tracce del risorgimento nel territorio bresciano il monumento a

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tracce del risorgimento nel territorio bresciano il monumento a
TRACCE DEL RISORGIMENTO NEL TERRITORIO BRESCIANO
IL MONUMENTO A GARIBALDI
Il 13 giugno 1859 Garibaldi entrava trionfalmente a Brescia passando da Porta San Giovanni.
Il popolo lo accoglieva con applausi e grida di felicità perché la città era definitivamente libera
dall’occupazione austriaca.
Il monumento equestre è opera in bronzo del leccese Eugenio Maccagnani (1852-1930), noto
soprattutto per il lavoro all’Altare della Patria di Roma.
Il giorno 8 settembre 1889, alla presenza dello scrittore Giuseppe Cesare Abba, viene inaugurato il
monumento che oggi possiamo vedere all’ingresso di Corso Garibaldi.
Osservando il monumento notiamo:
•la maestosità del cavallo che esalta l’importanza del generale e delle sue valorose imprese
•il poncho, tipico indumento sudamericano, indossato da Garibaldi
• il leone posto sotto la statua, simbolo di Brescia
Il luogo nel quale sorge il monumento equestre è molto cambiato dal 1889: la porta San Giovanni è
stata eliminata e la piazza ha cambiato nome, da porta San Giovanni è diventata Porta Milano, nome
con cui attualmente si identifica il quartiere.
IMMAGINE D’EPOCA
PERCORSO
Partiamo dalla stazione ferroviaria di Brescia
Gira a destra in Via Corsica
Continua in Piazzale della Repubblica
Continua in Via fratelli Ugoni
Gira a destra Piazzale Giuseppe Garibaldi
Arrivo: Piazzale Giuseppe Garibaldi
Distanza: 0,97 Km
Durata: 11 minuti
.
Gli InfoPoint di Brescia sono aperti tutti i giorni dalle 9 alle 13 dalle 13:30 alle 17:30.
Tel.030 2400357
[email protected]
Chanthal, Nicola, Alessandro, Linda, Stefano
III A
MONUMENTO ALLA BELLA ITALIA
Il monumento è in marmo ed è situato in
Piazza della Loggia a Brescia. Dedicato ai
caduti delle Dieci giornate di Brescia, è
opera dell’artista Giovanni Battista
Lombardi che lo realizza nel 1864. Fu
donato alla città da Vittorio Emanuele II.
Sul luogo dove si trova oggi il monumento si
trovava, in origine, la colonna con in cima
il Leone di san Marco, segno del dominio
della Repubblica di Venezia sulla città. Alla
sua base vi si tennero per secoli, le
esecuzioni capitali dei condannati a morte, con gran concorso di pubblico. Demolita nel 1797 dai
rivoluzionari della Repubblica bresciana, lascia uno spazio vuoto, che viene riempito nel 1864
dal nuovo monumento.
La statua viene ideata in pieno clima risorgimentale per commemorare i caduti delle Dieci
giornate di Brescia e l'inaugurazione avviene nel 1864, il nuovo monumento occupa ancora oggi la
stessa posizione nella piazza.
Il monumento presenta un alto basamento1 a pianta quadrata, a sua
volta elevato su una breve scalinata alla base, sui cui lati vi sono
istoriati, a bassorilievo, i fatti salienti dell'insurrezione popolare: dalla
formella2 sul fronte, in senso antiorario, si trovano l'Insurrezione in
piazzetta Tito Speri, il Combattimento a Porta Venezia, la Fucilazione
degli insorti catturati e i Funerali dei caduti. A coronamento si trova
una figura femminile che impersona l'Italia, reggente un grande
stendardo e, nella mano tesa davanti a sé, una corona d'alloro.
Tra il basamento e la statua vi è un basso plinto3 sul quale sono
apposte4 due iscrizioni: quella sul fronte è la dedica al "popolo
insorto contro l'austriaca tirannide", mentre quella sul retro attesta il
dono di Vittorio Emanuele II. Le due laterali recano invece lo
stemma cittadino.
1.Basamento: parte inferiore con funzione portante di un monumento
2.Formella: motivo ornamentale inquadrato in una cornice
3.Plinto: qualsiasi struttura architettonica che abbia funzione di basamento
4.Apposte: collocate
PERCORSO:
Dalla stazione di Brescia, raggiungibile tramite linea ferroviaria Milano-Venezia, Bergamo-Brescia,
Parma-Brescia, Cremona-Brescia, Edolo-Iseo-Brescia, ci si può muovere sia a piedi che con i mezzi
pubblici.
A piedi:
Procedi in direzione est su Viale della Stazione verso Via Romanino Gerolamo
Svolta a sinistra e imbocca Via Romanino Gerolamo
Continua su Contrada del Cavalletto
Continua su Contrada Cavalletto/Via dei Musei
Svolta a destra e imbocca Piazza del Mercato
Svolta tutto a sinistra e imbocca Via Giuseppe Verdi
Continua su Corsetto Sant'Agata
Svolta a destra e imbocca Piazza della Loggia
Metropolitana:
Prendere la metropolitana alla fermata ‘Stazione’ direzione Prealpino e scendere a Vittoria,
proseguire per via XXIV Maggio.
Autobus:
Linea 15, fermata via Cairoli, continuare per via Dante Alighieri e girare a sinistra in Cortiletto
Sant’Angela. Svoltare in via della Loggia.
Aurora, Alessia, Alejna, Sara D., Ilaria III A
SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA
A Desenzano del Garda, precisamente a Rivoltella, sorge la famosa torre panoramica di San
Martino. La torre è alta ben 74 metri e ricorda la battaglia del 24 giugno 1859. La torre venne
costruita tra il 1880 e il 1893 dall' architetto Frizzoni di Bergamo e dagli ingegneri Monterumici e
Cavalieri. Dalla cima della torre è possibile ammirare un bel panorama che spazia dal grande lago
di Garda a tutta la valle del Mincio fino a Valeggio. Sulla sommità della torre è stato installato un
faro che di notte emette una luce tricolore.
LA TORRE DI SAN MARTINO
L'interno della torre si San Martino è decorato con affreschi
che ritraggono episodi risorgimentali. Nella stanza principale
possiamo trovare dei mezzi busti dei patrioti che hanno
combattuto per costruire l'Italia. Nel complesso troviamo
anche il museo storico dove vengono conservati i cimeli di
una delle più sanguinose battaglie della rivoluzione italiana.
Sempre nel bel parco che circonda la Torre di San Martino è
presente un ossario contenente circa 2619 resti umani tra ossa
e teschi di soldati austriaci e italiani.
LA BATTAGLIA
La battaglia fu una delle più sanguinose che si ricordino
nell’ottocento europeo. Scrisse un testimone: “Poiché nella notte
del 24 nessuno provvide a raccogliere feriti, molti dei quali
perirono dissanguati, fra orribili sofferenze, all’alba del giorno
seguente, quella striscia di terreno verdeggiante, presentava uno
spettacolo raccapricciante cosparso di 40.000 corpi, stroncati,
mutilati, doloranti.”
La battaglia finì nel pomeriggio con la vittoria delle truppe franco
piemontesi.
Lo svizzero Jean-Henry Durant colpito dai lamenti dei feriti e
dalla pietà della popolazione iniziò a idealizzare i principi che
portarono alla nascita della Croce Rossa.
.
Federico, Gianluca, Serena, Dario, Camilla Z. III A
PIAZZA TITO SPERI
Tito Speri nacque a Brescia il 2 agosto 1825 e morì condannato a morte il 3 marzo 1853 a BelFiore.
La tomba è nel cimitero monumentale di Brescia.
Il monumento a Tito Speri venne inaugurato il primo settembre 1888.
Oggi nella Piazzetta troviamo, affisse ai muri delle abitazioni, delle lapidi che ricordano i fatti
accaduti e i nomi di coloro che persero la vita.
Il pittore Faustino Joli (1814-1876) fu il 'fotografo' degli avvenimenti delle X giornate di Brescia
perché in varie tele colse l'immediatezza dell'azione degli uomini e della battaglia. In questa pittura
d'olio, conservata nel museo del Risorgimento, è raffigurato l'episodio dello scontro di piazza Tito
Speri nel quale gli insorti sbarrano il passo ai soldati austriaci che scendono dal castello per via
delle Consolazioni.
Marco, Sara R., Comfort III A