orientamento? - UIL Alessandria
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24 Venerdì 9 dicembre 2016 Economia &Lavoro Gruppo Gavio, i lavoratori a Roma chiedono la modifica del Codice degli Appalti I lavoratori del comparto edile autostradale del Gruppo Gavio hanno manifestato a Roma per chiedere la modifica dell'articolo 177 del nuovo Codice degli Appalti ed il rispetto degli accordi che, nei mesi di marzo e aprile, erano stati raggiunti tra le organizzazioni sindacali ed il Ministero delle Infrastrutture. 3600 lavoratori del comparto rischiano il posto di lavoro, circa 800 dei quali nelle sedi di Tortona. Lunedì 5 dicembre l'incontro locale, nella se- de di via Balustra a Tortona, con l'assemblea dei dipendenti, che non vedono al momento spiragli per la loro situazione. Il nuovo codice prevede infatti di limitare al 20 per cento il ricorso all'affido diretto delle manutenzioni ad aziende del medesimo gruppo concessionario; la misura nasce con l'obiettivo di contrastare la corruzione, ma mette a rischio numerose aziende, come da oltre un anno le maestranze sindacali stanno sollecitando. Il 7 di- L’orientamento? Può diventare uno spettacolo L’INIZIATIVA I Giovani imprenditori portano a teatro la discussione sulla scelta della scuola superiore n Il Gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Alessandria ha organizzato anche quest’anno l’iniziativa ‘Orientattivamente’, una rappresentazione teatrale dedicata all’orientamento scolastico degli studenti. Si tratta di una lezione - spettacolo, rivolta a un pubblico di giovani nell’età del passaggio dalla scuola media alla scuola superiore. È questo infatti il momento del percorso scolastico in cui gli studenti sono chiamati a prendere la decisione forse più importante sul loro futuro. palco, i giovani sono stati spronati e aiutati a riflettere sulle proprie caratteristiche individuali e sull’importanza della scelta del percorso scolastico dopo la terza media. In particolare sono state approfondite le peculiarità formative offerte dagli istituti tTecnici, informando su come l’istruzione tecnica costituisca oggi un’opzione formativa valida e affidabile per i giovani. PATRONATO INCA CGIL Ottava salvaguardia per esodati: ultimo appello Tra le misure contenute nel testo di Legge di Bilancio 2017 le novità relative alla pensione sono tra le più attese e discusse. Nella prossima legge di stabilità sarà prevista l’ottava e ultima salvaguardia per consentire a circa 30.000 persone di andare in pensione con le regole ante-Fornero con un l’ampliamento della platea dell’ottava salvaguardia per i lavoratori esodati. L’intervento ri- ‘Avvicinarli alle imprese’ All’edizione 2016 di ‘Orientattivamente’ hanno partecipato oltre 600 studenti del capoSpronati a riflettere luogo (foto), suddivisi tra L’incontro si è svolto martedì Conservatorio Vivaldi e istituscorso all’Alessandrino, per ti Straneo, San Giovanni Bol’intera mattinata. La sco, Bovio Cavour, formula è stata quella Carducci Vochieri e di un format teatrale De Amicis Manzoni. dinamico e interattiHa introdotto l’inconvo, ricco di video e atro (foto piccola) Annimazioni digitali. drea Gagliardone, viGli studenti cepresidente dei GioCon il supporto degli che hanno vani attori del TeatroEduimprenditori, partecipato Con lui, sono intervecativo di Bologna che all’evento nuti sul palco, porsi sono alternati sul tando le loro testimonianze, anche altri associati: Diletta Teloni, Michela Zerrilli e Danilo Arfini. «Da sempre - commenta Simone Zerbinati, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Alessandria l’impegno del Gruppo Giovani imprenditori è anche quello di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro e dell’impresa. L’iniziativa ‘Orientattivamente’ rappresenta esattamente un modello e un momento che va in questa direzione». FISCO E CURIOSITÀ CAMERA DI COMMERCIO 600 e-mail [email protected] Quest’anno ho presentato un’autocertificazione per non pagare il canone tv, perché non posseggo alcun apparecchio televisivo. È sufficiente anche per non pagare il canone nel 2017 o devo ripresentarla? Dal 2016 il canone tv per uso privato viene addebitato direttamente sulla bolletta elettrica, in 10 rate mensili, da gennaio a ottobre di ogni anno: ciò avviene perché la legge presume che chiunque abbia un’utenza elettrica residenziale (nel luogo in cui ha la residenza anagrafica) possegga anche un apparecchio televisivo. Per superare questa presunzione e quindi evitare l’addebito del canone in bolletta, i cittadini che non possiedono un televisore devono dichiararlo all’Agenzia delle Entrate presentando una dichiarazione sostitutiva che, se non veritiera, comporta delle sanzioni anche penali. Questa dichiarazione ha validità annuale, per cui chi, come nel suo caso, l’ha inviata per il 2016 deve trasmetterne un’altra per il 2017. Per avere diritto all’esenzione totale dal pagamento del canone tv, la scadenza per inviare la dichiarazione è il 31 gennaio 2017. Tuttavia, la prima rata del canone viene inserita in bolletta già dal mese di gennaio: perciò è consigliabile presentare la dichiarazione di non detenzione già a dicem- bre (entro fine mese in via telematica, entro il 20 dicembre se viene presentata tramite posta). In questo modo potrà essere sicuro che l’azienda elettrica non addebiti il canone in bolletta a gennaio e non dovrà richiedere successivamente il rimborso del canone pagato. Ricapitoliamo come presentare la dichiarazione di non detenzione di apparecchi tv. Il modello è disponibile sui siti internet www.agenziaentrate.it e www.canone.rai.it; si può presentare tramite un’applicazione web dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando le credenziali rilasciate dall’Agenzia, oppure rivolgendosi agli intermediari (Caf o commercialisti). Se non è possibile inviarla telematicamente, si può trasmettere il modello, insieme a un valido documento di riconoscimento, tramite servizio postale in plico raccomandato senza busta all’indirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, Sat - Sportello abbonamenti tv - Casella Postale 22 - 10121 Torino. Infine, la dichiarazione sostitutiva può essere firmata digitalmente e presentata tramite Pec (posta elettronica certificata) all’indirizzo [email protected]. guarda categorie di lavoratori già previste nelle precedenti salvaguardie che per varie ragioni sono rimaste escluse. I soggetti interessati sono: i lavoratori in mobilità o licenziati tra il 2007 ed il 2015 (non impiegati a tempo indeterminato); quelli autorizzati ai versamenti volontari prima del 2011; i lavoratori in congedo straordinario per assistenza ai figli nel 2011; La novità più importante riguarda il prolungamento del tempo utile per raggiungere la finestra di uscita della pensione. Ci sono norme eccezionali (il ‘salvagente’) per i nati nel 1952. L’11 novembre scorso, l’Inps ha emanato la circolare 196, contenente una importante novità: i lavoratori che svolgevano lavoro dipendente nel settore privato che abbiano maturato almeno 35 anni di contribuzione Il premio a Walter Massa, ‘re’ del timorasso e dei colli tortonesi. ‘Meravigliosamente fuori’ n C’è chi, come Federico Quaranta, di Decanter (Radio2) lo definisce il ‘Maradona dei colli tortonesi’ e un altro che se ne intende, come Oscar Farinetti (l’inventore di Eataly), lo chiama ‘Le Roi’ del timorasso. Questo è Walter Massa, che lunedì pomeriggio, nel corso di una cerimonia talk show, a Palazzo Monferrato, ha ricevuto il premio ‘Imprenditore dell’anno’: «Il primo del settore agricolo come aveva sottolineato il presidente della Camera di Commercio e padrone di casa, Gian Paolo Coscia - a ottenere questo riconoscimento». Nell’albo d’oro del premio, dal 2001 a oggi, hanno preceduto Massa, nell’ordine, Bruno Baiardi (Space Cannon), Teresio Lupano (Iar Siltal), Marco Giovannini (Guala Closures e GlobalCap), Vittorio Ghisolfi(Mossi & Ghisolfi), Paolo Camagna (Calzaturificio Alexandria), Flavio Repetto (Elah Dufour) Alessandro Buzzi (Buzzi Unicem e Fratelli Buzzi), Barbara Paglieri (Paglieri Profumi), Donato Lanati (Enosis), Roberto Roveta (Italvalv), - Michele Guala (Gualapack), Carlo Bonzano (Argol), Bruno Lulani (Giuso), Simone Zerbinati (Zerbinati) e Alessandro Bonino (Bonino). Walter Massa ha avuto il merito di credere nelle grandi potenzialità della collina tortonese, Gian Paolo Coscia consegna il premio ‘Imprenditore dell’anno’ a Walter Massa come sostanzialmente gli ha riconosciuto Farinetti, trasmettendo le sue certezze, rappresentate dalle potenzialità del territorio e dai vini barbera, croatina e timorasso. a un gruppo di giovani imprenditori che hanno condotto questa parte della provincia nel salotto buono del vino internazionale. Quel difficile equilibrio «Per fare il vino come voglio io aveva dichiarata Massa al pa- tron di Eataly - servono tre cose. Una materiale, che è l’uva e due che non si possono comprare: il tempo e il buon senso. Per tenere insieme una cosa materiale e due immateriali occorre davvero trovare ‘il punto di equilibrio sopra la follia’ come diceva Vasco Rossi». Nato nel 1955 a Monleale da una famiglia agricola da oltre quattro generazioni, dopo aver frequentato la scuola di enologia di Alba, l’Imprenditore 2016 inizia a lavorare nell’azienda familiare già alla fine degli anni Settanta. Collabora alla produzione delle pesche di Volpedo e si occupa degli ettari di vigneto che, da 12 ettari, diventeranno gli attuali 27. «Walter - sono parole di Farinetti - è un uomo meravigliosamente fuori». Ma è anche l’ambasciatore di un territorio che ha sposato e l’apripista di un settore. Per questo, da premiare. cembre la manifestazione a Roma, con un presidio in piazza Montecitorio. «Le aziende stanno utilizzando questa situazione di incertezza normativa per tagliare gli organici, e ad oggi sono già 403 i lavoratori licenziati», sottolinea Paolo Tolu di Finneal Uil. Diversi i parlamentari che hanno raggiunto il presidio per conoscere la situazione: Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente e Territorio, e i componenti della commissione Lavoro della Camera dei deputati Giacobbe, Gnecchi, Maestri, Incerti, Casellato, Sanna. (S.B.) . Venerdì 9 dicembre 2016 25 Economia &Lavoro La scommessa di due fratelli che iniziarono in uno stanzino MASIO Tgm, cablaggi da trent’anni: 40 dipendenti e 11 milioni di fatturato. Crescita fino al 2020 grazie alla Toyota (requisito di pensione con le quote) entro il 31 dicembre 2012, le lavoratrici con almeno 20 anni di contributi (requisito vecchiaia) entro il 31 dicembre 2012, fatta salva la verifica dei periodi utili da considerare nel calcolo, potranno accedere alla pensione. Per questo e per tanti altri servizi ci si può rivolgere al patronato Inca Cgil e allo Spi Cgil sia nella sede di Alessandria che in quelle zonali GRUPPO ENEL n Tutto cominciò in una stanza de famigliari a vantare un’evolualla frazione Abazia di Masio. E- zione come la nostra» spiega, ilra il 1976. Beppe Tasca, dopo due lustrando le prospettive: «Fino anni da dipendente in una ditta al 2020 prevediamo una crescita di cablaggi, decise che era giun- del 7-10 per cento all’anno. Sono to il momento di mettersi in pro- prospetti che ci fornisce il nostro cliente principale, la Toyoprio. Col fratello Mauro, avviò la Gmt, ta, seriamente intenzionata a diin una camera di 20 metri qua- ventare leader in Europa nella dri: cablaggi aveva fatto e ad as- produzione dei carrelli elevatosemblare cavi elettrici continuò, ri». in una zona condizionata dalla Cavis di Felizzano, leader di quel I numeri dell’espansione polo che si beava al sole della Se abbinate il nome Toyota esclusivamente alle auto, sappiaFiat. Ora, a distanza di trent’anni, la te che siete in errore, ma anche Tgm è una delle poche aziende in ottima compagnia. «Neppure che ancora riesce ad abbronzar- io conoscevo le potenzialità di si. Non con la Fiat, ma con la To- questo marchio - dice Tasca - Toyota, non in quella stanza ma in yota ha tre stabilimenti imporuno stabilimento a Masio che, tantissimi: quello di Bologna, nel 2017, verrà ampliato. E sa- che di recente ho visitato con ranno nuove assunzioni a im- tutti i miei dipendenti, poi in plementare l’organico di 40 di- Francia e in Svezia. Lavoriamo pendenti, in prevalenza dediti anche con la Bcs, nel settore alla produzione (gli impiegati trattori, e per la Manitou, che sono il 35 per cento). produce mezzi con bracci tele«Da quando si è sparsa scopici». la voce dell’incremenDa Masio partono 90.000 cablaggi al meto, ci arrivano curriculum in quantità. Di sose. Undici, invece, sono lito un paio al giorno» i milioni annui di fatturato, mentre nel 2016 è dice Beppe Tasca, eviUn milione stato investito un midentemente soddisfatto per come stanno an- investito per lione di euro per il nuoil nuovo vo capannone. dando le cose. «Non socapannone Cifre significative, inno certo molte le azien- I dipendenti della Tgm in visita allo stabilimento Toyota di Bologna. Sotto, fasci di cavi pronti all’assemblaggio e l’esterno della ditta, alla periferia di Masio 1 somma, che testimoniano la crescita di un’azienda che nel 1986 aveva 2 dipendenti (oltre ai titolari), nel 1988 è salita a 15 e, nel 1993, ha traslocato per la seconda volta, arrivando alla periferia del paese, dove l’attività ferve di GRUPPO CR ASTI Interventi in 50 comuni di 2 province Maltempo, plafond a favore delle aziende VIA VOCHIERI n Prosegue il piano di e-distribuzione - la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica – per il potenziamento e l’automatizzazione della rete elettrica nelle Province di Alessandria e Asti. Con un investimento di circa 200mila euro «e-distribuzione - si legge in una nota - sta concludendo gli importanti interventi che consentiranno di migliorare ulteriormente la qualità del servizio offerto a cittadini e imprese. Un piano di lavori straordinario che ha richiesto l’impegno di 6 tecnici specializzati impegnati sul campo per 4 mesi, finalizzato al potenziamento della rete elettrica dei territori dell’Alessandrino e dell’Astigiano». Gli interventi in corso di completamento nel 2016 interessano 60 cabine elettriche collocate in oltre 50 comuni delle due province piemontesi, tra cui Alessandria, Casale Monferrato, Tortona, Acqui Terme e Asti, anche se a beneficiare dei lavori sarà una porzione molto più estesa di territorio. «Gli impianti sono stati completamente automatizzati attraverso l'installazione di apparecchiature di ultima generazione per il telecontrollo della rete». n Gli eventi alluvionali dei giorni scorsi, benché più contenuti rispetto al passato, hanno avuto conseguenze negative ai danni di imprese che si trovano ora a dover far fronte a spese impreviste. Banca di Asti e Biver Banca, «da sempre impegnate a sostenere lo sviluppo dell’economia e del territorio», mettono a disposizione un plafond per le imprese che include tra le proprie finalità anche i finanziamenti a fronte di eventi calamitosi. L’importo complessivo del plafond, a disposizione fino al 31 dicembre 2016, è pari a 150 milioni di euro. Enrico Borgo, direttore Mercato di Banca di Asti conferma l’impegno delle banche del Gruppo a fare la loro parte: «Siamo presenti e a fianco dei nostri clienti in tutti i momenti importanti della vita: anche in questo caso i nostri consulenti sono a disposizione delle imprese che hanno subito danni alluvionali per valutare insieme le soluzioni di finanziamento più adeguate a ogni singolo caso». Il plafond imprese può essere utilizzato anche per finalità diverse dagli eventi calamitosi, tutte volte a sostenere lo sviluppo e l’espansio- n Sabato 3 dicembre, neve in via Vochieri. Gruppo Resicar, concessionaria Volvo a Spinetta Marengo, ha presentato nello scorso fine settimana le nuove Volvo V90 e XC90, organizzando una serata speciale al Caffè degli Artisti, nel centro cittadino. Per una sera il dehor del noto locale è diventato tutto bianco, creando un’atmosfera veramente unica e assolutamente in linea con l’ambientazione..svedese. Sono stati infatti utilizzati 150 kg di neve artificiale, arrivata per l’occasione direttamente dalla Svezia e sono stati selezionati 50 mq di polistirolo per ricoprire il Dehor del Caffè degli Artisti. Per rendere l’evento ancora più caratteristico, sono stati preparati due speciali cocktail a base di vodka svedese, con finger food ispirato alla cucina scandinava. Insomma, tutto curato nei minimi dettagli - tratto distintivo del Gruppo Resicar, un elemento in grado di fare sempre la differenza - con i 300 invitati che hanno apprezzato molto le varie iniziative proposte. Come detto, sono state presentate le due vetture, che rappresentano in assoluto il top della gamma e che hanno catturato l’attenzione del numeroso pubblico intervenuto alla serata. Enrico Borgo ne delle imprese: assunzione di personale e formazione, investimenti produttivi, certificazione di qualità, sicurezza e ambiente, bioedilizia e riqualificazione energetica, studi di fattibilità, indagini di mercato, iniziative promopubblicitarie, partecipazione e allestimenti fiere/eventi, spese di traduzione, ricerca partner commerciali all’estero, servizi di consulenza contrattuale, fiscale, tributaria. Ogni informazione può essere richiesta nelle 250 filiali del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, distribuite in Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta. continuo. ‘Sopravvive la specie più predisposta al cambiamento’ è il messaggio che campeggia nell’atrio. Una verità, insomma. n Massimo Brusasco [email protected] Sabato 3 dicembre: la neve in centro! Presentate le nuove Volvo V90 e XC90 La Volvo V90 è sinonimo di eleganza, comfort, sicurezza e prestazioni in un'unica auto: il nuovo modello va a completare l’offerta della Serie 90 e presenta caratteristiche estetiche e tecniche in grado di trasmettere un senso di potenza alla vettura, garantendo al contempo un perfetto mix tra un look ruvido ed elegante. Davvero bellissima anche la nuova Volvo XC90, Suv del segmento Premium che si caratterizza per le grandi dotazioni tecnologiche. Tra le tante novità della nuova XC90 ci sono i sistemi di sicurezza mai montati da nessun’altra auto, mentre il suo design esprime eleganza ma non ostentazione, come tradizione del marchio. La serata ‘snow’ ha reso tutto ancora più particolare, con Gruppo Resicar che ancora una volta ha saputo organizzare un evento unico sotto ogni punto di vista, in grado di divertire e appassionare. Ora non resta che andare in concessionaria a scoprire da vicino tutti i segreti delle nuove Volvo V90 e XC90, ne vale veramente la pena. Garantisce Resicar, da sempre in position. cembre la manifestazione a Roma, con un presidio in piazza Montecitorio. «Le aziende stanno utilizzando questa situazione di incertezza normativa per tagliare gli organici, e ad oggi sono già 403 i lavoratori licenziati», sottolinea Paolo Tolu di Finneal Uil. Diversi i parlamentari che hanno raggiunto il presidio per conoscere la situazione: Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente e Territorio, e i componenti della commissione Lavoro della Camera dei deputati Giacobbe, Gnecchi, Maestri, Incerti, Casellato, Sanna. (S.B.) . Venerdì 9 dicembre 2016 25 Economia &Lavoro La scommessa di due fratelli che iniziarono in uno stanzino MASIO Tgm, cablaggi da trent’anni: 40 dipendenti e 11 milioni di fatturato. Crescita fino al 2020 grazie alla Toyota (requisito di pensione con le quote) entro il 31 dicembre 2012, le lavoratrici con almeno 20 anni di contributi (requisito vecchiaia) entro il 31 dicembre 2012, fatta salva la verifica dei periodi utili da considerare nel calcolo, potranno accedere alla pensione. Per questo e per tanti altri servizi ci si può rivolgere al patronato Inca Cgil e allo Spi Cgil sia nella sede di Alessandria che in quelle zonali GRUPPO ENEL n Tutto cominciò in una stanza de famigliari a vantare un’evolualla frazione Abazia di Masio. E- zione come la nostra» spiega, ilra il 1976. Beppe Tasca, dopo due lustrando le prospettive: «Fino anni da dipendente in una ditta al 2020 prevediamo una crescita di cablaggi, decise che era giun- del 7-10 per cento all’anno. Sono to il momento di mettersi in pro- prospetti che ci fornisce il nostro cliente principale, la Toyoprio. Col fratello Mauro, avviò la Gmt, ta, seriamente intenzionata a diin una camera di 20 metri qua- ventare leader in Europa nella dri: cablaggi aveva fatto e ad as- produzione dei carrelli elevatosemblare cavi elettrici continuò, ri». in una zona condizionata dalla Cavis di Felizzano, leader di quel I numeri dell’espansione polo che si beava al sole della Se abbinate il nome Toyota esclusivamente alle auto, sappiaFiat. Ora, a distanza di trent’anni, la te che siete in errore, ma anche Tgm è una delle poche aziende in ottima compagnia. «Neppure che ancora riesce ad abbronzar- io conoscevo le potenzialità di si. Non con la Fiat, ma con la To- questo marchio - dice Tasca - Toyota, non in quella stanza ma in yota ha tre stabilimenti imporuno stabilimento a Masio che, tantissimi: quello di Bologna, nel 2017, verrà ampliato. E sa- che di recente ho visitato con ranno nuove assunzioni a im- tutti i miei dipendenti, poi in plementare l’organico di 40 di- Francia e in Svezia. Lavoriamo pendenti, in prevalenza dediti anche con la Bcs, nel settore alla produzione (gli impiegati trattori, e per la Manitou, che sono il 35 per cento). produce mezzi con bracci tele«Da quando si è sparsa scopici». la voce dell’incremenDa Masio partono 90.000 cablaggi al meto, ci arrivano curriculum in quantità. Di sose. Undici, invece, sono lito un paio al giorno» i milioni annui di fatturato, mentre nel 2016 è dice Beppe Tasca, eviUn milione stato investito un midentemente soddisfatto per come stanno an- investito per lione di euro per il nuoil nuovo vo capannone. dando le cose. «Non socapannone Cifre significative, inno certo molte le azien- I dipendenti della Tgm in visita allo stabilimento Toyota di Bologna. Sotto, fasci di cavi pronti all’assemblaggio e l’esterno della ditta, alla periferia di Masio 1 somma, che testimoniano la crescita di un’azienda che nel 1986 aveva 2 dipendenti (oltre ai titolari), nel 1988 è salita a 15 e, nel 1993, ha traslocato per la seconda volta, arrivando alla periferia del paese, dove l’attività ferve di GRUPPO CR ASTI Interventi in 50 comuni di 2 province Maltempo, plafond a favore delle aziende VIA VOCHIERI n Prosegue il piano di e-distribuzione - la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica – per il potenziamento e l’automatizzazione della rete elettrica nelle Province di Alessandria e Asti. Con un investimento di circa 200mila euro «e-distribuzione - si legge in una nota - sta concludendo gli importanti interventi che consentiranno di migliorare ulteriormente la qualità del servizio offerto a cittadini e imprese. Un piano di lavori straordinario che ha richiesto l’impegno di 6 tecnici specializzati impegnati sul campo per 4 mesi, finalizzato al potenziamento della rete elettrica dei territori dell’Alessandrino e dell’Astigiano». Gli interventi in corso di completamento nel 2016 interessano 60 cabine elettriche collocate in oltre 50 comuni delle due province piemontesi, tra cui Alessandria, Casale Monferrato, Tortona, Acqui Terme e Asti, anche se a beneficiare dei lavori sarà una porzione molto più estesa di territorio. «Gli impianti sono stati completamente automatizzati attraverso l'installazione di apparecchiature di ultima generazione per il telecontrollo della rete». n Gli eventi alluvionali dei giorni scorsi, benché più contenuti rispetto al passato, hanno avuto conseguenze negative ai danni di imprese che si trovano ora a dover far fronte a spese impreviste. Banca di Asti e Biver Banca, «da sempre impegnate a sostenere lo sviluppo dell’economia e del territorio», mettono a disposizione un plafond per le imprese che include tra le proprie finalità anche i finanziamenti a fronte di eventi calamitosi. L’importo complessivo del plafond, a disposizione fino al 31 dicembre 2016, è pari a 150 milioni di euro. Enrico Borgo, direttore Mercato di Banca di Asti conferma l’impegno delle banche del Gruppo a fare la loro parte: «Siamo presenti e a fianco dei nostri clienti in tutti i momenti importanti della vita: anche in questo caso i nostri consulenti sono a disposizione delle imprese che hanno subito danni alluvionali per valutare insieme le soluzioni di finanziamento più adeguate a ogni singolo caso». Il plafond imprese può essere utilizzato anche per finalità diverse dagli eventi calamitosi, tutte volte a sostenere lo sviluppo e l’espansio- n Sabato 3 dicembre, neve in via Vochieri. Gruppo Resicar, concessionaria Volvo a Spinetta Marengo, ha presentato nello scorso fine settimana le nuove Volvo V90 e XC90, organizzando una serata speciale al Caffè degli Artisti, nel centro cittadino. Per una sera il dehor del noto locale è diventato tutto bianco, creando un’atmosfera veramente unica e assolutamente in linea con l’ambientazione..svedese. Sono stati infatti utilizzati 150 kg di neve artificiale, arrivata per l’occasione direttamente dalla Svezia e sono stati selezionati 50 mq di polistirolo per ricoprire il Dehor del Caffè degli Artisti. Per rendere l’evento ancora più caratteristico, sono stati preparati due speciali cocktail a base di vodka svedese, con finger food ispirato alla cucina scandinava. Insomma, tutto curato nei minimi dettagli - tratto distintivo del Gruppo Resicar, un elemento in grado di fare sempre la differenza - con i 300 invitati che hanno apprezzato molto le varie iniziative proposte. Come detto, sono state presentate le due vetture, che rappresentano in assoluto il top della gamma e che hanno catturato l’attenzione del numeroso pubblico intervenuto alla serata. Enrico Borgo ne delle imprese: assunzione di personale e formazione, investimenti produttivi, certificazione di qualità, sicurezza e ambiente, bioedilizia e riqualificazione energetica, studi di fattibilità, indagini di mercato, iniziative promopubblicitarie, partecipazione e allestimenti fiere/eventi, spese di traduzione, ricerca partner commerciali all’estero, servizi di consulenza contrattuale, fiscale, tributaria. Ogni informazione può essere richiesta nelle 250 filiali del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, distribuite in Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta. continuo. ‘Sopravvive la specie più predisposta al cambiamento’ è il messaggio che campeggia nell’atrio. Una verità, insomma. n Massimo Brusasco [email protected] Sabato 3 dicembre: la neve in centro! Presentate le nuove Volvo V90 e XC90 La Volvo V90 è sinonimo di eleganza, comfort, sicurezza e prestazioni in un'unica auto: il nuovo modello va a completare l’offerta della Serie 90 e presenta caratteristiche estetiche e tecniche in grado di trasmettere un senso di potenza alla vettura, garantendo al contempo un perfetto mix tra un look ruvido ed elegante. Davvero bellissima anche la nuova Volvo XC90, Suv del segmento Premium che si caratterizza per le grandi dotazioni tecnologiche. Tra le tante novità della nuova XC90 ci sono i sistemi di sicurezza mai montati da nessun’altra auto, mentre il suo design esprime eleganza ma non ostentazione, come tradizione del marchio. La serata ‘snow’ ha reso tutto ancora più particolare, con Gruppo Resicar che ancora una volta ha saputo organizzare un evento unico sotto ogni punto di vista, in grado di divertire e appassionare. Ora non resta che andare in concessionaria a scoprire da vicino tutti i segreti delle nuove Volvo V90 e XC90, ne vale veramente la pena. Garantisce Resicar, da sempre in position. 34 Passeggiata non per tutti Venerdì 9 dicembre 2016 Il viale alberato di corso Bagni, durante le belle giornate, rappresenta la passeggiata preferita dagli acquesi. I peripatetici del relax nostrano, anche a spasso per mercatini ivi allestiti, solitano sostare sulle tante panchine del percorso diretto al fiume. Il dehor, però, non è permesso a tutti. La struttura simil-liberty infatti ha uno scalino che non rende certo agevole l'accesso ai diversamente abili in carrozzella. Per loro niente ombra. Acqui Terme IN BREVE n Incontri Illuminiamo il Natale Continuano gli incontri creativi dell'associazione 'Bimbi in festa'. Lunedì 12 dicembre, a partire dalle ore 17.30, presso la sede dell'Asd 'In punta di piedi' (via D'Acquisto n. 58) l'appuntamento 'Illuminiamo il Natale'. Info: 333.9909879 (M.P.) n Internazionale La Mostra del Presepe La Mostra Internazionale del Presepe, allestita presso il Movicentro, sabato 10 dicembre, dalle ore 16, presenterà l'annullo filatelico abbinato alla manifestazione. Info: 0144.770272 (M.P.) n Domani Fiera dell’elettronica Sabato 10 e domenica 11 dicembre,a partire dalle ore 9, presso il Centro Congressi di zona Bagni, si terrà la Fiera dell'elettronica. L'evento, organizzato con il patrocinio comunale, vedrà la partecipazione di numerosi standisti del Nord Italia. Info:0144. 770254 (M.P.) n Domenica Librando sotto i portici Domenica 11 dicembre, sotto i portici di corso Bagni, si terrà 'Librando', il tradizionale mercatino del libro usato. Info: 0144.770254 (M.P.) n Per i giovani Potenzialità e talento Palazzo Levi accoglie la seconda edizione del progetto 'Potenzialità e talento' della Fondazione Pittatore. L'iniziativa, che mette in contatto neolaureati e laureandi con le aziende del territorio, verrà sostenuta con un contributo di 5 mila euro. (M.P.) n Concorso Crea il tuo addobbo fantastico È stato bandito nei giorni scorsi il concorso 'Crea il tuo addobbo fantastico' riservato alle scuole primarie ed organizzato dall'Assessorato ai Servizi Sociali. In palio 2mila euro di materiale didattico. (M.P.) Ospedale civile: Bertero contro Antonio Saitta LA POLEMICA Secondo il sindaco sono troppe le bugie raccontate dall’assessore regionale alla sanità n «Leggo con disappunto, dolore e vero stupore quanto di infausto scritto dall’assessore regionale alla Sanità. Invece di preoccuparsi di aver ridotto l’Ospedale di Acqui ad un cronicario e poliambulatorio, con spregio delle grandi potenzialità degli operatori sanitari locali, egli dettaglia con dovizie di particolari le piccole cose, disattendendo quanto doveva essere fatto» con queste parole il sindaco Enrico Bertero lancia la propria filippica contro il vertice sanitario Antonio Saitta. Secondo l'acquese tante le bugie dette: «La programmazione delle sedute operatorie, trionfalmente elencata come fiore all’occhiello delle dimissioni veloci, è una falsità! Di fatto per Urologia le operazioni si svolgono solo una volta al mese, raramente due, perché è disattesa la convenzione con gli urologi dell’Ospedale di Novi che dovevano supportare lo specialista di Acqui. Tanti i disagi per i pazienti, soprattutto anziani. Idem per Ginecologia, interventi di isteroscopia diagnostica si eseguono una volta la mese, altro che tutti i giovedì. Doveva esserci una corsia preferenziale con l’Ospedale di Alessandria e, a parte la nefrologia, tutto ciò è rimasto solo sulla carta». Bertero comincia a sciorinare dati 'drammatici' secondo i quali la magnetoterapia ha liste di attesa di duecento giorni, gli interventi di oculistica sono programmati per i prossimi anni e i letti monitorizzati per Cardiologia in verità vengono mes- CANELLI Concerto di Natale tenuto dal CoroMoro n Anche quest’anno, grazie alla collaborazione di CrescereInsieme Coop Sociale Onlus e dell’associazione Caritas Canelli Solidale, nonché con il contributo del Cisa Asti Sud e dello Sprar, avrà luogo il consueto appuntamento con il “Concerto di Natale”, occasione di festa e di musica ma anche un momento per ricordare che la solidarietà costituisce un elemento irrinunciabile dell'essere comunità. A tal proposito, si esibirà domenica 11 alle 20.30, nella parrocchia di San Tommaso a Canelli, il CoroMoro. Il CoroMoro è il frutto di un'integrazione che, spesso, passa anche attraverso le varie forme dell’arte. Nato due anni fa grazie a due volontari di Ceres, il CoroMoro è costituito da otto giovani rifugiati provenienti da Gambia, Gha- na, Costa d’Avorio e Senegal che si esibiscono in un repertorio di canti in dialetto piemontese o in franco-provenzale, canzoni di montagna come “La montanara” o “La bergera” e altri brani famosi della musica popolare piemontese. Il CoroMoro, quindi, altro non è che un felice esperimento di integrazione di persone, di culture e di musica. «Ho attraversato quasi tutto un continente, mi sono aggrappato alla vita anche coi denti. E adesso la nostra storia dobbiamo raccontare. E col Coro Moro noi l’andiamo a cantare» recita una delle loro canzoni che proporranno durante la serata. Insieme al CoroMoro, si esibirà anche la Maramao Band. n Emanuela Crosetti si a disposizione di qualsiasi reparto. Secondo il vertice di Palazzo Levi dietro la manovra ci sarebbe il disegno di costringere i pazienti a rivolgersi ad altri nosocomi, per poi lamentare il calo degli interventi e giustificare il sacrificio di altri reparti. «L’ultima umiliazione per l’Ospedale sta avvenendo in Chirurgia – ha continuato – Il direttore generale Gentili ha annunciato che il prossimo primario chirurgo dovrà trattare principalmente “interventi di parete”, ovvero emorroidi, ernie e altre operazioni minori simili». Contro questo 'spoglio' di servizi Bertero ha promosso la sottoscrizione del referendum re- “La programmazione delle sedute operatorie, trionfalmente elencata come fiore all’occhiello delle dimissioni veloci, è una falsità” care tempo in 'giro' per le colline dell'Acquese prima di salire a bordo del velivolo. Anche il Piccolo ha scoperto che lo spazio antistante il Galliano, seppur nelle fattezze sembri una piazzola a 'norma', non è censito come elisuperficie perché troppo vicina all'ospedale e a un distributore di carburante. «Nonostante qualche primo cittadino non osi mettersi contro il Partito/Ditta, la maggioranza assoluta dei sindaci del territorio proseguirà il ricorso al Tar». n Massimiliano Pettino Luminarie per la città a macchia di leopardo n Ogni anno la questione riprende polemica più che mai. Arrivato il mese di dicembre, la posa delle luminarie per il reticolato urbano solleva un nugolo di lamentele degli sfortunati esclusi dall'abbellimento natalizio. Il tratto principe della passeggiata acquese, l'isola pedonale di corso Italia, è finemente addobbata con luci che simulano lo scendere di grossi fiocchi di neve; l'adiacente corso Dante, invece, è dotata di cristalli azzurri di indiscussa suggestione. Lo stesso dicasi, seppur con minore allestimento, per via Garibaldi, piazza Addolorata ed il tratto iniziale dei corsi Bagni e Divisione. La restante parte della città brancola nel buio, o meglio, ad e- sclusione di qualche iniziativa luminosa di 'indipendenti', non mostra segnali luminosi associati alle imminenti festività. Le vie di accesso al Comune bollente non sono state trattate allo stesso modo. A differenza dei 'colleghi' su citati, addobbati almeno nel tratto più urbano, i corsi Alessandria e Nizza sono assolutamente spogli nonostante il primo sia il biglietto da visita anche per chi arriva in città con il treno e l'altro, la direttiva verso la 'core zone' del declamato Patrimonio dell'Unesco, oltre che un quartiere densamente popolato. Analogo trattamento è stato riservato a piazza San Guido, la centrale Orto San Pietro, il nucleo storico della Pisterna e l'area adiacente il Grand Hotel Nuove Terme, via Luminarie: si accende la polemica XX settembre e piazza Matteotti tra l'altro sede del teatro Ariston. Anche piazza Levi è priva di luci nonostante accolga la casa comunale, Palazzo Robellini, sede di numerose manifestazioni culturali, e l'Enoteca Regionale 'Terme e Vino', particolarmente frequentata dai turisti nel periodo natalizio. n M.P. NIZZA L’Acqui Storia incontra i Templari loro origini, alle gesta medio orientali, dalle caratteristiche a metà strada tra soldato e monaco, alle riconosciute qualità di mercanti, banchieri, consulenti finanziari, fino alla caduta tanto rovinosa quanto dirompente per gli equilibri geo-politici dell’Europa e del Mediterraneo del tempo. Il convegno godrà della partecipazione dei più prestigiosi studiosi della materia che si soffermeranno, tra l’altro, su due aspetti non così noti al pubblico.«Uno legato al ruolo di banchieri, amministratori e custodi di grandi fortune che non va disgiunto dalle motivazioni che portarono dovunque all’espro- gionale contro la delibera 1/600 che razionalizza la sanità piemontese. In 5 giorni sono state raccolte più di 1500 firme. L'assessore Saitta, in risposta a interrogativi del Tar, ha declamato il servizio di elisoccorso quale palliativo ai tagli dei servizi sanitari acquesi. La risposta di Bertero evidenzia come l’elicottero notturno non si alzi in caso di avverse condizioni meteo e che ogni paese dovrebbe dotarsi di un eliporto che costa decine di migliaia di euro. Anche nell'ipotesi di investimenti similari, un infartuato, ad esempio, dovrebbe comunque spre- CRITICHE STASERA n Si terrà stasera, alle ore 17, presso il Grand Hotel Nuove Terme, il convegno sui Templari 'Ascesa e caduta della più grande organizzazione economico-finanziaria del Medioevo' organizzato dal Premio Acqui Storia in collaborazione con i Lions Club Acqui Terme Host: «Sui Templari si sa molto se non tutto -hanno spiegato Questo perché la ricerca ed il ritrovamento di carte e documenti, anche del vergognoso “processo” che fu intentato loro (e non solo per la cupidigia di Filippo IV il Bello), hanno messo in chiaro molti aspetti che erano rimasti per tanto tempo avvolti nella leggenda». Dalle L’ospedale ridotto ai minimi termini C’era una volta... il cinema prio delle loro, così come delle altrui, proprietà, e più generale, del Tempio, grande organizzazione economico finanziaria sotto tutela papale, scontratasi, inevitabilmente, con il sorgere degli stati nazionali - hanno anticipato - Sullo sfondo, la lotta tra il potere temporale del papa ed il campione dei nuovi interessi emergenti in Europa». Interverranno Simonetta Cerrini, Barbara Frale e Franco Cardini e si parlerà anche di Templarismo, di resti e vestigia nella Provincia di Alessandria, con Morris Ghezzi e Alessio Varisco. Info: 0144.770203 n M.P. n Avrà luogo giovedì 15 alle 21, all'interno del Teatro Sociale di Nizza Monferrato, il secondo degli appuntamenti fuori cartellone della stagione teatrale intitolato “C'era una volta... il cinema”. Gli artisti sono quelli del Teatro Regio di Torino: Alessio Murgia ed Enrico Luxardo al violino, Alessandro Cipolletta alla viola, Relja Lukic al violoncello, Atos Canestrelli al contrabbasso, Alessandro Cammilli all'oboe, Luigi Picatto al clarinetto, Fabrizio Dindo ed Evandro Merisio al corno, Ranieri Paluselli alle percussioni. Arrangiamenti di Alessio Murgia. Il programma prevede l'esecuzione delle musiche di John Williams ed Ennio Morricone tratte dai film: “E.T. l’extra-terrestre”, “The Terminal”, “Schindler’s List” e “Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta” di Steven Spielberg; “Cuori ribelli” di Ron Howard; “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore; “La Califfa” di Alberto Bevilacqua; “Per un pugno di dollari”, “Per qualche dollaro in più”, “Il buono, il brutto, il cattivo” e “C’era una volta in America” di Sergio Leone. La vendita dei biglietti singoli sarà effettuata solo la sera stessa degli spettacoli presso il Teatro Sociale dalle 19. É possibile prenotare i biglietti presso l’agenzia viaggi “La Via Maestra”, tel. 0141/727523. n E.C. 12 .Primo Piano STAMPA .LA DOMENICA 11 DICEMBRE 2016 Il Censis: salgono soltanto i lavoretti Professionalità Secondo il rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, nei primi 6 mesi del 2016 l’occupazione è salita, ma si tratta di «una bolla» perché «la produttività è scesa» e «la crescita è bassa» E «avanzano professionalità non qualificate, si alimenta il mercato dei lavoretti». In questo scenario, innovazione normativa, decontribuzione e Jobs Act con contratti a tutele crescenti hanno fatto fibrillare il mercato del lavoro con un boom dei voucher: 277 milioni di contratti stipulati tra il 2008 e il 2015: 1.380.000 lavoratori coinvolti, con una media di 83 contratti per persona nel 2015 e 70 milioni di nuovi voucher emessi nei primi sei mesi del 2016. È il segnale, spiega il Censis, che «la forte domanda di flessibilità e l’abbattimento dei costi stanno alimentando l’area dei «lavoretti» e infatti alla nuova occupazione creata ha corrisposto una bassa crescita economica». I nuovi occupati dall’inizio del 2015 sono associati a una produzione di ricchezza di soli 9.100 euro procapite. L’occupazione cresce, ma produttività e Pil diminuiscono Ai lettori Assieme all’Italia che funziona c’è anche un’Italia che non va. Segnalateci tutto ciò su cui a vostro avviso vale la pena di indagare scrivendo a: inchieste@ lastampa.it Effetto Jobs Act, crescono i licen Aumento del 28% nei primi otto mesi del 2016. E c’è anche chi ha perso il posto mentre GIACOMO GALEAZZI ROMA Jobs Act: licenziamenti e assunzioni 46.255 D a un anno e mezzo, dal marzo 2015, il Jobs Act sta ridisegnando i rapporti di lavoro in Italia. Tra gli effetti rilevati dall’Osservatorio sul precariato dell’Inps, l’innalzamento dei licenziamenti disciplinari (+ 28% nei primi 8 mesi del 2016). Per capire se sia una conseguenza inevitabile della riforma, La Stampa ha messo a confronto storie di lavoratori che quest’anno hanno perso il posto con esperienze sul campo di consulenti, avvocati, economisti ed imprese. «Il Jobs Act rappresenta un forte deterrente nelle relazioni aziendali e ciò ha indubbiamente provocato un cambio di paradigma - spiega l’avvocato Giorgio De Stefani che da trent’anni a Roma offre assistenza legale civile anche nel diritto del lavoro -. Con l’introduzione delle nuove norme, nel mondo del lavoro è mutato il clima psicologico-culturale. Soprattutto in aziende medio-grandi in crisi, nelle situazioni nelle quali prima si soprassedeva o si cercava una mediazione, adesso il datore di lavoro è più portato ad andare per le spicce perché dispone dello strumento tecnico per poterlo fare. Si tollera di meno, specie se non c’è un rapporto di conoscenza col dipendente». Così crescono soprattutto i licenziamenti individuali per ragioni disciplinari, proprio quelli cioè sui quali è intervenuto il Jobs Act con il contratto a tutele crescenti. E per i nuovi assunti niente reintegra nel posto di lavoro in caso di ingiusto licenziamento. «L’aumento registrato dall’Inps non è dovuto tanto alla legge in sé, quanto all’abuso che ne viene fatto», sottolinea la consulente del lavoro RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2015 nei primi otto mesi del 2016 i licenziamenti per giusta causa e giustiicato motivo soggettivo. Nel 2015 erano stati 36.048 +35,9% La crescita nell'utilizzo dei voucher +28% +4,7% -8,5% -7,3% -32,9% 304.437 -35,4% sono stati tra gennaio e agosto 2016 i licenziamenti complessivi sui contratti a tempo indeterminato. Nel 2015 erano stati 290.656 805.168 sono state nei primi 8 mesi del 2016 le assunzioni a tempo indeterminato. -395 mila contratti rispetto al 2015 9 decreti Il «Jobs Act» abolisce per i nuovi assunti l’articolo 18 sui licenziamenti e ridisegna il mercato dell’occupazione. La riforma del lavoro si articola in nove decreti Monica Melani. In un anno i licenziamenti per giusta causa e giustificato motivo soggettivo sono passati da 36.048 a 46.255, con un aumento appunto del 28%. Intanto i sindacati ricevono molte richieste di aiuto e i tribunali si riempiono di ricorsi. Dimissioni imposte Tra questi casi c’è quello di Domenico Rossi, che per 35 anni ha lavorato come ausiliare alle vendite e cassiere al supermercato Carrefour di via XXI settembre, nel centro di Roma. Mai richiami, contestazioni o 3.782.043 le nuove assunzioni effettuate nei primi otto mesi del 2016 (comprese quelle a termine) nel settore privato escluse le colf e gli operai agricoli. -351 mila unità rispetto al 2015, incluse le 447 mila assunzioni stagionali situazioni di conflitto fino allo scorso 3 giugno, quando è stato licenziato. Secondo l’azienda «è stato sorpreso, con merce non regolarmente acquistata, nell’atto di lasciare il punto vendita». Eppure, racconta Rossi, «quando i poliziotti hanno visionate le immagini delle telecamere interne, non hanno trovate niente di irregolare». Infatti, aggiunge, «come facciamo sempre noi dipendenti, ero passato dietro le casse per evitare la coda dei clienti, ho pagato tutto e alla vigilanza che mi ha fermato ho mostrato lo scontrino della Referendum La Cgil ha depositato le firme in Cassazione per ripristinare l’articolo 18, cancellare i voucher, ristabilire la responsabilità in solido di appaltatore e appaltante per violazioni verso il lavoratore 3.078.659 le cessazioni complessive nei primi otto mesi del 2016. Rispetto al 2015 un saldo positivo di 703.384 unità Fonte: Osservatorio sul precariato dell'Inps spesa che avevo nella busta». Continua: «Mi hanno perquisito e lasciato in piedi per due ore davanti ai clienti che passavano, poi mi hanno ripetuto più volte che l’unica cosa che mi restava da fare era presentare immediatamente le mie dimissioni per non andare incontro a conseguenze peggiori. Possono fare una cosa del genere?». L’azienda gli contesta di aver abbandonato nel supermercato confezioni di cibo aperto e di non aver pagato due prodotti. Carrefour assicura di non licenziare con leggerezza (visti i «ri- LA STAMPA DOMENICA 11 DICEMBRE 2016 Primo Piano .13 . L’INCHIESTA Le aziende usano il pugno di ferro:ora non hanno più margini per sopportare dipendenti inefficienti e tagliano Paolo Stern Coordinatore del Centro studi-consulenti del lavoro I vigilanti mi hanno fermato: volevano che mi dimettessi per un furto sul lavoro che non ho commesso Domenico Rossi Dipendente licenziato dal supermercato Carrefour Dovevano tagliare personale e spese, così sono finito nel mirino. Rivoglio indietro il mio lavoro e la mia dignità Antonio Ambrosini Maitre licenziato 4 mesi fa all’hotel Victoria di Roma MICHELE D’OTTAVIO/BUENAVISTA ziamenti disciplinari era in malattia o per contestazioni senza prove 96,6 milioni di buoni per il lavoro accessorio dal valore nominale di 10 euro netti venduti nei primi otto mesi del 2016 54 mila 5 Restano stabili dal 2015 al 2016 le trasformazioni in apprendistato Le trasformazioni da contratti a termine in un anno sono scese da 310.035 del 2015 a 200.208 del 2016 - LA STAMPA svolti sulla vita delle persone») e che contro Domenico Rossi ci si è basati «esclusivamente su quanto comprovato dalle risultanze aziendali». Situazioni che ripetono analoghe in tutta Italia. «Non vengono spalancate indiscriminatamente le porte d’uscita, né si assiste a esodi di massa, ma senza lo spauracchio della reintegra molte aziende medie e grandi si arrischiano in licenziamenti che prima del Jobs Act avrebbero evitato» afferma Giovanni Guizzardi, consigliere dell’ordine dei consulenti del lavoro di Bologna. Il cinquantenne Antonio Ettore Ambrosini per 28 anni ha lavorato come cameriere ai piani e poi come maitre d’hotel in uno storico albergo di Roma, il Victoria, a due passi da via Veneto. In seguito alla separazione della moglie nel 2011 aveva usufruito di 6 mesi di aspettativa non retribuita per un esaurimento nervoso. «Tornato in servizio non ho più avuto problemi finché, nell’ultimo periodo, il nuovo direttore dell’hotel mi ha preso di mira rimproverandomi pubblicamente per qualunque cosa, anche per come disponevo le tazze sui tavoli della prima colazione - ricostruisce Ambrosini -. Per il continuo stato di stress e di ansia ho avuto un collasso sul lavoro e sono stato soccorso da un’ambulanza». Ad agosto è stato «licenziato e liquidato con il Tfr e con due buste paga da 1400 euro: l’azienda sostiene di avere testimoni per dimostrare che sono stato trovato ubriaco in servizio e che mi sono addormentato mentre aspettavo le ordinazioni ai piani». Ma «non è vero», protesta, «dovevano tagliare il personale e le spese, così sono finito io nel mirino». Aria più pesante nelle ditte Il manager dell’hotel, Filippo Guzzardi oppone un «no comment» alla richiesta di un chiarimento sulla vicenda. «Rossi è accusato di furto e Ambrosini di ubriachezza in servizio: mancanze gravi se accertate, ma in entrambi i casi i datori di lavoro sembrano avere prove piuttosto labili», osserva l’economista Giuliano Cazzola, tra i massimi esperti di lavoro e previdenza: «Nel Jobs Act c’è uno scambio tra contratti più stabili e minore rigidità nella risoluzione del rapporto di lavoro - evidenzia Cazzola, che ha insegnato all’univer- sità di Bologna ed è stato vicepresidente della commissione lavoro della Camera -. Finora i giudici sono stati di manica larga anche di fronte a responsabilità vere dei lavoratori». Ambrosini ha gli occhi lucidi e si commuove: «Ora tiro avanti con il trattamento di fine rapporto che mi stanno pagando in tre tranche, ho sempre pagato gli alimenti per mia figlia - scuote la testa. Mi hanno tolto il lavoro, la dignità. Al momento della contestazione mi sono sentito male e sono stato licenziato durante malattia, cosa che non si può fare. L’azienda sostiene che il licenziamento per giusta causa supera anche il divieto di cacciare un lavoratore mentre è malato». È cambiata l’aria o è solo più pesante? «Nelle riorganizzazioni dovute alla crisi, i margini di sopportazione delle aziende sono ormai all’osso - testimonia Paolo Stern, coordinatore del Centro studi dei consulenti del lavoro di Roma -. La ripresa c’è solo in alcuni segmenti imprenditoriali ed è a macchia di leopardo. Prima nella ditte c’erano dei “tesoretti” con cui si potevano ripianare le inefficienze, oggi no». Perciò «in situazioni di sofferenza, se si incrina un rapporto di fiducia con un dipendente, il datore di lavoro è spinto a rischiare il giudizio dei magistrati pur di recuperare efficienza liberandosi di chi è poco produttivo - chiarisce Stern -. Prima si poteva ovviare con margini più alti, adesso mancano i mezzi per farlo». Un quadro allarmante «non direttamente imputabile al Jobs Act», accade lo stesso «nella rinegoziazione dei contratti di consulenza e per la fornitura servizio». Insomma, quando si tratta di occupazione, mal comune non fa mezzo gaudio. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Inseguendo il modello tedesco Così nelle fabbriche italiane cambia il contratto collettivo Sempre più frequente il ricorso ai giudici “Sono entrati in crisi gli accordi nazionali” efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie». Spiega Maurizio Del Conte, giuslavorista come Ichino e presidente dell’Anpal: «Da anni ALESSANDRO BARBERA Confindustria e sindacati cerROMA cano di mettersi d’accordo per regolare una volta per tutte il problema dei due livelli. Ma ciò presupporrebbe che si decida etalmeccanici che di- data all’11,6 per cento: evidente- chi rappresenta dove. Poiché la ventano artigiani. Di- mente non basta. Le sentenze legge non dice cosa sia esattapendenti di super- dei tribunali del lavoro non pos- mente un contratto nazionale, market fuori dal settore del sono essere esaustive del pro- ciascuno si organizza come crecommercio e imprese edili blema, ma aiutano a capire il fe- de e nascono piccole associazioche invece ci rientrano. Sinda- nomeno. Prendiamo quella del ni di categoria». Un fenomeno cati improvvisati per la firma Tribunale del lavoro di Napoli, che «sta creando problemi più a di un contratto, aziende e la- 28 luglio 2015: un’agenzia assi- Confindustria che ai sindacati». voratori disinteressati a farsi curativa si sgancia dalla sua Dice il segretario confederale rappresentare. Qual è la map- rappresentanza nazionale - Cisl Gigi Petteni: «Ormai prima «l’Associazione delle compa- si firma il contratto e poi ci si pa del lavoro in Italia oggi? Al netto dei proclami sin- gnie assicurative» - per aderire organizza in associazione. La dacali sull’importanza del alla «Associazione degli agenti rappresentanza si sta polverizcontratto nazionale, sempre di compagnie di assicurazio- zando. Il risultato è che all’inpiù imprese e lavoratori pre- ne». Disdetta il contratto nazio- terno di singole imprese si troferiscono farne a meno. Il ca- nale, stipula il nuovo contratto vano decine di contratti. Ora, so Fiat, uscita da Confindu- con sindacati diversi da Cgil, una cosa è applicare ai dipenstria per avere più libertà Cisl e Uil a condizioni peggiora- denti delle pulizie il contratto nell’organizzazione dei suoi tive. La Cgil chiede al giudice la delle pulizie. Altra cosa è trostabilimenti ed esempio di condanna per comportamento varsi di fronte a cinque contratsuccesso per chi crede in re- antisindacale, che viene respin- ti diversi dentro un cantiere gole diverse, è solo la punta ta. Il giudice spiega che «alline- edile». Sindacati e Confindudell’iceberg di un sistema di are il trattamento economico stria discutono di modello conrelazioni industriali che dei lavoratori verso il basso co- trattuale da anni, e da anni cerstituisce un fattore di distorsio- cano un accordo senza ricorrecambia rapidamente. Nell’ultima legge di bilancio il ne della concorrenza» ma am- re ad una legge, come invece accaduto in Francia. Ma i sindacati non sono sulla stessa linea: la Cgil - sostenuta da un pezzo di Confindustria - tiene il punto sulla prevalenza del contratto nazionale, Cisl e Uil spingono perché prevalga il livello territoriale. Il governo quello di Renzi è solo l’ultimo - promette che in caso di mancato accordo sarebbe intervenuto per legge, ma finora così non è stato. «Se non si risolve il problema della rappresentanza il contratto aziendale non servirà più a completare quello nazionale ma finirà per confliggere», sottolinea il responSTEFANO CAPRA/IMAGOECONOMICA sabile economia Pd Filippo Taddei. governo ha deciso di incenti- mette che non si può imporre «Qualunque sarà il nuovo govare sempre più la firma dei «l’estensione autoritativa della verno occorrerà affrontare una contratti aziendali: chi lo farà contrattazione collettiva». volta per tutte questo problepagherà per la quota di sala- Oggi l’accordo firmato fra Con- ma». Di esempi di aziende che rio variabile il dieci per cento findustria e sindacati dice che i si sono risolte il problema da sodi imposte fino a quattromila contratti nazionali possano de- le trovando ascolto nei giudici euro, il doppio di quanto in vi- rogare a pressoché tutte le con- del lavoro ce ne sono centinaia. gore. Il principio di fondo è dizioni degli accordi collettivi, Dalla disapplicazione del conquello di migliorare salari e salvo che modificare la struttu- tratto dei metalmeccanici da produttività in un mercato ra della retribuzione. «Ma ciò parte della Ericcson allo sconche fatica a migliorare gli uni significa anche impedire la mo- tro fra la grande distribuzione e e gli altri. Il caso tedesco è si- difica degli inquadramenti, e Confcommercio. C’è chi - come gnificativo: dopo la riunifica- questo è un punto decisivo», a Treviso - cerca soluzioni alzione la Germania Est somi- evidenzia il giuslavorista Pietro ternative applicando i benefici gliava in tutto e per tutto al Ichino. C’è un problema ulterio- dei contratti aziendali alle Mezzogiorno. Dal 2001 in poi re che contribuisce ad alimen- aziende più piccole escluse dall’accordo fra governo e sinda- tare l’incertezza: la mai risolta la legge. Ichino è netto: «Il pricati ha creato le condizioni questione della rappresentanza mo a pagare un prezzo a questo per quello che oggi è un siste- sindacale. Sembrerà incredibi- stato di cose è il Sud. Lo dimoma in piena occupazione e nel le, ma a quasi settant’anni dalla stra il fatto che lì sono pochissiquale le retribuzioni sono net- sua introduzione, ancora oggi il me le aziende iscritte a Confintamente più alte della media quarto comma dell’articolo 39 dustria, e la ragione è che solo italiana. Anche in Italia gover- della Costituzione resta inap- poche imprese sono in grado di no e sindacati hanno firmato plicato. «I sindacati possono, garantire i minimi contrattuali accordi in questo senso, l’ulti- rappresentati unitariamente in che al Nord risultano normali». mo risale a due anni fa. Ma la proporzione dei loro iscritti, Twitter @alexbarbera disoccupazione resta inchio- stipulare contratti di lavoro con c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI il caso M 24 STAMPA .LA DOMENICA 11 DICEMBRE 2016 ECONOMIA FINANZA Entro il 16 dicembre il saldo Tasi e Imu I PAESI OPEC E NON-OPEC TROVANO L’INTESA. DECISIVA LA MEDIAZIONE DELLA RUSSIA PER ELIMINARE 562 MILA BARILI DI GREGGIO Petrolio, sì al taglio della produzione n Si avvicina L’obiettivo è rilanciare i prezzi, per i consumatori in arrivo rincari di benzina e bollette la scadenza di venerdì 16 dicembre entro la quale si devono pagare il saldo dell’Imu e della Tasi, se si possiede un immobile diverso dalla prima casa e non si è già saldato tutto in contemporanea con la prima rata. La scadenza non riguarda chi possiede una prima casa, che già era esentato dall’Imu e che da quest’anno grazie alla legge di Stabilità del 2015 - non deve pagare nemmeno la Tasi. Anche gli inquilini, se la casa affittata è un’abitazione principale non di lusso, non devono pagare. LUIGI GRASSIA Gli scettici obietteranno che gli accordi petroliferi sono scritti sulla sabbia e hanno una lunghissima storia di violazioni, ma l’intesa raggiunta ieri fra i produttori Opec e non-Opec, inclusa la Russia, è la più vasta mai raggiunta e potenzia quella stipulata dai Paesi del cartello qualche giorno fa per ridurre la produzione di greggio e far risalire i prezzi del barile. Questa il punto: la scorsa settimana l’Opec si è impegnata a tagliare la produzione di un milione e 200 mila barili al giorno. Adesso i Paesi non-Opec riducono la loro produzione di altri 562.000 barili. In totale vengono eliminati dal mercato quasi 1,8 milioni di barili al giorno. L’intesa è un successo un po’ per tutti i produttori ma in particolare per la Russia, che nelle ultime settimane si è molto spesa per mettere d’accordo Paesi arcinemici come Arabia Saudita e Iran che restano arcinemici su ogni altra questione che non riguardi il petrolio. Se l’intesa verrà rispettata, l’eccesso di produzione sulla domanda globale di greggio sarà azze- Retroscena LEONARDO MARTINELLI PARIGI IMAGOECONOMICA L’intesa punta a far crescere il prezzo del barile rato (all’inizio del 2016 il surplus era di un milione e mezzo di barili al giorno) e anzi molto presto si comincerà a parlare di scarsità di petrolio. Già nelle scorse settimane le quotazioni mondiali del barile sono risalite accompagnando il lavorio diplomatico. Del resto, in passato le fasi di rialzo del mercato petrolifero sono sempre coincise con accordi restrittivi fra produttori, per quanto problematici e pieni di imbrogli. Fino a che prezzo salirà il barile rincarerà? Gli analisti ipotizzano 60 dollari. Va ricordato che fra l’estate del 2014 e il gennaio-febbraio del 2016 il greggio è crollato da più di 100 dollari al barile fino a meno di 30, mentre ieri a New York quotava 51,45 dollari. Comunque la stima di 60 dollari è pru- dente: se sul mercato si diffonde la percezione che il greggio scarseggia, la speculazione amplificherà il rialzo. Attenzione: gli Stati Uniti non partecipano all’accordo. L’intesa ha senso senza di loro? Gli analisti ritengono di sì. Certo la possibilità per gli americani di riaprire i rubinetti dello «shale oil», il greggio alternativo da scisto, suscita dubbi sul rialzo del barile. Tuttavia il crollo dei prezzi dal 2014 è stato dovuto non tanto allo shale oil quanto alla guerra scatenata allo shale oil dall’Arabia Saudita nel tentativo di mandare i produttori americani fuori mercato. L’anomalia da correggere per riequilibrare domanda e offerta era soprattutto quella saudita. E i consumatori italiani che cosa devono aspettarsi? Rincari di benzina e gasolio, oltre che delle bollette. Ora stiamo a vedere con quale velocità i petrolieri adegueranno al rialzo il prezzo dei carburanti. Nelle fasi ribassiste l’adeguamento è lento, perché ci dicono che devono prima smaltire le scorte di greggio comprate a prezzo più alto. Invece nei movimenti al rialzo l’adeguamento è più veloce, chissà perché. Nell’operazione VivendiOrange, secondo gli analisti, potrebbero essere coinvolte Telecom Italia e Mediaset Premium, visto il forte interesse per i contenuti dei francesi di Orange Nella foto il numero uno del gruppo Orange, Stéphane Richard ai dire mai: quante volte Stéphane Richard, amministratore delegato di Orange, ha detto che «mai e poi mai» il suo gruppo, operatore telecom dominante in Francia, si sarebbe lanciato nella produzione di contenuti. Mai sarebbe stato interessato (diceva) a Canal+, la pay tv, appunto produttrice di contenuti media. O al conglomerato Vivendi, controllato da Bolloré, cui appartiene Canal+. E tantomeno a Telecom Italia, di cui Vivendi detiene il 23,9%. Mai dire mai, perché ora l’ad di Orange si sta rimangiando tante cose. E un possibile risiko francese fra media e telecomunicazioni potrebbe avere riflessi sul dossier Mediaset Premium, al centro di una battaglia fra Vivendi (Bolloré) e i Berlusconi. Giovedì Richard l’ha finalmente detto chiaro e tondo: «Se Canal+ fosse in vendita, Orange sarebbe interessata» e «molte ragioni giustificherebbero l’alleanza». È venuto fuori che, anche se non si può parlare di un vero negoziato, i due uomini, Richard e Bol- Telecom e Mediaset Premium giocano la partita Vivendi-Orange 23,9 M per cento La quota azionaria di Telecom Italia detenuta dalla francese Vivendi 641 loré, s’incontrano da mesi. E ieri si sono inviati ulteriori messaggi per giornale interposto. Segnali sui giornali Secondo fonti vicine a Richard, citate da Le Monde, «l’ad di Orange vorrebbe prendere una partecipazione minoritaria o anche maggioritaria in Vivendi» che controlla la pay tv, «ma non desidera che Vivendi entri nel capitale di Orange», anche perché, aggiungono le malelingue, quando Bolloré entra, mai si limita a un ruolo da gregario. Ieri, invece, «Le Figaro», citando fonti vicine al magnate, indicava che punterebbe a un progetto più ambizioso per Orange e Vivendi, con un sistema di partecipazioni incrociate (ipotesi peraltro smentita da Vivendi, citata da Bloomberg, secondo cui la stessa Vivendi non è parte di potenziali colloqui tra milioni Il fatturato di Mediaset Premium nel 2015 con 2 milioni di clienti Alitalia Dal Cda il piano per ridurre i costi n Domani il consi- glio di amministrazione dell’Alitalia approverà l’aggiornamento del piano industriale. La Confederazione unitaria di base( Cub Trasporti) annunciato un presidio dei lavoratori nell’area tecnica dell’aeroporto di Fiumicino, davanti alla palazzina della riunione. Tramontata l’ipotesi di raggiungere il pareggio nel 2017, il consiglio di amministrazione approverà un piano che potrebbe includere un contenimento degli stipendi ma anche tagli del personale (si ipotizzano 2000 unità in meno, comprese le esternalizzazioni) e della flotta (forse una decina di aerei di medio raggio). c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI I francesi potrebbero coinvolgere nei negoziati i gruppi italiani L’incognita pay tv & Orange e Canal+). Quale interesse per un progetto comune? Innanzitutto per controbattere il rivale di entrambi, l’operatore Sfr, dell’imprenditore Patrick Drahi, che sta portando avanti un’offensiva proprio sui contenuti (sport, cinema e fiction). Dossier complicati Una fusione tra i due mondi, telecom e media, appare ormai inevitabile. È certo che Bolloré non vuole vendere e basta. Non solo: tutti a Parigi credono che entrambi gli interlocutori vogliano mettere dentro la trattativa pure la quota di Vivendi in Telecom Italia (potrebbe costituire la contropartita con cui Bolloré entrerebbe in Orange). Sì, ma cosa succederà dell’acquisto di Mediaset Premium (poi ripudiato) da parte di Vivendi? Su quel fronte siamo alle carte bollate. Un’operazione Orange-Vivendi-Telecom Italia potrebbe spingere Bolloré a cercare di liquidare una volta per tutte il dossier Premium e a desistere. Oppure, come indicano alcuni analisti parigini, soprattutto sulla spinta di Orange e della sua fame di contenuti, tirerebbero dentro anche la pay tv italiana e i Berlusconi. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI TRIBUNALE DI CUNEO FALLIMENTO N. 01/2016 - INVITO A OFFRIRE Il Fallimento n.01/2016 vende, visto e piaciuto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, il lotto Unico costituito da autovetture (ad eccezione della Mini), macchinari ed attrezzature, mobili e rimanenze di magazzino, siti in Peveragno (12016 - CN), Via degli Artigiani n. 48, per il quale ha ricevuto un’offerta irrevocabile di acquisto pari ad euro 110.000,00 (centodiecimila/00) il tutto come da elaborato peritale redatto dal geom. M. Botanica. Gli eventuali interessati dovranno far pervenire presso lo studio del curatore fallimentare (Cuneo (CN) - C.so Nizza n. 22), entro le ore 12,00 del giorno 18 gennaio 2017, le rispettive offerte irrevocabili, in busta chiusa recante la dicitura “Fallimento n.01/2016 - Offerta irrevocabile”, accompagnate da assegno circolare, di importo pari al 10% della somma offerta, a titolo di cauzione, intestato a “Fallimento n.01/2016”. L’apertura delle buste avverrà avanti al curatore presso il suo studio il giorno 19 gennaio 2017 alle ore 15,00. In caso di pluralità di offerte ritenute ammissibili (saranno giudicate inefficaci quelle inferiori al prezzo base), si procederà, ad una gara in forma orale secondo le modalità stabilite nel bando di vendita. Per ulteriori informazioni contattare il curatore dott. A. Martines (tel. 0171-690545 – pec: [email protected]). IL CURATORE FALLIMENTARE Alberto Martines AL 48 .Alessandria città STAMPA .LA DOMENICA 11 DICEMBRE 2016 LA SANITÀ CHE CAMBIA Al Santi Antonio e Biagio debutta il «Santa Caterina» 6 locali Sono a disposizione per le visite ambulatoriali e un settimo è di appoggio per l’infermiera di turno 5 giorni L’apertura è prevista da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 20, ma presto sarà estesa al sabato mattina Domani primi pazienti nel poliambulatorio realizzato in ospedale Tutte le visite in un’unica ala, si parte con 4 specialità MAURO FACCIOLO ALESSANDRIA Tutto è pronto. La sala d’aspetto è stata allestita. È nello spazio d’angolo del corridoio al pian terreno dove un tempo c’era l’ingresso all’ospedale da via Santa Caterina. Oltre alle sedie vi campeggiano due grandi schermi su cui compariranno i numeri per smistare i pazienti in coda. Le pareti sono tinteggiate di verde e azzurro, colori che, assicurano gli esperti, hanno un effetto rilassante. Gli ambulatori (sei più uno di supporto) sono attrezzati. Mancano solo i pazienti: arriveranno a partire da domani mattina, quando al Santi Antonio e Biagio sarà ufficialmente attivato il poliambulatorio Santa Caterina. L’idea che sta alla base della creazione di questo nuovo servizio, fortemente voluto da Giovanna Baraldi, direttore generale dell’Aso, è semplice: concentrare in un’unica struttura l’attività ambulatoriale di base, prima sparsa nei reparti e «in sedi improprie». Così facendo, tra l’altro, si è anche recuperato personale infermieristico e amministrativo che potrà essere utilizzato proprio nei reparti. Mentre infatti in precedenza a ogni singolo ambulatorio erano distaccati un’infermiera e un impiegato, da domani al poliambulatorio saranno in servizio per ogni turno una sola infermiera e uno e due amministrativi. Per il momento saranno attivi gli ambulatori di Neurologia, Neurochirurgia, Ortope- Morto in auto davanti a casa Stroncato da malore Enrico Patria strenuo “paladino” della Cittadella L’ultimo sfogo pubblico di Enrico Patria è stato venerdì 25 novembre, il giorno del grande rischio alluvione per la città: alla presentazione del progetto Anfossi sulla Cittadella aveva contestato radicalmente - le sfumature non facevano parte del suo carattere - ribadendo che l’unica possibilità futura «è trasportare nella fortezza da Torino il Museo dell’Artiglieria». «Il solito Patria, non la finirà mai di fare il polemico» avevano pensato in molti, non immaginando la sua morte così imminente e repentina. Enrico Patria non aveva ancora ’70 anni: è spirato l’altra sera stroncato da un malo- re. Verso l’ora di cena era arrivato in auto davanti alla cascina Santa Maddalena, dove abitava, alla periferia della città, alle spalle della Zona D3: dalla casa hanno sentito un prolungato, interminabile suono di clacson; sono accorsi e lo hanno trovato riverso sul volante con le labbra già cianotiche. Inutili i tentativi di rianimarlo. Patria era figlio illegittimo: suo padre era appunto proprietario della Santa Maddalena; non avendogli trasmesso il cognome, Rasore, quasi a risarcimento gli aveva lasciato in eredità la tenuta, che lui continuava a coltivare almeno in parte. Ma era conosciuto per la sua ap- Difensore Enrico Patria aveva fondato negli Anni Novanta l’associazione Cittadella 1728 dia e Traumatologia, ma presto le specializzazioni saliranno a 12. Fra un mese, inoltre, all’Azienda ospedaliera contano di mettere a disposizione gli ambulatori dotati di strumentazioni ad alta complessità e per l’attività di day hospital medico. Gli spazi sono stati ricavati nei locali della ex Riabilitazione funzionale, trasferita al Centro Borsalino. Già, gli spazi. Perché anche questi, soprattutto nell’obsoleto Civile, sono a tutti gli effetti da considerare una risorsa preziosa, sottolinea Giovanna Baraldi. Così, è stata condotta un’analisi approfondita per una loro riutilizzazione più razionale, si sono fatte riunioni, ci sono stati confronti (anche aspri) e ora si cominciano a vedere i primi risultati. «Certo, passionata difesa delle radici e della storia di Alessandria, a partire dalla Cittadella. Fu il «motore» che portò a fondare l’Associazione Cittadella 1728 (l’anno di costruzione), di cui è rimasto sempre presidente. Erano gli Anni Novanta, quando si cominciavano a fare progetti sul futuro della fortezza. Patria si è sempre battuto per una conservazione il più possibile fedele al monumento. Aveva anche aspramente lottato nel 2009 perché non venisse abbattuto il ponte, oggi sostituito dal Meier. L’Associazione era poi entrata nel Comitato difesa della Cittadella. L’altra iniziativa che l’aveva visto protagonista e a cui teneva molto era la nascita dell’associazione Amici del Plana. Lascia la compagna, con cui viveva da quasi 40 anni e il figlio dei lei. Il rosario sarà recitato lunedì alle 20,30 nella chiesa di San Rocco, dove martedì alle 15 sarà celebrato il funerale. [P. B.] c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Nuovi colori Gli ambulatori sono sei, nei quali si alterneranno lungo l’intera giornata gli specialisti dell’Azienda ospedaliera non è come l’entrata in funzione del nuovo blocco operatorio - commenta Giovanna Baraldi -, ma anche l’attività ambulatoriale ha un notevole impatto sulle persone e offrire loro un servizio migliore è sicuramente un elemento positivo». Il poliambulatorio Santa Caterina è stato battezzato con questo nome dopo un concorso d’idee lanciato fra il personale dell’Aso. Sono state presentate 47 proposte e la scelta è caduta su Santa Caterina proprio perché è adiacente alla via omonima. Inizialmente, l’attività verrà svolta cinque giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20. Ma l’intenzione è di arrivare presto anche all’apertura al sabato mattina. Per le visite, valgono ovviamente, le solite regole: si accede con impegnativa del proprio medico curante, su prenotazione. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI FOTO CASTELLANA NEI GIARDINI DI VIA BRAMATE AL CRISTO Rogo doloso distrugge le giostrine dei bimbi n Hanno bruciato i giochi dei bambini. E quelli che hanno appicca- to il rogo, molto probabilmente, sono stati bambini fino a poco tempo fa. Alcuni testimoni hanno notato, infatti, dei ragazzini impegnati nell’azione di teppismo l’altra sera, dopo le 18, nei giardini di via Bramante, al Cristo. Appena le fiamme sono divampate – secondo i vigili del fuoco appiccate con un po’ di carta e foglie secche, magari con l’aggiunta di alcol o altro liquido infiammabile – hanno lambito le giostrine che si sono fuse e accartocciate repentinamente. I pompieri sono arrivati velocemente, ma ormai non c’era più rimedio. [S. M.] AL LA STAMPA DOMENICA 11 DICEMBRE 2016 Alessandria e provincia .49 . IL MITO IN DIFFICOLTÀ he empo a uazione angono dizioni di pressione mpo ile anche fine settia, ma con i in estene dalla ria. ° 7° gi olarmenuvoloso, nubi compatte attino. ° 9° mani olarmenuvoloso voloso parziali arite iornata. ALESS Domani assemblea dei dipendenti e le reazioni dei sindacati SABATO 10 DICEMBRE 2016 Decisione del giudice IL PONTE M Nuovo stop per salvare la Borsalino Revocato il concordato preventivo Revocata l’ammissione della Borsalino al concordato preventivo che lo scorso 17 marzo era stata concessa dal collegio formato dai giudici Caterina Santinello, presidente della sezione civile, Pier Luigi Mela ed Enrica Bertolotto. La decisione è stata comunicata alle parti mercoledì, ma la notizia si è diffusa solo ieri provocando reazioni preoccupate. Infatti è difficile dire che cosa accadrà adesso. sia coprendo i debiti fiscali, sia impegnandosi nel mantenimento e nel rilancio del marchio. Un’attività che ha dato i suoi frutti, visto che la Borsalino ha chiuso un 2015 in utile e sta chiudendo il 2016 con cifre ancora migliori. Ma tutto questo rischia di sfumare. Gli atti sono stati infatti inviati al pubblico ministero, che in teoria potrebbe anche avanzare un’istanza di fallimento nei confronti del cda uscente Il gi OTTO TRAS L’annuncio Ieri su La Stampa la notizia che la procedura di concordato è stata revocata I sindacati Le segreterie dei tessili di Cgil, Cisl e Uil hanno convocato per domattina l’assemblea degli oltre 120 lavoratori all’interno stabilimento Borsalino di Spinetta per decidere il da farsi. Il sindaco Anche Rita Rossa segue con attenzione l’evolversi della vicenda visto che il Comune ha progetti con la Borsalino. È probabile domani una conferenza stampa a Palazzo Rosso assieme ai sindacati Le prospettive «L’azienda è “in bonis” e nessun per ora ne ha chiesto il fallimento» ha detto lo stesso giudice che ha revocato il concordato. Quindi, escluse novità, si può ripresentare, ma con un allungamento dei tempi La Borsalino macina utili, ma non basta La decisione del giudice ha spiazzato l’imprenditore che sta rilanciando il marchio PIERO BOTTINO ALESSANDRIA Immaginate di essere un imprenditore che arriva dalla Svizzera (lo so, ci vuole un po’ di fantasia): punta ad acquisire una prestigiosa azienda italiana, presenta il suo bravo piano di sviluppo industriale, le necessarie garanzie di solidità finanziaria, insomma segue l’iter usuale in quasi tutti i Paesi. Ma non qui. In Italia la storia si complica subito, c’è di mezzo un tribunale, i tempi si dilatano. Ti dicono: «Tranquillo, si aggiusta tutto. Intanto ci sarebbe da saldare un debituccio fiscale, da finanziare il rilancio della produzione, da sostenere la rete di vendita». Tu ci credi e investi, ti impegni, ti senti sempre più vicino alla meta. E all’ultimo metro, anzi all’ultima casella, arriva la sentenza a sorpresa: si riparte dal via. Questa è un po’ la situazione della Borsalino dopo la revoca della procedura di concordato preventivo. Ed è in queste condizioni che il cappellificio affronta una delle sue settimane più difficili. Non l’unica certo nella sua storia spesse volte avventurosa, soprattutto dopo I cappelli Borsalino vengono realizzati a Spinetta, la storica azienda ha anche che lasciò la famiglia del fondaacquistato una nuova macchina per fabbricare i cappelli di Panama tore, ma i rischi sono parecchi. Domani i lavoratori si riuniscono in assemblea nello Haeres. Non solo, si sono aperti diventando un biglietto da visistabilimento di Spiorizzonti nuovi nel settore dei ta non solo per l’azienda ma netta per decidecappelli di Panama che stanno per l’intera città. re come comvivendo un gran ritorno nella Di qui l’attenzione con cui portarsi, ma moda giovanile. Borsalino fino anche il sindaco Rita Rossa ses o p ra t t u t t o all’anno scorso li comprava se- gue la vicenda: è probabile che per tentare di milavorati in Italia e all’estero, domattina anche lei prenda la capire quello Quest’anno si stima che sia quest’anno ha acquistato e parola in conferenza stampa, che sta succecresciuto del 20 per cento messo in produzione una nuo- assieme ai rappresentanti sindendo. Perché grazie anche al boom va macchina e adesso se li fa da dacali. L’ha già detto ieri: «Ci anche loro, codei cappelli di Panama sola. Anche qui la stima dell’in- sono destini che vanno oltre le me tutte le persocremento di fatturato è questioni tecnico giuridiche». ne normali, fanno faottima: più 35%. Poi Appunto. Consideriamo che tica a rispondere alla doc’è l’aspetto del non è solo vicenda locale, vista manda: perché una fabbrica rafforzamento la notorietà del marchio e il fatche sta andando bene, macina del marchio e to che il possibile acquirente è utili, si sviluppa sul mercato dedel rapporto italo-svizzero: è in gioco, tutto ve rischiare di fallire? con la città: il sommato, anche una parte (maLa Borsalino quest’anno ha progetto del gari piccola ma comunque c’è) fatto ancora meglio dello scorComunque solo un prologo nuovo Museo della credibilità italiana nei so: si stima un 20% in più di ria quelle previste in futuro del cappello, confronti degli investitori stracavi, che già nel 2015 erano credal business plan studiato assie- nieri. Che per una volta non sciuti da 13,5 a 15 milioni, con già presentato me all’ammini- vengono ad acquistare per porun milione di utile. Ci sono stastrazione comunale tar via, ma per mantenere qui te sei assunzioni, antipasto a dopo il trasferimento lavoro, impresa, progetti. Inquell’incremento occupazionadal secondo al primo piano del somma i cappelli c’entrano, ma le che è stato prefigurato nel palazzo universitario, e il docu- c’è anche molto altro. business plan presentato da film «Borsalino City» che sta Philippe Camperio e dalla sua c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Lo stabilimento è a Spinetta 15 mln fatturato 2015 6 assunzioni Roberto Gallo Elusione da 4 milioni Imputato deceduto il processo è chiuso Non verrà pronunciato nessun verdetto (né di assoluzione né di condanna) a carico di Roberto Gallo, già amministratore unico della Borsalino spa, che era sotto processo per una contestata elusione fiscale di 4 milioni, più 2,2 milioni di Iva. Il giudice, avanti al quale già si era aperto il dibattimento, qualche giorno fa ha chiuso definitivamente il fascicolo: «Non doversi procedere - ha decretato - per morte del reo». Roberto Gallo, astigiano di 55 anni, era stato improvvisamente stroncato da malore a inizio ottobre, mentre era in Puglia. Nel Salento, gestiva un cappellificio acquisito meno di una decina di anni fa con il nome «Doria», successivamente mutato in Neo B-Lab. Quella «B» era l’aggancio a Borsalino di cui, fin da giovane, meno che trentenne, Gallo era stato alla guida quando, dopo Tangentopoli, era stata acquisita dal fallimento. E aveva riportato al successo il marchio, simbolo di eleganza nel mondo. Un paio di anni fa, invece, la società era finita sotto lente del Fisco per una operazione cosiddetta di «sale and lease back»: in pratica, la società Borsalino aveva ceduto il marchio, per sedici milioni e mezzo più due milioni e 200 mila euro di iva, alla Leasint, stipulando, nello Roberto Gallo stesso tempo, un contratto di affitto per continuare a utilizzare la griffe e con l’impegno di riscattarla a fine contratto. Ma, secondo il Fisco, i canoni mensili di affitto non avrebbero dovuto, per questa operazione, essere annotati nelle voci di costo deducibili. Diversa e contraria la valutazione dei consulenti di cui Gallo si era avvalso. Il processo, in cui l’imprenditore era difeso da Piero Monti, avrebbe dovuto chiarire da che parte stava la ragione. Ma ora di ragioni non ce nè più per andare avanti visto che l’imputato è deceduto. Nel frattempo, la società ha comunque definito il contenzioso tributario con l’Agenzia delle entrate: è stato del tutto sanato. La Borsalino, tra l’altro, era finita nelle mani dell’astigiano Marco Marenco: nel vortice delle sue spericolate e spregiudicate operazioni finanziarie (che, al crollo del suo impero, l’hanno portato anche in carcere e gli hanno valso anche contestazioni di bancarotta) la celeberrima azienda di cappelli aveva finito, purtroppo, per essere travolta dalle macerie del crac. [S. M.] c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI AL 52 .Casale e Valenza STAMPA .LA DOMENICA 11 DICEMBRE 2016 In breve Domani al Sociale un dibattito con Boccia Valenza s’interroga sul suo futuro con il presidente di Confindustria PIERO BOTTINO VALENZA «Non ricordo un presidente di Confindustria in città». È soddisfatto il sindaco Gianluca Barbero per l’appuntamento di domani pomeriggio e anche curioso di capire l’umore, le prospettive, lo stato dell’arte che uscirà dal convegno «Valenza e il futuro. Imprenditori e gioielli per lo sviluppo del Distretto» (ore 17, Teatro Sociale). Un «parterre de roi» dell’oreficeria valenzana: apertura classica con il saluto suo, del presidente di Confindustria Alessandria, Luigi Buzzi, e di quello del Gruppo orafo, Francesco Barberis. Quindi spazio ai protagonisti: Guido Damiani intervistato da Filomena Greco del Sole 24 Ore; video intervento di Luca Paolazzi, direttore del Centro studi Confindustria; poi Alessia Crivelli (Crivelli Gioielli) sempre intervistata dalla Greco; Stefania Trenti, direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. E ancora: l’intervista ad Augusto Ungarelli (Vendorafa Lombardi) e l’interveto di Cristina Balbo, direttore regionale Intesa Sanpaolo. Infine lui, a concludere, Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, che torna in provincia dopo aver benedetto a Casale solo un paio di settimane fa il «matrimonio» fra le Confindustrie alessandrina, novarese e vercellese. Così, a vista d’occhio, manca un nome importante, quel- Conzano Un trekking urbano tra il museo e le icone Il direttore dell’Egizio sarà cittadino onorario nA n Christian Greco, il diretto- Casale, torna «NatalTrekking» su iniziativa del Parco del Po. Il ritrovo è alle 14,30, in viale Lungo Po, nella sede del Parco, dove è allestita una mostra fotografica dedicata ai «Grandi alberi fuori dal bosco». Il percorso, guidato da Anna Maria Bruno, prevede tappe al Museo, a Oltreponte nella chiesa dell’Assunzione per ammirare il presepe napoletano allestito da don Renato Dalla Costa e Beppe Puglia, e nella chiesa di S. Maria sulle Mura, oggi parrocchia ortodossa di S. Giovanni di Valacchia, che ha belle icone. Info: 335 8001549. [R. SA.] re del Museo Egizio di Torino, diventa conzanese: il sindaco Emanuele Demaria, martedì, gli conferirà la cittadinanza onoraria alla cerimonia - ore 18, in sala consiliare - che si svolge, come ogni anno, nella festività della patrona Santa Lucia. Stesso riconoscimento anche all’artista Giovanni Tamburelli. E, nell’occasione, sarà proclamato il presidente del consiglio comunale dei ragazzi. Alle 18,30, in parrocchia, la messa celebrata dal vescovo Alceste Catella, segue la processione alle 19,30 e poi bagna cauda nel «Cantinone». [S. M.] A Valmadonna AFP Mondo orafo Ladri nella casa dell’orafo messi in fuga dall’allarme Il presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia, e un’artigiana orafa al lavoro nel laboratorio di una ditta valenzana Boccia era stato a Casale lo scorso 22 novembre lo di Bulgari. Ma Nicolò Rapone, operations director del prestigioso marchio, era impossibilitato a intervenire e comunque non mancheranno rappresentanti in sala. Anche perché i temi trattati riguarderanno anche loro, ci mancherebbe altro. Una delle questioni principali è il ridislocamento che sta avvenendo all’interno del Distretto orafo, con una polarizzazione tra grandissime e piccolissime aziende che lavorano per le prime. E quelle medie? Già questa domanda ri- Casale chiede risposte articolate. Anche perché tutto s’intreccia: la produzione di qualità (il «bello e ben fatto» così caro anche a Confindustria), la promozione del marchio Di Valenza all’interno del Made in Italy, la partecipazione fieristica. Quest’ultimo appunto è un altro bell’argomento. Andare ancora alle fiere del gioiello conviene, e a chi? Oppure ci possono essere altri strumenti per arrivare con più facilità e meno spesa ai mercati globali? Ma soprattutto che fine farà la mostra valenzana, che quest’anno per la prima volta non si è tenuta? È stato l’inizio della fine per un appuntamento che datava dagli Anni ’70 del secolo scorso, o ci sono le possibilità di una riedizione nel 2017? E se sì dove, in città o altrove, in Piemonte o a Milano? Domande che fra l’altro richiederebbero risposte sollecite, perché una mostra del gioiello che si rispetti si deve iniziare a organizzare almeno 10 mesi prima, cioè adesso. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Sono entrati nella casa dell’orafo Marco Porta, a Valmadonna, pensando, forse, di impadronirsi di un buon bottino. Sono stati costretti, invece, a scappare incalzati e inseguiti dalla eco del suono acutissimo del sistema di allarme che, appena hanno messo piede al piano superiore, è entrato in funzione. E’ accaduto l’altra sera, prima di cena, ma quando già era buio e la zona era lambita da un nebbione fitto. Sta indagando la questura. Non si sa quanti balordi abbiano agito, gli inquirenti stimano più di uno, ma sarà l’esame di più elementi e trac- ce a fornire maggiori indicazioni. Il padrone di casa, tra l’altro, non ha ancora presentato denuncia indicando se e che cosa sia stato eventualmente rubato. Di certo il tempo a disposizione per arraffare qualcosa è stato poco. I ladri – se sono più d’uno – avevano neutralizzato le telecamere installate nel giardino, non proprio vicine alla casa. In questo modo ritenevano di essersi messi al sicuro; hanno quindi forzato una finestra e sono entrati. Ma erano ignari dell’impianto di allarme che si è fatto sentire subito, acutissimo, e li ha messi in fuga. [S. M.] c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 20 .Economia STAMPA .LA SABATO 10 DICEMBRE 2016 Sul cellulare IL GIGANTE AMERICANO LASCIA IL QUARTIER GENERALE IN LUSSEMBURGO PER PAGARE MENO TASSE Il Fisco cerca nuovi modi (più diretti e amichevoli) di comunicare con i contribuenti McDonald’s controcorrente sposta la sede europea a Londra Mentre le altre multinazionali abbandonano la città post Brexit AFP SANDRA RICCIO MILANO McDonald’s, il gigante americano dei ristoranti fast-food, ha detto addio al Lussemburgo e porta la propria sede legale a Londra. La multinazionale del panino abbandona così una delle oasi più battute dai grandi gruppi che sono alla continua ricerca di fiscalità creative. L’obiettivo è di assicurarsi un fisco migliore nella Gran Bretagna post-Brexit, libera dai vincoli comunitari e lontana dalle pressioni di Bruxelles. La motivazione ufficiale che la società ha dato per il suo trasloco tuttavia fa riferimento «alla lingua inglese, le connessioni con altri mercati e la presenza a Londra di un significativo numero di dipendenti impegnati nel nostro business internazionale». In realtà il management spera di trovare nuove scappatoie e riparo dalla Commissione europea che ha fatto pressioni sulla società Usa per rivelare il regime fiscale al quale è stata sottoposta in Lussemburgo. Un anno fa Bruxelles, impegnata nella guerra alle multinazionali accusate di farsi trattare da alcuni Stati europei meglio degli altri contribuenti, aveva acceso un faro anche sul gruppo Usa. Ironia del caso, lo scorso luglio McDonald’s ave- AFP Un ristorante di McDonald’s «Uomo del Rinascimento» Paolo Fresco premiato a Firenze n Dopo un’accurata ricerca, il Consiglio di Palazzo Strozzi Foundation Usa ha conferito all’imprenditore e filantropo italiano, Paolo Fresco - fondatore di Fresco Institute Italia – il premio Palazzo Strozzi Renaissance Man of the Year Award 2015. Fresco ha ricevuto l’onorificenza ieri a Firenze, alla presenza del sindaco Dario Nardella, a Palazzo Vecchio, nel Salone dei 500, per le sue qualità rinascimentali, alla presenza tra gli altri del presidente della Fondazione Palazzo Strozzi Matteo Del Fante e di John Elkann presidente di Fca. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI IL MAGNATE DELLA TV CI RIPROVA DOPO LO SCANDALO DI NEWS OF THE WORLD Murdoch vuole tutta Sky La Fox offre 23 miliardi PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK La Fox torna a puntare su Sky, per completare l’acquisizione che era saltata nel 2011, dopo lo scandalo dello spionaggio condotto dal giornale News of the World. Il gruppo Murdoch, infatti, ha preparato un’offerta da 23 miliardi di dollari, per prendere il controllo completo della televisione britannica. Fox è un colosso mondiale della tv e del cinema, che raggiunge in totale 1,8 miliardi di utenti in sei continenti, passando dai canali tradizionali, a quelli di notizie, quelli sportivi, e gli studios. Sky invece è il leader europeo dell’intrattenimento, con 22 milioni di clienti in cinque paesi, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Germania e Austria, molto forte soprattutto nel settore dello sport. La Fox possiede già il 39,1% di questa compagnia, e nel 2011 aveva tentato di completare la sua acquisizione. L’operazione però era saltata a causa dello scandalo di News of the World, il giornale britannico del gruppo Murdoch costretto alla chiusura per l’accusa di spionaggio. La testata, specializzata nelle notizie scandalistiche, era finita nei guai quando si era scoperto che aveva usato un investigatore privato per intercettare va dichiarato di voler creare 5000 posti di lavoro nel Regno Unito. La mossa era stata spiegata con la volontà di stare al fianco degli inglesi che dopo la Brexit avrebbero dovuto affrontare difficoltà economiche. Ora la decisione di trasferire la propria sede legale (relativa solo ai proventi dei fast food che operano fuori dagli Usa) darà davvero nuovo impulso al Paese, soprattutto dopo i numerosi allarmi su un esodo di società dalla City verso altre capitali. I guadagni sui 22 mila ristoranti al di fuori degli Usa pagheranno le imposte in base alla tassazione britannica (il 20% più bassa degli altri Paesi industrializzati e in discesa al 17% entro il 2020). A quanto scrivono i giornali inglesi, il tutto si tradurrà in milioni di sterline in più per l’erario di sua maestà. Perché non puntare sull’Irlanda? A Dublino le tasse sono molto basse con l’aliquota al 12,5%. Sull’attrattività dell’isola per le multinazionali ha tuttavia pesato il risarcimento da 13 miliardi di euro che la Commissione europea ha inflitto alla Apple, altro colosso degli sconti fiscali. Tramontata l’Irlanda e con il Lussemburgo sempre meno favorevole, la nuova meta per chi cerca i paradisi fiscali potrebbe stare a Londra. E McDonald’s ha inaugurato la nuova rotta. REUTERS Sky ha 22 milioni di utenti in Europa i messaggi telefonici lasciati da Milly Dowler, un’adolescente scomparsa e poi ritrovata uccisa. Gli ex direttori Andy Coulson, Neil Wallis e Rebekah Brooks erano stati arrestati, le polemiche avevano costretto Murdoch a cessare le pubblicazioni, e la crisi aveva deragliato anche l’acquisto di Sky. Ora però sono passati cinque anni, e la Fox ha deciso di completare il progetto già avviato. Quindi ha offerto 10,75 sterline per comprare tutte le azioni di Sky che ancora non possiede, che significa in totale 18,5 miliardi di sterline, o 23,3 miliardi di dollari. Rupert Murdoch è oggi il copresidente di 21st Century Fox, col figlio Lachlan, mentre l’altro figlio James era il presidente di Sky all’epoca dello scandalo, ed è tornato ad esserlo all’inizio del 2016. Sul piano economico, i mercati hanno reagito alla notizia dell’offerta con un balzo del 31% per le azioni di Sky. Il problema ora è vedere come reagiranno le autorità di controllo, che per altro nel 2011 aveva approvato la stessa acquisizione, visto che Murdoch già possiede in Gran Bretagna giornali come il Times e il più grande fornitore di pay tv. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI INFORMAZIONI VIA SMS SUL SALDO DEI CREDITI FISCALI Il messaggino avvisa: “L’Agenzia delle Entrate la sta rimborsando” LUIGI GRASSIA Adesso la notizia dei rimborsi fiscali arriva ai contribuenti italiani direttamente sul cellulare, nella forma di messaggini come questo: «L’Agenzia delle Entrate sta erogando il suo rimborso sul conto corrente comunicato. Verifichi a breve l’effettivo accredito». Dice la stessa Agenzia che sono già più di 2400 gli italiani che hanno ricevuto questo Sms e il pagamento corrispondente. Per beneficiare di questa opportunità bisogna accedere all’area riservata dei Servizi online dell’Agenzia, e lo hanno fatto 400 mila persone. «Per loro, d’ora in avanti, - si legge nel comunicato delle Entrate - sarà più semplice ricordare le scadenze, stare al passo con i pagamenti e tenere sotto controllo l’arrivo di un rimborso, grazie a un Sms in tempo utile, che permetterà di evitare errori e dimenticanze». Per iscriversi al nuovo servizio, partito a fine ottobre, gli utenti Fisconline devono accedere all’area riservata, leggere l’informativa e fornire il numero di cellulare. Coloro che invece non sono ancora abilitati ai servizi telematici devono prima ottenere Pin e password: la richiesta può essere fatta direttamente sul sito dell’Agenzia. Il servizio è gratuito. Il prossimo messaggino telefonico, in arrivo a dicembre, riguarda il pagamento dell’imposta di registro sui contratti di affitto. I primi Sms sono invece stati visualizzati a novembre dai cittadini che devono al Fisco delle somme Irpef per redditi a tassazione separata e non avevano ricevuto la relativa comunicazione, e da coloro che devono versare ogni anno l’imposta di registro per un contratto di locazione e rischiano di dimenticare le scadenze successive. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI AL 39 LA STAMPA REDAZIONE PIAZZA LIBERTÀ 15 ALESSANDRIA 15121 TELEFONO 0131 511711 FAX 0131 232508 E-MAIL [email protected] WEB WWW.LASTAMPA.IT/ALESSANDRIA STAMPA IN 349 7090100 PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A. CUNEO, CORSO GIOLITTI 21 BIS TELEFONO 0171 609122 FAX 0171 488249 Che tempo fa Situazione Permangono condizioni di alta pressione e tempo stabile anche nel fine settimana, ma con nubi in estensione dalla Liguria. 2° 7° Oggi Irregolarmente nuvoloso, con nubi più compatte al mattino. 4° 9° Domani Irregolarmente nuvoloso o nuvoloso con parziali schiarite in giornata. 1° 9° Lunedì Soleggiato con nebbie su basse pianure tra la notte e il mattino. In edicola con La Stampa Tra 7 giorni arriva il calendario dei grigi I grigi come non li avete mai visti, in dodici foto inedite per vivere la passione del calcio 365 giorni all’anno. Dopo il conto alla rovescia per il primo poster ufficiale del club - che è stato un successo e oggi campeggia in mezza provincia - scatta un’altra attesa per i tifosi: quella del calendario dell’Alessandria Calcio.. Lo troverete nelle edicole di tutta la provincia di Alessandria da sabato prossimo 17 dicembre (ma si può già prenotare dal giornalaio di fiducia), solo con La Stampa, a 11,90 euro più il prezzo del quotidiano. Un prodotto ufficiale in edizione speciale per i tifosi dell’Alessandria Calcio. ALESSANDRIA E PROVINCIA SABATO 10 DICEMBRE 2016 Decisione del giudice IL PONTE MEIER AL DEBUTTO NELLA PUBBLICITÀ Nuovo stop per salvare la Borsalino Revocato il concordato preventivo Revocata l’ammissione della Borsalino al concordato preventivo che lo scorso 17 marzo era stata concessa dal collegio formato dai giudici Caterina Santinello, presidente della sezione civile, Pier Luigi Mela ed Enrica Bertolotto. La decisione è stata comunicata alle parti mercoledì, ma la notizia si è diffusa solo ieri provocando reazioni preoccupate. Infatti è difficile dire che cosa accadrà adesso. La Borsalino al momento è in affitto all’imprenditore italo svizzero Philippe Camperio, che era stato indicato come «assuntore», cioè al termine della procedura sarebbe subentrato quale nuovo proprietario. Camperio si è già speso parecchio nell’azienda, INQUINAMENTO sia coprendo i debiti fiscali, sia impegnandosi nel mantenimento e nel rilancio del marchio. Un’attività che ha dato i suoi frutti, visto che la Borsalino ha chiuso un 2015 in utile e sta chiudendo il 2016 con cifre ancora migliori. Ma tutto questo rischia di sfumare. Gli atti sono stati infatti inviati al pubblico ministero, che in teoria potrebbe anche avanzare un’istanza di fallimento nei confronti del cda uscente (Moccia, Canepa, Grimaldi) e a quel punto si potrebbero riaprire i giochi per la proprietà. Una beffa? Come può fallire un’azienda che è in utile, come dice lo stesso giudice? Il sindaco Rita Rossa e i sindacati stanno mobilitandosi per evitarlo. FEDERICA CASTELLANA Il giro del mondo grazie a uno spot Servizio A PAGINA 40 OTTO TRASFERTE INSIDIOSE OSTACOLO PER L’ALESSANDRIA VERSO IL TRAGUARDO Servizio A PAGINA 41 CAPRIATA D’ORBA Quelle strane Perde il lavoro ordinanze Si improvvisa contro lo smog rapinatore A Tortona e Alessandria blocchi sono nei feriali e limiti di 30 km all’ora Disoccupato da 3 anni Entrato in farmacia è stato subito disarmato Servizio A PAGINA 40 Silvana Mossano A PAGINA 43 FEDERICA CASTELLANA A +7, ma la strada resta lunga Servizi A PAGINA 57 AL LA STAMPA SABATO 10 DICEMBRE 2016 Alessandria città .41 . IL MITO IN DIFFICOLTÀ Dopo la decisione del giudice di revocare la procedura di concordato Le tappe Alla “Borsalino” torna l’incertezza Lunedì in assemblea i 120 dipendenti Il sindaco Rita Rossa: ci sono destini che vanno oltre le questioni tecnico giuridiche L’affitto Dopo la richiesta di concordato «in bianco», nel dicembre 2015 la Haeres, società controllata da Philippe Camperio, prende in affitto il ramo d’azienda costituito dalla Borsalino Spa. Primo bilancio Il 2015 è l’anno del ritorno al segno «più» per il bilancio Borsalino: 15 milioni di fatturato contro i 13,5 del 2014 e un milione di utili ante imposte rispetto allo zero dell’anno prima. Il concordato Il 17 marzo scorso il tribunale ammette la Borsalino alla procedura di concordato preventivo alla cui conclusione Camperio ne diverrà padrone. Ma dopo nove mesi tutto torna daccapo. Al lavoro PIERO BOTTINO ALESSANDRIA Dall’ultima udienza, il 16 novembre, erano usciti fiduciosi. C’era il cda della Borsalino (Marco Moccia, Saverio Canepa, Raffaele Grimaldi), il commercialista Carlo Frascarolo a rappresentare Philippe Camperio e uno stuolo di avvocati, arrivati anche da Roma. Il giudice Caterina Santinello li aveva convocati per l’ennesima volta prima di dare l’ok al concordato preventivo «con assuntore» della Borsalino. «Voleva solo precisare alcuni dettagli in merito alle cifre, questioni tecniche. Abbiamo dato risposte esaurienti» dissero. Invece il magistrato non le ha ritenute tali e nove mesi dopo averla concessa ha revocato la procedura, con 25 pagine di motivazioni. E adesso? Ripartire daccapo, come suggerisce lo stesso giudice, oppure si rischia che qualcuno chieda il fallimento e questa richiesta venga avallata da un magistrato nonostante le buone condizioni del cappellificio? Ci sono altre strade e se sì quali? Oltre agli interessati se lo chiedono per primi i sindacati e lo stesso sindaco Rita Rossa: «Sono rimasta colpita dalla decisione del giudice - dice lei -, Camperio aveva un chiaro business plan, ci ha già messo dei soldi, ha pagato l’Agenzia delle entrate. Con noi poi aveva iniziato un valido discorso sul Museo del cappello e sulle possibilità di sviluppi turistici per Alessandria». Solo un bel sogno? «Ma non possiamo mettere in discussione una fabbrica che dà lavoro a oltre 120 persone, che produce qui e non all’estero, che porta in tutto il mondo un marchio simbolo della città. Ci sono destini che vanno oltre le questioni tecnico giuridiche». Lunedì potrebbe esternare pubblicamente la sua strategia, magari insieme ai sindacati che comunque hanno già indetto un’assemblea. Il punto è che prima di tutto si deve ritrovare il bandolo di «Non possiamo mettere in discussione una fabbrica che dà lavoro a oltre 120 persone, che produce qui e non all’estero» dice il sindaco una matassa intricatissima. La Borsalino era finita nei guai a causa del maxi crac da 3 miliardi del finanziere astigiano Marco Marenco, che ne deteneva la maggioranza azionaria. Con lui alla guida dell’holding si era formato il cda di Moccia, Canepa e Grimaldi, il quale dopo il tracollo si era da- to da fare per salvare la fabbrica dalle conseguenze del mega-default. Di qui la ricerca di un investitore: si erano fatteavanti diverse cordate, alla fine era stato Camperio a offrire le garanzie maggiori. C’è chi dice che fra quelli che sono rimasti a bocca asciutta ci sia più d’uno che spera nel fallimento. Di certo fra il cda dell’azienda e la magistratura alessandrina fin dall’inizio qualche problema c’è stato, se oltre un anno fa uno dei consiglieri d’amministrazione scriveva addirittura al Presidente della Repubblica Mattarella: «Vi chiedo gentilmente di “vigilare” su questa Le motivazioni del provvedimento Ai creditori non sono state fornite tutte le informazioni n I creditori, invitati in adunanza ad approvare (o non approvare) il concordato preventivo della Borsalino, avevano tutte le informazioni necessarie per esprimere un voto consapevole? Secondo il giudice Caterina Santinello no. Ed è questo il motivo che, giurisprudenza alla mano, l’ha indotta a revocare il concordato. Le motivazioni, descritte nel suo recente provvedimento, si possono riassumere in questo modo: a quanto emerge dalla documentazione, il giudice ha rilevato che non sarebbe stata fornita ai creditori una parte di dati di una certa rilevanza sulla situazione patrimoniale della società. In particolare, durante la proce- dura, attraverso i commissari giudiziari si sarebbe accertata la carenza di informazioni sull’effettivo valore di certe fonti di attività (ad esempio il magazzino e non solo). Una conoscenza più completa e puntuale della situazione (che poi la Finanza ha appurato) avrebbe potuto dar luogo a eventuali accertamenti di responsabilità con la possibilità di recuperare sostanze da distribuire ai creditori. E adesso che cosa potrebbe succedere? La società è tornata in bonis, quindi «non è preclusa la possibilità di presentare un nuovo concordato - osserva il giudice Santinello -, visto che non ci sono istanze di fallimenti pendenti». [S. M.] vicenda, poiché in maniera appassionata ed incondizionata stiamo tutti lavorando per preservare un interesse generale ovvero il lavoro di 124 persone e la serenità delle relative famiglie nonché la dignità di un marchio Italiano storico che non merita le forche del fallimento. Il mio personale auspicio è che vengano difesi e preservati gli interessi generali della comunità di Alessandria ed un patrimonio che un fallimento svilirebbe rendendo l’operazione assai più conveniente ma sicuramente a discapito della collettività». A questo punto sulla scena restano tre protagonisti: il cda Borsalino, la Haeres di Camperio (società costituita ad hoc per questa operazione) e il tribunale di Alessandria. Invece il coro - ricordando che nelle tragedie greche ha un ruolo non secondario - è formato dall’amministrazione comunale, dai sindacati e dagli alessandrini tutti. Ma questa è una tragedia, una commedia o una tragicommedia? Di sicuro è uno spettacolo a cui sarebbe stato meglio non dover assistere. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI AL LA STAMPA SABATO 10 DICEMBRE 2016 . Casale e Valenza .47 In breve La risposta del sindaco Palazzetti alle polemiche sulla chiusura di un reparto al S. Spirito “Salvi i posti letto tolti agli Infettivi saranno destinati a malati di cancro” Si avvia il bando per primari di Ortopedia e Cardiologia, si “scopre” Ostetricia FRANCA NEBBIA CASALE MONFERRATO «I posti letto di Infettivologia non saranno persi, ma destinati a pazienti immuno-depressi di Oncologia, che necessitano di particolari precauzioni sanitarie. E saranno disponibili anche per ricoveri d’urgenza che dovessero presentarsi per patologie infettive. Dunque sarà potenziata Oncologia, una priorità per Casale e il Monferrato». E’ la risposta del sindaco Titti Pa- lazzetti alle polemiche sollevate dalla chiusura, entro questo mese, del reparto di Malattie Infettive al S. Spirito, annunciato l’altro giorno dall’Azienda ospedaliera di Alessandria, dove il reparto verrà trasferito. Già quest’estate Guido Chichino, il primario che negli ultimi mesi funzionava a scavalco tra Alessandria e Casale, aveva annunciato che all’ospedale del capoluogo si stava lavorando per ampliare il numero di stanze (sei contro le dieci di Casale). Ciò che più solleva obiezioni è la spesa di circa 4 milioni e mezzo spesi negli anni scorsi nel reparto del Santo Spirito, riconosciuto dall’Istituto Superiore della Sanità come centro nazionale per l’Aids. Proprio la minore espansione di questa malattia, rispetto alle previsioni iniziali, ha fatto giudicare il reparto sovradimensionato. Neppure la recente nomina di tre medici casalesi (Gianluca Ferrari per Odontostomatologia, Carlo Gemme per Gastro- enterologia e Giampiero Patrucco per le Terapie del dolore), come direttori di Unità dipartimentali, ribadita da Palazzetti, non placa le polemiche. Si annuncia intanto l’avvio del bando per la ricerca dei primari di Ortopedia e Cardiologia, ma non si dice nulla di Ostetricia e Ginecologia dove dal 1° gennaio andrà in pensione il dirigente Roberto Chiapponi. E c’è la spada di Damocle sulla testa per il numero di parti inferiore a 500: «Se si facesse l’epidurale, per il Sbarrata da intricati grovigli burocratici il caso SILVANA MOSSANO MORANO PO l paese di Morano Po aveva la sua casa di riposo. I moranesi sapevano che, quando fossero venute meno le forze per rimanere a casa propria, avrebbero comunque potuto restare nella loro terra, tra le strade conosciute, tra la gente che oltre al nome dell’anagrafe ha pure un soprannome pronunciato in dialetto e una storia condivisa. Due sorelle benefattrici avevano fatto questo dono al paese: più precisamente alla parrocchia, lasciando una cascina in via Po e una cospicua somma con lo scopo di ricavarne un luogo per gli anziani del paese e non solo. Così avvenne: il parroco fece fare i lavori e aprì il pensionato. Da due anni e mezzo, però, Morano Po non ha più la casa di riposo e l’edificio che la ospitava se lo sta mangiando il degrado, mentre le cooperative che l’hanno gestita sono andate a gambe all’aria. Il sindaco Mauro Rossino, e un gruppo di tenaci moranesi, tra cui anche l’ex sindaco Paolo Migliavacca, da tempo si mobilitano perché qualcuno – una nuova cooperativa o una società di comprovata serietà e senso di responsabilità - tor- I Crociata dei moranesi per la casa di riposo che non si può riaprire La casa di riposo di Morano Po, chiusa dall’aprile 2014 ni ad aprire la struttura, ma «è come battere la testa contro un muro – dice il sindaco -: non si capisce chi deve sbloccare la situazione sotto scacco di fallimenti o liquidazione coatta». Un grovigliaccio. Ci siamo rivolti all’Asl che ha fornito la ricostruzione amministrativa della casa di risposo: «Nel 2003, la Csa (Cooperativa Servizi Alessandrina), proprietaria (il parroco nel frattempo aveva ceduto, ndr), vendeva l’immobile a Unicredit, che sottoscriveva un leasing a favore della immobiliare Valle Verde srl, mentre la titolarità dell’accreditamento dei posti letto convenzionati rimaneva alla cooperativa Sol.Co. A quel punto, Valle Verde dava in affitto l’immobile alla Sol.Co. per gestire la casa di riposo». A gennaio 2007, la Csa incorporava la Sol.Co., assumendo la disponibilità sia dell’edificio sia delle autorizzazioni regionali dei posti letto convenzionati, ma al 31 dicembre dello stesso anno la Csa affittava il ramo d’azienda, inclusa la disponibilità degli stessi accreditamenti, alla cooperativa Orizzonti 3000, con contratto valevole fino al 5 gennaio 2016. A gennaio 2008, Csa entrava in liquidazione coatta e Orizzonti 3000 ad aprile 2014 abbandonava la struttura, «contro il parere di tutti (sindaco, commissione di vigilanza dell’Asl, parenti degli ospiti): anche se non c’erano - rileva in una nota l’Asl - motivi strutturali che inducessero a sospendere l’attività». Il 20 maggio 2015 Orizzonti 3000 veniva dichiarata fallita e, non pagando più l’affitto, Valle Verde proprietaria dell’immobile era stata costretta a restituire il bene alla banca Unicredit. Un rompicapo delirante che i moranesi si spaccano il cervello parto indolore, lieviterebbero – dicono ginecologi e infermieri – almeno di altre 100/150 unità». Intanto, è in programma mercoledì alle 18 una riunione in via Candiani d’Olivola, dove il Comitato regionale «Salviamo gli ospedali» e il Presidio Sanità di Casale proporranno un referendum abrogativo della Dgr 1600 che ha appunto previsto tagli alla sanità. Il sindaco Palazzetti ha preannunciato che parteciperà all’incontro. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI senza riuscire a risolvere. Il problema sta negli accreditamenti convenzionati rilasciati dalla Regione. Vero che l’Asl, nella sua nota, dichiara che «è possibile fin da subito attivare 50 posti letto Ra», ma sono quelli non convenzionati, quindi a rette molto onerose: quanti se le possono permettere? La Regione, interpellata, sostiene che, se l’attività della casa di risposo è sospesa (come qui, da 2 anni e mezzo), in caso di vendita non si possono trasferire le autorizzazioni, ma vanno revocate dall’Asl. E l’Asl, replica che, da parte propria, «non può produrre nessun provvedimento di revoca delle autorizzazioni perché provocherebbe un danno economico ai creditori della Csa e della Orizzonti 3000». Ma il danno allora resta ai moranesi! Infine, il dottor Gianluigi Gola, liquidatore di Orizzonti 3000, più volte interpellato, il 3 novembre scorso indicava, in una email, la disponibilità a dare un «riscontro a breve» rispetto alle domande poste, tra cui: sono disponibili gli accreditamenti e dove sono finiti arredi e apparecchiature che, a quanto dice il sindaco, sono spariti dall’edificio?A oggi spiegazioni dal liquidatore non ne sono arrivate. E i moranesi, nonostante la disponibilità di una cooperativa a riaprire la struttura, sono costretti ad assisterne il degrado, tramortiti da un incrocio di palleggiamenti e impotenti a rispettare la sacra volontà delle benefattrici. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Terruggia Insegnante stroncata da mal d’amianto Vengono celebrati stamattina alle 10,30 nella chiesa parrocchiale di Terruggia i funerali di Bruna Basso, 66 anni, stroncata da mesotelioma pleurico. Già consigliere comunale negli Anni 90, si era occupata delle attività culturali, scuola e biblioteca e per decenni era stata insegnante a San Maurizio di Conzano e in altre scuole della zona. Ora era in pensione. Residente a Cascina Albarella, lascia il marito Franco Patrucco ed i figli Stefano e Chiara. [R. SA.] n Valmacca Il Consiglio comunale è stato sciolto n Scioglimento del Consiglio comunale di Valmacca, in seguito alla prematura morte del sindaco Gianni Boselli. Il vice sindaco Piero Bovio, che lo sostituisce fino alle prossime elezioni (probabilmente a giugno), dice che «questo non ha impedito la normale amministrazione, tanto che abbiamo appena approvato, con un piccolo segno «più» (circa 2.000 euro) il bilancio preventivo, che ci consente di programmare l’attività dei prossimi mesi, con l’avvio degli urgenti lavori alle scuole elementari e, in un secondo lotto, a quelle materne per intervenire sul risparmio energetico (pannelli solari e sostituzione di vecchi serramenti)». [F. N.] Valenza Al Palaguerci con il Cai si scopre la montagna n Apertura straordinaria oggi a Valenza, dalle 9,30 alle 12 e dalle 16 alle 19, del Palaguerci, sede del Cai, per la Giornata internazionale della Montagna. Si proietteranno filmati e si potrà assistere a dimostrazioni di arrampicata sulla parete artificiale. [F. N.] San Salvatore Progetto meridiane poi la tombolata n Oggi a San Salvatore, a Palazzo Carmagnola, alle 17,30, in occasione della tradizionale visita natalizia della rappresentanza della città gemellata di Agerola, presentazione del progetto sulle meridiane, un cui esemplare sarà poi installato in piazza Agerola, realizzato da Nico Palagano. Alle 21 tombola a cura della Pro loco. [F. N.] LA STAMPA VENERDÌ 9 DICEMBRE 2016 . 21 I mercati Italia ECONOMIA FINANZA FTSE/MIB +1,64% 18.427 punti FTSE Italia All Share +1,59% EuroDollaro Cambio 1,0640 Petrolio dollaro/barile 50,81 All’estero Dow Jones (New York) +0,33% Nasdaq (New York) +0,44% Dax (Francoforte) +1,75% Ftse (Londra) +0,42% Oro Euro/grammo 36,96 IL RIMANENTE 7,3% DELL’ISTITUTO FINIRÀ SUL MERCATO. L’OPERAZIONE RAFFORZA IL PATRIMONIO DELLA BANCA Unicredit si ritira dalla Polonia e incassa più di 3 miliardi di euro Il 32,8% del gruppo Pekao sarà venduto alle assicurazioni Pzu di Varsavia SANDRA RICCIO MILANO Unicredit esce da Banca Pekao e incassa 3 miliardi in vista dell’aumento di capitale sempre più vicino. L’istituto guidato da Jean-Pierre Mustier ha annunciato ieri di aver portato a termine la cessione della propria controllata polacca: il 32,8% di Banca Pekao sarà veduto alla compagnia assicurativa statale Pzu e ai fondi polacchi Pfr per 2,4 miliardi di euro (corrispondente a 1,42 volte il patrimonio netto). Il rimanente 7,3% del 40,1% complessivo ancora in mano a Unicredit finirà invece sul mercato tramite equity linked certificate per un controvalore di 500 milioni di euro. Si tratta di obbligazioni strutturate il cui rendimento è indicizzato all’andamento di un’azione o di un paniere di azioni. Quest’ultima cessione consentirà così di dismettere tutte le azioni dell’istituto di Varsavia. Quello annunciato ieri è il primo grande tassello dell’ampio piano di dismissioni previsto nella revisione strategica che Mustier sta portando avanti dal suo arrivo a Piazza Gae Aulenti nel luglio scorso. L’operazione di addio alla banca polacca, che conta 942 sportelli e 17mila dipendenti, sarà chiusa per la metà del 2017 ed è soggetta all’ap- Jean-Pierre Mustier, amministratore delegato di Unicredit presenterà martedì a Londra il nuovo piano +2,9 per cento È quanto ha guadagnato ieri in Borsa il titolo Unicredit Gli investitori hanno festeggiato la vendita del gruppo Pekao provazione delle autorità regolamentari e dell’Antitrust. L’impatto dell’operazione è di circa 55 punti base in più sul Cet1 ratio di Unicredit al 30 settembre 2016. L’effetto della cessione dei certificati invece sarà registrato alla data di scadenza degli stessi. Sempre ieri è stata comunicata un’altra dismissione in Polonia con la cessione delle attività nel Paese di Pioneer per 142 milioni di euro. L’avventura polacca era iniziata nel 1999, con allora amministratore delegato Alessandro Profumo, sull’onda del- LE POSTE: I RINCARI SCATTANO DAL 10 GENNAIO Raccomandate più care nel 2017 Il costo aumenta da 4,50 a 5 euro LUIGI GRASSIA È vero che la posta elettronica ha tolto molto mercato a quella tradizionale su carta, però molte lettere devono ancora essere spedite alla vecchia maniera, con la busta: è il caso delle raccomandate, necessarie a provare, in modo formale, che una certa comunicazione è avvenuta. Ci sono professionisti o aziende che devono spedirne a pacchi. Perciò non è indifferente, per le tasche degli italiani, che le Poste aumentino da 4,50 a 5 euro la tariffa di spedizione delle lettere raccomandate del tipo più diffuso, e che nella stessa misura rincarino anche quelle di tutte le altre raccomandate. La decisione è stata comunicata ieri dalla società sul sito internet. L’aumento & scatterà il 10 gennaio 2017 e riguarderà sia le raccomandate sia le assicurate. Il panorama dei rincari è diversificato a seconda dei vari tipi di lettera. Ecco le modifiche in dettaglio. 1) Le tariffe della posta raccomandata aumentano in tutti gli scaglioni di peso. Quella delle raccomandate fino a 20 grammi (le più usate) crescerà da 4,50 a 5 euro. L’incremento sarà applicato anche alle comunicazioni connesse alle notifiche. Cambierà anche, con varie modalità, il costo di alcuni prodotti raccomandati particolari, come la raccomandata Pro e quella Smart. 2) Aumentano pure le tariffe delle raccomandate internazionale. Ad esempio, gli invii fino a 20 grammi per la Zona 1 (Europa e Mediterraneo) passano da 5,95 a 6,60 euro. 3) Le tariffe degli atti giudiziari saranno incrementate in tutti gli scaglioni di peso. In particolare, il costo per gli invii fino a 20 grammi crescerà da 6,60 a 6,80 euro. 4) Le tariffe della posta assicurata (inclusa quella internazionale) saranno incrementate negli scaglioni di peso successivi al primo (cioè oltre i 20 grammi) e per tutti i valori assicurati previsti. Ad esempio, il costo degli invii di valore fino a 50 euro e di peso da 20 a 50 grammi aumenterà da 6,90 a 7,25 euro. 5) Per quanto riguarda i servizi Pieghi di libri e Pieghi di libri a tariffa ridotta editoriale, le tariffe di recapito restano invariate ma aumenta il «diritto di raccomandazione» da 2,35 a 3,35 euro. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI +55 punti base La vendita di Pekao impatta sul patrimonio di Unicredit, facendo aumentare l’indice di solidità Cet1 ratio la grande espansione estera dell’istituto. Ora la necessità di rafforzare il capitale, pericolosamente appesantito dai crediti deteriorati, porta al passo indietro. Non è l’unica mossa per puntellare il capitale. Negli ultimi giorni, il manager ha annunciato una serie di operazioni che potrà mettere sul tavolo prima di presentare la propria strategia e l’aumento di capitale che partirà probabilmente a febbraio (si parla di 13 miliardi di euro). Martedì scorso Mustier aveva confermato l’avvio delle trattative per la cessione di Pioneer ai francesi di Amundi. L’offerta sarebbe tra 3,2-3,4 miliardi. L’accordo potrebbe essere firmato già lunedì prossimo. Nella trattativa sarebbe inserito un dividendo straordinario per Unicredit compreso tra 500-800 milioni di euro. Dall’operazione l’impatto sui coefficienti patrimoniali potrebbe essere tra i 70 e i 100 punti base. Dovrebbe poi definirsi anche il nodo delle sofferenze con Pimco, Cerberus e Fortress in lizza per una partecipazione nel veicolo destinato a gestire 20 miliardi di Npl (crediti deteriorati), una dismissione che avverrebbe in parte con la Gacs (garanzie dello stato) e in più tranche anche per contenerne il peso in bilancio. Intanto gli occhi sono puntati sul piano industriale che sarà presentato la prossima settimana, il 13 dicembre, a Londra. Il titolo Unicredit ieri ha festeggiato la cessione di Banca Pekao con un robusto rialzo del 2,98% in Borsa a quota 2,56 euro. La performance dell’istituto rimane tuttavia negativa da inizio anno con un regresso di oltre 50 punti percentuali. Nelle ultime sette sedute la banca ha tuttavia sorpreso il mercato con la serie di annunci positivi che le hanno consentito un recupero di quasi il 40% del proprio valore. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI La spesa media mensile per la casa Cifre in euro anno 2015 Nord Est Mutuo Affitto Famiglie in arretrato 589 452 4,7% Nord Ovest 597 Centro 507 619 5,2% 478 4,9% Isole Sud ITALIA 586 497 261 569 431 5,4% 319 5,4% Fonte: Istat 6,9% - LA STAMPA ALLARME DELL’ISTAT SULLE ABITAZIONI Una famiglia su 20 in ritardo con le rate del mutuo o con l’affitto n Il 5,4% delle famiglie italiane sono in ritardo con il pagamento del mutuo o dell’affitto. Lo rivela l’Istat. Il dato, appena reso noto, si riferisce al 2015. Secondo l’associazione di consumatori Co- dacons «i numeri dimostrano che la crisi economica non è a affatto finita e continua a far sentire in modo pesante i suoi effetti sul fronte della povertà e dell’esclusione sociale». 22 .Economia STAMPA .LA VENERDÌ 9 DICEMBRE 2016 LA COMMISSARIA ALL’INDUSTRIA: GLI STATI DEVONO ASSICURARSI CHE I COSTRUTTORI RISPETTINO LE REGOLE Dieselgate, l’Ue si muove contro la Germania Bruxelles apre la procedura di infrazione per Berlino e altri sei Paesi MARCO BRESOLIN INVIATO A BRUXELLES A poco più di un anno dallo scandalo Dieselgate, si muove la Commissione europea. Nel mirino non c’è direttamente la Volkswagen, accusata di aver truccato le proprie centraline di controllo che misurano le emissioni, ma in questo caso la Germania. Insieme con altri sei Paesi, Berlino è vista recapitare una lettera di messa in mora per non aver fatto nulla contro la casa automobilistica. «Il rispetto della legge riguarda soprattutto i produttori di auto - spiega Elzbieta Bienkowska, commissario all’Industria -, ma le autorità nazionali devono assicurarsi che i costruttori rispettino le regole». Tra i Paesi finiti nel mirino della Commissione le situazioni sono leggermente diverse. Ci sono due diversi gruppi. Del primo fanno parte Germania, Gran Bretagna, Spagna e Lussemburgo, i Paesi che hanno omologato i modelli della Volkswagen con i software che riducevano i livelli delle emissioni: l’Ue contesta loro di non aver sanzionato la casa produttrice di automobili. Non solo, Germania e Gran Bretagna hanno ricevuto anche un ulteriore richiamo per essersi rifiutate di fornire tutte le informazioni sulle indagini nazionali relative alle emissioni. C’è poi il gruppo composto da Grecia, Lituania e Repubblica Ceca: nel loro caso la procedura di infrazione è stata I risparmiatori imbrogliati protestano per riavere i loro soldi DOPO IL SALVATAGGIO DI ETRURIA E GLI ALTRI ISTITUTI Banche, rimborsato un risparmiatore su tre MILANO I rimborsi ai risparmiatori delle 4 banche vanno avanti a pieno regime, con qualche ritardo dovuto al boom di richieste delle ultime settimane, e toccano ormai i 28 milioni di euro liquidati per circa 2300 pratiche, pari a un terzo di quelle ricevute e messe in lavorazione finora (oltre 7 mila). A far crescere il numero di pratiche da trattare da parte del Fondo interbancario (che sta gestendo i rimborsi) sono i casi sempre più numerosi di cointestazioni e acquisti multipli che, spiega il vicedirettore generale del Fidt Salvatore Paterna, «hanno preso una consistenza inattesa, e per esigenze amministrative e di calcolo devono essere trattate separatamente». Anche se il fondo sta cercando di rispettare i tempi, quindi, è sempre più difficile rispondere entro i 60 giorni indicati dalla legge, tanto che il Fondo ha chiesto un intervento del Tesoro per raddoppiare i tempi. Il Fondo finora ha «lavorato 7670 istanze» inoltrate dai risparmiatori delle vecchie Banca Marche, Banca Etruria, Carife e Carichieti, con poco meno di 400 sospensioni o interruzioni per integrare la documentazione e «circa una ottantina di istanze rigettate per mancanza dei requisiti». I rimborsi riguardano soprattutto piccole cifre: quelli inferiori ai 10 mila euro sono il 62,7%, che salgono all’83% considerando anche quelli tra i 10 mila e i 20 mila euro. I grandi investitori, infatti, starebbero aspettando l’emanazione delle regole per l’arbitrato, che ancora non sono effettive. Il governo ha approvato già da qualche settimana il decreto che istituisce le camere arbitrali ma il testo, per diventare operativo, deve prima passare dal Parlamento per il parere. Mentre il decreto del Tesoro che detta le regole dell’arbitrato deve ancora ricevere il via libera del Consiglio di Stato. Difficile che i due provvedimenti possano vedere la luce entro la fine dell’anno, vista anche la sopraggiunta crisi di governo. Nel frattempo i risparmiatori che rispondono ai requisiti (massimo 35 mila euro di reddito o 100 mila di investimento in bond subordinati) potranno fare richiesta entro il 3 di gennaio ma non è escluso che questo termine possa [R. E.] essere prorogato. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 18 miliardi Sono stati accantonati dal gruppo Volkswagen per pagare multe e risarcimenti, ma potrebbero non bastare aperta per non aver mai attuato nei confronti dei produttori il sistema di infrazione previsto dall’Ue. I sette Paesi hanno ora due mesi di tempo per rispondere alla Commissione. La decisione era stata anticipata a settembre in Parlamento dalla commissaria Bienkowska, che all’epoca aveva parlato di azioni simili anche per Francia e Italia. Ma i due Paesi non figurano nella lista di quelli sanzionati perché «aspettiamo ancora i risultati finali delle rispettive inchieste condotte» spiegano dalla Commissione. I rapporti inviati da Parigi (il 2 agosto) e da Roma (il 5 settembre) sono infatti «in una versione ancora preliminare - dicono dal Palazzo Berlaymont -, ci aspet- 8,5 milioni È il numero di veicoli Volkswagen che sono stati richiamati in Europa per i problemi di emissioni nei motori diesel AP La Volkswagen Touareg diesel durante un test sulle emissioni tiamo di ricevere presto tutte le informazioni complete». Per il futuro, Bienkowska ha ricordato che la Commissione ha presentato una sua proposta per introdurre una maggiore supervisione europea sui controlli «e per rendere il sistema delle omologazioni più robusto: spero che Parlamento e Consiglio raggiungano un accordo rapidamente». In Parlamento, dove è stata istituita una commissione d’inchiesta ad hoc, l’esultanza è praticamente unanime. «Finalmente la Commissione Ue si è svegliata» esultano i liberaldemocratici all’europarlamento. «Oggi viene sanzionato l’immobilismo degli Stati, che devono prendersi le loro responsabilità», aggiungono i Verdi. Anche per l’associazione europea dei consumatori (Beuc) «è una buona notizia, ma ora bisogna sanzionare i produttori». c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA GIOVEDÌ 8 DICEMBRE 2016 . 19 I mercati Italia ECONOMIA FINANZA FTSE/MIB +2,10% 18.130 FTSE Italia All Share +2,06% Euro-Dollaro & Cambio 1,0762 Petrolio A PALAZZO MADAMA PASSA IL TESTO FINALE CON 166 SÌ E 70 NO. RENZI VIA TWITTER: LEGGE OTTIMA dollaro/barile 49,77 Niente correzioni, la manovra è legge All’estero Il Senato approva in tempi record, per l’urgenza saltano i 50 milioni dell’emergenza Ilva e la norma salva-precari ma parte delle misure saranno recuperate nel Milleproroghe Dow Jones (New York) +1,14% PAOLO BARONI ROMA Nasdaq (New York) 1,55% «L egge ottima» proclama soddisfatto Matteo Renzi che via Twitter invita a ripassare le slide di un mese fa. Complice la crisi di governo, ieri il Senato ha infatti approvato in tempi record la legge di bilancio 2017 senza introdurre alcuna modifica rispetto alla Camera. I sì sul testo finale sono stati 166, 70 i no con un solo astenuto mentre in tarda mattinata la fiducia sull’articolo 1 del provvedimento composto da ben 638 commi era passata con 173 sì e 108 no. La manovra per l’anno venturo, compreso il decreto fiscale collegato già approvato in via definitiva dal Parlamento, vale all’incirca 27 miliardi di euro e fissa il deficit al 2,3% del Pil, che però a primavera la Ue ci potrebbe costringere a ritoccare un poco all’ingiù. Le novità Dax (Francoforte) +1,96% Ftse(Londra) +1,81% Oro Euro/grammo 35,07 principali riguardano la riduzione delle tasse (dall’Ires al canone Rai), le pensioni (dall’aumento delle minime al nuovo anticipo pensionistico), gli incentivi alle imprese, le misure a sostegno delle famiglie ed il bonus ristrutturazioni. L’urgenza di chiudere la partita ha impedito di introdurre nella legge di bilancio una serie di correzioni rimaste in sospeso dopo il passaggio alla Camera, dai 50 milioni per l’emergenza sanitaria legata all’Ilva di Taranto al riparto del fondo unico per gli enti locali, dalle norme salva-precari concordate coi sindacati (e che interessano circa 44 mila occupati nella Pa) alle misure sull’autonomia finanziaria dell’Anas in assenza delle quali la fusione con le Fs rischia di resta in sospeso. Salvo sorprese queste misure, tutte o in parte, dovrebbero però venire recuperate nel classico decreto Milleproroghe di fine anno. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Tasse Famiglie Bloccati gli aumenti Iva Giù Ires e canone Rai Arrivano il sisma-bonus e contributi per bebè e nidi I L l «grosso» della manovra sta nella cancellazione delle clausole sull’Iva per 15 miliardi di euro. Nel 2017 non ci saranno quindi aumenti delle tasse legati alle clausole lasciate in eredità dal passato. Il problema però è solo rinviato, visto che per il 2018 e il 2019 bisognerà «sterilizzare» aumenti ancora più consistenti, rispettivamente per 19,6 miliardi e di 23,3 miliardi. A favore delle imprese vanno poi conteggiati sia il taglio dal 27,5% al 24% dell’Ires che scatta da gennaio (mentre per le Pmi arriva la COMUNE DI OLBIA AVVISO BANDO DI GARA (CIG: 6826053D1F) Si rende noto che questo Ente intende esperire una gara d’appalto per l’affidamento del servizio di “Comunità di accoglienza e di pronta accoglienza per minori” e del “Centro Socio-Educativo per minori”. La gara verrà esperita mediante procedura aperta ed aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui all’art. 95 del D.lgs. n. 50/2016. La base d’asta è di € 3.383.342,40 oltre iva di cui oneri della sicurezza pari a € 0.00. Le domande di partecipazione, corredate con i documenti prescritti in lingua italiana, dovranno pervenire entro le ore 13.00 del giorno 29/12/2016 al seguente indirizzo: Comune di Olbia, Servizi Appalti di Beni e Servizi e Provveditorato, via Dante, 1, 07026 - Olbia. L’avviso integrale di gara è stato inviato per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea in data 24/11/2016. Si rinvia agli atti integrali della gara pubblicati nell’Albo Pretorio e sul sito ufficiale di questo Comune, all’indirizzo: www.comune.olbia.ot.it. IL DIRIGENTE - Dott. Michele Baffigo nuova Iri, sempre al 24%), sia il potenziamento degli incentivi a favore degli investimenti, soprattutto nel campo dell’Industria 4.0. In particolare viene confermato il superammortamento al 140% sui beni strumentali ma arriva anche l’iperammortamento al 250% per gli investimenti in innovazione. Sgravi aggiuntivi sono previsti anche per quelli in ricerca e sviluppo. A favore delle famiglie continua invece il taglio del canone Rai che dall’anno prossimo scende da 100 a 90 euro l’anno. a legge di bilancio conferma il meccanismo del bonus ristrutturazioni e lo potenzia in chiave di prevenzione antisismica. Il sismabonus parte dal 50% ma può arrivare fino all’85% in caso di miglioramento di 2 classi di rischio. L’agevolazione, che viene «stabilizzata» per 5 anni fino al 2021, vale sia per i condomini sia per le abitazioni singole e si potrà detrarre in 5 anni anziché in 10. Lo sconto aumenta poi al 70 e 80% per le case e al 75 e 85% dei condomini. Varranno un altro anno anche l’ecobonus al 65% e il bonus mobili al 50%. Sempre a favore delle famiglie la manovra introduce poi il bonus nascita da 800 euro. Bonus da 1.000 euro anche per l’asilo nido e per i bambini malati fino a 3 anni che hanno bisogno di assistenza a casa. Ampliato anche il congedo per i neo-papà che nel 2018 salirà da 2 a 4 giorni (5 se uno è a valere su quelli della madre) e confermato il bonus diciottenni esteso a nuovi settori come musica registrata(cd e web), corsi di lingue, musica e teatro. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Lavoro Previdenza Sgravi fiscali nel Mezzogiorno Aumenti e assunzioni nella Pa Ci saranno più soldi per le pensioni basse E a maggio via all’Ape C ambiano gli sconti sulle assunzioni e raddoppia il premio per la produttività. La versione originale della manovra prevedeva la decontribuzione per le assunzioni stabili (anche in apprendistato) degli studenti che abbiano svolto alternanza scuolalavoro. Il tetto era di 3.250 euro l’anno per massimo 36 mesi. Con un decreto ministeriale si è poi intervenuto per alzare la soglia ad 8.060 euro, ma solo per le assunzioni al Sud di giovani e disoccupati. Novità anche per il pubblico impiego: viene infatti istituito un fondo destinato al rinnovo dei contratti ed alle nuove assunzioni (1,48 miliardi nel 2017 e a 1,39 miliardi dal 2018). Risorse specifiche vengono destinate a sanità, corpi di polizia e vigili del fuoco. Assunti a tempo indeterminato anche 1000 cancellieri nei tribunali. A favore delle start up innovative viene invece cancellata sia l’imposta di bollo che i diritti di segreteria che si devono versare al momento della costituzione. Rafforzato con 15 milioni di dotazione aggiuntiva il fondo destinato a ridurre il peso dei contributi a favore dei datori di lavoro che stipulano contratti di solidarietà. ul fronte della previdenza la novità principale riguarda il nuovo meccanismo dell’anticipo pensionistico, l’Ape, che scatterà il primo maggio 2017 per rimanere in vigore in via sperimentale fino a fine 2018. Si può chiedere con 63 anni di età e 20 di contributi. La penalizzazione è del 4,5%. Il governo ha però previsto l’Ape social a costo zero per disoccupati e disabili (63 anni di età a 30 di contributi) o lavoratori impegnati in attività particolarmente pesanti (63 anni e 36 di contributi). Vengono poi estese sia la sperimentazione di opzione donna e la platea dei salvaguardati dall’ottava salvaguardia degli esodati (da 27.000 a 30.000). Altro intervento di rilievo riguarda l’aumento della no tax area ed il rafforzamento e l’estensione della quattordicesima a favore delle pensioni più basse. Chi riceve un assegno che non supera i 750 avrà una integrazione rispetto al vecchio assegno compresa tra 100 e 150 euro. Si tratta di una maggiorazione pari ad un terzo scarso che farà salire gli assegni di questa fascia di pensionati a 436-655 euro. Chi invece riceve una pensione compresa tra 750 e 1.000 euro a luglio riceverà una 14a un poco più bassa (tra 336 e 504 euro). c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Imprese Raddoppia il premio sulla produttività P er favorire l’adozione di accordi aziendali finalizzati all’aumento della produttività delle imprese la legge di bilancio potenzia il meccanismo di detassazione al 10% dei premi frutto di accordi aziendali: col nuovo anno infatti si potrà arrivare sino a 4000 euro con il massimale di reddito che sale da 50 a 80 mila euro. S W 20 .Economia STAMPA .LA GIOVEDÌ 8 DICEMBRE 2016 L’ISTAT: «DA LUGLIO A SETTEMBRE INVERSIONE DI TENDENZA». DIMINUISCONO GLI INATTIVI Lavoro, brusca frenata Penalizzati i giovani Nel terzo trimestre calano gli occupati. Assunzioni per gli over 50 ROBERTO GIOVANNINI ROMA Il mercato del lavoro si ferma nel terzo trimestre del 2016, pur confermando la crescita degli occupati su base annua. Dopo cinque trimestri consecutivi di crescita, rileva l’Istat, in lugliosettembre gli occupati complessivi mostrano un lieve calo rispetto al trimestre precedente (-14mila unità, pari a -0,1%), a sintesi del proseguimento delle tendenze alla crescita dei lavoratori dipendenti (+66mila, 0,4%) più che compensato dal calo degli indipendenti (-80mila, -1,5%). Anche se a ritmi meno sostenuti, prosegue invece su base annua la crescita degli occupati, con +1,1% pari a 239 mila in un anno, con il tasso di occupazione che guadagna 0,8 punti percentuali al 57,6%. C’è anche un tema generazionale: tra i ragazzi in età 15-24 anni il tasso di disoccupazione risale nel terzo trimestre al 37,5% dal 36,8% del secondo trimestre. Gli occupati under 24 sono 976mila (erano 997mila nel secondo trimestre) mentre coloro che sono in cerca di lavoro sono 587mila (erano 580mila nel trimestre precedente). La frenata è figlia anche degli effetti collaterali del Jobs Act e della legge Fornero, che ha favorito le assunzioni degli over 50 ri- Il terzo trimestre Dati destagionalizzati TOTALE 11,6% STABILE +0,4% 57,3% +0,8% GIOVANI 25-34 ANNI Tasso 37,5% disoccupazione +0,7% Sul II trimestre 2016 -1,8% Sul III trimestre 2015 Tasso 16,5% occupazione +0,6% Sul II trimestre 2015 TOTALE OCCUPATI 22.775.000 2.987.000 Gli occupati OVER 50 7.284.000 25-34 ANNI 4.076.000 TOTALE DISOCCUPATI Sul II trim. 2016 Sul III trim. 2015 -33.000 -41.000 Fonte: Istat 976.000 587.000 +64.000 +323.000 Sul II trim. 2016 Sul III trim. 2015 - LA STAMPA Dopo lo stop del Consiglio di Stato Popolare di Bari rinvia la trasformazione in Spa n Dopo lo stop del Consiglio di Stato la Popolare di Bari prende tempo per la trasformazione in spa. La banca, l’ultima grande popolare a dover adeguarsi alla legge sulle popolari ha rinviato di 15 giorni l’assemblea che aveva convocato per il prossimo 11 dicembre. L’assise dei soci è convocata per il 26 (prima) e 27 dicembre (seconda convocazione). La banca pugliese presieduta da Marco Jacobini in una nota fa un esplicito riferimento alla decisione del Consiglio di Stato che ha frenato l’applicazione della riforma varata dal Governo Renzi nel febbraio del 2015. spetto a quelle giovanili. Il tasso di disoccupazione nel terzo trimestre rimane stabile all’11,6% per il quarto trimestre consecutivo nel confronto coi tre mesi precedenti, mentre aumenta di 0,4 punti su base annua, con una crescita di 132mila disoccupati. Dopo quattro trimestri consecutivi di diminuzione, la stima dei disoccupati sale a 2,8 milioni (+4,9%), con una crescita più marcata tra le donne (+98mila contro +34mila degli uomini). L’incremento riguarda il Centro (+41mila) e soprattutto il Mezzogiorno (+123mila nel raffronto tendenziale), ed è concentrato tra le persone in cerca di prima occupazione (+87mila) e tra i giovani tra 25 e 34 anni (+93mila). Una nota positiva arriva dalla riduzione degli inattivi, ovvero di coloro che hanno smesso di cercare un posto di lavoro perché scoraggiati. Per il terzo trimestre consecutivo diminuisce, in modo più consistente, la stima degli inattivi di 15-64 anni (-528 mila in un anno) e il corrispondente tasso di inattività. Nella ricerca di lavoro continua a dominare l’uso del canale informale. Rivolgersi a parenti, amici e conoscenti rimane la pratica largamente prevalente, seppure in lieve diminuzione (83,4%, -0,9 punti). c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI MARTEDÌ IL MANAGEMENT VOTERÀ L’AZIONE DI RESPONSABILITÀ CONTRO L’EX PATRON Popolare Vicenza, la vendetta di Zonin L’ex presidente della banca veneta era stato citato dall’attuale Cda FRANCESCO SPINI MILANO Per mesi se ne è rimasto lontano da Vicenza rintanato nella tenuta friulana di Ca’ Vescovo, per sfuggire agli strali di centinaia di risparmiatori traditi. Ora Gianni Zonin, sprezzante di ogni critica, rialza la testa. L’ex presidente della Popolare di Vicenza per la prima volta passa al contrattacco e, mentre la banca lo inserisce tra i responsabili di danni «nell’ordine di diverse centinaia di milioni di euro» per cui martedì i soci voteranno l’azione di responsabilità, chiama in causa lo stesso istituto oltre all’ex ad Samuele Sorato e l’ex vicedirettore Emanuele Giustini. Con l’atto di citazione presentato al Tribunale delle Imprese di Venezia l’ex banchiere e vignaiolo, domanda al giudice l’accertamento della correttezza della sua attività nell’istituto di credito dal 1996 al 2015. Lui? C’entra niente con quanto accaduto. In una nota, infatti, fa notare che per 17 anni Per 17 anni abbiamo distribuito ai soci i consistenti utili conseguenti alla gestione profittevole della banca 8,750 miliardi Dopo le dimissioni, i due cda hanno ridotto il valore di un’azione da 48 euro a 6,30 euro e poi 10 centesimi Il buco della Popolare Vicenza Coinvolti circa 120 mila soci Gianni Zonin Ex presidente Popolare Vicenza consecutivi, durante la sua presidenza, la banca - salvata dal Fondo Atlante dopo aver fallito il tentativo di quotarsi ha distribuito ai soci «i consistenti utili conseguenti alla gestione profittevole della Banca». Al contrario «nel periodo successivo alle sue dimissioni, avvenute nel novembre 2015 i due diversi consigli di amministrazione che si sono succeduti hanno ridotto il valore di un’azione da 48 euro dapprima a 6,30 euro e successivamente a 0,10 euro». Zonin «condivide e comprende» lo stato d’animo dei risparmiatori e dei soci della Vicenza rimasti con un pugno di mosche (tra questi inserisce pure se stesso e la sua famiglia), ma ritiene giusto «ricostruire la propria attività» e i fatti. La crisi della banca, secondo Zonin, «ha tre origini concomitanti: la grave crisi finanziaria ed economica italiana; l’impatto negativo della straordinaria normativa europea applicata alle banche italiane; una gestione scorretta da parte della direzione della banca, posta in essere con modalità tali da non poter essere accertata dal cda». L’obiettivo dei legali del banchiere è anche quello di avere un unico processo civile che comprenda tutte le contestazioni «per ricostruire i fatti che oggi sono contemporaneamente sottoposti al giudizio della Consob, di Banca d’Italia, della Procura della Repubblica di Vicenza e del Tribunale delle imprese» ed evitare così «il conflitto di giudicati». L’appuntamento è per il 24 maggio 2017. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI AL 44 .Novi Ligure STAMPA .LA GIOVEDÌ 8 DICEMBRE 2016 In breve Novi Ligure, oggi il taglio del nastro Al battesimo di Dolci terre c’è il “rettore” degli chef GINO FORTUNATO NOVI LIGURE Sarà affidato a Carlo Romito, nuovo rettore dell’Ordine dei maestri di cucina ed executive chef della Federazione italiana cuochi, il taglio del nastro della 21a edizione della rassegna dell’enogastronomia dell’eccellenza, Dolci terre di Novi. L’appuntamento è per oggi alle 10, al centro fieristico in viale dei Campionissimi. Romito è uno dei personaggi più influenti della cucina europea. All’interno della federazione, si impegna costantemente alla formazione e all’aggiornamento dei migliori cuochi nazionali. Quella di quest’anno sarà un’edizione che abbraccerà le prelibatezze regionali e locali a 360°, non più quindi a livello tematico come in passato (cioccolato, formaggi, prodotti della panificazione ecc…), attraverso 6 percorsi del gusto. È stata però confermata la collaudata formula dello spazio dedicato al tradizionale Mercato delle Dolci Terre con oltre 100 bancarelle di prodotti tipici della zona, ma non solo, organizzata in collaborazione con le associazioni dei settori agricolo, artigianale e commerciale. Gli itinerari del gusto I 6 itinerari che si snoderanno all’interno dei padiglioni espositivi, raggruppano le diverse produzioni agroali- Uno degli stand del gusto del Marcato delle Dolci terre mentari in categorie omogenee: presìdi Slow food, formaggi e salumi, prodotti della terra, dolci, vini e distillati, pastifici. Questo mercato dell’eccellenza e i percorsi del gusto saranno attivi immediatamente dopo il taglio del nastro, fino alle 21. Spazi speciali sono stati predisposti per accogliere i presidi Slow food e quelli De.Co. la denominazione comunale del Distretto del Novese. I maestri panificatori sforneranno in continuo la focaccia tipica di Novi e altri prodotti tipici, accompagnati dai vini del territorio e non solo. L’enoteca delle Dolci terre presenterà i vini premiati al concorso Marengo Doc, ma si potrà anche pranzare e cenare, sia con le degustazioni estemporanee proposte dai banchetti che con i piatti preparati dallo chef Davide Ghezzi, punto di riferimento culinario della rassegna. Da non perdere gli speciali aperitivi della manifestazione. Dolci terre di Novi proseguirà fino a sabato 11 dicembre. L’ingresso è gratuito, con orario sempre dalle 10 alle 21. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Arquata Cementir, 12 a rischio di licenziamento n Potrebbero essere lascia- ti a casa a breve con l’arrivo delle lettere di licenziamento, i 12 operai della Cementir di Arquata Scrivia considerati in esubero dall'azienda. Il gruppo Caltagirone nei mesi scorsi aveva annunciato la necessità di tagliare la metà dei circa 50 posti di lavoro a causa della crisi del settore edile. I sindacati e gli enti locali avevano poi spinto la Cementir a una parziale retromarcia. La Regione in particolare aveva assicurato il suo impegno per la ricollocazione dei 12 operai. Fra le ipotesi, l'inserimento nei cantieri del Terzo valico ma il possibile commissariamento del Cociv dopo gli arresti di ottobre sta creando non pochi problemi. La Regione ribadisce «il massimo impegno nella vicenda» ma non si sbilancia sull'ipotesi Cociv. «La prossima settimana – dice Massimo Cogliandro del sindacato Fillea-Cgil regionale – è in programma un incontro a Torino». Anche Cementir attende la data della pros[G. C.] sima riunione. Pozzolo Piazza Matteotti rifatta Oggi l’inaugurazione Oggi alle 15,30, a Pozzolo sarà inaugurata la nuova piazza Matteotti, nel centro del paese, dopo il recente restyling. Restyling che fa parte del primo lotto lavori da terminare entro il 2017. Solo il rifacimento di piazza Matteotti è costato 180 mila euro. Con gli alunni delle materne ed elementari ci sarà anche l’accensione dell’albero di Natale per il via alle festività. [G. FO.] n L’ambulanza chiamata per soccorrere il titolare dopo la rapina Gioielliere derubato e picchiato A Pozzolo dopo la rapina si chiedono più controlli Proseguono e sono a buon punto le indagini dei carabinieri sulla rapina avvenuta l’altro ieri sera nella gioielleria C.M. Gioielli in via Roma a Pozzolo. Il titolare, Maurizio Quadrelli, 47 anni residente nel Vogherese, è stato ferito da tre banditi a volto scoperto che lo hanno preso a calci e pugni. Medicato dai sanitari del servizio 118 è ancora sotto choc per l’accaduto e non ha ancora fatto ritorno al negozio. Fortunatamente le sue condizioni fisiche non destano preoccupazioni, pur avendo subito un forte trauma a una tempia. I carabinieri, sulla scorta delle indicazioni fornite dalla vittima e dall’unico testimone, un commerciante, sono alla ricerca di tre giovani di età compresa tra i 25 e i 30 anni, fuggiti a bordo di un’utilitaria scura, non ancora rintracciata. Potrebbe trattarsi di un mezzo rubato. «L’episodio ha colpito e addolora tutta la comunità – commenta il sindaco di Pozzolo, Domenico Miloscio -. Ovviamente siamo molto vicini a Maurizio Quadrelli a cui esprimiamo solidarietà. Come amministrazione chiederemo di intensificare i controlli a tutte le forze dell’ordine. Non possiamo certo lamentarci dell’ottimo lavoro dei carabinieri ma è chiaro che, per fortuna sporadicamente, queste cose possono accadere. Ho chiesto un incontro con il comandante, tenente Marzia La Piana e il nostro maresciallo Mario Tuccia per valutare possibili ulteriori controlli. Tuttavia, mai a mia memoria, in paese è accaduto un simile fatto. Parlerò anche, se necessario, con il prefetto, affinché possa darci ulteriori indicazioni. Chiederemo che la nostra stazione dei carabinieri sia potenziata anche in ragione dei furti. Di certo aumenteremo la videosorveglianza». [G. FO.] c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI AL 46 .Casale e Valenza STAMPA .LA GIOVEDÌ 8 DICEMBRE 2016 Al Santo Spirito resterà solo l’attività ambulatoriale Casale, l’ospedale dice addio al reparto Malattie infettive Chiusura il 31 dicembre, i posti letto saranno trasferiti ad Alessandria Ultimi ritocchi MAURO FACCIOLO CASALE MONFERRATO Addio al reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Casale. I ricoveri cesseranno a fine mese. I posti letto, 8, per curare i «casi complessi» saranno trasferiti all’ospedale di Alessandria, come prevede la riorganizzazione della rete ospedaliera varata dalla Regione. Lo ha annunciato ieri mattina Giovanna Baraldi, direttore generale dell’Azienda ospedaliera alessandrina, presentando il nuovo poliambulatorio Santa Caterina, realizzato al Santi Antonio e Biagio. Il trasferimento è stato reso possibile grazie a un gioco di «incastri» di spazi. Il nuovo poliambulatorio è stato realizzato nell’ala in cui un tempo c’erano la Tac e i servizi ecografici. Neurologia ha lasciato cinque camere libere che sono state occupate da Nefrologia e gli spazi rimasti sono stati assegnati a Malattie infettive, di cui è primario Guido Chichino, responsabile «a scavalco» dell’analoga struttura a Casale e che si occuperà della gestione di questa fase di transizione. «Abbiamo valutato che sarebbero serviti 8 posti letto in più per venire incontro al fabbisogno» dice Baraldi, e con i vari spostamenti è stato possibile ricavarli. Il reparto di Malattie infettive di Casale in verità era stato riammodernato pochi anni fa e aveva 10 posti letto, mentre ad Alessandria erano la metà. All’Asl si conferma la chiusura dell’attività di ricovero ordinario e di day hospital a Casale, in coerenza con la programmazione regionale, che prevede un’unica struttura complessa di Malattie infettive nel Quadrante Sud Est (cioè le province di Alessandria e Asti) con sede all’Azienda ospedaliera. L’Asl aggiunge che al Santo Spirito di Casale resteranno in servizio i medici infettivologi, occupandosi tra l’altro dell’attività ambulatoriale. Il poliambulatorio dell’ospedale di Alessandria si chiama Santa Caterina perché questo è il nome indicato dopo un concorso di idee lanciato fra i dipendenti dell’Aso La scelta è caduta sulla Santa senese perché il poliambulatorio si trova proprio in prossimità dell’ex ingresso ospedaliero di via Santa Caterina Azienda ospedaliera Da lunedì in attività il poliambulatorio Santa Caterina n Il nuovo poliambulatorio Santa Cate- rina dell’ospedale di Alessandria entrerà in attività lunedì e riguarderà l’attività di visita e consulto medico-paziente, senza l’uso di apparecchiature. Per ora sono quattro le specialità (diventeranno 12): Neurologia, Neurochirurgia, Ortopedia, Reumatologia. Fra un mese, grazie sempre al riutilizzo di spazi lasciati liberi (stavolta dalla Riabilitazione funzionale), saranno attivati in un’altra area anche ambulatori con strumentazioni di alta complessità e il day hospital medico. «Abbiamo condotto un’analisi degli spazi dell’Azienda, una risorsa scarsa e mal utilizzata, in particolare per quanto riguarda il Civile, che è vecchio e obsoleto spiega Baraldi -. Il primo risultato è il poliambulatorio. Ci è costato pochis- simo dal punto di vista finanziario, ma la fatica è stata tanta sul piano organizzativo. Concentrando gli ambulatori, riusciamo a “risparmiare” 7-8 infermiere e personale amministrativo, che potranno essere utilizzati altrove. Prima, ciascun ambulatorio comportava la presenza di un’infermiera e di un amministrativo, ora bastano un’infermiera e uno o due impiegati». I lavori di sistemazione sono stati seguiti da Elio Tamburelli, mentre l’ingegnere Roberta Bellini si è occupata del piano di riordino. Responsabile della rete di ambulatori è invece la dottoressa Antonia Vecchio. Il poliambulatorio Santa Caterina sarà attivo tutti i giorni, da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 20 ed è prevista a breve l’apertura anche al sabato mattina. [M. FA.] c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI I partecipanti al convegno sulla sicurezza sul lavoro in agricoltura Il punto in un convegno “Più sicurezza nei campi con il rispetto delle regole” Più attenzione alle normative e alle regole di sicurezza significa minori rischi per la propria vita. Di «Sicurezza sul lavoro in agricoltura» si è parlato ieri all’Hotel Candiani su iniziativa della Coldiretti, con il patrocinio del Comune di Casale. Una sicurezza legata a mezzi sempre più potenti, «ma che bisogna conoscere a fondo per evitare rischi inutili» hanno ribadito i vari relatori ( Roberto Paravidino, presidente, Leandro Grazioli, direttore, Romano Magrini della Coldiretti nazionale e Irene Grosso della Cadir Lab), pur indicando una maggiore attenzione degli agricoltori alla prevenzione. L’obiettivo è quello di promuovere corsi sull’ammodernamento delle tecnologie, alla FRANCA NEBBIA CASALE MONFERRATO gni giorno la passeggiata di Mario Casagrande dall’hotel Business si conclude in via Donizetti, dove ci sono le finestre chiuse del suo alloggio, che, come altre nove famiglie, ha dovuto sgomberare per facilitare lavori di rinforzo alle fondamenta del condominio Atc in seguito a un’ordinanza del sindaco di Casale. Casagrande va a controllare che i lavori procedano «perché mi piacerebbe tanto tornare a casa mia per Natale». E i lavori commissionati dall’Atc procedono, con grandi scavi riempiti di tondini di acciaio e poi ricoperti con cemento che servono Casale Teppisti in azione in piazza Mazzini n La mangiatoia del prese- pe di Emanuele Luzzati esposta in piazza Mazzini è stata oggetto di un atto teppistico. È stata i presa a calci da uno o più sconosciuti. [F. N.] Sale Microchip ai cassonetti in paese e a Ozzano n Gli abitanti di Sala e Oz- zano dovranno esporre i cassonetti della raccolta indifferenziata da lunedì al 23 o almeno fino a quando i tecnici della Cosmo non vi avranno applicato il microchip e la O Gli inquilini dell’Atc esuli in albergo “Rimandateci a casa per Natale” a rinforzare le fondamenta del condominio, dove si erano verificate profonde crepe. Gli inquilini, per sicurezza, sono stati alloggiati all’hotel Business, «ma ovviamente non è come a casa nostra - dice Casagrande, facendosi portavoce di altri assegnatari -, soprattutto il cibo, che arriva pronto dalla Casa di riposo in monoporzioni, trasportate dalla Croce rossa. Il più delle volte è già freddo e alcuni di noi, che hanno intolleranze alimentari, come nel mio caso, si devono accontentare di pasta bianca che ovviamente arriva come un blocco unico e va di nuovo ri- Mario Casagrande davanti alla palazzina Atc c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI In breve Sgomberati per lavori nel loro palazzo, «saranno accontentati» il caso luce di incidenti che si sarebbero potuti evitare. Trattori che si ribaltano o dotati di barre falcianti, con rischi maggiori quando l’attività si svolge in collina, il pericolo rappresentato da balle di paglia conservate troppo vicino all’abitazione. E il vice comandante dei vigili del fuoco di Alessandria, Ciro Bolognese, ha invitato gli agricoltori ad accogliere favorevolmente le squadre dei vigili che effettuano sopralluoghi e verifiche nelle aziende agricole «perché questo serve alla vostra sicurezza». Attenzione dunque a rispettare le distanze prescritte tra i capannoni e l’abitazione e a effettuare i controlli su estintori e sulla cisterna del gasolio. [F. N.] scaldata nel microonde. Sono i piatti sempre uguali che annoiano e ci sembra strano che il giorno prima, come capita negli ospedali, non passi qualcuno a chiedere le preferenze di ognuno». Insomma i mugugni non mancano e Casagrande racconta che qualche giorno fa, con la complicità di una delle proprietarie, hanno allestito un pranzetto diverso e mangiato tutti insieme, contrariamente a quanto avviene tutti i giorni, quando ognuno sta nella propria camera. Dalla Casa di riposo, dove i menu vengono predisposti, si targhetta con nome o numero dell’utente. Ciò serve per avviare la raccolta differenziata più spinta. [F. N.] Casale Aperto Centro diurno alla Casa di riposo nÈ aperto il Centro diurno alla Casa di riposo di piazza Battisti a Casale. È un nuovo servizio aperto agli anziani ultrasettantenni, denominato «per te», dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 con programmi settimanali di attività e relax diversificati (dalla ginnastica a spettacoli, dalla lettura a preparazione di ricette) Info allo 0142 332010, via mail a [email protected]. [F. N.] ammette che non si sottopone un menu a scelta agli inquilini di via Donizetti. «D’altra parte diamo loro quanto prepariamo per i nostri ospiti, considerando anche intolleranze alimentari con piatti particolari. Si cerca di essere rapidi il più possibile, ma il tragitto e i piatti da eliminare dopo l’uso non facilitano la conservazione del calore». Alla Croce Rossa che effettua il servizio di consegna dei pasti dicono che «è svolto per lo più da volontari ed è capitato in due sole occasioni che i mezzi abbiano dovuto prima passare a casa di dializzati, con un piccolo ritardo sulla consegna dei pasti. Ma di solito alle 12,45 e alle 19,30 si riconsegnano già i vassoi vuoti alla Casa di riposo». Nella difficoltà la buona notizia, come comunicato dall’Atc alla Casa di riposo, è che «il rientro nei propri alloggi dovrebbe avvenire entro la vigilia di Natale». c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI AL 46 .Casale e Valenza STAMPA .LA GIOVEDÌ 8 DICEMBRE 2016 Al Santo Spirito resterà solo l’attività ambulatoriale Casale, l’ospedale dice addio al reparto Malattie infettive Chiusura il 31 dicembre, i posti letto saranno trasferiti ad Alessandria Ultimi ritocchi MAURO FACCIOLO CASALE MONFERRATO Addio al reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Casale. I ricoveri cesseranno a fine mese. I posti letto, 8, per curare i «casi complessi» saranno trasferiti all’ospedale di Alessandria, come prevede la riorganizzazione della rete ospedaliera varata dalla Regione. Lo ha annunciato ieri mattina Giovanna Baraldi, direttore generale dell’Azienda ospedaliera alessandrina, presentando il nuovo poliambulatorio Santa Caterina, realizzato al Santi Antonio e Biagio. Il trasferimento è stato reso possibile grazie a un gioco di «incastri» di spazi. Il nuovo poliambulatorio è stato realizzato nell’ala in cui un tempo c’erano la Tac e i servizi ecografici. Neurologia ha lasciato cinque camere libere che sono state occupate da Nefrologia e gli spazi rimasti sono stati assegnati a Malattie infettive, di cui è primario Guido Chichino, responsabile «a scavalco» dell’analoga struttura a Casale e che si occuperà della gestione di questa fase di transizione. «Abbiamo valutato che sarebbero serviti 8 posti letto in più per venire incontro al fabbisogno» dice Baraldi, e con i vari spostamenti è stato possibile ricavarli. Il reparto di Malattie infettive di Casale in verità era stato riammodernato pochi anni fa e aveva 10 posti letto, mentre ad Alessandria erano la metà. All’Asl si conferma la chiusura dell’attività di ricovero ordinario e di day hospital a Casale, in coerenza con la programmazione regionale, che prevede un’unica struttura complessa di Malattie infettive nel Quadrante Sud Est (cioè le province di Alessandria e Asti) con sede all’Azienda ospedaliera. L’Asl aggiunge che al Santo Spirito di Casale resteranno in servizio i medici infettivologi, occupandosi tra l’altro dell’attività ambulatoriale. Il poliambulatorio dell’ospedale di Alessandria si chiama Santa Caterina perché questo è il nome indicato dopo un concorso di idee lanciato fra i dipendenti dell’Aso La scelta è caduta sulla Santa senese perché il poliambulatorio si trova proprio in prossimità dell’ex ingresso ospedaliero di via Santa Caterina Azienda ospedaliera Da lunedì in attività il poliambulatorio Santa Caterina n Il nuovo poliambulatorio Santa Cate- rina dell’ospedale di Alessandria entrerà in attività lunedì e riguarderà l’attività di visita e consulto medico-paziente, senza l’uso di apparecchiature. Per ora sono quattro le specialità (diventeranno 12): Neurologia, Neurochirurgia, Ortopedia, Reumatologia. Fra un mese, grazie sempre al riutilizzo di spazi lasciati liberi (stavolta dalla Riabilitazione funzionale), saranno attivati in un’altra area anche ambulatori con strumentazioni di alta complessità e il day hospital medico. «Abbiamo condotto un’analisi degli spazi dell’Azienda, una risorsa scarsa e mal utilizzata, in particolare per quanto riguarda il Civile, che è vecchio e obsoleto spiega Baraldi -. Il primo risultato è il poliambulatorio. Ci è costato pochis- simo dal punto di vista finanziario, ma la fatica è stata tanta sul piano organizzativo. Concentrando gli ambulatori, riusciamo a “risparmiare” 7-8 infermiere e personale amministrativo, che potranno essere utilizzati altrove. Prima, ciascun ambulatorio comportava la presenza di un’infermiera e di un amministrativo, ora bastano un’infermiera e uno o due impiegati». I lavori di sistemazione sono stati seguiti da Elio Tamburelli, mentre l’ingegnere Roberta Bellini si è occupata del piano di riordino. Responsabile della rete di ambulatori è invece la dottoressa Antonia Vecchio. Il poliambulatorio Santa Caterina sarà attivo tutti i giorni, da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 20 ed è prevista a breve l’apertura anche al sabato mattina. [M. FA.] c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI I partecipanti al convegno sulla sicurezza sul lavoro in agricoltura Il punto in un convegno “Più sicurezza nei campi con il rispetto delle regole” Più attenzione alle normative e alle regole di sicurezza significa minori rischi per la propria vita. Di «Sicurezza sul lavoro in agricoltura» si è parlato ieri all’Hotel Candiani su iniziativa della Coldiretti, con il patrocinio del Comune di Casale. Una sicurezza legata a mezzi sempre più potenti, «ma che bisogna conoscere a fondo per evitare rischi inutili» hanno ribadito i vari relatori ( Roberto Paravidino, presidente, Leandro Grazioli, direttore, Romano Magrini della Coldiretti nazionale e Irene Grosso della Cadir Lab), pur indicando una maggiore attenzione degli agricoltori alla prevenzione. L’obiettivo è quello di promuovere corsi sull’ammodernamento delle tecnologie, alla FRANCA NEBBIA CASALE MONFERRATO gni giorno la passeggiata di Mario Casagrande dall’hotel Business si conclude in via Donizetti, dove ci sono le finestre chiuse del suo alloggio, che, come altre nove famiglie, ha dovuto sgomberare per facilitare lavori di rinforzo alle fondamenta del condominio Atc in seguito a un’ordinanza del sindaco di Casale. Casagrande va a controllare che i lavori procedano «perché mi piacerebbe tanto tornare a casa mia per Natale». E i lavori commissionati dall’Atc procedono, con grandi scavi riempiti di tondini di acciaio e poi ricoperti con cemento che servono Casale Teppisti in azione in piazza Mazzini n La mangiatoia del prese- pe di Emanuele Luzzati esposta in piazza Mazzini è stata oggetto di un atto teppistico. È stata i presa a calci da uno o più sconosciuti. [F. N.] Sale Microchip ai cassonetti in paese e a Ozzano n Gli abitanti di Sala e Oz- zano dovranno esporre i cassonetti della raccolta indifferenziata da lunedì al 23 o almeno fino a quando i tecnici della Cosmo non vi avranno applicato il microchip e la O Gli inquilini dell’Atc esuli in albergo “Rimandateci a casa per Natale” a rinforzare le fondamenta del condominio, dove si erano verificate profonde crepe. Gli inquilini, per sicurezza, sono stati alloggiati all’hotel Business, «ma ovviamente non è come a casa nostra - dice Casagrande, facendosi portavoce di altri assegnatari -, soprattutto il cibo, che arriva pronto dalla Casa di riposo in monoporzioni, trasportate dalla Croce rossa. Il più delle volte è già freddo e alcuni di noi, che hanno intolleranze alimentari, come nel mio caso, si devono accontentare di pasta bianca che ovviamente arriva come un blocco unico e va di nuovo ri- Mario Casagrande davanti alla palazzina Atc c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI In breve Sgomberati per lavori nel loro palazzo, «saranno accontentati» il caso luce di incidenti che si sarebbero potuti evitare. Trattori che si ribaltano o dotati di barre falcianti, con rischi maggiori quando l’attività si svolge in collina, il pericolo rappresentato da balle di paglia conservate troppo vicino all’abitazione. E il vice comandante dei vigili del fuoco di Alessandria, Ciro Bolognese, ha invitato gli agricoltori ad accogliere favorevolmente le squadre dei vigili che effettuano sopralluoghi e verifiche nelle aziende agricole «perché questo serve alla vostra sicurezza». Attenzione dunque a rispettare le distanze prescritte tra i capannoni e l’abitazione e a effettuare i controlli su estintori e sulla cisterna del gasolio. [F. N.] scaldata nel microonde. Sono i piatti sempre uguali che annoiano e ci sembra strano che il giorno prima, come capita negli ospedali, non passi qualcuno a chiedere le preferenze di ognuno». Insomma i mugugni non mancano e Casagrande racconta che qualche giorno fa, con la complicità di una delle proprietarie, hanno allestito un pranzetto diverso e mangiato tutti insieme, contrariamente a quanto avviene tutti i giorni, quando ognuno sta nella propria camera. Dalla Casa di riposo, dove i menu vengono predisposti, si targhetta con nome o numero dell’utente. Ciò serve per avviare la raccolta differenziata più spinta. [F. N.] Casale Aperto Centro diurno alla Casa di riposo nÈ aperto il Centro diurno alla Casa di riposo di piazza Battisti a Casale. È un nuovo servizio aperto agli anziani ultrasettantenni, denominato «per te», dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 con programmi settimanali di attività e relax diversificati (dalla ginnastica a spettacoli, dalla lettura a preparazione di ricette) Info allo 0142 332010, via mail a [email protected]. [F. N.] ammette che non si sottopone un menu a scelta agli inquilini di via Donizetti. «D’altra parte diamo loro quanto prepariamo per i nostri ospiti, considerando anche intolleranze alimentari con piatti particolari. Si cerca di essere rapidi il più possibile, ma il tragitto e i piatti da eliminare dopo l’uso non facilitano la conservazione del calore». Alla Croce Rossa che effettua il servizio di consegna dei pasti dicono che «è svolto per lo più da volontari ed è capitato in due sole occasioni che i mezzi abbiano dovuto prima passare a casa di dializzati, con un piccolo ritardo sulla consegna dei pasti. Ma di solito alle 12,45 e alle 19,30 si riconsegnano già i vassoi vuoti alla Casa di riposo». Nella difficoltà la buona notizia, come comunicato dall’Atc alla Casa di riposo, è che «il rientro nei propri alloggi dovrebbe avvenire entro la vigilia di Natale». c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI