circolare esplicativa del bando

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circolare esplicativa del bando
CIRCOLARE ESPLICATIVA DEL BANDO
“AIUTI DE MINIMIS AGLI INVESTIMENTI DELLE PICCOLE IMPRESE
COMMERCIALI”
AZIONE 4.2.2. DEL POR MOLISE 2000/2006.
PREMESSA
Con la presente circolare, facente parte integrante del presente bando di concorso per le
agevolazioni pubbliche di cui all’Azione 4.2.2. del POR Molise, si forniscono le indicazioni
esplicative necessarie per la corretta formulazione delle domande, nonché gli allegati tecnici, le
normative di riferimento e gli schemi di dichiarazioni e/o atti da predisporre per la concessione e
l’erogazione delle agevolazioni.
La presente circolare è strutturata in articoli, secondo lo stesso schema adottato per la stesura del
bando, ai fini di una più agevole lettura ed interpretazione.
Art.1 - Dotazione Finanziaria
Le risorse disponibili di cui all’articolo 1 del bando sono pari a Euro 104.426,00 e saranno
concesse secondo l’ordine di graduatoria definito in applicazione dei criteri di cui all’art. 9 del
bando,
le imprese non finanziate, per carenze di risorse potranno accedere alle agevolazioni, in un
momento successivo, essendo previsto il ricorso al meccanismo dello scorrimento della graduatoria
nei casi di rinuncia, recupero di risorse non spese e/o nuove assegnazioni.
Art. 2 - Definizioni
Nella presente Circolare si intende per:
w “neo imprenditore”: il soggetto che nei due anni precedenti la data di presentazione della
domanda non sia stato iscritto alla Camera di Commercio per un’attività imprenditoriale; in caso di
società il suddetto requisito è riferito alla maggioranza dei soci;
w “nuovo esercizio”: esercizio commerciale o di somministrazione di alimenti e bevande da aprirsi
successivamente alla data della domanda;
w “piccola impresa”: l’impresa definita secondo la “raccomandazione 1422/CE del 6/05/2003 ed
eventuali successivi atti di recepimento (cfr: allegato 5 della circolare esplicativa);
w “esercizio di vicinato”: esercizio commerciale avente superficie di vendita non superiore a 150
mq nei comuni con popolazione residente inferiore e 10.000 abitanti e non superiore a 250 mq. nei
comuni con popolazione residente superio re a 10.000 abitanti;
w “attività prevalente”: è l’attività che risulta prevalente dal certificato di iscrizione alla Camera di
Commercio. L’attività commerciale non si considera prevalente nel caso in cui l’impresa svolge
attività di vendita di beni dalla stessa prodotta;
w “centro storico”: zona individuata come “centro storico” dallo strumento urbanistico comunale;
w “centro urbano”: insieme delle aree ricadenti nel centro storico e di quelle destinate dallo
strumento urbanistico comunale a scopi residenziali o a servizi, con l’esclusione delle zone agricole
e di quelle destinate ad insediamenti produttivi;
w “zona rurale”: zona destinata a scopi agricoli dallo strumento urbanistico comunale;
w “unità locale”: immobile nel quale si svolge l’attività commerciale, compresi gli eventuali locali
annessi destinati a deposito.
Art. 3 - Finalità e ambito territoriale dell'intervento
Al fine di promuovere lo sviluppo, la modernizzazione e la riqualificazione del settore del
commercio sono previsti interventi ne i seguenti comuni :Acquaviva Collecroce, Campomarino,
Montecilfone, Montemitro, San Felice del Molise.
Art. 4 - Soggetti beneficiari
Beneficiari del contributo previsto dal bando sono le “ Piccole Imprese” che intendano avviare o
implementare esercizi di vicinato o di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nelle
zone indicate al precedente articolo 3 dei comuni di riferimento del PIT “Minoranze linguistiche
storiche arbërësh e croata”.
Alla data di presentazione della domanda, l’impresa deve possedere i seguenti requisiti:
- operare prevalentemente in uno dei seguenti settori commerciali individuati nella classificazione
delle attività economiche ISTAT’ 91:
a) G.52 - COMMERCIO AL DETTAGLIO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI
E MOTOCICLI); RIPAR AZIONE DI BENI PERSONALI E PER LA CASA,
con l’esclusione dei settori :
G.52.11.1
G.52.11.2
G.52.11.5
G.52.12.1
G.52.23
G.52.31
G.52.32
G.52.33
Ipermercati - esercizi di vendita al dettaglio di grande superficie
(normalmente superiore a 2.500 mq), articolati in reparti
(alimentare e non alimentare), ciascuno dei qua li avente,
rispettivamente, le caratteristiche di supermercato e di grande
magazzino;
Supermercati - esercizi di vendita al dettaglio operanti nel settore
alimentare, organizzati prevalentemente a libero servizio e con
pagamento all’uscita, che dispongono di una superficie di vendita
normalmente superiore a 250 mq e di un vasto assortimento di
prodotti alimentari in prevalenza preconfezionati nonché articoli
del settore non alimentare per l’igiene e la pulizia della casa, della
persona e degli animali;
Commercio al dettaglio di prodotti surgelati;
Grandi magazzini - attività dei grandi magazzini che offrono linee
generali di prodotti, inclusi articoli di abbigliamento, mobili,
piccoli elettrodomestici, ferramenta, cosmetici, gioielli, giocattoli,
articoli sportivi, ecc.;
Commercio al dettaglio di pesci, crostacei e molluschi;
Farmacie;
Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici;
Commercio al dettaglio di cosmetici e di articoli di profumeria –
Erboristerie e commercio al dettaglio di articoli di profumeria,
saponi e prodotti per toletta e per l’igiene personale;
G.52.44
G.52.45
G.52.46
G.52.48
G.52.50
G.52.6
G.52.7
- H.55.3
- H.55.4
Commercio al dettaglio di mobili e di articoli per l’illuminazione:
Commercio al dettaglio di mobili; articoli casalinghi, di
cristalleria e vasellame; articoli per l’illuminazione e materiale
elettrico vario; articoli in legno, sughero, vimini e articoli in
plastica;
Commercio al dettaglio di elettrodomestici, di apparecchi radio e
televisori : Commercio al dettaglio di elettrodomestici; apparecchi
radio, televisori, giradischi e registratori; dischi e nastri; strumenti
musicali e spartiti; macchine per cucire e per maglierie;
Commercio al dettaglio di ferramenta(comprese casseforti)
articoli per il fai da te, vetro piano: Commercio al dettaglio di
ferramenta(comprese casseforti) articoli per il fai da te, vetro
piano; pitture e vernici; articoli igienico sanitari; materiali da
costruzione; materiali termoidraulici; macchine, attrezzature e
prodotti per l’agricoltura e il giardinaggio;
Commercio al dettaglio di altri prodotti in esercizi specializzati :
Commercio al dettaglio di macchine e attrezzature per ufficio;
materiale per ottica, fotografia, cinematografia, strumenti di
precisione; orologi, articoli di gioielleria e argenteria; giochi e
giocattoli (giochi, giocattoli, carrozzine lettini, e seggioloni per
l’infanzia); articoli sportivi, biciclette, armi e munizioni, articoli
per il tempo libero, articoli da regalo, chincaglieria e bigiotteria;
oggetti d’arte, di culto e di decorazione; combustibili per uso
domestico ( olio combustibile, gas in bombole, carbone e legna da
ardere); natanti e accessori;
Commercio al dettaglio di articoli di seconda mano: commercio al
dettaglio di libri usati; mobili usati; indumenti e oggetti usati; case
di vendita all’asta;
Commercio al dettaglio al di fuori dei negozi: Commercio al
dettaglio per corrispondenza ( merci spedite all’acquirente che ha
effettuato la sua scelta in base ad annunci pubblicitari, modelli o
presentazioni di merci varie su circuiti radio e televisivi);
Commercio al dettaglio ambulante (su aree pubbliche) a posteggio
fisso - qualsiasi tipo di prodotto in banchi, di solito smontabili,
situati su una strada pubblica oppure in un posto fisso di mercato
( alimenti e bevande, tessuti, articoli di abbigliamento, calzature e
pelletteria, mobili e articoli diversi per uso domestico, articoli
d’occasione sia nuovi che usati, altri articoli non classificati
altrove);
Riparazione di beni di consumo personali e per la casa
(riparazione di beni di consumo personali e per la casa quando
non venga effettuata in combinazione con la fabbricazione o
vendita all’ingrosso o al dettaglio di tali beni) : calzature ed
articoli in cuoio; apparecchi elettrici per la casa; orologi e gioielli;
beni di consumo non classificati altrove (biciclette, vestiario,
ecc.);
RISTORANTI
con l’esclusione dei settori :
• H. 55.30.3 - gestione di vagoni ristorante
• H. 55.30.5 – ristoranti con annesso intrattenimento e spettacolo
BAR
con l’esclusione del settore:
• H.55.40.2 – Gelaterie
b) abbiano le caratteristiche della “piccola impresa”,secondo quanto definito all’art. 2, e
siano classificate “esercizio di vicinato”;
c) alla data di presentazione della domanda siano attive e già iscritte al Registro delle
imprese per una delle attività economiche indicate alla precedente lettera a), con
carattere di “prevalenza” secondo quanto specificato all’art. 2.
I “neo imprenditori” che intendono accedere al contributo devono, alla data della domanda,
soddisfare le seguenti condizioni :
-
Rientrare nella definizione di “piccola impresa” e siano classificate “esercizio di vicinato”;
-
Alla data di presentazione della domanda siano in possesso della Partita IVA e abbiano
effettuato al Comune competente la comunicazione prevista dall’art. 7 del decreto legislativo n.
114/98, per l’esercizio di una delle attività commerciali (categoria G.52) ammissibili alle
agevolazioni ai sensi della lettera a) del presente articolo.
Art. 5 - Iniziative agevolabili
Ai fini dell’ammissibilità delle domande è necessario che le iniziative proposte appartengano ad una
delle seguenti tipologie:
a) Avvio di nuova attività,
b) Ampliamento,
c) Ristrutturazione
d) Riqualificazione
q
Per “nuove attività” si intendono quelle iniziative da avviare ad opera di un “neo
imprenditore”, come definito all’art. 2 precedente;
q
Per “ampliamento” si intendono quelle iniziative, proposte da imprese già operative, che
siano volte ad accrescere la potenzialità di un’unità locale esistente
attraverso
l’ampliamento della superficie di vendita e/o deposito;
q
Per “ristrutturazione ” si intendono quelle iniziative che hanno come finalità quella di
ristrutturare/ammodernare i locali interessati dall’investimento mediante interventi non
riconducibili comunque a mere attività di manutenzione ordinaria ed in ogni caso tese a
conseguire un miglioramento dell’ambiente di lavoro, delle condizioni di efficienza
organizzativa e tecnologica, delle condizioni ecologiche e/o di risparmio energetico e/o di
sicurezza sul lavoro. ( strettamente correlate all’attività commerciale)
q
Per “riqualificazione” si intendono quelle iniziative consistenti in un insieme di interventi
finalizzati al risanamento e valorizzazione dei locali per il passaggio ad altri settori
merceologici di cui all’art.4.
In caso di compresenza di più tipologie - fatta eccezione per la tipologia a) che non può coesistere
con altre - occorre considerare la tipologia prevalente in termini di spesa.
Le imprese richiedenti possono promuovere programmi di investimento nell’ambito di unità locale,
ubicata sui territori di cui all’art.2 precedente, di cui se ne abbia la comprovata disponibilità a titolo
di proprietà, locazione o di comodato regolarmente registrato alla data di richiesta del saldo.
Per “unità locale” deve intendersi la struttura, anche articolata su più immobili fisicamente separati
ma prossimi e funzionalmente collegati, finalizzata allo svolgimento dell'attività ammissibile alle
agevolazioni e che, alla data della domanda, rientrino nella classificazione catastale C1 e/o C2.
Art. 6 - Spese ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese, al netto dell’IVA, relative a programmi di
investimento, di importo complessivo non inferiore a 15.500,00 euro, avviati a partire dal giorno
successivo alla presentazione della domanda e ultimati, pena la revoca delle agevolazioni, nel
termine di 12 mesi dalla data di ricevimento della determina dirigenziale di concessione del
contributo.
L’“avvio dell’investimento” è determinato dalla data del primo titolo di spesa ammissibile a
contributo, mentre l’“ultimazione dell’investimento” è determinato dalla data dell’ultimo titolo di
spesa ammissibile a contributo.
Le tipologie di spese ammissibili sono le seguenti:
a) Opere Murarie
b) Impianti generali;
c) Attrezzature e arredi;
d) Spese tecniche
In merito all’agevolabilità delle spese va precisato che devono intendersi comunque non
ammissibili le spese non pertinenti al programma e/o non strettamente connesse alla sua
realizzazione.
Ad ulteriore precisazione di quanto previsto nel bando in merito alle spese non ammissibili si
specifica che:
q
q
q
Per lavori e beni realizzati in economia devono intendersi i beni autoprodotti dall’impresa
richiedente e le opere contabilizzate come commesse interne;
Per beni ad uso promiscuo devono intendersi tutti quei beni utilizzabili ad altri fini oltre a quelli
strettamente connessa all’attività commerciale;
Per attrezzature di minuteria devono intendersi quei beni di piccola dimensione e/o di piccola
spesa, commisurabili a beni di consumo o di ricambio.
Ai fini dell'erogazione delle agevolazioni concesse, si precisa che per l’intero programma di
finanziamento non potranno essere ammessi pagamenti in contanti nonché spese effettuate
attraverso rilascio di cambiali o pagherò da cui si evinca una data di scadenza successiva alla data di
ultimazione dell’investimento;
I mezzi di pagamento dovranno trovare riscontro nell’estratto del conto corrente, intestato
all’impresa beneficiaria e i beni agevolati essere iscritti nel registro dei beni ammortizzabili, pena la
revoca delle agevolazioni concesse su tali beni.
Art. 7 - Misura e cumulo delle Agevolazioni
Si evidenzia che con l'applicazione della regola "de minimis" le imprese richiedenti si impegnano al
rispetto del limite massimo delle agevolazioni concesse di 100.000,00 EURO per un periodo di tre
anni dalla data di concessione della prima agevolazione deliberata a tale titolo.
Le imprese che nei tre anni precedenti la data di concessione abbiano ottenuto altri aiuti a titolo "de
minimis" dovranno indicare, quindi, i dati richiesti nel modulo di domanda, in modo che
l'agevolazione sia concessa per l'importo residuo ai fini del rispetto del suddetto limite.
Il rispetto del predetto “limite” deve sussistere anche al momento delle singole erogazioni, pertanto
l’impresa beneficiarie, ad ogni richiesta di quota di contributo, deve produrre apposita dichiarazione
in merito.
Per quanto riguarda le disposizioni sul cumulo delle agevolazioni con riferimento agli stessi beni, si
precisa che sussiste la sola possibilità di accesso alle agevolazioni previste a valere sul Fondo di
Garanzia Regionale di cui alla Misura 4.4. del P.O.R. Molise 2000-2006.
Art. 8 - Modalità e termini di presentazione della domanda
La domanda di agevolazione e la scheda tecnica devono essere redatte utilizzando solo ed
esclusivamente la modulistica predisposta dalla Regione Molise, di cui agli allegati 1 e 3
apponendo, solo sul modulo di domanda, una marca da bollo di Euro 11,00
Non è presentabile da parte della stessa impresa più di una domanda di contributo ed il programma
di investimento non deve riferirsi, inoltre, a più di un esercizio commerciale.
Ai fini della corretta compilazione e presentazione del modulo di domanda e della scheda tecnica si
forniscono, agli allegati 2 e 4 della presente circolare, le istruzioni relative.
Alle istanze di contributo, inoltre, dovranno essere allegati, pena l'inammissibilità della domanda, i
seguenti documenti:
1) Scheda Tecnica debitamente compilata e sottoscritta in ogni sua pagina;
2) Certificato di iscrizione al Registro delle Imprese (tranne che per la tipologia “Avvio di nuova
attività”);
3) Certificazione catastale relativa agli immobili oggetto dell’investimento;
4) Per i neo imprenditori, in sostituzione del certificato della CCIAA, copia attribuzione del
numero di partita IVA nonché, copia comunicazione, al comune, prevista dall’art. 7 del D.lgs
114/98 .
5) Dichiarazione del Sindaco attestante l’ubicazione dell’esercizio;
Inoltre dovranno essere allegati, pena l’esclusione delle relative spese dalla valutazione istruttoria, i
seguenti documenti :
6) Elaborati tecnici riguardanti gli investimenti previsti in opere murarie nonché i computi metrici
estimativi (redatti con riferimento al Listino prezzi delle opere edili, redatto a cura della
Unioncamere Molise, adottato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 365 del 4 aprile
2005);
7) Preventivi per l’acquisto di attrezzature e/o arredi;
8) Preventivi o comp uti metrici estimativi relativi agli impianti generali.
La domanda la scheda tecnica e i suddetti allegati, contenuti in un plico chiuso, redatte in originale
e in due copie conformi, dovranno, pena di esclusione, essere indirizzate a: Regione Molise
Assessorato Attività Produttive via Roma, 84 – 86100 Campobasso e spedite a mezzo raccomandata
con avviso di ricevimento, entro il 60° giorno successivo alla data di pubblicazione del presente
Bando nel B.U.R.M.;
All’esterno del plico deve essere riportata oltre alla denominazione dell’impresa richiedente anche
la seguente dicitura:
PIT “Minoranze linguistiche storiche arbërësh e croata” – Domanda di contributo ai sensi
dell’Azione 4.2.2 "AIUTI DE MINIMIS ALLE IMPRESE AGLI INVESTIMENTI DELLE
PICCOLE IMPRESE COMMERCIALI".
Qualora la scadenza fissata coincidesse con un giorno festivo, essa sarà prorogata al primo giorno
feriale successivo. Per la verifica del rispetto dei termini farà fede la data del timbro postale di
spedizione.
La domanda di agevolazione, resa nella forma sostitutiva di dichiarazione di atto notorio, sarà
ammessa alla fase istruttoria solo se corredata della prevista scheda tecnica, di cui all’allegato 3, e
debitamente sottoscritta dal rappresentante legale a firma autentica o, in alternativa, a firma
semplice con allegata copia fotostatica del documento di identità in corso di validità del firmatario,
ai sensi dell'art. 38 comma 3 del D.P.R. n. 445 del 28/12/2000.
Art. 9 - Criteri di determinazione del punteggio
Ø Relativamente al punteggio di cui al punto a) per “riqualificazione” si intende quel
programma di investimento finalizzato al passaggio dal “settore alimentare”, inteso come
attività prevalente esercitata nell’esercizio commerciale oggetto dell’investimento al
momento della domanda, al “settore non alimentare” rientrante nell’elenco di cui all’art. 4
della presente circolare ;
Ø Relativamente al punteggio di cui al punto b) per nuovi “occupati attivati dal programma
e con riferimento all’unità locale oggetto del programma d’investimento si intende
l’incremento della forza lavoro risultante dalla differenza , positiva o uguale a zero, tra il
numero degli occupati dell’impresa presenti, alla data prevista per l’anno a regime e quello
riferito ai dodici mesi precedenti la data di presentazione della domanda
Si precisa che il numero di occupati, attivati dall’investimento, va espresso in ULA – unità
lavorative annue – corrispondente alla media mensile degli occupati risultanti nei dodici mesi
dell’esercizio a regime. In particolare, esso va determinato sulla base dei dati rilevati alla fine di
ciascun mese con riferimento ai dipendenti a tempo determinato e indeterminato iscritti nel libro
matricola, compreso il personale in C.I.G. e con esclusione di quello in C.I.G.S; i lavoratori a tempo
parziale vanno considerati in frazioni decimali in proporzione al rapporto tra le ore di lavoro
previste dal contratto part-time e quelle fissate dal contratto collettivo di riferimento.Il numero degli
occupati, così determinato, va quindi espresso in unità intere e un decimale, con arrotondamento per
eccesso al decimale superiore.
Per “esercizio a regime” si intende il primo esercizio intero successivo alla data di “entrata a
regime” dell’investimento, la quale non potrà intervenire oltre i 12 mesi successivi alla data di
ultimazione del programma agevolato e rappresenta il momento in cui gli investimenti oggetto del
programma sono in grado di assicurare il normale svolgimento dell'attività ed il raggiungimento
degli obiettivi previsti .
Ai fini del calcolo dell’indicatore si precisa che, nei casi in cui vi sia una diminuzione del numero di
occupati, la relativa variazione è assunta pari a zero indipendentemente dall’effettiva variazione
connessa al programma.
Alcune esemplificazioni per il corretto calcolo del numero degli occupati
-
-
-
Nel caso di dipendenti occupati a tempo pieno per tutto l'anno preso in considerazione, il
numero di ULA corrisponde al numero dei dipendenti.
Nel caso di dipendenti occupati a tempo pieno per un periodo inferiore all'anno preso in
considerazione, il numero di ULA a cui corrisponde ciascun occupato si ottiene dividendo il
numero di mesi di lavoro per dodici.
Nel caso di dipendenti occupati a tempo parziale per tutto l'anno preso in considerazione, il
numero di ULA a cui corrisponde ciascun occupato è proporzionale al rapporto tra le ore di
lavoro previste dal contratto di lavoro e quelle fissate dal contratto collettivo di riferimento.
Per esempio, se il contratto collettivo prevede l'effettuazione di 36 ore settimanali e il contratto
part-time prevede l'effettuazione di 18 ore, il n. di ULA per dipendente sarà 0,5.
Nel caso di dipendenti occupati a tempo parziale per un periodo inferiore all'anno preso in
considerazione, occorre moltiplicare il valore calcolato alla lettera precedente per il numero di
mesi di occupazione espresso in dodicesimi. Per esempio, se il contratto part-time prevede
l'effettuazione del 50% delle ore del contratto collettivo ed il contratto è per sei mesi, l'ULA
sarà: 0,5 x (6/12) = 0,25.
Per agevolare il calcolo dei dipendenti in termini di ULA, si fornisce il seguente esempio:
Tipologia
Dipendenti occupati a tempo pieno per tutto
l’anno preso in considerazione
Dipendenti occupati a tempo pieno per un
periodo inferiore all’anno preso in
considerazione
N.
N. mesi
dipendenti espresso in
(a)
dodicesimi
(b)
Rapporto
ore
lavorative
* (c)
ULA
(a x b x c)
10
Tutto
l’anno
=12/12=1
1
10
1
6/12 =0,5
1
0,5
5
4 mesi =
4/12=0,333
1
1,7
Dipendenti occupati non a tempo pieno (il
Tutto
cui contratto prevede l’effettuazione del
3
l’anno
0,5
1,5
50% delle ore) per tutto l’anno preso in
=12/12 =1
considerazione
Dipendenti occupati non a tempo pieno (il
cui contratto prevede l’effettuazione del
2
6 mesi =
0,5
0,5
50% delle ore) per un periodo inferiore
6/12 =0,5
all’anno preso in considerazione
TOTALE DIPENDENTI IN ULA
14,2
* rapporto tra ore effettive previste per il contratto a tempo parziale e ore previste dal contratto di
riferimento a tempo pieno lavorate
NB: se il valore in ULA non corrisponde ad un numero intero, l’importo deve essere arrotondato al
primo decimale dopo la virgola
Il numero di dipendenti riferito ad un determinato periodo (ad esempio all'esercizio precedente alla
presentazione della domanda) è quello medio mensile, cioè la somma dei dipendenti rilevati per
ogni mese del periodo considerato con il metodo indicato nel precedente prospetto (ULA), diviso 12
(= numero dei mesi).
Esempio: periodo di riferimento corrispondente all'anno solare
Mese
GEN FEB MAR APR MA GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC
G
Numero di
dipendenti
rilevato ogni
mese
6
4,5
5,5
6
5
5
5
5
5
5
6
6
Numero di dipendenti riferito all'anno considerato = 64/12 = 5,4
Ø Relativamente al punteggio di cui al punto c): L’attività, nel centro storico da più di
un anno, dell’esercizio commerciale o di somministrazione di alimenti e bevande, deve
essere attestata da apposita dichiarazione da parte del Sindaco;
Ø Relativamente al punteggio di cui al punto d): Le imprese costituite prevalentemente
da donne, sono :
q
ditte individuali il cui titolare è una donna ;
q
società cooperative e società di persone, costituite in misura non inferiore al 60%
da donne;
q
società di capitali le cui quote di partecipazioni spettino in misura non inferiore
ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i
due terzi da donne;
Ø Relativamente al punteggio di cui al punto e): per imprese costituite da giovani si
intendono quelle composte da tutti giovani con età compresa tra i 18 ed i 35 anni, oppure
composte in prevalenza da giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni che abbiano
contestualmente la maggioranza assoluta numerica e di quote di partecipazione alla data
della domanda;
ART. 10 - Modalità di concessione ed erogazione del contributo
Il contributo concesso può essere erogato in un’unica soluzione a completamento dell’investimento,
e previa richiesta di saldo, oppure con richiesta di anticipazione del 50% e successiva richiesta di
saldo.
L’anticipazione del 50% del contributo concesso potrà essere effettuata a condizione che l’impresa
abbia effettuato investimenti per un importo non inferiore al 30% della spesa ammessa a contributo.
In caso di richiesta della prima quota, del contributo concesso, dovrà essere allegata apposita
fidejussione bancaria o polizza assicurativa irrevocabile ed escutibile a prima richiesta, di importo
pari alla somma da erogare e redatta secondo lo schema di cui all'Allegato n. 7 della presente
circolare.
Si sottolinea che, alla data di ultimazione degli investimenti, devono essere soddisfatte, pena la
revoca delle agevolazioni, congiuntamente le seguenti condizioni:
a) i beni siano stati tutti consegnati ed i lavori completamente realizzati presso l’unità locale
oggetto dell’investimento;
b) Il relativo costo sia stato interamente fatturato all’impresa e siano stati effettuati tutti i
pagamenti sia per l’acquisto dei beni che per le opere murarie oggetto del programma.
Ai fini dell'erogazione del saldo l’impresa deve presentare, oltre alla documentazione di cui all’art.
10 del bando, una richiesta di erogazione, da rendersi nella forma di dichiarazione sostitutiva di atto
notorio, secondo lo schema di cui al successivo Allegato n. 8, contenente l’elenco dettagliato delle
fatture.
Gli originali dei documenti di spesa e di quelli attestanti l’avvenuto pagamento dovranno comunque
essere tenuti dall’impresa a disposizione per gli eventuali accertamenti, controlli e ispezioni di cui
all’art. 12 del bando.
ALLEGATI ALLA PRESENTE CIRCOLARE
1) Modulo di domanda
2) Istruzioni alla compilazione del modulo di domanda
3) Scheda tecnica
4) Istruzioni alla compilazione della scheda tecnica
5) Definizione di piccola impresa
6) Richiesta di erogazione a titolo di anticipazione
7) Schema di fidejussione
8) Richiesta di erogazione a saldo
9) Schema di dichiarazione liberatoria del fornitore
10) Elenco dei Comuni con densità di popolazione per chilometro quadrato