver introdotto un sistema di accreditamento del sistema d’incubazione11, sulla base
di specifici parametri in termini di servizi infrastrutturali, tipologia di impresa ospitata e durata
del periodo d’incubazione.
-
La stessa Regione Toscana sta supportando, per il periodo 2010-2013, specifiche attività di
pre-incubazione volte a stimolare la conoscenza delle strutture di incubazione ed i relativi
servizi e facilitare l’opportunità di tradurre in termini imprenditoriali i risultati della ricerca
11
Un Incubatore ai fini dell’accreditamento, deve rispettare i seguenti parametri:
- ospitare un numero di imprese non innovative non superiore al 25%5 delle imprese insediate o dei moduli6 a disposizione;
- ospitare un numero di imprese che hanno superato la fase di incubazione non superiore al 25% delle imprese insediate o dei moduli a disposizione;
- non ospitare imprese che hanno superato la fase di incubazione da oltre 2 anni
Ai fini dell’accreditamento :
- la durata della fase di pre-incubazione non può essere nè inferiore a 6 mesi nè superiore ai 18 mesi che decorrono dalla data di sottoscrizione del verbale di contatto;
- la durata della fase di incubazione non può essere superiore a tre anni
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 106
scientifica. Questa attività di animazione territoriale e scouting tecnologico sta consentendo
l’accelerazione nell’avvio di nuove imprese hi tech, proveniente dal sistema della ricerca.
-
Rete regionale di trasferimento alle imprese (TECNOrete), che aggrega strutture e
soggetti pubblici e misto pubblico/privati, al fine di razionalizzare il sistema del trasferimento
tecnologico e del consolidamento dello stesso, attraverso la messa a sistema delle competenze
tecnologiche e delle eccellenze scientifiche presenti in Toscana per una crescita competitiva del
sistema produttivo regionale attraverso una qualificazione in rete dei servizi di supporto
all’innovazione, a prescindere dalla dislocazione territoriale dei diversi soggetti aderenti alla
rete.
-
In Toscana è stato istituito dal 2004 il Network ILONOVA (per il trasferimentO della
conoscenza e la Valorizzazione industriale della ricercA), che ha coinvolto gli Industrial
Liaison Office (anche denominati Uffici di Trasferimento Tecnologico o Uffici Valorizzazione
Ricerche) degli Atenei regionali al fine di potenziare le loro azioni legate al trasferimento
tecnologico.
-
APRE Toscana (http://www.apretoscana.org ) è la struttura di coordinamento dello
sportello APRE in Toscana. Lo sportello APRE Toscana promuove la partecipazione toscana e
italiana ai programmi di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica dell’Unione Europea.
-
La rete del trasferimento tecnologico si è di recente ulteriormente rafforzata grazie ad un
intervento della Regione Toscana che ha promosso e sta supportando, per il triennio
2011/2014, nell’ambito del POR FESR 2007/2013 misura 1.2, attività di trasferimento di
conoscenze e competenze tecnologiche e scientifiche al sistema delle imprese, in specifici
settori tecnologici, attraverso una rete di soggetti, attività, servizi qualificati, laboratori e
strutture condivise con l’obiettivo di avviare 11 Poli di Innovazione:
1. Moda (tessile, abbigliamento, pelletteria, concia, calzaturiero, orafo)
2. Cartario
3. Nautico, Cantieristica e Tecnologie per il mare
4. Mobile e Arredamento
5. Tecnologie per le energie rinnovabili e Risparmio energetico
6. Scienze della vita
7. Tecnologie dell’ICT, delle Telecomunicazioni e della Robotica
8. Nanotecnologie
9. Tecnologie per la città sostenibile
10. Optoelettronica per l’Industria e Aereospazio
11. Meccanica, con particolare riferimento al settore automotive e alla meccanica per i
trasporti.
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Ai Poli di innovazione e poi ai Distretti tecnologici, la Regione sta chiedendo di attivare processi
permanenti di trasferimento di conoscenze verso le imprese, di favorire la cooperazione tra
imprese e con il sistema della ricerca, di incentivare l’uso delle nuove tecnologie per consentire
innovazioni di processo e di prodotto, di svolgere una vera e propria azione di agenti tecnologici
sul territorio, attraverso strutturate attività di scouting.
Il Polo relativo ICT e Robotica è il Polo più rappresentativo a livello regionale, sia in termini
quantitativi che per la pervasività delle tecnologie di riferimento nei settori produttivi.
Di seguito si riportano alcuni dati e grafici che mettono in evidenza il rilievo di questo Polo
nell’economia regionale:
-
circa 400 imprese, concentrate in modo particolare nell’area di Pisa (40%) e di Firenze (26%)
-
l’universo delle imprese aderenti è costituito dal 92% da imprese di piccole e medie dimensioni
e dal 6% da grandi imprese
-
15.000 occupati, di cui oltre il 20% impiegato in attività di ricerca e sviluppo
-
la grande impresa assorbe il 72% del fatturato prodotto dall’aggregato.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 108
La rete toscana di competenza ed innovazione sui servizi di incubazione che si
caratterizza come Polo di riferimento per i servizi qualificati di supporto all’avvio e sviluppo di
nuova impresa innovativa che, a partire dai risultati conseguiti nei centri di ricerca e di eccellenza
del territorio regionale, oltre alle idee di impresa nate in maniera autonoma o da spin off aziendali,
rappresenta un punto di aggregazione di soggetti e punti territoriali di competenza, contaminati
dai tempi, dai costi e dai rischi del mercato.
Come si evince dallo Studio relativo alla mappatura sul sistema d’incubazione in Toscana (Polo
Navacchio SpA – 2008), sono state realizzate e risultano disponibili complessivamente oltre 28.000
mq di strutture di cui circa il 65% destinato ad accogliere le sedi di imprese start-up ed il resto a
servizi accessori. Nel 2008 risultavano 133 le imprese ospitate in Incubatori che occupavano
complessivamente 655 addetti. Dal 2008 ad oggi molto è stato fatto per potenziare ulteriormente
queste strutture come indicato.
I servizi erogati dagli incubatori possono essere così sintetizzati: servizi dedicati alla preincubazione, all'incubazione e alla post incubazione. Non tutti gli incubatori operano questa
distinzione e catalogazione dei servizi anche se erogano servizi spesso raggruppabili in queste
categorie generali o in categorie simili: formazione, accompagnamento dal business plan
all'impresa, assistenza al business plan, accompagnamento alla crescita, promozione, reperimento
di finanziamenti, creazioni di partnership, internazionalizzazione.
Di seguito sono presentate le esperienze più significative di Poli scientifici e tecnologici ed
Incubatori d’impresa presenti nel territorio regionale nei settori d’interesse, che operano per offrire
ai sistemi di impresa hi-tech spazi fisici, servizi infrastrutturali ad uso individuale e condiviso e
servizi consulenziali di base, ma sempre più servizi qualificati per l’accelerazione (mercato,
internazionalizzazione, finanza dedicata, capitale di rischio, promozione ed aggregazione in cluster
tecnologici, comunicazione multicanale), seppure con intensità diversa nelle varie strutture, per
sostenere lo sviluppo competitivo dei sistemi d’impresa hi tech attraverso l’innovazione.
Polo Tecnologico di Navacchio – Pisa
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 109
Il Polo Tecnologico di Navacchio è un Parco di rilievo e dimensione nazionale, con prestigiosi
riconoscimenti anche a livello internazionale, promosso dalla Provincia di Pisa e Comune di
Cascina, ed ora partecipato anche da Fidi Toscana e Banca di Credito di Fornacette, attivo sul
territorio per svolgere attività volte a realizzare fini sociali ed a promuovere lo sviluppo economico
e civile delle comunità locali.
Per raggiungere tale obiettivo il Polo Tecnologico di Navacchio sviluppa:
-
attività di orientamento e formazione a supporto dell’innovazione delle PMI
attraverso la propria Agenzia formativa, accreditata dalla Regione Toscana
-
attività a sostegno della nascita e sviluppo di nuova imprese innovativa attraverso
il proprio Incubatore
-
favorire la conoscenza e la diffusione della conoscenza e l’utilizzazione delle tecnologie
innovative attraverso l’aggregazione di offerta di prodotti e servizi tecnologigaemnte
avanzati ed azioni di marketing e commercializzazione degli stessi sul mercato
-
attività d’integrazione per favorire un rapporto di collaborazione tra la PMI Hi-Tech
ed i centri di ricerca, con l’obiettivo di rendere possibile ed efficace il trasferimento di
know-how e tecnologie
-
sviluppo edilizio ed infrastrutturale.
Dal 2006 Polo Navacchio presiede e coordina l’Associazione APSTI – l’Associazione tra i PST
italiani, oltre 30 PST ed incubatori a livello nazionale, la Commissione Incubatori, ed è
membro delle Commissioni ICT e delle Energie rinnovabili.
Polo Navacchio è soggetto attuatore del Polo d’innovazione toscano ICT e robotica, e
partner promotore del Polo energie rinnovabili, finalizzati a favorire/potenziare il dialogo fra il
sistema della ricerca e quello delle imprese e tra le imprese stesse, anche attraverso la promozione
di cluster tecnologici nei settori d’interesse, come precondizione per incrementare opportunità di
business e di crescita collaborativa.
Il Polo Tecnologico di Navacchio ha visto l’avvio ed accelerazione di 97 imprese, di cui 29 anche
se attualmente non sono più ospitate dal Polo, sono rimaste in ambito regionale.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 110
Ad oggi, il Polo conta 61 tra piccole imprese a base tecnologica e laboratori di ricerca
attivi nei settori ICT, microelettronica, energia e ambiente, TLC, biomedicale, robotica e
microelettronica, che si caratterizzano per tassi di crescita costanti in termini di occupati e
fatturato.
Nel 2010 la variazione del fatturato delle imprese è stata del 33,4%, più elevata di quella
riscontrata mediamente dalle imprese ad alta tecnologia della Toscana.
Anche l’incremento degli occupati pari al 10%, si è rivelato più consistente di quello relativo al
campione di imprese high-tech intervistate dell’Osservatorio (8,8%).
Il settore più rappresentato (42%) presso il Polo Tecnologico di Navacchio, in forte crescita
soprattutto dopo il 2007, è quello dell’ICT, tradizionalmente molto presente in tutti gli incubatori
e Parchi italiani e caratteristico dell’area pisana, a cui si va a sommare il 4,8% delle TLC ed il 6,5%
della robotica.
Attraverso servizi e strutture il Polo Tecnologico di Navacchio ha fatto della rete tra le imprese
hi-tech l’elemento prioritario per lo sviluppo dell’innovazione, dei livelli competitivi e della
crescita dimensionale delle stesse.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 111
La modalità organizzativa del Parco ha infatti favorito lo sviluppo di sinergie tra le imprese in
esso insediate e si sono sviluppate collaborazioni che hanno portato alla realizzazione di nuovi
prodotti e nuovi servizi per il mercato.
Il Polo Tecnologico di Navacchio è impegnato nello sviluppo di strumenti organizzativi a
supporto dello sviluppo competitivo del network delle imprese hi tech, sia in fase di start up che di
crescita, attraverso programmi e servizi che rafforzino le reti di collaborazione tra le
imprese stesse, le imprese ed i Poli di eccellenza tecnico-scientifica, le imprese e la
pubblica amministrazione.
Nel corso del 2010 sono state attivate 276 collaborazioni tra imprese interne ed esterne al
Polo Tecnologico di Navacchio che hanno prodotto 41 nuovi prodotti, 35 nuovi servizi, 22
nuovi processi.
La propensione alla collaborazione con enti di ricerca pubblici è una caratteristica molto
evidente per le imprese del Polo Tecnologico di Navacchio: la percentuale di esse che dichiara di
aver avuto relazioni con questi istituti è infatti pari al 44,4%.
A livello regionale, la rilevazione ha evidenziato che sono il 36,2% del totale le imprese che
collaborano con centri di ricerca (regionali e non).
La prossimità delle imprese del Polo Tecnologico di Navacchio a numerosi centri di ricerca favorisce
indubbiamente le occasioni di relazione con gli stessi, così come la presenza di un gruppo nutrito di
imprese spin-off rappresenta un importante strumento di raccordo con le università e i centri locali
sia direttamente, per le relazioni che spesso permangono con gli istituti di provenienza, sia
indirettamente laddove favoriscono collaborazioni in progetti comuni con altre imprese non spin-off
del Polo ed università, svolgendo una importante funzione di “ponte” tra il mondo imprenditoriale e
la ricerca.
Relativamente alla registrazione di brevetti, le imprese del Polo Tecnologico di Navacchio sono
proprietarie complessivamente di 28 brevetti, che rappresenta un portafoglio di tutto rilievo per
aziende mediamente piccole, di recente costituzione che operano gran parte nel settore ICT che
per sua natura generalmente brevetta poco.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 112
Nel Polo Tecnologico di Navacchio viene inoltre erogato un servizio di incubazione fisica e
vengono offerti servizi volti a favorire la crescita delle nuove imprese. In 7 anni, dal 2003 al 2010,
l’Incubatore ha infatti seguito l’avvio di 43 nuove attività imprenditoriali, in particolare nel
settore ICT.
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I risultati prodotti dall’Incubatore del Polo Tecnologico di Navacchio:
15
aziende incubate: 13 insediate nell'incubatore ed 2 virtuali
2
imprese in pre-incubazione
80
candidature dal 2003
43
le aziende che si sono insediate dopo aver superato positivamente la valutazione del BP
8
imprese spin off, di cui 2 aziendali
28
le aziende che hanno concluso positivamente il loro percorso di incubazione
105 le persone occupate dalle aziende presenti nella struttura di incubazione al 31.12.2010
265 ore di formazione imprenditoriale
202 ore di formazione business plan
6.854.633 € fatturato aggregato 2010
Da evidenziare inoltre che nel 2011 sono stati attratti 4 milioni di euro con l’ingresso di fondi
in tre imprese start-up ed attratti investimenti da parte di una multinazionale americana per
una impresa nel Polo, con consolidamento dell’area R&D.
In funzione dei risultati raggiunti, l’Incubatore del PTN nel 2008 si è classificato terzo e nel 2011
ha ottenuto, come primo classificato, il premio “Best science-based incubator award 2011”:
un riconoscimento internazionale di alto prestigio, che ha coinvolto oltre 23 paesi a livello mondiale
ed è il frutto di una selezione che ha visto competere nella fase finale oltre 30 strutture estere di
incubazione.
Sempre nel 2011 il Polo Tecnologico di Navacchio ha ricevuto, unitamente a tre sue aziende
(M2Tech, Smartex e Samares) il Premio Forum Toscana Imprese, riconoscimento del lavoro
delle aziende che favoriscono la spinta all'innovazione.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 114
I riconoscimenti ottenuti nel 2011 si vanno a sommare al Premio Docup Ob.2 2000-06 per la
realizzazione del Progetto Laboratorio per la compatibilità elettromagnetica, ottenuto nel 2007.
In attuazione al modello d’integrazione promosso tra diversi attori della filiera
dell’innovazione, il Polo Tecnologico di Navacchio ha inoltre promosso, unitamente all’Università
di Pisa – Dipartimento dell’informazione ed altre 10 imprese hi-tech, CUBIT Consortium
Ubiquitous Technologies, laboratorio di ricerca e di trasferimento tecnologico nel settore delle
telecomunicazioni con l’obiettivo di creare un nuovo modello di collaborazione rivolto
all’accelerazione del processo di filiera nel settore delle Telecomunicazioni.
Polo Navacchio è inoltre promotore di TossLAb - Tuscany Open Source Software Lab, Centro
di competenza per la diffusione sul software libero e open source, a cui aderiscono oltre alla
Provincia di Pisa, alcuni Comuni , ANCI, INCEM UPI, 10 imprese del settore ICT.
Il Centro nasce in attuazione della LR n. 1 del 26/01/2004 “Promozione dell'amministrazione
elettronica e della società dell'informazione e della conoscenza nel sistema regionale” e del
Protocollo di Intesa per la promozione del “Software Libero e Open Source” sottoscritto in data
05/02/2008 da: Regione Toscana, Provincia di Pisa, Università degli Studi di Pisa e Polo
Tecnologico di Navacchio.
Da evidenziare, infine, Centri di competenza privati ospitati presso il Polo di Navacchio, che
sviluppano ricerca applicata nell’ambito Hi-Tech:
Scienza Machinale (robotica ed automazione industriale), spin off Scuola S. Anna
Sensor Dynamics (microelettronica), spin off aziendale con proiezione internazionale
Adatec, spin-off Centro interdipartimentale R. Piaggio dell’UNIPI
Smartex (sensoristica applicata al tessile).
Tali Centri di ricerca e sviluppo occupano oltre 100 addetti ad alta specializzazione professionale.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 115
Si segnalano inoltre di seguito i risultati raggiunti dal Polo Tecnologico di Navacchio in termini di
sviluppo economico e civile delle comunità locali.
Centro di Ricerca e Formazione sull’Innovazione Tecnologica e il
Trasferimento delle tecnologie (CERFITT) – Pontedera (PI)
A Pontedera, una delle aree economicamente ed industrialmente maggiormente sviluppate della
Toscana e dell’Italia centrale, si trova il CERFITT: Centro Ricerca e Formazione sull’Innovazione
Tecnologica e il Trasferimento della Tecnologia, una struttura polifunzionale nata nell’ambito del
Programma di Sviluppo Locale della Ricerca e dell’Innovazione in Valdera (PRIV). Il Centro - di
proprietà del Comune di Pontedera - è gestito da Pont-Tech Scrl consorzio di sostegno
all’innovazione attivo nel favorire l’integrazione fra ricerca, impresa e mercato. Pont-Tech è una
società consortile a prevalente capitale pubblico, non ha finalità di lucro ed ha lo status di
Organismo di Ricerca ai sensi della disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato a favore di
ricerca, sviluppo e innovazione (2006/c 323/01). Il CERFITT è situato in una collocazione
particolarmente favorevole dal punto di vista logistico: di fronte al Museo Piaggio e nelle vicinanze
degli Headquarters e degli stabilimenti produttivi dell’importante casa motociclistica nonché
accanto ai prestigiosi laboratori di ricerca in robotica, sensoristica, microingegneria della Scuola
Superiore Sant’Anna di Studi Universitari e di Perfezionamento. Un quadrilatero in cui cultura,
ricerca scientifica, grande impresa e innovazione tecnologica hanno scelto di collaborare insieme
per dare impulso e sostenere lo sviluppo economico e industriale del territorio.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 116
Il CERFITT è un’entità articolata, operante sperimentalmente nel 2005 e dal 2008 dotata di nuove
moderne strutture, che ospita 30 uffici per imprese innovative, aule conferenze e didattiche e
laboratori tecnologici tematici che operano nei seguenti ambiti:
•
lavorazioni meccaniche di ultraprecisione – INTEGMICRO FACILITY, diretto dalla Scuola
Superiore Sant’Anna;
•
chimica dei polimeri, con particolare focus sulla plastica post-consumo, diretto dal
Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’ Università di Pisa e sua spin-off;
•
polifunzionale: test e misure, analisi chimiche quali-quantitative, caratterizzazioni materiali,
diretto da PontLab (laboratorio cofinanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del
Programma: Nuovo Patto Per lo Sviluppo–Area N. 6 “Riorganizzazione dei distretti
industriali e dei sistemi produttivi locali”).
La finalità ultima della struttura è quella di rafforzare i
legami tra sistema produttivo, territorio e sistema
della ricerca attraverso l’assistenza alla nascita di
nuove
realtà
hi-tech,
sostenendo
la
nuova
imprenditorialità attraverso una triplice articolazione
funzionale: Incubatore; Polo Tecnologico ed Ufficio
Virtuale. Il Centro che è di vocazione multisettoriale
(ICT,
Microingegneria,
Biomedicale,
Energie
Rinnovabili, Elettronica, Chimica e Servizi, ecc.) offre elevate potenzialità di interscambio
tecnologico tra le imprese ospitate, afferenti ad aree disciplinari diverse. Viene così favorito un
meccanismo di cross-fertilization che aspira a fare crescere le singole attività imprenditoriali sulla
base delle opportunità di collaborazione e di interazione tra le imprese insediate.
Le attività ospitate presso il CERFITT sono in continua espansione e consolidamento: dal 2005
anno di inizio attività dell’incubatore sperimentale gli addetti sono quadruplicati così come il
fatturato aggregato. In totale hanno sino ad ora usufruito dei servizi erogati da Pont-Tech più di
30 imprese, operanti in diversi settori e tutte caratterizzate da una forte connotazione tecnologica
e innovativa. Volendo fare una statistica storica del settore tecnologico di appartenenza, il
comparto predominante è rappresentato dai settori afferenti all’informatica e alle telecomunicazioni
(ICT), mentre il settore delle energie rinnovabili ha
registrato un notevole incremento nel recente
passato e la microingegneria e l’elettronica si
mantengono a livelli consistenti e costanti nel tempo.
Il CERFITT offre ai suoi utenti una serie di servizi
consulenziali qualificati, erogati in modo diretto dallo
staff di gestione oppure tramite esperti selezionati, in
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 117
ambiti ritenuti strategici per il successo del progetto imprenditoriale.
Attualmente CERFITT ospita 12 imprese incubate (di cui 3 virtuali), 4 in preincubazione, 7 imprese
in fase di accelerazione.
Polo Tecnologico Lucchese - Lucca
Nel 2007 la Camera di Commercio di Lucca ha creato la società Lucca Innovazione e
Tecnologia srl (Lucca In-Tec), interamente partecipata dalla stessa, per supportare la ricerca,
l’innovazione e il trasferimento tecnologico a favore del sistema delle imprese e del tessuto
economico della provincia di Lucca tramite la realizzazione, la gestione, lo sviluppo e la promozione
di un Polo scientifico e tecnologico, che ha avviato le attività nel corso del 2011,in settori
ritenuti strategici, in particolare Information &Communication Technologies, Edilizia
Sostenibile, Tecnologie Energetiche.
Le aree di attività sono focalizzate su:
1. Incubatore – avviato il primo nucleo di incubatore di imprese e si prevede di completare
entro il 2014 l’intera struttura, per un insediamento complessivo di 20 nuove imprese hi tech
2. Acceleratore – avvio dal 2012.
3. Centro ricerca e trasferimento e centro servizi – gestito dal partner Lucense SpcA
qualificato come organismo di ricerca, che opera per sviluppo sperimentale e trasferimento di
tecnologie ICT applicate a:
- valorizzazione dei beni culturali e museali
- operations aziendali (produzione, manutenzione, logistica, etc)
- reti e servizi a larga banda.
Si prevede di potenziare il Polo, sviluppando ulteriormente contenuti di attività legate all’ICT
attraverso il nuovo centro di competenza sull’ICT e il cloud computing.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 118
CSAVRI, IUF – Firenze
CSAVRI - Centro di Servizi di Ateneo per la Valorizzazione è una struttura di servizio per il
territorio e per le strutture dell’Università degli Studi di Firenze, come laboratori congiunti, attività
di ricerca conto terzi e trasferimento tecnologico che comprende e gestisce:
•
Incubatore universitario fiorentino, IUF (Polo Scientifico e Tecnologico di Sesto
Fiorentino): presenta al momento 7 spin-off attivi e oltre 30 gruppi in preincubazione. Lo IUF
fornisce formazione e supporto alla formazione di nuovi spin-offed un ambiente adatto allo
sviluppo di start-up;
•
Brevetti e servizi sulla proprietà intellettuale dell’Università degli Studi di Firenze. Vi sono circa
40 famiglie brevettuali di cui 3 in ambito ICT-Robotica;
•
orientamento
al
lavoro
e
Job
Placement,
in
stretto
contatto
con
le
industrie
Toscanecoordinamento Toscano dello Sportello APRE, che fornisce servizi di formazione ed
informazione sulla progettazione Europea.
Incubatore di Firenze – Firenze
Dal 2004 ad oggi l’Incubatore di Firenze ha aiutato oltre 30 idee, selezionate fra oltre 140
domande, a trasformarsi in imprese. Recentemente, è stato stipulato un accordo fra l’incubatore
del comune di Firenze e l’Università degli Studi di Firenze, per supportare la nascita o lo sviluppo di
imprenditoria in settori con elevate prospettive di crescita economica sul territorio e di
promuovere il trasferimento tecnologico derivante dalla ricerca universitaria, attraverso l’offerta di
servizi avanzati a favore dei potenziali imprenditori, anche grazie alla community di imprese che si
viene a creare. L’incubatore di Firenze fornisce svariati servizi creando un ambiente favorevole alle
startup.
Oltre ai precedenti incubatori, sono inoltre presenti sul territorio regionale anche i seguenti
incubatori:
-
Bio-Incubatore di Toscana – Life Sciences - SI
-
Innovare in Mugello – Energie – Scarperia (FI)
-
Polo della Magona – Chimica e nuovi materiali - Cecina (LI)
ed i seguenti Polo tecnologici:
-
Polo scientifico e tecnologico di Livorno - Meccanica
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 119
-
Polo Digitale di Arezzo - l’Associazione rappresentativa di oltre 40 imprese del comparto
digitale presenti nel territorio di Arezzo che nasce dall’esigenza di mettere a sistema e
valorizzare le eccellenze delle imprese che si occupano di innovazione di processo e di prodotto
nel settore del digitale applicato nei campi di riferimento del tessuto produttivo e favorire la
crescita delle piccole aziende innovative nel settore digitale creando filiere di prodotti che
permettano una accelerazione sul mercato. A tal fine, è già operativo un accordo di
collaborazione con il Polo Tecnologico di Navacchio finalizzato ad una interazione ed
integrazione tra i due sistemi di impresa.
E’ doveroso ricordare che gli atenei toscani hanno predisposto negli ultimi anni una serie di
strumenti per valorizzare in termini industriali la ricerca prodotta e facilitare i rapporti di
collaborazione tra il sistema della ricerca ed altri soggetti (imprese, centri di TT, incubatori),
regolamentando i brevetti ed il riconoscimento del marchio a spin-off universitarie, promuovendo
la costituzione di laboratori congiunti fra Organismi di ricerca e soggetti esterni, così come lo
svolgimento di ricerche commissionate da terzi (per i dettagli si veda sezione B2 e relativa
appendice).
L’Università di Pisa, in questi anni ha realizzato circa 65 famiglie brevettuali (di cui 15
nell’ambito ICT-Robotica), e circa 20 spin-off (8 in ambito ICT-Robotica) che impiegano
246 persone con un fatturato di 14.5mln euro nel 2010 (+10% rispetto all’anno precedente). Il
72% di questi spin-off hanno contatti con l’estero. La figura che segue mostra l’andamento del
fatturato degli spin-off UNIPI tra il 2009 e il 2010, evidenziando come questi stiano crescendo,
soprattutto passando da una dimensione piccola a una dimensione media.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 120
Va da sé che la quantità di brevetti originati da ricerche UNIPI, ma posseduti da aziende, è
significativamente superiore; così come superiore è il numero di start-up originate da ricerche
UNIPI o con il contributo di docenti UNIPI: se ne contano circa 40 nel solo Polo Navacchio.
La Scuola Superiore S. Anna ha realizzato circa 75 famiglie brevettuali e 28 spin-off attivi che
hanno fatturato nel 2011 8.3mln euro ed occupano complessivamente 185 persone. Di questi, nel
campo ICT-Robotica troviamo 69 brevetti e 21 spin-off.
Le imprese spin-off della Scuola
Numero totale di imprese costituite: 32
Numero totale imprese attive: 28*
Numero totale di addetti : 185;
Fatturato realizzato (al dicembre 2011): circa
8,3 mil. di euro
2
Pisa:22
*3 delle quattro imprese che hanno cessato l’attività sono
confluite in imprese “vicine” – stessi soci o acquisizione, 1 ha
cessato nel 2011 per mancanza di mercato
1
1
1
classi di fatturato (K €)
oltre 1000
9,1%
Livorno
5
da 0 a 50
13,6%
da 250 a 500
22,7%
da 50 a 250
54,5%
L’Università degli Studi di Firenze ha realizzato circa 40 famiglie brevettuali (di cui 3
nell’ambito ICT-Robotica). Risultano al momento attivi 7 spin-off, di cui 3 direttamente
connessi a tematiche ICT. L’Università degli Studi di Firenze, con il suo Incubatore Universitario
Fiorentino, IUF, gestito da CSAVRI, ha al momento oltre 30 gruppi in preincubazione, e prevede la
nascita di altri 5 spin off nei prossimi 6 mesi.
Il CNR promuove la valorizzazione dei risultati e delle competenze a fini produttivi e sociali e il
trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca svolta.
Attraverso la sua organizzazione a matrice, che incrocia la grande rete di Istituti distribuiti su tutto
il territorio nazionale con i Dipartimenti tematici, il CNR è in grado di rispondere tempestivamente
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 121
alle esigenze del sistema produttivo, mettendo a disposizione le competenze più adeguate
indipendentemente dalla loro collocazione geografica.
A questo fine è stata istituita presso la Presidenza la funzione del Technology Transfer Officer che,
con il supporto operativo dell'ufficio Promozione e Sviluppo Collaborazioni, promuove e coordina
iniziative a supporto dei Dipartimenti e della rete scientifica finalizzate a (a) diffondere le
competenze e le risorse strumentali disponibili all'interno del CNR per aumentarne l'utilizzo da
parte delle imprese, (b) valorizzare i risultati della ricerca, traducendoli in innovazione di prodotto e
di processo industriale e (c) stabilizzare i rapporti tra il CNR, l'Università e il sistema produttivo e
dei servizi.
Il CNR controlla una società Rete Ventures che monitorizza i migliori risultati della ricerca e li
propone per il trasferimento. Rete Ventures ha anche costituto Quantica SGR società di venture
capital per favorire la creazione di nuove iniziative.
Il CNR vanta, ad oggi, nel settore ICT 6 spin-off, oltre 40 brevetti industriali e oltre 40
prodotti software registrati.
L’Università degli Studi di Siena ha realizzato circa 32 famiglie brevettuali censite e circa 20
spin-off, di cui 6 in ambito ICT e Robotica.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 122
Sezione C
Caratteristiche del
sistema regionale della
domanda ed offerta di
ricerca ed innovazione
in relazione alle
tematiche del distretto
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 123
Sezione C1
Regolazione dei processi di collaborazione tra gli
attori aggregati del distretto.
L’ipotesi aggregativa del distretto ICT parte dall’attuale modalità di aggregazione del Distretto
Tecnologico Regionale dell’ICT e Robotica che ne rappresenta il punto di partenza avendo
ovviamente anche l’obbiettivo di ottenere un riconoscimento da parte del Ministero dell’Istruzione
Università e Ricerca.
Il Distretto regionale ICT e Robotica coinvolge infatti tutti gli attori del sistema di innovazione
presenti sul territorio regionale ovvero:
-
le imprese del settore,
-
gli organismi di ricerca di seguito denominati OR,
-
la tecnostruttura composta dai soggetti pubblici utilizzati dalla Regione Toscana (RT) per le
attività di Trasferimento Tecnologico (TT).
L’ipotesi aggregativa tiene presente anche il coinvolgimento degli Enti Locali che saranno chiamati
ad una processo partecipativo sul documento di indirizzo strategico (PSS) elaborato dal Comitato di
Indirizzo Strategico del Distretto.
Il Distretto ICT in realtà è apparso nei documenti di programmazione della Regione Toscana nel
2005 con l’istituzione del cosiddetto Distretto ICT & Security al quale non è mai stata data
attuazione ma che ha avuto un nuovo impulso nel 2011 con tre passaggi fondamentali:
1. L’istituzione da parte della RT dei Poli di Innovazione tra i quali quello appunto dell’ICT e
Robotica le cui attività hanno avuto inizio il 1 luglio 2011 e che prevede un finanziamento da
parte della RT fino al 30 giugno 2014.
2. l’istituzione del Distretto Tecnologico ICT e Robotica avvenuto con le DGR 87/2011 e 137/2011
che è stato avviato il 6 novembre 2011;
3. la “confluenza” del Polo di Innovazione nel Distretto ICT e Robotica stabilita con il DGR 1081
del 5 dicembre 2011.
Il modello aggregativo del distretto per gli anni 2011-2014 è dato quindi dalla confluenza in un
soggetto unitario di due “soggetti” complementari ed in parte sovrapponibili:
1. Il Polo di Innovazione ICT e Robotica con compiti di TT e di accelerazione del business delle
imprese nel breve periodo;
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 124
2. Il Distretto ICT e Robotica con compiti di indirizzo strategico delle attività di Ricerca e Sviluppo
del settore e di sviluppo di un sistema integrato di trasferimento tecnologico in grado di
aumentare la competitività dell’intero apparato produttivo toscano nel medio e lungo periodo.
Le due funzioni hanno al momento anche due strumenti di governance distinti:
1. il livello di coordinamento strategico rappresentato dal Comitato di Indirizzo Strategico del
Distretto e dal suo Presidente;
2. il livello di coordinamento operativo dei Centri per il trasferimento tecnologico e degli
Organismi di ricerca è rappresentato dal Comitato di coordinamento del Polo di
Innovazione composto da tre rappresentanti: un rappresentante del Soggetto gestore
(Elisabetta Epifori), un rappresentante degli Organismi di ricerca (Paolo Nesi) e un
rappresentante dei Centri di Trasferimento Tecnologico (Lorenzo Sabatini).
Il Comitato di Indirizzo Strategico del Distretto ICT e Robotica è composto da:
1. quattro imprenditori determinati con la concertazione delle Associazioni di Categoria rilevanti
per il settore ICT e robotica:
a. Rete imprese - Confartigianato (Stefano Campanella)
b. Confindustria (Simone Genovesi, Leonardo Bassilichi, Stefano Panicucci)
2. quattro rappresentanti delle Organizzazioni della Ricerca più significative per il settore ICT e
robotica:
a. CNR (Claudio Montani)
b. Università di Firenze (Paolo Nesi)
c. Università di Pisa (Paolo Ferragina)
d. Scuola Superiore di Studi e di Perfezionamento Sant’Anna (Andrea Piccaluga)
3. Rete imprese - CNA, Presidente che è un imprenditore (Andrea Zavanella);
4. un Rappresentante del soggetto Gestore del Polo di Innovazione - Polo Tecnologico di
Navacchio (Elisabetta Epifori).
Il Comitato potrà essere integrato nei prossimi mesi da altri tre soggetti strategici, in grado di
contribuire allo sviluppo del distretto (es. fondazioni bancarie, istituzioni scientifiche, enti culturali,
ecc.
Questi due livelli sono connessi tramite la partecipazione al Comitato Indirizzo Strategico da parte
del rappresentante del Soggetto Gestore del Polo di Innovazione. Il Soggetto Gestore del Polo
svolge all’interno del Comitato anche la funzione di Segreteria Tecnica.
Il Polo di Innovazione nasce prima del Distretto con compiti di promozione del Distretto stesso
come strumento di coordinamento delle attività di trasferimento tecnologico svolte dalle
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 125
tecnostrutture pubbliche. Di fatto il Polo di Innovazione svolge delle attività convenzionate con la
Regione che ne ha finanziato il funzionamento appunto fino al 30 giugno 2014.
All’ATS che gestisce il Polo di Innovazione dell’ICT e robotica partecipano i seguenti Organismi di
ricerca e Centri servizi e di trasferimento tecnologico:
Polo Navacchio (soggetto mandatario)
Etruria Innovazione (ora in liquidazione)
Pont-Tech
Lucca Innovazione e Tecnologia
Università degli Studi di Firenze (CSAVRI)
Università di Pisa
Università degli Studi di Siena
CNR con l'Istituto ISTI in rappresentanza anche di -IIT-CNR, IFAC-CNR, IFC-CNR, ILC-CNR
Scuola Superiore Sant'Anna
Consorzio Pisa Ricerche
PIN
Il Polo d’innovazione è governato dai seguenti Organi:
Assemblea generale (AG)
Composta da tutti i rappresentanti dei soggetti dell’ATS: approva i programmi annuali e pluriennali
delle attività. Alle riunioni sono invitate a partecipare (senza diritto di voto) le Associazioni di
categoria (CNA, Confindustria, API regionali).
Comitato di Coordinamento (CC). Si veda quanto prima detto.
Comitato Tecnico Scientifico (CTS)
Il CTS verifica ed accredita le attività svolte per la sistematizzazione e la corrispondenza dell’offerta
tecnologica in rapporto al programma di TT. Il CTS formula valutazioni e proposte sulle priorità
d'azione scientifico-tecnologiche rispetto alle tendenze del mercato. Il CTS è costituito da n. 6
rappresentanti designati da Organismi di Ricerca e da un rappresentante per ogni Cluster
tecnologico. Il CTS elegge al proprio interno un coordinatore.
Cluster Tecnologici, all’interno dei quali troveranno, attraverso anche nuove nomine, la giusta
armonizzazione gli organismi di ricerca, i centri di TT, le imprese.
Al Polo di Innovazione ICT e Robotica hanno sinora aderito circa 400 aziende che possono
beneficiare dei principali servizi, tra cui, scouting tecnologico, volte a stimolare:
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 126
-
la domanda di innovazione da parte delle imprese, attraverso attività di animazione tecnologica
e azioni puntuali di individuazione delle necessità in termini di ricerca e innovazione delle
imprese medesime;
-
la trasformazione di tale domanda in acquisizione di servizi qualificati o attivazione di
investimenti finalizzati all’innovazione, anche in collaborazione con organismi di ricerca;
-
la partecipazione da parte delle imprese del Polo, singole o associate, anche in collaborazione
con altre imprese esterne al Polo o con organismi di ricerca, a progetti e iniziative di ricerca e
sviluppo in ambito regionale, nazionale o europeo.
Oltre a questo il Polo di Innovazione svolge un ruolo di coordinamento/aggregazione dell’offerta
tecnologica dei centri di ricerca finalizzata a facilitarne la fruibilità da parte delle aziende del
territorio.
Successivamente queste attività sono state fatte confluire nel distretto a cui vengono delegati i
compiti di rappresentanza e di orientamento strategico per le politiche regionali del settore. A
seguito della confluenza le aziende che hanno aderito al Polo di Innovazione hanno aderito anche
al Distretto.
Nei prossimi due anni sarà necessario quindi procedere ad una progressiva integrazione di questi
due livelli ma soprattutto di ipotizzare un modello di prosecuzione delle attività che diventi “stabile”
e sostenibile e che non sia collegato a singole opportunità di finanziamento regionale o nazionale.
Uno degli obbiettivi principali di questo nuovo scenario è garantire un accesso continuativo e
uniforme ai servizi di innovazione da parte del sistema delle imprese secondo modalità determinate
direttamente dai potenziali fruitori utilizzando appunto il soggetto distrettuale come interlocutore.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 127
Sezione C2
Specificazione della struttura di governante nell’attività
del distretto che garantisca la partecipazione delle forze
produttive, della ricerca e del territorio nella gestione e
promozione delle attività dei distretti.
La forma giuridica che il Distretto potrebbe assumere è oggetto di valutazione e dovrà sicuramente
essere approfondito, ma si ritiene utile valutare prevalentemente forme “leggere”, che abbiano
come finalità proprio l’accesso condiviso ai servizi di innovazione e crescita. Lo strumento prescelto
dovrà comunque consentire una possibilità di libero accesso e recesso da parte dei soggetti
interessati ovvero le aziende che valuteranno la loro adesione in base all’efficacia dei servizi che il
Distretto riuscirà ad offrire.
Il modello di Governance può invece prevedere una sostanziale continuità con il meccanismo
attuale ovvero a fronte di una centralità della componente imprenditoriale (simboleggiata anche
dall’obbligatorietà della Presidenza da parte di un imprenditore) è sicuramente opportuno
continuare a prevedere un coinvolgimento paritetico degli Organismi di ricerca e dei rappresentanti
della Tecnorete.
In uno scenario di questo tipo, sarebbe coerente anche affidare la scelta dei membri del Comitato
e della Presidenza del Distretto direttamente alle aziende, per i rappresentanti del mondo
imprenditoriale, di concerto tra i Centri di Trasferimento tecnologico per i rappresentanti del
sistema del TT e di concerto tra gli Organismi di ricerca per i rappresentanti del sistema della
ricerca, che hanno aderito al Distretto. Questo per coerenza con la natura più “imprenditoriale” del
soggetto ma anche per rafforzare la rappresentatività e l’autorevolezza di chi sarà chiamato a
governare il Distretto.
In una prima fase di attività il Distretto Tecnologico ICT e Robotica dovrà avere una struttura
organizzativa chiara e ben comprensibile dall’esterno. Dovrà essere in grado di operare con
autorevolezza e snellezza, ma deve poter contare con le risorse umane sufficienti per poter
implementare rapidamente le decisioni prese.
Deve poter contare su un nucleo di persone molto coese tra loro, poiché solo contando su un
gruppo di persone con forte senso di appartenenza sarà possibile tenere i contatti con un’ampia
cerchia di soggetti regionali ed extra-regionali. L’attività del Distretto tecnologico sarà in gran parte
di natura relazionale e non sarà possibile svolgerla se non con una “squadra” sufficientemente
assortita.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 128
Sezione D
Previsione d’Impatto
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 129
Sezione D1
Identificazione degli interventi che si intendono progettare
ed analisi delle ricadute tecnologiche che si ipotizza di
realizzare, specificando se di:
ricerca industriale, trasferimento tecnologico.
Gli interventi di ricerca industriale e di trasferimento tecnologico che saranno messi in campo dal
Distretto tecnologico ICT e robotica saranno individuati in coerenza con la vision delineata, con le
priorità e gli assi definiti e saranno pertanto caratterizzati da:
-
carattere sistemico che coinvolga tutti i soggetti presenti nella catena del valore della
conoscenza (sistema della ricerca, imprese high-tech ed imprese settori produttivi tradizionali,
centri di trasferimento tecnologico) e che favorisca l’intensificazione e l’interazione delle
relazioni tra tali soggetti, quale precondizione per interventi di ricerca industriale e di
trasferimento tecnologico efficaci in termini produttivi;
-
collegamento con le grandi aree tematiche della ricerca e dello sviluppo scientifico e
tecnologico a livello internazionale, i cui approfondimenti rappresentano la frontiera
dell’innovazione ed i motori di cambiamento degli scenari tecnologici per i prossimi anni, e con i
grandi temi dello sviluppo economico e sociale;
-
messa in relazione tra le traiettorie tecnologiche individuate a livello internazionale, con gli
assets in termini di ricerca e di competitività industriale regionale;
-
elementi che valorizzino/sviluppino i punti di forza, tecnologici e della conoscenza, della
regione, quelli in cui può raggiungere una posizione di leadership nella competizione
tecnologica internazionale;
-
apertura del sistema regionale della ricerca e dell’innovazione verso altre regioni e fonti di
conoscenza a livello nazionale e internazionale (altri Poli d’innovazione e Distretti tecnologici
che operano negli stessi settori tecnologici/in settori tecnologici complementari);
-
coerenza con i domini applicativi trainanti per il settore di riferimento e con la domanda
d‘innovazione strutturata proveniente dai cluster d’impresa (si veda sez. B1)
Nella progettazione degli interventi sia di ricerca industriale che di trasferimento tecnologico, inteso
in un’accezione più ampia del solo assorbimento di tecnologia da parte dell’impresa, e cioè
corrispondente anche ad una crescita di “cultura imprenditoriale”, si partirà quindi da quelle che
sono le eccellenze esistenti nella nostra regione quali Università, centri di ricerca, centri di
trasferimento tecnologico ed incubatori e dai bisogni d’innovazione manifestati dalle aziende high
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 130
tech e dal diffuso sistema di PMI dei settori produttivi tradizionali ma, indipendentemente da quello
che stiamo facendo, non si può non tener conto di quelle tecnologie che abilitano la profonda
trasformazione in atto dell'economia mondiale e che ci consentono di presidiare il fenomeno
innovando le nostre imprese e nel fare ciò spingere all'innovazione anche i clienti delle nostre
imprese.
Per tutto questo si è scelto di esprimere le linee d’azione centrando l’attenzione su alcuni domini
applicativi anziché sulle tecnologie. Tale scelta è stata operata nella logica della ricerca d’eccellenza
territoriale, criterio questo che caratterizza anche i piani europei nei quali la politica del “going
local” vede protagonisti i territori (regioni) nello sviluppo di ambiti applicativi vocazionali quali punti
di forza e quindi a duplice valenza:
- valorizzazione e crescita locale
- capacità di esportazione di modelli d’eccellenza
A questi scopi, sono stati identificati i seguenti domini applicativi (si veda sez. B1), su cui poter
intervenire:
6. eHealth
7. Cultural Heritage & Travel 2.0
8. Enhanced Society
9. Green Economy
10. Manufacturing 2.0
Parallelamente, l’altro asse d’intervento in cui potranno essere sviluppati programmi di ricerca
applicata e di trasferimento tecnologico con ricadute tecnologiche immediate è rappresentato dal
soddisfacimento dei fabbisogni d’innovazione provenienti dai cluster:
- Cluster di aggregazione settoriale. Si tratta in prevalenza di aggregazioni di imprese intorno a una
infrastruttura di tipo scientifico-tecnologico in grado di determinare sviluppo di ricerca applicata
sulla base di una domanda proveniente dal mercato, mutuata direttamente dai soggetti
imprenditoriali direttamente coinvolti;
- Cluster di aggregazione su base tematica. Si tratta di forme di aggregazione riunite intorno a una
tematica, quale una specifica tecnologia o un elemento di accelerazione del business, come
presupposto per incrementare il livello di offerta, visibilità, capacità di crescita dei singoli.
Le linee d’intervento così delineate sono quelle che a nostro avviso consentiranno di sviluppare e
sfruttare al meglio le tecnologie per favorire una crescita economica intelligente inclusiva,
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 131
sostenibile delle aziende ICT e robotica e al tempo stesso, quella del bacino di utenza cui si
rivolgono i loro servizi: cittadini e imprese dei settori tradizionali.
L’efficacia e l’efficienza di questi interventi di integrazione e aggregazione può e deve essere
misurata sulla base di parametri di crescita di produzione di innovazione (brevetti, nuovi prodotti,
nuovi servizi) e crescita di competitività delle imprese interessate dal processo (crescita di
fatturato, addetti, ecc).
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 132
Sezione D2
Specificazione delle soluzioni rispetto a problematiche di
filiera/settore.
Per definire e realizzare un’efficiente sistema di soluzioni che possano innescare meccanismi
virtuosi di trasferimento tecnologico è necessario partire da un’analisi delle condizioni attuali
dell’industria e della ricerca Toscana. Questo tipo di analisi è stata avviata tramite i censimenti che
i singoli organi di ricerca hanno svolto al loro interno sia sfruttando il lavoro del Polo ICT-Robotica
come censimento delle aziende afferenti e la loro aggregazione in cluster. I cluster si devono
immagine come composti da industrie, organi di ricerca e da centri servizi specializzati.
Sono questi cluster che stanno portando a definire delle aggregazioni di filiera e/o di settore.
L’esperienza Toscana, in alcuni cluster consolidati, evidenzia tassi di crescita più elevati della media
in tali aggregati. Si veda per esempio CUBIT e Media & entertainment. In questi due casi si hanno
cluster dove le aziende condividono progetti e/o mercati, che aggrediscono con prodotti integrati
e/o strategie coordinate. In questi due esempi si hanno anche attività di ricerca svolte in modo
congiunto per il raggiungimento di obiettivi comuni – e.g., i nuovi prodotti – l’innovazione.
Al momento sono stati identificati alcuni di questi cluster potenziali ed in particolare quelli relativi
alle seguenti filiere/settori:
Telecomunicazioni: reti internet innovative, apparati di gestione reti, internet delle cose, reti
di oggetti, reti di sensori (sensor network), smart network, telerilevamento, studio della terra e
di aree urbane, sicurezza dei dati, sistemi di pagamento, reti automotive, comunicazioni
car2car e car2infrastrucuture, etc.;
ICT gestionale: Cloud: Computing, Distributed Processing, etc.; Comunicazione: Strategie di
comunicazione web, etc.; Context aware: Context aware services, Context aware sensing, etc.;
Data Mining and crawling; DSS: Tecnologie per supporto alla decisioni, etc.; eCommerce:
ePayment, certification, signature, etc.; Formati: Standard per cartelle cliniche, etc.; Internet of
things: Web of sensors, Interfacce sensori adattative, Sensoristica, apparati, sensor network,
etc.; Metodi matematici: Statistici, e di valutazione predittiva, business intelligence, etc.; OS:
Open Source , etc.; Process modeling: Workflow, Formalizzazione dei processi, etc.; Ricerca
Operativa: Metodi di ottimizzazione della Produzione, etc.; Semantic computing: semantic web,
Soft computing, business Analitycs, Clustering, Tecnologie semantiche, Social business, etc.;
Sistemi distribuiti: Service Oriented Architecture (SOA), rest, Model‐Driven Architecture), etc.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 133
Media & entertainment: applicazioni interattive: Interazione uomodmacchina, accesso a
librerie audio/video, lavagne interattive, etc.; eCommerce: ePayment, web, etc.; Media &
Content: Distribuzione virale di contenuti, analisi e rappresentazione di dati statistici, software
e multimedia, etc.;
Security: Sistemi di videosoveglianza, signature, etc.; Social Network:
edinclusion, intelligence, etc.; Smart environment: sistemi di info moving, smart environment
statico o nomadico, etc.; Turismo: Geo-localizzazione, mobilità, beni culturali, etc.;
Spazio: procotolli e modelli di comunicazione per lo spazio, apparti di comunicazione, apparati
di controllo e gestione, distribuzione satellitare di contenuti ed informazioni, tecnologie del
GPS, GNSS, soluzioni ibride, reti veicolari ad alta copertura, soluzioni per la nautica e per
automotive, monitoraggio ambientale;
Open source: tecnologie e soluzione trasversali che hanno a comune il modello di business
dell’open source, simili e/o suoi derivati; soluzioni con modelli commerciali che richiedono
prodotti con tali modelli di licenza;
Bio-informatica e bio-medica: strumenti medicali, sensori ed attuatori; formazione medica
continua;
Robotica: robotica industriale, movimentazione, bio-robotica, micro robotica, robotica
sottomarina, movimentazioni automatizzate, automazione industriale, sistemi di controllo, etc.;
Safety: sicurezza urbana; sicurezza e supervisione aree pubbliche; segnalamento ferroviario,
segnalamento per metropolitane, tramvie e sistemi autonomi; etc.
Si noti che la definizione di questi cluster è stata derivata direttamente dai cluster stessi e pertanto
in certi casi vi sono delle sovrapposizioni dovute all’uso delle stesse tecnologie in ambiti applicativi
diversi.
Il distretto ICT-Robotica deve ovviamente completare e approfondire quest’analisi al fine di avere
un quadro più dettagliato sul quale definire delle azioni e dei modelli di aggregazione che possano
dare dei risultati operativi in termini di trasferimento tecnologico. Come descritto nelle prime
sezioni del PSS, nel quadro generale delle attività produttive in Toscana sono state identificate due
principali categorie di aziende, quelle high-tech che già hanno rapporti continuati per l’acquisizione
di innovazione e risultati di ricerca (anche non toscani) e quelle che invece devono effettuare
ancora un percorso per arrivare all’inserimento sistematico di innovazioni e ricerca. Per queste
diverse tipologie di aziende dovranno e saranno sviluppate azioni diversificate. Da una prima
analisi, le principali problematiche identificate possono essere raggruppate per tipologia di
impresa:
high-tech: essere aggiornate sulle ultime ricerche a livello internazionale, trovare personale
altamente qualificato, stabilire legami di collaborazione stabile con laboratori di ricerca ad alto
profilo e con altre aziende per completare la filiera e/o per acquisire tecnologie innovative,
rinnovare i prodotti ed accedere a nuovi mercati.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 134
non high-tech: identificare/conoscere/analizzare i trend di innovazione nel loro settore,
trovare personale qualificato, stabilire legami di collaborazione con aziende high-tech che
possano farle cresce in termini di prodotto e/o mercato, definire delle relazioni di rete con altre
aziende, stabilire legami di collaborazione con specialisti e/o con piccoli laboratori di ricerca,
rinnovare i prodotti ed accedere al mercato.
Per soddisfare tali problematiche, le azioni del distretto ICT-Robotica devono essere rivolte a:
Coordinare gli enti coinvolti nel distretto (organi di ricerca, centri servizi, associazioni
camerali ed industriali) per armonizzare le azioni per il fine generale del posizionamento della
Toscana in Europa.
-
Fungere da catalizzatore fra le infrastrutture di ricerca e il sistema delle imprese;
-
Facilitare l’integrazione fra scienza/ricerca ed aspetti di mercato ed economici;
-
Identificare e sviluppare strategie di crescita;
-
Facilitare l’accesso alle infrastrutture di ricerca messe a disposizione dagli organi di
ricerca ma anche dalle industrie tramite i propri laboratori e i laboratori congiunti;
-
Definire dei modelli e delle politiche di intervento nei vari casi, e per le varie tipologie di
aziende;
-
Integrare, armonizzare e potenziare le iniziative ed i servizi che si svolgono in Toscana
riguardo ad ICT-Robotica e messe in atto dagli enti coinvolti nel distretto: ricerca,
trasferimento, incubazione, job placement, brevettazione, offerta tecnologica;
-
operare come agenzia a supporto delle politiche nazionali e regionali della ricerca e
rappresentare “l’infrastruttura” ICT-Robotica della ricerca nel territorio.
Facilitare lo sviluppo di attività congiunte fra industria e gli organi di ricerca:
-
Valorizzare il sistema della ricerca, innovazione e trasferimento Toscani tramite
opportuni strumenti che possano permettere di poter utilizzare i risultati dia ricerca e
innovazione a vari livelli, ed in vari domini applicativi. Fra questi anche il marketing, la
divulgazione, la disseminazione scientifica, la promozione, presentare casi di buona
pratica, etc.;
-
progettare innovazione e trasferimento in modo congiunto fra enti di ricerca e gruppi
misti di industrie non-high-tech ed high-tech, anche tramite lo sviluppo di laboratori
congiunti, e progetti ricerca regionali, nazionali e internazionali;
-
progettare ricerca ed innovazione in modo congiunto fra enti di ricerca e industrie hightech, anche tramite lo sviluppo di laboratori congiunti, e progetti ricerca regionali,
nazionali e internazionali;
-
Promuovere l’adozione di buone prassi dell’ICT-Robotica nella PA Toscana affinché
anch’essa diventi fattore di competitività del sistema;
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 135
-
avvalersi di piattaforme tecnologiche nazionali ed internazionali per collegarsi alle
frontiere tecnologiche più avanzate.
Sviluppare programmi di formazione e interscambio del capitale umano impegnato
nella ricerca e nel sistema produttivo riducendo i divario culturale fra le due componenti:
-
Promuovere la cultura imprenditoriale fra i ricercatori, per assicurare al sistema
produttivo l’inserimento di capitale intellettuale e di nuove aziende high-tech tramite il
sistema degli incubatori;
-
Promuovere la cultura della formazione continua fra imprenditori e ricercatori per
assicurare lo sviluppo di capitale intellettuale e lo sviluppo di idee innovative. Questo
compito potrà essere svolto tramite lo sviluppo di percorsi formativi;
-
Aumentare la mobilità tra l’industria e ricerca pubblica in un’ottica di interscambio
sempre più integrata;
-
Formare il personale in modo che sia in grado di riconoscere le opportunità di mercato
anche sfruttando le potenziali di ricerca ed innovazione presenti con successo.
Promuovere le soluzioni del distretto ICT-Robotica dando evidenza delle filiere e delle
opportunità della Toscana in modo da creare un rafforzamento delle reti, attrarre investimenti
e/o nuove aziende che possano completare il quadro generale:
-
incrementare l’accessibilità alle informazioni relative al sistema della ricerca industriale
(pubblica e privata) e all’alta formazione presenti in Toscana;
-
Sviluppare un modello per la comunicazione tecnico scientifica del distretto ICTRobotica;
-
definire e sviluppare strategie e strumenti per creare le condizioni opportune a facilitare
lo sviluppo delle imprese verso l’high-tech, e l’insediamento di nuove imprese high-tech;
-
coinvolgere la pubblica amministrazione nell’utilizzo di soluzioni high-tech che possano
essere un veicolo per promuovere la Toscana come regione ad alta tecnologia;
-
Facilitare la crescita dimensionale anche tramite il mondo del credito specializzato in
investimenti in aziende high-tech;
-
Attrarre investimenti nazionali e internazionali di aziende che intendano insediarsi in
Toscana per poter collaborare “in prossimità” con i nostri Centri di Ricerca.
Monitorare l’efficacia delle azioni orientate ad accelerare il trasferimento
tecnologico tramite opportuni indicatori e sistemi di misura e controllo delle prestazioni delle
strutture stesse per valutare:
-
Livello di integrazione ed armonizzazione delle strutture;
-
Efficacia del sistema di formazione ed interscambio del capitale umano;
-
Efficacia del sistema di trasferimento tecnologico nei singoli cluster;
-
Disponibilità e sfruttamento delle infrastrutture di ricerca;
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 136
-
Crescita del sistema di trasferimento;
-
Attrattività del sistema Toscana dal punto di vista di aziende esterne.
Sezione D3
Piano di sfruttamento dei risultati e valorizzazione dei
brevetti
Il quadro generale
In una regione come la Toscana, in cui esiste una notevole concentrazione di attività di ricerca
pubblica di livello elevato, è fondamentale che venga prestata rilevante attenzione alla
valorizzazione dei risultati della ricerca scientifica. E’ infatti importante occuparsene affinché i
risultati non rimangano “nei cassetti” degli Organismi di ricerca, ma vengano portati verso le
applicazioni industriali, perché la ricerca viene svolta affinché dia frutti in termini di benessere e
ricchezza per le persone, consentendo al contempo anche agli Organismi di ricerca di beneficiare di
dinamiche di valorizzazione più intense (ottenendone ritorni economici diretti, contatti con imprese,
ecc.).
Ma è anche importante occuparsene affinché i risultati della ricerca pubblica toscana siano
trasferiti, se possibile, presso imprese localizzate in Toscana, in modo da aumentare il loro
potenziale innovativo e la loro competitività.
Il Distretto
ICT e robotica ha la responsabilità su entrambi i fronti citati, ma soprattutto sul
secondo.
Partiamo da tre presupposti. Il primo, che gli Organismi di ricerca hanno ormai codificato le
pratiche relative all’individuazione delle invenzioni generate al loro interno, così come quelle
relative alla loro selezione e brevettazione. Hanno ormai anche definito policy interne molto
precise. E’ però per loro estremamente difficile individuare imprese interessate ad acquisire in
licenza i loro brevetti. Perché i brevetti non sono di qualità? Ogni tanto è questo il problema.
Perché non si riesce a individuare le imprese potenzialmente interessate? Spesso è così. Perché le
imprese sono interessate ma non si riesce a concludere la trattativa? Raramente.
Il secondo presupposto è che le imprese toscane, grandi e piccole, potrebbero beneficiare
dall’acquisizione in licenza di brevetti degli Organismi di ricerca toscani, ma molto spesso non ne
sono a conoscenza e non riescono a valutarne l’effettiva validità. Perché i brevetti non sono
adeguatamente “esposti in vetrina”? Il problema è solo in parte questo. Perché le università, una
volta contattate dalle imprese, non rispondono con precisione e celerità? Ormai questo è un
problema del passato; mediamente le università rispondono alle richieste con buona precisione.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 137
Perché le imprese stesse non sanno esattamente ciò di cui hanno bisogno e non hanno tempo di
fare “il giro delle sette chiese” per rendersi conto di chi sa fare che cosa? Questa è un’ipotesi più
plausibile.
Terzo, ricordiamoci che “valorizzare i risultati della ricerca pubblica” consiste in tantissime attività e
risultati, di cui la brevettazione e il licensing sono solo una componente. I risultati vengono
valorizzati, cioè portati ad applicazione tramite molti canali e attività diverse: le imprese spin-off, i
convegni, le pubblicazioni, gli stage di studenti, i dottorati di ricerca, ecc. Su tutte queste attività
possono svolgere un ruolo gli Uffici di Trasferimento Tecnologico degli Organismi di ricerca. Ci
concentreremo di seguito sui brevetti, ma con questa consapevolezza che il TT abbraccia una più
vasta gamma di attività.
Cosa può dunque fare il Distretto tecnologico in questo campo? Premesso che gli Organismi di
ricerca sono attrezzati per percorrere il “primo miglio” del processo innovativo (invention disclosure
e brevettazione) e fermo restando che talvolta si spingono anche oltre (occupandosi anche di
licensing e di creazione d’impresa), esistono anche altri soggetti già attivi che forniscono servizi
dopo il primo miglio. Tra questi, i parchi scientifici e tecnologici e gli incubatori, i consorzi di vario
tipo, le associazioni di categoria, ecc.
Il Distretto Tecnologico, nella sua prima fase di attività, attraverso il Polo d’innovazione, potrà
quindi svolgere:
- un ruolo molto importante in primo luogo nel tenere aggiornato (e tenere i contatti) l’elenco di
questi operatori e “indirizzare” i vari soggetti potenzialmente interessati – persone fisiche e
giuridiche – verso di loro, in funzione delle loro competenze.
- una utilissima funzione di visita presso le PMI – sia high-tech che non high-tech, sia innovative
che non – al fine di individuare, insieme a loro, fabbisogni di innovazione che possono essere poi
indirizzati, a seconda dei casi, presso Organismi di ricerca o presso imprese fornitrici di tecnologie.
Si ritiene pertanto che sia questa, la principale attività del Distretto Tecnologico per quanto
riguarda la valorizzazione dei risultati della ricerca: non tanto sostituirsi ad attività che vengono già
svolte in Toscana, quanto indirizzare verso di esse i soggetti potenzialmente interessati, che
devono però essere preventivamente “analizzati” al fine di individuare insieme a loro gli effettivi
bisogni di innovazione.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 138
La situazione della Toscana
I servizi offerti dal sistema della ricerca
I principali produttori di ricerca scientifica pubblica sono gli atenei toscani12, che hanno
predisposto negli ultimi anni una serie di strumenti per valorizzare in termini industriali la ricerca
prodotta e facilitare i rapporti di collaborazione tra il sistema della ricerca ed altri soggetti
(imprese, centri di TT) attraverso la promozione di incubatori di nuova impresa, la
regolamentazione dei brevetti e della partecipazione ad imprese spin-off, gran parte inserite nei
percorsi d’incubazione, la costituzione di laboratori congiunti fra Università e soggetti esterni, così
come lo svolgimento di ricerche commissionate da terzi.
In Toscana è stato istituito dal 2004 il Network ILONOVA (per il trasferimentO della conoscenza e
la Valorizzazione industriale della ricercA), che ha coinvolto gli Industrial Liaison Office (anche
denominati Uffici di Trasferimento Tecnologico o Uffici Valorizzazione Ricerche) degli Atenei
regionali al fine di potenziare le loro azioni legate al trasferimento tecnologico. Grazie a
finanziamenti a suo tempo erogati dal MIUR sono state intensificate ed in buona parte realizzate le
seguenti azioni specifiche:
-
consolidamento delle attività di servizio erogate al settore imprenditoriale, rafforzando la
funzione di trait d'union tra le richieste delle imprese e le specifiche competenze scientifiche e
tecnologiche esistenti in ambito universitario;
-
predisposizione della mappatura dell’offerta di ricerca degli Atenei per favorire le applicazioni di
tecnologie innovative in ambiti produttivi presenti nel territorio (sulla base delle specifiche
necessità palesate da tali ambiti) e su scale geografiche più ampie;
-
diffusione delle attività di trasferimento tecnologico attraverso la strutturazione di un apposito
sito internet (www.ilonova.eu) dove convergono le informazioni di tutti gli uffici che si occupano
di trasferimento tecnologico nelle università toscana e l’utilizzo integrato di strumenti di
comunicazione e marketing;
-
rafforzamento della collaborazione tra gli uffici degli Atenei per rendere omogenei principi e
criteri delle azioni di trasferimento tecnologico con l’obiettivo prioritario di aumentarne l’impatto
economico sul territorio regionale;
-
erogazione di servizi di supporto alle procedure per la tutela della proprietà intellettuale e
all’accrescimento della cultura brevettuale all’interno degli Atenei e sul territorio;
12
Generalmente i ricercatori del CNR fanno riferimento al loro Ufficio di Trasferimento Tecnologico operante a livello nazionale.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 139
-
assistenza agli spin-off accademici attraverso la messa a punto di una pluralità di servizi per
facilitare la fase di start-up e aumentare le probabilità di sopravvivenza dell'impresa a regime;
-
strutturazione di una serie di seminari monotematici e/o di sensibilizzazione al fine di instaurare
relazioni e rapporti utili nell’ottica del network di conoscenze a livello regionale;
-
è stato anche raggiunto il risultato di rendere più intensa e costante la collaborazione tra gli
uffici che si occupano di trasferimento tecnologico tra gli atenei partner.
Le università toscane contano oggi su un portafoglio brevettuale composto da 350 brevetti, di cui
177 depositati e/o concessi in Italia, 98 in Europa, 36 in USA e i rimanenti 39 in altri paesi del
mondo. Un portafoglio che, sulla base dei dati Netval 2010, colloca gli atenei toscani al secondo
posto in Italia dopo la Lombardia con un contributo del 13,8% sul totale dei brevetti in portafoglio
delle università italiane.
Riguardo alla generazione di aziende spin-off, la Toscana conferma una posizione di rilievo nel
contesto nazionale con 89 imprese attive al 31.12.2009, collocandosi al terzo posto a livello
nazionale, dopo l’Emilia Romagna e la Lombardia e con un contributo in termini percentuali sul
totale delle imprese spin-off complessivamente attive, pari al 7,1%. Bisogna anche sottolineare che
le imprese spin-off della Toscana, in base ad una recente stima effettuata, hanno fatturato nel
2010 oltre 25 Milioni di euro e impiegato, sempre per il 2010, circa 500 persone.
La capacità di trasferire sul territorio e sull’eco-sistema economico e sociale i risultati delle ricerche
nei campi ICT e robotica è testimoniato dai numerosi brevetti e spin-off originati dalle ricerche
universitarie: a oggi si contano un centinaio di famiglie brevettuali e una trentina di spin-off nel
settore ICT&R, su un totale di 350 brevetti depositati e 89 spin-off accademici al 31/12/2009.
A corredo di questi numeri importanti, occorre sottolineare che il numero di brevetti e spin-off
sarebbe significativamente più elevato se questi prendessero in considerazione anche i brevetti
originati da ricerche universitarie ma posseduti da aziende, così come le start-up che sono state
create con il contributo di ricerche e ricercatori universitari ma non sono state sottoposte al vaglio
delle Commissioni Spin-off dei singoli organismi di ricerca e quindi non sono state conteggiate
come spin-off universitari.
Così come numerosi sono i brevetti depositati da aziende committenti di ricerche conto terzi alle
università, che comunque hanno ricercatori universitari tra gli inventori.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 140
I servizi offerti dal sistema dei Poli Scientifici e Tecnologici e degli IncubatoriI
I Parchi Scientifici e Tecnologici sono da tempo impegnati in attività di trasferimento tecnologico
sia verso le imprese hi-tech, per far crescere questo specifico sistema industriale, che verso le
imprese tradizionali del territorio, in modo in modo che la diffusione di prodotti e servizi hi tech
diventi pervasiva dei processi produttivi.
Le aziende hi-tech diventano così il vettore dell'innovazione ed il modello di riferimento prevalente
è il cluster che può configurarsi in diverse tipologie:
1. Cluster di aggregazione fisica, configurabile come un “microdistretto”, che può essere mono o
multisettoriale. Il catalizzatore del cluster sono le facilities strutturali e funzionali: incremento dei
livelli di visibilità dei singoli, servizi di struttura a valore aggiunto, economie di scala, supporto alla
collaborazione fra i soggetti del cluster.
2. Cluster di aggregazione settoriale. Si tratta in prevalenza di aggregazioni di imprese intorno a
una infrastruttura di tipo scientifico-tecnologico in grado di determinare sviluppo di ricerca
applicata sulla base di una domanda proveniente dal mercato, mutuata direttamente dai soggetti
imprenditoriali direttamente coinvolti. La migliore configurazione di tali infrastrutture ha la veste
giuridica dell'impresa ed è caratterizzata dal principio di autosostenibilità.
3. Cluster di aggregazione su base tematica. Si tratta di forme di aggregazione (reti, forme
associative, ecc.) riunite intorno a una tematica quale una specifica tecnologia o un elemento di
accelerazione del business, come presupposto per incrementare il livello di offerta, visibilità,
capacità di crescita dei singoli.
Nell’ambito dello sviluppo dei servizi d’incubazione per il supporto allo start up di nuova impresa si
evidenzia inoltre una specifica attenzione al tema brevettuale, che si esplicita su due livelli:
1. in termini di valorizzazione dei risultati delle innovazioni prodotte dalle imprese e che possono
subito creare valore per l’impresa stessa che l’ha realizzata proprio per metterla direttamente
sul mercato;
2. attraverso il ricorso dell’opportunità di avvalersi di brevetti prodotti dagli Organismi di ricerca.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 141
Ad ulteriore supporto dell’importanza che viene riposta nel valore dello sfruttamento in termini
economici dei brevetti che però rischiano di non essere prodotti dalle imprese per scarsa capacità
di investimento, la Regione Toscana ha istituito specifiche linee di finanziamento in tal senso
nell’ambito del Bando servizi qualificati per le PMI.
Gli Incubatori supportano le start up nell’agevolazione all’accesso a queste forme di finanziamento
attraverso un servizio di affiancamento alla presentazione del progetto di brevettazione.
I Servizi offerti da altre organizzazioni
In Toscana esistono comunque anche altre organizzazioni che forniscono servizi nel campo della
brevettazione in particolare e della valorizzazione dei risultati della ricerca più in generale. Tra
questi, il sistema delle Camere di Commercio
attraverso i Patent Information Point, ai quali
imprese, privati, professionisti, enti pubblici, strutture universitarie, associazioni ed ordini
professionali possono rivolgersi per avere informazioni circa le modalità di registrazione di marchi e
brevetti, nazionali, internazionali e comunitari, nonché per la realizzazione di ricerche di anteriorità
su marchi e brevetti.
Esistono inoltre in Toscana società private, iscritte ad appositi albi, che supportano l’inventore
nell’analisi di anteriorità e nella fase di registrazione e mantenimento del brevetto.
Non solo brevetti
Come noto, tuttavia, i brevetti sono l’elemento più visibile ma non certo l’unico del processo di
valorizzazione dei risultati della ricerca scientifica. Tali risultati vengono infatti diffusi all’esterno e
assorbiti dal sistema delle imprese anche attraverso altri canali, quali la costituzione di imprese
spin-off, il trasferimento di studenti e dottorandi per stage e tirocini, l’organizzazione di workshop e
convegni, i contratti conto terzi, ecc.
Da questo punto di vista il Distretto tecnologico svolgerà soprattutto funzioni di indirizzamento dei
ricercatori verso le iniziative potenzialmente di loro interesse. Sarà invece direttamente impegnata
in attività di aggregazione della domanda e di facilitazione dei contatti tra i centri di ricerca e le
imprese interessate e interessabili ad acquisire competenze nel campo dell’ICT e della robotica.
In prospettiva, il Distretto tecnologico, insieme agli Organismi di ricerca toscani, potrebbe
progettare un’iniziativa congiunta per la valorizzazione dei risultati della ricerca nel campo dell’ICTROBOTICA, in analogia con quanto la Regione Toscana ha fatto per la valorizzazione della Ricerca
biomedica e farmaceutica.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 142
Sezione D4
Azioni di attrazione degli investimenti.
Nel quadro degli indirizzi indicati nel Programma di Governo per la IX legislatura e nel “Documento
preliminare al Programma Regionale di Sviluppo 2011-2015 della Regione Toscana e di quanto
indicato nella Linee Guida di Indirizzo della Giunta Regionale per la selezione dei progetti di
investimento presentati da intermediari/scouters, la Regione Toscana ha stabilito che l’attrazione
degli investimenti deve divenire una componente primaria della politica per la crescita economica
sostenibile di tutta la regione, orientata allo sviluppo competitivo internazionale del sistema
produttivo regionale e al miglioramento delle situazioni di contesto offerta agli operatori economici.
L’importanza strategica della capacità di attrazione della Toscana, deriva in primo luogo dagli
effetti che gli investimenti diretti esteri possono avere in termini di sviluppo, occupazione,
trasferimento di capitali, conoscenza e tecnologia, internazionalizzazione attiva e passiva, che
contribuiscano in sintesi a valorizzare e sviluppare le potenzialità e la competitività della regione.
I fattori che incidono sulla capacità di attrazione di un territorio sono molteplici e fanno riferimento
ad elementi dal lato dell’offerta e della domanda, al contesto competitivo, sia a livello nazionale
che regionale e quindi locale, ma anche ad elementi specifici del mercato, del settore e delle
attività di impresa.
Il “mercato” dell’investimento internazionale oggi ha un profilo radicalmente diverso da quello che
ha preceduto il 2000, durante il quale l’investimento internazionale era nella maggior parte dei casi
un progetto industriale, di creazione di un nuovo sito (greenfield), portato da una grande azienda.
Le tendenze attuali nel mercato degli investimenti vedono una forte diminuzione del peso dei
progetti di investimento nel settore manifatturiero, una crescita del numero di progetti nei servizi e
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 143
nelle attività a forte base di conoscenza, competenza e tecnologia (R&S, ICT, servizi di ingegneria,
manifatturiero avanzato), oltre che in quelle collegati alla produzione di energia in particolare da
fonti rinnovabili13.
Le politiche di attrazione degli investimenti hanno un carattere trasversale ed interessano pertanto
diverse tematiche. La presente sezione del PSS si focalizzerà sugli aspetti relativi all’economia della
conoscenza, la ricerca ed il trasferimento tecnologico, evidenziando i punti di attrattività della
FILIERA DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO (ricerca, soggetti d’integrazione, imprese) nei
settori ICT e robotica, le opportunità regionali ed alcune proposte operative.
Si sottolinea, tuttavia, che una politica di attrazione degli investimenti sul territorio toscano dovrà
necessariamente integrarsi con le politiche, gli strumenti e le azioni in programma nel campo
dell’internazionalizzazione (v. sez D6), essere coerente con quanto indicato dalla Regione sullo
specifico aspetto nel PRSE 2011 – 2015 e non duplicarsi rispetto a quanto già viene svolto dalla
Regione stessa e dagli organi di diretta emanazione della stessa (Toscana Promozione e Invest in
Tuscany14).
Attività di Promozione Economica 2012 – Toscana Promozione
13
PRSE 2011-2015 - Regione Toscana
14 Un network di partner pubblici, costituito dal Settore Politiche regionali per l'attrazione degli Investimenti, istituito presso la
Presidenza della Regione Toscana che, in collaborazione con Toscana Promozione, Province e Comuni toscani, si pone come
interlocutore di riferimento per le aziende e per le multinazionali interessate ad investire in Toscana.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 144
Di seguito si da evidenza dei punti di attrattività della filiera d’interesse e delle opportunità offerte
dalla Regione Toscana, tutti elementi questi che possono favorire investimenti sul territorio.
PUNTI DI ATTRATTIVITA’
Filiera del trasferimento tecnologico ICT e robotica
Presenza di un radicato tessuto di centri universitari e di ricerche di riconosciuta
eccellenza, principalmente pubblici, specializzati in molteplici ambiti tecnico-scientifici. Oltre 550
ricercatori e professori, oltre 600 dottorandi e assegnisti di ricerca, 36 spin-off, oltre 90 brevetti, e
più di 30 dipartimenti, istituti e consorzi specificatamente dedicati settori ICT e Robotica e di
dimensioni medio-grandi.
Capacità del mondo della ricerca di attrarre finanziamenti sia pubblici, nazionali ed
Europei.
La Toscana si colloca nelle primissime posizioni nazionali per quanto concerne l’attrattività di
progetti EU in tutti i settori scientifici. Un significativo contributo a questa performance è offerto
dal settore ICT&R. Nel solo 2010 si contano circa 165 progetti EU attivi in questo settore, con un
contributo pari a circa 40 mln euro, più di un centinaio di progetti nazionali e regionali attivi, con
un contributo di 12 mln euro.
Presenza di Strutture dedicate alla formazione dei talenti:
Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore S. Anna, SIAF - Scuola Internazionale di Alta
Formazione, nonché offerta di master e dottorati universitari e post-universitari nei settori hi tech.
Laboratori qualificati in settori chiave dell’high tech quali: telecomunicazioni, HPC e cloud
computing, mining e searching su big datasets, fotonica, robotica, nanotecnologie particolarmente
vitali nel produrre innovazione.
Capacità del mondo della ricerca di attivare e sviluppare collaborazioni con grandi
imprese hi tech e centri di ricerche internazionali.
La ricerca in toscana non è solo di frontiera, ma dispone di numerose collaborazioni industriali e di
laboratori pubblico-privati realizzati con il contributo delle aziende e operanti nel settore ICT&R
che si traduce in circa 10 mln di euro fatturati dagli organismi di ricerca su progetti conto terzi nel
2010 per il solo settore ICT&R con aziende regionali, nazionali, ma soprattutto prestigiose multinazionali (alcuni esempi: Mitsuba, Thales, Yahoo, Nokia, Selex, Nokia, Microsoft, Alcatel, Power
one, Aspen, Finmeccanica, Ericsson, Galileo avionica, IBM).
Offerta di un sistema accreditato d’incubazione in grado di fornire risposte ai bisogni alle
nuove imprese ad elevato contenuto tecnologico, in termini di spazi e servizi per la crescita. Sono
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 145
state realizzate e risultano disponibili complessivamente circa 30.000 mq di strutture, con un
potenziale di accoglienza pari ad oltre 220 nuove imprese. Il valore aggiunto dei servizi di
incubazione è rappresentato della quantità e qualità dei servizi consulenziali e di supporto allo
sviluppo del business che vengono erogati nelle singole strutture.
Presenza di Poli Scientifici e Tecnologici, eccellenza a livello nazionale e internazionale, con
disponibilità di strutture e servizi qualificati finalizzati alla crescita di competitività dei sistemi di
impresa, offrendo contesti adatti allo sviluppo di imprese in rete e di reti di imprese con il sistema
della ricerca che si traduce nello sviluppo di nuovi prodotti, processi e servizi.
Collegamento con network europei e internazionali sia della ricerca che del trasferimento
tecnologico.
Denso ecosistema di imprese high-tech (fornitori ed utilizzatori di tecnologia) nei comparti
dell’informatica, delle comunicazioni, dei sistemi embedded, delle macchine utensili e della
meccanica “intelligente”, dei trasporti, dei beni culturali, della sicurezza, e delle applicazioni nel
campo biomedico e bioinformatico, nella gestione ed ottimizzazione dei processi di produzione,
che potranno essere di supporto allo sviluppo di investimenti esteri nella nostra regione.
Presenza di veri e propri cluster tecnologici (imprese, poli tecnologici, università e centri di
ricerca) in settori hi tech: telecomunicazioni, tecnologie aerospaziali, robotica, bionformatica, ICT.
OPPORTUNITA’ REGIONALI
Governance tra gli attori istituzionali consolidata e particolarmente sensibile ed attiva
nell’attrazione di investimenti esteri sul territorio.
Organismo di emanazione regionale (Toscana Promozione) preposto all’internazionalizzazione,
coinvolto nel processo di attrazione di imprese estere.
Organismo di emanazione regionale (Invest Tuscany) che, in collaborazione con Toscana
Promozione, Province e Comuni toscani, si pone come interlocutore di riferimento per le aziende e
per le multinazionali interessate ad investire in Toscana.
Finanziamenti pubblici a supporto dello sviluppo dei servizi avanzati e della ricerca industriale
I settori ICT e robotica sono stati individuati come priorità regionali
Collegamenti telematici efficienti e creazione entro il 2013 di una banda larghissima (30
mega bit)
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 146
Alla luce di quanto sin qui analizzato, in termini di attrattività ed opportunità che la regione
Toscana può offrire in relazione ai settori del Distretto, e sulla base delle iniziative in programma
da parte degli organi regionali preposti, il Distretto ICT e robotica intende contribuire all’attrazione
di nuovi investimenti sul territorio, attraverso le seguenti attività:
mappatura di quei progetti/interventi verso i quali la Toscana possa proporsi in modo
competitivo
integrazione
delle
Banche
dati
sull’offerta
dei
laboratori
della
ricerca
nel
portale
www.ictmeetingtuscany.com, gestito da Invest Tuscany, vetrina toscana dell’ICT
organizzazione di eventi di scouting tecnologico tra grande impresa, PMI hi tech e sistema della
ricerca
essere l’interfaccia tra i potenziali investitori ed i cluster tecnologici presenti nella regione
promozione di laboratori congiunti tra sistema della ricerca toscana ed investitori
scambi di personale qualificato
disponibilità di spazi per l’insediamento in contesti qualificati (Poli Scientifici e Tecnologici).
Si evidenzia infine che l’esigenza di attrarre investimenti in Toscana, in relazione ai settori
d’interesse del Distretto, è avvertita sia dal settore ICT che dal settore della robotica, caratterizzato
dalla presenza di competenze nella robotica avanzata fortemente sviluppate nel territorio ma con
un modesto tessuto industriale, e la robotica industriale che presenta invece importanti realtà
industriali che hanno però riferimenti scientifici al di fuori del contesto regionale15.
15
Filiere scientifico-tecnologiche di eccellenza in Toscana – Progetto «Le filiere scientifico-tecnologiche di eccellenza in Toscana» - La
filiera della Robotica in Toscana, Toscana Promozione e Istituto di Management Scuola Superiore Sant’Anna - Marzo 2011
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 147
Sezione D5
Adesione a reti nazionali ed interregionali.
Lo sviluppo economico e sociale di tutti i Paesi si basa oggi fortemente sulla capacità di creare,
applicare e disseminare conoscenza. Nel nuovo panorama di competizione globale diventa pertanto
importante riuscire a costruire reti e relazioni efficaci tra i diversi attori dello sviluppo.
La costruzione e l’avvio di nuovi modelli di sviluppo a rete, fortemente interdisciplinari è diventata
quindi una delle sfide che tutti i Paesi stanno affrontando: Comunità e Distretti della Conoscenza,
Piattaforme tecnologiche, Poli di competitività, Distretti tecnologici, Comunità virtuali sono solo
alcuni dei modelli relazionali che si stanno affermando a livello mondiale.
In tale quadro, sono stati avviati i Distretti tecnologici in Toscana, quali rete di imprese, di soggetti
della ricerca, di soggetti di alta formazione, di soggetti d’integrazione (parchi scientifici e
tecnologici ed incubatori) che, a loro volta, sono inseriti, come di seguito dettagliato, in qualificate
reti trasversali (trasferimento tecnologico e ricerca) e settoriali (ICT e robotica).
Sviluppare sinergie e vere e proprie reti, coinvolgendo tutti gli attori in gioco, in una visione
fortemente internazionalizzata, costituiscono elementi irrinunciabili per il successo dei distretti
tecnologici. Del resto è quello che sta avvenendo anche nel mondo delle imprese che avvertono
l’esigenza di sviluppare modalità di collaborazione sotto forma di accordi, di alleanze, di filiera.
Negli anni passati si è affermata prevalentemente una logica di norma individualistica: “la mia
università”, “il mio centro di ricerca”, “la mia impresa”, “il mio Parco”, trascurando il fatto che
oramai la diffusione della conoscenza si moltiplica attraverso la moltiplicazione di reti formali ed
informali di relazione:
-
tra un istituto di ricerca/parchi scientifici e tecnologici e Incubatori ed altri istituti di ricerca
-
tra un istituto di ricerca/parchi scientifici e tecnologici e Incubatori e le imprese
-
tra un’impresa ed altre imprese
-
tra ricerca/parchi scientifici e tecnologici e Incubatori/imprese e le istituzioni di governo
-
tra ricerca/parchi scientifici e tecnologici e Incubatori/imprese e la finanza
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 148
-
tra ricerca/parchi scientifici e tecnologici e Incubatori/imprese e la società in generale
Oggi, molti comportamenti stanno cambiando: i Parchi Scientifici e Tecnologici e gli Incubatori si
stanno sempre più caratterizzati come network di soggetti, attività e servizi, mettendo a fattor
comune competenze e piattaforme tecnologiche di servizio ad uso comune, molti istituti di ricerca
lavorano in rete ed hanno sviluppato sistemi relazionali complessi con altre università, anche al di
fuori dell’Italia, molte imprese a loro volta hanno costruito una ragnatela di relazioni e di alleanze.
L’avvio dei Distretti può rappresentare una buona “palestra” in tal senso.
In tale ottica, viene di seguito descritto il patrimonio relazione che il sistema della ricerca, i parchi
scientifici e tecnologici e le imprese che operano nei settori ICT e robotica, porteranno a fattor
comune nel Distretto.
L’obiettivo di sviluppo, in termini di rete delle relazioni, del Distretto potrà essere rappresentato
dalla costruzioni di reti con:
- distretti toscani e Poli d’innovazione di settori complementari all’ICT e robotica
- distretti e meta Distretti a livello nazionale nel settore ICT e tecnologie affini
- potenziare i legami con i cluster ed i network esteri
- sistema del credito e della finanza
- reti internazionali di imprese.
SISTEMA DELLA RICERCA PUBBLICA
Rete: ILONOVA
Obiettivi della rete: in Toscana è stato istituito inoltre istituito dal 2004 il Network ILONOVA
(per il trasferimentO della conoscenza e la Valorizzazione industriale della ricercA) che ha
coinvolto gli Industrial Liaison Office (anche denominati Uffici di Trasferimento Tecnologico o
Uffici Valorizzazione Ricerche) degli Atenei regionali al fine di potenziare le loro azioni legate al
trasferimento tecnologico.
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete:
-
attività di servizio erogate al settore imprenditoriale, rafforzando la funzione di trait d'union
tra le richieste delle imprese e le specifiche competenze scientifiche e tecnologiche esistenti
in ambito universitario;
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 149
-
mappatura dell’offerta di ricerca degli Atenei per favorire le applicazioni di tecnologie
innovative in ambiti produttivi presenti nel territorio (sulla base delle specifiche necessità
palesate da tali ambiti) e su scale geografiche più ampie;
-
diffusione delle attività di trasferimento tecnologico attraverso la strutturazione di un
apposito sito internet (www.ilonova.eu) dove convergono le informazioni di tutti gli uffici
che si occupano di trasferimento tecnologico nelle università toscana e l’utilizzo integrato di
strumenti di comunicazione e marketing;
-
erogazione di servizi di supporto alle procedure per la tutela della proprietà intellettuale e
all’accrescimento della cultura brevettuale all’interno degli Atenei e sul territorio;
-
assistenza agli spin-off accademici attraverso la messa a punto di una pluralità di servizi per
facilitare la fase di start-up e aumentare le probabilità di sopravvivenza dell'impresa a
regime;
-
strutturazione di una serie di seminari monotematici e/o di sensibilizzazione al fine di
instaurare relazioni e rapporti utili nell’ottica del network di conoscenze a livello regionale.
Rete: Netval – Associazione delle università italiane impegnate nella valorizzazione dei risultati
della ricerca, a cui aderiscono 45 atenei nazionali.
Obiettivo della rete: promuovere i risultati della ricerca e della cultura del trasferimento
tecnologico attraverso la rete degli uffici e la collaborazione con il sistema economico ed
industriale, le istituzioni, le associazioni industriali, i venture capitalist e le istituzioni finanziarie.
Netval vuole quindi rappresentare il ponte strategico tra la ricerca universitaria e le imprese
interessate ad accrescere la propria competitività attraverso l’innovazione.
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete:
Netval opera in particolare per :
-
identificare il ruolo ed i bisogni delle università in merito alla proprietà intellettuale ed il
trasferimento tecnologico;
-
stimolare lo scambio e la condivisione di best practice, procedure, strumenti e modelli di
contratti di ricerca del processo di trasferimento tecnologico;
-
generare, animare e potenziare un dialogo tra il mondo della ricerca ed il mondo
dell'industria promuovendo il processo di trasferimento tecnologico;
-
organizzare attività formative, seminari e convegni allo scopo di accrescere la conoscenza e
consapevolezza in merito a strumenti e best practice relativi al trasferimento tecnologico;
-
creare legami tra il portafoglio brevetti e spin-off della ricerca universitaria italiana ed il
livello europeo.
-
Stimolare la nascita di nuove imprese innovative, con particolare riguardo alla imprese spin
off universitarie e/o iniziative promosse in definiti ambiti di ricerca universitaria.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 150
Rete: APRE Toscana è la struttura di coordinamento dello sportello APRE in Toscana.
Obiettivi della rete: APRE - Agenzia per la promozione della ricerca europea - è un’associazione
nazionale senza scopo di lucro che opera al fine di promuovere la partecipazione italiana ai
programmi di ricerca europei. Sostenuta da numerose università e organizzazioni private e
pubbliche del mondo della ricerca, dell’industria e della finanza ha la sua sede principale a
Roma e svolge attività di assistenza, informazione e formazione attraverso una rete di sportelli
sul territorio nazionale. APRE Toscana è operato da CSAVRI dell’Università degli studi di Firenze
sotto il coordinamento del Comitato Regionale APRE Toscana costituito dai soci APRE in
Toscana ed una serie di altri soggetti coinvolti nella promozione territoriale: Confindustria
Toscana, CNR, CPR, CNA Toscana, INFN, SUM, Metropoli, Unione Industriale Pratese (UIP),
Università per Stranieri di Siena, Scuola Superiore Sant’Anna, UNIFI, UNIPI, UNISI.
Lo sportello APRE Toscana promuove la partecipazione toscana e italiana ai programmi di
ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica dell’Unione Europea.
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete: assistenza, informazione e
promozione: promuovere e sostenere la ricerca toscana e italiana attraverso un supporto reale
alla progettazione [informazione personalizzata sul Programma Quadro e opportunità affini,
consulenza, ricerca di partner, seminari e corsi di formazione, servizi personalizzati];
cooperazione: potenziare la collaborazione fra centri di ricerca e imprese toscane;
valorizzazione: valorizzare i risultati di ricerca prodotti in Toscana e dare visibilità a livello
internazionale.
Rete: PNI cube una rete tra gli incubatori di impresa universitari.
Obiettivi della rete:
-
Favorire la nascita di incubatori universitari
-
Scambiare esperienze tra i soci e favorirne la reciproca collaborazione
-
Sensibilizzare e promuovere l’adozione di politiche a favore di iniziative di incubazione di
imprese
-
Acquisire risorse indirizzate alle attività di creazione di impresa
-
Promuovere e sostenere i soci nelle collaborazione internazionali
-
Favorire la creazione di start up dalla ricerca
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete: tutte quelle attività che
rientrano negli obiettivi di cui sopra sono d’interesse del distretto.
Rete: “IoT Prise - Internet of Things” tra Università di Pisa, CNA Pisa e CUBIT,
nell'ambito del programma per il TT dal sistema della ricerca alle PMI e alla creazione di nuove
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 151
imprese, promosso e finanziato per circa 1.2 mln euro dal Ministero dello Sviluppo Economico.
È importante sottolineare che questo progetto si è classificato al primo posto nella graduatoria
nazionale per l'area ICT, e al secondo posto nella graduatoria generale su 65 progetti valutati.
Obiettivi della rete: Il progetto intende sviluppare il TT nel comparto “Internet of Things”,
mediante una serie di azioni integrate e tre azioni peculiari: la creazione di un centrolaboratorio tecnologico, un percorso di formazione all’imprenditorialità che estenda l’iniziativa di
successo Phd+ lanciata da UniPI nel 2011, e l’organizzazione di un osservatorio del mercato. Il
tutto da inserirsi in un Science Center con museo del calcolo da realizzarsi nella città di Pisa.
Rete: EC 7FP IST NoE "V-Must.Net: Virtual Museum Transnational Network", no.
270404, 2011-2015, http://www.v-must.net/.
Obiettivi della rete:
Rete di Eccellenza Europea (NoE) per lo studio, lo sviluppo e la disseminazione delle nuove
tecnologie ICT per la realizzazione di musei virtuali. La rete è coordinata dal CNR.
Il progetto nasce dal grande interesse dimostrato negli ultimi anni in tutta Europa verso il
settore dei Musei Virtuali da parte sia dei media che delle istituzioni pubbliche, ma anche e
soprattutto dal pubblico. L'obiettivo del progetto è di analizzare lo stato del settore, valutare
l'efficacia delle tecnologie di supporto correnti, evidenziare quali siano le carenze percepite
dagli operatori riguardo alle tecnologie ICT di supporto, sviluppare nuove tecnologie, proporre
sperimentazioni sul campo e test user-centered, ed infine stimolare una migliore
standardizzazione delle metodologie e degli strumenti per lo sviluppo di musei virtuali.
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete:
Molte delle tecnologie ICT sviluppate da partner del distretto possono trovare un valido terreno
di applicazione e validazione nel settore dei beni culturali, ed in particolare nello sviluppo di
sistemi di ausilio alla visita ed alla fruizione di musei. Il settore museale è ad oggi un settore di
nicchia, ma potrebbe espandersi nel prossimo futuro. Inoltre, le sinergie con altri settori
merceologici (ad es. editoria elettronica o video giochi) sono notevoli.
Rete: W3C - World Wide Web Consortium (http://www.w3c.it/): l'ufficio italiano W3C,
ospitato dal CNR, ha il compito di diffondere le tecnologie W3C nella sua regione linguistica e
riportare al W3C le esigenze nazionali
Obiettivi della rete: definire gli standard Web in collaborazione con tutti i membri W3C e tutta
la comunità tecnica del Web, per giungere alla realizzazione di una piattaforma unica in cui
tutti i dispositivi e le applicazioni siano interoperabili (One Web)
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 152
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete:
-
partecipazione, sia a livello di singola impresa che come consorzio di imprese, alle attività
W3C per favorire la definizione di standard che tengano conto anche delle potenzialità e
delle esigenze specifiche della realtà italiana;
-
formazione e certificazione di competenze nell'ambito delle tecnologie web, per lo sviluppo
di applicazioni e sistemi innovativi in settori attualmente di grande interesse e ricaduta sulla
società, come Linked Open Data, eGovernment, accessibilità, Web e TV, reti sociali;
-
partecipazione a nuove iniziative supportate dal W3C con risorse umane e organizzative,
che consentono di creare comunità orientate ad aspetti ed esigenze specifiche in varie aree
applicative o di sviluppo delle tecnologie web.
Rete: ERCIM - the European Research Consortium for Informatics and Mathematics
(http://www.ercim.eu/). Il Consorzio europeo di ricerca per informatica e matematica. Il CNR
rappresenta l’Italia nel consorzio ERCIM
Obiettivi della rete: promozione del lavoro di collaborazione all'interno della Comunità Europea
delle organizzazioni di ricerca operanti nei settori delle tecnologie della comunicazione e
dell’informazioni (ICT) e nella matematica applicata. In questi ambiti, ERCIM favorisce anche il
trasferimento di conoscenza e tecnologia.
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete: ERCIM, che vede attualmente la
partecipazione di 21 istituzioni di ricerca di altrettanti paesi europei quali, ad esempio, INRIA,
CWI, Fraunhofer, FORTH, SARIT, prevede molteplici strumenti di attività che possono risultare
molto importanti nella dimensione internazionale del distretto e nei suoi collegamenti a livello
europeo. Dal punto di vista tecnico/scientifico il Consorzio prevede working groups che sono
attivi su molteplici tematiche di interesse del distretto.
Rete: AALOA (www.aaloa.org) – Ambient Assisted Living Open Association. AALOA è una
associazione internazionale sulla tematica Ambient Assisted Living.
Obiettivi della rete:
- Raggruppare risorse, strumenti e persone coinvolte nell’AAL in un unico forum che renda
più facile condividere soluzioni efficaci nel settore;
- Coinvolgere rappresentanze degli utenti finali in tutte le fasi di attività di AALOA;
- Identificare i temi principali di ricerca e le relative priorità;
- Progettare e sviluppare una piattaforma comune alle problematiche AAL.
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete:
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 153
Il Distretto – soprattutto nel settore delle reti di sensori per applicazioni domotiche o di
monitoraggio dei parametri fisiologici di una persona e in quello dei robot tele-comandati –
svolgerà certamente attività anche finalizzate all’AAL.
La rete si inserisce nel programma AAL Ambient Assisted Living della EU http://www.aaleurope.eu/. Tale programma favorisce la costituzione di una rete europea sulle problematiche
della vita indipendente delle persone, date le crescenti necessità derivanti dall’aumento dell’età
media delle persone.
Rete: EDeAN: European Design for All e-Accessibility Network.
Obiettivi della rete: Rete europea che si occupa della progettazione universale e della eaccessibility.
Rete: CARDIAC rete europea http://www.cardiac-eu.org/
Obiettivi della rete: creare una piattaforma che riunisca gli stakeholder nell’area dell’ICT per
l’accesso con il compito di identificare le barriere e i trend emergenti nella ricerca e sviluppo
del settore al fine di generare una roadmap per un’agenda di ricerca.
Rete: eAccess+ http://www.eaccessplus.eu/
Obiettivi della rete: sviluppare una piattaforma cooperativa per gestire e incrementare la
eAccessibility attraverso l’Europa.
Attività di potenziale interesse per il distretto
Le reti precedenti fanno riferimento al settore della e-inclusion finalizzato all’inclusione di tutti
gli individui nella società, quindi di interesse generale. Inoltre il processo di riconoscimento di
barriere e possibilità ha condotto nel passato e conduce ancor oggi ad individuare ed
investigare tecnologie, sistemi e servizi in ambito della comunicazione interpersonale,
dell’accesso all’informazione e del controllo ambientale, che temi sui quali è indubbia un’ampia
convergenza di interessi. Approcci progettuali come il Design for All e settori di attività come
Ambient Intelligence rappresentano alcune delle parole chiave.
Rete: SPIN-IT (Space Innovation in Italy)
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 154
Obiettivi della rete: piattaforma tecnologica nazionale dedicata allo Spazio con l’obiettivo di
promuovere l’innovazione e rafforzare la presenza italiana nei programmi europei e
internazionali di ricerca applicata in questo settore.
Rete: CTOTUS (Progetto Integrato per lo sviluppo della Capacità Tecnologica e Operativa della
Toscana per l’Utilizzo dello Spazio)
Obiettivi della rete: sviluppo di metodi di trattamento dei dati telerilevati e sensoristica.
Rete: CERT
Obiettivo della rete: sviluppo, del popolamento e della manutenzione del Catasto degli
Elettrodotti della Regione Toscana
Attività di potenziale interesse per il distretto
Lo sviluppo tecnologico porta ad un continuo aumento della presenza di sorgenti
elettromagnetiche nei luoghi frequentati dalle persone, con una grande varietà di frequenze e
potenze in gioco e di estensione del raggio di influenza. In questo ambito emergono due
aspetti principali da investigare: la valutazione dei possibili rischi per la salute dell'uomo
associati all'esposizione ai campi elettromagnetici e la compatibilità per le apparecchiature che
si trovano a dover operare in un ambiente complesso.
Il modulo è attivo in questo contesto attraverso, in primo luogo, lo sviluppo e l'applicazione di
metodi innovativi per la determinazione dei livelli di campo elettromagnetico negli ambienti di
lavoro e nell'ambiente esterno e per la valutazione dell'esposizione di lavoratori e popolazione a
tutte le frequenze fino a circa 10 GHz. Vi sono competenze e strumentazioni potenzialmente
applicabili anche al settore della compatibilità elettromagnetica (nella stessa gamma di
frequenze), cioè per la modellazione delle sorgenti, lo studio della propagazione dei segnali e
la caratterizzazione delle apparecchiature disturbate ai fini dell'analisi, della prevenzione e della
soluzione dei problemi di interferenza.
Rete: SORTIE (Smart Optoelectronic technologies, aiRborne plaTform and Ict for Environment
and security applications)
Obiettivi della rete: rete europea nata nell’ambito del progetto IC-Med con lo scopo di riunire le
competenze scientifiche e le capacità industriali nei settori ICT, optoelettronica, aeronautica
per applicazioni al controllo dell’ambiente e alla sicurezza, coinvolgendo inoltre autorità per la
sicurezza pubblica. La rete è coordinata da CNR-IFAC con l’accompagnamento della Regione
Toscana. Al momento hanno aderito oltre 20 partner appartenenti a 11 Paesi.
Attività di potenziale interesse per il distretto
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 155
Piattaforma comune per l’organizzazione di progetti di ricerca e sviluppo tecnologico in ambito
europeo.
Rete: "Metamorphose VI AISBL"
Obiettivi della rete: The Virtual Institute for Artificial Electromagnetic Materials and
Metamaterials "Metamorphose VI AISBL" is a non-for-profit international association whose
purposes are the research, the study and the promotion of artificial electromagnetic materials
and metamaterials.
The main tasks of the Association's are:
-
integrate, manage, coordinate and monitor research projects in the field of artificial
electromagnetic materials and metamaterials;
-
spread excellence in this field, in particular, by organizing scientific conferences and
creating specialized journals in this field;
-
create and manage research programmes in this field;
-
activate and manage training programmes (including PhD and training programmes for
students and industrial partners);
-
provide information on artificial electromagnetic materials and metamaterials;
-
transfer new technology in this field to the European Industry;
-
offer advice and services related to artificial electromagnetic materials and metamaterials to
industries,
producers, distributors, potential users, service suppliers and to the like in
Europe and worldwide.
-
Members of Metamorphose VI AISBL->http://www.metamorphose-vi.org/vi-membersmetamorphose-vi-209
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete: accrescimento delle
competenze scientifiche per l'impiego dei nuovi materiali in ambito ICT
Rete: Antennas VCE - Antennas Virtual Centre of Excellence aims at becoming the
Internet backbone
Obiettivi della rete: Antennas Scientific Community, composed by researchers from
Universities, Research Centres, Industries, etc. actually involved in antennas technology
development and application. Antennas VCE is designed to provide a set of added value
services to this Community by establishing a single point to share information across the
entire research-manufacturing-users chain.
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete: accrescimento delle
competenze scientifiche nel settore delle antenne e delle telecomunicazioni
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 156
Reti nell’ambito delle quali sono stati ottenuti Riconoscimenti internazionali
-
Advanced Grant dello European Research Council ERC-AG SoftHands sulla integrazione
delle più recenti conoscenze neuroscientifiche sulla organizzazione della mano umana per lo
sviluppo di mani artificiali per robot e protesi.
-
Alcuni Google Reserch Awards e Yahoo Faculty Awards nel campo dell’analisi e della ricerca
sui Big Data.
-
Partecipazione all’Executive Advisory Board di Microsoft (worldwide) per il Technical
Computing.
-
Il progetto GeoPKDD (FET-Open STREP) è stato selezionato fra i top 10 progetti FET-Open
presentati al Parlamento Europeo nell’aprile 2010.
-
Partecipazione a Network of excellence CONET (FP7); sicurezza nelle reti eterogenee di
sensori ed attuatori (sensori, UAVs, UGVs).
-
Partecipazione Technical Activities dell'IEEE Communication Society (Technical Committee
on Communication Systems Integration and Modelling; Technical Committee on Switching
and Routing; Technical Committee on E-Health; Technical Committee on Communication
Quality of Service and Reliability)
-
Best Tutorial Award ISCAS 2010 : “Pushing the Limits of Energy Consumption: Opportunities
and Challenges in Subthreshold Logic”
-
Distinguished Lecturer of the IEEE Circuits and Systems Society in years 2009-2010
-
RemoTouch Project selezionato per l’EXPO di Shangai 2010 (Italy Innovators)
-
Alcuni Google Research Program Award
Reti: FET Flagships
La partecipazione in ruoli chiave a tre delle azioni coordinate FET Flagship Pilots della Unione
Europea, che concorrono, con altre tre proposte “finaliste”, all’assegnazione di un programma di
ricerca decennale, co-finanziato per un importo complessivo di un miliardo di euro:
-
FuturICT, www.futurict.eu, sui temi delle ICT del futuro e delle “social data sciences”. La
rete FuturICT coinvolge tutti i principali centri europei di ricerca in Informatica, scienze della
complessità e scienze sociali;
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 157
-
Guardian Angels, www.guardianangels.eu, che ha come scopo la realizzazione di sistemi
autonomi in grado di svolgere funzioni utili al supporto della vita umana (sistemi biomedicali),
al monitoraggio dell’ambiente e in grado di interagire con le persone fino a comprenderne gli
stati emozionali.
-
Robot Companions for Citizens,
www.robotcompanions.eu, sullo sviluppo di una nuova
generazione di macchine intelligenti e robot e il loro utilizzo per il miglioramento della Società
in cui viviamo
SISTEMA DELLA RICERCA PRIVATA
Rete: Toscana Spazio
Obiettivi della rete: ToscanaSpazio nasce dall'iniziativa di tecnici, manager, e ricercatori
convinti che una rete diffusa di aziende ed enti di ricerca di tutta la Toscana, faciliterà la
creazione ed il consolidamento delle competenze attraverso lo sviluppo di tecnologie e servizi,
migliorando la competitività del comparto aerospaziale toscano.
L’Associazione ToscanaSpazio ha i seguenti principali obiettivi:
-
Creare una rete diffusa di aziende ed enti di ricerca su tutto il territorio toscano capace di
indirizzare, promuovere e valorizzare le attività culturali, di formazione, e di ricerca nel settore
aerospazio;
-
Diffondere la conoscenza relativa alle varie competenze dei soggetti nel settore evitando al
contempo la dispersione del patrimonio tecnico, scientifico ed imprenditoriale al di fuori della
Toscana nel settore aerospazio;
-
Favorire lo sviluppo e la crescita dei settori di eccellenza del territorio toscano;
-
valorizzare le complementarietà e creare sinergia negli investimenti;
-
Favorire la partecipazione efficace degli associati e affiliati ai soggetti finanziatori pubblici e
privati.
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete: L’Associazione ToscanaSpazio
intende fare da catalizzatore e facilitatore di idee capaci di aggregate i soci e renderli
competitivi per accedere ai finanziamenti privati e pubblici, e per far nascere e crescere
impresa in Toscana, anche con il contributo di enti e aziende esterni alla regione stessa.
ToscanaSpazio aggrega competenze trasversali che sviluppano servizi specifici applicate al
settore dell’aerospazio. Le forti competenze e la natura internazionale del marcato di
riferimento possono essere esperienze da trasferire ad altri settori e viatico di nuovi servizi da
veicolare in marcati internazionali.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 158
Rete: Club Italia
Obiettivi della rete: Il 17 gennaio 2000 è stata costituita l'associazione ContactLess
technologies Users Board Italia (CLUB Italia). L'associazione ha la finalità di promuovere sul
territorio italiano l'utilizzo di sistemi di pagamento e di accesso basati su carte intelligenti (a
microchip), con validazione di prossimità (contactless). L'obiettivo è incentivare l'uso del
trasporto pubblico di persone aumentandone la flessibilità nell'uso, la sicurezza, la comodità di
pagamento, l'integrazione dei modi di trasporto, e il controllo sociale.
CLUB Italia intende
essere l'organizzazione in cui tutti i soggetti interessati scambiano informazioni ed esperienze,
per contribuire a dare risposta alle diverse questioni di natura tecnica, amministrativa e
organizzativa che si presentano nella progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di
pagamento contactless.
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete: Club Italia sviluppa network,
eventi, master ed internazionalizzazione tra i principali attori del trasporto pubblico locale e
delle imprese tecnologiche ad esso connesse. La relazione con TTS apre anche la possibilità di
lavorare in collaborazione con il Ministero dei trasporto per l’applicazione delle principali
direttive europee applicate alla mobilità e al trasporto pubblico
Rete: Calypso Network Association – Working Group Testing & Certification
Obiettivi della rete: E’ un’ associazione no profit per lo sviluppo di standard tecnologici evoluti,
sicuri, interoperanti nel settore delle tecnologie RFID. L’associazione è aperta a tutti gli
operatori e le autorità del trasporto e della mobilità.
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete: Le principali attività
dell’associazione utili anche al Polo di Innovazione sono:
-
Networking tra gli associati per lo sviluppo tecnologico e la standardizzazione del settore
-
Implementazione dei una politica di certificazione di standard per le applicazioni attuali e
future
-
Contribuire alla standardizzazione internazionale
-
Detenere le licenze industriali della tecnologie Calypso
Rete: Enterprise Europe Network
Obiettivi della rete:
All’interno della rete Enterprise Europe Network (EEN), Il Consorzio Pisa Ricerche è il coordinatore
del consorzio CINEMA http://www.cinema-een.eu composto da 18 partner che copre le 5 regioni
dell’Italia centrale. La rete EEN nasce dalla fusione delle precedenti reti europee Innovation Relay
Centres e Euro Info Centres, riunendo le competenze, i servizi e gli strumenti per aiutare le piccole
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 159
e medie imprese a sviluppare il loro potenziale di innovazione e a facilitare l'accesso ai programmi
di finanziamento comunitari per l'internazionalizzazione e l'innovazione. Si rivolge Principalmente
alle piccole e medie imprese di tutti i settori Ma anche a Enti di ricerca pubblici e privati che
vogliano portare sul mercato i risultati della ricerca, Incubatori di imprese, poli tecnologici e
distretti industriali che vogliano offrire alle imprese servizi di valore aggiunto, Associazioni di
categoria e enti pubblici territoriali per attivare iniziative congiunte per la crescita del sistema
economico
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete:
I partner della rete forniscono informazioni e accesso alle politiche europee, ai programmi per
l'innovazione e alle opportunità di finanziamento, in dettaglio:
-
Informazioni periodiche e assistenza su politiche e normative europee
-
Informazioni su gare e bandi di appalti pubblici
-
Ricerca nuovi clienti per accordi commerciali
-
Partecipazione a seminari, meeting, workshop, info days su programmi e bandi di gara
dell'Unione Europea riguardanti le PMI
-
Canale diretto con l'Unione Europea per Esprimere problematiche del settore e ricevere feedback
-
Informazioni periodiche su finanziamenti europei, nazionali, regionali e locali di finanziamento
alla ricerca, all'innovazione e all'internazionalizzazione
-
Assistenza personalizzata per la presentazione di progetti sui bandi di finanziamento e sui
progetti di investimento e di internazionalizzazione a valere sui finanziamenti europei, nazionali,
regionali e locali
-
Assistenza tecnica nella predisposizione di business plan e nella rendicontazione dei progetti di
investimento
-
Ricerca di nuovi partner in un altro paese europeo per stipulare accordi di collaborazione
-
Informazioni su domanda e offerta di tecnologie e assistenza per la stipula di accordi di
trasferimento tecnologico
-
Informazioni specifiche sui bandi europei del 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo
(7PQ)
-
Assistenza per presentare progetti sui bandi del 7PQ
-
Visite in loco di esperti per valutare le migliori soluzioni per accrescere il business e
l'innovazione
-
Piattaforma Internet per la cooperazione transfrontaliera e il trasferimento di tecnologie
-
Consulenza in materia di Brevetti e finanzia innovativa
-
Organizzazione eventi transnazionali e visite di scambio per facilitare la creazione di accordi
Rete: CENTRI – Cooperaz. e coordinam. Enti Trasferim., Ricerca e Innovazione - RT
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 160
Rete: DSS-TEC - Decision Support Systems on Technological Clusters - RT
SISTEMA DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Rete: Rete regionale del sistema d’incubazione
Obiettivo della rete: potenziare e promuovere tutte quelle realtà, pubbliche e private, che
offrono servizi avanzati alle nuove imprese impegnate nell’innovazione e nella qualificazione del
sistema economico toscano, a partire dalla definizione di standard condivisi sui contenuti del
processo d’incubazione che garantiscano nella regione un’offerta qualificata e riconoscibile di
servizi di struttura e a valore aggiunto per la nascita e sviluppo di nuova impresa hi tech, dal
concepimento dell’idea fino al suo sviluppo ed accelerazione sul mercato. La Regione Toscana
è infatti la prima regione italiana ad aver introdotto un sistema di accreditamento del sistema
d’incubazione, sulla base di specifici parametri in termini di servizi infrastrutturali, tipologia di
impresa ospitata e durata del periodo d’incubazione.
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete: percorsi di scouting
imprenditoriale attraverso attività di preincubazione, incubazione ed accelerazione delle
imprese start up.
Rete: Rete regionale di trasferimento alle imprese (TECNOrete)
Obiettivo della rete: che aggrega strutture e soggetti pubblici e misto pubblico/privati, al fine di
razionalizzare il sistema del trasferimento tecnologico e del consolidamento dello stesso,
attraverso la messa a sistema delle competenze tecnologiche e delle eccellenze scientifiche
presenti in Toscana per una crescita competitiva del sistema produttivo regionale attraverso
una qualificazione in rete dei servizi di supporto all’innovazione, a prescindere dalla
dislocazione territoriale dei diversi soggetti aderenti alla rete.
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete: scambi di esperienze e modelli
di trasferimento tecnologico, collaborazione su specifiche attività, in particolare con altri
soggetti coinvolti in Poli d’innovazione e Distretti affini al settore ICT e robotica, partnership
commerciali e tecnologiche tra le imprese.
Rete: APSTI
Obiettivo della rete: Associazione tra i Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani è il
network nazionale dei Parchi Scientifici e Tecnologici, a cui aderiscono la maggioranza dei oltre
30 PST per sostenere lo sviluppo economico attraverso l’innovazione. APSTI opera affinché i
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 161
PST si caratterizzino sempre più come integratori tra i bisogni di crescita innovativa delle
imprese, con particolare riferimento a quelle piccole e piccolissime, e il patrimonio di
conoscenza espresso dai Poli di eccellenza Tecnologica e Scientifica, dalle Università e dai
Centri di ricerca, mettendo a sistema le funzioni dei tanti soggetti che interagiscono nel campo
dell’innovazione e del trasferimento tecnologico;
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete:
-
scambi di esperienze e modelli di trasferimento tecnologico in atto in altre regioni italiane
-
condivisione di piattaforme tecnologiche che rappresentano un’opportunità sia dal lato della
domanda che dell’offerta.
-
Accordi strategici con altri Poli d’innovazione e Distretti tecnologici nazionali
-
Interazione con la Commissione Incubatori e la Commissione ICT di APSTI
Rete: IASP
Obiettivo della rete: IASP è la rete mondiale dei Parchi Scientifici e Tecnologici.
per migliorare la competitività delle imprese e degli imprenditori delle loro città e regioni, e
contribuire allo sviluppo economico globale attraverso l'innovazione, l'imprenditorialità e il
trasferimento di conoscenze e tecnologie.
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete:
-
scambi di esperienze e modelli di trasferimento tecnologico in atto in altri Paesi
-
progettualità
Rete: CUBIT - Consortium Ubiquitous Technologies
Obiettivo della rete: rete promossa dal Polo Tecnologico di Navacchio, Università di Pisa –
internazionale
congiunta
Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione ed imprese hi-tech al fine di innescare un
processo di accelerazione del processo di filiera nel settore delle Telecomunicazioni attraverso
un nuovo modello di collaborazione. Elemento centrale di questo modello è stata la
realizzazione di un laboratorio pubblico-privato, il Wireless Innovation LAB, attrezzato per la
progettazione, la simulazione, l’implementazione ed il collaudo di dispositivi, sistemi elettronici
e infrastrutture per reti e sistemi di comunicazione radio.
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete: modalità di collaborazione del
cluster per la trasferibilità modello in altri cluster, osservatorio privilegiato dei bisogni della
filiera, progettualità congiunta con organismi di ricerca, Parchi tecnologici ed imprese.
Rete: TossLAb
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 162
Obiettivo della rete: rete di competenza per la diffusione sul software libero e open source, a
cui aderiscono oltre alla Provincia di Pisa, alcuni Comuni , ANCI, INCEM UPI, 10 imprese del
settore ICT.
Attività di potenziale interesse per il distretto svolte dalla rete: modalità di collaborazione del
cluster, osservatorio privilegiato dei bisogni della filiera, progettualità congiunta con organismi
di ricerca, Parchi tecnologici ed imprese.
SISTEMA DELLE IMPRESE
Il Distretto potrà inoltre produttivamente interagire con le reti delle Associazioni di Categoria (CNA,
API, Confindustria, Confartigianato) che hanno promosso sin dalle fasi inziali l’avvio del Polo
d’innovazione e con cui sono già in essere accordi di collaborazione.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 163
Sezione D6
Attività di internazionalizzazione
La presenza sui mercati internazionali è diventata oggi un’esigenza imprescindibile per le aziende,
specialmente in settori molto dinamici come quello delle nuove tecnologie, con un particolare
attenzione verso i Paesi in via di sviluppo.
Come riconosciuto anche nel nuovo PRS della Regione Toscana 2011-2015 “il tessuto economico
toscano è dominato da micro-imprese e PMI, ma anche da un nucleo di imprese medio-grandi che
ha dimostrato una buona capacità di resistenza alla crisi (con tratti, a volte, simili alle cosiddette
“multinazionali tascabili”). (…) la competitività futura di entrambe le categorie richiederà (…) un
riposizionamento di prodotti e servizi sui mercati esteri.” “L’internazionalizzazione è un fattore
essenziale della competitività globale di un sistema economico e si declina anche sulle dimensioni
sociale, culturale e istituzionale. La Toscana riafferma con forza la scelta di lavorare attraverso reti
e partenariati come modalità per realizzare strategie comuni a più paesi, a partire dal
Mediterraneo.”
Fra gli obiettivi generali della legislatura regionale relativamente al tema dello sviluppo economico
contenuti nel PRS 2011-2015 rientra il perseguimento di una gestione più strategica e meno
frammentata dell’impegno internazionale ed europeo della Toscana attraverso la definizione di
priorità geografiche pluriennali sulle quali concentrare la presenza toscana in coordinamento con
le iniziative di promozione economica, internazionalizzazione e attrazione investimenti.
Fatta questa premessa, relativa al quadro regionale programmatico di riferimento, l’analisi
prosegue analizzando alcune caratteristiche delle PMI, che in questo momento più di altre, hanno
difficoltà ad attuare l’internazionalizzazione ed alcune proposte operative.
Le aziende di piccole-medie dimensioni, nel momento in cui decidono di intraprendere il percorso
di internazionalizzazione, si trovano di fronte vincoli specifici, basti pensare al fattore dimensionale,
alle minori risorse manageriali e finanziarie a disposizione: fattori che limitano la capacità di
risposta strategica e l’accesso a funzioni-chiave nella competizione internazionale, prime su tutte
quella commerciale.
Occorre pertanto elaborare un modello di riferimento per percorsi di internazionalizzazione in
grado di dare risposta alle esigenze avvertite da tempo dal sistema delle PMI high-tech, di
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 164
integrarsi nel mercato globale, ma in un quadro imprenditoriale caratterizzato essenzialmente dai
seguenti elementi di debolezza:
-
limitatezza di risorse finanziare da destinare a piani d’internazionalizzazione;
-
carenza di professionalità in grado di posizionare sul mercato prodotti e servizi ad elevato
contenuto tecnologico;
-
difficoltà ad attivare e stabilizzare rapporti di partnership commerciale, in particolare all’estero;
-
difficoltà organizzative a partecipare singolarmente ad eventi di promozione commerciale a
livello nazionale ed internazionale.
Tali difficoltà sono ancora più presenti in imprese hi-tech di nuova costituzione.
Le caratteristiche dimensionali sono tali che spesso è difficile colmarle attraverso processi di
crescita interna alla singola impresa. Ciò per diversi ordini di motivi:
il profilo dell’imprenditore hi-tech è caratterizzato, soprattutto nella fase di avvio dell’attività, da
una particolare sensibilità per gli aspetti tecnologici e amministrativi, piuttosto che per quelli di
tipo commerciale, in considerazione del background di tipo tecnico.
la micro dimensione si manifesta spesso nella limitata copertura delle funzioni aziendali
rilevanti, prima fra tutte quella commerciale, e colmare questa lacuna significherebbe
necessariamente investire in figure professionali avanzate, che comporterebbero costi molto
alti rispetto alla struttura del conto economico dell’impresa;
le piccole imprese sono anche spesso legate ad un’unica area d’affari e sviluppano una piccola
parte dell’offerta all’interno di quell’unica area. Ciò fa sì che anche le stesse figure avanzate si
troverebbero a muoversi in un terreno estremamente circoscritto, rispetto al quale le possibilità
di sviluppare strategie di mercato interessanti risulterebbero aprioristicamente limitate.
Conseguentemente, il perseguimento di alcuni obiettivi di sviluppo, come quello dell’espansione sui
mercati internazionali, si scontra con la mancanza di una scala adeguata ad affrontarli e richiede
un contesto diverso da quello della singola impresa, per cui la soluzione del network (o cluster)
può consentire di ottenere risultati importanti che riguardano:
le reti d’impresa: condividendo fra più imprese lo sviluppo di funzioni indispensabili per
competere, in particolare in ambito commerciale e di comunicazione multicanale, si ottiene un
abbassamento sostanziale del carico di costi su ciascuna azienda, tale da rendere più
sostenibile l’investimento;
il cluster: operando sulle complementarità di prodotto fra soggetti, si offre la possibilità di agire
su un ventaglio assai più ampio di opportunità commerciali, anche in campo internazionale
Affinché questi risultati possano essere raggiunti appare indispensabile:
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 165
1) creare nuove condizioni di sistema per il sostegno all’internazionalizzazione delle piccole
imprese ad alta tecnologia, in cui le istituzioni si muovano all’unisono con il sistema produttivo,
soprattutto in settori molto dinamici quali quello delle nuove tecnologie;
2) dotarsi di professionalità Business Integrator/Temporary manager condivise tra più imprese in
grado di avviare nelle imprese un percorso pianificato di crescita (anche formativo) per
l’internazionalizzazione, qualificando al tempo stesso ulteriormente le attività di promozione e/o
di marketing strategico sui mercati nazionali.
In particolare, queste figure dovranno essere in grado di supportare le PMI fin dai primi passi di
conoscenza dei mercati di riferimento e identificazione e contatto di potenziali partner, fino alle fasi
più avanzate consistenti in eventuali accordi commerciali, istituzioni di joint-ventures o creazioni di
start-up e nuove imprese all’estero.
In tale quadro, si auspica un ruolo attivo di Toscana Promozione nel coordinamento delle azioni di
sistema ed il ruolo d’interfaccia con il sistema imprenditoriale svolto dai Poli d’innovazione, quali
aggregatori d’interessi di filiere scientifico-tecnologiche clusterizzate e pertanto interlocutori
privilegiati della filiera.
In questa direzione, stanno andando in effetti gli interventi in programma di Toscana Promozione,
come ad esempio la messa a disposizione, seppur per un tempo molto limitato, di un temporary
manager per l’internazionalizzazione, la partecipazione alla missione Stato Regioni Sistema
Camerale in Brasile nel maggio 2012, o come la realizzazione di progetti specifici per la promozione
delle filiere scientifico-tecnologiche - Cluster Initiative Hi-Tech - che mira a definire un percorso di
internazionalizzazione per le imprese delle principali filiere toscane ad alto contenuto di tecnologia.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 166
Nel 2011 è stata avviata dalla Regione Toscana un’attività di mappatura e di analisi delle principali
filiere, con il fine di identificarne bisogni e potenzialità e delineare un piano di azione. Le cluster
initiatives saranno sviluppate in linea con i settori e gli obiettivi dei PIS.
Tra i possibili settori hi tech individuati da Toscana Promozione, la filiera dell’ICT e della mobilità
(tecnologie ferroviarie, infomobilità, security, ecc.) è stata ritenuta di prioritario interesse.
Il programma operativo di Toscana Promozione prevede azioni su tre livelli:
a. Azioni di collegamento internazionale attraverso l’organizzazione sul territorio toscano di eventi
quali workshop internazionali, technology tour per far conoscere la Toscana hi-tech,
promozione di progettualità congiunta con Paesi chiave, che coinvolga il sistema
università/imprese/Poli tecnologici
b. Azioni di promozione settoriale al fine di promuovere le eccellenze toscane del settore e
facilitare la nascita di accordi di collaborazione con partners esteri nelle diverse aree:
-
Area ricerca: presenza come partecipanti e speakers a workshops nell’ambito di eventi
internazionali;
-
Area partnering: organizzazione di incontri d’affari per incrociare domanda/offerta
di
tecnologia, sviluppare accordi di know-how transfer, scambiare ricercatori
-
Area investimenti: organizzazione di incontri con possibili finanziatori e potenziali partners
-
Area promozione: organizzazione di spazi espositivi per imprese ed enti nell’ambito delle
principali manifestazioni fieristiche
-
Servizi a supporto: attività di scouting/market e business intelligence, formazione su
mercati esteri, supporto consulenziale per la realizzazione di piani di internazionalizzazione
e per
la costituzione di reti
di imprese, creazione di una carta servizi per l’impresa
innovativa, in collaborazione con i Poli di innovazione, incubatori, ecc.
a.
Azioni di attrazione di investimenti esteri
-
Attività di scouting
-
Attività di lead generation
-
Iniziative promozionali
-
Servizi di assistenza ai potenziali investitori
-
Servizi di after care
Riteniamo che affinché queste iniziative possano avere uno sviluppo concreto e quindi di ritorno in
termini economici, debbano essere accompagnate anche dalla disponibilità di nuovi strumenti di
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 167
finanziamento che coprano l’intero processo d’internazionalizzazione, oltre che da una
progettazione congiunta sul territorio toscano e sulla disponibilità di professionisti molto qualificati.
Un ulteriore possibile sviluppo è relativo all’internazionalizzazione della ricerca.
Come già evidenziato nella sezione A3, la ricerca toscana si colloca nelle primissime posizioni
nazionali per quanto concerne l’attrattività di progetti comunitari ed internazionali in tutti i settori
scientifici.
Si tratta di continuare e rafforzare questa strada, spostando sempre più l’asse d’interesse verso i
Paesi in via di sviluppo, dotandosi al contempo di strutture condivise a livello regionale,
specializzato nella valorizzazione sul mercato dei brevetti ed attivando laboratori congiunti tra enti
di ricerca ed imprese estere per promuovere un reale trasferimento di nuove tecnologie al sistema
produttivo, favorendo anche la nascita di spin-off estere all’interno del nostro territorio, e/o
l’insediamento di sedi distaccate di importanti aziende multinazionali.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 168
Sezione D7
Potenziamento o creazione di infrastrutture di
ricerca ed innovazione
In tale fase, questa sezione non è stata analizzata in dettaglio; pertanto, non si esclude che in
sede di approfondimento possano essere previsti interventi di potenziamento /creazione di
infrastrutture di ricerca e di innovazione
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 169
Sezione D8
Supporto alla creazione di nuova impresa
La creazione di nuove imprese innovative rappresenta un importante driver per lo sviluppo
economico, sia in termini di diversificazione dell’economia locale e di crescita dei livelli di
occupazione qualificata, sia in termini di crescita competitiva delle imprese tradizionali attraverso il
“nutrimento” delle stesse con le innovazioni prodotte dalle start up innovative, incrementando così
i livelli di efficacia ed efficienza produttiva, la visibilità, la capacità di rinnovamento organizzativo,
l’ingresso in nuovi mercati o l’espansione di quelli esistenti (internazionalizzazione).
La Toscana, da questo punto di vista, presenta una buona vitalità, sia in termini quantitativi, sia di
crescita dimensionale e di mercato.
Lo sviluppo su tutto il territorio regionale in parte nell’ultimo decennio, di servizi d’incubazione
dedicati al supporto ed accompagnamento per l’avvio di nuova impresa a base tecnologica ha
contribuito al posizionamento della Toscana ai più alti livelli della classifica.
Nel 2008 risultavano 133 le imprese ospitate in Incubatori ed occupavano complessivamente 655
addetti16.
Perché questo è stato possibile? Tre sistemi in rete (sistema degli incubatori, sistema della ricerca
e sistema istituzionale) hanno contribuito al raggiungimento di ragguardevoli risultati prima
evidenziati:
1. Un SISTEMA DI INCUBATORI diffuso sul territorio toscano ed inserito in contesti di mercato.
Per i dettagli relativi alla rete dei soggetti che in Toscana si occupano dei percorsi d’incubazione e
dei risultati raggiunti si consulti la sezione B3 e lo Studio relativo alla mappatura sul sistema
d’incubazione in Toscana – 2008 (Regione Toscana e Polo Navacchio SpA)
In questa sede si darà invece evidenza dei percorsi attivati e delle prospettive future in termini di
qualificazione del servizio d’incubazione.
16
Mappatura sul sistema d’incubazione in Toscana – Regione Toscana, Polo Navacchio SpA - 2008
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 170
L’obiettivo del servizio d’incubazione è di fornire un supporto alle piccole imprese innovative nella
fase di avvio, a partire dal momento del concepimento dell’idea imprenditoriale fino ai primi
due/tre anni di vita dell’azienda. L’obiettivo ultimo è quindi quello di rendere lo start-up meno
complesso e con maggiori probabilità di successo, favorendo la sua crescita sul mercato.
Le nuove imprese hi-tech sono realtà generalmente caratterizzate da combinazioni (variegate) dei
seguenti fattori:
- Ottimo livello di competenze tecnologiche
- Scarsa esperienza manageriale
- Scarsa capitalizzazione
- Redditività posticipata nel tempo
La priorità in questo caso è la crescita delle competenze manageriali e gestionali.. Non c’è
necessità in questa fase di “nutrimento” tecnologico, in quanto si parte da un’idea innovativa. C’è
bisogno invece di “iniezioni” di cultura di impresa. Lo strumento: un modello di incubazione in
grado di interpretare questo bisogno.
Le imprese ospitate nelle strutture di incubazione operanti in Toscanai17 provengono in prevalenza
(34%) da iniziative imprenditoriali autonome. Le imprese spin-off propriamente dette costituiscono
invece il 19% delle imprese complessivamente ospitate. C’è inoltre un altro 16% di imprese di
provenienza in qualche modo universitaria in quanto nate dallo sviluppo di tesi di laurea, da
docenti o progetti di ricerca. Competa il quadro statistico un 22% di imprese che sono spin-off di
altre imprese.
17
Progetto Incubatore 2010 - PRSE 2007-2010- Linea di intervento 1.2 . Studio di fattibilità di una rete toscana degli incubatori. A cura
di Pont-Tech, con la collaborazione di Polo Navacchio SpA.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 171
Le modalità attraverso la quale vengono contattati i potenziali imprenditori/nuove imprese vede
una relativa prevalenza dell’attività via web. Con intensità minore, ma tuttavia significativa si
registra poi, nell’ordine, l’organizzazione di eventi, lo scouting presso enti di ricerca e Università, il
ricorso ai mass-media.
A riguardo, negli ultimi anni, grazie anche a strumenti finanziari attivati dalla Regione, il sistema
d’incubazione toscano ha attivato/potenziato collaborazioni strutturate con le Università e Centri di
ricerca attraverso strutturati percorsi di scouting imprenditoriale, al fine di sensibilizzare specifiche
aree della ricerca, alla creazione di nuova impresa, attraverso iniziative informative sui percorsi
d’incubazione ed un qualificato servizio di preincubazione per l’analisi e verifica delle prospettive di
mercato e di sostenibilità economico-finanziaria delle potenziali imprese.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 172
Per quanto riguarda la configurazione del servizio, gli Incubatori sono dotati di proprie
infrastrutture, attrezzature e servizi, con la finalità di trasformare e validare la ricerca applicata in
tecnologie e servizi che siano fruibili dal mercato.
Le
idee
di
business
vengono
preliminarmente
analizzate,
attraverso
uno
percorso di
preincubazione, per vagliarne la fattibilità tecnica, economica e finanziaria; se le idee supereranno
questo primo esame, alle start-up ammesse al percorso d’incubazione vengono messi a
disposizione servizi di struttura e a valore aggiunto per accelerarne la crescita sul mercato, in
relazione alle varie fasi del processo di incubazione, di seguito schematizzati.
Documento strategico sul sistema di innovazione territoriale della Provincia di Pisa
Per il neo imprenditore l’Incubatore si configura come facilitatore del percorso imprenditoriale e
rappresenta un'opportunità che gli consentirà di apprezzarne l'efficacia, per il proprio business,
valutando al contempo, come strutturare, nella fase di crescita la propria dimensione.
Seppur nella consapevolezza dell’eterogeneità dei diversi soggetti, del diverso livello di sviluppo ed
attuazione delle attività, è nata nel tempo la convinzione ed interesse tra gli Incubatori toscani a
presentarsi come network regionale che possa fornire stabilmente:
alle imprese start-up
- un percorso informativo unitario sulle possibilità/opportunità presenti sul territorio regionale
in favore l’imprenditorialità autonoma
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 173
- un’offerta integrata di strutture e servizi in grado di agevolare e accelerare la fase di startup e sviluppo di nuove imprese, tra cui contatti con investitori ed altre imprese, servizi
avanzati per il mercato.
ai soggetti gestori
- uno strumento per rafforzare l'interscambio di informazioni;
- una maggiore visibilità dell’offerta
- uno strumento per assicurare la comunicazione della qualità dei servizi d’incubazione offerti
dal territorio
ai soggetti della ricerca
- un’opportunità d’interfaccia
- un supporto qualificato nella fase successiva alla definizione dell’idea d’impresa
- un network di tutor per i propri spin-off
-
un contesto condizionato e contaminato dai tempi e costi del mercato, più idoneo allo
sviluppo di una cultura d’impresa
ai soggetti istituzionali
-
strumenti di update e monitoraggio del sistema d’incubazione regionale
-
un punto privilegiato d'informazione e confronto
-
input e feedback per la definizione e attuazione delle strategie regionali di sostegno
all’innovazione ed al Trasferimento Tecnologico per mezzo degli Incubatori.
I primi strumenti attivati dagli Incubatori toscani per rendere operativo, a partire dal 2010, il
network d’incubazione toscano, sono stati:
il portale www.reteincubatori.it, per avere maggiore visibilità ed attrarre nuove imprese
attraverso un strumento informativo unitario e cioè un percorso guidato per supportare i
potenziali imprenditori/nuove imprese nella scelta dell’Incubatore più idoneo, in termini
settoriale, di disponibilità di spazi attrezzati e di offerta di servizi, allo sviluppo del proprio
business
il database di monitoraggio del servizio d’incubazione dal quale estrapolare annualmente dati
quantitativi e di risultato.
Da quanto sin qui detto ben si evidenzia il percorso di crescita e sviluppo che progressivamente la
regione Toscana ha fatto in termini di offerta di servizi di incubazione, validato dagli importanti
risultati ottenuti (v. sez. B3).
Nei prossimi anni, bisognerà insistere nel migliorare l’offerta di servizi di terza generazione orientati
alla internazionalizzazione e alla capacità di attrarre investimenti, migliorando il lavoro avviato con
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 174
gli investitori istituzionali e con il mondo del credito per attivare strumenti finanziari specifici per
ogni fase di vita dell’impresa hi - tech, che si trova di fronte a problematiche diverse e a differenti
esigenze finanziarie, legate prima alla fase di start up dell’impresa e allo sviluppo sul mercato poi.
2.
Un SISTEMA DELLA RICERCA di eccellenza e particolarmente sensibile ed attivo nelle
politiche di valorizzazione dei risultati della ricerca, che ha portato negli anni a regolamentare e
creare delle unità interne per presidiare questo processo.
In Toscana è stato istituito inoltre istituito dal 2004 il Network ILONOVA (per il trasferimentO della
conoscenza e la Valorizzazione industriale della ricercA) che ha coinvolto gli Industrial Liaison
Office (anche denominati Uffici di Trasferimento Tecnologico o Uffici Valorizzazione Ricerche) degli
Atenei regionali al fine di potenziare le loro azioni legate al trasferimento tecnologico. Importanti
risultati sono stati raggiunti in relazione ai brevetti e alla creazione di spin-off della ricerca.
Al 31/12/2009 risultavano avviate in Toscana 89 spin-off accademici di cui 36 nel settore ICT e
Robotica; un totale di 350 brevetti depositati di cui un centinaio di famiglie brevettuali nel settore
ICT e robotica.
Secondo la ricerca NETVAL del 2010, la Toscana si colloca al secondo posto in Italia per
produttività di brevetti (solo dopo la Lombardia), mentre per numero di spin-off si colloca terza
(dopo Lombardia ed Emilia Romagna).
3.
Un SISTEMA ISTITUZIONALE che ha promosso politiche regionali di supporto alla
creazione di nuova impresa rivolte sia al rafforzamento dei soggetti gestori degli incubatori sia al
rafforzamento delle neo imprese.
Il network di incubazione della regione Toscana è caratterizzato da un riconoscimento di livello
istituzionale (Regione), attribuito attraverso un percorso di accreditamento basato sul
raggiungimento e mantenimento di standard quantitativi e qualitativi con l’obiettivo di ottimizzare e
migliorare l’efficienza complessiva del sistema.
L’analisi degli incubatori regionali dimostra l’alto livello istituzionale (Comuni e Province)
d’investimento in questa tipologia di servizio, evidenziando come agli stessi incubatori venga
attribuito un ruolo importante nelle strategie di sviluppo locale.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 175
Sezione E
Risorse finanziarie
attivabili e disponibili
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 176
Sezione E1
Articolazione finanziaria degli interventi del
distretto tecnologico
Il Distretto ICT e Robotica e le sue funzioni ovvero il Presidente, il Comitato d’Indirizzo e la
Segreteria Tecnica sono ad oggi soggetti che svolgono la loro attività senza alcuna remunerazione
dei costi sostenuti
Il Polo di Innovazione confluito nel Distretto ha invece ricevuto un finanziamento triennale per lo
svolgimento di specifiche attività.
A queste risorse si vanno ad affiancare le risorse che i soggetti appartenenti al Distretto hanno
ricevuto per lo svolgimento di progetti verticali tra i quali possiamo ricordare ad esempio IOT Prise
a valere su finanziamento RIDITT che vede la collaborazione tra OR (Università di Pisa),
Associazioni di Categoria (CNA Provinciale di Pisa) e Imprese del settore (CUBIT). Il progetto
prevede circa 1,5 milioni di Euro di finanziamento per azioni di TT sul settore dell’Internet delle
cose. Tra le azioni previste nel progetto abbiamo ad esempio un azione di incubazione di impresa,
di formazione, di promozione del trasferimento delle competenze alle imprese ICT del territorio.
Altri finanziamenti ad attività di tipo distrettuale potranno arrivare dalla:
- partecipazione a Bandi Regionali quali ad esempio il Bando Unico Ricerca e Sviluppo di recente
emanazione che prevedono una priorità per i progetti presentati da raggruppamenti di OR e
Imprese appartenenti ai Distretti Tecnologici Regionali tra i quali appunto anche il Distretto ICT e
Robotica;
- partecipazione al Bando nazionale sui Distretti Tecnologici del Centro Nord.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 177
Sezione E2
Autosostenibilità di breve periodo (2012-2015)
L’attuale aggregazione presenta due step temporali: quello della scadenza dell’ATS del Polo di
Innovazione nel 2014 e quello della scadenza del mandato dell’attuale del Distretto Regionale che
è prevista per il 6 novembre 2014.
Entro queste scadenze è auspicabile che la modalità di
relazione tra i soggetti del sistema evolva verso una forma più stabile in grado di autosostenersi.
Le azioni che saranno sviluppate in questo periodo di start-up del Distretto dovranno servire per
comprendere quale possa essere la forma migliore per dare continuità a questa esperienza. Sarà
infatti necessario progettare una possibile modalità di funzionamento del Distretto “a regime” in
modo da rendere permanente e non episodica la collaborazione tra aziende e OR migliorando e
rendendo più sistematica l’azione dei centri di trasferimento tecnologico.
Si tratta quindi di sviluppare tutte quelle azioni che consentono di integrare i vari soggetti e le
azioni che questi già separatamente svolgono in un vero e proprio sistema che sarebbe più
corretto definire meta-distrettuale.
Le funzioni di trasferimento tecnologico sarebbero sempre svolte dalle strutture della Tecnorete
quali Poli Tecnologici, Incubatori e Centri Servizi che avrebbero il vantaggio di interagire con un
soggetto come il Distretto fortemente rappresentativo del mondo delle imprese che:
predispone il programma strategico di sviluppo;
orienta la selezione delle indicazioni di priorità di ricerca ed innovazione all’interno degli ambiti
tecnologici di riferimento e secondo un orientamento applicativo (funzionale ai fabbisogni di
innovazione del tessuto produttivo regionale);
traduce l’analisi tecnico-scientifica ed economico-industriale rispetto alla frontiera della ricerca
e delle piattaforme tecnologiche nazionali ed europee nei principali documenti di indirizzo del
distretto;
valuta le richieste di collaborazione e la partecipazione a bandi di finanziamento,
monitora l’avanzamento di attività, progetti e ricerche dei soggetti del distretto sia in termini di
sviluppo
tecnologico
che
di
ricadute
sulla
competitività
industriale
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 178
regionale.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 179
Appendici Sez. B1 – B2
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 180
Appendice Sez. B1 - Le imprese interessate
CLUSTER ICT GESTIONALE
■ Byte Elaborazioni srl
■ eHealthTech srl
■ Extra srl
■ KKT srl
■ Liberologico e Mobisys srl
■ Negentis
■ NiemIT
■ Roboing srl
■ Sesa
■ TD Group S.p.A.
■ TEMA Sistemi Informatici srl
■ Uplink Web Agency Srl
■ Var Group
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 181
Appendice Sez. B1 - Le imprese interessate
CLUSTER MEDIA & ENTERTAINMENT
■ Amiconostro
■ Audiomatica
■ B&C Speakers
■ Centrica
■ Esseti
■ HMV
■ HPSound
■ In Toscana/Pegaso Canton srl
■ Liberologico
■ Negentis
■ Nextworks
■ Powersoft
■ Project srl
■ ReXoLcom
■ Roboing
■ SDIPI Sistemi
■ Sintetika
■ Sisomo
■ Tecnosistemi
■
Uplink Web Agency
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 182
Appendice Sez. B2 Organismi di ricerca
indicatori di eccellenza scientifica e di connessione con aziende locali, nazionali e
internazionali
Ruoli nelle FET Flagships
La partecipazione in ruoli chiave a tre delle azioni coordinate FET Flagship Pilots della
Unione Europea, che concorrono, con altre tre proposte “finaliste”, all’assegnazione di un
programma di ricerca decennale, co-finanziato per un importo complessivo di un miliardo di
euro:
-
FuturICT, www.futurict.eu, sui temi delle ICT del futuro e delle “social data sciences”. La
rete FuturICT coinvolge tutti i principali centri europei di ricerca in Informatica, scienze
della complessità e scienze sociali;
-
Guardian Angels, www.guardianangels.eu, che ha come scopo la realizzazione di sistemi
autonomi in grado di svolgere funzioni utili al supporto della vita umana (sistemi
biomedicali), al monitoraggio dell’ambiente e in grado di interagire con le persone fino a
comprenderne gli stati emozionali.
-
Robot Companions for Citizens,
www.robotcompanions.eu, sullo sviluppo di una nuova
generazione di macchine intelligenti e robot e il loro utilizzo per il miglioramento della
Società in cui viviamo
Riconoscimenti internazionali
[CNR-SSSA] La Scuola S. Anna e il CNR, con i suoi istituti ICT, in particolare ISTI e IIT di
Pisa, partecipano come Affiliate Partners di Trento RISE, al Consorzio EIT KIC ICT Labs
Italy, che fa parte dell’European Institute of Innovation&Technology, finanziato dalla
Commissione Europea. EIT ICT Labs Italy è una rete di dimensione nazionale di centri di
eccellenza nell’educazione, nella ricerca e nell’industia, mobilitando significative risorse sia
umane che finanziarie. Inoltre intende aprire una finestra verso i paesi mediterranei,
incluso Israele. Il rappresentate del CNR è il Direttore dell’istituto IIT di Pisa e coordinatori
delle seguenti linee di ricerca appartengono all’ISTI-CNR: Smart Spaces, Health & wellbeing, Future Media and Content Delivery, Digital Cities.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 183
[CPR] 6 ottobre 2011 è stato assegnato il secondo premio dell’ element14 medical design
award al progetto Health@Home. l premio rivolto alla “Medical Design Community”, vede la
partecipazione di progettisti e tecnici elettronici impegnati nello sviluppo di applicazioni
medicali, e più in generale tutti i professionisti interessati agli sviluppi delle tecnologie
elettroniche all'interno del mondo medicale.
[SSSA] 1996:
1) “1996 Engelberger Robotics Award”. Premio assegnato ogni anno dalla Robotic
Industries Association (RIA), Ann Arbor, MI, U.S.A. per risultati ed innovazioni nel settore
della robotica. La motivazione del premio, attribuito per la prima volta ad un italiano, e’
stata la seguente: “Professor Dario is one of the world’s leading pioneers in tactile sensing
and artificial perception for robots. For the past several years, he has played a key role in
the conception and scientific coordination of large national and international research
projects, which are leading to the development of complex robotic systems for medical
applications of robotics”.
[SSSA] 2002 (P. Dario):
1) Titolo di IEEE Fellow.
2) Onorificenza di Ufficiale della Repubblica Italiana conferita dal Presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
[SSSA] 2003:
1) Gonfalone d’Argento assegnato dalla regione Toscana per alti meriti scientifici.
2) The VECTOR project receives "Best Exhibit Award" on ICT 2010 conference in Brussels.
[SSSA] 2005: Well-Tech Award for the Cyberhand Project.
[SSSA] 2007: Well-Tech Award for accessibility for the EMILOC Project.
[SSSA] IEEE Fellowship and Senior membership ottenuta a Novembre 2011.
[SSSA] TC Chair of IEEE Technical Committee on Real-Time Systems, 2011- 2013
[UNIFI] Alcuni awards: Certificate Appreciation Tetra Release2, Satellite Comunication
Award, presence in the best 15 international researchers in software engineering for
two years.
[UNIFI] 4 progetti del lab DISIT del dipartimento sono stati selezionati nell'ambito
dell'iniziativa Italia innovators, Shanghai 2011.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 184
[UNIFI] partecipazione alla Network of Excellence SATNEX sulle Comunicazioni satellitari
(FP7).
[UNIFI] Svariati best paper award a conferenze internazionali: ERCIM FMICS 2010, DMS
2011 SEKE, IEEE ICECCS, etc.
[UNIFI] Coordinamento ERCIM Working Group "Formal Methods for Industrial Critical
Systems" 2008-2011
[UNIFI] partecipazione alla Network of Excellence SATNEX sulle Comunicazioni satellitari
(FP7).
[UNIPI] Advanced Grant dello European Research Council ERC-AG SoftHands sulla
integrazione delle più recenti conoscenze neuroscientifiche sulla organizzazione della
mano umana per lo sviluppo di mani artificiali per robot e protesi.
[UNIPI Alcuni Google Reserch Awards e Yahoo Faculty Awards nel campo dell’analisi e della
ricerca sui Big Data.
[UNIPI] Partecipazione all’Executive Advisory Board di Microsoft (worldwide) per il
Technical Computing.
[UNIPI] Il progetto GeoPKDD (FET-Open STREP) descritto di seguito è stato selezionato fra
i top 10 progetti FET-Open presentati al Parlamento Europeo nell’aprile 2010.
[UNIPI] Partecipazione a Network of excellence CONET (FP7); sicurezza nelle reti
eterogenee di sensori ed attuatori (sensori, UAVs, UGVs).
[UNIPI] Partecipazione Technical Activities dell'IEEE Communication Society (Technical
Committee
on
Communication
Systems
Integration
and
Modelling;
Technical
Committee on Switching and Routing; Technical Committee on E-Health; Technical
Committee on Communication Quality of Service and Reliability)
[UNISI] Best Tutorial Award ISCAS 2010 : “Pushing the Limits of Energy Consumption:
Opportunities and Challenges in Subthreshold Logic”
[UNISI] Distinguished Lecturer of the IEEE Circuits and Systems Society in years 2009-2010
[UNISI] RemoTouch Project selezionato per l’EXPO di Shangai 2010 (Italy Innovators)
[UNISI] Alcuni Google Research Program Award
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 185
Strutture/Centri funzionali della proposta
Per quanto riguarda l’infrastruttura di calcolo, il Centro IT dell’Università di Pisa è “World
Wide Competency Center for HPC” da Acer e ospita il “Virtualization & Storage Lab” di Intel. Il
centro dispone di un cluster HPC di dimensioni medie formato da 128 nodi, 2 CPU a 6 core
Intel Westmere, 24Gb di RAM per nodo interconnessi con una infrastruttura di rete a bassa
latenza di tipo Infiniband e un numero variabile di server multiprocessore sempre forniti da
Acer. Ha inoltre a disposizione un sistema di storage ad alte prestazioni di Hitachi Data
Systems da 50Tb. Recentemente ha ricevuto un finanziamento dalla Fondazione CariPI con il
quale sarà realizzato un nuovo data center capace di ospitare, alimentare e condizionare 12
rack di apparati, e nel quale sarà ospitato uno storage usato per effettuare ricerche su big data
e supportare l’attività di ricerca della risonanza magnetica 7 tesla Imago7.
Dalla sua fondazione il centro ha collaborazioni con Microsoft (technical computing e sviluppo
software), Google (annotazione semantic di testi), Yahoo (algoritmi e strutture dati compresse
per motori di ricerca), Dell e nComputing (sicurezza e virtualizzazione del desktop), Hitachi
(storage ad alte prestazioni), Dell/Force10 (sistemi di rete per DataCenter), nVidia e AMD (GPU
computing), Intel (virtualizzazione, storage, test di nuove architetture e reti). Supporta inoltre
la Scuderia Ferrari e la Ducati Corse per i sistemi informativi.
Per quanto riguarda il trasferimento tecnologico, segnaliamo il consorzio CUBIT
(Consortium Ubiquitous Technologies), nato nel 2007 per volontà del Dipartimento di
Ingegneria dell’Informazione: Elettronica, Informatica, Telecomunicazioni dell’Università di
Pisa, del Polo Tecnologico di Navacchio, di alcune aziende spin-off dell’Università di Pisa e di
importanti realtà produttive italiane nel settore dell’elettronica, con l’obiettivo di creare un
nuovo modello di trasferimento tecnologico e di collaborazione volto all’accelerazione del
processo di filiera nel settore delle Telecomunicazioni. Elemento centrale di questo modello è
stata la realizzazione di un laboratorio pubblico-privato, il Wireless Innovation LAB, attrezzato
per la progettazione, la simulazione, l’implementazione ed il collaudo di dispositivi, sistemi
elettronici e infrastrutture per reti e sistemi di comunicazione radio. CUBIT ha sviluppato, in
collaborazione con gli enti soci e le imprese, circa 50 progetti tra Europei, Nazionali e Regionali
sui temi delle tecnologie delle telecomunicazioni e dell’internet delle cose, creando circa 20
nuovi prodotti tecnologici “Made in Tuscany”. Tra i suddetti progetti, 15 sono stati finanziati
nell’ambito dei Bandi Servizi della Regione Toscana. Tra i progetti di maggiore interesse, CUBIT
è partner con UNIPI e CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media
impresa) del progetto
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 186
IoTPrice, che prevede alcune specifiche misure per la creazione di competenze, mercato e
innovazione nel settore dell’Internet delle Cose (si veda sotto).
CUBIT rappresenta un cluster operativo nel settore delle telecomunicazioni con esperienze
concrete di collaborazione tra aziende e centri di ricerca finalizzate alla creazione di nuovi
prodotti. Le tecnologie di riferimento dell'attività di Cubit sono: Sistemi e tecnologie wireless,
RFID (Contactless, UHF), NFC, Wireless Sensor Network, Tecnologie radio di comunicazione a
433/800 MHz e a 2,4/5 GHz. Tra le collaborazioni di CUBIT per lo sviluppo di nuovi prodotti e
certificazioni nel settore delle telecomunicazioni (sviluppo di sistemi elettronici per la
comunicazione radio basate su tecnologie RFID, Wireless, Bluetooth, etc) ricordiamo le
seguenti aziende, a livello regionale, nazionale ed internazionale: SECO s.r.l. (Arezzo), AEP
s.r.l. (Lastra a Signa), WiTech s.r.l. (Pisa), Telcomms s.r.l. (Pisa), Netresults s.r.l. (Pisa),
Alkeria s.r.l. (Pisa), Zetaplast s.r.l. (Pisa), PSM s.r.l. (Arezzo), INTECS S.p.A. (Pisa), Bassilichi
S.p.A. (Firenze), Pisamo S.p.A. (Pisa), RICO s.r.l. (Ancona), 5T s.p.a. (Torino), ACTV (Venezia),
Lombardia Informatica (Milano), Club Italia (Associazione delle imprese innovative del
Trasporto Pubblico locale), Technogym S.p.A. (Cesena), Siemens (ATOS) S.p.A.. Inoltre CUBIT
ha intrecciato rapporti di collaborazione a livello internazionale con il Polo Tecnologico
Nanchino (Repubblica Popolare Cinese), il Polo Tecnologico Hangzou (Repubblica Popolare
Cinese), la China Law Town Shanghai Telecomunication (Repubblica Popolare Cinese), la CNA
(Calypso Network Assocation, Francia) e la DUNA (Macedonia).
Funzionale al trasferimento tecnologico nell’ambito ICT è il progetto “IoT Prise - Internet of
Things” presentato da Università di Pisa, CNA Pisa e CUBIT, nell'ambito del programma per il
TT dal sistema della ricerca alle PMI e alla creazione di nuove imprese, promosso e finanziato
per circa 1.2 mln euro dal Ministero dello Sviluppo Economico. È importante sottolineare che
questo progetto si è classificato al primo posto nella graduatoria nazionale per l'area ICT, e al
secondo posto nella graduatoria generale su 65 progetti valutati. Il progetto intende sviluppare
il TT nel comparto “Internet of Things”, mediante una serie di azioni integrate e tre azioni
peculiari: la creazione di un centro-laboratorio tecnologico, un percorso di formazione
all’imprenditorialità che estenda l’iniziativa di successo Phd+ lanciata da UniPI nel 2011, e
l’organizzazione di un osservatorio del mercato. Il tutto da inserirsi in un Science Center con
museo del calcolo da realizzarsi nella città di Pisa.
Presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (dal 2008) nasce il Centro di
Competenza in Mobile Value Added Services (MOVAS) con un finanziamento della societa'
Softec S.P.A. (Firenze) e si occupa di progettare applicazioni e servizi per dispositivi mobili.
La Scuola S. Anna e il CNR, con i suoi istituti ICT, in particolare ISTI e IIT di Pisa,
partecipano come Affiliate Partners di Trento RISE, al Consorzio EIT KIC ICT Labs Italy, che fa
parte dell’European Institute of Innovation&Technology, finanziato dalla Commissione Europea.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 187
EIT ICT Labs Italy è una rete di dimensione nazionale di centri di eccellenza nell’educazione,
nella ricerca e nell’industria, mobilitando significative risorse sia umane che finanziarie. Inoltre
intende aprire una finestra verso i paesi mediterranei, incluso Israele. Il rappresentate del CNR
è il Direttore dell’istituto IIT di Pisa e coordinatori delle seguenti linee di ricerca appartengono
all’ISTI-CNR: Smart Spaces, Health & well-being, Future Media and Content Delivery, Digital
Cities.
Per quanto riguarda il trasferimento tecnologico Lo CSAVRI, Centro di Servizi di Ateneo per
la Valorizzazione della Ricerca è una struttura di servizio per il territorio e per le strutture
dell’Università degli Studi di Firenze, come laboratori congiunti, attività di ricerca conto terzi e
trasferimento tecnologico. CSAVRI coordina il gruppo ICT-Robotica UNIFI che consta di circa
50 laboratori in più di 10 dipartimenti e 4 Centri di ricerca. Lo CSAVRI comprende: l’Incubatore
Universitario Fiorentino, IUF; fornisce formazione e supporto alla formazione di nuovi spin-off;
l’ufficio brevetti e proprietà intellettuale; ufficio orientamento al lavoro e Job Placement, in
stretto contatto con le industrie Toscane; lo sportello APRE Toscana: coordinamento Toscano
dello Sportello APRE; alcuni laboratori ICT-Robotica.
Il Dipartimento di Sistemi e Informatica, Università degli Studi di Firenze, ha nel suo
laboratorio DISIT un datacenter specializzato di piccole dimensioni con 20 nodi CPU multicore a
12-16 Gbyte RAM e oltre 30Tbyte di storage ridondato. Il datacenter viene utilizzato per
sperimentazioni in ambito cloud, media grid, P2P, etc.
Coordinamento progetti europei (attivi al 31/12/2011)
[CNR] Coordinamento di vari progetti FP6 e FP7 nell’area Digital Libraries e Big Data
Infrastructures: DELOS NoE, DRIVER, BELIEF, Diligent, D4Science
[CNR] Coordinatore del Progetto Europeo IP FP7 iMarine: EU IP Data Infrastructures
Initiative for Fishery Managementand Conservation of Marine Living ResourcesL'obiettivo
del progetto è mettere in opera di una infrastruttura di dati, servizi e risorse di calcolo in
grado di supportare attività multidisciplinari per la gestione e la conservazione delle risorse
marine.
[CNR] Coordinatore del Progetto Europeo FP7 EUBrazilOpenBio: EU - Brazil Collaborative
Project dEU-Brazil Open Data and Cloud Computing e-Infrastructure for Biodiversity " Il
progetto è finanziato congiuntamente dalla Commisione Europea e dal governo brasiliano.
Esso ha come obiettivo principale la messa in opera di un infrastruttura per l'accesso e lo
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 188
sfruttamento di risorse open access (dati, tool e servizi) prodotte da progetti di ricerca
europeri e brasiliani sulla biodiversità.
[SSSA] Coordinatore Beaming IP (FP7) –“Being in augmented multi-modal naturallynetworked gatherings”
[SSSA] Coordinatore ECHORD (FP7) – “Technologies for Efficient and Safe Body Extender”
[SSSA] Coordinatore Veritas (FP7) – “Virtual and Augmented Environments and Realistic
User Interactions To achieve Embedded Accessibility DesignS”
[SSSA] Coordinatore VERE IP (FP7) - “Virtual Embodiment and Robotic Re-Embodiment”
[SSSA] Coordinatore del progetto INTEG-MICRO (FP7 CP) - New production technologies of
complex 3D Micro-devices through multiprocess integration of ultra precision engineering
techniques
[SSSA] Coordinatore del progetto Progetto ARAKNES (FP7 IP) – Array of Robots
Augmenting the KiNematics of Endoluminal Surgey
[SSSA] Coordinatore del progetto OCTOPUS (FP7 CP) - Novel Design Principles and
Technologies for a New Generation of High Dexterity Soft-bodied Robots Inspired by the
Morphology and Behaviour of the Octopus
[SSSA] Coordinatore del progetto CLONS (FP7 STREP)- CLOsed-loop Neural prostheses for
vestibular disorderS
[SSSA] Coordinatore del progetto ROBOSOM (FP7 CP)- A Robotic Sense of Movement
[SSSA] Coordinatore del progetto OctoProp (FP7 CP)- Computational Fluid Dynamics Aided
Design of the Propulsion and Locomotion Systems of a Bionspired Robot Octopus
[SSSA] Coordinatore del progetto ROBOCOM (FP7 CA)- Coordination Action for the design
and description of the FET Flagship candidate Robot Companions for Citizens
[SSSA] Coordinatore del progetto CARETOY (FP7 STREP)- A Modular Smart System for
Infants’ Rehabilitation At Home based on Mechatronic Toys
[SSSA] Coordinatore del progetto WAY (FP7 STREP)- Wearable interfaces for hAnd function
recoverY
[SSSA] Coordinatore del progetto CYBERLEGS (FP7 STREP)- The CYBERnetic LowEr-Limb
CoGnitive Ortho-prosthesis
[SSSA] Coordinatore del progetto Robot-Era (FP7 CP)- Implementation and integration of
advanced Robotic systems and intelligent Environments in real scenarios for the ageing
population
[UNIFI - CNIT (Cons. Naz. Interuniv. Per le Telecom.)] Coordinatore del progetto GEMOM Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 189
Genetic Message Oriented Middleware (Programma FP7 ICT )
[UNIFI - Laboratorio Europeo di Spettroscopie non Lineari] Coordinatore del progetto
MALICIA - Light-Matter interfaces in absence of cavities (Programma FP7 ICT)
[UNIFI] coodinamento di vari progetti ICT nell’area media content and tool, intelligent
content, automated computing grid come: AXMEDIS (FP6 IP), WEDELMUSIC (FP strep),
IMAESTRO, MUSICNETWORK NOE.
[UNIFI] Coordinatore del progetto ARROWS - Archeological RObot systems for the World’s
Seas (Programma FP7 ICT)
[UNIFI] Coordinatore del progetto ECLAP - European collected library of artistic
performance (Programma CIP-PSP)
[UNIFI] Coordinatore del progetto QUADMAP - Quiet areas definition and management in
action plans (Programma LIFE)
[UNIFI] Coordinatore del progetto VICES - Video Conferencing Educational Services
(Programma TEMPUS)
[UNIPI] Coordinatore del progetto ESNAM (FP7 – cost action), Rete di cooperazione
scientifica in ambito europeo per lo sviluppo di sistemi di tipo muscoli artificiali basati su
materiali.
[UNIPI] Coordinatore del progetto FP7-IP THE Hand Embodied.
[UNIPI] Coordinatore del progetto Psyche (FP7 STREP), su sistemi indossabili per il
monitoraggio dei disturbi mentali del comportamento e dell’umore
[UNIPI] Coordinatore del progetto CHAT (FP7 STREP)- Control of Heterogeneus Automation
Systems, sulla realizzazione di sistemi integrati, completamente scalabili, riconfigurabili e
sicuri per la logistica industriale (progetto cui ha collaborato come end-user Sofidel S.p.A di
Capannori).
[UNIPI] Coordinatore di vari progetti su piattaforme abilitanti o eterogenee ad alte
prestazioni per applicazioni data- e compute-intensive: CoreGrid (FP6, Network of
Excellence), GridComp (EU FP6, STREP), ParaPhrase (EU FP7, STREP).
[UNISI] CARE Coordinating the Antenna Research in Europe. E’ un EU-FP7 Coordination Action
focalizzata a incentivare la collaborazione tra i centri di ricerca europei nell’ambito dei sistemi
radianti.
[UNISI] TERAFLUX Exploting dataflow parallelism in Teradevice Computing. E’ un Future
Emerging Technologies (FET) Integrated Project (IP) finanziato dalla commissione europea
nell’ambito dell’FP7 IST programme’s FET Proactive initiative con 5.7 million euro
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 190
[UNISI] HAND-DVI (ECHORD). E’ un progetto finaziato dall’Unione Europea per incentivare la
cooperazione scientifica tra centri di ricerca e industrie nell’ambito della robotica.
Partecipazione a progetti europei (attivi al 31/12/2011)
[CNR] Partecipazione a Network of excellence CONET (FP7); sicurezza nelle reti eterogenee
di sensori ed attuatori (sensori, UAVs, UGVs).
[CNR] Progetto europeo SatNEx (FP6) I and II, (Satellite Network of Excellence) per la
ricerca avanzata nelle comunicazioni satellitari
[CNR] Progetto ESA SatNEx III, (Satellite Network of Experts), per la ricerca avanzata in
specifici aspetti delle comunicazioni satellitari (reti trasmissive che tollerano lunghi ritardi –
DTN-, e reti satellitari integrate con sensori terrestri)
[CNR] Progetto europeo INTERMEDIA (Interactive Media with Personal Networked Devices)
(FP6, NoE), per lo sviluppo di una interfaccia personalizzata e indossabile che permette la
composizione dinamica di devices indossabili, una connessione ad-hoc con altri device
presenti nell’ambiente, un accesso continuo alla rete multimediale e la contestualizzazione
dei dati con l’ambiente.
[CNR] Progetto europeo PERSONA (PERceptive Spaces prOmoting iNdependent Aging)
(FP6, IP), per la realizzazione di una piattaforma per lo sviluppo di servizi “ambient assisted
living”;
[CNR] Progetto europeo UniversAAL (Ambient Assisted Living (AAL) services) (FP6, IP), per
sviluppare soluzioni AAL personalizzate;
[CNR] Progetto europeo Giraff+ (Combing social interaction and long term monitoring for
promoting independent living) (FP7, Strep), per il supporto agli anziani tramite l’uso di
robot.
[CNR] EU FP7 IST IP “3DCOFORM: Tools and Expertise for 3D Collection Formation”,
Sviluppo di tecnologie per la digitalizzazione 3D di Cultural heritage, 2008-2012.
[CNR] EU FP7 Security “INDIGO – Innovative Training and Decision Support for Emergency
Operations”, Sviluppo di tecnologie per la gestione di situazioni di crisi ed il suppoto alle
decisioni , 2010-2013
[CNR] EC 7thFW NoE "V-Must.Net: Virtual Museum Transnational Network", Rte di
eccellenza sulle tecnologie per lo sviluppo di musei virtuali, 2011-2015.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 191
[CNR] EC COST " HDRI: the digital capture, storage, transmission and display of real-world
lighting ", Tecnologie per la gestione di media (immagini e video) ad alta dinamica, 20112015
[CNR] EC PSP "3DICONS: 3D Digitisation of Icons of European Architectural and
Archaeological Heritage", Digitalizzazione di beni culturali nel contesto dell'azione
Europeana, 2012-2015
[CNR] EU-FP7-TRANSPORT "ARGOMARINE - Automatic Oil Spill Recognition and
Geopositioning integrated in a Marine Monitoring Network", Sistema informativo marino per
il monitoraggio dell'inquinamento da idrocarburi, 2009-2012
[CNR] EU-FP7-ENVIRONMENT "ARchaeological Robot systems for the World's Seas",
Robotica e computer vision applicate all'archeologia subacquea, 2012-2015
[CNR] EU FP7 FET CONNECT: Emergent Connectors for eternal Software Intensive
Networked Systems”, Sintesi di connettori per la interoperabilità di sistemi di rete in
contesti eterogenei ed evolvibili, 2009-2012
[CNR] EU FP7 “CHOReOS: Large Scale Choreographies for the Future Internet”, Sviluppo di
astrazioni e modelli, di processi dinamici “choreography-centric”, governance e serviceoriented middleware, 2010-2013.
[CNR] EU FP7 SERENOA, Multidimensional context-aware adaptation of Service Front-ends,
Soluzioni a tempo di progettazione ed esecuzione per Interfacce Utenti dipendenti dal
contesto, 2011-2013
[CNR] EU ARTEMIS SMARCOS, Smart Composite Human-Computer Interfaces. Soluzioni
per Human-Computer Interaction in ambienti multi-dispositivi, 2011-2013.
[CNR] EU COST, TwinTide, Towards the Integration of Transectorial IT Design and
Evaluation, metodi di progettazione e valutazione di usabilità trasversali a più domini
applicativi.
[CNR] Progetto Europeo FP7 CASPAR: Ricerca e sviluppo di un insieme di componenti che
realizzano le principali funzioni del modello OAIS per la conservazione di archivi digitali, con
focalizzazione sulla discovery
[CNR] Progetto Europeo FP7 Europeana v1.0: Specifica funzionale e definizione del modello
di dati per l'integrazione dei metadati delle istituzioni culturali europee a supporto di
Europeana
[CNR] Progetto Europeo FP7 Europeana v2.0: Ricerca e sviluppo del pilota di Linked Open
Data per Europeana
[CNR] Progetto Europeo FP7 ASSETS: Trasferimento di servizi avanzati per Europeana:
ricerca di immagini per contenuto, arricchimento dei metadati con tecniche di machine
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 192
learning, gestione di user-generated content
[CNR] Progetto Europeo FP7 EFG1914 Lo scopo di questo progetto è quello di mantenere e
arricchire una infrastruttura di film e altri materiali illustrativi relativi alla Prima guerra
Mondiale. Participano all'iniziativa 20 archivi di film europei in 15 paesi diversi. Il progetto è
supportato dalla Association des Cinémathèques Européennes (ACE) e dalla Europeana
Foundation.
[CNR] Progetto Europeo FP7 OpenAIRE:
"Open Access Infrastructure for Research in
Europe" Obiettivo di questo progetto è costruire una infrastruttura di supporto
all'identificazione, accesso e monitoraggio degli articoli di ricerca prodotti nell'ambito di
progetti finanziati dal EU FP7 e dall' European Research Council.
[CNR] Progetto Europeo FP7 OpenAIREPlus: EU I3 "2nd-Generation Open Access
Infrastructure for Research in Europe" Scopo do questo progetto è estendere
l'infrastruttura costruita con il progetto OpenAIRE rendendola capace di raccogliere ed
indicizzare anche i metadati di "dataset" prodotti nel mondo scientifico.
[CNR] Progetto Europeo FP7 GRDI2020: CA "Towards a 10-Year Vision for Global Research
Data Infrastructures" Il progetto si propone di creare un contesto in cui esperti a livello
internazionale possano discutere e identificare raccomandazioni tecnologiche, organizzative
e regolamentari per lo sviluppo di un ecosistema di infrastrutture di dati
[CNR] Progetto Europeo FP7 HOPE: PSP "Heritage of People's Europe"
L'obiettivo del
progetto è quello di creare una infrastruttura di support alla condivisone, accesso e riuso di
informazione, prodotta originariamente in formato digitale, o digitalizzata successivamente,
sulla storia sociale e sul movimento operaio dall'inizio del 18-esimo secolo ai giorni nostri. Il
progetto nasce dalla collaborazione di molte Istituzioni Europee che si occupano di
raccogliere e curare questa informazione
[CNR] Progetto Europeo FP7 HOPE: PSP "Heritage of People's Europe"
L'obiettivo del
progetto è quello di creare una infrastruttura di support alla condivisone, accesso e riuso di
informazione, prodotta originariamente in formato digitale, o digitalizzata successivamente,
sulla storia sociale e sul movimento operaio dall'inizio del 18-esimo secolo ai giorni nostri. Il
progetto nasce dalla collaborazione di molte Istituzioni Europee che si occupano di
raccogliere e curare questa informazione
[CNR] VPH (NoE VII PQ) Virtual Physiological Human Network of Excellence
[CNR] SOCIALNETS (VII PQ) Social networking for pervasive adaptation
[CNR] T4ME NET (VII PQ) Technologies for the multilingual European Information Society
[CNR] MULTILINGUAL WEB (W3C Project) Standards and best practices for the Multilingual
Web
[CNR] PANACEA - Platform for Automatic, Normalized Annotation and Cost-Effective
Acquisition of Language Resources for Human Language Technologies
[CNR]
MOTIA
(EU
Project
-
JLS/2009/CIPS/AG/C1-016.)
MOdelling
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 193
Tools
for
Interdependence Analysis for ICT systems MOdelling Tools for Interdependence Analysis
for ICT system
[CNR] CONNECT (VII PQ) Emergent connectors for eternal software intensive networked
systems
[CNR] SCAMPI (VII PQ) Service platform for social Aware Mobile and Pervasive computing
[CNR] RECOGNITION (VII PQ) Relevance and cognition for self-awareness in a contentcentric Internet
[CNR] ANIKETOS (VII PQ) Secure and Trustworthy Composite Services
[CNR] NESSOS (NoE VII PQ) Network of Excellence on Engineering Secure Future Internet
Software Services and Systems
[CNR] CONTRAIL (VII PQ) Open Computing Infrastructure for elastic services
[CNR] EINS (NoE VII PQ) Network of Excellence in Internet Science
[CNR] FP7
SENSOR-ART - A remote controlled SENSORized ARTificial heart enabling
patients empowerment and new therapy approaches
[CNR] FP7 MICHELANGELO - Patient-centric model for remote management, treatment and
rehabilitation of autistic children
[CNR] FP7 INTERSTRESS - Interreality in the management and treatment of stress-related
disorders
[CNR] Artemis CHIRON - Cyclic
and
person-centric Health
management: Integrated
appRoach for hOme, mobile and clinical eNvironments
[CNR] CARDIAC, Coordination Action in Research and Development in Accessible and
Assistive ICT
[CNR] eAccess+ The eAccessibility Network
[CNR] FP7 CLARIN - Common Language Resources Infrastructure
[CNR] FP7 BOOTSTREP – Bootstrapping of Ontologies and Terminologies Strategic
Research Project
[CNR] FP7 HUMANOBS - Humanoids that learn socio-communicative skills byobserving and
imitating people in an interview.
[CPR] Progetto MILEPOST mira
ad estendere l’accesso ai mercati attraverso il
miglioramento sistematico della stabilità a lungo termine delle IMU (Inertial Measurement
Units) rispetto all’elettronica e dello sviluppo dei MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems).
[CPR] Progetto DSPACE , sviluppo di DSP altamente performante per applicazioni spaziali. Il
nuovo DSP core verrà progettato tenendo in considerazione i requisiti ed i limiti delle
tecnologie spaziali attualmente in uso in Europa.
[CPR] Progetto HARMOSEARCH mira al consolidamento di un servizio esistente di
mediazione e armonizzazione di dati per il mercato turistico europeo, chiamato Harmonise,
attraverso l'aggiunta di tecnologie semantiche e di un servizio di ricerca distribuita.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 194
[SSSA] ArtistDesign: Embedded Systems Design (http://www.artist-embedded.org/artist/)
[SSSA] S(o)OS: Service-Oriented Operating Systems (http://www.soos-project.eu/)
[SSSA] Progetto REPLICATOR (FP7 STREP) - Robotic Evolutionary Self-Programming and
Self-Assembling Organisms
[SSSA] Progetto TIME (FP7 STREP) - Transverse, Intrafascicular Multichannel Electrode
system for induction of sensation and treatment of phantom limb pain in amputees
[SSSA] Progetto EVRYON (FP7 STREP) - EVolving morphologies for human-Robot sYmbiotic
interactiON
[SSSA] Progetto ANGELS (FP7 STREP) - ANGuilliform robot with ELectric Sense
[SSSA] Progetto NanoBioTouch (FP7 CP) - Nano-resolved multi-scale investigations of
human tactile sensations and tissue engineered nanobiosensors
[SSSA] Progetto SensorART (FP7 CP) - A remote controlled Sensorized ARTificial heart
enabling patients empowerment and new therapy approaches
[SSSA] Progetto NEUWalk (FP7 CP) - Neuroprosthetic interface systems for restoring motor
functions
[SSSA] Progetto CoCoRo (FP7 CP) - Collective Cognitive Robots
[SSSA] Progetto ASTROMOBILE (FP7 CP) - ECHORD European Clearing House for Open
Robotics Development
[SSSA] Progetto HUROBIN (FP7 CP) - ECHORD European Clearing House for Open Robotics
Development
[SSSA] Progetto SPRYBOT (FP7 CP) - ECHORD European Clearing House for Open Robotics
Development
[SSSA] Progetto SCATh (FP7 CP) - Smart Catheterization
[SSSA] Progetto COGLABORATION (FP7 STREP) - Successful Real World Human-Robot
Collaboration: From the Cognition of Human-Human Collaboration to the Cognition of
Fluent Human-Robot Collaboration
[SSSA] Progetto STIFF FLOP (FP7 CP) - STIFFness controllable Flexible and Learn-able
Manipulator for surgical OPerations
[SSSA] Progetto AALIANCE2 (FP7 CA) - Next Generation European Ambient Assisted Living
Innovation Alliance
[SSSA] Progetto MERIDIAN (FP7 CP) - Micro and Nano Engineered Bi-Directional Carbon
Interfaces for Advanced Peripheral Nervous System Prosthetics and Hybrid Bionics
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 195
[SSSA] Progetto I-DONT-FALL (CIP) - Integrated prevention and Detection sOlutioNs
Tailored to the population and Risk Factors associated with FALLs
[UNIFI - Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi] Progetto CHRONIOUS - An open,
ubiquitous and adaptive chronic disease management platform for COPD and renal
insufficiency (Programma FP7 ICT)
[UNIFI - CNIT (Cons. Naz. Interuniv. Per le Telecom.)] Progetto CORASMA - COgnitive
RAdio for dynamic Spectrum Management - Programma Internazionale (Programma EDA
(European Defense Agensy)) Sistemi radio cognitivi per la gestione dinamica dello spettro
[UNIFI - CNIT (Cons. Naz. Interuniv. Per le Telecom.)] Progetto SOMEDALL -Social Media
for All Elderly (Programma AAL )
[UNIFI - CNIT (Cons. Naz. Interuniv. Per le Telecom.)] Progetto SEABILLA -Sea Border
Surveillance -COLLABORATIVE PROJECT (Programma 7° PROGRAMMA QUADRO RST
(2007-2013) - Theme 10 - Security)
[UNIFI - CNIT (Cons. Naz. Interuniv. Per le Telecom.)] Progetto TESHEALTH - TElemedicine
Services for HEALTH Progetto ARTES 5 (Programma ESA (European Space Agency))
[UNIFI
-
Consorzio
Interuniversitario
Risonanze
Magnetiche
di
Metallo
Proteine
(C.I.R.M.M.P.)] Progetto We-NMR -A worldwide e-Infrastructure for NMR and structural
biology - (Programma 7° PROGRAMMA QUADRO INFRA-2010-1.2.3: Virtual Research
Communities )
[UNIFI
-
Consorzio
Interuniversitario
Risonanze
Magnetiche
di
Metallo
Proteine
(C.I.R.M.M.P.)] Progetto ITFoM - IT Future of Medicine -Coordination and support action
(Programma 7° PROGRAMMA QUADRO - ICT -2011-FET F)
[UNIFI - Fondazione Rinascimento Digitale-Nuove Tecnologie Per I Beni Culturali] Progetto
APARSEN - Alliance Permanent Access to the Records of Science in Europe Network
(Programma FP7 ICT)
[UNIFI - Opificio Delle Pietre Dure] Progetto CHARISMA - Cultural heritage advanced
research
infrastructures:
Synergy
for
a
multidisciplinary
approach
to
conservation/restoration (Programma FP7 INFRA)
[UNIFI - PIN Servizi Didattici E Scientifici Per L’Università Di Firenze] Progetto FUPOL Future Policy Modeling - INTEGRATED PROJECT (Programma 7° PROGRAMMA QUADRO
RST (2007-2013) - 1. Theme 3 - Information and. Communication Technologies)
[UNIFI] Progetto 3D-COFORM Tools and Expertise for 3D Collection Formation Programma
7° PROGRAMMA QUADRO RST (2007-2013) - 1. COOPERAZIONE - 03. Tecnologie
dell'informazione e della comunicazione)
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 196
[UNIFI] Progetto ALARP - A railway automatic track warning system based on distributed
personal mobile terminals - (Programma 7° PROGRAMMA QUADRO RST (2007-2013) - 1.
COOPERAZIONE - 07. Trasporti)
[UNIFI] Progetto ASCENS - Autonomic Service-Component Ensembles (Programma 7°
PROGRAMMA QUADRO RST (2007-2013) - 1. COOPERAZIONE - 03. Tecnologie
dell'informazione e della comunicazione)
[UNIFI] Progetto ASSYST - Action for the Science of complex SYstems for Socially
intelligent (Programma 7° PROGRAMMA QUADRO RST (2007-2013) - 1. COOPERAZIONE 03. Tecnologie dell'informazione e della comunicazione)
[UNIFI] Progetto BASYLIS - moBile, Autonomous and affordable SYstem to increase safety
in Large unpredIctable environmentS (Programma 7° PROGRAMMA QUADRO RST (20072013) - 1. COOPERAZIONE - 09. Sicurezza)
[UNIFI] Progetto EUTRIGTREAT - Identification and therapeutic targeting of common
arrhythmia trigger mechanisms (Programma 7° PROGRAMMA QUADRO RST (2007-2013) 1. COOPERAZIONE - 01. Salute)
[UNIFI] Progetto EUTV - Adaptive Channels in Europe (Programma 7° PROGRAMMA
QUADRO RST (2007-2013) - 4. CAPACITA' - 02. Ricerca a vantaggio delle PMI)
[UNIFI] Progetto HUSH - Harmonization of Urban noise reduction Strategies for
Homogeneous action plans (Programma Life)
[UNIFI] Progetto OAPEN - Open Access Publishing in European Networks (Programma
eContent Plus)
[UNIFI] Progetto REWIND - REVerse engineering of audio-VIsual coNtent Data (Programma
7° PROGRAMMA QUADRO RST (2007-2013) - 1. COOPERAZIONE - 03. Tecnologie
dell'informazione e della comunicazione)
[UNIFI] Progetto SANDRA Seamless aeronautical networking through integration of data
links, radios, and antennas (Programma 7° PROGRAMMA QUADRO RST (2007-2013) - 1.
COOPERAZIONE - 07. Trasporti (compresa l'aeronauitca))
[UNIFI] Progetto SciCafe: The Science Cafes Network - Azione di sostegno e
coordinamento (Programma 7° PROGRAMMA QUADRO RST (2007-2013) - 4. CAPACITA' 05. Scienza nella società)
[UNIFI] Progetto SPIDIA - Standardisation and improvement of generic pre-analytical tools
and procedures for in vitro diagnostic (Programma 7° PROGRAMMA QUADRO RST (20072013) - 1. COOPERAZIONE - 01. Salute)
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 197
[UNIFI] Progetto SUMMIT - Surrogate markers for Micro-and Macro-vascular hard
endpoints for Innovative diabetes Tools (Programma Vari)
[UNIFI] Progetto RECOGNITION - Relevance and cognition for self-awareness in a contentcentric Internet (Programma: 7° PROGRAMMA QUADRO) [End: Jun 2013]
[UNIPI] Progetto CEEDS (FP7). Sviluppo di nuove tecnologie multimediali per l’interazione
con database virtuali.
[UNIPI]
Progetto
INTERACTION
(FP7),
sviluppo
di
sistemi
indossabili
per
la
neuroriabilitazione (post-ictus) basata sull'integrazione delle informazioni derivanti da
diverse categorie di sensori: cinestetici (tessili e non), aptici, inerziali, elettromiografici.
[UNIPI] Progetto INTERSTRESS (FP7), sviluppo di una soluzione avanzata per la
valutazione e il trattamento dello stress psicologico attraverso realtà virtuale. I sintomi dello
stress sono rilevati tramite l'utilizzo di bio-sensori indossabili e di attività.
[UNIPI] Progetti nei quali le tecnologie di piattaforme abilitanti su larga scala sono state
applicate a livello industriale con riferimento ad applicazioni di distretti e filiere di piccole e
medie aziende: Sfida (MIUR FAR 2005) in collaborazione con TXT Solution SpA, e BeInGrid
(EU FP6-IP) in collaborazione con ATOS origin (Spagna e Italia) e TXT Solution SpA.
[UNIPI-CNR] Progetto ASCENS (EU-IP FP7) su metodi e strumenti per progettare sistemi
autonomici, auto-{aware, adaptive, expressive}, dotati di comportamenti emergenti.
[UNIPI] Progetti ERG e E2SG della piattaforma JTI-ENIAC per reti intelligenti di produzione
e distributione dell'energia elettrica (Smart Grid).
[UNIPI] Progetto GeoPKDD (FET-Open STREP) sul mining di modelli e pattern di mobilità a
partire da traiettorie GPS di veicoli privati e da record di telefonia mobile, usando tecnologie
di analisi privacy-preserving.
[UNIPI] Progetto LIFT (FET-Open STREP) sull’analisi di dati relative al comportamento
collettivo di utenti in sistemi distribuiti e techno-sociali.
[UNIPI] Progetto MODAP (FET-Open CA) sulla creazione di una comunità scientifica
incentrata sul mining di big data di mobilità con tecniche privacy-preserving
[UNIPI] Progetto DATASIM (FET-Open STREP) sulla costruzione di un modello predittivo di
scala nazionale per valutare l’impatto sulla mobilità di veicoli elettrici.
[UNIPI] Progetto PERADA SOCIALNETS (FET-Proactive) sull’analisi di Reti Sociali e reti
mobili e wireless, con aspetti legati all’acquisizione di contenuti, sicurezza e affidabilità.
[UNIPI] Progetto RECOGNITION (FET-Proactive Awareness) sull’inclusione di selfawareness in sistemi ICT basati su processi cognitive umani.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 198
[UNIPI] Progetto GIRAFF (FP7) sulla combinazione di interazione sociale e monitoraggio a
lungo termine per valutare i cambiamenti dei bisogni personali e supportare le persone in
base all’età.
[UNIPI] Progetto CO^3AUV
(FP7 strep), Cooperazione e controllo di squadre di veicoli
subacquei autonomi in applicazioni di esplorazione e monitoraggio ambientale
[UNIPI] Progetto UAN (FP7 Strep), Rete di comunicazione acustica fra sensori autonomi
mobili e fissi per applicazioni di monitoraggio, sorveglianza e sicurezza subacquea.
[UNIPI] Progetto TRACE-THEM
(FP6 ERA-SME), localizzazione e identificazione
trasparente tramite correlazione di metasensori eterogenei; privacy nei servizi basati sulla
localizzazione.
[UNIPI] Progetto PLANET (FP7 IP), sicurezza nelle reti eterogenee di sensori ed attuatori
(sensori, UAVs, UGVs)
[UNIPI] Progetto CHANGE (FP7 Strep), meccanismi innovativi per sviluppare reti di
calcolatori del futuro. Comprende una SME locale (Nextorks).
[UNIPI] Progetto OPENLAB (FP7 IP), sviluppo di piattaforme di test per applicazioni
distribuite e reti di calcolatori.
[UNIPI-CNR] Progetto RUBICON (FP7),
creare una ecologia di auto-apprendimento per
robot, costituita da reti di sensori, attuatori e robot mobili con applicazioni su Ambient
Assisted Living, sicurezza, ecc. Comprende la Fondazione Stella Maris, e due aziende
spagnole di componenti robotici (Tecnalia e Robotnik) e l'azienda irlandese Pintail Ltd.
[UNIPI] Progetto PLANET (FP7), una piattaforma per l’uso di oggetti eterogenei che
cooperano in rete.
[UNIPI] Progetto RobLog (FP7), si occupa di sistemi cognitivi applicati alla logistica dei
magazzini - svuotamento robotizzato di container che contengono beni stoccati
irregolarmente, come caffe e cacao, pneumatici, etc.
[UNIPI] Progetto HANDS.DVI (FP7) Il progetto riguarda lo sviluppo di un linguaggio deviceindependent per mani robotiche - cioe' una programmazione astratta della manipolazione
che si possa tradurre automaticamente in operazioni di alcune mani industriali diverse.
[UNIPI] Progetto VIACTORS (FP7), è il progetto che ha lanciato la tecnologia degli attutaori
a cedevolezza variabile (VSA), la nuova generazione di "muscoli" per roboto per avere
migliori prestazioni e maggiore sicurezza nella interazione con l'uomo
[UNIPI] Progetto SAPHARI (FP7 IP) applica i risultati delle ricerche sulla sicurezza dei robot
nella interazione con l'operatore umano e le tecnologie VSA
in ambito di robotica
industriale e di servizio
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 199
[UNIPI] Progetto ARAKNES (FP7) applica un innovativo sistema rootico per la chirurgia
endoluminale. Il progetto mira a portare dentro lo stomaco del paziente una serie di
microsistemi e tecnologie bio-robotiche avanzate.
[UNIPI] Progetto PRISM (FP7 IP), monitoraggio e misura di traffico di rete su singolo punto
di accesso nel rispetto della privacy.
[UNIPI] Progetto DEMONS (FP7 IP), piattaforme distribuite per il monitoraggio e la misura
del traffico di rete in ambiti cooperativi multioperatore - multipunto nel rispetto della
privacy.
[UNISI] Progetto RICHARD (FP7) Regional ICT based Clusters for Healthcare Application and
R&D Integration .
[UNISI] Progetto CARE (FP7) Coordinating the Antenna Research in Europe.
[UNISI] Progetto ERA (FP7) Embedded Reconfigurable Architectures.
[UNISI] Progetto (FP7) THE The Hand Embodied.
[UNISI] Progetto AWARE (FP7) How to achieve sustainable water ecosystems management
connecting research, people and policy makers in Europe.
[UNISI] Progetto METACHEM (FP7) Nanochemistry and self-assembly routes to metamaterials
for visible light.
Questa lista chiaramente non contiene decine di progetti PRIN e FIRB su questi temi,
molti progetti regionali con aziende del territorio. Alcuni sono listati qui di seguito.
Aziende REGIONALI con cui esistono attualmente collaborazioni
[CNR] MBI per studi sulle telecomunicazioni via satellite.
[CNR] SYSDAT, Piattaforma di Business Intelligence Basata sulle Reti Sociali Business
Intelligence applicata a sistemi informativi sanitari.
[CNR] SYNTHEMA, Web semantico
[CNR] GENESY, Tecnologie web avanzate, localizzazione, logistica e sicurezza nelle reti
[CNR] ASH Integrated Systems Solutions, Reti ubiquitarie
[CNR] HYPERBOREA S.r.L, realizzazione le tecnologie per la messa in opera di un servizio
avanzato di guida interattiva personalizzata per la visita a città d'arte toscane
[CNR] 3Logic MK s.r.l., realizzazione le tecnologie per la messa in opera di un servizio
avanzato di guida interattiva personalizzata per la visita a città d'arte toscane
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 200
[CNR] Alinari (Gruppo Sole 24 Ore), realizzazione le tecnologie per la messa in opera di un
servizio avanzato di guida interattiva personalizzata per la visita a città d'arte toscane
[CNR] Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, modellazione numerica di interventi di
consolidamento antisismico su edifici monumentali
[CNR] ECM Pistoia SpA, progetto TRACE-IT “Train Control Enhancement via Information
Technology”, PAR-FAS 2007-2013.
[CNR] Varie amministrazioni pubbliche a livello comunale, di area vasta e regionale,
sull'analisi di fenomeni collettivi relativi alla mobilità per pianificazione e policy assessment
[CNR-IFAC-SSSA-UNIPI] Progetto regionale MILORDS nell'ambito della bio-robotica che
coinvolge
alcune
aziende
quali EL.EN.
spa, ARS
srl, Menci
Software
srl,
Nuova
Meccanica srl.
[CPR] GERRESHEIMER SpA - realizzazione di un sistema di ispezione da applicare in linea di
produzione del vetro farmaceutico.
[CPR] Globaljig - Studio di fattibilità di un sistema di misura elettronico di punti di
riferimento in carrozzerie automobilistiche con supporto di dime
[CPR] Graziella Group s.p.a.- Studio e sviluppo di un innovativo processo di
elettroformatura per la realizzazione di prodotti elettroformati in oro ad elevate carature
(21, 22, 24 KT) e miglioramento della sostenibilità ambientale e della sicurezza e salubrità
dei luoghi di lavoro
[CPR] INTECS SpA- Studio e progettazione dell'elaborazione di segnali di un sistema TT&C
per applicazioni satellitari
[CPR] ISAC S.p.A. - Svolgimento attività del progetto SMALL DCS
[CPR] IVAT - consulenza Studio e sviluppo e messa a punto sperimentale, attraverso la
realizzazione di un reattore pilota, di un'innovativa resina ponte polivalente per pigmenti a
base acquosa
[CPR] MAGNA CLOSURES SpA DIV MOTROL - Elettronica per chiusure di portiere
[CPR] Makor - Linea integrata finitura multipurpose per il trattamento superficiale di
pannelli in legno ed altri materiali
[CPR] SIRIO PANEL - Studio e progettazione di un driver per display OLED
[CPR] Sitael Areospace - collaborazione all’intyerno dei progetti DSPACE (vedi sopra) e
STAR.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 201
[SSSA] EVERYN srl, CALZATURIFICIO MARUSKA SRL, SUOLIFICIO ARS-SUOLA SRL,
TACCHIFICIO GIORGIO SRL, G.T. EMME SRL, ARTEA SRL Modellazione biomeccanica del
piede durante la camminata in funzione del peso della persona e della postura e modello
numerico del sistema piede/calzatura
[SSSA] Cooperativa Sociale Paideia, Piattaforme di studio per bambini disabili e con disturbi
dell'apprendimento
[SSSA] Esanastri Srl, Applicazione di tecnologie robotico meccatroniche per l'automazione di
processi serigrafici finalizzate al rafforzamento della competitività dell'intero sistema
produttivo.
[SSSA] W.I.N. Srl, Progettazione e sviluppo di sistemi di monitoraggio di parametri
fisiologici wireless impiantabili nell'ambito del progetto regionale P.R.I.M.O. Check Up.
[SSSA] nell’ambito della collaborazione sui sistemi embedded real-time, la Scuola collabora
con CAEN spa, Evidence srl, E.M.A.C. srl, Develer srl, Sinergest srl, ECM.
[SSSA] nell’ambito della collaborazione sui temi di robotica percettiva e interazione uomomacchina e su reti e tecnologie fotoniche, la Scuola collabora con Enel Toscana,
Humanware, Wass, Port Technical Services, D&D Donnini.
[UNIFI] Alitec Progetti di sensoristica
[UNIFI] AME - Advanced Microwave Engineering - Servizi di infomobilità per l’ottimizzazione
e il tracciamento della raccolta e trasporto di rifiuti speciali
[UNIFI] Analytycal (ex Cetace): laboratorio congiunto “Metodi di prove e misure per
qualificazione e affidabilità.
[UNIFI] Associazione industriali di Firenze. Progetto "Human Resource Management per
l'innovazione" che vede il coinvolgimento di una serie di Aziende dell'area fiorentina,
Gestione risorse umane (HRM) per lo sviluppo delle innovazioni a favore di Industrie
fiorentine.
[UNIFI] ASTRID Analisi di affidabilità, SIL e Certificazione di prodotto in ambito elettrico ed
elettronico
[UNIFI] ATAF (algoritmi di instradamento veicoli e per l'equilibrio in reti di trasporto
pubblico)
[UNIFI] Audiomatica S.r.L. Progetti in ambito di audio ed elettroacustica
[UNIFI] Azienda Montedomini Firenze: sistema basato su tavolo interattivo per riabilitazione
pazienti disabili
[UNIFI] Azienda Ospedaliero - Meyer . Progetti finanziati da Ente Cassa di Risparmio di
Firenze per realizzazione Laboratorio Interdisciplinare di Acustica Biomedica. Convenzione
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 202
per lo sviluppo di un sistema software/hardware per la tracciabilità di pazienti pediatrici
mediante tecnologia RFID
[UNIFI] Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi, sistemi informativi per la Sanità,
applicazioni di workflow management per la gestione di processi organizzativi, architetture
ontologiche per la creazione di basi di conoscenza semantica, Sviluppo di metodologie e di
sistemi software di supporto al top management ospedaliero. Metodi e modelli per la
programmazione degli interventi chirurgici. Modelli per la gestione ottimizzata di scorte
[UNIFI] B&C Speakers S.p.A, Progetti in ambito di audio ed elettroacustica.
[UNIFI] BORRI Analisi di affidabilità, SIL e Certificazione di prodotto in ambito elettrico ed
elettronico
[UNIFI] CART - Regione Toscana, infrastrutture di cooperazione applicativa
[UNIFI] CESPRO S.R.L. Studio di modifiche migliorative ad una macchina Cash-in/Cash-out,
mobile emergency
[UNIFI] CNIPA (ora digit-PA) , infrastrutture di cooperazione applicativa.
[UNIFI] Colorobbia , studio di vernici speciali per ambienti
[UNIFI] COMESA, Firenze: metodologie di sviluppo software per il segnalamento ferroviario.
[UNIFI] Comitato Italia 150. Utilizzo delle tecnologie per raccontare le Italie nelle scuole dei
vari territori.
[UNIFI] Comune Figline ed Incisa. Progetto Comune Unico
[UNIFI] Confelettronica srl, Firenze .Progetto di un sistema per l’acquisizione automatica di
modelli di abbigliamento da fotografie per un’azienda che opera nel settore della moda .
[UNIFI] Confindustria Pistoia applicazioni di workflow management per la gestione di
processi organizzativi
[UNIFI] Coni. Realtà aumentata e comunicazione sportiva
[UNIFI] Consorzio La Venaria Reale. Utilizzo delle tecnologie per raccontare le Italie nelle
scuole dei vari territori.
[UNIFI] Corecom - Regione Toscana. Monitoraggio e uso cellulari per ragazzi da 11 a 18
anni.
[UNIFI] Corpo Vigili Giurati (CVG) Firenze e Pisa
[UNIFI] Digitel, reti VoIP per servizi avanzati.
[UNIFI] Dr Wolf (SRL) - Formazione di risorse linguistiche e infrastrutture per la
computazione del linguaggio naturale
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 203
[UNIFI] Duratel del gruppo Targetti. Power line comunication
[UNIFI] ECM spa (Pistoia) Automotive, Ferroviario, Meccatronica, sistemi di segnalamento,
standard di segnalamento
[UNIFI] Enatek s.r.l. “sviluppo microturbina eolica”
[UNIFI] ESA Engineering
[UNIFI] ETG (Reti di Sensori per Monitoraggio Ambientale)
[UNIFI] FASEP 2000 s.r.l. “macchina per equilibriatura pneumatici”
[UNIFI] Fondazione don Milani. Metaeducazione e democrazia.
[UNIFI] Fondazione Sistema Toscana. Monitoraggio e uso cellulari per ragazzi da 11 a 18
anni.
[UNIFI] Geoin - Applicazioni di infomobilità real-time
[UNIFI] Hesp Technologies, dispositivi biomedicali, progetto e sviluppo di algoritmi per il
miglioramento della qualità di immagini oftalmologiche per un’azienda che opera nel settore
degli strumenti biomedicali
[UNIFI] Hospitex, progetto per la realizzazione di sistemi di diagnostica in vitro (IVD) e
relativi sistemi di gestione (LIS) . Regionale
[UNIFI] Hosting Solutions - Applicazioni di cloud computing
[UNIFI] HP Sound Equipment S.r.L., Progetti in ambito di audio ed elettroacustica
[UNIFI] I+, software per dispositivi biomedicali, architetture ontologiche per la creazione di
basi di conoscenza semantica
[UNIFI] I2T3, sistemi informativi supporto alla mobilità urbana.
[UNIFI] Indire. Sviluppo di nuove tecnologie per la formazione
[UNIFI] IUL - Italian University Line. Monitoraggio e sperimentazione di formazione online
[UNIFI] LAIKA rete di sensori wireless per monitoraggio camper, sistemi d’antenna integrati
per la ricezione del digitale terrestre.
[UNIFI] Macip Trend srl, S. Maria a Monte (PI).Progetto di uno scanner per l’acquisizione di
dettagli 3D di capi in pelle per un’azienda che opera nel settore della moda.
[UNIFI] Magenta: sistema per il monitoraggio del traffico in ambito urbano basato su analisi
video
[UNIFI] Maior srl: progetto SIMAT (Sistema integrato per la progettazione di politiche
tariffarie per il Trasporto Pubblico Locale)
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 204
[UNIFI] Memex srl: TIPS&Info4BRT – Metodi per la progettazione di corridoi per busvie
rapide
[UNIFI] MICROTEST - Studio di metodi innovativi per il controllo di temperatura dei circuiti
integrati
[UNIFI] Motalbano Tecnology; Progetti di sensoristica
[UNIFI] Museo di Storia Naturale: strategia di comunicazione e sviluppo di un modello
comunicativo tra ricerca specialistica e divulgazione.
[UNIFI] Negentis - Sviluppo di applicazioni telematiche per sanità, infomobilità
[UNIFI] New Mill S.p.a. Progetti di innovazione tecnologica a supporto del settore
tessile/moda Sviluppo e applicazione di sistemi e metodi basati su Image Processing per la
modellazione e la simulazione di processi per la filatura.
[UNIFI] Ortopedia Fiorentina srl, Firenze. Progetto di uno scanner 3D per un’azienda che
opera nel settore dell’ortopedia.
[UNIFI] Osservatorio di Arcetri. Ottica adattativa.
[UNIFI] Pearson. Superfici interattive e comunicazione organizzativa
[UNIFI] Pelletteria Il Veliero s.r.l. Macchina per la tintura dei bordi della pelle.
[UNIFI] PHYSIS s.r.l. - Servizi di infomobilità per l’ottimizzazione e il tracciamento della
raccolta e trasporto di rifiuti speciali
[UNIFI] PIGNONE Sviluppo di metodologie per la valutazione dell’affidabilità, disponibilità e
sicurezza dei sistemi e impianti.
[UNIFI] Polo Biomedico e Tecnologico, applicazioni di workflow management per la
gestione di processi organizzativi
[UNIFI] Powersoft - Applicazioni di info mobilità real-time, Indagini tecniche di
telecomunicazioni in area mobilità”, ingegneria elettroacustica e canceling
[UNIFI] Promethean. Superfici interattive e comunicazione organizzativa.
[UNIFI] Provincia di Firenze: soluzioni interattive per fruizione in ambito museale per Museo
Palazzo Medici Riccardi
[UNIFI] Publiacqua - Progetti per l'automazione di impianti di trattamento acque
(potabilizazione e trattamento acque reflue con due aziende .
[UNIFI] Regione Toscana. Archivio online di artisti multimediali.
[UNIFI] Rigel, Wireless Sensor Networks per il monitoraggio distribuito
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 205
[UNIFI] Rinascimento Digitale, architetture ontologiche per la creazione di basi di
conoscenza semantica, biblioteche digitali, qualita’ dei metadati DC, OAI PMH
[UNIFI] RTV38. Collaborazioni Video
[UNIFI] Sice, Progetti di sensoristica
[UNIFI] Siena BioTech, per screening molecolare
[UNIFI] SIMOB – Sistema integrato per l’infomobilità
[UNIFI] SiTEL – metodi per la scelta di percorsi ottimali multimodali
[UNIFI] Smart Technologies. Superfici interattive e comunicazione organizzativa
[UNIFI] Tecnodiritto - Modelli e gestione di atti amministrativi in rete
[UNIFI] Toscana Energia S.p.A. “progetto di mappatura acustica”
[UNIFI] Toscana Enologica Mori s.r.l. “macchina per olio e vino”
[UNIPI] LIST SpA - GBG Lab, Nuove architetture hardware-software ad alte prestazioni con
particolare riferimento ad applicazioni di data-intensive financial stream processing
[UNIPI] ION Trading, Software per applicazioni data-intensive su sorgenti finanziarie
[UNIPI] TDGroup, sistemi basati su reti di sensori wireless per applicazioni di monitoraggo
ambientale in ambito cittadino. Progettazione di un sensore all’infrarosso per permettere
l’accesso al computer a persone con disabilità motoria grave
[UNIPI] MAIOR, vari progetti su ottimizzazione di tabelle orarie, turni macchina,
schedulazione di veicoli ed equipaggi.
[UNIPI] Link srl e Hyperborea srl, progetto RUPOS finanziato dalla Regione Toscana
sull"usabilita' delle Piattaforme Orientate ai Servizi. Intende porre le basi per lo sviluppo di
una nuova piattaforma di cooperazione open source, in grado di affrontare le nuove sfide
poste dall'avvento dei servizi SOA di prossima generazione.
[UNIPI] Azienda ospedaliera pisana, progetto ALIAS.COM sull’innovazione
[UNIPI] Nextorks, partner in progetto europeo CHANGE e progetto MILD (Sistema di
intrusion detection e load balancing basato su network processor)
[UNIPI] Genesy, localizzazione, logistica e sicurezza nelle reti.
[UNIPI] IAMBOO, sicurezza nelle reti wireless e nei pagamenti elettronici.
[UNIPI] Rigel Engineering, sistema intelligente a basso costo per il monitoraggio e controllo
dei consumi energetici negli edifici
[UNIPI] LogObject AG, applicazioni per dispositivi mobili
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 206
[UNIPI] Softec, realizzazione di sistemi e soluzioni enterprise personalizzate e innovative
[UNIPI] Liberologico, applicazioni Web e applicazioni mobili
[UNIPI] CESECA Innovazione, servizi innovativi per il settore calzaturiero
[UNIPI] Thales Italia (Firenze), sicurezza e privacy nei sistemi per la sicurezza civile.
[UNIPI] IRCCS Stella Maris, reti di sensori, attuatori e robot mobili con applicazioni ad
Ambient Assisted Living
[UNIPI] Intecs, progettazione di un sistema elettronico per rendere accessibile un terminale
di navigazione a persone diversamente abili
[UNIPI] Austriamicrosystems, progettazione di circuiti integrati misti analogici-digitali per
applicazioni automotive.
[UNIPI] Coop - Unicoop Tirreno, sull'analisi di dati di vendita della grande distribuzione
organizzata finalizzata a servizi innovativi di marketing, ma anche allo sviluppo di indicatori
socio-economici
[UNIPI] WIND - Libero srl (sede pisa), sul mining di dati provenienti dai servizi di telefonia
mobile e di accesso al web attraverso smart phones, finalizzati all'analisi di comportamenti
collettivi in mobilità, flussi turistici, sviluppo di servizi innovativi di infomobilità
[UNIPI] Varie amministrazioni pubbliche a livello comunale, di area vasta e regionale,
sull'analisi di fenomeni collettivi relativi alla mobilità per pianificazione e policy assessment.
[UNIPI] CAEN, progettazione di circuiti elettronici per la rivelazione di sostanze radiattive in
grandi acquedotti
[UNIPI] Selex Galileo, studio di fattibilità per il detector del fulminometro per MTG
[UNIPI] Smartex, per lo sviluppo congiunto e la validazione di sistemi wearable in ambito
medico-saniotario e della protezione civile.
[UNIPI] Adatec, per lo sviluppo congiunto e validazione di sistemi di sensori inerziali
integrati per la cattura e la classificazione del movimento umano.
[UNIPI] Gruppo Scienza Machinale per la sensorizzazione di diversi manufatti e processi in
collaborazione con azioende tradizionali operanti nel territorio.
[UNIPI] Le Gemme Spa, Progetto Gemme intelligenti: Sviluppo di una wireless sensor
network specializzata nella rilevazione di condizioni di criticità in ambito autostradale
[UNIPI] Sistemi e Servizi srl, Progetto Concorde: Sviluppo di una wireless sensor network
specializzata nella rilevazione di condizioni critiche dovute a detriti in ambito aeroportuale
[UNIPI] TAM Srl, sperimentazione di sistemi di Telemanutenzione via satellite
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 207
[UNIPI] Netresults srl, partecipazione al progetto APRO (Access point prototipale IEEE
802.11).
[UNIPI] Il Consorzio CUBIT, nell’ambito dello lo sviluppo di nuovi prodotti e certificazioni nel
settore delle telecomunicazioni (sviluppo di sistemi elettronici per la comunicazione radio
basate su tecnologie RFID,Wireless,Bluetooth,etc), ha continui rapporti a livello regionale
con: SECO s.r.l. (Arezzo), AEP s.r.l. (Lastra a Signa), WiTech s.r.l. (Pisa), Telcomms s.r.l.
(Pisa), Netresults s.r.l. (Pisa), Alkeria s.r.l. (Pisa), Zetaplast s.r.l. (Pisa), PSM s.r.l. (Arezzo),
INTECS S.p.A. (Pisa), Bassilichi S.p.A. (Firenze), Pisamo S.p.A. (Pisa).
[UNISI] IDS SPA - Sviluppo di ottica fisica interativa su mesh e superfici nurbs e tecniche di
classificazione di immagini SAR.
[UNISI] DATA POS SRL - Sviluppo di un sistema innovativo per l'assistenza e il monitoraggio di
persone anziane con malattie croniche attraverso la farmacia e sviluppo dei processi di
digitlizzazione di materializzazione e semplificazione di servizi e di sistemi di accesso ai servizi
che coivolgano il sistema di impresa direttamente nelle relazioni con la pp.aa .
[UNISI] MONTALBANO TECHNOLOGY SPA. Progettazione e realizzazione di un dimostratore di
rete di sensori wireless”.
[UNISI] GMED SRL – Progetto berillio cofinanziato dalla regione toscana nell'ambito del
programma aiuti allo sviluppo precompetitivo bando.
[UNISI] CMSA Soc. COOP. Analisi di ciclo vita (lca) applicata a due diverse soluzioni di
copertura finale di discariche.
[UNISI] NUOVO PIGNONE SPA – Tecniche di controllo per turbomacchine e impianti di
turbomacchine e predictive maintenance activity.
[UNISI] AEROSPAZIO TECNOLOGIE SRL – ricerca nell'ambito delle problematiche di
movimentazione robotica.
[UNISI] ALFAELETTRONICA SRL – Studio e la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche per i
totem informative.
[UNISI] TOGNOZZI BUILDING S.p.A. Architettura distribuita per la Salvaguardia della Salute e
l'Innovazione del Sistema di gestione Terapie. – Gestione ospedaliera.
[UNISI] CAEN RFID S.p.A. - Architettura distribuita per la Salvaguardia della Salute e
l'Innovazione del Sistema di gestione Terapie. – Algoritmi di localizzazione basati su tag rfid.
[UNISI] EXPLORA S.r.L. - Architettura distribuita per la Salvaguardia della Salute e
l'Innovazione del Sistema di gestione Terapie. Algoritmi per la rilevazione delle situzioni
critiche ospedaliere.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 208
[UNISI] PLANET S.r.L. - Architettura distribuita per la Salvaguardia della Salute e l'Innovazione
del Sistema di gestione Terapie. Algoritmi per la rilevazione delle situzioni critiche ospedaliere.
[UNISI] BOHERINGHER S.p.A - Architettura distribuita per la Salvaguardia della Salute e
l'Innovazione del Sistema di gestione Terapie. Algoritmi per la gestione di dispenzari di
medicinali.
[UNISI] EBNeuro SPA – Progetto. WABAS – Reti Di Sensori Wireless
[UNISI] ENGINE SRL – Valutazione della capacità di rilevamento della lunghezza dei veicoli in
transito da parte dei dispositivi ottici.
[UNISI] BORRI SPA – Attività di ricerca su caratterizzazione di catene di misure e
qualificazione componenti e sistemi borr-leeme.
[UNISI] CESVIT MICROELETTRONICA S.R.L. - Studio progettazione e sviluppo di una
soluzione software basata su un algoritmo di elaborazione delle immagini per l'individuazione
del moto di persone.
[UNISI] ATOP SPA – Miniaturizzazione del motori elettrici.
[UNISI] CENTRICA S.r.l. – Protezione immagini mediante marchiatura elettronica.
[UNISI] SILVESTRI S.r.l. – Algoritmi di elaborazioni on board di immagini da apparecchi
fotografici.
Aziende NAZIONALI con cui esistono attualmente collaborazioni
[CNR] Fiat Group Automobiles S.p.A. (Research & Development - Electrical Electronics),
miglioramento dei processi di sviluppo software
[CNR] GraalTech s.r.l., Genova, robotica marina (AUV-veicoli autonomi sottomarini)
[CNR] BioAge s.r.l., Lamezia Terme (CZ), sensoristica per il monitoraggio ambientale
[SSSA] Rizzoli Ortopedia Spa Definizione dei progetti di R&D di nuove tecnologie protesiche,
ortopediche, di ausilio e per la riabilitazione motoria, neuro-motoria e funzionale.
[SSSA] nell’ambito della collaborazione sui sistemi embedded real-time, la Scuola collabora
con Indesi, Ariston, Elettronica, Magneti Marelli, Honeywell Thermo, Microchip Italia,
Telecom Italia.
[SSSA] nell’ambito della collaborazione sui temi di robotica percettiva e interazione uomomacchina, la Scuola collabora con ENEL, Finmeccanica, De Tomaso, Otomelara, Centro
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 209
Ricerche Fiat, RE:Lab, Virtual Reality & Multi Media Park spa, Indesit Company, Piaggio &
C. spa, Smartex srl, I+ srl, Comau.
[SSSA] nell’ambito della collaborazione sui temi di reti e tecnologie fotoniche, la Scuola
collabora con RFI e Finmeccanica.
[UNIFI] AB Analitica (Padova) – commissiona il controllo di qualità di biologia molecolare.
[UNIFI] Acmotech di Empoli , progetto di telelcontrollo delle acque reflue .
[UNIFI] Acque Ingegneria . Progetti per l'automazione di impianti di trattamento acque
(potabilizazione e trattamento acque reflue con due aziende .
[UNIFI] AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) Efficacia di un programma di educazione sul
decorso e sugli esiti della BPCO in pazienti con documentata presenza di malattie
concomitanti
[UNIFI] Alcatel Lucent Laboratorio Reti e Servizi
[UNIFI] ALMAVIVA, TLS emergenza sui Treni: soluzione server e client su mobile per la
gestione delle emergenze sui treni a supporto dei passeggeri e del personale di bordo.
[UNIFI] Ansaldo Breda: Progettisu TRain ENergy Optimization toolbox (Software di
simulazione ed ottimizzazione delle prestazioni energetiche di veicoli ferro-tranviari);
Software di simulazione delle prestazioni frenanti in ambito ferroviario. Dinamica di Marcia
delle Metropolitane di Salonicco, Ryad, Roma (linea 2), Milano (linea 2)
[UNIFI] Ansaldo Segnalamento spa, ANALISI E TUNING DI PROTOCOLLI CON NEKOSTAT,
riguardante la valutazione sperimentale di Protocolli, specificamente ASFDA (algoritmo di
message freshness detection) su connessioni reali RBC-NVP, tramite l’utilizzo del tool
NekoStat.
[UNIFI] ANSC, contenuti digitali cross media per musei e la valorizzazione del patrimonio
culturale.
[UNIFI] Apogeo, gruppo Feltrinelli. Realtà aumentata e Smart Cities
[UNIFI] ASK Antenne uso automotive .
[UNIFI] Autostrade per l’Italia - Applicazioni per Infomobilità
[UNIFI] Biomerieux, dispositivi biomedicali. E’ in fase di elaborazione il deposito di un
brevetto internazionale assieme a BioMérieux spa
[UNIFI] CEIA progetto Progetto antenne mini radar
[UNIFI] CHIESI e GIUNTI OS per lo sviluppo della dimensione tecnologica di un corso online. E’ stato adottato un approccio didattico integrato in grado di sfruttare i vantaggi degli
strumenti di comunicazione on-line (web) e off-line (DVD)
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 210
[UNIFI] CNA (Ravenna). Progetto "Analisi e sviluppo del potenziale imprenditoriale e di
innovazione per le micro, piccole e medie imprese".
[UNIFI] Comesa, componenti SW per il segnalamento ferroviario
[UNIFI] ECM spa (Pistoia) Progetto COINS: Cooperative Odometry-Inertial Navigation
System
[UNIFI] Engineering (algoritmi di cammino minimo)
[UNIFI] ESAOTE - Studio di nuove metodiche di processing per gli ecografi della Società
[UNIFI] Federazione Italiana Rugby. Realtà aumentata e nuovi spazi per lo sport
[UNIFI] Ferrari GS (Gestione Sportiva)
[UNIFI] Finmeccanica, sistemi avionici e spaziali
[UNIFI] Fondazione Ricerca (Cammini ottimi mono e bi-modali)
[UNIFI] Galileo-Finmeccanica Radar meteorologici polarimetrici avionici .
[UNIFI] GE Oil&GAS Modelli dinamici per la validazione virtuale di sistemi idraulici
in off-design ed integrazione con logica di controllo
[UNIFI] GE Transportation Systems, componenti SW per il segnalamento ferroviario
[UNIFI] Indesit
[UNIFI] Italcertifer S.p.A. (committente Trenitalia S.p.A.) Modelli di usura nel contatto
ruota-rotaia al fine dell'identificazione di profili ottimi; Assistenza al collaudo dei banchi
prova del Centro di Dinamica Sperimentale dell'Osmannoro, supporto alla certificazione
[UNIFI] Italtel . Efficienza Energetica per le TLC
[UNIFI] LiteTech - Sviluppo di strumenti ottici, progetto di ricerca finanziato da EC
[UNIFI] MAIOR srl (algoritmi per la progettazione di tariffe zonali)
[UNIFI] Materassificio Montalese Studio di un materasso innovativo finalizzato al benessere
del sonno con monitoraggio, controllo e visualizzazione di parametri ambientali
[UNIFI] Menarini, su tematiche chimico farmaceutiche.
[UNIFI] Negentis, realizzazione di un centro servizi di impianti di depurazione, grazie a un
bando regionale di precompetitività.
[UNIFI] Novartis (finanziamento RT) per studi di risonanza magnetica per realizzazione
vaccini
[UNIFI] OSRAM , studio e realizzazione di LED ad GaN.
[UNIFI] Policlinico Gemelli di Roma, Magneti Marelli SpA, Riconoscimento Stati cognitivi
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 211
[UNIFI] PRAMAC S.p.A. Analisi FEM su turbina eolica ad asse verticale Pramac
[UNIFI] Provincia di Firenze (algoritmi per la integrazione tariffaria)
[UNIFI] RAI Radiotelevisione Italiana: soluzioni multimediali e video digitale, strumenti e
soluzioni di infomobilità, soluzioni per la gestione del patrimonio digitale
[UNIFI] ResilTech s.r.l. di Pontedera, Progetto sui Sistema Modulare di Detezione Incendi e
Lotta al fuoco per Rotabili Ferroviari
[UNIFI] ROCHE (Milano) – Laboratorio di riferimento per lo studio dei tumori trattati con i
farmaci sviluppati dalla Roche
[UNIFI] Selex Communications: sistema di trasmissione selettiva di contenuti immagini su
banda stretta per sistemi radiomobile polizia di stato
[UNIFI] SELEX GALILEO spa progetto Progetto antenne radar, metodologie di sistemi
avionici e spaziali
[UNIFI] SELEX Sistemi Integrati SpA (Finmeccanica).Tracking Multitarget multisensore
distribuito, sistema per la gestione delle emergenze in mare, Collaborazioni per “Mission
Critical Systems”, Radar Navali Coperativi, Sistemi integrati per controllo marittimo
[UNIFI] Selex-Elsag - sistema TETRA, Fusione cooperativa di dati telerilevati, Sicurezza,
Logistica, Intermodalità Portuale, Servizi di infomobilità per l’ottimizzazione e il
tracciamento della raccolta e trasporto di rifiuti speciali
[UNIFI] Società Autostrade, sistemi informativi supporto alla mobilità urbana
[UNIFI] Sport Systems: Sistema di rilevazione automatica logo in sequenze video sportivi
[UNIFI] STMicroelectronics , studio di emettitori di luce in silicio.
[UNIFI] Telecom italia Laboratorio Reti e Servizi, sistema di analisi contenuti social
networking
[UNIFI] TELESPAZIO: Sistemi per Emergenza, comunicazione satellitare .
[UNIFI] Thales Italia Rilevazione ed elaborazione delle informazioni provenienti da sensori
posizionati sulla linea o sui treni, SISSI - sistemi di monitoraggio del traffico ferroviario
[UNIFI] TMP S.p.A. (Termomeccanica ecologia S.p.A) Analisi FEM e rotordinamiche su
pompa.
[UNIFI] Vitrociset spa : Sistemi per homeland security, infomobilità terrestre e marittima.
[UNIFI] Zucchetti Sistemi: realizzazione di robot per pulitura pavimenti
[UNIPI] Selex Sistemi Integrati SpA, Tecnologie ad alte prestazioni con applicazioni
industriali di signal processing e multimedia.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 212
[UNIPI] Scuderia Ferrari e Ducati Corse per i sistemi informativi
[UNIPI] Alcatel Labs (Vimercate), Sistami per il supporto della qualità del servizio in reti IP
[UNIPI] Siemens Labs (Cinisello Balsamo), router Dial Up ISDN e Misure di traffico su reti
MAN DQDB
[UNIPI] Italtel (Castelletto di Settimo Milanese), trasporto di IP con qualità del servizio su
reti ATM
[UNIPI] Marconi (Genova), sviluppo di un piano di controllo GMPLS per apparati ottici SDH
[UNIPI] Ericsson Labs Itay, network processor e piattaforme hardware riconfigurabili basate
su FPGA
[UNIPI] Telecom Italia Labs, Sicurezza nelle applicazioni domotiche delle reti di sensori.
Sviluppo di motori di ricerca di nuova generazione. Progettazione e analisi delle prestazioni
di algoritmi per la QoS e energy efficient nei sistemi mobili LTE advanced, IP QoS Intserv/Diffserv.
[UNIPI] Selex Sistemi Integrati, Sicurezza nelle reti di sensori.
[UNIPI] Fluidmesh Networks, progetto e sviluppo di protocolli per reti wireless mesh.
[UNIPI] OctoTelematics, sull'analisi di dati di traiettoria di auto provenienti da dispositivi
GPS relativi al 2% delle auto circolanti sul territorio nazionali, finalizzati alla comprensione
dei fenomeni di mobilità privata, previsione di criticità ed eventi eccezionali legati al traffico,
servizi innovativi di infomobilità
[UNIPI] WIND Telecomunicazioni, sul mining di dati provenienti dai servizi di telefonia
mobile e di accesso al web attraverso smart phones, finalizzati all'analisi di comportamenti
collettivi in mobilità, flussi turistici, sviluppo di servizi innovativi di infomobilità
[UNIPI] WIND Italy, Supporto della qualità del servizio in reti con architettura Internet
Differentiated Services multidominio
[UNIPI] SOGEI - Agenzia delle Entrate, sul mining di dati fiscali dei contribuenti italiani,
finalizzata allo sviluppo di modelli predittivi per il contrasto dell'evasione fiscale.
[UNIPI] Il Consorzio CUBIT, nell’ambito dello lo sviluppo di nuovi prodotti e certificazioni nel
settore delle telecomunicazioni (sviluppo di sistemi elettronici per la comunicazione radio
basate su tecnologie RFID,Wireless,Bluetooth,etc), ha continui rapporti a livello nazionale
con: RICO s.r.l. (Ancona), 5T s.p.a. (Torino), ACTV (Venezia), Lombardia Informatica
(Milano), Club Italia (Associazione delle imprese innovative del Trasporto Pubblico locale),
Technogym S.p.A. (Cesena) e Siemens (ATOS) S.p.A..
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 213
[UNISI] SELEX ELSAG SPA - Valutazione dei problemi di suscettibilità elettromagnetica degli
apparati satcom UHF .
[UNISI] SIEMENS S.P.A.- studio e realizzazione di algoritmi per la previsione della generazione
da fonti rinnovabili in reti elettriche di media e bassa tensione.
[UNISI] SCUOLA NAZIONALE SERVIZI – Definizione di un modello organizzativo di global
service per i servizi di Facility Management.
[UNISI] ELETTRONICA SPA – Sviluppo di algoritmi di fusione dati nel dominio criptato e
antenne a larga banda.
[UNISI] TELESPAZIO S.p.A. – Studio e analisi delle problematiche di sicurezza su reti wireless
orientate all'ipv6 e a relativi protocolli applicativi.
[UNISI] TI FORMA SCRL - Studio di modalita' di riorganizzazione e gestione dei servizi di
igiene urbana per la provincia di salerno.
[UNISI] LEA antenne & progetti itliani srl. Ideazione e progettazione di nuove tipologie di
antenne per applicazioni di telecomunicazione.
Aziende INTERNAZIONALI con cui esistono attualmente collaborazioni
[CNR] Sintef (Norvegia) per soluzioni AAL con l’uso di sensori
[CNR] CS - Diginext, Toulose (Francia) per lo sviluppo di applicazioni in realtà virtuale
[CNR] Breuckman (Germania) per lo sviluppo di sistemi di scansione 3D
[CPR] Renesas Electronics Europe - Advanced ethernet IP architecture for authomotive
MCU
[SSSA] ST-Microelectronics convenzione quadro firmata nel 2011 per lo sviluppo di un
nuovo laboratorio congiunto con sede a Catania per attività di formazione e ricerca nei
campi della Micro-ingegneria, della BioRobotica e degli Smart Systems.
[SSSA] nell’ambito della collaborazione sui sistemi embedded real-time e tecnologie
fotoniche, la Scuola collabora con General Motors, United Technologies Research, Ericsson.
[SSSA] nell’ambito della collaborazione sui temi di robotica percettiva e interazione uomomacchina, la Scuola collabora con Haption, G-Tec, OmG3D Vicon, Starlab Barcelona, IBM
Haifa Research Lab, Guger Technologies, Continental Automotive France, BYTE COMPUTER
S.A., DOMOLOGIC Home Automation GmbH, LMS International NV, ATOS Origin Sociedad
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 214
Anónima Española, Human Solutions GmbH, Bauunion 1905 GmbH, Hypertech S.A., AEA
srl,
Aldebaran Robotics, Bachmann Engineering AG, Blackbird Robotersysteme GmbH,
CMO, Cognitive Robots, Elettric80 SpA, Elumotion, FerRobotics, Grundfos, Güdel AG,
Innovent e.V., Intermodalics bvba, KUKA Laboratories GmbH, MetraLabs GmbH, Metronom
Automation GmbH, MRK-Systeme GmbH, Robosoft, Scape Technologies, Schunk, Shadow,
Telerobot Ocem srl, , Tyker Technology, Vocally.
[UNIFI] Alcatel, Progetti su sistemi di comunicazione wireless
[UNIFI] Astrium Francia Sicurezza, wireless, sensori, elaborazione e analisi delle immagini,
sicurezza dei contenuti multimediali
[UNIFI] Biomerieux - software per dispositivi biomedicali
[UNIFI] Canon, Progetto di Modellazione e gestione processi, Ottimizzazione
[UNIFI] Centre for Wireless Communications (CWC), Oulu, Finland Sicurezza, wireless,
sensori, elaborazione e analisi delle immagini, sicurezza dei contenuti multimediali
[UNIFI] Cisco Systems: collaborazione per ambiente di videoconferenza con soluzioni
interattive
[UNIFI] Cofely (gruppo Suez - Gas de France), , Progetto di Modellazione e gestione
processi, Ottimizzazione
[UNIFI] Comarc, Collaborazione in sicurezza della comunicazione degli apparati (NI2F3)
[UNIFI] Deutsches Zentrum fur Luft- und Raumfhart (DLR), Munich, Germany Sicurezza,
wireless, sensori, elaborazione e analisi delle immagini, sicurezza dei contenuti
multimediali.
[UNIFI] DLR Germania Sicurezza, wireless, sensori, elaborazione e analisi delle immagini,
sicurezza dei contenuti multimediali
[UNIFI] Epson, Progetto di Modellazione e gestione processi, Ottimizzazione
[UNIFI] Eutelsat (Formazione a Distanza via Satellite)
[UNIFI] Frequentis,Sviluppo di nuove tecniche di trasmissione in larga banda per
applicazioni areoportuali
[UNIFI] General Electric Transportation Systems - metodologie di sviluppo software per il
segnalamento ferroviario
[UNIFI] HVC, Collaborazione in sicurezza della comunicazione degli apparati (NI2F3)
[UNIFI] IBM - progetto di ricerca per modellazione e ricostruzione di reti neurali
(finanziamento RT), human brain project, fondazione ICON
[UNIFI] Idra, reti di sensori intelligenti
[UNIFI] IN2 Search Interfaces Development (Germania) per archiviazione/ricerca video
[UNIFI] Integrasys (Spagna): sistema di visione artificiale per controllo traffico
[UNIFI] Kyocera, , Progetto di Modellazione e gestione processi, Ottimizzazione
[UNIFI] Océ (gruppo canon), , Progetto di Modellazione e gestione processi, Ottimizzazione
[UNIFI] Ricoh, , Progetto di Modellazione e gestione processi, Ottimizzazione
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 215
[UNIFI] SIKA (CH) - Applicazione di metodiche ad ultrasuoni per la valutazione delle
proprietà reologiche di adesivi
[UNIFI] TESSONICS (USA) - Applicazione di metodiche ad ultrasuoni in ambito industriale
[UNIFI] THALES Francia Sicurezza, wireless, sensori, elaborazione e analisi delle immagini,
sicurezza dei contenuti multimediali
[UNIFI] Thales Italia SpA / Thales (Francia):
[UNIPI] Autodesk, Canada, Tecnologie ad alte prestazioni con applicazioni industriali di
fluidodinamica
[UNIPI] Microsoft, technical computing e sviluppo software
[UNIPI] Google, motori di ricerca e analisi di big data
[UNIPI] Yahoo, algoritmi e strutture dati compresse per motori di ricerca
[UNIPI] Dell e nComputing, sicurezza e virtualizzazione del desktop
[UNIPI] Hitachi, storage ad alte prestazioni
[UNIPI] Dell/Force10, sistemi di rete per DataCenter
[UNIPI] Mellanox e Qlogic, sistemi di interconnessione a bassa latenza Infiniband,
[UNIPI] Platform Computing, sistemi di gestione di Cluster HPC
[UNIPI] nVidia e AMD, GPU computing
[UNIPI] Intel, virtualizzazione, storage, test di nuove architetture e reti, server e router a
basso consumo di potenza. Impiego di sistemi basati su Network Processor per il
monitoraggio e la classificazione del traffico
[UNIPI] STMicroelectronics, realizzazione di sistemi MEMS e di condizionamento del segnale
analogico, e di architetture Network on Chip per applicazioni spaziali. Interconnessioni
realizzate tramite grafene in circuiti integrati CMOS.
[UNIPI] Boing Research and Technology Espana (BRTE), sicurezza nel coordinamento di
Unmanned Aerial Vehicles.
[UNIPI] Bell-Labs Antwerp e Bell-Labs Dublin, autenticazione e delega nei sistemi distribuiti.
[UNIPI] Tecnalia e Robotnik (spagna) e l'azienda irlandese Pintail Ltd partecipano al
progetto EU RUBICON.
[UNIPI] Philips per interfacce touch e display tattili
[UNIPI] Bayer per smart materials e attuatori bioispirati
[UNIPI] ORANGE Telecom, sull'analisi dei comportamenti turistici nella regione parigina a
partire dalla conoscenza estratta dai record della telefonia mobile
[UNIPI] HP Labs Bristol, sistemi di misura di traffico in reti a larga banda
[UNIPI] NEC Labs Heidelberg, sistemi di monitoraggio del traffico e reti P2P
[UNIPI] Il Consorzio CUBIT, nell’ambito dello lo sviluppo di nuovi prodotti e certificazioni nel
settore delle telecomunicazioni (sviluppo di sistemi elettronici per la comunicazione radio
basate su tecnologie RFID,Wireless,Bluetooth,etc), ha continui rapporti a livello internazionale con: Polo Tecnolgico Nanchino (Repubblica Popolare Cinese), Polo Tecnologico
Hangzou (Repubblica Popolare Cinese), China Law Town Shanghai Telecomunication
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 216
(Repubblica Popolare Cinese), CNA - Calypso Network Assocation (Francia) e DUNA
(Macedonia).
[UNISI] TAFCO METAWIRELESS.
[UNISI] GOOGLE.
[UNISI] NATIONAL INSTRUMENT.
[UNISI] MICROSENSE.
[UNISI] NVIDIA CORPORATION.
[UNISI] ADVANCED MICRO DEVICES (AMD), INC .
BREVETTI
[CPR] Metodo di trasmissione VDSL utilizzante una modulazione CDMA di tipo Multi-Code
Multi-Carrier adattiva. M. Rovini, G. Vanini, L. Fanucci. brevetto Italia, 2003.
[CPR] VDSL Transmission employing multi-code multi carrier CDMA modulation. M. Rovini,
G. Vanini, L. Fanucci. USA patent, 2008.
[CPR] Dispositivo di interfaccia ad utilizzo semplificato, particolarmente adatto per persone
con disabilità motorie, da applicare a console per videogioco. F. Iacopetti, L. Fanucci.
brevetto Italia, 2007.
[SSSA] Information processing apparatus and method for remote technical assistance, F.
Tecchia, S. Bacinelli, M. Carrozzino, M. Bergamasco, Brevetto Internazionale, 2009
[SSSA] Information processing apparatus and method for remote technical assistance, F.
Tecchia, S. Bacinelli, M. Carrozzino, M. Bergamasco, Brevetto Europeo.
[SSSA] Simulatore multimodale di canottaggio, C.A. Avizzano, M. Bergamasco, A. Frisoli, E.
Ruffaldi, F. Vanni, brevetto italiano, 2007
[SSSA] Multisensorial communication Method Between Services and Remote Users and
Systems Architecture for Actuating It, M. Bergamasco, C.A. Avizzano, M. Raspolli, E.
Ruffaldi , brevetto internazionale, 2008.
[SSSA] Simulatore di barche a vela per l’addestramento in ambiente virtuale, C.A. Avizzano,
M. Bergamasco, L. Joale, brevetto italiano 2006.
[SSSA] Portable Haptic Interface, F. Salsedo, M. Bergamasco, A. Frisoli, G. Cini, brevetto
Internazionale, 2006.
[SSSA] Device for goniometric mesauraments, M. Bergamasco, F. Salsedo, G. Ullrich, P.
Villella, brevetto Internazionale, 2006.
[SSSA] Goniometric sensor, M. Bergamasco, F. Salsedo, G. Ullrich, P. Villella , brevetto
internazionale, 2006.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 217
[SSSA] Manipolatore laparoscopico portatile, M. Bergamasco, M. Fontana, F. Salsedo, F.
Tarri , brevetto italiano 2004.
[SSSA] Remotely Actuated Robotic Wrist, M. Bergamasco, F. Salsedo, S. Spinelli, M.
Fontana, brevetto internazionale, 2008.
[SSSA] Tendon-driven rotational joint for exoskeleton structure, F. Salsedo, A. Dettori, M.
Bergamasco. brevetto internazionale, 2004.
[SSSA] Image-based rendering system for dynamic objects in a virtual environment, M.
Bergamasco, F. Tecchia . brevetto internazionale .
[SSSA] in cotitolarità con Violavinca S.r.l., Laboratori Archa S.r.l. Tacco per calzatura
femminile a tacco alto, Roccella Stefano, Brevetto ITA, 2011.
[SSSA] in cotitolarità con Lion Spa Sole for footwear Roccella Stefano, Vecchi Fabrizio,
Carrozza Maria Chiara, Deposito PCT, 2011.
[SSSA] in cotitolarità con IIT, Dispositivo per la variazione passiva e ciclica dell’assetto di
galleggiamento, Fornai Francesco, Ferri Gabriele, Saviozzi Giacomo, Mazzolai Barbara,
Laschi Cecilia, Dario Paolo, Brevetto ITA, 2011
[SSSA] Metodo per il calcolo del centro di massa per una piattaforma umanoide, Giovanni
Muscolo, Carmine Recchiuto, Brevetto ITA, 2011.
[SSSA] Dispositivo robotico per la riabilitazione degli arti superiori, Bassi Luciani Lorenzo,
Micera Silvestro, Brevetto ITA, 2011.
[SSSA] Dispositivo Robotico per l’impianto di interfacce neurali nel sistema nervoso
periferico, Ghionzoli Alessio, Bossi Silvia, Genovese Vincenzo, Stefanini Cesare, Micera
Silvestro, Brevetto ITA, 2011.
[SSSA] in cotitolarità con IIT Capsula per terapia localizzata tramite cerotto endoluminale
nel sistema gastrointestinale, Pensabene Virginia, Sinibaldi Edoardo, Menciassi Arianna,
Dario Paolo, Valdastri Pietro, Brevetto ITA, 2011.
[SSSA] Struttura di Tappeto senso rizzato, De Rossi Stefano, Lenzi Tommaso, Vitiello
Nicola, Persichetti Alessandro, Giovacchini Francesco, Carrozza Maria Chiara, Brevetto ITA,
2011.
[SSSA] Capsula endoscopica per il prelievo di campioni bioptici gastrointestinali, Simi
Massimiliano, Valdastri Pietro, Menciassi Arianna, Dario Paolo, Brevetto ITA, 2011.
[SSSA] Piattaforma robotica per chirurgia mini invasiva. Simi Massimiliano, Valdastri Pietro,
Menciassi Arianna, Dario Paolo, Di Natali Christian, Ranzani Tommaso, Brevetto ITA, 2011.
[SSSA] Robot con arti morbidi adibiti a locomozione e presa, Calisti Marcello, Arienti
Andrea, Giorelli Michele, Mazzolai Barbara, Laschi Cecilia, Dario Paolo, Brevetto ITA, 2011.
[SSSA] Dispositivo robotico a guida magnetica per procedure di endoscopia, Ciuti Gastone
Simi Massimiliano, Valdastri Pietro, Menciassi Arianna, Dario Paolo, Brevetto ITA, 2010;
Estensione PCT, 2011.
[SSSA] Dispositivo endoscopico, Simi Massimiliano, Valdastri Pietro, Menciassi Arianna,
Dario Paolo, Brevetto ITA, 2010; Estensione PCT,2011.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 218
[SSSA] Arto robotico continuo bioispirato, Cianchetti Matteo, Follador Maurizio, Arienti
Andrea, Laschi Cecilia, Mazzolai Barbara, Dario Paolo, Brevetto ITA, 2010; Estensione PCT,
2011.
[SSSA] in cotitolarità con IIT Processo per preparare nano film biocompatibili autosupportanti di polimeri conduttori mediante strato di supporto, Greco Francesco, Mattoli
Virgilio, Menciassi Arianna, Dario Paolo, Zucca Alessandra. 2 Brevetti ITA, 2010; 2
provisional USA, 2011; Estensione PCT, 2011.
[SSSA] in cotitolarità con Dipartimento Endocrinologia UNIPI Cellule staminali pluripotenti
magnetizzate e loro usi, Lisanti Michele, Orazio Vittorio, Raffa Vittoria, Cuschieri Alfred,
Brevetto ITA, 2010; Estensione PCT, 2011.
[SSSA] Dispositivo per l’allevio degli sforzi articolari derivanti dal peso proprio degli arti
umani. Salsedo Fabio, Bergamasco, Fontana Marco, Brevetto ITA, 2010; Estensione PCT,
2011.
[SSSA] in cotitolarità con Vanderbilt University, Capsula ingeribile per l’insufflazione del
tratto gastrointestinale, Ciuti Gastone, Valdastri Pietro, Menciassi Arianna, Dario Paolo,
Webster III Robert J., Smith Byron F., Toennies Jenna L., Brevetto ITA 2010, Estensione
PCT 2011.
[SSSA] System for controlled administration of a substance fron a human-body-implanted
infusion device, Ricotti Leonardo, Assaf Tareq, Stefanini Cesare, Menciassi Arianna,
Deposito PCT, 2010.
[SSSA] in cotitolarità con CNIT, Sistema di monitoraggio, Paolo Pagano, Chitnis Mangesh,
Brevetto ITA, 2010.
[SSSA] in cotitolarità con IIT Metodo e dispositivo per la misura del grado di umidità della
pelle umana, Greco Francesco, Mattoli Virgilio, Lucia Beccai, Dario Paolo, Brevetto ITA,
2010; Estensione PCT, 2011.
[SSSA] Apparato robotico per interventi di chirurgia mininvasiva, Scarfogliero Umberto,
Quaglia Claudio, Piccigallo Marco, Tognarelli Selene, Valdastri Pietro, Menciassi Arianna,
Dario Paolo, 3 Brevetti ITA, 2010; Estensione PCT, 2011.
[SSSA] Struttura di attuatore elettromeccanico, Stefano Roccella, Deposito PCT, 2009.
[SSSA] in cotitolarità con CNIT Metodo di imaging spettrale in profondità e attrezzatura che
attua tale metodo, Luca Ascari, Luca Potì, Brevetto ITA, 2009; Estensione PCT, 2010.
[SSSA] Dispositivo microrobotico miniaturizzato per la locomozione in ambiente fluido,
Valdastri Pietro, Caccavaro Sebastiano, Tortora Giuseppe, Menciassi Arianna, Dario Paolo.
Brevetto ITA 2009; Estensione PCT, 2010.
[SSSA] in cotitolarità con KIST Dispositivo di attuazione per capsule endoscopiche,
Valdastri Pietro, Menciassi Arianna, Dario Paolo, Quaglia Claudio, Elisa Buselli, Cesare
Stefanini, Brevetto ITA, 2009.
[SSSA] Sistema robotico autonomo per l’esecuzione di task in ambienti urbani, non
strutturati e/o parzialmente strutturati, Dario Paolo, Mazzolai Barbara, Laschi Cecilia, Ferri
Gabriele, Mattoli Virgilio, Manzi Alessandro, Gabelletti Matteo, Brevetto ITA, 2009.
[SSSA] in cotitolarità con IIT , Stimolazione elettrica cellulare mediata da nano tubi
piezoelettrici, Ciofani Gianni, Menciassi Arianna, Dario Paolo, Raffa Vittoria, Cuschieri Alfred,
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 219
Mario Petrini, Serena Danti, Brevetto ITA, 2009; Estensione PCT, 2010; Fasi nazionali USA,
EU e JP, 2011.
[SSSA] Sistema di aggancio meccanico per applicazioni in micro robotica riconfigurabile,
Ricotti Luca, Menciassi Arianna, Corradi Paolo, Brevetto ITA, 2009.
[SSSA] Sistema robotico endoluminale, Menciassi Arianna, Dario Paolo, Cuschieri Alfred,
Valdastri Pietro, Harada Keith, Brevetto ITA, 2009; Estensione PCT, 2010; Fase nazionale
USA, 2011.
[SSSA] Capsula endoscopica telecomandata a locomozione attiva ibrida, Valdastri Pietro,
Claudio Quaglia, Pietro Valdastri, Menciassi Arianna, Dario Paolo, Elisa Buselli, Brevetto ITA,
2008; Estensione PCT, 2009, abbandonato.
[SSSA] Micromotore elettromagnetico passo-passo di tipo wobble, Stefanini Cesare, De
Cristofaro Sarah, Dario Paolo, Brevetto ITA, 2008; Estensione PCT, 2009; Fasi nazionali EU
e USA, 2011.
[SSSA] in cotitolarità con Ovesco Surgical clip delivering wireless capsule, Valdastri Pietro,
Claudio Quaglia, Menciassi Arianna, Dario Paolo. Brevetto EU, 2008.
[SSSA] Utensile di taglio sensorizzato con ritorno di forza aptica per chirurgia assistita da
robot o computer, Menciassi Arianna, Dario Paolo, Sieber Arne, Huston Keith, Brevetto ITA,
2008, abbandonato.
[SSSA] Dispositivo endoscopico wireless a propulsione autonoma per esplorazione gastrica,
Menciassi Arianna, Dario Paolo, Pietro Valdastri, Tortora Giuseppe, Susilo Ekawahyu,
Brevetto ITA, 2008, abbandonato.
[SSSA] Metodo per azionamento remoto di meccanismi e interfaccia aptica esoscheletrica
basata su tale metodo, Bergamasco Massimo, Salsedo Fabio, Fontana Marco, Brevetto ITA,
2008; Estensione PCT, 2009; Fase nazionale USA e EU, 2011.
[SSSA] Attuatore a magneti permanenti per attuazione di tipo adattivo, Stefanini Cesare,
Mintchev Stefano, Dario Paolo, Brevetto ITA, 2008; Estensione PCT, 2009, Fase nazionale
USA e EU, 2011.
[SSSA] Skills Professional RowIng Trainer, Bergamasco Massimo, Avizzano Carlo Alberto,
Filippeschi Alessandro, Frisoli Antonio, Ruffaldi Emanuele, Bagnoli Leonardo, Brevetto ITA,
2008.
[SSSA] Attuatore compatto e leggero a escursione angolare limitata e elevata coppia,
Bergamasco Massimo, Salsedo Fabio, Brevetto ITA 2008. Estensione PCT 2009. Fasi
nazionali USA ed EU, 2009.
[SSSA] Sistema di pulitura mediante vuoto per parabrezza di autoveicoli, Gonzalo Garcia,
Brevetto ITA, 2008.
[SSSA] in cotitolarità con Fondazione S. Raffaele G. Giglio Dispositivo robotizzato per il
recupero della funzionalità degli arti inferiori di pazienti allettati nella fase acuta post-ictus.
Micera Silvestro, Galardi Giuseppe, Carrozza Maria Chiara, Hyung Jung Je, Monaco Vito,
Lefebvre Olivier, Brevetto ITA, 2008; Estensione PCT, 2009; Fase nazionale, EU 2010.
[SSSA] Dispositivo sensore a schiera di elettrodi per la registrazione di segnali S-EMG,
Garcia Gonzalo, Donati Marco, Brevetto ITA, 2008.
[SSSA] Amplificatore ottico di segnale o laser a guida d’onda integrato con core drogato
con un elemento sensibilizzatore e ioni stimolabili di terre rare e relativo metodo di
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 220
pompaggio ottico, Di Pasquale Fabrizio, Faralli Stefano, Pavesi Lorenzo, Deposito PCT,
2008.
[SSSA] Dispositivo di robotica indossabile, Roccella Stefano, Cattin Emanuele, Vitello Nicola,
Giovacchini Francesco, Vecchi Fabrizio, Carrozza Maria Chiara. Brevetto ITA, 2007;
Estensione PCT, 2008; Fase nazionale EU, 2010.
[SSSA] Ortesi meccatronica per la mano, Roccella Stefano, Cattin Emanuele, Vitello Nicola,
Giovacchini Francesco, Vecchi Fabrizio, Carrozza Maria Chiara. Brevetto ITA,
2007,
abbandonato.
[SSSA] in cotitolarità con IIT Bioreattore multicompartimentale a regime di flusso variabile
per studi comparativi su co-colture cellulari, Ciofani Gianni, Menciassi Arianna, Dario Paolo,
Raffa Vittoria, Antonio Migliore, Brevetto ITA, 2007.
[SSSA] Sensore tattile flessibile e metodo per ottenerlo, Persichetti Alessandro, Vecchi
Fabrizio, Carrozza Maria Chiara, Brevetto ITA, 2007; Estensione PCT, 2008; Fase nazionale
EU, 2009.
[SSSA] Sistema per il monitoraggio della qualità e della sicurezza di prodotti alimentari,
Mazzolai Barbara, Mattoli Virgilio, Mondini Alessio, Dario Paolo, Zampolli Stefano, Zani
Antonio, Elmi Ivan, Brevetto ITA, 2007.
[SSSA] Metodo per la generazione di informazioni sensoriali intrinsecamente codificate ad
impulsi e sensore biomimetico per robotica e protesica operante secondo detto metodo,
Izzo Ivano, Ascari Luca, Deposito EU, 2007.
[SSSA] in cotitolarità con KIST, Teleoperated Endoscopic Capsule, Quirini Marco, Menciassi
Arianna, Webster Robert J., Dario Paolo, Deposito PCT, 2007; Fasi nazionali, USA, EU,
2009.
[SSSA] Utensile di taglio senso rizzato con ritorno di forza aptica per chirurgia assistita da
robot o computer, Menciassi Arianna, Dario Paolo, Sieber Arne, Huston Keith, Brevetto ITA,
2007.
[SSSA] Amplificatore ottico di segnale o laser a guida d’onda integrato con core drogato
con terre rare e nano cluster di silicio e relativo metodo di pompaggio ottico di detto
amplificatore, Di Pasquale Fabrizio, Lorenzo Pavesi, Brevetto ITA, 2007; Estensione PCT,
2008. Abbandonato.
[SSSA] Microsistema ottico integrato di comunicazione e percezione sensoriale per micro
robot operanti in sistema multi-agente o sciami e relativo metodo di produzione,
Menciassi Arianna, Corradi Paolo, Dario Paolo. Brevetto EU, 2007.
[SSSA] Non invasive method of electroporation mediated by carbon nanotubes and device
for putting yhe method into practice, Ciofani Gianni, Menciassi Arianna, Dario Paolo, Raffa
Vittoria, Virginia Pensabene, Brevetto ITA, 2006; Estensione PCT, 2007; Fasi nazionali EU e
USA, 2009.
[SSSA] Dispositivo microfluidico per generare elettrocineticamente moti convettivi, Accoto
Dino, Campisi Michele, Damiani Francesco, Dario Paolo, Brevetto ITA, 2006.
[SSSA] Sistema di collaborazione multisensoriale a distanza, Avizzano Carlo Alberto,
Bergamasco Massimo, Mirko Raspolli, Francesco Damiani, Paolo Dario, Brevetto ITA, 2005;
Estensione PCT, 2006; Fasi nazionali USA 2007, abbandonato.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 221
[SSSA] Self-feeding apparatus, Chiarugi Federico, Di Lauro Giuseppina, Giachetti Giacomo,
Guglielmelli Eugenio, Perrella Yves, Pisetta Andrea, Scoglio Andrea, Brevetto ITA, 2005;
Estensione PCT, 2006; Fasi nazionali EU, USA, 2010.
[SSSA] in cotitolarità con KIST Teleoperated endoscopic capsule equipe with active
locomotion system, Menciassi Arianna, Dario Paolo, Gorini Samuele, Pernorio Giuseppe,
Stefanini Cesare, Accoto Dino, Brevetto ITA, 2004; Estensione PCT, 2005; Fasi Nazionali
KR, USA, JP, CN, 2007.
[SSSA] Haptic Interface device, Bergamasco Massimo, Salsedo Fabio, Frisoli Antonio,
Simoncini Francesco, Brevetto EU, 2004.
[SSSA] Scrivania Aptica, Avizzano Carlo Alberto, Bergamasco Massimo, Marcheschi Simone,
Raspolli Mirko, Brevetto ITA, 2004.
[SSSA] A weareable mechatronic device for the analysis of joint biomechanincs, Dario
Paolo, Micera Silvestro, Scoglio Andrea, Zaccone Franco, Brevetto ITA, 2004; Estensione
EU, 2005, abbandonato.
[SSSA] Auxiliary Forceps for Hand-Assisted Laparoscopic Surgery, Dario Paolo, Menciassi
Arianna, Cesare Stefanini Cesare, Pietrabissa Andrea, Deposito PCT 2004; Fase nazionale
EU, USA, 2006. Abbandonato.
[SSSA] Microvalvola proporzionale attuata con metallo a memoria di forma, Dario Paolo,
Carrozza Maria Chiara, Alberto Arena, Deposito PCT, 2003. Ceduto a inventore 2003.
[SSSA] in cotitolarità con CONSEJO SUPERIOR INVESTIGACION, Università di Amsterdam,
D & T MICROELECTRONICA A I E; HOSPITAL UNI VALL D HEBRON ; NORTHERN IRELAND
BIO ENGINEERI Silicon-Based Multisensor Microsystem, Aguilo LLobet Jordi, Coronel
Ruben, Arbues Raul, Cinca Joan, McAdams Erics, Dario Paolo,
Estensione PCT 2000. Abbandonato
Brevetto ES, 1999;
[SSSA] Trapano manuale ad uso ortopedico con controllo di avanzamento e sfondamento
incipiente, Allotta Benedetto, Brevetto ITA, 1998; Fasi nazionale EU, USA, 1999.
Abbandonato.
[SSSA] Robot endoscopico, Dario Paolo, Pietrabissa Andrea, Magnani Bernardo, Carrozza
Maria Chiara, Lencioni Lucia, Arena Alberto. Brevetto EU, USA, JP, 1997. Abbandonato
[SSSA] Dispositivo atto a fornire una retroazione di forza ad un’unità fisiologica da utilizzare
in particolare come interfaccia avanzata per macchine e calcolatori. Bergamasco Massimo,
Scattareggia Sandro, Salsedo Fabio, Ferretti Luca, Brevetto ITA, 1993; Estensione PCT,
1994; Fasi Nazionali EP, USA, 1995.
[SSSA] Dispositivo atto a rilevare la configurazione di un’unità fisiologica distale da
utilizzarsi come interfaccia avanzata per macchine e calcolatori. Bergamasco Massimo,
Scattareggia Sandro, Salsedo Fabio, Parrini Gianluca, Brevetto ITA, 1996; Fasi nazionali EU,
USA, 1997. Abbandonato
[UNIFI] Metodo per la referenziazione di contenuti, applicazioni e metadati ad un contenuto
audiovisivo. Caldelli R.. Brevetto nazionale e internazionale, 2008.
[UNIFI] Device of control of movement performance during experiments of RM works. P.
Tortoli, M. Mascalchi, S. Diciotti, E. Boni. Estensione EP/PCT, 2007.
[UNIFI] Sensor for gauze in surgical use. P. Citti, S. Boncinelli, E. Del Re, G.
Campatelli, L. Pierucci. Estensione EP/PCT, 2006.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 222
[UNIPI] Method of structuring and compressing labeled trees of arbitrary degree and
shape. Ferragina Paolo, Luccio Fabrizio, Manzini Giovanni, Muthukrishnan S.. B revetto
USA, 2012.
[UNIPI] Attuatore elettro-meccanico contrattile a polimero elettroattivo con elettrodi
deformabili elicoidali, Carpi Federico, De Rossi Danilo. Brevetto Italia, 2008.
[UNIPI] Bioreattore highthroughput per l'ingegnerizzazione e lo studio della risposta a
stimoli chimico-fisici di condotti vascolari. Ahluwalia Arti, De Maria Carmelo, Vozzi Giovanni.
Brevetto Italia, 2011.
[UNIPI] Bioreattore per lo studio degli effetti sulle attività cellulari di stimoli imposti.
Ahluwalia Arti, Vozzi Federico, Vozzi Giovanni, Forgione NIcola, Previti Antonino, Rossi
Valerio, Scarpa Cristiano. Brevetto Italia, 2009
[UNIPI] Dispositivo di regolazione di tensione per generatori e magneti permanenti. Bagnoli
Paolo Emilio, Franchi Emilio, Stefani Fabio. Brevetto Italia, 2011.
[UNIPI] Metodo e dispositivo per la realizzazione di microstrutture polimeriche e
microstrutture polimeriche così ottenute. Ahluwalia Arti, Pescia Corrado, Previti antonino,
Vozzi Giovanni. Brevetto Italia, 2007.
[UNIPI] Metodo per ridurre gli effetti di pressione sulla curva di risposta di sensori integrati
di portata per gas, Bruschi Paolo. Brevetto Italia, 2009.
[UNIPI] Trocar drop-free per chirurgia mini-invasiva in particolare quella oftalmica.
Ahluwalia Arti, guerrini Paolo, Palla Michele, Rizzo Stanislao, Vozzi Giovanni: Brevetto Italia,
2011.
[UNIPI] Unipos: un sistema per la registrazione dei verbali di esami universitari. Prete
Cosimo. Brevetto Italia, 2009.
[UNISI] Three electrode electrochemical amperometric sensor, S. Rocchi, A. Fort, V. Vignoli,
M. Mugnaini, R. Palombari, Brevetto internazionale, 2010.
SPIN-OFF
[SSSA] Scientia Machinale S.r.l., Studio, progettazione e realizzazione di sistemi robotici e
meccatronici per la lavorazione del marmo, strumentazione per l’industria plastica;
automazione industriale e software di controllo.
[SSSA] Humanware S.r.l., Progettazione di interfacce avanzate Uomo-Macchina (HW e SW)
per il settore biomedico, in particolare per applicazioni Neuro/Ortopediche, prototipazione,
ingegnerizzazione, realizzazione e lancio sul mercato; servizi di consulenza
nell’Automazione, la Meccatronica, la Robotica e l’Information Technology (IT).
[SSSA] IDEA S.r.l., Sistemi elettronici e meccatronici per applicazioni domotiche, interfacce
software ed hardware per la formazione vocale e per l’impiego di persone disabili; sviluppo
di servizi basati su tecnologie call-center nei servizi socio sanitari.
[SSSA] Pragma Engineering S.r.l., fornisce servizi di progettazione, sviluppo e realizzazione
di sistemi hardware e software su specifica. Particolare attenzione è posta alla fase iniziale
di diagnosi ed estrazione delle specifiche, che prevede il coinvolgimento diretto delle
funzioni aziendali del committente con la creazione di gruppi di lavoro multidisciplinari
[SSSA] Microtech S.r.l., Progettazione, realizzazione e commercializzazione di dispositivi
medicali in particolare per la chirurgia mininvasiva
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 223
[SSSA] Mint Publishing S.r.l., Progettazione e commercializzazione di CD multimediali su
materie giuridiche.
[SSSA] Aedit S.r.l., Ricerca, sviluppo, trasferimento e promozione di tecnologie ICT nel
settore agro-ambientale. Consulenza e sviluppo di sistemi avanzati di gestione dei dati
integrati con strumenti di monitoraggio ambientale.
[SSSA] VR Media S.r.l., Sistemi multimediali per il mercato di massa. Con un forte
collegamento con la comunità dei grafici e con una lunga esperienza nello sviluppo di
sistemi di realtà virtuale, il gruppo sta lavorando per costruire strumenti ottimizzati e
dispositivi che rendano reale l’avvento della grafica 3D sul web
[SSSA] Evidence S.r.l., Opera nel settore del software per sistemi embedded real-time,
fornendo soluzioni software innovative con un focus particolare sulle piattaforme hardware
multi-core. Esperienza nell’analisi dello scheduling real-time, sistemi operativi, sistemi di
controllo e tecniche di scheduling a multiprocessore. Evidence è una società dinamica, che
vanta collaborazioni con importanti soggetti nei mercati dell’elettronica, delle
telecomunicazioni, dell’automotive e dell’automazione industriale.
[SSSA] Era Endoscopy S.r.l., Progettazione, realizzazione e commercializzazione di
dispositivi medicali innovativi soprattutto per l’endoscopia minimamente invasiva
[SSSA] Robotech S.r.l., Robotica per l’intrattenimento e l’istruzione. Esperienza di
progettazione e sviluppo nell’elettronica, progettazione e sviluppo di software, integrazione
di sistemi robotici, progettazione e sviluppo di sistemi per l’acquisizione e l’elaborazione di
dati sensoriali, progettazione e sviluppo di attrezzature ICT basate sui principali standard
esistenti.
[SSSA] Dedalo Solutions S.r.l., Progettazione per una vita indipendente. Tecnologie per
l’assistenza, sistemi e dispositivi per disabili e anziani.
[SSSA] Henesis S.r.l., Progettazione, realizzazione e commercializzazione di sensor
networks e sistemi percettivi artificiali massivamente paralleli per applicazioni alle interfacce
uomo-macchina ed all’ambiente.
[SSSA]
Fibersens
S.r.l.,
Progettazione,
commercializzazione di sensori in fibra ottica.
[SSSA] Asidev S.r.l., Progettazione e realizzazione sistemi informatici; infrastrutture di rete
e applicazioni per terminali mobili
[SSSA] Fastenica S.r.l., Sensoristica per applicazioni in robotica, biomedicale, automazione
[SSSA] WIN S.r.l., Apparecchiature per la misurazione di parametri fisiologici.
[SSSA] Fabrica136 si occupa di trasferimento tecnologico e innovazione per le Piccole e
industrializzazione,
produzione
e
Medie Imprese. Lavora soprattutto con le aziende metalmeccaniche dell’indotto della
PIAGGIO.
[SSSA] REKNO si occupa di robotica mobile percettiva attraverso lo sviluppo di piattaforme
mobili capaci di rilevare parametri ambientali.
[SSSA] Mnemosine nata dalla volontà di integrare conoscenze umanistiche e tecnologiche
per creare nuovi percorsi didattici e strumenti di conoscenza.
Programma strategico di sviluppo (PSS) 31 gennaio 2012- Pagina 224
[SSSA] ReD-HUB offre servizi di supporto a coordinatori e partner di Progetti di Ricerca EU,
nazionali o regionali, dalla fase di proposta a quella di chiusura del Progetto e
valorizzazione dei risultati conseguiti, nonché durante la fase operativa ordinaria del
Progetto.
[SSSA] Wearable Robotics si occupa di sviluppare robotica indossabile per aumentare ed
amplificare le prestazioni fisiche umane (under construction).
[UNIFI] KTT s.r.l., consulenza e prodotti software in tema di Ricerca Operativa.
[UNIFI] INSONO realizza apparati elettronici per la valutazione, la quantificazione ed il
controllo dei processi industriali, specialmente nell’ambito dell’industria petrolchimica. Il
core business si incentra su flussimetri ad ultrasuoni altamente innovativi, non ancora
presenti sul mercato, capaci di rilevare e quantificare, per via non invasiva, i depositi che si
vengono a generare nelle condotte di processi industriali di varia natura.
[UNIFI] VALMON s.r.l., sistemi informativi statistici di supporto alla valutazione e al
monitoraggio delle politiche di management dei servizi
[UNIFI] Giotto Biotech s.r.l., biotecnologie per la produzione di materiale biologico e nel
campo della biomedicina. Si avvale di competenze su sintesi chimica e risonanza
magnetica, ed offre servizi IT relativi al grid computing per la biologia strutturale.
[UNIPI] ACTA S.r.l, software innovativi volti ad offrire servizi di ingegneria avanzata nei
settori della sicurezza industriale e nucleare.
[UNIPI] ADATEC S.r.l, sensoristica avanzata, microprocessori, DSP di ultima generazione,
protocolli wireless, data base, rapid prototyping.
[UNIPI] NETRESULTS S.r.l, reti di telecomunicazione
[UNIPI] WITECH S.r.l, Tecnologie wireless a larga banda
[UNIPI] MARWAN TECHNOLOGY S.r.l., sorgenti laser e sensoristica
[UNISI] SENSIA S.r.l. Progettazione elettronica di sistemi di sensori e valutazione di
affidabilità, qualità ed analisi dei rischi per componenti e sistemi elettronici applicati anche
nel settore dei trasporti e dell’elettronica di potenza.
[UNISI] VIDITRUST S.r.l. Elaborazione e protezione dell’informazione visiva, con particolare
attenzione rivolta alle tecniche di Information Hiding (e tematiche derivate) applicate ad
immagini digitali (o digitalizzate) e video.
[UNISI] T4ALL S.r.l. Sviluppo di prodotti e servizi di Information and Communication
techologies (ICT) con particolare attenzione ai sistemi di monitoraggio remoto ed
assistenza di persone affette da malattie croniche o disabilità, mediante l’impiego di sensori
e dispositivi wireless.
[UNISI] QUESTIT S.r.l. Sviluppo di tecnologie di Question Answering e più in generale di
tecnologie di analisi automatica del linguaggio naturale.
[UNISI] WAVECOMM S.r.l. Progettazione e realizzazione di antenne per sistemi di
comunicazione wireless e applicazioni speciali (radiometria, telerilevamento, radar), sensori
a radiofrequenza e microonde per rilevazione di distanza, movimento e velocità, sistemi di
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identificazione a radiofrequenza (RFID), sviluppo e realizzazione di software di simulazione
per la predizione della radiazione e propagazione delle onde elettromagnetiche
[UNISI] AGORA’ ICT S.r.l., tecnologie SW e HW per la realizzazione di architetture sicure.
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