Una povertà non trascurabile - Settimanale della diocesi di Vittorio
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Una povertà non trascurabile - Settimanale della diocesi di Vittorio
2 Periscopio Mondo Alle primarie del centrosinistra votano in 4 milioni.A Prodi il 74% Contro le più ottimistiche previsioni degli esponenti dei partiti di centrosinistra, sono stati 4 milioni e 311 mila gli italiani che si sono recati a votare alle elezioni primarie di domenica 16, sottoponendosi a lunghe file e versando almeno un euro di contributo ciascuno. Il professor Romano Prodi ha raccolto il 74,1% dei Romano Prodi consensi, precedendo Fausto Bertinotti (14,7%), e a seguire Mastella (4,6%), Di Pietro (3,3%), Pecoraro Scanio (2,2%), Scalfarotto (0,6%) e Panzino (0,5%). Alla Camera in Germania un terzo di deputati donne Al Bundestag (Camera Bassa) tedesco, eletto 30 giorni fa, il 31,8% dei deputati sono donne, l’età media dei parlamentari è di 49,3 anni, il più anziano (Otto Schily) ha 73 anni, e quello più giovane (Anna Luehrmann) ha 22 anni. La percentuale di deputati donne è sceso (di poco), come il numero dei deputati giovani: solo 15 deputati hanno meno di 30 anni. È morto Iakovlev, teorico della Glasnost di Gorbaciov A 82 anni è morto a Mosca Aleksandr Iakovlev, ricordato come l’ideologo della Glasnost (trasparenza) negli anni dell’Unione Sovietica di Mikhail Gorbaciov. Calano gli omicidi in Usa aumentano invece gli stupri Secondo l’Fbi, per la prima volta in 5 anni nel 2004 sono diminuiti gli omicidi: sono stati 16 mila 137, circa 350 in meno rispetto al 2003. Aumentano invece le violenze sessuali, che sono cresciute nel corso di tre degli ultimi quattro anni. Nel 2004 ne sono stati denunciati quasi 95 mila, con un aumento dello 0,8%. Islanda paese meno corrotto Italia al quarantesimo posto Uno studio condotto su 159 Paesi dall’organizzazione internazionale Trasparency International, afferma che nel mondo l’Islanda è il Paese meno corrotto, mentre l’Italia migliora la sua situazione rispetto al 2004 passando dal 42º al 40º posto. Bangladesh e Ciad sarebbero all’ultimo posto. Lo studio mira soprattutto a individuare il livello di corruzione presente nel settore pubblico. É morto don Armando Zanardo Mentre andiamo in stampa, riceviamo la notizia della morte di don Armando Zanardo, avvenuta alle ore 14.30 di mercoledì 19 ottobre. Don Zanardo era nato a Susegana nel 1922, era stato ordinato in Cattedrale nel 1945 ed era arciprete di Gaiarine dal 1966. I funerali vengono celebrati venerdì 21 alle 15 a Gaiarine, nel cui cimitero verrà sepolto. e L’AZ iON Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Tel. 0438 940249 e-mail: [email protected] www.lazione.it Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437 TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V. ABBONAMENTI 2005: Annuale (50 numeri) 40 Semestrale 22 Sostenitore 80 IL POVERO BUSSA IN U n’indagine nelle parrocchie della diocesi di Vittorio Veneto fotografa la povertà tra di noi, indicandone tipologie e caratteristiche. La canonica risulta essere ancora, sempre, un luogo dove i poveri si rivolgono per chiedere aiuto. Così il parroco, e con lui la Caritas parrocchiale e l’intera comunità, svolgono un ruolo doppiamente importante. Da un lato sono un “osservatorio” speciale sulle pro- blematiche economiche e sui cambiamenti sociali in atto. Dall’altro hanno il privilegio dell’incontro sistematico con i poveri, gli ultimi. È la sfida di vivere fino in fondo l’insegnamento del Vangelo, al tempo stesso contribuendo in modo prezioso a rendere migliore, più umana la società in cui viviamo, ma anche stimolando istituzioni e servizi ad adeguarsi – come insegnava l’indimenticato sindaco di Firenze Giorgio La Pira – alle attese della povera gente. (FP) Una ricerca su povertà e disagio in diocesi visti dalle parrocchie. Le famiglie povere sono il 5,3 % L’analisi del sociologo Alessandro Castegnaro Una povertà non trascurabile L’ indagine condotta consultando i parroci e i gruppi parrocchiali ha coinvolto 89 parrocchie che coprono un’area equivalente al 70% della diocesi su cui vivono 226 mila persone. I dati raccolti, considerati nel loro insieme, tendono a delineare un quadro della diocesi di Vittorio Veneto in cui la presenza della povertà assume una consistenza non trascurabile, anche se tipica di una regione come il Veneto e in generale del Nord Italia. I parroci e i gruppi caritativi hanno stimato una incidenza delle famiglie in povertà sul totale delle famiglie pari al 5,3%. Si tratta di una valutazione sostanzialmente convergente con quelle proposte dall’Istat per il 2004, pari al 4,6% (con un campo di oscillazione compreso tra il 3,5 e il 5,7%) e leggermente più bassa di quella rilevata in un’analoga indagine svolta nella vicina diocesi di Concordia-Pordenone un anno prima. Le parrocchie rilevano tuttavia un aumento della povertà negli ultimi anni, sia per quanto riguarda gli immigrati che per quanto riguarda gli italiani. Così non era stato un anno prima nell’analoga indagine condotta nella diocesi vicina. Il fatto che la diffusione della povertà non sia trascurabile trova conferma nel numero elevato di perQuesto settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Per l’estero chiedere in amministrazione. Conto corrente postale n. 130310 “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.” e L’AZiON Primo Piano Domenica 23 ottobre 2005 Chiuso in redazione il 19.10.2005 alle ore 18.30 Il sociologo Alessandro Castegnaro sone che si presentano nelle parrocchie manifestando problemi di carattere economico. Nell’arco di due mesi si stima che si siano presentate quasi cinque persone ogni mille abitanti. La diffusione della povertà risente della forte connotazione immigratoria ormai assunta dal territorio diocesano. Non solo la situazione degli immigrati sembra in via di peggioramento, ma le parrocchie in questa diocesi devono affrontare direttamente le domande degli immigrati molto più frequentemente di quanto non accada nella vicina diocesi di Pordenone, anch’essa a forte incidenza migratoria. Come se qui mancassero in misura maggiore adeguati servizi che si occupano di loro. La rilevazione sugli stati di disagio sociale percepiti nelle parrocchie ha permesso di evidenziare questa complessa sintomatologia che si intreccia con la povertà materiale, essendone causa oltre che conseguenza. L’allarme rispetto ai livelli di disagio sociale che si riscontrano tra la popolazione è risultato essere nella diocesi di Vittorio Veneto più elevato che in quello a suo tempo riscontrato nella vicina diocesi di Pordenone. Tra le manifestazioni di disagio non dovrebbe mancare di destare parti- COME I PARROCI VALUTANO IL DISAGIO SOCIALE TIPOLOGIA DI DISAGIO molto+ presenti abbast. (*) Immigrati in difficoltà Alcolisti Anziani in difficoltà Disabili, famiglie con disabili, in difficoltà Persone con disagio psicologico/psichiatrico Situazioni di indebitamento Giovani a rischio o in difficoltà (età 15 e più) Tossicodipendenti Poveri-indigenti Minori a rischio o in difficoltà (età 0-14) Disoccupati Famiglie con minori, in difficoltà Donne sole con figli, in difficoltà Senza fissa dimora Nomadi Prostituzione Ex detenuti, famiglie di detenuti (*) presenti = molto + abbastanza + poco 46,1 42,1 36,3 25,3 86,5 92,1 98,8 87,4 25,0 20,6 88,6 69,1 18,9 11,9 11,7 10,7 9,4 6,0 4,8 4,8 3,6 3,6 - 81,3 82,1 67,5 69,0 69,4 74,7 56,6 13,2 16,7 31,6 29,8 colare attenzione il rilievo primario che l’indagine assegna al fenomeno dell’alcolismo, considerato come il problema più diffuso tra la popolazione autoctona e all’origine di numerosi percorsi di impoverimento. L’indagine evidenzia anche, tra i fattori di impoverimento, l’importanza che sta assumendo, a Vittorio Veneto come in tutte le società avanzate, la crescente instabilità coniugale. Questa ha ormai surclassato la vedovanza, che nelle società del passato rivestiva una grande importanza come causa di povertà. Sia la povertà che il disagio sociale assumono nella diocesi una connotazione urbana. Non solo i poveri vengono ritenuti più presenti nei Comuni più grandi, ma le tendenze vi appaiono maggiormente negative e le richieste avanzate alle parrocchie più frequenti. L’indice di disagio, che riassume il complesso delle tipologie di bisogno indagate dalla ricerca, appare nettamente più elevato nei comuni più grandi e nelle parrocchie urbane. Le parrocchie emergono dall’indagine come un luogo cui si rivolgono, in cerca di aiuto, numerose persone, con diversi tipologie di disagio. Oltre agli immigrati vi sono tre gruppi che si presentano assai spesso alle parrocchie per chiedere aiuto con ciò segnalando carenze nei servizi pubblici, e sono: i poveri indigenti, i disoccupati e i nomadi. Sono molto numerose le iniziative predisposte dalle parrocchie per fare fronte ai problemi di disagio che nelle loro comunità si manifestano. A questo fine esse si sono dotate di una estesa rete di gruppi caritativi. In ben il 90% ne esiste almeno uno. E si può stimare che la rete dei gruppi impegnati in questo senso coinvolga più di mille 500 persone. Alessandro Castegnaro Nella tabella qui a sinistra: le percentuali delle risposte dei parroci riguardanti le situazioni di disagio sociale, con l’indicazione di 17 tipologie e L’AZiON Primo Piano PA R R O C C H I A Domenica 23 ottobre 2005 L’assemblea delle Caritas parrocchiali S abato 22 ottobre si terrà a Conegliano l’assemblea delle Caritas parrocchiali della diocesi di Vittorio Veneto. L’incontro avrà inizio alle 15 nell’auditorium di casa Toniolo con interventi del vescovo Giuseppe Zenti e del direttore della Caritas diocesana don Ferruccio Sant. Seguirà la relazione del sociologo Alessandro Castegnaro sulla ricerca: “La povertà nel nostro territorio vista dalle parrocchie e dalle Caritas parrocchiali”. Nell’ambito dell’assemblea verrà distribuito anche un libretto dedicato alla ricerca curata dall’Osservatorio socio-religioso triveneto con varie altre informazioni sui Centri di ascolto, sul Servizio civile nazionale e sul volontariato. DON SANT, DIRETTORE DELLA CARITAS L’ESEMPIO DI PIEVE DI SOLIGO Alcolisti, anziani, ma anche donne sole con figli A l direttore della Caritas diocesana don Ferruccio Sant chiediamo un commento sui risultati dell’indagine, ma anche su quanto fanno, faranno e potrebbero fare le Caritas per venire incontro ai bisogni e ai disagi che l’indagine segnala. Sorpreso dai risultati dell’indagine? «Sapevamo che la povertà era in aumento. La sorpresa è venuta piuttosto dalla graduatoria tra le situazioni di disagio. Soprattutto da quanto sono rilevanti il problema degli alcolisti e degli anziani. Oltre all’indebitamento, citato al sesto posto tra le situazioni di disagio, e che in passato non emergeva». Il disagio di “donne sole con figli” è indicato come molto o abbastanza presente solo dal 4,8% delle parrocchie. Un problema sottostimato? «Tra ieri e oggi (giovedì 13 e venerdì 14) si sono appena presentati qui alla Caritas due casi di questo tipo: donne che dalla mattina alla sera vengono messe sulla strada con i loro bambini dai mariti. È una realtà nuova: fino a due anni fa non succedeva, oggi invece è sempre più frequente. Ci aspettiamo che questo 4,8% aumenti in futuro a causa dell’intensificarsi di episodi di violenza domestica. Forse il problema è collegato alla maggior diffusione dell’alcolismo che emerge da questa inchiesta e alla crisi del lavoro». L’inaspettata diffusione di alcune forme di disagio sociale spingerà la Caritas ad avviare nuovi servizi? «No, i servizi ci sono già. Nel caso dell’alcolismo, ad esempio, c’è l’Acat, o altre Don Ferruccio Sant, direttore della Caritas diocesana realtà. Né la Caritas vuole avere “l’esclusiva” dell’impegno verso il disagio. Noi siamo solo una pagina, ma molte altre possono essere scritte. Come Caritas dobbiamo invece sensibilizzare a questi problemi le comunità parrocchiali, perché tenga- “Ogni parrocchia deve essere antenna per captare i bisogni” no gli occhi aperti e appoggino le strutture esistenti. Non puntiamo al fare, ma al far conoscere la realtà del disagio nel territorio». Quindi il problema è quello di una maggiore presenza. «Puntiamo infatti ad avere una Caritas in ogni parrocchia. È un obiettivo indicato anche nel piano pastorale. Attualmente c’è una Caritas in circa 120 su 162 parrocchie diocesane, ma si tratta poi di vedere cosa fanno, e se sono Caritas o Gruppi caritativi. Per favorire la nascita di nuove Caritas parrocchiali e aiutare chi vi si impegna, dalla Caritas diocesa- na pubblicheremo a breve il libretto “Facciamo la Caritas parrocchiale”, una ventina di pagine, un adattamento di materiale formativo già esistente. Inoltre continueremo i nostri incontri di formazione a livello di Caritas foraniale e di unità pastorale». Finora ha sempre parlato di dimensione parrocchiale. Quanto invece alla collaborazione tra più parrocchie? «Il centro d’ascolto foraniale deve fungere da fulcro per le Caritas parrocchiali. Un altro degli obbiettivi di quest’anno è avere un centro d’ascolto Caritas in ogni forania, aprendo quindi anche nelle foranie Colonna e Zumellese. Uno dei problemi è anche la scelta del luogo. Inoltre, un coordinamento e un progetto d’insieme servono in particolare a Conegliano, dove le risposte al disagio sociale sono spesso state divise. Si è faticato a trovare un accordo per la gestione delle emergenze, tanto è vero che in città manca una struttura di accoglienza». In sintesi, cosa va fatto a livello parrocchiale e cosa a livello di più parrocchie? «Ogni parrocchia deve essere antenna per captare i bisogni. Ma per le soluzioni, le risposte a questi bisogni, spesso è meglio collaborare assieme tra parrocchie». Tommaso Bisagno 3 Una parrocchia? Può fare molto! B anche, negozi, centri commerciali, macchine di grossa cilindrata, ragazzotti belli e firmati. È questo quanto mostra all’osservatore il centro di Pieve di Soligo. Tutto penseresti ma non che dietro questa facciata di benessere vi siano persone che stentano a sbarcare il lunario. Eppure è così. Anche qui, nel cuore del distretto del legno e del prosecco doc, la povertà bussa alla porta. E non solo degli immigrati ma anche degli “autoctoni”. Le categorie interessate dal fenomeno sono, soprattutto, quelle degli anziani soli e delle famiglie con figli in cui è mancato uno dei genitori. «La forbice tra poveri e ricchi sta crescendo sempre più – afferma Maria Teresa Campagnoli, da anni alla guida della Caritas parrocchiale –. Il lavoro non è più abbondante come un tempo e chi lo perde fatica a trovarne uno nuovo». La parrocchia di Pieve è attrezzata a far fronte alle situazioni di difficoltà economica. Un’esperienza ormai ventennale su questo fronte le ha permesso di mettere in piedi una macchina capace di rispondere a diverse necessità. In tutto sono 120 le persone che compongono la galassia della solidarietà pievigina. Venti fanno capo alla Caritas, altrettante alla San Vicenzo. I restanti 80 sono membri di diversi altri gruppi. «Tra loro c’è una grande armonia – sot- tolinea il parroco don Giuseppe Nadal –. Posso dire tranquillamente che la Commissione Caritas è quella che funziona meglio in parrocchia». La Commissione si ritrova una volta al mese per valutare le necessità. Vengono esposte le situazioni che richiedono un intervento (povertà, solitudine, malati che necessitano assistenza, anziani che non hanno nessun supporto per la spesa...) e si decide il da farsi. In alcuni casi interviene direttamente il parroco portando un aiuto economico, con delicatezza, senza clamori, perché il rispetto per la dignità viene prima di tutto. Poi c’è Volontarie della Caritas parrocchiale di Pieve di Soligo l’opera preziosa di suor Lucia che periodicamente porta dei viveri a lunga scadenza nelle case di persone bisognose. A fornire i viveri è la San Vincenzo. Da anni è attivo il Centro operativo Caritas, che ha sede a fianco della canonica. Ogni giovedì nove signore ricevono indumenti, alimenti, carrozzine, eccetera, e provvedono VENETO: Ricerca sui “senza dimora” Osservatorio regionale per la tutela e la promozione della persona, attivo nell’Ulss 16 di Padova, ha realizzato una ricerca per misurare il fenomeno dei “senza dimora”nel Veneto e per individuarne tipologie e caratteristiche. A livello regionale ne sono stati contati 1211. Di essi, secondo l’indagine, meno della metà (514 persone) trova alloggio nei dormitori pubblici (nel Veneto ci sono 200 strutture di vario tipo che li accolgono), mentre gli altri 697 peregrinano per le vie del- L’ alla loro distribuzione. Nel 2004 si sono rivolte al Centro 720 persone, 689 immigrate e 31 italiane. «Si sa che gli italiani provano un senso di pudore nel rivolgersi al Centro. Di solito siamo noi che portiamo dei pacchi di aiuti nelle case di chi sappiamo in difficoltà. Per quanto riguarda gli immigrati registriamo un calo progressivo di richieste. Di recente abbiamo anche introdotto, a fini “educativi”, una piccola tariffa» afferma Campagnoli. Parte di quanto viene raccolto al Centro viene inviato in alcune missioni del Terzo Mondo. In un’altra sede altri due volontari gestiscono un magazzino di mobili. «Abbiamo anche imparato a lavorare in rete col Comune – sottolinea Campagnoli –: in questo modo si evitano i doppioni e si rendono più efficaci gli interventi». Così a Natale i volontari portano agli an- ziani, insieme a un presente della parrocchia, un pensiero del Comune. Questa bella esperienza ha però un neo che tanto rammarica i volontari: «Mancano i giovani, non sappiamo come coinvolgerli» afferma Campagnoli. Una battaglia forse ancora più impegnativa di quella contro la povertà. Federico Citron le città. I senza dimora sono concentrati nelle province centrali della regione, come Verona (353), Venezia (311) e Padova (300). Meno rilevanti sono i dati delle altre province: Vicenza (135) Treviso (66), Rovigo (33) Belluno (3). Chi sono i “senza dimora”? Sono prevalentemente maschi (la proporzione è dell’86-88%) di età media, tra i 25 e i 45 anni. Sono prevalentemente in difficoltà fisiche o psichiche, o soggette a dipendenza da alcol o sostanze psicotrope. Un dato significativo è poi quello della nazionalità: gli italiani sono meno della metà (42 %), mentre il 58 % sono stranieri (27 % africani, 21 % dell’Est Europa). 4 e L’AZiON Attualità Domenica 23 ottobre 2005 NordEst NOTIZIE Badanti e famiglie: quale cura? Illy e Galan: Euroregione entro il 2008 L’Euroregione tra il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, la Carinzia, la Slovenia e l’Istria sarà costituita entro il 2008, al più tardi entro il 2009. Lo hanno detto i governatori del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, rispettivamente Riccardo Illy e Giancarlo Galan, nel corso del vertice tenutosi nei giorni scorsi a Villa Manin con il ministro sloveno Zagar, il governatore della Carinzia Haider, e i presidenti delle regioni istriana e di Fiume, in Croazia. Il ministro Zagar ha confermato che «la Slovenia intende entrare come Stato, anche se attraverso le sue Regioni, nell’Euroregione». Approvato in commissione il progetto di legge regionale del Movimento per la vita La commissione Sanità del Consiglio regionale del Veneto ha approvato a larga maggioranza la proposta di legge di iniziativa popolare per regolamentare le iniziative mirate all’informazione sulla possibili alternative all’aborto. La proposta di legge, presentata al termine della settima legislatura e sostenuta da quasi 20 mila firme raccolte da attivisti del Movimento per la vita, punta a valorizzare l’attuazione dell’articolo 5 della legge 194 nel favorire l’attività informativa delle associazioni per la vita nei consultori familiari, nei reparti di ginecologia e ostetricia e negli ambienti ospedalieri. A Maserada la prima “Fiera per un’economia di giustizia” Sabato 22 e domenica 23 ottobre si svolge a Maserada sul Piave “Quattro passi verso un mondo migliore”, una vera e propria fiera per un’economia di giustizia, promossa dalla Cooperativa sociale Pace e Sviluppo insieme al Comune di Maserada. Ci sarà una passerella di iniziative d’ogni genere: stand, incontri, degustazioni, ma anche musica e animazioni per bambini. Conferenza di padre Albanese a Treviso Venerdì 21 ottobre alle 18 a Treviso (Casa Toniolo) padre Giulio Albanese, missionario e giornalista, fondatore dell’agenzia di informazione Misna, interviene sul tema “Giornalismo locale e problemi globali: la dimensione della mondialità nei media e nell’opinione pubblica di casa nostra”. Padre Albanese collabora con Radio Vaticana, Avvenire, Espresso e Radio Rai. I DUE VOLTI DI UNA REALTÀ: Le badanti e le famiglie S ono come le due facce di una medaglia, con problemi, difficoltà, ma anche interessi che s’intrecciano: la realtà delle badanti e quella delle famiglie con anziani o malati in casa. Badanti perché Le badanti presenti nel nostro territorio vengono dai Paesi più poveri dell’est europeo (Moldova, Ucraina, Bielorussia). Spesso sono reclutate dalla malavita, in particolare nelle località più povere e di campagna, con la promessa di un lavoro e di un futuro migliore per tutta la famiglia. Per avere questo “servizio” le malcapitate pagano quella che per loro è una fortuna (2 mila 500, 3 mila euro). La malavita locale si preoccupa di fargli avere un visto turistico che gli spalanca le porte dell’Europa, le consegnano a delle vere e proprie agenzie “interinali” illegali del lavoro domestico o al passaparola delle connazionali che le inseriscono in qualche famiglia disposta ad assumere una lavoratrice in nero e non in regola con i documenti per il soggiorno. A volte per pagare questo “debito” con la malavita alcune si sono anche prostituite in patria, men- L e Acli di Treviso e la Caritas diocesana di Vittorio Veneto organizzano il convegno: “Le nuove sfide di una società che invecchia - Dalle badanti di passaggio ad un Welfare di cura”. Il convegno si terrà giovedì 27 ottobre alle 20.30 in Casa Toniolo a Conegliano. Interverranno il sociologo Alessandro Castegnaro, sociologo, l’assessore regionale alle Politiche sociali Antonio De Poli, il vice presidente nazionale del Patronato Acli Michele Consiglio. E ci sarà anche una “voce” preziosa per comprendere la realtà di provenienza delle donne che svolgono il lavoro di badanti qui da noi: mons. Milan Sasik, vescovo dell’Eparchia di Mukacevo (Ucraina). Porteranno il loro saluto: Tiziano Mazzer, presidente provinciale dell Acli di Treviso, mons. Ferruccio Sant, direttore della Caritas di Vittorio Veneto, Floriano Zambon, sindaco di Conegliano e mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Vittorio Veneto. Coordina il giornalista Francesco Dal Mas. tre altre, che non riescono a pagarlo prima di partire, lo saldano con gli interessi una volta arrivate in Italia. Per chi non riesce a pagare ci sono grossi problemi: in particolare le minacce sono rivolte ai familiari rimasti a casa. Ciclicamente la malavita mette in giro la notizia di un’imminente sanatoria, che invoglia altre disperate a tentare la fortuna, lasciare tutto, pagare e partire per l’Italia. Le “badanti” irregolari sanno di non poter rientrare in patria perché non avrebbero modo di ritornare al lavoro in Italia, senza pagare nuovamente la malavita. Quindi sanno fin dall’inizio che molto probabilmente dovranno stare lontane da casa per anni. L’unico legame che continuano ad avere con casa è l’invio mensile di denaro che consente loro di mantenere la famiglia: il marito spesso disoccupato, gli studi dei figli, il cibo e le medicine per tutti. In Italia sono dei veri e propri fantasmi, senza diritti ma con un ruolo sociale di estrema importanza: la cura dei nostri “vecchi” e dei nostri malati. Vivono nella paura continua di essere trovate e rispedite a casa a metà del loro progetto, che prevede spesso l’acquisto di una casa nel loro paese d’origine, la fine degli studi dei figli, l’avvio di un’attività nel loro paese. I bisogni delle famiglie Le famiglie decidono di affidarsi ad una badante per più motivi: perché non trovano spazio nelle strutture pubbliche e private di assistenza, oppure i prez- SEGUE DALLA PRIMA M a tagliare è rischioso. Si possono provocare grida di dolore che danno molto fastidio. Soprattutto bisogna stare attenti a non colpire gli interessi delle persone amiche, quelle, per intendersi, che assicurano appoggi in voti contanti. Allora la via più facile è tagliare là dove la gente non ha tanta voce per protestare e dove il loro peso elettorale è esiguo. Nell’attuale finanziaria c’è un esempio luminoso di questa strategia politica. Tra le tante realtà che fanno del nostro Stato un welfare State, cioè uno Stato che vuole creare benessere per tutti, cercando di intervenire in primo luogo sulle fasce più deboli della po- polazione, esiste un Fondo nazionale per le politiche sociali. Da qui partono i soldi per sostenere i servizi che provvedono ad anziani in difficoltà, ai malati di Alzheimer e di altre malattie debilitanti, ai disabili, alle famiglie povere. La lista delle emarginazioni è molto lunga. Nel primo piano del nostro giornale, presentiamo i risultati di un’inchiesta sulla povertà nel nostro territorio. Ebbene, quale posto più innocuo di questo, dal punto di vista della politica del potere, per far scendere la mannaia dei tagli? Da questi settori non prenderanno il via manifestazioni di protesta clamorose e tanto meno avranno la forza di mettere in peri- colo il potere. Allora, ecco il provvedimento: dimezziamo le risorse destinate al Fondo sociale. Da un miliardo di euro a 500 milioni e questo non solo per l’anno prossimo, ma con effetto retroattivo per l’anno in corso. Vuol dire che tante iniziative, promosse con la previsione di questi contributi, rimarranno improvvisamente senza soldi. Un bel pasticcio. Quegli amministratori locali che curano con passione tali settori sono molto preoccupati, come anche le molte entità no profit che vi operano. Pure i governi regionali che fanno da tramite stanno protestando. L’assessore alle politiche sociali della nostra regione, De Poli, sta opponendosi con tutte le forze a questa decisione e cerca di spingere il presidente Galan ad alzare la voce contro il governo centrale. Le proteste dei responsabili locali potranno avere qualche efficacia solamente se dietro loro ci sarà molta gente che li appoggia. Ma noi, maggioranza di persone che non si trova in quelle condizioni precarie, siamo convinti che una società per funzionare bene deve partire da lì, dai più deboli e che il modo con cui li trattiamo è l’indice più sicuro del suo grado di solidarietà e di civiltà, oppure siamo preoccupati soltanto di salvaguardare la nostra posizione? Pensiamoci. (GpM) Giovedì 27 a Conegliano un convegno proposto da Acli e Caritas, con un vescovo dell’Ucraina zi di queste sono proibitivi; perché vogliono tenere l’anziano nella propria casa, evitandogli un cambiamento traumatico; perché preferiscono far loro fin dove possono, facendosi aiutare da qualcuno esterno. Le difficoltà, in un mercato quasi interamente costituito da straniere, sono legate al riuscire a trovare una persona in regola con i documenti. Nell’estremo bisogno, però, molte famiglie decidono di affidarsi ad una persona non in regola, vivendo spesso il dolore di fare un qualcosa d’illegale, senza altra scelta. Molte si affidano ai “flussi”: annualmente il governo con un decreto stabilisce quanti migranti possono entrare in Italia per lavoro da paesi extra Cee. È una sorta di “minisanatoria” per numerosi lavoratori e lavoratrici già presenti in Italia irregolarmente. Ma i posti offerti dal “decreto flussi” sono pochi e così si costringono le famiglie ad una gara, in cui vengono premiate solo le famiglie che arrivano per prime. Per chi ha avuto la fortuna di ottenere un’autorizzazione al lavoro in base al “decreto flussi", se la lavoratrice è già in Italia, deve aspettare che la badante si rechi, con i documenti ottenuti dal datore di lavoro, all’Ambasciata italiana del Paese d’origine per ottenere un visto d’ingresso per lavoro… In media l’operazione richiede 5-6 mesi, durante i quali si deve arrangiare trovando altre persone disponibili. Quando poi questa lavoratrice arriva con tutti i documenti in regola, la famiglia si deve inventare impresa, dovendosi organizzare con commercialisti, consulenti del lavoro ed agenzie per riuscire a gestire un lavoratore in regola. Ma dopo tanta fatica può capitare che la badante regolarizzata trovi un lavoro migliore e quindi abbandoni la famiglia per andare in azienda o per lavorare a ore. e L’AZiON Attualità Domenica 23 ottobre 2005 LA REALTÀ DELL’ULSS 7 SECONDO ZAMBON “Tutta la sanità dovrebbe funzionare come un ente locale” “Gli amministratori locali devono contare di più” G li amministratori locali dovrebbero avere più voce in capitolo sulle vicende della sanità. Da politico navigato, Floriano Zambon si guarda bene dal riproporre la formula dei giurassici comitati di gestione, e accenna piuttosto a dei consigli composti da amministratori eletti direttamente dalla popolazione che risiede nel territorio dell’Ulss. Ma la sostanza non cambia: la politica locale deve ritornare a dire la sua sulle scelte della sanità perché «un dirigente che arriva da non so dove, non può avere le conoscenze dei politici del luogo. Auspicherei che l’Ulss avesse una gestione manageriale “laica” affiancata da un “triumvirato” politico». Per carità, nulla di personale con il direttore generale dell’Ulss 7 Del Fave- considerare l’attuale “avvicinamento” alla Lega (partito del nuovo assessore regionale alla sanità Tosi) di alcuni direttori generali già forzisti. Ma tutto avviene ad alti livelli e in segrete stanze. Incontriamo Zambon per parlare dei giorni difficili che sta attraversando la dirigenza dell’Ulss 7. Le Floriano Zambon, sindaco di Conegliano e contestazioni riguardano presidente della Conferenza dei sindaci le scelte strategiche: acdell’Ulss 7; (a destra) il “De Gironcoli” quisti di immobili, ristrutturazioni... Come al solito ro – precisa Zambon –: «Il Zambon evita la polemica. mio è un discorso genera- Però qualche puntino sulle, frutto dell’esperienza le “i” lo mette. Con garbo. alla guida della Conferen- È lo stile democristiano za dei sindaci dell’Ulss 7». che insegna a parlare poÈ una proposta da pren- co e a... sottintendere moldere seriamente in consi- to. derazione perché finalL’acquisizione del De mente vi sarebbe qualcuGironcoli, la ristrutno, con nome e cognome, turazione delle ex cache risponde delle scelte. serme San Marco per Anche perché non è che portarci il distretto di la politica oggi se ne stia alConegliano, l’acquila larga dalla sanità, basti sto dell’ex ospedale di Serravalle per INVESTIMENTI IN EDILIZIA PREVISTI NELL'ULSS 7 farne sede del distretto di VitValore degli Finanziamenti Fondi torio. Sono tre oinvestimenti regionali propri perazioni che seBlocco operativo gneranno l’Ulss Conegliano 26.700.000 17.800.000 8.900.000 per i prossimi Blocco operativo venti-trent’anni Vittorio Veneto 7.300.000 3.100.000 4.200.000 e che stanno suAcquisto ospedale scitando tanti in"De Gironcoli" 29.000.000 23.000.000 6.000.000 terrogativi. Lei cosa ne pensa? Altri investimenti minori in corso 4.624.000 0 4.624.000 «L’esigenza di un salto di qualità Distretto socio -sanitario Sud 6.500.000 3.000.000 * 3.500.000 dal punto di vista infrastrutturale, Distretto socio - sanitario Nord 11.200.00 5.000.000 * 6.200.000 alberghiero e anche di medicina Totale 85.324.000 51.900.000 33.424.000 territoriale è mol* Finanziamenti non ancora certi to sentita. Indub- L’ Iraq è in questi giorni al centro dell’attenzione per due importanti ragioni. In primo luogo, il referendum sulla nuova costituzione democratica. Messa faticosamente a punto la scorsa estate, la nuova costituzione è stata sottoposta la scorsa domenica ad un voto popolare, il cui esito non è ancora chiaro. Scontata la posizione favorevole alla costituzione della maggioranza della popolazione, le regole elettorali tuttavia richiedono che, perché la costituzione entri in vigore, essa debba avere il voto favorevole anche della gran maggioranza delle province in cui l’Iraq è suddiviso. In particolare, la costituzione si intende respinta se in tre o più province il voto contrario supera i due terzi. Ebbene, sono proprio tre le province irachene a maggioranza sunnita in cui la maggioranza è certamente contro la costituzione; in due di esse i voti contrari hanno superato il 66%; nella terza, il conto pare ancora incerto. Alla fine, una manciata di voti deciderà il nuovo corso iracheno. Queste regole elettorali, con una combinazione di voto popolare e voto per provincia che ha cercato di interpretare i delicati equilibri sociali, politici, religiosi e etnici del paese, sono talmente raffinate da apparire estremamente pericolose, qualunque sia l’esito finale del confronto. Se vince la maggioranza, rappresentata da sciiti e kurdi, ciò avverrà a discapito dei sunniti, tradizionalmente i reggitori dello stato. Difficilmente costoro cederanno biamente si stanno concretizzando operazioni che hanno una valenza strategica non indifferente. Il passaggio del De Gironcoli all’Ulss è un processo importante da portare avanti insieme alla individuazione sempre maggiore di punti di eccellenza nei due ospedali. Dal punto di vista della sanità territoriale, le due nuove sedi dei distretti sono un’esigenza in piedi già da alcuni anni. Quando si fa assumere agli ospedali una valenza di eccellenza, il resto va fatto sul territorio, attraverso i distretti e i medici di base». Ma in queste grandi scelte non dovrebbero essere coinvolte, accanto ai dirigenti dell’Ulss, anche le comunità locali attraverso i propri rappresentanti? «Come avviene nei Comuni le norme prevedono che, una volta fissate le grandi scelte strategiche, vi sia un’ampia autonomia delle dirigenze in campo operativo». Condivide queste norme? «Personalmente sono dell’idea che nel suo complesso la sanità dovrebbe funzionare come un ente locale. Ci vorrebbe un consiglio dell’azienda sanitaria, composto di tre membri eletti direttamente dalla popolazione, che affian- IL VOTO SULLA COSTITUZIONE E IL PROCESSO A SADDAM L’Iraq prova a voltare pagina pacificamente il comando: l’intensificarsi del conflitto armato apparirebbe tutt’altro che scongiurato. D’altro canto, se la minoranza sunnita dovesse riuscire a far fallire il referendum, ciò sarebbe visto come un’insopportabile beffa da parte di sciiti e kurdi, aprendo la via allo smembramento del paese. In ogni caso, per i militari della coalizione presenti in Iraq si prospettano 5 tempi di permanenza ancora relativamente lunghi. L’altra vicenda irachena che occupa le prime pagine in questi giorni è la ripresa delle udienze nel processo contro Saddam Hussein. L’ex dittatore, e un pugno di suoi collaboratori appartenenti al partito Baath, è destinato ad essere processato per le azioni condotte dal 1968 al 2003. Sono centinaia gli episodi che chi i manager. Si avrebbe così la garanzia di una giusta sinergia tra la parte tecnico-manageriale, che oggi deve assumersi responsabilità di scelte che vanno ben oltre la propria ragion d’essere, e la parte politica. Penso che sia nell’interesse degli stessi direttori generali avere una copertura di rappresentanza del territorio». Non è minimamente preoccupato da tutti questi impegni finanziari che l’Ulss sta assumendo? «Si sta facendo una gran confusione sui numeri. In realtà l’unica cosa su cui bisogna riflettere è l’operazione De Gironco- li. I 28 milioni di euro non possono essere ammortizzati spesandoli sul personale o i servizi dell’Ulss 7. Per questo ho chiesto al direttore generale di nominare subito il comitato di garanti che dall’esterno seguano e valutino il processo di trasferimento del De Gironcoli all’Ulss». Da anni si parla della necessità di migliorare il comfort e l’albergaggio dei servizi ospedalieri. Ma di fatti concreti non se ne vedono molti. «Piccoli passi sono stati fatti. Il giro di boa lo avremo con il monoblocco che, una volta realizzato, consentirà di svuotare per lotti l’ospedale e quindi di intervenire per ammodernare le volumetrie che si liberano». Federico Citron ARTUSI LASCIA, ARRIVA CARRARO N ell’Ulss 7 avviene in questi giorni un avvicendamento che lascia uno strascico di punti interrogativi. Dopo cinque anni di servizio e a sei mesi dalla pensione, ha lasciato improvvisamente il suo incarico di responsabile dei servizi ospedalieri Sandro Artusi, che tornerà a Feltre. E alcune dichiarazioni di Artusi lasciano intravedere all’origine di questa partenza un dissidio con il direttore generale Lino Del Favero. Al suo posto, dal 1º novembre arriverà Maria Grazia Carraro, proveniente dall’Ulss 9 di Treviso, dove ha svolto il medesimo incarico. La Carraro, 44 anni, dopo una prima esperienza alla direzione sanitaria dell’allora Ulss 11 (Oderzo-Motta), è passata al Ca’ Foncello di Treviso di cui è diventata dirigente nel 2003. Nell’Ulss 7 Maria Grazia Carraro sarà responsabile dell’intera funzione ospedaliera, con Stefano Formentini che seguirà l’ospedale di Conegliano e Giuseppe Toffolon l’ospedale di Vittorio Veneto. presaglia dopo un fallito attentato. Un caso “facile”, per venire incontro alle pressioni governative che vorrebbero un processo rapido e una veloce condanna a morte dell’ex dittatore. Il tribunale è fatIracheni al voto per la nuova Costituzione to da giudici iracheni inesperti e fedeli gli saranno contestati: dal- al governo, sostenuti da le repressioni contro le mi- frotte di consulenti amerinoranze nazionali o reli- cani. Sono difetti che Sadgiose, ai massacri condot- dam, nella sua difesa, non ti durante la guerra contro mancherà di mettere in el’Iran, ai crimini di guerra videnza, lamentando la commessi in Kuwait, le tor- “giustizia dei vincitori”. Il ture degli oppositori poli- nuovo regime iracheno, tici, le esecuzioni somma- vinta (ma con riserva) la rie, eccetera. lotta per una costituzione Per intanto, tuttavia, si è democratica, potrebbe cadeciso di contestargli l’uc- dere al primo test: quello cisione di quasi 150 abi- di riuscire a giudicare in tanti di un villaggio passa- modo equo il suo nemico. ti per le armi come rapPaolo De Stefani 6 “CARTA DI TREVISO”: QUINDICI ANNI DOPO, PERICOLI ED ABUSI RESTANO Minori, attenti alla tivù! C i vogliono i “guanti bianchi” per trattare argomenti per e sui minori: tanta deve esserne la delicatezza e l’accuratezza. Un paio di questi guanti può essere, se ben utilizzata, anche la “Carta di Treviso”, codice che impegna i giornalisti a norme di comportamento deontologicamente corrette nei confronti dei minori, rivolto nella prima stesura nel 1990 alle reti di informazione cartacea e televisiva. Nei giorni scorso a Treviso l’Ordine dei giornalisti nazionale e a Federazione nazionale stampa italiana, hanno presentato una versione “riveduta” alle luce dei cambiamenti avvenuti nel corso degli ultimi quindici anni. Internet e l’informazione multimediale, i giornali on-line in progressiva espansione, la tivù digitale e la miriade di nuovi canali televisivi, le notizie tramite il telefono cellulare, permettono ai minori di essere in contatto giornalie- ro con una grande quantità di informazioni non adatte alla loro età. Alcuni giorni fa, in una conferenza dell’onorevole Elisa Tasca Pozza a Vittorio Veneto, era emerso che un milione 258 mila minori guardano la televisione da soli nella fascia oraria dalle 22.30 alle 7 di mattina. Complice la televisione in camera. Molti sono gli organi di tutela. Cosimo Bruno, presidente della Commissione dell’Ordine dei giornalisti del gruppo di lavoro “Informazione e minori”, ha spiegato: «Il problema è come informare. Dopo il documento di Treviso la differenza è evidente. Ma e L’AZiON Attualità Domenica 23 ottobre 2005 oggi si registrano segnali di richiesta per fare ancora di più, onorando gli impegni e le regole riusciremo a legittimare la nostra pretesa di essere noi giornalisti i garanti che l’informazione data rispetti la verità sostanziale dei fatti». Le “aggiunte” alla Carta di Treviso sono rivolte, oltre ai messaggi multimediali, alla tutela che interpella maggiormente Stato e amministrazioni pubbliche nel proteggere i bambini “da qualsiasi forma di violenza, abuso, sfruttamento e danno”, che non possano portare alla loro identificazione con “foto e filmati televisivi non schermati, messaggi on-line”, che “evitino sensazionalismi e forme di speculazione, o siano coinvolti in forme di pubblicità lesive all’armonico sviluppo della personalità, a prescindere dall’eventuale consenso dei genitori, o non provochino effetti di suggestione o emulazione”. Isabella Mariotto LA CAMPAGNA DELL’ULSS 7 È pronto il vaccino antinfluenzale È pronta la campagna antinfluenzale 2005-06 dell’Ulss 7, pubblicizzata da un simpatico “superman” che compare nelle locandine (riprodotta nella foto qui a fianco) e che mira a catturare l’attenzione anche dei più piccoli. A partire da lunedì 24 ottobre, infatti, sarà possibile farsi vaccinare in tutti gli Uffici di igiene dei distretti oppure dal proprio medico di famiglia. La vaccinazione sarà gratuita per alcune categorie di persone: anziani con più di 65 anni; bambini di età superiore a 6 mesi e adulti affetti da patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio, cardiocircolatorio o altre patologie; donne in stato di gravidanza; medici e personale sanitario di assistenza; addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo. La campagna antinfluenzale si protrarrà fino alla fine di novembre. Per chi si vaccina servono al- meno due settimane per avere una risposta anticorpale adeguata. Di solito il periodo di massima attività in Italia del virus influenzale va dalla fine di dicembre ai primi giorni di marzo. La vaccinazione – come spiegano negli uffici dell’Ulss – rimane il modo migliore per combattere l’influenza, sia perché aumenta notevolmente le probabilità di non contrarre la malattia, sia perché, in caso di sviluppo di sintomi, questi sono molto meno gravi e non seguiti da ulteriori complicanze. La necessità di vaccinarsi ogni anno è dovuta alla marcata tendenza di tutti i virus influenzali a modificarsi ogni anno, in modo da aggirare il sistema immunitario dell’ospite. Inoltre, visto che negli ultimi anni il problema dell’influenza aviaria si sta facendo più pericoloso, la vaccinazione estesa della popolazione rende meno probabile la possibilità di comparsa della pandemia. Il virus influenzale si trasmette da persona a persona attraverso le goccioline di saliva che vengono emesse parlando, tossendo e starnutendo. L’uomo costituisce il serbatoio principale delle infezioni umane. Il virus può essere trasmesso per via aerea dal momento del contagio fino a 3-4 giorni successivi ai primi sintomi che si manifestano a distanza di 1-4 giorni dal contagio. Per chi contrae l’influenza, tuttavia, salvo la comparsa di complicanze, il riposo a letto, l’assunzione di una quantità adeguata di liquidi e una dieta leggera costituiscono la misura terapeutica più efficace. I casi che presentano complicanze richiedono l’intervento del medico e talora il ricovero in ospedale. DOVE E QUANDO FARE LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE CONEGLIANO (Via Maset, 1 - tel. 0438. 663924) per i comuni di Conegliano, S. Pietro di Feletto, S. Lucia di Piave, S.Vendemiano, Susegana Dal 25 ottobre al 18 novembre: Martedì, giovedì e venerdì dalle 14.00 alle 16.30 VAZZOLA (P.zza Vittorio Emanuele II, 101 Venerdì 28 ottobre, venerdì 4, 11 e 18 novembre: dalle 8.30 alle 10.30 tel. 0438. 662812) per i Comuni di Codognè, Gaiarine, Mareno di Piave,Vazzola GODEGA SANT'URBANO Martedì 25 ottobre, martedì 8 e 15 novembre: dalle 8.30 alle 10.30 (Via Roma, 36 - tel. 0438. 388416) per i Comuni di Godega, Orsago, San Fior PIEVE DI SOLIGO (Via Lubin, 16 - tel. 0438. Venerdì 28 ottobre, venerdì 4, 11 e 18 novembre; dalle 9.15 alle 11.30 664368 - 664386) per i Comuni di Cison di Valmarino, Farra di Soligo, Follina, Miane, Moriago, Pieve di Soligo, Refrontolo, Sernaglia VITTORIO VENETO (Via Rizzera, 340 - tel. 0438. 665924) per i Comuni di Cordignano, Revine Lago, Tarzo,Vittorio Veneto L e Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (più note come Ipab, ossia in Veneto la maggior parte delle case di riposo) stanno cambiando “status”. Rispetto al cammino percorso dalla regione Emilia Romagna, che nella trasformazione ha scelto la via prevalente del mantenimento della gestione pubblica, e a quello della regione Lombardia, che invece ha preferito la strada della privatizzazione spinta, la Regione Veneto sta ipotizzando una terza via. Agli effetti del disegno di legge che sarà presentato in Regione, infatti, le Ipab venete potranno dunque scegliere se trasformarsi in aziende pubbliche di servizi sociali (Apss) con un percorso simile a quello seguito dalle Ulss Dal 24 ottobre al 25 novembre: Lunedì, martedì, giovedì e venerdì: dalle 10.00 alle 12.00. Giovedì: dalle 14.30 alle 16.00 ANZIANI Cambiano le Ipab. Partito l’iter legislativo per cambiare le Ipab, con più potere alla Regione nel passaggio ad aziende sanitarie, per quanto riguarda l’aspetto economico patrimoniale, oppure se privatizzarsi in forma di associazione o fondazione. Non potranno trasformarsi le Ipab con volume di attività inferiore ai 500 mila euro (sarà invece possibile aggregandosi), e quelle operanti nel settore scolastico, culturale, conservativo immobiliare. A livello procedurale, la Regione stabilirà i criteri di nomina degli ammini- stratori, che poi lo statuto delle future Apss dovrà recepire, mantenendo eventualmente la volontà dei fondatori. Tra le novità introdotte, anche la nomina da parte del consiglio di amministrazione del direttore a tempo determinato, con contratto di diritto privato, e conseguente suo maggiore coinvolgimento nei risultati di gestione. La Regione viene investita di maggior potere di controllo sulle decisioni in merito a nomine, statuti, indennità di amministratori e direttori, e sui livelli di qualità minimi di assistenza. La legge è in fase di discussione ed è suscettibile di modifiche in itinere, ma l’ossatura della norma rimarrà verosimilmente questa. (AT) e L’AZiON Attualità APPROVATO IL DECRETO ATTUATIVO Scuole superiori, la riforma avanza U n altro passo è stato compiuto verso la riforma della scuola dell’era Moratti. Giovedì scorso il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sulle scuole superiori. L’approvazione è arrivata sul filo di lana poiché la delega assegnata dal Parlamento con la legge 53/2003 scadeva il 17 ottobre. Ma è un’approvazione che non scioglie molti dubbi né contribuisce a placare gli animi, alla luce dei tanti segnali di protesta e preoccupazione, e dopo lo scontro avvenuto circa un mese fa tra il ministro Letizia Moratti e le Regioni. In discussione c’erano i tempi per l’attuazione delle sperimentazioni e poi dell’effettiva partenza della riforma. E nel decreto, per evitare diatribe, all’articolo 27 viene indicata la scelta sull’avvio, non dal 2006-2007: “Le prime classi dei percorsi liceali e il primo anno di quelli di istruzione e formazione professionale sono avviati contestualmente a decorrere dall’anno scolastico e formativo 2007-2008, previa definizione di tutti gli adempimenti normativi previsti”. Riguardo alle sperimentazioni viene invece precisato che sino alla definizione di tutti i passaggi normativi propedeutici all’avvio del secondo ciclo, il ministero dell’Istruzione non promuoverà sperimentazioni, “ferma restando l’autonomia scolastica”. L’avvio nel 2007-2008 con le classi prime Cinque punti interrogativi sulla riforma Nel confronto con il ministro Letizia Moratti sulla riforma delle scuole superiori, le Regioni avevano evidenziato cinque punti pregiudiziali per i quali hanno chiesto chiarimenti e risposte. Primo: cosa ci sarà alla fine delle superiori? Oggi gli studenti e le famiglie sanno che a un diploma corrisponde una professione, nel decreto tutto è molto ambiguo fatto salvo il liceo classico. Secondo: le iscrizioni si aprono a gennaio del 2006, chi si iscrive a ragioneria farà il liceo economico? Il decreto non lo dice. Terzo: non si parla di risorse finanziarie, chi pagherà la riforma? Quarto: non c’è chiarezza su programmi didattici e orari, sulle competenze statali e regionali in materia. Quinto: il decreto sorvola sul fatto che la modifica del titolo V della Costituzione affida alle Regioni le competenze sull’organizzazione scolastica. Domenica 23 ottobre 2005 7 colati in un sistema 2+2+1 con un esame di Stato, necessario per accedere all’università. È prevista una valutazione, periodica e annuale, che riguarderà profitto e condotta. Istruzione e formazione professionale. I ragazzi potranno scegliere tra percorsi triennali, con il conseguimento di una qualifica professionale (saranno individuati specifici profili professionali sulla base dei fabbisogni del territorio), e percorsi quadriennali, che consentono di ottenere un diploma professionale. Le competenze relative a questo tipo di percorso sono gradualmente trasferite alle Regioni. Stage e passerelle. Gli studenti di entrambi i percorsi avranno la possibilità di effettuare stage e tirocini. Se si accorgeranno di aver fatto una scelta sbagliata avranno la possibilità di cambiare percorso – tra i licei, passando dai licei all’istruzione e formazione professionale o viceversa – grazie a un sistema di crediti e certificazioni. Anche gli studenti del percorso di formazione professionale (quadriennale) potranno accedere all’università previa frequenza di un corso annuale. I PRINCIPALI CAMBIAMENTI PREVISTI NELLE SCUOLE SUPERIORI E cco i principali cambiamenti previsti nelle scuole superiori dalla riforma Moratti. Due percorsi paralleli. Il cambiamento più rilevante è costituito dalla suddivisione in due percorsi – da una parte otto licei, dall’altra istruzione e formazione professionale – con pari dignità e dotati di autonomia didattica, organizzativa, finanziaria e di ricerca e sviluppo. Saranno garantiti 12 anni di scuola fino al compimento del diciottesimo anno di età. Gli otto licei. Cinque sono senza specializzazioni: classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico. Gli altri tre avranno indirizzi specialistici: artistico (arti figurative; architettura, design, ambiente; audiovisivo, multimedia, scenografia), economico (economico-aziendale; economico-istituzionale), tecnologico (meccanico, elettrico ed elettronico, informatico, grafico e della comunicazione, chimico e biochimico, sistema moda, agrario, costruzioni e territorio, trasporti). I licei durano cinque anni e sono arti- Santi in... Parlamento S appiamo quanta fame di denaro abbiano i nostri Comuni: lavori pubblici da fare, servizi sociali da sostenere, spese di tutti i generi. I trasferimenti dallo Stato diminuiscono continuamente, e i recenti tagli della Finanziaria complicano ulteriormente le cose. Leggendo con un po’ di attenzione le cronache dei nostri paesi, tuttavia, si scopre che alcuni Comuni ottengono cospicui finanziamenti anche per opere che per pudore definiamo “non strettamente necessarie”, altri invece da tempo non ricevono il becco di un quattrino. Ma come si spiega questa disparità? Semplice: se il Comune ha amici che contano tra Montecitorio, palazzo Madama e palazzo Chigi, l’obolo arriva, se non li ha, sta a guardare. Beato dunque il sindaco che ha questi santi in Parlamento, ma che triste questa politica... E che diranno poi i politici che volevano dimenticare la Prima Repubblica? Non vorranno mica portare nei propri paesi i soldi di “Roma ladrona”? O forse è proprio vero che “pecunia non olet”? Da Bianco fino al 31 ottobre Corolla M-MT. Aumenta il divertimento, riduce i consumi. F15.950* , 2 g inoltre solo da noi Omaggio Antifurto Volumetrico EURO 4 l Motore diesel 1.4 Common Rail da 90 CV interamente in alluminio. l Cambio robotizzato M-MT di serie con due modalità di guida: sequenziale e automatica. l Massimo divertimento e prestazioni di classe superiore con consumi ed emissioni di una city car. l 5 anni di garanzia (o fino a 160.000 Km). Concessionaria Bianco Provatela anche sabato 15 e domenca 16. SHOW ROOM - Viale Venezia, 91 Treviso - Via Noalese, 55 - 0422 433325 Conegliano - Tel. 0438 454052 San Vendemiano (TV) S.S. 51 - Officina e Usato (Via Risorgimento, 21/23) - Tel. 0438 401480 PROVATE LA DIFFERENZA. *Corolla 3 porte 1.4 90 CV. Chiavi in mano (I.P.T. esclusa). anche il climatizzatore è incluso nel prezzo: 8 situazioni. Nel 1990 l’azienda viene acquistata dall’inglese Blue Circle inglese che opera nel settore cemento e dei prodotti per la casa. Nel 1993 la Ceramica Dolomite acquisisce uno stabilimento di zo del 1965 per opera di un ad emigrare per cercare Pordenone e il marchio Tegruppo di famiglie: la Frat- un lavoro. Nello stesso nax. Questa operazione le tini (che detiene la mag- tempo è stata una sfida da permette di aumentare la gioranza azionaria), i fra- parte degli imprenditori capacità produttiva e di agtelli Angelo e Antonio Ba- nel creare un tipo di pro- gredire successivamente il ruffa, Attilio Bandiera, An- duzione che non ha tradi- mercato tedesco. Nel 1995 gelo De Paoli e Aldo Pes- zione locale, impiegando acquisisce la ditta Ceramisot. Danno vita allo stabili- manodopera che non ave- che Senesi (Si) e ciò le permento approfittando degli va mai praticato quel tipo metterà di aumentare ulaiuti economici ottenuti a di lavorazione. Per avviare teriormente la sua peneseguito della tragedia del lo stabilimento si dovette- trazione nel mercato itaVajont (1963). ro perciò far arrivare alcu- liano. Il consolidamento In quegli anni a Tri- ni tecnici dal Pordenone- dell’azienda continua cochiana la Ceramica Dolo- se. stante, anche se lo scenamite è una concreta possiL’assetto familiare ha rio dei mercati si va modibilità di lavoro per la gen- sempre consentito un’ela- ficando e la globalizzaziote del luogo costretta dal- sticità e una risposta tem- ne dei mercati porta a ful’immediato dopoguerra pestiva al modificarsi delle sioni e acquisizioni che mutano lo scenario operativo. Nel 1999 il destino vuole che la Ceramica Dolomite venga acquisita dal suo maggior concorrente, l’Ideal Standard di MiLa sede della Ceramica Dolomite e, sopra, una fase della produzione lano, facente par- Quarant’anni di storia per l’azienda di ceramiche Festa a Trichiana per la Dolomite S i stimano in 3 mila le persone che hanno partecipato all’iniziativa “porte aperte” alla Ceramica Dolomite di Trichiana sabato 15 ottobre per i primi 40 anni di attività dell’azienda. La giornata, durante la quale è stata data la possibilità a tutti di visitare lo stabilimento leader nella produzione di sanitari, è iniziata al mattino con gli interventi delle autorità: l’amministratore delegato della Ideal Standard Italia Andrea Cerni, il presidente della Provincia di Belluno Reolon, l’assessore regionale De Bona e il sindaco di Trichiana Da Canal. Presenti alla cerimonia anche l’onorevole Paniz e i familiari di Attilio Bandiera, che fu uno dei fondatori. La Ceramica Dolomite nasce a Trichiana il 13 mar- SABATO 22 E DOMENICA 23 “Prealpi in festa” a Valdobbiadene V aldobbiadene ospita quest’anno la manifestazione “Prealpi in festa”, in programma sabato 22 e domenica 23 ottobre, organizzata dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane. La valorizzazione dei prodotti tipici locali, ab- binati alle altre risorse economiche e a quelle turistiche e culturali, è l’obiettivo primo di questo appuntamento itinerante per i Comuni della Comunità Montana. Ed è importante non solo per le aziende espositrici ma anche per le altre attività 5 E 6 NOVEMBRE A TREVISO LE GIORNATE DEI SAPORI F orte del successo delle passate edizioni, Confartigianato della Marca trevigiana presenta sabato 5 e domenica 6 novembre in piazza Borsa a Treviso “Artigiano del gusto - Le giornate dei sapori”. L’iniziativa, volta a tutelare i prodotti della tradizione alimentare artigiana, si articolerà in vari momenti, dalla scelta delle materie prime, alla lavorazione fino alla degustazione in piazza Borsa di prodotti di pasticceria, pizzeria, gelateria, gastronomia, salumeria, lattiero-caseari e quant’altro il territorio offre in ambito alimentare. Protagonista della kermesse sarà il radicchio rosso, al quale ciascun settore dedicherà un prodotto sia dolce che salato. Verrà dato ampio spazio alla creatività con la realizzazione di composizioni di frutta e verdura, sapientemente intagliate dai maestri decoratori. La finalità principale è di dimostrare al pubblico come il prodotto artigiano venga lavorato utilizzando ingredienti genuini e con metodi che lo rendono unico, sottolineando altresì come la qualità sia l’elemento principe della produzione artigianale in un periodo caratterizzato da forti dubbi sulla sicurezza degli alimenti e sulla loro provenienza. e L’AZiON Attualità Domenica 23 ottobre 2005 del settore primario che rientrano nel territorio della Comunità. Il 22 ottobre, alle 10, apertura a villa dei Cedri con Gianni Secco (dei Belumat) sul tema “Cucina e tradizione” e di seguito altri incontri su tematiche alimentari e normative. Alle 15 inaugurazione ufficiale con esibizione della banda cittadina, esibizione di falconeria ed esposizione-mercato dei prodotti tipici, mostra micologica, stand eno-gastronomico, naturalistici ed istituzionali. Domenica 23, apertura alle 9 con mostra mercato “Artigiani in piazza”, esibizione di falconeria. Alle 16 “Porchetta in piazza” a cura del Gruppo Alpino di Segusino e presentazione del libro di Bruno Balzan “Il respiro delle parole” alla galleria “Valerio” (via Mazzolini). Alle 17 grande castagnata dei produttori di Combai e chiusura alle 19. Lo scorso anno la manifestazione si era svolta a Vittorio Veneto. Isabella Mariotto PER I FIDI DEI COLDIRETTI ECCO CONFIDAGRI VENETO D alla fusione di cinque cooperative operanti nel settore agricolo dal 1980 nelle province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia e Vicenza e di un consorzio di secondo grado, è nata “Confidagri Veneto”, la società di garanzia fidi per le imprese agricole. Di fronte al passaggio posto dalla normativa di riforma di settore, che impone nuovi e maggiori livelli di capitalizzazione per il riconoscimento dei confidi, la scelta delle cooperative venete che fanno riferimento a Coldiretti è stata quella del rilancio attraverso un’operazione di consolidamento e di fusione. «Questa decisione – spiega Giuseppe Romano, presidente di Confidagri Veneto – è il primo frutto di un progetto di sviluppo dei confidi agricoli in Veneto. La nuova società può contare su un più adeguato livello patrimoniale (oltre 4 milioni di euro), e pone le basi per le economie di scala possibili con la riorganizzazione del sistema e con l’eliminazione delle duplicazioni amministrative e funzionali». Confidagri Veneto conta oltre tremila imprese agricole socie servite da sportelli provinciali, presta garanzie per 30 milioni di euro a fronte di finanziamenti erogati dalle banche alle imprese agricole per più di 60 milioni di euro nel 2004. te del gruppo American Standard. Oggi l’azienda trichianese ha una superficie totale di 160.000 metri quadrati dei quali 70.000 coperti. Vi trovano impiego 850 addetti per una produzione annua di 1.400.000 pezzi. Gran parte degli impianti di produzione sono stati progettati e realizzati internamente alla Ceramica. Due sono le linee di produzione: quella dei lavelli, dei lavatoi, delle docce e degli articoli per comunità e quella degli articoli bagno/bidet, dei vasi e dei monoblocchi. Negli anni Sessanta veniva realizzato un pezzo da una colata di uno stampo in gesso al giorno. Negli anni Novanta da uno stam- Tremila persone hanno visitato l’azienda po in resina sono 30 i pezzi realizzati. Oggi sono addirittura 75! Normalmente vengono “cotti” duemila pezzi al giorno, ad una temperatura massima di 1300° per un ciclo che dura dieci ore. La Ceramica Dolomite ha installato di recente un nuovo forno con una tecnologia unica in Europa, del valore di 2,5 milioni di euro. Sergio Cugnach SISTEMA TURISTICO LOCALE Turismo, la Regione faccia la sua parte C ambia volto il turismo di Marca. Fino a qualche anno fa i visitatori approdavano nel Trevigiano per lo più spinti dagli “affari” (circa l’80%), con qualche intermezzo cultural-enogastronomico. Un turismo “mordi e fuggi”, su cui non si poteva fare affidamento. Oggi invece cambiano le carte in tavola. Il numero dei “turisti d’affari” crolla al 30%, lasciando spazio finalmente al turista vero attratto dalle peculiarità trevigiane. È pronta la Marca per questo cambiamento che potrebbe divenire una risorsa primaria non delocalizzabile? Sembrerebbe proprio di sì. È quanto emerso in un convegno organizzato a Ponzano per presentare il Sistema turistico locale (Stl) della Provincia di Treviso, alla presenza di Camera di Commercio, Consorzio di promozione turistica Marca Treviso e Confcommercio. Nel 2002 le Province venete hanno ricevuto le deleghe sul Turismo da parte della Regione Veneto e Treviso, per prima, ha avviato la costituzione di un Sistema turistico locale per coordinare tutti i soggetti pubblici e privati interessati. Sebbene Treviso abbia risposto prontamente, a oggi la Regione Veneto deve ancora riconoscere gli sforzi trevigiani, penalizzando così fortemente lo sviluppo futuro del turismo di casa nostra. «La legge 33 – ha sottolineato l’assessore al Turismo Marzio Favero – diceva: la Regione eroga i finanziamenti, i Consorzi provvedono alla promozione e le Province offrono l’accoglienza. Ma il cerchio non è stato ancora chiuso. Per questo, oggi, insieme, diciamo alla Regione: riconoscici e finanzia le idee che provengono dalle province in base alla loro efficacia». «Manca da parte della Regione la certificazione di qualità – ha aggiunto Federico Tessari (Camera di Commercio) –, quindi non possiamo applicare disposizioni per garantire la qualità stessa». «A oggi ci troviamo con una capacità di offerta accoglienza sovradimensionata del 50% rispetto a chi arriva nella Marca – ha precisato Renato Salvadori (Confcommercio) –. Non possiamo continuare a fare promozione in modo disgiunto dall’accoglienza». Paola Fantin e L’AZiON Economia La preoccupazione della Cgil Treviso, cresce la mobilità N on è solo l’industria in difficoltà nelle nostre terre. «La crisi economica investe la provincia di Treviso e travolge le piccole imprese, che rappresentano l’80% del tessuto economico della Marca». È questa l’analisi di Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil Treviso, che traccia un’analisi della situazione attuale che coinvolge migliaia di lavoratori. Negli ultimi mesi sono aumentati i lavoratori in mobilità sia nella piccola impresa che nella media e grande impresa (vedi tabella). È interessante notare che su 1.798 persone in mobilità, 1.391 sono operai, in maggior parte donne; per la media-grande impresa, su 1.495 persone in mobilità, 1.244 sono operai, con una lieve prevalenza maschile. «Questo quadro è aggravato dalla legge finanziaria: l’intervento sul cuneo fiscale, che non dà nessun vantaggio ai lavorato- ri, potrà forse favorire la grande impresa ma sicuramente non porta benefici alla piccola – prosegue Barbiero –. Se la media industria può essere in condizioni di agganciarsi alla ripresa di settore, la piccola impresa, per sua natura, non ha la stessa opportunità. Per renderla competitiva e arginare la crisi occorrerebbe ad esempio aggregare le imprese, sostenere il marketing internazionale, avere a disposizione centri di ricerca sul cosa da poco. I problemi della delocalizzazione e dei cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo economico si fanno sentire anche qui. Mi risulta che già qualche dipendente ha preferito cercar lavoro altrove piuttosto che seguire l’azienda nel trasferimento». Giovanni Pisani, capogruppo di minoranza, ha suggerito al sindaco Antonio D’Amico di far leva sulle possibilità dell’amministrazione comunale per conoscere le reali intenzioni della proprietà. Una lettera in tal senso è stata inviata all’azienda. I vigili urbani hanno compiuto pure un sopralluogo; hanno parlato con il responsabile della produzione, sembra che l’attività possa ripartire con un altro tipo di lavorazione. Non sono trascorsi poi molti anni da quando l’Alf aveva cominciato ad ampliare la sede produttiva, non avendone però la possibilità a rigor di piano regolatore. Ci fu allora un braccio di ferro con il Comune, che non mollò. Ora, senza alcuna forzatura, l’attività cessa. Annalisa Fregonese SPOSTATI I LAVORATORI Lutrano trema la Alf se ne va L’ Alf Group sta concentrando altrove la produzione. Con ogni probabilità lo stabilimento di Lutrano verrà dimesso, se tutto va bene dovrebbe subentrare un’altra attività produttiva. Altrimenti si chiuderanno i portoni di uno stabilimento che ha fatto un po’ la storia dell’economia lutranese, è uno dei primissimi ad esservi stato avviato. Sono circa 35 i posti di lavoro che verranno portati altrove. Non soppressi, dunque, ma è logico che lo spostamento rappresenta comunque un sacrificio per i lavoratori. «Per una comunità come la nostra – ha detto il vice sindaco Livio Cavinato durante l’ultimo consiglio comunale – non è dichiarazione per quelle presentate nel 2004 e relative al 2003 (quindi la notifica dovrà avCITTADINO venire entro il 31 dicembre 2007); A cura dell’Avvocato NICOLA TODESCHINI - entro il 31 dicembre del quarto anno successivo per quelle presentate nel 2002 e nel 2003; ntro quanto tempo può essermi - entro il 31 dicembre del quinto anno notificata la cartella esattoriale successivo per quelle presentate nel 2000 per una dichiarazione dei redditi? e nel 2001. Entro il 31 dicembre prossimo dovrà Rimangono incerti i termini di decaavvenire la notifica della cartella di paga- denza per la notifica delle cartelle esattomento per le somme non pagate nella di- riali relative ai tributi locali come Ici, Tochiarazione dei redditi presentata nel 2000 sap e nettezza urbana. L’unica previsione e relativa ai redditi del 1999: una scaden- applicabile è quella contenuta nell’articoza perentoria, altrimenti decade il diritto lo 1, comma 5/ter, lettera c) della nuova del fisco a riscuotere le somme dovute. Lo legge ove è stabilito che la cartella deve esha stabilito l’articolo 1 della legge 156/2005 sere notificata entro il 31 dicembre del seche ha introdotto dei termini certi per la condo anno successivo a quello in cui l’acnotifica delle cartelle esattoriali relative al- certamento è divenuto definitivo, per le la dichiarazione dei redditi. In altre paro- somme dovute in base agli accertamenti le, la cartella, a pena di decadenza, dovrà dell’ufficio. essere nelle mani del contribuente: Avv. Nicola Todeschini - entro il 31 dicembre del terzo anno Unione nazionale consumatori successivo a quello di presentazione della Comitato prov. di Treviso Sportello del I TERMINI PER LA NOTIFICA DELLE CARTELLE ESATTORIALI E Domenica 23 ottobre 2005 prodotto, svilup- Lavoratori in mobilità in provincia di Treviso pare nuove i. . . . . . . . . . . . . lavoratori percentuale . variazione dee. Va sostenu. . . . . . . . . . . . in mobilità. . su totale ult. 2 mesi ta l’innovazione, Piccola impresa. . 1798 . . . . . . . +196 collegata a un udi cui operai . . . . . . 1391. . 77,36% tilizzo di profesdi cui operai donne . . . . . . . 58,40% sionalità con conoscenze più e- Medio/grande imp.1495. . . . . . . +155 levate. di cui operai . . . . . . 1241. . 83,21% Occorre di cui operai uomini. . . . . . . 52,71% quindi un’aziosettore metalmeccanico . . . . . 30,84% ne di prevenziosettore tessile calzaturiero. . . . 36,52% ne che nasca da una differente . . . . . . . . . . . . . . . lavoratori . . . . . . . . aziende gestione delle . . . . . . . . . . . . . . in mobilità . . . . . . . . coinvolte risorse e dall’in- Montebelluna. . . . . . . . . . . 520 . . . . . . . . . . 25 terazione fra Treviso . . . . . . . . . . . . . . 412 . . . . . . . . . . 28 pubblico e pri- Conegliano . . . . . . . 352 . . . . . . . . 26 vato per poten- Castelfranco V. . . . . . . . . . . 112 . . . . . . . . . . 15 ziare ricolloca- Oderzo . . . . . . . . . . 74 . . . . . . . . . 6 zione e forma- Vittorio Veneto. . . . . 25 . . . . . . . . . 6 fonte: Cgil Treviso zione dei lavoratori: finora sono state individuate strategie tutto, puntare sulla formache poi non vengono mes- zione integrata per la rise in atto, l’accordo tra sin- qualificazione dei lavoradacati e industriali non sta tori disoccupati e per figudecollando. Nonostante gli re professionali che, in proindustriali si siano premu- spettiva, siano in grado di rati di dare la colpa al sin- far crescere un manifattudacato. Occorre, soprat- riero di qualità». IN BREVE Il controllo delle caldaie rimane annuale In merito al decreto legislativo 192/2005, che recepisce una direttiva europea in tema di risparmio energetico, sulla stampa sono state diffuse notizie errate a proposito della manutenzione delle caldaie. Non è vero infatti che tale decreto cambi da uno a quattro anni la scadenza della manutenzione obbligatoria delle caldaie. La nuova legge infatti non cambia in nessun modo le disposizioni sulle manutenzioni per gli impianti esistenti; riguarda invece solo gli edifici di nuova costruzione, e quelli ristrutturati, con applicazioni diverse secondo la rilevanza della ristrutturazione. Dal 30 ottobre il sale iodato La legge 55/2005 stabilisce che a decorrere dal 30 ottobre nei locali di somministrazione cibi e bevande (ossia bar, ristoranti, mense…) sia messo a disposizione dei commensali, oltre al sale comune, anche quello iodato. Dalla stessa data anche i punti vendita dovranno mettere a disposizione dei clienti entrambi i tipi, e in particolare quello comune deve essere fornito su specifica richiesta. La misura è stata stabilita per combattere il “gozzo endemico”, disfunzione tiroidea che affligge cinque milioni di italiani. In settembre benzina e gasolio alle stelle L’Istat ha reso noto che a settembre il prezzo della benzina verde è salito del 3,1% rispetto ad agosto e del 12,9% rispetto a settembre 2004. Il prezzo del gasolio è salito del 3,2% su agosto 2005 e addirittura del 21,8% su settembre 2004. 9 PREZZI Cereali (alla tonn. + Iva) Frumento tenero naz.le Fino da 124,00 a 126,00 Buono mercantile da 120,00 a 122,00 Granoturco in granella nazionale (umidità 14%) Ibrido giallo Veneto da 118,00 a 119,00 Ibrido giallo Friuli 115,00 a 116,00 Estero giallo tenero Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14% um.) da 122,00 a 124,00 Semi oleosi Seme di soia nazionale (um. 14% imp. 2%) da 213,00 a 218,00 Prodotti d. macinazione Prodotti del grano tenero a) farine con caratteristiche di legge: tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7) da 300,00 a 310,00 tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9) da 295,00 a 305,00 b) farine da pasticceria da 464,00 a 474,00 Prodotti del granoturco (franco partenza - imballato) farina bianca granita da 365,00 a 370,00 farina gialla nostrana (nazionale) da 255,00 a 260,00 spezzato di granoturco degerminato tenero da 175,00 a 180,00 Vini (alla produzione, lire per ettogrado) Comune da tavola gr. 10-11 da 2,30 a 2,50 Merlot del Veneto gr. 10-12 da 2,40 a 2,70 Cabernet del Veneto gr. 11-13 da 2,50 a 4,00 Raboso rosso del Veneto gr. 9-11 nq Verduzzo del Veneto gr. 10/12 da 3,20 a 3,70 Pinot bianco del Veneto gr. 9,5-12,5 da 4,10 a 4,60 Pinot grigio del Veneto gr. 9,5/12,5 da 5,80 a 6,50 Chardonnay del Veneto gr. 9,5/10,5 da 3,70 a 4,20 Prosecco del Veneto gr. 10/11 da 4,70 a 5,00 Prodotti avicoli - conigli pollame Uova fresche di gallina (100 pezzi) cat. L grammi 63/73 a 8,30 cat. M grammi 53/63 a 8,10 Pulcini da carne maschi (cadauno) nq Pulcini femmine per uova (cadauno) nq (prezzi al chilogrammo) Polli allevamento intensivo a terra a pigmentazione gialla - leggeri da 0,57 a 0,59 - pesanti da 0,46 a 0,50 Galline allevamento intensivo a terra - medie da 0,42 a 0,44 - pesanti da 0,46 a 0,50 Galline allevam. intensivo in batteria - medie da 0,40 a 0,42 Anatre mute femmine da 1,70 a 1,74 Faraone all. tradizionale intensivo da 1,42 a 1,46 Tacchini pesanti - femmine da 0,84 a 0,86 - maschi da 1,01 a 1,03 Galletti - polli a collo nudo da 1,35 a 1,39 - galletti livornesi da 1,95 a 1,99 Conigli - oltre kg. 2,5 da 1,96 a 2,02 Bestiame suino (prezzi al Kg.) Grassi da kg. 90-115 fino a 1, 28 Grassi da kg. 145-160 fino a 1,20 Oltre 180 kg. fino a 1,13 Magroni da kg. 40 fino a 1,51 Magroni da kg. 50 fino a 1,47 Magroni da kg. 65 fino a 1,35 Lattonzoli da kg. 25 fino a 1, 87 Lattonzoli da kg. 30 fino a 1,72 Prezzi aggiornati a mercoledì 19 ottobre 2005 e L’AZiON GIORNATA M SABATO SCORSO A ROMA RIFLESSIONE DEL VESCOVO BUCCIOL I bimbi domandano il Papa risponde I missionari, segni di contraddizione F Benedetto XVI durante l’incontro con i bambini in piazza San Pietro «Q uel giorno della mia prima Comunione sono stato pieno di grande gioia, perché Gesù è venuto da me e ho capito che cominciava una nuova tappa della mia vita». Così papa Benedetto XVI ha risposto alla domanda di Andrea, che gli chiedeva il suo ricordo della prima Comunione. Andrea è uno delle decine di migliaia di bambini che sabato scorso hanno incontrato papa Benedetto in piazza San Pietro. Era stato lo stesso Papa, qualche mese prima, a promuovere questo incontro con tutti i bambini che quest’anno avevano rivevuto la prima Comunione. L’anziano Papa e i vivaci bambini hanno dialogato, secondo lo stile di papa Luciani. Domande semplici, ma anche impegnative. Come spiegare a dei bambini che Gesù è presente nell’Eucaristia, ma non si vede? Il Papa ha usato alcuni esempi, semplici ma convincenti, ricavati dalla vita di tutti i giorni: «Non vediamo nemmeno la corrente elettrica e tuttavia vediamo che esiste, vediamo questo microfono che funziona, vediamo la luce. Quindi le cose più profonde, quelle che portano realmente la vita al mondo, noi non le vediamo ma possiamo sentirne gli effetti. Così è anche per il Signore risorto: non lo ve- diamo con i nostri occhi, ma vediamo che dove c’è Gesù, gli uomini cambiano e diventano migliori». E come rispondere nel confronto tra l’importanza della Messa e i genitori che dormono o entrambi vanno al lavoro? Con estrema delicatezza, cercando di salvare i genitori, il Santo Padre ha risposto che con rispetto e con amore si può ricordare ai genitori quanto sia importante per tutti quell’incontro con Gesù alla domenica: «Non si tratta di rimproverare ma di ricordare che l’incontro con Gesù è importante, ci arricchisce. È bene trovare un po’ di tempo per lui». Ed ecco la domanda forse più difficile, almeno nel senso di spiegarla a dei bambini: «Gesù ha detto alla gente che lo seguiva “Io sono il Pane di vita”. Ci vuol spiegare cosa voleva dire?». Benedetto non appare imbarazzato più di tanto e riesce a essere semplice. Spiega anzitutto che il pane è il fondamento di ogni nutrimento. E come abbiamo bisogno di nutrirci corporalmente per vivere, così anche lo spirito, l’anima, la volontà ha bisogno di nutrirsi per vivere. Se Gesù dice “Io sono il Pane di vita”, ciò significa che Gesù stesso è il nutrimento della nostra anima. Abbiamo proprio bisogno di questo Pane, di questa amicizia con Dio. orse non hai mai fatto esperienza della fame, di quella vera. Anch’io non lo so. E per questo può esserci difficile comprendere i miliardi di affamati della terra. Quando ero ragazzo speravamo che la fame sarebbe finalmente scomparsa e che l’umanità, forte delle sue conquiste tecnologiche, avrebbe vinto questo grande male. Ma così non è stato e questa meta ci appare sempre più lontana. Miliardi sono pure gli esseri umani che non sanno niente di Gesù Cristo, che non hanno ricevuto la notizia che il Figlio di Dio è venuto su questa terra come Salvatore, per dare un senso alla vita e una speranza alle vicende umane. Oggi la Chiesa celebra la Giornata missionaria mondiale. Nel suo messaggio (ancora di febbraio) papa Giovanni Paolo II ci invita ad essere “pane spezzato per la vita del mondo”. Ricorda che questo è il senso dell’Eucaristia, poiché dall’Eucaristia nasce la missione. Scrive il Papa: “L’Eucaristia mentre fa comprendere pienamente il senso della missione, spinge ogni singolo credente e specialmente i missionari ad essere pane spezzato per la vita del mondo; l’Eucaristia spinge ad una generosa azione evangelizza- trice e ad un impegno fattivo nell’edificazione di una società più equa e fraterna”. E aggiunge un auspicio: “L’anno dell’Eucaristia stimoli tutte le comunità cristiane ad andare incontro con fraterna operosità a qualcuna delle tante povertà del nostro mondo”. Sottolineava anni fa il grande apostolo del Van- gelo Arturo Paoli: “Il mondo pare diviso in due categorie: quelli che hanno fame di ideali e quelli che hanno fame di calorie. Ora io penso che queste due grandi fami del mondo sono provocate dalla stessa causa: l’idolatria del denaro, il desiderio di possedere di più, il capitalismo”. Qui sta la Anche il Ciad è un nostro paese i è arrivato da qualche giorno il giornale diocesano del 18 settembre e davanti alla rubrica “Dai nostri paesi” mi son detto: “Perché non dare qualche notizia anche dal nostro paese?”. Non abbiamo sagre o feste dell’uva da proporre, né capitelli da inaugurare, ma anche noi stiamo viati qui come pastori di una porzione del popolo di Dio a noi affidato che si chiama parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa. Ho iniziato questo servizio il 21 maggio 2004, quando la parrocchia è stata costituita e a me affidata. La parrocchia è composta da quattro comunità (una quinta l’abbiamo formata da poco) corrispondenti a cinque grossi quartieri della città; in ognuna di esse attuano tre o quattro comunità ecclesiali di base. Io non so come sia meglio iniziare una parroc- chia, ma in questa realtà ho pensato che la cosa più importante fosse rafforzare la vita delle singole comunità e aiutarle a mettersi insieme. Per questo abbiamo iniziato a intensificare la nostra presenza nelle comunità: in ognuna di esse, una volta la settimana, a turno, si celebra la Messa (alle 5.30 del mattino!); partecipiamo alle riunioni della comunità; abbiamo dato dei suggerimenti e dei sussidi perché il lavoro del responsabile sia più efficace; stiamo attrezzando le singole comunità per un servizio specifico per tutta la par- Diventando pane spezzato troviamo il senso della nostra vita LETTERA DI DON MACCARI C nostra sfida e l’esigenza di una decisione: che cosa vogliamo fare della nostra vita? Una scelta si impone, essere neutrali è impossibile. È necessario decidere con chiarezza, sinceri con se stessi. Credo profondamente che il senso della vita lo troviamo nel dono di noi stessi: diventare “pane spezzato”, provocati dalle tante sofferenze dei fratelli, assumendole come proprie, nella condivisione, umile e semplice, solo per amore. “Fa male voler bene agli altri”, scriveva anni fa una bambina brasiliana; cioè “fa male” accogliere il tanto dolore prodotto dall’ingiustizia, dalla violenza, dalla guerra, dalla grande seminagione di morte che infesta l’umanità. Il “pane”, simbolo di tutto ciò che la madre terra ci dona e del lavoro umano, può essere – spesso è! – causa di divisione e di morte. Ma può essere – vorremmo fosse – motivo di gioia e di vita. Quando accumu- lato diventa un pane maledetto, se condiviso eccolo trasformato in benedizione e gioia, per noi e per tutti, diventa Eucaristia. Essere “missionari” vuol dire diventare segni di contraddizione, pur tra fragilità e incoerenze; nel nostro piccolo mondo, ma ugualmente aperti e sensibili agli appelli che provengono da tante parti. Non spegnere, perciò, dentro di te quel desiderio di umanità vera, di ascolto sincero, di condivisione discreta e totale. Essere “pane spezzato” a partire da quel pane che Cristo ha spezzato per noi con la sua vita. E continua a spezzare con noi ad ogni Eucaristia, insegnandoci a fare lo stesso, in un impegno che trasforma l’esistenza, perché le dà senso e sapore. Sono partito inviato da una Chiesa missionaria; continuo con gioia un’avventura d’amore in comunione con questa Chiesa che mi ha generato alla fede; riparto a servizio di una Chiesa sorella nella fede. La Giornata missionaria mondiale ci stimoli a vivere in costante ricerca di fedeltà all’unico Vangelo e al Signore morto e risorto. Aperti “alla voce dello Spirito e alle necessità dell’umanità”. + Armando Bucciol vescovo di Livramento iniziando un nuovo anno pastorale. Anche noi stiamo vivendo una enorme sfida al paganesimo, di ritorno in Italia, da sempre imperante qui a Sarh in Ciad, il paese che è vicino a guadagnarsi il primato mondiale per la povertà e il mancato sviluppo. Anche noi ci sentiamo preti di Vittorio Veneto in- e L’AZiON Chiesa MISSIONARIA MONDIALE CONVERSAZIONE CON I SEMINARISTI Se il vescovo ti chiedesse di partire per il Brasile? S e un domani il Vescovo vi chiedesse la disponibilità ad un servizio missionario in Brasile cosa rispondereste? La domanda arriva a bruciapelo nel bel mezzo di una conversazione con i seminaristi più grandi. Qualche attimo di silenzio, poi qualcuno si fa coraggio e risponde: «Siamo ordinati per la Chiesa universale perciò rientra tra i servizi che ci possono essere richiesti»; «Mi fa un po’ paura la diversità della lingua e della cultura»; «Non so cosa risponderò al Vescovo ma sicuramente, grazie al recente viaggio, potrò dare una risposta serena». A due mesi dal rientro dal viaggio di venti giorni nelle missioni diocesane in Brasile, le emozioni superficiali si sono stemperate e hanno lasciato posto ad una riflessione più profonda. Certo, le immagini, le parole, i profumi, i colori di quel viaggio sono stati tanti e travolgenti ed è difficile elaborare una valutazione dai contorni definiti. Per questo il rettore, don Bruno Daniel, ha chiesto al vescovo Armando Bucciol di unirsi alla conversazione. Le prime riflessioni sono, naturalmente, sull’organizzazione ecclesiale brasiliana. I preti sono pochissimi, le parrocchie molto estese, i laici hanno compiti di grande responsabilità. «Mi ha impressionato il fatto che i preti appena ordinati vengano subito inviati in parrocchie Don Carlo Maccari rocchia. Quest’anno stiamo proponendo alle comunità dei sussidi e delle attività per crescere come comunità che prega e insegna a pregare. Una seconda attenzio- rità». Venti giorni sono troppo pochi per capire un Paese straniero. Ma alcune evidenti contraddizioni sono balzate agli occhi dei giovani seminaristi: «C’è un’enorme disparità tra ricchi e poveri»; «I poveri sembrano accecati dalle sirene del benessere: non c’è ragazzo che non abbia magliette firmate e non c’è casa senza parabolica»; «Don Massimo Bazzichetto ci ha comunicato la sua visione realistica della società brasiliana». Don Armando raccoglie gli stimoli e spiega: «In questi giorni il vescovo di Barra (Stato di Bahia), Luis Cappio, sta facendo uno sciopero della fame contro la deviazione del rio San Francisco, progetto che favorisce solo i grandi proprietari. Questo per dire quanto la Chiesa brasiliana sia cosciente delle ingiustizie sociali e quanto si batta per ridurle. Nelle brecce della storia ci sono persone che stanno lottando, credendo e costruendo. Durante il mio soggiorno in Italia ho assistito a una lezione tenuta all’Università di Padova da una ragazza del Sertao. Per me è un piccolo-grande segno di speranza». Federico Citron complesse»; «Penso che il risti vittoriesi ha lasciato prete corra il rischio della un segno la vivace partesolitudine»; «Si coglie una cipazione alle messe: «I forte unità intorno al Ve- brasiliani partecipano anscovo: è sorprendente la che con il corpo alla liturfraternità, lo spirito di col- gia»; «Hanno un senso laborazione, la sponta- della festa che noi abbianeità che legano il presbi- mo perso, o forse c’è ma è terio di Caetité». Anche i “imprigionato”»; «Forse seminaristi sono forte- hanno una fede meno ramente impegnati nella pa- zionale della nostra, sono storale: vanno a due a due più semplici e immediati». nelle parrocchie dove «Purtroppo lo scarso nusvolgono molte attività. mero di sacerdoti, 18 nel«In Brasile la maniera di la mia diocesi, consente la vivere il servizio presbite- celebrazione dell’eucarirale è diversa da quella i- stia domenicale in poche taliana – riflette don Ar- comunità – spiega don Armando –. Molte cose che mando –. Dove non c’è il qui fanno i preti, in Brasi- prete, c’è comunque il sele le fanno i laici. Penso al- gno dell’assemblea che la la catechesi o alla gestio- domenica si riunisce in none degli aspetti burocrati- me del Risorto e si pone in ci. Ai miei preti sto dicen- ascolto della parola di Dio. do di correre meno per ce- Se c’è un ministro dellebrare messe – anche l’Eucaristia c’è anche la quattro-cinque ogni do- possibilità di comunicarsi. menica – e di curare di più Tre sono le cose essenziali la formazione dei laici. E ai che non devono mancare seminaristi chiedo, con- in alcuna comunità: l’aclusa la teologia, di venire scolto della Parola, il cula vivere qualche mese con to e l’esercizio della came». La solitudine è sicuramente un rischio. Per questo il vescovo Armando ha macinato 97 mila chilometri nel suo primo anno di ministero episcopale. È arrivato nei posti più dispersi pur di incontrare tutti i suoi sacerdoti e le comunità I seminaristi durante la visita alle missioni diocesane in Brasile (26 luglio-9 agosto) insieme al nuovo loro affidate. rettore don Bruno Daniel e all’uscente don Graziano De Nardo Nei seminane che abbiamo cercato di iniziare a vivere nell’anno trascorso è stata la celebrazione della Messa domenicale: i primi risultati sono incoraggianti. Quest’anno la nostra Chiesa locale inizia un biennio di attenzione e proposte particolari per i giovani. È la Conferenza delle Chiesa dell’Africa Centrale che ha proposto questa attenzione pastorale particolare. Nella nostra parrocchia abbiamo individuato tre grossi problemi nel mondo giovanile: li stiamo studiando per proporre qualcosa di concreto: abbiamo scoperto un numero rilevante (oltre 50!?!) di giovani, fra i 9 e i 15 anni che non hanno mai potuto metter piede a scuola; molti giovani non riescono più a formarsi una famiglia cristiana: le cause sono molteplici, non ultima la motivazione economica; l’Aids è un flagello che sta distruggendo il popolo ciadiano: i giovani e i ragazzi ne sono le prime vittime. Ogni giorno ci scontriamo con questa realtà e sempre di più ne sono coinvolti bambini di età incredibilmente bassa. In questo biennio certamente continueremo molte attività formative per i giovani che qui sono molto numerosi e molto attivi, ma desideriamo veramente e concretamente far qualcosa per quelle tre priorità che abbiamo individuato perché ci qualificano come cristiani: nessun altro se ne interessa veramente. Buon inizio di anno pastorale a tutti, in particolare a quanti hanno condiviso con noi le nostre preoccupazioni e ci sostengono con la loro preghiera, la loro amicizia e l’offerta dei loro sacrifici. Don Carlo Maccari Sarh 13 ottobre 2005 Domenica 23 ottobre 2005 11 Madre Mastena verso la beatificazione MIRACOLO RICONOSCIUTO Azzurra, la neonata ritornata in vita Il 13 novembre si terrà in San Pietro la beatificazione di madre Maria Pia Mastena. In preparazione all’evento pubblichiamo un articolo sul miracolo ufficialmente attribuito all’intercessione di madre Mastena. P er riconoscere la conclamata voce di santità di madre Mastena, la Chiesa aveva bisogno di prove. Nel 1970, a Roma, nella clinica delle Suore del Santo Volto è nata una bimba. Si chiama Azzurra. Il cognome: De Lollis. Ma non respira, non piange. I medici, dopo varie insistenze tecniche, sono purtroppo costretti a dichiarare che quella bimba è morta. Suor Costantina, addetta al reparto, non si dà per vinta. Prega fiduciosa invocando l’intercessione di madre Maria Pia Mastena, la santa Fondatrice dell’Ordine religioso cui appartiene e intanto tenta in tutti i modi di rianimarla. Poco dopo la piccina, con un leggero sussulto, emette un respiro e la boccuccia si apre al pianto: è viva! I parenti esultano. I medici sono increduli: non ammettono la repentina ripresa dopo un così lungo tempo trascorso in anossia. Per loro l’evento è scientificamente inspiegabile. Ma il fatto prodigioso rimane e diventa il sigillo della santità di madre Mastena, la religiosa che verrà presto proclamata beata da Benedetto XVI. Oggi, quella bimba è una giovane normale con tutte le funzioni psicomotorie integre. L’ho incontrata in una mattinata di sole a San Fior, alla casa madre delle suore del Santo Volto, lo scorso marzo, davanti alla cappella che ospita le reliquie di madre Mastena, da poco raccolte in un cofanetto zincato, in attesa di introdurle nell’apposita urna di cristallo che sarà posta sotto l’altare della chiesetta della Congregazione. È una giovane bruna. Il viso pulito, i lineamenti dolci, l’atteggiamento semplice quasi da adolescente, non dimostrano i suoi trentacinque anni. Era insieme a suor Costantina Ravazolo, la religiosa che l’ha avuta tra le braccia al momento emozionante della sua “ri-nascita”. Dopo qualche esitazione accetta di essere intervistata e, con suor Costantina, risponde con tanta umiltà. Racconta: «Il 5 maggio 1970, quando venni al mondo, i medici diagnosticarono che ero senza vita e allora suor Costantina…». «Pur vedendo che la bambina era morta – ricorda la religiosa –, dopo varie insistenze del medico, continuavo ad invocare la Madre fondatrice, e son rimasta con quella fede forte che sarebbe vissuta… E la fede è venuta in soccorso a ciò che la medicina non ha mai saputo spiegare. Quando il medico l’ha messa in parte io mi sono presa la bambina…, l’ho portata al nido, sempre invocando la Madre fondatrice: ho visto il primo respiro, poi si è messa a piangere. E non ha avuto più nessuna conseguenza». Innocente Soligon In un’agile pubblicazione la biografia della beata I n occasione della beatificazione della loro fondatrice, le suore del Santo Volto hanno dedicato un intero numero del loro periodico alla biografia di madre Mastena. Il testo, scritto in modo molto scorrevole, è accompagnato da illustrazioni. 12 e L’AZiON Chiesa Domenica 23 ottobre 2005 ESPERIENZA PASTORALE A PONTE DELLA PRIULA A Ponte il Santissimo esposto nelle case D urante un incontro comunitario di studio del documento “Mane nobiscum Domine”, ci siamo trovate concordi ed entusiaste nel proporre alla nostra parrocchia di Ponte della Priula un’iniziativa per aiutarla a vivere con particolare intensità la festa del Corpus Domini e farci noi animatrici di questa singolare esperienza: l’adorazione eucaristica nelle famiglie. A pranzo ne abbiamo parlato con don Francesco: con un entusiasmo più grande del nostro ci ha consigliato di sottoporre la proposta al consiglio pastorale che, certamente non per caso, doveva riunirsi la sera stessa. Ricevuto il nulla osta, abbiamo informato la comunità parrocchiale con un articolo sul foglio di collegamento, abbiamo chiesto la disponibilità delle famiglie e con loro abbiamo poi programmato l’insolito evento. Una settimana prima la famiglia di turno si è impegnata a esporre, presso i locali pubblici del paese, una locandina con l’immagine di un quartiere e di un ostensorio e con gli orari dei momenti di preghiera organizzata. Gli inviti sono stati molto curati. Floriano e Graziella hanno coinvolto i gruppi-famiglia della parrocchia. Loretta ha invitato le amiche che per tre mesi le hanno fatto assistenza giorno e notte in o- TESTIMONIANZA / 1 è stato portato all’altare e lo spezza invitando le persone a prenderne un pezzetto come segno di comunione e di impegno nel donare la propria vita, come Gesù. Suor Laura lo mangia e quasi tutti la imitano. Segue un silenzio colmo di adorazione di fronte alla grandezza di Dio che si è fatto pane per noi; siamo riconoscenti perché ha voluto farci suoi figli e donarci l’amore capace di rispondere al suo amore. Seguono brevi momenti di preghiera e qualche riflessione spontanea. Alle 23 don Francesco impartisce la benedizione con l’ostensorio. Le persone ci salutano sorridenti facendo commenti positivi alla serata trascorsa. Anche noi, quando la nostra “chiesa domestica” è vuota, ci diciamo che è stato bello vivere quest’esperienza, grazie ai tanti amici che hanno colto questa occasione, segno straordinario e prezioso, per rinfrancarci nella fede e sentirci, nel nostro vivere quotidiano, figli amati da Dio. Graziella e Floriano Aderire è stato un atto di coraggio Q uando rientro dal lavoro, trovo Floriano che mi apre il cancello; niente da preoccuparsi, è solo impaziente di mostrarmi “l’opera compiuta”. Con l’aiuto dei nostri vicini e amici ha trasformato il portico di casa in una chiesa: panche ben allineate, tovaglia preziosa, due composizioni floreali di rose e calle raccolte nei giardini, il tavolino per le offerte con sopra, insieme al calice e alle ampolline dell’acqua e del vino, il pane fatto in casa da Anna. Mentre mi preparo anch’io, ripenso a quella sera “famosa” in consiglio pastorale, quando è stata lanciata la proposta dell’Adorazione eucaristica nelle famiglie, e di come poi ne ho parlato con Floriano. Una proposta pensata con orari pomeridiani... ma noi, e tanti come noi che lavora- no? Le famiglie si trovano insieme la sera! Aderire è stato un atto di coraggio, cioè dichiarare che siamo cristiani, e di umiltà nel riconoscerci peccatori bisognosi di quell’aiuto che viene solo da Cristo. Presa la decisione, avevamo coinvolto mio suocero, i vicini, i gruppi-famiglia della parrocchia. Alle 20.15 arrivano le persone con don Francesco. Mi viene consegnato il foglio dell’introduzione della Messa prefestiva: festa della Santissima Trinità. Penso che niente viene per caso: la Trinità è modello di ogni comunità umana, da quella più semplice, che è la famiglia, fino alla Chiesa universale. Dopo la messa viene esposto il Santissimo, e don Francesco ripete il gesto che è stato fatto durante la novena di Pentecoste: prende il pane che CARITAS DIOCESANA Iniziata la raccolta di fondi pro Pakistan C ’è ancora bisogno di aiuto! È l’appello che giunge dalla Caritas diocesana. Due sono le emergenze che ci chiedono aiuto in questi giorni: hanno i volti dei sopravvissuti al terremoto che ha colpito Pakistan e India e di chi cerca di ritornare a vivere in Guatemala e nei vicini paesi dell’America centrale colpiti dall’alluvione. Per le donazioni ci si può rivolgere in sede Caritas (piazza San Francesco 6, Vittorio Veneto), da lunedì a sabato dalle 9 alle 12, oppure utilizzare il conto corrente postale 10255313 o il conto corrente bancario 4167988 (abi 02008, cab 62195) presso Unicredit, piazza spedale. Raffaella, che ha una sorella in carrozzella e lavora alla “Nostra famiglia”, ha invitato le famiglie con figli disabili, che loro chiamano “speciali”: in un momento di preghiera e di canto pensato per loro, essi hanno portato un fiore davanti all’ostensorio. La mattina del giovedì la famiglia di turno ha messo sulle finestre, sulle ringhiere e sugli alberi del giardino numerosi drappi con scritte eucaristiche per dire a tutti che quel giorno la loro casa sarebbe stata aperta a Gesù e per invitare tutti coloro che desiderassero condividere un intenso momento di vita spirituale. Noi suore ci siamo impegnate a curare bene i momenti comuni di adorazione (molto commovente quella per i bambini), il vespro e la messa. Abbiamo procurato libretti con alcune tracce per l’adorazione e distribuito immaginette con una preghiera scritta da noi per la visita eucaristica, nel desiderio che cresca nei nostri parrocchiani un’attenzione costante e amorosa a Gesù presente nell’Eucaristia. Perché la parrocchia fosse tutta coinvolta nel vivere bene questa preziosa occasione, abbiamo preparato una scheda per la catechesi settimanale degli adulti, distribuita poi a tutte le Messe della domenica precedente l’inizio dell’esperienza. Le suore di Ponte della Priula straordinario. C’è un va-evieni di persone che rendono omaggio al Santissimo. Al momento dei Vespri siamo in tanti... Il mio cuore è colmo di gioia e non riesco a credere che tutto questo avvenga in casa mia! È l’ora della MesGiungono le prime per- sa e c’è un po’ di confusone. Suor Rosilda con in sione: dobbiamo celemano un panno damasca- brarla in casa a causa del to, si inginocchia e con de- maltempo. I ragazzi li licatezza espone il Santis- mando a sedere sulle scasimo. Non siamo in tanti. le. Siamo tutti molto viciUn nodo mi blocca la go- ni e questo è bello; semla. Piango, sono felice. bra di sentire una sola forQualcosa d’immenso è ar- te voce. La mia casa si irivato a casa mia. nebria di canti e di tanta Incominciamo a prega- fraternità. Al momento re, a cantare e a riflettere delle preghiere mio figlio sui problemi che ci cir- ne rivolge una al Signore condano. Arrivano i bam- per i malati di tumore; senbini e con la loro inno- to le persone che si comcenza pregano; anche loro muovono e che pregano. percepiscono qualcosa di Mi rende felice che molte di loro si accostino all’Eucaristia. È stata una magnifica giornata per me e per la mia famiglia e, ciò che è più bello, tutto questo è avvenuto in casa mia. Grazie. Una casa preparata per l’esposizione del Santissimo Loretta TESTIMONIANZA / 2 Una giornata eccezionale! M i sveglio presto, sono agitata. Fuori splende il sole dopo giorni di pioggia e casa mia, con l’aiuto del marito e della mamma, è pulitissima per accogliere il Santissimo. Insieme ai vicini mettiamo i drappi ai balconi e i fiori e le sedie in giardino. Il tempo è bello: la messa si farà all’aperto! Verso mezzogiorno arriva don Francesco, soddisfatto perché tutto è in ordine. Ore 14: arriva Toni, il sacrestano, con due importanti candelabri e il tronetto dove porre l’ostensorio. Tutto è pronto. Ma... in cielo si stanno formando delle nuvole che promettono pioggia: in cuor mio sono dispiaciuta! stamentaria, 40.741,78; Donne ucraine 159,40; NN Vittorio Veneto 120; Sacerdoti Casa S. Raffaele 3.000. Adozioni nel Benin: Chiara Tomè, Vittorio Veneto 150; Graziano Freschet, San Fior di Sotto 150. Adozioni in Burkina Faso: Mons. Lorenzo De Conto 300; Angela Pizzol, Saccon di San Vendemiano 300. Adozioni in Costa d’Avorio: Tania Pasqualotto 75; Giovanni Biz, Orsago 300. OFFERTE CARITAS LUGLIO,AGOSTO E SETTEMBRE O fferte ricevute dalla Caritas diocesana nei mesi di luglio, agosto, settembre e inizio ottobre 2005. Per i terremotati in Pakistan Un sacerdote, 1000; NN 50; parrocchia di Cozzuolo 155; NN 300; Parrocchia di Carpesica 920; Valeria Ziliotto, Vittorio Veneto 150; NN San Giacomo 200. Per la Caritas diocesana: Fondo di solidarietà, parrocchia di Meschio 200; NN Vittorio Veneto 70; NN Vittorio Veneto 120; NN Vittorio Veneto 75; Cappelletto Pietro, S. Donà di Piave 50. Progetti di solidarietà della Caritas diocesana:Caritas parrocchiale di San Martino di Colle Umberto 1.065; Un sacerdote, per volontà te- Adozioni a vicinanza (figli di carcerati): Tarcisio Andreetta, Gaiarine Aida, Anzano 75; NN 500; Un sacerdote 110. Per maremotati Oceano Indiano: Parrocchia di Cordignano 400; La Tegola Canadese, Vittorio Veneto 7.500; Parrocchia di Meschio, Fondo di solidarietà 600. Per la casa Provvidenza: Roberto Gava, Montaner 50; NN Refrontolo 100; NN Vittorio Veneto 50; NN Vittorio Veneto 76; NN Vittorio Veneto 170. Per Balcani e Gruppo Balcani: Nerina Lazzarin, per volontà testamentaria, 2.100; Don Benito Introvigne 150. Pro Niger: NN 500. 300. Per la Casa accoglienza bambini stregoni nel Benin: Parrocchia di Ca- Contro la fame nel mondo: Teresa Mapelli 180; Dott. Adriano Lorenzon, Revine 50; NN San Fior di Sotto 50; Paola Mario, Conegliano 20; Pizzol stello Roganzuolo 365; Caritas parrocchia S. Fior di Sotto 486. Per i lebbrosi di don Gerlin: NN Vittorio Veneto 500. Chiesa CONFRONTO VIVACE SU MOLTI TEMI Le chiese giovani animano il sinodo Q iunti alla fine dell’Anno eucaristico, i sacerdoti della forania della Colonna e il Gruppo liturgico foraniale hanno pensato a una celebrazione solenne. Giovedì 27 ottobre si terrà nella chiesa del Beato Claudio, un devoto e amante dell’Eucaristia, una solenne concelebrazione di tutti i sacerdoti della forania presieduta da don Fabio Dal Cin, animatore in Seminario, e con la presenza dei chierici alle 20. Terminata la del cardinale Scola, con il problema dell’ammissione alla comunione nelle situazioni matrimoniali irregolari. Un tema sofferto. Qualche padre ha avanzato l’idea di regolare, a certe condizioni, le situazioni irregolari, come avviene nelle chiese ortodosse che riammettono, dopo un periodo di penitenza, alla comunione. Ma la maggioranza non vede la possibilità di cambiare su questo punto. Così come non si è dato seguito alla richiesta di alcuni vescovi di rivedere la questione del celibato dei preti. Tuttavia si è discusso anche su questi temi. Il tema strettamente teologico della presenza reale di Cristo nell’eucaristia – che è stata ribadita Giovedì 27 celebrazione eucaristica solenne razione della festa dei Santi. L’invito è rivolto a tutti i cristiani e ai devoti del beato Claudio, in quanto questa celebrazione sostituisce quella dell’ulti- 13 pace: «L’eucaristia – ha affermato un vescovo della Colombia – è la possibilità permanente di conciliarsi con Dio e con i fratelli e l’invito di riconciliarsi tra noi prima di rendere culto al Signore». E per i paesi del mondo sviluppato e secolarizzato ha ancora qualcosa da dire l’eucaristia? «Per l’uomo contemporaneo la percezione dell’invisibile è difficile – ha dichiarato il cardinale Danneel presidente della Conferenza del Belgio – eppure vi è un sicuro interesse per tutto ciò che si trova al di là dell’orizzonte, al di là del sensibile, del razionale, dell’efficacia e della produttività». I cristiani, grazie all’eucaristia, devono, secondo un altro vescovo, «sviluppare valori evangelici come la gratitudine, la gratuità, la ricerca di senso, il gusto della bellezza, del silenzio e della interiorità». Il sinodo lascerà certamente un segno. Per questo attendiamo con interesse il Messaggio dei vescovi che comunicheranno le cose essenziali e poi il documento del Papa che raccoglierà tutta la ricchezza che è affiorata in queste settimane. Don Giampiero Moret Dal 1222 al centro d’Europa. S. LUCIA messa ci sarà l’esposizione solenne del Santissimo per l’adorazione che si prolungherà fino a mezzanotte. Durante l’adorazione i sacerdoti saranno a disposizione per le confessioni, anche in prepa- della Nigeria ha affermato: «Non abbiamo molto da offrire in termini di maestose architetture di cattedrali, ma quanto abbiamo siamo felici di donarlo: i nostri canti e le nostre poesie, i rulli dei nostri tamburi e i ritmi delle nostre danze». L’eucaristia ha qualcosa da dire sui grandi problemi che gravano sul mondo attuale: la pace, la giustizia, il rispetto del creato. Sono stati numerosi gli interventi al riguardo. Il cardinale Martino, presidente del Consiglio Giustizia e Pace, ha dichiarato: «Mettere in risalto il rapporto tra eucaristia e carità sociale e politica non significa proporre indebite politicizzazioni delle nostre eucaristie, ma piuttosto favorire la piena verità del mistero eucaristico in tutta la sua inesauribile ricchezza capace di ispirare e promuovere anche la dimensione sociale e politica della carità». Sono state commoventi alcune testimonianze di vescovi provenienti da territori dove ci sono state e continuano ad esserci violenze e conflitti. Hanno mostrato come l’eucaristia possa essere uno straordinario strumento di riconciliazione e di E. L. Cornaro G vano la possibilità di fare una libera discussione sui temi trattati durante la giornata, con inter venti improvvisati, come si usa fare negli incontri. In questa terza e ultima settimana sono continuati i circuli minores, vale a dire incontri per gruppi linguistici; c’è stata, lunedì, un’adorazione eucaristica prolungata, come gesto esemplare per tutte le chiese e sono state anche elaborate le propositiones, una serie di conclusioni da presentare al Papa sulla base delle quali egli, poi, scriverà un testo destinato a tutta la chiesa. Alcuni temi scottanti Dunque, un sinodo vivace. Si è incominciato subito, accogliendo uno spunto dell’introduzione contro interpretazioni puramente simboliche – ha offerto l’aggancio con la questione ecumenica, cioè il rapporto con le altre chiese cristiane. Riguardo agli ortodossi dell’Oriente non ci sono grandi problemi perché la loro dottrina eucaristica è sostanzialmente uguale a quella cattolica, per essi si è parlato della possibilità dell’intercomunione. Diverso è il discorso con le chiese riformate perché l’eucaristia è stato fin dall’inizio un punto di attrito. Tuttavia si è sentita la testimonianza di un osservatore al sinodo, rappresentante queste chiese, che ha esortato a superare i pregiudizi e a continuare il dialogo perché anche la posizione protestante sull’eucaristia è cambiata in questi ultimi anni. Sul modo di celebrare l’eucaristia ci sono stati confronti alquanto animati, in particolare tra i vescovi delle giovani chiese e quelli dell’Europa. I primi insistono sulla necessità di calare la celebrazione nella cultura locale, i secondi, invece, raccomandano il rispetto e la conservazione della tradizione. Il presidente della Conferenza episcopale PAGLIARDINI ASSOCIATI uando è stato annunciato da Giovanni Paolo II un sinodo sull’eucaristia qualcuno ha pensato: non sarà un sinodo di grande risonanza; è un argomento teologico che riguarderà gli addetti ai lavori, vale a dire i preti che devono celebrare ogni giorno la messa; al massimo ci sarà qualche esortazione a partecipare alla messa e qualche avvertimento contro gli abusi nella celebrazione. Invece si sta dimostrando un sinodo di grande interesse per tutti. Veramente l’eucaristia, come dice il tema del sinodo è “il culmine e la fonte della vita della chiesa”, partendo da essa si possono toccare tutti i problemi che riguardano la chiesa. Ed è questo che si è verificato al sinodo. Mentre scriviamo si sta avviando alla conclusione, che avverrà questa domenica. Nelle due prime settimane si sono tenute le assemblee generali alla presenza di tutti i partecipanti, con una novità voluta dal Papa: ogni sera, terminati gli inter venti programmati, i padri ave- Domenica 23 ottobre 2005 G. Galilei e L’AZiON Padova Università degli Studi di Padova BREVI AZIONE CATTOLICA Incontri di riflessione etica “Vivi nella speranza… per costruire il futuro nel quotidiano” è il titolo dell’itinerario di riflessione etica proposto dall’Azione cattolica ad adulti e giovani che inizia domenica 23 ottobre, alle 9.30 a Conegliano, nella casa Toniolo. Il relatore, monsignor Luciano Padovese, approfondirà il tema: “Accogliere e confidare: un’etica e una spiritualità per il futuro”. Cammino Red Partono i moduli formativi Red (Responsabili educativi) rivolti a coloro che, in associazione, hanno responsabilità educativa. Il primo, aperto agli “aiutored” (giovani nati dal 1989) si svolge in due zone della diocesi: Conegliano (casa Toniolo) e Motta di Livenza (patronato) sabato 22 ottobre (dalle 15.30 alle 18.30) e domenica 30 ottobre (dalle 9 alle 12). Il tema del modulo approfondirà la figura, la spiritualità, il cammino di fede del responsabile educativo e il valore del gruppo. 13 Facoltà, 186 corsi di laurea, 60 master, un centro di eccellenza nelle discipline umanistiche e scientifiche; oltre 2000 tra docenti e ricercatori. Percorso di formazione per genitori Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario In collaborazione con l’associazione “Il sentiero” di Vittorio Veneto, venerdì 28 ottobre, dalle 20.30 alle 22.30, al collegio San Giuseppe di Vittorio Veneto, primo incontro del percorso genitori “Educarsi a educare”. Il tema della serata: “Educare: da dove partire?” sarà presentato da monsignor Luciano Padovese. Diritto allo studio, informazione e orientamento, residenze universitarie (2000 posti letto a gestione diretta), ristorazione con certificazione di qualità (1.500.000 pasti ogni anno); iniziative culturali e per il tempo libero. Vivere l’università a Padova. www.unipd.it www.esu.pd.it call centre: 049.8273131 e L’AZiON Chiesa Domenica 23 ottobre 2005 OGGI Domenica Agenda del Vescovo IL VESCOVO COMMENTA IL VANGELO Amerai il Signore Dio tuo e il prossimo tuo Domenica 23 ottobre - 30ª del tempo ordinario Es 22, 21-27; Sal 17; 1Ts 1, 5c-10; Mt 22, 34-40 Seconda settimana del Salterio N egli ultimi capitoli del suo Vangelo Matteo evidenzia i complotti che i rappresentanti più qualificati del popolo ebreo, a ondate successive, stavano ordendo contro Gesù, per avere in mano un capo di accusa tale da consentire di sopprimerlo legalmente. Gesù, accettando la provocazione, non cade nell’insidia ma coglie l’occasione per svelare messaggi di alto livello. Il testo odierno si concentra su “il più importante comandamento della legge”, che ne contemplava a centinaia, fino a seicentotredici. La risposta di Gesù è articolata: ce n’è uno che sta al di sopra di tutti e tutti li determina: amare Dio. Ma della medesima natura ve n’è un secondo: amare il prossimo. Tutto dunque viene semplificato nell’essere ricondotto al cuore di tutta la rivelazione: l’amore, non le pratiche cultuali che sono finalizzate all’amore, secondo il testo noto di Osea: “Amore voglio non sacrifici” (Os 6, 6). Gesù precisa anche la misura dell’amore. Nei confronti di Dio: con tutte le risorse disponibili all’uomo. Nei riguardi del prossimo: come vorremmo essere noi amati da lui. Precisate le misure, Gesù stabi- lisce anche il rapporto tra i destinatari di tale amore. Il rapporto è strettissimo. L’uno è condizione dell’altro. L’uno è verifica dell’autenticità dell’altro. L’amore a Dio, che altro non è se non la riconsegna della nostra persona, nella totalità del suo essere, a Dio, perché la rinnovi continuamente alimentandola, come in un grembo materno, con il suo amore, è la condizione per un autentico amore al prossimo, non inquinato di egoismo. Nello stesso tempo, l’amore effettivo al prossimo documenta quanto è secondo verità il nostro amore a Dio. Del resto Dio ritiene rivolto a se stesso tutto ciò che viene fatto o non fatto ai suoi figli, secondo il principio del Vangelo: “l’avete fatto o non fatto a me!”. In modo analogo a quanto accade nelle nostre famiglie: un papà e una mamma ritengono riversata su di loro ogni attenzione riservata ai figli e si sentono amati dai figli nel constatare quanto i figli si amano tra di loro. Ovviamente, un amore secondo verità, è imitazione dell’amore di Dio che, se non si nega a nessuno, ha la sua corsia preferenziale sulle persone più bisognose, quelle maggiormente esposte a pericoli e insidie, quelle meno protette e quelle che non hanno peso sociale, culturale, politico; quelle che sono senza sponsor. Il testo della prima lettura, dall’Esodo, le identifica con i forestieri, gli orfani, le vedove e chi necessita di prestiti per sopravvivere. Tutte categorie di persone senza volto, di ingombro al vivere civile e religioso ispirato a puri criteri umani. Dio si proclama loro avvocato difensore. Sono messi in guardia dunque tutti quelli che le avversano e le umiliano. Come testimone di un agire evangelico, al punto da essere modello per altre Chiese, l’apostolo Paolo può segnalare la comunità cristiana di Tessalonica. Si tratta della comunità alla quale Paolo ha rivolto il suo primo scritto, che corrisponde al primo scritto in assoluto del Nuovo Testamento. E si compiace proprio della testimonianza di una vita tutta secondo il Vangelo, per cui sente il dovere di rendere grazie a Dio. Per le nostre famiglie e le nostre comunità. Paolo ci incoraggia nella vita secondo il Vangelo ritenendola possibile non solo nel desiderio ma anche nella vita, testimoniata da un’intera comunità di credenti. Proprio la comunità di credenti testimonia quanto crede, quanto è cristiana, dalle sue attenzioni premurose nei confronti delle categorie di persone oggi più a rischio e strette a morsa da necessità impellenti. Ma un tale amore, che si fa premurosa attenzione, non è frutto di spontaneismo. È frutto di educazione ricevuto nella comunità di appartenenza e, più alla radice, dalla famiglia. Lì si educa realmente a tenere congiunti l’amore a Dio e al prossimo. Nutrendosi di amore. Soprattutto di amore eucaristico senza il quale è velleitario l’amore a Dio e, non meno, al prossimo. + Giuseppe Zenti Lascia che Dio ti spogli! S e veramente siamo animati dall’amore, quale amore più grande se non quello di aiutare l’altro ad essere più cristiano? Ti interessano le anime? Lascia che Dio ti spogli! E il modo migliore per noi, per non essere di ostacolo al Signore, è quello di essere tanto più umili quanto più Dio ci ha donato; tanto più spogli di noi stessi, di ogni orgoglio e tanto più saremo strumenti nelle mani del Signore. Forse noi diamo troppa importanza alla nostra azione, facciamo dipendere tutto dal nostro fare, mentre una delle cose fondamentali della vita, è un saper far ritorno a Dio: tutto il resto dev’essere la conseguenza di questo. La “fonte” è Lui e noi, in tanto assicuriamo il nostro cammino, in quanto a Lui ci sappiamo appellare. La novità cristiana è sempre il Cristo! Non c’è novità che trascenda l’evento cristiano. Quello che più conta in un cristiano è la sua vita di preghiera. Credo che niente abbia tanta forza come questa. Ciò che dobbiamo imparare è questa adorazione di Dio, questo essere presi da Lui. E non è detto che camminando in questa direzione si sfoci in uno stagnare: la nostra fermezza non è in noi stessi, non nelle idee, ma nella fede e la fede ti fa raggiungere Dio. Se la fede ti fa toccare Dio, tutto quello che l’uomo compie avrà certamente più valore anche sul piano della realizzazione umana. L’oscurità della fede religiosa, talvolta, porta lo slittamento di tante anime. Ma come l’uomo si salverà? L’umanità è salva in 15 Cristo Gesù. E il cristiano deve sempre aver fiducia, anche se grande è il peccato del mondo: Dio è più grande del nostro peccato. Il peccato ha sempre una dimensione umana, perché è l’atto dell’uomo. Il dono di Dio invece ha carattere di immutabilità. La santità, checché se ne dica, è l’unica risposta alla vita. Rinnovarsi cristianamente vuol dire ritornare alle origini, perché se si perde il contatto con le origini, si perde il contatto con Cristo! Ed è facile. E se guardandoci attorno ci sembra vi siano solo disordini, immoralità, incredulità: più grande di ogni peccato è l’amore di Cristo. Questo però non deve dispensarci dal fare la no- Domenica 23 ottobre: Celebra Messa e Cresime a San Polo (ore 9). Celebra la Messa a San Pio X in Conegliano (ore 11). Nel pomeriggio a Oderzo guida il Percorso formativo familiare. Presiede il rito d’ingresso del nuovo parroco a Camino. Mercoledì 26: Incontra cresimati con genitori, padrini e madrine delle parrocchie di Carpesica e Ogliano (ore 20.30). Giovedì 27: Al mattino incontra i vicari foranei. Partecipa a un convegno delle Acli all’auditorium Toniolo di Conegliano (ore 20.30). Venerdì 28: Celebra la Messa a San Vincenzo di Oderzo (ore 19). Sabato 29: Celebra Messa e Cresime a Cavolano (ore 18). Domenica 30: Celebra Messa e Cresime ad Osigo (ore 9). Celebra la Messa a Cimavilla (ore 11). Nel pomeriggio guida il Percorso formativo familiare a Mel. Altre cresime Santa Giustina in Vittorio Veneto: domenica 30 ottobre ore 11. CASA DI SPIRITUALITÀ: DUE INIZIATIVE IMPORTANTI L a Casa di spiritualità San Martino comunica due appuntamenti: - Gli esercizi spirituali dal 20 al 25 novembre all’Oasi di S. Chiara; ci sono poche adesioni attualmente: si sollecitano vivamente le iscrizioni. Se il numero non supera le 15 unità il corso è sospeso. - La presentazione del vangelo di Marco che accompagnerà il nuovo anno liturgico. La presentazione avviene in due date, a scelta degli interessati: venerdì 28 ottobre dalle 20.15 alle 22 oppure sabato 29 dalle 9 alle 11. Per entrambe le iniziative si prega di dare l’adesione telefonando a don Adriano allo 0438-940894 oppure al 339-1244088. VALMARENO: CORSO PER GRUPPI CORALI G iovedì 27 ottobre nella sala parrocchiale di Valmareno iniziano gli incontri di formazione per il repertorio corale. Sono invitati i direttori di coro, gli organisti, i cantori e gli animatori di assemblea delle foranie Vallata, Quartier del Piave e Zumellese. I tre successivi incontri si terranno nei giorni 3, 10 e 17 novembre. Guiderà la professoressa Michela Coan. stra parte, perché: “Quel Dio che ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te” (S. Agostino). Vivere da battezzati significa impegnarci ad aumentare nella fede che tutto il destino umano e dell’intera umanità che ancora conosce così poco il Cristo, dipende dalla sua morte di croce. Ma è possibile che questo evento regga il destino di miliardi e miliardi di uomini? Se come credenti non ci si radica sempre più nelle verità cardini, la nostra fede sarà sempre col fiatone. È difficile credere oggi e sarà sempre più difficile. A mano a mano che si procede col pensiero, con la ricerca, che cos’è non dico l’uomo, ma la storia, il sistema solare? Eppure devo credere che in questa immensità il Signore conosce anche me. Che Dio ami me, sia morto in croce anche per te. E questo vuol dire una cosa molto grande: in qualunque situazione possiamo venirci a trovare, non sentiamoci mai soli, perché la nostra esistenza è visitata dalla divina Presenza. Luigi Valdevit CONEGLIANO Intervento di mons. Doni sul ruolo dei consigli pastorali G iovedì 27 ottobre alle 20.30 all’auditorium Toniolo di Conegliano mons. Paolo Doni, della diocesi di Treviso, propone una riflessione sul tema: “Alla riscoperta del valore e del ruolo dei laici nei consigli pastorali”. L’incontro è promosso dall’Azione Cattolica diocesana. Errata corrige nel calendario liturgico l Calendarista fa presente che l’indicazione del calendario liturgico per domenica 30 ottobre è scorretta e va modificata come segue: Domenica 30 ottobre. Dedicazione della propria chiesa – Solennità (Pr. Dioc. per le chiese che non la celebrano nella ricorrenza propria). Messa dal Comune della Dedicazione della Chiesa. Gloria, (3 letture), Credo, Prefazio Pr. della Dedicazione. La Messa della domenica viene sostituita dalla Messa della Dedicazione. Le letture verranno scelte dal Lezionario dei Santi: dal Comune della Dedicazione. I FOLLINA / AUTORE TESSARI Un libro sul cimitero austro-ungarico L a travagliata storia dell’ex grande cimitero di guerra austroungarico di Follina, seguita in primis e in particolare da L’Azione (il primo articolo in assoluto è del 19 gennaio 2003 dal titolo: “A Follina scoperto un cimitero austro-ungarico”) è ora un grosso libro. Lo ha scritto lo specialista in materia, Roberto Tessari, col titolo “Il cimitero austro-ungarico di Follina. Storia, riscoperta, itinerario lungo le strade della 6ª k.u.k. Armee”. «È una pubblicazione che rappresenta una pagina importante della storia di Follina, che nel corso della Grande Guerra fu teatro di veri e propri combattimenti – commenta Luigi De Mar- A SUSEGANA E CONEGLIANO Presentazione di due libri sulla guerra L a manifestazione “Un libro in cantina”, promossa dal Comune di Susegana, comincia venerdì 21 ottobre alle 20.30 nella sala degustazioni della cantina Collalto di via XXIV Maggio con la presentazione del nuovo libro di Nerio De Carlo e Diotisalvi Perin sulla Grande Guerra. Il fronte dimenticato - la guerra nelle retrovie della linea del Piave, fresco di stampa presso la Csc di Santa Lucia, viene presentato per la prima volta al pubblico e contiene una testimonianza inedita secondo cui l’asso dei cieli Francesco Baracca sarebbe stato abbattuto da un cecchino appostato sul campanile di Nervesa. Nella storica cantina su- tin, presidente di Banca Prealpi e che ha finanziato l’opera –. In questo libro sono raccontate le pazienti ricerche, le pressioni, le insistenze», affinché trovassero approfondimento le voci «che davano – aggiunge il sindaco Marcello Tomasi – per ancora esistenti, nell’ex cimitero di guerra di Follina, sepolture non riesumate». «Gli scavi di accertamento condotti nell’ultimo anno dal Comune di Follina, in collaborazione con il locale gruppo Alpini, la Forestale, altri volontari e la supervisione di Onor Caduti, hanno riportato alla luce – sottolinea l’assessore alla cultura della provincia di Treviso, Marzio Favero – ulteriori resti, appartenuti ad una settantina di militi». (MS) seganese, oltre a quelli degli autori, sono previsti gli interventi del sindaco Gianni Montesel, di Lodovico Giustiniani e di Angelo Pisu. Segue brindisi. Sabato 22 a Conegliano viene invece presentato il libro-diario Il Gruppo Conegliano sul fronte greco-albanese 1940-1941 scritto dal tenente colonnello Domenico Rossotto. L’appuntamento è alle 21 al teatro Toniolo. Verranno presentati filmati inediti di Giovanni Periz. Organizzano gli alpini di Conegliano. SAVINO PEZZOTTA A RADIO PALAZZO CARLI B isogna recuperare il senso non solo del riposo, ma anche della festa. Soprattutto qui a NordEst. Lo dice il “catechista” Savino Pezzotta – sì, proprio lui, il segretario generale della Cisl – commen- tando il compendio della dottrina sociale della Chiesa. Radio Palazzo Carli trasmetterà l’intervista realizzata da Francesco Dal Mas sabato 22 e domenica 23 ottobre, alle 10.30. Pezzotta spiegherà le trasformazio- ni del lavoro alla luce del catechismo della Chiesa. A Collalto un noto organista finlandese SACILE: Al Ruffo “Sior Tita paron” VITTORIO: Cinema astratto e d’animazione I l maestro Matti Hannula, organista titolare della cattedrale di Tampere in Finlandia, suona a Collalto, nella chiesa di San Giorgio, domenica 23 ottobre alle 16, nell’ambito del Festival organistico internazionale. Hannula suonerà musiche di Sibelius, Linnavuori, Tag e Bach del quale eseguirà la corale Jesus bleibet meine Freude, l’Aria (dalla suite orchestrale in Re Maggiore) e il Preludio e Fuga in Si Minore BWV 544. D ebutta venerdì 21, sul palcoscenico del teatro Ruffo di Sacile, l’edizione 2005 di “Scenario”, rassegna dedicata al miglior teatro amatoriale del Triveneto, organizzata dal Piccolo Teatro Città di Sacile. Il filo conduttore degli spettacoli è “Storie de famegia”: non a caso, venerdì 21 ottobre si partirà con le vicende legate ad una scomoda eredità, narrate da Gino Rocca nella commedia “Sior Tita paron”, messa in scena dalla compagnia Schio teatro Ottanta di Schio. D al 27 ottobre al 1º dicembre, tutti i giovedì alle 21, il cinema astratto e d’animazione approda alla biblioteca civica di Vittorio Veneto con “Kinoradar”, rassegna cinematografica organizzata dall’associazione culturale Radar con il contributo della Banca della Marca. Ad inaugurare la rassegna il 27 ottobre è “Astratto e animazione: un altro cinema”, un primo approccio al cinema astratto delle origini attraverso la prospettiva delle opere contemporanee. Ormai la mostra di Sarmede è diventata “adulta” ed è chiamata a scelte importanti H a 23 anni: è un’adulta. Scomparso prematuramente suo papà, la sua guida, si trova sola di fronte alle scelte. Deve decidere cosa vuole fare da grande. Se ascoltare, e talvolta è fatica, gli insegnamenti di papà; o se invece approfittare che non c’è più per cedere alle tentazioni, in primis monetarie, che già da anni bussano alla sua porta. Deve decidere cosa deve fare da grande, la Mostra internazionale dell’illustrazione per l’infanzia di Sarmede. Specialmente dopo che nel 1999 è scomparso il suo papà, Stepan Zavrel. L’inaugurazione della ventitreesima edizione è in programma sabato 22 alle 18.30 nella consueta sede del municipio di Sarmede (che però in futuro potrà cambiare: vedi articolo nella pagina Vittoriese); preceduta alle 17.45 dalla lettura animata di “Il pescatore e il demone”, a cura di Giacomo Bizzai e Francesca Bot, e seguita domenica alle 16 dal concerto del Piccolo coro di Refrontolo. Ma mentre i visitatori s’affollano verso di lei, qui invece facciamo accomodare la signorina Mostra sul lettino. La sottoponiamo a un check up dell’età adulta assieme a due... amici di famiglia. Artisti che operano a Vittorio Veneto e che con orgoglio sbandierano di essere figli e nipoti di Zavrel: lo spagnolo Arcadio Lobato – «ho scelto prendere Zavrel come maestro malgrado fossi già un artista affermato» – e Anna Casaburi, che prese dal Gran Boemo il testimone degli incontri nelle scuole. «Ci pare che la mostra sia in un periodo di transizione, che va verso un’evoluzione», esordiscono Lobato e Casaburi. Si avverte in sottofondo lo sforzo per dare risposte a una paura che taluni nutrono. Quella che la giovinetta Mostra ceda alla mondanità. Che ora che è diventata famosa e affermata non sia più soltanto Mostra l’amica dei bambini, rassegna dell’illustrazione di qualità. La paura è che diventi commerciale. Una vetrina di quel che propone il mercato. Perché al mercato è comunque legata a doppio filo, dato che, ad eccezione della sezione “monografica” sul tema dell’anno, espone tavole di libri pubblicati. E sul mercato «oggi – dice Lobato – è la forte pressione alla vendita a limitare lo sforzo creativo dell’editore». Il rischio è la moda non solo per gli editori ma anche per gli artisti. Il rischio che siano commissionate e sfornate illustrazioni che piacciano ai genitori acquirenti, o alle coppiette in gita romantica a Sarmede, non parlando però al cuore dei bambini. Ma Sarmede non deve e non può seguire la moda; dovrebbe imporla, piuttosto. Come insegnava Zavrel, i bambini, che ricevono già tantissimi stimoli, nei libri illustrati devono trovare la poesia… perché altrimenti dove altrove nel mondo d’oggi ne possono fare esperienza? «E i bambini – aggiunge Lobato – naturalmente accettano quel che tu dai loro “da mangiare”». «Bisogna educare il loro palato estetico – conclude Casaburi –. Secondo la tradizione di Sarmede». La signorina Mostra, quindi, se pure organizza una pletora di laboratori per aspiranti artisti, o di incontri col personaggio-artista, non dovrà certo trascurare, ora che diventa adulta, il pane un poco più duro delle visite didattiche. In cui «un artista-guida aiuta i bambini a entrare dentro il quadro, in contatto con l’artista-illustratore e la sua poesia», dice Casaburi. Augurano tutti i tifosi, quorum nos, a Sarmede di non commercializzarsi, scusata dal “così fan tutte”, bensì mantenere, anche se con fatica, le sue buone maniere di brava ragazza, come voleva papà Stepan. In sostanza: «Ha il diritto e il dovere di essere ambiziosa: può aiutare a cambiare il cattivo gusto proposto dal mercato, mantenendosi centro dell’illustrazione doc», è la missione tracciata da Lobato. O per meglio dire, tracciata da Zavrel e ricordata dall’artista spagnolo. “Le immagini della fantasia”, ventitreesima edizione della Mostra dell’illustrazione di Sarmede. Aperta fino al 18 dicembre: feriali 9-13, 14-16 e 2021.30; festivi e prefestivi 1012.30 e 14.30-21.30. Tema del 2005: “Le mille e una fiaba d’oriente”. Tommaso Bisagno Domenica 23 ottobre 2005 NELLA CASA DEL CIMA A CONEGLIANO 17 È ORIGINARIO DI VITTORIO Premio prestigioso In mostra flauti, per Edoardo Rossi traverse e dulciane C on la terza edizione della mostra “Strumenti musicali antichi: i fiati”, la casa del Cima pare trasformarsi in una “Mozartina” del Quattrocento: nelle sue sale sembra di udire in lontananza madrigali e ballate, accompagnate dalle soavi note di flauti, traverse, cialamelli, dulciane e altri strumenti di eredità medievale. Dopo aver dedicato attenzione, nelle precedenti esposizioni del 2003 e del 2004, alle sezioni tastiere e corde, nel 2005 la parte del leone viene concessa a quattro categorie della strumentazione che, forse più delle altre, coinvolge il tratto vocale e l’aspetto respiratorio dell’esecutore, ovvero i fiati o tubi sonori, suddivisi nelle tipologie a bocca, ad ancia semplice, ad ancia doppia (libera o incapsulata) e a bocchino. La triade espositiva si completa negli anni con degli strumenti solo all’apparenza semplici, nell’aspetto e nella costruzione, in realtà in grado di produrre suoni di elevata ricercatezza ed espressività acustica. Questi strumenti, come documentano molte fonti iconografiche dell’epoca, abbondavano nelle esecuzioni di carattere profano o popolare, mentre la tromba godeva anche di un impiego liturgico sia nelle processioni, che nel segnalare l’inizio della messa. Non vasta ma molto dettagliata la selezione di strumenti esposti in casa Cima. Al pianterreno si può ammirare un corpus variegato di esemplari a bocchino (cornetto, corno, tromba e trombone), ad ancia doppia libera (una bombarda tenore usata per scopi militari), sempre a doppia ancia libera ma con tubo aperto e di provenienza medievale (cialamello contralto) e due tipologie di strumenti ad ancia doppia incapsulata (cornamusa, cromorno contralto e tenore) e per terminare alcuni flauti diritti secondo la descrizione storica del Ganassi. Nel primo piano trionfano la famiglia del fagotto o dulciana, la famiglia cosiddetta “piccola” di flauti diritti e altre sottospecie di fagotti come il rankett e il sordone. Completano la sezione alcuni strumenti molto antichi, già noti ai Romani, ossia le cornamuse e uno strumento originalissimo, simile a una zampogna con campana finale, di stretta tradizione germanica come documenta il nome stesso, lo Rauschpfeife. La mostra rimane aperta fino al 6 novembre con i seguenti orari: dal martedì al venerdì 1619.30, sabato e festivi 10.30-12.30, 16-19.30. Informazioni allo 043821660; ingresso libero. Elena Pilato Un’illustrazione di Pia Valentinis U n nonno e un nipote. Il loro presente e il loro passato si intrecciano nella storia che percorre il testo “Via dei Trombettieri nº 2”. L’opera è valsa al vittoriese Edoardo Rossi il primo premio della XIX edizione della rassegna “Attori in cerca d’autore” tenutasi al teatro Quirino di Roma. Seconda classificata l’artista, vittoriese di adozione, Marianna Dembinska. L’iniziativa, ideata e diretta da Enni Coltorti, ha visto in finale una rosa di 350 opere giunte da tutta Europa. Rossi ha anche ottenuto il secondo posto nella classifica della critica. Edoardo è nato a Vittorio Veneto nel 1976 e da diversi anni vive a Roma dove lavora. Il suo nome è collegato anche alla rassegna “Colle Umberto va a teatro”, per la quale ha diretto lo spettacolo “Destinatario sconosciuto”, tratto dal romanzo di K.K. Taylor. Nei panni di attore ha preso parte alla rassegna teatrale collumbertese con “I giganti della montagna” e “La favola del figlio cambiato” di Luigi Pirandello. Marianna Dembinska è un’attrice di origine polacca attualmente residente a Vittorio Veneto. A lei è stato aggiudicato il secondo posto nella classifica letteraria e il primo premio della critica con il testo “Casting”. Si tratta di un pezzo comico su due modi di essere attori, tra la professionalità e la ricerca del successo. La rassegna tenutasi a Roma in passato ha contribuito a far scoprire autori come Giampiero Alloisio e Simona Izzo, e attori come Luca Barbareschi, Fabrizio Bentivoglio, Claudio Bisio, Sergio Castellitto. Quest’anno la giuria era composta da Alessando D’Alatri, Antonello Falqui, Iaia Fiastri, Maria Balasco, Rita Forzano, Emidio Greco, Giovanna Marinelli, Pino Micol, Lidia Ravera, Mario Scaccia e Valeria Valeri. Gerda De Nardi LETTURE, POETI, MUSICA, DOLCI, FILM... IN BIBLIOTECA VITTORIO VENETO Fino al 22 ottobre: “Biblioteca fuori orario”, apertura straordinaria della biblioteca fino alle 22. 21 ottobre alle 18.30 al teatro Da Ponte: “Filò trevigiano e filò veneziano. L’interminabile racconto della tradizione” con Alberto Toso Fei scrittore, Claudio Dell’Orso scrittore e giornalista, Mario Bernardi scrittore. Ingresso libero. CAPPELLA MAGGIORE 21 ottobre: “Le fiabe di identità in Hans Christian Andersen” Roberto Filippetti incontra i ragazzi della scuola media. 22 ottobre al centro sociale di Anzano: Incontro con l’autore. Angelo Petrosino incontra i ragazzi delle classi quarta e quinta elementare. CISON DI VALMARINO 24 ottobre dalle 9 alle 12 in biblioteca: “Biblioteca: istruzioni per l’uso” visite guidate per le scuole elementare e media. CORDIGNANO Autunno in musica 2005 22 ottobre alle 21 al teatro comunale “E. Francesconi”: “Tango amor y passion: omaggio ad A. Piazzolla” spettacolo di musica e ballo. Ingresso 6,00 euro, gratuito fino a 14 anni. FARRA DI SOLIGO 21 ottobre alle 20.30 nell’aula magna scuola secondaria San Martino: Racconti di emigranti, incontro con le associazioni degli emigranti del Comune. 28 ottobre alle 20.30 nell’aula magna scuola secondaria San Martino: Sotto lo stesso sole: storie di immigrazione narrate dagli studenti del Quartier del Piave. FREGONA 23 ottobre: Visite guidate in biblioteca per alunni delle scuole. GODEGA DI S. URBANO Fino a domenica 23 ottobre: Porte aperte in biblioteca: Biblioverba - Orientarsi in biblioteca - Caccia al libro. 21 ottobre alle 18 in biblioteca: I lettori consigliano, la parola ai lettori che vorranno proporre e suggerire libri. 23 ottobre ore 15 e 18.30 in biblioteca: Letture in padella a cura del teatro del Vento: libri gustosi e preziose ricette, dolci e salate, piatti piccanti e qualche boccone un po’ amaro. Il gusto del cibo che porta al piacere del racconto, alla ricerca dei colori, dei profumi, delle forme che danno sapore alle vicende. MIANE 21 ottobre in biblioteca: Letture animate con Giacomo Bizzai. ORSAGO 21 ottobre alle 20.45 in biblioteca: “Il pranzo di Babette” di Karen Blixen. Lettura per adulti a due voci a cura di Luccheteatro. 22 ottobre alle 10.15 in sala consiliare: Incontro con l’autore Angelo Petrosino per i ragazzi di quarta e quinta elementare. PIEVE DI SOLIGO 25 ottobre e 3 novembre in biblioteca: Laboratorio sulle tecniche di lettura a voce alta “L’insostenibile leggerezza del leggere” condotto da Livio Vianello. SAN FIOR 21 ottobre, 9-12 in biblioteca: Biblioteca: bel sistema! Apertura straordinaria mattutina con attività di orientamento e di informazione per grandi e piccoli per meglio usare la biblioteca e i servizi del Sistema bibliotecario del Vittoriese. 22 ottobre nella sala polifunzionale del municipio: San Fior a teatro: “Un marito per una gondola”, spettacolo del Gruppo Teatro Lourdes di Conegliano. SAN PIETRO DI FELETTO 21 ottobre, 9-12 nella biblioteca comunale: Letture animate per bambini delle scuole elementari. Fino al 22 ottobre, 17-19 in biblioteca: Mostra-mercato del libro usato a cura degli alunni della scuola media di Rua. 21 ottobre alle 20.30 in municipio: Incontro con il poeta Luciano Cecchinel che presenterà il suo ultimo libro, “Lungo la traccia”. Fino al 22 ottobre in biblioteca: Avvio del progetto “Nati per leggere”: spazio dedicato ai bimbi di età prescolare allestito in biblioteca con arredi e libri adatti alla fascia d’età. 22 ottobre alle 10 in biblioteca: “Nati per leggere”: Andrea Fenato, medico pediatra all’ospedale di Conegliano, illustrerà ai genitori l’importanza e le finalità del progetto. SAN VENDEMIANO 22 e 29 ottobre alle 18 nella sala esposizioni del municipio: 15ª Mostra di ricamo e cucito. Esposizione dei lavori realizzati durante i “Corsi per la cultura e il tempo libero”. SANTA LUCIA DI PIAVE 21 ottobre: biblioteca “Fuori orario”, apertura straordinaria della biblioteca comunale dalle 8.30 alle 12.30. SUSEGANA Fino al 21 ottobre in biblioteca: Letture animate e laboratori creativi per la scuola elementare con l’associazione Maga Camaja. VAZZOLA Fino al 22 ottobre nelle scuole elementari di Visnà, Vazzola e Tezze: Settimana della lettura animata con Simone Carnielli del Collettivo di ricerca teatrale di Vittorio Veneto. 22 ottobre nell’aula magna scuola media Vazzola: “Mattina a teatro” rappresentazione teatrale “L’orso e la domanda di matrimonio” con la compagnia teatrale L’Aquilone, per ragazzi delle medie 22 ottobre alle 18 nella sala consiliare a palazzo Tiepolo: Presentazione del libro “Un cammino su antiche tradizioni vitivinicole”. VIDOR Fino al 22 ottobre in biblioteca: Un mondo (di libri) da toccare, un percorso tra i libri tattili per i bambini da 0 a 6 anni. Curato da Scenari progetti per lo spettacolo. Visite guidate durante la settimana. 22 ottobre: Animazione con Livio Vianello, ideatore della mostra, aperta a bambini, genitori e insegnanti (gradita prenotazione). e Curiosando L’AZiON IMMAGINI SATELLITARI CON GOOGLE EARTH Sul web la diocesi vista dall’alto S ta facendo discutere Google Earth (http://earth.google.com), l’ultima novità dei creatori del motore di ricerca di Internet più famoso al mondo. Si tratta di un programma di circa 11 Mb che visualizza un vero e proprio mappamondo virtuale, composto non di carte geografiche ma di foto satellitari in rilievo, ingrandibili fino in pratica a qualche centinaio di metri di altezza dal suolo; in questo modo è possibile visualizzare certe zone con un dettaglio tale da poter vedere anche le auto per strada. Ma non dappertutto: è un progetto ancora in pieno allestimento, e le zone così particolareggiate sono concentrate soprattutto nei paesi industrializzati; alle foto si possono inoltre sovrapporre i nomi delle strade e indicazioni geografiche e turistiche. Per quanto riguarda la nostra zona, per ora è visibile ad alta definizione la parte centrale della Provincia di Treviso più una fascia verticale di circa 15 km che va dal Piancavallo a San Donà di Piave, il che significa che è possibile vedere chiaramente, per esempio, il mercato in piazza a Oderzo o le auto nel parcheggio del liceo scientifico a Motta. E quindi pure gli aerei della base milita- re di Aviano, nonostante ciò sarebbe vietato da un Regio Decreto del ’41, vecchio ma quanto mai attuale. Ed è proprio per questa disponibilità libera e gratuita di foto di zone militari e “obiettivi sensibili” che questo programma è finito sotto accusa, per l’uso che se ne potrebbe fare a scopi terroristici. Simile è il sito istituzionale www.atlanteitaliano.it che Il centro di Oderzo visto con Google Earth offre l’intera mappatura da satellite dell’Italia; la definizione è alta ovunque anche se le foto paiono risa- lire a dieci anni fa. In questo sito i siti militari sono abilmente “censurati”. Andrea Pizzinat I consigli del medico a cura della dottoressa Caterina Bisol U n’unghia sana è robusta, rosea e uniformemente levigata. Quando invece cambia colore o aspetto significa che sta soffrendo. Le unghie fragili e sottili che si spezzano facilmente indicano la mancanza di vitamine e sali minerali, oppure cattive abitudini come manicure troppo frequenti ed aggressive, contatti prolungati con acqua e detersivi, diete drastiche e carenti di nutrimenti importanti. Sono violacee in presenza di malattie respiratorie o in caso di cattiva circolazione, segnalano cioè un ridotto apporto di ossigeno. Le macchioline bianche non sono altro che bolle d’aria tra le lamine che formano l’unghia, dovute a microtraumi della matrice ungueale, cioè quella parte iniziale che si trova ancora protetta sotto la cute. Le macchie scure possono essere emorragie conseguenti ad un trauma e in questo caso scompaiono rapi- Non solo violino per Mostrami le unghie Emanuele Bastanzetti e ti dirò come stai I damente, ma potrebbero rappresentare dei nei che vanno tenuti sotto stretto controllo. In presenza di zone bianche e brune bisogna sospettare un’infezione micotica, l’unghia diventa insensibile e si solleva dal suo letto. Lesioni distruttive con sfaldamento si associano alla psoriasi o agli eczemi. L’unghia a cucchiaio, con la parte centrale affossata, fa pensare all’anemia ed alla carenza di ferro, ma può essere associata a patologie della tiroide. La forma a vetrino d’orologio cioè rotonda e convessa è correlata a malattie polmonari. L’unghia con l’età si ispessisce, può essere rigata o incurvata ad artiglio, specie quella del piede, a volte anche per la complicità di calzature poco confortevoli. L’atlante dei sapori N Gnocchetti con s’cios nel nome di Maffioli el giugno di vent’anni fa, a 60 anni, prematuramente moriva Giuseppe Maffioli. Un duro colpo per la cultura veneta, e trevigiana in particolare, dacché Maffioli fu personaggio davvero eclettico, dividendosi con successo fra teatro, cinema, radio, televisione e soprattutto cucina trevigiana, di cui resta l’indimenticato maestro, in particolar modo del sodalizio del “Cocofungo” (oggi alla ventinovesima edizione) da lui ispirato. Lo ha ricordato, celebrato a Vittorio Veneto, lunedì sera 17 ottobre, rivisitando con bravura un suo celebre piatto (Gnocchetti di polenta con s’cios al funghetto e fili di formaggio “Latteria di Soligo”) anche l’hotel Terme di Antonio Palazzi, uno dei sei che partecipano al “Cocofungo”, che di Maffioli commenta, non senza commuoversi, che «anche se sono trascorsi vent’anni dalla sua morte, tutti noi ristoratori ci sentiamo un po’ orfani». Per gli “gnocchetti di polenta” alla Maffioli la brigata di cucina di Antonio Palazzi (nella foto, con sullo sfondo un’immagine di Giuseppe Maffioli) prepara dapprima due pentole con acqua salata che porta ad ebollizione, versando poi la farina bianca in una e nell’altra quella gialla. Cotta la polenta (ci vuole una buona mezz’ora e mezzo chilo di farina per o- gni litro d’acqua) unita a 2 etti di latteria stagionato e sbriciolato, 1 etto di lumache tritate alla buona e 2 etti di teste di porcini tagliate fini, «la si fa raffreddare e poi con uno scavino ovale – spiega il gran patron Antonio – si fanno dei bei gnocchetti». A parte, rosolare un fondo con cipolle, aglio, prezzemolo, sedano e 2 foglie d’alloro, aggiungervi delle lumache già spurgate e sgrassate (6 a testa) e portare a cottura, aggiustando con sale e pepe. Pulire i porcini (teste e gambi) e poi cuocerli a tocchettini in olio, aglio e prezzemolo, sempre aggiustando di sale e pepe. «Quando le lumache e i funghi sono pronti, unirli assieme. Quindi su una teglia a fori – conclude Palazzi – scaldare a vapore gli gnocchetti di polenta, che vanno poi adagiati con dei fili di latteria sopra il composto di lumache e funghi». Mario Sanson l primo partecipante autoctono ad aver vinto la Rassegna di violino (da non confondersi con il Concorso) di Vittorio Veneto è stato il dodicenne Emanuele Bastanzetti, che così entra di diritto sia nella storia della manifestazione musicale che in quella cittadina. Il suo primo incontro con il violino avvenne ad un concerto a Conegliano. Emanuele aveva allora sette anni, ed era rimasto incantato a tal punto dall’esecutore che quando i suoi genitori gli proposero di provare a suonare anche lui accettò con entusiasmo. Quello che accadde poi è storia breve: i primi insegnanti, inizialmente a Vittorio e poi fuori città, e dopo soli quattro anni la vittoria nella sua categoria alla rassegna di violino e l’ingresso in conservatorio. Un bambino prodigio, direte voi. E invece Emanuele è tutto tranne il classico ragazzino prodigio tutto studio e concerti: va a scuola, gioca, e suona solo due ore al giorno. Gli piace ascoltare musica, dalla classica (il suo autore preferito in assoluto è, naturalmente, Paganini) alla musica leggera degli anni Sessanta (un nome fra tutti: gli eterni Beatles); fa sport come i suoi coetanei e ama stare a contatto con la natura: è lui infatti a tentare di trascinare i genitori sui picchi più alti durante le passeggiate in montagna, magari con l’aiuto dei due fratelli clarinettista e trombettista o della sorellina ancora indecisa sul da farsi. E come si vede da adulto? «Non so ancora bene che cosa fare – dice Emanuele –. Ma sicuramente avrò in mano il violino. Anche perché il mio sogno è quello di impararne tutti i segreti, conoscerlo fino in fondo… Mi piacerebbe anche comporre». Poi, ricordando la recente vittoria alla rassegna: «Avevo partecipato anche ad altri concorsi, ma questa volta è stata particolare, perché più difficile delle altre: c’erano bambini bravi di tutta l’Italia, e competere con loro è stato molto bello. Ero un po’ emozionato prima di suonare, ma poi ho pensato solo alla musica. Non pensavo di vincere. Quando è successo non mi è sembrato neanche vero… anche se, logicamente – conclude con un sorriso – ne sono felicissimo!». Andrea Santorio e L’AZiON TREVISO Domenica 23 ottobre, alle 16, il gruppo Gli Alcuni interpreta al teatro Sant’Anna “Il lupo vegetariano e cappuccetto rosso”, lo spettacolo di Sergio Manfio, nell’ambito della rassegna “Una fetta di teatro”. Ingresso intero 4 euro, ridotto 3,20 euro. Cineforum PARÈ Venerdì 21 ottobre, alle 20.45, l’auditorium Dina Orsi ospita lo spet- ODERZO Venerdì 21 ottobre, alle tacolo di musica e multivisione dei 21, il cinema Turroni proietta il film di Emir Kusturica Barbapedana “Yol”. Le “La vita è un miraofferte raccolte saranno interamente TURRONI colo”, nell’ambito della rassegna cinedevolute ai Movimenmatografica 2005ti dei bambini lavo2006. Ingresso 4 euratori dell’America Laro. tina. Ingresso libero. PORDENONE VePIEVE Venerdì 21 nerdì 21 ottobre, alottobre, alle 21 per le 21, Mario Perrotta la rassegna “Altro cicalca il palco del Denema. Un grande reposito Giordani con gista: Woody Allen”, “Italiani Cincali! Par- Il 21 c’è “La vita è un miracolo” il cinema Careni di Kusturica proietta il film “Palte prima: minatori in Belgio”. Lo spettacolo lottole su fa parte del proBroadway”. Ingresso gramma “’900 civile, 5 storie per 5 4 euro. Sabato 22 alle 15, 18 e 21 giovani talenti del teatro italiano”, la e domenica 23 alle 15, 18 e 20.30 rassegna organizzata dall’Associazio- è la volta invece di “La fabbrica del ne provinciale per la prosa, dal Tea- cioccolato”, il film di Tim Burton, intro Club, e dall’assessorato alle Poli- terpretato da Jhonny Deep. Ingresso tiche sociali di Porintero 5 euro, ridotdenone. Ingresso inCARENI to 4 euro. tero 10 euro, ridotto VITTORIO VE5 euro per studenti NETO Giovedì 27 fino a 25 anni e oottobre, alle 21, dever 60. butta in biblioteca SAN FIOR Saba“Kinoradar”, la rasto 22 ottobre, alle segna dedicata al ci21, il Gruppo Teatro nema astratto e d’aLourdes di Coneglianimazione, organizno inaugura alla sazata dall’associaziola polifunzionale del ne culturale Radar. Johnny Depp nei panni di Willy Ad inaugurare la rasmunicipio la rassegna Wonka sugli schermi pievigini segna è “Astratto e “San Fior a teatro” con “Un marito per animazione: un altro una gondola”, comcinema”, che promedia liberamente tratta da un a- porrà opere recenti della Pixar Aninonimo copione “Na gondo(l)a da ma- mation Studios, di Vincent Bierridàr” e diretta da Innocente Soligon. rewaerts, di Sarah Cox e di Joan Gratz Ingresso 5 euro, gratuito per ragazzi confrontate con il lavoro di alcuni piofino ai 16 anni. nieri del mondo dell’animazione. Ingresso 2 euro. Abbonamento per le 6 PARÈ Sabato 22, alle 21, la com- serate 8 euro. anni. La realtà di Conegliano non è ovviamente l’unica e usando un comune La home page del sito degli Alpini di Conegliano motore di ricerscolando storia e finzione, ca si possono trovare altri di eroi e uomini del corpo gruppi che hanno dei siti. degli Alpini. Oltre a questo Tra questi c’è www.alpie ad alcune pagine di foto nipiavon.it. La pagina e immagini storiche e di ce- principale è un po’ spoglia lebrazioni recenti, il resto ma leggibile. Tra i contedel sito è dedicato all’or- nuti spicca la galleria fotoganizzazione del gruppo, grafica divisa in diverse ai vari statuti, alle opere sotto sezioni comprendenmeritorie in campo am- ti una serie di cartoline e bientale e cittadino che le immagini di cappelli alpini, varie sezioni (una trentina) una panoramica sull’aduhanno svolto negli ultimi nata nazionale e altre foto SCELTI PER VOI da GdR ATTUALITA’ Teatro per bambini “S ul cappello, sul cappello che noi portiamo c’è una lunga, c’è una lunga penna nera…”. Cominciamo con un tipico canto degli alpini questa nostra navigata d’esordio della rubrica L’AzioNet tra i siti che parlano di loro, dei loro cori, della loro storia passata, presente e futura. Il nostro punto di riferimento è www.anaconegliano.it, il sito dedicato alla sezione di Conegliano. La home page ha una grafica rigorosa e da questa si può accedere ad una serie di contenuti, di testi e di fotografie molto ampia e curata. Tra i link segnaliamo quello dei racconti di Giorgio Visentin (vicepresidente della sezione) che racconta le vicende, me- CULTURA CONEGLIANO Venerdì 21, alle 21 nella chiesa di Santi Martino e Rosa, si propone “L’albero delle fiabe. Rosa Mystica”, uno spettacolo di danza ispirato a temi sacri, allestito dall’associazione Danzavenezia, dalla Federazione nazionale associazioni scuole di danza e dalla Fondazione nazionale della danza-Arteballetto. Il ricavato dell’iniziativa verrà devoluto per la costruzione di un pozzo nella missione in Costa d’Avorio sostenuta dalle suore dell’ospedale De Gironcoli. PORDENONE Mercoledì 26 e giovedì 27 ottobre Luca De Filippo interpreta al teatro comunale Giuseppe Verdi “Napoli milionaria” di Eduardo De Filippo, per la regia di Francesco Rosi. Penne nere sul web FICTION SACILE Venerdì 21 ottobre, alle 21 al teatro Ruffo, debutta “Scenario 2005. Storie de famegia”, la rassegna di teatro amatoriale giunta alla sua VIII edizione, organizzata dal “Piccolo Teatro Città di Sacile”. Lo spettacolo d’esordio è “Sior Tita paron”, di Gino Rocca, diretto da Paolo Balzani e interpretato dall’associazione artistica Schio Teatro Ottanta. Ingresso 8 euro, ridotto 6 euro. pagnia teatrale Armathan calca il palco dell’auditorium Dina Orsi con “Beautiful Marcello (gardino d’autunno)” di Raznovich, nell’ambito della rassegna di teatro brillante “Scena ridens”, giunta alla sua III edizione. Ingresso intero 8 euro, ridotto 5 euro. FILM Teatro T eatro SPORT inema & TELEFILM C LA NUOVA RUBRICA INTERNET APRE CON UNA PANORAMICA DEI SITI ALPINI DIOCESANI D omenica alle 18.45 Telechiara in TGN Forum parla del convegno sul morbo di Alzheimer tenuto a Padova nei giorni scorsi. Report di Milena Gabanelli si occupa della tutela del territorio (Raitre, domenica, 21). Intanto continua la sfida degli ascolti tra Bruno Vespa, che TV nel gran baraccone di Porta a porta (Raiuno, da lunedì a giovedì, 23) offre di tutto e di più, ospitando politici, esperti e belle donne, ed Enrico Mentana che qualche volta fa centro con il suo talk show Matrix (Canale 5, lunedì, mercoledì e venerdì, 23.30). A ne i palazzi (Raitre, domenica, 13.20). La serie di documentari di Raitre sulla storia recente C’era una volta in questo periodo è dedicata all’Asia, con “La guerra infinita” (mercoledì, 23.25). Giovedì sulla stessa rete alla stessa ora si conclude la Storia della Prima Repubblica di Paolo Mieli. L conda martedì alle 21. Si comincia dall’ultima cena e si conclude con il martirio a Roma. Intanto domenica alle 20.45 su Raiuno si conclude la quinta serie del Maresciallo Rocca e finalmente sapremo se le speranze della maestra Francesca (Veronica Pivetti) sono definitivamente tramontate. A se (Raidue, lunedì, 21) con John Travolta e Olivia Newton-John. Il più interessante supereroe dei fumetti è probabilmente Spider Man, l’Uomo Ragno che ha il volto di Tobey Maguire nel film di Sam Raimi (Canale 5, mercoledì, 21). L 13.35). La corsa come stile di vita e il mondo del podismo sono al centro del nuovo programma La grande corsa, promosso da Treviso Marathon, condotto da Elena Cognito e diffuso dalle emittenti locali (Telenordest, giovedì 20.10, Antenna Tre, venerdì 20.30). G 20.40) racconta l’adolescenza di Clark Kent, cioè Superman (Tom Welling), che vive nei sobborghi di Metropolis. Un’altra serie di successo di Italia 1 è La vita secondo Jim (da lunedì a venerdì, 19), con James Belushi, centrata sulla vita di un bambinone sposato e con tre figli. lberto Angela ci guida in una ricostruzione della Firenze del Trecento, quando la città era una grande potenza economica e militare tra le più importanti d’Europa in Ulisse (Raitre, sabato, 21). Philippe Daverio torna a condurre Passepartout, che racconta la storia dei Savoia mostrandoa terza parte del progetto “Imperium” della Lux Vide di Ettore Bernabei per Raiuno è San Pietro di Giulio Bose, interpretato da Omar Sharif nella parte principale, Lina Sastre (Maria), Daniele Pecci (Paolo) e Johannes Brandrup (Gesù). La prima parte va in onda lunedì, la semerican Graf fiti (1973) opera seconda di George Lucas, è la storia di un gruppo di liceali anni Sessanta alla vigilia della partenza per l’università con bella colonna sonora d’epoca (Retequattro, domenica, 14). È di culto anche il musical Greaa Firenze-Pistoia è stata la prima corsa ciclistica disputata in Italia nel lontano 1870. Quest’anno si corre la ventesima edizione della versione a cronometro (Raitre, sabato, 16.35). Ultime battute per le gare di MotoGp con il Gran Premio di Turchia (Italia 1, domenica, 10.45, 12.15, li episodi della serie Walker Texas Ranger con Chuck Norris sono spesso il programma più visto di Retequattro (da lunedì a sabato 20.10): la loro attrattiva è probabilmente nell’ambientazione western delle storie poliziesche. La serie Smallville (Italia 1, domenica, che hanno l’unica pecca di non poter essere allargate. Gli Alpini di Motta sono su www.anamotta.it. Come impostazione non si discosta molto dai precedenti sia per i contenuti che per la grafica della prima pagina. Sono presenti alcuni testi di cori alpini tra cui quello usato in apertura di articolo, che possono servire ai nipoti per cogliere in castagna i nonni alpini che magari qualche parola di quelle canzoni l’hanno scordata. Chiudiamo citando le pagine dei due cori vittoriesi: www.coroana-vv.it e la neonata www.corocoldilana.com. Oltre al “chi è chi” del gruppo è a disposizione una lista dei pezzi incisi e rintracciabili in cd. Igor Della Libera RAI Celentano fa paura perché manca la censura C hi ha paura di Adriano Celentano? A leggerle, le dichiarazioni di Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno, che minaccia di autosospendersi, di togliere il marchio farfallina di Raiuno dal programma perché non è riuscito a conoscere il contenuto del nuovo varietà di Adriano Celentano Rockpolitik, dopo che proprio lui nel dicembre dell’anno scorso aveva garantito al molleggiato totale libertà di espressione, sembra che facciano parte della campagna pubblicitaria. Invece, il coro di commenti del Cda Rai e di politici lascia pensare che sia proprio vero. La Rai ha paura di Adriano Celentano! Viene da chiedersi perché, dato che si tratta di un cantante e attore che attira milioni di telespettatori, che riesce a tenerseli anche quando fa le pause per le quali va famoso. Si pensa subito ai suoi monologhi. È noto che gli piace dire la sua sul mondo e l’attualità, l’ha fatto con tante canzoni, con i film che ha firmato come regista, nei programmi tivù ai quali ha partecipato. A volte causando guai, e la Rai, che oggi trova normale chiedere la presenza del contraddittorio a chi fa satira, non vorrebbe correre rischi. Qui sta il nocciolo della questione. dai Nostri Paesi Vittorio Veneto LA COMPAGNIA MACEDONIA E UN’INIZIATIVA ULSS: IL TEATRO SI CONFERMA UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER I DISABILI Non diversamente attori L a città si apre al teatro. Una formula originale che coinvolge cittadini, operatori del sociale, volontari ma anche chi frequenta il Dipartimento di salute mentale. Nasce con obiettivi ben precisi il corso-laboratorio di espressività che dura per tutto il mese di ottobre, il giovedì dalle 9.30 alle 12.30, inizialmente alle Filande. «Più attori stanno lavorando attorno a quest’idea globale e sperimentale – spiega Mariella Durante, responsabile dei servizi di psichiatria della cooperativa Insieme si può –. Il corso durerà qualche mese, ma l’esperienza continuerà anche dopo». I ragazzi del Centro di salute mentale saranno fra i protagonisti di quest’avventura tutta giocata sul territorio, fuori dalle strutture per la salute mentale. È un’esperienza dalla quale gli organizzatori si aspettano molto. «Il teatro – sostiene la psicologa Durante – è una forma di comunicazione in cui si riescono ad esprimere emozioni e modi di essere che vanno fuori dalla solita quotidianità. È un modo di comunicare che esce dagli schemi rituali». A muoversi per questo progetto sono in tanti: si va dalle istituzioni pubbliche, come il Dipartimento di salute mentale dell’Ulss, a quelle private come i familiari di Psiche 2000, il Coordina- mento provinciale e il Centro servizi di Treviso, le cooperative “Insieme si può”, “Orchidea” e “L’Incontro”. “Compagnia Macedonia” concede il bis A scommettere sull’esperienza del teatro con i disabili è anche la “Compagnia Macedonia” guidata da Ivana Segat di Carpesica. «Siamo alla nostra seconda esperienza – spiega –. Abbiamo cominciato già a fare le prove per una nuova rappresentazione. E l’entusiasmo è alle stelle. L’anno scorso abbiamo avuto molto successo. rantina di persone, tredici delle quali portatrici di handicap. «Quest’anno avremo il supporto dell’Anffas – conclude Segat – e l’appoggio dell’Ulss che a villa delle Rose ha messo a disposizione una stanza per le nostre attività». Francesca Gallo Centro di ippoterapia a Rindola Bassa B uone notizie per i portatori di handicap. Nei giorni scorsi è stato approvato dalla Conferenza dei sindaci dell’Ulss 7 il progetto di maneggio coperto per ippote- TERRASSAN: “Teatro e altre iniziative servono anche per trovare nuovi volontari” B rividi sulla Torre Eiffel di Parigi. Sedici disabili vittoriesi sono saliti a 300 metri di altezza e vi hanno fatto colazione. Ma la Torre simbolo di Parigi è stata tappa memorabile della trasferta oltralpe dell’estate dei ragazzi del Centro di lavoro guidato di San Giacomo. Ad accompagnarli in questa avventura sette operatori della cooperativa Fenderl. Vacanze simpatiche anche per una ventina di ragazzi del Ceod di Cozzuolo e del centro diurno “L’incontro”. Meta del loro soggiorno le spiagge di Rimini. «Organizzare questi soggiorni estivi – spiega il vice presidente della cooperativa Massimo Ciacchi – comporta un grande impegno, che purtroppo dobbiamo affrontare da soli». «A Vittorio Veneto mancano volontari – aggiunge il presidente della Fenderl Vittorio Terrassan –. Per questo ci stiamo dando da fare per proporre iniziative capaci di interessare i volontari. Come i progetti di teatro (vedi articolo a fianco), o il corso per volontari che si sta concludendo, il “Progetto roccia” che la Fenderl sta mettendo a punto con il comune di Colle Umberto». (FG) Attori dello spettacolo 2004 della Compagnia Macedonia MISSIONARI DELLA CONSOLATA: festa per i 70 anni a Vittorio D omenica 23 i Missionari della Consolata festeggiano 70 anni di presenza a Vittorio Veneto (tutto iniziò infatti il 23 ottobre 1935). Alle 15 si terrà un momento di testimonianza e memoria dei sette decenni spesi in città; alle 16 la messa celebrata da padre Francisco de Asìs Jesus Vazquez Lopez, consigliere generale dell’Istituto Missioni Consolata. A seguire alle 17 un momento di fraternità e di festa. VENERDÌ 21 OTTOBRE Alle 10, nell’aula magna del collegio San Giuseppe, convegno su “Patrimonio industriale di Vittorio Veneto tra passato e futuro: La storia, le politiche, i progetti”. Ultimo incontro del ciclo di conferenze: “Dipendenza: giù la maschera” sui problemi derivanti dall’alcoldipendenza. Alle 20, nell’aula magna del collegio Dante, tavola rotonda con i relatori delle tre serate: Cimarosti, De Sandre, De Bortoli, per un confronto sul tema “La rete a servizio della comunità locale”. Da oggi a domenica in centro, nell’ambito di Victor d’autunno, “L’Europa in piazza”, mostra di artigianato e prodotti alimentari di molti paesi d’Europa. Per la Settimana delle biblioteche: oggi ultimo giorno di apertura straordinaria della biblioteca fino alle 22. SABATO 22 Quando sul palco ci sono anche attori disabili la soddisfazione e la gioia sono grandi per tutti. A cominciare da loro perché si sentono importanti e partecipi di attività comuni». Ad aprile (quasi sicuramente al teatro Da Ponte) andrà in scena “Ore 9, lezione di storia”. Una rappresentazione che spazia dall’ecologia, alla storia fino al sociale. «I disabili – dice Segat – attraverso il teatro hanno la possibilità di parlare di sé senza sentirsi dei diversi». In questo nuovo progetto sono impegnate una qua- APPROVATO DALL’ULSS Nell’ambito del convegno sul patrimonio industriale, alle 10 alle Filande di San Giacomo presentazione delle attività di laboratorio “Il sistema industriale del Meschio. Due casi di studio”. A Formeniga tradizionale sagra paesana. È presente Giochingioco, iniziativa itinerante del comune di Vittorio Veneto con il “Ludobus in collina”. La festa per bambini e ragazzi avrà inizio alle 14.30. DOMENICA 23 Alle 16, nel duomo di Serravalle, ultimo appuntamento con la Rassegna internazionale di musica per organo. Protagonista Emanuele Cardi, titolare d’organo a Battipaglia e docente al conservatorio di Messina che presenta: “Musica organistica italiana dal primo Settecento al primo Ottocento”. LUNEDÌ 24 Iniziano oggi alla ludoteca di Nove i laboratori manuali tematici. Iscrizioni ogni lunedì dalle 16 alle 17.30 nella sede della lu- SAN GIACOMO: cena con Marzio Bruseghin È organizzata per venerdì 21 alle 20 allo Sporting di San Giacomo una cena in onore del ciclista professionista di Anzano, da poco residente a Vittorio Veneto, Marzio Bruseghin. Per prenotarsi contattare Beppino Manighetti allo 0438-59004. doteca di Nove, oppure telefonando allo 0438568922. MARTEDÌ 25 Alle 20.15 nella sede dell’Anfass di via Carducci ultimo appuntamento del corso per volontari con i disabili. Stasera proiezione e discussione del film “L’ottavo giorno”. MERCOLEDÌ 26 Ultimi giorni a palazzo Piazzoni per visitare la mostra “La memoria delle cose amate”, opere di Cesco Magnolato. Aperta da mercoledì a domenica dalle 15.30 alle 19, sabato e domenica anche dalle 10 alle 12.30. Organizza l’associazione Il Filò. GIOVEDÌ 27 Alle 21 debutta in biblioteca Kinoradar, la rassegna dedicata al cinema astratto e d’animazione, organizzata dall’associazione culturale Radar. Ad inaugurare la rassegna è “Astratto e animazione: un altro cinema”. Farmacia di turno: Comunale Centro, via Brandolini, telefono 0438-53198. rapia e attività equestri. Il nuovo servizio alla persona sarà realizzato entro breve nel Circolo ippico San Mamante di Roberto De Nardi che da anni pratica la pet therapy, la terapia che impiega animali per curare bambini fino ai 10 anni, che presentano soprattutto disturbi di comportamento. Attualmente nella zona non esistono strutture del genere in grado di ospitare questo tipo di attività. Dice il sindaco Giancarlo Scottà: «È un progetto che inseguo da anni. Ringrazio i sindaci della Conferenza dell’Ulss per la sensibilità e l’appoggio che mi hanno dato». L’impianto sarà realizzato nell’area di proprietà del Circolo ippico a Rindola Bassa, adiacente all’attuale maneggio scoperto. Per l’ippoterapia saranno messi a disposizione due cavalli, con una persona del Circolo ippico a servizio degli operatori. (FG) AREA FENDERL: Pranzo comunitario della Consulta D omenica 23 all’area Fenderl pranzo comunitario per le associazioni della Consulta dell’associazionismo culturale e tutti gli amici del parco Fenderl. Ritrovo dalle 10 per accendere il fuoco e preparare: poi ciascuno cucina – anche sulla griglia – per sé e poi condivide. Pomeriggio di “ciacole e animazioni”. Per partecipare prenotarsi telefonando allo 0438-555274. “ANZIANI AL PASSO CON I TEMPI”: le nuove passeggiate S i tiene mercoledì 26, alle 18 al ristorante “Antica Vittorio” a Porta Cadore, la presentazione della terza edizione di “Anziani al passo con i tempi”, il ciclo di passeggiate organizzate dall’assessorato all’Ambiente del Comune e dedicate ad anziani e non solo che vogliono mantenersi in forma riscoprendo le bellezze delle colline di Vittorio e dintorni. Mercoledì l’accompagnatore delle escursioni, professor Guido Tonon, illustrerà il programma che prevede nove uscite di domenica mattina dal 6 novembre al 29 gennaio. Le mete e gli orari delle singole passeggiate verranno poi riportate settimanalmente su queste colonne nell’“Agenda”. (TB) DONATA DAL MOLIN: nuovo corso di acquerello G iovedì 27, alle 18 a casa Fenderl, incontro di presentazione della nuova edizione del corso di acquerello “Raccontando... acquerellando” tenuto dall’artista illustratrice per l’infanzia vittoriese Donata Dal Molin. Per informazioni: 0438-556715. 22 Esiti della riflessione foraniale sulla famiglia Vivono da soli quasi 3800 vittoriesi E ra la famiglia una delle stelle polari del piano pastorale diocesano 2004/2005. E proprio sulla famiglia, e sul suo essere “cellula base della società” si è incentrato il lavoro svolto lungo tutto l’anno pastorale appena terminato dall’assemblea dei consigli parrocchiali della forania - a cui cioè ogni parrocchia poteva mandare suoi rappresentanti. Il percorso è stato curato dalle commissioni foraniali per la Caritas, per la famiglia e per la pastorale sociale e del lavoro, in collaborazione con l’associazione di impegno politico “L’ideale”. Attraverso le relazioni degli esperti è stato compiuto un percorso di otto incontri attraverso tutte le dimensioni della famiglia: a partire dalla sua presenza fondante nella storia della Salvezza, poi l’evoluzione storica dell’istituzione famiglia e la famiglia d’oggi, con le regole nel diritto e le (non) agevolazioni del fisco, ma anche il confronto con modelli di famiglia parzialmente diversi, come quello islamico. I chiari e gli scuri della famiglia vittoriese Francesca Pellegrini, assessore alle politiche sociali di Santa Lucia, ha evidenziato i chiari - un 94% di soddisfatti dei rapporti familiari - e gli scuri della famiglia nella Marca Trevigiana. Come il “disagio della normalità”, indigesto cocktail di valori della società post materialista, mancanza di tempo per la famiglia e conse- guenti sensi di colpa. Inoltre, ha sottolineato Pellegrini “l’albero della famiglia trevigiana non Sergio Dugone: “Famiglie, una domanda che ci interpella: e noi, chiesa locale, che facciamo?” appare solido, vigoroso e robusto, ma contiene diversi tarli”: come il lasciare troppo al caso l’incontro tra le persone e la mancanza di cura costante per la relazione di coppia che viene invece data per scontata. Il contributo dell’assessore al sociale di Vit- torio Veneto Giuseppe Maso ha messo in evidenza le cifre che raccontano che tipo di famiglie abita in città, alla verifica del 2002. Famiglie di una persona, anzitutto: 3778 persone vivono da sole, più di quante vivano in 2,3,4,5 o più. E spicca un ulteriore particolare: il 51% delle donne che vive sola ha più di 74 anni, il 67% ne ha più di 66.Fra loro, evidentemente, anche molte rimaste vedove. Tutt’altro accade per gli uomini, anche a causa della minore longevità: gli uomini che vivono soli per il 49% hanno dai 26 ai 49 anni. Le persone sole rappresentano fette più consistenti della popolazione, attorno al 16%, nei quartieri di Val Lapisina Un Prato Verde per la Cattedrale è un grande Prato Verde”... cantava Gianni Morandi negli anni ’70, trattando di ragazzi ed illusioni. I grandi prati verdi in alcuni luoghi sono spariti. A Ceneda, invece, è ritornato funzionante. Il vecchio campo di calcio, meta di tante generazioni e tante partite di calcio, è stato rimesso a pallone, intrattenimento musicale da parte del “Gufo” e un rinfresco organizzato dal Comitato per l’inaugurazione. Circa trecento i parrocchiani che hanno partecipato. Il grande “Prato Verde” sarà per i parrocchiani. Non più al servizio delle società calcistiche. Come si utilizzerà? Sarà una decisione che prenderanno i parrocchiani insieme al parroco durante un incontro che avverrà prossimamente. Nei decenni scorsi il Prato è sempre stato un punto di incontro comunitario, aperto a tutti. Ed è questa la destinazione che sarà adottata in futuro per questo spazio. Isabella Mariotto IDO DA ROS RACCONTA I NOSTRI REDUCI DI RUSSIA vanni Dotta(1911),Vittorio Fattorel (1913, deceduto lo scorso 15 luglio), Tarcisio Armellin (1916), Mario Benedet (1919), Attilio Sanson(1919), Elio Poloni (1920), Mario De Nardi (1921), Aldo Baccichet(1921), Diego Sciascia(1922, scomparso la scorsa settimana), Emo Pavan(1922), Mansueto Della Giustina(1922),Vit- torio De Luca(1922), Luigi Fasan(1922) e Dino Ferro(1923). Il libro sarà presentato domenica 13 novembre al merecatino dell’artigianato di Ceneda con la presenza dei reduci e del coro Ana di Vittorio Veneto che si esibirà in canti sulla guerra e sulla ritirata di Russia. Mario Sanson opo il successo di “Bepi Ros. La roccia del Piave” Ido Da Ros, il noto autore delle Cronache Vittoriesi, ritorna per la quarta volta a scrivere della guerra. E questa volta su un argomento lacerante e dolorosissimo quale fu la nostra “campagna” nell’oggi ex Unione Sovietica. Il titolo è “Noi che ritornammo. Testimonianze di reduci di Russia vittoriesi” e narra l’odissea di alpini, artiglieri, bersaglieri e fanti sul Don, di battaglie, muli e carri armati, isbe, fame, freddo, caduti, dispersi, prigionieri e su tutto l’incubo della ritirata e la “libertà” conquistata ad un prezzo durissimo con l’assalto a Niko- lajevka (da quattro a seimila soldati morti sul campo di battaglia). Quelli che c’erano, sono oggi rimasti in pochi, anche per questioni anagrafiche, e il professor “Tito” ce ne racconta 14, che in ordine di età sono: Gio- SOLIDARIETÀ CON GLI AFGHANI P La Chiesa, officina della famiglia Questi i dati. Che però non vanno lasciati soli e su carta. “C’è una domanda che ci interpella per dirla con uno dei relatori, Sergio Dugone-: e noi chiesa locale, che facciamo?”. L’assemblea dei partecipanti agli incontri ha evidenziato che la Chiesa in questi anni non ha avuto una forte pastorale della famiglia, essendosi invece dedi- cata maggiormente ad una pastorale “della persona”: i giovani, gli ammalati, gli anziani, i lavoratori. Non a caso, allora, diciamo noi, il vescovo Giuseppe sta puntando e sta spendendosi tanto per il “Percorso formativo vocazionale” delle domeniche pomeriggio con le famiglie. Per fare della chiesa una comunità di famiglie. O meglio, riprendendo le conclusioni del percorso lungo un anno sui temi della famiglia, “laboratorio della famiglia” - studiare la situazione, proporre iniziative - e “officina della famiglia”, dove sottoporre a revisione lo stato della società, e architettare gli interventi di riparazione dove e quando necessari. Tommaso Bisagno Evento...boom! nuovo -uno sfavillante tappeto d’erba- potrà essere utilizzato dai bambini e ragazzi della comunità. Un’idea del parroco, don Martino Zagonel, per riunire i parrocchiani e creare momenti di incontro. Domenica 16 c’è stata l’inaugurazione con giochi paesani di un tempo, pallamano, bocce, naturalmente D e SerravalleSant’Andrea: che sono infatti quelli dove meno si è costruito di recente, e le abitazioni nuove accolgono di solito le nuove o consolidate famiglie, non certo gli anziani soli. Dal 1998 è in costante calo il numero medio di componenti la famiglia vittoriese, da 2,45 allora a 2,38 nel 2002. In altri numeri: più della metà delle famiglie con figli ne ha uno solo; meno del 7% ne ha più di due. Con una sostanziale stabilità rispetto all’analogo rilevamento del 1998. DA VENERDÌ A DOMENICA GIOVANI PROTAGONISTI INAUGURATO IL 16 “C’ e L’AZiON Vittorio Veneto Domenica 23 ottobre 2005 artiranno il prossimo mese di novembre le 500 unità (uomini e donne) del 132.mo Reggimento Ariete, dipendente dal Comando 1 Fod (ex V Corpo d’Armata) di Vittorio Veneto, di stanza nel pordenonese. La loro missione umanitaria, che durerà fino ad aprile, porterà aiuti in Afghanistan e prima di partire ha coinvolto una ventina di associazioni vittoriesi nella raccolta di solidarietà: in primis la Protezione Civile, ma anche, ad esempio, le associazioni d’arma (carabinieri, alpini, marinai). I beni di prima necessità raccolti saranno distribuiti direttamente alla popolazione civile afghana. Nella sede della Protezione civile, in via Carducci 89, nelle giornate di sabato 22 e 29 ottobre, sarà effettuata la raccolta, in scatoloni possibilmente, di generi alimentari non deperibili, materiali didattici, attrezzature sanitaria, medicinali, calzature (senza tacco), materiale per l’igiene personale, vestiti, giocattoli, cancelleria e quant’altro può servire alla popolazione. Isabella Mariotto V enerdì 21 e sabato 22 ottobre Vittorio Veneto sarà in mano ai giovani. Decine e decine di ragazzi, appartenenti ai numerosi gruppi giovanili dell’area, si riuniranno in diversi luoghi della città per conoscersi, per imparare e per divertirsi. È l’Evento Boom 2005, ideato dal Gruppo Coordinamento Giovani con la collaborazione del comune di Vittorio Veneto e dei comuni limitrofi. L’obiettivo del progetto è quello di attivare e rafforzare le sinergie tra i diversi gruppi giovanili della città e di far esprimere, grazie alla forza della collaborazione, le enormi potenzialità di cui i ragazzi vittoriesi dispongono. Laboratori tematici, che si svolgeranno venerdì e sabato dalle 14.30 alle 18.30 (iscrizioni chiuse) dedicati a musica fotografia, danza, teatro, giornalismo e rivolti ai giovani tra i 15 ed i 29 anni, si alterneranno quindi a forum di discussione aperti agli studenti delle scuole della città, venerdì e sabato mattina. I luoghi che ospiteranno questa pioggia di eventi saranno il Centro Criciuma, la palestra di via Berlese ed il patronato La Tenda, ma anche il centro cittadino: domenica dalle 18 stand allestiti dalle scuole e dai gruppi giovanili vittoriesi in Piazza del Popolo, preceduti alle 17.30 da spettacoli ed esibizioni di danze popolari. Le due giornate saranno chiuse da due concerti all’aperto, sabato dalle 18.30 alle 24 e domenica dalle 19.30 alle 24, in piazza del Popolo, ai quali parteciperanno ben 10 gruppi musicali locali, tra i quali gli Hope Leaves e gli Expro. «L’intenzione - rivela Silvia Stival, operatrice presso il centro Criciuma e “tutor” dell’evento - è quella di sfruttare le enormi risorse umane di cui gode il nostro territorio. L’evento Boom di Vittorio Veneto è solo l’inizio. Il nostro obiettivo è quella di riuscire a riproporlo, anche se in misura minore, in ognuno dei comuni partecipanti: Cordignano, Tarzo, Sarmede, Fregona e Colle Umberto. In questo modo tutte le realtà giovanili territoriali saranno attivate e “messe in rete”». Alberto Ferri e L’AZiON Vittoriese SARMEDE / Scelto il luogo, si cercano i fondi Nuova sede per la mostra A ncora per poche edizioni la Mostra internazionale dell’illustrazione per l’infanzia di Sarmede – la cui trentatreesima edizione si apre sabato 22 – si terrà in quell’ultimo piano del palazzo municipale, al quale si accede dopo essersi immersi nel mondo della fantasia ammirando gli affreschi che adornano le pareti esterne ed interne del comune. L’attuale sede da sempre si trova a fare i conti con gli spazi non proprio generosi, tanto che un’ubicazione maggiormente ampia e più facilmente raggiungibile costituirebbe la soluzione ideale per accogliere i numerosissimi visitatori che di anno in anno raggiungono il Paese delle fiabe. La risoluzione del problema non è semplice. La realizzazione di una nuova struttura comporterebbe per il Comune di Sarmede un sforzo economico che l’ente non potrebbe sopportare se non con contributi esterni. Tuttavia qualcosa si sta muovendo e già sono stati reperiti i fondi per l’acquisto del terreno sul quale sorgerà, in un futuro non troppo lontano, la nuova struttura atta ad ospitare uno degli eventi rivolti all’infanzia tra i più importanti a livello mondiale. «Si tratta – spiega il primo cittadino Eddi Canzian – di un’area posta nel capoluogo, per l’acquisizione della quale sono già stati presi i primi contatti con il privato. Abbiamo inoltre ottenuto, grazie all’interessamento del senatore Giampietro Favaro, un contributo statale assegnatoci dal ministero della Cultura. Si tratta di una cifra di 130 mila euro, con la quale copriremo quasi interamente i costi per l’acquisto». Non rimane ora che compiere gli altri passi, come del resto si è prefissa di fare l’amministrazione comunale. «Abbiamo inserito – continua il sindaco – la realizzazione della nuova Una formella per il futuro del Menarè Il municipio di Sarmede, attuale – e angusta – sede della mostra sede per la mostra nel programma triennale delle opere pubbliche. Predisporremo il progetto e poi ci attiveremo per costruire l’immobile, anche se questo sarà possibile solo con finanziamenti, pubblici o privati. Ci attiveremo quindi per richiedere dei contributi». Gerda De Nardi C hi si appresta a varcare la soglia del municipio di Sarmede – o a visitare la Mostra dell’illustrazione –, viene accolto, già nel porticato, da scene della vita di tre santi, affrescati dall’illustratore Josef Wilkon. Si tratta dei tre patroni delle parrocchie del comune, dell’esistenza dei quali l’artista polacco ha riprodotto alcuni episodi significativi. Così immancabile è la presenza di san Giorgio e il drago, patrono di Rugolo, che già da un anno fa bella mostra di sé nell’arcata centrale del porticato stesso. Ma la vera novità sta negli altri affreschi realizzati quest’estate nelle due arcate laterali. San Pancrazio, protettore di Montaner, viene raffigurato durante il martirio subito a Roma, mentre sant’Antonio di Padova, al quale è dedicata la chiesa di Sarmede, è raffigurato in due delle tre scene proposte, mentre predica ai pesci e mentre compie un miracolo eucaristico. Gli affreschi previsti nelle arcate del municipio sono così stati completati: il progetto era nato nel 2004 ed è stato curato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Fondazione Mostra e finanziato dalla banca Unicredit. (GDN) ACQUEDOTTO DI FREGONA: gli ex sindaci Chies e Salvador replicano alle accuse di De Luca «L I coscritti del 1950, di San Martino e di Colle, in occasione della loro cena annuale hanno realizzato un’iniziativa di solidarietà, che, già avviata nel 2004, si ripeterà anche quest’anno e in futuro. Si tratta dell’adozione a distanza in favore di bimbi abbandonati della missione in Kenia dove è impegnato il nostro missionario padre Fiorenzo Canzian. Domenica 23 karate a Cappella P rotagonista il karate a Cappella Mag- giore. Domenica 23, nella palestra della scuola media di Cappella, si svolgerà il trofeo Tsks di karate tradizionale, aperto a tutte le categorie. L’organizzazione è di Roberto Bacchilega, cintura nera sesto dan e maestro di karate a Cappella. a bolletta dell’acqua aumenterà di sicuro – aveva preannunciato, in un’intervista su L’Azione del 9 ottobre, il sindaco di Fregona Giacomo De Luca – perché bisogna investire sull’acquedotto, che è in condizioni indegne di un paese civile». La responsabilità, proseguiva, è delle passate amministrazioni: per l’acqua negli ultimi vent’anni non si è fatto niente. «Non è affatto vero», sono insorti Patrizio Chies e Romolo Salvador, entrambi ex sindaci di Fregona. I loro interventi e le loro ragioni si possono leggere nella pagina delle Lettere (pag. 35). AGNELEZZA: messa di fine anno escursionistico domenica 30 D 23 NELLE NUOVE CERAMICHE E NEL PORTICATO DEL MUNICIPIO ECCO SAN GIORGIO E SANT’ANTONIO COLLE - SAN MARTINO: iniziativa di solidarietà dei coscritti del 1950 Domenica 23 ottobre 2005 omenica 30 ottobre alle 10.30, tempo permettendo, si chiude la stagione escursionistica estiva con la messa alla Madonna dell’Agnelezza, sul sentiero verso il Pizzoc. Celebra, come già da quindici anni, don Giovanni Dan; a seguire la sua messa i tanti amici della montagna che vanno lì, due volte all’anno, in pellegrinaggio alla statua della Madonna. Ricordiamo per chi non ci fosse mai stato, che si può salire alla Madonna dell’Agnelezza da Fregona-Sonego o da Santa Giustina-Maren-Valscura. La camminata a piedi è di circa un’ora. D all’azzurro dell’acqua al nero dell’asfalto. Passando attraverso i secoli, i ceramisti di Scomigo hanno voluto fermare nel tempo la storia del Menarè e lo hanno fatto aprendosi al futuro. L’ultima formella è rimasta incolore proprio per dar modo alle nuove generazioni di decidere se far sì che possa essere dipinta della tonalità dell’acqua o di quella del catrame. Il messaggio trasmesso dagli otto artisti che hanno composto l’opera collocata lungo la statale di Alemagna, all’incrocio semaforico del Menarè, è stato spiegato dal professor Luciano Caniato, nell’ambito dell’inaugurazione (nella foto) svoltasi domenica 16. «Il percorso della ceramica – ha sottolineato il presidente dell’associazione Piccoli Ceramisti Scomigo, Giuliano Salvador – è nato nel 1999 con l’obiettivo che i muri possano raccontare la nostra storia, lasciando un segno anche alle nuove generazioni». Gli artisti e i membri dell’associazione hanno così consegnato ufficialmente l’opera “Il Menarè da via d’acqua a strada di traffico” alla comunità, invitando in modo particolare i giovani ad essere orgogliosi della propria storia. Proprio per questo, durante la benedizione di quello che è uno dei tasselli del progetto “Scomigo nel percorso della ceramica”, ad attorniare il parroco del Menarè, don Evaristo Colmagro, c’erano i ragazzi delle due comunità che si affacciano sull’Alemagna. (GDN) Domenica 16 si è svolta l’inaugurazione CORDIGNANO / I 25 ANNI DELLA SCUOLA ACHILLE FELET È pronta a spegnere 25 candeline la scuola comunale di musica “Achille Felet” di Cordignano. La festa di compleanno si terrà alla presenza di allievi, insegnanti, genitori domenica 23 ottobre alle 16.30 al teatro comunale Francesconi, seguita poi dalla cena nel salone degli alpini. La realtà cordignanese, nata 25 anni fa da una proposta di finanziamento da parte della Regione al fine di istituire corsi musicali e bandistici, si è trasformata in vera e propria scuola di musica con il coinvolgimento del Comune che ne ha assunto le funzioni amministrativa, tecnica e di struttura. Inizialmente dislocata in diverse parti del territorio, da dieci anni la sede ufficiale della Felet è all’ex plesso delle elementari di Ponte della Muda. Oggi essa è frequentata da circa novanta allievi, guidati dal direttore artistico Bruno Bit, di cui una decina hanno superato quest’anno gli esami dei vari livelli, tra i quali quelli di teoria e solfeggio, mentre la studentessa Sabrina Zanette si è diplomata al conser vatorio. Non manca inoltre il collegamento con la popolazione grazie ai numerosi momenti di spettacolo musicale che vengono proposti durante l’anno. Tra questi l’appuntamento in occasione della Giornata della Memoria e la recente serata dal titolo “Scherzando con un pianoforte a coda”, che ha visto esibirsi Sabrina Zanette maestra da pochi giorni. (GDN) 24 LAGO / TORNATA LA PALA DEL DA MILANO Un ritorno atteso 15 anni N el 1990 il governo era in mano al “Caf” (CraxiAndreotti-Forlani), il presidente della Repubblica Francesco Cossiga iniziava a dare le prime picconate, l’Italia si univa agli Usa nella prima guerra contro l’Iraq, un litro di benzina costava 1.478 lire. Pochi flash per dare un’idea di quanta acqua sotto i ponti sia passata da quando la preziosa pala, realizzata da Francesco da Milano tra il 1511 e il 1515 per la chiesa parrocchiale di Lago, prese la strada di un laboratorio di restauro di Tessera (Ve). In questi giorni la pala ha percorso la strada inversa, da Tessera a Lago, e la sera di venerdì 21 ottobre viene ufficialmente riconsegnata alla comunità. In questi quindici anni quel dipinto è stato una piccola croce per i parroci che Particolare della pala del Da Milano si sono succeduti a Lago. Anche la gente del paese si è più volte mobilitata per riavere l’opera. Lo scorso anno la preoccupazione dei parrocchiani finì sui giornali locali. Mossi, non «da intento polemico verso qualcuno ma dall’amore per un bene inestimabile della comunità». Ad accrescere la preoccupazione i continui annunci (sempre disattesi) di un imminente arrivo: nel e L’AZiON Vallata / Bellunese Domenica 23 ottobre 2005 2000 per il Giubileo, nel 2003 per la festa dell’80º della chiesa, nel 2004 in concomitanza con la presentazione di un libro sul paese. Questa volta la gente di Lago può stare tranquilla. L’arrivo è certo. Prova ne è la mobilitazione di autorità per l’inaugurazione. Alle 20.30, nella parrocchiale, si ritrovano il vescovo Giuseppe, il soprintendente per il patrimonio artisti- co per la provincia di Treviso Anna Maria Spiazzi, il direttore del Museo diocesano mons. Rino Bechevolo, il delegato vescovile per l’Arte Sacra mons. Michele Ossi, oltre al parroco di Lago don Ezio Segat e al sindaco Battista Zardet. Allieteranno la cerimonia i cori “Costanzo Porta” di Treviso e “Lagorè” di Revine e Lago. A detta degli esperti la pala – raffigurante la Madonna col Bambino e i santi Caterina, Maria Maddalena, Giorgio, Biagio e il committente (tale pre’ Stefano da Farra di Soligo) – è tra le opere più interessanti realizzate dal Da Milano nell’Alto Trevigiano. Lo stile del dipinto rivela le origini lombarde dell’autore, il suo gusto nordicizzante nella ripresa del paesaggio e l’attenzione per la tradizione belliniana. La pala, una delle ultime realizzate a tempera prima dell’arrivo della tecnica a olio, non verrà posta nel suo luogo originario (dietro l’altar maggiore) ma nel battistero, all’interno di una bacheca di cristallo climatizzata. Il restauro è stato finanziato da parrocchia, Cassamarca e Banca delle Prealpi. Federico Citron M ercoledì 26 ottobre alle 15 nella sala grande del Palazzo delle Contesse in Mel avranno inizio i corsi del nuovo anno accademico della Sezione Zumellese dell’Università degli Adulti/Anziani, il decimo di attività in Sinistra Piave. La prolusione sarà tenuta dal Presidente della Provincia di Belluno Ser- REVINE: È ripartito per il Canada padre Aristide Piol È ripartito per il Canada padre Aristide Piol. Durante la sua permanenza in Italia padre Aristide, Missionario della Consolata, ha celebrato una messa a Revine, sua parrocchia di origine. Era più di trent’anni che il padre non celebrava a Revine. Con l’occasione si è avviato un rapporto di amicizia tra la parrocchia e il missionario. TOVENA: Antica Fiera Franca dei santi Simone e Giuda T ovena è in festa dal 21 ottobre per l’Antica Fiera Franca dei santi Simone e Giuda. Tra le iniziative del primo fine settimana segnaliamo la cena con cinghiale di sabato 22 e la festa con gli anziani di domenica 23. I festeggiamenti riprenderanno il 28 con la messa in onore dei patroni (alle 10). MEL: Festa per il 25° dell’intitolazione della piazza a Luciani D omenica 23 ottobre è festa a Mel per i 25 anni della intitolazione della piazza principale del paese a papa Luciani. L’anniversario viene ricordato nella messa delle 10 cui partecipano anche i membri della Confraternita della vita e del vino del Veneto Orientale ospiti a Mel per il Simposio d’autunno. MEL: Doppio incontro con la illustratrice Nicoletta Costa L unedì 24 ottobre doppio appuntamento a Mel per grandi e piccini. Alle 18 sarà infatti ospite della Cartoleria Tempietto Nicoletta Costa, autrice ed illustratrice tra le più conosciute dai bambini. Alle 20.30 Nicoletta Costa sarà invece a Palazzo delle Contesse dove terrà un incontro aperto al pubblico. MEL Decimo anno dell’Università Adulti gio Reolon e avrà per titolo: “L’acqua: patrimonio da tutelare”. La giornata inaugurale offrirà l’occasione per presentare il calendario delle iniziative promosse in seno all’Università degli adulti e anziani sul piano antropologico, sociologico e culturale. Gli incontri settimanali, articolati in lezioni, seminari e laboratori, si terranno il martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 17.30. Programma di iniziativa comunitaria Interreg III A Italia-Austria (2000-2006) AFRICA CHIAMA A FOLLINA Concerto e foto per l’Africa “R sabato e festivi 10.00/20.00 feriali 15.00/20.00 Autorizzazione Comunale n. 12604 del 05-10-2004 Longarone Fiere srl - Via del Parco 3 - 32013 Longarone (BL) Italy Tel. +39 0437 577577 - Fax +39 0437 770340 - E-mail: [email protected] - www.longaronefiere.it egina dell’Africa e del mondo intero”. Questo l’appellativo rivolto alla Madre di Dio che dà titolo al concerto della corale San Salvatore in programma per domenica 23 alle 16 in basilica a Follina. Ed è lo stesso titolo della manifestazione organizzata da Africa Chiama fino al 30 ottobre negli ambienti abbaziali. Mostra fotografica e didattica nel chiostro, e una videoproiezione nel refettorio: entrambe raccontano la missionarietà in campo sanitario. Ossia le motivazioni ideali e la vita quotidiana di sacrificio di medici, infermieri, personale che, in Africa o altrove, spende se stesso per la salute di altri.Le due mostre saranno visi- tabili in orario di apertura dell’abbazia: dalle 6.30 alle 11.50 e dalle 14.30 alle 19, salvo eccezioni. Il concerto, nella domenica che è Giornata Missionaria Mondiale, sarà anche momento di raccoglimento, riflessione e preghiera, e di memoria di professionisti della salute morti spendendosi per gli ultimi in Africa, come la missionaria diocesana Antonia Simionato e l’infermiera originaria di Ponte della Muda Marisa Ferrari. I proventi delle mostre e del concerto, proposti anche grazie al sostegno della Banca Prealpi, saranno devoluti all’ospedale di Songo, in Angola, dove Africa Chiama ha aiutato a rimettere in funzione il sistema di approvvigionamento dell’acqua. Sono appena tornati da Songo Francesco Beldì di Conegliano, Italo Bernardi di Soligo e Giuseppe Marcon di Bagnolo: hanno installato e reso operative le motopompe per l’ospedale, inviate e progettate nella Marca, in particolare con il contributo della Gdf trade&service di Sernaglia. Tommaso Bisagno e L’AZiON Quartier del Piave CURATO DALLA CORALE DI BARBISANO Il dolore e la speranza diventano un recital D obbiamo sicuramente delle scuse alla Corale di Barbisano se fino ad oggi non abbiamo dato adeguato rilievo al loro ultimo lavoro, “Sui passi della speranza”. Venerdì scorso abbiamo visto il recital e ne siamo rimasti colpiti e ammirati, come le tante persone accorse al centro parrocchiale di Soligo. L’occasione per la rappresentazione del recital, la seconda dopo l’esordio nella chiesa di Barbisano la domenica delle Palme, era data dai festeggiamenti per i vent’anni dell’associazione Viezzer. “Sui passi della speranza” è un insieme, molto ben amalgamato, di parole, musica e canti. Le parole sono quelle di poeti - da Turoldo a Gibran - e di uomini di fede - da Camara e frère Roger -. Ma sono soprattutto quelle di tre donne che hanno affrontato con coraggio la malattia: Laura Tangorra, giovane mamma affetta da sclerosi laterale amio- trofica, Eleonora “Ele” Teot di Conegliano e Pierina di Falzè di Piave. Tre attori Monica Stella, Federica Cellot e Mario Brugnera ci mettono l’anima nel leggere drammatiche pagine di speranza scritte dalle tre donne: “Perché? Perché io? Perché Dio?”... “La mia nemica, la sclerosi, è particolarmente spietata: sferra i suoi colpi con silenziosa freddezza: ruba, mai sazia, senza fretta ma con grande determinazione”... “C’è qualcosa in me che non vuole spegnersi, che resta vivo come le onde del mare in tempesta: la speranza”. L’emozione, la commozione, attraversano il pubblico. C’è silenzio profondo. Intervengono la musica e il canto a commentare la lettura: Bassani, Beethoven, canoni di Taizé, pezzi di Fabrizio Perone (che è anche direttore della Corale). Ad eseguire i brani sono l’arpa di Tullia Larese Roia, il violencello di Giorgia Pavan, il violino di Francesco Zampieri, il flauto di Fabrizio Perone, le voci dei coristi. Di tanto in tanto la mano esperta di Michela Pradal traccia dei disegni sulla lavagna luminosa. Dura un’ora il recital. Al termine è un lungo, caldo applauso. Speriamo che in molti abbiano la fortuna di rivederlo. (FC) Domenica 23 ottobre 2005 T utto esaurito all’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo lo scorso 10 ottobre per la cerimonia di apertura dell’Università degli adulti di Pieve di Soligo. Gli attenti “studenti” hanno seguito e applaudito la riflessione di don Padovese sul dialogo tra generazioni. L’Università pievigina, presieduta da Pierangelo Gobbato, conta quasi 400 iscritti e 15 mila ore di attività. Gli iscritti sono per l’80% donne e per il 20% uomini. Il 43% ha tra i 60 e i 70 anni, il 23% ha più di 70 anni, il 10% ha tra i 40 e i 50 anni, e il 3% ha meno di 40 anni. Per quanto riguarda la provenienza, il 42% dei frequentanti è di Pieve, il 20% da Sernaglia-Moriago, il 18% da Farra di Soligo e il 10% dalla Vallata. Ci sono anche studenti che arrivano da Treviso. Infine la condizione socio-lavorativa: il 55% degli iscritti è in pensione, il 33% sono donne casalinghe, il 10% lavora. REFRONTOLO: Nasce “Due cuori per la vita” S abato 22 ottobre, alle 20.30, nella sala parrocchiale di Refrontolo (ex-cinema) viene presentata l’associazione “Due Cuori per la Vita” costituita subito dopo la tragica scomparsa di Edoardo e Francesco Sossai, in loro memoria. Lo scopo dell’associazione, che conta 90 soci fondatori, è di raccogliere fon- di ponendosi come obiettivi principali: la formazione e l’informazione sulle malattie cardiovascolari; il sostegno ai bambini disagiati e abbandonati del Sud America, in particolare del Brasile, con un supporto concreto alle adozioni, ad esempio con la fornitura di strutture, materiale didattico, aiuti alla formazione professionale e culturale. Pieve di Soligo in via Chisini sabato scorso, 15 ottobre, c’è stata una bella festa per i cento anni di Luigia Lorenzon. Al mattino il sindaco Giustino Moro ha fatto dono di un bel mazzo di fiori alla fortunata signora; nel pomeriggio il parroco don Giuseppe Nadal ha celebrato una messa di ringraziamento. Intorno a Luigia si sono strette le figlie Maria e Cesarina - che risiedono in Svizzera ma trascorrono 3-4 mesi ciascuna a Pieve per assistere la mamma -, i nipoti, gli amici e i conoscenti. Luigia è nata il 15 ottobre 1905, si è sposata nel ’27 con Angelo D’Agostin, ha lavorato la terra e seguito la famiglia, ha avuto due figlie, è rimasta vedova nel ’79. Oggi è ancora autosufficiente e segue le conversazioni. Piccola curiosità. Luigia Lorenzon è trisavola: i suoi pronipoti, infatti, hanno già dei figli. In pratica, la famiglia D’Agostin conta oggi cinque generazioni! Particolarmente partecipe all’evento don Giuseppe, che in un certo senso si è “preparato” alla festa di domenica questa, 23 ottobre, per i cento anni di sua mamma, Maria Tomasi ved. Nadal. Per festeggiare il bel traguardo don Giuseppe celebrerà una messa alle 15 nella chiesa di Santa Maria del Piave. Seguirà un rinfresco con i tanti parenti e gli amici. D a quest’anno in occasione dei festeggiamenti di San Martino, patrono di Falzè, il Comune di Sernaglia premierà un cittadino che si è particolarmente distinto nel campo del volontariato e della solidarietà. L’istituzione del premio “San Martino” è stata approvata nei giorni scorsi dal consiglio comunale. È una sorta di Civilitas, ma a differenza di quanto avviene a Conegliano la scelta del premiato potrà cadere solo su persone residenti nel territorio comunale di Sernaglia. Le segnalazioni possono essere effettuate, entro il 24 ottobre, da singoli o da associazioni. Quindi una commissione, composta da dieci membri, valuterà le proposte pervenute e sceglierà la persona da premiare. «L’iniziativa sta riscuotendo molto interesse, ci sono già pervenute molte segnalazioni - afferma il sindaco Giovanni Balliana. Abbiamo istituito questo premio per offrire, soprattutto ai giovani, degli esempi positivi da imitare». Il gruppo di opposizione non ha condiviso appieno la proposta, sostenendo che in iniziative di questo tipo si rischia di “dimenticare” persone che magari operano nell’ombra e il cui impegno è poco noto. FALZÈ: bene la farmacia el corso del consiglio comunale che ha deciso l’istituzione del premio “San Martino” il presidente del consiglio di amministrazione della farmacia comunale di Falzè di Piave, Stefano Frezza, ha relazionato sul primo anno di attività dell’azienda che per il 51% è del Comune di Sernaglia. Il bilancio del 2004 (la farmacia è stata inaugurata nel mese di ottobre) si è chiuso con 2 mila euro di deficit, mentre le stime del 2005 prennunciano un utile. Da sottolineare che tutti gli acquisti per l’avvio della farmacia sono avvenuti senza fare ricorso ad indebitamento. N FARRA: Gli emigranti raccontano le loro esperienze all’estero enerdì 21 ottobre alle 20.30 nell’aula magna della scuola media di Col San Martino gli emigranti di Farra raccontano le loro esperienze di emigrazione. Coordina l’incontro Paolo Facci della “Fraternità emigranti di Col San Martino”. Il venerdì successivo ci sarà un confronto tra esponenti del mondo della scuola, del volontariato e del lavoro sul fenomeno della immigrazione nel Quartier del Piave. Organizza l’assessorato alla cultura del Comune di Farra di Soligo. Edoardo Sossai Francesco Sossai SOLIGO: NUOVO LABORATORIO PER DISABILI D Luigia Lorenzon Istituito dal Comune il “Premio S. Martino” V CENTENARIA A PIEVE A SERNAGLIA / SOLIDARIETÀ PIEVE Ecco chi frequenta l’Università degli Adulti 25 omenica scorsa giornata ricca di emozioni per i soci e gli amici dell’associazione Viezzer. Dopo la messa per il ventennale, celebrata dal vescovo Armando Bucciol nella parrocchiale di Soligo, la festa è proseguita in via Carlo Conte con l’inaugurazione del nuovo laboratorio occupazionale realizzato dalla Viezzer a lato del Centro educativo occupazionale diurno (Ceod). È stato don Armando, che vent’anni fa fu tra i principali ispiratori e promotori dell’associazione, a consegnare a Celestino Padoin, in rappresentanza dei disabili che frequenteranno il laboratorio, e alla dottoressa Marisa Durante, in rapprensentanza dell’Ulss, le chia- vi della nuova struttura. Visibilmente commosso Angelo Cremasco, che in qualità di presidente dell’associazione ha ricordato le origini, il cammino percorso e i progetti futuri. La prossima tappa della Viezzer sarà l’apertura della comunità alloggio per disabili adulti. I lavori sono giù stati av- viati, grazie anche alla collaborazione dell’Ulss (che ha garantito il mutuo acceso dall’associazione) e alla generosità di enti pubblici e singoli. Nella foto: il vescovo Armando Bucciol consegna a Celestino Padoin e alla dottoressa Marisa Durante la chiave del nuovo laboratorio occupazionale per disabili di via Carlo Conte. 26 te il mese di agosto per agevolare al massimo le famiglie». Il nido comunale “Zamboni” ospita bambini dai 3 mesi ai 3 anni ed è suddiviso in due sezioni: una che ospita quelli più piccoli, dai 3 ai 15 mesi, costituita da tre aule per le attività, da un locale predisposto per le “nanne” e uno per le “pappe”, da uno spogliatoio e dai servizi igienici; l’altra, che accoglie bimbi divezzi e semi divezzi, articolata in cinque aule, di cui due con funzioni di refettorio, e da due stanze per dormire, un’aula per i giochi, uno spogliatoio e i servizi igienici. La nuova struttura, il cui accesso è in comune con la materna, dispone di un ampio spazio esterno verde e di un porticato che consentono lo svolgimento di attività all’aperto. Il servizio, per quanto riguarda la parte educativa, ausiliaria e di refezione, è stato dato in gestione dal Comune alla cooperativa Insieme Si Può, che ha vinto la gara di appalto indetta a suo tempo. (FN) Inaugurato l’asilo “Zamboni”, che esaurisce le richieste Con il nuovo nido abbattute le liste C on l’apertura del nuovo asilo nido comunale di via Cacciatori delle Alpi, tutte le richieste per il nuovo anno sono state soddisfatte e le liste di attesa completamente abbattute. Lo rivela la direttrice Carmen Zuddas, che sovrintende alla gestione di entrambi i nidi comunali. La struttura della Ferrera, inaugurata ufficialmente sabato scorso alla presenza anche del vescovo mons. Giuseppe Zenti e intitolata a Gaetano Zamboni, ospita al momento 50 bambini, pur avendo una capienza di 65 posti. È invece al completo il nido “Panizza” di viale Veneto. Essendo già arrivate 16 nuove iscrizioni per gennaio, è probabile però che già dai prossimi mesi possano formarsi nuove liste di attesa. Qualora le richieste di acces- so superino la disponibilità, il Comune predisporrà delle graduatorie. I punti verranno assegnati in base a parametri che favoriscono le famiglie con maggiori difficoltà (entrambi i genitori lavoratori, presenza di altri figli piccoli, casi particolari di disagio segnalati dai Servizi sociali, nuclei famigliari monoparentali, etc.), tra i quali non rientra però il reddito familiare. Reddito che invece conta per ottenere SCOMIGO: Domenica 23 l’ingresso di don Battistin D omenica 23 ottobre, alle 10, don Roberto Battistin fa l’ingresso nella parrocchia di Scomigo. Lo scorso 2 ottobre la parrocchia ha salutato e ringrazia- to don Giovanni Pierdonà per i setti anni di servizio pastorale. Sul prossimo numero un servizio sul saluto a don Giovanni e l’ingresso di don Roberto. agevolazioni sulla retta mensile che, piena, oscilla tra i 307 euro per la fascia oraria 7.30-13.30 e i 383 euro per l’intera giornata (7.30-18.00). Il nido è aperto dal lunedì al venerdì, dal 1º settembre al 24 luglio. «Avevamo pensato di prolungare il servizio al sabato, ma sono arrivate solo due domande - spiega la direttrice - Valuteremo insieme ai genitori anche la possibilità di tenere aperto uno dei due nidi duran- SAN PIO X: Il vescovo Giuseppe per il 50° della parrocchia F esta grande questa domenica, 23 ottobre, a San Pio X. Alle 11 il vescovo Giuseppe presiede la solenne celebrazione per i 50 anni della parrocchia. Partecipano alla celebrazione i preti e le suore che hanno vissuto il loro ministero a San Pio X. A seguire è previsto un pranzo comunitario con il Vescovo al centro parrocchiale. Alle 16, sempre al centro parrocchiale, si tiene un concerto dell’Insieme Vocale “Città di Conegliano”. MILLE PERSONE AL FUNERALE IN CILE È morto padre James, guida di molti giovani coneglianesi L’11 ottobre scorso è mancato in Cile padre James Mc Ilhargey dei Legionari di Cristo. Per alcuni anni visse a Conegliano impegnandosi nella pastorale giovanile. Abbiamo chiesto a padre Giuseppe Gamelli, originario di Madonna delle Grazie e guidato da padre James sulla strada del sacerdozio, un ricordo del sacerdote scomparso. A nche questa sera si è fatto tardi, le dita scivolano sulla tastiera del computer e cercano di mettere insieme le parole più giuste per ricordare una persona speciale. Da qualche giorno contemplo il cielo e mi sforzo di far riaffiorare nella mia memoria il ricordo caro e ricco di gratitudine per un uomo che è stato veramente importante per molti dei miei amici e anche per me. Una stretta di mano, un sorriso sereno e un accento irlandese che attirava molto la nostra attenzione: sono queste le prime pennellate per fissare il volto e la fisionomia di un sacerdote, della Congregazione dei Legionari di Cristo, che negli anni ’80 arrivò a Conegliano per aiutare, con la sua esperienza, nella pastorale giovanile della nostra città. Dinamico, con una grande forza di volontà e sufficientemente idealista per realizzare tante iniziative di apostolato e di forma- e L’AZiON Conegliano Domenica 23 ottobre 2005 zione, specialmente per adolescenti e giovani. Lo chiamavamo Pi Gei, ed è stato il nostro educatore, compagno e amico sincero. Confesso che mentre cerco di scrivere queste semplici righe non riesco a trattenere ancora una lacrima dai miei occhi, una lacrima di commozione come quella che ha accompagnato il padre James Mc Ilhargey nei cuori di più di mille amici e fedeli durante il funerale celebrato solennemente il 14 ottobre scorso dal vescovo di Concepción, la terza città più imporante del Cile, in cui da quasi dodici anni il padre realizzava un lavoro splendido con giovani universi- tari. Giovani che durante il tragitto dalla cattedrale al cimitero hanno intonato in suo onore la famosa canzone: “When Irish eyes are smiling…” , un tributo doveroso che dimostra ancora una volta lo spessore, riconosciuto da tutti, di questo uomo mite ed ottimista. P. James soffriva già da molto tempo di problemi cardiaci e di circolazione e nelle scorse settimane la sue condizioni si sono aggravate. Di lui ricordo un fortissimo amore a Cristo, con una gran devozione al Sacro Cuore di Gesù, e un forte impegno apostolico trasmesso nelle molteplici attività giovanili che hanno scritto più di MOBILITAZIONE SOLIDALE Ragazza moldava salvata dai cardiologi L o scorso giugno la Conegliano solidale si mobilitava per portare nell’ospedale cittadino due giovani moldave affette da cardiomiopatia ipertrofica, una rara malattia ereditaria, che può essere asintomatica, ma che è una delle responsabili della cosiddetta “morte improvvisa” giovanile. «La sorte ha voluto che la nostra dottoressa Elena Marras - commenta Piero Delise, il primario cardiologo di Conegliano - scoprisse questa malattia in una signora della Moldavia che lavora a Conegliano. Ricoverata nella nostra Unità, le abbiamo impiantato un defibrillatore, che in caso di arresto cardiaco fa ripartire il cuore». La signora raccontò poi al dottor Delise (che è, fra l’altro, presidente dell’associazione no profit “Amici del Cuore”) che tre sue sorelle erano già morte in giovane età per la stessa malattia.«Ma soprattutto abbiamo appreso - continua il primario - che di “morte improvvisa” sono inoltre in pe- ricolo un’altra sorella e la nipote quindicenne, inoperabili nel paese d’origine». Il gran cuore di Conegliano (cittadini, sindaco, Banca della Marca, Amici del Cuore, Commissariato di Polizia, direttore generale Ulss 7, ecc...) ha fatto sì che la ragazzina, giunta in città a settembre, fosse subito ricoverata in cardiologia, dove fu riconfermato l’alto rischio di “morte improvvisa”. «Abbiamo impiantato anche a lei un defibrillatore - aggiunge ancora il dottor Delise - scongiurando così il pericolo che seguisse la stessa sorte della madre e delle zie. Ora è già a casa dal padre, che vive a Conegliano». In questi giorni la Conegliano del “cuore” si sta adoperando per accogliere anche la zia trentaduenne in un’opera umanitaria senza barriere e confini. E domenica 23 ottobre la Cardiologia di Conegliano è aperta dalle 10 alle 18 per quanti vogliano conoscere i macchinari in dotazione al reparto. (MS) PARÈ: Banco vendita a sostegno delle adozioni a distanza A nche quest’anno la parrocchia di Parè si mobilita, in occasione dell’Ottobre missionario, a favore delle adozioni a distamza (Patagonia, Kenya...). Domenica 23 ottobre, durante la mattinata, nel piazzale della chiesa ci sarà il Banco vendita pro missione, nel quale le mamme della parrocchia vendono lavori artigianali eseguiti da loro stesse e anche qualche dolce. (AC) qualche pagina di storia della gioventù coneglianese. Ci sono stati numerosi momenti felici trascorsi insieme e tanti insegnamenti ricevuti. In questi giorni quei giovani di allora, che oggi sono diventati uomini, si sono rincorsi telefonicamente da Conegliano a Milano, da Novara agli Stati Uniti, da Padova a Treviso... per tutti noi quest’ultimo 11 di ottobre è stato un giorno allo stesso tempo triste e sereno. Caro Padre James, adesso stai godendo in cielo della presenza di quel Gesù di cui eri così profondamente convinto e innamorato. Ci stai mancando molto ma sappiamo che non ti dimenticherai mai dei tuoi ragazzi, come noi non ci dimenticheremo di te finché un giorno, Dio lo voglia, non ci ritroveremo insieme per l’eternità. Padre Giuseppe Gamelli, Legionario di Cristo - Novara EVENTI Danza a tema sacro nella chiesa di S. Martino È un appuntamento da non perdere la serata di danza a tema sacro in programma venerdì 21 ottobre, alle 21, nella chiesa dei santi Martino e Rosa di Conegliano. Lo spettacolo è curato dall’associazione Danzavenezia, dalla Federazione nazionale associazioni scuole di danza, dalla Fondazione nazionale della danza-Aterballetto. Le musiche vengono eseguite dal violinista coneglianese Christian Joseph Saccon. L’iniziativa è promossa dall’associazione Amici del Burkina che devolverà le offerte (libere) alla costruzione di un pozzo nella missione della Costa d’Avorio sostenuta dalle suore di Maria Consolatrice dell’ospedale De Gironcoli. e L’AZiON Conegliano CONFERENZA STAMPA DI DON VIAN Piccola Comunità, a chi giovano le polemiche? A ncora polemiche sulla Piccola Comunità. A scatenarle, questa volta, è lo storico fondatore don Gigi Vian che, in una conferenza stampa tenutasi la scorsa settimana, ha dato sfogo senza filtri al suo malessere e risentimento per il trattamento ricevuto dal presidente Luciano Gallo, subentratogli alla guida della comunità nell’aprile del 2003 e ora in attesa di rinvio a giudizio per appropriazione indebita. Il salesiano si è sentito in dovere di «rassicurare le centinaia di giovani che ho incontrato, e che ancor oggi mi considerano un po’ il loro padre, sul fatto che don Luigi Vian non se ne è andato perché aveva rubato del denaro o perché gli era venuto meno il sostegno dell’opinione pubblica: se ne è andato perché è stato cacciato», secondo le dichiarazioni riportate da un quotidiano locale. Il sacerdote, che nel 1973 assieme Don Gigi Vian Don Antonio Zuliani a don Prai fondò la comunità per tossicodipendenti di via Molmenti, ha voluto anche precisare che quando rassegnò le dimissioni da presidente onorario, membro del cda e socio (era il maggio del 2004) erano attive «quattro strutture che valevano 5 miliardi» e ha voluto minimizzare l’esposizione debitoria lasciata dalla sua gestione. Se è vero che l’ultimo bilancio chiuso da don Vian, al 31 dicembre 2002, registrava un disavanzo di 300 mila euro, bisogna ricordare che «a quell’epoca non erano ancora stati contabilizzati né un lascito di 175 mila euro né le quote Ulss» ha precisato l’avvocato Alessandro Bortoluzzi. Ma l’amarezza più grande per don Gigi rimangono i dispetti, piccoli e grandi, e le offese subite dopo il cambio di gestione che lo avrebbero infine spinto a dimettersi. Molto dura la replica dell’attuale consiglio di amministrazione della Piccola Comunità, che affida la sua posizione ad uno scarno comunicato stampa firmato dal presidente don Antonio Zuliani, che riportiamo integralmente: “Gran parte del contenuto degli articoli (usciti su ORATORIO DI S. MARIA ASSUNTA: “Raccontando Acquerellando” A ll’oratorio dell’Assunta si visita la mostra “Raccontando acquerellando”, con le opere dell’illustratrice vittoriese Donata Dal Molin e delle sue allieve del corso di acquerello tenuto a casa Fenderl a Vittorio Veneto: Silvia Bazzo, Mariangela Breda, Michaela Buttignol, Danila Casagrande, Anna Angela De Coppi, Edy Faccin, Tiziana Furlan, Valeria Mazza, Peri Saint Pierre e Martina Zanusso. Aperta venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20 sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20. Fino a domenica 23. VENERDÌ 21 Alle 20.45, all’auditorium Dina Orsi, “Yol” spettacolo di musica e multivisione dei Barbapedana. L’ingresso è libero. Le offerte raccolte saranno interamente devolute ai Movimenti dei bambini lavoratori dell’America Latina. Alle 21, nella chiesa di Santi Martino e Rosa, va in scena L’albero delle fiabe 2005 - Rosa Mystica. Ancora musica e danza per beneficenza, ma questa volta ispirati a tematiche sacre, proposte dall’associazione Danzavenezia, dalla Federazione nazionale associazioni scuole di danza e dalla Fondazione nazionale della danza - Arteballetto. Parteciperà il violinista solista Christian J. Saccon. Il ricavato dell’iniziativa verrà devoluto per la costruzione di un pozzo nella missione cattolica della Costa d’Avorio sostenuta dalle suore di Maria Consolatrice dell’ospedale De Gironcoli. SABATO 22 Alle 9, nell’aula magna dell’istituto Da Collo, finale del concorso del Progetto Libernauta, che ha invitato i partecipanti a scrivere la recensione di un libro. Verranno premiate le recensioni più spiritose, ironiche, avventurose, fantasiose. Alle 14, nella palestra centro polisportivo Fallai, inizia la due giorni organizzata dall’Associazione ornitologica coneglianese con esposizione di uccelli di tutte le razze, dai canarini agli esemplari più esotici. Ingresso libero. Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, continua la rassegna di teatro brillante “Scena Ridens”, questa sera con la compagnia teatrale Armathan in “Beautiful Marcello (Giardino d’autonno)” di D. Raznovich. Pre- Impariamo a nutrirci dal fruttivendolo nizia lunedì 24 l’iniziativa, promossa dal Comune in collaborazione con l’Università di Padova e l’Ulss 7, che prevede nei negozi ortofrutticoli cittadini che aderiscono all’iniziativa l’acquisto a prezzo agevolato di combinazioni frutta/ortaggio accompagnati da un opuscolo informativo sulla nutrizione. I vendite alla libreria Canova. Stessa ora, nella sala Venturin della parrocchia di Lourdes incontro del coro polifonico A. B. Michelangeli con il Coro femminile vittoriese, diretti da Patrizia Tomasi. Ingresso libero. DOMENICA 23 Alle 9, nel piazzale della chiesa di Parè, banco vendita pro missione: vendita a scopo benefico di lavori artigianali per sostenere le missioni nel Terzo Mondo. Alle 14.30, nella sede degli Alpini in via Calpena, Festa dei dolci con contorno di musica dal vivo. Ingresso libero. Alle 17, al ridotto del teatro Accademia, l’associazione Cima organizza Festa di musica e danza rinascimentale in costume d’epoca. Ricostruzione storica dal tardo Quattrocento giunge fino al primo Seicento attraverso forme, generi e colori diversi. Ingresso libero. quotidiani locali, il 13, 14 e 15 ottobre, ndr), fatto da asserzioni rivolte piuttosto ad elemosinare emozioni pietistiche, non corrisponde a verità; la situazione economica esplosa con le operazioni allegre del presidente Luciano Gallo, s’era già andata da tempo logorando durante il precedente regime, a presidenza Vian; non ci consta che, in questi frangenti, si siano introdotti enti chiamati ufficialmente a soccorrere i feriti o a supplire alle carenze gestionali che rientrano da sempre entro la responsabilità – e l’attuale impegno migliorativo – della Piccola Comunità, unica titolare di ogni operazione”. Al momento l’unica casa attiva è quella di Costa di Conegliano, non ci sono invece novità per quanto riguarda le strutture di Vazzola, Levada e Fontanellette messe in vendita da tempo. Intanto è iniziata una gara di solidarietà per ripianare i debiti della storica onlus dedicata al recupero dei tossicodipendenti: l’ammontare della cifra raggiunta sarà comunicata a chiusura delle operazioni in corso. Ma al recupero della credibilità però non giovano certo le polemiche. Domenica 23 ottobre 2005 27 DUOMO: NUOVO CAPITELLO IN VIA GIAMBELLINO V enerdì 28 ottobre, alle 15, sarà benedetto e inaugurato un capitello dedicato a Maria “Regina Pacis” in via Giambellino nella parrocchia del Duomo a Conegliano. Si tratta di un’opera progettata dal geometra Marino Mantese. L’opera è sorta con la sponsorizzazione di una persona che desidera favorire la devozione alla Madonna, la quale diventa Madre e Maestra di quanti la invocano. Si risveglia la speranza. Tutte le famiglie di via Tiepolo, Veronese e Giambellino sono invitate al rito di benedizione. Il Piccolo coro MdG incontra il Coroincanto D omenica 23 ottobre alle 9.30, all’auditorium del collegio Immacolata, il Piccolo coro Mdg incontra il Coroincanto di Ponzano Veneto, rinnovando così la manifestazione iniziata nel 2000, che si caratterizza come un’occasione di incontro e conoscenza tra i bambini di due cori di analoga tipologia musicale. Alle 16.30 il concerto comune a conclusione della giornata. Al Dina Orsi si parla di Africa con la Comunità Sant’Egidio Q ual è il ruolo della Chiesa e degli Organismi non governativi (Ong) in Africa? Se ne parlerà giovedì 27 ottobre, alle 20.30 all’auditorium Dina Orsi, con Mario Giro, della Comunità Sant’Egidio, e un membro dell’associazione “Africa Chiama” di Conegliano. La conferenza è inserita nel ciclo “Africa nera culla dell’umanità” promossa dal Forum dell’immigrazione nella Sinistra Piave e dalla cooperativa “Una casa per l’uomo”. 28 UNA IMMETTERÀ AL NUOVO CENTRO COMMERCIALE A Crevada due rotatorie lungo la provinciale L a messa in sicurezza della provinciale 38 “Francesco Fabbri”, che collega Conegliano a Pieve di Soligo, nel tratto di attraversamento dell’abitato di Crevada. È uno dei prossimi provvedimenti in tema di viabilità del Comune di Susegana, che a questo scopo ha sottoscritto un accordo di programma con la Provincia di Treviso per un investimento da 850 mila euro. Il progetto di miglioramento della viabilità di Crevada ha potuto contare su una maggioranza trasversale: favorevole l’Ulivo, astenuto Susegana per le Libertà, contro la Lega Nord, che ha contestato all’amministrazione Montesel l’affossamento del suo progetto precedente. «Il nostro sogno sarebbe stato realizzare la circonvallazione di Crevada – spiega il capogruppo dell’Ulivo Gaincarlo Da Ros –. Ma intanto non potevamo certo opporci a questo intervento migliorativo». Lo schema di accordo è stato approvato dal consiglio comunale a fine luglio, e il cantiere potrebbe aprire i battenti già la prossima primavera. Sulla sp 38 verranno realizzate due rotatorie, una all’intersezione con la laterale che porta al nuovo insediamento commerciale (sulla destra venendo da Conegliano verso Pieve) e con la laterale di sinistra che porta alla lottizzazione Ai Pini, e una circa 150 metri più in su, a regolare l’innesto della strada che porta alla chiesa e agli insediamenti abi- tativi lì localizzati (a sinistra) e alla nuova cantina Astoria (a destra). L’intervento verrà finanziato per 780 mila euro dalla Provincia e per la somma rimanente dal Comune di Susegana, che a sua volta si convenzionerà con i privati che stanno costruendo il centro servizi (negozi, uffici, albergo) e la cantina, cui spetterà interamente l’onere delle opere. Verrà anche realizzata una pista ciclabile dal Ruio Bianco fino alla chiesa del paese e un’altra arriverà fino al territorio di San Pietro di Feletto. Francesca Nicastro Crevada: Il punto in cui sorgerà la nuova rotatoria SAN VENDEMIANO: Collettiva d’arte e mostra di ricamo L’ Avis di San Vendemiano organizza in concomitanza con la sagra del patrono una collettiva di artisti locali. L’inaugurazione è fissata per sabato 22 ottobre nella sede dell’associazione. L’esposizione, che vede quali protagonisti undici pittori di San Vendemiano, rimarrà aperta per l’intera giornata di domenica 23 ottobre. In mostra anche opere in ceramica. Altro appuntamento culturale si tiene nella sala mostre del municipio dove, sempre sabato 22 ottobre, viene inaugurata l’esposizione di ricamo e cucito che si chiuderà il 29 ottobre. Fine settimana dedicato al pronto intervento S abato 22 ottobre il Cai di San Polo di Piave ospita i membri della Stazione di soccorso alpino delle Prealpi trevigiane. L’incontro si tiene nella sala del patronato Don Bosco con inizio alle 20.30. Intervengono Fabio Bristot presidente Sasv (Soccorso alpino speleologico veneto), Roberto De Rocco delegato II zona Delegazione alpina bellunese e Angelo De Vich coordinatore tecnico regionale Sasv, oltre che organizzatore del servizio 118 del Suem nazionale. Il giorno successivo, domenica 23 ottobre all’ingresso della barchessa Giol, vengono allestiti alcuni stand nei quali saranno esposte fotografie, attrezzature, dépliant informativi e pubblicazioni. Sempre nella giornata di domenica 23, nell’area retrostante il campanile della chiesa arcipretale, dimostrazione pratica di soccorso e di recupero persone in difficoltà in ambiente impervio. P ista ciclabile lungo la statale Pontebbana, i lavori sono rimasti fermi per quasi un paio di mesi ma per novembre dovrebbero essere finiti. Si tratta di circa due chilometri di percorso in via Nazionale lungo la statale 13: «Per novembre e comunque entro i termini previsti – dichiara il sindaco Donatella Santambrogio – il tratto sarà completato». Un impegno di spesa che ha richiesto 614 mila euro, a cui andranno a sommarsi 113 mila euro quando verrà reinstallata l’illuminazione che è stata tolta proprio per poter costruire la pista ciclabile. È stato approvato anche il progetto esecutivo per la realizzazione dell’ultimo tratto di percorso di circa 300 metri, completamento del tratto ciclabile lungo la Pontebbana, che verrà sostenuto attraverso un mutuo di quasi 100 mila euro. In questo modo si cerca di completare il circuito per gli amanti delle due ruote, a perfezionamento delle piste ciclabili realizzate ne- gli scorsi anni nelle frazioni di Pianzano e Bibano. Durante l’estate i lavori sono rimasti fermi e sono ripresi alla metà di settembre, con la sistemazione delle tubazioni del metano da parte dell’Asco Piave. «Si sono dovuti attendere i tempi tecnici, con le autorizzazioni da parte dell’Anas – spiega il primo cittadino –, e anche la sistemazione del terreno». Quindi si procederà con la definitiva asfaltatura e poi la pista ciclabile sarà finalmente percorribile, visto che fino ad oggi è stata impraticabile per il fondo sconnesso formato di sassi e ghiaia. In materia di sicurezza stradale, il Comune installerà due rilevatori di velocità posizionati sulla stessa statale 13 alle porte del paese, che segnaleranno agli automobilisti l’andatura a cui stanno procedendo, oltre ad un display luminoso nel centro cittadino che avviserà della presenza degli attraversamenti pedonali. Diego Bortolotto grande la soddisfazione che si respira nella sede dell’Avis comunale di Godega di Sant’Urbano per i risultati registrati nell’ultima giornata di donazione, che ha visto 120 persone varcare la soglia della casetta di via Marconi per donare un po’ di se stesse. In poco più di 4 ore sono state raccolte 88 sacche di sangue. Ben 15 persone si sono sottoposte al prelievo per diventare donatori. A caratterizzare ulteriormente questa giornata è stata la partecipazione in massa dei membri della giunta comunale. COLLALTO: A 25 anni è morta Clementina Ricci morta mercoledì scorso, 12 ottobre, Clementina, figlia del compianto Romano Ricci, fondatore a Pieve di Soligo della “Maia”, azienda leader delle uova italiane. Aveva compiuto 25 anni lo scorso 12 settembre e da tre anni lottava con buone speranze chiarato Leonardo Muraro, presidente vicario della Provincia –. Quest’area è stata già interessata da interventi viari, lavori significativi per quanto riguarda la messa in sicurezza di un tracciato importante del nostro territorio». Il sindaco di Vazzola, Maurizio Bonotto, ha voluto ringraziare la Provincia e quanti hanno contribuito alla realizzazione di questa opera, «un ulteriore tassel- Pista ciclabile lungo la Pontebbana È È stata inaugurata lunedì 17 ottobre la rotatoria a Borgo Malanotte in località Vazzola, all’intersezione della provinciale 34 “Sinistra Piave” con la 45 “Ramoncello”. Presenti all’inaugurazione anche i figuranti del Palio di Tezze. «Ringrazio i tanti amministratori che oggi, con la loro presenza, testimoniano l’importanza del lavoro svolto dalla Provincia in materia di viabilità – ha di- COMUNE DI GODEGA S. POLO GODEGA: Donazioni record all’Avis comunale NUOVA ROTATORIA IN BORGO MALANOTTE È e L’AZiON Coneglianese Domenica 23 ottobre 2005 lo per la messa in sicurezza della rete stradale del territorio». Il lavoro ha permesso la sistemazione di un punto critico della viabilità trevigiana, mediante la sostituzione dell’incrocio a raso con una rotatoria con precedenza all’anello rotatorio. L’opera è stata completata con la semina delle aiuole e l’illuminazione dell’incrocio, per una spesa complessiva di 395 mila euro. e incrollabile coraggio contro una grave forma di leucemia, che l’aveva costretta a tre trapianti di midollo osseo. Clementina, che era nata a Collalto e poi trasferitasi coi familiari a Conegliano, prima della grave malattia frequentava con profitto ingegneria aziendale. A giugno (il 28 scorso) l’aveva lasciata anche la sorella maggiore, Francesca, morta di tumore a 50 anni, e che le aveva fatto da mamma, come del resto agli altri 9 fratelli e sorelle, essendo venuta a mancare troppo presto la mamma naturale. I funerali di Clementina Ricci sono stati celebrati giovedì 13 ottobre nella chiesa parrocchiale di Collalto. (MS) e L’AZiON Friuli SACILE / PRIMO ANNO DEL GRUPPO MTB Alessandro Nadal “sposa” Cai e bike M uoversi nell’ambiente come fosse un campo di gara è sempre sbagliato. Ecco allora l’esigenza di proporre un modo diverso di utilizzare la mountain bike, più vicino al rispetto che un vero amante della montagna ha nei confronti di ciò che la natura gli ha messo a disposizione e dunque maggiormente conforme alla cultura e allo spirito del Cai. Proprio con queste premesse la sezione Cai di Sacile ha incluso nel novero delle proprie attività l’escursionismo sulle due ruote a pedale. Lo ha fatto attraverso la nascita del Gruppo Mountain Bike, il quale si è fatto promotore durante quest’estate di gite, corsi ed escursioni che vedono come protagonisti principali la mountain bike e il suo habitat naturale, la montagna. E Alessandro Nadal, referente del gruppo mountain bike del Cai Sacile (in primo piano) e un collega di escursioni che domenica 23 si ritroverà a casera Ceresera per una castagnata che chiude il primo anno di attività. Alessandro Nadal, responsabile-coordinatore dell’attività del Gruppo Mtb, racconta: «Il gruppo è nato ufficialmente quest’anno grazie all’iniziativa di pochi soci della sezione con la passione per la bike. L’idea, nata sulla scia di esperienze pilota attuate da altre sezioni CANEVA: con mons. Ovidio Poletto la messa solenne per il centocinquantesimo P roseguono e culminano i festeggiamenti di Caneva per il 150º anniversario della consacrazione della chiesa arcipretale, dedicata a san Tomaso apostolo. Domenica 23, alle 10, nella parrocchiale, si terrà la solenne messa di celeLa chiesa di San Tomaso brazione dell’anniversario. Presiederà la funzione religiosa il vescovo di Concordia-Pordenone, monsignor Ovidio Poletto. Prosegue nel frattempo la Missione in parrocchia “Ripara la mia casa” dei frati francescani e delle suore cappuccine che si concluderà domenica 30. RUFFO, STAGIONE TEATRALE “Storie de famegia” e testi per bambini T ornano, carichi di sorprese, “Scenario 2005. Storie de famegia”, la rassegna di teatro amatoriale giunta alla sua VIII edizione, e “Scenario Junior”, proposte di spettacolo per i ragazzi organizzate dal “Piccolo Teatro Città di Sacile”. La rassegna per adulti debutta al teatro Ruffo di Sacile venerdì 21 ottobre con “Sior Tita paron”. Il 28 ottobre la compagnia “Ex Allievi del Toti” di Trieste interpreta “Quel venerdì in barriera”, lo spettacolo di Bruno Cappelletti e Ruggero Paghi. Il 4 novembre, invece, è la volta de “Il burbero benefico” di Carlo Goldoni, interpretato dalla compagnia “La Bautta-Fulvio Saoner” di Venezia. L’11 novembre la compagnia “Il teatrozzo” di Pasiano intratterrà il pubblico con “L’albero de le caramele”, spettacolo di Luciano Rocco diretto da Francesco Bressan. A concludere la rassegna di “Storie de famegia”, i cui spettacoli andranno in scena sempre alle 21, con ingresso intero di 8 euro e ridotto di 6 euro, è “Le sorprese Cai italiane, è piuttosto innovativa e per questo abbiamo intrapreso una proficua collaborazione con il Gruppo Mountain Bike 53.3 di Sarone di Caneva a cui va tutto il nostro ringraziamento». Per quanto riguarda l’adesione da parte della popolazione a queste iniziative, Nadal sembra piuttosto soddisfatto: «Quest’anno abbiamo avuto un livello medio di partecipazione di cir- ca 10-15 ciclo-escursionisti ad uscita, un risultato tutto sommato buono considerando che è solamente il primo anno di attività!». L’altopiano del Cansiglio e la sua corona di montagne, le zone tra Cimolais, Erto e il lago di Barcis sono, per il momento, la cornice ideale per le escursioni dei pedalatori sacilesi, anche se non si escludono negli anni a venire trasferte più lontane. «Gli inizi – continua Alessandro – non sono stati dei più facili: i contrasti vertevano sul pericolo che le bici rovinassero i sentieri e sul fatto che mancava un’assicurazione per i praticanti. Oggi invece il Cai nazionale ha riconosciuto ufficialmente il ciclo-escursionismo come attività-Cai e di conseguenza dal gennaio 2005 è stata estesa anche ai bikers la copertura assicurativa». Vivere la montagna, seduti su un sellino o in piedi sui pedali, e non fare della stessa un campo di gara è il vero scopo del Gruppo Mtb Sacile. «Noi andiamo in montagna con la bicicletta non solo per “pedalare”, ma anche per ascoltare il silenzio dei boschi e visitare la storia dei nostri luoghi. Siamo dei semplici escursionisti saliti in sella ad una bicicletta!». Alberto Ferri SACILE: cittadinanza onoraria alle Giornate del cinema muto I l Comune di Sacile ha conferito la cittadinanza onoraria alle Giornate del cinema muto, da cinque anni ospitate in città dopo il trasferimento forzato da Pordenone. Lo ha annunciato il sindaco Cappuzzo nel corso dell’ultimo consiglio comunale. La cittadinanza onoraria è segno di amicizia (tantissimi i partecipanti al del matrimonio”, la pièce di Alexandre Bisson e Antony Mars, diretta da Flavio Rover e interpretata dal “Piccolo Teatro Città di Sacile”. La rassegna per i ragazzi, invece, debutterà, sempre al teatro Ruffo, il 5 novembre con “Alcar e l’anello fatato”, messo in scena dall’associazione Udine Sipario - Gruppo teatrale “Il Tomat”. La rassegna prosegue il 12 novembre con “Gli abiti nuovi dell’imperatore”, interpretata dalla compagnia teatrale “L’Aquilone” di Romano d’Ezzelino. Il 19 novembre la compagnia “TeatroImmagine” di Salzano conclude “Scenario Junior” con “Il Mago di Oz”. Gli spettacoli di “Scenario Junior” iniziano alle 16 e prevedono un ingresso di 2 euro. Angela Deganis Festival ospitati ogni anno da famiglie sacilesi, con le quali sono spesso nati stretti rapporti di amicizia) ma anche, ha precisato il sindaco nel discorso ufficiale, «di reciproco impegno a mantenere vivo nel tempo il legame tra la manifestazione, i suoi partecipanti e Sacile, anche con il pieno ritorno delle Giornate a Pordenone». (TB) Domenica 23 ottobre 2005 29 SACILE E LA REOLE Gemellaggio anche sul palco T utto cominciò nel Duemila. Risale infatti a quest’anno, nella cui estate si è stipulato il gemellaggio tra Sacile e la cittadina francese di La Reole, l’inizio della collaborazione del Piccolo Teatro Città di Sacile con i Coragi, compagnia teatrale di La Reole. La collaborazione artistica tra le due compagnie è infatti, insieme alla targa posta sotto al cartello all’entrata e all’uscita di Sacile, una delle tracce rimaste del gemellaggio con il paesino francese. Da quell’anno, le due compagnie hanno iniziato una proficua collaborazione che le ha portate a rappresentare “Le baruffe chiozzotte” di Carlo Goldoni in numerose piazze e palcoscenici in Italia e in Francia; particolarità della interpretazione che i “Piccoragi” – così si fanno chiamare le due compagnie durante le esibizioni insieme – danno della nota commedia goldoniana, è la sua recitazione nella doppia versione francese e italiana. Con questo lavoro i “Piccoragi” sono stati impegnati dal 23 al 25 settembre in Alsazia, nella cittadina di Wittenheim. Molto attesi dalla comunità locale, che ha seguito l’arrivo delle compagnie anche con un reportage radiotelevisivo e ha organizzato un incontro con il locale liceo per assistere all’allestimento dello spettacolo, “Le baruffe” sono state ospitate nell’ambito della quarta edizione delle “Giornate italiane”, organizzate dal locale Municipio in collaborazione con numerose associazioni di emigranti. Letizia Miotto SACILE: mostra di Perinciso in piazza del Popolo “P erinciso” è sbarcata a Sacile. L’associazione culturale vittoriese presieduta da Gianpietro Botteon, forte di 84 soci che varcano abbondantemente i confini comunali, espone infatti, grazie ad ospitalità e collaborazione presso l’ex Banco Ambrosiano in piazza del Popolo 40. Si tratta della mostra collettiva sociale del 2005. La mostra è aperta fino a domenica 30: tutti i giorni dalle 16 alle 19, mercoledì, sabato e domenica anche dalle 10 alle 12.30. pertura dello stand enogastronomico e alle 21 spettacolo musicale con il gruppo R.D.V. Rock Cover. SABATO 22 Saranno i Papu, duo comico molto amato e reso celebre a livello nazionale dalla partecipazione televisiva a Colorado Cafè, ad inaugurare la nuova stagione del teatro Pileo di Prata. Lo spettacolo dal titolo “A che punto è la rotta” si terrà alle 21. Il costo del biglietto d’ingresso è 10 euro intero e 8 euro ridotto, 9 euro per la prevendita. Per chi ha l’abbonamento agli spettacoli di Teatri associati l’ingresso costa 7 euro. Per informazioni contattare la biblioteca di Prata: 0434-611011. Prosegue a Fratta di Caneva l’Ottobre frattese. A partire dalle 20 si terrà “La serata bavarese” e durante la festa è previsto uno spettacolo folkloristico realizzato in collaborazione con il club “Gli amici di Neumarkt”. DOMENICA 23 Città aperta a Sacile per lo shopping domenicale. Il pomeriggio in centro è organizzato dal Consorzio Commercianti per Sacile. Nell’ambito dei festeggiamenti dell’Ottobre frattese, la domenica, a partire dalle 14.30, sarà dedicata ai bambini con animazioni e intrattenimenti condotti dai giovani del gruppo Suppergiù. Alle 18 è prevista l’a- LUNEDÌ 24 Scade oggi il termine per iscriversi al corso di formazione al primo soccorso e reclutamento volontari organizzato dalla sezione sacilese del soccorso Ordine di San Giovanni. Il corso avrà inizio il 25 ottobre e si articolerà in dieci lezioni bisettimanali teorico-pratiche della durata di due ore ciascuna. Per informazioni e iscrizioni chiamare il numero 3284104971 dalle 19 alle 20, oppure inviare un fax al numero 0434-790848. Il Centro territoriale permanente per l’istruzione e la formazione in età adulta organizza, insieme al comune di Sacile e alla Scuola media statale, il corso di italiano per stranieri rivolto a persone di età superiore ai 15 anni. Per informazioni 0434-71170. Prosegue al teatro Pileo a Prata il corso di formazione Crescere nello sport, tenuto dalla psicologa Francesca Del Rizzo e dal medico chirurgo Monica Del Rizzo. L’appuntamento, alle 20.30, tratterà il tema “Ruolo dell’allenatore e rapporti con le famiglie. Il bambino con patologie particolari o con disabilità”. Proseguono gli incontri con la popolazione organizzati dal comune di Sacile per raccogliere le indicazioni dei cittadini sui bisogni dei quartieri. Gli amministratori comunali, alle 21, incontreranno i residenti di Ronche. 30 e L’AZiON o Mottense / Opitergin Domenica 23 ottobre 2005 CONCERTO A MOTTA L’OK DI TORRE, A CESSALTO SCETTICISMO BIPARTISAN Strada dei vigneti, veneziani contro trevisani È tornata d’attualità l’ipotesi progettuale concernente la realizzazione della cosiddetta “Strada dei vigneti”. Come dice ll nome si tratta di una nuova arteria viaria di collegamento diretto fra i territori comunali di Cessalto e di Torre di Mosto, ricavata attraverso la campagna, in grado di fungere da rapida comunicazione fra le limitrofe zone industriali, e rappresentare un tunnel fra l’Opitergino-Mottense e il mare. La Strada dei vigneti non è certo una novità. Se ne parlò tanto e a lungo ancora negli anni Novanta. Anzi, il comune di Torre di Mosto, allora retto dal sindaco Venerino Tamai, promosse incontri con la municipalità di Cessalto e con la Provincia di Venezia affinché dalla teoria si passasse alla pratica. Sono trascorsi vari anni, qualche protagonista della vita politica è cambiato, la strada è rimasta nelle intenzioni e i contrasti fra vicini non sono stati risolti. Apre il tema il primo cittadino di Torre di Mosto, Alessandra Cigana, per una volta in linea con il suo longevo predecessore. «Perché rilanciare la Strada dei vigneti? Serve a collegare le comunità della Bassa verso il mare e le zone industriali del Trevigiano. Pur insistendo quasi completamente sul territorio comunale di Cessalto, a Torre di Mosto era comoda come raccordo con la zona Pip. La Provincia di Venezia è tuttora d’accordo nel progettarla ma manca lo stesso interessamento da parte della Provincia di Treviso e della Regione. Non ha senso utilizzare il finanziamento regionale già stanziato (427 mila euro, ndr) per realizzare il breve tratto in comune di Torre di Mosto se non è prevista la continuazione in quello di Cessalto. Visto che la Strada dei vigneti giova a tutta l’area del Veneto orientale e dell’Opitergino-Mottense, ma la situazione non si sblocca, mi premurerò di organizzare un incontro a quattro». A stridente contrasto con tanto entusiasmo, quasi non ricordava nemmeno più l’idea della Strada dei vigneti il sindaco di Cessalto Giovanni Arti- Per il territorio ferito la cura sono altre strade? S trada del bosco, strada dei vigneti, strade e ancora strade. Sembra che per risolvere la cattiva programmazione urbanistica e viaria dei comuni diocesani a confine fra le province di Treviso e Venezia, dove lo scempio è già evidente agli occhi di ogni automobilista di passaggio, serva aggiungere altro catrame. Eppure, se abbiamo la fortuna di imbatterci nella cartografia storica, lo scorcio di Veneto in questione appariva come tra i più belli: distese boschive antiche e preziose, terre ubertose e coltivate con ricco profitto, natura incontaminata. È bastato il secondo dopoguerra a distruggere l’Arcadia trevigian-veneziana e ingrigire un ambiente esemplare senza, peraltro, portare giovamento alle comunità locali, nel frattempo strozzate dall’autostrada e dalla zona industriale (quella di Cessalto), dal traffico pesante in centro (quella di Ceggia), dalla statale Triestina (quella di Torre del Mosto). Quale la soluzione? A sentire gli amministratori comunali, sta nel ripetere gli stessi storici errori costruendo nuove strade. Dove? A fianco del bosco Olmè o attraverso la rigogliosa campagna viticola, naturalmente. (GB) Scorci di campagna cessaltina: resisteranno all’assalto dell’asfalto? co. «Qualche anno fa incontrai un paio di volte l’allora sindaco Tamai, ma poi non se ne fece più niente. Cessalto non è contrario alla strada ma, già allora, a livello di semplice ragionamento sul tracciato ipotetico, ci eravamo arenati sull’aspetto economico. Solo il primo stralcio, grosso modo da Cessalto a San Stino di Livenza, infatti, era stimato circa 8 milioni di euro ovvero più dell’intera spesa prevista per la bretella dell’Olmè. Di fronte a tale cifra non avevamo proceduto oltre. Da allora nessun contatto c’è più stato sull’argomento. La cifra stanziata dalla Regione basta sì e no per il progetto preliminare: con le arie che tirano chi procurerebbe il resto della spesa? Certo, la Strada dei vigneti gioverebbe anche a Cessalto che scaricherebbe il traffico pesante sulla Triestina tramite una parallela al centro urbano, ma per gli alti costi è preferibile la bretella dell’Olmè». La terza campana è rappresentata da Giuseppe Benvegnù, capogruppo della lista ci- vica Cessalto di qualità, opposizione in consiglio comunale di Cessalto. Ebbene Benvegnù presenta un chiaro, per quanto trasversale rispetto ai sindaci, punto di vista. «Siamo fermamente contrari alla Strada dei vigneti perché non vogliamo più rovinare la campagna. Oggi va adottata una soluzione diversa per il problema del traffico, che è quella La nuova arteria passerebbe per la campagna VENERDÌ 21 Alle 22, alla birreria Saxophone a Salgareda, concerto jazz. Ingresso libero. SABATO 22 Alle 11, a Motta, è prevista l’inaugurazione della nuova rotatoria lungo viale Aldo Moro, all’intersezione con via padre Bello. Interverranno le autorità locali. di utilizzare le strade esistenti. Le alternative esistono, eccome, basta allargare la viabilità esistente, al massimo ricorrendo al raddrizzamento di qualche curva. Eppoi, non per egoismo, ma devo far notare la Strada dei vigneti serve solo a Torre di Mosto, mentre per Cessalto si tratterebbe unicamente di portare a casa propria altro sconquasso e inquinamento. Né strada dell’Olmè né strada dei vigneti: siamo per la preser vazione dell’ambiente». Giacinto Bevilacqua Alle 22, alla “Casa del Sol” di Cavalier di Gorgo al Monticano, concerto del chitarrista rock Maurizio Solieri, famoso per le sue collaborazioni con il cantante Vasco Rossi. DOMENICA 23 In duomo a Motta per la giornata missionaria mondiale verrà organizzata una vendita di dolci il cui ricavato sarà devoluto per le opere missionarie. Farmacie di turno: Oderzo, Favero, via Garibaldi 18; telefono 0422712241; Meduna di Livenza, farmacia Brotto, piazza Umberto I, telefono 0422767285. Per New Orleans e per la Livenza S i tiene sabato 22 alle 18 in centro a Motta, sotto il palazzo La Loggia, il concerto “Blues river, la vita e la morte nel fiume” coordinato dal gruppo Artisti & Amici del Fiume. L’iniziativa nasce da un’idea di Raffaele Marcon e Davide Drusian per collegarsi alla recente tragedia di New Orleans, in vista del quarantennale dell’alluvione mottense del ’66. Interverranno anche lo scrittore Emilio Del Bel Belluz e l’artista Norman Zoia, con la collaborazione di Piero Sanchetti. La musica vuole anche essere occasione di riflessione sul tema “Cosa fare oggi con e per il nostro fiume?”. L’assessore comunale all’ecologia Renzo Cester commenta: «In futuro è auspicabile un progetto a monte, una o più dighe per intenderci, ma nell’immediatezza non posso che ribadire la scelta Prà dei Gai, soluzione più semplice e veloce, che non andrebbe a sconvolgere troppo il Emilio Del Bel Belluz territorio». «Il fiume porta vita – dice l’assessore Giampaolo Gargan –, pertanto non ci deve Raffaele Marcon terrorizzare. Tuttavia, al di là dei casi eccezionali, è prioritario valorizzare il fiume di volta in volta, tenendolo curato giorno dopo giorno. Solo così pare possibile spogliarsi di ansie superflue e contenere comunque gli eventuali effetti negativi». Nel frattempo, giovedì 27 ottobre si terrà il consiglio comunale incentrato sulle misure da prendere dopo il nubifragio di settembre. Gianandrea Rorato e L’AZiON Opitergino INTERVISTA A DON GIUSEPPE FAGARAZ DOPO 12 MESI IN PARROCCHIA Piavon un anno dopo «D a quando c’è il parroco nuovo la porta della canonica è sempre aperta», disse qualche settimana fa un’animatrice del grest di Piavon. A un anno di distanza da quel 10 ottobre 2004, quando don Giuseppe Fagaraz fece il suo ingresso a Piavon, siamo entrati in canonica per fare un po’ di bilancio con il nuovo padrone di casa. Com’è stato il suo primo approccio qui? «Sono rimasto comunque sorpreso positivamente di aver trovato subito accoglienza e gente aperta e disponibile». Quali sono le prime iniziative che ha attuato al suo arrivo? «Abbiamo portato avanti alcune idee in sintonia con il piano pastorale diocesano: come qualche incontro a maggio per coppie giovani, famiglie e genitori, che hanno avuto una discreta partecipazione. Abbiamo discusso del rap- porto di coppia, del rapporto genitori-figli… il tutto gestito dalla nostra commissione famiglia: io ho solo supervisionato». Cosa sarebbero queste “commissioni”? «All’interno del consiglio pastorale ho creato cinque sottocommissioni: giovani, famiglia, liturgia, caritas, tempo libero. Ogni membro del consiglio pastorale entra a far parte di una di queste sottocommissioni, insieme ad altre persone che sono impegnate in parrocchia. Ogni sottocommissione si occupa dell’organizzazione delle attività inerenti il proprio ORMELLE S.VINCENZO FRATTA Roberto Pinese non è più vicesindaco Il Vescovo per festeggiare l’ampliamento della chiesa Ciclo di incontri Aitsam “Capire e capirsi” R oberto Pinese non è più vicesindaco, né assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica, né consigliere comunale a Ormelle. Ha rassegnato le dimissioni al sindaco Andrea Manente lunedì scorso. Motivi personali e mancanza di tempo sono state le motivazioni addotte dal dimissionario. I suoi referati in giunta vengono momentaneamente assunti dal sindaco. Si è dimesso anche il consigliere comunale di maggioranza Paolo Pillon. Don Giuseppe Fagaraz “settore”» Come procedono le attività dell’Azione cattolica? «L’Ac qui funziona bene come sempre. Al suo interno operano 15 animatori che gestiscono circa sessanta ragazzi; i giovani poi animano ogni mese una messa il sabato sera (la “Messa dei giovani”, di cui più ampiamente parleremo in futuro), più la veglia di Pasqua e altre celebrazioni da loro organizzate. A proposito di animazione delle liturgie, abbiamo anche un coro dei piccoli che anima i battesimi e le messe di apertura e chiusura delle attività; e non dimentichiamoci ovviamente del coro degli adulti, tanto amato dal mio predecessore don Attilio». Cosa dovremo aspettarci qui in paese prossimamente? «Abbiamo l’intenzione di realizzare un centro parrocchiale dietro alla canonica per le varie attività. Inoltre, in prospettiva di una probabile unità pastorale futura, abbiamo iniziato una collaborazione con le parrocchie di Rustignè, Busco e San Nicolò». Andrea Pizzinat CAMINO: ingresso ufficiale di don Pierino D omenica 23 ottobre, alle 18, il vescovo Giuseppe sarà a Camino per presenziare all’entrata ufficiale di don Pierino Bortolini in parrocchia. Si tratta di una semplice formalità, visto che don Pierino è di fatto parroco già da luglio. Si tratta di una cerimonia, che si svolge ovviamente di rado nelle par- V enerdì 28, alle 19, il vescovo Giuseppe celebra a San Vincenzo la messa che celebra il completamento dei lavori di ampliamento della chiesa parrocchiale, svolti su progetto dell’architetto Marzio Piaser. La chiesa è stata ingrandita per far fronte all’aumento degli abitanti della frazione e quindi dei fedeli. È stato anche aggiunto il presbiterio. È rocchie, ricca di gesti simbolici che sono stati spiegati a dovere dal “festeggiato” lunedì scorso durante una speciale veglia di preghiera, frugale ma intensa. Don Pierino, nato 56 anni fa a Fontanellette, è anche parroco di Fratta dal 2001. (AP) iniziato al centro “I tigli” di Fratta il ciclo di incontri “Capire e capirsi” promosso dall’Aitsam. Gli incontri iniziano alle 20. Il programma prevede il 27 ottobre “Identità femminile in cambiamento”, il 10 novembre “Comunità, ruoli sociali, famiglia e relazioni interpersonali”, il 24 novembre “La differenza come ricchezza, le donne come potenzialità di cambiamento” e infine il 1º dicembre “Miti e leggende sul femminile”. Domenica 23 ottobre 2005 31 IL PIRUEA DI VALLONTO Cinquanta alloggi o forse meno D opo un’accesa seduta del consiglio comunale, è stato approvato la settimana scorsa il piruea di Vallonto. Il nuovo progetto che ne è scaturito – tenendo conto dell’indicazione della Regione di tenersi in via cautelativa a 300 metri di distanza dall’allevamento già esistente – ha tutto sommato “peggiorato” l’intervento. Nel senso che se prima nel piruea erano previste villette a schiera e piccoli condomini ora, per forza di cose, se gli investitori vorranno sfruttare fino in fondo la capacità edificatoria, lo potranno fare solo con dei condomini per recuperare l’investimento. Previsti in totale 50 alloggi compresi quelli che saranno realizzati dall’Ater. Approvato dal consiglio comunale, ora il piruea verrà inviato alla Regione la quale, si suppone, dovrebbe dare il via libera, considerando che sono state osservate le prescrizioni imposte. Tante le persone presenti in municipio la sera dell’approvazione, fra loro c’era chi mormorava: «Sarà il Bronx di Vallonto». Perché la tipologia edilizia prevista, cioè tanti alloggi concentrati in condomini, è del tutto estranea al tessuto urbanistico della frazione. Ma l’assessore Pierangelo Turchetto ha specificato che si tratta della massima volumetria realizzabile. «Cinquanta alloggi – ha detto – è un numero teorico. Sono convinto che qualcuno realizzerà non condomini ma case trifamiliari». Totale la contrarietà dell’ex sindaco e attuale capo dell’opposizione Giovanni Pisani: «Sul piruea c’è stato un muro contro muro» ha detto. Ma la vicenda potrebbe non essere conclusa qui, pare che nell’aria ci sia un ricorso al Tar. Annalisa Fregonese EBREI E PORTOBUFFOLÈ, CONCERTO DEL QUADRIVIUM PER RINSALDARE L’AMICIZIA A luglio una delegazione del Comune di Portobuffolè e di Civiltà Alto Livenza si era recata al Ghetto di Venezia a chiedere scusa per la cacciata degli Ebrei dal piccolo centro liventino in seguito ad un fatto di sangue accaduto nel 1480. Ora la comunità ebraica, rinnovando i sentimenti di amicizia e di riconoscenza, nel solco della ricerca di un dialogo tra le diversità culturali e religiose, darà un concerto a Portobuffolè. Artefice dell’inizia- VENERDÌ 21 Da oggi a domenica: seconda parte della sagra di Busco, al campo polivalente parrocchiale. DOMENICA 23 Alle 7.15, dal piazzale della chiesa di Faè, partenza del tradizionale pellegrinaggio a piedi alla basilica della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza. Il programma prevede la messa a Motta alle 11. Seguirà la pizza per i partecipanti. Alle 15.30, in Duomo, inizia “La missione degli sposi e della famiglia”, percorso formativo familiare con la presenza del vescovo Giuseppe. Il primo incontro avrà come tema “Tutto è grazia!”. LUNEDÌ 24 Ore 20.30-22.30: parte la Scuola di formazione sociale-area economica al centro parrocchiale del Duomo. Si parte con il professor Maurizio Malachin che discorrerà su “I grandi squilibri economici a livello mondiale: cause e soluzioni”. MERCOLEDÌ 26 Ore 17-20 al centro Aitsam di Fratta termina il corso di formazione per facilitatori e attivatori di gruppi di auto mutuo aiuto (Ama). Tema del giorno tiva è Dan Rapoport, direttore d’orchestra di Gerusalemme, il cui cognome tradisce le antiche origini. La sua famiglia, infatti, subì l’esilio forzato. Con questa premessa storica e umanitaria martedì 25 ottobre alle 20.30 nella sala del Fontego di Portobuffolè l’Ensemble Quadrivium diretta da Rapoport omaggerà la comunità con il concerto “Colori dell’anima ebraica” incentrato su musiche di Bruch, Mahler e Prokofiev. (GB) “Reti formali e informali: relazioni, collaborazioni, sinergie nell’ambito delle attività di programmazione socio-sanitaria”. Alle 20.30, a palazzo Moro, terzo incontro del ciclo “Conoscere e gestire l’ansia” organizzato dall’Anteas. Ingresso libero. Informazioni: 0422717511. GIOVEDÌ 27 Alle 20.30, per il ciclo di incontri Capire e capirsi organizzato dall’Aitsam al centro sociale “I Tigli” di Fratta, la psicosociologa Paola Leonardi parlerà sul tema “Identità femminile in cambiamento. Donne si nasce, donne si diventa”. VENERDÌ 28 Alle 20.30, al centro parrocchiale del Duomo,“Dalle vaccinazioni alle donazioni degli organi: le cose che non vi hanno detto”, serata organizzata dal negozio Ariele di Oderzo in collaborazione con l’Alister Friuli Venezia Giulia. Ingresso libero. Alle 21, al cinema Turroni, continua la prima parte del Cineforum con la proiezione del film La samaritana di Kim Ki-Duk (Sud Corea 2004). Ingresso 4 euro. A Vallonto: castagnata di San Simone e Giuda. Organizza la Pro loco Vallonto. Farmacia di turno: Favero, via Garibaldi 18, telefono 0422-207790. 32 Domenica 23 ottobre 2005 Daniele, “casco bianco” di Ceggia a Sarajevo Bombardi... per la pace A scoltare Daniele Bombardi, ciliense di 24 anni, mentre racconta dei giorni che sta vivendo in Bosnia Erzegovina come “casco bianco”, è un’esperienza che carica di entusiasmo: è così intensa la passione con cui riferisce delle sue giornate, del suo lavoro, delle sue impressioni in questa terra straniera, seppur così vicina all’Italia, che è difficile non venir contagiati dal suo entusiasmo. L’ho incontrato in occasione del rientro per qualche giorno a Ceggia e poi sono andata a leggermi il suo blog, un diario che pubblica su http://danielebombardi.blog.excite.it, ritrovando tra le righe la curiosità verso luoghi e situazioni nuove, ma anche la consapevolezza di dover compiere un lavoro importante. Daniele infatti è partito il 17 agosto con la Caritas di Trieste, nell’ambito dei pro- getti annuali di servizio civile internazionale, come uno dei 12 “caschi bianchi”, che quest’anno la Caritas italiana ha inviato nel mondo. “Casco bianco” sta per “operatore di pace” ed è proprio sui valori della non violenza che si è preparato con un mese di formazione prima della partenza. Dopo qualche settimana a Sarajevo, si è trasferito a Mostar, città bellissima ma ancora profondamente ferita da dieci anni di guerra. Qui Daniele vive nello stesso centro per bambini disabili dove lavora le mattine, mentre i pomeriggi li trascorre in ufficio, per attività di coordinamento tra la Caritas di Mostar e EducAid (associazione italiana che opera in tutta la Bosnia con i disabili), ma anche (cosa che più lo interessa perché gli consente di mettere a frutto i suoi studi universitari in Scienze diplomatiche) cerca di stringere con- tatti tra Caritas e organizzazioni operanti in Bosnia. «In particolare – spiega Daniele – essendo Mostar una città ancora molto divisa, con la parte est abitata da bosniaci musulmani e la ovest da croati cattolici, sono urgenti progetti che incoraggino la cooperazione tra le due realtà. La stessa Caritas si è trovata a lavorare solo per i croati, mentre sarebbe opportuno estendere la sua attività anche dall’altra parte. A Mostar è stato ricostruito il ponte tra le due parti (lo storico ponte sulla Drina protagonista di un romanzo di Andric), ora è venuto il tempo di attraversarlo». Il tempo libero invece è dedicato a quel processo di “balcanizzazione”, come lo definisce lui, che passa attraverso la visita degli angoli della città, alle uscite nei locali tipici, fino al concerto di un gruppo rock locale, i “Crvena Jabuka” (Mela Rossa). GRASSAGA / GRAZIE ALLA FAM. BIASOTTO E A 7 GIOVANI la prima esperienza, ma proprio per questo nei prossimi mesi parteciperanno ai moduli formativi per Red (responsabili educativi) dell’Ac diocesana e ad alcuni incontri promossi dalla pastorale giovanile foraniale per animatori o aspiranti tali, dai 15 ai 19 anni. Anche la programmazione, per quest’anno “sperimentale”, sarà realizzata insieme agli educatori di Fossà. Fervono intanto i preparativi per la Festa del Ciao del 6 novembre, che vedrà riuniti proprio a Grassaga i gruppi Acr dell’unità pastorale Ceggia-FossàGrassaga, come segno di benvenuto e festoso augurio di buon inizio. (BD) Acr anche noi! H anno lavorato tutta l’estate per rendere utilizzabile una stanza della canonica disabitata: hanno ridipinto le pareti, hanno sistemato i balconi e le illuminazioni donando così alla parrocchia una sede funzionale e confortevole per le riunioni. Ciò che ha motivato un gruppo di adolescenti di Grassaga a impegnarsi in questo restauro è stato il progetto di far nascere anche nella loro comunità un gruppo di Azione cattolica. E il progetto si è concretizzato domenica 16 ottobre, con l’inizio ufficiale dell’attività dell’Acr. Dopo la messa delle 9.30, si sono presentati ben venti ragazzi, a fronte delle misere sei iscrizioni raccolte fino al giorno prima. Un’adesione ben oltre le aspettative, che ha riempito di entusiasmo anche i sette educatori che animeranno le domeniche mattina. Un’esperienza incoraggiata dal parroco don Lorenzo e da don Marco – responsabile della pastorale giovanile foraniale – ma anche fortemente voluta da alcuni genitori di Grassaga che, fino allo scorso anno, portavano i propri figli a frequentare l’Ac a Fossà. Tra questi il signor Mario Biasotto e la moglie Fiorella, che si sono resi disponibili a coordinare l’attività degli animatori. Oltre alla scomodità di doversi recare nella vicina parrocchia, la formazione di un gruppo tutto di Grassaga è stata motivata anche dalla volontà di coinvolgere e favorire l’aggregazione dei più piccoli, che nella comunità non mancano. Certo gli educatori sono molto giovani, 15-16 anni, e quasi tutti al- CEGGIA: documentario sullo zuccherificio “L’ odore dello zuccherificio”: è questo il titolo dell’incontro organizzato dal comune di Ceggia, domenica 23 ottobre, alle 10.30, all’auditorium della biblioteca. Sarà proiettata l’anteprima del film-documentario sullo zuccherificio, con intervento degli autori e dei protagonisti. e L’AZiON Veneziano / Memorie Due sere la settimana tiene un corso di italiano e a sua volta cerca di imparare il croato. Ma ciò che più lo sta segnando di questa esperienza sono gli sguardi e i racconti delle persone, molte giovanissime, che hanno sofferto i drammi della guerra, spesso perdendo familiari, a volte smarrendo lo stesso equilibrio mentale. La breve permanenza a Ceggia di questi giorni è stata così l’occasione per richiamare l’attenzione degli amici verso i travagli di questa terra: «La difficoltà più grande per me è convivere con una mentalità di divi- D sione – spiega Daniele –; fatico a capire questa barriera psicologica che tiene ancora separate le due parti della città. Pensavo che prevalesse il desiderio di mettere la parola fine ad ogni rivalità. E poi – continua – dopo l’11 settembre gli aiuti internazionali alla Bosnia si sono praticamente azzerati. Ma qui i problemi sono tutt’altro che risolti. Perché aniele Bombardi non è l’unico giovane che da Ceggia parte per andare a contribuire a costruire un altro mondo possibile. Una scelta analoga è quella di Simone Zoia, 28 anni, da tre lustri scout, attualmente capo scout nel gruppo di Ceggia. A fine novembre Simone partirà per l’Africa: un mese e mezzo in cui si metterà a disposizione. La destinazione, come per tanti altri volontari ciliensi, è Caboxangue, la missione in Guinea Bissau dove opera da anni padre Gianfranco Gottardi, di Gainiga, sostenuto dall’Italia dall’associazione Insieme per l’Africa. «Simone – spiega il presidente di In- Il blog di Daniele Bombardi si guarda solo alle cose che succedono durante i combattimenti e non si dice mai che la guerra travolge tutto e tutti anche per anni e anni dopo che si è finito di sparare?». Beatrice Doretto GIOVANI, CILIENSI & VOLONTARI: C’È ANCHE SIMONE ZOIA sieme per l’Africa Silvio Florian – collaborerà alla costruzione della scuola Sambù a Caboxangue»: un impegno che guineani e volontari ciliensi portano avanti da tempo, e che è stato avviato con lo scavo delle fondazioni a Natale 2004. Sul sito www.insiemeperlafrica.org, Zoia non ha bisogno di grandi perifrasi per spiegare i motivi della sua scelta. «Quello che mi spinge a partire per l’Africa è quello che ho scelto di essere. È stato lo spirito dello scoutismo che mi ha spinto ad accettare la proposta di partire per Caboxangue circa due secondi dopo che mi è stato chiesto». Tommaso Bisagno ara mamma, è trascorso un anno da quando ti sei riunita al tuo sposo per andare incontro a Dio nel quale avete sperato. Il ricordo rimane vivo in noi: la tua dedizione alla famiglia, la vita semplice, l’abbando- no fiducioso al Signore. Mi ritorna in mente l’immagine della madre del poeta Ungaretti: “… e tu Madre, come una volta, mi darai la mano… per condurmi sino al Signore... In ginocchio, decisa, in preghiera, davanti all’Eterno, come quando eri ancora in vita”. Vigila con amore sulla salute dei tuoi figli; aiutaci a trasmettere i valori cristiani che tu hai vissuto. Dopo lunga attesa, ottenuta la salvezza “… avrai negli occhi un rapido sospiro”. La vostra immagine, che ripropongo su L’Azione a quanti vi conobbero, favorisca la preghiera innanzi a Dio. Gian Paolo ANZANO CAPPELLA MAGGIORE OSIGO COLLE UMBERTO VITO GUIDO n. 15.9.1933 - m. 23.10.2002 Sei con noi nelle cose e nei pensieri di tutti i giorni. Pregheremo con te e per te domenica 23 ottobre alle 10.30 nella chiesa di Anzano. La tua famiglia AUGUSTA PIZZOL in BALDASSAR n. 1.9.1909 - m. 27.10.1988 Amata mamma, la morte cambia solo la dimensione: tu sei più viva che mai in noi tuoi figli. Con tanto amore, Vezio, Diana, Carlo uniti ai parenti. ANTONIO ZANETTE Ricordo con tanta nostalgia e sofferenza l’anniversario del tuo ritorno alla casa del Padre. Ti penso Lassù accanto al Signore che qui in terra hai servito fedelmente e con tanta passione. Chiedo per te al buon Dio la pace e il riposo eterno nella gloria dei santi. Tua moglie ANTONIETTA COLETTI ved. FADELLI n. 3.8.1916 - m. 25.10.2002 Nel terzo anniversario vogliamo ricordare la tua grande bontà d’animo e la tua incrollabile fede nel Signore. Riconoscenti per i tuoi insegnamenti. I tuoi cari FRANCENIGO-ALBINA / L’AMORE ETERNO DELLA MADRE AMELIA BORTOLUSSI n. 1.9.1914 - m. 20.10.2004 C QUIRINO PESSOTTO n. 7.6.1913 - m. 23.1.2001 DA PETACCHI A DALL’ANTONIA,TUTTE LE STELLE DEL CICLISMO 2005 AL “GRAN GALA” DI CONEGLIANO Il firmamento dei pedali G iunto quest’anno alla sua ventunesima edizione, lunedì 17 ottobre a Conegliano si è tenuto il tradizionale Gran Gala internazionale del ciclismo, ritrovo per i protagonisti, in sella, in ammiraglia o alla scrivania, della stagione appena conclusa. Malgrado l’assenza del neo campione del mondo Tom Boonen e di Lance Armstrong, i grossi nomi c’erano tutti: da Danilo Di Luca, primo nella classifica del Pro Tour, ad Alessandro Petacchi, domi- natore degli sprint; da Paolo Savoldelli, in rosa a Milano, a Roberto Heras, in amarillo a Madrid. Nel ruolo di “ex di lusso” il pisano Michele Bartoli, che con un decennio di successi nelle grandi classiche si è meritato il premio alla carriera; e nel ruolo di... star per la prossima stagione Ivan Basso, già terzo e secondo al Tour de France. Sul palco del teatro Accademia sono poi passati i due corridori che quest’anno hanno regalato titoli mondiali all’Italia: Davide Malacarne, feltrino, Alessandro Petacchi firma un autografo ai fans accorsi a Conegliano iridato tra gli juniores nel ciclocross, dall’anno prossimo alla Zalf Desirée Fior, e Vera Carrara, campio- STELLE E MEDAGLIE CONI PER SPORTIVI DIOCESANI G loria anche per lo sport diocesano in occasione della cerimonia di consegna delle onorificenze al valore atletico del Coni di Treviso relative al biennio 2002-2003. Hanno ricevuto la stella al bronzo del Coni al merito sportivo sia l’arbitro coneglianese Lucio Polacco, ex arbitro di serie A e B e attualmente vicedirettore nazionale del settore tecnico dell’Aia, che la bocciofila Florida San Vendemiano, rappresentata sul palco dal suo presidente Gianfranco Papa. Premiati inoltre con la medaglia d’argento del Lucio Polacco La diciassettenne Laura Doria lei, vincitrice della crono juniores, c’era il suo pari categoria Manuele Boaro e gli altri atleti veneti che hanno conquistato succes- si ai campionati italiani in Abruzzo: Tatiana Guderzo, Claudio Cucinotta, il “nostro” Tiziano Dall’Antonia di Valmareno, protagonista anche ai mondiali, ed Enrico Gasparotto, maglia tricolore tra i professionisti. La serata, animata da Davide Cassani e Alessandro Fabretti, per la prima volta è stata trasmessa in diretta tivù; e dopo la festa e gli arrivederci all’anno prossimo, tutti a caccia di autografi e foto con i propri beniamini. Marco Da Re CERCANSI GIOVANI PENNE DI SPORT PER IL “PREMIO GIORNALISTICO LUIGINO DE NADAI” È indetto il Premio giornalistico “Luigino De Nadai” dall’associazione “Amici di Luigino De Nadai”, in memoria del conosciuto e amato giornalista sportivo, che è stato collaboratore anche de L’Azione. Il premio è riservato agli studenti di scuole medie e superiori. Do- Gianfranco Papa Coni al valore atletico per i loro trionfi europei e mondiali i pattinatori opitergini Andrea Barbieri e Irene Nardo; medaglia di bronzo invece per i vittoriesi campioni di triathlon Gianpietro De Favari e Diego Gazzari, e per la nuotatrice sangiacomese Francesca Segat. Nonché a un calciatore sanvendemianese di nome Alessandro Del Piero. Francesca Segat (TB) nessa della corsa a punti sul velodromo di Los Angeles. Parlando di pista, non si può non nominare Ondrej Sosenka, il gigante ceco che a Mosca, il 19 luglio, ha stabilito il nuovo record dell’ora: 49,700 km; sempre a Mosca, dieci giorni prima, la padovana Gessica Turato aveva conquistato il titolo europeo under 23. L’emozione di Laura Doria, diciassettenne di Salzano (Ve), la più giovane a parlare al microfono, ha conquistato tutto il pubblico della sala: assieme a S vranno presentare un componimento in stile giornalistico di cronaca o tematiche sportive, dove dovrà essere data evidenza ai “risvolti di educazione alla lealtà, di rispetto alle regole e degli avversari, all’accettazione della sconfitta, e di crescita dei giovani nella società”. Il componimento dovrà riferirsi ad un avvenimento sportivo svoltosi in Provincia di Treviso. Il testo, della lunghezza di 40 righe per 60 battute Luigino De Nadai (2400 battute), dovrà pervenire entro il 30 aprile 2006. Per i vincitori i premi saranno borse di studio. Per informazioni rivolgersi alla segreteria dell’associazione in via Pastore 44 a Vittorio Veneto: 0438-53512, [email protected], www.amicidiluigino.it. Isabella Mariotto MONTAGNE PER TUTTI iamo tornati! Dopo la pausa riflessiva di una settimana, la nostra rubrica torna foriera di novità, escursioni en plen air e feste niente male. State un po’ a vedere… Si inizia alla grande con la festa di chiusura della stagione escursionistica indetta questa domenica dalla sezione Alpinismo giovanile Cai di Conegliano alla casera Busa Bernart. Alla casera si accede dopo una passeggiata di un’ora e mezza sul sentiero da Mezzomonte. E mentre a Busa Bernart si fa bisboccia, alla casera Cereis il gruppo Sci Escursionismo celebra il suo incontro preinvernale. Rimanendo in zona l’associazione ci- clopedista Liberalabici di Conegliano si lancia in un’avventura domenicale di 40 km tra i castelli di San Salvatore e Collalto. Il ritrovo è alle 9.30 ai piedi del castello di San Salvatore. Informazioni: www.liberalabici.it. Festa grande anche per la sezione mountain bike del Cai di Sacile a casera Ceresera. In questo caso la chiusura della stagione escursionistica viene sancita da una mega castagnata. Informazioni: www.caisacile.org. È prevista per questo week-end la bivaccata del Clan Alpinisti Anonimi assieme ai propri soci belgi. Informazioni: www.clanapian.com. La sezione Cai di San Polo, invece, dedica la serata di sabato all’incontro con i volontari della stazione di Soccorso alpino delle Prealpi trevigiane. Vedi articolo nella sezione Coneglianese La sezione Alpinismo giovanile del Cai di Pieve di Soligo si indirizza questa domenica al rifugio Maniago nelle Dolomiti friulane. Il Cai di Pieve di Soligo invita poi tutti venerdì 21 ottobre, alle 20.45 al teatro “La Loggia” di Cison, per assistere al filmato “A spasso pal mondo”, una serie di proiezioni del Sud America di Livia Basili e Nevio Presti, nell’ambito della rassegna “Montagne del mondo”, organizzata dal Cai di Pieve di Soligo. Angela Deganis 34 Domenica 23 ottobre 2005 OFFERTA LAVORO Agenzia Cima pubblicità cerca venditore part-time, con esperienza. Ampia zona, provvigione ottima, anticipi. Veramente interessati. Tel. 0438-34629. DOMANDA LAVORO Ragazza 20enne, diplomata ragioneria, cerca lavoro come commessa o impiegata. Tel. 0438768254. Ragazza cerca lavoro come commessa, per stiratura e pulizie. Disponibile anche per assistenza in casa e baby-sitter. Disponibilità diurna fino alle 16. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 340-8192615. Signora con pluriennale esperienza come barista e cameriera in ristoranti e pizzerie cerca lavoro. Zona Oderzo, Motta e Cessalto. Tel. 333-9060396. 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Ragazzo con conoscenza fluente della lingua inglese e buona conoscenza dell’italiano, pluriennale esperienza in alberghi londinesi cerca lavoro come barman, cameriere o cuoco. Zona Vittorio Veneto. Tel. 328-5696132, 3282705757. Ragazza 20enne con esperienza come badante cerca lavoro. Disponibile anche come baby-sitter, pulizie uffici, collaboratrice domestica o stiro. Tel. 347-8975286. Signora ucraina si rende disponibile per traduzioni di italiano/ucraino oppure per italiano/russo. Disponibile anche come pulizie uffici, collaboratrice domestica o come operaia in qualsiasi settore. Zona Vittorio Veneto. Tel. 320-6877869. Signora automunita cerca lavoro come pulizie in locali o in famiglie, oppure come baby-sitter. Disponibile il sabato o dopo le 17.30. Tel. 0438-995973, 3470451550. Signora italiana con pluriennale esperienza cerca lavoro come stiro anche al proprio domicilio oppure come collaboratrice domestica o pulizia uffici. Tel. 043859604, 347-7835223. Ragazzo 17enne cerca lavoro come lavapiatti in ristoranti, trattorie e pizzerie. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 333-6831614, 329-3273261. Ragazza 27enne cerca lavoro come operaia. Esperienza nel settore plastica e metalmeccanico. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 347-8435483. Ragazza 25enne laureata in biologia cerca lavoro in questo ambito. Disponibile anche come babysitter. Tel. 349-8633591. Signora con pluriennale esperienza come addetta alle pulizie e come collaboratrice domestica con referenze, cerca lavoro anche in altri settori. Disponibile anche come operaia. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 0438-556452, 340-1052989. Ragazza 18enne con esperienza come operaia cerca lavoro di questo tipo o altro (cameriera, aiuto cuoca, lavapiatti, pulizie, ecc.) purché serio. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 0438-64383, 3462150896. Signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica o stiratura. Disponibile una o due volte alla settimana. Zona Vittorio Veneto. Tel. 0438-53222. Infermiera russa referenziata cerca come assistenza anziani o badante 24/24. Tel. 3298431385, 333-4944916. Ragazza 23enne, diplomata, già operante settore stampaggio grafico, cerca lavoro come graficopubblicitario o come impiegata. Conoscenza base Macintosh, Photoshop, Illustrator, brillante creatività. Massima serietà e disponibilità. Zona Pieve di Soligo e Conegliano. Tel. 0438-840653. Signora con esperienza come operaia nel settore metalmeccanico e plastica cerca lavoro. Disponibile anche come baby-sitter, addetta alle pulizie, collaboratrice domestica, stiro o lavapiatti. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 3208011016. Signora madrelingua tedesca con pluriennale esperienza di insegnamento si rende disponibile per ripetizioni di lingua tedesca, inglese e francese. Disponibile anche per traduzioni di materiale per tesi universitarie. Telefonare in orario pasti allo 038-581739. Prof.ssa Bona Luisa, plurilaureata, impartisce lezioni di filosofia, storia, lingua e cultura italiana a tutti i livelli. Disponibile anche per lezioni di lingua portoghese, spagnolo e di etichetta (buone maniere). Zona Vittorio Veneto. Tel. 333-5843883. Signora ucraina si rende disponibile per lezioni private di base oppure conversazione in lingua russa. Tel. 320-6877869. Laureata madrelingua spagnola si offre per lezioni o conversazioni in lingua. Tel. 0438995484, 346-0850104. Ragazzo ucraino con esperienza cerca lavoro come cuoco-aiuto pizzaiolo. Tel. 340-1878903. Ragazza 21 enne con esperienza come stiratrice, cerca lavoro come operaia in qualsiasi settore. Disponibile anche come pulizie uffici, lavapiatti o collaboratrice domestica. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 392-3250378. Signora volenterosa con ottima conoscenza della lingua italiana e inglese cerca lavoro come baby-sitter, assistenza anziani, ammalati con disponibilità solo in orario diurno. 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Zona Vittorio Veneto, Conegliano e dintorni. Tel. 348-4719283. Signora italiana con esperienza cerca lavoro come addetta alle pulizie in condominio o come collaboratrice domestica o babysitter. Disponibile part-time o tempo pieno dal lunedì al venerdì. Zona Vittorio Veneto. Tel. 349-3216283. Signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica e stiro al proprio domicilio. Tel. 0438-959419, 338-3066911. Ragazza 18enne cerca lavoro come operaia o altro in qualsiasi settore. Zona Vittorio Veneto, Cison, Pieve di Soligo. Tel. 3477294832. Signora automunita, con esperienza come cucitrice e addetta mensa, cerca lavoro come operaia in qualsiasi settore. Disponibile anche come lavapiatti/tuttofare in ristoranti, pizzerie, trattorie. Zona:Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 380-4219085. Ragazza 25enne cerca lavoro come baby-sitter, badante, collaboratrice domestica, operaia. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 328-6569358. Signora brasiliana, volenterosa, con esperienza e massima serietà, cerca lavoro come collaboratrice domestica, addetta alle pulizie, baby-sitter. Disponibile dal lunedì al sabato, di pomeriggio, escluso martedì. Zona: Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 340-8718122. Ragazzo brasiliano con esperienza cerca lavoro come aiuto muratore, guardiano notturno, operaio.Valuta anche altre proposte purché serie. Zona Vittorio Veneto. Tel. 340-8718122. Signora con esperienza come addetta all’assistenza, collaboratrice domestica, lavapiatti, cameriera ai piani, addetta alle pulizie, stiratura, cerca lavoro anche come operaia. Disponibile anche part-time. Zona Miane, Follina, Cison, Pieve di Soligo. Tel. 0438-893931, 3485671953. Ragazza 25enne con esperienza come operaia cerca lavoro nel settore oppure come baby-sitter, pulizie uffici collaboratrice domestica. Zona Vittorio Veneto. Tel. 320-3538326. Signora cerca lavoro come operaia lavapiatti o pulizie. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 0438941336, 338-3802665. Ragazza cilena automunita, con ottima conoscenza della lingua italiana e ottimo uso pc (Office), esperienza pluriennale in campo amministrativo, cerca lavoro impiegatizio preferibilmente nel settore. Disponibile anche per lavori a tempo determinato. Tel. 3404780858. Ragazzo 27enne, con esperienza come operaio settore edile, cerca lavoro anche in altri ambiti. Esperienza anche nel settore legno. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 340-9002286. Ragazzo con esperienza come mulettista cerca lavoro nel settore. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 392-1266990. Signora cerca lavoro come collaboratrice domestica o pulizie uffici. Disponibile per 3/4 ore in zona Vittorio Veneto e San Giacomo. Tel. 347-7173124. Signore cerca lavoro come operaio in qualsiasi settore. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 329-1646503. Giovane ragazza ucraina con esperienza come assistente anziani cerca lavoro. Disponibile anche come baby-sitter o pulizie uffici. Tel. 328-7871693. Signora cerca lavoro come collaboratrice domestica, pulizie uffici, stiro. Disponibile part-time o tempo pieno solo in orario diurno. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 348-8929894. Diplomata geometra, con buona conoscenza pc e Autocad, cerca lavoro come impiegata parttime. Tel. 339-8284385. Giovane signora con esperienza, automunita, cerca lavoro come addetta alle pulizie, operaia comune, lavapiatti, aiuto-cuoco. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e dintorni. Tel. 328-4738221. Signora italiana 36enne, residente a Vittorio Veneto, cerca lavoro serio a giornata o a turno. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 338-1675425. Signora rumena cerca lavoro come badante, collaboratrice domestica, pulizie, con vitto e alloggio. Telefonare in orario pasti al 320-0923068. Signora con esperienza cerca lavoro come operaia, pulizie uffici, collaboratrice domestica. Disponibile sia tempo pieno che parttime. Zona Vittorio Veneto e San Giacomo. Tel. 393-2475900. Ragazza 29enne con esperienza di addetta alle pulizie, aiuto cucina e cameriera in ristoranti cerca qualsiasi tipo di lavoro purché serio. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 340-4054737. Signora non automunita con esperienza e referenziata cerca lavoro come baby-sitter. Zona Vittorio Veneto. Tel. 0438-551751. Signora cerca lavoro parttime al mattino come impiegata amministrativa/centralinista/inserimento dati. Esperienza decennale, buon uso pc. Tel. 333-5435479. Ragazza, con esperienza lavorativa in entrambe le mansioni, cerca lavoro come commessa o barista. Disponibilità immediata. Orario: 7-15. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e Sacile. Tel. 333-6709471. Ragazza 20enne, diplomata geometra, iscritta a giurisprudenza, offresi per sostegno scolastico a ragazzi scuole elementari e medie. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 0438-552146. 22enne diplomato tecnico dei servizi alberghieri e con esperienza cerca lavoro come cameriere e barman in zona Oderzo, Mot- ta e San Donà. Disponibilità massima e immediata. Tel. 3491749045. 35enne con esperienza come operaio settore legno e metalmeccanico cerca lavoro in qualsiasi settore o come cameriere, barista e magazziniere. Disponibilità immediata. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 347-4409120. Signora cerca lavoro come commessa, per stiratura e pulizie in condomini e uffici. Disponibile anche per assistenza anziani, babysitter. Orario: preferibilmente mattino. Tel. 0422-853173. Signora 39enne con pluriennale esperienza come baby-sitter e collaboratrice domestica cerca urgentemente lavoro. Disponibile anche per altri settori purché seri. Orario: part-time dalle 9 alle 16.30. Zona: Oderzo, Fontanelle, S. Polo di Piave, Gorgo al Monticano e dintorni. Tel. 339-1998560 ore pasti. Ragazza 19enne con qualifica di operatore dei servizi ristorativi ad indirizzo cucina e con esperienza nel settore cerca lavoro come aiuto cuoca. Disponibile anche come cameriera di sala (già con esperienza) o anche altro purché serio. Zona Oderzo, Fontanelle, San Polo e dintorni. Tel. 3382942300. Signora 45enne di Campodipietra cerca lavoro come babysitter anche al proprio domicilio. Disponibile anche come collaboratrice domestica o addetta alle pulizie. Orario: part-time preferibile al mattino. Zona Salgareda, Ponte di Piave e limitrofi. Tel. 3487329093. Laureata in scienze politiche cerca lavoro come impiegata amministrativa. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 0422-743289, 3402330054. Signora con lunga esperienza e referenziata si rende disponibile come baby-sitter o per compagnia ad anziani. Tel. 0422710328. VENDESI Vendo sci Blizzard-Marker System con racchette Integral Box belli lunghi, comperati in Svizzera, come nuovi, mai adoperati. Tel. 0438-32476 ore pasti. e L’AZiON Lettere & interventi Domenica 23 ottobre 2005 35 SCRIVONO GLI EX SINDACI DI FREGONA SALVADOR E CHIES “Caro Sindaco, noi all’acqua di Fregona ci abbiamo pensato...” N ell’ambito del Primo Piano del numero 40 de L’Azione dedicato ai problemi legati alla carente situazione degli acquedotti, abbiamo intervistato anche il sindaco di Fregona, Giacomo De Luca, che ha annunciato i prossimi aumenti delle bollette dell’acqua rimpallandone la responsabilità ai politici e agli amministratori degli scorsi decenni, affermando che «Scontiamo gli errori della politica del passato. Sarebbe stato preferibile che in passato avessero fatto i necessari interventi per l’acqua piuttosto che dedicarsi ad altre cose non necessarie. Paghiamo decenni di sosta negli interventi. Qui a Fregona, ad esempio, negli ultimi 20 anni non si è fatto niente». I suoi due predecessori, Romolo Salvador e Patrizio Chies ci hanno scritto per controbattere a queste affermazioni. SALVADOR: LE SUE SONO SOLO CHIES: GLI AUMENTI DIPENDONO DA ALTRO, ACCUSE FALSE E PROPAGANDISTICHE E DI LAVORI NE ABBIAMO FATTI MOLTISSIMI R iguardo alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Fregona Giacomo De Luca relative all’acquedotto comunale, apparse su L’Azione del 9 ottobre, devo puntualizzare alcuni aspetti. Il sottoscritto ha fatto parte delle amministrazioni chiamate in ballo: dal 1980 al 1990 (con sindaco Cimetta), in qualità di assessore, e dal 1990 al 1995 come sindaco. Ritengo le accuse mosse siano assolutamente false ed espresse con un esclusivo scopo propagandistico e per giustificarsi nei confronti della popolazione per il rincaro delle tariffe, se ci sarà. La amministrazioni delle quali ho fatto parte hanno sempre considerato l’acquedotto una priorità assoluta. Occorre far presente che la rete di Fregona è vasta e molto articolata, data la sua conformazione e la disseminazione sul territorio di tanti borghi e frazioni. Conseguentemente i costi di realizzazione degli impianti e della gestione del servizio idrico sono particolarmente onerosi per la comunità. Dopo i primi anni di inter venti urgenti riguardanti sostituzioni di condotte, costruzione di bacini e di pozzetti rompitratta, nel 1987 è stato incaricato l’ingegner Gianantonio Albertin di redigere un Piano generale dell’acquedotto, progetto che è stato approvato nel 1988 per una spesa complessiva di circa 3,5 miliardi di lire. Di quel progetto, a tutto il 1995, sono stati eseguiti 6 stralci, oltre ad interventi che si rendevano via via necessari e indifferibili, per una spesa di poco inferiore ai 2 miliardi di lire. Ovviamente il progetto non era stato concluso, ma l’acqua era stata garantita a tutti con continuità e in sicurezza. I lavori eseguiti hanno compreso (sintetizziamo per questioni di spazio il lungo e dettagliato elenco): linee di distribuzione con allacciamenti in località Biorca, via Strach... (segue una lista di una ventina di vie e borghi); linee di adduzione e surplus vari; linee di pompaggio; manufatto e attrezzatura stazione di pompaggio dal Marin al bacino Da Re e/o Sonego; interventi nella stazione di pompaggio di Anzano; impianti di potabilizzazione ad ipoclorito e costruzione vasca di contatto al Sasso e al Marin; impianto di potabilizzazione a raggi UV a borgo Luca; Romolo Salvador impianto di telecontrollo attivo per la stazione principale e quelle secondarie di Anzano, Coston, Marin. Riguardo ai lavori di raddoppio della linea di adduzione da Anzano (...) faccio rilevare che quasi metà condotta era già stata realizzata con uno dei stralci suddetti, con materiali di sicura durata quali la ghisa sferoidale da 125 mm, per la restante parte l’amministrazione di Patrizio Chies, precedente a quella in carica, a valere sul Piano generale dell’acquedotto, aveva redatto un progetto di massima che prevedeva una spesa di 550 mila euro e aveva anche ottenuto un finanziamento regionale per 220 mila euro. Riguardo a borgo Luca, quella sorgente, dotata di impianto a raggi UV, se gestita correttamente garantisce ancor oggi acqua potabile a sufficienza. Il Piano approvato nel 1988 ne prevede in ogni caso il collegamento alla rete acquedottistica generale. Infine devo rilevare con piacere che la “Sinistra” di Fregona, dopo feroci battaglie contro l’adesione e il collegamento alla rete del Consorzio Sinistra Piave, sia giunta a condividere le scelte fatte dalla nostra parte politica con 30 anni di ritardo. Meglio tardi che mai. Per chiudere gradirei conoscere le cose inutili che sono state fatte. Romolo Salvador E gregio Direttore, quale sindaco del Comune di Fregona dal 1995 al 2004, ritengo doveroso fare chiarezza su quanto dichiarato dall’attuale sindaco, Giacomo De Luca, nell’articolo del 9 ottobre scorso intitolato “Bollette in aumento, scelta obbligata”. Le affermazioni del sindaco De Luca, che collegano il futuro aumento delle tariffe dell’acquedotto alla gestione comunale degli ultimi 20 anni, contrastano, in modo evidente, con il fatto che la recente adesione, obbligatoria per legge, all’Aato del Veneto orientale comporta da un lato l’obbligo di copertura integrale dei costi di gestione del sistema idrico integrato (acquedotto e fognature) – copertura che, con la precedente gestione in economia da parte del Comune, si attestava mediamente intorno all’80% – e dall’altro l’obbligo di finanziare gli investimenti con la tariffa stessa: dalla combinazione di questi due fattori deriva l’inevitabile aumento della tariffa. A conferma di quanto sostengo, si possono leggere nello stesso numero de L’Azione, le dichiarazioni dei presidenti dell’Aato del Veneto orientale e del Sisp. È facile dedurre, inoltre, che questo accadrà non solo a Fregona, ma in un ambito ben più esteso, corrispondente, quanto meno, anche agli altri 114 Comuni dell’Aato. Dobbiamo, pertanto, da subito, imparare a considerare l’acqua come una risorsa preziosa, riducendone gli sprechi e adottando sistemi di raccolta delle acque piovane per usi extradomestici. Quanto poi all’affermazione del sindaco De Luca – sfacciatamente polemica e non veritiera – circa l’assenza di interventi negli ultimi 20 anni, fornisco un riepilogo degli interventi strutturali effettuati nei 9 anni di amministrazione che mi riguardano (non vanno dimenticati gli investimenti fatti anche dalle Amministrazioni precedenti che non sono in grado, in questa sede, di dettagliare, ma che il Sindaco potrà verificare consultando i quadri annuali delle spese di investimento): (segue una lunga, dettagliata e cronologica lista di interventi che riporta anche spese e con- C’È LA GIUSTA E GRANDE ATTENZIONE AL TONIOLO A proposito della celebrazione per il servo di Dio Giuseppe Toniolo, avvenuta nel duomo di Pieve di Soligo il 7 ottobre scorso, espongo alcune mie amarezze. La liturgia eucaristica, che ricordava la morte del Toniolo (7 ottobre 1918), è stata grande con la partecipazione di cinque vescovi, tra i quali il Nunzio apostolico d’Italia, e una quarantina di sacerdoti, ma con poca gente, sia per l’ora (ore 19) poco adatta in un giorno feriale che per una pioggia torrenziale. Anche L’Azione mi ha lasciato la bocca amara, quando speravo vedere un ampio servizio. Invece un breve articoletto, in fondo alla pagina 10, riempita per metà da una foto insignificante della solenne liturgia eucaristica e l’altra metà con una brevissima cronaca. Ero un bambino di quattro anni quando è morto il Toniolo, e ricordo la sua immagine accanto all’altare con un atteggiamento da serafino. Quanta risonanza invece ne L’Azione quando nel 1940, se non erro, la salma del Toniolo è stata trasportata dal cimitero di Pieve alla chiesa. Oggi, chi conosce questo professore di spessore culturale e di santità eminente, come il Nunzio ha ben rivelato? È vero, tanti libri parlano di lui, ma pochi li com- prano e leggono ancora meno. Caro e stimato direttore, rinverdisca dalle sue pagine la memoria del Toniolo, delle sue opere, della sua santità, quale padre, sposo, docente di università, perché sia conosciuto in questa generazione, anche a proseguo della causa di beatificazione. Il pievigino don Guglielmo Furlan Faccio notare che nel nu- tributi ricevuti ad hoc, e che sintetizziamo per questioni di spazio), costruzioni di reti fognarie, allacciamenti, posa di condutture, sostituzioni di tubature dell’acquedotto, potenziamento impianti di potabilizzazione dei bacini, interventi sulle sorgenti, completamento collettori fognari, costruzioni pozzi idrici, approvazione di progetti per allacciamenti e condotte, nuovo impianto di captazione ad Osigo, nuova stazione acquedottistica di pompaggio a Pravinera... (...). Mi preme, inoltre, sottolineaPatrizio Chies re che, tranne i disagi registratisi durante l’eccezionale (per durata e proporzioni) siccità dell’estate 2003, non ci sono mai stati, nel periodo amministrativo che mi riguarda, problemi di erogazione e l’Ulss, nei costanti accertamenti a campione, ha sempre accertato la buona qualità della nostra acqua. Considerato, infine, che nel programma elettorale della lista del sindaco De Luca al primo punto delle opere pubbliche c’è l’acquedotto, a lui il compito-dovere di darne attuazione. L’invito che rivolgo al Sindaco è, quindi, quello di fare il suo lavoro di attuale amministratore, evitando inutili denigrazioni sul passato (cosa che io, a suo tempo, non ho fatto nei confronti di chi mi ha preceduto), guardando al presente e al futuro del paese e cercando di realizzare quanto promesso in campagna elettorale. Quanto, a suo dire, “alle cose non necessarie del passato” posso dire, senza timore di essere smentito, di aver ampiamente realizzato i programmi elettorali/amministrativi, condivisi da chi ci ha votato, contenenti scelte oculate e sostenibili per il bilancio di un piccolo Comune come il nostro. Tocca ora all’Amministrazione in carica attuare il suo. Buon lavoro! Patrizio Chies mero precedente de L’Azione, pensando più efficace la segnalazione previa, avevamo dato uno spazio più ampio all’avvenimento e avevamo anche presentato l’opuscolo distribuito durante la celebrazione. Nei mesi precedenti il giornale, come contributo per l’anno eucaristico, ha pubblicato tre interventi che riportavano la sintesi dei discorsi che il Toniolo aveva fatto a tre Congressi eucaristici nazionali. Quindi, per quanto è possibile, ci sforziamo di mantenere vivo il ricordo di questo nostro grande personaggio. Potete inviare le vostre lettere al direttore per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438. 555437