orientamento? - UIL Alessandria

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orientamento? - UIL Alessandria
24
Venerdì 9 dicembre 2016
Economia
&Lavoro
Gruppo Gavio, i lavoratori a Roma chiedono la modifica del Codice degli Appalti
I lavoratori del comparto edile autostradale del Gruppo
Gavio hanno manifestato a Roma per chiedere la modifica dell'articolo 177 del nuovo Codice degli Appalti ed il rispetto degli accordi che, nei mesi di marzo e aprile, erano stati raggiunti tra le organizzazioni sindacali ed il Ministero delle Infrastrutture. 3600 lavoratori del comparto
rischiano il posto di lavoro, circa 800 dei quali nelle sedi
di Tortona. Lunedì 5 dicembre l'incontro locale, nella se-
de di via Balustra a Tortona, con l'assemblea dei dipendenti, che non vedono al momento spiragli per la loro situazione. Il nuovo codice prevede infatti di limitare al 20
per cento il ricorso all'affido diretto delle manutenzioni
ad aziende del medesimo gruppo concessionario; la misura nasce con l'obiettivo di contrastare la corruzione,
ma mette a rischio numerose aziende, come da oltre un
anno le maestranze sindacali stanno sollecitando. Il 7 di-
L’orientamento?
Può diventare
uno spettacolo
L’INIZIATIVA I Giovani imprenditori
portano a teatro la discussione sulla
scelta della scuola superiore
n Il Gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Alessandria ha organizzato anche
quest’anno l’iniziativa ‘Orientattivamente’, una rappresentazione teatrale dedicata all’orientamento scolastico degli studenti. Si tratta di una
lezione - spettacolo, rivolta a
un pubblico di giovani nell’età del passaggio dalla scuola
media alla scuola superiore. È
questo infatti il momento del
percorso scolastico in cui gli
studenti sono chiamati a
prendere la decisione forse
più importante sul loro futuro.
palco, i giovani sono stati
spronati e aiutati a riflettere
sulle proprie caratteristiche
individuali e sull’importanza
della scelta del percorso scolastico dopo la terza media. In
particolare sono state approfondite le peculiarità formative offerte dagli istituti tTecnici, informando su come l’istruzione tecnica costituisca
oggi un’opzione formativa valida e affidabile per i giovani.
PATRONATO INCA CGIL
Ottava salvaguardia per esodati: ultimo appello
Tra le misure contenute
nel testo di Legge di Bilancio 2017 le novità relative alla pensione sono
tra le più attese e discusse. Nella prossima legge
di stabilità sarà prevista
l’ottava e ultima salvaguardia per consentire a
circa 30.000 persone di
andare in pensione con le
regole ante-Fornero con
un l’ampliamento della
platea dell’ottava salvaguardia per i lavoratori esodati. L’intervento ri-
‘Avvicinarli alle imprese’
All’edizione 2016 di ‘Orientattivamente’ hanno partecipato
oltre 600 studenti del capoSpronati a riflettere
luogo (foto), suddivisi tra
L’incontro si è svolto martedì Conservatorio Vivaldi e istituscorso all’Alessandrino, per ti Straneo, San Giovanni Bol’intera mattinata. La
sco, Bovio Cavour,
formula è stata quella
Carducci Vochieri e
di un format teatrale
De Amicis Manzoni.
dinamico e interattiHa introdotto l’inconvo, ricco di video e atro (foto piccola) Annimazioni
digitali.
drea Gagliardone, viGli studenti cepresidente dei GioCon il supporto degli
che hanno vani
attori del TeatroEduimprenditori,
partecipato Con lui, sono intervecativo di Bologna che
all’evento nuti sul palco, porsi sono alternati sul
tando le loro testimonianze,
anche altri associati: Diletta
Teloni, Michela Zerrilli e Danilo Arfini.
«Da sempre - commenta Simone Zerbinati, presidente
dei Giovani imprenditori di
Confindustria Alessandria l’impegno del Gruppo Giovani imprenditori è anche quello di avvicinare gli studenti al
mondo del lavoro e dell’impresa. L’iniziativa ‘Orientattivamente’ rappresenta esattamente un modello e un momento che va in questa direzione».
FISCO E CURIOSITÀ
CAMERA DI COMMERCIO
600
e-mail [email protected]
Quest’anno ho presentato un’autocertificazione per non
pagare il canone tv, perché
non posseggo alcun apparecchio televisivo. È sufficiente
anche per non pagare il canone nel 2017 o devo ripresentarla?
Dal 2016 il canone tv per uso
privato viene addebitato direttamente sulla bolletta elettrica, in 10 rate mensili, da
gennaio a ottobre di ogni anno: ciò avviene perché la legge
presume che chiunque abbia
un’utenza elettrica residenziale (nel luogo in cui ha la residenza anagrafica) possegga
anche un apparecchio televisivo. Per superare questa presunzione e quindi evitare l’addebito del canone in bolletta, i
cittadini che non possiedono
un televisore devono dichiararlo all’Agenzia delle Entrate
presentando una dichiarazione sostitutiva che, se non veritiera, comporta delle sanzioni anche penali.
Questa dichiarazione ha validità annuale, per cui chi, come nel suo caso, l’ha inviata
per il 2016 deve trasmetterne
un’altra per il 2017. Per avere
diritto all’esenzione totale dal
pagamento del canone tv, la
scadenza per inviare la dichiarazione è il 31 gennaio
2017. Tuttavia, la prima rata
del canone viene inserita in
bolletta già dal mese di gennaio: perciò è consigliabile
presentare la dichiarazione di
non detenzione già a dicem-
bre (entro fine mese in via telematica, entro il 20 dicembre
se viene presentata tramite
posta). In questo modo potrà
essere sicuro che l’azienda elettrica non addebiti il canone
in bolletta a gennaio e non dovrà richiedere successivamente il rimborso del canone pagato.
Ricapitoliamo come presentare la dichiarazione di non detenzione di apparecchi tv. Il
modello è disponibile sui siti
internet www.agenziaentrate.it e www.canone.rai.it; si
può presentare tramite un’applicazione web dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate,
utilizzando le credenziali rilasciate dall’Agenzia, oppure rivolgendosi agli intermediari
(Caf o commercialisti). Se non
è possibile inviarla telematicamente, si può trasmettere il
modello, insieme a un valido
documento di riconoscimento, tramite servizio postale in
plico raccomandato senza busta all’indirizzo: Agenzia delle
Entrate Ufficio di Torino 1,
Sat - Sportello abbonamenti
tv - Casella Postale 22 - 10121
Torino. Infine, la dichiarazione sostitutiva può essere firmata digitalmente e presentata tramite Pec (posta elettronica certificata) all’indirizzo
[email protected].
guarda categorie di lavoratori già previste nelle
precedenti salvaguardie
che per varie ragioni sono rimaste escluse. I soggetti interessati sono: i
lavoratori in mobilità o licenziati tra il 2007 ed il
2015 (non impiegati a
tempo indeterminato);
quelli autorizzati ai versamenti volontari prima del
2011; i lavoratori in congedo straordinario per
assistenza ai figli nel
2011;
La novità più importante
riguarda il prolungamento
del tempo utile per raggiungere la finestra di uscita della pensione. Ci
sono norme eccezionali
(il ‘salvagente’) per i nati
nel 1952. L’11 novembre
scorso, l’Inps ha emanato
la circolare 196, contenente una importante novità: i lavoratori che svolgevano lavoro dipendente
nel settore privato che
abbiano maturato almeno
35 anni di contribuzione
Il premio a Walter Massa, ‘re’ del timorasso
e dei colli tortonesi. ‘Meravigliosamente fuori’
n C’è chi, come Federico Quaranta, di Decanter (Radio2) lo
definisce il ‘Maradona dei colli
tortonesi’ e un altro che se ne intende, come Oscar Farinetti
(l’inventore di Eataly), lo chiama ‘Le Roi’ del timorasso. Questo è Walter Massa, che lunedì
pomeriggio, nel corso di una cerimonia talk show, a Palazzo
Monferrato, ha ricevuto il premio ‘Imprenditore dell’anno’:
«Il primo del settore agricolo come aveva sottolineato il presidente della Camera di Commercio e padrone di casa, Gian
Paolo Coscia - a ottenere questo
riconoscimento».
Nell’albo d’oro del premio, dal
2001 a oggi, hanno preceduto
Massa,
nell’ordine,
Bruno
Baiardi (Space Cannon), Teresio
Lupano (Iar Siltal), Marco Giovannini (Guala Closures e GlobalCap), Vittorio Ghisolfi(Mossi
& Ghisolfi), Paolo Camagna
(Calzaturificio Alexandria), Flavio Repetto (Elah Dufour) Alessandro Buzzi (Buzzi Unicem e
Fratelli Buzzi), Barbara Paglieri
(Paglieri Profumi), Donato Lanati (Enosis), Roberto Roveta (Italvalv), - Michele Guala (Gualapack), Carlo Bonzano (Argol),
Bruno Lulani (Giuso), Simone
Zerbinati (Zerbinati) e Alessandro Bonino (Bonino).
Walter Massa ha avuto il merito
di credere nelle grandi potenzialità della collina tortonese,
Gian Paolo Coscia consegna il premio ‘Imprenditore dell’anno’ a Walter Massa
come sostanzialmente gli ha riconosciuto Farinetti, trasmettendo le sue certezze, rappresentate dalle potenzialità del
territorio e dai vini barbera,
croatina e timorasso. a un gruppo di giovani imprenditori che
hanno condotto questa parte
della provincia nel salotto buono del vino internazionale.
Quel difficile equilibrio
«Per fare il vino come voglio io aveva dichiarata Massa al pa-
tron di Eataly - servono tre cose.
Una materiale, che è l’uva e due
che non si possono comprare: il
tempo e il buon senso. Per tenere insieme una cosa materiale e
due immateriali occorre davvero trovare ‘il punto di equilibrio
sopra la follia’ come diceva Vasco Rossi».
Nato nel 1955 a Monleale da una
famiglia agricola da oltre quattro generazioni, dopo aver frequentato la scuola di enologia di
Alba, l’Imprenditore 2016 inizia
a lavorare nell’azienda familiare
già alla fine degli anni Settanta.
Collabora alla produzione delle
pesche di Volpedo e si occupa
degli ettari di vigneto che, da 12
ettari, diventeranno gli attuali
27.
«Walter - sono parole di Farinetti - è un uomo meravigliosamente fuori». Ma è anche l’ambasciatore di un territorio che
ha sposato e l’apripista di un
settore. Per questo, da premiare.
cembre la manifestazione a Roma, con un presidio in
piazza Montecitorio. «Le aziende stanno utilizzando questa situazione di incertezza normativa per tagliare gli organici, e ad oggi sono già 403 i lavoratori licenziati», sottolinea Paolo Tolu di Finneal Uil. Diversi i parlamentari
che hanno raggiunto il presidio per conoscere la situazione: Ermete Realacci, presidente della commissione
Ambiente e Territorio, e i componenti della commissione
Lavoro della Camera dei deputati Giacobbe, Gnecchi,
Maestri, Incerti, Casellato, Sanna. (S.B.)
.
Venerdì 9 dicembre 2016
25
Economia
&Lavoro
La scommessa di due fratelli
che iniziarono in uno stanzino
MASIO Tgm, cablaggi da trent’anni:
40 dipendenti e 11 milioni di fatturato.
Crescita fino al 2020 grazie alla Toyota
(requisito di pensione
con le quote) entro il 31
dicembre 2012, le lavoratrici con almeno 20
anni di contributi (requisito vecchiaia) entro il
31 dicembre 2012, fatta
salva la verifica dei periodi utili da considerare nel calcolo, potranno
accedere alla pensione.
Per questo e per tanti
altri servizi ci si può rivolgere al patronato Inca Cgil e allo Spi Cgil
sia nella sede di Alessandria che in quelle zonali
GRUPPO ENEL
n Tutto cominciò in una stanza de famigliari a vantare un’evolualla frazione Abazia di Masio. E- zione come la nostra» spiega, ilra il 1976. Beppe Tasca, dopo due lustrando le prospettive: «Fino
anni da dipendente in una ditta al 2020 prevediamo una crescita
di cablaggi, decise che era giun- del 7-10 per cento all’anno. Sono
to il momento di mettersi in pro- prospetti che ci fornisce il nostro cliente principale, la Toyoprio.
Col fratello Mauro, avviò la Gmt, ta, seriamente intenzionata a diin una camera di 20 metri qua- ventare leader in Europa nella
dri: cablaggi aveva fatto e ad as- produzione dei carrelli elevatosemblare cavi elettrici continuò, ri».
in una zona condizionata dalla
Cavis di Felizzano, leader di quel I numeri dell’espansione
polo che si beava al sole della Se abbinate il nome Toyota esclusivamente alle auto, sappiaFiat.
Ora, a distanza di trent’anni, la te che siete in errore, ma anche
Tgm è una delle poche aziende in ottima compagnia. «Neppure
che ancora riesce ad abbronzar- io conoscevo le potenzialità di
si. Non con la Fiat, ma con la To- questo marchio - dice Tasca - Toyota, non in quella stanza ma in yota ha tre stabilimenti imporuno stabilimento a Masio che, tantissimi: quello di Bologna,
nel 2017, verrà ampliato. E sa- che di recente ho visitato con
ranno nuove assunzioni a im- tutti i miei dipendenti, poi in
plementare l’organico di 40 di- Francia e in Svezia. Lavoriamo
pendenti, in prevalenza dediti anche con la Bcs, nel settore
alla produzione (gli impiegati trattori, e per la Manitou, che
sono il 35 per cento).
produce mezzi con bracci tele«Da quando si è sparsa
scopici».
la voce dell’incremenDa Masio partono
90.000 cablaggi al meto, ci arrivano curriculum in quantità. Di sose. Undici, invece, sono
lito un paio al giorno»
i milioni annui di fatturato, mentre nel 2016 è
dice Beppe Tasca, eviUn milione stato investito un midentemente soddisfatto per come stanno an- investito per lione di euro per il nuoil nuovo vo capannone.
dando le cose. «Non socapannone Cifre significative, inno certo molte le azien-
I dipendenti della Tgm in visita allo stabilimento Toyota di Bologna. Sotto, fasci di cavi
pronti all’assemblaggio e l’esterno della ditta, alla periferia di Masio
1
somma, che testimoniano la crescita di un’azienda che nel 1986
aveva 2 dipendenti (oltre ai titolari), nel 1988 è salita a 15 e, nel
1993, ha traslocato per la seconda volta, arrivando alla periferia
del paese, dove l’attività ferve di
GRUPPO CR ASTI
Interventi
in 50 comuni
di 2 province
Maltempo, plafond
a favore delle aziende
VIA VOCHIERI
n Prosegue il piano di e-distribuzione - la società del
Gruppo Enel che gestisce la
rete elettrica – per il potenziamento e l’automatizzazione della rete elettrica nelle
Province di Alessandria e Asti.
Con un investimento di circa
200mila euro «e-distribuzione - si legge in una nota - sta
concludendo gli importanti
interventi che consentiranno
di migliorare ulteriormente
la qualità del servizio offerto
a cittadini e imprese. Un piano di lavori straordinario che
ha richiesto l’impegno di 6
tecnici specializzati impegnati sul campo per 4 mesi,
finalizzato al potenziamento
della rete elettrica dei territori dell’Alessandrino e dell’Astigiano».
Gli interventi in corso di
completamento nel 2016 interessano 60 cabine elettriche collocate in oltre 50 comuni delle due province piemontesi, tra cui Alessandria,
Casale Monferrato, Tortona,
Acqui Terme e Asti, anche se
a beneficiare dei lavori sarà
una porzione molto più estesa di territorio. «Gli impianti
sono stati completamente
automatizzati attraverso l'installazione di apparecchiature di ultima generazione per
il telecontrollo della rete».
n Gli eventi alluvionali dei
giorni scorsi, benché più
contenuti rispetto al passato,
hanno avuto conseguenze
negative ai danni di imprese
che si trovano ora a dover far
fronte a spese impreviste.
Banca di Asti e Biver Banca,
«da sempre impegnate a sostenere lo sviluppo dell’economia e del territorio», mettono a disposizione un plafond per le imprese che include tra le proprie finalità
anche i finanziamenti a fronte di eventi calamitosi. L’importo complessivo del plafond, a disposizione fino al
31 dicembre 2016, è pari a
150 milioni di euro.
Enrico Borgo, direttore Mercato di Banca di Asti conferma l’impegno delle banche
del Gruppo a fare la loro parte: «Siamo presenti e a fianco dei nostri clienti in tutti i
momenti importanti della vita: anche in questo caso i nostri consulenti sono a disposizione delle imprese che
hanno subito danni alluvionali per valutare insieme le
soluzioni di finanziamento
più adeguate a ogni singolo
caso».
Il plafond imprese può essere utilizzato anche per finalità diverse dagli eventi calamitosi, tutte volte a sostenere lo sviluppo e l’espansio-
n Sabato 3 dicembre, neve in
via Vochieri. Gruppo Resicar,
concessionaria Volvo a Spinetta Marengo, ha presentato nello scorso fine settimana le
nuove Volvo V90 e XC90, organizzando una serata speciale al Caffè degli Artisti, nel
centro cittadino. Per una sera
il dehor del noto locale è diventato tutto bianco, creando
un’atmosfera veramente unica
e assolutamente in linea con
l’ambientazione..svedese. Sono stati infatti utilizzati 150 kg
di neve artificiale, arrivata per
l’occasione direttamente dalla
Svezia e sono stati selezionati
50 mq di polistirolo per ricoprire il Dehor del Caffè degli
Artisti. Per rendere l’evento
ancora più caratteristico, sono
stati preparati due speciali
cocktail a base di vodka svedese, con finger food ispirato
alla cucina scandinava. Insomma, tutto curato nei minimi dettagli - tratto distintivo
del Gruppo Resicar, un elemento in grado di fare sempre
la differenza - con i 300 invitati che hanno apprezzato
molto le varie iniziative proposte. Come detto, sono state
presentate le due vetture, che
rappresentano in assoluto il
top della gamma e che hanno
catturato l’attenzione del numeroso pubblico intervenuto
alla serata.
Enrico Borgo
ne delle imprese: assunzione
di personale e formazione,
investimenti produttivi, certificazione di qualità, sicurezza e ambiente, bioedilizia
e riqualificazione energetica,
studi di fattibilità, indagini
di mercato, iniziative promopubblicitarie, partecipazione
e allestimenti fiere/eventi,
spese di traduzione, ricerca
partner commerciali all’estero, servizi di consulenza contrattuale, fiscale, tributaria.
Ogni informazione può essere richiesta nelle 250 filiali
del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, distribuite in
Piemonte, Lombardia e Valle
d’Aosta.
continuo. ‘Sopravvive la specie
più predisposta al cambiamento’ è il messaggio che campeggia
nell’atrio. Una verità, insomma.
n Massimo Brusasco
[email protected]
Sabato 3 dicembre: la neve in centro!
Presentate le nuove Volvo V90 e XC90
La Volvo V90 è sinonimo di
eleganza, comfort, sicurezza e
prestazioni in un'unica auto: il
nuovo modello va a completare l’offerta della Serie 90 e presenta caratteristiche estetiche
e tecniche in grado di trasmettere un senso di potenza alla
vettura, garantendo al contempo un perfetto mix tra un
look ruvido ed elegante.
Davvero bellissima anche la
nuova Volvo XC90, Suv del
segmento Premium che si caratterizza per le grandi dotazioni tecnologiche. Tra le tante novità della nuova XC90 ci
sono i sistemi di sicurezza mai
montati da nessun’altra auto,
mentre il suo design esprime
eleganza ma non ostentazione,
come tradizione del marchio.
La serata ‘snow’ ha reso tutto
ancora più particolare, con
Gruppo Resicar che ancora una volta ha saputo organizzare
un evento unico sotto ogni
punto di vista, in grado di divertire e appassionare. Ora
non resta che andare in concessionaria a scoprire da vicino tutti i segreti delle nuove
Volvo V90 e XC90, ne vale veramente la pena. Garantisce
Resicar, da sempre in position.
cembre la manifestazione a Roma, con un presidio in
piazza Montecitorio. «Le aziende stanno utilizzando questa situazione di incertezza normativa per tagliare gli organici, e ad oggi sono già 403 i lavoratori licenziati», sottolinea Paolo Tolu di Finneal Uil. Diversi i parlamentari
che hanno raggiunto il presidio per conoscere la situazione: Ermete Realacci, presidente della commissione
Ambiente e Territorio, e i componenti della commissione
Lavoro della Camera dei deputati Giacobbe, Gnecchi,
Maestri, Incerti, Casellato, Sanna. (S.B.)
.
Venerdì 9 dicembre 2016
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Economia
&Lavoro
La scommessa di due fratelli
che iniziarono in uno stanzino
MASIO Tgm, cablaggi da trent’anni:
40 dipendenti e 11 milioni di fatturato.
Crescita fino al 2020 grazie alla Toyota
(requisito di pensione
con le quote) entro il 31
dicembre 2012, le lavoratrici con almeno 20
anni di contributi (requisito vecchiaia) entro il
31 dicembre 2012, fatta
salva la verifica dei periodi utili da considerare nel calcolo, potranno
accedere alla pensione.
Per questo e per tanti
altri servizi ci si può rivolgere al patronato Inca Cgil e allo Spi Cgil
sia nella sede di Alessandria che in quelle zonali
GRUPPO ENEL
n Tutto cominciò in una stanza de famigliari a vantare un’evolualla frazione Abazia di Masio. E- zione come la nostra» spiega, ilra il 1976. Beppe Tasca, dopo due lustrando le prospettive: «Fino
anni da dipendente in una ditta al 2020 prevediamo una crescita
di cablaggi, decise che era giun- del 7-10 per cento all’anno. Sono
to il momento di mettersi in pro- prospetti che ci fornisce il nostro cliente principale, la Toyoprio.
Col fratello Mauro, avviò la Gmt, ta, seriamente intenzionata a diin una camera di 20 metri qua- ventare leader in Europa nella
dri: cablaggi aveva fatto e ad as- produzione dei carrelli elevatosemblare cavi elettrici continuò, ri».
in una zona condizionata dalla
Cavis di Felizzano, leader di quel I numeri dell’espansione
polo che si beava al sole della Se abbinate il nome Toyota esclusivamente alle auto, sappiaFiat.
Ora, a distanza di trent’anni, la te che siete in errore, ma anche
Tgm è una delle poche aziende in ottima compagnia. «Neppure
che ancora riesce ad abbronzar- io conoscevo le potenzialità di
si. Non con la Fiat, ma con la To- questo marchio - dice Tasca - Toyota, non in quella stanza ma in yota ha tre stabilimenti imporuno stabilimento a Masio che, tantissimi: quello di Bologna,
nel 2017, verrà ampliato. E sa- che di recente ho visitato con
ranno nuove assunzioni a im- tutti i miei dipendenti, poi in
plementare l’organico di 40 di- Francia e in Svezia. Lavoriamo
pendenti, in prevalenza dediti anche con la Bcs, nel settore
alla produzione (gli impiegati trattori, e per la Manitou, che
sono il 35 per cento).
produce mezzi con bracci tele«Da quando si è sparsa
scopici».
la voce dell’incremenDa Masio partono
90.000 cablaggi al meto, ci arrivano curriculum in quantità. Di sose. Undici, invece, sono
lito un paio al giorno»
i milioni annui di fatturato, mentre nel 2016 è
dice Beppe Tasca, eviUn milione stato investito un midentemente soddisfatto per come stanno an- investito per lione di euro per il nuoil nuovo vo capannone.
dando le cose. «Non socapannone Cifre significative, inno certo molte le azien-
I dipendenti della Tgm in visita allo stabilimento Toyota di Bologna. Sotto, fasci di cavi
pronti all’assemblaggio e l’esterno della ditta, alla periferia di Masio
1
somma, che testimoniano la crescita di un’azienda che nel 1986
aveva 2 dipendenti (oltre ai titolari), nel 1988 è salita a 15 e, nel
1993, ha traslocato per la seconda volta, arrivando alla periferia
del paese, dove l’attività ferve di
GRUPPO CR ASTI
Interventi
in 50 comuni
di 2 province
Maltempo, plafond
a favore delle aziende
VIA VOCHIERI
n Prosegue il piano di e-distribuzione - la società del
Gruppo Enel che gestisce la
rete elettrica – per il potenziamento e l’automatizzazione della rete elettrica nelle
Province di Alessandria e Asti.
Con un investimento di circa
200mila euro «e-distribuzione - si legge in una nota - sta
concludendo gli importanti
interventi che consentiranno
di migliorare ulteriormente
la qualità del servizio offerto
a cittadini e imprese. Un piano di lavori straordinario che
ha richiesto l’impegno di 6
tecnici specializzati impegnati sul campo per 4 mesi,
finalizzato al potenziamento
della rete elettrica dei territori dell’Alessandrino e dell’Astigiano».
Gli interventi in corso di
completamento nel 2016 interessano 60 cabine elettriche collocate in oltre 50 comuni delle due province piemontesi, tra cui Alessandria,
Casale Monferrato, Tortona,
Acqui Terme e Asti, anche se
a beneficiare dei lavori sarà
una porzione molto più estesa di territorio. «Gli impianti
sono stati completamente
automatizzati attraverso l'installazione di apparecchiature di ultima generazione per
il telecontrollo della rete».
n Gli eventi alluvionali dei
giorni scorsi, benché più
contenuti rispetto al passato,
hanno avuto conseguenze
negative ai danni di imprese
che si trovano ora a dover far
fronte a spese impreviste.
Banca di Asti e Biver Banca,
«da sempre impegnate a sostenere lo sviluppo dell’economia e del territorio», mettono a disposizione un plafond per le imprese che include tra le proprie finalità
anche i finanziamenti a fronte di eventi calamitosi. L’importo complessivo del plafond, a disposizione fino al
31 dicembre 2016, è pari a
150 milioni di euro.
Enrico Borgo, direttore Mercato di Banca di Asti conferma l’impegno delle banche
del Gruppo a fare la loro parte: «Siamo presenti e a fianco dei nostri clienti in tutti i
momenti importanti della vita: anche in questo caso i nostri consulenti sono a disposizione delle imprese che
hanno subito danni alluvionali per valutare insieme le
soluzioni di finanziamento
più adeguate a ogni singolo
caso».
Il plafond imprese può essere utilizzato anche per finalità diverse dagli eventi calamitosi, tutte volte a sostenere lo sviluppo e l’espansio-
n Sabato 3 dicembre, neve in
via Vochieri. Gruppo Resicar,
concessionaria Volvo a Spinetta Marengo, ha presentato nello scorso fine settimana le
nuove Volvo V90 e XC90, organizzando una serata speciale al Caffè degli Artisti, nel
centro cittadino. Per una sera
il dehor del noto locale è diventato tutto bianco, creando
un’atmosfera veramente unica
e assolutamente in linea con
l’ambientazione..svedese. Sono stati infatti utilizzati 150 kg
di neve artificiale, arrivata per
l’occasione direttamente dalla
Svezia e sono stati selezionati
50 mq di polistirolo per ricoprire il Dehor del Caffè degli
Artisti. Per rendere l’evento
ancora più caratteristico, sono
stati preparati due speciali
cocktail a base di vodka svedese, con finger food ispirato
alla cucina scandinava. Insomma, tutto curato nei minimi dettagli - tratto distintivo
del Gruppo Resicar, un elemento in grado di fare sempre
la differenza - con i 300 invitati che hanno apprezzato
molto le varie iniziative proposte. Come detto, sono state
presentate le due vetture, che
rappresentano in assoluto il
top della gamma e che hanno
catturato l’attenzione del numeroso pubblico intervenuto
alla serata.
Enrico Borgo
ne delle imprese: assunzione
di personale e formazione,
investimenti produttivi, certificazione di qualità, sicurezza e ambiente, bioedilizia
e riqualificazione energetica,
studi di fattibilità, indagini
di mercato, iniziative promopubblicitarie, partecipazione
e allestimenti fiere/eventi,
spese di traduzione, ricerca
partner commerciali all’estero, servizi di consulenza contrattuale, fiscale, tributaria.
Ogni informazione può essere richiesta nelle 250 filiali
del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, distribuite in
Piemonte, Lombardia e Valle
d’Aosta.
continuo. ‘Sopravvive la specie
più predisposta al cambiamento’ è il messaggio che campeggia
nell’atrio. Una verità, insomma.
n Massimo Brusasco
[email protected]
Sabato 3 dicembre: la neve in centro!
Presentate le nuove Volvo V90 e XC90
La Volvo V90 è sinonimo di
eleganza, comfort, sicurezza e
prestazioni in un'unica auto: il
nuovo modello va a completare l’offerta della Serie 90 e presenta caratteristiche estetiche
e tecniche in grado di trasmettere un senso di potenza alla
vettura, garantendo al contempo un perfetto mix tra un
look ruvido ed elegante.
Davvero bellissima anche la
nuova Volvo XC90, Suv del
segmento Premium che si caratterizza per le grandi dotazioni tecnologiche. Tra le tante novità della nuova XC90 ci
sono i sistemi di sicurezza mai
montati da nessun’altra auto,
mentre il suo design esprime
eleganza ma non ostentazione,
come tradizione del marchio.
La serata ‘snow’ ha reso tutto
ancora più particolare, con
Gruppo Resicar che ancora una volta ha saputo organizzare
un evento unico sotto ogni
punto di vista, in grado di divertire e appassionare. Ora
non resta che andare in concessionaria a scoprire da vicino tutti i segreti delle nuove
Volvo V90 e XC90, ne vale veramente la pena. Garantisce
Resicar, da sempre in position.
34
Passeggiata non per tutti
Venerdì 9 dicembre 2016
Il viale alberato di corso Bagni, durante le belle giornate, rappresenta la passeggiata preferita dagli acquesi. I
peripatetici del relax nostrano, anche a spasso per
mercatini ivi allestiti, solitano sostare sulle tante panchine del percorso diretto al fiume. Il dehor, però, non
è permesso a tutti. La struttura simil-liberty infatti ha uno scalino che non rende certo agevole l'accesso ai diversamente abili in carrozzella. Per loro niente ombra.
Acqui Terme
IN BREVE
n Incontri
Illuminiamo
il Natale
Continuano gli incontri
creativi dell'associazione 'Bimbi in festa'. Lunedì 12 dicembre, a
partire dalle ore 17.30,
presso la sede dell'Asd
'In punta di piedi' (via
D'Acquisto n. 58) l'appuntamento 'Illuminiamo il Natale'. Info:
333.9909879 (M.P.)
n Internazionale
La Mostra
del Presepe
La Mostra Internazionale del Presepe, allestita
presso il Movicentro,
sabato 10 dicembre,
dalle ore 16, presenterà l'annullo filatelico
abbinato alla manifestazione. Info:
0144.770272 (M.P.)
n Domani
Fiera
dell’elettronica
Sabato 10 e domenica
11 dicembre,a partire
dalle ore 9, presso il
Centro Congressi di zona Bagni, si terrà la Fiera dell'elettronica. L'evento, organizzato con
il patrocinio comunale,
vedrà la partecipazione
di numerosi standisti
del Nord Italia. Info:0144. 770254 (M.P.)
n Domenica
Librando
sotto i portici
Domenica 11 dicembre,
sotto i portici di corso
Bagni, si terrà 'Librando', il tradizionale mercatino del libro usato.
Info: 0144.770254
(M.P.)
n Per i giovani
Potenzialità
e talento
Palazzo Levi accoglie la
seconda edizione del
progetto 'Potenzialità e
talento' della Fondazione Pittatore. L'iniziativa, che mette in contatto neolaureati e laureandi con le aziende
del territorio, verrà sostenuta con un contributo di 5 mila euro.
(M.P.)
n Concorso
Crea il tuo addobbo
fantastico
È stato bandito nei giorni scorsi il concorso
'Crea il tuo addobbo
fantastico' riservato alle scuole primarie ed
organizzato dall'Assessorato ai Servizi Sociali.
In palio 2mila euro di
materiale didattico.
(M.P.)
Ospedale civile:
Bertero contro
Antonio Saitta
LA POLEMICA Secondo il sindaco
sono troppe le bugie raccontate
dall’assessore regionale alla sanità
n «Leggo con disappunto, dolore e vero stupore quanto di infausto scritto dall’assessore regionale alla Sanità. Invece di
preoccuparsi di aver ridotto l’Ospedale di Acqui ad un cronicario e poliambulatorio, con spregio delle grandi potenzialità degli operatori sanitari locali, egli
dettaglia con dovizie di particolari le piccole cose, disattendendo quanto doveva essere fatto»
con queste parole il sindaco Enrico Bertero lancia la propria
filippica contro il vertice sanitario Antonio Saitta. Secondo
l'acquese tante le bugie dette:
«La programmazione delle sedute operatorie, trionfalmente
elencata come fiore all’occhiello delle dimissioni veloci, è una
falsità! Di fatto per Urologia le
operazioni si svolgono solo una
volta al mese, raramente due,
perché è disattesa la convenzione con gli urologi dell’Ospedale
di Novi che dovevano supportare lo specialista di Acqui. Tanti
i disagi per i pazienti, soprattutto anziani. Idem per Ginecologia, interventi di isteroscopia
diagnostica si eseguono una
volta la mese, altro che tutti i
giovedì. Doveva esserci una corsia preferenziale con l’Ospedale
di Alessandria e, a parte la nefrologia, tutto ciò è rimasto solo
sulla carta».
Bertero comincia a sciorinare
dati 'drammatici' secondo i
quali la magnetoterapia ha liste
di attesa di duecento giorni, gli
interventi di oculistica sono
programmati per i prossimi anni e i letti monitorizzati per Cardiologia in verità vengono mes-
CANELLI
Concerto di Natale
tenuto dal CoroMoro
n Anche quest’anno, grazie alla
collaborazione di CrescereInsieme Coop Sociale Onlus e dell’associazione Caritas Canelli Solidale,
nonché con il contributo del Cisa
Asti Sud e dello Sprar, avrà luogo il
consueto appuntamento con il
“Concerto di Natale”, occasione di
festa e di musica ma anche un momento per ricordare che la solidarietà costituisce un elemento irrinunciabile dell'essere comunità.
A tal proposito, si esibirà domenica 11 alle 20.30, nella parrocchia di
San Tommaso a Canelli, il CoroMoro. Il CoroMoro è il frutto di un'integrazione che, spesso, passa
anche attraverso le varie forme
dell’arte. Nato due anni fa grazie a
due volontari di Ceres, il CoroMoro è costituito da otto giovani rifugiati provenienti da Gambia, Gha-
na, Costa d’Avorio e Senegal che si
esibiscono in un repertorio di canti in dialetto piemontese o in franco-provenzale, canzoni di montagna come “La montanara” o “La
bergera” e altri brani famosi della
musica popolare piemontese. Il
CoroMoro, quindi, altro non è che
un felice esperimento di integrazione di persone, di culture e di
musica. «Ho attraversato quasi
tutto un continente, mi sono aggrappato alla vita anche coi denti.
E adesso la nostra storia dobbiamo raccontare. E col Coro Moro
noi l’andiamo a cantare» recita una delle loro canzoni che proporranno durante la serata. Insieme
al CoroMoro, si esibirà anche la
Maramao Band.
n Emanuela Crosetti
si a disposizione di qualsiasi reparto. Secondo il vertice di Palazzo Levi dietro la manovra ci
sarebbe il disegno di costringere i pazienti a rivolgersi ad altri
nosocomi, per poi lamentare il
calo degli interventi e giustificare il sacrificio di altri reparti.
«L’ultima umiliazione per l’Ospedale sta avvenendo in Chirurgia – ha continuato – Il direttore generale Gentili ha annunciato che il prossimo primario chirurgo dovrà trattare
principalmente “interventi di
parete”, ovvero emorroidi, ernie e altre operazioni minori simili».
Contro questo 'spoglio' di servizi Bertero ha promosso la sottoscrizione del referendum re-
“La programmazione
delle sedute operatorie,
trionfalmente elencata
come fiore all’occhiello
delle dimissioni veloci, è
una falsità”
care tempo in 'giro' per le colline dell'Acquese prima di salire a bordo del velivolo. Anche il
Piccolo ha scoperto che lo spazio antistante il Galliano, seppur nelle fattezze sembri una
piazzola a 'norma', non è censito come elisuperficie perché
troppo vicina all'ospedale e a
un distributore di carburante.
«Nonostante qualche primo
cittadino non osi mettersi contro il Partito/Ditta, la maggioranza assoluta dei sindaci del
territorio proseguirà il ricorso
al Tar».
n Massimiliano Pettino
Luminarie per la città
a macchia di leopardo
n Ogni anno la questione riprende polemica più che mai.
Arrivato il mese di dicembre, la
posa delle luminarie per il reticolato urbano solleva un nugolo
di lamentele degli sfortunati esclusi dall'abbellimento natalizio.
Il tratto principe della passeggiata acquese, l'isola pedonale di
corso Italia, è finemente addobbata con luci che simulano lo
scendere di grossi fiocchi di neve; l'adiacente corso Dante, invece, è dotata di cristalli azzurri
di indiscussa suggestione. Lo
stesso dicasi, seppur con minore
allestimento, per via Garibaldi,
piazza Addolorata ed il tratto iniziale dei corsi Bagni e Divisione. La restante parte della città
brancola nel buio, o meglio, ad e-
sclusione di qualche iniziativa
luminosa di 'indipendenti', non
mostra segnali luminosi associati alle imminenti festività. Le vie
di accesso al Comune bollente
non sono state trattate allo stesso modo. A differenza dei 'colleghi' su citati, addobbati almeno
nel tratto più urbano, i corsi Alessandria e Nizza sono assolutamente spogli nonostante il primo sia il biglietto da visita anche
per chi arriva in città con il treno
e l'altro, la direttiva verso la 'core
zone' del declamato Patrimonio
dell'Unesco, oltre che un quartiere densamente popolato. Analogo trattamento è stato riservato a piazza San Guido, la centrale
Orto San Pietro, il nucleo storico
della Pisterna e l'area adiacente
il Grand Hotel Nuove Terme, via
Luminarie: si accende
la polemica
XX settembre e piazza Matteotti
tra l'altro sede del teatro Ariston.
Anche piazza Levi è priva di luci
nonostante accolga la casa comunale, Palazzo Robellini, sede
di numerose manifestazioni culturali, e l'Enoteca Regionale
'Terme e Vino', particolarmente
frequentata dai turisti nel periodo natalizio.
n M.P.
NIZZA
L’Acqui Storia incontra i Templari
loro origini, alle gesta medio orientali, dalle caratteristiche a
metà strada tra soldato e monaco, alle riconosciute qualità di
mercanti, banchieri, consulenti
finanziari, fino alla caduta tanto rovinosa quanto dirompente
per gli equilibri geo-politici dell’Europa e del Mediterraneo del
tempo.
Il convegno godrà della partecipazione dei più prestigiosi studiosi della materia che si soffermeranno, tra l’altro, su due aspetti non così noti al pubblico.«Uno legato al ruolo di banchieri, amministratori e custodi di grandi fortune che non va
disgiunto dalle motivazioni che
portarono dovunque all’espro-
gionale contro la delibera 1/600
che razionalizza la sanità piemontese. In 5 giorni sono state
raccolte più di 1500 firme. L'assessore Saitta, in risposta a interrogativi del Tar, ha declamato il servizio di elisoccorso quale palliativo ai tagli dei servizi
sanitari acquesi. La risposta di
Bertero evidenzia come l’elicottero notturno non si alzi in caso
di avverse condizioni meteo e
che ogni paese dovrebbe dotarsi di un eliporto che costa decine di migliaia di euro. Anche
nell'ipotesi di investimenti similari, un infartuato, ad esempio, dovrebbe comunque spre-
CRITICHE
STASERA
n Si terrà stasera, alle ore 17,
presso il Grand Hotel Nuove
Terme, il convegno sui Templari 'Ascesa e caduta della più
grande organizzazione economico-finanziaria del Medioevo'
organizzato dal Premio Acqui
Storia in collaborazione con i
Lions Club Acqui Terme Host:
«Sui Templari si sa molto se
non tutto -hanno spiegato Questo perché la ricerca ed il ritrovamento di carte e documenti, anche del vergognoso
“processo” che fu intentato loro
(e non solo per la cupidigia di
Filippo IV il Bello), hanno messo in chiaro molti aspetti che erano rimasti per tanto tempo
avvolti nella leggenda». Dalle
L’ospedale ridotto ai minimi termini
C’era una volta... il cinema
prio delle loro, così come delle
altrui, proprietà, e più generale,
del Tempio, grande organizzazione economico finanziaria
sotto tutela papale, scontratasi,
inevitabilmente, con il sorgere
degli stati nazionali - hanno anticipato - Sullo sfondo, la lotta
tra il potere temporale del papa
ed il campione dei nuovi interessi emergenti in Europa». Interverranno Simonetta Cerrini,
Barbara Frale e Franco Cardini
e si parlerà anche di Templarismo, di resti e vestigia nella
Provincia di Alessandria, con
Morris Ghezzi e Alessio Varisco. Info: 0144.770203
n M.P.
n Avrà luogo giovedì 15 alle 21, all'interno del Teatro Sociale di Nizza Monferrato, il secondo degli
appuntamenti fuori cartellone
della stagione teatrale intitolato
“C'era una volta... il cinema”. Gli
artisti sono quelli del Teatro Regio di Torino: Alessio Murgia ed
Enrico Luxardo al violino, Alessandro Cipolletta alla viola, Relja
Lukic al violoncello, Atos Canestrelli al contrabbasso, Alessandro Cammilli all'oboe, Luigi Picatto al clarinetto, Fabrizio Dindo ed
Evandro Merisio al corno, Ranieri
Paluselli alle percussioni. Arrangiamenti di Alessio Murgia. Il programma prevede l'esecuzione delle musiche di John Williams ed
Ennio Morricone tratte dai film:
“E.T. l’extra-terrestre”, “The Terminal”, “Schindler’s List” e “Indiana Jones e i predatori dell’arca
perduta” di Steven Spielberg;
“Cuori ribelli” di Ron Howard;
“Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore; “La Califfa” di
Alberto Bevilacqua; “Per un pugno di dollari”, “Per qualche dollaro in più”, “Il buono, il brutto, il
cattivo” e “C’era una volta in America” di Sergio Leone. La vendita
dei biglietti singoli sarà effettuata
solo la sera stessa degli spettacoli
presso il Teatro Sociale dalle 19. É
possibile prenotare i biglietti
presso l’agenzia viaggi “La Via
Maestra”, tel. 0141/727523.
n E.C.
12 .Primo Piano
STAMPA
.LA
DOMENICA 11 DICEMBRE 2016
Il Censis:
salgono
soltanto i
lavoretti
Professionalità
Secondo il
rapporto Censis
sulla situazione
sociale del Paese,
nei primi 6 mesi
del 2016
l’occupazione è
salita, ma si
tratta di «una
bolla» perché «la
produttività è
scesa» e «la
crescita è bassa»
E «avanzano
professionalità
non qualificate,
si alimenta il
mercato dei
lavoretti». In
questo scenario,
innovazione
normativa,
decontribuzione
e Jobs Act con
contratti a tutele
crescenti hanno
fatto fibrillare il
mercato del
lavoro con un
boom dei
voucher: 277
milioni di
contratti
stipulati tra il
2008 e il 2015:
1.380.000
lavoratori
coinvolti, con
una media di 83
contratti per
persona nel 2015
e 70 milioni di
nuovi voucher
emessi nei primi
sei mesi del
2016. È il
segnale, spiega il
Censis, che «la
forte domanda
di flessibilità e
l’abbattimento
dei costi stanno
alimentando
l’area dei
«lavoretti» e
infatti alla nuova
occupazione
creata ha
corrisposto una
bassa crescita
economica». I
nuovi occupati
dall’inizio del
2015 sono
associati a una
produzione di
ricchezza di soli
9.100 euro procapite.
L’occupazione
cresce, ma
produttività e Pil
diminuiscono
Ai lettori
Assieme all’Italia
che funziona c’è
anche un’Italia
che non va.
Segnalateci tutto
ciò su cui a vostro avviso vale
la pena di indagare scrivendo a:
inchieste@
lastampa.it
Effetto Jobs Act, crescono i licen
Aumento del 28% nei primi otto mesi del 2016. E c’è anche chi ha perso il posto mentre
GIACOMO GALEAZZI
ROMA
Jobs Act: licenziamenti e assunzioni
46.255
D
a un anno e mezzo, dal
marzo 2015, il Jobs Act
sta ridisegnando i rapporti di lavoro in Italia. Tra gli
effetti rilevati dall’Osservatorio
sul precariato dell’Inps, l’innalzamento dei licenziamenti disciplinari (+ 28% nei primi 8
mesi del 2016). Per capire se sia
una conseguenza inevitabile
della riforma, La Stampa ha
messo a confronto storie di lavoratori che quest’anno hanno
perso il posto con esperienze
sul campo di consulenti, avvocati, economisti ed imprese.
«Il Jobs Act rappresenta un
forte deterrente nelle relazioni
aziendali e ciò ha indubbiamente provocato un cambio di paradigma - spiega l’avvocato Giorgio De Stefani che da trent’anni
a Roma offre assistenza legale
civile anche nel diritto del lavoro -. Con l’introduzione delle
nuove norme, nel mondo del lavoro è mutato il clima psicologico-culturale. Soprattutto in
aziende medio-grandi in crisi,
nelle situazioni nelle quali prima si soprassedeva o si cercava
una mediazione, adesso il datore di lavoro è più portato ad andare per le spicce perché dispone dello strumento tecnico per
poterlo fare. Si tollera di meno,
specie se non c’è un rapporto di
conoscenza col dipendente».
Così crescono soprattutto i
licenziamenti individuali per
ragioni disciplinari, proprio
quelli cioè sui quali è intervenuto il Jobs Act con il contratto a
tutele crescenti. E per i nuovi
assunti niente reintegra nel posto di lavoro in caso di ingiusto
licenziamento. «L’aumento registrato dall’Inps non è dovuto
tanto alla legge in sé, quanto all’abuso che ne viene fatto», sottolinea la consulente del lavoro
RISPETTO ALLO STESSO
PERIODO DEL 2015
nei primi otto mesi
del 2016 i licenziamenti
per giusta causa e giustiicato
motivo soggettivo.
Nel 2015 erano stati
36.048
+35,9%
La crescita
nell'utilizzo
dei voucher
+28%
+4,7%
-8,5% -7,3%
-32,9%
304.437
-35,4%
sono stati tra gennaio
e agosto 2016 i licenziamenti
complessivi sui contratti
a tempo indeterminato.
Nel 2015 erano stati
290.656
805.168
sono state nei primi 8 mesi
del 2016 le assunzioni
a tempo indeterminato.
-395 mila contratti
rispetto al 2015
9
decreti
Il «Jobs Act»
abolisce per i
nuovi assunti
l’articolo 18
sui licenziamenti e ridisegna il mercato dell’occupazione. La
riforma del
lavoro si
articola in
nove decreti
Monica Melani. In un anno i licenziamenti per giusta causa e
giustificato motivo soggettivo
sono passati da 36.048 a 46.255,
con un aumento appunto del
28%. Intanto i sindacati ricevono molte richieste di aiuto e i
tribunali si riempiono di ricorsi.
Dimissioni imposte
Tra questi casi c’è quello di Domenico Rossi, che per 35 anni
ha lavorato come ausiliare alle
vendite e cassiere al supermercato Carrefour di via XXI settembre, nel centro di Roma.
Mai richiami, contestazioni o
3.782.043
le nuove assunzioni effettuate
nei primi otto mesi del 2016
(comprese quelle a termine)
nel settore privato escluse
le colf e gli operai agricoli.
-351 mila unità
rispetto al 2015, incluse le
447 mila assunzioni stagionali
situazioni di conflitto fino allo
scorso 3 giugno, quando è stato
licenziato. Secondo l’azienda «è
stato sorpreso, con merce non
regolarmente acquistata, nell’atto di lasciare il punto vendita». Eppure, racconta Rossi,
«quando i poliziotti hanno visionate le immagini delle telecamere interne, non hanno trovate niente di irregolare». Infatti,
aggiunge, «come facciamo sempre noi dipendenti, ero passato
dietro le casse per evitare la coda dei clienti, ho pagato tutto e
alla vigilanza che mi ha fermato
ho mostrato lo scontrino della
Referendum
La Cgil ha
depositato le
firme in
Cassazione
per ripristinare l’articolo
18, cancellare
i voucher,
ristabilire la
responsabilità
in solido di
appaltatore e
appaltante
per violazioni
verso
il lavoratore
3.078.659
le cessazioni complessive
nei primi otto mesi del 2016.
Rispetto al 2015 un saldo
positivo di 703.384 unità
Fonte: Osservatorio sul precariato dell'Inps
spesa che avevo nella busta».
Continua: «Mi hanno perquisito e lasciato in piedi per due ore
davanti ai clienti che passavano, poi mi hanno ripetuto più
volte che l’unica cosa che mi restava da fare era presentare immediatamente le mie dimissioni per non andare incontro a
conseguenze peggiori. Possono
fare una cosa del genere?».
L’azienda gli contesta di aver
abbandonato nel supermercato
confezioni di cibo aperto e di
non aver pagato due prodotti.
Carrefour assicura di non licenziare con leggerezza (visti i «ri-
LA STAMPA
DOMENICA 11 DICEMBRE 2016
Primo Piano .13
.
L’INCHIESTA
Le aziende usano il
pugno di ferro:ora non
hanno più margini per
sopportare dipendenti
inefficienti e tagliano
Paolo Stern
Coordinatore del Centro
studi-consulenti del lavoro
I vigilanti mi hanno
fermato: volevano che
mi dimettessi per un
furto sul lavoro che
non ho commesso
Domenico Rossi
Dipendente licenziato dal
supermercato Carrefour
Dovevano tagliare
personale e spese, così
sono finito nel mirino.
Rivoglio indietro il mio
lavoro e la mia dignità
Antonio Ambrosini
Maitre licenziato 4 mesi fa
all’hotel Victoria di Roma
MICHELE D’OTTAVIO/BUENAVISTA
ziamenti disciplinari
era in malattia o per contestazioni senza prove
96,6 milioni
di buoni per il lavoro accessorio
dal valore nominale di
10 euro netti
venduti nei primi otto mesi
del 2016
54 mila
5
Restano stabili dal 2015
al 2016 le trasformazioni
in apprendistato
Le trasformazioni
da contratti a termine
in un anno sono scese
da 310.035
del 2015
a 200.208
del 2016
- LA STAMPA
svolti sulla vita delle persone»)
e che contro Domenico Rossi ci
si è basati «esclusivamente su
quanto comprovato dalle risultanze aziendali». Situazioni che
ripetono analoghe in tutta Italia. «Non vengono spalancate
indiscriminatamente le porte
d’uscita, né si assiste a esodi di
massa, ma senza lo spauracchio
della reintegra molte aziende
medie e grandi si arrischiano in
licenziamenti che prima del
Jobs Act avrebbero evitato» afferma Giovanni Guizzardi, consigliere dell’ordine dei consulenti del lavoro di Bologna. Il
cinquantenne Antonio Ettore
Ambrosini per 28 anni ha lavorato come cameriere ai piani e
poi come maitre d’hotel in uno
storico albergo di Roma, il
Victoria, a due passi da via Veneto. In seguito alla separazione della moglie nel 2011 aveva
usufruito di 6 mesi di aspettativa non retribuita per un esaurimento nervoso. «Tornato in
servizio non ho più avuto problemi finché, nell’ultimo periodo, il nuovo direttore dell’hotel
mi ha preso di mira rimproverandomi pubblicamente per
qualunque cosa, anche per come disponevo le tazze sui tavoli
della prima colazione - ricostruisce Ambrosini -. Per il continuo stato di stress e di ansia
ho avuto un collasso sul lavoro e
sono stato soccorso da un’ambulanza». Ad agosto è stato «licenziato e liquidato con il Tfr e
con due buste paga da 1400 euro: l’azienda sostiene di avere
testimoni per dimostrare che
sono stato trovato ubriaco in
servizio e che mi sono addormentato mentre aspettavo le
ordinazioni ai piani». Ma «non è
vero», protesta, «dovevano tagliare il personale e le spese, così sono finito io nel mirino».
Aria più pesante nelle ditte
Il manager dell’hotel, Filippo
Guzzardi oppone un «no comment» alla richiesta di un chiarimento sulla vicenda. «Rossi è accusato di furto e Ambrosini di
ubriachezza in servizio: mancanze gravi se accertate, ma in
entrambi i casi i datori di lavoro
sembrano avere prove piuttosto
labili», osserva l’economista Giuliano Cazzola, tra i massimi
esperti di lavoro e previdenza:
«Nel Jobs Act c’è uno scambio
tra contratti più stabili e minore
rigidità nella risoluzione del rapporto di lavoro - evidenzia Cazzola, che ha insegnato all’univer-
sità di Bologna ed è stato vicepresidente della commissione
lavoro della Camera -. Finora i
giudici sono stati di manica larga
anche di fronte a responsabilità
vere dei lavoratori». Ambrosini
ha gli occhi lucidi e si commuove:
«Ora tiro avanti con il trattamento di fine rapporto che mi
stanno pagando in tre tranche,
ho sempre pagato gli alimenti
per mia figlia - scuote la testa. Mi
hanno tolto il lavoro, la dignità.
Al momento della contestazione
mi sono sentito male e sono stato
licenziato durante malattia, cosa
che non si può fare. L’azienda sostiene che il licenziamento per
giusta causa supera anche il divieto di cacciare un lavoratore
mentre è malato».
È cambiata l’aria o è solo più
pesante? «Nelle riorganizzazioni dovute alla crisi, i margini di
sopportazione delle aziende sono ormai all’osso - testimonia
Paolo Stern, coordinatore del
Centro studi dei consulenti del
lavoro di Roma -. La ripresa c’è
solo in alcuni segmenti imprenditoriali ed è a macchia di leopardo. Prima nella ditte c’erano dei “tesoretti” con cui si potevano ripianare le inefficienze, oggi no». Perciò «in situazioni di sofferenza, se si incrina
un rapporto di fiducia con un
dipendente, il datore di lavoro è
spinto a rischiare il giudizio dei
magistrati pur di recuperare
efficienza liberandosi di chi è
poco produttivo - chiarisce
Stern -. Prima si poteva ovviare
con margini più alti, adesso
mancano i mezzi per farlo». Un
quadro allarmante «non direttamente imputabile al Jobs
Act», accade lo stesso «nella rinegoziazione dei contratti di
consulenza e per la fornitura
servizio». Insomma, quando si
tratta di occupazione, mal comune non fa mezzo gaudio.
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Inseguendo il modello tedesco
Così nelle fabbriche italiane
cambia il contratto collettivo
Sempre più frequente il ricorso ai giudici
“Sono entrati in crisi gli accordi nazionali”
efficacia obbligatoria per tutti
gli appartenenti alle categorie». Spiega Maurizio Del Conte, giuslavorista come Ichino e
presidente dell’Anpal: «Da anni
ALESSANDRO BARBERA
Confindustria e sindacati cerROMA
cano di mettersi d’accordo per
regolare una volta per tutte il
problema dei due livelli. Ma ciò
presupporrebbe che si decida
etalmeccanici che di- data all’11,6 per cento: evidente- chi rappresenta dove. Poiché la
ventano artigiani. Di- mente non basta. Le sentenze legge non dice cosa sia esattapendenti di super- dei tribunali del lavoro non pos- mente un contratto nazionale,
market fuori dal settore del sono essere esaustive del pro- ciascuno si organizza come crecommercio e imprese edili blema, ma aiutano a capire il fe- de e nascono piccole associazioche invece ci rientrano. Sinda- nomeno. Prendiamo quella del ni di categoria». Un fenomeno
cati improvvisati per la firma Tribunale del lavoro di Napoli, che «sta creando problemi più a
di un contratto, aziende e la- 28 luglio 2015: un’agenzia assi- Confindustria che ai sindacati».
voratori disinteressati a farsi curativa si sgancia dalla sua Dice il segretario confederale
rappresentare. Qual è la map- rappresentanza nazionale - Cisl Gigi Petteni: «Ormai prima
«l’Associazione delle compa- si firma il contratto e poi ci si
pa del lavoro in Italia oggi?
Al netto dei proclami sin- gnie assicurative» - per aderire organizza in associazione. La
dacali sull’importanza del alla «Associazione degli agenti rappresentanza si sta polverizcontratto nazionale, sempre di compagnie di assicurazio- zando. Il risultato è che all’inpiù imprese e lavoratori pre- ne». Disdetta il contratto nazio- terno di singole imprese si troferiscono farne a meno. Il ca- nale, stipula il nuovo contratto vano decine di contratti. Ora,
so Fiat, uscita da Confindu- con sindacati diversi da Cgil, una cosa è applicare ai dipenstria per avere più libertà Cisl e Uil a condizioni peggiora- denti delle pulizie il contratto
nell’organizzazione dei suoi tive. La Cgil chiede al giudice la delle pulizie. Altra cosa è trostabilimenti ed esempio di condanna per comportamento varsi di fronte a cinque contratsuccesso per chi crede in re- antisindacale, che viene respin- ti diversi dentro un cantiere
gole diverse, è solo la punta ta. Il giudice spiega che «alline- edile». Sindacati e Confindudell’iceberg di un sistema di are il trattamento economico stria discutono di modello conrelazioni industriali che dei lavoratori verso il basso co- trattuale da anni, e da anni cerstituisce un fattore di distorsio- cano un accordo senza ricorrecambia rapidamente.
Nell’ultima legge di bilancio il ne della concorrenza» ma am- re ad una legge, come invece accaduto in Francia.
Ma i sindacati non
sono sulla stessa linea: la Cgil - sostenuta da un pezzo di
Confindustria - tiene
il punto sulla prevalenza del contratto
nazionale, Cisl e Uil
spingono perché
prevalga il livello territoriale. Il governo quello di Renzi è solo
l’ultimo - promette
che in caso di mancato accordo sarebbe intervenuto per
legge, ma finora così
non è stato. «Se non
si risolve il problema
della rappresentanza il contratto aziendale non servirà più
a completare quello
nazionale ma finirà
per confliggere»,
sottolinea il responSTEFANO CAPRA/IMAGOECONOMICA
sabile economia Pd
Filippo
Taddei.
governo ha deciso di incenti- mette che non si può imporre «Qualunque sarà il nuovo govare sempre più la firma dei «l’estensione autoritativa della verno occorrerà affrontare una
contratti aziendali: chi lo farà contrattazione collettiva».
volta per tutte questo problepagherà per la quota di sala- Oggi l’accordo firmato fra Con- ma». Di esempi di aziende che
rio variabile il dieci per cento findustria e sindacati dice che i si sono risolte il problema da sodi imposte fino a quattromila contratti nazionali possano de- le trovando ascolto nei giudici
euro, il doppio di quanto in vi- rogare a pressoché tutte le con- del lavoro ce ne sono centinaia.
gore. Il principio di fondo è dizioni degli accordi collettivi, Dalla disapplicazione del conquello di migliorare salari e salvo che modificare la struttu- tratto dei metalmeccanici da
produttività in un mercato ra della retribuzione. «Ma ciò parte della Ericcson allo sconche fatica a migliorare gli uni significa anche impedire la mo- tro fra la grande distribuzione e
e gli altri. Il caso tedesco è si- difica degli inquadramenti, e Confcommercio. C’è chi - come
gnificativo: dopo la riunifica- questo è un punto decisivo», a Treviso - cerca soluzioni alzione la Germania Est somi- evidenzia il giuslavorista Pietro ternative applicando i benefici
gliava in tutto e per tutto al Ichino. C’è un problema ulterio- dei contratti aziendali alle
Mezzogiorno. Dal 2001 in poi re che contribuisce ad alimen- aziende più piccole escluse dall’accordo fra governo e sinda- tare l’incertezza: la mai risolta la legge. Ichino è netto: «Il pricati ha creato le condizioni questione della rappresentanza mo a pagare un prezzo a questo
per quello che oggi è un siste- sindacale. Sembrerà incredibi- stato di cose è il Sud. Lo dimoma in piena occupazione e nel le, ma a quasi settant’anni dalla stra il fatto che lì sono pochissiquale le retribuzioni sono net- sua introduzione, ancora oggi il me le aziende iscritte a Confintamente più alte della media quarto comma dell’articolo 39 dustria, e la ragione è che solo
italiana. Anche in Italia gover- della Costituzione resta inap- poche imprese sono in grado di
no e sindacati hanno firmato plicato. «I sindacati possono, garantire i minimi contrattuali
accordi in questo senso, l’ulti- rappresentati unitariamente in che al Nord risultano normali».
mo risale a due anni fa. Ma la proporzione dei loro iscritti,
Twitter @alexbarbera
disoccupazione resta inchio- stipulare contratti di lavoro con
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
il caso
M
24
STAMPA
.LA
DOMENICA 11 DICEMBRE 2016
ECONOMIA
FINANZA
Entro il 16
dicembre
il saldo
Tasi e Imu
I PAESI OPEC E NON-OPEC TROVANO L’INTESA. DECISIVA LA MEDIAZIONE DELLA RUSSIA PER ELIMINARE 562 MILA BARILI DI GREGGIO
Petrolio, sì al taglio della produzione
n Si avvicina
L’obiettivo è rilanciare i prezzi, per i consumatori in arrivo rincari di benzina e bollette
la scadenza di
venerdì 16 dicembre entro la
quale si devono
pagare il saldo
dell’Imu e della
Tasi, se si possiede un immobile
diverso dalla
prima casa e
non si è già
saldato tutto in
contemporanea
con la prima
rata. La scadenza non riguarda
chi possiede una
prima casa, che
già era esentato
dall’Imu e che
da quest’anno grazie alla legge
di Stabilità del
2015 - non deve
pagare nemmeno la Tasi. Anche
gli inquilini, se la
casa affittata è
un’abitazione
principale non
di lusso, non
devono pagare.
LUIGI GRASSIA
Gli scettici obietteranno che
gli accordi petroliferi sono
scritti sulla sabbia e hanno
una lunghissima storia di violazioni, ma l’intesa raggiunta
ieri fra i produttori Opec e
non-Opec, inclusa la Russia,
è la più vasta mai raggiunta e
potenzia quella stipulata dai
Paesi del cartello qualche
giorno fa per ridurre la produzione di greggio e far risalire i prezzi del barile.
Questa il punto: la scorsa
settimana l’Opec si è impegnata a tagliare la produzione di un milione e 200 mila
barili al giorno. Adesso i Paesi non-Opec riducono la loro
produzione di altri 562.000
barili. In totale vengono eliminati dal mercato quasi 1,8
milioni di barili al giorno.
L’intesa è un successo un
po’ per tutti i produttori ma
in particolare per la Russia,
che nelle ultime settimane si
è molto spesa per mettere
d’accordo Paesi arcinemici
come Arabia Saudita e Iran che restano arcinemici su
ogni altra questione che non
riguardi il petrolio. Se l’intesa verrà rispettata, l’eccesso
di produzione sulla domanda
globale di greggio sarà azze-
Retroscena
LEONARDO MARTINELLI
PARIGI
IMAGOECONOMICA
L’intesa punta a far crescere il prezzo del barile
rato (all’inizio del 2016 il surplus era di un milione e mezzo
di barili al giorno) e anzi molto
presto si comincerà a parlare
di scarsità di petrolio. Già nelle
scorse settimane le quotazioni
mondiali del barile sono risalite accompagnando il lavorio
diplomatico. Del resto, in passato le fasi di rialzo del mercato petrolifero sono sempre
coincise con accordi restrittivi
fra produttori, per quanto problematici e pieni di imbrogli.
Fino a che prezzo salirà il
barile rincarerà? Gli analisti
ipotizzano 60 dollari. Va ricordato che fra l’estate del 2014 e
il gennaio-febbraio del 2016 il
greggio è crollato da più di 100
dollari al barile fino a meno di
30, mentre ieri a New York
quotava 51,45 dollari. Comunque la stima di 60 dollari è pru-
dente: se sul mercato si diffonde la percezione che il greggio
scarseggia, la speculazione
amplificherà il rialzo.
Attenzione: gli Stati Uniti
non partecipano all’accordo.
L’intesa ha senso senza di loro? Gli analisti ritengono di sì.
Certo la possibilità per gli
americani di riaprire i rubinetti dello «shale oil», il greggio
alternativo da scisto, suscita
dubbi sul rialzo del barile. Tuttavia il crollo dei prezzi dal
2014 è stato dovuto non tanto
allo shale oil quanto alla guerra scatenata allo shale oil dall’Arabia Saudita nel tentativo
di mandare i produttori americani fuori mercato. L’anomalia
da correggere per riequilibrare domanda e offerta era soprattutto quella saudita.
E i consumatori italiani che
cosa devono aspettarsi? Rincari di benzina e gasolio, oltre
che delle bollette. Ora stiamo a
vedere con quale velocità i petrolieri adegueranno al rialzo
il prezzo dei carburanti. Nelle
fasi ribassiste l’adeguamento è
lento, perché ci dicono che devono prima smaltire le scorte
di greggio comprate a prezzo
più alto. Invece nei movimenti
al rialzo l’adeguamento è più
veloce, chissà perché.
Nell’operazione VivendiOrange,
secondo gli
analisti, potrebbero
essere coinvolte Telecom
Italia e Mediaset Premium,
visto il forte
interesse per
i contenuti
dei francesi
di Orange
Nella foto
il numero uno
del gruppo
Orange,
Stéphane
Richard
ai dire mai: quante
volte Stéphane Richard, amministratore delegato di Orange, ha detto che «mai e poi mai» il suo
gruppo, operatore telecom
dominante in Francia, si sarebbe lanciato nella produzione di contenuti. Mai sarebbe
stato interessato (diceva) a
Canal+, la pay tv, appunto produttrice di contenuti media. O
al conglomerato Vivendi, controllato da Bolloré, cui appartiene Canal+. E tantomeno a
Telecom Italia, di cui Vivendi
detiene il 23,9%. Mai dire mai,
perché ora l’ad di Orange si
sta rimangiando tante cose. E
un possibile risiko francese
fra media e telecomunicazioni
potrebbe avere riflessi sul
dossier Mediaset Premium, al
centro di una battaglia fra Vivendi (Bolloré) e i Berlusconi.
Giovedì Richard l’ha finalmente detto chiaro e tondo:
«Se Canal+ fosse in vendita,
Orange sarebbe interessata»
e «molte ragioni giustificherebbero l’alleanza». È venuto
fuori che, anche se non si può
parlare di un vero negoziato, i
due uomini, Richard e Bol-
Telecom e Mediaset Premium
giocano la partita Vivendi-Orange
23,9
M
per cento
La quota
azionaria
di Telecom
Italia
detenuta
dalla francese
Vivendi
641
loré, s’incontrano da mesi. E ieri si sono inviati ulteriori messaggi per giornale interposto.
Segnali sui giornali
Secondo fonti vicine a Richard,
citate da Le Monde, «l’ad di
Orange vorrebbe prendere una
partecipazione minoritaria o
anche maggioritaria in Vivendi» che controlla la pay tv, «ma
non desidera che Vivendi entri
nel capitale di Orange», anche
perché, aggiungono le malelingue, quando Bolloré entra, mai
si limita a un ruolo da gregario.
Ieri, invece, «Le Figaro», citando fonti vicine al magnate, indicava che punterebbe a un progetto più ambizioso per Orange
e Vivendi, con un sistema di
partecipazioni incrociate (ipotesi peraltro smentita da Vivendi, citata da Bloomberg, secondo cui la stessa Vivendi non è
parte di potenziali colloqui tra
milioni
Il fatturato
di Mediaset
Premium
nel 2015
con 2 milioni
di clienti
Alitalia
Dal Cda il piano
per ridurre i costi
n Domani il consi-
glio di amministrazione dell’Alitalia approverà l’aggiornamento
del piano industriale.
La Confederazione
unitaria di base( Cub
Trasporti) annunciato
un presidio dei lavoratori nell’area tecnica
dell’aeroporto di Fiumicino, davanti alla
palazzina della riunione. Tramontata l’ipotesi di raggiungere il
pareggio nel 2017, il
consiglio di amministrazione approverà
un piano che potrebbe
includere un contenimento degli stipendi
ma anche tagli del personale (si ipotizzano
2000 unità in meno,
comprese le esternalizzazioni) e della flotta
(forse una decina di
aerei di medio raggio).
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I francesi potrebbero coinvolgere nei negoziati i gruppi italiani
L’incognita
pay tv
&
Orange e Canal+). Quale interesse per un progetto comune?
Innanzitutto per controbattere
il rivale di entrambi, l’operatore
Sfr, dell’imprenditore Patrick
Drahi, che sta portando avanti
un’offensiva proprio sui contenuti (sport, cinema e fiction).
Dossier complicati
Una fusione tra i due mondi, telecom e media, appare ormai
inevitabile. È certo che Bolloré
non vuole vendere e basta. Non
solo: tutti a Parigi credono che
entrambi gli interlocutori vogliano mettere dentro la trattativa pure la quota di Vivendi in
Telecom Italia (potrebbe costituire la contropartita con cui
Bolloré entrerebbe in Orange).
Sì, ma cosa succederà dell’acquisto di Mediaset Premium
(poi ripudiato) da parte di Vivendi? Su quel fronte siamo alle
carte bollate. Un’operazione
Orange-Vivendi-Telecom Italia
potrebbe spingere Bolloré a
cercare di liquidare una volta
per tutte il dossier Premium e a
desistere. Oppure, come indicano alcuni analisti parigini, soprattutto sulla spinta di Orange
e della sua fame di contenuti, tirerebbero dentro anche la pay
tv italiana e i Berlusconi.
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TRIBUNALE DI CUNEO
FALLIMENTO N. 01/2016 - INVITO A OFFRIRE
Il Fallimento n.01/2016 vende, visto e piaciuto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, il lotto Unico costituito da autovetture (ad eccezione della
Mini), macchinari ed attrezzature, mobili e rimanenze di magazzino, siti in
Peveragno (12016 - CN), Via degli Artigiani n. 48, per il quale ha ricevuto
un’offerta irrevocabile di acquisto pari ad euro 110.000,00 (centodiecimila/00)
il tutto come da elaborato peritale redatto dal geom. M. Botanica. Gli eventuali interessati dovranno far pervenire presso lo studio del curatore fallimentare (Cuneo (CN) - C.so Nizza n. 22), entro le ore 12,00 del giorno 18 gennaio
2017, le rispettive offerte irrevocabili, in busta chiusa recante la dicitura “Fallimento n.01/2016 - Offerta irrevocabile”, accompagnate da assegno circolare,
di importo pari al 10% della somma offerta, a titolo di cauzione, intestato a
“Fallimento n.01/2016”. L’apertura delle buste avverrà avanti al curatore presso il suo studio il giorno 19 gennaio 2017 alle ore 15,00. In caso di pluralità
di offerte ritenute ammissibili (saranno giudicate inefficaci quelle inferiori al
prezzo base), si procederà, ad una gara in forma orale secondo le modalità
stabilite nel bando di vendita. Per ulteriori informazioni contattare il curatore
dott. A. Martines (tel. 0171-690545 – pec: [email protected]).
IL CURATORE FALLIMENTARE Alberto Martines
AL
48 .Alessandria città
STAMPA
.LA
DOMENICA 11 DICEMBRE 2016
LA SANITÀ CHE CAMBIA
Al Santi Antonio e Biagio debutta il «Santa Caterina»
6
locali
Sono
a disposizione
per le visite
ambulatoriali
e un settimo
è di appoggio
per l’infermiera
di turno
5
giorni
L’apertura
è prevista
da lunedì
a venerdì, dalle
8 alle 20,
ma presto sarà
estesa al sabato
mattina
Domani primi pazienti
nel poliambulatorio
realizzato in ospedale
Tutte le visite in un’unica ala, si parte con 4 specialità
MAURO FACCIOLO
ALESSANDRIA
Tutto è pronto. La sala
d’aspetto è stata allestita. È
nello spazio d’angolo del corridoio al pian terreno dove un
tempo c’era l’ingresso all’ospedale da via Santa Caterina. Oltre alle sedie vi campeggiano due grandi schermi
su cui compariranno i numeri
per smistare i pazienti in coda. Le pareti sono tinteggiate
di verde e azzurro, colori che,
assicurano gli esperti, hanno
un effetto rilassante. Gli ambulatori (sei più uno di supporto) sono attrezzati. Mancano solo i pazienti: arriveranno a partire da domani
mattina, quando al Santi Antonio e Biagio sarà ufficialmente attivato il poliambulatorio Santa Caterina.
L’idea che sta alla base della
creazione di questo nuovo servizio, fortemente voluto da
Giovanna Baraldi, direttore
generale dell’Aso, è semplice:
concentrare in un’unica struttura l’attività ambulatoriale di
base, prima sparsa nei reparti
e «in sedi improprie». Così facendo, tra l’altro, si è anche recuperato personale infermieristico e amministrativo che
potrà essere utilizzato proprio
nei reparti. Mentre infatti in
precedenza a ogni singolo ambulatorio erano distaccati
un’infermiera e un impiegato,
da domani al poliambulatorio
saranno in servizio per ogni
turno una sola infermiera e
uno e due amministrativi.
Per il momento saranno attivi gli ambulatori di Neurologia, Neurochirurgia, Ortope-
Morto in auto davanti a casa
Stroncato da malore Enrico Patria
strenuo “paladino” della Cittadella
L’ultimo sfogo pubblico di Enrico Patria è stato venerdì 25
novembre, il giorno del grande
rischio alluvione per la città:
alla presentazione del progetto Anfossi sulla Cittadella aveva contestato radicalmente - le
sfumature non facevano parte
del suo carattere - ribadendo
che l’unica possibilità futura
«è trasportare nella fortezza
da Torino il Museo dell’Artiglieria». «Il solito Patria, non
la finirà mai di fare il polemico» avevano pensato in molti,
non immaginando la sua morte così imminente e repentina.
Enrico Patria non aveva
ancora ’70 anni: è spirato l’altra sera stroncato da un malo-
re. Verso l’ora di cena era arrivato in auto davanti alla cascina Santa Maddalena, dove abitava, alla periferia della città,
alle spalle della Zona D3: dalla
casa hanno sentito un prolungato, interminabile suono di
clacson; sono accorsi e lo hanno
trovato riverso sul volante con
le labbra già cianotiche. Inutili i
tentativi di rianimarlo.
Patria era figlio illegittimo:
suo padre era appunto proprietario della Santa Maddalena;
non avendogli trasmesso il cognome, Rasore, quasi a risarcimento gli aveva lasciato in eredità la tenuta, che lui continuava a coltivare almeno in parte.
Ma era conosciuto per la sua ap-
Difensore
Enrico Patria aveva fondato
negli Anni Novanta
l’associazione Cittadella 1728
dia e Traumatologia, ma presto le specializzazioni saliranno a 12. Fra un mese, inoltre,
all’Azienda ospedaliera contano di mettere a disposizione gli
ambulatori dotati di strumentazioni ad alta complessità e
per l’attività di day hospital
medico. Gli spazi sono stati ricavati nei locali della ex Riabilitazione funzionale, trasferita
al Centro Borsalino.
Già, gli spazi. Perché anche
questi, soprattutto nell’obsoleto Civile, sono a tutti gli effetti
da considerare una risorsa
preziosa, sottolinea Giovanna
Baraldi. Così, è stata condotta
un’analisi approfondita per
una loro riutilizzazione più razionale, si sono fatte riunioni,
ci sono stati confronti (anche
aspri) e ora si cominciano a vedere i primi risultati. «Certo,
passionata difesa delle radici e
della storia di Alessandria, a
partire dalla Cittadella. Fu il
«motore» che portò a fondare
l’Associazione Cittadella 1728
(l’anno di costruzione), di cui è
rimasto sempre presidente.
Erano gli Anni Novanta, quando
si cominciavano a fare progetti
sul futuro della fortezza. Patria
si è sempre battuto per una conservazione il più possibile fedele
al monumento. Aveva anche
aspramente lottato nel 2009
perché non venisse abbattuto il
ponte, oggi sostituito dal Meier.
L’Associazione era poi entrata
nel Comitato difesa della Cittadella. L’altra iniziativa che l’aveva visto protagonista e a cui teneva molto era la nascita dell’associazione Amici del Plana.
Lascia la compagna, con cui
viveva da quasi 40 anni e il figlio
dei lei. Il rosario sarà recitato
lunedì alle 20,30 nella chiesa di
San Rocco, dove martedì alle 15
sarà celebrato il funerale. [P. B.]
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Nuovi colori
Gli ambulatori sono sei, nei quali si alterneranno lungo
l’intera giornata gli specialisti dell’Azienda ospedaliera
non è come l’entrata in funzione del nuovo blocco operatorio
- commenta Giovanna Baraldi
-, ma anche l’attività ambulatoriale ha un notevole impatto
sulle persone e offrire loro un
servizio migliore è sicuramente un elemento positivo».
Il poliambulatorio Santa Caterina è stato battezzato con
questo nome dopo un concorso
d’idee lanciato fra il personale
dell’Aso. Sono state presentate
47 proposte e la scelta è caduta
su Santa Caterina proprio perché è adiacente alla via omonima. Inizialmente, l’attività verrà svolta cinque giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì,
dalle 8 alle 20. Ma l’intenzione
è di arrivare presto anche all’apertura al sabato mattina.
Per le visite, valgono ovviamente, le solite regole: si accede con impegnativa del proprio medico curante, su prenotazione.
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FOTO CASTELLANA
NEI GIARDINI DI VIA BRAMATE AL CRISTO
Rogo doloso distrugge le giostrine dei bimbi
n Hanno bruciato i giochi dei bambini. E quelli che hanno appicca-
to il rogo, molto probabilmente, sono stati bambini fino a poco tempo fa. Alcuni testimoni hanno notato, infatti, dei ragazzini impegnati
nell’azione di teppismo l’altra sera, dopo le 18, nei giardini di via Bramante, al Cristo. Appena le fiamme sono divampate – secondo i vigili
del fuoco appiccate con un po’ di carta e foglie secche, magari con
l’aggiunta di alcol o altro liquido infiammabile – hanno lambito le giostrine che si sono fuse e accartocciate repentinamente. I pompieri sono arrivati velocemente, ma ormai non c’era più rimedio.
[S. M.]
AL
LA STAMPA
DOMENICA 11 DICEMBRE 2016
Alessandria e provincia .49
.
IL MITO IN DIFFICOLTÀ
he
empo
a
uazione
angono
dizioni di
pressione
mpo
ile anche
fine settia, ma con
i in estene dalla
ria.
° 7°
gi
olarmenuvoloso,
nubi
compatte
attino.
° 9°
mani
olarmenuvoloso
voloso
parziali
arite
iornata.
ALESS
Domani assemblea dei dipendenti e le reazioni dei sindacati
SABATO 10 DICEMBRE 2016
Decisione del giudice
IL PONTE M
Nuovo stop
per salvare
la Borsalino
Revocato il concordato preventivo
Revocata l’ammissione della
Borsalino al concordato preventivo che lo scorso 17 marzo era stata concessa dal collegio formato dai giudici Caterina Santinello, presidente
della sezione civile, Pier Luigi
Mela ed Enrica Bertolotto.
La decisione è stata comunicata alle parti mercoledì, ma
la notizia si è diffusa solo ieri
provocando reazioni preoccupate. Infatti è difficile dire
che cosa accadrà adesso.
sia coprendo i debiti fiscali, sia
impegnandosi nel mantenimento e nel rilancio del marchio. Un’attività che ha dato i
suoi frutti, visto che la Borsalino ha chiuso un 2015 in utile e
sta chiudendo il 2016 con cifre
ancora migliori. Ma tutto questo rischia di sfumare. Gli atti
sono stati infatti inviati al pubblico ministero, che in teoria
potrebbe anche avanzare
un’istanza di fallimento nei
confronti del cda uscente
Il gi
OTTO TRAS
L’annuncio
Ieri su La Stampa
la notizia che
la procedura
di concordato
è stata revocata
I sindacati
Le segreterie dei
tessili di Cgil, Cisl
e Uil hanno
convocato per
domattina l’assemblea degli
oltre 120 lavoratori all’interno
stabilimento
Borsalino di
Spinetta per
decidere
il da farsi.
Il sindaco
Anche Rita Rossa
segue con attenzione l’evolversi
della vicenda
visto che il Comune ha progetti con la Borsalino. È probabile
domani una
conferenza
stampa a Palazzo
Rosso assieme
ai sindacati
Le prospettive
«L’azienda è “in
bonis” e nessun
per ora ne ha
chiesto il fallimento» ha detto
lo stesso giudice
che ha revocato
il concordato.
Quindi, escluse
novità, si può
ripresentare, ma
con un allungamento dei tempi
La Borsalino macina utili, ma non basta
La decisione del giudice ha spiazzato l’imprenditore che sta rilanciando il marchio
PIERO BOTTINO
ALESSANDRIA
Immaginate di essere un imprenditore che arriva dalla
Svizzera (lo so, ci vuole un po’ di
fantasia): punta ad acquisire
una prestigiosa azienda italiana, presenta il suo bravo piano
di sviluppo industriale, le necessarie garanzie di solidità finanziaria, insomma segue l’iter
usuale in quasi tutti i Paesi. Ma
non qui. In Italia la storia si
complica subito, c’è di mezzo
un tribunale, i tempi si dilatano.
Ti dicono: «Tranquillo, si aggiusta tutto. Intanto ci sarebbe
da saldare un debituccio fiscale, da finanziare il rilancio della
produzione, da sostenere la rete di vendita». Tu ci credi e investi, ti impegni, ti senti sempre più vicino alla meta. E all’ultimo metro, anzi all’ultima
casella, arriva la sentenza a
sorpresa: si riparte dal via.
Questa è un po’ la situazione
della Borsalino dopo la revoca
della procedura di concordato
preventivo. Ed è in queste condizioni che il cappellificio affronta una delle sue settimane
più difficili. Non l’unica certo
nella sua storia spesse volte avventurosa, soprattutto dopo
I cappelli Borsalino vengono realizzati a Spinetta, la storica azienda ha anche
che lasciò la famiglia del fondaacquistato una nuova macchina per fabbricare i cappelli di Panama
tore, ma i rischi sono parecchi.
Domani i lavoratori si riuniscono in assemblea nello
Haeres. Non solo, si sono aperti diventando un biglietto da visistabilimento di Spiorizzonti nuovi nel settore dei ta non solo per l’azienda ma
netta per decidecappelli di Panama che stanno per l’intera città.
re come comvivendo un gran ritorno nella
Di qui l’attenzione con cui
portarsi, ma
moda giovanile. Borsalino fino anche il sindaco Rita Rossa ses o p ra t t u t t o
all’anno scorso li comprava se- gue la vicenda: è probabile che
per tentare di
milavorati in Italia e all’estero, domattina anche lei prenda la
capire quello
Quest’anno si stima che sia
quest’anno ha acquistato e parola in conferenza stampa,
che sta succecresciuto del 20 per cento
messo in produzione una nuo- assieme ai rappresentanti sindendo. Perché
grazie anche al boom
va macchina e adesso se li fa da dacali. L’ha già detto ieri: «Ci
anche loro, codei cappelli di Panama
sola. Anche qui la stima dell’in- sono destini che vanno oltre le
me tutte le persocremento di fatturato è questioni tecnico giuridiche».
ne normali, fanno faottima: più 35%. Poi Appunto. Consideriamo che
tica a rispondere alla doc’è l’aspetto del non è solo vicenda locale, vista
manda: perché una fabbrica
rafforzamento la notorietà del marchio e il fatche sta andando bene, macina
del marchio e to che il possibile acquirente è
utili, si sviluppa sul mercato dedel rapporto italo-svizzero: è in gioco, tutto
ve rischiare di fallire?
con la città: il sommato, anche una parte (maLa Borsalino quest’anno ha
progetto del gari piccola ma comunque c’è)
fatto ancora meglio dello scorComunque solo un prologo
nuovo Museo della credibilità italiana nei
so: si stima un 20% in più di ria quelle previste in futuro
del cappello, confronti degli investitori stracavi, che già nel 2015 erano credal business plan
studiato assie- nieri. Che per una volta non
sciuti da 13,5 a 15 milioni, con
già presentato
me all’ammini- vengono ad acquistare per porun milione di utile. Ci sono stastrazione comunale tar via, ma per mantenere qui
te sei assunzioni, antipasto a
dopo il trasferimento lavoro, impresa, progetti. Inquell’incremento occupazionadal secondo al primo piano del somma i cappelli c’entrano, ma
le che è stato prefigurato nel
palazzo universitario, e il docu- c’è anche molto altro.
business plan presentato da
film «Borsalino City» che sta
Philippe Camperio e dalla sua
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Lo stabilimento è a Spinetta
15 mln
fatturato 2015
6
assunzioni
Roberto Gallo
Elusione da 4 milioni
Imputato deceduto
il processo è chiuso
Non verrà pronunciato nessun verdetto (né di
assoluzione né di condanna) a carico di Roberto Gallo, già amministratore unico della Borsalino spa, che era sotto processo per una contestata elusione fiscale di 4 milioni, più 2,2 milioni
di Iva. Il giudice, avanti al quale già si era aperto il dibattimento, qualche giorno fa ha chiuso
definitivamente il fascicolo: «Non doversi procedere - ha decretato - per morte del reo».
Roberto Gallo, astigiano di 55 anni, era stato
improvvisamente stroncato da malore a inizio
ottobre, mentre era in Puglia. Nel Salento, gestiva un cappellificio acquisito meno di una decina di anni fa con il nome «Doria», successivamente mutato in Neo B-Lab. Quella «B» era
l’aggancio a Borsalino di cui, fin da giovane,
meno che trentenne, Gallo era stato alla guida
quando, dopo Tangentopoli, era stata acquisita
dal fallimento. E aveva riportato al successo il
marchio, simbolo di eleganza nel mondo.
Un paio di anni fa, invece, la società era finita
sotto lente del Fisco
per una operazione
cosiddetta di «sale
and lease back»: in
pratica, la società
Borsalino aveva ceduto il marchio, per sedici milioni e mezzo più
due milioni e 200 mila
euro di iva, alla Leasint, stipulando, nello Roberto Gallo
stesso tempo, un contratto di affitto per continuare a utilizzare la
griffe e con l’impegno di riscattarla a fine contratto. Ma, secondo il Fisco, i canoni mensili di
affitto non avrebbero dovuto, per questa operazione, essere annotati nelle voci di costo deducibili. Diversa e contraria la valutazione dei
consulenti di cui Gallo si era avvalso. Il processo, in cui l’imprenditore era difeso da Piero
Monti, avrebbe dovuto chiarire da che parte
stava la ragione. Ma ora di ragioni non ce nè più
per andare avanti visto che l’imputato è deceduto. Nel frattempo, la società ha comunque
definito il contenzioso tributario con l’Agenzia
delle entrate: è stato del tutto sanato.
La Borsalino, tra l’altro, era finita nelle mani
dell’astigiano Marco Marenco: nel vortice delle
sue spericolate e spregiudicate operazioni finanziarie (che, al crollo del suo impero, l’hanno
portato anche in carcere e gli hanno valso anche contestazioni di bancarotta) la celeberrima azienda di cappelli aveva finito, purtroppo,
per essere travolta dalle macerie del crac. [S. M.]
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AL
52 .Casale e Valenza
STAMPA
.LA
DOMENICA 11 DICEMBRE 2016
In breve
Domani al Sociale un dibattito con Boccia
Valenza s’interroga sul suo futuro
con il presidente di Confindustria
PIERO BOTTINO
VALENZA
«Non ricordo un presidente
di Confindustria in città». È
soddisfatto il sindaco Gianluca Barbero per l’appuntamento di domani pomeriggio
e anche curioso di capire
l’umore, le prospettive, lo stato dell’arte che uscirà dal convegno «Valenza e il futuro.
Imprenditori e gioielli per lo
sviluppo del Distretto» (ore
17, Teatro Sociale). Un «parterre de roi» dell’oreficeria
valenzana: apertura classica
con il saluto suo, del presidente di Confindustria Alessandria, Luigi Buzzi, e di quello
del Gruppo orafo, Francesco
Barberis. Quindi spazio ai
protagonisti: Guido Damiani
intervistato da Filomena Greco del Sole 24 Ore; video intervento di Luca Paolazzi, direttore del Centro studi Confindustria; poi Alessia Crivelli
(Crivelli Gioielli) sempre intervistata dalla Greco; Stefania Trenti, direzione Studi e
Ricerche di Intesa Sanpaolo.
E ancora: l’intervista ad Augusto Ungarelli (Vendorafa
Lombardi) e l’interveto di
Cristina Balbo, direttore regionale Intesa Sanpaolo. Infine lui, a concludere, Vincenzo
Boccia, presidente di Confindustria, che torna in provincia dopo aver benedetto a Casale solo un paio di settimane
fa il «matrimonio» fra le Confindustrie alessandrina, novarese e vercellese.
Così, a vista d’occhio, manca un nome importante, quel-
Conzano
Un trekking urbano
tra il museo e le icone
Il direttore dell’Egizio
sarà cittadino onorario
nA
n Christian Greco, il diretto-
Casale, torna «NatalTrekking» su iniziativa del
Parco del Po. Il ritrovo è alle
14,30, in viale Lungo Po, nella
sede del Parco, dove è allestita
una mostra fotografica dedicata ai «Grandi alberi fuori
dal bosco». Il percorso, guidato da Anna Maria Bruno, prevede tappe al Museo, a Oltreponte nella chiesa dell’Assunzione per ammirare il presepe
napoletano allestito da don
Renato Dalla Costa e Beppe
Puglia, e nella chiesa di S. Maria sulle Mura, oggi parrocchia ortodossa di S. Giovanni
di Valacchia, che ha belle icone. Info: 335 8001549. [R. SA.]
re del Museo Egizio di Torino,
diventa conzanese: il sindaco
Emanuele Demaria, martedì,
gli conferirà la cittadinanza
onoraria alla cerimonia - ore
18, in sala consiliare - che si
svolge, come ogni anno, nella
festività della patrona Santa
Lucia. Stesso riconoscimento
anche all’artista Giovanni
Tamburelli. E, nell’occasione,
sarà proclamato il presidente
del consiglio comunale dei ragazzi. Alle 18,30, in parrocchia,
la messa celebrata dal vescovo
Alceste Catella, segue la processione alle 19,30 e poi bagna
cauda nel «Cantinone». [S. M.]
A Valmadonna
AFP
Mondo orafo
Ladri nella casa dell’orafo
messi in fuga dall’allarme
Il presidente nazionale
di Confindustria, Vincenzo
Boccia, e un’artigiana orafa
al lavoro nel laboratorio
di una ditta valenzana
Boccia era stato a Casale
lo scorso 22 novembre
lo di Bulgari. Ma Nicolò Rapone, operations director del prestigioso marchio, era impossibilitato a intervenire e comunque non mancheranno rappresentanti in sala. Anche perché i
temi trattati riguarderanno anche loro, ci mancherebbe altro.
Una delle questioni principali è il ridislocamento che sta
avvenendo all’interno del Distretto orafo, con una polarizzazione tra grandissime e piccolissime aziende che lavorano per le prime. E quelle medie? Già questa domanda ri-
Casale
chiede risposte articolate. Anche perché tutto s’intreccia: la
produzione di qualità (il «bello
e ben fatto» così caro anche a
Confindustria), la promozione
del marchio Di Valenza all’interno del Made in Italy, la partecipazione fieristica.
Quest’ultimo appunto è un
altro bell’argomento. Andare
ancora alle fiere del gioiello
conviene, e a chi? Oppure ci
possono essere altri strumenti
per arrivare con più facilità e
meno spesa ai mercati globali?
Ma soprattutto che fine farà la
mostra valenzana, che quest’anno per la prima volta non
si è tenuta? È stato l’inizio della fine per un appuntamento
che datava dagli Anni ’70 del
secolo scorso, o ci sono le possibilità di una riedizione nel
2017? E se sì dove, in città o altrove, in Piemonte o a Milano?
Domande che fra l’altro richiederebbero risposte sollecite,
perché una mostra del gioiello
che si rispetti si deve iniziare a
organizzare almeno 10 mesi
prima, cioè adesso.
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Sono entrati nella casa dell’orafo Marco Porta, a Valmadonna, pensando, forse, di impadronirsi di un buon bottino.
Sono stati costretti, invece, a
scappare incalzati e inseguiti
dalla eco del suono acutissimo
del sistema di allarme che, appena hanno messo piede al
piano superiore, è entrato in
funzione. E’ accaduto l’altra
sera, prima di cena, ma quando già era buio e la zona era
lambita da un nebbione fitto.
Sta indagando la questura.
Non si sa quanti balordi abbiano agito, gli inquirenti stimano più di uno, ma sarà
l’esame di più elementi e trac-
ce a fornire maggiori indicazioni. Il padrone di casa, tra l’altro,
non ha ancora presentato denuncia indicando se e che cosa
sia stato eventualmente rubato.
Di certo il tempo a disposizione
per arraffare qualcosa è stato
poco. I ladri – se sono più d’uno
– avevano neutralizzato le telecamere installate nel giardino,
non proprio vicine alla casa. In
questo modo ritenevano di essersi messi al sicuro; hanno
quindi forzato una finestra e sono entrati. Ma erano ignari dell’impianto di allarme che si è
fatto sentire subito, acutissimo,
e li ha messi in fuga.
[S. M.]
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20 .Economia
STAMPA
.LA
SABATO 10 DICEMBRE 2016
Sul cellulare
IL GIGANTE AMERICANO LASCIA IL QUARTIER GENERALE IN LUSSEMBURGO PER PAGARE MENO TASSE
Il Fisco cerca
nuovi modi
(più diretti
e amichevoli)
di comunicare
con i contribuenti
McDonald’s controcorrente
sposta la sede europea a Londra
Mentre le altre multinazionali abbandonano la città post Brexit
AFP
SANDRA RICCIO
MILANO
McDonald’s, il gigante americano dei ristoranti fast-food,
ha detto addio al Lussemburgo e porta la propria sede legale a Londra. La multinazionale del panino abbandona
così una delle oasi più battute
dai grandi gruppi che sono alla continua ricerca di fiscalità
creative. L’obiettivo è di assicurarsi un fisco migliore nella
Gran Bretagna post-Brexit, libera dai vincoli comunitari e
lontana dalle pressioni di Bruxelles. La motivazione ufficiale che la società ha dato per il
suo trasloco tuttavia fa riferimento «alla lingua inglese, le
connessioni con altri mercati
e la presenza a Londra di un
significativo numero di dipendenti impegnati nel nostro business internazionale».
In realtà il management
spera di trovare nuove scappatoie e riparo dalla Commissione europea che ha fatto
pressioni sulla società Usa
per rivelare il regime fiscale al
quale è stata sottoposta in
Lussemburgo. Un anno fa
Bruxelles, impegnata nella
guerra alle multinazionali accusate di farsi trattare da alcuni Stati europei meglio degli altri contribuenti, aveva
acceso un faro anche sul gruppo Usa. Ironia del caso, lo
scorso luglio McDonald’s ave-
AFP
Un ristorante di McDonald’s
«Uomo del Rinascimento»
Paolo Fresco premiato a Firenze
n Dopo un’accurata ricerca, il Consiglio di Palazzo
Strozzi Foundation Usa ha conferito all’imprenditore e
filantropo italiano, Paolo Fresco - fondatore di Fresco
Institute Italia – il premio Palazzo Strozzi Renaissance
Man of the Year Award 2015. Fresco ha ricevuto l’onorificenza ieri a Firenze, alla presenza del sindaco Dario
Nardella, a Palazzo Vecchio, nel Salone dei 500, per le
sue qualità rinascimentali, alla presenza tra gli altri del
presidente della Fondazione Palazzo Strozzi Matteo
Del Fante e di John Elkann presidente di Fca.
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IL MAGNATE DELLA TV CI RIPROVA DOPO LO SCANDALO DI NEWS OF THE WORLD
Murdoch vuole tutta Sky
La Fox offre 23 miliardi
PAOLO MASTROLILLI
INVIATO A NEW YORK
La Fox torna a puntare su
Sky, per completare l’acquisizione che era saltata nel
2011, dopo lo scandalo dello
spionaggio condotto dal
giornale News of the World.
Il gruppo Murdoch, infatti,
ha preparato un’offerta da 23
miliardi di dollari, per prendere il controllo completo
della televisione britannica.
Fox è un colosso mondiale
della tv e del cinema, che raggiunge in totale 1,8 miliardi
di utenti in sei continenti,
passando dai canali tradizionali, a quelli di notizie, quelli
sportivi, e gli studios. Sky invece è il leader europeo dell’intrattenimento, con 22 milioni di clienti in cinque paesi, Gran Bretagna, Irlanda,
Italia, Germania e Austria,
molto forte soprattutto nel
settore dello sport.
La Fox possiede già il 39,1% di
questa compagnia, e nel 2011
aveva tentato di completare
la sua acquisizione. L’operazione però era saltata a causa
dello scandalo di News of the
World, il giornale britannico
del gruppo Murdoch costretto alla chiusura per l’accusa
di spionaggio. La testata,
specializzata nelle notizie
scandalistiche, era finita nei
guai quando si era scoperto
che aveva usato un investigatore privato per intercettare
va dichiarato di voler creare
5000 posti di lavoro nel Regno
Unito. La mossa era stata spiegata con la volontà di stare al
fianco degli inglesi che dopo la
Brexit avrebbero dovuto affrontare difficoltà economiche.
Ora la decisione di trasferire la
propria sede legale (relativa solo ai proventi dei fast food che
operano fuori dagli Usa) darà
davvero nuovo impulso al Paese, soprattutto dopo i numerosi
allarmi su un esodo di società
dalla City verso altre capitali.
I guadagni sui 22 mila ristoranti al di fuori degli Usa pagheranno le imposte in base alla
tassazione britannica (il 20%
più bassa degli altri Paesi industrializzati e in discesa al 17%
entro il 2020). A quanto scrivono i giornali inglesi, il tutto si
tradurrà in milioni di sterline in
più per l’erario di sua maestà.
Perché non puntare sull’Irlanda? A Dublino le tasse sono molto basse con l’aliquota al 12,5%.
Sull’attrattività dell’isola per le
multinazionali ha tuttavia pesato il risarcimento da 13 miliardi
di euro che la Commissione europea ha inflitto alla Apple, altro colosso degli sconti fiscali.
Tramontata l’Irlanda e con il
Lussemburgo sempre meno favorevole, la nuova meta per chi
cerca i paradisi fiscali potrebbe
stare a Londra. E McDonald’s
ha inaugurato la nuova rotta.
REUTERS
Sky ha 22 milioni di utenti in Europa
i messaggi telefonici lasciati da
Milly Dowler, un’adolescente
scomparsa e poi ritrovata uccisa. Gli ex direttori Andy
Coulson, Neil Wallis e Rebekah
Brooks erano stati arrestati, le
polemiche avevano costretto
Murdoch a cessare le pubblicazioni, e la crisi aveva deragliato anche l’acquisto di Sky.
Ora però sono passati cinque
anni, e la Fox ha deciso di completare il progetto già avviato.
Quindi ha offerto 10,75 sterline
per comprare tutte le azioni di
Sky che ancora non possiede,
che significa in totale 18,5 miliardi di sterline, o 23,3 miliardi
di dollari. Rupert Murdoch è
oggi il copresidente di 21st
Century Fox, col figlio Lachlan, mentre l’altro figlio James
era il presidente di Sky all’epoca dello scandalo, ed è tornato
ad esserlo all’inizio del 2016.
Sul piano economico, i mercati
hanno reagito alla notizia dell’offerta con un balzo del 31%
per le azioni di Sky. Il problema ora è vedere come reagiranno le autorità di controllo,
che per altro nel 2011 aveva approvato la stessa acquisizione,
visto che Murdoch già possiede in Gran Bretagna giornali
come il Times e il più grande
fornitore di pay tv.
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INFORMAZIONI VIA SMS SUL SALDO DEI CREDITI FISCALI
Il messaggino avvisa:
“L’Agenzia delle Entrate
la sta rimborsando”
LUIGI GRASSIA
Adesso la notizia dei rimborsi fiscali arriva ai contribuenti italiani direttamente sul
cellulare, nella forma di messaggini come questo:
«L’Agenzia delle Entrate sta
erogando il suo rimborso sul
conto corrente comunicato.
Verifichi a breve l’effettivo
accredito». Dice la stessa
Agenzia che sono già più di
2400 gli italiani che hanno ricevuto questo Sms e il pagamento corrispondente.
Per beneficiare di questa
opportunità bisogna accedere all’area riservata dei Servizi online dell’Agenzia, e lo
hanno fatto 400 mila persone. «Per loro, d’ora in avanti,
- si legge nel comunicato delle Entrate - sarà più semplice
ricordare le scadenze, stare
al passo con i pagamenti e tenere sotto controllo l’arrivo
di un rimborso, grazie a un
Sms in tempo utile, che permetterà di evitare errori e
dimenticanze». Per iscriversi
al nuovo servizio, partito a fine ottobre, gli utenti Fisconline devono accedere all’area
riservata, leggere l’informativa e fornire il numero di cellulare. Coloro che invece non sono ancora abilitati ai servizi
telematici devono prima ottenere Pin e password: la richiesta può essere fatta direttamente sul sito dell’Agenzia. Il
servizio è gratuito.
Il prossimo messaggino telefonico, in arrivo a dicembre,
riguarda il pagamento dell’imposta di registro sui contratti
di affitto. I primi Sms sono invece stati visualizzati a novembre dai cittadini che devono al
Fisco delle somme Irpef per
redditi a tassazione separata e
non avevano ricevuto la relativa comunicazione, e da coloro
che devono versare ogni anno
l’imposta di registro per un
contratto di locazione e rischiano di dimenticare le scadenze successive.
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AL
39
LA STAMPA
REDAZIONE PIAZZA LIBERTÀ 15
ALESSANDRIA 15121
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TELEFONO 0171 609122
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Che
tempo
fa
Situazione
Permangono
condizioni di
alta pressione
e tempo
stabile anche
nel fine settimana, ma con
nubi in estensione dalla
Liguria.
2° 7°
Oggi
Irregolarmente nuvoloso,
con nubi
più compatte
al mattino.
4° 9°
Domani
Irregolarmente nuvoloso
o nuvoloso
con parziali
schiarite
in giornata.
1° 9°
Lunedì
Soleggiato
con nebbie
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tra la notte
e il mattino.
In edicola con La Stampa
Tra 7 giorni arriva
il calendario dei grigi
I grigi come non li avete mai
visti, in dodici foto inedite per
vivere la passione del calcio
365 giorni all’anno. Dopo il
conto alla rovescia per il primo poster ufficiale del club -
che è stato un successo e
oggi campeggia in mezza
provincia - scatta un’altra attesa per i tifosi:
quella del calendario
dell’Alessandria Calcio..
Lo troverete nelle
edicole di tutta la provincia di Alessandria da
sabato prossimo 17 dicembre (ma si può già
prenotare dal giornalaio
di fiducia), solo con La
Stampa, a 11,90 euro più il
prezzo del quotidiano. Un
prodotto ufficiale in edizione speciale per i tifosi
dell’Alessandria Calcio.
ALESSANDRIA
E PROVINCIA
SABATO 10 DICEMBRE 2016
Decisione del giudice
IL PONTE MEIER AL DEBUTTO NELLA PUBBLICITÀ
Nuovo stop
per salvare
la Borsalino
Revocato il concordato preventivo
Revocata l’ammissione della
Borsalino al concordato preventivo che lo scorso 17 marzo era stata concessa dal collegio formato dai giudici Caterina Santinello, presidente
della sezione civile, Pier Luigi
Mela ed Enrica Bertolotto.
La decisione è stata comunicata alle parti mercoledì, ma
la notizia si è diffusa solo ieri
provocando reazioni preoccupate. Infatti è difficile dire
che cosa accadrà adesso.
La Borsalino al momento è in
affitto all’imprenditore italo
svizzero Philippe Camperio,
che era stato indicato come
«assuntore», cioè al termine
della procedura sarebbe subentrato quale nuovo proprietario. Camperio si è già
speso parecchio nell’azienda,
INQUINAMENTO
sia coprendo i debiti fiscali, sia
impegnandosi nel mantenimento e nel rilancio del marchio. Un’attività che ha dato i
suoi frutti, visto che la Borsalino ha chiuso un 2015 in utile e
sta chiudendo il 2016 con cifre
ancora migliori. Ma tutto questo rischia di sfumare. Gli atti
sono stati infatti inviati al pubblico ministero, che in teoria
potrebbe anche avanzare
un’istanza di fallimento nei
confronti del cda uscente
(Moccia, Canepa, Grimaldi) e a
quel punto si potrebbero riaprire i giochi per la proprietà.
Una beffa? Come può fallire
un’azienda che è in utile, come
dice lo stesso giudice? Il sindaco Rita Rossa e i sindacati stanno mobilitandosi per evitarlo.
FEDERICA CASTELLANA
Il giro del mondo grazie a uno spot
Servizio A PAGINA 40
OTTO TRASFERTE INSIDIOSE OSTACOLO PER L’ALESSANDRIA VERSO IL TRAGUARDO
Servizio A PAGINA 41
CAPRIATA D’ORBA
Quelle strane Perde il lavoro
ordinanze
Si improvvisa
contro lo smog rapinatore
A Tortona e Alessandria
blocchi sono nei feriali
e limiti di 30 km all’ora
Disoccupato da 3 anni
Entrato in farmacia
è stato subito disarmato
Servizio A PAGINA 40
Silvana Mossano A PAGINA 43
FEDERICA CASTELLANA
A +7, ma la strada resta lunga
Servizi A PAGINA 57
AL
LA STAMPA
SABATO 10 DICEMBRE 2016
Alessandria città .41
.
IL MITO IN DIFFICOLTÀ
Dopo la decisione del giudice di revocare la procedura di concordato
Le tappe
Alla “Borsalino” torna l’incertezza
Lunedì in assemblea i 120 dipendenti
Il sindaco Rita Rossa: ci sono destini che vanno oltre le questioni tecnico giuridiche
L’affitto
Dopo la richiesta
di concordato
«in bianco», nel
dicembre 2015
la Haeres, società
controllata da
Philippe Camperio, prende in
affitto il ramo
d’azienda costituito dalla Borsalino Spa.
Primo bilancio
Il 2015 è l’anno
del ritorno al
segno «più» per
il bilancio Borsalino: 15 milioni di
fatturato contro i
13,5 del 2014 e
un milione di
utili ante imposte rispetto allo
zero dell’anno
prima.
Il concordato
Il 17 marzo scorso il tribunale
ammette la
Borsalino alla
procedura di
concordato
preventivo alla
cui conclusione
Camperio ne
diverrà padrone.
Ma dopo nove
mesi tutto torna
daccapo.
Al lavoro
PIERO BOTTINO
ALESSANDRIA
Dall’ultima udienza, il 16 novembre, erano usciti fiduciosi.
C’era il cda della Borsalino
(Marco Moccia, Saverio Canepa, Raffaele Grimaldi), il commercialista Carlo Frascarolo a
rappresentare Philippe Camperio e uno stuolo di avvocati,
arrivati anche da Roma. Il giudice Caterina Santinello li aveva convocati per l’ennesima
volta prima di dare l’ok al concordato preventivo «con assuntore» della Borsalino. «Voleva solo precisare alcuni dettagli in merito alle cifre, questioni tecniche. Abbiamo dato
risposte esaurienti» dissero.
Invece il magistrato non le ha
ritenute tali e nove mesi dopo
averla concessa ha revocato la
procedura, con 25 pagine di
motivazioni.
E adesso? Ripartire daccapo, come suggerisce lo stesso
giudice, oppure si rischia che
qualcuno chieda il fallimento e
questa richiesta venga avallata da un magistrato nonostante le buone condizioni del cappellificio? Ci sono altre strade
e se sì quali? Oltre agli interessati se lo chiedono per primi i
sindacati e lo stesso sindaco
Rita Rossa: «Sono rimasta colpita dalla decisione del giudice
- dice lei -, Camperio aveva un
chiaro business plan, ci ha già
messo dei soldi, ha pagato
l’Agenzia delle entrate. Con
noi poi aveva iniziato un valido
discorso sul Museo del cappello e sulle possibilità di sviluppi
turistici per Alessandria». Solo un bel sogno? «Ma non possiamo mettere in discussione
una fabbrica che dà lavoro a
oltre 120 persone, che produce
qui e non all’estero, che porta
in tutto il mondo un marchio
simbolo della città. Ci sono destini che vanno oltre le questioni tecnico giuridiche». Lunedì potrebbe esternare pubblicamente la sua strategia,
magari insieme ai sindacati
che comunque hanno già indetto un’assemblea.
Il punto è che prima di tutto
si deve ritrovare il bandolo di
«Non
possiamo
mettere in
discussione
una fabbrica
che dà lavoro
a oltre 120
persone, che
produce
qui e non
all’estero»
dice il sindaco
una matassa intricatissima.
La Borsalino era finita nei guai
a causa del maxi crac da 3 miliardi del finanziere astigiano
Marco Marenco, che ne deteneva la maggioranza azionaria. Con lui alla guida dell’holding si era formato il cda di
Moccia, Canepa e Grimaldi, il
quale dopo il tracollo si era da-
to da fare per salvare la fabbrica dalle conseguenze del mega-default. Di qui la ricerca di
un investitore: si erano fatteavanti diverse cordate, alla fine
era stato Camperio a offrire le
garanzie maggiori.
C’è chi dice che fra quelli
che sono rimasti a bocca
asciutta ci sia più d’uno che
spera nel fallimento. Di certo
fra il cda dell’azienda e la magistratura alessandrina fin
dall’inizio qualche problema
c’è stato, se oltre un anno fa
uno dei consiglieri d’amministrazione scriveva addirittura
al Presidente della Repubblica
Mattarella: «Vi chiedo gentilmente di “vigilare” su questa
Le motivazioni del provvedimento
Ai creditori non sono state fornite tutte le informazioni
n I creditori, invitati in adunanza ad
approvare (o non approvare) il concordato preventivo della Borsalino, avevano
tutte le informazioni necessarie per
esprimere un voto consapevole? Secondo il giudice Caterina Santinello no. Ed è
questo il motivo che, giurisprudenza alla
mano, l’ha indotta a revocare il concordato. Le motivazioni, descritte nel suo recente provvedimento, si possono riassumere in questo modo: a quanto emerge
dalla documentazione, il giudice ha rilevato che non sarebbe stata fornita ai creditori una parte di dati di una certa rilevanza sulla situazione patrimoniale della
società. In particolare, durante la proce-
dura, attraverso i commissari giudiziari si
sarebbe accertata la carenza di informazioni sull’effettivo valore di certe fonti di
attività (ad esempio il magazzino e non
solo). Una conoscenza più completa e
puntuale della situazione (che poi la Finanza ha appurato) avrebbe potuto dar
luogo a eventuali accertamenti di responsabilità con la possibilità di recuperare sostanze da distribuire ai creditori. E
adesso che cosa potrebbe succedere? La
società è tornata in bonis, quindi «non è
preclusa la possibilità di presentare un
nuovo concordato - osserva il giudice
Santinello -, visto che non ci sono istanze
di fallimenti pendenti».
[S. M.]
vicenda, poiché in maniera appassionata ed incondizionata
stiamo tutti lavorando per
preservare un interesse generale ovvero il lavoro di 124 persone e la serenità delle relative
famiglie nonché la dignità di
un marchio Italiano storico
che non merita le forche del
fallimento. Il mio personale
auspicio è che vengano difesi e
preservati gli interessi generali della comunità di Alessandria ed un patrimonio che un
fallimento svilirebbe rendendo l’operazione assai più conveniente ma sicuramente a discapito della collettività».
A questo punto sulla scena
restano tre protagonisti: il
cda Borsalino, la Haeres di
Camperio (società costituita
ad hoc per questa operazione)
e il tribunale di Alessandria.
Invece il coro - ricordando che
nelle tragedie greche ha un
ruolo non secondario - è formato dall’amministrazione
comunale, dai sindacati e dagli alessandrini tutti. Ma questa è una tragedia, una commedia o una tragicommedia?
Di sicuro è uno spettacolo a
cui sarebbe stato meglio non
dover assistere.
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AL
LA STAMPA
SABATO 10 DICEMBRE 2016
.
Casale e Valenza .47
In breve
La risposta del sindaco Palazzetti alle polemiche sulla chiusura di un reparto al S. Spirito
“Salvi i posti letto tolti agli Infettivi
saranno destinati a malati di cancro”
Si avvia il bando per primari di Ortopedia e Cardiologia, si “scopre” Ostetricia
FRANCA NEBBIA
CASALE MONFERRATO
«I posti letto di Infettivologia
non saranno persi, ma destinati a pazienti immuno-depressi di Oncologia, che necessitano di particolari precauzioni sanitarie. E saranno
disponibili anche per ricoveri
d’urgenza che dovessero presentarsi per patologie infettive. Dunque sarà potenziata
Oncologia, una priorità per
Casale e il Monferrato». E’ la
risposta del sindaco Titti Pa-
lazzetti alle polemiche sollevate
dalla chiusura, entro questo
mese, del reparto di Malattie
Infettive al S. Spirito, annunciato l’altro giorno dall’Azienda
ospedaliera di Alessandria, dove il reparto verrà trasferito.
Già quest’estate Guido Chichino, il primario che negli ultimi mesi funzionava a scavalco
tra Alessandria e Casale, aveva
annunciato che all’ospedale del
capoluogo si stava lavorando
per ampliare il numero di stanze (sei contro le dieci di Casale).
Ciò che più solleva obiezioni è la
spesa di circa 4 milioni e mezzo
spesi negli anni scorsi nel reparto del Santo Spirito, riconosciuto dall’Istituto Superiore
della Sanità come centro nazionale per l’Aids. Proprio la minore espansione di questa malattia, rispetto alle previsioni iniziali, ha fatto giudicare il reparto sovradimensionato.
Neppure la recente nomina
di tre medici casalesi (Gianluca
Ferrari per Odontostomatologia, Carlo Gemme per Gastro-
enterologia e Giampiero Patrucco per le Terapie del dolore), come direttori di Unità dipartimentali, ribadita da Palazzetti, non placa le polemiche. Si
annuncia intanto l’avvio del
bando per la ricerca dei primari
di Ortopedia e Cardiologia, ma
non si dice nulla di Ostetricia e
Ginecologia dove dal 1° gennaio
andrà in pensione il dirigente
Roberto Chiapponi. E c’è la spada di Damocle sulla testa per il
numero di parti inferiore a 500:
«Se si facesse l’epidurale, per il
Sbarrata da intricati grovigli burocratici
il caso
SILVANA MOSSANO
MORANO PO
l paese di Morano Po aveva
la sua casa di riposo. I moranesi sapevano che, quando fossero venute meno le forze per rimanere a casa propria, avrebbero comunque
potuto restare nella loro terra, tra le strade conosciute,
tra la gente che oltre al nome
dell’anagrafe ha pure un soprannome pronunciato in dialetto e una storia condivisa.
Due sorelle benefattrici avevano fatto questo dono al paese: più precisamente alla parrocchia, lasciando una cascina in via Po e una cospicua
somma con lo scopo di ricavarne un luogo per gli anziani
del paese e non solo. Così avvenne: il parroco fece fare i lavori e aprì il pensionato.
Da due anni e mezzo, però,
Morano Po non ha più la casa
di riposo e l’edificio che la
ospitava se lo sta mangiando
il degrado, mentre le cooperative che l’hanno gestita sono
andate a gambe all’aria.
Il sindaco Mauro Rossino, e
un gruppo di tenaci moranesi,
tra cui anche l’ex sindaco Paolo Migliavacca, da tempo si
mobilitano perché qualcuno –
una nuova cooperativa o una
società di comprovata serietà
e senso di responsabilità - tor-
I
Crociata dei moranesi
per la casa di riposo
che non si può riaprire
La casa di riposo di Morano Po, chiusa dall’aprile 2014
ni ad aprire la struttura, ma «è
come battere la testa contro un
muro – dice il sindaco -: non si
capisce chi deve sbloccare la situazione sotto scacco di fallimenti o liquidazione coatta».
Un grovigliaccio. Ci siamo rivolti all’Asl che ha fornito la ricostruzione amministrativa
della casa di risposo: «Nel 2003,
la Csa (Cooperativa Servizi
Alessandrina), proprietaria (il
parroco nel frattempo aveva ceduto, ndr), vendeva l’immobile
a Unicredit, che sottoscriveva
un leasing a favore della immobiliare Valle Verde srl, mentre
la titolarità dell’accreditamento dei posti letto convenzionati
rimaneva alla cooperativa
Sol.Co. A quel punto, Valle Verde dava in affitto l’immobile alla
Sol.Co. per gestire la casa di riposo». A gennaio 2007, la Csa
incorporava la Sol.Co., assumendo la disponibilità sia dell’edificio sia delle autorizzazioni
regionali dei posti letto convenzionati, ma al 31 dicembre dello
stesso anno la Csa affittava il
ramo d’azienda, inclusa la disponibilità degli stessi accreditamenti, alla cooperativa Orizzonti 3000, con contratto valevole fino al 5 gennaio 2016.
A gennaio 2008, Csa entrava
in liquidazione coatta e Orizzonti 3000 ad aprile 2014 abbandonava la struttura, «contro il parere di tutti (sindaco,
commissione di vigilanza dell’Asl, parenti degli ospiti): anche se non c’erano - rileva in
una nota l’Asl - motivi strutturali che inducessero a sospendere l’attività». Il 20 maggio
2015 Orizzonti 3000 veniva dichiarata fallita e, non pagando
più l’affitto, Valle Verde proprietaria dell’immobile era stata costretta a restituire il bene
alla banca Unicredit.
Un rompicapo delirante che i
moranesi si spaccano il cervello
parto indolore, lieviterebbero –
dicono ginecologi e infermieri –
almeno di altre 100/150 unità».
Intanto, è in programma
mercoledì alle 18 una riunione
in via Candiani d’Olivola, dove il
Comitato regionale «Salviamo
gli ospedali» e il Presidio Sanità
di Casale proporranno un referendum abrogativo della Dgr 1600 che ha appunto previsto tagli alla sanità. Il sindaco Palazzetti ha preannunciato che parteciperà all’incontro.
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
senza riuscire a risolvere. Il
problema sta negli accreditamenti convenzionati rilasciati
dalla Regione. Vero che l’Asl,
nella sua nota, dichiara che «è
possibile fin da subito attivare
50 posti letto Ra», ma sono
quelli non convenzionati, quindi
a rette molto onerose: quanti se
le possono permettere?
La Regione, interpellata, sostiene che, se l’attività della casa di risposo è sospesa (come
qui, da 2 anni e mezzo), in caso
di vendita non si possono trasferire le autorizzazioni, ma
vanno revocate dall’Asl. E l’Asl,
replica che, da parte propria,
«non può produrre nessun
provvedimento di revoca delle
autorizzazioni perché provocherebbe un danno economico
ai creditori della Csa e della
Orizzonti 3000». Ma il danno
allora resta ai moranesi!
Infine, il dottor Gianluigi Gola, liquidatore di Orizzonti
3000, più volte interpellato, il 3
novembre scorso indicava, in
una email, la disponibilità a dare un «riscontro a breve» rispetto alle domande poste, tra
cui: sono disponibili gli accreditamenti e dove sono finiti arredi
e apparecchiature che, a quanto dice il sindaco, sono spariti
dall’edificio?A oggi spiegazioni
dal liquidatore non ne sono arrivate. E i moranesi, nonostante
la disponibilità di una cooperativa a riaprire la struttura, sono
costretti ad assisterne il degrado, tramortiti da un incrocio di
palleggiamenti e impotenti a rispettare la sacra volontà delle
benefattrici.
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Terruggia
Insegnante stroncata
da mal d’amianto
Vengono celebrati stamattina alle 10,30 nella chiesa
parrocchiale di Terruggia i
funerali di Bruna Basso, 66
anni, stroncata da mesotelioma pleurico. Già consigliere
comunale negli Anni 90, si era
occupata delle attività culturali, scuola e biblioteca e per
decenni era stata insegnante
a San Maurizio di Conzano e
in altre scuole della zona. Ora
era in pensione. Residente a
Cascina Albarella, lascia il
marito Franco Patrucco ed i
figli Stefano e Chiara. [R. SA.]
n
Valmacca
Il Consiglio comunale
è stato sciolto
n Scioglimento
del Consiglio comunale di Valmacca,
in seguito alla prematura
morte del sindaco Gianni Boselli. Il vice sindaco Piero Bovio, che lo sostituisce fino alle
prossime elezioni (probabilmente a giugno), dice che
«questo non ha impedito la
normale amministrazione,
tanto che abbiamo appena
approvato, con un piccolo segno «più» (circa 2.000 euro)
il bilancio preventivo, che ci
consente di programmare
l’attività dei prossimi mesi,
con l’avvio degli urgenti lavori alle scuole elementari e, in
un secondo lotto, a quelle
materne per intervenire sul
risparmio energetico (pannelli solari e sostituzione di
vecchi serramenti)».
[F. N.]
Valenza
Al Palaguerci con il Cai
si scopre la montagna
n Apertura
straordinaria
oggi a Valenza, dalle 9,30 alle
12 e dalle 16 alle 19, del Palaguerci, sede del Cai, per la
Giornata internazionale della
Montagna. Si proietteranno
filmati e si potrà assistere a
dimostrazioni di arrampicata
sulla parete artificiale. [F. N.]
San Salvatore
Progetto meridiane
poi la tombolata
n Oggi
a San Salvatore, a
Palazzo Carmagnola, alle
17,30, in occasione della tradizionale visita natalizia della
rappresentanza della città
gemellata di Agerola, presentazione del progetto sulle meridiane, un cui esemplare sarà poi installato in piazza
Agerola, realizzato da Nico
Palagano. Alle 21 tombola a
cura della Pro loco.
[F. N.]
LA STAMPA
VENERDÌ 9 DICEMBRE 2016
.
21
I mercati
Italia
ECONOMIA
FINANZA
FTSE/MIB
+1,64%
18.427 punti
FTSE Italia
All Share
+1,59%
EuroDollaro
Cambio
1,0640
Petrolio
dollaro/barile
50,81
All’estero
Dow Jones
(New York)
+0,33%
Nasdaq
(New York)
+0,44%
Dax
(Francoforte)
+1,75%
Ftse (Londra)
+0,42%
Oro
Euro/grammo
36,96
IL RIMANENTE 7,3% DELL’ISTITUTO FINIRÀ SUL MERCATO. L’OPERAZIONE RAFFORZA IL PATRIMONIO DELLA BANCA
Unicredit si ritira dalla Polonia
e incassa più di 3 miliardi di euro
Il 32,8% del gruppo Pekao sarà venduto alle assicurazioni Pzu di Varsavia
SANDRA RICCIO
MILANO
Unicredit esce da Banca
Pekao e incassa 3 miliardi in
vista dell’aumento di capitale sempre più vicino. L’istituto guidato da Jean-Pierre
Mustier ha annunciato ieri
di aver portato a termine la
cessione della propria controllata polacca: il 32,8% di
Banca Pekao sarà veduto alla compagnia assicurativa
statale Pzu e ai fondi polacchi Pfr per 2,4 miliardi di euro (corrispondente a 1,42
volte il patrimonio netto). Il
rimanente 7,3% del 40,1%
complessivo ancora in mano
a Unicredit finirà invece sul
mercato tramite equity
linked certificate per un controvalore di 500 milioni di
euro. Si tratta di obbligazioni strutturate il cui rendimento è indicizzato all’andamento di un’azione o di un
paniere di azioni. Quest’ultima cessione consentirà così
di dismettere tutte le azioni
dell’istituto di Varsavia.
Quello annunciato ieri è il
primo grande tassello dell’ampio piano di dismissioni
previsto nella revisione strategica che Mustier sta portando avanti dal suo arrivo a
Piazza Gae Aulenti nel luglio
scorso. L’operazione di addio
alla banca polacca, che conta
942 sportelli e 17mila dipendenti, sarà chiusa per la metà
del 2017 ed è soggetta all’ap-
Jean-Pierre Mustier, amministratore delegato di Unicredit presenterà martedì a Londra il nuovo piano
+2,9
per cento
È quanto ha
guadagnato
ieri in Borsa
il titolo
Unicredit
Gli investitori
hanno festeggiato
la vendita
del gruppo
Pekao
provazione delle autorità regolamentari e dell’Antitrust.
L’impatto dell’operazione è di
circa 55 punti base in più sul
Cet1 ratio di Unicredit al 30
settembre 2016. L’effetto della
cessione dei certificati invece
sarà registrato alla data di scadenza degli stessi. Sempre ieri
è stata comunicata un’altra dismissione in Polonia con la cessione delle attività nel Paese di
Pioneer per 142 milioni di euro.
L’avventura polacca era iniziata nel 1999, con allora amministratore delegato Alessandro Profumo, sull’onda del-
LE POSTE: I RINCARI SCATTANO DAL 10 GENNAIO
Raccomandate più care nel 2017
Il costo aumenta da 4,50 a 5 euro
LUIGI GRASSIA
È vero che la posta elettronica ha tolto molto mercato a
quella tradizionale su carta,
però molte lettere devono
ancora essere spedite alla
vecchia maniera, con la busta: è il caso delle raccomandate, necessarie a provare, in
modo formale, che una certa
comunicazione è avvenuta.
Ci sono professionisti o
aziende che devono spedirne
a pacchi. Perciò non è indifferente, per le tasche degli italiani, che le Poste aumentino
da 4,50 a 5 euro la tariffa di
spedizione delle lettere raccomandate del tipo più diffuso, e che nella stessa misura
rincarino anche quelle di tutte le altre raccomandate.
La decisione è stata comunicata ieri dalla società
sul sito internet. L’aumento
&
scatterà il 10 gennaio 2017 e
riguarderà sia le raccomandate sia le assicurate.
Il panorama dei rincari è diversificato a seconda dei vari
tipi di lettera. Ecco le modifiche in dettaglio.
1) Le tariffe della posta
raccomandata aumentano in
tutti gli scaglioni di peso.
Quella delle raccomandate
fino a 20 grammi (le più usate) crescerà da 4,50 a 5 euro.
L’incremento sarà applicato
anche alle comunicazioni
connesse alle notifiche.
Cambierà anche, con varie
modalità, il costo di alcuni
prodotti raccomandati particolari, come la raccomandata Pro e quella Smart.
2) Aumentano pure le tariffe delle raccomandate internazionale. Ad esempio, gli invii fino a 20 grammi per la Zona 1 (Europa e Mediterraneo)
passano da 5,95 a 6,60 euro.
3) Le tariffe degli atti giudiziari saranno incrementate in
tutti gli scaglioni di peso. In
particolare, il costo per gli invii fino a 20 grammi crescerà
da 6,60 a 6,80 euro.
4) Le tariffe della posta assicurata (inclusa quella internazionale) saranno incrementate negli scaglioni di peso successivi al primo (cioè
oltre i 20 grammi) e per tutti i
valori assicurati previsti. Ad
esempio, il costo degli invii di
valore fino a 50 euro e di peso
da 20 a 50 grammi aumenterà da 6,90 a 7,25 euro.
5) Per quanto riguarda i
servizi Pieghi di libri e Pieghi
di libri a tariffa ridotta editoriale, le tariffe di recapito restano invariate ma aumenta
il «diritto di raccomandazione» da 2,35 a 3,35 euro.
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
+55
punti base
La vendita
di Pekao
impatta sul
patrimonio
di Unicredit,
facendo
aumentare
l’indice
di solidità
Cet1 ratio
la grande espansione estera
dell’istituto. Ora la necessità
di rafforzare il capitale, pericolosamente appesantito dai
crediti deteriorati, porta al
passo indietro. Non è l’unica
mossa per puntellare il capitale. Negli ultimi giorni, il manager ha annunciato una serie di
operazioni che potrà mettere
sul tavolo prima di presentare
la propria strategia e l’aumento di capitale che partirà probabilmente a febbraio (si parla
di 13 miliardi di euro).
Martedì scorso Mustier
aveva confermato l’avvio delle
trattative per la cessione di
Pioneer ai francesi di Amundi. L’offerta sarebbe tra
3,2-3,4 miliardi. L’accordo potrebbe essere firmato già lunedì prossimo. Nella trattativa sarebbe inserito un dividendo straordinario per Unicredit compreso tra 500-800
milioni di euro. Dall’operazione l’impatto sui coefficienti
patrimoniali potrebbe essere
tra i 70 e i 100 punti base. Dovrebbe poi definirsi anche il
nodo delle sofferenze con Pimco, Cerberus e Fortress in
lizza per una partecipazione
nel veicolo destinato a gestire
20 miliardi di Npl (crediti deteriorati), una dismissione
che avverrebbe in parte con la
Gacs (garanzie dello stato) e
in più tranche anche per contenerne il peso in bilancio.
Intanto gli occhi sono puntati sul piano industriale che sarà presentato la prossima settimana, il 13 dicembre, a Londra. Il titolo Unicredit ieri ha
festeggiato la cessione di Banca Pekao con un robusto rialzo
del 2,98% in Borsa a quota 2,56
euro. La performance dell’istituto rimane tuttavia negativa
da inizio anno con un regresso
di oltre 50 punti percentuali.
Nelle ultime sette sedute la
banca ha tuttavia sorpreso il
mercato con la serie di annunci
positivi che le hanno consentito un recupero di quasi il 40%
del proprio valore.
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
La spesa media mensile per la casa
Cifre in euro anno 2015
Nord Est
Mutuo
Affitto
Famiglie in arretrato
589
452
4,7%
Nord Ovest
597
Centro
507
619
5,2%
478
4,9%
Isole
Sud
ITALIA
586
497
261
569
431
5,4%
319
5,4%
Fonte: Istat
6,9%
- LA STAMPA
ALLARME DELL’ISTAT SULLE ABITAZIONI
Una famiglia su 20 in ritardo con le rate del mutuo o con l’affitto
n Il 5,4% delle famiglie italiane sono in ritardo
con il pagamento del mutuo o dell’affitto. Lo rivela l’Istat. Il dato, appena reso noto, si riferisce al
2015. Secondo l’associazione di consumatori Co-
dacons «i numeri dimostrano che la crisi economica non è a affatto finita e continua a far sentire in
modo pesante i suoi effetti sul fronte della povertà
e dell’esclusione sociale».
22 .Economia
STAMPA
.LA
VENERDÌ 9 DICEMBRE 2016
LA COMMISSARIA ALL’INDUSTRIA: GLI STATI DEVONO ASSICURARSI CHE I COSTRUTTORI RISPETTINO LE REGOLE
Dieselgate, l’Ue si muove
contro la Germania
Bruxelles apre la procedura di infrazione per Berlino e altri sei Paesi
MARCO BRESOLIN
INVIATO A BRUXELLES
A poco più di un anno dallo
scandalo Dieselgate, si muove la Commissione europea.
Nel mirino non c’è direttamente la Volkswagen, accusata di aver truccato le proprie centraline di controllo
che misurano le emissioni,
ma in questo caso la Germania. Insieme con altri sei Paesi, Berlino è vista recapitare
una lettera di messa in mora
per non aver fatto nulla contro la casa automobilistica.
«Il rispetto della legge riguarda soprattutto i produttori di auto - spiega Elzbieta
Bienkowska, commissario all’Industria -, ma le autorità
nazionali devono assicurarsi
che i costruttori rispettino le
regole». Tra i Paesi finiti nel
mirino della Commissione le
situazioni sono leggermente
diverse. Ci sono due diversi
gruppi. Del primo fanno parte
Germania, Gran Bretagna,
Spagna e Lussemburgo, i Paesi
che hanno omologato i modelli
della Volkswagen con i software che riducevano i livelli delle
emissioni: l’Ue contesta loro di
non aver sanzionato la casa
produttrice di automobili. Non
solo, Germania e Gran Bretagna hanno ricevuto anche un
ulteriore richiamo per essersi
rifiutate di fornire tutte le informazioni sulle indagini nazionali relative alle emissioni.
C’è poi il gruppo composto
da Grecia, Lituania e Repubblica Ceca: nel loro caso la procedura di infrazione è stata
I risparmiatori imbrogliati protestano per riavere i loro soldi
DOPO IL SALVATAGGIO DI ETRURIA E GLI ALTRI ISTITUTI
Banche, rimborsato
un risparmiatore su tre
MILANO
I rimborsi ai risparmiatori
delle 4 banche vanno avanti a pieno regime, con qualche ritardo dovuto al boom
di richieste delle ultime
settimane, e toccano ormai
i 28 milioni di euro liquidati
per circa 2300 pratiche,
pari a un terzo di quelle ricevute e messe in lavorazione finora (oltre 7 mila).
A far crescere il numero
di pratiche da trattare da
parte del Fondo interbancario (che sta gestendo i rimborsi) sono i casi sempre
più numerosi di cointestazioni e acquisti multipli che,
spiega il vicedirettore generale del Fidt Salvatore Paterna, «hanno preso una
consistenza inattesa, e per
esigenze amministrative e
di calcolo devono essere
trattate separatamente».
Anche se il fondo sta cercando di rispettare i tempi,
quindi, è sempre più difficile rispondere entro i 60
giorni indicati dalla legge,
tanto che il Fondo ha chiesto un intervento del Tesoro
per raddoppiare i tempi.
Il Fondo finora ha «lavorato 7670 istanze» inoltrate dai
risparmiatori delle vecchie
Banca Marche, Banca Etruria, Carife e Carichieti, con
poco meno di 400 sospensioni
o interruzioni per integrare la
documentazione e «circa una
ottantina di istanze rigettate
per mancanza dei requisiti».
I rimborsi riguardano soprattutto piccole cifre: quelli
inferiori ai 10 mila euro sono il
62,7%, che salgono all’83%
considerando anche quelli tra
i 10 mila e i 20 mila euro.
I grandi investitori, infatti,
starebbero aspettando l’emanazione delle regole per l’arbitrato, che ancora non sono effettive. Il governo ha approvato già da qualche settimana il
decreto che istituisce le camere arbitrali ma il testo, per diventare operativo, deve prima
passare dal Parlamento per il
parere. Mentre il decreto del
Tesoro che detta le regole dell’arbitrato deve ancora ricevere il via libera del Consiglio di
Stato. Difficile che i due provvedimenti possano vedere la
luce entro la fine dell’anno, vista anche la sopraggiunta crisi di governo.
Nel frattempo i risparmiatori che rispondono ai requisiti (massimo 35 mila euro di
reddito o 100 mila di investimento in bond subordinati)
potranno fare richiesta entro
il 3 di gennaio ma non è escluso che questo termine possa
[R. E.]
essere prorogato.
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
18
miliardi
Sono stati
accantonati
dal gruppo
Volkswagen
per pagare
multe e risarcimenti, ma
potrebbero
non bastare
aperta per non aver mai attuato nei confronti dei produttori
il sistema di infrazione previsto dall’Ue. I sette Paesi hanno
ora due mesi di tempo per rispondere alla Commissione.
La decisione era stata anticipata a settembre in Parlamento dalla commissaria
Bienkowska, che all’epoca
aveva parlato di azioni simili
anche per Francia e Italia. Ma
i due Paesi non figurano nella
lista di quelli sanzionati perché «aspettiamo ancora i risultati finali delle rispettive
inchieste condotte» spiegano
dalla Commissione. I rapporti
inviati da Parigi (il 2 agosto) e
da Roma (il 5 settembre) sono
infatti «in una versione ancora preliminare - dicono dal Palazzo Berlaymont -, ci aspet-
8,5
milioni
È il numero
di veicoli
Volkswagen
che sono stati
richiamati
in Europa per
i problemi
di emissioni
nei motori
diesel
AP
La Volkswagen Touareg diesel durante un test sulle emissioni
tiamo di ricevere presto tutte
le informazioni complete».
Per il futuro, Bienkowska ha
ricordato che la Commissione
ha presentato una sua proposta per introdurre una maggiore supervisione europea sui
controlli «e per rendere il sistema delle omologazioni più
robusto: spero che Parlamento
e Consiglio raggiungano un accordo rapidamente». In Parlamento, dove è stata istituita
una commissione d’inchiesta
ad hoc, l’esultanza è praticamente unanime. «Finalmente
la Commissione Ue si è svegliata» esultano i liberaldemocratici all’europarlamento. «Oggi
viene sanzionato l’immobilismo degli Stati, che devono
prendersi le loro responsabilità», aggiungono i Verdi. Anche
per l’associazione europea dei
consumatori (Beuc) «è una
buona notizia, ma ora bisogna
sanzionare i produttori».
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
LA STAMPA
GIOVEDÌ 8 DICEMBRE 2016
.
19
I mercati
Italia
ECONOMIA
FINANZA
FTSE/MIB
+2,10%
18.130
FTSE Italia
All Share
+2,06%
Euro-Dollaro
&
Cambio
1,0762
Petrolio
A PALAZZO MADAMA PASSA IL TESTO FINALE CON 166 SÌ E 70 NO. RENZI VIA TWITTER: LEGGE OTTIMA
dollaro/barile
49,77
Niente correzioni, la manovra è legge
All’estero
Il Senato approva in tempi record, per l’urgenza saltano i 50 milioni dell’emergenza Ilva
e la norma salva-precari ma parte delle misure saranno recuperate nel Milleproroghe
Dow Jones
(New York)
+1,14%
PAOLO BARONI
ROMA
Nasdaq
(New York)
1,55%
«L
egge ottima» proclama soddisfatto Matteo Renzi che via
Twitter invita a ripassare le slide di un mese fa. Complice
la crisi di governo, ieri il Senato ha infatti approvato in
tempi record la legge di bilancio 2017 senza introdurre alcuna modifica rispetto alla Camera. I sì sul testo finale sono stati 166, 70 i no
con un solo astenuto mentre in tarda mattinata la fiducia sull’articolo 1 del provvedimento composto da ben 638 commi era passata con
173 sì e 108 no.
La manovra per l’anno venturo, compreso il decreto fiscale collegato già approvato in via definitiva dal Parlamento, vale all’incirca 27
miliardi di euro e fissa il deficit al 2,3% del Pil, che però a primavera la
Ue ci potrebbe costringere a ritoccare un poco all’ingiù. Le novità
Dax
(Francoforte)
+1,96%
Ftse(Londra)
+1,81%
Oro
Euro/grammo
35,07
principali riguardano la riduzione delle tasse (dall’Ires al canone Rai),
le pensioni (dall’aumento delle minime al nuovo anticipo pensionistico), gli incentivi alle imprese, le misure a sostegno delle famiglie ed il
bonus ristrutturazioni.
L’urgenza di chiudere la partita ha impedito di introdurre nella legge di bilancio una serie di correzioni rimaste in sospeso dopo il passaggio alla Camera, dai 50 milioni per l’emergenza sanitaria legata all’Ilva
di Taranto al riparto del fondo unico per gli enti locali, dalle norme
salva-precari concordate coi sindacati (e che interessano circa 44 mila occupati nella Pa) alle misure sull’autonomia finanziaria dell’Anas
in assenza delle quali la fusione con le Fs rischia di resta in sospeso.
Salvo sorprese queste misure, tutte o in parte, dovrebbero però venire recuperate nel classico decreto Milleproroghe di fine anno.
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Tasse
Famiglie
Bloccati gli aumenti Iva
Giù Ires e canone Rai
Arrivano il sisma-bonus
e contributi per bebè e nidi
I
L
l «grosso» della manovra sta nella
cancellazione delle clausole sull’Iva per 15 miliardi di euro. Nel 2017
non ci saranno quindi aumenti delle
tasse legati alle clausole lasciate in
eredità dal passato. Il problema però
è solo rinviato, visto che per il 2018 e
il 2019 bisognerà «sterilizzare» aumenti ancora più consistenti, rispettivamente per 19,6 miliardi e di 23,3
miliardi. A favore delle imprese
vanno poi conteggiati sia il taglio dal
27,5% al 24% dell’Ires che scatta da
gennaio (mentre per le Pmi arriva la
COMUNE DI OLBIA
AVVISO BANDO DI GARA (CIG: 6826053D1F)
Si rende noto che questo Ente intende esperire una gara d’appalto per
l’affidamento del servizio di “Comunità di accoglienza e di pronta accoglienza per minori” e del “Centro Socio-Educativo per minori”. La gara
verrà esperita mediante procedura aperta ed aggiudicata con il criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui all’art. 95 del D.lgs. n.
50/2016. La base d’asta è di € 3.383.342,40 oltre iva di cui oneri della sicurezza pari a € 0.00. Le domande di partecipazione, corredate con i documenti prescritti in lingua italiana, dovranno pervenire entro le ore 13.00 del
giorno 29/12/2016 al seguente indirizzo: Comune di Olbia, Servizi Appalti di
Beni e Servizi e Provveditorato, via Dante, 1, 07026 - Olbia. L’avviso integrale di gara è stato inviato per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Comunità Europea in data 24/11/2016. Si rinvia agli atti integrali della gara
pubblicati nell’Albo Pretorio e sul sito ufficiale di questo Comune, all’indirizzo: www.comune.olbia.ot.it.
IL DIRIGENTE - Dott. Michele Baffigo
nuova Iri, sempre al 24%), sia il potenziamento degli incentivi a favore
degli investimenti, soprattutto nel
campo dell’Industria 4.0. In particolare viene confermato il superammortamento al 140% sui beni strumentali ma arriva anche l’iperammortamento al 250% per gli investimenti in innovazione. Sgravi aggiuntivi sono previsti anche per quelli in
ricerca e sviluppo. A favore delle
famiglie continua invece il taglio del
canone Rai che dall’anno prossimo
scende da 100 a 90 euro l’anno.
a legge di bilancio conferma il
meccanismo del bonus ristrutturazioni e lo potenzia in chiave di prevenzione antisismica. Il sismabonus
parte dal 50% ma può arrivare fino
all’85% in caso di miglioramento di 2
classi di rischio. L’agevolazione, che
viene «stabilizzata» per 5 anni fino al
2021, vale sia per i condomini sia per
le abitazioni singole e si potrà detrarre in 5 anni anziché in 10. Lo sconto
aumenta poi al 70 e 80% per le case e
al 75 e 85% dei condomini. Varranno
un altro anno anche l’ecobonus al 65%
e il bonus mobili al 50%. Sempre a
favore delle famiglie la manovra introduce poi il bonus nascita da 800 euro.
Bonus da 1.000 euro anche per l’asilo
nido e per i bambini malati fino a 3
anni che hanno bisogno di assistenza
a casa. Ampliato anche il congedo per
i neo-papà che nel 2018 salirà da 2 a 4
giorni (5 se uno è a valere su quelli
della madre) e confermato il bonus
diciottenni esteso a nuovi settori
come musica registrata(cd e web),
corsi di lingue, musica e teatro.
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Lavoro
Previdenza
Sgravi fiscali nel Mezzogiorno
Aumenti e assunzioni nella Pa
Ci saranno più soldi
per le pensioni basse
E a maggio via all’Ape
C
ambiano gli sconti sulle assunzioni e raddoppia il premio per la
produttività. La versione originale
della manovra prevedeva la decontribuzione per le assunzioni stabili (anche in apprendistato) degli studenti
che abbiano svolto alternanza scuolalavoro. Il tetto era di 3.250 euro l’anno
per massimo 36 mesi. Con un decreto
ministeriale si è poi intervenuto per
alzare la soglia ad 8.060 euro, ma solo
per le assunzioni al Sud di giovani e
disoccupati. Novità anche per il pubblico impiego: viene infatti istituito un
fondo destinato al rinnovo dei contratti ed alle nuove assunzioni (1,48 miliardi nel 2017 e a 1,39 miliardi dal 2018).
Risorse specifiche vengono destinate
a sanità, corpi di polizia e vigili del
fuoco. Assunti a tempo indeterminato
anche 1000 cancellieri nei tribunali.
A favore delle start up innovative
viene invece cancellata sia l’imposta
di bollo che i diritti di segreteria che
si devono versare al momento della
costituzione. Rafforzato con 15 milioni di dotazione aggiuntiva il fondo
destinato a ridurre il peso dei contributi a favore dei datori di lavoro che
stipulano contratti di solidarietà.
ul fronte della previdenza la novità principale riguarda il nuovo meccanismo dell’anticipo pensionistico, l’Ape, che scatterà il
primo maggio 2017 per rimanere in vigore in
via sperimentale fino a fine 2018. Si può
chiedere con 63 anni di età e 20 di contributi.
La penalizzazione è del 4,5%. Il governo ha
però previsto l’Ape social a costo zero per
disoccupati e disabili (63 anni di età a 30 di
contributi) o lavoratori impegnati in attività
particolarmente pesanti (63
anni e 36 di contributi).
Vengono poi estese sia la
sperimentazione di opzione
donna e la platea dei salvaguardati dall’ottava salvaguardia degli esodati (da
27.000 a 30.000). Altro intervento di rilievo
riguarda l’aumento della no tax area ed il
rafforzamento e l’estensione della quattordicesima a favore delle pensioni più basse. Chi
riceve un assegno che non supera i 750 avrà
una integrazione rispetto al vecchio assegno
compresa tra 100 e 150 euro. Si tratta di una
maggiorazione pari ad un terzo scarso che
farà salire gli assegni di questa fascia di
pensionati a 436-655 euro. Chi invece riceve
una pensione compresa tra 750 e 1.000 euro a
luglio riceverà una 14a un poco più bassa (tra
336 e 504 euro).
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c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Imprese
Raddoppia il premio
sulla produttività
P
er favorire l’adozione di accordi
aziendali finalizzati all’aumento
della produttività delle imprese la
legge di bilancio potenzia il meccanismo di detassazione al 10% dei
premi frutto di accordi aziendali:
col nuovo anno infatti si potrà arrivare sino a 4000 euro con il massimale di reddito che sale da 50 a 80
mila euro.
S
W
20 .Economia
STAMPA
.LA
GIOVEDÌ 8 DICEMBRE 2016
L’ISTAT: «DA LUGLIO A SETTEMBRE INVERSIONE DI TENDENZA». DIMINUISCONO GLI INATTIVI
Lavoro, brusca frenata
Penalizzati i giovani
Nel terzo trimestre calano gli occupati. Assunzioni per gli over 50
ROBERTO GIOVANNINI
ROMA
Il mercato del lavoro si ferma nel terzo trimestre del
2016, pur confermando la
crescita degli occupati su
base annua. Dopo cinque
trimestri consecutivi di crescita, rileva l’Istat, in lugliosettembre gli occupati complessivi mostrano un lieve
calo rispetto al trimestre
precedente (-14mila unità,
pari a -0,1%), a sintesi del
proseguimento delle tendenze alla crescita dei lavoratori dipendenti (+66mila,
0,4%) più che compensato
dal calo degli indipendenti
(-80mila, -1,5%). Anche se a
ritmi meno sostenuti, prosegue invece su base annua
la crescita degli occupati,
con +1,1% pari a 239 mila in
un anno, con il tasso di occupazione che guadagna 0,8
punti percentuali al 57,6%.
C’è anche un tema generazionale: tra i ragazzi in età
15-24 anni il tasso di disoccupazione risale nel terzo
trimestre al 37,5% dal 36,8%
del secondo trimestre. Gli
occupati under 24 sono
976mila (erano 997mila nel
secondo trimestre) mentre
coloro che sono in cerca di
lavoro sono 587mila (erano
580mila nel trimestre precedente). La frenata è figlia
anche degli effetti collaterali del Jobs Act e della legge
Fornero, che ha favorito le
assunzioni degli over 50 ri-
Il terzo trimestre
Dati destagionalizzati
TOTALE
11,6%
STABILE
+0,4%
57,3%
+0,8%
GIOVANI 25-34 ANNI
Tasso
37,5%
disoccupazione
+0,7%
Sul II trimestre 2016
-1,8%
Sul III trimestre 2015
Tasso
16,5%
occupazione
+0,6%
Sul II trimestre 2015
TOTALE
OCCUPATI
22.775.000 2.987.000
Gli occupati
OVER 50
7.284.000
25-34 ANNI
4.076.000
TOTALE
DISOCCUPATI
Sul II trim. 2016
Sul III trim. 2015
-33.000
-41.000
Fonte: Istat
976.000
587.000
+64.000
+323.000
Sul II trim. 2016
Sul III trim. 2015
- LA STAMPA
Dopo lo stop del Consiglio di Stato
Popolare di Bari rinvia la trasformazione in Spa
n Dopo lo stop del Consiglio di Stato la Popolare di
Bari prende tempo per la trasformazione in spa. La
banca, l’ultima grande popolare a dover adeguarsi alla legge sulle popolari ha rinviato di 15 giorni l’assemblea che aveva convocato per il prossimo 11 dicembre.
L’assise dei soci è convocata per il 26 (prima) e 27 dicembre (seconda convocazione). La banca pugliese
presieduta da Marco Jacobini in una nota fa un esplicito riferimento alla decisione del Consiglio di Stato che
ha frenato l’applicazione della riforma varata dal Governo Renzi nel febbraio del 2015.
spetto a quelle giovanili. Il
tasso di disoccupazione nel
terzo trimestre rimane stabile all’11,6% per il quarto trimestre consecutivo nel confronto coi tre mesi precedenti, mentre aumenta di 0,4
punti su base annua, con una
crescita di 132mila disoccupati. Dopo quattro trimestri
consecutivi di diminuzione,
la stima dei disoccupati sale a
2,8 milioni (+4,9%), con una
crescita più marcata tra le
donne (+98mila contro
+34mila degli uomini). L’incremento riguarda il Centro
(+41mila) e soprattutto il
Mezzogiorno (+123mila nel
raffronto tendenziale), ed è
concentrato tra le persone in
cerca di prima occupazione
(+87mila) e tra i giovani tra
25 e 34 anni (+93mila).
Una nota positiva arriva
dalla riduzione degli inattivi,
ovvero di coloro che hanno
smesso di cercare un posto di
lavoro perché scoraggiati.
Per il terzo trimestre consecutivo diminuisce, in modo
più consistente, la stima degli
inattivi di 15-64 anni (-528 mila in un anno) e il corrispondente tasso di inattività.
Nella ricerca di lavoro continua a dominare l’uso del canale informale. Rivolgersi a
parenti, amici e conoscenti
rimane la pratica largamente
prevalente, seppure in lieve
diminuzione (83,4%, -0,9
punti).
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
MARTEDÌ IL MANAGEMENT VOTERÀ L’AZIONE DI RESPONSABILITÀ CONTRO L’EX PATRON
Popolare Vicenza, la vendetta di Zonin
L’ex presidente
della banca veneta
era stato citato
dall’attuale Cda
FRANCESCO SPINI
MILANO
Per mesi se ne è rimasto lontano da Vicenza rintanato
nella tenuta friulana di Ca’
Vescovo, per sfuggire agli
strali di centinaia di risparmiatori traditi. Ora Gianni
Zonin, sprezzante di ogni
critica, rialza la testa. L’ex
presidente della Popolare di
Vicenza per la prima volta
passa al contrattacco e,
mentre la banca lo inserisce
tra i responsabili di danni
«nell’ordine di diverse centinaia di milioni di euro» per
cui martedì i soci voteranno
l’azione di responsabilità,
chiama in causa lo stesso
istituto oltre all’ex ad Samuele Sorato e l’ex vicedirettore Emanuele Giustini.
Con l’atto di citazione
presentato al Tribunale delle Imprese di Venezia l’ex
banchiere e vignaiolo, domanda al giudice l’accertamento della correttezza della sua attività nell’istituto di
credito dal 1996 al 2015. Lui?
C’entra niente con quanto
accaduto. In una nota, infatti, fa notare che per 17 anni
Per 17 anni abbiamo
distribuito ai soci
i consistenti utili
conseguenti alla
gestione profittevole
della banca
8,750
miliardi
Dopo le dimissioni,
i due cda hanno
ridotto il valore di
un’azione da 48 euro
a 6,30 euro
e poi 10 centesimi
Il buco
della Popolare
Vicenza
Coinvolti circa
120 mila soci
Gianni Zonin
Ex presidente
Popolare Vicenza
consecutivi, durante la sua
presidenza, la banca - salvata
dal Fondo Atlante dopo aver
fallito il tentativo di quotarsi ha distribuito ai soci «i consistenti utili conseguenti alla
gestione profittevole della
Banca». Al contrario «nel periodo successivo alle sue dimissioni, avvenute nel novembre 2015 i due diversi
consigli di amministrazione
che si sono succeduti hanno
ridotto il valore di un’azione
da 48 euro dapprima a 6,30
euro e successivamente a 0,10
euro». Zonin «condivide e
comprende» lo stato d’animo
dei risparmiatori e dei soci
della Vicenza rimasti con un
pugno di mosche (tra questi
inserisce pure se stesso e la
sua famiglia), ma ritiene giusto «ricostruire la propria attività» e i fatti.
La crisi della banca, secondo Zonin, «ha tre origini concomitanti: la grave crisi finanziaria ed economica italiana;
l’impatto negativo della straordinaria normativa europea
applicata alle banche italiane;
una gestione scorretta da parte della direzione della banca,
posta in essere con modalità
tali da non poter essere accertata dal cda». L’obiettivo dei
legali del banchiere è anche
quello di avere un unico processo civile che comprenda
tutte le contestazioni «per ricostruire i fatti che oggi sono
contemporaneamente sottoposti al giudizio della Consob,
di Banca d’Italia, della Procura della Repubblica di Vicenza
e del Tribunale delle imprese»
ed evitare così «il conflitto di
giudicati». L’appuntamento è
per il 24 maggio 2017.
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
AL
44 .Novi Ligure
STAMPA
.LA
GIOVEDÌ 8 DICEMBRE 2016
In breve
Novi Ligure, oggi il taglio del nastro
Al battesimo di Dolci terre
c’è il “rettore” degli chef
GINO FORTUNATO
NOVI LIGURE
Sarà affidato a Carlo Romito,
nuovo rettore dell’Ordine dei
maestri di cucina ed executive chef della Federazione italiana cuochi, il taglio del nastro della 21a edizione della
rassegna dell’enogastronomia dell’eccellenza, Dolci terre di Novi. L’appuntamento è
per oggi alle 10, al centro fieristico in viale dei Campionissimi.
Romito è uno dei personaggi più influenti della cucina europea. All’interno della
federazione, si impegna costantemente alla formazione
e all’aggiornamento dei migliori cuochi nazionali. Quella di quest’anno sarà un’edizione che abbraccerà le prelibatezze regionali e locali a
360°, non più quindi a livello
tematico come in passato
(cioccolato, formaggi, prodotti della panificazione
ecc…), attraverso 6 percorsi
del gusto.
È stata però confermata la
collaudata formula dello spazio dedicato al tradizionale
Mercato delle Dolci Terre
con oltre 100 bancarelle di
prodotti tipici della zona, ma
non solo, organizzata in collaborazione con le associazioni
dei settori agricolo, artigianale e commerciale.
Gli itinerari del gusto
I 6 itinerari che si snoderanno all’interno dei padiglioni
espositivi, raggruppano le
diverse produzioni agroali-
Uno degli stand del gusto del Marcato delle Dolci terre
mentari in categorie omogenee: presìdi Slow food, formaggi e salumi, prodotti della
terra, dolci, vini e distillati, pastifici. Questo mercato dell’eccellenza e i percorsi del gusto
saranno attivi immediatamente dopo il taglio del nastro, fino alle 21. Spazi speciali
sono stati predisposti per accogliere i presidi Slow food e
quelli De.Co. la denominazione comunale del Distretto del
Novese.
I maestri panificatori sforneranno in continuo la focaccia tipica di Novi e altri prodotti tipici, accompagnati dai
vini del territorio e non solo.
L’enoteca delle Dolci terre
presenterà i vini premiati al
concorso Marengo Doc, ma si
potrà anche pranzare e cenare, sia con le degustazioni
estemporanee proposte dai
banchetti che con i piatti preparati dallo chef Davide Ghezzi, punto di riferimento culinario della rassegna. Da non perdere gli speciali aperitivi della
manifestazione.
Dolci terre di Novi proseguirà fino a sabato 11 dicembre. L’ingresso è gratuito, con
orario sempre dalle 10 alle 21.
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Arquata
Cementir, 12 a rischio
di licenziamento
n Potrebbero essere lascia-
ti a casa a breve con l’arrivo
delle lettere di licenziamento,
i 12 operai della Cementir di
Arquata Scrivia considerati
in esubero dall'azienda. Il
gruppo Caltagirone nei mesi
scorsi aveva annunciato la necessità di tagliare la metà dei
circa 50 posti di lavoro a causa della crisi del settore edile.
I sindacati e gli enti locali avevano poi spinto la Cementir a
una parziale retromarcia. La
Regione in particolare aveva
assicurato il suo impegno per
la ricollocazione dei 12 operai.
Fra le ipotesi, l'inserimento
nei cantieri del Terzo valico
ma il possibile commissariamento del Cociv dopo gli arresti di ottobre sta creando non
pochi problemi. La Regione
ribadisce «il massimo impegno nella vicenda» ma non si
sbilancia sull'ipotesi Cociv.
«La prossima settimana – dice Massimo Cogliandro del
sindacato Fillea-Cgil regionale – è in programma un incontro a Torino». Anche Cementir attende la data della pros[G. C.]
sima riunione.
Pozzolo
Piazza Matteotti rifatta
Oggi l’inaugurazione
Oggi alle 15,30, a Pozzolo
sarà inaugurata la nuova piazza Matteotti, nel centro del
paese, dopo il recente restyling. Restyling che fa parte
del primo lotto lavori da terminare entro il 2017. Solo il rifacimento di piazza Matteotti
è costato 180 mila euro. Con
gli alunni delle materne ed
elementari ci sarà anche l’accensione dell’albero di Natale
per il via alle festività. [G. FO.]
n
L’ambulanza chiamata per soccorrere il titolare dopo la rapina
Gioielliere derubato e picchiato
A Pozzolo dopo la rapina
si chiedono più controlli
Proseguono e sono a buon
punto le indagini dei carabinieri sulla rapina avvenuta
l’altro ieri sera nella gioielleria C.M. Gioielli in via Roma a
Pozzolo. Il titolare, Maurizio
Quadrelli, 47 anni residente
nel Vogherese, è stato ferito
da tre banditi a volto scoperto
che lo hanno preso a calci e
pugni. Medicato dai sanitari
del servizio 118 è ancora sotto
choc per l’accaduto e non ha
ancora fatto ritorno al negozio. Fortunatamente le sue
condizioni fisiche non destano
preoccupazioni, pur avendo
subito un forte trauma a una
tempia.
I carabinieri, sulla scorta
delle indicazioni fornite dalla
vittima e dall’unico testimone, un commerciante, sono alla ricerca di tre giovani di età
compresa tra i 25 e i 30 anni,
fuggiti a bordo di un’utilitaria
scura, non ancora rintracciata. Potrebbe trattarsi di un
mezzo rubato. «L’episodio ha
colpito e addolora tutta la comunità – commenta il sindaco
di Pozzolo, Domenico Miloscio
-. Ovviamente siamo molto vicini a Maurizio Quadrelli a cui
esprimiamo solidarietà. Come
amministrazione chiederemo
di intensificare i controlli a tutte le forze dell’ordine. Non possiamo certo lamentarci dell’ottimo lavoro dei carabinieri ma è
chiaro che, per fortuna sporadicamente, queste cose possono
accadere. Ho chiesto un incontro con il comandante, tenente
Marzia La Piana e il nostro maresciallo Mario Tuccia per valutare possibili ulteriori controlli. Tuttavia, mai a mia memoria, in paese è accaduto un
simile fatto. Parlerò anche, se
necessario, con il prefetto, affinché possa darci ulteriori indicazioni. Chiederemo che la
nostra stazione dei carabinieri
sia potenziata anche in ragione
dei furti. Di certo aumenteremo
la videosorveglianza».
[G. FO.]
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AL
46 .Casale e Valenza
STAMPA
.LA
GIOVEDÌ 8 DICEMBRE 2016
Al Santo Spirito resterà solo l’attività ambulatoriale
Casale, l’ospedale dice addio
al reparto Malattie infettive
Chiusura il 31 dicembre, i posti letto saranno trasferiti ad Alessandria
Ultimi
ritocchi
MAURO FACCIOLO
CASALE MONFERRATO
Addio al reparto di Malattie
infettive dell’ospedale di Casale. I ricoveri cesseranno a
fine mese. I posti letto, 8, per
curare i «casi complessi» saranno trasferiti all’ospedale
di Alessandria, come prevede la riorganizzazione della
rete ospedaliera varata dalla
Regione. Lo ha annunciato
ieri mattina Giovanna Baraldi, direttore generale dell’Azienda ospedaliera alessandrina, presentando il
nuovo poliambulatorio Santa
Caterina, realizzato al Santi
Antonio e Biagio.
Il trasferimento è stato reso possibile grazie a un gioco
di «incastri» di spazi. Il nuovo poliambulatorio è stato
realizzato nell’ala in cui un
tempo c’erano la Tac e i servizi ecografici. Neurologia ha
lasciato cinque camere libere
che sono state occupate da
Nefrologia e gli spazi rimasti
sono stati assegnati a Malattie infettive, di cui è primario
Guido Chichino, responsabile «a scavalco» dell’analoga
struttura a Casale e che si occuperà della gestione di questa fase di transizione. «Abbiamo valutato che sarebbero serviti 8 posti letto in più
per venire incontro al fabbisogno» dice Baraldi, e con i
vari spostamenti è stato possibile ricavarli.
Il reparto di Malattie infettive di Casale in verità era
stato riammodernato pochi
anni fa e aveva 10 posti letto,
mentre ad Alessandria erano
la metà.
All’Asl si conferma la chiusura dell’attività di ricovero
ordinario e di day hospital a
Casale, in coerenza con la
programmazione regionale,
che prevede un’unica struttura complessa di Malattie
infettive nel Quadrante Sud
Est (cioè le province di Alessandria e Asti) con sede all’Azienda ospedaliera. L’Asl
aggiunge che al Santo Spirito
di Casale resteranno in servizio i medici infettivologi, occupandosi tra l’altro dell’attività ambulatoriale.
Il poliambulatorio
dell’ospedale
di Alessandria
si chiama
Santa
Caterina
perché
questo è il
nome
indicato
dopo un
concorso
di idee
lanciato fra i
dipendenti
dell’Aso
La scelta
è caduta
sulla Santa
senese
perché
il poliambulatorio si trova
proprio in
prossimità
dell’ex
ingresso
ospedaliero
di via Santa
Caterina
Azienda ospedaliera
Da lunedì in attività il poliambulatorio Santa Caterina
n Il nuovo poliambulatorio Santa Cate-
rina dell’ospedale di Alessandria entrerà
in attività lunedì e riguarderà l’attività di
visita e consulto medico-paziente, senza
l’uso di apparecchiature. Per ora sono
quattro le specialità (diventeranno 12):
Neurologia, Neurochirurgia, Ortopedia,
Reumatologia. Fra un mese, grazie sempre
al riutilizzo di spazi lasciati liberi (stavolta
dalla Riabilitazione funzionale), saranno
attivati in un’altra area anche ambulatori
con strumentazioni di alta complessità e il
day hospital medico. «Abbiamo condotto
un’analisi degli spazi dell’Azienda, una risorsa scarsa e mal utilizzata, in particolare
per quanto riguarda il Civile, che è vecchio
e obsoleto spiega Baraldi -. Il primo risultato è il poliambulatorio. Ci è costato pochis-
simo dal punto di vista finanziario, ma la
fatica è stata tanta sul piano organizzativo. Concentrando gli ambulatori, riusciamo a “risparmiare” 7-8 infermiere e personale amministrativo, che potranno essere
utilizzati altrove. Prima, ciascun ambulatorio comportava la presenza di un’infermiera e di un amministrativo, ora bastano
un’infermiera e uno o due impiegati». I lavori di sistemazione sono stati seguiti da
Elio Tamburelli, mentre l’ingegnere Roberta Bellini si è occupata del piano di riordino. Responsabile della rete di ambulatori è invece la dottoressa Antonia Vecchio. Il
poliambulatorio Santa Caterina sarà attivo tutti i giorni, da lunedì a venerdì, dalle 8
alle 20 ed è prevista a breve l’apertura anche al sabato mattina.
[M. FA.]
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
I partecipanti al convegno sulla sicurezza sul lavoro in agricoltura
Il punto in un convegno
“Più sicurezza nei campi
con il rispetto delle regole”
Più attenzione alle normative
e alle regole di sicurezza significa minori rischi per la
propria vita. Di «Sicurezza
sul lavoro in agricoltura» si è
parlato ieri all’Hotel Candiani
su iniziativa della Coldiretti,
con il patrocinio del Comune
di Casale. Una sicurezza legata a mezzi sempre più potenti, «ma che bisogna conoscere a fondo per evitare rischi
inutili» hanno ribadito i vari
relatori ( Roberto Paravidino,
presidente, Leandro Grazioli,
direttore, Romano Magrini
della Coldiretti nazionale e
Irene Grosso della Cadir
Lab), pur indicando una maggiore attenzione degli agricoltori alla prevenzione.
L’obiettivo è quello di promuovere corsi sull’ammodernamento delle tecnologie, alla
FRANCA NEBBIA
CASALE MONFERRATO
gni giorno la passeggiata di Mario Casagrande
dall’hotel Business si
conclude in via Donizetti, dove
ci sono le finestre chiuse del
suo alloggio, che, come altre nove famiglie, ha dovuto sgomberare per facilitare lavori di rinforzo alle fondamenta del condominio Atc in seguito a un’ordinanza del sindaco di Casale.
Casagrande va a controllare
che i lavori procedano «perché
mi piacerebbe tanto tornare a
casa mia per Natale». E i lavori
commissionati dall’Atc procedono, con grandi scavi riempiti
di tondini di acciaio e poi ricoperti con cemento che servono
Casale
Teppisti in azione
in piazza Mazzini
n La mangiatoia del prese-
pe di Emanuele Luzzati esposta in piazza Mazzini è stata
oggetto di un atto teppistico.
È stata i presa a calci da uno
o più sconosciuti.
[F. N.]
Sale
Microchip ai cassonetti
in paese e a Ozzano
n Gli abitanti di Sala e Oz-
zano dovranno esporre i cassonetti della raccolta indifferenziata da lunedì al 23 o almeno fino a quando i tecnici
della Cosmo non vi avranno
applicato il microchip e la
O
Gli inquilini dell’Atc esuli in albergo
“Rimandateci a casa per Natale”
a rinforzare le fondamenta del
condominio, dove si erano verificate profonde crepe.
Gli inquilini, per sicurezza,
sono stati alloggiati all’hotel
Business, «ma ovviamente non
è come a casa nostra - dice Casagrande, facendosi portavoce
di altri assegnatari -, soprattutto il cibo, che arriva pronto dalla Casa di riposo in monoporzioni, trasportate dalla Croce
rossa. Il più delle volte è già
freddo e alcuni di noi, che hanno intolleranze alimentari, come nel mio caso, si devono accontentare di pasta bianca che
ovviamente arriva come un
blocco unico e va di nuovo ri-
Mario Casagrande davanti alla palazzina Atc
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
In breve
Sgomberati per lavori nel loro palazzo, «saranno accontentati»
il caso
luce di incidenti che si sarebbero potuti evitare.
Trattori che si ribaltano o
dotati di barre falcianti, con rischi maggiori quando l’attività
si svolge in collina, il pericolo
rappresentato da balle di paglia conservate troppo vicino
all’abitazione. E il vice comandante dei vigili del fuoco di
Alessandria, Ciro Bolognese,
ha invitato gli agricoltori ad accogliere favorevolmente le
squadre dei vigili che effettuano sopralluoghi e verifiche nelle aziende agricole «perché
questo serve alla vostra sicurezza». Attenzione dunque a
rispettare le distanze prescritte tra i capannoni e l’abitazione
e a effettuare i controlli su
estintori e sulla cisterna del
gasolio.
[F. N.]
scaldata nel microonde. Sono i
piatti sempre uguali che annoiano e ci sembra strano che il
giorno prima, come capita negli ospedali, non passi qualcuno
a chiedere le preferenze di
ognuno».
Insomma i mugugni non
mancano e Casagrande racconta che qualche giorno fa, con la
complicità di una delle proprietarie, hanno allestito un pranzetto diverso e mangiato tutti
insieme, contrariamente a
quanto avviene tutti i giorni,
quando ognuno sta nella propria camera.
Dalla Casa di riposo, dove i
menu vengono predisposti, si
targhetta con nome o numero
dell’utente. Ciò serve per avviare la raccolta differenziata
più spinta.
[F. N.]
Casale
Aperto Centro diurno
alla Casa di riposo
nÈ
aperto il Centro diurno
alla Casa di riposo di piazza
Battisti a Casale. È un nuovo
servizio aperto agli anziani ultrasettantenni, denominato
«per te», dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 17 con programmi
settimanali di attività e relax
diversificati (dalla ginnastica a
spettacoli, dalla lettura a preparazione di ricette) Info allo
0142 332010, via mail a [email protected].
[F. N.]
ammette che non si sottopone
un menu a scelta agli inquilini
di via Donizetti. «D’altra parte
diamo loro quanto prepariamo
per i nostri ospiti, considerando anche intolleranze alimentari con piatti particolari. Si cerca di essere rapidi il più possibile, ma il tragitto e i piatti da eliminare dopo l’uso non facilitano la conservazione del calore».
Alla Croce Rossa che effettua il servizio di consegna dei
pasti dicono che «è svolto per lo
più da volontari ed è capitato in
due sole occasioni che i mezzi
abbiano dovuto prima passare
a casa di dializzati, con un piccolo ritardo sulla consegna dei
pasti. Ma di solito alle 12,45 e alle 19,30 si riconsegnano già i
vassoi vuoti alla Casa di riposo». Nella difficoltà la buona
notizia, come comunicato dall’Atc alla Casa di riposo, è che
«il rientro nei propri alloggi dovrebbe avvenire entro la vigilia
di Natale».
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
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46 .Casale e Valenza
STAMPA
.LA
GIOVEDÌ 8 DICEMBRE 2016
Al Santo Spirito resterà solo l’attività ambulatoriale
Casale, l’ospedale dice addio
al reparto Malattie infettive
Chiusura il 31 dicembre, i posti letto saranno trasferiti ad Alessandria
Ultimi
ritocchi
MAURO FACCIOLO
CASALE MONFERRATO
Addio al reparto di Malattie
infettive dell’ospedale di Casale. I ricoveri cesseranno a
fine mese. I posti letto, 8, per
curare i «casi complessi» saranno trasferiti all’ospedale
di Alessandria, come prevede la riorganizzazione della
rete ospedaliera varata dalla
Regione. Lo ha annunciato
ieri mattina Giovanna Baraldi, direttore generale dell’Azienda ospedaliera alessandrina, presentando il
nuovo poliambulatorio Santa
Caterina, realizzato al Santi
Antonio e Biagio.
Il trasferimento è stato reso possibile grazie a un gioco
di «incastri» di spazi. Il nuovo poliambulatorio è stato
realizzato nell’ala in cui un
tempo c’erano la Tac e i servizi ecografici. Neurologia ha
lasciato cinque camere libere
che sono state occupate da
Nefrologia e gli spazi rimasti
sono stati assegnati a Malattie infettive, di cui è primario
Guido Chichino, responsabile «a scavalco» dell’analoga
struttura a Casale e che si occuperà della gestione di questa fase di transizione. «Abbiamo valutato che sarebbero serviti 8 posti letto in più
per venire incontro al fabbisogno» dice Baraldi, e con i
vari spostamenti è stato possibile ricavarli.
Il reparto di Malattie infettive di Casale in verità era
stato riammodernato pochi
anni fa e aveva 10 posti letto,
mentre ad Alessandria erano
la metà.
All’Asl si conferma la chiusura dell’attività di ricovero
ordinario e di day hospital a
Casale, in coerenza con la
programmazione regionale,
che prevede un’unica struttura complessa di Malattie
infettive nel Quadrante Sud
Est (cioè le province di Alessandria e Asti) con sede all’Azienda ospedaliera. L’Asl
aggiunge che al Santo Spirito
di Casale resteranno in servizio i medici infettivologi, occupandosi tra l’altro dell’attività ambulatoriale.
Il poliambulatorio
dell’ospedale
di Alessandria
si chiama
Santa
Caterina
perché
questo è il
nome
indicato
dopo un
concorso
di idee
lanciato fra i
dipendenti
dell’Aso
La scelta
è caduta
sulla Santa
senese
perché
il poliambulatorio si trova
proprio in
prossimità
dell’ex
ingresso
ospedaliero
di via Santa
Caterina
Azienda ospedaliera
Da lunedì in attività il poliambulatorio Santa Caterina
n Il nuovo poliambulatorio Santa Cate-
rina dell’ospedale di Alessandria entrerà
in attività lunedì e riguarderà l’attività di
visita e consulto medico-paziente, senza
l’uso di apparecchiature. Per ora sono
quattro le specialità (diventeranno 12):
Neurologia, Neurochirurgia, Ortopedia,
Reumatologia. Fra un mese, grazie sempre
al riutilizzo di spazi lasciati liberi (stavolta
dalla Riabilitazione funzionale), saranno
attivati in un’altra area anche ambulatori
con strumentazioni di alta complessità e il
day hospital medico. «Abbiamo condotto
un’analisi degli spazi dell’Azienda, una risorsa scarsa e mal utilizzata, in particolare
per quanto riguarda il Civile, che è vecchio
e obsoleto spiega Baraldi -. Il primo risultato è il poliambulatorio. Ci è costato pochis-
simo dal punto di vista finanziario, ma la
fatica è stata tanta sul piano organizzativo. Concentrando gli ambulatori, riusciamo a “risparmiare” 7-8 infermiere e personale amministrativo, che potranno essere
utilizzati altrove. Prima, ciascun ambulatorio comportava la presenza di un’infermiera e di un amministrativo, ora bastano
un’infermiera e uno o due impiegati». I lavori di sistemazione sono stati seguiti da
Elio Tamburelli, mentre l’ingegnere Roberta Bellini si è occupata del piano di riordino. Responsabile della rete di ambulatori è invece la dottoressa Antonia Vecchio. Il
poliambulatorio Santa Caterina sarà attivo tutti i giorni, da lunedì a venerdì, dalle 8
alle 20 ed è prevista a breve l’apertura anche al sabato mattina.
[M. FA.]
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
I partecipanti al convegno sulla sicurezza sul lavoro in agricoltura
Il punto in un convegno
“Più sicurezza nei campi
con il rispetto delle regole”
Più attenzione alle normative
e alle regole di sicurezza significa minori rischi per la
propria vita. Di «Sicurezza
sul lavoro in agricoltura» si è
parlato ieri all’Hotel Candiani
su iniziativa della Coldiretti,
con il patrocinio del Comune
di Casale. Una sicurezza legata a mezzi sempre più potenti, «ma che bisogna conoscere a fondo per evitare rischi
inutili» hanno ribadito i vari
relatori ( Roberto Paravidino,
presidente, Leandro Grazioli,
direttore, Romano Magrini
della Coldiretti nazionale e
Irene Grosso della Cadir
Lab), pur indicando una maggiore attenzione degli agricoltori alla prevenzione.
L’obiettivo è quello di promuovere corsi sull’ammodernamento delle tecnologie, alla
FRANCA NEBBIA
CASALE MONFERRATO
gni giorno la passeggiata di Mario Casagrande
dall’hotel Business si
conclude in via Donizetti, dove
ci sono le finestre chiuse del
suo alloggio, che, come altre nove famiglie, ha dovuto sgomberare per facilitare lavori di rinforzo alle fondamenta del condominio Atc in seguito a un’ordinanza del sindaco di Casale.
Casagrande va a controllare
che i lavori procedano «perché
mi piacerebbe tanto tornare a
casa mia per Natale». E i lavori
commissionati dall’Atc procedono, con grandi scavi riempiti
di tondini di acciaio e poi ricoperti con cemento che servono
Casale
Teppisti in azione
in piazza Mazzini
n La mangiatoia del prese-
pe di Emanuele Luzzati esposta in piazza Mazzini è stata
oggetto di un atto teppistico.
È stata i presa a calci da uno
o più sconosciuti.
[F. N.]
Sale
Microchip ai cassonetti
in paese e a Ozzano
n Gli abitanti di Sala e Oz-
zano dovranno esporre i cassonetti della raccolta indifferenziata da lunedì al 23 o almeno fino a quando i tecnici
della Cosmo non vi avranno
applicato il microchip e la
O
Gli inquilini dell’Atc esuli in albergo
“Rimandateci a casa per Natale”
a rinforzare le fondamenta del
condominio, dove si erano verificate profonde crepe.
Gli inquilini, per sicurezza,
sono stati alloggiati all’hotel
Business, «ma ovviamente non
è come a casa nostra - dice Casagrande, facendosi portavoce
di altri assegnatari -, soprattutto il cibo, che arriva pronto dalla Casa di riposo in monoporzioni, trasportate dalla Croce
rossa. Il più delle volte è già
freddo e alcuni di noi, che hanno intolleranze alimentari, come nel mio caso, si devono accontentare di pasta bianca che
ovviamente arriva come un
blocco unico e va di nuovo ri-
Mario Casagrande davanti alla palazzina Atc
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In breve
Sgomberati per lavori nel loro palazzo, «saranno accontentati»
il caso
luce di incidenti che si sarebbero potuti evitare.
Trattori che si ribaltano o
dotati di barre falcianti, con rischi maggiori quando l’attività
si svolge in collina, il pericolo
rappresentato da balle di paglia conservate troppo vicino
all’abitazione. E il vice comandante dei vigili del fuoco di
Alessandria, Ciro Bolognese,
ha invitato gli agricoltori ad accogliere favorevolmente le
squadre dei vigili che effettuano sopralluoghi e verifiche nelle aziende agricole «perché
questo serve alla vostra sicurezza». Attenzione dunque a
rispettare le distanze prescritte tra i capannoni e l’abitazione
e a effettuare i controlli su
estintori e sulla cisterna del
gasolio.
[F. N.]
scaldata nel microonde. Sono i
piatti sempre uguali che annoiano e ci sembra strano che il
giorno prima, come capita negli ospedali, non passi qualcuno
a chiedere le preferenze di
ognuno».
Insomma i mugugni non
mancano e Casagrande racconta che qualche giorno fa, con la
complicità di una delle proprietarie, hanno allestito un pranzetto diverso e mangiato tutti
insieme, contrariamente a
quanto avviene tutti i giorni,
quando ognuno sta nella propria camera.
Dalla Casa di riposo, dove i
menu vengono predisposti, si
targhetta con nome o numero
dell’utente. Ciò serve per avviare la raccolta differenziata
più spinta.
[F. N.]
Casale
Aperto Centro diurno
alla Casa di riposo
nÈ
aperto il Centro diurno
alla Casa di riposo di piazza
Battisti a Casale. È un nuovo
servizio aperto agli anziani ultrasettantenni, denominato
«per te», dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 17 con programmi
settimanali di attività e relax
diversificati (dalla ginnastica a
spettacoli, dalla lettura a preparazione di ricette) Info allo
0142 332010, via mail a [email protected].
[F. N.]
ammette che non si sottopone
un menu a scelta agli inquilini
di via Donizetti. «D’altra parte
diamo loro quanto prepariamo
per i nostri ospiti, considerando anche intolleranze alimentari con piatti particolari. Si cerca di essere rapidi il più possibile, ma il tragitto e i piatti da eliminare dopo l’uso non facilitano la conservazione del calore».
Alla Croce Rossa che effettua il servizio di consegna dei
pasti dicono che «è svolto per lo
più da volontari ed è capitato in
due sole occasioni che i mezzi
abbiano dovuto prima passare
a casa di dializzati, con un piccolo ritardo sulla consegna dei
pasti. Ma di solito alle 12,45 e alle 19,30 si riconsegnano già i
vassoi vuoti alla Casa di riposo». Nella difficoltà la buona
notizia, come comunicato dall’Atc alla Casa di riposo, è che
«il rientro nei propri alloggi dovrebbe avvenire entro la vigilia
di Natale».
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