Una povertà non trascurabile - Settimanale della diocesi di Vittorio

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Una povertà non trascurabile - Settimanale della diocesi di Vittorio
2
Periscopio
Mondo
Alle primarie del centrosinistra
votano in 4 milioni.A Prodi il 74%
Contro le più ottimistiche previsioni degli esponenti dei partiti di centrosinistra, sono stati 4 milioni e 311
mila gli italiani che si sono recati a
votare alle elezioni primarie di domenica 16, sottoponendosi a lunghe
file e versando almeno un euro di
contributo ciascuno. Il professor Romano Prodi ha raccolto il 74,1% dei
Romano Prodi
consensi, precedendo Fausto Bertinotti (14,7%), e a seguire Mastella
(4,6%), Di Pietro (3,3%), Pecoraro Scanio (2,2%), Scalfarotto (0,6%) e Panzino (0,5%).
Alla Camera in Germania
un terzo di deputati donne
Al Bundestag (Camera Bassa) tedesco, eletto 30 giorni fa, il 31,8% dei deputati sono donne, l’età media dei
parlamentari è di 49,3 anni, il più anziano (Otto Schily)
ha 73 anni, e quello più giovane (Anna Luehrmann)
ha 22 anni. La percentuale di deputati donne è sceso
(di poco), come il numero dei deputati giovani: solo
15 deputati hanno meno di 30 anni.
È morto Iakovlev, teorico
della Glasnost di Gorbaciov
A 82 anni è morto a Mosca Aleksandr
Iakovlev, ricordato come l’ideologo della Glasnost (trasparenza) negli anni dell’Unione Sovietica di Mikhail Gorbaciov.
Calano gli omicidi in Usa
aumentano invece gli stupri
Secondo l’Fbi, per la prima volta in 5 anni nel 2004 sono diminuiti gli omicidi: sono stati 16 mila 137, circa
350 in meno rispetto al 2003. Aumentano invece le violenze sessuali, che sono cresciute nel corso di tre degli ultimi quattro anni. Nel 2004 ne sono stati denunciati quasi 95 mila, con un aumento dello 0,8%.
Islanda paese meno corrotto
Italia al quarantesimo posto
Uno studio condotto su 159 Paesi dall’organizzazione
internazionale Trasparency International, afferma che
nel mondo l’Islanda è il Paese meno corrotto, mentre
l’Italia migliora la sua situazione rispetto al 2004 passando dal 42º al 40º posto. Bangladesh e Ciad sarebbero all’ultimo posto. Lo studio mira soprattutto a individuare il livello di corruzione presente nel settore pubblico.
É morto don
Armando Zanardo
Mentre andiamo in stampa, riceviamo la notizia della morte di don Armando Zanardo, avvenuta alle ore 14.30 di mercoledì 19 ottobre. Don Zanardo era nato a Susegana nel
1922, era stato ordinato in Cattedrale nel 1945 ed era arciprete
di Gaiarine dal 1966. I funerali vengono celebrati venerdì 21 alle
15 a Gaiarine, nel cui cimitero verrà sepolto.
e
L’AZ iON
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
(Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg.
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ABBONAMENTI 2005:
Annuale (50 numeri) 40
Semestrale 22
Sostenitore 80
IL POVERO BUSSA IN
U
n’indagine nelle parrocchie
della diocesi di Vittorio Veneto fotografa la povertà tra
di noi, indicandone tipologie e caratteristiche.
La canonica risulta essere ancora,
sempre, un luogo dove i poveri si rivolgono per chiedere aiuto. Così il parroco, e con lui la Caritas parrocchiale e
l’intera comunità, svolgono un ruolo
doppiamente importante. Da un lato
sono un “osservatorio” speciale sulle pro-
blematiche economiche e sui cambiamenti sociali in atto. Dall’altro hanno
il privilegio dell’incontro sistematico con
i poveri, gli ultimi. È la sfida di vivere
fino in fondo l’insegnamento del Vangelo, al tempo stesso contribuendo in modo prezioso a rendere migliore, più umana la società in cui viviamo, ma anche stimolando istituzioni e servizi ad adeguarsi – come insegnava l’indimenticato sindaco di Firenze Giorgio La Pira – alle attese della povera gente. (FP)
Una ricerca su
povertà e disagio
in diocesi visti
dalle parrocchie.
Le famiglie povere
sono il 5,3 %
L’analisi del sociologo Alessandro Castegnaro
Una povertà
non trascurabile
L’
indagine condotta
consultando i parroci e i gruppi parrocchiali ha coinvolto 89 parrocchie che coprono un’area
equivalente al 70% della
diocesi su cui vivono 226
mila persone.
I dati raccolti, considerati nel loro insieme, tendono a delineare un quadro della diocesi di Vittorio Veneto in cui la presenza della povertà assume una consistenza non
trascurabile, anche se tipica di una regione come il
Veneto e in generale del
Nord Italia.
I parroci e i gruppi caritativi hanno stimato una
incidenza delle famiglie in
povertà sul totale delle famiglie pari al 5,3%. Si tratta di una valutazione sostanzialmente convergente con quelle proposte dall’Istat per il 2004, pari al
4,6% (con un campo di oscillazione compreso tra il
3,5 e il 5,7%) e leggermente più bassa di quella rilevata in un’analoga indagine svolta nella vicina diocesi di Concordia-Pordenone un anno prima.
Le parrocchie rilevano
tuttavia un aumento della
povertà negli ultimi anni,
sia per quanto riguarda gli
immigrati che per quanto
riguarda gli italiani. Così
non era stato un anno prima nell’analoga indagine
condotta nella diocesi vicina.
Il fatto che la diffusione
della povertà non sia trascurabile trova conferma
nel numero elevato di perQuesto settimanale
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e
L’AZiON
Primo Piano
Domenica 23 ottobre 2005
Chiuso in redazione
il 19.10.2005 alle ore 18.30
Il sociologo Alessandro Castegnaro
sone che si presentano
nelle parrocchie manifestando problemi di carattere economico. Nell’arco
di due mesi si stima che si
siano presentate quasi cinque persone ogni mille abitanti.
La diffusione della povertà risente della forte
connotazione immigratoria ormai assunta dal territorio diocesano. Non solo la situazione degli immigrati sembra in via di
peggioramento, ma le parrocchie in questa diocesi
devono affrontare direttamente le domande degli
immigrati molto più frequentemente di quanto
non accada nella vicina
diocesi di Pordenone, anch’essa a forte incidenza
migratoria. Come se qui
mancassero in misura
maggiore adeguati servizi
che si occupano di loro.
La rilevazione sugli stati di disagio sociale percepiti nelle parrocchie ha
permesso di evidenziare
questa complessa sintomatologia che si intreccia
con la povertà materiale,
essendone causa oltre che
conseguenza. L’allarme rispetto ai livelli di disagio
sociale che si riscontrano
tra la popolazione è risultato essere nella diocesi di
Vittorio Veneto più elevato che in quello a suo tempo riscontrato nella vicina
diocesi di Pordenone.
Tra le manifestazioni di
disagio non dovrebbe
mancare di destare parti-
COME I PARROCI VALUTANO
IL DISAGIO SOCIALE
TIPOLOGIA DI DISAGIO
molto+ presenti
abbast.
(*)
Immigrati in difficoltà
Alcolisti
Anziani in difficoltà
Disabili, famiglie con disabili, in difficoltà
Persone con disagio
psicologico/psichiatrico
Situazioni di indebitamento
Giovani a rischio o in difficoltà
(età 15 e più)
Tossicodipendenti
Poveri-indigenti
Minori a rischio o in difficoltà (età 0-14)
Disoccupati
Famiglie con minori, in difficoltà
Donne sole con figli, in difficoltà
Senza fissa dimora
Nomadi
Prostituzione
Ex detenuti, famiglie di detenuti
(*) presenti = molto + abbastanza + poco
46,1
42,1
36,3
25,3
86,5
92,1
98,8
87,4
25,0
20,6
88,6
69,1
18,9
11,9
11,7
10,7
9,4
6,0
4,8
4,8
3,6
3,6
-
81,3
82,1
67,5
69,0
69,4
74,7
56,6
13,2
16,7
31,6
29,8
colare attenzione il rilievo
primario che l’indagine assegna al fenomeno dell’alcolismo, considerato come
il problema più diffuso tra
la popolazione autoctona e
all’origine di numerosi percorsi di impoverimento.
L’indagine evidenzia anche, tra i fattori di impoverimento, l’importanza
che sta assumendo, a Vittorio Veneto come in tutte
le società avanzate, la crescente instabilità coniugale. Questa ha ormai surclassato la vedovanza, che
nelle società del passato rivestiva una grande importanza come causa di povertà.
Sia la povertà che il disagio sociale assumono
nella diocesi una connotazione urbana. Non solo i
poveri vengono ritenuti
più presenti nei Comuni
più grandi, ma le tendenze
vi appaiono maggiormente negative e le richieste avanzate alle parrocchie più
frequenti. L’indice di disagio, che riassume il complesso delle tipologie di bisogno indagate dalla ricerca, appare nettamente
più elevato nei comuni più
grandi e nelle parrocchie
urbane.
Le parrocchie emergono dall’indagine come un
luogo cui si rivolgono, in
cerca di aiuto, numerose
persone, con diversi tipologie di disagio. Oltre agli
immigrati vi sono tre gruppi che si presentano assai
spesso alle parrocchie per
chiedere aiuto con ciò segnalando carenze nei servizi pubblici, e sono: i poveri indigenti, i disoccupati
e i nomadi.
Sono molto numerose
le iniziative predisposte
dalle parrocchie per fare
fronte ai problemi di disagio che nelle loro comunità si manifestano. A questo fine esse si sono dotate di una estesa rete di
gruppi caritativi. In ben il
90% ne esiste almeno uno.
E si può stimare che la rete dei gruppi impegnati in
questo senso coinvolga
più di mille 500 persone.
Alessandro Castegnaro
Nella tabella qui a sinistra: le
percentuali delle risposte dei
parroci riguardanti le situazioni
di disagio sociale, con
l’indicazione di 17 tipologie
e
L’AZiON
Primo Piano
PA R R O C C H I A
Domenica 23 ottobre 2005
L’assemblea delle Caritas parrocchiali
S
abato 22 ottobre si terrà a Conegliano l’assemblea delle Caritas parrocchiali della
diocesi di Vittorio Veneto.
L’incontro avrà inizio alle 15 nell’auditorium
di casa Toniolo con interventi del vescovo Giuseppe Zenti e del direttore della Caritas diocesana don Ferruccio Sant. Seguirà la relazione
del sociologo Alessandro Castegnaro sulla ricerca: “La povertà nel nostro territorio vista
dalle parrocchie e dalle Caritas parrocchiali”.
Nell’ambito dell’assemblea verrà distribuito anche un libretto dedicato alla ricerca curata dall’Osservatorio socio-religioso triveneto con varie altre informazioni sui Centri di ascolto, sul Servizio civile nazionale e sul volontariato.
DON SANT, DIRETTORE DELLA CARITAS L’ESEMPIO DI PIEVE DI SOLIGO
Alcolisti, anziani, ma
anche donne sole con figli
A
l direttore della
Caritas diocesana don Ferruccio
Sant chiediamo un commento sui risultati dell’indagine, ma anche su quanto fanno, faranno e potrebbero fare le Caritas per venire incontro ai bisogni e ai
disagi che l’indagine segnala.
Sorpreso dai risultati
dell’indagine?
«Sapevamo che la povertà era in aumento. La
sorpresa è venuta piuttosto
dalla graduatoria tra le situazioni di disagio. Soprattutto da quanto sono rilevanti il problema degli alcolisti e degli anziani. Oltre
all’indebitamento, citato al
sesto posto tra le situazioni
di disagio, e che in passato
non emergeva».
Il disagio di
“donne sole
con figli” è indicato come
molto o abbastanza presente solo dal
4,8%
delle
parrocchie.
Un problema
sottostimato?
«Tra ieri e oggi (giovedì
13 e venerdì 14) si sono appena presentati qui alla Caritas due casi di questo tipo:
donne che dalla mattina alla sera vengono messe sulla strada con i loro bambini dai mariti. È una realtà
nuova: fino a due anni fa
non succedeva, oggi invece è sempre più frequente.
Ci aspettiamo che questo
4,8% aumenti in futuro a
causa dell’intensificarsi di
episodi di violenza domestica. Forse il problema è
collegato alla maggior diffusione dell’alcolismo che
emerge da questa inchiesta
e alla crisi del lavoro».
L’inaspettata diffusione di alcune forme di
disagio sociale spingerà la Caritas ad avviare nuovi servizi?
«No, i servizi ci sono già.
Nel caso dell’alcolismo, ad
esempio, c’è l’Acat, o altre
Don Ferruccio Sant, direttore della Caritas
diocesana
realtà.
Né la Caritas vuole avere “l’esclusiva” dell’impegno verso il disagio. Noi
siamo solo una pagina, ma
molte altre possono essere
scritte.
Come Caritas dobbiamo
invece sensibilizzare a questi problemi le comunità
parrocchiali, perché tenga-
“Ogni parrocchia
deve essere
antenna per
captare i bisogni”
no gli occhi aperti e appoggino le strutture esistenti.
Non puntiamo al fare, ma
al far conoscere la realtà del
disagio nel territorio».
Quindi il problema è
quello di una maggiore presenza.
«Puntiamo infatti ad avere una Caritas in ogni
parrocchia. È un obiettivo
indicato anche nel piano pastorale. Attualmente c’è una Caritas in circa 120 su
162 parrocchie
diocesane, ma
si tratta poi di
vedere cosa fanno, e se sono
Caritas o Gruppi caritativi.
Per favorire
la nascita di
nuove Caritas
parrocchiali e
aiutare chi vi si
impegna, dalla
Caritas diocesa-
na pubblicheremo a breve
il libretto “Facciamo la Caritas parrocchiale”, una
ventina di pagine, un adattamento di materiale formativo già esistente. Inoltre continueremo i nostri
incontri di formazione a livello di Caritas foraniale e
di unità pastorale».
Finora ha sempre parlato di dimensione
parrocchiale. Quanto
invece alla collaborazione tra più parrocchie?
«Il centro d’ascolto foraniale deve fungere da fulcro per le Caritas parrocchiali. Un altro degli obbiettivi di quest’anno è avere un centro d’ascolto Caritas in ogni forania, aprendo quindi anche nelle foranie Colonna e Zumellese.
Uno dei problemi è anche
la scelta del luogo.
Inoltre, un coordinamento e un progetto d’insieme servono in particolare a Conegliano, dove le
risposte al disagio sociale
sono spesso state divise. Si
è faticato a trovare un accordo per la gestione delle
emergenze, tanto è vero
che in città manca una
struttura di accoglienza».
In sintesi, cosa va fatto a livello parrocchiale e cosa a livello
di più parrocchie?
«Ogni parrocchia deve
essere antenna per captare
i bisogni. Ma per le soluzioni, le risposte a questi bisogni, spesso è meglio collaborare assieme tra parrocchie».
Tommaso Bisagno
3
Una parrocchia?
Può fare molto!
B
anche, negozi, centri commerciali,
macchine di grossa cilindrata, ragazzotti belli e firmati. È questo quanto mostra all’osservatore il centro di Pieve di Soligo. Tutto penseresti ma non che
dietro questa facciata di
benessere vi siano persone che stentano a sbarcare il lunario. Eppure è così. Anche qui, nel cuore
del distretto del legno e
del prosecco doc, la povertà bussa alla porta. E
non solo degli immigrati
ma anche degli “autoctoni”. Le categorie interessate dal fenomeno sono,
soprattutto, quelle degli
anziani soli e delle famiglie
con figli in cui è mancato
uno dei genitori. «La forbice tra poveri e ricchi sta
crescendo sempre più – afferma Maria Teresa Campagnoli, da anni alla guida
della Caritas parrocchiale
–. Il lavoro non è più abbondante come un tempo
e chi lo perde fatica a trovarne uno nuovo».
La parrocchia di Pieve
è attrezzata a far fronte alle situazioni di difficoltà economica. Un’esperienza
ormai ventennale su questo fronte le ha permesso
di mettere in piedi una
macchina capace di rispondere a diverse necessità. In tutto sono 120 le
persone che compongono
la galassia della solidarietà
pievigina. Venti fanno capo
alla Caritas, altrettante alla San Vicenzo. I restanti
80 sono membri di diversi
altri gruppi. «Tra loro c’è
una grande armonia – sot-
tolinea il parroco don Giuseppe Nadal –. Posso dire
tranquillamente che la
Commissione Caritas è
quella che funziona meglio in parrocchia».
La Commissione si ritrova una volta al mese per
valutare le necessità. Vengono esposte le situazioni
che richiedono un intervento (povertà, solitudine,
malati che necessitano assistenza, anziani che non
hanno nessun supporto
per la spesa...) e si decide
il da farsi. In alcuni casi interviene direttamente il
parroco portando un aiuto
economico, con delicatezza, senza clamori, perché
il rispetto per la dignità viene prima di tutto. Poi c’è
Volontarie della Caritas parrocchiale di Pieve di Soligo
l’opera preziosa di suor
Lucia che periodicamente
porta dei viveri a lunga
scadenza nelle case di persone bisognose. A fornire
i viveri è la San Vincenzo.
Da anni è attivo il Centro operativo Caritas, che
ha sede a fianco della canonica. Ogni giovedì nove
signore ricevono indumenti, alimenti, carrozzine, eccetera, e provvedono
VENETO: Ricerca
sui “senza dimora”
Osservatorio regionale per la tutela e la promozione della persona, attivo nell’Ulss 16 di Padova, ha realizzato una ricerca per misurare il fenomeno dei “senza dimora”nel Veneto e per individuarne tipologie e caratteristiche.
A livello regionale ne sono stati contati 1211. Di essi, secondo l’indagine, meno della metà (514 persone) trova alloggio nei dormitori pubblici (nel Veneto
ci sono 200 strutture di vario tipo che li accolgono), mentre gli altri 697 peregrinano per le vie del-
L’
alla loro distribuzione. Nel
2004 si sono rivolte al Centro 720 persone, 689 immigrate e 31 italiane. «Si
sa che gli italiani provano
un senso di pudore nel rivolgersi al Centro. Di solito siamo noi che portiamo
dei pacchi di aiuti nelle case di chi sappiamo in difficoltà. Per quanto riguarda gli immigrati registriamo un calo progressivo di
richieste. Di recente abbiamo anche introdotto, a
fini “educativi”, una piccola tariffa» afferma Campagnoli. Parte di quanto viene raccolto al Centro viene inviato in alcune missioni del Terzo Mondo.
In un’altra sede altri
due volontari gestiscono
un magazzino di mobili.
«Abbiamo anche imparato a lavorare in rete col
Comune – sottolinea Campagnoli –: in questo modo
si evitano i doppioni e si
rendono più efficaci gli interventi». Così a Natale i
volontari portano agli an-
ziani, insieme a un presente della parrocchia, un
pensiero del Comune.
Questa bella esperienza ha però un neo che tanto rammarica i volontari:
«Mancano i giovani, non
sappiamo come coinvolgerli» afferma Campagnoli. Una battaglia forse ancora più impegnativa di
quella contro la povertà.
Federico Citron
le città. I senza dimora sono concentrati nelle province centrali della regione, come Verona (353), Venezia (311) e Padova (300). Meno rilevanti sono i
dati delle altre province: Vicenza (135) Treviso (66),
Rovigo (33) Belluno (3).
Chi sono i “senza dimora”? Sono prevalentemente
maschi (la proporzione è dell’86-88%) di età media, tra i 25 e i 45 anni. Sono prevalentemente in
difficoltà fisiche o psichiche, o soggette a dipendenza da alcol o sostanze psicotrope. Un dato significativo è poi quello della nazionalità: gli italiani sono meno della metà (42 %), mentre il 58 % sono
stranieri (27 % africani, 21 % dell’Est Europa).
4
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 23 ottobre 2005
NordEst
NOTIZIE
Badanti
e famiglie:
quale cura?
Illy e Galan: Euroregione
entro il 2008
L’Euroregione tra il Veneto, il Friuli Venezia Giulia,
la Carinzia, la Slovenia e l’Istria sarà costituita entro
il 2008, al più tardi entro il 2009. Lo hanno detto i governatori del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, rispettivamente Riccardo Illy e Giancarlo Galan, nel
corso del vertice tenutosi nei giorni scorsi a Villa Manin con il ministro sloveno Zagar, il governatore della Carinzia Haider, e i presidenti delle regioni istriana e di Fiume, in
Croazia. Il ministro Zagar
ha confermato che «la
Slovenia intende entrare
come Stato, anche se attraverso le sue Regioni,
nell’Euroregione».
Approvato in commissione
il progetto di legge regionale
del Movimento per la vita
La commissione Sanità del Consiglio regionale del Veneto ha approvato a larga maggioranza la proposta di
legge di iniziativa popolare per regolamentare le iniziative mirate all’informazione sulla possibili alternative all’aborto. La proposta di legge, presentata al
termine della settima legislatura e sostenuta da quasi 20 mila firme raccolte da attivisti del Movimento
per la vita, punta a valorizzare l’attuazione dell’articolo
5 della legge 194 nel favorire l’attività informativa delle associazioni per la vita nei consultori familiari, nei
reparti di ginecologia e ostetricia e negli ambienti ospedalieri.
A Maserada la prima “Fiera
per un’economia di giustizia”
Sabato 22 e domenica 23 ottobre si svolge a Maserada sul Piave “Quattro passi verso un mondo migliore”, una vera e propria fiera per un’economia di giustizia, promossa dalla Cooperativa sociale Pace e Sviluppo insieme al Comune di Maserada. Ci sarà una
passerella di iniziative d’ogni genere: stand, incontri,
degustazioni, ma anche musica e animazioni per bambini.
Conferenza di padre Albanese
a Treviso
Venerdì 21 ottobre alle 18 a Treviso
(Casa Toniolo) padre Giulio Albanese, missionario e giornalista, fondatore dell’agenzia di informazione
Misna, interviene sul tema “Giornalismo locale e problemi globali: la
dimensione della mondialità nei media e nell’opinione pubblica di casa nostra”. Padre Albanese collabora con Radio Vaticana, Avvenire, Espresso e Radio Rai.
I DUE VOLTI
DI UNA REALTÀ:
Le badanti
e le famiglie
S
ono come le due
facce di una medaglia, con problemi, difficoltà, ma anche
interessi che s’intrecciano: la realtà delle badanti
e quella delle famiglie con
anziani o malati in casa.
Badanti perché
Le badanti presenti nel
nostro territorio vengono
dai Paesi più poveri dell’est europeo (Moldova, Ucraina, Bielorussia). Spesso sono reclutate dalla malavita, in particolare nelle
località più povere e di
campagna, con la promessa di un lavoro e di un
futuro migliore per tutta
la famiglia. Per avere questo “servizio” le malcapitate pagano quella che per
loro è una fortuna (2 mila
500, 3 mila euro). La malavita locale si preoccupa
di fargli avere un visto turistico che gli spalanca le
porte dell’Europa, le consegnano a delle vere e proprie agenzie “interinali” illegali del lavoro domestico o al passaparola delle
connazionali che le inseriscono in qualche famiglia disposta ad assumere
una lavoratrice in nero e
non in regola con i documenti per il soggiorno.
A volte per pagare questo “debito” con la malavita alcune si sono anche
prostituite in patria, men-
L
e Acli di Treviso e la Caritas diocesana di Vittorio
Veneto organizzano il convegno: “Le nuove sfide
di una società che invecchia - Dalle badanti di passaggio
ad un Welfare di cura”. Il convegno si terrà giovedì 27
ottobre alle 20.30 in Casa Toniolo a Conegliano.
Interverranno il sociologo Alessandro Castegnaro,
sociologo, l’assessore regionale alle Politiche sociali Antonio De Poli, il vice presidente nazionale del Patronato
Acli Michele Consiglio. E ci sarà anche una “voce” preziosa per comprendere la realtà di provenienza delle donne che svolgono il lavoro di badanti qui da noi: mons. Milan Sasik, vescovo dell’Eparchia di Mukacevo (Ucraina).
Porteranno il loro saluto: Tiziano Mazzer, presidente
provinciale dell Acli di Treviso, mons. Ferruccio Sant,
direttore della Caritas di Vittorio Veneto, Floriano Zambon, sindaco di Conegliano e mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Vittorio Veneto. Coordina il giornalista Francesco Dal Mas.
tre altre, che non riescono a pagarlo prima di partire, lo saldano con gli interessi una volta arrivate
in Italia. Per chi non riesce a pagare ci sono grossi problemi: in particolare
le minacce sono rivolte ai
familiari rimasti a casa.
Ciclicamente la malavita mette in giro la notizia
di un’imminente sanatoria, che invoglia altre disperate a tentare la fortuna, lasciare tutto, pagare
e partire per l’Italia.
Le “badanti” irregolari
sanno di non poter rientrare in patria perché non
avrebbero modo di ritornare al lavoro in Italia, senza pagare nuovamente la
malavita. Quindi sanno fin
dall’inizio che molto probabilmente dovranno stare lontane da casa per anni. L’unico legame che
continuano ad avere con
casa è l’invio mensile di
denaro che consente loro
di mantenere la famiglia: il
marito spesso disoccupato, gli studi dei figli, il cibo e le medicine per tutti.
In Italia sono dei veri e
propri fantasmi, senza diritti ma con un ruolo sociale di estrema importanza: la cura dei nostri
“vecchi” e dei nostri malati. Vivono nella paura
continua di
essere trovate e rispedite
a casa a metà
del loro progetto, che
prevede
spesso l’acquisto di una
casa nel loro
paese d’origine, la fine degli studi dei figli, l’avvio di
un’attività nel loro paese.
I bisogni delle famiglie
Le famiglie decidono di
affidarsi ad una badante
per più motivi: perché non
trovano spazio nelle strutture pubbliche e private di
assistenza, oppure i prez-
SEGUE DALLA PRIMA
M
a tagliare è rischioso. Si
possono provocare grida
di dolore che danno molto fastidio. Soprattutto bisogna stare attenti a non colpire gli interessi delle persone amiche, quelle, per intendersi, che assicurano appoggi
in voti contanti. Allora la via più facile è tagliare là dove la gente non
ha tanta voce per protestare e dove il loro peso elettorale è esiguo.
Nell’attuale finanziaria c’è un esempio luminoso di questa strategia politica. Tra le tante realtà che
fanno del nostro Stato un welfare
State, cioè uno Stato che vuole
creare benessere per tutti, cercando di intervenire in primo luogo sulle fasce più deboli della po-
polazione, esiste un Fondo nazionale per le politiche sociali. Da qui
partono i soldi per sostenere i servizi che provvedono ad anziani in
difficoltà, ai malati di Alzheimer e
di altre malattie debilitanti, ai disabili, alle famiglie povere. La lista
delle emarginazioni è molto lunga. Nel primo piano del nostro
giornale, presentiamo i risultati di
un’inchiesta sulla povertà nel nostro territorio. Ebbene, quale posto più innocuo di questo, dal punto di vista della politica del potere,
per far scendere la mannaia dei tagli? Da questi settori non prenderanno il via manifestazioni di protesta clamorose e tanto meno avranno la forza di mettere in peri-
colo il potere. Allora, ecco il provvedimento: dimezziamo le risorse
destinate al Fondo sociale. Da un
miliardo di euro a 500 milioni e
questo non solo per l’anno prossimo, ma con effetto retroattivo per
l’anno in corso. Vuol dire che tante iniziative, promosse con la previsione di questi contributi, rimarranno improvvisamente senza soldi. Un bel pasticcio. Quegli
amministratori locali che curano
con passione tali settori sono molto preoccupati, come anche le molte entità no profit che vi operano.
Pure i governi regionali che fanno
da tramite stanno protestando.
L’assessore alle politiche sociali
della nostra regione, De Poli, sta
opponendosi con tutte le forze a
questa decisione e cerca di spingere il presidente Galan ad alzare
la voce contro il governo centrale.
Le proteste dei responsabili locali potranno avere qualche efficacia solamente se dietro loro ci
sarà molta gente che li appoggia.
Ma noi, maggioranza di persone
che non si trova in quelle condizioni precarie, siamo convinti che
una società per funzionare bene
deve partire da lì, dai più deboli e
che il modo con cui li trattiamo è
l’indice più sicuro del suo grado di
solidarietà e di civiltà, oppure siamo preoccupati soltanto di salvaguardare la nostra posizione? Pensiamoci. (GpM)
Giovedì 27 a
Conegliano
un convegno
proposto da
Acli e
Caritas, con
un vescovo
dell’Ucraina
zi di queste sono proibitivi; perché vogliono tenere l’anziano nella propria
casa, evitandogli un cambiamento traumatico; perché preferiscono far loro
fin dove possono, facendosi aiutare da qualcuno
esterno.
Le difficoltà, in un mercato quasi interamente costituito da straniere, sono
legate al riuscire a trovare
una persona in regola con
i documenti. Nell’estremo
bisogno, però, molte famiglie decidono di affidarsi ad una persona non
in regola, vivendo spesso
il dolore di fare un qualcosa d’illegale, senza altra
scelta.
Molte si affidano ai
“flussi”: annualmente il
governo con un decreto
stabilisce quanti migranti
possono entrare in Italia
per lavoro da paesi extra
Cee. È una sorta di “minisanatoria” per numerosi
lavoratori e lavoratrici già
presenti in Italia irregolarmente. Ma i posti offerti dal “decreto flussi”
sono pochi
e così si costringono le
famiglie ad
una gara, in
cui vengono
premiate
solo le famiglie che arrivano per
prime.
Per chi ha avuto la fortuna di ottenere un’autorizzazione al lavoro in base al “decreto flussi", se la
lavoratrice è già in Italia,
deve aspettare che la badante si rechi, con i documenti ottenuti dal datore
di lavoro, all’Ambasciata italiana del Paese d’origine
per ottenere un visto d’ingresso per lavoro… In media l’operazione richiede
5-6 mesi, durante i quali si
deve arrangiare trovando
altre persone disponibili.
Quando poi questa lavoratrice arriva con tutti i
documenti in regola, la famiglia si deve inventare
impresa, dovendosi organizzare con commercialisti, consulenti del lavoro
ed agenzie per riuscire a
gestire un lavoratore in regola. Ma dopo tanta fatica
può capitare che la badante regolarizzata trovi
un lavoro migliore e quindi abbandoni la famiglia
per andare in azienda o
per lavorare a ore.
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 23 ottobre 2005
LA REALTÀ DELL’ULSS 7 SECONDO ZAMBON
“Tutta la sanità
dovrebbe
funzionare
come un ente
locale”
“Gli amministratori locali
devono contare di più”
G
li amministratori locali dovrebbero avere più
voce in capitolo sulle vicende della sanità. Da politico navigato, Floriano
Zambon si guarda bene
dal riproporre la formula
dei giurassici comitati di
gestione, e accenna piuttosto a dei consigli composti da amministratori eletti direttamente dalla popolazione che risiede nel
territorio dell’Ulss. Ma la
sostanza non cambia: la
politica locale deve ritornare a dire la sua sulle
scelte della sanità perché
«un dirigente che arriva
da non so dove, non può avere le conoscenze dei politici del luogo. Auspicherei che l’Ulss avesse una
gestione manageriale “laica” affiancata da un
“triumvirato” politico».
Per carità, nulla di personale con il direttore generale dell’Ulss 7 Del Fave-
considerare l’attuale “avvicinamento” alla Lega
(partito del nuovo assessore regionale alla sanità
Tosi) di alcuni direttori generali già forzisti. Ma tutto avviene ad alti livelli e in
segrete stanze.
Incontriamo Zambon
per parlare dei giorni difficili che sta attraversando
la dirigenza dell’Ulss 7. Le
Floriano Zambon, sindaco di Conegliano e
contestazioni riguardano
presidente della Conferenza dei sindaci
le scelte strategiche: acdell’Ulss 7; (a destra) il “De Gironcoli”
quisti di immobili, ristrutturazioni... Come al solito
ro – precisa Zambon –: «Il Zambon evita la polemica.
mio è un discorso genera- Però qualche puntino sulle, frutto dell’esperienza le “i” lo mette. Con garbo.
alla guida della Conferen- È lo stile democristiano
za dei sindaci dell’Ulss 7». che insegna a parlare poÈ una proposta da pren- co e a... sottintendere moldere seriamente in consi- to.
derazione perché finalL’acquisizione del De
mente vi sarebbe qualcuGironcoli, la ristrutno, con nome e cognome,
turazione delle ex cache risponde delle scelte.
serme San Marco per
Anche perché non è che
portarci il distretto di
la politica oggi se ne stia alConegliano, l’acquila larga dalla sanità, basti
sto dell’ex ospedale
di Serravalle per
INVESTIMENTI IN EDILIZIA PREVISTI NELL'ULSS 7 farne sede del
distretto di VitValore degli
Finanziamenti
Fondi torio. Sono tre oinvestimenti
regionali
propri
perazioni che seBlocco operativo
gneranno l’Ulss
Conegliano
26.700.000
17.800.000
8.900.000
per i prossimi
Blocco operativo
venti-trent’anni
Vittorio Veneto
7.300.000
3.100.000
4.200.000 e che stanno suAcquisto ospedale
scitando tanti in"De Gironcoli"
29.000.000
23.000.000
6.000.000 terrogativi. Lei
cosa ne pensa?
Altri investimenti
minori in corso
4.624.000
0
4.624.000
«L’esigenza di
un salto di qualità
Distretto socio
-sanitario Sud
6.500.000
3.000.000 *
3.500.000 dal punto di vista
infrastrutturale,
Distretto socio
- sanitario Nord
11.200.00
5.000.000 *
6.200.000 alberghiero e anche di medicina
Totale
85.324.000
51.900.000 33.424.000 territoriale è mol* Finanziamenti non ancora certi
to sentita. Indub-
L’
Iraq è in questi
giorni al centro
dell’attenzione per due importanti ragioni. In primo
luogo, il referendum sulla
nuova costituzione democratica. Messa faticosamente a punto la scorsa estate, la nuova costituzione
è stata sottoposta la scorsa domenica ad un voto
popolare, il cui esito non è
ancora chiaro. Scontata la
posizione favorevole alla
costituzione della maggioranza della popolazione, le regole elettorali tuttavia richiedono che, perché la costituzione entri in
vigore, essa debba avere
il voto favorevole anche
della gran maggioranza
delle province in cui l’Iraq
è suddiviso. In particolare, la costituzione si intende respinta se in tre o
più province il voto contrario supera i due terzi.
Ebbene, sono proprio tre le
province irachene a maggioranza sunnita in cui la
maggioranza è certamente
contro la costituzione; in
due di esse i voti contrari
hanno superato il 66%; nella terza, il conto pare ancora incerto. Alla fine, una
manciata di voti deciderà il
nuovo corso iracheno. Queste regole elettorali, con una combinazione di voto popolare e voto per provincia
che ha cercato di interpretare i delicati equilibri sociali, politici, religiosi e etnici del paese, sono talmente raffinate da apparire estremamente pericolose, qualunque sia l’esito finale del confronto. Se vince la maggioranza, rappresentata da sciiti e kurdi, ciò
avverrà a discapito dei sunniti, tradizionalmente i reggitori dello stato. Difficilmente costoro cederanno
biamente si stanno concretizzando operazioni
che hanno una valenza
strategica non indifferente. Il passaggio del De Gironcoli all’Ulss è un processo importante da portare avanti insieme alla individuazione sempre maggiore di punti di eccellenza nei due ospedali. Dal
punto di vista della sanità
territoriale, le due nuove
sedi dei distretti sono un’esigenza in piedi già da alcuni anni. Quando si fa assumere agli ospedali una
valenza di eccellenza, il resto va fatto sul territorio,
attraverso i distretti e i medici di base».
Ma in queste grandi
scelte non dovrebbero essere coinvolte,
accanto ai dirigenti
dell’Ulss, anche le
comunità locali attraverso i propri rappresentanti?
«Come avviene nei Comuni le norme prevedono
che, una volta fissate le
grandi scelte strategiche,
vi sia un’ampia autonomia
delle dirigenze in campo
operativo».
Condivide
queste
norme?
«Personalmente sono
dell’idea che nel suo complesso la sanità dovrebbe
funzionare come un ente
locale. Ci vorrebbe un consiglio dell’azienda sanitaria, composto di tre membri eletti direttamente dalla popolazione, che affian-
IL VOTO SULLA COSTITUZIONE
E IL PROCESSO A SADDAM
L’Iraq prova
a voltare pagina
pacificamente il comando:
l’intensificarsi del conflitto
armato apparirebbe tutt’altro che scongiurato. D’altro
canto, se la minoranza sunnita dovesse riuscire a far
fallire il referendum, ciò sarebbe visto come un’insopportabile beffa da parte di
sciiti e kurdi, aprendo la via
allo smembramento del
paese. In ogni caso, per i
militari della coalizione presenti in Iraq si prospettano
5
tempi di permanenza ancora relativamente lunghi.
L’altra vicenda irachena
che occupa le prime pagine in questi giorni è la ripresa delle udienze nel processo contro Saddam Hussein. L’ex dittatore, e un pugno di suoi collaboratori appartenenti al partito Baath,
è destinato ad essere processato per le azioni condotte dal 1968 al 2003. Sono centinaia gli episodi che
chi i manager. Si avrebbe
così la garanzia di una giusta sinergia tra la parte tecnico-manageriale, che oggi deve assumersi responsabilità di scelte che vanno ben oltre la propria ragion d’essere, e la parte
politica. Penso che sia nell’interesse degli stessi direttori generali avere una
copertura di rappresentanza del territorio».
Non è minimamente
preoccupato da tutti
questi impegni finanziari che l’Ulss sta assumendo?
«Si sta facendo una
gran confusione sui numeri. In realtà l’unica cosa
su cui bisogna riflettere è
l’operazione De Gironco-
li. I 28 milioni di euro non
possono essere ammortizzati spesandoli sul personale o i servizi dell’Ulss
7. Per questo ho chiesto al
direttore generale di nominare subito il comitato
di garanti che dall’esterno
seguano e valutino il processo di trasferimento del
De Gironcoli all’Ulss».
Da anni si parla della necessità di migliorare il comfort e
l’albergaggio dei servizi ospedalieri. Ma
di fatti concreti non
se ne vedono molti.
«Piccoli passi sono stati fatti. Il giro di boa lo avremo con il monoblocco
che, una volta realizzato,
consentirà di svuotare per
lotti l’ospedale e quindi di
intervenire per ammodernare le volumetrie che si liberano».
Federico Citron
ARTUSI LASCIA, ARRIVA CARRARO
N
ell’Ulss 7 avviene in questi giorni un avvicendamento che lascia uno strascico di punti interrogativi. Dopo cinque anni di servizio e a sei mesi
dalla pensione, ha lasciato improvvisamente il suo incarico di responsabile dei servizi ospedalieri Sandro
Artusi, che tornerà a Feltre. E alcune dichiarazioni di
Artusi lasciano intravedere all’origine di questa partenza un dissidio con il direttore generale Lino Del Favero.
Al suo posto, dal 1º novembre arriverà Maria Grazia Carraro, proveniente dall’Ulss 9 di Treviso, dove
ha svolto il medesimo incarico. La Carraro, 44 anni,
dopo una prima esperienza alla direzione sanitaria dell’allora Ulss 11 (Oderzo-Motta), è passata al Ca’ Foncello di Treviso di cui è diventata dirigente nel 2003.
Nell’Ulss 7 Maria Grazia Carraro sarà responsabile dell’intera funzione ospedaliera, con Stefano Formentini che seguirà l’ospedale di Conegliano e Giuseppe Toffolon l’ospedale di Vittorio Veneto.
presaglia dopo un
fallito attentato. Un
caso “facile”, per venire incontro alle
pressioni governative che vorrebbero
un processo rapido
e una veloce condanna a morte dell’ex dittatore.
Il tribunale è fatIracheni al voto per la nuova Costituzione to da giudici iracheni inesperti e fedeli
gli saranno contestati: dal- al governo, sostenuti da
le repressioni contro le mi- frotte di consulenti amerinoranze nazionali o reli- cani. Sono difetti che Sadgiose, ai massacri condot- dam, nella sua difesa, non
ti durante la guerra contro mancherà di mettere in el’Iran, ai crimini di guerra videnza, lamentando la
commessi in Kuwait, le tor- “giustizia dei vincitori”. Il
ture degli oppositori poli- nuovo regime iracheno,
tici, le esecuzioni somma- vinta (ma con riserva) la
rie, eccetera.
lotta per una costituzione
Per intanto, tuttavia, si è democratica, potrebbe cadeciso di contestargli l’uc- dere al primo test: quello
cisione di quasi 150 abi- di riuscire a giudicare in
tanti di un villaggio passa- modo equo il suo nemico.
ti per le armi come rapPaolo De Stefani
6
“CARTA DI TREVISO”: QUINDICI ANNI
DOPO, PERICOLI ED ABUSI RESTANO
Minori, attenti alla tivù!
C
i vogliono i
“guanti bianchi”
per trattare argomenti per e sui minori:
tanta deve esserne la delicatezza e l’accuratezza.
Un paio di questi guanti può essere, se ben utilizzata, anche la “Carta di
Treviso”, codice che impegna i giornalisti a norme di comportamento
deontologicamente corrette nei confronti dei minori, rivolto nella prima
stesura nel 1990 alle reti di
informazione cartacea e
televisiva. Nei giorni scorso a Treviso l’Ordine dei
giornalisti nazionale e a
Federazione nazionale
stampa italiana, hanno presentato una versione “riveduta” alle luce dei cambiamenti avvenuti nel corso degli ultimi quindici anni. Internet e l’informazione multimediale, i giornali on-line in progressiva espansione, la tivù digitale
e la miriade di nuovi canali televisivi, le notizie tramite il telefono cellulare,
permettono ai minori di essere in contatto giornalie-
ro con una grande quantità di informazioni non adatte alla loro età.
Alcuni giorni fa, in una
conferenza dell’onorevole
Elisa Tasca Pozza a Vittorio Veneto, era emerso che
un milione 258 mila minori guardano la televisione
da soli nella fascia oraria
dalle 22.30 alle 7 di mattina. Complice la televisione in camera.
Molti sono gli organi di
tutela. Cosimo Bruno, presidente della Commissione dell’Ordine dei giornalisti del gruppo di lavoro
“Informazione e minori”,
ha spiegato: «Il problema
è come informare. Dopo il
documento di Treviso la
differenza è evidente. Ma
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 23 ottobre 2005
oggi si registrano segnali
di richiesta per fare ancora di più, onorando gli impegni e le regole riusciremo a legittimare la nostra
pretesa di essere noi giornalisti i garanti che l’informazione data rispetti la verità sostanziale dei fatti».
Le “aggiunte” alla Carta di Treviso sono rivolte,
oltre ai messaggi multimediali, alla tutela che interpella maggiormente
Stato e amministrazioni
pubbliche nel proteggere
i bambini “da qualsiasi forma di violenza, abuso,
sfruttamento e danno”,
che non possano portare
alla loro identificazione
con “foto e filmati televisivi non schermati, messaggi on-line”, che “evitino
sensazionalismi e forme di
speculazione, o siano coinvolti in forme di pubblicità
lesive all’armonico sviluppo della personalità, a prescindere dall’eventuale
consenso dei genitori, o
non provochino effetti di
suggestione o emulazione”.
Isabella Mariotto
LA CAMPAGNA DELL’ULSS 7
È pronto il vaccino
antinfluenzale
È
pronta la campagna antinfluenzale
2005-06 dell’Ulss 7, pubblicizzata da un simpatico
“superman” che compare
nelle locandine (riprodotta nella foto qui a fianco) e
che mira a catturare l’attenzione anche dei più piccoli.
A partire da lunedì 24
ottobre, infatti, sarà possibile farsi vaccinare in tutti
gli Uffici di igiene dei distretti oppure dal proprio
medico di famiglia.
La vaccinazione sarà
gratuita per alcune categorie di persone: anziani
con più di 65 anni; bambini di età superiore a 6 mesi e adulti affetti da patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio, cardiocircolatorio o altre patologie; donne in stato di
gravidanza; medici e personale sanitario di assistenza; addetti a servizi
pubblici di primario interesse collettivo.
La campagna antinfluenzale si protrarrà fino
alla fine di novembre. Per
chi si vaccina servono al-
meno due settimane per avere una risposta anticorpale adeguata. Di solito il
periodo di massima attività
in Italia del virus influenzale va dalla fine di dicembre ai primi giorni di marzo.
La vaccinazione – come
spiegano negli uffici dell’Ulss – rimane il modo migliore per combattere l’influenza, sia perché aumenta notevolmente le
probabilità di non contrarre la malattia, sia perché,
in caso di sviluppo di sintomi, questi sono molto
meno gravi e non seguiti
da ulteriori complicanze.
La necessità di vaccinarsi ogni anno è dovuta
alla marcata tendenza di
tutti i virus influenzali a
modificarsi ogni anno, in
modo da aggirare il sistema immunitario dell’ospite.
Inoltre, visto che negli
ultimi anni il problema dell’influenza aviaria si sta facendo più pericoloso, la
vaccinazione estesa della
popolazione rende meno
probabile la possibilità di
comparsa della pandemia.
Il virus influenzale si
trasmette da persona a persona attraverso le goccioline di saliva che vengono
emesse parlando, tossendo e starnutendo. L’uomo
costituisce il serbatoio
principale delle infezioni umane. Il virus può essere
trasmesso per via aerea dal
momento del contagio fino a 3-4 giorni successivi ai
primi sintomi che si manifestano a distanza di 1-4
giorni dal contagio.
Per chi contrae l’influenza, tuttavia, salvo la
comparsa di complicanze,
il riposo a letto, l’assunzione di una quantità adeguata di liquidi e una dieta leggera costituiscono la
misura terapeutica più efficace. I casi che presentano complicanze richiedono l’intervento del medico
e talora il ricovero in ospedale.
DOVE E QUANDO FARE LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE
CONEGLIANO (Via Maset, 1 - tel. 0438. 663924)
per i comuni di Conegliano, S. Pietro di Feletto,
S. Lucia di Piave, S.Vendemiano, Susegana
Dal 25 ottobre al 18 novembre:
Martedì, giovedì e venerdì
dalle 14.00 alle 16.30
VAZZOLA (P.zza Vittorio Emanuele II, 101
Venerdì 28 ottobre,
venerdì 4, 11 e 18 novembre:
dalle 8.30 alle 10.30
tel. 0438. 662812) per i Comuni di Codognè,
Gaiarine, Mareno di Piave,Vazzola
GODEGA SANT'URBANO
Martedì 25 ottobre,
martedì 8 e 15 novembre:
dalle 8.30 alle 10.30
(Via Roma, 36 - tel. 0438. 388416)
per i Comuni di Godega, Orsago, San Fior
PIEVE DI SOLIGO (Via Lubin, 16 - tel. 0438.
Venerdì 28 ottobre,
venerdì 4, 11 e 18 novembre;
dalle 9.15 alle 11.30
664368 - 664386) per i Comuni di Cison di Valmarino,
Farra di Soligo, Follina, Miane, Moriago, Pieve di Soligo,
Refrontolo, Sernaglia
VITTORIO VENETO (Via Rizzera, 340 - tel. 0438.
665924) per i Comuni di Cordignano, Revine Lago,
Tarzo,Vittorio Veneto
L
e Istituzioni pubbliche di assistenza e
beneficenza (più note come Ipab, ossia in Veneto la
maggior parte delle case
di riposo) stanno cambiando “status”.
Rispetto al cammino
percorso dalla regione Emilia Romagna, che nella
trasformazione ha scelto la
via prevalente del mantenimento della gestione
pubblica, e a quello della
regione Lombardia, che invece ha preferito la strada
della privatizzazione spinta, la Regione Veneto sta ipotizzando una terza via.
Agli effetti del disegno
di legge che sarà presentato in Regione, infatti, le Ipab venete potranno dunque scegliere se trasformarsi in aziende pubbliche
di servizi sociali (Apss)
con un percorso simile a
quello seguito dalle Ulss
Dal 24 ottobre al 25 novembre:
Lunedì, martedì, giovedì e venerdì:
dalle 10.00 alle 12.00.
Giovedì: dalle 14.30 alle 16.00
ANZIANI
Cambiano le Ipab.
Partito l’iter legislativo
per cambiare le Ipab,
con più potere
alla Regione
nel passaggio ad aziende
sanitarie, per quanto riguarda l’aspetto economico patrimoniale, oppure se
privatizzarsi in forma di associazione o fondazione.
Non potranno trasformarsi le Ipab con volume
di attività inferiore ai 500
mila euro (sarà invece possibile aggregandosi), e
quelle operanti nel settore
scolastico, culturale, conservativo immobiliare.
A livello procedurale, la
Regione stabilirà i criteri
di nomina degli ammini-
stratori, che poi lo statuto
delle future Apss dovrà recepire, mantenendo eventualmente la volontà dei
fondatori.
Tra le novità introdotte,
anche la nomina da parte
del consiglio di amministrazione del direttore a
tempo determinato, con
contratto di diritto privato,
e conseguente suo maggiore coinvolgimento nei
risultati di gestione.
La Regione viene investita di maggior potere di
controllo sulle decisioni in
merito a nomine, statuti,
indennità di amministratori e direttori, e sui livelli
di qualità minimi di assistenza.
La legge è in fase di discussione ed è suscettibile di modifiche in itinere,
ma l’ossatura della norma
rimarrà verosimilmente
questa. (AT)
e
L’AZiON
Attualità
APPROVATO IL DECRETO ATTUATIVO
Scuole superiori,
la riforma avanza
U
n altro passo è
stato compiuto
verso la riforma
della scuola dell’era Moratti. Giovedì scorso il
Consiglio dei ministri ha
approvato il decreto legislativo sulle scuole superiori. L’approvazione è arrivata sul filo di lana poiché la delega assegnata
dal Parlamento con la legge 53/2003 scadeva il 17
ottobre.
Ma è un’approvazione
che non scioglie molti dubbi né contribuisce a placare gli animi, alla luce dei
tanti segnali di protesta e
preoccupazione, e dopo lo
scontro avvenuto circa
un mese fa
tra il ministro Letizia
Moratti e le
Regioni.
In discussione c’erano i tempi
per l’attuazione delle sperimentazioni e poi dell’effettiva partenza della riforma. E nel
decreto, per evitare diatribe, all’articolo 27 viene indicata la scelta sull’avvio,
non dal 2006-2007: “Le prime classi dei percorsi liceali e il primo anno di
quelli di istruzione e formazione professionale sono avviati contestualmente a decorrere dall’anno
scolastico e formativo
2007-2008, previa definizione di tutti gli adempimenti normativi previsti”.
Riguardo alle sperimentazioni viene invece
precisato
che sino alla
definizione
di tutti i passaggi normativi propedeutici all’avvio del
secondo ciclo, il ministero dell’Istruzione non promuoverà
sperimentazioni, “ferma
restando l’autonomia scolastica”.
L’avvio nel
2007-2008
con le classi
prime
Cinque punti interrogativi sulla riforma
Nel confronto con il ministro Letizia Moratti sulla riforma delle scuole superiori, le Regioni avevano evidenziato cinque punti pregiudiziali per i quali
hanno chiesto chiarimenti e risposte.
Primo: cosa ci sarà alla
fine delle superiori? Oggi
gli studenti e le famiglie
sanno che a un diploma
corrisponde una professione, nel decreto tutto è
molto ambiguo fatto salvo
il liceo classico.
Secondo: le iscrizioni si
aprono a gennaio del 2006,
chi si iscrive a ragioneria
farà il liceo economico? Il
decreto non lo dice.
Terzo: non si parla di risorse finanziarie, chi pagherà la riforma?
Quarto: non c’è chiarezza su programmi didattici e orari, sulle competenze statali e regionali
in materia.
Quinto: il decreto sorvola sul fatto che la modifica del titolo V della Costituzione affida alle Regioni le competenze sull’organizzazione scolastica.
Domenica 23 ottobre 2005
7
colati in un sistema 2+2+1
con un esame
di Stato, necessario per accedere all’università. È prevista una valutazione, periodica e annuale,
che riguarderà profitto e condotta.
Istruzione e formazione professionale. I ragazzi potranno scegliere tra percorsi triennali, con il conseguimento di una qualifica professionale (saranno individuati specifici profili professionali sulla
base dei fabbisogni del territorio), e percorsi quadriennali, che consentono di ottenere un diploma professionale. Le competenze relative a questo tipo di percorso
sono gradualmente trasferite alle Regioni.
Stage e passerelle. Gli studenti di entrambi i percorsi avranno la possibilità di
effettuare stage e tirocini. Se si accorgeranno di aver fatto una scelta sbagliata avranno la possibilità di cambiare percorso – tra i licei, passando dai licei all’istruzione e formazione professionale o viceversa – grazie a un sistema di crediti e certificazioni. Anche gli studenti del percorso di formazione professionale (quadriennale) potranno accedere all’università previa frequenza di un corso annuale.
I PRINCIPALI CAMBIAMENTI
PREVISTI NELLE SCUOLE SUPERIORI
E
cco i principali cambiamenti previsti nelle scuole superiori dalla riforma Moratti.
Due percorsi paralleli. Il cambiamento più rilevante è costituito dalla suddivisione in due percorsi – da una parte
otto licei, dall’altra istruzione e formazione professionale – con pari dignità e dotati di autonomia didattica, organizzativa,
finanziaria e di ricerca e sviluppo. Saranno garantiti 12 anni di scuola fino al compimento del diciottesimo anno di età.
Gli otto licei. Cinque sono senza specializzazioni: classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico. Gli altri tre avranno indirizzi specialistici: artistico (arti figurative; architettura, design, ambiente; audiovisivo, multimedia, scenografia), economico (economico-aziendale; economico-istituzionale), tecnologico
(meccanico, elettrico ed elettronico, informatico, grafico e della comunicazione, chimico e biochimico, sistema moda, agrario,
costruzioni e territorio, trasporti).
I licei durano cinque anni e sono arti-
Santi in... Parlamento
S
appiamo quanta fame di denaro abbiano i nostri Comuni: lavori pubblici da fare, servizi sociali
da sostenere, spese di tutti i generi. I
trasferimenti dallo Stato diminuiscono continuamente, e i recenti tagli
della Finanziaria complicano ulteriormente le cose.
Leggendo con un po’ di attenzione
le cronache dei nostri paesi, tuttavia,
si scopre che alcuni Comuni ottengono cospicui finanziamenti anche
per opere che per pudore definiamo
“non strettamente necessarie”, altri
invece da
tempo
non ricevono
il
becco di un quattrino. Ma come si
spiega questa disparità?
Semplice: se il Comune ha amici
che contano tra Montecitorio, palazzo Madama e palazzo Chigi, l’obolo
arriva, se non li ha, sta a guardare.
Beato dunque il sindaco che ha
questi santi in Parlamento, ma che
triste questa politica... E che diranno
poi i politici che volevano dimenticare la Prima Repubblica? Non vorranno mica portare nei propri paesi i soldi di “Roma ladrona”? O forse è proprio vero che “pecunia non olet”?
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situazioni. Nel
1990 l’azienda
viene acquistata dall’inglese
Blue Circle inglese che opera nel settore
cemento e dei
prodotti per la
casa. Nel 1993
la Ceramica
Dolomite acquisisce uno
stabilimento di
zo del 1965 per opera di un ad emigrare per cercare Pordenone e il marchio Tegruppo di famiglie: la Frat- un lavoro. Nello stesso nax. Questa operazione le
tini (che detiene la mag- tempo è stata una sfida da permette di aumentare la
gioranza azionaria), i fra- parte degli imprenditori capacità produttiva e di agtelli Angelo e Antonio Ba- nel creare un tipo di pro- gredire successivamente il
ruffa, Attilio Bandiera, An- duzione che non ha tradi- mercato tedesco. Nel 1995
gelo De Paoli e Aldo Pes- zione locale, impiegando acquisisce la ditta Ceramisot. Danno vita allo stabili- manodopera che non ave- che Senesi (Si) e ciò le permento approfittando degli va mai praticato quel tipo metterà di aumentare ulaiuti economici ottenuti a di lavorazione. Per avviare teriormente la sua peneseguito della tragedia del lo stabilimento si dovette- trazione nel mercato itaVajont (1963).
ro perciò far arrivare alcu- liano. Il consolidamento
In quegli anni a Tri- ni tecnici dal Pordenone- dell’azienda continua cochiana la Ceramica Dolo- se.
stante, anche se lo scenamite è una concreta possiL’assetto familiare ha rio dei mercati si va modibilità di lavoro per la gen- sempre consentito un’ela- ficando e la globalizzaziote del luogo costretta dal- sticità e una risposta tem- ne dei mercati porta a ful’immediato dopoguerra pestiva al modificarsi delle sioni e acquisizioni che
mutano lo scenario operativo.
Nel 1999 il destino vuole che la
Ceramica Dolomite venga acquisita dal suo
maggior concorrente,
l’Ideal
Standard di MiLa sede della Ceramica Dolomite e, sopra, una fase della produzione lano, facente par-
Quarant’anni di storia per l’azienda di ceramiche
Festa a Trichiana
per la Dolomite
S
i stimano in 3 mila le persone che
hanno partecipato all’iniziativa “porte aperte” alla Ceramica Dolomite di Trichiana sabato
15 ottobre per i primi 40
anni di attività dell’azienda. La giornata, durante la
quale è stata data la possibilità a tutti di visitare lo
stabilimento leader nella
produzione di sanitari, è iniziata al mattino con gli interventi delle autorità:
l’amministratore delegato
della Ideal Standard Italia
Andrea Cerni, il presidente della Provincia di Belluno Reolon, l’assessore regionale De Bona e il sindaco di Trichiana Da Canal. Presenti alla cerimonia anche l’onorevole Paniz e i familiari di Attilio
Bandiera, che fu uno dei
fondatori.
La Ceramica Dolomite
nasce a Trichiana il 13 mar-
SABATO 22 E DOMENICA 23
“Prealpi in festa”
a Valdobbiadene
V
aldobbiadene ospita quest’anno la
manifestazione “Prealpi
in festa”, in programma
sabato 22 e domenica 23
ottobre, organizzata dalla Comunità Montana
delle Prealpi Trevigiane.
La valorizzazione dei
prodotti tipici locali, ab-
binati alle altre risorse economiche e a quelle turistiche e culturali, è l’obiettivo primo di questo
appuntamento itinerante
per i Comuni della Comunità Montana. Ed è
importante non solo per
le aziende espositrici ma
anche per le altre attività
5 E 6 NOVEMBRE A TREVISO
LE GIORNATE DEI SAPORI
F
orte del successo
delle passate edizioni, Confartigianato della Marca trevigiana presenta sabato 5 e domenica 6 novembre in piazza
Borsa a Treviso “Artigiano del gusto - Le giornate dei sapori”. L’iniziativa,
volta a tutelare i prodotti
della tradizione alimentare artigiana, si articolerà
in vari momenti, dalla
scelta delle materie prime, alla lavorazione fino
alla degustazione in piazza Borsa di prodotti di pasticceria, pizzeria, gelateria, gastronomia, salumeria, lattiero-caseari e
quant’altro il territorio offre in ambito alimentare.
Protagonista della kermesse sarà il radicchio
rosso, al quale ciascun
settore dedicherà un prodotto sia dolce che salato.
Verrà dato ampio spazio
alla creatività con la realizzazione di composizioni di frutta e verdura, sapientemente intagliate
dai maestri decoratori.
La finalità principale è
di dimostrare al pubblico
come il prodotto artigiano venga lavorato utilizzando ingredienti genuini e con metodi che lo
rendono unico, sottolineando altresì come la
qualità sia l’elemento
principe della produzione
artigianale in un periodo
caratterizzato da forti
dubbi sulla sicurezza degli alimenti e sulla loro
provenienza.
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 23 ottobre 2005
del settore primario che
rientrano nel territorio
della Comunità.
Il 22 ottobre, alle 10, apertura a villa dei Cedri
con Gianni Secco (dei
Belumat) sul tema “Cucina e tradizione” e di seguito altri incontri su tematiche alimentari e normative. Alle 15 inaugurazione ufficiale con esibizione della banda cittadina, esibizione di falconeria ed esposizione-mercato dei prodotti tipici,
mostra micologica, stand
eno-gastronomico, naturalistici ed istituzionali.
Domenica 23, apertura alle 9 con mostra mercato “Artigiani in piazza”,
esibizione di falconeria.
Alle 16 “Porchetta in
piazza” a cura del Gruppo Alpino di Segusino e
presentazione del libro
di Bruno Balzan “Il respiro delle parole” alla
galleria “Valerio” (via
Mazzolini). Alle 17 grande castagnata dei produttori di Combai e chiusura alle 19.
Lo scorso anno la manifestazione si era svolta
a Vittorio Veneto.
Isabella Mariotto
PER I FIDI DEI COLDIRETTI
ECCO CONFIDAGRI VENETO
D
alla fusione di cinque cooperative operanti nel
settore agricolo dal 1980 nelle province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia e Vicenza e di
un consorzio di secondo grado, è nata “Confidagri Veneto”, la società di garanzia fidi per le imprese agricole.
Di fronte al passaggio posto dalla normativa di riforma di settore, che impone nuovi e maggiori livelli di capitalizzazione per il riconoscimento dei confidi, la scelta delle cooperative venete che fanno riferimento a Coldiretti è stata quella del rilancio attraverso un’operazione di consolidamento e di fusione.
«Questa decisione – spiega Giuseppe Romano, presidente di Confidagri Veneto – è il primo frutto di un progetto di sviluppo dei confidi agricoli in Veneto. La nuova società può contare su un più adeguato livello patrimoniale (oltre 4 milioni di euro), e pone le basi per le economie di scala possibili con la riorganizzazione del sistema e con l’eliminazione delle duplicazioni amministrative e funzionali».
Confidagri Veneto conta oltre tremila imprese agricole socie servite da sportelli provinciali, presta garanzie per 30 milioni di euro a fronte di finanziamenti erogati dalle banche alle imprese agricole per più di 60 milioni di euro nel 2004.
te del gruppo American
Standard.
Oggi l’azienda trichianese ha una superficie totale di 160.000 metri quadrati dei quali 70.000 coperti. Vi trovano impiego
850 addetti per una produzione annua di 1.400.000
pezzi. Gran parte degli impianti di produzione sono
stati progettati e realizzati
internamente alla Ceramica.
Due sono le linee di produzione: quella dei lavelli,
dei lavatoi, delle docce e
degli articoli per comunità
e quella degli articoli bagno/bidet, dei vasi e dei
monoblocchi.
Negli anni Sessanta veniva realizzato un pezzo da
una colata di uno stampo
in gesso al giorno. Negli
anni Novanta da uno stam-
Tremila
persone
hanno
visitato
l’azienda
po in resina sono 30 i pezzi realizzati. Oggi sono addirittura 75!
Normalmente vengono
“cotti” duemila pezzi al
giorno, ad una temperatura massima di 1300° per un
ciclo che dura dieci ore. La
Ceramica Dolomite ha installato di recente un nuovo forno con una tecnologia unica in Europa, del valore di 2,5 milioni di euro.
Sergio Cugnach
SISTEMA TURISTICO LOCALE
Turismo, la Regione
faccia la sua parte
C
ambia volto il turismo di Marca. Fino
a qualche anno fa i visitatori approdavano nel Trevigiano per lo più spinti dagli
“affari” (circa l’80%), con
qualche intermezzo cultural-enogastronomico. Un
turismo “mordi e fuggi”, su
cui non si poteva fare affidamento. Oggi invece cambiano le carte in tavola. Il
numero dei “turisti d’affari”
crolla al 30%, lasciando spazio finalmente al turista vero attratto dalle peculiarità
trevigiane.
È pronta la Marca per
questo cambiamento che
potrebbe divenire una risorsa primaria non delocalizzabile? Sembrerebbe proprio di sì. È quanto emerso
in un convegno organizzato a Ponzano per presentare il Sistema turistico locale (Stl) della Provincia di
Treviso, alla presenza di Camera di Commercio, Consorzio di promozione turistica Marca Treviso e Confcommercio.
Nel 2002 le Province venete hanno ricevuto le deleghe sul Turismo da parte
della Regione Veneto e Treviso, per prima, ha avviato
la costituzione di un Sistema turistico locale per coordinare tutti i soggetti pubblici e privati interessati.
Sebbene Treviso abbia risposto prontamente, a oggi
la Regione Veneto deve ancora riconoscere gli sforzi
trevigiani, penalizzando così fortemente lo sviluppo futuro del turismo di casa nostra.
«La legge 33 – ha sottolineato l’assessore al Turismo Marzio Favero – diceva: la Regione eroga i finanziamenti, i Consorzi
provvedono alla promozione e le Province offrono
l’accoglienza. Ma il cerchio
non è stato ancora chiuso.
Per questo, oggi, insieme,
diciamo alla Regione: riconoscici e finanzia le idee che
provengono dalle province
in base alla loro efficacia».
«Manca da parte della
Regione la certificazione di
qualità – ha aggiunto Federico Tessari (Camera di
Commercio) –, quindi non
possiamo applicare disposizioni per garantire la qualità stessa». «A oggi ci troviamo con una capacità di
offerta accoglienza sovradimensionata del 50% rispetto a chi arriva nella
Marca – ha precisato Renato Salvadori (Confcommercio) –. Non possiamo continuare a fare promozione in
modo disgiunto dall’accoglienza».
Paola Fantin
e
L’AZiON
Economia
La preoccupazione della Cgil
Treviso, cresce
la mobilità
N
on è solo l’industria in difficoltà nelle nostre terre. «La crisi economica investe la provincia di
Treviso e travolge le piccole imprese, che rappresentano l’80% del tessuto economico della Marca». È
questa l’analisi di Paolino
Barbiero, segretario generale della Cgil Treviso, che
traccia un’analisi della situazione attuale che coinvolge migliaia di lavoratori. Negli ultimi mesi sono
aumentati i lavoratori in
mobilità sia nella piccola
impresa che nella media e
grande impresa (vedi tabella). È interessante notare che su 1.798 persone
in mobilità, 1.391 sono operai, in maggior parte
donne; per la media-grande impresa, su 1.495 persone in mobilità, 1.244 sono operai, con una lieve
prevalenza maschile.
«Questo quadro è aggravato dalla legge finanziaria: l’intervento sul cuneo fiscale, che non dà nessun vantaggio ai lavorato-
ri, potrà forse favorire la
grande impresa ma sicuramente non porta benefici alla piccola – prosegue
Barbiero –. Se la media industria può essere in condizioni di agganciarsi alla
ripresa di settore, la piccola impresa, per sua natura,
non ha la stessa opportunità. Per renderla competitiva e arginare la crisi occorrerebbe ad esempio aggregare le imprese, sostenere il marketing internazionale, avere a disposizione centri di ricerca sul
cosa da poco. I problemi della delocalizzazione e dei cambiamenti
che stanno avvenendo nel mondo
economico si fanno sentire anche
qui. Mi risulta che già qualche dipendente ha preferito cercar lavoro
altrove piuttosto che seguire l’azienda nel trasferimento». Giovanni Pisani, capogruppo di minoranza, ha suggerito al sindaco Antonio D’Amico di far leva sulle possibilità dell’amministrazione comunale per conoscere le
reali intenzioni della proprietà. Una lettera in tal senso è stata inviata all’azienda. I vigili urbani hanno compiuto pure un
sopralluogo; hanno parlato con il responsabile della produzione, sembra che
l’attività possa ripartire con un altro tipo
di lavorazione. Non sono trascorsi poi
molti anni da quando l’Alf aveva cominciato ad ampliare la sede produttiva, non
avendone però la possibilità a rigor di piano regolatore. Ci
fu allora un braccio
di ferro con il Comune, che non
mollò. Ora, senza
alcuna forzatura,
l’attività cessa.
Annalisa
Fregonese
SPOSTATI I LAVORATORI
Lutrano trema
la Alf se ne va
L’
Alf Group sta concentrando altrove la produzione. Con ogni
probabilità lo stabilimento di Lutrano
verrà dimesso, se tutto va bene dovrebbe subentrare un’altra attività produttiva.
Altrimenti si chiuderanno i portoni di uno stabilimento che ha fatto un po’ la storia dell’economia lutranese, è uno dei primissimi ad esservi stato avviato.
Sono circa 35 i posti di lavoro che verranno portati altrove. Non soppressi, dunque, ma è logico che lo spostamento rappresenta comunque un sacrificio per i lavoratori.
«Per una comunità come la
nostra – ha detto il vice sindaco Livio Cavinato durante l’ultimo consiglio comunale – non è
dichiarazione per quelle presentate nel 2004
e relative al 2003 (quindi la notifica dovrà avCITTADINO
venire entro il 31 dicembre 2007);
A cura dell’Avvocato NICOLA TODESCHINI
- entro il 31 dicembre del quarto anno
successivo per quelle
presentate nel 2002 e
nel 2003;
ntro quanto tempo può essermi
- entro il 31 dicembre del quinto anno
notificata la cartella esattoriale successivo per quelle presentate nel 2000
per una dichiarazione dei redditi?
e nel 2001.
Entro il 31 dicembre prossimo dovrà
Rimangono incerti i termini di decaavvenire la notifica della cartella di paga- denza per la notifica delle cartelle esattomento per le somme non pagate nella di- riali relative ai tributi locali come Ici, Tochiarazione dei redditi presentata nel 2000 sap e nettezza urbana. L’unica previsione
e relativa ai redditi del 1999: una scaden- applicabile è quella contenuta nell’articoza perentoria, altrimenti decade il diritto lo 1, comma 5/ter, lettera c) della nuova
del fisco a riscuotere le somme dovute. Lo legge ove è stabilito che la cartella deve esha stabilito l’articolo 1 della legge 156/2005 sere notificata entro il 31 dicembre del seche ha introdotto dei termini certi per la condo anno successivo a quello in cui l’acnotifica delle cartelle esattoriali relative al- certamento è divenuto definitivo, per le
la dichiarazione dei redditi. In altre paro- somme dovute in base agli accertamenti
le, la cartella, a pena di decadenza, dovrà dell’ufficio.
essere nelle mani del contribuente:
Avv. Nicola Todeschini
- entro il 31 dicembre del terzo anno
Unione nazionale consumatori
successivo a quello di presentazione della
Comitato prov. di Treviso
Sportello
del
I TERMINI PER LA NOTIFICA
DELLE CARTELLE ESATTORIALI
E
Domenica 23 ottobre 2005
prodotto, svilup- Lavoratori in mobilità in provincia di Treviso
pare nuove i. . . . . . . . . . . . . lavoratori percentuale . variazione
dee. Va sostenu. . . . . . . . . . . . in mobilità. . su totale ult. 2 mesi
ta l’innovazione,
Piccola impresa. . 1798 . . . . . . . +196
collegata a un udi cui operai . . . . . . 1391. . 77,36%
tilizzo di profesdi cui operai donne . . . . . . . 58,40%
sionalità con conoscenze più e- Medio/grande imp.1495. . . . . . . +155
levate.
di cui operai . . . . . . 1241. . 83,21%
Occorre
di cui operai uomini. . . . . . . 52,71%
quindi un’aziosettore metalmeccanico . . . . . 30,84%
ne di prevenziosettore tessile calzaturiero. . . . 36,52%
ne che nasca da
una differente
. . . . . . . . . . . . . . . lavoratori . . . . . . . . aziende
gestione delle
. . . . . . . . . . . . . . in mobilità . . . . . . . . coinvolte
risorse e dall’in- Montebelluna. . . . . . . . . . . 520 . . . . . . . . . . 25
terazione fra Treviso . . . . . . . . . . . . . . 412 . . . . . . . . . . 28
pubblico e pri- Conegliano . . . . . . . 352 . . . . . . . . 26
vato per poten- Castelfranco V. . . . . . . . . . . 112 . . . . . . . . . . 15
ziare ricolloca- Oderzo . . . . . . . . . . 74 . . . . . . . . . 6
zione e forma- Vittorio Veneto. . . . . 25 . . . . . . . . . 6
fonte: Cgil Treviso
zione dei lavoratori: finora sono
state individuate strategie tutto, puntare sulla formache poi non vengono mes- zione integrata per la rise in atto, l’accordo tra sin- qualificazione dei lavoradacati e industriali non sta tori disoccupati e per figudecollando. Nonostante gli re professionali che, in proindustriali si siano premu- spettiva, siano in grado di
rati di dare la colpa al sin- far crescere un manifattudacato. Occorre, soprat- riero di qualità».
IN BREVE
Il controllo delle caldaie rimane annuale
In merito al decreto legislativo 192/2005, che recepisce
una direttiva europea in tema di risparmio energetico, sulla stampa sono state diffuse notizie errate a proposito della manutenzione delle caldaie. Non è vero infatti che tale
decreto cambi da uno a quattro anni la scadenza della manutenzione obbligatoria delle caldaie. La nuova legge infatti
non cambia in nessun modo le disposizioni sulle manutenzioni per gli impianti esistenti; riguarda invece solo gli edifici di nuova costruzione, e quelli ristrutturati, con applicazioni diverse secondo la rilevanza della ristrutturazione.
Dal 30 ottobre il sale iodato
La legge 55/2005 stabilisce che a decorrere dal 30 ottobre nei locali di somministrazione cibi e bevande (ossia bar,
ristoranti, mense…) sia messo a disposizione dei commensali, oltre al sale comune, anche quello iodato. Dalla stessa data anche i punti vendita dovranno mettere a disposizione dei clienti entrambi i tipi, e in particolare quello comune deve essere fornito su specifica richiesta. La misura
è stata stabilita per combattere il “gozzo endemico”, disfunzione tiroidea che affligge cinque milioni di italiani.
In settembre benzina e gasolio alle stelle
L’Istat ha reso noto che a settembre il prezzo della benzina verde è salito del 3,1% rispetto ad agosto e del 12,9% rispetto a settembre 2004. Il prezzo del gasolio è salito del
3,2% su agosto 2005 e addirittura del 21,8% su settembre
2004.
9
PREZZI
Cereali (alla tonn. + Iva)
Frumento tenero naz.le
Fino da 124,00 a 126,00
Buono mercantile da 120,00 a 122,00
Granoturco in granella nazionale (umidità 14%)
Ibrido giallo Veneto da 118,00 a
119,00
Ibrido giallo Friuli 115,00 a 116,00
Estero giallo tenero
Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14%
um.) da 122,00 a 124,00
Semi oleosi
Seme di soia nazionale (um. 14% imp. 2%) da 213,00 a 218,00
Prodotti d. macinazione
Prodotti del grano tenero
a) farine con caratteristiche di legge:
tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7)
da 300,00 a 310,00
tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9)
da 295,00 a 305,00
b) farine da pasticceria
da 464,00 a 474,00
Prodotti del granoturco
(franco partenza - imballato)
farina bianca granita
da 365,00 a 370,00
farina gialla nostrana (nazionale)
da 255,00 a 260,00
spezzato di granoturco degerminato
tenero da 175,00 a 180,00
Vini (alla produzione, lire per ettogrado)
Comune da tavola gr. 10-11
da 2,30 a 2,50
Merlot del Veneto gr. 10-12
da 2,40 a 2,70
Cabernet del Veneto gr. 11-13
da 2,50 a 4,00
Raboso rosso del Veneto gr. 9-11 nq
Verduzzo del Veneto gr. 10/12
da 3,20 a 3,70
Pinot bianco del Veneto gr. 9,5-12,5
da 4,10 a 4,60
Pinot grigio del Veneto gr. 9,5/12,5
da 5,80 a 6,50
Chardonnay del Veneto gr. 9,5/10,5
da 3,70 a 4,20
Prosecco del Veneto gr. 10/11
da 4,70 a 5,00
Prodotti avicoli - conigli pollame
Uova fresche di gallina (100 pezzi)
cat. L grammi 63/73 a 8,30
cat. M grammi 53/63 a 8,10
Pulcini da carne maschi (cadauno) nq
Pulcini femmine per uova (cadauno)
nq
(prezzi al chilogrammo)
Polli allevamento intensivo a terra a
pigmentazione gialla
- leggeri da 0,57 a 0,59
- pesanti da 0,46 a 0,50
Galline allevamento
intensivo a terra
- medie da 0,42 a 0,44
- pesanti da 0,46 a 0,50
Galline allevam. intensivo in batteria
- medie da 0,40 a 0,42
Anatre mute femmine da 1,70 a 1,74
Faraone all. tradizionale intensivo da
1,42 a 1,46
Tacchini pesanti
- femmine da 0,84 a 0,86
- maschi da 1,01 a 1,03
Galletti
- polli a collo nudo da 1,35 a 1,39
- galletti livornesi da 1,95 a 1,99
Conigli
- oltre kg. 2,5 da 1,96 a 2,02
Bestiame suino (prezzi al Kg.)
Grassi da kg. 90-115 fino a 1, 28
Grassi da kg. 145-160 fino a 1,20
Oltre 180 kg. fino a 1,13
Magroni da kg. 40 fino a 1,51
Magroni da kg. 50 fino a 1,47
Magroni da kg. 65 fino a 1,35
Lattonzoli da kg. 25 fino a 1, 87
Lattonzoli da kg. 30 fino a 1,72
Prezzi aggiornati a mercoledì 19 ottobre 2005
e
L’AZiON
GIORNATA M
SABATO SCORSO A ROMA
RIFLESSIONE DEL VESCOVO BUCCIOL
I bimbi domandano
il Papa risponde
I missionari, segni
di contraddizione
F
Benedetto XVI durante l’incontro con i bambini in piazza San Pietro
«Q
uel giorno
della mia prima Comunione sono stato pieno di grande gioia,
perché Gesù è venuto da
me e ho capito che cominciava una nuova tappa della mia vita». Così
papa Benedetto XVI ha
risposto alla domanda di
Andrea, che gli chiedeva
il suo ricordo della prima
Comunione. Andrea è uno delle decine di migliaia di bambini che sabato scorso hanno incontrato papa Benedetto
in piazza San Pietro. Era
stato lo stesso Papa, qualche mese prima, a promuovere questo incontro
con tutti i bambini che
quest’anno avevano rivevuto la prima Comunione.
L’anziano Papa e i vivaci bambini hanno dialogato, secondo lo stile di
papa Luciani. Domande
semplici, ma anche impegnative. Come spiegare a dei bambini che Gesù è presente nell’Eucaristia, ma non si vede? Il
Papa ha usato alcuni esempi, semplici ma convincenti, ricavati dalla vita di tutti i giorni: «Non
vediamo nemmeno la
corrente elettrica e tuttavia vediamo che esiste,
vediamo questo microfono che funziona, vediamo la luce. Quindi le
cose più profonde, quelle che portano realmente la vita al mondo, noi
non le vediamo ma possiamo sentirne gli effetti.
Così è anche per il Signore risorto: non lo ve-
diamo con i nostri occhi,
ma vediamo che dove c’è
Gesù, gli uomini cambiano e diventano migliori».
E come rispondere
nel confronto tra l’importanza della Messa e i
genitori che dormono o
entrambi vanno al lavoro? Con estrema delicatezza, cercando di salvare i genitori, il Santo Padre ha risposto che con
rispetto e con amore si
può ricordare ai genitori
quanto sia importante
per tutti quell’incontro
con Gesù alla domenica:
«Non si tratta di rimproverare ma di ricordare
che l’incontro con Gesù
è importante, ci arricchisce. È bene trovare un
po’ di tempo per lui».
Ed ecco la domanda
forse più difficile, almeno nel senso di spiegarla
a dei bambini: «Gesù ha
detto alla gente che lo seguiva “Io sono il Pane di
vita”. Ci vuol spiegare cosa voleva dire?». Benedetto non appare imbarazzato più di tanto e riesce a essere semplice.
Spiega anzitutto che il pane è il fondamento di ogni nutrimento. E come
abbiamo bisogno di nutrirci corporalmente per
vivere, così anche lo spirito, l’anima, la volontà ha
bisogno di nutrirsi per vivere. Se Gesù dice “Io sono il Pane di vita”, ciò significa che Gesù stesso
è il nutrimento della nostra anima. Abbiamo
proprio bisogno di questo Pane, di questa amicizia con Dio.
orse non hai mai
fatto esperienza
della fame, di
quella vera. Anch’io non
lo so. E per questo può esserci difficile comprendere i miliardi di affamati della terra. Quando ero
ragazzo speravamo che la
fame sarebbe finalmente
scomparsa e che l’umanità, forte delle sue conquiste tecnologiche, avrebbe vinto questo grande male. Ma così non è
stato e questa meta ci appare sempre più lontana.
Miliardi sono pure gli
esseri umani che non sanno niente di Gesù Cristo,
che non hanno ricevuto
la notizia che il Figlio di
Dio è venuto su questa
terra come Salvatore, per
dare un senso alla vita e
una speranza alle vicende umane.
Oggi la Chiesa celebra la Giornata missionaria mondiale. Nel suo
messaggio (ancora di
febbraio) papa Giovanni
Paolo II ci invita ad essere “pane spezzato per
la vita del mondo”. Ricorda che questo è il
senso dell’Eucaristia,
poiché dall’Eucaristia nasce la missione. Scrive il
Papa: “L’Eucaristia mentre fa comprendere pienamente il senso della
missione, spinge ogni singolo credente e specialmente i missionari ad essere pane spezzato per la
vita del mondo; l’Eucaristia spinge ad una generosa azione evangelizza-
trice e ad un impegno fattivo nell’edificazione di una società più equa e fraterna”. E aggiunge un auspicio: “L’anno dell’Eucaristia stimoli tutte le comunità cristiane ad andare incontro con fraterna
operosità a qualcuna delle tante povertà del nostro mondo”.
Sottolineava anni fa il
grande apostolo del Van-
gelo Arturo Paoli: “Il
mondo pare diviso in due
categorie: quelli che hanno fame di ideali e quelli
che hanno fame di calorie. Ora io penso che queste due grandi fami del
mondo sono provocate
dalla stessa causa: l’idolatria del denaro, il desiderio di possedere di più,
il capitalismo”. Qui sta la
Anche il Ciad
è un nostro paese
i è arrivato da qualche giorno il giornale diocesano del 18 settembre e davanti alla rubrica “Dai nostri paesi” mi
son detto: “Perché non
dare qualche notizia anche dal nostro paese?”.
Non abbiamo sagre o
feste dell’uva da proporre, né capitelli da inaugurare, ma anche noi stiamo
viati qui come pastori di una porzione del popolo di
Dio a noi affidato che si
chiama parrocchia di Santa Maria Madre della
Chiesa.
Ho iniziato questo servizio il 21 maggio 2004,
quando la parrocchia è
stata costituita e a me affidata. La parrocchia è composta da quattro comunità
(una quinta l’abbiamo formata da poco) corrispondenti a cinque grossi quartieri della città; in ognuna
di esse attuano tre o quattro comunità ecclesiali di
base.
Io non so come sia meglio iniziare una parroc-
chia, ma in questa realtà
ho pensato che la cosa più
importante fosse rafforzare la vita delle singole comunità e aiutarle a mettersi insieme. Per questo
abbiamo iniziato a intensificare la nostra presenza
nelle comunità: in ognuna
di esse, una volta la settimana, a turno, si celebra la
Messa (alle 5.30 del mattino!); partecipiamo alle
riunioni della comunità;
abbiamo dato dei suggerimenti e dei sussidi perché
il lavoro del responsabile
sia più efficace; stiamo attrezzando le singole comunità per un servizio
specifico per tutta la par-
Diventando
pane spezzato
troviamo il senso
della nostra vita
LETTERA DI DON MACCARI
C
nostra sfida e l’esigenza
di una decisione: che cosa vogliamo fare della nostra vita? Una scelta si impone, essere neutrali è
impossibile. È necessario
decidere con chiarezza,
sinceri con se stessi.
Credo profondamente
che il senso della vita lo
troviamo nel dono di noi
stessi: diventare “pane
spezzato”, provocati dalle tante sofferenze dei
fratelli, assumendole
come proprie, nella condivisione, umile e semplice, solo per amore.
“Fa male voler bene agli
altri”, scriveva anni fa una bambina brasiliana;
cioè “fa male” accogliere il tanto dolore prodotto dall’ingiustizia,
dalla violenza, dalla guerra, dalla grande seminagione di morte che infesta l’umanità. Il “pane”,
simbolo di tutto ciò che la
madre terra ci dona e del
lavoro umano, può essere – spesso è! – causa di
divisione e di morte. Ma
può essere – vorremmo
fosse – motivo di gioia e
di vita. Quando accumu-
lato diventa un pane maledetto, se condiviso eccolo trasformato in benedizione e gioia, per noi e
per tutti, diventa Eucaristia.
Essere “missionari”
vuol dire diventare segni
di contraddizione, pur tra
fragilità e incoerenze; nel
nostro piccolo mondo,
ma ugualmente aperti e
sensibili agli appelli che
provengono da tante parti.
Non spegnere, perciò,
dentro di te quel desiderio di umanità vera, di ascolto sincero, di condivisione discreta e totale.
Essere “pane spezzato” a
partire da quel pane che
Cristo ha spezzato per noi
con la sua vita. E continua
a spezzare con noi ad ogni Eucaristia, insegnandoci a fare lo stesso, in un
impegno che trasforma
l’esistenza, perché le dà
senso e sapore.
Sono partito inviato da
una Chiesa missionaria;
continuo con gioia un’avventura d’amore in comunione con questa
Chiesa che mi ha generato alla fede; riparto a
servizio di una Chiesa sorella nella fede.
La Giornata missionaria mondiale ci stimoli a
vivere in costante ricerca
di fedeltà all’unico Vangelo e al Signore morto e
risorto. Aperti “alla voce
dello Spirito e alle necessità dell’umanità”.
+ Armando Bucciol
vescovo di Livramento
iniziando un nuovo anno
pastorale. Anche noi stiamo vivendo una enorme
sfida al paganesimo, di ritorno in Italia, da sempre
imperante qui a Sarh in
Ciad, il paese che è vicino
a guadagnarsi il primato
mondiale per la povertà e
il mancato sviluppo.
Anche noi ci sentiamo
preti di Vittorio Veneto in-
e
L’AZiON
Chiesa
MISSIONARIA MONDIALE
CONVERSAZIONE CON I SEMINARISTI
Se il vescovo ti chiedesse
di partire per il Brasile?
S
e un domani il Vescovo vi chiedesse la disponibilità
ad un servizio missionario
in Brasile cosa rispondereste? La domanda arriva
a bruciapelo nel bel mezzo
di una conversazione con i
seminaristi più grandi.
Qualche attimo di silenzio,
poi qualcuno si fa coraggio
e risponde: «Siamo ordinati per la Chiesa universale perciò rientra tra i servizi che ci possono essere
richiesti»; «Mi fa un po’
paura la diversità della lingua e della cultura»; «Non
so cosa risponderò al Vescovo ma sicuramente,
grazie al recente viaggio,
potrò dare una risposta serena».
A due mesi dal rientro
dal viaggio di venti giorni
nelle missioni diocesane in
Brasile, le emozioni superficiali si sono stemperate e
hanno lasciato posto ad una riflessione più profonda. Certo, le immagini, le
parole, i profumi, i colori di
quel viaggio sono stati tanti e travolgenti ed è difficile elaborare una valutazione dai contorni definiti. Per
questo il rettore, don Bruno Daniel, ha chiesto al vescovo Armando Bucciol di
unirsi alla conversazione.
Le prime riflessioni sono, naturalmente, sull’organizzazione ecclesiale
brasiliana. I preti sono pochissimi, le parrocchie
molto estese, i laici hanno
compiti di grande responsabilità. «Mi ha impressionato il fatto che i preti appena ordinati vengano subito inviati in parrocchie
Don Carlo Maccari
rocchia. Quest’anno stiamo proponendo alle comunità dei sussidi e delle
attività per crescere come
comunità che prega e insegna a pregare.
Una seconda attenzio-
rità».
Venti giorni sono troppo pochi per capire un Paese straniero. Ma alcune evidenti contraddizioni sono balzate agli occhi dei
giovani seminaristi: «C’è
un’enorme disparità tra ricchi e poveri»; «I poveri
sembrano accecati dalle sirene del benessere: non c’è
ragazzo che non abbia magliette firmate e non c’è casa senza parabolica»; «Don
Massimo Bazzichetto ci ha
comunicato la sua visione
realistica della società brasiliana». Don Armando raccoglie gli stimoli e spiega:
«In questi giorni il vescovo
di Barra (Stato di Bahia),
Luis Cappio, sta facendo uno sciopero della fame contro la deviazione del rio San
Francisco, progetto che favorisce solo i grandi proprietari. Questo per dire
quanto la Chiesa brasiliana sia cosciente delle ingiustizie sociali e quanto si
batta per ridurle. Nelle
brecce della storia ci sono
persone che stanno lottando, credendo e costruendo. Durante il mio soggiorno in Italia ho assistito
a una lezione tenuta all’Università di Padova da una
ragazza del Sertao. Per me
è un piccolo-grande segno
di speranza».
Federico Citron
complesse»; «Penso che il risti vittoriesi ha lasciato
prete corra il rischio della un segno la vivace partesolitudine»; «Si coglie una cipazione alle messe: «I
forte unità intorno al Ve- brasiliani partecipano anscovo: è sorprendente la che con il corpo alla liturfraternità, lo spirito di col- gia»; «Hanno un senso
laborazione, la sponta- della festa che noi abbianeità che legano il presbi- mo perso, o forse c’è ma è
terio di Caetité». Anche i “imprigionato”»; «Forse
seminaristi sono forte- hanno una fede meno ramente impegnati nella pa- zionale della nostra, sono
storale: vanno a due a due più semplici e immediati».
nelle parrocchie dove «Purtroppo lo scarso nusvolgono molte attività. mero di sacerdoti, 18 nel«In Brasile la maniera di la mia diocesi, consente la
vivere il servizio presbite- celebrazione dell’eucarirale è diversa da quella i- stia domenicale in poche
taliana – riflette don Ar- comunità – spiega don Armando –. Molte cose che mando –. Dove non c’è il
qui fanno i preti, in Brasi- prete, c’è comunque il sele le fanno i laici. Penso al- gno dell’assemblea che la
la catechesi o alla gestio- domenica si riunisce in none degli aspetti burocrati- me del Risorto e si pone in
ci. Ai miei preti sto dicen- ascolto della parola di Dio.
do di correre meno per ce- Se c’è un ministro dellebrare messe – anche l’Eucaristia c’è anche la
quattro-cinque ogni do- possibilità di comunicarsi.
menica – e di curare di più Tre sono le cose essenziali
la formazione dei laici. E ai che non devono mancare
seminaristi chiedo, con- in alcuna comunità: l’aclusa la teologia, di venire scolto della Parola, il cula vivere qualche mese con to e l’esercizio della came». La solitudine è sicuramente un rischio. Per questo il vescovo
Armando ha
macinato 97
mila chilometri
nel suo primo
anno di ministero episcopale. È arrivato
nei posti più dispersi pur di incontrare tutti i
suoi sacerdoti
e le comunità
I seminaristi durante la visita alle missioni diocesane in Brasile (26 luglio-9 agosto) insieme al nuovo
loro affidate.
rettore don Bruno Daniel e all’uscente don Graziano De Nardo
Nei seminane che abbiamo cercato di
iniziare a vivere nell’anno
trascorso è stata la celebrazione della Messa domenicale: i primi risultati
sono incoraggianti.
Quest’anno la nostra
Chiesa locale inizia un
biennio di attenzione e
proposte particolari per i
giovani. È la Conferenza
delle Chiesa dell’Africa
Centrale che ha proposto
questa attenzione pastorale particolare.
Nella nostra parrocchia
abbiamo individuato tre
grossi problemi nel mondo giovanile: li stiamo studiando per proporre qualcosa di concreto: abbiamo
scoperto un numero rilevante (oltre 50!?!) di giovani, fra i 9 e i 15 anni che
non hanno mai potuto
metter piede a scuola; molti giovani non riescono più
a formarsi una famiglia cristiana: le cause sono molteplici, non ultima la motivazione economica; l’Aids
è un flagello che sta distruggendo il popolo ciadiano: i giovani e i ragazzi
ne sono le prime vittime.
Ogni giorno ci scontriamo con questa realtà e
sempre di più ne sono
coinvolti bambini di età incredibilmente bassa.
In questo biennio certamente continueremo
molte attività formative
per i giovani che qui sono
molto numerosi e molto
attivi, ma desideriamo veramente e concretamente
far qualcosa per quelle tre
priorità che abbiamo individuato perché ci qualificano come cristiani: nessun altro se ne interessa
veramente.
Buon inizio di anno pastorale a tutti, in particolare a quanti hanno condiviso con noi le nostre
preoccupazioni e ci sostengono con la loro preghiera, la loro amicizia e
l’offerta dei loro sacrifici.
Don Carlo Maccari
Sarh 13 ottobre 2005
Domenica 23 ottobre 2005
11
Madre
Mastena
verso la
beatificazione
MIRACOLO RICONOSCIUTO
Azzurra, la neonata
ritornata in vita
Il 13 novembre si
terrà in San Pietro la
beatificazione di madre
Maria Pia Mastena. In
preparazione all’evento
pubblichiamo un articolo sul miracolo ufficialmente attribuito all’intercessione di madre Mastena.
P
er riconoscere la
conclamata voce di
santità di madre Mastena,
la Chiesa aveva bisogno di
prove. Nel 1970, a Roma,
nella clinica delle Suore
del Santo Volto è nata una
bimba. Si chiama Azzurra.
Il cognome: De Lollis. Ma
non respira, non piange. I
medici, dopo varie insistenze tecniche, sono purtroppo costretti a dichiarare che quella bimba è
morta. Suor Costantina,
addetta al reparto, non si
dà per vinta. Prega fiduciosa invocando l’intercessione di madre Maria
Pia Mastena, la santa Fondatrice dell’Ordine religioso cui appartiene e intanto tenta in tutti i modi
di rianimarla. Poco dopo
la piccina, con un leggero
sussulto, emette un respiro e la boccuccia si apre al
pianto: è viva! I parenti esultano. I medici sono increduli: non ammettono la
repentina ripresa dopo un
così lungo tempo trascorso in anossia. Per loro l’evento è scientificamente
inspiegabile. Ma il fatto
prodigioso rimane e diventa il sigillo della santità
di madre Mastena, la religiosa che verrà presto proclamata beata da Benedetto XVI. Oggi, quella
bimba è una giovane normale con tutte le funzioni
psicomotorie integre. L’ho
incontrata in una mattinata di sole a San Fior, alla casa madre delle suore del
Santo Volto, lo scorso marzo, davanti alla cappella
che ospita le reliquie di
madre Mastena, da poco
raccolte in un cofanetto
zincato, in attesa di introdurle nell’apposita urna di
cristallo che sarà posta
sotto l’altare della chiesetta della Congregazione. È
una giovane bruna. Il viso
pulito, i lineamenti dolci,
l’atteggiamento semplice
quasi da adolescente, non
dimostrano i suoi trentacinque anni. Era insieme
a suor Costantina Ravazolo, la religiosa che l’ha avuta tra le braccia al momento emozionante della
sua “ri-nascita”.
Dopo qualche esitazione accetta di essere intervistata e, con suor Costantina, risponde con tanta umiltà. Racconta: «Il 5
maggio 1970, quando venni al mondo, i medici diagnosticarono che ero senza vita e allora suor Costantina…». «Pur vedendo
che la bambina era morta
– ricorda la religiosa –, dopo varie insistenze del medico, continuavo ad invocare la Madre fondatrice,
e son rimasta con quella
fede forte che sarebbe vissuta… E la fede è venuta
in soccorso a ciò che la
medicina non ha mai saputo spiegare. Quando il
medico l’ha messa in parte io mi sono presa la bambina…, l’ho portata al nido, sempre invocando la
Madre fondatrice: ho visto
il primo respiro, poi si è
messa a piangere.
E non ha avuto più nessuna conseguenza».
Innocente Soligon
In un’agile
pubblicazione
la biografia
della beata
I
n occasione della
beatificazione della loro fondatrice, le
suore del Santo Volto
hanno dedicato un intero numero del loro
periodico alla biografia
di madre Mastena. Il testo, scritto in modo
molto scorrevole, è accompagnato da illustrazioni.
12
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 23 ottobre 2005
ESPERIENZA PASTORALE A PONTE DELLA PRIULA
A Ponte il Santissimo
esposto nelle case
D
urante un incontro comunitario di studio
del documento “Mane nobiscum Domine”, ci siamo
trovate concordi ed entusiaste nel proporre alla nostra parrocchia di Ponte
della Priula un’iniziativa
per aiutarla a vivere con
particolare intensità la festa del Corpus Domini e
farci noi animatrici di questa singolare esperienza:
l’adorazione eucaristica
nelle famiglie.
A pranzo ne abbiamo
parlato con don Francesco: con un entusiasmo più
grande del nostro ci ha
consigliato di sottoporre la
proposta al consiglio pastorale che, certamente
non per caso, doveva riunirsi la sera stessa.
Ricevuto il nulla osta,
abbiamo informato la comunità parrocchiale con
un articolo sul foglio di collegamento, abbiamo chiesto la disponibilità delle famiglie e con loro abbiamo
poi programmato l’insolito
evento.
Una settimana prima la
famiglia di turno si è impegnata a esporre, presso
i locali pubblici del paese,
una locandina con l’immagine di un quartiere e di
un ostensorio e con gli orari dei momenti di preghiera organizzata.
Gli inviti sono stati molto curati. Floriano e Graziella hanno coinvolto i
gruppi-famiglia della parrocchia. Loretta ha invitato le amiche che per tre
mesi le hanno fatto assistenza giorno e notte in o-
TESTIMONIANZA / 1
è stato portato all’altare e lo
spezza invitando le persone a prenderne un pezzetto come segno di comunione e di impegno nel donare la propria vita, come
Gesù. Suor Laura lo mangia e quasi tutti la imitano.
Segue un silenzio colmo
di adorazione di fronte alla grandezza di Dio che si
è fatto pane per noi; siamo
riconoscenti perché ha voluto farci suoi figli e donarci l’amore capace di rispondere al suo amore. Seguono brevi momenti di
preghiera e qualche riflessione spontanea.
Alle 23 don Francesco
impartisce la benedizione
con l’ostensorio. Le persone ci salutano sorridenti facendo commenti positivi
alla serata trascorsa.
Anche noi, quando la
nostra “chiesa domestica”
è vuota, ci diciamo che è
stato bello vivere quest’esperienza, grazie ai tanti amici che hanno colto questa occasione, segno
straordinario e prezioso,
per rinfrancarci nella fede
e sentirci, nel nostro vivere quotidiano, figli amati da
Dio.
Graziella e Floriano
Aderire è stato
un atto di coraggio
Q
uando rientro dal
lavoro, trovo Floriano che mi apre il cancello; niente da preoccuparsi, è solo impaziente di
mostrarmi “l’opera compiuta”. Con l’aiuto dei nostri vicini e amici ha trasformato il portico di casa
in una chiesa: panche ben
allineate, tovaglia preziosa,
due composizioni floreali
di rose e calle raccolte nei
giardini, il tavolino per le
offerte con sopra, insieme
al calice e alle ampolline
dell’acqua e del vino, il pane fatto in casa da Anna.
Mentre mi preparo anch’io, ripenso a quella sera
“famosa” in consiglio pastorale, quando è stata lanciata la proposta dell’Adorazione eucaristica nelle famiglie, e di come poi ne ho
parlato con Floriano. Una
proposta pensata con orari pomeridiani... ma noi, e
tanti come noi che lavora-
no? Le famiglie si trovano
insieme la sera! Aderire è
stato un atto di coraggio,
cioè dichiarare che siamo
cristiani, e di umiltà nel riconoscerci peccatori bisognosi di quell’aiuto che viene solo da Cristo. Presa la
decisione, avevamo coinvolto mio suocero, i vicini,
i gruppi-famiglia della parrocchia. Alle 20.15 arrivano le persone con don
Francesco. Mi viene consegnato il foglio dell’introduzione della Messa prefestiva: festa della Santissima Trinità. Penso che
niente viene per caso: la
Trinità è modello di ogni
comunità umana, da quella più semplice, che è la famiglia, fino alla Chiesa universale. Dopo la messa
viene esposto il Santissimo, e don Francesco ripete il gesto che è stato fatto
durante la novena di Pentecoste: prende il pane che
CARITAS DIOCESANA
Iniziata la raccolta
di fondi pro Pakistan
C
’è ancora bisogno
di aiuto! È l’appello che giunge dalla
Caritas diocesana. Due
sono le emergenze che
ci chiedono aiuto in questi giorni: hanno i volti
dei sopravvissuti al terremoto che ha colpito
Pakistan e India e di chi
cerca di ritornare a vivere in Guatemala e nei vicini paesi dell’America
centrale colpiti dall’alluvione.
Per le donazioni ci si
può rivolgere in sede Caritas (piazza San Francesco 6, Vittorio Veneto),
da lunedì a sabato dalle 9
alle 12, oppure utilizzare
il conto corrente postale
10255313 o il conto corrente bancario 4167988
(abi 02008, cab 62195)
presso Unicredit, piazza
spedale. Raffaella, che ha
una sorella in carrozzella e
lavora alla “Nostra famiglia”, ha invitato le famiglie
con figli disabili, che loro
chiamano “speciali”: in un
momento di preghiera e di
canto pensato per loro, essi hanno portato un fiore
davanti all’ostensorio.
La mattina del giovedì
la famiglia di turno ha messo sulle finestre, sulle ringhiere e sugli alberi del
giardino numerosi drappi
con scritte eucaristiche
per dire a tutti che quel
giorno la loro casa sarebbe stata aperta a Gesù e
per invitare tutti coloro che
desiderassero condividere
un intenso momento di vita spirituale.
Noi suore ci siamo impegnate a curare bene i
momenti comuni di adorazione (molto commovente
quella per i bambini), il vespro e la messa. Abbiamo
procurato libretti con alcune tracce per l’adorazione e distribuito immaginette con una preghiera
scritta da noi per la visita
eucaristica, nel desiderio
che cresca nei nostri parrocchiani un’attenzione costante e amorosa a Gesù
presente nell’Eucaristia.
Perché la parrocchia
fosse tutta coinvolta nel vivere bene questa preziosa
occasione, abbiamo preparato una scheda per la
catechesi settimanale degli adulti, distribuita poi a
tutte le Messe della domenica precedente l’inizio
dell’esperienza.
Le suore
di Ponte della Priula
straordinario. C’è un va-evieni di persone che rendono omaggio al Santissimo. Al momento dei Vespri siamo in tanti... Il mio
cuore è colmo di gioia e
non riesco a credere che
tutto questo avvenga in casa mia! È l’ora della MesGiungono le prime per- sa e c’è un po’ di confusone. Suor Rosilda con in sione: dobbiamo celemano un panno damasca- brarla in casa a causa del
to, si inginocchia e con de- maltempo. I ragazzi li
licatezza espone il Santis- mando a sedere sulle scasimo. Non siamo in tanti. le. Siamo tutti molto viciUn nodo mi blocca la go- ni e questo è bello; semla. Piango, sono felice. bra di sentire una sola forQualcosa d’immenso è ar- te voce. La mia casa si irivato a casa mia.
nebria di canti e di tanta
Incominciamo a prega- fraternità. Al momento
re, a cantare e a riflettere delle preghiere mio figlio
sui problemi che ci cir- ne rivolge una al Signore
condano. Arrivano i bam- per i malati di tumore; senbini e con la loro inno- to le persone che si comcenza pregano; anche loro muovono e che pregano.
percepiscono qualcosa di Mi rende felice che molte
di loro si accostino all’Eucaristia.
È stata una
magnifica giornata per me e
per la mia famiglia e, ciò che è
più bello, tutto
questo è avvenuto in casa mia.
Grazie.
Una casa preparata per l’esposizione del Santissimo
Loretta
TESTIMONIANZA / 2
Una giornata
eccezionale!
M
i sveglio presto,
sono
agitata.
Fuori splende il sole dopo
giorni di pioggia e casa
mia, con l’aiuto del marito
e della mamma, è pulitissima per accogliere il Santissimo. Insieme ai vicini
mettiamo i drappi ai balconi e i fiori e le sedie in
giardino. Il tempo è bello:
la messa si farà all’aperto!
Verso mezzogiorno arriva don Francesco, soddisfatto perché tutto è in
ordine. Ore 14: arriva Toni, il sacrestano, con due
importanti candelabri e il tronetto dove porre l’ostensorio.
Tutto è pronto.
Ma... in cielo si
stanno formando delle nuvole che promettono pioggia:
in cuor mio sono dispiaciuta!
stamentaria,
40.741,78; Donne
ucraine 159,40;
NN Vittorio Veneto 120; Sacerdoti Casa S. Raffaele
3.000.
Adozioni nel Benin: Chiara Tomè,
Vittorio Veneto 150; Graziano Freschet, San Fior di Sotto 150.
Adozioni in Burkina Faso: Mons.
Lorenzo De Conto 300; Angela Pizzol,
Saccon di San Vendemiano 300.
Adozioni in Costa d’Avorio: Tania
Pasqualotto 75; Giovanni Biz, Orsago
300.
OFFERTE CARITAS
LUGLIO,AGOSTO E SETTEMBRE
O
fferte ricevute dalla Caritas
diocesana nei mesi di luglio, agosto, settembre e inizio ottobre 2005.
Per i terremotati in Pakistan Un
sacerdote, 1000; NN 50; parrocchia di
Cozzuolo 155; NN 300; Parrocchia di
Carpesica 920; Valeria Ziliotto, Vittorio Veneto 150; NN San Giacomo 200.
Per la Caritas diocesana: Fondo di
solidarietà, parrocchia di Meschio 200;
NN Vittorio Veneto 70; NN Vittorio
Veneto 120; NN Vittorio Veneto 75;
Cappelletto Pietro, S. Donà di Piave
50.
Progetti di solidarietà della Caritas diocesana:Caritas parrocchiale
di San Martino di Colle Umberto
1.065; Un sacerdote, per volontà te-
Adozioni a vicinanza (figli di carcerati): Tarcisio Andreetta, Gaiarine
Aida, Anzano 75; NN 500; Un sacerdote 110.
Per maremotati Oceano Indiano:
Parrocchia di Cordignano 400; La Tegola Canadese, Vittorio Veneto 7.500;
Parrocchia di Meschio, Fondo di solidarietà 600.
Per la casa Provvidenza: Roberto
Gava, Montaner 50; NN Refrontolo
100; NN Vittorio Veneto 50; NN Vittorio Veneto 76; NN Vittorio Veneto
170.
Per Balcani e Gruppo Balcani: Nerina Lazzarin, per volontà testamentaria, 2.100; Don Benito Introvigne 150.
Pro Niger: NN 500.
300.
Per la Casa accoglienza bambini
stregoni nel Benin: Parrocchia di Ca-
Contro la fame nel mondo: Teresa Mapelli 180; Dott. Adriano Lorenzon, Revine 50; NN San Fior di Sotto
50; Paola Mario, Conegliano 20; Pizzol
stello Roganzuolo 365; Caritas parrocchia S. Fior di Sotto 486.
Per i lebbrosi di don Gerlin: NN
Vittorio Veneto 500.
Chiesa
CONFRONTO VIVACE SU MOLTI TEMI
Le chiese giovani
animano il sinodo
Q
iunti alla fine dell’Anno eucaristico, i sacerdoti della forania della Colonna e il
Gruppo liturgico foraniale hanno pensato a una celebrazione solenne. Giovedì 27 ottobre si terrà
nella chiesa del Beato
Claudio, un devoto e amante dell’Eucaristia, una solenne concelebrazione di tutti i sacerdoti
della forania presieduta
da don Fabio Dal Cin, animatore in Seminario, e
con la presenza dei chierici alle 20. Terminata la
del cardinale Scola, con il
problema dell’ammissione alla comunione nelle
situazioni matrimoniali
irregolari. Un tema sofferto. Qualche padre ha avanzato l’idea di regolare,
a certe condizioni, le situazioni irregolari, come
avviene nelle chiese ortodosse che riammettono,
dopo un periodo di penitenza, alla comunione. Ma
la maggioranza non vede
la possibilità di cambiare
su questo punto. Così come non si è dato seguito
alla richiesta di alcuni vescovi di rivedere la questione del celibato dei preti. Tuttavia si è discusso
anche su questi temi.
Il tema strettamente
teologico della presenza
reale di Cristo nell’eucaristia – che è stata ribadita
Giovedì 27
celebrazione
eucaristica
solenne
razione della festa dei
Santi.
L’invito è rivolto a tutti
i cristiani e ai devoti del
beato Claudio, in quanto
questa celebrazione sostituisce quella dell’ulti-
13
pace: «L’eucaristia – ha affermato un vescovo della
Colombia – è la possibilità
permanente di conciliarsi
con Dio e con i fratelli e
l’invito di riconciliarsi tra
noi prima di rendere culto al Signore».
E per i paesi del mondo
sviluppato e secolarizzato
ha ancora qualcosa da dire l’eucaristia? «Per l’uomo contemporaneo la percezione dell’invisibile è
difficile – ha dichiarato il
cardinale Danneel presidente della Conferenza
del Belgio – eppure vi è un
sicuro interesse per tutto
ciò che si trova al di là dell’orizzonte, al di là del sensibile, del razionale, dell’efficacia e della produttività». I cristiani, grazie all’eucaristia, devono, secondo un altro vescovo,
«sviluppare valori evangelici come la gratitudine, la
gratuità, la ricerca di senso, il gusto della bellezza,
del silenzio e della interiorità».
Il sinodo lascerà certamente un segno. Per questo attendiamo con interesse il Messaggio dei vescovi che comunicheranno le cose essenziali e poi
il documento del Papa che
raccoglierà tutta la ricchezza che è affiorata in
queste settimane.
Don Giampiero Moret
Dal 1222 al centro d’Europa.
S. LUCIA
messa ci sarà l’esposizione solenne del Santissimo
per l’adorazione che si
prolungherà fino a mezzanotte. Durante l’adorazione i sacerdoti saranno
a disposizione per le confessioni, anche in prepa-
della Nigeria ha affermato: «Non abbiamo molto
da offrire in termini di
maestose architetture di
cattedrali, ma quanto abbiamo siamo felici di donarlo: i nostri canti e le nostre poesie, i rulli dei nostri tamburi e i ritmi delle
nostre danze».
L’eucaristia ha qualcosa da dire sui grandi problemi che gravano sul
mondo attuale: la pace,
la giustizia, il rispetto
del creato. Sono stati numerosi gli interventi al riguardo. Il cardinale Martino, presidente del Consiglio Giustizia e Pace, ha
dichiarato: «Mettere in risalto il rapporto tra eucaristia e carità sociale e politica non significa proporre indebite politicizzazioni delle nostre eucaristie, ma piuttosto favorire
la piena verità del mistero
eucaristico in tutta la sua
inesauribile ricchezza capace di ispirare e promuovere anche la dimensione sociale e politica della carità». Sono state commoventi alcune testimonianze di vescovi provenienti da territori dove ci
sono state e continuano ad
esserci violenze e conflitti. Hanno mostrato come
l’eucaristia possa essere uno straordinario strumento di riconciliazione e di
E. L. Cornaro
G
vano la possibilità di fare
una libera discussione sui
temi trattati durante la
giornata, con inter venti
improvvisati, come si usa
fare negli incontri. In questa terza e ultima settimana sono continuati i circuli minores, vale a dire incontri per gruppi linguistici; c’è stata, lunedì, un’adorazione eucaristica prolungata, come gesto esemplare per tutte le chiese e sono state anche elaborate le propositiones, una serie di conclusioni da
presentare al Papa sulla
base delle quali egli, poi,
scriverà un testo destinato a tutta la chiesa.
Alcuni temi scottanti
Dunque, un sinodo vivace. Si è incominciato subito, accogliendo uno
spunto dell’introduzione
contro interpretazioni puramente simboliche – ha
offerto l’aggancio con la
questione ecumenica,
cioè il rapporto con le altre chiese cristiane. Riguardo agli ortodossi dell’Oriente non ci sono grandi problemi perché la loro
dottrina eucaristica è sostanzialmente uguale a
quella cattolica, per essi si
è parlato della possibilità
dell’intercomunione. Diverso è il discorso con le
chiese riformate perché
l’eucaristia è stato fin dall’inizio un punto di attrito.
Tuttavia si è sentita la testimonianza di un osservatore al sinodo, rappresentante queste chiese,
che ha esortato a superare i pregiudizi e a continuare il dialogo perché anche la posizione protestante sull’eucaristia è
cambiata in questi ultimi
anni.
Sul modo di celebrare l’eucaristia ci sono stati confronti alquanto animati, in particolare tra i vescovi delle giovani chiese
e quelli dell’Europa. I primi insistono sulla necessità di calare la celebrazione nella cultura locale,
i secondi, invece, raccomandano il rispetto e la
conservazione della tradizione. Il presidente della
Conferenza episcopale
PAGLIARDINI ASSOCIATI
uando è stato
annunciato da
Giovanni Paolo
II un sinodo sull’eucaristia
qualcuno ha pensato: non
sarà un sinodo di grande
risonanza; è un argomento teologico che riguarderà gli addetti ai lavori,
vale a dire i preti che devono celebrare ogni giorno la messa; al massimo ci
sarà qualche esortazione a
partecipare alla messa e
qualche
avvertimento
contro gli abusi nella celebrazione. Invece si sta
dimostrando un sinodo di
grande interesse per tutti.
Veramente l’eucaristia, come dice il tema del sinodo
è “il culmine e la fonte della vita della chiesa”, partendo da essa si possono
toccare tutti i problemi
che riguardano la chiesa.
Ed è questo che si è verificato al sinodo.
Mentre scriviamo si sta
avviando alla conclusione,
che avverrà questa domenica. Nelle due prime settimane si sono tenute le
assemblee generali alla
presenza di tutti i partecipanti, con una novità voluta dal Papa: ogni sera,
terminati gli inter venti
programmati, i padri ave-
Domenica 23 ottobre 2005
G. Galilei
e
L’AZiON
Padova
Università degli Studi di Padova
BREVI AZIONE CATTOLICA
Incontri di riflessione etica
“Vivi nella speranza…
per costruire il futuro nel
quotidiano” è il titolo dell’itinerario di riflessione
etica proposto dall’Azione cattolica ad adulti e
giovani che inizia domenica 23 ottobre, alle 9.30
a Conegliano, nella casa
Toniolo.
Il relatore, monsignor
Luciano Padovese, approfondirà il tema: “Accogliere e confidare: un’etica e una spiritualità per
il futuro”.
Cammino Red
Partono i moduli formativi Red (Responsabili
educativi) rivolti a coloro
che, in associazione,
hanno responsabilità educativa. Il primo, aperto
agli “aiutored” (giovani
nati dal 1989) si svolge in
due zone della diocesi:
Conegliano (casa Toniolo) e Motta di Livenza
(patronato) sabato 22 ottobre (dalle 15.30 alle
18.30) e domenica 30 ottobre (dalle 9 alle 12). Il
tema del modulo approfondirà la figura, la
spiritualità, il cammino di
fede del responsabile educativo e il valore del
gruppo.
13 Facoltà, 186 corsi di laurea, 60 master,
un centro di eccellenza nelle discipline umanistiche
e scientifiche; oltre 2000 tra docenti e ricercatori.
Percorso di formazione
per genitori
Azienda Regionale per il Diritto
allo Studio Universitario
In collaborazione con
l’associazione “Il sentiero” di Vittorio Veneto, venerdì 28 ottobre, dalle
20.30 alle 22.30, al collegio San Giuseppe di Vittorio Veneto, primo incontro del percorso genitori “Educarsi a educare”.
Il tema della serata: “Educare: da dove partire?”
sarà presentato da monsignor Luciano Padovese.
Diritto allo studio, informazione e orientamento, residenze
universitarie (2000 posti letto a gestione diretta),
ristorazione con certificazione di qualità (1.500.000 pasti
ogni anno); iniziative culturali e per il tempo libero.
Vivere l’università a Padova.
www.unipd.it www.esu.pd.it
call centre: 049.8273131
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 23 ottobre 2005
OGGI Domenica
Agenda
del Vescovo
IL VESCOVO COMMENTA IL VANGELO
Amerai il Signore Dio tuo
e il prossimo tuo
Domenica 23 ottobre - 30ª
del tempo ordinario
Es 22, 21-27; Sal 17; 1Ts 1,
5c-10; Mt 22, 34-40
Seconda settimana del Salterio
N
egli ultimi capitoli del
suo Vangelo Matteo evidenzia i complotti che i
rappresentanti più qualificati del popolo ebreo, a ondate successive,
stavano ordendo contro Gesù, per
avere in mano un capo di accusa tale da consentire di sopprimerlo legalmente. Gesù, accettando la provocazione, non cade nell’insidia ma
coglie l’occasione per svelare messaggi di alto livello.
Il testo odierno si concentra su
“il più importante comandamento
della legge”, che ne contemplava a
centinaia, fino a seicentotredici.
La risposta di Gesù è articolata:
ce n’è uno che sta al di sopra di tutti e tutti li determina: amare Dio.
Ma della medesima natura ve n’è
un secondo: amare il prossimo.
Tutto dunque viene semplificato
nell’essere ricondotto al cuore di
tutta la rivelazione: l’amore, non le
pratiche cultuali che sono finalizzate all’amore, secondo il testo noto di Osea: “Amore voglio non sacrifici” (Os 6, 6).
Gesù precisa anche la misura
dell’amore. Nei confronti di Dio:
con tutte le risorse disponibili all’uomo. Nei riguardi del prossimo:
come vorremmo essere noi amati
da lui.
Precisate le misure, Gesù stabi-
lisce anche il rapporto tra i destinatari di tale amore. Il rapporto è
strettissimo. L’uno è condizione
dell’altro. L’uno è verifica dell’autenticità dell’altro. L’amore a Dio,
che altro non è se non la riconsegna della nostra persona, nella totalità del suo essere, a Dio, perché
la rinnovi continuamente alimentandola, come in un grembo materno, con il suo amore, è la condizione per un autentico amore al
prossimo, non inquinato di egoismo. Nello stesso tempo, l’amore
effettivo al prossimo documenta
quanto è secondo verità il nostro amore a Dio. Del resto Dio ritiene rivolto a se stesso tutto ciò che viene fatto o non fatto ai suoi figli, secondo il principio del Vangelo: “l’avete fatto o non fatto a me!”. In modo analogo a quanto accade nelle
nostre famiglie: un papà e una
mamma ritengono riversata su di
loro ogni attenzione riservata ai figli e si sentono amati dai figli nel
constatare quanto i figli si amano
tra di loro.
Ovviamente, un amore secondo
verità, è imitazione dell’amore di
Dio che, se non si nega a nessuno,
ha la sua corsia preferenziale sulle
persone più bisognose, quelle maggiormente esposte a pericoli e insidie, quelle meno protette e quelle che non hanno peso sociale, culturale, politico; quelle che sono senza sponsor.
Il testo della prima lettura, dall’Esodo, le identifica con i forestieri, gli orfani, le vedove e chi necessita di prestiti per sopravvivere.
Tutte categorie di persone senza
volto, di ingombro al vivere civile e
religioso ispirato a puri criteri umani. Dio si proclama loro avvocato difensore. Sono messi in guardia dunque tutti quelli che le avversano e le umiliano.
Come testimone di un agire evangelico, al punto da essere modello per altre Chiese, l’apostolo
Paolo può segnalare la comunità
cristiana di Tessalonica. Si tratta
della comunità alla quale Paolo ha
rivolto il suo primo scritto, che corrisponde al primo scritto in assoluto del Nuovo Testamento. E si compiace proprio della testimonianza
di una vita tutta secondo il Vangelo, per cui sente il dovere di rendere grazie a Dio.
Per le nostre famiglie e le nostre
comunità. Paolo ci incoraggia nella vita secondo il Vangelo ritenendola possibile non solo nel desiderio ma anche nella vita, testimoniata
da un’intera comunità di credenti.
Proprio la comunità di credenti testimonia quanto crede, quanto è cristiana, dalle sue attenzioni premurose nei confronti delle categorie
di persone oggi più a rischio e strette a morsa da necessità impellenti.
Ma un tale amore, che si fa premurosa attenzione, non è frutto di
spontaneismo. È frutto di educazione ricevuto nella comunità di
appartenenza e, più alla radice, dalla famiglia. Lì si educa realmente a
tenere congiunti l’amore a Dio e al
prossimo. Nutrendosi di amore. Soprattutto di amore eucaristico senza il quale è velleitario l’amore a
Dio e, non meno, al prossimo.
+ Giuseppe Zenti
Lascia che Dio ti spogli!
S
e veramente siamo animati dall’amore, quale
amore più grande se non quello di aiutare l’altro ad essere
più cristiano? Ti interessano
le anime? Lascia che Dio ti
spogli! E il modo migliore per
noi, per non essere di ostacolo al Signore, è quello di essere tanto più umili quanto
più Dio ci ha donato; tanto più
spogli di noi stessi, di ogni orgoglio e tanto più saremo
strumenti nelle mani del Signore. Forse noi diamo troppa importanza alla nostra azione, facciamo dipendere tutto dal nostro fare, mentre una
delle cose fondamentali della
vita, è un saper far ritorno a
Dio: tutto il resto dev’essere
la conseguenza di questo. La
“fonte” è Lui e noi, in tanto assicuriamo il nostro cammino,
in quanto a Lui ci sappiamo
appellare. La novità cristiana
è sempre il Cristo! Non c’è novità che trascenda l’evento cristiano. Quello che più conta
in un cristiano è la sua vita di
preghiera. Credo che niente
abbia tanta forza come questa. Ciò che dobbiamo imparare è questa adorazione di
Dio, questo essere presi da
Lui. E non è detto che camminando in questa direzione
si sfoci in uno stagnare: la nostra fermezza non è in noi
stessi, non nelle idee, ma nella fede e la fede ti fa raggiungere Dio. Se la fede ti fa toccare Dio, tutto quello che l’uomo compie avrà certamente
più valore anche sul piano della realizzazione umana. L’oscurità della fede religiosa, talvolta, porta lo slittamento di
tante anime. Ma come l’uomo
si salverà? L’umanità è salva in
15
Cristo Gesù. E il cristiano
deve sempre aver fiducia, anche se grande è il peccato del
mondo: Dio è più grande del
nostro peccato. Il peccato ha
sempre una dimensione umana, perché è l’atto dell’uomo. Il dono di Dio invece ha
carattere di immutabilità. La
santità, checché se ne dica, è
l’unica risposta alla vita. Rinnovarsi cristianamente vuol
dire ritornare alle origini, perché se si perde il contatto con
le origini, si perde il contatto
con Cristo! Ed è facile. E se
guardandoci attorno ci sembra vi siano solo disordini, immoralità, incredulità: più grande di ogni peccato è l’amore
di Cristo. Questo però non deve dispensarci dal fare la no-
Domenica 23 ottobre: Celebra Messa e Cresime a
San Polo (ore 9). Celebra la Messa a San Pio X in Conegliano (ore 11). Nel pomeriggio a Oderzo guida il Percorso
formativo familiare. Presiede il rito d’ingresso del nuovo parroco a Camino.
Mercoledì 26: Incontra cresimati con genitori, padrini
e madrine delle parrocchie di Carpesica e Ogliano (ore
20.30).
Giovedì 27: Al mattino incontra i vicari foranei. Partecipa a un convegno delle Acli all’auditorium Toniolo di Conegliano (ore 20.30).
Venerdì 28: Celebra la Messa a San Vincenzo di Oderzo
(ore 19).
Sabato 29: Celebra Messa e Cresime a Cavolano (ore 18).
Domenica 30: Celebra Messa e Cresime ad Osigo (ore
9). Celebra la Messa a Cimavilla (ore 11). Nel pomeriggio
guida il Percorso formativo familiare a Mel.
Altre cresime
Santa Giustina in Vittorio Veneto: domenica 30 ottobre ore
11.
CASA DI SPIRITUALITÀ:
DUE INIZIATIVE IMPORTANTI
L
a Casa di spiritualità San Martino comunica due
appuntamenti:
- Gli esercizi spirituali dal 20 al 25 novembre all’Oasi
di S. Chiara; ci sono poche adesioni attualmente: si sollecitano vivamente le iscrizioni. Se il numero non supera le 15 unità il corso è sospeso.
- La presentazione del vangelo di Marco che accompagnerà il nuovo anno liturgico. La presentazione avviene in due date, a scelta degli interessati: venerdì 28 ottobre dalle 20.15 alle 22 oppure sabato 29 dalle 9 alle 11.
Per entrambe le iniziative si prega di dare l’adesione
telefonando a don Adriano allo 0438-940894 oppure al
339-1244088.
VALMARENO: CORSO
PER GRUPPI CORALI
G
iovedì 27 ottobre nella sala parrocchiale di Valmareno iniziano gli incontri di formazione per il
repertorio corale. Sono invitati i direttori di coro, gli organisti, i cantori e gli animatori di assemblea delle foranie Vallata, Quartier del Piave e Zumellese. I tre successivi incontri si terranno nei giorni 3, 10 e 17 novembre. Guiderà la professoressa Michela Coan.
stra parte, perché: “Quel Dio
che ti ha creato senza di te,
non ti salverà senza di te” (S.
Agostino). Vivere da battezzati significa impegnarci ad
aumentare nella fede che tutto il destino umano e dell’intera umanità che ancora conosce così poco il Cristo, dipende dalla sua morte di croce. Ma è possibile che questo
evento regga il destino di miliardi e miliardi di uomini? Se
come credenti non ci si radica sempre più nelle verità cardini, la nostra fede sarà sempre col fiatone. È difficile credere oggi e sarà sempre più
difficile. A mano a mano che
si procede col pensiero, con la
ricerca, che cos’è non dico
l’uomo, ma la storia, il sistema
solare? Eppure devo credere
che in questa immensità il Signore conosce anche me.
Che Dio ami me, sia morto in
croce anche per te. E questo
vuol dire una cosa molto grande: in qualunque situazione
possiamo venirci a trovare,
non sentiamoci mai soli, perché la nostra esistenza è visitata dalla divina Presenza.
Luigi Valdevit
CONEGLIANO
Intervento di mons. Doni
sul ruolo dei consigli pastorali
G
iovedì 27 ottobre alle 20.30 all’auditorium Toniolo di
Conegliano mons. Paolo Doni, della diocesi di
Treviso, propone una
riflessione sul tema:
“Alla riscoperta del valore e del ruolo dei laici nei consigli pastorali”. L’incontro è promosso dall’Azione Cattolica diocesana.
Errata corrige
nel calendario liturgico
l Calendarista fa presente che l’indicazione del calendario liturgico per
domenica 30 ottobre è scorretta e va modificata come segue:
Domenica 30 ottobre. Dedicazione della
propria chiesa – Solennità (Pr. Dioc. per
le chiese che non la celebrano nella ricorrenza propria). Messa dal Comune
della Dedicazione della Chiesa. Gloria, (3
letture), Credo, Prefazio Pr. della Dedicazione. La Messa della domenica viene
sostituita dalla Messa della Dedicazione.
Le letture verranno scelte dal Lezionario
dei Santi: dal Comune della Dedicazione.
I
FOLLINA / AUTORE TESSARI
Un libro sul cimitero
austro-ungarico
L
a travagliata storia
dell’ex grande cimitero di guerra austroungarico di Follina, seguita in primis e in particolare da L’Azione (il primo articolo in assoluto è
del 19 gennaio 2003 dal titolo: “A Follina scoperto
un cimitero austro-ungarico”) è ora un grosso libro. Lo ha scritto lo specialista in materia, Roberto
Tessari, col titolo “Il cimitero austro-ungarico di Follina. Storia, riscoperta, itinerario lungo le strade della 6ª k.u.k. Armee”. «È una
pubblicazione che rappresenta una pagina importante della storia di Follina,
che nel corso della Grande
Guerra fu teatro di veri e
propri combattimenti –
commenta Luigi De Mar-
A SUSEGANA E CONEGLIANO
Presentazione di due
libri sulla guerra
L
a manifestazione
“Un libro in cantina”, promossa dal Comune
di Susegana, comincia venerdì 21 ottobre alle 20.30
nella sala degustazioni della cantina Collalto di via
XXIV Maggio con la presentazione del nuovo libro
di Nerio De Carlo e Diotisalvi Perin sulla Grande
Guerra. Il fronte dimenticato - la guerra nelle retrovie della linea del Piave, fresco di stampa presso
la Csc di Santa Lucia, viene
presentato per la prima volta al pubblico e contiene una testimonianza inedita secondo cui l’asso dei cieli
Francesco
Baracca sarebbe stato
abbattuto da
un cecchino
appostato sul
campanile di
Nervesa.
Nella storica cantina su-
tin, presidente di Banca
Prealpi e che ha finanziato
l’opera –. In questo libro sono raccontate le pazienti ricerche, le pressioni, le insistenze», affinché trovassero approfondimento le
voci «che davano – aggiunge il sindaco Marcello Tomasi – per ancora esistenti, nell’ex cimitero di
guerra di Follina, sepolture non riesumate». «Gli
scavi di accertamento condotti nell’ultimo anno dal
Comune di Follina, in collaborazione con il locale
gruppo Alpini, la Forestale, altri volontari e la supervisione di Onor Caduti, hanno riportato alla luce
– sottolinea l’assessore alla
cultura della provincia di
Treviso, Marzio Favero –
ulteriori resti, appartenuti
ad una settantina di militi».
(MS)
seganese, oltre a quelli degli autori, sono previsti gli
interventi del sindaco Gianni Montesel, di Lodovico
Giustiniani e di Angelo Pisu. Segue brindisi.
Sabato 22 a Conegliano
viene invece presentato il
libro-diario Il Gruppo Conegliano sul fronte greco-albanese 1940-1941
scritto dal tenente colonnello Domenico Rossotto.
L’appuntamento è alle 21 al
teatro Toniolo. Verranno presentati filmati inediti
di Giovanni
Periz. Organizzano gli
alpini di Conegliano.
SAVINO PEZZOTTA
A RADIO PALAZZO CARLI
B
isogna recuperare il
senso non solo del
riposo, ma anche della festa. Soprattutto qui a NordEst. Lo dice il “catechista”
Savino Pezzotta – sì, proprio lui, il segretario generale della Cisl – commen-
tando il compendio della
dottrina sociale della Chiesa. Radio Palazzo Carli trasmetterà l’intervista realizzata da Francesco Dal Mas
sabato 22 e domenica 23 ottobre, alle 10.30. Pezzotta
spiegherà le trasformazio-
ni del lavoro alla luce del
catechismo della Chiesa.
A Collalto
un noto organista
finlandese
SACILE:
Al Ruffo “Sior
Tita paron”
VITTORIO:
Cinema astratto
e d’animazione
I
l maestro Matti Hannula, organista titolare della cattedrale di Tampere in Finlandia, suona a
Collalto, nella chiesa di
San Giorgio, domenica 23
ottobre alle 16, nell’ambito del Festival organistico
internazionale. Hannula
suonerà musiche di Sibelius, Linnavuori, Tag e Bach del quale eseguirà la corale Jesus bleibet meine
Freude, l’Aria (dalla suite
orchestrale in Re Maggiore) e il Preludio e Fuga in
Si Minore BWV 544.
D
ebutta venerdì 21,
sul palcoscenico del
teatro Ruffo di Sacile, l’edizione 2005 di “Scenario”, rassegna dedicata al miglior teatro amatoriale del Triveneto,
organizzata dal Piccolo Teatro Città di Sacile. Il filo conduttore degli spettacoli è
“Storie de famegia”: non a caso, venerdì 21 ottobre si partirà con le vicende legate ad
una scomoda eredità, narrate da Gino Rocca nella commedia “Sior Tita paron”, messa in scena dalla compagnia
Schio teatro Ottanta di Schio.
D
al 27 ottobre al 1º dicembre, tutti i giovedì alle 21, il cinema astratto e d’animazione approda alla biblioteca civica di Vittorio Veneto con “Kinoradar”,
rassegna cinematografica organizzata dall’associazione
culturale Radar con il contributo della Banca della
Marca. Ad inaugurare la rassegna il 27 ottobre è “Astratto e animazione: un altro
cinema”, un primo approccio
al cinema astratto delle origini attraverso la prospettiva
delle opere contemporanee.
Ormai
la mostra
di Sarmede
è diventata
“adulta”
ed è
chiamata
a scelte
importanti
H
a 23 anni: è un’adulta. Scomparso prematuramente suo papà, la sua guida, si trova sola di fronte alle scelte. Deve decidere cosa vuole fare da grande. Se
ascoltare, e talvolta è fatica,
gli insegnamenti di papà; o
se invece approfittare che
non c’è più per cedere alle
tentazioni, in primis monetarie, che già da anni
bussano alla sua porta.
Deve decidere cosa deve fare da grande, la Mostra internazionale dell’illustrazione per l’infanzia di
Sarmede. Specialmente
dopo che nel 1999 è scomparso il suo papà, Stepan
Zavrel.
L’inaugurazione della
ventitreesima edizione è in
programma sabato 22 alle
18.30 nella consueta sede
del municipio di Sarmede
(che però in futuro potrà
cambiare: vedi articolo nella pagina Vittoriese); preceduta alle 17.45 dalla lettura animata di “Il pescatore e il demone”, a cura di
Giacomo Bizzai e Francesca Bot, e seguita domenica alle 16 dal concerto del
Piccolo coro di Refrontolo.
Ma mentre i visitatori
s’affollano verso di lei, qui
invece facciamo accomodare la signorina Mostra
sul lettino. La sottoponiamo a un check up dell’età
adulta assieme a due... amici di famiglia. Artisti che
operano a Vittorio Veneto
e che con orgoglio sbandierano di essere figli e nipoti di Zavrel: lo spagnolo
Arcadio Lobato – «ho scelto prendere Zavrel come
maestro malgrado fossi già
un artista affermato» – e
Anna Casaburi, che prese
dal Gran Boemo il testimone degli incontri nelle
scuole.
«Ci pare che la mostra
sia in un periodo di transizione, che va verso un’evoluzione», esordiscono
Lobato e Casaburi.
Si avverte in sottofondo
lo sforzo per dare risposte
a una paura che taluni nutrono. Quella che la giovinetta Mostra ceda alla
mondanità. Che ora che è
diventata famosa e affermata non sia più soltanto
Mostra l’amica dei bambini, rassegna dell’illustrazione di qualità. La paura è
che diventi commerciale.
Una vetrina di quel che
propone il mercato. Perché
al mercato è comunque legata a doppio filo, dato che,
ad eccezione della sezione
“monografica” sul tema
dell’anno, espone tavole di
libri pubblicati. E sul mercato «oggi – dice Lobato –
è la forte pressione alla
vendita a limitare lo sforzo
creativo dell’editore».
Il rischio è la moda non
solo per gli editori ma anche per gli artisti. Il rischio
che siano commissionate
e sfornate illustrazioni che
piacciano ai genitori acquirenti, o alle coppiette in
gita romantica a Sarmede,
non parlando però al cuore dei bambini. Ma Sarmede non deve e non può
seguire la moda; dovrebbe
imporla, piuttosto.
Come insegnava Zavrel,
i bambini, che ricevono già
tantissimi stimoli, nei libri
illustrati devono trovare la
poesia… perché altrimenti dove altrove nel mondo
d’oggi ne possono fare esperienza?
«E i bambini – aggiunge
Lobato – naturalmente accettano quel che tu dai loro “da mangiare”». «Bisogna educare il loro palato
estetico – conclude Casaburi –. Secondo la tradizione di Sarmede».
La signorina Mostra,
quindi, se pure organizza
una pletora di laboratori
per aspiranti artisti, o di incontri col personaggio-artista, non dovrà certo trascurare, ora che diventa adulta, il pane un poco più
duro delle visite didattiche.
In cui «un artista-guida aiuta i bambini a entrare dentro il quadro, in contatto
con l’artista-illustratore e
la sua poesia», dice Casaburi.
Augurano tutti i tifosi,
quorum nos, a Sarmede di
non commercializzarsi,
scusata dal “così fan tutte”,
bensì mantenere, anche se
con fatica, le sue buone maniere di brava ragazza, come voleva papà Stepan. In
sostanza: «Ha il diritto e il
dovere di essere ambiziosa: può aiutare a cambiare
il cattivo gusto proposto
dal mercato, mantenendosi centro dell’illustrazione
doc», è la missione tracciata da Lobato. O per meglio dire, tracciata da Zavrel e ricordata dall’artista
spagnolo.
“Le immagini della fantasia”, ventitreesima edizione della Mostra dell’illustrazione di Sarmede. Aperta fino al 18 dicembre:
feriali 9-13, 14-16 e 2021.30; festivi e prefestivi 1012.30 e 14.30-21.30. Tema
del 2005: “Le mille e una
fiaba d’oriente”.
Tommaso Bisagno
Domenica 23 ottobre 2005
NELLA CASA DEL CIMA A CONEGLIANO
17
È ORIGINARIO DI VITTORIO
Premio
prestigioso
In mostra flauti, per Edoardo Rossi
traverse e dulciane
C
on la terza edizione della mostra
“Strumenti musicali antichi: i fiati”, la casa del Cima pare trasformarsi in
una “Mozartina” del
Quattrocento: nelle sue
sale sembra di udire in
lontananza madrigali e
ballate, accompagnate
dalle soavi note di flauti,
traverse, cialamelli, dulciane e altri strumenti di
eredità medievale. Dopo
aver dedicato attenzione,
nelle precedenti esposizioni del 2003 e del 2004,
alle sezioni tastiere e corde, nel 2005 la parte del
leone viene concessa a
quattro categorie della
strumentazione che, forse più delle altre, coinvolge il tratto vocale e l’aspetto respiratorio dell’esecutore, ovvero i fiati
o tubi sonori, suddivisi
nelle tipologie a bocca,
ad ancia semplice, ad ancia doppia (libera o incapsulata) e a bocchino. La
triade espositiva si completa negli anni con degli
strumenti solo all’apparenza semplici, nell’aspetto e nella costruzione, in realtà in grado di
produrre suoni di elevata
ricercatezza ed espressività acustica. Questi strumenti, come documentano
molte fonti iconografiche
dell’epoca, abbondavano
nelle esecuzioni di carattere profano o popolare,
mentre la tromba godeva
anche di un impiego liturgico sia nelle processioni,
che nel segnalare l’inizio
della messa. Non vasta ma
molto dettagliata la selezione di strumenti esposti
in casa Cima. Al pianterreno si può ammirare un corpus variegato di esemplari
a bocchino (cornetto, corno, tromba e trombone),
ad ancia doppia libera (una
bombarda tenore usata per
scopi militari), sempre a
doppia ancia libera ma
con tubo aperto e di provenienza medievale (cialamello contralto) e due
tipologie di strumenti ad
ancia doppia incapsulata
(cornamusa, cromorno
contralto e tenore) e per
terminare alcuni flauti diritti secondo la descrizione storica del Ganassi.
Nel primo piano trionfano la famiglia del fagotto
o dulciana, la famiglia cosiddetta “piccola” di flauti diritti e altre sottospecie
di fagotti come il rankett
e il sordone. Completano
la sezione alcuni strumenti molto antichi, già
noti ai Romani, ossia le
cornamuse e uno strumento originalissimo, simile a una zampogna con
campana finale, di stretta
tradizione germanica come documenta il nome
stesso, lo Rauschpfeife.
La mostra rimane aperta fino al 6 novembre
con i seguenti orari: dal
martedì al venerdì 1619.30, sabato e festivi
10.30-12.30, 16-19.30.
Informazioni allo 043821660; ingresso libero.
Elena Pilato
Un’illustrazione di Pia Valentinis
U
n nonno e un nipote. Il loro presente
e il loro passato si intrecciano nella storia che percorre il testo “Via dei
Trombettieri nº 2”. L’opera è valsa al vittoriese Edoardo Rossi il primo premio della XIX edizione della rassegna “Attori in cerca d’autore” tenutasi al teatro
Quirino di Roma. Seconda
classificata l’artista, vittoriese
di
adozione,
Marianna Dembinska.
L’iniziativa, ideata e diretta
da Enni Coltorti, ha visto
in finale una rosa di 350 opere giunte da tutta Europa.
Rossi ha anche ottenuto il secondo posto nella
classifica della critica.
Edoardo è nato a Vittorio Veneto nel 1976 e da diversi anni vive a Roma dove lavora. Il suo nome è
collegato anche alla rassegna “Colle Umberto va a
teatro”, per la quale ha diretto lo spettacolo “Destinatario sconosciuto”, tratto dal romanzo di K.K. Taylor. Nei panni di attore ha
preso parte alla rassegna
teatrale collumbertese con
“I giganti della montagna”
e “La favola del figlio cambiato” di Luigi Pirandello.
Marianna Dembinska è
un’attrice di origine polacca attualmente residente a
Vittorio Veneto. A lei è stato aggiudicato il secondo
posto nella classifica letteraria e il primo
premio della critica con il testo
“Casting”.
Si
tratta di un pezzo comico su
due modi di essere attori, tra la
professionalità e
la ricerca del
successo.
La rassegna tenutasi a
Roma in passato ha contribuito a far scoprire autori come Giampiero Alloisio e Simona Izzo, e attori come Luca Barbareschi, Fabrizio Bentivoglio,
Claudio Bisio, Sergio Castellitto.
Quest’anno la giuria era
composta da Alessando
D’Alatri, Antonello Falqui,
Iaia Fiastri, Maria Balasco,
Rita Forzano, Emidio Greco, Giovanna Marinelli, Pino Micol, Lidia Ravera,
Mario Scaccia e Valeria Valeri.
Gerda De Nardi
LETTURE, POETI, MUSICA, DOLCI, FILM... IN BIBLIOTECA
VITTORIO VENETO
Fino al 22 ottobre: “Biblioteca fuori orario”, apertura
straordinaria della biblioteca fino alle 22.
21 ottobre alle 18.30 al teatro Da Ponte: “Filò trevigiano
e filò veneziano. L’interminabile racconto della tradizione” con Alberto Toso Fei scrittore, Claudio Dell’Orso
scrittore e giornalista, Mario Bernardi scrittore. Ingresso libero.
CAPPELLA MAGGIORE
21 ottobre: “Le fiabe di identità in Hans Christian Andersen” Roberto Filippetti incontra i ragazzi della scuola
media.
22 ottobre al centro sociale di Anzano: Incontro con l’autore. Angelo Petrosino incontra i ragazzi delle classi quarta
e quinta elementare.
CISON DI VALMARINO
24 ottobre dalle 9 alle 12 in biblioteca: “Biblioteca: istruzioni per l’uso” visite guidate per le scuole elementare e media.
CORDIGNANO
Autunno in musica 2005
22 ottobre alle 21 al teatro comunale “E. Francesconi”:
“Tango amor y passion: omaggio ad A. Piazzolla” spettacolo di musica e ballo. Ingresso 6,00 euro, gratuito fino
a 14 anni.
FARRA DI SOLIGO
21 ottobre alle 20.30 nell’aula magna scuola secondaria
San Martino: Racconti di emigranti, incontro con le associazioni degli emigranti del Comune.
28 ottobre alle 20.30 nell’aula magna scuola secondaria
San Martino: Sotto lo stesso sole: storie di immigrazione
narrate dagli studenti del Quartier del Piave.
FREGONA
23 ottobre: Visite guidate in biblioteca per alunni delle
scuole.
GODEGA DI S. URBANO
Fino a domenica 23 ottobre: Porte aperte in biblioteca:
Biblioverba - Orientarsi in biblioteca - Caccia al libro.
21 ottobre alle 18 in biblioteca: I lettori consigliano, la
parola ai lettori che vorranno proporre e suggerire libri.
23 ottobre ore 15 e 18.30 in biblioteca: Letture in padella a cura del teatro del Vento: libri gustosi e preziose
ricette, dolci e salate, piatti piccanti e qualche boccone un po’ amaro. Il gusto del cibo che porta al piacere del
racconto, alla ricerca dei colori, dei profumi, delle forme che
danno sapore alle vicende.
MIANE
21 ottobre in biblioteca: Letture animate con Giacomo
Bizzai.
ORSAGO
21 ottobre alle 20.45 in biblioteca: “Il pranzo di Babette” di Karen Blixen. Lettura per adulti a due voci a cura di Luccheteatro.
22 ottobre alle 10.15 in sala consiliare: Incontro con l’autore Angelo Petrosino per i ragazzi di quarta e quinta elementare.
PIEVE DI SOLIGO
25 ottobre e 3 novembre in biblioteca: Laboratorio sulle
tecniche di lettura a voce alta “L’insostenibile leggerezza del leggere” condotto da Livio Vianello.
SAN FIOR
21 ottobre, 9-12 in biblioteca: Biblioteca: bel sistema! Apertura straordinaria mattutina con attività di orientamento
e di informazione per grandi e piccoli per meglio usare la biblioteca e i servizi del Sistema bibliotecario del Vittoriese.
22 ottobre nella sala polifunzionale del municipio: San
Fior a teatro: “Un marito per una gondola”, spettacolo
del Gruppo Teatro Lourdes di Conegliano.
SAN PIETRO DI FELETTO
21 ottobre, 9-12 nella biblioteca comunale: Letture animate per bambini delle scuole elementari.
Fino al 22 ottobre, 17-19 in biblioteca: Mostra-mercato
del libro usato a cura degli alunni della scuola media di Rua.
21 ottobre alle 20.30 in municipio: Incontro con il poeta Luciano Cecchinel che presenterà il suo ultimo libro,
“Lungo la traccia”.
Fino al 22 ottobre in biblioteca: Avvio del progetto “Nati per leggere”: spazio dedicato ai bimbi di età prescolare
allestito in biblioteca con arredi e libri adatti alla fascia d’età.
22 ottobre alle 10 in biblioteca: “Nati per leggere”: Andrea Fenato, medico pediatra all’ospedale di Conegliano, illustrerà ai genitori l’importanza e le finalità del progetto.
SAN VENDEMIANO
22 e 29 ottobre alle 18 nella sala esposizioni del municipio: 15ª Mostra di ricamo e cucito. Esposizione dei lavori realizzati durante i “Corsi per la cultura e il tempo libero”.
SANTA LUCIA DI PIAVE
21 ottobre: biblioteca “Fuori orario”, apertura straordinaria della biblioteca comunale dalle 8.30 alle 12.30.
SUSEGANA
Fino al 21 ottobre in biblioteca: Letture animate e laboratori creativi per la scuola elementare con l’associazione Maga Camaja.
VAZZOLA
Fino al 22 ottobre nelle scuole elementari di Visnà, Vazzola e Tezze: Settimana della lettura animata con Simone Carnielli del Collettivo di ricerca teatrale di Vittorio Veneto.
22 ottobre nell’aula magna scuola media Vazzola: “Mattina a teatro” rappresentazione teatrale “L’orso e la domanda di matrimonio” con la compagnia teatrale L’Aquilone, per
ragazzi delle medie
22 ottobre alle 18 nella sala consiliare a palazzo Tiepolo:
Presentazione del libro “Un cammino su antiche tradizioni vitivinicole”.
VIDOR
Fino al 22 ottobre in biblioteca: Un mondo (di libri) da
toccare, un percorso tra i libri tattili per i bambini da 0 a 6
anni. Curato da Scenari progetti per lo spettacolo. Visite guidate durante la settimana.
22 ottobre: Animazione con Livio Vianello, ideatore della mostra, aperta a bambini, genitori e insegnanti (gradita
prenotazione).
e
Curiosando
L’AZiON
IMMAGINI SATELLITARI CON GOOGLE EARTH
Sul web la diocesi vista dall’alto
S
ta facendo discutere
Google
Earth
(http://earth.google.com),
l’ultima novità dei creatori
del motore di ricerca di Internet più famoso al mondo. Si tratta di un programma di circa 11 Mb
che visualizza un vero e
proprio mappamondo virtuale, composto non di carte geografiche ma di foto
satellitari in rilievo, ingrandibili fino in pratica a
qualche centinaio di metri
di altezza dal suolo; in questo modo è possibile visualizzare certe zone con
un dettaglio tale da poter
vedere anche le auto per
strada. Ma non dappertutto: è un progetto ancora in
pieno allestimento, e le zone così particolareggiate
sono concentrate soprattutto nei paesi industrializzati; alle foto si possono inoltre sovrapporre i nomi
delle strade e indicazioni
geografiche e turistiche.
Per quanto riguarda la nostra zona, per ora è visibile ad alta definizione la parte centrale della Provincia
di Treviso più una fascia
verticale di circa 15 km che
va dal Piancavallo a San
Donà di Piave, il che significa che è possibile vedere
chiaramente, per esempio,
il mercato in piazza a Oderzo o le auto nel parcheggio del liceo scientifico a Motta. E quindi pure
gli aerei della base milita-
re di Aviano, nonostante ciò sarebbe vietato da
un Regio Decreto del
’41, vecchio ma quanto
mai attuale. Ed è proprio per questa disponibilità libera e gratuita di
foto di zone militari e “obiettivi sensibili” che
questo programma è finito sotto accusa, per
l’uso che se ne potrebbe fare a scopi terroristici. Simile è il sito istituzionale
www.atlanteitaliano.it che
Il centro di Oderzo visto con Google Earth
offre l’intera mappatura da
satellite dell’Italia; la definizione è alta ovunque anche se le foto paiono risa-
lire a dieci anni fa. In questo sito i siti militari sono abilmente “censurati”.
Andrea Pizzinat
I consigli del medico
a cura della dottoressa Caterina Bisol
U
n’unghia sana è robusta,
rosea e uniformemente
levigata. Quando invece cambia colore o aspetto significa
che sta soffrendo.
Le unghie fragili e sottili che
si spezzano facilmente indicano la mancanza di vitamine
e sali minerali, oppure cattive
abitudini come manicure troppo frequenti ed aggressive, contatti prolungati con acqua e detersivi, diete drastiche e carenti di nutrimenti importanti.
Sono violacee in presenza di malattie respiratorie o in
caso di cattiva circolazione, segnalano cioè un ridotto
apporto di ossigeno.
Le macchioline bianche non sono altro che bolle d’aria
tra le lamine che formano l’unghia, dovute a microtraumi della matrice ungueale, cioè quella parte iniziale che si trova ancora protetta sotto la cute.
Le macchie scure possono essere emorragie conseguenti ad un trauma e in questo caso scompaiono rapi-
Non solo violino per
Mostrami le unghie Emanuele Bastanzetti
e ti dirò come stai I
damente, ma potrebbero rappresentare dei nei che
vanno tenuti sotto stretto controllo.
In presenza di zone bianche e brune bisogna sospettare un’infezione micotica, l’unghia diventa insensibile e si solleva dal suo letto.
Lesioni distruttive con sfaldamento si associano alla
psoriasi o agli eczemi. L’unghia a cucchiaio, con la parte centrale affossata, fa pensare all’anemia ed alla carenza di ferro, ma può essere associata a patologie della tiroide. La forma a vetrino d’orologio cioè rotonda e
convessa è correlata a malattie polmonari.
L’unghia con l’età si ispessisce, può essere rigata o incurvata ad artiglio, specie quella del piede, a volte anche per la complicità di calzature poco confortevoli.
L’atlante dei sapori
N
Gnocchetti con s’cios
nel nome di Maffioli
el giugno di
vent’anni fa,
a 60 anni, prematuramente moriva Giuseppe Maffioli.
Un duro colpo per
la cultura veneta, e trevigiana in particolare, dacché Maffioli fu personaggio davvero eclettico, dividendosi con successo
fra teatro, cinema, radio,
televisione e soprattutto
cucina trevigiana, di cui
resta l’indimenticato maestro, in particolar modo
del sodalizio del “Cocofungo” (oggi alla ventinovesima edizione) da lui ispirato.
Lo ha ricordato, celebrato a Vittorio Veneto,
lunedì sera 17 ottobre, rivisitando con bravura un
suo celebre piatto (Gnocchetti di polenta con s’cios al funghetto e fili di
formaggio “Latteria di Soligo”) anche l’hotel Terme di Antonio Palazzi, uno dei sei che partecipano al “Cocofungo”, che di
Maffioli commenta, non
senza commuoversi, che
«anche se sono trascorsi
vent’anni dalla
sua morte,
tutti noi ristoratori ci sentiamo un po’
orfani».
Per
gli
“gnocchetti di
polenta” alla
Maffioli la brigata di cucina
di Antonio Palazzi (nella foto, con sullo
sfondo un’immagine
di
Giuseppe Maffioli) prepara
dapprima due
pentole con acqua salata
che porta ad ebollizione,
versando poi la farina bianca in una e nell’altra quella
gialla.
Cotta la polenta (ci vuole una buona mezz’ora e
mezzo chilo di farina per o-
gni litro d’acqua) unita a
2 etti di latteria stagionato e sbriciolato, 1 etto di
lumache tritate alla buona
e 2 etti di teste di porcini
tagliate fini, «la si fa raffreddare e poi con uno
scavino ovale – spiega il
gran patron Antonio – si
fanno dei bei gnocchetti».
A parte, rosolare un
fondo con cipolle, aglio,
prezzemolo, sedano e 2
foglie d’alloro, aggiungervi delle lumache già
spurgate e sgrassate (6 a
testa) e portare a cottura,
aggiustando con sale e
pepe. Pulire i porcini (teste e gambi) e poi cuocerli a tocchettini in olio,
aglio e prezzemolo, sempre aggiustando di sale e
pepe.
«Quando le lumache e
i funghi sono pronti, unirli
assieme. Quindi su una
teglia a fori – conclude Palazzi – scaldare a vapore
gli gnocchetti di polenta,
che vanno poi adagiati
con dei fili di latteria sopra il composto di lumache e funghi».
Mario Sanson
l primo
partecipante autoctono ad aver vinto la Rassegna
di violino (da
non confondersi con il
Concorso) di
Vittorio Veneto è stato il dodicenne Emanuele Bastanzetti, che così
entra di diritto
sia nella storia
della manifestazione musicale che in quella cittadina.
Il suo primo incontro
con il violino avvenne ad
un concerto a Conegliano. Emanuele aveva allora sette anni, ed era rimasto incantato a tal
punto dall’esecutore che
quando i suoi genitori
gli proposero di provare
a suonare anche lui accettò con entusiasmo.
Quello che accadde poi
è storia breve: i primi insegnanti, inizialmente a
Vittorio e poi fuori città,
e dopo soli quattro anni
la vittoria nella sua categoria alla rassegna di
violino e l’ingresso in
conservatorio. Un bambino prodigio, direte voi.
E invece Emanuele è
tutto tranne il classico
ragazzino prodigio tutto
studio e concerti: va a
scuola, gioca, e suona
solo due ore al giorno.
Gli piace ascoltare musica, dalla classica (il suo
autore preferito in assoluto è, naturalmente, Paganini) alla musica leggera degli anni Sessanta (un nome fra tutti: gli
eterni Beatles); fa sport
come i suoi coetanei e ama stare a contatto con
la natura: è lui infatti a
tentare di trascinare i genitori sui picchi più alti
durante le passeggiate in
montagna, magari con
l’aiuto dei due fratelli clarinettista e trombettista
o della sorellina ancora
indecisa sul da farsi.
E come si vede da adulto? «Non so ancora
bene che cosa fare – dice Emanuele –. Ma sicuramente avrò in mano il
violino. Anche perché il
mio sogno è quello di impararne tutti i segreti, conoscerlo fino in fondo…
Mi piacerebbe anche
comporre».
Poi, ricordando la recente vittoria alla rassegna: «Avevo partecipato
anche ad altri concorsi,
ma questa volta è stata
particolare, perché più
difficile delle altre: c’erano bambini bravi di tutta
l’Italia, e competere con
loro è stato molto bello.
Ero un po’ emozionato
prima di suonare, ma poi
ho pensato solo alla musica. Non pensavo di vincere. Quando è successo
non mi è sembrato neanche vero… anche se, logicamente – conclude
con un sorriso – ne sono
felicissimo!».
Andrea Santorio
e
L’AZiON
TREVISO Domenica 23 ottobre, alle 16, il gruppo Gli Alcuni interpreta
al teatro Sant’Anna “Il lupo vegetariano e cappuccetto rosso”, lo spettacolo di Sergio Manfio, nell’ambito
della rassegna “Una fetta di teatro”.
Ingresso intero 4 euro, ridotto 3,20
euro.
Cineforum
PARÈ Venerdì 21 ottobre, alle 20.45,
l’auditorium Dina Orsi ospita lo spet- ODERZO Venerdì 21 ottobre, alle
tacolo di musica e multivisione dei 21, il cinema Turroni proietta il film
di Emir Kusturica
Barbapedana “Yol”. Le
“La vita è un miraofferte raccolte saranno interamente TURRONI colo”, nell’ambito
della rassegna cinedevolute ai Movimenmatografica 2005ti dei bambini lavo2006. Ingresso 4 euratori dell’America Laro.
tina. Ingresso libero.
PORDENONE VePIEVE Venerdì 21
nerdì 21 ottobre, alottobre, alle 21 per
le 21, Mario Perrotta
la rassegna “Altro cicalca il palco del Denema. Un grande reposito Giordani con
gista: Woody Allen”,
“Italiani Cincali! Par- Il 21 c’è “La vita è un miracolo” il cinema Careni
di Kusturica proietta il film “Palte prima: minatori in
Belgio”. Lo spettacolo
lottole
su
fa parte del proBroadway”. Ingresso
gramma “’900 civile, 5 storie per 5 4 euro. Sabato 22 alle 15, 18 e 21
giovani talenti del teatro italiano”, la e domenica 23 alle 15, 18 e 20.30
rassegna organizzata dall’Associazio- è la volta invece di “La fabbrica del
ne provinciale per la prosa, dal Tea- cioccolato”, il film di Tim Burton, intro Club, e dall’assessorato alle Poli- terpretato da Jhonny Deep. Ingresso
tiche sociali di Porintero 5 euro, ridotdenone. Ingresso inCARENI to 4 euro.
tero 10 euro, ridotto
VITTORIO VE5 euro per studenti
NETO Giovedì 27
fino a 25 anni e oottobre, alle 21, dever 60.
butta in biblioteca
SAN FIOR Saba“Kinoradar”, la rasto 22 ottobre, alle
segna dedicata al ci21, il Gruppo Teatro
nema astratto e d’aLourdes di Coneglianimazione, organizno inaugura alla sazata dall’associaziola polifunzionale del
ne culturale Radar.
Johnny Depp nei panni di Willy Ad inaugurare la rasmunicipio la rassegna
Wonka sugli schermi pievigini segna è “Astratto e
“San Fior a teatro”
con “Un marito per
animazione: un altro
una gondola”, comcinema”, che promedia liberamente tratta da un a- porrà opere recenti della Pixar Aninonimo copione “Na gondo(l)a da ma- mation Studios, di Vincent Bierridàr” e diretta da Innocente Soligon. rewaerts, di Sarah Cox e di Joan Gratz
Ingresso 5 euro, gratuito per ragazzi confrontate con il lavoro di alcuni piofino ai 16 anni.
nieri del mondo dell’animazione. Ingresso 2 euro. Abbonamento per le 6
PARÈ Sabato 22, alle 21, la com- serate 8 euro.
anni.
La
realtà di
Conegliano
non è ovviamente l’unica
e usando
un comune
La home page del sito degli Alpini di Conegliano motore
di ricerscolando storia e finzione, ca si possono trovare altri
di eroi e uomini del corpo gruppi che hanno dei siti.
degli Alpini. Oltre a questo Tra questi c’è www.alpie ad alcune pagine di foto nipiavon.it. La pagina
e immagini storiche e di ce- principale è un po’ spoglia
lebrazioni recenti, il resto ma leggibile. Tra i contedel sito è dedicato all’or- nuti spicca la galleria fotoganizzazione del gruppo, grafica divisa in diverse
ai vari statuti, alle opere sotto sezioni comprendenmeritorie in campo am- ti una serie di cartoline e
bientale e cittadino che le immagini di cappelli alpini,
varie sezioni (una trentina) una panoramica sull’aduhanno svolto negli ultimi nata nazionale e altre foto
SCELTI PER VOI da GdR
ATTUALITA’
Teatro per bambini
“S
ul cappello, sul
cappello che noi
portiamo c’è una lunga, c’è
una lunga penna nera…”.
Cominciamo con un tipico
canto degli alpini questa
nostra navigata d’esordio
della rubrica L’AzioNet tra
i siti che parlano di loro, dei
loro cori, della loro storia
passata, presente e futura.
Il nostro punto di riferimento è www.anaconegliano.it, il sito dedicato alla sezione di Conegliano.
La home page ha una grafica rigorosa e da questa si
può accedere ad una serie
di contenuti, di testi e di fotografie molto ampia e curata.
Tra i link segnaliamo
quello dei racconti di Giorgio Visentin (vicepresidente della sezione) che
racconta le vicende, me-
CULTURA
CONEGLIANO Venerdì 21, alle 21
nella chiesa di Santi Martino e Rosa,
si propone “L’albero delle fiabe. Rosa
Mystica”, uno spettacolo di danza ispirato a temi sacri, allestito dall’associazione Danzavenezia, dalla Federazione nazionale associazioni scuole
di danza e dalla Fondazione nazionale della danza-Arteballetto. Il ricavato dell’iniziativa verrà devoluto per
la costruzione di un pozzo nella missione in Costa d’Avorio sostenuta dalle suore dell’ospedale De Gironcoli.
PORDENONE Mercoledì 26 e giovedì 27 ottobre Luca De Filippo interpreta al teatro comunale Giuseppe Verdi “Napoli milionaria” di Eduardo De Filippo, per la regia di
Francesco Rosi.
Penne nere sul web
FICTION
SACILE Venerdì 21 ottobre, alle 21
al teatro Ruffo, debutta “Scenario
2005. Storie de famegia”, la rassegna
di teatro amatoriale giunta alla sua
VIII edizione, organizzata dal “Piccolo Teatro Città di Sacile”. Lo spettacolo d’esordio è “Sior Tita paron”, di
Gino Rocca, diretto da Paolo Balzani
e interpretato dall’associazione artistica Schio Teatro Ottanta. Ingresso 8
euro, ridotto 6 euro.
pagnia teatrale Armathan calca il palco dell’auditorium Dina Orsi con
“Beautiful Marcello (gardino d’autunno)” di Raznovich, nell’ambito della
rassegna di teatro brillante “Scena ridens”, giunta alla sua III edizione. Ingresso intero 8 euro, ridotto 5 euro.
FILM
Teatro
T eatro
SPORT
inema &
TELEFILM
C
LA NUOVA RUBRICA INTERNET APRE CON
UNA PANORAMICA DEI SITI ALPINI DIOCESANI
D
omenica alle 18.45 Telechiara in TGN Forum parla del
convegno sul morbo di Alzheimer tenuto a Padova nei giorni scorsi. Report di Milena Gabanelli si occupa
della tutela del territorio (Raitre, domenica, 21). Intanto continua la sfida degli ascolti tra Bruno Vespa, che
TV
nel gran baraccone di Porta a porta (Raiuno, da lunedì a giovedì, 23)
offre di tutto e di più, ospitando politici, esperti e belle donne, ed Enrico Mentana che qualche volta fa centro con il suo talk show Matrix (Canale 5, lunedì, mercoledì e venerdì,
23.30).
A
ne i palazzi (Raitre, domenica, 13.20).
La serie di documentari di Raitre sulla storia recente C’era una volta in
questo periodo è dedicata all’Asia, con
“La guerra infinita” (mercoledì, 23.25).
Giovedì sulla stessa rete alla stessa ora si conclude la Storia della Prima
Repubblica di Paolo Mieli.
L
conda martedì alle 21. Si comincia dall’ultima cena e si conclude con il martirio a Roma. Intanto domenica alle
20.45 su Raiuno si conclude la quinta
serie del Maresciallo Rocca e finalmente sapremo se le speranze della
maestra Francesca (Veronica Pivetti)
sono definitivamente tramontate.
A
se (Raidue, lunedì, 21) con John
Travolta e Olivia Newton-John.
Il più interessante supereroe dei
fumetti è probabilmente Spider
Man, l’Uomo Ragno che ha il volto di Tobey Maguire nel film di
Sam Raimi (Canale 5, mercoledì,
21).
L
13.35). La corsa come stile di vita e il
mondo del podismo sono al centro
del nuovo programma La grande
corsa, promosso da Treviso Marathon, condotto da Elena Cognito e
diffuso dalle emittenti locali (Telenordest, giovedì 20.10, Antenna Tre,
venerdì 20.30).
G
20.40) racconta l’adolescenza di Clark
Kent, cioè Superman (Tom Welling),
che vive nei sobborghi di Metropolis.
Un’altra serie di successo di Italia 1 è
La vita secondo Jim (da lunedì a
venerdì, 19), con James Belushi, centrata sulla vita di un bambinone sposato e con tre figli.
lberto Angela ci guida in una ricostruzione della Firenze del
Trecento, quando la città era una grande potenza economica e militare tra le
più importanti d’Europa in Ulisse (Raitre, sabato, 21). Philippe Daverio torna a condurre Passepartout, che racconta la storia dei Savoia mostrandoa terza parte del progetto “Imperium” della Lux Vide di Ettore Bernabei per Raiuno è San Pietro di Giulio Bose, interpretato da Omar Sharif nella parte principale, Lina Sastre (Maria), Daniele Pecci (Paolo) e Johannes Brandrup (Gesù). La
prima parte va in onda lunedì, la semerican Graf fiti (1973) opera seconda di George Lucas, è la storia di un gruppo di liceali anni Sessanta alla vigilia della partenza per l’università con bella colonna sonora d’epoca (Retequattro, domenica, 14).
È di culto anche il musical Greaa Firenze-Pistoia è stata la prima corsa ciclistica disputata in
Italia nel lontano 1870. Quest’anno si
corre la ventesima edizione della versione a cronometro (Raitre, sabato,
16.35). Ultime battute per le gare di
MotoGp con il Gran Premio di Turchia (Italia 1, domenica, 10.45, 12.15,
li episodi della serie Walker
Texas Ranger con Chuck
Norris sono spesso il programma più
visto di Retequattro (da lunedì a sabato 20.10): la loro attrattiva è probabilmente nell’ambientazione western delle storie poliziesche. La serie Smallville (Italia 1, domenica,
che hanno l’unica pecca di
non poter essere allargate.
Gli Alpini di Motta sono
su www.anamotta.it. Come impostazione non si discosta molto dai precedenti sia per i contenuti
che per la grafica della prima pagina. Sono presenti
alcuni testi di cori alpini tra
cui quello usato in apertura di articolo, che possono
servire ai nipoti per cogliere in castagna i nonni
alpini che magari qualche
parola di quelle canzoni
l’hanno scordata.
Chiudiamo citando le
pagine dei due cori vittoriesi: www.coroana-vv.it
e la neonata www.corocoldilana.com. Oltre al
“chi è chi” del gruppo è a
disposizione una lista dei
pezzi incisi e rintracciabili
in cd.
Igor Della Libera
RAI
Celentano fa
paura perché
manca la censura
C
hi ha paura di Adriano
Celentano?
A leggerle, le dichiarazioni
di Fabrizio Del Noce, direttore
di Raiuno, che minaccia di autosospendersi, di togliere il
marchio farfallina di Raiuno dal
programma perché non è riuscito a conoscere il contenuto
del nuovo varietà di Adriano Celentano Rockpolitik, dopo che
proprio lui nel dicembre dell’anno scorso aveva garantito al
molleggiato totale libertà di espressione, sembra che facciano parte della campagna pubblicitaria. Invece, il coro di commenti del Cda Rai e di politici lascia pensare che sia proprio vero. La Rai ha paura di Adriano
Celentano! Viene da chiedersi
perché, dato che si tratta di un
cantante e attore che attira milioni di telespettatori, che riesce a tenerseli anche quando fa
le pause per le quali va famoso.
Si pensa subito ai suoi monologhi. È noto che gli piace dire la
sua sul mondo e l’attualità, l’ha
fatto con tante canzoni, con i
film che ha firmato come regista, nei programmi tivù ai quali ha partecipato. A volte causando guai, e la Rai, che oggi
trova normale chiedere la presenza del contraddittorio a chi
fa satira, non
vorrebbe correre rischi. Qui
sta il nocciolo
della questione.
dai
Nostri Paesi
Vittorio Veneto
LA COMPAGNIA MACEDONIA E UN’INIZIATIVA ULSS: IL TEATRO
SI CONFERMA UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER I DISABILI
Non diversamente attori
L
a città si apre al
teatro. Una formula originale
che coinvolge cittadini, operatori del sociale, volontari ma anche chi frequenta il Dipartimento di salute mentale.
Nasce con obiettivi ben
precisi il corso-laboratorio
di espressività che dura
per tutto il mese di ottobre,
il giovedì dalle 9.30 alle
12.30, inizialmente alle Filande. «Più attori stanno lavorando attorno a quest’idea globale e sperimentale – spiega Mariella Durante, responsabile dei servizi di psichiatria della cooperativa Insieme si può –.
Il corso durerà qualche
mese, ma l’esperienza continuerà anche dopo».
I ragazzi del Centro di
salute mentale saranno fra
i protagonisti di quest’avventura tutta giocata sul
territorio, fuori dalle strutture per la salute mentale.
È un’esperienza dalla quale gli organizzatori si aspettano molto. «Il teatro –
sostiene la psicologa Durante – è una forma di comunicazione in cui si riescono ad esprimere emozioni e modi di essere che
vanno fuori dalla solita
quotidianità. È un modo di
comunicare che esce dagli
schemi rituali». A muoversi per questo progetto
sono in tanti: si va dalle istituzioni pubbliche, come
il Dipartimento di salute
mentale dell’Ulss, a quelle
private come i familiari di
Psiche 2000, il Coordina-
mento provinciale e il Centro servizi di Treviso, le
cooperative “Insieme si
può”, “Orchidea” e “L’Incontro”.
“Compagnia Macedonia” concede il bis
A scommettere sull’esperienza del teatro con i
disabili è anche la “Compagnia Macedonia” guidata da Ivana Segat di Carpesica. «Siamo alla nostra
seconda esperienza – spiega –. Abbiamo cominciato
già a fare le prove per una
nuova rappresentazione. E
l’entusiasmo è alle stelle.
L’anno scorso abbiamo avuto molto successo.
rantina di persone, tredici
delle quali portatrici di
handicap. «Quest’anno avremo il supporto dell’Anffas – conclude Segat –
e l’appoggio dell’Ulss che
a villa delle Rose ha messo a disposizione una stanza per le nostre attività».
Francesca Gallo
Centro di ippoterapia
a Rindola Bassa
B
uone
notizie per i portatori di handicap. Nei giorni
scorsi è stato
approvato dalla Conferenza
dei sindaci dell’Ulss 7 il progetto di maneggio coperto per ippote-
TERRASSAN: “Teatro e altre
iniziative servono anche
per trovare nuovi volontari”
B
rividi sulla Torre Eiffel di Parigi. Sedici disabili
vittoriesi sono saliti a 300 metri di altezza e vi
hanno fatto colazione. Ma la Torre simbolo di Parigi è
stata tappa memorabile della trasferta oltralpe dell’estate dei ragazzi del Centro di lavoro guidato di San Giacomo. Ad accompagnarli in questa avventura sette operatori della cooperativa Fenderl.
Vacanze simpatiche anche per una ventina di ragazzi del Ceod di Cozzuolo e del centro diurno “L’incontro”. Meta del loro soggiorno le spiagge di Rimini. «Organizzare questi soggiorni estivi – spiega il vice presidente della cooperativa Massimo Ciacchi – comporta un
grande impegno, che purtroppo dobbiamo affrontare da
soli». «A Vittorio Veneto mancano volontari – aggiunge
il presidente della Fenderl Vittorio Terrassan –. Per questo ci stiamo dando da fare per proporre iniziative capaci di interessare i volontari. Come i progetti di teatro
(vedi articolo a fianco), o il corso per volontari che si sta
concludendo, il “Progetto roccia” che la Fenderl sta mettendo a punto con il comune di Colle Umberto». (FG)
Attori dello spettacolo 2004 della Compagnia Macedonia
MISSIONARI DELLA CONSOLATA:
festa per i 70 anni a Vittorio
D
omenica 23 i Missionari della Consolata festeggiano 70 anni di presenza a Vittorio Veneto (tutto iniziò infatti il 23 ottobre 1935).
Alle 15 si terrà un momento di testimonianza e memoria dei sette decenni spesi in città; alle 16 la messa
celebrata da padre Francisco de Asìs Jesus Vazquez Lopez, consigliere generale dell’Istituto Missioni Consolata.
A seguire alle 17 un momento di fraternità e di festa.
VENERDÌ 21 OTTOBRE
Alle 10, nell’aula magna del collegio San Giuseppe, convegno su “Patrimonio industriale di Vittorio Veneto tra passato e futuro: La storia, le politiche, i progetti”.
Ultimo incontro del ciclo di conferenze: “Dipendenza: giù la maschera” sui problemi derivanti dall’alcoldipendenza. Alle 20,
nell’aula magna del collegio Dante, tavola rotonda con i relatori delle tre serate: Cimarosti, De Sandre, De Bortoli, per un confronto
sul tema “La rete a servizio della comunità
locale”.
Da oggi a domenica in centro, nell’ambito di
Victor d’autunno, “L’Europa in piazza”, mostra di artigianato e prodotti alimentari di molti paesi d’Europa.
Per la Settimana delle biblioteche: oggi ultimo giorno di apertura straordinaria della biblioteca fino alle 22.
SABATO 22
Quando sul palco ci sono
anche attori disabili la soddisfazione e la gioia sono
grandi per tutti. A cominciare da loro perché si sentono importanti e partecipi di attività comuni». Ad aprile (quasi sicuramente al
teatro Da Ponte) andrà in
scena “Ore 9, lezione di
storia”.
Una rappresentazione
che spazia dall’ecologia, alla storia fino al sociale. «I
disabili – dice Segat – attraverso il teatro hanno la
possibilità di parlare di sé
senza sentirsi dei diversi».
In questo nuovo progetto
sono impegnate una qua-
APPROVATO DALL’ULSS
Nell’ambito del convegno sul patrimonio
industriale, alle 10 alle Filande di San Giacomo presentazione
delle attività di laboratorio “Il sistema
industriale del Meschio. Due casi di
studio”.
A Formeniga tradizionale sagra paesana.
È presente Giochingioco, iniziativa itinerante
del comune di Vittorio Veneto con il “Ludobus
in collina”. La festa per bambini e ragazzi avrà inizio alle 14.30.
DOMENICA 23
Alle 16, nel duomo di Serravalle, ultimo appuntamento con la Rassegna internazionale di
musica per organo. Protagonista Emanuele Cardi, titolare d’organo a Battipaglia e
docente al conservatorio di Messina che presenta: “Musica organistica italiana dal primo
Settecento al primo Ottocento”.
LUNEDÌ 24
Iniziano oggi alla ludoteca di Nove i
laboratori manuali tematici. Iscrizioni ogni lunedì dalle 16 alle 17.30 nella sede della lu-
SAN GIACOMO: cena
con Marzio Bruseghin
È
organizzata per venerdì 21 alle 20 allo Sporting di San Giacomo una cena in onore del ciclista
professionista di Anzano, da poco residente a Vittorio Veneto, Marzio
Bruseghin.
Per prenotarsi contattare Beppino Manighetti allo 0438-59004.
doteca di Nove, oppure telefonando allo 0438568922.
MARTEDÌ 25
Alle 20.15 nella sede dell’Anfass di via Carducci ultimo appuntamento del corso per volontari con i disabili. Stasera proiezione e discussione del film “L’ottavo giorno”.
MERCOLEDÌ 26
Ultimi giorni a palazzo Piazzoni per visitare
la mostra “La memoria delle cose amate”, opere di Cesco Magnolato. Aperta da
mercoledì a domenica dalle 15.30 alle 19, sabato e domenica anche dalle 10 alle 12.30.
Organizza l’associazione Il Filò.
GIOVEDÌ 27
Alle 21 debutta in biblioteca Kinoradar,
la rassegna dedicata al cinema astratto e d’animazione, organizzata dall’associazione culturale Radar. Ad inaugurare la rassegna è “Astratto e animazione: un altro cinema”.
Farmacia di turno: Comunale
Centro, via Brandolini, telefono
0438-53198.
rapia e attività
equestri.
Il nuovo
servizio alla
persona sarà
realizzato entro breve nel
Circolo ippico
San Mamante
di Roberto De Nardi che da
anni pratica la pet therapy,
la terapia che impiega animali per curare bambini fino ai 10 anni, che presentano soprattutto disturbi di
comportamento.
Attualmente nella zona
non esistono strutture del
genere in grado di ospitare
questo tipo di attività.
Dice il sindaco Giancarlo Scottà: «È un progetto
che inseguo da anni. Ringrazio i sindaci della Conferenza dell’Ulss per la sensibilità e l’appoggio che mi
hanno dato».
L’impianto sarà realizzato nell’area di proprietà del
Circolo ippico a Rindola
Bassa, adiacente all’attuale
maneggio scoperto.
Per l’ippoterapia saranno messi a disposizione
due cavalli, con una persona del Circolo ippico a servizio degli operatori. (FG)
AREA FENDERL: Pranzo
comunitario della Consulta
D
omenica 23 all’area Fenderl pranzo comunitario per le associazioni della Consulta dell’associazionismo culturale e tutti gli amici del parco Fenderl. Ritrovo dalle 10 per accendere il fuoco e preparare: poi ciascuno cucina – anche sulla griglia – per sé e poi condivide.
Pomeriggio di “ciacole e animazioni”. Per partecipare prenotarsi telefonando allo 0438-555274.
“ANZIANI AL PASSO CON I
TEMPI”: le nuove passeggiate
S
i tiene mercoledì 26, alle 18 al ristorante “Antica Vittorio” a Porta Cadore, la presentazione della terza edizione di “Anziani al passo con i tempi”, il ciclo di passeggiate organizzate dall’assessorato all’Ambiente del Comune e dedicate ad anziani
e non solo che vogliono mantenersi in forma riscoprendo le bellezze delle colline di Vittorio e dintorni.
Mercoledì l’accompagnatore delle escursioni, professor Guido Tonon, illustrerà il programma che prevede nove uscite di domenica mattina dal 6 novembre al 29 gennaio. Le mete e gli orari delle singole
passeggiate verranno poi riportate settimanalmente su queste colonne nell’“Agenda”. (TB)
DONATA DAL MOLIN:
nuovo corso di acquerello
G
iovedì 27, alle 18 a casa Fenderl, incontro di presentazione della nuova edizione del corso di acquerello “Raccontando... acquerellando” tenuto dall’artista illustratrice per l’infanzia vittoriese Donata Dal Molin. Per informazioni: 0438-556715.
22
Esiti della riflessione foraniale sulla famiglia
Vivono da soli quasi
3800 vittoriesi
E
ra la famiglia una
delle stelle polari
del piano pastorale diocesano 2004/2005. E
proprio sulla famiglia, e
sul suo essere “cellula
base della società” si è
incentrato il lavoro svolto lungo tutto l’anno pastorale appena terminato
dall’assemblea dei consigli parrocchiali della forania - a cui cioè ogni parrocchia poteva mandare
suoi rappresentanti.
Il percorso è stato curato dalle commissioni
foraniali per la Caritas,
per la famiglia e per la pastorale sociale e del lavoro, in collaborazione
con l’associazione di impegno politico “L’ideale”.
Attraverso le relazioni degli esperti è stato
compiuto un percorso di
otto incontri attraverso
tutte le dimensioni della
famiglia: a partire dalla
sua presenza fondante
nella storia della Salvezza, poi l’evoluzione storica dell’istituzione famiglia e la famiglia d’oggi, con le regole nel diritto e le (non) agevolazioni del fisco, ma anche il confronto con
modelli di famiglia parzialmente diversi, come quello islamico.
I chiari e gli scuri
della famiglia vittoriese
Francesca Pellegrini, assessore alle politiche sociali di Santa
Lucia, ha evidenziato i
chiari - un 94% di soddisfatti dei rapporti familiari - e gli scuri della famiglia nella Marca Trevigiana. Come il “disagio
della normalità”, indigesto cocktail di valori della società post materialista, mancanza di tempo
per la famiglia e conse-
guenti sensi di colpa. Inoltre, ha sottolineato
Pellegrini “l’albero della
famiglia trevigiana non
Sergio Dugone:
“Famiglie,
una domanda che
ci interpella: e noi,
chiesa locale,
che facciamo?”
appare solido, vigoroso
e robusto, ma contiene
diversi tarli”: come il lasciare troppo al caso l’incontro tra le persone e la
mancanza di cura costante per la relazione di
coppia che viene invece
data per scontata.
Il contributo dell’assessore al sociale di Vit-
torio Veneto Giuseppe
Maso ha messo in evidenza le cifre che raccontano che tipo di famiglie abita in città, alla verifica del 2002. Famiglie di una persona,
anzitutto: 3778 persone
vivono da sole, più di
quante vivano in 2,3,4,5
o più. E spicca un ulteriore particolare: il 51%
delle donne che vive sola ha più di 74 anni, il
67% ne ha più di 66.Fra
loro, evidentemente,
anche molte rimaste vedove.
Tutt’altro accade per
gli uomini, anche a causa della minore longevità: gli uomini che vivono soli per il 49% hanno
dai 26 ai 49 anni.
Le persone sole rappresentano fette più
consistenti della popolazione, attorno al 16%, nei
quartieri di Val Lapisina
Un Prato Verde
per la Cattedrale
è un grande Prato Verde”... cantava Gianni Morandi negli anni ’70, trattando di ragazzi ed
illusioni. I grandi prati verdi
in alcuni luoghi sono spariti.
A Ceneda, invece, è ritornato funzionante. Il vecchio
campo di calcio, meta di tante generazioni e tante partite
di calcio, è stato rimesso a
pallone, intrattenimento musicale da parte del “Gufo” e
un rinfresco organizzato dal
Comitato per l’inaugurazione. Circa trecento i parrocchiani che hanno partecipato.
Il grande “Prato Verde”
sarà per i parrocchiani. Non
più al servizio delle società
calcistiche. Come si utilizzerà? Sarà una decisione che
prenderanno i parrocchiani
insieme al parroco durante
un incontro che avverrà prossimamente.
Nei decenni scorsi il Prato è sempre stato un punto di
incontro comunitario, aperto
a tutti. Ed è questa la destinazione che sarà adottata in
futuro per questo spazio.
Isabella Mariotto
IDO DA ROS RACCONTA
I NOSTRI REDUCI DI RUSSIA
vanni Dotta(1911),Vittorio Fattorel (1913, deceduto lo scorso 15 luglio),
Tarcisio Armellin (1916),
Mario Benedet (1919),
Attilio Sanson(1919), Elio
Poloni (1920), Mario De
Nardi (1921), Aldo Baccichet(1921), Diego Sciascia(1922, scomparso la
scorsa settimana), Emo
Pavan(1922), Mansueto
Della Giustina(1922),Vit-
torio De Luca(1922), Luigi Fasan(1922) e Dino
Ferro(1923).
Il libro sarà presentato domenica 13 novembre al merecatino dell’artigianato di Ceneda con
la presenza dei reduci e
del coro Ana di Vittorio
Veneto che si esibirà in
canti sulla guerra e sulla
ritirata di Russia.
Mario Sanson
opo il successo di
“Bepi Ros. La roccia del Piave” Ido Da Ros,
il noto autore delle Cronache Vittoriesi, ritorna
per la quarta volta a scrivere della guerra. E questa volta su un argomento lacerante e dolorosissimo quale fu la nostra
“campagna” nell’oggi ex
Unione Sovietica. Il titolo
è “Noi che ritornammo.
Testimonianze di reduci
di Russia vittoriesi” e narra l’odissea di alpini, artiglieri, bersaglieri e fanti
sul Don, di battaglie, muli e carri armati, isbe, fame, freddo, caduti, dispersi, prigionieri e su
tutto l’incubo della ritirata e la “libertà” conquistata ad un prezzo durissimo con l’assalto a Niko-
lajevka (da quattro a seimila soldati morti sul
campo di battaglia). Quelli che c’erano, sono oggi
rimasti in pochi, anche
per questioni anagrafiche, e il professor “Tito”
ce ne racconta 14, che in
ordine di età sono: Gio-
SOLIDARIETÀ
CON GLI AFGHANI
P
La Chiesa, officina
della famiglia
Questi i dati. Che però
non vanno lasciati soli e
su carta. “C’è una domanda che ci interpella per dirla con uno dei relatori, Sergio Dugone-: e
noi chiesa locale, che facciamo?”. L’assemblea dei
partecipanti agli incontri
ha evidenziato che la
Chiesa in questi anni
non ha avuto una forte
pastorale della famiglia,
essendosi invece dedi-
cata maggiormente ad una pastorale “della persona”: i giovani, gli ammalati, gli anziani, i lavoratori.
Non a caso, allora, diciamo noi, il vescovo
Giuseppe sta puntando e
sta spendendosi tanto
per il “Percorso formativo vocazionale” delle domeniche pomeriggio
con le famiglie.
Per fare della chiesa
una comunità di famiglie.
O meglio, riprendendo le conclusioni del percorso lungo un anno sui
temi della famiglia, “laboratorio della famiglia”
- studiare la situazione,
proporre iniziative - e “officina della famiglia”, dove sottoporre a revisione lo stato della società,
e architettare gli interventi di riparazione dove
e quando necessari.
Tommaso Bisagno
Evento...boom!
nuovo -uno sfavillante tappeto d’erba- potrà essere utilizzato dai bambini e ragazzi
della comunità. Un’idea del
parroco, don Martino Zagonel, per riunire i parrocchiani e creare momenti di incontro. Domenica 16 c’è stata l’inaugurazione con giochi
paesani di un tempo, pallamano, bocce, naturalmente
D
e SerravalleSant’Andrea: che sono
infatti
quelli dove
meno si è
costruito di
recente, e le
abitazioni
nuove accolgono di solito le nuove o
consolidate
famiglie, non certo gli
anziani soli.
Dal 1998 è in costante
calo il numero medio di
componenti la famiglia
vittoriese, da 2,45 allora
a 2,38 nel 2002. In altri
numeri: più della metà
delle famiglie con figli ne
ha uno solo; meno del 7%
ne ha più di due. Con una sostanziale stabilità
rispetto all’analogo rilevamento del 1998.
DA VENERDÌ A DOMENICA
GIOVANI PROTAGONISTI
INAUGURATO IL 16
“C’
e
L’AZiON
Vittorio Veneto
Domenica 23 ottobre 2005
artiranno il prossimo mese di novembre le 500 unità (uomini e donne) del 132.mo Reggimento Ariete, dipendente dal Comando 1 Fod (ex V Corpo d’Armata) di Vittorio Veneto, di stanza
nel pordenonese.
La loro missione umanitaria, che durerà fino ad aprile, porterà aiuti in Afghanistan e prima di partire ha coinvolto una
ventina di associazioni vittoriesi nella raccolta di solidarietà: in primis la Protezione
Civile, ma anche, ad esempio, le associazioni d’arma (carabinieri, alpini, marinai).
I beni di prima necessità raccolti saranno distribuiti direttamente alla popolazione civile afghana.
Nella sede della Protezione civile, in via
Carducci 89, nelle giornate di sabato 22 e
29 ottobre, sarà effettuata la raccolta, in
scatoloni possibilmente, di generi alimentari non deperibili, materiali didattici, attrezzature sanitaria, medicinali, calzature
(senza tacco), materiale per l’igiene personale, vestiti, giocattoli, cancelleria e
quant’altro può servire alla popolazione.
Isabella Mariotto
V
enerdì 21 e sabato
22 ottobre Vittorio
Veneto sarà in mano ai giovani. Decine e decine di ragazzi, appartenenti ai numerosi gruppi giovanili
dell’area, si riuniranno in
diversi luoghi della città
per conoscersi, per imparare e per divertirsi.
È l’Evento Boom 2005,
ideato dal Gruppo Coordinamento Giovani con la
collaborazione del comune di Vittorio Veneto e dei
comuni limitrofi.
L’obiettivo del progetto
è quello di attivare e rafforzare le sinergie tra i diversi gruppi giovanili della
città e di far esprimere,
grazie alla forza della collaborazione, le enormi potenzialità di cui i ragazzi
vittoriesi dispongono.
Laboratori tematici,
che si svolgeranno venerdì
e sabato dalle 14.30 alle
18.30 (iscrizioni chiuse)
dedicati a musica fotografia, danza, teatro, giornalismo e rivolti ai giovani tra
i 15 ed i 29 anni, si alterneranno quindi a forum di
discussione aperti agli studenti delle scuole della
città, venerdì e sabato mattina. I luoghi che ospiteranno questa pioggia di eventi saranno il Centro
Criciuma, la palestra di via
Berlese ed il patronato La
Tenda, ma anche il centro
cittadino: domenica dalle
18 stand allestiti dalle
scuole e dai gruppi giovanili vittoriesi in Piazza del
Popolo, preceduti alle
17.30 da spettacoli ed esibizioni di danze popolari.
Le due giornate saranno chiuse da due concerti
all’aperto, sabato dalle
18.30 alle 24 e domenica
dalle 19.30 alle 24, in piazza del Popolo, ai quali parteciperanno ben 10 gruppi
musicali locali, tra i quali
gli Hope Leaves e gli Expro.
«L’intenzione - rivela Silvia Stival, operatrice presso il centro Criciuma e “tutor” dell’evento - è quella
di sfruttare le enormi risorse umane di cui gode il
nostro territorio. L’evento
Boom di Vittorio Veneto è
solo l’inizio. Il nostro obiettivo è quella di riuscire a riproporlo, anche se
in misura minore, in ognuno dei comuni partecipanti: Cordignano, Tarzo, Sarmede, Fregona e
Colle Umberto. In questo
modo tutte le realtà giovanili territoriali saranno attivate e “messe in rete”».
Alberto Ferri
e
L’AZiON
Vittoriese
SARMEDE / Scelto il luogo, si cercano i fondi
Nuova sede
per la mostra
A
ncora per poche
edizioni la Mostra internazionale dell’illustrazione per
l’infanzia di Sarmede – la
cui trentatreesima edizione
si apre sabato 22 – si terrà
in quell’ultimo piano del palazzo municipale, al quale si
accede dopo essersi immersi nel mondo della fantasia ammirando gli affreschi che adornano le pareti esterne ed interne del comune. L’attuale sede da
sempre si trova a fare i conti con gli spazi non proprio
generosi, tanto che un’ubicazione maggiormente ampia e più facilmente raggiungibile costituirebbe la
soluzione ideale per accogliere i numerosissimi visitatori che di anno in anno
raggiungono il Paese delle
fiabe.
La risoluzione del problema non è semplice. La
realizzazione di una nuova
struttura comporterebbe
per il Comune di Sarmede
un sforzo economico che
l’ente non potrebbe sopportare se non con contributi esterni.
Tuttavia qualcosa si sta
muovendo e già sono stati
reperiti i fondi per l’acquisto
del terreno sul quale sorgerà, in un futuro non troppo lontano, la nuova struttura atta ad ospitare uno degli eventi rivolti all’infanzia
tra i più importanti a livello
mondiale.
«Si tratta – spiega il primo cittadino Eddi Canzian
– di un’area posta nel capoluogo, per l’acquisizione
della quale sono già stati
presi i primi contatti con il
privato. Abbiamo inoltre ottenuto, grazie all’interessamento del senatore Giampietro Favaro, un contributo statale assegnatoci dal
ministero della Cultura. Si
tratta di una cifra di 130 mila euro, con la quale copriremo quasi interamente i
costi per l’acquisto».
Non rimane ora che
compiere gli altri passi, come del resto si è prefissa di
fare l’amministrazione comunale. «Abbiamo inserito
– continua il sindaco – la
realizzazione della nuova
Una formella per il
futuro del Menarè
Il municipio di Sarmede, attuale – e
angusta – sede della mostra
sede per la mostra nel programma triennale delle opere pubbliche. Predisporremo il progetto e poi ci attiveremo per costruire l’immobile, anche se questo
sarà possibile solo con finanziamenti, pubblici o privati. Ci attiveremo quindi
per richiedere dei contributi».
Gerda De Nardi
C
hi si appresta a
varcare la soglia
del municipio di Sarmede – o a visitare la Mostra
dell’illustrazione –, viene
accolto, già nel porticato,
da scene della vita di tre
santi, affrescati dall’illustratore Josef Wilkon. Si
tratta dei tre patroni delle parrocchie del comune, dell’esistenza dei quali l’artista polacco ha riprodotto alcuni episodi significativi. Così immancabile è la presenza di san
Giorgio e il drago, patrono di Rugolo, che già da un anno fa bella mostra di sé nell’arcata centrale del porticato stesso. Ma la vera novità sta negli altri affreschi realizzati quest’estate nelle
due arcate laterali. San Pancrazio, protettore di Montaner, viene raffigurato durante
il martirio subito a Roma, mentre sant’Antonio di Padova, al quale è dedicata la
chiesa di Sarmede, è raffigurato in due delle tre scene proposte, mentre predica
ai pesci e mentre compie un miracolo eucaristico.
Gli affreschi previsti nelle arcate del municipio sono così stati completati: il progetto era nato nel 2004 ed è stato curato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Fondazione Mostra e finanziato dalla banca Unicredit. (GDN)
ACQUEDOTTO DI FREGONA:
gli ex sindaci Chies e Salvador
replicano alle accuse di De Luca
«L
I
coscritti del 1950, di San Martino e di Colle, in occasione della loro cena annuale hanno realizzato
un’iniziativa di solidarietà, che, già avviata nel 2004, si
ripeterà anche quest’anno e in futuro.
Si tratta dell’adozione a distanza in favore di bimbi abbandonati della missione in Kenia dove è impegnato il
nostro missionario padre Fiorenzo Canzian.
Domenica 23
karate a Cappella
P
rotagonista il karate a Cappella Mag-
giore.
Domenica 23, nella palestra della scuola media di
Cappella, si svolgerà il trofeo Tsks di karate tradizionale, aperto a tutte le categorie. L’organizzazione è
di Roberto Bacchilega, cintura nera sesto dan e maestro di karate a Cappella.
a bolletta dell’acqua aumenterà di sicuro –
aveva preannunciato, in un’intervista su
L’Azione del 9 ottobre, il sindaco di Fregona Giacomo De Luca – perché bisogna investire sull’acquedotto, che è in condizioni indegne di un paese civile».
La responsabilità, proseguiva, è delle passate amministrazioni: per l’acqua negli ultimi vent’anni non
si è fatto niente.
«Non è affatto vero», sono insorti Patrizio Chies
e Romolo Salvador, entrambi ex sindaci di Fregona.
I loro interventi e le loro ragioni si possono leggere
nella pagina delle Lettere (pag. 35).
AGNELEZZA: messa di fine anno escursionistico
domenica 30
D
23
NELLE NUOVE CERAMICHE
E NEL PORTICATO DEL MUNICIPIO
ECCO SAN GIORGIO E SANT’ANTONIO
COLLE - SAN MARTINO: iniziativa
di solidarietà dei coscritti del 1950
Domenica 23 ottobre 2005
omenica 30 ottobre alle 10.30, tempo permettendo, si chiude la stagione escursionistica estiva con la messa alla Madonna dell’Agnelezza, sul
sentiero verso il Pizzoc.
Celebra, come già da quindici anni, don Giovanni
Dan; a seguire la sua messa i tanti amici della montagna che vanno lì, due volte all’anno, in pellegrinaggio
alla statua della Madonna.
Ricordiamo per chi non ci fosse mai stato, che si può
salire alla Madonna dell’Agnelezza da Fregona-Sonego o da Santa Giustina-Maren-Valscura. La camminata a piedi è di circa un’ora.
D
all’azzurro dell’acqua al nero dell’asfalto. Passando attraverso i secoli, i ceramisti di
Scomigo hanno voluto fermare nel tempo la storia
del Menarè e lo hanno fatto aprendosi al futuro. L’ultima formella è rimasta incolore proprio per dar
modo alle nuove generazioni di decidere se far sì
che possa essere dipinta
della tonalità dell’acqua o di
quella del
catrame. Il
messaggio
trasmesso
dagli otto
artisti che
hanno composto l’opera
collocata lungo la statale
di Alemagna, all’incrocio
semaforico del Menarè, è
stato spiegato dal professor Luciano Caniato, nell’ambito dell’inaugurazione (nella foto) svoltasi domenica 16.
«Il percorso della ceramica – ha sottolineato il
presidente dell’associazione Piccoli Ceramisti Scomigo, Giuliano Salvador –
è nato nel 1999 con l’obiettivo che i muri possano raccontare la nostra storia, lasciando un segno anche alle nuove generazioni». Gli artisti e i membri
dell’associazione hanno
così consegnato ufficialmente l’opera “Il Menarè
da via d’acqua a strada di
traffico” alla comunità, invitando
in
modo particolare i giovani ad essere orgogliosi della
propria storia. Proprio per
questo, durante la benedizione di quello che è uno
dei tasselli del progetto
“Scomigo nel percorso della ceramica”, ad attorniare il parroco del Menarè,
don Evaristo Colmagro,
c’erano i ragazzi delle due
comunità che si affacciano
sull’Alemagna. (GDN)
Domenica 16
si è svolta
l’inaugurazione
CORDIGNANO / I 25 ANNI
DELLA SCUOLA ACHILLE FELET
È
pronta a spegnere 25 candeline la
scuola comunale di musica “Achille Felet” di
Cordignano. La festa di
compleanno si terrà alla
presenza di allievi, insegnanti, genitori domenica 23 ottobre alle 16.30
al teatro comunale Francesconi, seguita poi dalla cena nel salone degli
alpini.
La realtà cordignanese, nata 25 anni fa da una proposta di finanziamento da parte della Regione al fine di istituire
corsi musicali e bandistici, si è trasformata in
vera e propria scuola di
musica con il coinvolgimento del Comune che
ne ha assunto le funzioni amministrativa, tecnica e di struttura.
Inizialmente dislocata
in diverse parti del territorio, da dieci anni la sede ufficiale della Felet è
all’ex plesso delle elementari di Ponte della
Muda. Oggi essa è frequentata da circa novanta allievi, guidati dal direttore artistico Bruno
Bit, di cui una decina
hanno superato quest’anno gli esami dei vari livelli, tra i quali quelli
di teoria e solfeggio,
mentre la studentessa
Sabrina Zanette si è diplomata al conser vatorio.
Non manca inoltre il
collegamento con la popolazione grazie ai numerosi momenti di spettacolo musicale che vengono proposti durante
l’anno. Tra questi l’appuntamento in occasione
della Giornata della Memoria e la recente serata
dal titolo “Scherzando
con un pianoforte a coda”, che ha visto esibirsi
Sabrina Zanette maestra
da pochi giorni. (GDN)
24
LAGO / TORNATA LA PALA DEL DA MILANO
Un ritorno
atteso 15 anni
N
el 1990 il governo era in mano
al “Caf” (CraxiAndreotti-Forlani), il presidente della Repubblica
Francesco Cossiga iniziava a dare le prime picconate, l’Italia si univa agli Usa nella prima guerra contro l’Iraq, un litro di benzina costava 1.478 lire. Pochi
flash per dare un’idea di
quanta acqua sotto i ponti
sia passata da quando la
preziosa pala, realizzata da
Francesco da Milano tra il
1511 e il 1515 per la chiesa
parrocchiale di Lago, prese la strada di un laboratorio di restauro di Tessera
(Ve).
In questi giorni la pala
ha percorso la strada inversa, da Tessera a Lago, e
la sera di venerdì 21 ottobre viene ufficialmente riconsegnata alla comunità.
In questi quindici anni
quel dipinto è stato una piccola croce per i parroci che
Particolare della pala del Da Milano
si sono succeduti a Lago.
Anche la gente del paese
si è più volte mobilitata per
riavere l’opera. Lo scorso
anno la preoccupazione
dei parrocchiani finì sui
giornali locali. Mossi, non
«da intento polemico verso qualcuno ma dall’amore
per un bene inestimabile
della comunità».
Ad accrescere la preoccupazione i continui annunci (sempre disattesi) di
un imminente arrivo: nel
e
L’AZiON
Vallata / Bellunese
Domenica 23 ottobre 2005
2000 per il Giubileo, nel
2003 per la festa dell’80º
della chiesa, nel 2004 in
concomitanza con la presentazione di un libro sul
paese.
Questa volta la gente di
Lago può stare tranquilla.
L’arrivo è certo. Prova ne
è la mobilitazione di autorità per l’inaugurazione. Alle 20.30, nella parrocchiale, si ritrovano il vescovo
Giuseppe, il soprintendente per il patrimonio artisti-
co per la provincia di Treviso Anna Maria Spiazzi, il
direttore del Museo diocesano mons. Rino Bechevolo, il delegato vescovile
per l’Arte Sacra mons. Michele Ossi, oltre al parroco di Lago don Ezio Segat
e al sindaco Battista Zardet. Allieteranno la cerimonia i cori “Costanzo Porta” di Treviso e “Lagorè”
di Revine e Lago.
A detta degli esperti la
pala – raffigurante la Madonna col Bambino e i santi Caterina, Maria Maddalena, Giorgio, Biagio e il
committente (tale pre’ Stefano da Farra di Soligo) –
è tra le opere più interessanti realizzate dal Da Milano nell’Alto Trevigiano.
Lo stile del dipinto rivela le
origini lombarde dell’autore, il suo gusto nordicizzante nella ripresa del paesaggio e l’attenzione per la
tradizione belliniana.
La pala, una delle ultime
realizzate a tempera prima
dell’arrivo della tecnica a
olio, non verrà posta nel
suo luogo originario (dietro l’altar maggiore) ma
nel battistero, all’interno di
una bacheca di cristallo climatizzata.
Il restauro è stato finanziato da parrocchia, Cassamarca e Banca delle
Prealpi.
Federico Citron
M
ercoledì 26 ottobre alle 15 nella
sala grande del Palazzo
delle Contesse in Mel avranno inizio i corsi del
nuovo anno accademico
della Sezione Zumellese
dell’Università degli Adulti/Anziani, il decimo
di attività in Sinistra Piave. La prolusione sarà tenuta dal Presidente della
Provincia di Belluno Ser-
REVINE: È ripartito per il Canada
padre Aristide Piol
È
ripartito per il Canada padre Aristide Piol. Durante la sua permanenza in Italia padre Aristide, Missionario della Consolata, ha celebrato una messa a Revine, sua parrocchia di origine. Era più di
trent’anni che il padre non celebrava a Revine. Con
l’occasione si è avviato un rapporto di amicizia tra la
parrocchia e il missionario.
TOVENA: Antica Fiera Franca
dei santi Simone e Giuda
T
ovena è in festa dal 21 ottobre per l’Antica Fiera
Franca dei santi Simone e Giuda. Tra le iniziative del primo fine settimana segnaliamo la cena con cinghiale di sabato 22 e la festa con gli anziani di domenica 23. I festeggiamenti riprenderanno il 28 con la messa in onore dei patroni (alle 10).
MEL: Festa per il 25° dell’intitolazione
della piazza a Luciani
D
omenica 23 ottobre è festa a Mel per i 25 anni
della intitolazione della piazza principale del paese a papa Luciani. L’anniversario viene ricordato nella
messa delle 10 cui partecipano anche i membri della
Confraternita della vita e del vino del Veneto Orientale
ospiti a Mel per il Simposio d’autunno.
MEL: Doppio incontro con
la illustratrice Nicoletta Costa
L
unedì 24 ottobre doppio appuntamento a Mel per
grandi e piccini. Alle 18 sarà infatti ospite della
Cartoleria Tempietto Nicoletta Costa, autrice ed illustratrice tra le più conosciute dai bambini. Alle 20.30 Nicoletta Costa sarà invece a Palazzo delle Contesse dove
terrà un incontro aperto al pubblico.
MEL
Decimo
anno
dell’Università
Adulti
gio Reolon e avrà per titolo: “L’acqua: patrimonio
da tutelare”.
La giornata inaugurale offrirà l’occasione per
presentare il calendario
delle iniziative promosse
in seno all’Università degli adulti e anziani sul piano antropologico, sociologico e culturale. Gli incontri settimanali, articolati in lezioni, seminari e
laboratori, si terranno il
martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 17.30.
Programma di iniziativa comunitaria Interreg III A Italia-Austria (2000-2006)
AFRICA CHIAMA A FOLLINA
Concerto e foto
per l’Africa
“R
sabato e festivi 10.00/20.00
feriali 15.00/20.00
Autorizzazione Comunale n. 12604 del 05-10-2004
Longarone Fiere srl - Via del Parco 3 - 32013 Longarone (BL) Italy
Tel. +39 0437 577577 - Fax +39 0437 770340 - E-mail: [email protected] - www.longaronefiere.it
egina dell’Africa
e del mondo intero”. Questo l’appellativo rivolto alla Madre di
Dio che dà titolo al concerto della corale San Salvatore in programma per
domenica 23 alle 16 in basilica a Follina. Ed è lo
stesso titolo della manifestazione organizzata da
Africa Chiama fino al 30
ottobre negli ambienti abbaziali. Mostra fotografica e didattica nel chiostro,
e una videoproiezione nel
refettorio: entrambe raccontano la missionarietà
in campo sanitario. Ossia
le motivazioni ideali e la
vita quotidiana di sacrificio di medici, infermieri,
personale che, in Africa o
altrove, spende se stesso
per la salute di altri.Le
due mostre saranno visi-
tabili in orario di apertura dell’abbazia: dalle 6.30
alle 11.50 e dalle 14.30 alle 19, salvo eccezioni.
Il concerto, nella domenica che è Giornata
Missionaria Mondiale,
sarà anche momento di
raccoglimento, riflessione e preghiera, e di memoria di professionisti
della salute morti spendendosi per gli ultimi in
Africa, come la missionaria diocesana Antonia Simionato e l’infermiera originaria di
Ponte della
Muda Marisa Ferrari.
I proventi
delle mostre
e del concerto, proposti
anche grazie al sostegno
della Banca Prealpi, saranno devoluti all’ospedale di Songo, in Angola,
dove Africa Chiama ha
aiutato a rimettere in funzione il sistema di approvvigionamento dell’acqua. Sono appena tornati da Songo Francesco
Beldì di Conegliano, Italo
Bernardi di Soligo e Giuseppe Marcon di Bagnolo: hanno installato e reso
operative le motopompe
per l’ospedale, inviate e
progettate nella Marca, in
particolare con il contributo della Gdf trade&service di Sernaglia.
Tommaso Bisagno
e
L’AZiON
Quartier del Piave
CURATO DALLA CORALE DI BARBISANO
Il dolore e la speranza
diventano un recital
D
obbiamo sicuramente delle scuse alla Corale di
Barbisano se fino ad oggi
non abbiamo dato adeguato rilievo al loro ultimo lavoro, “Sui passi della speranza”. Venerdì scorso abbiamo visto il recital e ne
siamo rimasti colpiti e ammirati, come le tante persone accorse al centro parrocchiale di Soligo. L’occasione per la rappresentazione del recital, la seconda
dopo l’esordio nella chiesa
di Barbisano la domenica
delle Palme, era data dai festeggiamenti per i vent’anni dell’associazione Viezzer.
“Sui passi della speranza” è un insieme, molto ben
amalgamato, di parole, musica e canti. Le parole sono
quelle di poeti - da Turoldo
a Gibran - e di uomini di fede - da Camara e frère Roger -. Ma sono soprattutto
quelle di tre donne che hanno affrontato con coraggio
la malattia: Laura Tangorra, giovane mamma affetta
da sclerosi laterale amio-
trofica, Eleonora “Ele” Teot
di Conegliano e Pierina di
Falzè di Piave. Tre attori Monica Stella, Federica
Cellot e Mario Brugnera ci mettono l’anima nel leggere drammatiche pagine
di speranza scritte dalle tre
donne: “Perché? Perché io?
Perché Dio?”... “La mia nemica, la sclerosi, è particolarmente spietata: sferra i
suoi colpi con silenziosa
freddezza: ruba, mai sazia,
senza fretta ma con grande
determinazione”... “C’è
qualcosa in me che non
vuole spegnersi, che resta
vivo come le onde del mare in tempesta: la speranza”. L’emozione, la commozione, attraversano il
pubblico. C’è silenzio
profondo. Intervengono la
musica e il canto a commentare la lettura: Bassani,
Beethoven, canoni di Taizé,
pezzi di Fabrizio Perone
(che è anche direttore della Corale). Ad eseguire i
brani sono l’arpa di Tullia
Larese Roia, il violencello
di Giorgia Pavan, il violino
di Francesco Zampieri, il
flauto di Fabrizio Perone, le
voci dei coristi. Di tanto in
tanto la mano esperta di Michela Pradal traccia dei disegni sulla lavagna luminosa.
Dura un’ora il recital. Al
termine è un lungo, caldo
applauso.
Speriamo che in molti
abbiano la fortuna di rivederlo. (FC)
Domenica 23 ottobre 2005
T
utto esaurito all’auditorium Battistella
Moccia di Pieve di Soligo lo
scorso 10 ottobre per la cerimonia di apertura dell’Università degli adulti di Pieve di Soligo. Gli attenti “studenti” hanno seguito e applaudito la riflessione di
don Padovese sul dialogo
tra generazioni.
L’Università pievigina,
presieduta da Pierangelo
Gobbato, conta quasi 400
iscritti e 15 mila ore di attività. Gli iscritti sono per
l’80% donne e per il 20% uomini. Il 43% ha tra i 60 e i
70 anni, il 23% ha più di 70
anni, il 10% ha tra i 40 e i 50
anni, e il 3% ha meno di 40
anni. Per quanto riguarda
la provenienza, il 42% dei
frequentanti è di Pieve, il
20% da Sernaglia-Moriago,
il 18% da Farra di Soligo e
il 10% dalla Vallata. Ci sono
anche studenti che arrivano da Treviso. Infine la condizione socio-lavorativa: il
55% degli iscritti è in pensione, il 33% sono donne casalinghe, il 10% lavora.
REFRONTOLO: Nasce “Due cuori per la vita”
S
abato 22 ottobre, alle 20.30, nella sala
parrocchiale di Refrontolo
(ex-cinema) viene presentata l’associazione “Due
Cuori per la Vita” costituita subito dopo la tragica
scomparsa di Edoardo e
Francesco Sossai, in loro
memoria.
Lo scopo dell’associazione, che conta 90 soci fondatori, è di raccogliere fon-
di ponendosi come obiettivi principali: la formazione
e l’informazione sulle malattie cardiovascolari; il sostegno ai bambini disagiati e abbandonati del Sud America, in particolare del
Brasile, con un supporto
concreto alle adozioni, ad
esempio con la fornitura di
strutture, materiale didattico, aiuti alla formazione
professionale e culturale.
Pieve di Soligo in
via Chisini sabato
scorso, 15 ottobre, c’è stata una bella festa per i cento anni di Luigia Lorenzon.
Al mattino il sindaco Giustino Moro ha fatto dono
di un bel mazzo di fiori alla fortunata signora; nel
pomeriggio il parroco don
Giuseppe Nadal ha celebrato una messa di ringraziamento. Intorno a
Luigia si sono strette le figlie Maria e Cesarina - che
risiedono in Svizzera ma
trascorrono 3-4 mesi ciascuna a Pieve per assistere la mamma -, i nipoti, gli
amici e i conoscenti.
Luigia è nata il 15 ottobre 1905, si è sposata nel
’27 con Angelo D’Agostin,
ha lavorato la terra e seguito la famiglia, ha avuto
due figlie, è rimasta vedova nel ’79. Oggi è ancora
autosufficiente e segue le
conversazioni.
Piccola curiosità. Luigia
Lorenzon è trisavola: i suoi
pronipoti, infatti, hanno già
dei figli. In pratica, la famiglia D’Agostin conta oggi cinque generazioni!
Particolarmente partecipe all’evento don Giuseppe, che in un certo senso si è “preparato” alla festa di domenica questa, 23
ottobre, per i cento anni di
sua mamma, Maria Tomasi ved. Nadal. Per festeggiare il bel traguardo don
Giuseppe celebrerà una
messa alle 15 nella chiesa
di Santa Maria del Piave.
Seguirà un rinfresco con i
tanti parenti e gli amici.
D
a quest’anno in occasione dei festeggiamenti di San Martino, patrono di Falzè, il
Comune di Sernaglia premierà un cittadino che si
è particolarmente distinto
nel campo del volontariato e della solidarietà.
L’istituzione del premio
“San Martino” è stata approvata nei giorni scorsi
dal consiglio comunale. È
una sorta di Civilitas, ma
a differenza di quanto avviene a Conegliano la scelta del premiato potrà cadere solo su persone residenti nel territorio comunale di Sernaglia.
Le segnalazioni possono essere effettuate, entro il 24 ottobre, da singoli
o da associazioni. Quindi
una commissione, composta da dieci membri, valuterà le proposte pervenute e sceglierà la persona da premiare.
«L’iniziativa sta riscuotendo molto interesse, ci
sono già pervenute molte
segnalazioni - afferma il
sindaco Giovanni Balliana. Abbiamo istituito questo premio per offrire, soprattutto ai giovani, degli
esempi positivi da imitare».
Il gruppo di opposizione non ha condiviso appieno la proposta, sostenendo che in iniziative di
questo tipo si rischia di
“dimenticare” persone
che magari operano nell’ombra e il cui impegno è
poco noto.
FALZÈ: bene la farmacia
el corso del consiglio comunale che ha deciso l’istituzione del premio “San Martino” il presidente del consiglio di amministrazione della farmacia comunale di
Falzè di Piave, Stefano Frezza, ha relazionato sul primo anno di attività dell’azienda che per il 51% è del Comune di Sernaglia. Il bilancio del 2004 (la farmacia è
stata inaugurata nel mese di ottobre) si è chiuso con 2 mila euro di deficit, mentre le stime del 2005 prennunciano un utile. Da sottolineare che tutti gli acquisti
per l’avvio della farmacia sono avvenuti senza fare ricorso ad indebitamento.
N
FARRA: Gli emigranti raccontano
le loro esperienze all’estero
enerdì 21 ottobre alle 20.30 nell’aula magna della scuola media di Col San Martino gli emigranti
di Farra raccontano le loro esperienze di emigrazione.
Coordina l’incontro Paolo Facci della “Fraternità emigranti di Col San Martino”. Il venerdì successivo ci
sarà un confronto tra esponenti del mondo della scuola, del volontariato e del lavoro sul fenomeno della immigrazione nel Quartier del Piave.
Organizza l’assessorato alla cultura del Comune di
Farra di Soligo.
Edoardo Sossai
Francesco Sossai
SOLIGO: NUOVO LABORATORIO PER DISABILI
D
Luigia Lorenzon
Istituito dal Comune
il “Premio S. Martino”
V
CENTENARIA A PIEVE
A
SERNAGLIA / SOLIDARIETÀ
PIEVE
Ecco
chi frequenta
l’Università
degli Adulti
25
omenica scorsa
giornata ricca di emozioni per i soci e gli amici
dell’associazione
Viezzer. Dopo la messa
per il ventennale, celebrata dal vescovo Armando
Bucciol nella parrocchiale di Soligo, la festa è proseguita in via Carlo Conte
con l’inaugurazione del
nuovo laboratorio occupazionale realizzato dalla
Viezzer a lato del Centro educativo occupazionale
diurno (Ceod). È stato don
Armando, che vent’anni fa
fu tra i principali ispiratori
e promotori dell’associazione, a consegnare a Celestino Padoin, in rappresentanza dei disabili che
frequenteranno il laboratorio, e alla dottoressa Marisa Durante, in rapprensentanza dell’Ulss, le chia-
vi della nuova struttura.
Visibilmente commosso Angelo Cremasco, che
in qualità di presidente
dell’associazione ha ricordato le origini, il cammino
percorso e i progetti futuri.
La prossima tappa della Viezzer sarà l’apertura
della comunità alloggio
per disabili adulti.
I lavori sono giù stati av-
viati, grazie anche alla collaborazione dell’Ulss (che
ha garantito il mutuo acceso dall’associazione) e
alla generosità di enti pubblici e singoli.
Nella foto: il vescovo Armando Bucciol consegna a
Celestino Padoin e alla dottoressa Marisa Durante la
chiave del nuovo laboratorio occupazionale per disabili di via Carlo Conte.
26
te il mese di agosto per agevolare al massimo le famiglie».
Il nido comunale “Zamboni”
ospita bambini
dai 3 mesi ai 3
anni ed è suddiviso in due sezioni: una che ospita quelli più
piccoli, dai 3 ai
15 mesi, costituita da tre aule per le attività, da un locale predisposto per le “nanne” e uno per le “pappe”, da uno
spogliatoio e dai servizi igienici; l’altra, che accoglie
bimbi divezzi e semi divezzi, articolata in cinque
aule, di cui due con funzioni di refettorio, e da due
stanze per dormire, un’aula per i giochi, uno spogliatoio e i servizi igienici.
La nuova struttura, il cui
accesso è in comune con la
materna, dispone di un
ampio spazio esterno verde e di un porticato che
consentono lo svolgimento di attività all’aperto.
Il servizio, per quanto
riguarda la parte educativa, ausiliaria e di refezione, è stato dato in gestione dal Comune alla cooperativa Insieme Si Può,
che ha vinto la gara di appalto indetta a suo tempo.
(FN)
Inaugurato l’asilo “Zamboni”, che esaurisce le richieste
Con il nuovo nido
abbattute le liste
C
on l’apertura del
nuovo asilo nido
comunale di via Cacciatori delle Alpi, tutte le richieste per il nuovo anno
sono state soddisfatte e le
liste di attesa completamente abbattute. Lo rivela
la direttrice Carmen Zuddas, che sovrintende alla
gestione di entrambi i nidi
comunali. La struttura della Ferrera, inaugurata ufficialmente sabato scorso
alla presenza anche del vescovo mons. Giuseppe
Zenti e intitolata a Gaetano
Zamboni, ospita al momento 50 bambini, pur avendo una capienza di 65
posti. È invece al completo il nido “Panizza” di viale Veneto. Essendo già arrivate 16 nuove iscrizioni
per gennaio, è probabile
però che già dai prossimi
mesi possano formarsi
nuove liste di attesa. Qualora le richieste di acces-
so superino la disponibilità, il Comune predisporrà
delle graduatorie. I punti
verranno assegnati in base a parametri che favoriscono le famiglie con maggiori difficoltà (entrambi i
genitori lavoratori, presenza di altri figli piccoli,
casi particolari di disagio
segnalati dai Servizi sociali, nuclei famigliari monoparentali, etc.), tra i quali non rientra però il reddito familiare. Reddito che
invece conta per ottenere
SCOMIGO: Domenica 23
l’ingresso di don Battistin
D
omenica
23 ottobre, alle 10, don
Roberto Battistin
fa l’ingresso nella
parrocchia
di
Scomigo. Lo scorso 2 ottobre la
parrocchia ha salutato e ringrazia-
to don Giovanni
Pierdonà per i
setti anni di servizio pastorale.
Sul prossimo
numero un servizio sul saluto a
don Giovanni e
l’ingresso di don
Roberto.
agevolazioni sulla retta
mensile che, piena, oscilla
tra i 307 euro per la fascia
oraria 7.30-13.30 e i 383 euro per l’intera giornata
(7.30-18.00). Il nido è aperto dal lunedì al venerdì,
dal 1º settembre al 24 luglio. «Avevamo pensato di
prolungare il servizio al sabato, ma sono arrivate solo due domande - spiega la
direttrice - Valuteremo insieme ai genitori anche la
possibilità di tenere aperto uno dei due nidi duran-
SAN PIO X: Il vescovo Giuseppe
per il 50° della parrocchia
F
esta grande questa domenica, 23 ottobre, a San
Pio X. Alle 11 il vescovo Giuseppe presiede la solenne celebrazione per i 50 anni della parrocchia. Partecipano alla celebrazione i preti e le suore che hanno
vissuto il loro ministero a San Pio X.
A seguire è previsto un pranzo comunitario con il
Vescovo al centro parrocchiale. Alle 16, sempre al centro parrocchiale, si tiene un concerto dell’Insieme Vocale “Città di Conegliano”.
MILLE PERSONE AL FUNERALE IN CILE
È morto padre James, guida
di molti giovani coneglianesi
L’11 ottobre scorso è
mancato in Cile padre James Mc Ilhargey dei Legionari di Cristo. Per alcuni anni visse a Conegliano impegnandosi nella pastorale giovanile. Abbiamo chiesto a padre
Giuseppe Gamelli, originario di Madonna delle
Grazie e guidato da padre
James sulla strada del sacerdozio, un ricordo del sacerdote scomparso.
A
nche questa sera
si è fatto tardi, le
dita scivolano sulla tastiera del computer e cercano di mettere insieme
le parole più giuste per ricordare una persona speciale. Da qualche giorno
contemplo il cielo e mi
sforzo di far riaffiorare
nella mia memoria il ricordo caro e ricco di gratitudine per un uomo che
è stato veramente importante per molti dei miei amici e anche per me. Una
stretta di mano, un sorriso sereno e un accento irlandese che attirava molto la nostra attenzione: sono queste le prime pennellate per fissare il volto
e la fisionomia di un sacerdote, della Congregazione dei Legionari di Cristo, che negli anni ’80 arrivò a Conegliano per aiutare, con la sua esperienza, nella pastorale giovanile della nostra città. Dinamico, con una grande
forza di volontà e sufficientemente idealista per
realizzare tante iniziative
di apostolato e di forma-
e
L’AZiON
Conegliano
Domenica 23 ottobre 2005
zione, specialmente per adolescenti e giovani. Lo
chiamavamo Pi Gei, ed è
stato il nostro educatore,
compagno e amico sincero.
Confesso che mentre
cerco di scrivere queste
semplici righe non riesco
a trattenere ancora una lacrima dai miei occhi, una
lacrima di commozione
come quella che ha accompagnato il padre James Mc Ilhargey nei cuori di più di mille amici e fedeli durante il funerale celebrato solennemente il
14 ottobre scorso dal vescovo di Concepción, la
terza città più imporante
del Cile, in cui da quasi
dodici anni il padre realizzava un lavoro splendido con giovani universi-
tari. Giovani che durante
il tragitto dalla cattedrale
al cimitero hanno intonato in suo onore la famosa
canzone: “When Irish
eyes are smiling…” , un
tributo doveroso che dimostra ancora una volta
lo spessore, riconosciuto
da tutti, di questo uomo
mite ed ottimista. P. James soffriva già da molto
tempo di problemi cardiaci e di circolazione e
nelle scorse settimane la
sue condizioni si sono aggravate.
Di lui ricordo un fortissimo amore a Cristo,
con una gran devozione
al Sacro Cuore di Gesù, e
un forte impegno apostolico trasmesso nelle molteplici attività giovanili
che hanno scritto più di
MOBILITAZIONE SOLIDALE
Ragazza moldava
salvata dai cardiologi
L
o scorso giugno la
Conegliano solidale
si mobilitava per portare
nell’ospedale cittadino due
giovani moldave affette da
cardiomiopatia ipertrofica,
una rara malattia ereditaria,
che può essere asintomatica, ma che è una delle responsabili della cosiddetta
“morte improvvisa” giovanile. «La sorte ha voluto che
la nostra dottoressa Elena
Marras - commenta Piero
Delise, il primario cardiologo di Conegliano - scoprisse questa malattia in una signora della Moldavia che lavora a Conegliano. Ricoverata nella nostra Unità, le abbiamo impiantato un defibrillatore, che in caso di arresto cardiaco fa ripartire il
cuore». La signora raccontò
poi al dottor Delise (che è,
fra l’altro, presidente dell’associazione no profit “Amici del Cuore”) che tre sue
sorelle erano già morte in
giovane età per la stessa malattia.«Ma soprattutto abbiamo appreso - continua il
primario - che di “morte improvvisa” sono inoltre in pe-
ricolo un’altra sorella e la nipote quindicenne, inoperabili nel paese d’origine». Il
gran cuore di Conegliano
(cittadini, sindaco, Banca
della Marca, Amici del Cuore, Commissariato di Polizia, direttore generale Ulss
7, ecc...) ha fatto sì che la ragazzina, giunta in città a settembre, fosse subito ricoverata in cardiologia, dove
fu riconfermato l’alto rischio
di “morte improvvisa”. «Abbiamo impiantato anche a
lei un defibrillatore - aggiunge ancora il dottor Delise - scongiurando così il pericolo che seguisse la stessa sorte della madre e delle
zie. Ora è già a casa dal padre, che vive a Conegliano».
In questi giorni la Conegliano del “cuore” si sta adoperando per accogliere
anche la zia trentaduenne in
un’opera umanitaria senza
barriere e confini.
E domenica 23 ottobre la
Cardiologia di Conegliano
è aperta dalle 10 alle 18 per
quanti vogliano conoscere i
macchinari in dotazione al
reparto. (MS)
PARÈ: Banco vendita a sostegno
delle adozioni a distanza
A
nche quest’anno la
parrocchia di Parè
si mobilita, in occasione
dell’Ottobre missionario, a favore
delle adozioni a
distamza (Patagonia, Kenya...).
Domenica 23 ottobre, durante la
mattinata, nel piazzale della chiesa ci sarà il Banco
vendita pro missione, nel
quale le mamme
della parrocchia
vendono lavori
artigianali eseguiti da loro stesse e anche qualche dolce. (AC)
qualche pagina di storia
della gioventù coneglianese. Ci sono stati numerosi momenti felici trascorsi insieme e tanti insegnamenti ricevuti. In
questi giorni quei giovani di allora, che oggi sono
diventati uomini, si sono
rincorsi telefonicamente
da Conegliano a Milano,
da Novara agli Stati Uniti, da Padova a Treviso...
per tutti noi quest’ultimo
11 di ottobre è stato un
giorno allo stesso tempo
triste e sereno.
Caro Padre James, adesso stai godendo in cielo della presenza di quel
Gesù di cui eri così
profondamente convinto
e innamorato. Ci stai
mancando molto ma sappiamo che non ti dimenticherai mai dei tuoi ragazzi, come noi non ci dimenticheremo di te finché un giorno, Dio lo voglia, non ci ritroveremo
insieme per l’eternità.
Padre Giuseppe Gamelli, Legionario di Cristo - Novara
EVENTI
Danza
a tema sacro
nella chiesa
di S. Martino
È
un appuntamento
da non perdere la
serata di danza a tema sacro
in programma venerdì 21
ottobre, alle 21, nella chiesa dei santi Martino e Rosa
di Conegliano. Lo spettacolo è curato dall’associazione Danzavenezia, dalla
Federazione nazionale associazioni scuole di danza,
dalla Fondazione nazionale
della danza-Aterballetto. Le
musiche vengono eseguite
dal violinista coneglianese
Christian Joseph Saccon.
L’iniziativa è promossa
dall’associazione Amici del
Burkina che devolverà le offerte (libere) alla costruzione di un pozzo nella missione della Costa d’Avorio
sostenuta dalle suore di
Maria Consolatrice dell’ospedale De Gironcoli.
e
L’AZiON
Conegliano
CONFERENZA STAMPA DI DON VIAN
Piccola Comunità, a chi
giovano le polemiche?
A
ncora polemiche
sulla Piccola Comunità. A scatenarle, questa volta, è lo storico fondatore don Gigi
Vian che, in una conferenza stampa tenutasi la scorsa settimana, ha dato sfogo senza filtri al suo malessere e risentimento per
il trattamento ricevuto dal
presidente Luciano Gallo,
subentratogli alla guida
della comunità nell’aprile
del 2003 e ora in attesa di
rinvio a giudizio per appropriazione indebita. Il
salesiano si è sentito in dovere di «rassicurare le centinaia di giovani che ho incontrato, e che ancor oggi
mi considerano un po’ il loro padre, sul fatto che don
Luigi Vian non se ne è andato perché aveva rubato
del denaro o perché gli era venuto meno il sostegno
dell’opinione pubblica: se
ne è andato perché è stato
cacciato», secondo le dichiarazioni riportate da un
quotidiano locale. Il sacerdote, che nel 1973 assieme
Don Gigi Vian
Don Antonio Zuliani
a don Prai fondò la comunità per tossicodipendenti
di via Molmenti, ha voluto
anche precisare che quando rassegnò le dimissioni
da presidente onorario,
membro del cda e socio
(era il maggio del 2004) erano attive «quattro strutture che valevano 5 miliardi» e ha voluto minimizzare l’esposizione debitoria lasciata dalla sua
gestione. Se è vero che l’ultimo bilancio chiuso da
don Vian, al 31 dicembre
2002, registrava un disavanzo di 300 mila euro, bisogna ricordare che «a
quell’epoca non erano ancora stati contabilizzati né
un lascito di 175 mila euro
né le quote Ulss» ha precisato l’avvocato Alessandro Bortoluzzi. Ma l’amarezza più grande per don
Gigi rimangono i dispetti,
piccoli e grandi, e le offese subite dopo il cambio di
gestione che lo avrebbero
infine spinto a dimettersi.
Molto dura la replica
dell’attuale consiglio di
amministrazione della Piccola Comunità, che affida
la sua posizione ad uno
scarno comunicato stampa firmato dal presidente
don Antonio Zuliani, che
riportiamo integralmente:
“Gran parte del contenuto
degli articoli (usciti su
ORATORIO DI S. MARIA ASSUNTA:
“Raccontando Acquerellando”
A
ll’oratorio dell’Assunta si visita la mostra “Raccontando acquerellando”, con le opere dell’illustratrice vittoriese Donata Dal Molin e delle sue allieve
del corso di acquerello tenuto a casa Fenderl a Vittorio
Veneto: Silvia Bazzo, Mariangela Breda, Michaela Buttignol, Danila Casagrande, Anna Angela De Coppi, Edy
Faccin, Tiziana Furlan, Valeria Mazza, Peri Saint Pierre
e Martina Zanusso. Aperta venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20
sabato e domenica dalle
10 alle 12 e dalle 16 alle
20. Fino a domenica 23.
VENERDÌ 21
Alle 20.45, all’auditorium Dina
Orsi, “Yol” spettacolo di musica
e multivisione dei Barbapedana. L’ingresso è libero. Le
offerte raccolte saranno interamente devolute ai Movimenti
dei bambini lavoratori dell’America Latina.
Alle 21, nella chiesa di Santi
Martino e Rosa, va in scena
L’albero delle fiabe
2005 - Rosa Mystica.
Ancora musica e danza per beneficenza, ma questa volta ispirati a tematiche sacre, proposte dall’associazione Danzavenezia, dalla Federazione nazionale associazioni scuole di
danza e dalla Fondazione nazionale della danza - Arteballetto. Parteciperà il violinista
solista Christian J. Saccon. Il ricavato dell’iniziativa verrà devoluto per la costruzione di un
pozzo nella missione cattolica
della Costa d’Avorio sostenuta
dalle suore di Maria Consolatrice
dell’ospedale De Gironcoli.
SABATO 22
Alle 9, nell’aula magna dell’istituto Da Collo, finale del concorso del Progetto Libernauta,
che ha invitato i partecipanti a
scrivere la recensione di un libro. Verranno premiate le recensioni più spiritose, ironiche,
avventurose, fantasiose.
Alle 14, nella palestra centro
polisportivo Fallai, inizia la due
giorni organizzata dall’Associazione ornitologica coneglianese
con esposizione di uccelli di tutte le razze, dai canarini agli esemplari più esotici. Ingresso libero.
Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, continua la rassegna di teatro brillante “Scena Ridens”, questa sera con la compagnia teatrale Armathan in
“Beautiful Marcello (Giardino
d’autonno)” di D. Raznovich. Pre-
Impariamo
a nutrirci
dal fruttivendolo
nizia lunedì 24 l’iniziativa,
promossa dal Comune in
collaborazione con l’Università di Padova e l’Ulss 7, che
prevede nei negozi ortofrutticoli cittadini che aderiscono all’iniziativa l’acquisto a prezzo agevolato di
combinazioni frutta/ortaggio
accompagnati da un opuscolo informativo sulla nutrizione.
I
vendite alla libreria Canova.
Stessa ora, nella sala Venturin della parrocchia di
Lourdes incontro del coro polifonico A. B. Michelangeli con il Coro femminile vittoriese, diretti da Patrizia Tomasi. Ingresso libero.
DOMENICA 23
Alle 9, nel piazzale della chiesa di Parè, banco vendita pro missione: vendita
a scopo benefico di lavori artigianali per sostenere le missioni nel Terzo Mondo.
Alle 14.30, nella sede degli Alpini in via Calpena, Festa
dei dolci con contorno di
musica dal vivo. Ingresso libero.
Alle 17, al ridotto del teatro Accademia, l’associazione Cima organizza Festa di musica
e danza rinascimentale in costume d’epoca. Ricostruzione storica dal
tardo Quattrocento giunge fino
al primo Seicento attraverso forme, generi e colori diversi. Ingresso libero.
quotidiani locali, il 13, 14 e
15 ottobre, ndr), fatto da
asserzioni rivolte piuttosto
ad elemosinare emozioni
pietistiche, non corrisponde a verità; la situazione economica esplosa con le operazioni allegre del presidente Luciano Gallo, s’era già andata da tempo logorando durante il precedente regime, a presidenza Vian; non ci consta che,
in questi frangenti, si siano introdotti enti chiamati
ufficialmente a soccorrere i feriti o a supplire alle
carenze gestionali che
rientrano da sempre entro
la responsabilità – e l’attuale impegno migliorativo – della Piccola Comunità, unica titolare di ogni
operazione”.
Al momento l’unica casa attiva è quella di Costa
di Conegliano, non ci sono invece novità per quanto riguarda le strutture di
Vazzola, Levada e Fontanellette messe in vendita
da tempo. Intanto è iniziata una gara di solidarietà
per ripianare i debiti della
storica onlus dedicata al
recupero dei tossicodipendenti: l’ammontare della cifra raggiunta sarà comunicata a chiusura delle
operazioni in corso. Ma al
recupero della credibilità
però non giovano certo le
polemiche.
Domenica 23 ottobre 2005
27
DUOMO: NUOVO CAPITELLO
IN VIA GIAMBELLINO
V
enerdì 28 ottobre,
alle 15, sarà benedetto e inaugurato un capitello dedicato a Maria
“Regina Pacis” in via
Giambellino nella parrocchia del Duomo a Conegliano. Si tratta di un’opera progettata dal geometra Marino Mantese.
L’opera è sorta con la
sponsorizzazione di una
persona che desidera favorire la devozione alla
Madonna, la quale diventa Madre e Maestra di
quanti la invocano. Si risveglia la speranza. Tutte
le famiglie di via Tiepolo,
Veronese e Giambellino
sono invitate al rito di benedizione.
Il Piccolo coro MdG
incontra il Coroincanto
D
omenica 23 ottobre alle 9.30, all’auditorium del
collegio Immacolata, il Piccolo coro Mdg incontra il Coroincanto di Ponzano Veneto, rinnovando
così la manifestazione iniziata nel 2000, che si caratterizza come un’occasione di incontro e conoscenza tra i
bambini di due cori di analoga tipologia musicale. Alle
16.30 il concerto comune a conclusione della giornata.
Al Dina Orsi si parla di Africa
con la Comunità Sant’Egidio
Q
ual è il ruolo della Chiesa e degli Organismi
non governativi (Ong) in Africa? Se ne parlerà
giovedì 27 ottobre, alle 20.30 all’auditorium Dina Orsi, con Mario Giro, della Comunità Sant’Egidio, e un
membro dell’associazione “Africa Chiama” di Conegliano. La conferenza è inserita nel ciclo “Africa nera
culla dell’umanità” promossa dal Forum dell’immigrazione nella Sinistra Piave e dalla cooperativa “Una
casa per l’uomo”.
28
UNA IMMETTERÀ AL NUOVO CENTRO COMMERCIALE
A Crevada due rotatorie
lungo la provinciale
L
a messa in sicurezza della provinciale 38 “Francesco Fabbri”, che collega
Conegliano a Pieve di Soligo, nel tratto di attraversamento dell’abitato di
Crevada. È uno dei prossimi provvedimenti in tema di viabilità del Comune di Susegana, che a questo scopo ha sottoscritto
un accordo di programma
con la Provincia di Treviso
per un investimento da 850
mila euro. Il progetto di miglioramento della viabilità
di Crevada ha potuto contare su una maggioranza
trasversale: favorevole l’Ulivo, astenuto Susegana
per le Libertà, contro la Lega Nord, che ha contestato
all’amministrazione
Montesel l’affossamento
del suo progetto precedente. «Il nostro sogno sarebbe stato realizzare la
circonvallazione di Crevada – spiega il capogruppo
dell’Ulivo Gaincarlo Da
Ros –. Ma intanto non potevamo certo opporci a
questo intervento migliorativo».
Lo schema di accordo è
stato approvato dal consiglio comunale a fine luglio,
e il cantiere potrebbe aprire i battenti già la prossima
primavera. Sulla sp 38 verranno realizzate due rotatorie, una all’intersezione
con la laterale che porta al
nuovo insediamento commerciale (sulla destra venendo da Conegliano verso Pieve) e con la laterale
di sinistra che porta alla
lottizzazione Ai Pini, e una
circa 150 metri più in su, a
regolare l’innesto della
strada che porta alla chiesa e agli insediamenti abi-
tativi lì localizzati (a sinistra) e alla nuova cantina
Astoria (a destra).
L’intervento verrà finanziato per 780 mila euro
dalla Provincia e per la
somma rimanente dal Comune di Susegana, che a
sua volta si convenzionerà
con i privati che stanno costruendo il centro servizi
(negozi, uffici, albergo) e
la cantina, cui spetterà interamente l’onere delle opere. Verrà anche realizzata una pista ciclabile dal
Ruio Bianco fino alla chiesa del paese e un’altra arriverà fino al territorio di
San Pietro di Feletto.
Francesca Nicastro
Crevada: Il punto in cui sorgerà la nuova rotatoria
SAN VENDEMIANO: Collettiva
d’arte e mostra di ricamo
L’
Avis di San Vendemiano organizza in concomitanza con la sagra del patrono una collettiva di artisti locali. L’inaugurazione è fissata per sabato 22 ottobre nella sede dell’associazione. L’esposizione, che vede
quali protagonisti undici pittori di San Vendemiano, rimarrà aperta per l’intera giornata di domenica 23 ottobre. In mostra anche opere in ceramica. Altro appuntamento culturale si tiene nella sala mostre del municipio
dove, sempre sabato 22 ottobre, viene inaugurata l’esposizione di ricamo e cucito che si chiuderà il 29 ottobre.
Fine settimana
dedicato
al pronto
intervento
S
abato 22 ottobre il
Cai di San Polo di
Piave ospita i membri della
Stazione di soccorso alpino
delle Prealpi trevigiane.
L’incontro si tiene nella sala del patronato Don Bosco
con inizio alle 20.30. Intervengono Fabio Bristot presidente Sasv (Soccorso alpino speleologico veneto),
Roberto De Rocco delegato II zona Delegazione alpina bellunese e Angelo De
Vich coordinatore tecnico
regionale Sasv, oltre che organizzatore del servizio 118
del Suem nazionale.
Il giorno successivo, domenica 23 ottobre all’ingresso della barchessa
Giol, vengono allestiti alcuni stand nei quali saranno esposte fotografie, attrezzature, dépliant informativi e
pubblicazioni. Sempre nella giornata di domenica 23,
nell’area retrostante il campanile della chiesa arcipretale, dimostrazione pratica
di soccorso e di recupero
persone in difficoltà in ambiente impervio.
P
ista ciclabile lungo
la statale Pontebbana, i lavori sono rimasti fermi per quasi un paio di mesi ma per novembre dovrebbero essere finiti. Si
tratta di circa due chilometri di percorso in via
Nazionale lungo la statale
13: «Per novembre e comunque entro i termini
previsti – dichiara il sindaco Donatella Santambrogio – il tratto sarà completato». Un impegno di
spesa che ha richiesto 614
mila euro, a cui andranno
a sommarsi 113 mila euro
quando verrà reinstallata
l’illuminazione che è stata
tolta proprio per poter costruire la pista ciclabile.
È stato approvato anche
il progetto esecutivo per la
realizzazione dell’ultimo
tratto di percorso di circa
300 metri, completamento
del tratto ciclabile lungo la
Pontebbana, che verrà sostenuto attraverso un mutuo di quasi 100 mila euro.
In questo modo si cerca di
completare il circuito per
gli amanti delle due ruote,
a perfezionamento delle
piste ciclabili realizzate ne-
gli scorsi anni nelle frazioni di Pianzano e Bibano. Durante l’estate i lavori sono rimasti fermi e sono ripresi alla metà di settembre, con la sistemazione delle tubazioni del metano da parte dell’Asco
Piave. «Si sono dovuti attendere i tempi tecnici,
con le autorizzazioni da
parte dell’Anas – spiega il
primo cittadino –, e anche
la sistemazione del terreno». Quindi si procederà
con la definitiva asfaltatura e poi la pista ciclabile
sarà finalmente percorribile, visto che fino ad oggi
è stata impraticabile per il
fondo sconnesso formato
di sassi e ghiaia.
In materia di sicurezza
stradale, il Comune installerà due rilevatori di velocità posizionati sulla stessa statale 13 alle porte del
paese, che segnaleranno
agli automobilisti l’andatura a cui stanno procedendo, oltre ad un display
luminoso nel centro cittadino che avviserà della
presenza degli attraversamenti pedonali.
Diego Bortolotto
grande la soddisfazione che si respira nella sede dell’Avis comunale di Godega di Sant’Urbano per i risultati registrati nell’ultima giornata di donazione, che ha visto 120 persone varcare la soglia
della casetta di via Marconi per donare un po’ di se
stesse. In poco più di 4 ore sono state raccolte 88 sacche di sangue. Ben 15 persone si sono sottoposte al
prelievo per diventare donatori. A caratterizzare ulteriormente questa giornata è stata la partecipazione in
massa dei membri della giunta comunale.
COLLALTO: A 25 anni è morta
Clementina Ricci
morta mercoledì
scorso, 12 ottobre,
Clementina, figlia del compianto Romano Ricci, fondatore a Pieve di Soligo della “Maia”, azienda leader
delle uova italiane. Aveva
compiuto 25 anni lo scorso
12 settembre e da tre anni
lottava con buone speranze
chiarato Leonardo Muraro, presidente vicario della
Provincia –. Quest’area è
stata già interessata da interventi viari, lavori significativi per quanto riguarda la messa in sicurezza di
un tracciato importante del
nostro territorio».
Il sindaco di Vazzola,
Maurizio Bonotto, ha voluto ringraziare la Provincia
e quanti hanno contribuito
alla realizzazione di questa
opera, «un ulteriore tassel-
Pista ciclabile
lungo la Pontebbana
È
È
stata inaugurata lunedì 17 ottobre la
rotatoria a Borgo Malanotte in località Vazzola, all’intersezione della provinciale 34 “Sinistra Piave” con la
45 “Ramoncello”. Presenti
all’inaugurazione anche i figuranti del Palio di Tezze.
«Ringrazio i tanti amministratori che oggi, con la loro presenza, testimoniano
l’importanza del lavoro
svolto dalla Provincia in
materia di viabilità – ha di-
COMUNE DI GODEGA
S. POLO
GODEGA: Donazioni record
all’Avis comunale
NUOVA ROTATORIA IN BORGO MALANOTTE
È
e
L’AZiON
Coneglianese
Domenica 23 ottobre 2005
lo per la messa in sicurezza della rete stradale del
territorio».
Il lavoro ha permesso la
sistemazione di un punto
critico della viabilità trevigiana, mediante la sostituzione dell’incrocio a raso
con una rotatoria con precedenza all’anello rotatorio.
L’opera è stata completata
con la semina delle aiuole
e l’illuminazione dell’incrocio, per una spesa complessiva di 395 mila euro.
e incrollabile coraggio contro una grave forma di leucemia, che l’aveva costretta
a tre trapianti di midollo osseo. Clementina, che era nata a Collalto e poi trasferitasi coi familiari a Conegliano, prima della grave malattia frequentava con profitto ingegneria aziendale. A
giugno (il 28 scorso) l’aveva lasciata anche la sorella
maggiore, Francesca, morta di tumore a 50 anni, e che
le aveva fatto da mamma,
come del resto agli altri 9
fratelli e sorelle, essendo venuta a mancare troppo presto la mamma naturale. I funerali di Clementina Ricci
sono stati celebrati giovedì
13 ottobre nella chiesa parrocchiale di Collalto. (MS)
e
L’AZiON
Friuli
SACILE / PRIMO ANNO DEL GRUPPO MTB
Alessandro Nadal
“sposa” Cai e bike
M
uoversi nell’ambiente come fosse un
campo di gara è sempre sbagliato. Ecco allora l’esigenza
di proporre un modo diverso di utilizzare la mountain
bike, più vicino al rispetto
che un vero amante della
montagna ha nei confronti
di ciò che la natura gli ha
messo a disposizione e dunque maggiormente conforme alla cultura e allo spirito
del Cai.
Proprio con queste premesse la sezione Cai di Sacile ha incluso nel novero
delle proprie attività l’escursionismo sulle due ruote a
pedale. Lo ha fatto attraverso la nascita del Gruppo
Mountain Bike, il quale si è
fatto promotore durante
quest’estate di gite, corsi ed
escursioni che vedono come protagonisti principali la
mountain bike e il suo habitat naturale, la montagna. E
Alessandro Nadal, referente del gruppo mountain bike del Cai Sacile (in primo piano) e
un collega di escursioni
che domenica 23 si ritroverà
a casera Ceresera per una
castagnata che chiude il primo anno di attività.
Alessandro Nadal, responsabile-coordinatore dell’attività del Gruppo Mtb,
racconta: «Il gruppo è nato
ufficialmente quest’anno
grazie all’iniziativa di pochi
soci della sezione con la passione per la bike. L’idea, nata sulla scia di esperienze pilota attuate da altre sezioni
CANEVA: con mons. Ovidio
Poletto la messa solenne
per il centocinquantesimo
P
roseguono e culminano i festeggiamenti di Caneva per il
150º anniversario della consacrazione della chiesa arcipretale, dedicata a san Tomaso apostolo. Domenica 23, alle 10, nella parrocchiale,
si terrà la solenne messa di celeLa chiesa di San Tomaso
brazione dell’anniversario. Presiederà la funzione religiosa il vescovo
di Concordia-Pordenone, monsignor Ovidio Poletto.
Prosegue nel frattempo la Missione in parrocchia “Ripara la mia casa” dei frati francescani e delle suore cappuccine che si concluderà domenica 30.
RUFFO, STAGIONE TEATRALE
“Storie de famegia”
e testi per bambini
T
ornano, carichi
di
sorprese,
“Scenario 2005. Storie
de famegia”, la rassegna di teatro amatoriale giunta alla sua VIII
edizione, e “Scenario
Junior”, proposte di
spettacolo per i ragazzi organizzate dal “Piccolo Teatro Città di Sacile”. La rassegna per
adulti debutta al teatro
Ruffo di Sacile venerdì
21 ottobre con “Sior Tita paron”. Il 28 ottobre
la compagnia “Ex Allievi del Toti” di Trieste interpreta “Quel venerdì in barriera”, lo
spettacolo di Bruno
Cappelletti e Ruggero
Paghi. Il 4 novembre, invece, è la volta de “Il burbero benefico” di Carlo
Goldoni, interpretato
dalla compagnia “La
Bautta-Fulvio Saoner” di
Venezia. L’11 novembre
la compagnia “Il teatrozzo” di Pasiano intratterrà
il pubblico con “L’albero
de le caramele”, spettacolo di Luciano Rocco diretto da Francesco Bressan. A concludere la rassegna di “Storie de famegia”, i cui spettacoli
andranno in scena sempre alle 21, con ingresso
intero di 8 euro e ridotto
di 6 euro, è “Le sorprese
Cai italiane, è piuttosto innovativa e per questo abbiamo intrapreso una proficua
collaborazione con il Gruppo Mountain Bike 53.3 di Sarone di Caneva a cui va tutto il nostro ringraziamento».
Per quanto riguarda l’adesione da parte della popolazione a queste iniziative, Nadal sembra piuttosto
soddisfatto: «Quest’anno abbiamo avuto un livello medio di partecipazione di cir-
ca 10-15 ciclo-escursionisti
ad uscita, un risultato tutto
sommato buono considerando che è solamente il primo anno di attività!».
L’altopiano del Cansiglio
e la sua corona di montagne,
le zone tra Cimolais, Erto e
il lago di Barcis sono, per il
momento, la cornice ideale
per le escursioni dei pedalatori sacilesi, anche se non
si escludono negli anni a venire trasferte più lontane.
«Gli inizi – continua Alessandro – non sono stati
dei più facili: i contrasti vertevano sul pericolo che le bici rovinassero i sentieri e sul
fatto che mancava un’assicurazione per i praticanti.
Oggi invece il Cai nazionale
ha riconosciuto ufficialmente il ciclo-escursionismo
come attività-Cai e di conseguenza dal gennaio 2005 è
stata estesa anche ai bikers
la copertura assicurativa».
Vivere la montagna, seduti su un sellino o in piedi
sui pedali, e non fare della
stessa un campo di gara è il
vero scopo del Gruppo Mtb
Sacile. «Noi andiamo in
montagna con la bicicletta
non solo per “pedalare”, ma
anche per ascoltare il silenzio dei boschi e visitare la
storia dei nostri luoghi. Siamo dei semplici escursionisti saliti in sella ad una bicicletta!».
Alberto Ferri
SACILE: cittadinanza onoraria
alle Giornate del cinema muto
I
l Comune di Sacile ha
conferito la cittadinanza onoraria alle Giornate del cinema muto, da
cinque anni ospitate in
città dopo il trasferimento
forzato da Pordenone. Lo
ha annunciato il sindaco
Cappuzzo nel corso dell’ultimo consiglio comunale. La cittadinanza onoraria è segno di amicizia
(tantissimi i partecipanti al
del matrimonio”, la pièce
di Alexandre Bisson e
Antony Mars, diretta da
Flavio Rover e interpretata dal “Piccolo Teatro
Città di Sacile”. La rassegna per i ragazzi, invece, debutterà, sempre
al teatro Ruffo, il 5 novembre con “Alcar e l’anello fatato”, messo in
scena dall’associazione
Udine Sipario - Gruppo
teatrale “Il Tomat”. La
rassegna prosegue il 12
novembre con “Gli abiti
nuovi dell’imperatore”,
interpretata dalla compagnia teatrale “L’Aquilone” di Romano d’Ezzelino. Il 19 novembre la
compagnia “TeatroImmagine” di Salzano conclude “Scenario Junior”
con “Il Mago di Oz”. Gli
spettacoli di “Scenario
Junior” iniziano alle 16 e
prevedono un ingresso
di 2 euro.
Angela Deganis
Festival ospitati ogni anno
da famiglie sacilesi, con le
quali sono spesso nati
stretti rapporti di amicizia)
ma anche, ha precisato il
sindaco nel discorso ufficiale, «di reciproco impegno a mantenere vivo nel
tempo il legame tra la manifestazione, i suoi partecipanti e Sacile, anche con
il pieno ritorno delle Giornate a Pordenone». (TB)
Domenica 23 ottobre 2005
29
SACILE E LA REOLE
Gemellaggio
anche sul palco
T
utto cominciò
nel Duemila. Risale infatti a quest’anno,
nella cui estate si è stipulato il gemellaggio tra
Sacile e la cittadina francese di La Reole, l’inizio
della collaborazione del
Piccolo Teatro Città di
Sacile con i Coragi,
compagnia teatrale di
La Reole. La collaborazione artistica tra le due
compagnie è infatti, insieme alla targa posta
sotto al cartello all’entrata e all’uscita di Sacile, una delle tracce rimaste del gemellaggio
con il paesino francese.
Da quell’anno, le due
compagnie hanno iniziato una proficua collaborazione che le ha
portate a rappresentare
“Le baruffe chiozzotte”
di Carlo Goldoni in numerose piazze e palcoscenici in Italia e in
Francia; particolarità
della interpretazione
che i “Piccoragi” – così
si fanno chiamare le due
compagnie durante le esibizioni insieme – danno della nota commedia
goldoniana, è la sua recitazione nella doppia
versione francese e italiana.
Con questo lavoro i
“Piccoragi” sono stati
impegnati dal 23 al 25
settembre in Alsazia,
nella cittadina di Wittenheim. Molto attesi
dalla comunità locale,
che ha seguito l’arrivo
delle compagnie anche
con un reportage radiotelevisivo e ha organizzato un incontro con il
locale liceo per assistere
all’allestimento dello
spettacolo, “Le baruffe”
sono state ospitate nell’ambito della quarta edizione delle “Giornate
italiane”, organizzate dal
locale Municipio in collaborazione con numerose associazioni di emigranti.
Letizia Miotto
SACILE: mostra di Perinciso
in piazza del Popolo
“P
erinciso” è
sbarcata a
Sacile. L’associazione
culturale vittoriese
presieduta da Gianpietro Botteon, forte di 84
soci che varcano abbondantemente i confini comunali, espone
infatti, grazie ad ospitalità e collaborazione
presso l’ex Banco Ambrosiano in piazza del
Popolo 40. Si tratta della mostra collettiva sociale del 2005.
La mostra è aperta
fino a domenica 30: tutti i giorni dalle 16 alle
19, mercoledì, sabato e
domenica anche dalle
10 alle 12.30.
pertura dello stand enogastronomico e alle 21 spettacolo musicale con il gruppo R.D.V. Rock Cover.
SABATO 22
Saranno i Papu, duo comico molto amato e reso celebre a livello nazionale dalla partecipazione televisiva a Colorado Cafè, ad inaugurare la nuova stagione
del teatro Pileo di Prata. Lo spettacolo dal titolo “A
che punto è la rotta” si terrà alle 21. Il costo del biglietto d’ingresso è 10 euro intero e 8 euro ridotto,
9 euro per la prevendita. Per chi ha l’abbonamento
agli spettacoli di Teatri associati l’ingresso costa 7 euro. Per informazioni contattare la biblioteca di Prata:
0434-611011.
Prosegue a Fratta di Caneva l’Ottobre frattese. A partire dalle 20 si terrà “La serata bavarese” e
durante la festa è previsto uno spettacolo folkloristico realizzato in collaborazione con il club “Gli amici
di Neumarkt”.
DOMENICA 23
Città aperta a Sacile per lo shopping domenicale.
Il pomeriggio in centro è organizzato dal Consorzio
Commercianti per Sacile.
Nell’ambito dei festeggiamenti dell’Ottobre frattese, la
domenica, a partire dalle 14.30, sarà dedicata ai bambini con animazioni e intrattenimenti condotti dai giovani del gruppo Suppergiù. Alle 18 è prevista l’a-
LUNEDÌ 24
Scade oggi il termine per iscriversi al corso di formazione al primo soccorso e reclutamento volontari
organizzato dalla sezione sacilese del soccorso Ordine di San Giovanni. Il corso avrà inizio il 25
ottobre e si articolerà in dieci lezioni bisettimanali
teorico-pratiche della durata di due ore ciascuna. Per
informazioni e iscrizioni chiamare il numero 3284104971 dalle 19 alle 20, oppure inviare un fax al
numero 0434-790848.
Il Centro territoriale permanente per l’istruzione e la
formazione in età adulta organizza, insieme al comune di Sacile e alla Scuola media statale, il corso di italiano per stranieri rivolto a persone di età
superiore ai 15 anni. Per informazioni 0434-71170.
Prosegue al teatro Pileo a Prata il corso di formazione Crescere nello sport, tenuto dalla psicologa Francesca Del Rizzo e dal medico chirurgo Monica Del Rizzo. L’appuntamento, alle 20.30, tratterà il
tema “Ruolo dell’allenatore e rapporti con le famiglie.
Il bambino con patologie particolari o con disabilità”.
Proseguono gli incontri con la popolazione organizzati dal comune di Sacile per raccogliere le indicazioni
dei cittadini sui bisogni dei quartieri. Gli amministratori comunali, alle 21, incontreranno i residenti
di Ronche.
30
e
L’AZiON
o
Mottense / Opitergin
Domenica 23 ottobre 2005
CONCERTO A MOTTA
L’OK DI TORRE, A CESSALTO SCETTICISMO BIPARTISAN
Strada dei vigneti,
veneziani contro trevisani
È
tornata d’attualità l’ipotesi progettuale concernente la realizzazione della cosiddetta “Strada dei
vigneti”. Come dice ll nome si tratta di una nuova
arteria viaria di collegamento diretto fra i territori comunali di Cessalto e
di Torre di Mosto, ricavata attraverso la campagna,
in grado di fungere da rapida comunicazione fra le
limitrofe zone industriali,
e rappresentare un tunnel
fra l’Opitergino-Mottense
e il mare.
La Strada dei vigneti
non è certo una novità. Se
ne parlò tanto e a lungo
ancora negli anni Novanta. Anzi, il comune di Torre di Mosto, allora retto
dal sindaco Venerino Tamai, promosse incontri
con la municipalità di Cessalto e con la Provincia di
Venezia affinché dalla teoria si passasse alla pratica.
Sono trascorsi vari anni, qualche protagonista
della vita politica è cambiato, la strada è rimasta
nelle intenzioni e i contrasti fra vicini non sono stati risolti.
Apre il tema il primo
cittadino di Torre di Mosto, Alessandra Cigana,
per una volta in linea con
il suo longevo predecessore. «Perché rilanciare la
Strada dei vigneti? Serve
a collegare le comunità
della Bassa verso il mare
e le zone industriali del
Trevigiano. Pur insistendo quasi completamente
sul territorio comunale di
Cessalto, a Torre di Mosto era comoda come raccordo con la zona Pip. La
Provincia di Venezia è tuttora d’accordo nel progettarla ma manca lo stesso
interessamento da parte
della Provincia di Treviso
e della Regione. Non ha
senso utilizzare il finanziamento regionale già
stanziato (427 mila euro,
ndr) per realizzare il breve tratto in comune di Torre di Mosto se non è prevista la continuazione in
quello di Cessalto. Visto
che la Strada dei vigneti
giova a tutta l’area del Veneto orientale e dell’Opitergino-Mottense, ma la
situazione non si sblocca,
mi premurerò di organizzare un incontro a quattro».
A stridente contrasto
con tanto entusiasmo,
quasi non ricordava nemmeno più l’idea della Strada dei vigneti il sindaco di
Cessalto Giovanni Arti-
Per il territorio ferito la cura sono altre strade?
S
trada del bosco, strada dei vigneti, strade e ancora strade. Sembra
che per risolvere la cattiva programmazione urbanistica e viaria dei comuni diocesani a confine fra le province di Treviso e Venezia, dove lo scempio
è già evidente agli occhi di ogni automobilista di passaggio, serva aggiungere altro catrame. Eppure, se abbiamo la fortuna di imbatterci nella cartografia storica, lo scorcio di Veneto in
questione appariva come tra i più belli: distese boschive antiche e preziose,
terre ubertose e coltivate con ricco profitto, natura incontaminata. È bastato
il secondo dopoguerra a distruggere
l’Arcadia trevigian-veneziana e ingrigire un ambiente esemplare senza, peraltro, portare giovamento alle comunità locali, nel frattempo strozzate dall’autostrada e dalla zona industriale
(quella di Cessalto), dal traffico pesante
in centro (quella di Ceggia), dalla statale Triestina (quella di Torre del Mosto). Quale la soluzione? A sentire gli
amministratori comunali, sta nel ripetere gli stessi storici errori costruendo nuove strade. Dove? A fianco del bosco Olmè o attraverso la rigogliosa campagna viticola, naturalmente. (GB)
Scorci di campagna cessaltina: resisteranno all’assalto dell’asfalto?
co. «Qualche
anno fa incontrai un paio di
volte l’allora
sindaco Tamai, ma poi
non se ne fece
più
niente.
Cessalto non
è contrario alla strada ma,
già allora, a livello di semplice ragionamento sul tracciato ipotetico, ci eravamo arenati
sull’aspetto economico.
Solo il primo stralcio,
grosso modo da Cessalto
a San Stino di Livenza, infatti, era stimato circa 8
milioni di euro ovvero più
dell’intera spesa prevista
per la bretella dell’Olmè.
Di fronte a tale cifra non avevamo proceduto oltre.
Da allora nessun contatto
c’è più stato sull’argomento. La cifra stanziata
dalla Regione basta sì e no
per il progetto preliminare: con le arie che tirano
chi procurerebbe il resto
della spesa? Certo, la Strada dei vigneti gioverebbe
anche a Cessalto che scaricherebbe il traffico pesante sulla Triestina tramite una parallela al centro urbano, ma per gli alti
costi è preferibile la bretella dell’Olmè». La terza
campana è rappresentata
da Giuseppe Benvegnù,
capogruppo della lista ci-
vica Cessalto
di qualità, opposizione in
consiglio comunale
di
Cessalto. Ebbene Benvegnù presenta
un chiaro,
per quanto
trasversale rispetto ai sindaci, punto di vista. «Siamo fermamente contrari
alla Strada dei vigneti perché non vogliamo più rovinare la campagna. Oggi
va adottata una soluzione
diversa per il problema
del traffico, che è quella
La nuova
arteria
passerebbe
per la
campagna
VENERDÌ 21
Alle 22, alla birreria
Saxophone a Salgareda, concerto
jazz. Ingresso libero.
SABATO 22
Alle 11, a Motta, è
prevista l’inaugurazione della nuova
rotatoria lungo
viale Aldo Moro, all’intersezione con via
padre Bello. Interverranno le autorità locali.
di utilizzare le strade esistenti. Le alternative esistono, eccome, basta allargare la viabilità esistente, al massimo ricorrendo al raddrizzamento
di qualche curva. Eppoi,
non per egoismo, ma devo far notare la Strada dei
vigneti serve solo a Torre
di Mosto, mentre per
Cessalto si tratterebbe unicamente di portare a casa propria altro sconquasso e inquinamento. Né
strada dell’Olmè né strada dei vigneti: siamo per la
preser vazione dell’ambiente».
Giacinto Bevilacqua
Alle 22, alla “Casa del
Sol” di Cavalier di
Gorgo al Monticano,
concerto del chitarrista rock Maurizio
Solieri, famoso per
le sue collaborazioni
con il cantante Vasco
Rossi.
DOMENICA 23
In duomo a Motta per
la giornata missionaria mondiale verrà organizzata una vendita di dolci il
cui ricavato sarà devoluto per le opere
missionarie.
Farmacie di
turno: Oderzo,
Favero, via Garibaldi 18; telefono 0422712241; Meduna di Livenza,
farmacia Brotto, piazza Umberto I, telefono
0422767285.
Per New Orleans
e per la Livenza
S
i tiene sabato 22 alle 18 in centro a
Motta, sotto il palazzo La
Loggia, il concerto
“Blues river, la vita e la
morte nel fiume” coordinato dal gruppo Artisti & Amici del Fiume.
L’iniziativa nasce da
un’idea di Raffaele Marcon e Davide Drusian
per collegarsi alla recente tragedia di New
Orleans, in vista del quarantennale dell’alluvione
mottense del ’66. Interverranno anche lo scrittore Emilio Del Bel Belluz e l’artista Norman
Zoia, con la collaborazione di Piero Sanchetti.
La musica vuole anche essere occasione di
riflessione sul tema “Cosa fare oggi con e per il
nostro fiume?”.
L’assessore comunale
all’ecologia Renzo Cester commenta: «In futuro è auspicabile un
progetto a monte, una o
più dighe per intenderci, ma nell’immediatezza non posso che ribadire la scelta Prà dei Gai,
soluzione
più semplice e veloce, che non
andrebbe a
sconvolgere troppo il Emilio Del Bel Belluz
territorio».
«Il fiume
porta vita –
dice l’assessore
Giampaolo
Gargan –,
pertanto
non ci deve
Raffaele Marcon
terrorizzare. Tuttavia,
al di là dei casi eccezionali, è prioritario valorizzare il fiume di volta
in volta, tenendolo curato giorno dopo giorno.
Solo così pare possibile
spogliarsi di ansie superflue e contenere comunque gli eventuali effetti negativi».
Nel frattempo, giovedì 27 ottobre si terrà il
consiglio comunale incentrato sulle misure da
prendere dopo il nubifragio di settembre.
Gianandrea Rorato
e
L’AZiON
Opitergino
INTERVISTA A DON GIUSEPPE FAGARAZ
DOPO 12 MESI IN PARROCCHIA
Piavon un anno dopo
«D
a quando
c’è il parroco nuovo la porta della canonica
è sempre aperta», disse
qualche settimana fa un’animatrice del grest di Piavon. A un anno di distanza
da quel 10 ottobre 2004,
quando don Giuseppe Fagaraz fece il suo ingresso
a Piavon, siamo entrati in
canonica per fare un po’ di
bilancio con il nuovo padrone di casa.
Com’è stato il suo primo approccio qui?
«Sono rimasto comunque sorpreso positivamente di aver trovato subito accoglienza e gente aperta e disponibile».
Quali sono le prime
iniziative che ha attuato al suo arrivo?
«Abbiamo portato avanti alcune idee in sintonia con il piano pastorale
diocesano: come qualche
incontro a maggio per coppie giovani, famiglie e genitori, che hanno avuto una discreta partecipazione.
Abbiamo discusso del rap-
porto di coppia, del rapporto genitori-figli… il tutto gestito dalla nostra commissione famiglia: io ho solo supervisionato».
Cosa sarebbero queste “commissioni”?
«All’interno del consiglio pastorale ho creato
cinque sottocommissioni:
giovani, famiglia, liturgia,
caritas, tempo libero. Ogni
membro del consiglio pastorale entra a far parte di
una di queste sottocommissioni, insieme ad altre
persone che sono impegnate in parrocchia. Ogni
sottocommissione si occupa dell’organizzazione delle attività inerenti il proprio
ORMELLE
S.VINCENZO
FRATTA
Roberto
Pinese non è
più vicesindaco
Il Vescovo per
festeggiare
l’ampliamento
della chiesa
Ciclo di
incontri
Aitsam “Capire
e capirsi”
R
oberto Pinese non
è più vicesindaco,
né assessore ai lavori
pubblici e all’urbanistica, né consigliere comunale a Ormelle. Ha rassegnato le dimissioni al
sindaco Andrea Manente lunedì scorso. Motivi
personali e mancanza di
tempo sono state le motivazioni addotte dal dimissionario. I suoi referati in giunta vengono
momentaneamente assunti dal sindaco. Si è dimesso anche il consigliere comunale di maggioranza Paolo Pillon.
Don Giuseppe Fagaraz
“settore”»
Come procedono le
attività dell’Azione
cattolica?
«L’Ac qui funziona bene
come sempre. Al suo interno operano 15 animatori che gestiscono circa sessanta ragazzi; i giovani poi
animano ogni mese una
messa il sabato sera (la
“Messa dei giovani”, di cui
più ampiamente parleremo
in futuro), più la veglia di
Pasqua e altre celebrazioni da loro organizzate. A
proposito di animazione
delle liturgie, abbiamo anche un coro dei piccoli che
anima i battesimi e le messe di apertura e chiusura
delle attività; e non dimentichiamoci ovviamente del
coro degli adulti, tanto amato dal mio predecessore don Attilio».
Cosa dovremo aspettarci qui in paese
prossimamente?
«Abbiamo l’intenzione
di realizzare un centro parrocchiale dietro alla canonica per le varie attività. Inoltre, in prospettiva di una probabile unità pastorale futura, abbiamo iniziato una collaborazione
con le parrocchie di Rustignè, Busco e San Nicolò».
Andrea Pizzinat
CAMINO: ingresso ufficiale di don Pierino
D
omenica 23 ottobre, alle 18, il
vescovo Giuseppe sarà a Camino per presenziare all’entrata ufficiale
di don Pierino Bortolini in parrocchia.
Si tratta di una semplice formalità, visto
che don Pierino è di fatto parroco già
da luglio. Si tratta di una cerimonia, che
si svolge ovviamente di rado nelle par-
V
enerdì 28, alle
19, il vescovo
Giuseppe celebra a
San Vincenzo la messa che celebra il completamento dei lavori
di ampliamento della
chiesa parrocchiale,
svolti su progetto dell’architetto Marzio
Piaser. La chiesa è stata ingrandita per far
fronte all’aumento degli abitanti della frazione e quindi dei fedeli. È stato anche aggiunto il presbiterio.
È
rocchie, ricca di gesti simbolici che sono stati spiegati a dovere dal “festeggiato” lunedì scorso durante una speciale veglia di preghiera, frugale ma intensa.
Don Pierino, nato 56 anni fa a Fontanellette, è anche parroco di Fratta dal
2001. (AP)
iniziato al centro “I
tigli” di Fratta il ciclo di incontri “Capire e capirsi” promosso dall’Aitsam. Gli incontri iniziano
alle 20. Il programma prevede il 27 ottobre “Identità
femminile in cambiamento”, il 10 novembre “Comunità, ruoli sociali, famiglia e relazioni interpersonali”, il 24 novembre “La
differenza come ricchezza, le donne come potenzialità di cambiamento” e
infine il 1º dicembre “Miti
e leggende sul femminile”.
Domenica 23 ottobre 2005
31
IL PIRUEA DI VALLONTO
Cinquanta alloggi
o forse meno
D
opo un’accesa seduta del consiglio
comunale, è stato approvato la settimana scorsa il
piruea di Vallonto.
Il nuovo progetto che
ne è scaturito – tenendo
conto dell’indicazione
della Regione di tenersi
in via cautelativa a 300
metri di distanza dall’allevamento già esistente –
ha tutto sommato “peggiorato” l’intervento. Nel
senso che se prima nel piruea erano previste villette a schiera e piccoli
condomini ora, per forza
di cose, se gli investitori
vorranno sfruttare fino in
fondo la capacità edificatoria, lo potranno fare solo con dei condomini per
recuperare l’investimento. Previsti in totale 50 alloggi compresi quelli che
saranno realizzati dall’Ater.
Approvato dal consiglio comunale, ora il piruea verrà inviato alla Regione la quale, si suppone, dovrebbe dare il via
libera, considerando che
sono state osservate le
prescrizioni imposte.
Tante le persone presenti in municipio la sera dell’approvazione, fra loro
c’era chi mormorava:
«Sarà il Bronx di Vallonto». Perché la tipologia edilizia prevista, cioè tanti
alloggi concentrati in
condomini, è del tutto estranea al tessuto urbanistico della frazione.
Ma l’assessore Pierangelo Turchetto ha
specificato che si tratta
della massima volumetria
realizzabile. «Cinquanta
alloggi – ha detto – è un
numero teorico. Sono
convinto che qualcuno
realizzerà non condomini
ma case trifamiliari».
Totale la contrarietà
dell’ex sindaco e attuale
capo dell’opposizione
Giovanni Pisani: «Sul piruea c’è stato un muro
contro muro» ha detto.
Ma la vicenda potrebbe
non essere conclusa qui,
pare che nell’aria ci sia un
ricorso al Tar.
Annalisa Fregonese
EBREI E PORTOBUFFOLÈ, CONCERTO DEL
QUADRIVIUM PER RINSALDARE L’AMICIZIA
A
luglio una delegazione del Comune di Portobuffolè e di Civiltà Alto
Livenza si era recata al Ghetto di Venezia
a chiedere scusa per la cacciata degli Ebrei dal piccolo centro liventino in seguito ad un fatto di sangue accaduto nel 1480.
Ora la comunità ebraica, rinnovando i sentimenti di amicizia e di riconoscenza, nel
solco della ricerca di un dialogo tra le diversità culturali e religiose, darà un concerto a Portobuffolè. Artefice dell’inizia-
VENERDÌ 21
Da oggi a domenica: seconda parte della sagra di
Busco, al campo polivalente parrocchiale.
DOMENICA 23
Alle 7.15, dal piazzale della chiesa di Faè, partenza
del tradizionale pellegrinaggio a piedi alla basilica della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza. Il programma prevede la messa a Motta alle 11. Seguirà la
pizza per i partecipanti.
Alle 15.30, in Duomo, inizia “La missione degli sposi e
della famiglia”, percorso formativo familiare con la presenza del vescovo Giuseppe. Il primo incontro
avrà come tema “Tutto è grazia!”.
LUNEDÌ 24
Ore 20.30-22.30: parte la Scuola di formazione sociale-area economica al centro parrocchiale
del Duomo. Si parte con il professor Maurizio Malachin
che discorrerà su “I grandi squilibri economici a livello mondiale: cause e soluzioni”.
MERCOLEDÌ 26
Ore 17-20 al centro Aitsam di Fratta termina il corso
di formazione per facilitatori e attivatori di gruppi
di auto mutuo aiuto (Ama). Tema del giorno
tiva è Dan Rapoport, direttore d’orchestra di Gerusalemme, il cui cognome tradisce le antiche origini. La sua famiglia,
infatti, subì l’esilio forzato. Con questa
premessa storica e umanitaria martedì
25 ottobre alle 20.30 nella sala del Fontego di Portobuffolè l’Ensemble Quadrivium diretta da Rapoport omaggerà la
comunità con il concerto “Colori dell’anima ebraica” incentrato su musiche di
Bruch, Mahler e Prokofiev. (GB)
“Reti formali e informali: relazioni,
collaborazioni, sinergie nell’ambito
delle attività di programmazione socio-sanitaria”.
Alle 20.30, a palazzo Moro, terzo incontro del ciclo “Conoscere e gestire l’ansia” organizzato dall’Anteas. Ingresso libero. Informazioni: 0422717511.
GIOVEDÌ 27
Alle 20.30, per il ciclo di incontri Capire e capirsi organizzato dall’Aitsam al centro sociale “I Tigli” di Fratta, la psicosociologa Paola Leonardi parlerà
sul tema “Identità femminile in cambiamento. Donne si
nasce, donne si diventa”.
VENERDÌ 28
Alle 20.30, al centro parrocchiale del Duomo,“Dalle vaccinazioni alle donazioni degli organi: le cose
che non vi hanno detto”, serata organizzata dal negozio Ariele di Oderzo in collaborazione con l’Alister Friuli Venezia Giulia. Ingresso libero.
Alle 21, al cinema Turroni, continua la prima parte del
Cineforum con la proiezione del film La samaritana di Kim Ki-Duk (Sud Corea 2004). Ingresso 4 euro.
A Vallonto: castagnata di San Simone e Giuda. Organizza la Pro loco Vallonto.
Farmacia di turno: Favero, via Garibaldi 18, telefono 0422-207790.
32
Domenica 23 ottobre 2005
Daniele, “casco bianco” di Ceggia a Sarajevo
Bombardi...
per la pace
A
scoltare Daniele
Bombardi, ciliense di 24 anni,
mentre racconta dei giorni
che sta vivendo in Bosnia
Erzegovina come “casco
bianco”, è un’esperienza
che carica di entusiasmo: è
così intensa la passione con
cui riferisce delle sue giornate, del suo lavoro, delle
sue impressioni in questa
terra straniera, seppur così
vicina all’Italia, che è difficile non venir contagiati dal
suo entusiasmo.
L’ho incontrato in occasione del rientro per qualche giorno a Ceggia e poi
sono andata a leggermi il
suo blog, un diario che pubblica su http://danielebombardi.blog.excite.it, ritrovando tra le righe la curiosità verso luoghi e situazioni nuove, ma anche la consapevolezza di dover compiere un lavoro importante.
Daniele infatti è partito il
17 agosto con la Caritas di
Trieste, nell’ambito dei pro-
getti annuali di servizio civile internazionale, come uno dei 12 “caschi bianchi”,
che quest’anno la Caritas italiana ha inviato nel mondo. “Casco bianco” sta per
“operatore di pace” ed è proprio sui valori della non violenza che si è preparato con
un mese di formazione prima della partenza.
Dopo qualche settimana
a Sarajevo, si è trasferito a
Mostar, città bellissima ma
ancora profondamente ferita da dieci anni di guerra.
Qui Daniele vive nello stesso centro per bambini disabili dove lavora le mattine,
mentre i pomeriggi li trascorre in ufficio, per attività
di coordinamento tra la Caritas di Mostar e EducAid
(associazione italiana che opera in tutta la Bosnia con i
disabili), ma anche (cosa
che più lo interessa perché
gli consente di mettere a
frutto i suoi studi universitari in Scienze diplomatiche) cerca di stringere con-
tatti tra Caritas e organizzazioni operanti in Bosnia. «In
particolare – spiega Daniele – essendo Mostar una
città ancora molto divisa,
con la parte est abitata da
bosniaci musulmani e la ovest da croati cattolici, sono
urgenti progetti che incoraggino la cooperazione tra
le due realtà. La stessa Caritas si è trovata a lavorare
solo per i croati, mentre sarebbe opportuno estendere
la sua attività anche dall’altra parte. A Mostar è stato
ricostruito il ponte tra le due
parti (lo storico ponte sulla
Drina protagonista di un romanzo di Andric), ora è venuto il tempo di attraversarlo».
Il tempo libero invece è
dedicato a quel processo di
“balcanizzazione”, come lo
definisce lui, che passa attraverso la visita degli angoli
della città, alle uscite nei locali tipici, fino al concerto di
un gruppo rock locale, i “Crvena Jabuka” (Mela Rossa).
GRASSAGA / GRAZIE ALLA
FAM. BIASOTTO E A 7 GIOVANI
la prima esperienza, ma
proprio per questo nei
prossimi mesi parteciperanno ai moduli formativi
per Red (responsabili educativi) dell’Ac diocesana e ad alcuni incontri promossi dalla pastorale giovanile foraniale per animatori o aspiranti tali, dai
15 ai 19 anni. Anche la programmazione, per quest’anno “sperimentale”,
sarà realizzata insieme agli educatori di Fossà. Fervono intanto i preparativi
per la Festa del Ciao del 6
novembre, che vedrà riuniti proprio a Grassaga i
gruppi Acr dell’unità pastorale
Ceggia-FossàGrassaga, come segno di
benvenuto e festoso augurio di buon inizio. (BD)
Acr anche noi!
H
anno lavorato tutta l’estate per rendere utilizzabile una stanza della canonica disabitata: hanno ridipinto le pareti, hanno sistemato i balconi e le illuminazioni donando così alla parrocchia
una sede funzionale e
confortevole per le riunioni.
Ciò che ha motivato un
gruppo di adolescenti di
Grassaga a impegnarsi in
questo restauro è stato il
progetto di far nascere anche nella loro comunità un
gruppo di Azione cattolica. E il progetto si è concretizzato domenica 16 ottobre, con l’inizio ufficiale
dell’attività dell’Acr. Dopo
la messa delle 9.30, si sono presentati ben venti ragazzi, a fronte delle misere sei iscrizioni raccolte fino al giorno prima. Un’adesione ben oltre le aspettative, che ha riempito di entusiasmo anche i
sette educatori che animeranno le domeniche
mattina. Un’esperienza incoraggiata dal parroco
don Lorenzo e da don
Marco – responsabile della pastorale giovanile foraniale – ma anche fortemente voluta da alcuni genitori di Grassaga che, fino allo scorso anno, portavano i propri figli a frequentare l’Ac a Fossà.
Tra questi il signor Mario Biasotto e la moglie
Fiorella, che si sono resi
disponibili a coordinare
l’attività degli animatori.
Oltre alla scomodità di doversi recare nella vicina
parrocchia, la formazione
di un gruppo tutto di Grassaga è stata motivata anche dalla volontà di coinvolgere e favorire l’aggregazione dei più piccoli,
che nella comunità non
mancano. Certo gli educatori sono molto giovani,
15-16 anni, e quasi tutti al-
CEGGIA: documentario
sullo zuccherificio
“L’
odore dello zuccherificio”: è questo il titolo
dell’incontro organizzato dal comune di Ceggia, domenica 23 ottobre, alle 10.30, all’auditorium della biblioteca. Sarà proiettata l’anteprima del film-documentario sullo zuccherificio, con intervento degli autori e dei protagonisti.
e
L’AZiON
Veneziano / Memorie
Due sere la settimana tiene
un corso di italiano e a sua
volta cerca di imparare il
croato.
Ma ciò che più lo sta segnando di questa esperienza sono gli sguardi e i racconti delle persone, molte
giovanissime, che hanno
sofferto i drammi della
guerra, spesso perdendo familiari, a volte smarrendo lo
stesso equilibrio mentale.
La breve permanenza a
Ceggia di questi giorni è stata così l’occasione per richiamare l’attenzione degli
amici verso i travagli di questa terra: «La difficoltà più
grande per me è convivere
con una mentalità di divi-
D
sione
–
spiega Daniele –; fatico a capire
questa barriera psicologica che
tiene ancora separate
le due parti
della città.
Pensavo
che prevalesse il desiderio di mettere
la parola fine ad ogni rivalità. E poi – continua – dopo
l’11 settembre gli aiuti internazionali alla Bosnia si
sono praticamente azzerati.
Ma qui i problemi sono
tutt’altro che risolti. Perché
aniele
Bombardi non è l’unico giovane che da
Ceggia parte per
andare a contribuire a costruire un altro mondo possibile.
Una scelta analoga è quella di Simone Zoia, 28 anni, da tre lustri scout,
attualmente capo scout nel gruppo di
Ceggia.
A fine novembre Simone partirà per
l’Africa: un mese e mezzo in cui si metterà a disposizione.
La destinazione, come per tanti altri
volontari ciliensi, è Caboxangue, la missione in Guinea Bissau dove opera da
anni padre Gianfranco Gottardi, di Gainiga, sostenuto dall’Italia dall’associazione Insieme per l’Africa.
«Simone – spiega il presidente di In-
Il blog di Daniele Bombardi
si guarda solo alle cose che
succedono durante i combattimenti e non si dice mai
che la guerra travolge tutto
e tutti anche per anni e anni dopo che si è finito di sparare?».
Beatrice Doretto
GIOVANI, CILIENSI & VOLONTARI:
C’È ANCHE SIMONE ZOIA
sieme per l’Africa Silvio Florian – collaborerà alla costruzione della scuola
Sambù a Caboxangue»: un impegno che
guineani e volontari ciliensi portano avanti da tempo, e che è stato avviato con
lo scavo delle fondazioni a Natale 2004.
Sul sito www.insiemeperlafrica.org,
Zoia non ha bisogno di grandi perifrasi
per spiegare i motivi della sua scelta.
«Quello che mi spinge a partire per l’Africa è quello che ho scelto di essere. È
stato lo spirito dello scoutismo che mi ha
spinto ad accettare la proposta di partire
per Caboxangue circa due secondi dopo
che mi è stato chiesto».
Tommaso Bisagno
ara mamma, è trascorso un anno da
quando ti sei riunita al tuo
sposo per andare incontro a
Dio nel quale avete sperato.
Il ricordo rimane vivo in noi:
la tua dedizione alla famiglia,
la vita semplice, l’abbando-
no fiducioso al Signore.
Mi ritorna in mente l’immagine della madre del
poeta Ungaretti: “… e tu
Madre, come una volta,
mi darai la mano… per condurmi sino al Signore... In
ginocchio, decisa, in preghiera, davanti all’Eterno,
come quando eri ancora in
vita”. Vigila con amore sulla salute dei tuoi figli; aiutaci a trasmettere i valori cristiani che tu hai vissuto. Dopo lunga attesa, ottenuta la
salvezza “… avrai negli occhi un rapido sospiro”.
La vostra immagine, che
ripropongo su L’Azione a
quanti vi conobbero, favorisca la preghiera innanzi a
Dio.
Gian Paolo
ANZANO
CAPPELLA MAGGIORE
OSIGO
COLLE UMBERTO
VITO GUIDO
n. 15.9.1933 - m. 23.10.2002
Sei con noi nelle cose e nei pensieri di tutti i giorni. Pregheremo con te e per te domenica
23 ottobre alle 10.30 nella
chiesa di Anzano.
La tua famiglia
AUGUSTA PIZZOL
in BALDASSAR
n. 1.9.1909 - m. 27.10.1988
Amata mamma, la morte cambia solo la dimensione: tu sei
più viva che mai in noi tuoi figli. Con tanto amore, Vezio,
Diana, Carlo uniti ai parenti.
ANTONIO ZANETTE
Ricordo con tanta nostalgia e
sofferenza l’anniversario del
tuo ritorno alla casa del Padre. Ti penso Lassù accanto al
Signore che qui in terra hai
servito fedelmente e con tanta
passione. Chiedo per te al
buon Dio la pace e il riposo eterno nella gloria dei santi.
Tua moglie
ANTONIETTA COLETTI
ved. FADELLI
n. 3.8.1916 - m. 25.10.2002
Nel terzo anniversario vogliamo ricordare la tua grande
bontà d’animo e la tua incrollabile fede nel Signore. Riconoscenti per i tuoi insegnamenti.
I tuoi cari
FRANCENIGO-ALBINA /
L’AMORE ETERNO DELLA MADRE
AMELIA BORTOLUSSI
n. 1.9.1914 - m. 20.10.2004
C
QUIRINO PESSOTTO
n. 7.6.1913 - m. 23.1.2001
DA PETACCHI A DALL’ANTONIA,TUTTE LE STELLE
DEL CICLISMO 2005 AL “GRAN GALA” DI CONEGLIANO
Il firmamento dei pedali
G
iunto quest’anno alla sua ventunesima edizione, lunedì 17 ottobre a
Conegliano si è tenuto il
tradizionale Gran Gala internazionale del ciclismo,
ritrovo per i protagonisti,
in sella, in ammiraglia o alla scrivania, della stagione
appena conclusa.
Malgrado l’assenza del
neo campione del mondo
Tom Boonen e di Lance
Armstrong, i grossi nomi
c’erano tutti: da Danilo Di
Luca, primo nella classifica del Pro Tour, ad Alessandro Petacchi, domi-
natore degli sprint; da Paolo Savoldelli, in rosa a Milano, a Roberto Heras, in
amarillo a Madrid. Nel ruolo di “ex di lusso” il pisano
Michele Bartoli, che con
un decennio di successi
nelle grandi classiche si è
meritato il premio alla carriera; e nel ruolo di... star
per la prossima stagione Ivan Basso, già terzo e secondo al Tour de France.
Sul palco del teatro Accademia sono poi passati i
due corridori che quest’anno hanno regalato titoli mondiali all’Italia: Davide Malacarne, feltrino,
Alessandro Petacchi firma un autografo ai
fans accorsi a Conegliano
iridato tra gli juniores nel
ciclocross, dall’anno prossimo alla Zalf Desirée Fior,
e Vera Carrara, campio-
STELLE E MEDAGLIE CONI
PER SPORTIVI DIOCESANI
G
loria anche per lo
sport diocesano
in occasione della cerimonia di consegna delle
onorificenze al valore atletico del Coni di Treviso relative al biennio
2002-2003.
Hanno ricevuto la stella al bronzo del Coni al
merito sportivo sia l’arbitro coneglianese Lucio
Polacco, ex arbitro di serie A e B e attualmente
vicedirettore nazionale
del settore tecnico dell’Aia, che la bocciofila
Florida San Vendemiano, rappresentata sul
palco dal suo presidente
Gianfranco Papa.
Premiati inoltre con la
medaglia d’argento del
Lucio Polacco
La diciassettenne Laura Doria
lei, vincitrice della crono juniores, c’era il suo pari categoria Manuele Boaro e
gli altri atleti veneti che
hanno conquistato succes-
si ai campionati italiani in
Abruzzo: Tatiana Guderzo, Claudio Cucinotta, il
“nostro” Tiziano Dall’Antonia di Valmareno, protagonista anche ai mondiali,
ed Enrico Gasparotto,
maglia tricolore tra i professionisti.
La serata, animata da
Davide Cassani e Alessandro Fabretti, per la prima
volta è stata trasmessa in
diretta tivù; e dopo la festa
e gli arrivederci all’anno
prossimo, tutti a caccia di
autografi e foto con i propri
beniamini.
Marco Da Re
CERCANSI GIOVANI PENNE DI SPORT
PER IL “PREMIO GIORNALISTICO LUIGINO DE NADAI”
È
indetto il Premio
giornalistico “Luigino De Nadai” dall’associazione “Amici di Luigino
De Nadai”, in memoria del
conosciuto e amato giornalista sportivo, che è stato collaboratore anche de
L’Azione. Il premio è riservato agli studenti di scuole medie e superiori. Do-
Gianfranco Papa
Coni al valore atletico
per i loro trionfi europei
e mondiali i pattinatori opitergini Andrea Barbieri e Irene Nardo; medaglia di bronzo invece per
i vittoriesi campioni di
triathlon Gianpietro De
Favari e Diego
Gazzari, e per
la nuotatrice
sangiacomese
Francesca Segat. Nonché a
un calciatore
sanvendemianese di nome
Alessandro
Del
Piero.
Francesca Segat (TB)
nessa della corsa a punti
sul velodromo di Los Angeles.
Parlando di pista, non si
può non nominare Ondrej
Sosenka, il gigante ceco
che a Mosca, il 19 luglio,
ha stabilito il nuovo record
dell’ora: 49,700 km; sempre
a Mosca, dieci giorni prima, la padovana Gessica
Turato aveva conquistato
il titolo europeo under 23.
L’emozione di Laura
Doria, diciassettenne di
Salzano (Ve), la più giovane a parlare al microfono,
ha conquistato tutto il pubblico della sala: assieme a
S
vranno presentare un
componimento in stile giornalistico di cronaca o tematiche
sportive, dove dovrà
essere data evidenza
ai “risvolti di educazione alla lealtà, di rispetto alle regole e
degli avversari, all’accettazione della
sconfitta, e di crescita dei giovani nella
società”. Il componimento dovrà riferirsi ad un avvenimento sportivo svoltosi
in Provincia di Treviso. Il testo, della
lunghezza di 40 righe per 60 battute
Luigino De Nadai (2400 battute), dovrà
pervenire entro il 30 aprile 2006. Per i vincitori i premi saranno borse di studio. Per informazioni rivolgersi alla segreteria dell’associazione in via Pastore 44 a Vittorio Veneto:
0438-53512, [email protected], www.amicidiluigino.it.
Isabella Mariotto
MONTAGNE PER TUTTI
iamo tornati! Dopo la
pausa riflessiva di una
settimana, la nostra rubrica torna foriera di novità, escursioni en plen air e
feste niente male. State un po’ a vedere…
Si inizia alla grande con la festa di
chiusura della stagione escursionistica
indetta questa domenica dalla sezione
Alpinismo giovanile Cai di Conegliano
alla casera Busa Bernart. Alla casera
si accede dopo una passeggiata di un’ora e mezza sul sentiero da Mezzomonte. E mentre a Busa Bernart si fa bisboccia, alla casera Cereis il gruppo Sci
Escursionismo celebra il suo incontro
preinvernale.
Rimanendo in zona l’associazione ci-
clopedista Liberalabici di Conegliano si
lancia in un’avventura domenicale di 40
km tra i castelli di San Salvatore e
Collalto. Il ritrovo è alle 9.30 ai piedi del
castello di San Salvatore. Informazioni:
www.liberalabici.it.
Festa grande anche per la sezione
mountain bike del Cai di Sacile a casera Ceresera. In questo caso la chiusura della stagione escursionistica viene sancita da una mega castagnata.
Informazioni: www.caisacile.org.
È prevista per questo week-end la bivaccata del Clan Alpinisti Anonimi assieme ai propri soci belgi. Informazioni: www.clanapian.com.
La sezione Cai di San Polo, invece, dedica la serata di sabato all’incontro con i volontari della stazione di Soccorso alpino delle Prealpi
trevigiane. Vedi articolo nella sezione Coneglianese
La sezione Alpinismo giovanile del
Cai di Pieve di Soligo si indirizza questa domenica al rifugio Maniago nelle Dolomiti friulane.
Il Cai di Pieve di Soligo invita poi tutti venerdì 21 ottobre, alle 20.45 al teatro
“La Loggia” di Cison, per assistere al filmato “A spasso pal mondo”, una serie
di proiezioni del Sud America di Livia
Basili e Nevio Presti, nell’ambito della rassegna “Montagne del mondo”, organizzata dal Cai di Pieve di Soligo.
Angela Deganis
34
Domenica 23 ottobre 2005
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Disponibile anche come baby-sitter,
pulizie uffici, collaboratrice domestica o stiro. Tel. 347-8975286.
Signora ucraina si rende disponibile per traduzioni di italiano/ucraino oppure per italiano/russo. Disponibile anche come pulizie
uffici, collaboratrice domestica o come operaia in qualsiasi settore. Zona Vittorio Veneto. Tel. 320-6877869.
Signora automunita cerca
lavoro come pulizie in locali o in
famiglie, oppure come baby-sitter.
Disponibile il sabato o dopo le
17.30. Tel. 0438-995973, 3470451550.
Signora italiana con pluriennale esperienza cerca lavoro come stiro anche al proprio domicilio oppure come collaboratrice domestica o pulizia uffici. Tel. 043859604, 347-7835223.
Ragazzo 17enne cerca lavoro come lavapiatti in ristoranti,
trattorie e pizzerie. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel.
333-6831614, 329-3273261.
Ragazza 27enne cerca lavoro come operaia. Esperienza nel
settore plastica e metalmeccanico.
Zona Vittorio Veneto, Conegliano e
limitrofi. Tel. 347-8435483.
Ragazza 25enne laureata in
biologia cerca lavoro in questo ambito. Disponibile anche come babysitter. Tel. 349-8633591.
Signora con pluriennale esperienza come addetta alle pulizie e come collaboratrice domestica con referenze, cerca lavoro anche in altri settori. Disponibile anche come operaia. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 0438-556452,
340-1052989.
Ragazza 18enne con esperienza come operaia cerca lavoro
di questo tipo o altro (cameriera,
aiuto cuoca, lavapiatti, pulizie, ecc.)
purché serio. Zona Vittorio Veneto e
Conegliano. Tel. 0438-64383, 3462150896.
Signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica o stiratura. Disponibile una o due volte alla settimana. Zona Vittorio Veneto. Tel. 0438-53222.
Infermiera russa referenziata cerca come assistenza anziani o badante 24/24. Tel. 3298431385, 333-4944916.
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Signora con esperienza come operaia nel settore metalmeccanico e plastica cerca lavoro. Disponibile anche come baby-sitter,
addetta alle pulizie, collaboratrice
domestica, stiro o lavapiatti. Zona
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muratore, guardiano notturno, operaio.Valuta anche altre proposte
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operaia lavapiatti o pulizie. Zona
Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 0438941336, 338-3802665.
Ragazza cilena automunita,
con ottima conoscenza della lingua
italiana e ottimo uso pc (Office),
esperienza pluriennale in campo
amministrativo, cerca lavoro impiegatizio preferibilmente nel settore. Disponibile anche per lavori
a tempo determinato. Tel. 3404780858.
Ragazzo 27enne, con esperienza come operaio settore edile,
cerca lavoro anche in altri ambiti.
Esperienza anche nel settore legno.
Zona Vittorio Veneto, Conegliano e
limitrofi. Tel. 340-9002286.
Ragazzo con esperienza come mulettista cerca lavoro nel settore. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 392-1266990.
Signora cerca lavoro come
collaboratrice domestica o pulizie
uffici. Disponibile per 3/4 ore in
zona Vittorio Veneto e San Giacomo. Tel. 347-7173124.
Signore cerca lavoro come
operaio in qualsiasi settore. Zona
Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 329-1646503.
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esperienza come assistente anziani
cerca lavoro. Disponibile anche come baby-sitter o pulizie uffici. Tel.
328-7871693.
Signora cerca lavoro come
collaboratrice domestica, pulizie uffici, stiro. Disponibile part-time o
tempo pieno solo in orario diurno. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 348-8929894.
Diplomata geometra, con
buona conoscenza pc e Autocad,
cerca lavoro come impiegata parttime. Tel. 339-8284385.
Giovane signora con esperienza, automunita, cerca lavoro come addetta alle pulizie, operaia comune, lavapiatti, aiuto-cuoco. Zona
Vittorio Veneto, Conegliano e dintorni. Tel. 328-4738221.
Signora italiana 36enne, residente a Vittorio Veneto, cerca lavoro serio a giornata o a turno.
Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel.
338-1675425.
Signora rumena cerca lavoro come badante, collaboratrice domestica, pulizie, con vitto e alloggio. Telefonare in orario pasti al
320-0923068.
Signora con esperienza cerca lavoro come operaia, pulizie uffici, collaboratrice domestica. Disponibile sia tempo pieno che parttime. Zona Vittorio Veneto e San Giacomo. Tel. 393-2475900.
Ragazza 29enne con esperienza di addetta alle pulizie, aiuto cucina e cameriera in ristoranti cerca qualsiasi tipo di lavoro
purché serio. Zona Vittorio Veneto e
Conegliano. Tel. 340-4054737.
Signora non automunita con
esperienza e referenziata cerca lavoro come baby-sitter. Zona Vittorio Veneto. Tel. 0438-551751.
Signora cerca lavoro parttime al mattino come impiegata
amministrativa/centralinista/inserimento dati. Esperienza decennale,
buon uso pc. Tel. 333-5435479.
Ragazza, con esperienza lavorativa in entrambe le mansioni,
cerca lavoro come commessa o barista. Disponibilità immediata. Orario: 7-15. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e Sacile. Tel. 333-6709471.
Ragazza 20enne, diplomata
geometra, iscritta a giurisprudenza, offresi per sostegno scolastico a
ragazzi scuole elementari e medie.
Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel.
0438-552146.
22enne diplomato tecnico
dei servizi alberghieri e con esperienza cerca lavoro come cameriere e barman in zona Oderzo, Mot-
ta e San Donà. Disponibilità massima e immediata. Tel. 3491749045.
35enne con esperienza come operaio settore legno e metalmeccanico cerca lavoro in qualsiasi settore o come cameriere, barista e magazziniere. Disponibilità
immediata. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 347-4409120.
Signora cerca lavoro come
commessa, per stiratura e pulizie
in condomini e uffici. Disponibile
anche per assistenza anziani, babysitter. Orario: preferibilmente mattino. Tel. 0422-853173.
Signora 39enne con pluriennale esperienza come baby-sitter e collaboratrice domestica cerca urgentemente lavoro. Disponibile anche per altri settori purché
seri. Orario: part-time dalle 9 alle
16.30. Zona: Oderzo, Fontanelle, S.
Polo di Piave, Gorgo al Monticano
e dintorni. Tel. 339-1998560 ore
pasti.
Ragazza 19enne con qualifica di operatore dei servizi ristorativi ad indirizzo cucina e con esperienza nel settore cerca lavoro
come aiuto cuoca. Disponibile anche come cameriera di sala (già
con esperienza) o anche altro purché serio. Zona Oderzo, Fontanelle,
San Polo e dintorni. Tel. 3382942300.
Signora 45enne di Campodipietra cerca lavoro come babysitter anche al proprio domicilio.
Disponibile anche come collaboratrice domestica o addetta alle pulizie. Orario: part-time preferibile
al mattino. Zona Salgareda, Ponte
di Piave e limitrofi. Tel. 3487329093.
Laureata in scienze politiche cerca lavoro come impiegata
amministrativa. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 0422-743289, 3402330054.
Signora con lunga esperienza e referenziata si rende disponibile come baby-sitter o per
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e
L’AZiON
Lettere
& interventi
Domenica 23 ottobre 2005
35
SCRIVONO GLI EX SINDACI DI FREGONA SALVADOR E CHIES
“Caro Sindaco, noi all’acqua
di Fregona ci abbiamo pensato...”
N
ell’ambito del Primo Piano del numero 40 de
L’Azione dedicato ai problemi legati alla carente situazione degli acquedotti, abbiamo intervistato anche il sindaco di Fregona, Giacomo De Luca, che ha annunciato i prossimi aumenti delle bollette
dell’acqua rimpallandone la responsabilità ai politici e agli amministratori degli scorsi decenni, affermando che
«Scontiamo gli errori della politica del passato. Sarebbe
stato preferibile che in passato avessero fatto i necessari
interventi per l’acqua piuttosto che dedicarsi ad altre cose non necessarie. Paghiamo decenni di sosta negli interventi. Qui a Fregona, ad esempio, negli ultimi 20 anni
non si è fatto niente».
I suoi due predecessori, Romolo Salvador e Patrizio
Chies ci hanno scritto per controbattere a queste affermazioni.
SALVADOR: LE SUE SONO SOLO CHIES: GLI AUMENTI DIPENDONO DA ALTRO,
ACCUSE FALSE E PROPAGANDISTICHE
E DI LAVORI NE ABBIAMO FATTI MOLTISSIMI
R
iguardo alle dichiarazioni rilasciate
dal sindaco di Fregona
Giacomo De Luca relative
all’acquedotto comunale,
apparse su L’Azione del 9
ottobre, devo puntualizzare alcuni aspetti.
Il sottoscritto ha fatto
parte delle amministrazioni chiamate in ballo: dal
1980 al 1990 (con sindaco
Cimetta), in qualità di assessore, e dal 1990 al 1995
come sindaco. Ritengo le
accuse mosse siano assolutamente false ed espresse con un esclusivo scopo
propagandistico e per giustificarsi nei confronti della popolazione per il rincaro delle tariffe, se ci
sarà.
La amministrazioni delle quali ho fatto parte hanno sempre considerato
l’acquedotto una priorità
assoluta. Occorre far presente che la rete di Fregona è vasta e molto articolata, data la sua conformazione e la disseminazione sul territorio di tanti borghi e frazioni. Conseguentemente i costi di
realizzazione degli impianti e della gestione del
servizio idrico sono particolarmente onerosi per la
comunità.
Dopo i primi anni di inter venti urgenti riguardanti sostituzioni di condotte, costruzione di bacini e di pozzetti rompitratta, nel 1987 è stato incaricato l’ingegner Gianantonio Albertin di redigere un
Piano generale dell’acquedotto, progetto che è
stato approvato nel 1988
per una spesa complessiva
di circa 3,5 miliardi di lire.
Di quel progetto, a tutto il
1995, sono stati eseguiti 6
stralci, oltre ad interventi
che si rendevano via via
necessari e indifferibili,
per una spesa di poco inferiore ai 2 miliardi di lire.
Ovviamente il progetto
non era stato concluso, ma
l’acqua era stata garantita
a tutti con continuità e in
sicurezza.
I lavori eseguiti hanno
compreso (sintetizziamo
per questioni di spazio il
lungo e dettagliato elenco):
linee di distribuzione con
allacciamenti in località
Biorca, via Strach... (segue
una lista di una ventina di
vie e borghi); linee di adduzione e surplus vari; linee di pompaggio; manufatto e attrezzatura stazione di pompaggio dal Marin al bacino Da Re e/o Sonego; interventi nella stazione di pompaggio di Anzano; impianti di potabilizzazione ad ipoclorito e costruzione vasca di contatto al Sasso e al Marin; impianto di potabilizzazione
a raggi UV a borgo Luca;
Romolo Salvador
impianto di telecontrollo
attivo per la stazione principale e quelle secondarie
di Anzano, Coston, Marin.
Riguardo ai lavori di
raddoppio della linea di adduzione da Anzano (...)
faccio rilevare che quasi
metà condotta era già stata realizzata con uno dei
stralci suddetti, con materiali di sicura durata quali
la ghisa sferoidale da 125
mm, per la restante parte
l’amministrazione di Patrizio Chies, precedente a
quella in carica, a valere
sul Piano generale dell’acquedotto, aveva redatto un
progetto di massima che
prevedeva una spesa di
550 mila euro e aveva anche ottenuto un finanziamento regionale per 220
mila euro.
Riguardo a borgo Luca,
quella sorgente, dotata di
impianto a raggi UV, se gestita correttamente garantisce ancor oggi acqua potabile a sufficienza. Il Piano approvato nel 1988 ne
prevede in ogni caso il collegamento alla rete acquedottistica generale.
Infine devo rilevare con
piacere che la “Sinistra” di
Fregona, dopo feroci battaglie contro l’adesione e il
collegamento alla rete del
Consorzio Sinistra Piave,
sia giunta a condividere le
scelte fatte dalla nostra
parte politica con 30 anni
di ritardo. Meglio tardi
che mai.
Per chiudere gradirei
conoscere le cose inutili
che sono state fatte.
Romolo Salvador
E
gregio Direttore,
quale sindaco del Comune di
Fregona dal 1995 al 2004, ritengo doveroso fare chiarezza su quanto dichiarato
dall’attuale sindaco, Giacomo De Luca,
nell’articolo del 9 ottobre scorso intitolato “Bollette in aumento, scelta obbligata”.
Le affermazioni del sindaco De Luca, che
collegano il futuro aumento delle tariffe
dell’acquedotto alla gestione comunale degli ultimi 20 anni, contrastano, in modo evidente, con il fatto che la recente adesione, obbligatoria per legge, all’Aato del
Veneto orientale comporta da un lato l’obbligo di copertura integrale dei costi di
gestione del sistema idrico integrato (acquedotto e fognature) – copertura che,
con la precedente gestione in economia da
parte del Comune, si attestava mediamente intorno all’80% – e dall’altro l’obbligo di finanziare gli investimenti con la
tariffa stessa: dalla combinazione di questi due fattori deriva l’inevitabile aumento della tariffa. A conferma di quanto sostengo, si possono leggere nello stesso
numero de L’Azione, le dichiarazioni dei
presidenti dell’Aato del Veneto orientale
e del Sisp. È facile dedurre, inoltre, che
questo accadrà non solo a Fregona, ma in
un ambito ben più esteso, corrispondente, quanto meno, anche agli altri 114 Comuni dell’Aato. Dobbiamo, pertanto, da
subito, imparare a considerare l’acqua come una risorsa preziosa, riducendone gli
sprechi e adottando sistemi di raccolta delle acque piovane per usi extradomestici.
Quanto poi all’affermazione del sindaco De Luca – sfacciatamente polemica e
non veritiera – circa l’assenza di interventi
negli ultimi 20 anni, fornisco un riepilogo
degli interventi strutturali effettuati nei 9
anni di amministrazione che mi riguardano (non vanno dimenticati gli investimenti fatti anche dalle Amministrazioni
precedenti che non sono in grado, in questa sede, di dettagliare, ma che il Sindaco
potrà verificare consultando i quadri annuali delle spese di investimento): (segue
una lunga, dettagliata e cronologica lista
di interventi che riporta anche spese e con-
C’È LA GIUSTA E GRANDE ATTENZIONE AL TONIOLO
A
proposito della celebrazione per il servo
di Dio Giuseppe Toniolo, avvenuta nel duomo di Pieve di
Soligo il 7 ottobre scorso, espongo alcune mie amarezze.
La liturgia eucaristica, che
ricordava la morte del Toniolo (7 ottobre 1918), è stata grande con la partecipazione di cinque vescovi, tra i
quali il Nunzio apostolico d’Italia, e una quarantina di sacerdoti, ma con poca gente,
sia per l’ora (ore 19) poco adatta in un giorno feriale che
per una pioggia torrenziale.
Anche L’Azione mi ha lasciato la bocca amara, quando speravo vedere un ampio
servizio. Invece un breve articoletto, in fondo alla pagina
10, riempita per metà da una
foto insignificante della solenne liturgia eucaristica e
l’altra metà con una brevissima cronaca.
Ero un bambino di quattro anni quando è morto il
Toniolo, e ricordo la sua immagine accanto all’altare con
un atteggiamento da serafino.
Quanta risonanza invece
ne L’Azione quando nel 1940,
se non erro, la salma del Toniolo è stata trasportata dal
cimitero di Pieve alla chiesa.
Oggi, chi conosce questo
professore di spessore culturale e di santità eminente,
come il Nunzio ha ben rivelato? È vero, tanti libri parlano di lui, ma pochi li com-
prano e leggono ancora meno.
Caro e stimato direttore,
rinverdisca dalle sue pagine
la memoria del Toniolo, delle sue opere, della sua santità, quale padre, sposo, docente di università, perché
sia conosciuto in questa generazione, anche a proseguo
della causa di beatificazione.
Il pievigino
don Guglielmo Furlan
Faccio notare che nel nu-
tributi ricevuti ad hoc, e che sintetizziamo
per questioni di spazio), costruzioni di reti fognarie, allacciamenti, posa di condutture, sostituzioni di tubature dell’acquedotto, potenziamento impianti di potabilizzazione dei bacini, interventi sulle sorgenti, completamento collettori fognari,
costruzioni pozzi idrici, approvazione di
progetti per allacciamenti e condotte, nuovo impianto di captazione ad Osigo, nuova stazione acquedottistica di
pompaggio a Pravinera... (...).
Mi preme, inoltre, sottolineaPatrizio Chies
re che, tranne i
disagi registratisi
durante l’eccezionale (per durata e proporzioni) siccità dell’estate 2003, non ci
sono mai stati, nel periodo amministrativo che mi riguarda, problemi di erogazione e l’Ulss, nei costanti accertamenti a
campione, ha sempre accertato la buona
qualità della nostra acqua. Considerato,
infine, che nel programma elettorale della lista del sindaco De Luca al primo punto delle opere pubbliche c’è l’acquedotto,
a lui il compito-dovere di darne attuazione. L’invito che rivolgo al Sindaco è, quindi, quello di fare il suo lavoro di attuale amministratore, evitando inutili denigrazioni
sul passato (cosa che io, a suo tempo, non
ho fatto nei confronti di chi mi ha preceduto), guardando al presente e al futuro
del paese e cercando di realizzare quanto
promesso in campagna elettorale. Quanto, a suo dire, “alle cose non necessarie del
passato” posso dire, senza timore di essere smentito, di aver ampiamente realizzato i programmi elettorali/amministrativi, condivisi da chi ci ha votato, contenenti scelte oculate e sostenibili per il bilancio di un piccolo Comune come il nostro. Tocca ora all’Amministrazione in carica attuare il suo. Buon lavoro!
Patrizio Chies
mero precedente de L’Azione,
pensando più efficace la segnalazione previa, avevamo
dato uno spazio più ampio all’avvenimento e avevamo anche presentato l’opuscolo distribuito durante la celebrazione. Nei mesi precedenti il
giornale, come contributo per
l’anno eucaristico, ha pubblicato tre interventi che riportavano la sintesi dei discorsi
che il Toniolo aveva fatto a
tre Congressi eucaristici nazionali. Quindi, per quanto è
possibile, ci sforziamo di mantenere vivo il ricordo di questo nostro grande personaggio.
Potete inviare
le vostre lettere
al direttore
per posta elettronica
all’indirizzo:
[email protected]
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo
Stella, 8 - 31029
Vittorio Veneto
oppure per fax
allo 0438. 555437