STORIA E ATTIVITÀ DELL`ISTITUTO PER L`ORIENTE

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STORIA E ATTIVITÀ DELL`ISTITUTO PER L`ORIENTE
ISTITUTO PER L'ORIENTE “C.A. NALLINO”
* Via A. Caroncini, 19 – 00197 Roma
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06.808.41.06 — Fax 06.807.93.95 — E-mail [email protected] — Sito www.ipocan.it
L’Istituto per l’Oriente fu fondato nel marzo del 1921 per impulso di un gruppo di Ambasciatori, alti
funzionari dell’Amministrazione e professori universitari di materie orientalistiche per dotare l’Italia di uno
strumento di ricerca operativa in riferimento all’area del Vicino e Medio Oriente (che stava per avere un assetto diverso dopo la fine della I guerra mondiale). Dal 1982 ha assunto il nome di uno dei suoi fondatori,
Carlo Alfonso Nallino, che attraverso la figlia Maria ha legato la sua biblioteca e un immobile all’Istituto.
L’Istituto, che è un Ente morale senza fine di lucro con Decreto del Presidente della Repubblica del 1953, è
sotto la tutela del Ministero Affari degli Esteri, del Ministero del Tesoro e il controllo della Corte di Conti.
Le attività editoriali e di ricerca sono proseguite ininterrottamente facendo dell’Istituto un polo di riferimento e di organizzazione delle ricerche italiane nel settore di sua competenza. A questo riguardo è stato da
sempre fondamentale l’apporto scientifico personale dei soci dell’Istituto che principalmente afferiscono a
numerose Università e Centri di ricerca italiani e stranieri.
L’Istituto pubblica opere monografiche sul Vicino Oriente (www.ipocan.it) e alcune riviste scientifiche prima fra tutte Oriente Moderno che dal 1921 è indispensabile strumento di conoscenza e di studio delle
questioni concernenti l’area vicino e medio-orientale. Attualmente Oriente Moderno presenta saggi monografici e rassegne critiche relative al Vicino Oriente. Inoltre l’Istituto è editore, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli l’“Orientale”, della Rassegna di Studi Etiopici (www.ipocan.it), l’unica rivista
al mondo dedicata agli studi etiopistici, e, in collaborazione con lo Skilliter Centre for Ottoman Studies della
Cambridge University UK, di Eurasian Studies (www.ipocan.it) dedicata all’area geografica che va dai Balcani all’Asia centrale includendo il Mediterraneo orientale, l’Anatolia, il Vicino Oriente e l’Iran dall’inizio
dell’Islam alla prima guerra mondiale, e dal 2007 della rivista Quaderni di Studi Arabi, n.s.
La Biblioteca (www.ipocan.it), è aperta al pubblico da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e anche i
pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 15,30 alle ore 18,30. È ricca di oltre 35 mila volumi e di
300 periodici, e costituisce ancor oggi la più ampia raccolta italiana di testi specialistici storici, politici, socio-economici e letterari sul Vicino e Medio Oriente (essenzialmente islamico) moderno e contemporaneo.
Oltre alla Biblioteca sociale sono a disposizione del pubblico il Fondo Ettore Rossi ed il Fondo Carlo
Alfonso e Maria Nallino di cui è in corso la schedatura informatica nel Sistema Bibliotecario Nazionale SBN
(www.sbn.it). I periodici sono stati schedati anche nel sito del Catalogo Italiano dei Periodici ACNP
(www.cib.unibo.it).
Presso l’Istituto si tengono, ogni anno, conferenze, corsi di lingua araba, turca, persiana e di cultura
arabo-islamica (www.ipocan.it).
La legge 296/2006 ha riconosciuto l’Istituto tra i soggetti intestatari del diritto di percepire il 5 x 1000.
Basta la propria firma nella dichiarazione dei redditi nell’apposito spazio indicando il codice fiscale:
00815280581