Il veleno sulle labbra - art

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Il veleno sulle labbra - art
Il veleno sulle labbra
Scritto da Monia Iori
Domenica 25 Maggio 2014 01:14
IL VELENO SULLE LABBRA di LAUREN OLIVER Ho letto “Delirium”, primo volume della saga omonima scritta da Lauren Oliver, qualche mese fa
e la storia, l’intreccio, i personaggi e il mondo distopico creato dall’autrice – dove l’amore è una
malattia che deve essere curata – mi hanno semplicemente ammaliato e mi sono innamorata di
questa saga. “Il veleno sulle labbra” è un racconto ambientato nel mondo di “Delirium” e narrato
dal punto di vista di Hana, la migliore amica di Lena (protagonista della serie). È una chicca che
gli amanti di questa saga non possono certo lasciarsi scappare, anche per capire meglio alcuni
eventi che accadono nel primo libro. Hana è la ragazza bella e ricca, ribelle e vivace, coraggiosa e selvaggia, che vuole a tutti i costi
scoprire la vita vera e libera dalle regole imposte dalla cura per il Delirium Amoris Nervosum.
Ascolta musica illegale e partecipa a feste proibite, mette a rischio la sua amicizia con Lena pur
di inseguire il suo sogno di libertà. Lei vuole sapere cos’è davvero l’amore, cosa si prova ad
amare ed essere amati, e quando incontra Steve pensa di averlo capito, ma la realtà è diversa
e quando l’illusione crollerà si porterà via tutte le sue speranze. Quello che credeva giusto è
sbagliato, e quello che credeva sbagliato è giusto. Una volta compresa questa verità decide di
tornare da Lena e raccontarle tutto: la sua infatuazione per quel ragazzo che, invece, voleva
solamente divertirsi, la sensazione di ridicolo che l’attanaglia dopo aver capito di aver sbagliato,
il pericolo scampato e la vergogna per aver pensato che la cura fosse un errore. Ma, quando
finalmente decide di confidarsi, scopre che Lena ha trovato l’amore vero e che ora è troppo
tardi per farle capire… Un groviglio di sentimenti ed emozioni si fa largo nel suo cuore: invidia,
felicità, gelosia, incredulità, paura, stupore, amarezza. Come un veleno sulle sue labbra, queste
emozioni la condurranno verso una scelta sbagliata e irrevocabile. La penna della Oliver è sempre la stessa lama affilata che avevo scoperto in “Delirium”, un
compendio di emozione e oggettività che penetra nel cervello e lo riempie di parole che sono
indelebili e vive. Le sue descrizioni sono talmente reali da sbalordire, ogni dettaglio è
accuratamente tratteggiato e sembra proprio di essere lì, insieme ai drammatici personaggi di
questa storia. La prosa è scorrevole e il racconto si legge in un soffio, forse avrei voluto qualche
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Il veleno sulle labbra
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pagina in più, ma nonostante la brevità sono di nuovo riuscita ad immergermi completamente
nella fredda realtà di un mondo privo di amore e ad entrare in sintonia con Hana. Mi è sempre
piaciuto questo personaggio, spesso l’ho trovato anche più vivido di Lena, e credo sia una
figura indispensabile in “Delirium” sia per creare una sorta di equilibrio emotivo che per far
capire meglio Lena. Sì, Hana è un brillante espediente che la Oliver utilizza per approfondire il
carattere schivo della protagonista; tramite la voglia di ribellione della sua migliore amica, infatti,
è più facile vedere la personalità di Lena perché la differenza abissale tra le due permette di
focalizzare meglio l’attenzione sulle loro mentalità opposte e, di conseguenza, sulla crescita
della seconda. In queste pagine l’autrice continua a farci scoprire il divario tra le due ragazze,
che nonostante tutto rimangono amiche, ma che alla fine saranno ugualmente divise dalla
diversità di opinione e dalle scelte. È interessante vedere come la ribelle Hana, in seguito a una
delusione, diventi docile e devota alle regole imposte dalla società, mentre Lena, insicura e
timorosa, acquisti coraggio e determinazione e sia pronta a dire addio al suo passato per
afferrare un futuro d’amore. Hana è una ragazza piena di timori e dubbi, insicura, che tenta di afferrare le occasioni che le
vengono date e che, purtroppo, non ottiene ciò che desidera. Non si può fare a meno di
affezionarsi a lei e di provare le stesse emozioni di fronte alla realtà che le viene offerta e da cui
non ha scampo, di fronte alla sua solitudine incompresa. La gelosia nei confronti di Lena e della
fortuna che le è capitata è forte e si sente benissimo, ma in fondo come darle torto? Lei ha
cercato a lungo e senza risultati quello che l’amica ha trovato inaspettatamente e che non
voleva, e risulta difficile e doloroso accettare l’impensabile. Questo personaggio è sicuramente
sfaccettato, imprevedibile e triste e, mentre si legge, si avverte quasi il bisogno di andare lì e
consolarla perché il suo sogno è andato in frantumi e si è rivelato un abbaglio. Lei ha avuto il
coraggio di tentare di evadere dalla prigione del suo mondo, eppure i suoi sforzi sono stati vani
e la ricompensa è andata a Lena. Insomma, io non ho potuto fare a meno di commuovermi di
fronte alle debolezze e alle delusioni di Hana. “Il veleno sulle labbra” è un racconto ben scritto, emozionante e doloroso, e che approfondisce
alcuni particolari essenziali per comprendere fino in fondo gli eventi che accadono in “Delirium”
e per osservare più da vicino la personalità fragile e vulnerabile che Hana cela sotto i capelli
biondi e gli occhi azzurri. Se avete amato il primo volume della saga dovete assolutamente
leggerlo! Non ve ne pentirete!
Monia Iori 2/3
Il veleno sulle labbra
Scritto da Monia Iori
Domenica 25 Maggio 2014 01:14
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