Quaglia, una rimonta fantastica

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Quaglia, una rimonta fantastica
Sport
Domenica
11 Agosto 2013
29
Fra le big
EMMA NON SFIGURA
La partenza all’interno dello stadio. Emma segue la compagna
Straneo e le avversarie. Quasi tutte le lascia sfogare, poi le va a
riprendere come si era ripromessa di fare, andando a cogliere un
sesto posto che rappresenta un
risultato veramente straordinario. Un premio per la grandissima
determinazione con la quale
l’atleta di Albaro ha saputo ripartire dopo gravi problemi di salute,
inventandosi una nuova carriera,
di livello assoluto, nella specialità
più dura e impegnativa del programma olimpico
ATLETICA LEGGERA
La genovese artefice di una bellissima prestazione nella maratona dei mondiali che si sono aperti ieri a Mosca
Quaglia, una rimonta fantastica
Tutto secondo i piani, seconda parte di gara straordinaria: il sesto posto è un risultato da ricordare
S
i ha un bel dire che lei aveva tanti ta («spero di entrare nelle prime trenchilometri nelle gambe, che proba- ta», aveva dichiarato) alla prima convobilmente con una corsa di rimonta cazione iridata.
avrebbe recuperato «molti cadaveri»,
Ma al trentesimo chilometro, laddoper ripetere l’espressione da lei usata ve, come indicano i sacri testi, è prenell’ultima intervista al nostro giorna- sente il “muro” cronometrico che spezle. Ma ieri a Mosca Emma Quaglia è en- za i cuori, il cuore della genovese fa
trata nella storia dell’atletica italiana muovere le gambe verso un recupero
con il sesto posto ai mondiali di Mosca che ha del prodigioso: addirittura al
nella maratona.
35° chilometro Emma fa seLa gara è stata seguita con
gnare il parziale di cinque
Scatenata
grande attenzione dagli appchilometri più veloce della gadal 30°
passionati genovesi: qualcuno
ra: 17’05”.
presagiva la gara che avrebbe
Saltano keniane, giapponechilometro
fatto questa formidabile atlesi, tedesche, non lei, non lei, e
ta, capace di sconfiggere anni
Crescendo sembra un sogno ricordare il
fa un tumore, di riprendere
passato giovanile dell’atleta
davvero
con l’atletica ad alto livello, di
cresciuta nell’Atletica Albaro,
emozionante quindi nel Cus con Sergio Lo
passare dai tremila siepi ai
42,195 chilometri capendo
Presti. Il primo svelarsi di una
che, a trent’anni, la sua strada
grinta terribile nel luglio
sarebbe stata quella della maratona.
2002, quando vince il titolo italiano dei
E su un circuito difficile come quello tremila siepi a Viareggio dopo una lotmoscovita al contatto con mostri sacri ta tremenda con Pierangela Baronchelcome la giapponese Fukushi, come li. Poi, fra le immagini indimenticabili,
l’etiope Melkamu, Emma è riuscita a l’arrivo in lacrime alla Mezza Maratona
sfoderare l’arma della rimonta nel fi- di Genova 2009 in 1h13’05”, da sola
nale, la chiave di tante gare vinte da sotto nella pioggia a sconfiggere tristi
nomi simbolo come Orlando Pizzolato, ricordi. Si è forti anche nelle avversità,
Massimo Magnani, Ornella Ferrara.
e lei ne ha superate migliaia trovando
Al 25° chilometro, mentre Valeria nel popolo della corsa affetto,ammiraStraneo battagliava per la vittoria, lei zione, invidia, un caleidoscopio di senera solo diciassettesima….E sarebbe timenti che la sostiene sempre, sia nei
bastato così, per un’esordiente assolu- rettilinei della Valbisagno che nel tra-
PODISMO
CON LA STRANEO CHE FEELING: PIÙ FORTI DEL MALE
Ad un certo punto, durante la gara, Emma Quaglia ha trovato anche il tempo di “dare il
cinque” a Valeria Straneo, la sua compagna che ha conquistato la medaglia d’argento al
termine di una gara emozionante. E’ successo in prossimita di una svolta a U, e la scena
ha fatto il giro del mondo. Fra le due ragazze c’è grande feeling. Non solo per i tanti allenamenti vissuti fianco a fianco, ma anche per vicende personali assai simili. La Straneo
anni fa dovette subire l’asportazione della milza, Emma ha lottato e vinto contro un
tumore. Logico quindi che la seconda classificata al traguardo abbia detto: «Sono tanto
contenta anche per Emma, le voglio un gran bene ed è stato bello "darsi il cinque" in gara.
Ci siamo fatte il tifo a distanza e tutte a due avevamo al polso un braccialetto con il "nodo
della fortuna". Ha portato bene ad entrambe!».Quanto a lei, a Emma, al traguardo poche
ma semplici parole: «E’ uno dei giorni più belli della mia vita».
guardo mitico del “Luzhniki” di Mosca,
proprio dove, trentatré anni fa, Massimo Magnani, suo attuale ct, aveva colto un ottavo posto nella discussa maratona dell’Olimpiade 1980, vinta dall’allora tedesco est Waldemar
Cierpinski, indovinate un po’, con una
gara di rimonta.
La stessa tattica l’ha impostata Emma, a pochi giorni dal compleanno (sarà a ferragosto): al traguardo anche Valeria Straneo, seconda al traguardo,
l’ha abbracciata in una sorta di resurrezione di quella scuola italiana di maratona che per tanti anni aveva latitato. Emma ha scoperto di essere una
maratoneta a Hannover nel 2010 con
2h35’21”; dopo qualche anno è venuta
la decisione sofferta del professionismo agli ordini del tecnico lombardo
Claudio Berardelli. Tanti chilometri,
qualche infortunio, vittorie a go go su
strada e ilo bel quarto posto a Torino
lo scorso novembre con 2h28’15”.
Quella era stata la consapevolezza di
essere una maratoneta di livello mondiale; ieri l’entrata nell’Olimpo.
RISULTATI - 1° Kiplagat (Kenya)
2h25’44”; 2° Straneo (Italia) 2h25’58”;
3° Fukushi (Giappone) 2h27’45”; 4° Kizaki (Giappone) 2h31’28”; 5° Aguilar
(Spagna) 2h32’28”; 6° Quaglia (ItaliaCus Genova) 2h34’16”.
DANILO MAZZONE0
La nostra inchiesta affronta oggi una parte della città ricca di occasioni spesso poco conosciute per fare attività fisica nel verde
Andare di corsa
in Valpolcevera
Tante opportunità
L
L’ALTRA AZZURRA È MEDAGLIA D’ARGENTO
a Val Polcevera sembra il simbolo del traffico, della Genova industriale, della colonizzazione selvaggia delle colline e di tutti gli spazi possibili a scapito di attività non solo sportive, ma anche ricreative o altro.
Eppure esistono percorsi nel verde
Da provare che consentono di evadere dallo
il sentiero smog e dalla confusione della medel Garbo tropoli verso il verde. E non mancano le sorprese.
VERSO IL GARBO. Da via NeTorrazza,
grotto Cambiaso parte una salita
l’imbarazzo che risale la sponda sinistra del
della scelta torrente Garbo verso la località
omonima, nel corso di tre chilometri (scarsi) che salgono tornante dopo tornante sempre più in alto. Si raggiunge
località Garbo, ricca di ombra e con vedute di
una campagna ancora intatta. Da lì si può percorrere un sentiero ricco di saliscendi che por-
ta, nel giro di altri tre chilometri, al paese di Begato, alle pendici del Parco del Righi. E’ un percorso adatto a persone con un minimo di allenamento, ma ne vale la pena. Si corre all’ombra.
VERSO TORRAZZA. Da Piccarello di Sant’Olcese parte una salita asfaltata, ricca di curve, senza pendenze esasperate, che conduce a
Torrazza di Sant’Olcese nel giro di circa quat-
Salita alla Guardia, tanti modi per affrontarla
tro chilometri. Giunti a Torrazza, abbiamo due
possibilità: o pieghiamo a sinistra e percorriamo uno sterrato che porta sulle alture di Molassana (suggestiva via di crinale fra Val Bisagno e Val Polcevera) o andiamo a destra, e ci
colleghiamo con il sentiero di Camporsella,
suggestivo percorso all’ombra dei forti.
VERSO LA GUARDIA. Naturalmente non
può mancare una “capatina” che si rispetti ver-
so il Santuario della Guardia: ci sono due possibilità. O si parte da salita Nostra Signora della Guardia, e si risale su tratti di strada asfaltata verso la vetta del santuario nel giro di otto
chilometri adatti ovviamente ai più allenati, oppure si raggiunge località la Gaiazza di Ceranesi e si percorre la suggestiva strada della gara, che in parte ricalca l’antica guidovia. Si tratta di circa sei chilometri nel verde.
VILLA SERRA. Esistono molti sentieri e percorsi nel verde della Villa Serra di Manesseno, che
sono stati recentemente ristrutturati e fanno di tale località un’area parco di grande fascino. Si può
correre in tutta tranquillità. Sono percorsi sterrati, adatti anche ai principianti e ai meno allenati.
Indicati anche per una gita fuori porta.
CORONATA E DINTORNI. Da Borzoli, non
lontano dal campo di calcio della Sestrese, si
dipartono molti itinerari pianeggianti o leggermente ondulati che vanno verso Coronata e
dintorni.Sono itinerari lontani dal traffico, con
belle visioni sulla Val Polcevera. Da Borzoli parte anche la salita a zig zag verso Scarpino, una
ascesa asfaltata che consente una vera e propria “avventura in salita” verso una frazione
della Val Polcevera davvero panoramica.
[d.m.]