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XI° ISTITUTO COMPRENSIVO “VIVALDI”
PADOVA
con il contributo del Consiglio di Quartiere 5 Sud Ovest
RINGRAZIAMENTI
Si ringraziano per il generoso contributo apportato:
Il Dirigente dell’XI Istituto Comprensivo Antonio Vivaldi di Padova – Dott.
Francesco Arnau
Gli Insegnanti, i bambini, i ragazzi della Scuola dell’Infanzia Carlo Collodi,
delle Scuole Primarie Diego Valeri, Francesca Randi, Vittorino Zanibon,
della Scuola Secondaria di Primo Grado Antonio Vivaldi (Via Moro), del
CTP Diego Valeri dell’XI Istituto Comprensivo Antonio Vivaldi che hanno
partecipato al Concorso di Poesia Francesca Randi
Il Presidente Rodolfo Vettorello, la Giuria tutta (Caterina Arcaro Franch,
Bruna Coscia, Ferruccio Cremaschi, Giulia Dellaqueva, Cinzia Ferranti,
Maria Pia Invidiato, Marta Paccagnella, Francesco Pavan, Luisa
Pegoraro, Maria Virgillito, David Tolin) e la Commissione Biblioteca
dell’XI Istituto Comprensivo ( Barbara Paradiso, Valeria Bonvicini,
Gloriana Zanin, Anna Maria Carbonaro, Cristiana Gennaro, Paola Giro,
Lisa Marton, Maria Gabriella Sardena)
L’illustratrice Manuela Fasan
Assessorato alle Politiche Scolastiche e Educative
Il Consiglio di Quartiere 5 Sud – Ovest di Padova nelle persone del
Presidente Francesco Pavan, della Segretaria Elisa Gheno, Antonella
Fondi, Mauro Bellamio (ideazione, impostazione grafica,impaging)
La Casa Editrice Kite di Piazzola sul Brenta – Padova nella persona di
Caterina Arcaro Franch
La Casa Editrice Junior di Bergamo nella persona di Ferruccio Cremaschi
La Libreria Pel di Carota di Padova nelle persone di Maurizio Citran,
Arianna Tolin, David Tolin
CESP (Centro Studi per la Scuola Pubblica) di Padova
Le Insegnanti Responsabili del II Concorso di Poesia Francesca Randi
Elvia Cazzaro, Monica Serena)
II° CONCORSO DI POESIA
“FRANCESCA RANDI”
Anno Scolastico 2011 - 2012
Con il contributo del
Consiglio di Quartiere 5 Sud - Ovest
"Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia
legalo con l'intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati
e tua madre diventerà una pianta
che ti coprirà con le sue foglie.
Fa delle tue mani due bianche colombe
che portino la pace ovunque
e l'ordine delle cose.
Ma prima di imparare a scrivere
guardati nell'acqua del sentimento"
Alda Merini
SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO DI POESIA
“FRANCESCA RANDI”
Il Premio di poesia “Francesca Randi”, partito in sordina l’anno scolastico scorso,
seppur fortemente sostenuto dalla volontà e dalla ideazione creativa delle
insegnanti Elvia Cazzaro e Monica Serena, è giunto alla sua 2^ edizione.
La rassegna attuale si caratterizza per il forte nesso di relazione con il filo
conduttore del Piano dell’Offerta Formativa 2011/2012. Esso si incentra
quest’anno sullo studio e lo scandaglio, ad opera dei bambini, di alcune
caratteristiche storiche, culturali, religiose, artistiche e civiche della città di
Padova.
Sono, pertanto, particolarmente grato ai docenti per l’adesione incondizionata,
che anche per la presente edizione, hanno voluto fornire, marcando in modo
netto la relazione tra progetti didattici e programmi di studio: un Piano
dell’Offerta Formativa coerente, organico e innovativo nella sua
caratterizzazione strutturale, in controtendenza con le sempre più esigue risorse
finanziarie necessarie alla realizzazione di iniziative così rilevanti. Le 39 poesie
selezionate su le 281 prodotte e vagliate dalla giuria sono la degna sintesi di un
lavoro svolto in perfetta sintonia tra bambini e docenti. Elemento che rientra
nella migliore tradizione didattica della scuola italiana. Le numerose
composizioni poetiche incluse in questa antologia evidenziano un lavoro
prezioso derivante dalla sagacia metodologica e didattica dei docenti del nostro
Istituto.
Mi corre l’obbligo infine di ringraziare la nutrita e qualificata giuria che ad
incominciare dal Presidente Rodolfo Vettorello – rende il Premio ancora più
prestigioso.
Questa edizione non sarebbe giunta a conclusione senza l’incoraggiamento ed il
sostegno economico ed organizzativo del Consiglio di Quartiere 5 Sud-Ovest,
nella persona del suo Presidente dott. Francesco Pavan che, in questa, come in
altre circostanze, fornisce all’ XI Istituto “Vivaldi” i mezzi finanziari ed
organizzativi per la realizzazione delle tante iniziative che anche quest’anno
sono state messe in cantiere per lo svolgimento del POF.
Dott. Francesco ARNAU – Dir. Scolastico XI Ist.Compr.” Vivaldi ”
II CONCORSO DI POESIA FRANCESCA RANDI
Devo confessare di non essermi mai soffermato più di qualche
momento sulla Poesia Infantile anzi nutrivo perfino una certa diffidenza
sulle possibilità espressive dell’infanzia relativamente a questa modalità.
E questo perché ho sempre considerato che, a differenza di altre forme di
espressione più immediate e istintive, come il disegno e anche la musica,
la poesia avesse bisogno di una elaborazione intellettuale fuori dalle
possibilità di una mente istintiva come quella di un fanciullo.
Mi confortavo in questa opinione pensando che sono esistiti geni precoci
come Mozart per la musica e come Giotto per il disegno a fronte di una
mancanza di eccellenze infantili nella poesia.
Questo ho pensato a lungo fino a che la prova dei fatti mi ha fatto capire
che ero fuori strada.
Ho ricevuto dalle parole di bambini la stessa e forse anche maggiore
emozione che ho avuto dai versi di tanti grandi e grandissimi poeti.
Non si tratta certo di istituire dei confronti e di teorizzare il valore
superiore dell’immediatezza rispetto alla perfezione formale della più
bella ed alta poesia.
Si tratta invece di rivendicare alla poesia differenti e possibili livelli di
comunicazione.
Per onestà intellettuale devo affermare che la poesia, almeno secondo
alcune consolidate opinioni e mia, è fatta per metà di contenuti e per
metà di forma e che la forma della poesia non è un valore aggiunto
facoltativo o meno ma la forma nella poesia è essa stessa contenuto e qui
ovviamente si entra in un piano che escluderebbe e lascerebbe fuori
dall’uscio tanta di quella che chiamiamo poesia di getto, istintiva,
ermetica, rozza anche ma comunicativa.
A fianco di questo tipo di opinione bisogna, sempre per onestà,
ammettere che esistono anche altri piani di lettura.
Faccio ancora una piccola digressione. In gioventù è capitato anche a me
come a qualcuno di importante, e parlo di Alberto Moravia, di fare
un incontro sconvolgente ma fondamentale. Mentre a scuola si
leggevano i soliti classici, che ora amo immensamente ma che allora,
per l’imposizione scolastica, mi erano ostici, a quei tempi, su una
bancarella ho fatto l’incontro casuale con una piccola raccolta di poesie,
“Une saison en Enfer” di Rimbaud.
Un poeta maledetto che sconvolgeva allora come anche ora tutti i
canoni della poesia e che veniva a mettere in discussione le mie sicurezze
sull’argomento.
L’ho letto e riletto all’infinito e ne sono rimasto affascinato pur non
capendo assolutamente nulla. Torno a rileggerlo anche ora e continuo a
non capire ma ad essere affascinato e non è soggezione intellettuale. Che
cosa ho ricavato da questo incontro?
Penso di poter dire, alla luce di questa fascinazione di Rimbaud, che la
poesia vera è disponibile in almeno due confezioni differenti, c’è la poesia
che si apprezza perché la si “comprende” e c’è la poesia che si ama perché
la si “sente”.
La poesia infantile va apprezzata nella sua confezione da “sentire” e cioè
senza troppe remore quanto alla forma e alla aderenza alle regole della
composizione e della metrica, che le sono sempre estranee a meno di una
educazione specifica che non mi pare mai impartita.
Le sovrastrutture intellettuali e tecniche arriveranno se sarà il caso, per
ora non hanno alcuna importanza perché gli obiettivi di chi incoraggia
l’espressione poetica dell’infanzia devono essere totalmente diversi.
Quello che deve venire da questo progetto poetico è di appassionare alla
poesia il maggior numero possibile di ragazzi. Ragazzi che forse
scriveranno in futuro o forse non scriveranno per niente ma che non
saranno spaventati da una raccolta di versi e che forse potranno tenere
sul comodino una silloge di Montale o di Luzi da aprire nei momenti di
solitudine o prima di dormire per aprire la mente a un altro modo di
sognare.
Rodolfo Vettorello – Presidente di giuria
PRIMO CICLO
SCUOLA DELL’INFANZIA
(Alunni di 5 anni)
SCUOLA PRIMARIA
Alunni delle classi 1a e 2a
A SPASSO PER IL MIO QUARTIERE
Poesia Collettiva - Bambini di 5 anni
Scuola dell’Infanzia Carlo Collodi
LA MIA CITTA’ IN RIME
Testo collettivo – classe 1°A
Scuola Primaria Diego Valeri
Oggi è una bella giornata,
insieme agli amici e le maestre
vado in passeggiata.
Cammino per le strade del quartiere Savonarola,
dove si trova la mia casa e la mia scuola.
Sono stato fortunato,
il postino per primo ho incontrato
e con la mano l’ho salutato.
Ho visto poi la farmacia
dove con la nonna va Maria
a comperare la medicina
per curare la pancina.
Più lontano c’è la pescheria
dove si comprano le sardine
che piacciono tanto ai bambini e alle bambine.
In via Siracusa c’è l’edicola
dove vendono le figurine e il giornale
che Paolo mette ogni giorno sullo scaffale.
Infine c’è il supermercato che è sempre molto colorato.
Con la mamma ho comperato: mortadella, cioccolato,
spaccatine e schiacciatine, aranciata e marmellata
per fare una buona crostata.
Velocemente il tempo è passato
e a scuola felice sono tornato.
Della bella passeggiata abbiamo parlato
e un bel disegno abbiamo colorato,
tutto per ricordare e mai dimenticare!
CITTA’ = BABA’
QUARTIERE = SAPERE
CUORE = LIQUORE
MAPPA = PAPPA
PIAZZE = GRAZIE
PORTICI = QUATTORDICI
LEONI = BACIONI
PRATO = GELATO
BACCHIGLIONE = POLTRONE
PALAZZO = MARZO
5
LE COSE CHE FANNO LA MIA CITTA’
Poesia collettiva – Classe 1°B
Scuola Primaria Diego Valeri
Un grande prato rotondo
con tante statue intorno;
un Santo tanto adorato
che attira persone da ogni stato;
una famosa Università
dove anch’io andrò un giorno che verrà;
il centro commerciale Le Brentelle
dove comperare tante cose belle;
i giochi dell’Ikea
dove andarci è sempre una bella idea;
la piazza Toselli del mio quartiere
dove ci passo tutte le sere;
ma soprattutto la scuola Valeri
dove ci sono i miei amici più veri;
ecco qua…
questa per me è Padova,
la mia bella città!
UN GIORNO IN CITTA’
Poesia collettiva – Classe 1°B
Scuola Primaria Francesca Randi
E’ mattina.
Nella città illuminata dal sole
minuscole palle di fuoco
come piume
incendiano un puzzle di cemento.
E’ mezzogiorno.
Nastri di luce sciolgono l’asfalto
e riscaldano in alto
i terrazzi, i tetti, i camini,
gli uccellini e i gattini.
E’ sera.
Il parapiglia generale va a dormire.
La città è buia e scura:
nella notte fonda,
un semaforo dorme
e il buio lo circonda.
6
FIORI IN CITTA’
Silvia Dall’Ermellina, Irene Ferlini, Emilio Carrella
Kristel Harizaj, Laura Salmaso
- Classe 1°A
Scuola Primaria Francesca Randi
Ho voglia di fiori,
il negozio sotto casa ne è pieno.
Ma il prato dov’è?
CITTA’
Poesia collettiva – Classe 2°
Scuola Primaria Francesca Randi
La città, eccola qua:
mille luci e tanta civiltà.
Tante case di qua e di là,
esci di casa e fai incontri speciali
con chi non si sa.
E’ bello il profumo del pane fresco
e dal panificio più non esco.
Vorrei giocare nel parco e in campetto
con i miei amici, a calcetto.
Vorrei giocare al sicuro in bicicletta
tutto tranquillo e senza fretta.
Questa sarebbe la città perfetta.
LA CITTA’
Noemi Gargiulo – Classe 2°
Scuola Primaria Diego Valeri
Sei come una caramella gigante
incartata di mille colori,
piena di feston
che se ne vola via.
LA BEFANA VA IN CITTA’
Poesia collettiva – Classe 2°A
Scuola Primaria Vittorino Zanibon
C’è una vecchina molto strana
che si chiama Befana.
Il 6 gennaio ha un gran daffare
Perché su ogni tetto deve volare.
Edizione del mattino:
Padova… la Befana è già in cammino,
sulla scopa vola in groppa
con un sacco che trabocca
per lanciare dai camini
tanti dolci ai bambini.
Edizione della notte:
Padova… cari bimbi buonanotte
La Befana meno male
è riuscita ad atterrare,
su di un tetto qui vicino
è inciampata sul camino
e con grande ruzzolon
è finita giù alla Zanibon.
A vedere tanti lavoretti
di quei bravi bambinetti
con un sorrisetto
ha pensato ad uno scherzetto.
E così con tanta cautela
alla maestra Emanuela
per la classe seconda
ha lasciato una grande rima
che è già andata in onda.
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SECONDO CICLO
SCUOLA PRIMARIA
Alunni delle classi 3a – 4a- 5a
8
LA CITTA’ SCURA
Anita Salerno – Classe 3°A
Scuola Primaria Francesca Randi
Notte in città,
i palazzi tutti scuri,
la luna e le stelle
tutti stanchi,
dormivano
in mezzo alle nuvole.
SALVIAMO LA CITTA’
Edmund Dasca, Mattia Tombolini, Alice Dal Checco
Classe 3°A
Scuola Primaria Vittorino Zanibon
Apro la finestra e di grigio puzzolente
mi sorprende un velo mega-extra-fetente.
Pedalo forsennato sulla bici
e rischio sette vite e due amici.
Passeggio lungo gli argini dei fiumi,
cartacce, plastica, sporcizia e vedo vecchi tubi.
Mi avvicino ad un fiore solitario
perché vorrei farlo annusare a Mario
ma la speranza rimane delusa:
“Non sa di niente!” Mario mi accusa.
Accidenti, perbacco e cavolini
sarebbe questa la città a misura di bambini?
Presto, qualcosa dobbiam fare
in classe ci hanno spiegato da dove cominciare:
spegniam la luce ogni volta che non serve.
Attenti all’acqua… la coscienza forte si sente!
E’ un elemento troppo prezioso:
sprecarne tanta risulta rischioso.
Se si può, risparmiamo la benzina:
lasciamo a casa l’automobilina!
A piedi o in bici è sempre meglio:
c’è l’esercizio, rimango in forma e son più sveglio!
Padova sarà più bella senza gas tossici e rumori
ma con verde, alberi e colori.
Una Padova più sana e risparmiosa
ragazzi, sarà davvero un’altra cosa!
9
ADORO LA MIA CITTA’
Mariasole Canton– Classe 3°B
Scuola Primaria Vittorino Zanibon
Io e la mia città:
gli alberi
dove si pensa e si riflette all’ombra di una chioma maestosa
che sembra una corona.
Il fiume
che scorre ancora addormentato
dopo il lungo sonno invernale
e ora finalmente si è svegliato.
Il sole
che al tramonto
sembra una rosa vellutata,
la luna e le stelle
che illuminano le strade e i vicoli.
Le farfalle
che volano libere nei prati.
Il vento
che trasporta le emozioni e le fa diventare parole.
Ed è per tutto questo che adoro la mia città!
PADOVA, UNA CITTA’ MAGICA
Kelly Omoigui, Mario Zeus Van Gastel, Alberto Alberighi,
Filippo Zanin – Classe 3°A
Scuola Primaria Diego Valeri
Padova è una città magica, come una dolce melodia,
che quando la vedi non vuoi più andar via.
Nella Cappella degli Scrovegni
ci sono tanti disegni
se ne vedono sopra e sotto
li ha dipinti tutti Giotto.
Nel Caffè Pedrocchi la gente è felice e contenta
perché beve caffè alla menta
con fuori la tormenta.
La Piazza dei Signori
è come un giardino senza verde, senza fiori,
pieno di bancarelle e di motori.
I leoni del Pedrocchi
lo difendono con i loro otto occhi.
Il Duomo
accoglie ogni uomo:
visita il Battistero
te lo consiglio da amico sincero.
Il Palazzo della Ragione
“sotto sotto” si chiama Salone;
rovesciato, sembra un gran battellone.
Dentro il Santo
c’è il suo manto.
Nel prato della Valle
arrivano turisti come sciami di farfalle;
vedo già una bambina
che corre felice verso Santa Giustina.
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IO E LA MIA CITTA’
Momo Carretta – Classe 3°B
Scuola Primaria Diego Valeri
Io non ho solo Padova:
sotto sotto nel mio cuore
ho un’altra città.
In un altro continente
a forma di cuore:
nel Corno d’Africa
si chiama Gibuti.
Gibuti è una bella città
ha un bel mare verde
come uno smeraldo
e c’è anche un’isoletta.
Non lo scorderò mai
perché lì sono nato.
OPERA COLLETTIVA
Classe 3°B
Scuola Primaria Diego Valeri
Un acrostico sulla città di Padova
Padova
Accogliente
Dolce
Offri
Volentieri
Amicizia
Un mesostico
apPaiono
personAggi
adDdormentati nei
mOnumenti
mentre Vago
a PAdova
11
Riccardo Schiavon – Classe 3°B
Scuola Primaria Francesca Randi
La cinta muraria
abbraccia
il cuore antico
di Padova,
la mia città.
Luigi Ettore Sambugaro – Classe 3°B
Scuola Primaria Francesca Randi
Voglio camminare
nel cuore di Padova
per ammirare il suo passato
per vedere ciò che è stato.
GRANDE MAGIA
Cesare Orsotti, Pietro De Cossut Agodi , Luigi Ettore
Sambugaro ,Chiara Corazza– Classe 3°B
Scuola Primaria Francesca Randi
Albeggia.
La città è avvolta dal silenzio.
Cade soffice la neve
sugli alberi rinsecchiti.
Tutto è candido.
LA CITTA’ D’ORO E D’ARGENTO
Giada Sardi – Classe 4°A
Scuola Primaria Francesca Randi
Quando il cielo
si tinge di rosso,
guardo fuori dalla finestra
e vedo la mia città
d’oro e d’argento
alle luci del tramonto,
e quando la notte
scende lieve
sono ancora là
a guardare
la mia bella città.
LA CITTA’ BLU
Alessia Capuano – Classe 4°A
Scuola Primaria Francesca Randi
Ho visto una città blu
dove il mattino brilla di più,
dove il mattino è pieno di galaverna,
dove i mari sono pieni di pesci
e la pace governa.
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PADOVA
Alessandro Bovo – Classe 4°B
Scuola Primaria Francesca Randi
ACCAREZZARE LA CITTA’
Rachele Giunta – Classe 4°A
Scuola Primaria Vittorino Zanibon
Com’è bella Padova
Prato della Valle, la Specola, piazze, mercati…
Ma come è cambiata la città
negozi di là, negozi di qua
gente a destra, gente a sinistra
gente arrabbiata gente triste
gente che non dice niente.
Ma la sua anima dov’è?
Ti tocco quando correndo
accarezzo l’erba dei parchi.
Ti tocco quando sento
l’aria che mi accarezza.
Ti tocco quando passeggiando
in centro rivivo l’antichità.
LE COSE CHE AMO FARE A PADOVA
Elia Gazzola – Classe 4°
Scuola Primaria Diego Valeri
Pescare a fianco del ponte nuovo sul Bacchiglione.
Ascoltare gli uccelli che cinguettano sugli alberi.
Descrivere nella mia mente il pesce che vorrei prendere.
Osservare la superficie dell’acqua per scoprire qualche movimento
Vedere il galleggiante che si immerge.
Aiutarmi a tirare su il pesce.
LA MIA CITTA’
Ashley Castillo – 4°A
Scuola Primaria Vittorino Zanibon
Catturo i tuoi sogni città
pulizia,
bellezza,
rispetto,
verde,
arte e amore,
allegria e sincerità,
pazienza,
simpatia,
e poi li custodisco nel mio cuore e li terrò
come il segreto più profondo tra noi due.
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SOGNI
Matteo Gallo – Classe 4°A
Scuola Primaria Vittorino Zanibon
CARNEVALE A PADOVA
Giorgio Lucca – Classe 5°C
Scuola Primaria Vittorino Zanibon
Sogno una città dove i palazzi
si trasformano in alberi,
dove le macchine si tramutano
in carrozze trainate dai cavalli,
dove le strade diventano prati.
E’ febbraio
a Padova
in centro
si respira
aria di festa.
I bambini
ridono
nel traffico
della giornata
come dei raggi di sole
che penetrano
le nuvole.
Per le strade
piccoli petali
di fiori
rallegrano
la banalità
del giorno
dando
calore
ai cuori.
Sono di colori
caldi
o freddi;
che importa,
a Padova
siamo felici.
TUTTO QUESTO E’ LA MIA CITTA’
Alessandro Carraro – 4°B
Scuola Primaria Vittorino Zanibon
Vado in bicicletta fermandomi in un parco
e mi avvolgo di un mantello verde;
cammino in centro
e mi sento protetto dalle antiche mura;
correndo sull’argine percorro
le vene della città,
e sospiro
“tutto questo è la mia città!”
ALBERO DI CITTA’
Alessandro Carraro –Classe 4°B
Scuola Primaria Vittorino Zanibon
L’albero di città
sogna la libertà e l’immortalità
di una goccia d’acqua.
14
IL GELO DI PADOVA
Matteo Filippi – Classe 5°C
Scuola Primaria Vittorino Zanibon
LA MIA CITTA’
Luca Guarnieri – Classe 5°A
Scuola Primaria Diego Valeri
Padova sottozero, il Veneto ghiacciato
fa un freddo polare
l’inverno è tornato!
Amo la mia città
le sue bellezze, la sua tranquillità.
Amo passeggiare per le vie del centro,
di giorno e quando il sole è spento.
Salgo sul tram e arrivo al Santo
una chiesa che è un vero incanto,
piena di marmi, affreschi e statue:
è un vero splendore d’inverno e d’estate.
E l’Orto Botanico
che di piante ne ha una vasta varietà,
è un vero splendore
con alberi e fiori di ogni colore.
Del Prato della Valle ora vi voglio parlare
perché è una piazza davvero speciale.
Al sabato mattina al grido “mandarini”
le signore accorrono con i loro cestini;
i bambini sfrecciano sui pattini a rotelle
che sembrano veloci come gazzelle
e d’estate i fuochi d’artificio
illuminano a giorno
le statue tutt’intorno.
San Giuseppe si chiama il mio quartiere
che è, e spero sempre sarà,
un quartiere di profonda tranquillità.
Vicino alla mia casa ci sono i giardini,
luogo di gioco per tutti noi bambini.
C’è un gelo tagliente
Prato della Valle è una distesa imbiancata
dell’autunno non rimane niente.
Tutto gelato è il Bacchiglione
e la gente per ripararsi,
mette il maglione.
Il vento soffia lieve
un alito mozzafiato,
avremo ancora neve!
Anche le cupole del Santo
hanno i brividi
e aspettano il calore di un canto.
15
LA MIA CITTA’
Marcello Russo – Classe 5°A
Scuola Primaria Diego Valeri
Circondata da campi che ne delimitano le estremità
ecco si staglia la mia città.
Con le sue piazze, musei e monumenti offre per tutti divertimenti;
e per chi a casa non vuole stare
il centro storico può visitare.
Per chi invece di montagna è appassionato,
può andar su quei colli che anch’io ho sempre amato.
E finché il mio cuore un battito farà
da qui andarsene non vorrà.
L’ORTO BOTANICO
Vivian Iroanya – Classe 5° B
Scuola Primaria Diego Valeri
Nell’Orto Botanico della mia città
ci sono piante e fiori in gran quantità.
Alcuni esistevano nell’antichità
dicono gli scienziati dell’università.
Le piante carnivore senza pietà
catturano gli insetti con rapidità.
L’Orto Botanico della mia città
lo vado a visitare con molta curiosità
IO E LA MIA CITTA’
Luca Carabetta – Classe 5a B
Scuola Primaria Diego Valeri
Il mio quartiere è Montà
e ci gioco con felicità:
per grandi e bambini
c’è il Parco degli Alpini.
Il mio quartiere è Montà
e ci sono giochi a volontà:
per questo rimango qua.
Il mio quartiere è Montà
e c’è gente di ogni nazionalità.
Il mio quartiere è Montà
ed è vicino al centro città.
Il mio quartiere è Montà
e mi piace stare qua.
L’ASTRATTO IN CITTA’
Agata Fall Fatou – Classe 5a
Scuola Primaria Francesca Randi
Il silenzio mi avvolge in un’ombra di nebbia,
tutto è nero,
tutto è dubbio,
una piccola scia di luce scorre veloce nel cielo grigiato,
chiudo gli occhi,
e tutto quel che tocco si colora di immaginazione.
Di colpo mi trovo nel colore.
Portici gialli come tante nuvole,
altri come occhi a mandorla.
Le mura sospirano nel passato,
persone d’altri tempi passeggiano in riva al fiume
lieti, contemplano la vita.
16
Nizar Fatnassi
Classe 5a
Scuola Primaria Francesca Randi
Io cammino tra quelle statue di pietra
che ci riportano nel passato duemila anni fa.
Le piazze brulicanti di persone
nei prati verdi nasce la vita
ciottoli grigi come angeli impietriti.
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IL MATTINO DI PADOVA
Alvise Danieli – Classe 2°A
Scuola Secondaria di Primo Grado Antonio Vivaldi
Scuola Secondaria di 1° Grado
C.T.P.(Centro Territoriale Permanente)
Un pallido bagliore,
evaso dalla notte,
s’intrufola tra le fessure,
ravvivando le strade scure.
I tacchi delle gran signore
sono galletti canterini,
una voce irrompe nella quiete,
son sbadigli mattutini.
Padova è sveglia,
il vento sospira,
il cielo celeste,
la città viva.
18
C’E’ UN POSTO ANCHE PER ME
Camilla Beghin – Classe 2°A –
Scuola Secondaria di Primo Grado Antonio Vivaldi
E’ un fiume di cuori
che battono all’unisono
e convergono in un mare di pietra.
Oltre la cappa di nubi
e la coltre di smog
ci sono i più bei ricordi.
Cammino e passo dopo passo
la mia solitudine accoglie la luce tetra
riflessa sull’acqua della Riviera.
MADRE CINA
Hu Yongjn (Matteo) – Gruppo B
Scuola Secondaria di Primo Grado C.T.P. Diego Valeri
Quando ero piccolo
giocavo sempre vicino al vicolo
davanti al grande occhio tuo.
Non mi abbandonasti mai
anche se molto sbagliai
perché sono sempre figlio tuo.
Oggi che sono da te lontano
sento sulla spalla la tua mano.
E l’amor del cuor tuo.
Padova è come un gatto:
vigile e armonioso, con gli occhi verdi.
Ma, come il petrolio, nero e cupo,
sempre pronto a graffiare.
E’ capace di regalarti libertà,
rinchiusa fra le sue mura.
Provi per lei i primi sentimenti
di un primo amore
alle elementari
E’ il luogo adatto
per il mio cuore triste
in cerca di sogni.
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GALATI, UNA PICCOLA CITTA’ SUL DANUBIO
Stefana Cazacu - Gruppo A
Scuola Secondaria di Primo Grado C.T.P. Diego Valeri
Galati è la mia città natale:
da noi ogni festa
sembra carnevale!
Il Danubio in primavera è uno splendore verso sera.
Si passeggia mano nella mano,
non ci vado da un anno!
Alle mie amiche ho detto che sono via: ora sono lontano da casa mia.
Ma per Galati provo un sentimento profondo:
per me è la città più meravigliosa del mondo!
La porto sempre nel cuore
e la saluto con amore!
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