circolare esplicativa del bando
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CIRCOLARE ESPLICATIVA DEL BANDO “AIUTI DE MINIMIS AGLI INVESTIMENTI DELLE PICCOLE IMPRESE COMMERCIALI” AZIONE 4.2.2. DEL POR MOLISE 2000/2006. PREMESSA Con la presente circolare, facente parte integrante del presente bando di concorso per le agevolazioni pubbliche di cui all’Azione 4.2.2. del POR Molise, si forniscono le indicazioni esplicative necessarie per la corretta formulazione delle domande, nonché gli allegati tecnici, le normative di riferimento e gli schemi di dichiarazioni e/o atti da predisporre per la concessione e l’erogazione delle agevolazioni. La presente circolare è strutturata in articoli, secondo lo stesso schema adottato per la stesura del bando, ai fini di una più agevole lettura ed interpretazione. Art.1 - Dotazione Finanziaria Le risorse disponibili di cui all’articolo 1 del bando sono pari a Euro 104.426,00 e saranno concesse secondo l’ordine di graduatoria definito in applicazione dei criteri di cui all’art. 9 del bando, le imprese non finanziate, per carenze di risorse potranno accedere alle agevolazioni, in un momento successivo, essendo previsto il ricorso al meccanismo dello scorrimento della graduatoria nei casi di rinuncia, recupero di risorse non spese e/o nuove assegnazioni. Art. 2 - Definizioni Nella presente Circolare si intende per: w “neo imprenditore”: il soggetto che nei due anni precedenti la data di presentazione della domanda non sia stato iscritto alla Camera di Commercio per un’attività imprenditoriale; in caso di società il suddetto requisito è riferito alla maggioranza dei soci; w “nuovo esercizio”: esercizio commerciale o di somministrazione di alimenti e bevande da aprirsi successivamente alla data della domanda; w “piccola impresa”: l’impresa definita secondo la “raccomandazione 1422/CE del 6/05/2003 ed eventuali successivi atti di recepimento (cfr: allegato 5 della circolare esplicativa); w “esercizio di vicinato”: esercizio commerciale avente superficie di vendita non superiore a 150 mq nei comuni con popolazione residente inferiore e 10.000 abitanti e non superiore a 250 mq. nei comuni con popolazione residente superio re a 10.000 abitanti; w “attività prevalente”: è l’attività che risulta prevalente dal certificato di iscrizione alla Camera di Commercio. L’attività commerciale non si considera prevalente nel caso in cui l’impresa svolge attività di vendita di beni dalla stessa prodotta; w “centro storico”: zona individuata come “centro storico” dallo strumento urbanistico comunale; w “centro urbano”: insieme delle aree ricadenti nel centro storico e di quelle destinate dallo strumento urbanistico comunale a scopi residenziali o a servizi, con l’esclusione delle zone agricole e di quelle destinate ad insediamenti produttivi; w “zona rurale”: zona destinata a scopi agricoli dallo strumento urbanistico comunale; w “unità locale”: immobile nel quale si svolge l’attività commerciale, compresi gli eventuali locali annessi destinati a deposito. Art. 3 - Finalità e ambito territoriale dell'intervento Al fine di promuovere lo sviluppo, la modernizzazione e la riqualificazione del settore del commercio sono previsti interventi ne i seguenti comuni :Acquaviva Collecroce, Campomarino, Montecilfone, Montemitro, San Felice del Molise. Art. 4 - Soggetti beneficiari Beneficiari del contributo previsto dal bando sono le “ Piccole Imprese” che intendano avviare o implementare esercizi di vicinato o di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nelle zone indicate al precedente articolo 3 dei comuni di riferimento del PIT “Minoranze linguistiche storiche arbërësh e croata”. Alla data di presentazione della domanda, l’impresa deve possedere i seguenti requisiti: - operare prevalentemente in uno dei seguenti settori commerciali individuati nella classificazione delle attività economiche ISTAT’ 91: a) G.52 - COMMERCIO AL DETTAGLIO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI); RIPAR AZIONE DI BENI PERSONALI E PER LA CASA, con l’esclusione dei settori : G.52.11.1 G.52.11.2 G.52.11.5 G.52.12.1 G.52.23 G.52.31 G.52.32 G.52.33 Ipermercati - esercizi di vendita al dettaglio di grande superficie (normalmente superiore a 2.500 mq), articolati in reparti (alimentare e non alimentare), ciascuno dei qua li avente, rispettivamente, le caratteristiche di supermercato e di grande magazzino; Supermercati - esercizi di vendita al dettaglio operanti nel settore alimentare, organizzati prevalentemente a libero servizio e con pagamento all’uscita, che dispongono di una superficie di vendita normalmente superiore a 250 mq e di un vasto assortimento di prodotti alimentari in prevalenza preconfezionati nonché articoli del settore non alimentare per l’igiene e la pulizia della casa, della persona e degli animali; Commercio al dettaglio di prodotti surgelati; Grandi magazzini - attività dei grandi magazzini che offrono linee generali di prodotti, inclusi articoli di abbigliamento, mobili, piccoli elettrodomestici, ferramenta, cosmetici, gioielli, giocattoli, articoli sportivi, ecc.; Commercio al dettaglio di pesci, crostacei e molluschi; Farmacie; Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici; Commercio al dettaglio di cosmetici e di articoli di profumeria – Erboristerie e commercio al dettaglio di articoli di profumeria, saponi e prodotti per toletta e per l’igiene personale; G.52.44 G.52.45 G.52.46 G.52.48 G.52.50 G.52.6 G.52.7 - H.55.3 - H.55.4 Commercio al dettaglio di mobili e di articoli per l’illuminazione: Commercio al dettaglio di mobili; articoli casalinghi, di cristalleria e vasellame; articoli per l’illuminazione e materiale elettrico vario; articoli in legno, sughero, vimini e articoli in plastica; Commercio al dettaglio di elettrodomestici, di apparecchi radio e televisori : Commercio al dettaglio di elettrodomestici; apparecchi radio, televisori, giradischi e registratori; dischi e nastri; strumenti musicali e spartiti; macchine per cucire e per maglierie; Commercio al dettaglio di ferramenta(comprese casseforti) articoli per il fai da te, vetro piano: Commercio al dettaglio di ferramenta(comprese casseforti) articoli per il fai da te, vetro piano; pitture e vernici; articoli igienico sanitari; materiali da costruzione; materiali termoidraulici; macchine, attrezzature e prodotti per l’agricoltura e il giardinaggio; Commercio al dettaglio di altri prodotti in esercizi specializzati : Commercio al dettaglio di macchine e attrezzature per ufficio; materiale per ottica, fotografia, cinematografia, strumenti di precisione; orologi, articoli di gioielleria e argenteria; giochi e giocattoli (giochi, giocattoli, carrozzine lettini, e seggioloni per l’infanzia); articoli sportivi, biciclette, armi e munizioni, articoli per il tempo libero, articoli da regalo, chincaglieria e bigiotteria; oggetti d’arte, di culto e di decorazione; combustibili per uso domestico ( olio combustibile, gas in bombole, carbone e legna da ardere); natanti e accessori; Commercio al dettaglio di articoli di seconda mano: commercio al dettaglio di libri usati; mobili usati; indumenti e oggetti usati; case di vendita all’asta; Commercio al dettaglio al di fuori dei negozi: Commercio al dettaglio per corrispondenza ( merci spedite all’acquirente che ha effettuato la sua scelta in base ad annunci pubblicitari, modelli o presentazioni di merci varie su circuiti radio e televisivi); Commercio al dettaglio ambulante (su aree pubbliche) a posteggio fisso - qualsiasi tipo di prodotto in banchi, di solito smontabili, situati su una strada pubblica oppure in un posto fisso di mercato ( alimenti e bevande, tessuti, articoli di abbigliamento, calzature e pelletteria, mobili e articoli diversi per uso domestico, articoli d’occasione sia nuovi che usati, altri articoli non classificati altrove); Riparazione di beni di consumo personali e per la casa (riparazione di beni di consumo personali e per la casa quando non venga effettuata in combinazione con la fabbricazione o vendita all’ingrosso o al dettaglio di tali beni) : calzature ed articoli in cuoio; apparecchi elettrici per la casa; orologi e gioielli; beni di consumo non classificati altrove (biciclette, vestiario, ecc.); RISTORANTI con l’esclusione dei settori : • H. 55.30.3 - gestione di vagoni ristorante • H. 55.30.5 – ristoranti con annesso intrattenimento e spettacolo BAR con l’esclusione del settore: • H.55.40.2 – Gelaterie b) abbiano le caratteristiche della “piccola impresa”,secondo quanto definito all’art. 2, e siano classificate “esercizio di vicinato”; c) alla data di presentazione della domanda siano attive e già iscritte al Registro delle imprese per una delle attività economiche indicate alla precedente lettera a), con carattere di “prevalenza” secondo quanto specificato all’art. 2. I “neo imprenditori” che intendono accedere al contributo devono, alla data della domanda, soddisfare le seguenti condizioni : - Rientrare nella definizione di “piccola impresa” e siano classificate “esercizio di vicinato”; - Alla data di presentazione della domanda siano in possesso della Partita IVA e abbiano effettuato al Comune competente la comunicazione prevista dall’art. 7 del decreto legislativo n. 114/98, per l’esercizio di una delle attività commerciali (categoria G.52) ammissibili alle agevolazioni ai sensi della lettera a) del presente articolo. Art. 5 - Iniziative agevolabili Ai fini dell’ammissibilità delle domande è necessario che le iniziative proposte appartengano ad una delle seguenti tipologie: a) Avvio di nuova attività, b) Ampliamento, c) Ristrutturazione d) Riqualificazione q Per “nuove attività” si intendono quelle iniziative da avviare ad opera di un “neo imprenditore”, come definito all’art. 2 precedente; q Per “ampliamento” si intendono quelle iniziative, proposte da imprese già operative, che siano volte ad accrescere la potenzialità di un’unità locale esistente attraverso l’ampliamento della superficie di vendita e/o deposito; q Per “ristrutturazione ” si intendono quelle iniziative che hanno come finalità quella di ristrutturare/ammodernare i locali interessati dall’investimento mediante interventi non riconducibili comunque a mere attività di manutenzione ordinaria ed in ogni caso tese a conseguire un miglioramento dell’ambiente di lavoro, delle condizioni di efficienza organizzativa e tecnologica, delle condizioni ecologiche e/o di risparmio energetico e/o di sicurezza sul lavoro. ( strettamente correlate all’attività commerciale) q Per “riqualificazione” si intendono quelle iniziative consistenti in un insieme di interventi finalizzati al risanamento e valorizzazione dei locali per il passaggio ad altri settori merceologici di cui all’art.4. In caso di compresenza di più tipologie - fatta eccezione per la tipologia a) che non può coesistere con altre - occorre considerare la tipologia prevalente in termini di spesa. Le imprese richiedenti possono promuovere programmi di investimento nell’ambito di unità locale, ubicata sui territori di cui all’art.2 precedente, di cui se ne abbia la comprovata disponibilità a titolo di proprietà, locazione o di comodato regolarmente registrato alla data di richiesta del saldo. Per “unità locale” deve intendersi la struttura, anche articolata su più immobili fisicamente separati ma prossimi e funzionalmente collegati, finalizzata allo svolgimento dell'attività ammissibile alle agevolazioni e che, alla data della domanda, rientrino nella classificazione catastale C1 e/o C2. Art. 6 - Spese ammissibili Sono ammissibili alle agevolazioni le spese, al netto dell’IVA, relative a programmi di investimento, di importo complessivo non inferiore a 15.500,00 euro, avviati a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda e ultimati, pena la revoca delle agevolazioni, nel termine di 12 mesi dalla data di ricevimento della determina dirigenziale di concessione del contributo. L’“avvio dell’investimento” è determinato dalla data del primo titolo di spesa ammissibile a contributo, mentre l’“ultimazione dell’investimento” è determinato dalla data dell’ultimo titolo di spesa ammissibile a contributo. Le tipologie di spese ammissibili sono le seguenti: a) Opere Murarie b) Impianti generali; c) Attrezzature e arredi; d) Spese tecniche In merito all’agevolabilità delle spese va precisato che devono intendersi comunque non ammissibili le spese non pertinenti al programma e/o non strettamente connesse alla sua realizzazione. Ad ulteriore precisazione di quanto previsto nel bando in merito alle spese non ammissibili si specifica che: q q q Per lavori e beni realizzati in economia devono intendersi i beni autoprodotti dall’impresa richiedente e le opere contabilizzate come commesse interne; Per beni ad uso promiscuo devono intendersi tutti quei beni utilizzabili ad altri fini oltre a quelli strettamente connessa all’attività commerciale; Per attrezzature di minuteria devono intendersi quei beni di piccola dimensione e/o di piccola spesa, commisurabili a beni di consumo o di ricambio. Ai fini dell'erogazione delle agevolazioni concesse, si precisa che per l’intero programma di finanziamento non potranno essere ammessi pagamenti in contanti nonché spese effettuate attraverso rilascio di cambiali o pagherò da cui si evinca una data di scadenza successiva alla data di ultimazione dell’investimento; I mezzi di pagamento dovranno trovare riscontro nell’estratto del conto corrente, intestato all’impresa beneficiaria e i beni agevolati essere iscritti nel registro dei beni ammortizzabili, pena la revoca delle agevolazioni concesse su tali beni. Art. 7 - Misura e cumulo delle Agevolazioni Si evidenzia che con l'applicazione della regola "de minimis" le imprese richiedenti si impegnano al rispetto del limite massimo delle agevolazioni concesse di 100.000,00 EURO per un periodo di tre anni dalla data di concessione della prima agevolazione deliberata a tale titolo. Le imprese che nei tre anni precedenti la data di concessione abbiano ottenuto altri aiuti a titolo "de minimis" dovranno indicare, quindi, i dati richiesti nel modulo di domanda, in modo che l'agevolazione sia concessa per l'importo residuo ai fini del rispetto del suddetto limite. Il rispetto del predetto “limite” deve sussistere anche al momento delle singole erogazioni, pertanto l’impresa beneficiarie, ad ogni richiesta di quota di contributo, deve produrre apposita dichiarazione in merito. Per quanto riguarda le disposizioni sul cumulo delle agevolazioni con riferimento agli stessi beni, si precisa che sussiste la sola possibilità di accesso alle agevolazioni previste a valere sul Fondo di Garanzia Regionale di cui alla Misura 4.4. del P.O.R. Molise 2000-2006. Art. 8 - Modalità e termini di presentazione della domanda La domanda di agevolazione e la scheda tecnica devono essere redatte utilizzando solo ed esclusivamente la modulistica predisposta dalla Regione Molise, di cui agli allegati 1 e 3 apponendo, solo sul modulo di domanda, una marca da bollo di Euro 11,00 Non è presentabile da parte della stessa impresa più di una domanda di contributo ed il programma di investimento non deve riferirsi, inoltre, a più di un esercizio commerciale. Ai fini della corretta compilazione e presentazione del modulo di domanda e della scheda tecnica si forniscono, agli allegati 2 e 4 della presente circolare, le istruzioni relative. Alle istanze di contributo, inoltre, dovranno essere allegati, pena l'inammissibilità della domanda, i seguenti documenti: 1) Scheda Tecnica debitamente compilata e sottoscritta in ogni sua pagina; 2) Certificato di iscrizione al Registro delle Imprese (tranne che per la tipologia “Avvio di nuova attività”); 3) Certificazione catastale relativa agli immobili oggetto dell’investimento; 4) Per i neo imprenditori, in sostituzione del certificato della CCIAA, copia attribuzione del numero di partita IVA nonché, copia comunicazione, al comune, prevista dall’art. 7 del D.lgs 114/98 . 5) Dichiarazione del Sindaco attestante l’ubicazione dell’esercizio; Inoltre dovranno essere allegati, pena l’esclusione delle relative spese dalla valutazione istruttoria, i seguenti documenti : 6) Elaborati tecnici riguardanti gli investimenti previsti in opere murarie nonché i computi metrici estimativi (redatti con riferimento al Listino prezzi delle opere edili, redatto a cura della Unioncamere Molise, adottato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 365 del 4 aprile 2005); 7) Preventivi per l’acquisto di attrezzature e/o arredi; 8) Preventivi o comp uti metrici estimativi relativi agli impianti generali. La domanda la scheda tecnica e i suddetti allegati, contenuti in un plico chiuso, redatte in originale e in due copie conformi, dovranno, pena di esclusione, essere indirizzate a: Regione Molise Assessorato Attività Produttive via Roma, 84 – 86100 Campobasso e spedite a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, entro il 60° giorno successivo alla data di pubblicazione del presente Bando nel B.U.R.M.; All’esterno del plico deve essere riportata oltre alla denominazione dell’impresa richiedente anche la seguente dicitura: PIT “Minoranze linguistiche storiche arbërësh e croata” – Domanda di contributo ai sensi dell’Azione 4.2.2 "AIUTI DE MINIMIS ALLE IMPRESE AGLI INVESTIMENTI DELLE PICCOLE IMPRESE COMMERCIALI". Qualora la scadenza fissata coincidesse con un giorno festivo, essa sarà prorogata al primo giorno feriale successivo. Per la verifica del rispetto dei termini farà fede la data del timbro postale di spedizione. La domanda di agevolazione, resa nella forma sostitutiva di dichiarazione di atto notorio, sarà ammessa alla fase istruttoria solo se corredata della prevista scheda tecnica, di cui all’allegato 3, e debitamente sottoscritta dal rappresentante legale a firma autentica o, in alternativa, a firma semplice con allegata copia fotostatica del documento di identità in corso di validità del firmatario, ai sensi dell'art. 38 comma 3 del D.P.R. n. 445 del 28/12/2000. Art. 9 - Criteri di determinazione del punteggio Ø Relativamente al punteggio di cui al punto a) per “riqualificazione” si intende quel programma di investimento finalizzato al passaggio dal “settore alimentare”, inteso come attività prevalente esercitata nell’esercizio commerciale oggetto dell’investimento al momento della domanda, al “settore non alimentare” rientrante nell’elenco di cui all’art. 4 della presente circolare ; Ø Relativamente al punteggio di cui al punto b) per nuovi “occupati attivati dal programma e con riferimento all’unità locale oggetto del programma d’investimento si intende l’incremento della forza lavoro risultante dalla differenza , positiva o uguale a zero, tra il numero degli occupati dell’impresa presenti, alla data prevista per l’anno a regime e quello riferito ai dodici mesi precedenti la data di presentazione della domanda Si precisa che il numero di occupati, attivati dall’investimento, va espresso in ULA – unità lavorative annue – corrispondente alla media mensile degli occupati risultanti nei dodici mesi dell’esercizio a regime. In particolare, esso va determinato sulla base dei dati rilevati alla fine di ciascun mese con riferimento ai dipendenti a tempo determinato e indeterminato iscritti nel libro matricola, compreso il personale in C.I.G. e con esclusione di quello in C.I.G.S; i lavoratori a tempo parziale vanno considerati in frazioni decimali in proporzione al rapporto tra le ore di lavoro previste dal contratto part-time e quelle fissate dal contratto collettivo di riferimento.Il numero degli occupati, così determinato, va quindi espresso in unità intere e un decimale, con arrotondamento per eccesso al decimale superiore. Per “esercizio a regime” si intende il primo esercizio intero successivo alla data di “entrata a regime” dell’investimento, la quale non potrà intervenire oltre i 12 mesi successivi alla data di ultimazione del programma agevolato e rappresenta il momento in cui gli investimenti oggetto del programma sono in grado di assicurare il normale svolgimento dell'attività ed il raggiungimento degli obiettivi previsti . Ai fini del calcolo dell’indicatore si precisa che, nei casi in cui vi sia una diminuzione del numero di occupati, la relativa variazione è assunta pari a zero indipendentemente dall’effettiva variazione connessa al programma. Alcune esemplificazioni per il corretto calcolo del numero degli occupati - - - Nel caso di dipendenti occupati a tempo pieno per tutto l'anno preso in considerazione, il numero di ULA corrisponde al numero dei dipendenti. Nel caso di dipendenti occupati a tempo pieno per un periodo inferiore all'anno preso in considerazione, il numero di ULA a cui corrisponde ciascun occupato si ottiene dividendo il numero di mesi di lavoro per dodici. Nel caso di dipendenti occupati a tempo parziale per tutto l'anno preso in considerazione, il numero di ULA a cui corrisponde ciascun occupato è proporzionale al rapporto tra le ore di lavoro previste dal contratto di lavoro e quelle fissate dal contratto collettivo di riferimento. Per esempio, se il contratto collettivo prevede l'effettuazione di 36 ore settimanali e il contratto part-time prevede l'effettuazione di 18 ore, il n. di ULA per dipendente sarà 0,5. Nel caso di dipendenti occupati a tempo parziale per un periodo inferiore all'anno preso in considerazione, occorre moltiplicare il valore calcolato alla lettera precedente per il numero di mesi di occupazione espresso in dodicesimi. Per esempio, se il contratto part-time prevede l'effettuazione del 50% delle ore del contratto collettivo ed il contratto è per sei mesi, l'ULA sarà: 0,5 x (6/12) = 0,25. Per agevolare il calcolo dei dipendenti in termini di ULA, si fornisce il seguente esempio: Tipologia Dipendenti occupati a tempo pieno per tutto l’anno preso in considerazione Dipendenti occupati a tempo pieno per un periodo inferiore all’anno preso in considerazione N. N. mesi dipendenti espresso in (a) dodicesimi (b) Rapporto ore lavorative * (c) ULA (a x b x c) 10 Tutto l’anno =12/12=1 1 10 1 6/12 =0,5 1 0,5 5 4 mesi = 4/12=0,333 1 1,7 Dipendenti occupati non a tempo pieno (il Tutto cui contratto prevede l’effettuazione del 3 l’anno 0,5 1,5 50% delle ore) per tutto l’anno preso in =12/12 =1 considerazione Dipendenti occupati non a tempo pieno (il cui contratto prevede l’effettuazione del 2 6 mesi = 0,5 0,5 50% delle ore) per un periodo inferiore 6/12 =0,5 all’anno preso in considerazione TOTALE DIPENDENTI IN ULA 14,2 * rapporto tra ore effettive previste per il contratto a tempo parziale e ore previste dal contratto di riferimento a tempo pieno lavorate NB: se il valore in ULA non corrisponde ad un numero intero, l’importo deve essere arrotondato al primo decimale dopo la virgola Il numero di dipendenti riferito ad un determinato periodo (ad esempio all'esercizio precedente alla presentazione della domanda) è quello medio mensile, cioè la somma dei dipendenti rilevati per ogni mese del periodo considerato con il metodo indicato nel precedente prospetto (ULA), diviso 12 (= numero dei mesi). Esempio: periodo di riferimento corrispondente all'anno solare Mese GEN FEB MAR APR MA GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC G Numero di dipendenti rilevato ogni mese 6 4,5 5,5 6 5 5 5 5 5 5 6 6 Numero di dipendenti riferito all'anno considerato = 64/12 = 5,4 Ø Relativamente al punteggio di cui al punto c): L’attività, nel centro storico da più di un anno, dell’esercizio commerciale o di somministrazione di alimenti e bevande, deve essere attestata da apposita dichiarazione da parte del Sindaco; Ø Relativamente al punteggio di cui al punto d): Le imprese costituite prevalentemente da donne, sono : q ditte individuali il cui titolare è una donna ; q società cooperative e società di persone, costituite in misura non inferiore al 60% da donne; q società di capitali le cui quote di partecipazioni spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne; Ø Relativamente al punteggio di cui al punto e): per imprese costituite da giovani si intendono quelle composte da tutti giovani con età compresa tra i 18 ed i 35 anni, oppure composte in prevalenza da giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni che abbiano contestualmente la maggioranza assoluta numerica e di quote di partecipazione alla data della domanda; ART. 10 - Modalità di concessione ed erogazione del contributo Il contributo concesso può essere erogato in un’unica soluzione a completamento dell’investimento, e previa richiesta di saldo, oppure con richiesta di anticipazione del 50% e successiva richiesta di saldo. L’anticipazione del 50% del contributo concesso potrà essere effettuata a condizione che l’impresa abbia effettuato investimenti per un importo non inferiore al 30% della spesa ammessa a contributo. In caso di richiesta della prima quota, del contributo concesso, dovrà essere allegata apposita fidejussione bancaria o polizza assicurativa irrevocabile ed escutibile a prima richiesta, di importo pari alla somma da erogare e redatta secondo lo schema di cui all'Allegato n. 7 della presente circolare. Si sottolinea che, alla data di ultimazione degli investimenti, devono essere soddisfatte, pena la revoca delle agevolazioni, congiuntamente le seguenti condizioni: a) i beni siano stati tutti consegnati ed i lavori completamente realizzati presso l’unità locale oggetto dell’investimento; b) Il relativo costo sia stato interamente fatturato all’impresa e siano stati effettuati tutti i pagamenti sia per l’acquisto dei beni che per le opere murarie oggetto del programma. Ai fini dell'erogazione del saldo l’impresa deve presentare, oltre alla documentazione di cui all’art. 10 del bando, una richiesta di erogazione, da rendersi nella forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio, secondo lo schema di cui al successivo Allegato n. 8, contenente l’elenco dettagliato delle fatture. Gli originali dei documenti di spesa e di quelli attestanti l’avvenuto pagamento dovranno comunque essere tenuti dall’impresa a disposizione per gli eventuali accertamenti, controlli e ispezioni di cui all’art. 12 del bando. ALLEGATI ALLA PRESENTE CIRCOLARE 1) Modulo di domanda 2) Istruzioni alla compilazione del modulo di domanda 3) Scheda tecnica 4) Istruzioni alla compilazione della scheda tecnica 5) Definizione di piccola impresa 6) Richiesta di erogazione a titolo di anticipazione 7) Schema di fidejussione 8) Richiesta di erogazione a saldo 9) Schema di dichiarazione liberatoria del fornitore 10) Elenco dei Comuni con densità di popolazione per chilometro quadrato