Guido Berlucchi

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Guido Berlucchi
vivere il nord, milano e dintorni
Guido Berlucchi
Da Borgonato al Mondo.
Franco Ziliani, è il padre nobile delle bollicine italiane
Franco Ziliani, con Guido Berlucchi, che ai tempi produceva un bianco fermo a Borgonato, dà vita a un sogno: fare un vino
che possa misurarsi con lo champagne.
Un'idea folle, da visionario, in tempi in cui si faticava a stabilizzare i vini fermi.
Il suo entusiasmo, la sua voglia di mettersi in gioco contagiano Guido Berlucchi, un gentiluomo d'altri tempi, che in quel
giovane enologo appena diplomato ad Alba, vede una persona che farà strada e che gli aveva risolto un probelma sul
vino che hai tempi produceva: il Pinot del Castello.
Inizia un sodalizio che porterà la Guido Berlucchi a diventare una bandiera del made in Italy.
Il percorso è arduo, ritto di insidie, l'esperienza si fa facendo, le attrezzature sono inesistenti o quasi.
Per arrivare alla commercializzazione ci vogliono anni.
Nel 1961 compaiono sul mercato le prime 3000 bottiglie, ed è un evento memorabile.
I pareri dei pochi fortunati che lo provano sono concordi : il prodotto è ottimo e può far strada.
Sia Guido Berlucchi che Franco Ziliani, intendono fare un vino che possa essere alla portata di tutti, deve essere di
ottima qualità con un prezzo abbordabile.
La strada, o meglio la filosofia imboccate allora restano nel Dna della Guido Berlucchi, Una strada obbligata per quei
tempi, percorsa inizialmente per autofinanziarsi. Solo facendo i numeri, si dicono Guido Berlucchi e Franco Ziliani,
possono investire per migliorare sia la parte tecnologica che le strutture aziendali.
Se possiamo azzardare un parallelo è la filosofia che in quegli anni adotta la Fiat di Valletta: fare automobili di qualità a
prezzi ragionevoli, che siano alla portata di tutti.
Sono gli anni del boom economico e il mercato è pronto a recepire un prodotto fortemente innovativo, come lo spumante
prodotto dal duo Berlucchi-Ziliani.
Ma è tutto il mondo che è in movimento...i Beatles si esibiscono ad Amburgo, il triestino Leo castelli, ancora sposato con
Ileana Sonnabed, a New York espone le prime opere della Pop Art. In Russia inizia la destalinizzazione, negli Usa è il
momento di John kennedy, a Roma c'è il bergamasco Giovanni XXIII° (ottimo intenditore di vini)
A Milano il soncinese trentenne Piero Manzoni, firma una modella nuda, stabilendo che l'artista è il medium che
trasforma in arte ciò che tocca.
Questo è il brodo di coltura dentro al quale si definiscono i principi della Guido Berlucchi.
In questo mezzo secolo è cambiato il mondo.
Le prime 3000 sottiglie sono diventate milioni, Guido Berlucchi se ne è andato e ha lasciato una Fondazione benemerita
che porta il suo nome e che finanzia la ricerca medica.
La Guido Berlucchi infatti, ha tra i suoi maggiori azionisti proprio la Fondazione che usa gli utili secondo le volontà
testamentali del suo cofondatore
Un modo elegante, da gran signore, che alla fine della sua vita ha dato speranza a chi la speranza l'ha persa.
Oggi Franco Ziliani, ottant'anni senza sentirli, guida con l'aiuto fondamentale dei figli, Cristina, Paolo e Arturo, la Guido
Berlucchi verso l'ennesima svolta, tornare nel Consorzio di tutela del Franciacorta, produrre e commercializzare circa
4.000.000 di bottiglie anno, diventando il maggior produttore di bollicine DOCG Franciacorta.
Tutto si tiene, viene riannodato quel file rouge, interrotto alcuni anni fa.
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Generata: 15 March, 2017, 17:42
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Una scelta strategica di cui tutto il territorio beneficerà.
Si verrà a creare una massa critica di prodotto molto interesssante che avrà ricadute benefiche per tutto il territorio
franciacortino.
Non diciamo nulla di nuovo se diciamo che la Franciacorta con i suoi attuali 10.000.000 di bottiglie, non ha vino
sufficiente par affacciarsi sui mercati internazionali
emergenti.
Siamo certi che anche oggi come cinquant'anni fa Ziliani sarà l'apripista di questi nuovi mercati.
Ma di Ziliani, bisognebbe parlare non solo in termini di GUido Berlucchi, sarebbe riduttivo.
E' tutto il movimento del vino italiano e del Franciacorta in particolare che gli deve essere grato.
Ha precorso le strade del marketing strategico, con sponsorizzazioni avveneristiche per i tempi.
Ha sponsorizzato artisti e eventi sportivi. Indimenticabile la collaborazione con Arnaldo Pomodoro.
Ha avuto il ruolo fondamentale di aver dato il là a tutta una generazione di nuovi produttori di Franciacorta che in fondo è
come se fossero figli suoi.
Non a caso in occasione dei suoi ottant'anni li ha voluti tutti vicino a sè al Teatro Grande di Brescia per festeggiare.
Un pretesto, un occasione, per dire al Mondo che il Franciacorta c'è!
Se andate in Franciacorta, per arrivare alla Guido Berlucchi, non serve l'indirizzo...chiedete, tutti sanno dov'è.
:-)
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