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11-12/15
QRcode: come si usa?
Scoprilo a pagina 10
È un Natale all’insegna della Solidarietà
“Metti una stella nel nostro cielo”: prende il
via l’8 dicembre la Campagna di Natale
2015, che si concluderà il 6 gennaio, coinvolgendo l’intero Ospedale e la comunità
che si raccoglie intorno ad esso, per rafforzare il profondo legame, già da tempo esistente, fra il Gemelli e le Associazioni di Volontariato.
Manifestazioni, spettacoli, intrattenimento:
a questa grande iniziativa per celebrare la
Natività, insieme ai pazienti, ai degenti e ai
loro familiari, si salda la raccolta fondi. Tramite l'acquisto della Stellina della Solidarietà, una decorazione da collezione creata in
collaborazione con Thun, festeggiando il
Natale si potrà contribuire a sostenere il lavoro quotidiano di tanti Volontari, Medici e
Infermieri.
La solidarietà sarà il filo conduttore delle
IL PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE
DEDICATO AL PAZIENTE
CON TUMORE ALLO STOMACO
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manifestazioni per il Natale: i fondi raccolti,
oltre alle iniziative di assistenza curate dalle
Associazioni di Volontariato all’interno dell’Ospedale, andranno a incrementare l’iniziativa da poco varata dalla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli: si tratta del
Fondo Carità, che è stato concepito per aiutare e sostenere chi soffre. Il contributo del
Fondo interverrà per quei casi di particolare
bisogno e urgenza, come nel caso delle necessità sanitarie di persone in situazioni di
comprovata difficoltà economica. Il Fondo
Carità, al quale è possibile aderire con donazioni volontarie, risponderà anche a situazioni di emergenza sociale ed economica
di cui il personale del Policlinico viene a conoscenza nel corso della prestazione dei
servizi sanitari.
ALLE PAGINE 10, 11
CURE, RICERCA E GESTIONE
ALL’AVANGUARDIA: I TRAGUARDI
DEL GEMELLI CHE SI EVOLVE
Il nuovo assetto istituzionale e la nuova organizzazione che fanno seguito alla nascita della Fondazione: il Direttore Generale, Enrico Zampedri, spiega
come cambia il Policlinico.
ALLE PAGINE 2, 3, 4, 5
OLTRE 3000 CONTROLLI
A TENNIS & FRIENDS: PREVENZIONE
CHE VINCE AL FORO ITALICO
TERAPIA DEL DOLORE:
UNA STORIA TRENTENNALE
RICOSTRUZIONE MAMMARIA:
IN ROSA PER IL “BRA DAY”
La Terapia del dolore al Policlinico Universitario A. Gemelli ha una storia trentennale,
avviata da un padre dell’algologia italiana, il
prof. Alessandro Saba: all’avanguardia rispetto alla (ottima) regolamentazione italiana in materia, per la quale la cura del dolore inutile è diventata obbligatoria con la legge 38 del 2010.
La ricostruzione del seno dopo un tumore è un
diritto che dev’essere offerto a tutte le donne.
La Beautiful After Breast Cancer Italia Onlus
(ABC) ha celebrato nella hall dell’ospedale, il 21
ottobre, la Giornata mondiale per la consapevolezza della ricostruzione mammaria, con una
serata di solidarietà e sensibilizzazione presentata dalla giornalista Annalisa Manduca.
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MUSICA E MEDICINA: NELLA HALL
DEL POLICLINICO HA PRESO IL VIA
LA NUOVA STAGIONE DI CONCERTI
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AL CENTRO CHIRURGIA EPATOBILIARE
TUTTI I VANTAGGI DEGLI INTERVENTI
MINI-INVASIVI AL FEGATO
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Nov embr e- Dicembre 2015 Anno 3 n. 11/12
Cure, ricerca e gestione all’avanguardia
I traguardi ambiziosi del Gemelli che si evolve
Nuovo assetto istituzionale, con la nascita
della Fondazione, nuova organizzazione. Come cambia il Policlinico Gemelli? Lo spiega
l’ing. Enrico Zampedri, Direttore Generale
della Fondazione Policlinico Universitario A.
Gemelli.
“La nascita della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, che dal 1° agosto ha
assunto la gestione dell’attività assistenziale
e delle strutture amministrative che la supportano, non si traduce semplicemente in
un nuovo assetto istituzionale: anche l’organizzazione è completamente rivisitata, in
modo da fornire ai pazienti che accedono
alle nostre strutture la migliore assistenza
possibile, per essere maggiormente competitivi come struttura di eccellenza sul territorio nazionale. Nella Fondazione ha fatto il
suo ingresso anche il Complesso Integrato
Columbus: ciò comporta una riflessione e
un’attenta riprogettazione della capacità di
offerta e delle condizioni di sostenibilità dell’attività che svolgiamo”.
Con quali obiettivi è nata la Fondazione?
“La Fondazione deve dare risposta ad alcune esigenze principali, che costituiscono altrettanti obiettivi da centrare con la massima precisione:
1. dare ai pazienti che vi si rivolgono le migliori risposte in termini di diagnosi e di cura, con percorsi multidisciplinari, efficaci,
univoci, efficienti e ‘lean’;
2. garantire le migliori condizioni per lo sviluppo dell’attività di ricerca clinica e della didattica al più alto livello nazionale e internazionale;
3. assicurare il più efficace controllo e governo delle risorse, per conseguire gli obiettivi
dei piani prestabiliti”.
Sono obiettivi ambiziosi. Come pensate
di riuscire a raggiungerli?
“Le condizioni essenziali per riuscire nell’intento sono la perfetta sintonia e sinergia tra
la componente amministrativa e quella sanitaria/scientifica della Fondazione. Questo è
il presupposto fondamentale per portare a
buon fine una serie importante di cambiamenti che sono stati messi in campo con il
debutto della nuova organizzazione”.
Può anticipare, più in particolare, quali
saranno gli interventi da realizzare?
“In ambito amministrativo sono stati realizzati e sono pianificati interventi significativi
(governance, struttura organizzativa, nuove
persone, nuovi ERP, etc.).
In ambito sanitario è necessario passare ad
un nuovo livello di condivisione e responsabilizzazione dei clinici nella gestione delle risorse con un governo non solo concentrato
sull’attività, ma con un’attenzione particolare all’utilizzo di tutti i fattori produttivi.
Un’esigenza specifica è quella di adeguare
l’organizzazione per migliorare la risposta ai
bisogni (efficacia) e raggiungere un più elevato livello di prossimità ai problemi (efficienza)”.
Governare una struttura delle dimensioni del Gemelli non deve essere facile. Come si legano i piani della Fondazione alle
strategie messe in atto negli ultimi anni?
“La Fondazione è una realtà complessa e
dalle rilevanti dimensioni. Ciò comporta la
necessità di andare oltre il modello dei Dipartimenti, attuato negli ultimi anni, che
non è sufficiente a rispondere in modo adeguato a tutti i bisogni (risposta multidisciplinare ai pazienti, super-specializzazione clinica, programmi di ricerca, didattica).
E’ partito da questa considerazione il percorso di riflessione sull’organizzazione che
la Fondazione vuole darsi per i prossimi anni che ha coinvolto tutto il mondo professionale con un confronto aperto a tutti i contributi in modo da poter valorizzare tutte le eccellenze presenti”.
Come sono ripartite funzioni e reponsabilità nel nuovo modello?
“Dal 1° novembre di quest’anno è operativa
la nuova organizzazione. In base al nuovo
schema, le responsabilità nelle unità operative sono ripartite su due livelli: uno più alto
di coordinamento clinico e scientifico e uno
più operativo, per gli aspetti gestionali.
L’unità organizzativa base per la gestione
delle risorse è l’Area, che raggruppa le Unità
che svolgono attività affini o complementari,
ottimizzando gli aspetti operativi, superando le attuali duplicazioni. L’Area è il livello di
aggregazione funzionale al quale si fa riferimento per la gestione del budget”.
I Poli rientrano in questo nuovo assetto?
“Certamente. I Poli costituiscono il livello di
aggregazione che ha l’obiettivo di assicurare
il coordinamento funzionale delle Aree, sviluppando le linee guida e i percorsi diagnostico terapeutici multidisciplinari e ricercando la migliore interazione con gli altri Poli
del Policlinico e con l’esterno, al fine di rispondere nel modo più adeguato possibile
ai bisogni”.
SEGUE A PAGINA 3
Nell’immagine:
il board dei Responsabili di Polo,
insieme con il Presidente, il Direttore Generale
e il Direttore Sanitario della Fondazione
Policlinico Universitario A. Gemelli
e il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
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Spiega meglio cosa sono e che funzione
eserciteranno le Aree?
“Le Aree sono raggruppamenti di Unità Operative, complesse e semplici, affini o complementari, che all’interno dei Poli si caratterizzano per una stretta connessione a livello
organizzativo e/o strutturale. Le Aree perseguono l’ottimizzazione dell’attività svolta, superando l’eventuale duplicazione di attività
tra le diverse Unità Operative che le costituiscono, garantendo un approccio univoco alle patologie. Nelle Aree si concentrano le
competenze professionali specifiche in modo da realizzare gli obiettivi di budget tipici
dell’Area”.
Quali vantaggi comporta la nuova organizzazione?
“Razionalizzazione e migliore impiego delle
risorse, per cominciare. Ad esempio, per l’espletamento delle loro funzioni, il Direttore
di Area e di Polo si avvalgono della collaborazione delle funzioni di supporto comuni al
Polo di riferimento: Responsabile SITRA, Responsabile Amministrativo, Dirigente Medico della Direzione Sanitaria di presidio e Farmacista. Per il governo dell’Area e del Polo è
prevista la costituzione di una Giunta di
Area e di un Comitato di Polo che hanno il
compito di supportare i relativi Direttori per
perseguire gli obiettivi di competenza”.
Quanto ritiene che inciderà la nuova organizzazione ai fini del conseguimento
degli obiettivi della Fondazione?
“La riorganizzazione per Aree e Poli è funzionale e determinante, sia in termini di efficacia sia di efficienza. E’ una nuova modalità di
lavoro che ha l’obiettivo di «unire» e non di
«dividere». Tutti i nostri comportamenti e
azioni saranno ispirati da alcune precise parole-chiave: multidisciplinarietà, gestione,
confronto, coinvolgimento dei colleghi e dei
collaboratori. Sono le condizioni che ci permetteranno di vivere al meglio questa fase
di cambiamento: sfidante, impegnativa, ma
anche stimolante per il bene della Fondazione, dei nostri pazienti e di tutti i professionisti che vi lavorano”.
Tre immagini del Policlinico Gemelli.
La prima è la panoramica aerea del complesso.
A seguire, verso il basso, il piazzale d’accesso
con la statua dedicata a Giovanni Paolo II.
Infine, una veduta della hall
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Nov emb re-Dicembre 2015 Anno 3 n. 11/12
La nuova organizzazione del Policlinico
Universitario A. Gemelli: i Poli e le Aree
Non è facile spiegare ai non addetti ai lavori
come si articola e come funziona una grande e complessa realtà ospedaliera come il
Gemelli.
In queste due pagine, Gemelliinforma prova
a schematizzare, con le parole e con l’aiuto
della grafica, la nuova organizzazione che
metterà assieme risorse umane e risorse finanziarie con l’obiettivo di garantire un’assistenza sempre più qualificata e disponibile
per tutti tenendo sempre al centro la persona e la sua salute.
Il processo di budget è affrontato con la costante attenzione a connotare di umanità
anche le scelte che riguardano aspetti economici e finanziari. In esso sono coinvolte
prioritariamente due delle strutture individuate dalla nuova organizzazione: l’Area e,
in seconda istanza, le Unità Operative che
ne fanno parte. Le Aree sono identificate dal
Direttore Generale, di concerto con il Direttore di Polo (l’entità in cui sono aggregate più
Aree), in base all’articolazione delle varie Unità Operative e alla opportunità di sfruttare le
sinergie. Le Aree gestiscono le risorse disponibili, al fine di perseguire gli obiettivi assegnati annualmente, concordando con il Polo
di riferimento le linee generali di azione.
I Poli assicurano e coordinano le funzioni
assistenziali, di formazione, didattica e di ricerca assegnate alle Aree che lo compongono, favorendo l’approccio multidisciplinare
delle competenze professionali e l’utilizzo
integrato di tutte le risorse, per assicurare
prestazioni sanitarie di qualità, secondo criteri di efficacia e di appropriatezza.
Grazie ai Poli si riesce inoltre a raggiungere
la gestione ottimale dei casi clinici: ciò si ottiene attraverso il coordinamento e l’integrazione tra le diverse fasi assistenziali ed i
diversi professionisti, anche con l’elaborazione di piani di attività e percorsi che coinvolgano più Aree anche di Poli diversi, la
promozione di collegamenti con le realtà
territoriali, per assicurare la continuità assistenziale e con realtà esterne eccellenti.
I Poli realizzano il governo clinico del sistema di produzione dei servizi, sia in termini
di processo decisionale finalizzato alla garanzia della qualità tecnica delle prestazioni
e appropriata modalità di erogazione delle
stesse, sia in termini di partecipazione dei
professionisti alle decisioni di carattere strategico, organizzativo e gestionale. E sempre
i Poli promuovono l’organizzazione e lo svol-
gimento dei programmi di ricerca clinica e
di tutte le attività che favoriscano l’integrazione tra assistenza, didattica e ricerca e determinano le condizioni per lo svolgimento
ottimale dell’attività didattica dei corsi di laurea e delle scuole di specializzazione.
Un sistema complesso che richiede competenze di altissimo valore: 21 Aree, organizzate in 8 Poli. Per assicurarne il perfetto
funzionamento occorrono precise strutture
di governo e di controllo.
Per ogni Area è individuato un Direttore, nominato dal Consiglio d’Amministrazione su
proposta del Direttore Generale. La scelta
avviene sulla base della valutazione dei requisiti di esperienza professionale, curricuSEGUE A PAGINA 5
Nelle immagini, le cure ospedaliere e la ricerca:
due attività centrali per la Fondazione Policlinico
Universitario A. Gemelli
gemelliinforma nov-dic 15DUE:gemellinuovo a4
27-11-2015
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I Poli, le Aree e i responsabili della nuova organizzazione del Policlinico
Questa pagina fornisce un’idea d’insieme della nuova organizzazione
del Policlinico Gemelli. In alto le Aree, i Poli
e i nomi dei responsabili. Sotto, lo schema che raffigura
i nuovi rapporti fra Dipartimenti, Aree, Poli e Unità Ospedaliere
Lo schema operativo
CONTINUA DA PAGINA 4
lum scientifico, capacità clinica, scientifica,
gestionale ed organizzativa. I Direttori di
Area hanno il compito di contrattare il budget con la Direzione aziendale e, sempre loro, sono responsabili del raggiungimento
degli obiettivi, coordinando funzionalmente
le Unità Operative complesse e semplici che
appartengono all’Area.
La procedura è analoga per i Poli. Il Coordinatore di Polo è nominato dal Consiglio
d’Amministrazione su proposta del Direttore Generale, selezionato tra i Professori di
Prima Fascia, Responsabili di Unità Operative Complesse sulla base della valutazione
dei requisiti di esperienza professionale,
curriculum scientifico, capacità clinica, gestionale ed organizzativa. Il Coordinatore di
Polo è preposto, per gli aspetti organizzativi
e gestionali, al coordinamento funzionale
delle Aree che compongono il Polo.
Le tabelle e le immagini sono frutto
di elaborazione della redazione
di Gemelliinforma, sulla base
del nuovo Piano di organizzazione
del Policlinico Gemelli
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Oltre 3000 controlli a Tennis & Friends
La prevenzione vince al Foro Italico
Oltre 3.000 controlli alla tiroide e più di
2.000 visite nella sola giornata di domenica.
Questi i numeri più significativi della due
giorni Tennis & Friends, l’evento che si è
svolto il 10 e 11 ottobre, come ogni anno al
Foro Italico, dedicato alla prevenzione e allo sport, ideato dal dott. Giorgio Meneschincheri e con l’intenso lavoro di un’equipe medica del Policlinico Gemelli.
Come nelle passate edizioni, sono scesi in
campo numerosi vip in un torneo di tennis
mentre i medici del Gemelli hanno eseguito
gratuitamente, dalle 10 alle 18, controlli per
la prevenzione alla tiroide, malattie metaboliche e (novità di quest’anno) patologie fumocorrelate. Oltre il 20% delle persone visitate
provengono da regioni diverse dal Lazio e oltre 200 visite hanno interessato i bambini
nell’area “Kids”, altra novità della 5a edizione.
Vincitori del trofeo BMW Cup Luca Barbarossa e Maria De Filippi, seguiti dalla coppia
Dolcenera-B. Al terzo posto Morrone-Sandrine Testud. Per la categoria giornalisti vincono il trofeo Stefano Meloccaro di Sky
Sport e Stefano Marroni vice direttore del
TG2. Tanto entusiasmo per la partecipazione
di Renato Zero che ha preso la parola sull’importanza della prevenzione alla luce anche di un’esperienza personale. Sono passati
a dare un saluto Giovanni Malagò, Nicola
Zingaretti, Bruno Vespa, il maestro Nicola
Piovani, Lorella Cuccarini, Aurelio de Laurentiis, Milly Carlucci e tanti altri.
Lo staff medico è stato coordinato dal prof.
Rocco Bellantone (Direttore della Chirurgia
Endocrina e Metabolica e Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia), e dal prof. Alfredo
Pontecorvi (Direttore di Endocrinologia e
Malattie del Metabolismo e Ordinario di Endocrinologia). Il prof. Giacinto Miggiano, direttore del Centro Dietetica e Nutrizione
Umana dell’Università Cattolica ha coordinato
l’area “Mangiare Bene per crescere meglio”; il
prof. Pierluigi Maria Granone, Direttore della Chirurgia Toracica e Ordinario di Chirurgia
Generale, è stato responsabile dell’area Prevenzione Patologie Fumo-correlate. Il prof.
Andrea Giaccari, dirigente medico Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, ha seguito l’area Metabolica.
Tennis & Friends ha potuto contare sul sostegno della Polizia di Stato, con la squadra cinofili e la Fanfara a cavallo.
Il Concerto della Banda Musicale dell’Arma
dei Carabinieri, diretto dal Tenente Colonnello Massimo Martinelli, ha dato il via,
mercoledì 28 ottobre, alla nuova stagione
della rassegna musicale “Giovani artisti
per l’Ospedale”, dedicata ai degenti del
Policlinico Gemelli nella hall del Policlinico.
I concerti, aperti non solo ai pazienti e ai loro familiari, ma a tutti i visitatori del Gemelli, proseguiranno ogni mercoledì pomeriggio fino al 3 febbraio 2016.
Il progetto “Giovani Artisti per l’Ospedale”,
ideato e coordinato da Pietro Bria, docente presso l’Istituto di Psichiatria della Cattolica, e Andrea Cambieri, Direttore Sanitario del Policlinico Gemelli, nasce in continuità con l’iniziativa “Musica negli Ospedali”
promossa dal maestro Giuseppe Sinopoli
in collaborazione con i Conservatori di Musica della Regione Lazio e che il Gemelli ha
ospitato insieme con altri ospedali della capitale. Collaborazione artistica del Maestro
Alessandro De Luca, Renata Parenti e
Lia Ungaro. “Il successo dell’iniziativa spiega Pietro Bria - e la partecipazione vissuta da parte dei pazienti ha confermato il
ruolo altamente positivo che la musica può
assolvere nel favorire quel legame di solidarietà che ci mette in contatto con il mondo della sofferenza”.
È nata così, in collaborazione con i Conservatori di Musica “Licinio Refice” di Frosinone,
“A. Casella” di L’Aquila e “S. Cecilia” di Roma,
l’iniziativa dei “Giovani Artisti” che, partita
nel maggio 2000, ha già riscosso consensi
unanimi ricevendo nel 2004 il Premio Abbiati da parte della Critica Musicale Italiana. Si
svolge nella hall del Policlinico, spazio di incontro e di contatto umano dove si va a ricostituire la continuità di affetti messa in crisi dall’esperienza di malattia. Dalle ultime
due stagioni i concerti vengono trasmessi in
diretta tv nelle stanze dei degenti. La nuova
stagione musicale per i degenti dell’ospedale si integra con quella serale de “I concerti
del Mercoledì” dell’Università Cattolica, che
come tradizione, ha luogo in Auditorium,
con ingresso libero, fino ad aprile 2016. La
quindicesima edizione della rassegna spazia
dalla musica classica dei grandi compositori,
ad incursioni nel jazz, come il concerto dedicato a Frank Zappa. La stagione ha aperto
l’11 novembre, con il concerto inaugurale
dell’Orchestra Sinfonica Giovanile guidata
dal Maestro Francesco Bossone e Massimo Ferrucci solista.
Musica e medicina: nella hall del Policlinico
ha preso il via la nuova stagione concertistica
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Terapia del dolore: da trent’anni
è una delle eccellenze del Policlinico
Le tecniche invasive
per il dolore
muscolo-scheletrico
Il prof. Marco Rossi e la dott.ssa Gloria Morelli Sbarra illustrano, in questo articolo,
una delle eccellenze del Policlinico Gemelli:
la terapia del dolore.
La Terapia del dolore alla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli ha una storia
trentennale, avviata da un padre dell’algologia italiana, il prof. Alessandro Sabato. Compito di un Policlinico universitario in ambito
algologico è la diagnosi e cura del dolore
acuto e cronico, e la formazione del personale medico e infermieristico. Il riferimento
è la legge 38 del 15 marzo 2010, il cui fine è
la tutela del cittadino ad accedere alle cure
palliative e alla terapia del dolore assicurando il rispetto della dignità della persona
umana, il bisogno di salute, l’equità nell’accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la
loro appropriatezza .
Il Policlinico A. Gemelli, inserito nella rete del
dolore della Regione Lazio come centro Spoke, effettua una diagnostica neurofisiologica
e terapie invasive, e garantisce attività settimanali articolate su cinque giorni. Il Comitato Ospedale senza dolore è l’organo di vigilanza che monitorizza, sensibilizza e diffonde la cultura della lotta al dolore acuto e cronico. Il Servizio di Terapia del Dolore afferente all’Area di Anestesia e Medicina Perioperatoria, svolge attività ambulatoriali rivolte ad una utenza esterna, che comprende il
territorio regionale e non infrequentemente
il Centro-Sud d'Italia.
Ambulatorio di Terapia del Dolore
Policlinico A. Gemelli, VII piano
lun: ore 8-14 e 15-18; mer e ven: 13.30-19
Per prenotazioni:
Prima visita CUP: 06.8880.5560
Visite successive: 06.3055.612
Nel box in pagina i riferimenti per l’accesso
all’Ambulatorio. In parallelo, si è sviluppato
un lavoro di consulenza giornaliera svolto
nei vari reparti del Policlinico, tracciabile sul
Portale interno, e rivolto ai pazienti ricoverati. Tutto il sistema è informatizzato. Le patologie trattate comprendono il dolore oncologico, il dolore da patologia osteoarticolare, il
dolore lombare e le sciatalgie, il dolore neuropatico tra cui il dolore post-erpetico.
Le attività diagnostico-terapeutiche farmacologiche si integrano con procedure miniinvasive praticabili a livello ambulatoriale
(infiltrazioni, blocchi perinervosi, peridurali
antalgiche); infiltrazioni più profonde sotto
guida ecografica o fluoroscopica (faccette
articolari, articolazioni sacroiliache, genicolati, peridurali sacrali); procedure maggiori
eseguibili in regime di Day Surgery e OneDay surgery in sala operatoria. Recentemente sono state implementate tecniche avanzate per il trattamento invasivo del dolore
spinale mediante utilizzo di radiofrequenze,
la peridurolisi e periduroscopia, la somministrazione intratecale di farmaci . Parte di
queste attività si integrano con la Neurochirurgia Funzionale, la Ginecologia Oncologica
e la Radioterapia, ai cui pazienti sono dedicate ogni giovedì tre ore dalle 15 alle 18.
Da circa un anno l’Ambulatorio collabora alla diagnosi e cura della cistite interstiziale,
una patologia dolorosa pelvica prevalentemente femminile caratterizzata da un quadro clinico molto complesso e da una componente algica di difficile gestione e risoluzione. Slots dedicati a queste pazienti sono
riservati nella seduta ambulatoriale del lunedì mattina.
Nella foto in alto, da sinistra:
Marco Rossi, Luca Zappia, Enrica Adducci,
Gloria Morelli Sbarra, Stefano Santoprete
L'invecchiamento della popolazione e
il conseguente aumento delle patologie degenerative ha comportato una
maggiore incidenza di sindromi dolorose a carico delle grandi articolazioni e della colonna vertebrale, con un
incremento dei costi sociali e sanitari.
L'utilizzo di tecniche di trattamento
invasivo rappresenta una valida scelta terapeutica, alternativa al trattamento chirurgico, in presenza di un
corretto inquadramento diagnostico.
È utile l'esecuzione preventiva di un
blocco sotto guida ecografica o fluoroscopica con anestetico locale. Ecco
le tecniche di cui si parla.
Radiofrequenze: tecniche percutanee
mirate a effettuare una neurolesione
a livello del sistema somatosensoriale. Indicate per sindromi dolorose delle grandi articolazioni e del rachide.
Peridurolisi: indicata in pazienti con
dolore persistente dopo intervento
chirurgico; prevede la lisi delle aderenze tramite catetere peridurale,
sotto guida fluoroscopica con utilizzo
di soluzioni saline ipertoniche e ialuronidasi.
Epiduroscopia: consente di documentare, mediante l'epiduroscopio,
la presenza di aderenze che danneggiano un nervo, consentendo una
neurolisi particolarmente efficace.
Elettrostimolazione midollare: neuromodulazione attuata tramite un elettrodo spinale che eroga degli impulsi
elettrici predeterminati.
Pompe intratecali: somministrazione
intratecale di oppioidi per il tramite di
un cateterino e di una pompa che
consente di minimizzare la dose del
farmaco e i suoi effetti collaterali.
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Nov em bre-Dicembre 2015 Anno 3 n. 11/12
Al Policlinico tutti i vantaggi
della chirurgia mini-invasiva del fegato
Gli interventi mini-invasivi sul fegato, in laparoscopia o con tecnica robotica, al Gemelli sono una realtà concreta, sicura ed efficace. La chirurgia laparoscopica del fegato
è rapidamente cresciuta nei centri esperti
di chirurgia epatica, grazie ai vantaggi offerti da questa tecnica. E’ fondamentale avere
ottima esperienza sia in chirurgia tradizionale del fegato, sia in chirurgia laparoscopica avanzata, per poter eseguire questi interventi: si tratta di una condizione essenziale per rendere minimi i rischi di complicanze e per mantenere le corrette indicazioni a un intervento chirurgico. Intervenire
chirurgicamente sul fegato con tecnica mini-invasiva, infatti, non cambia le indicazioni
alla chirurgia, ma offre l’opportunità di eseguire lo stesso intervento, quando è necessario, con minore sofferenza del paziente e
con una ripresa postoperatoria più rapida.
Il Centro di Chirurgia Epatobiliare del Policlinico, diretto dal prof. Felice Giuliante, è
uno dei più importanti centri di riferimento
nazionale, con oltre 2000 resezioni epatiche
al suo attivo, eseguite per diverse malattie
maligne e benigne del fegato. Gli interventi
in laparoscopia attualmente rappresentano
circa il 10-15% di tutti gli interventi sul fegato. Non tutti gli interventi sul fegato, quindi,
possono essere eseguiti per via laparoscopica, ma la possibilità di utilizzare la laparoscopia in tre dimensioni e le tecniche robotiche aumentano il numero degli interventi
con tecnica mini-invasiva.
L’esperienza che è stata rapidamente raggiunta con questa tecnica ha permesso al
Centro del Policlinico Gemelli di entrare a
far parte della Scuola Nazionale di Chirurgia
Mini-invasiva del Fegato, che fa riferimento
al Capitolo Italiano dell’IHPBA (International
Hepato Pancreato Biliary Association), il cui
compito è formare chirurghi che vogliono
imparare queste tecniche.
Nella tecnica mini-invasiva il taglio addominale tradizionale è sostituito da quattro o
cinque piccole incisioni (da 5-10 mm) attraverso le quali si inseriscono la telecamera e
gli strumenti chirurgici per l’intervento. Oltre a ridurre notevolmente il dolore postoperatorio e consentire al paziente di riprendere molto più rapidamente la normale alimentazione e la normale attività fisica, c’è il
vantaggio di ridurre sensibilmente le aderenze post operatorie che si sviluppano all’interno dell’addome, rispetto a un intervento tradizionale. Ciò renderà più semplice, per il paziente, sottoporsi a un nuovo intervento addominale, laddove nel futuro,
BRA DAY: GEMELLI IN ROSA
NELLA GIORNATA MONDIALE
PER LA CONSAPEVOLEZZA
DELLA RICOSTRUZIONE
MAMMARIA
re psicofisico. “Ricostruire una mammella significa ricostruire una persona”, ha dichiarato il prof. Giovanni Scambia, coordinatore del Polo della Salute della Donna e del
Bambino del Gemelli e socio di IRIS Roma.
“Il tema è mettere la persona al centro della
cura. È ciò che cerchiamo di fare ogni giorno
preoccupandoci di trovare e applicare cure
personalizzate per la salute di ogni donna”.
“La ricostruzione mammaria”, ha continuato
il prof. Riccardo Masetti, direttore del Centro Integrato di Senologia del Gemelli e Presidente della Susan G. Komen Italia Onlus,
“è un punto di ripartenza per le donne operate di tumore del seno e un modo per superare meglio la malattia, mantenendo la
bellezza, la positività e la progettualità di vita”. Beautiful ABC, Susan G. Komen e IRIS
Roma hanno accolto l’idea e il progetto (pilota su Roma) della paziente Donatella Gimigliano, e hanno realizzato la “Wellbeing
card–carta del benessere” che, per aiutarle a raggiungere benessere, bellezza e una
piena accettazione di sé, consentirà alle
iscritte alle tre associazioni di avere benefit
nei più svariati settori (estetica, fisioterapia,
palestre, centri medici/estetici, beauty farm,
parrucchieri, viaggi, e altro) senza sostenere
“La ricostruzione del seno dopo un tumore
è un diritto che dev’essere offerto a tutte le
donne: il recupero psicofisico è l’obiettivo
del percorso di cura”. Ha concluso così il suo
intervento la prof. ssa Marzia Salgarello,
responsabile dell’U.O.C. di Chirurgia plastica
del Gemelli e presidente della Beautiful After Breast Cancer Italia Onlus (ABC) che
lo scorso 21 ottobre, Giornata mondiale per
la consapevolezza della ricostruzione mammaria, ha promosso nella hall dell’ospedale
una serata di condivisione, sensibilizzazione
e solidarietà presentata dalla giornalista Annalisa Manduca. La cura delle neoplasie
mammarie lascia sul corpo della donna segni importanti che, spesso, oltre all’immagine corporea, arrivano a minare il suo senso
di femminilità. Ma non tutte le donne in cura per una neoplasia hanno la possibilità
economica di sostenere le spese per i trattamenti necessari per il recupero del benesse-
dovesse presentarsene la necessità. La possibilità dell’intervento mini-invasivo sul fegato va valutata per il caso specifico di ogni
paziente da parte di chirurghi specialisti in
chirurgia del fegato, come ogni giorno avviene presso il Centro di Chirurgia Epatobiliare del Gemelli.
Chirurgia Epatobiliare
06.3015.5626 - 06.3015.4411 - email:
[email protected]
Per prenotazioni: Ambulatori al 4° piano
CUP 06.8880.5560
(visite il martedì, giovedì e sabato)
costi eccessivamente onerosi.
La serata, che ha avuto la sua parte più
emozionante nella proiezione del cortometraggio “Segni” della regista Agnese Rizzello
che racconta la storia di tre donne che hanno affrontata il tumore del seno, si è conclusa con un’ironica e divertente sfilata “in rosa” della griffe Gianfranco Venturi di 20 pazienti oncologiche coordinate dalla coreografa internazionale Adele Leda Lojodice e
dalla vocalist Elena Paoletti: un segno evidente di speranza e di superamento di una
fase delicata della vita di molte donne.
Nella foto, da sinistra, i professori Riccardo
Masetti, Giovanni Scambia e Marzia Salgarello
Novembre-D ic embr e 2015 Anno 3 n. 11/12
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Il Percorso clinico assistenziale
dedicato al Paziente con Tumore allo Stomaco
Percorso clinico assistenziale dedicato
al Paziente con Tumore allo Stomaco
Per offrire risposte più pronte, sicure ed efficaci ai bisogni dei nostri assistiti, la Fondazione Policlinico Agostino Gemelli organizza
la propria assistenza secondo i Percorsi Clinico Assistenziali, che recepiscono le più
moderne metodologie del governo clinico
sulla centralità del paziente.
Dal 2013, il nostro Policlinico ha avviato 26
percorsi clinico-assistenziali, sempre più
utilizzati dai nostri professionisti per offrire
la più efficace e appropriata sequenza di
azioni e di interventi nell’assistenza ai nostri
pazienti.
In una logica di processo, i Percorsi del Policlinico sono trasversali a più strutture,
con l’obiettivo di integrare i diversi servizi
dentro e fuori l’ospedale e le varie professionalità coinvolte nelle fasi di cura, dalla
diagnosi all’auspicato ristabilimento delle
condizioni della persona assistita.
Per informazioni
sui Percorsi clinico assistenziali
della Fondazione
Policlinico Agostino Gemelli
UOC Governo Clinico e Percorsi:
tel. 06 3015.5955
email
[email protected]
Nella costruzione dei percorsi sono applicate le linee guida e innovazioni scientifiche,
per gestire i problemi di salute del paziente
secondo le conoscenze tecnico-scientifiche
e delle tecnologie più avanzate. Assistere il
Paziente secondo i Percorsi clinico assistenziali richiede continuamente alla nostra
struttura di riorganizzare in modo integrato
professionalità e tecnologie, per cure efficaci, appropriate e tempestive e riferimenti
assistenziali certi per gli assistiti.
Tutti gli utenti potranno avere in questo
modo la possibilità di accedere ai percorsi
clinico assistenziali, per affrontare i vari
problemi di salute, trovando le risposte più
idonee a soddisfare le proprie esigenze, che
risulteranno sempre prioritarie per tutti gli
operatori.
Nella costruzione dei Percorsi Clinico assistenziali, il Policlinico applica le indicazioni
organizzative regionali e nazionali, laddove
disponibili. Anche le associazioni di pazienti
rappresentate nel nostro Policlinico sono
coinvolte nella costruzione e nel miglioramento dei nostri Percorsi clinici assistenziali. Infine, ogni sei mesi, attraverso la U.O.C.
Governo Clinico e Percorsi, il Policlinico avvia un Audit assistenziale di Percorso, per
monitorare e valutare insieme ai professionisti l’andamento delle azioni previste nel
Percorso stesso e per definire le azioni di
miglioramento necessarie.
Presso il Policlinico A. Gemelli è stato recentemente istituito un percorso privilegiato
per i pazienti affetti da tumore allo stomaco. Il tumore dello stomaco è attualmente,
con circa 14.500 casi in Italia, al quinto posto in ordine di incidenza tra gli uomini e al
sesto tra le donne, con una presenza più̀incisiva nell’età medio-avanzata.
Il tumore dello stomaco è il risultato di una
complessa interazione di fattori genetici e
ambientali. L’evidenza di segni o sintomi
suggestivi per cancro dello stomaco è spesso tardiva in relazione ad una sintomatologia assente o aspecifica. Quando presente
la sintomatologia è caratterizzata da: algie
addominali, pirosi retrosternale, dispepsia,
senso di tensione addominale e calo ponderale. Solo in casi limitati possono apparire manifestazioni clinicamente più specifiche quali ematemesi (vomito di sangue) o
melena (emissione di sangue digerito di colorito nerastro con le feci).
Il percorso dedicato al paziente affetto da
sospetto o accertato tumore dello stomaco
permetterà una gestione maggiormente
strutturata, corale e funzionale di tutto l’iter
assistenziale, in un’ottica di miglioramento
continuo della qualità, presa in carico del
paziente, riduzione dei tempi dell'iter diagnostico terapeutico ed ulteriore ottimizzazione delle cure prestate. Ciò anche attraverso il miglioramento dei processi clinicoorganizzativi, la costituzione di una base conoscitiva delle “best-practice” cliniche, il
consolidamento della collaborazione e integrazione interdisciplinari, òa responsabilizzazione di tutti gli “attori” del percorso anche sugli aspetti economici, garantendo
sempre la qualità dell’assistenza erogata.
Un’Unità di Valutazione Oncologica (U.V.O.)
garantirà facile e appropriato accesso dei
pazienti al percorso, ponendosi come una
sorta di “cabina di regia” centralizzata e rappresentando dunque la “porta d’accesso” al
Percorso, nonché il centro di coordinamento della fase diagnostico-terapeutica, e il
punto di riferimento per il territorio e i Medici di Medicina Generale.
Per informazioni sul Percorso clinico
assistenziale dedicato al Paziente
con Tumore allo Stomaco, la email è:
[email protected]
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Nov em bre-Dicembre 2015 Anno 3 n. 11/12
Nasce il “Fondo Carità” del Gemelli
per aiutare chi soffre e chi ha bisogno
La Fondazione Policlinico Universitario A.
Gemelli ha istituito il “Fondo Carità” per rispondere in modo diretto e rapido alle necessità e ai bisogni che emergono nella vita
dell’ospedale, attraverso l’ascolto e la conoscenza di situazioni di emergenza sociale
ed economica, che possano riguardare singoli pazienti o anche le loro famiglie.
Offrire servizi sanitari avendo cura con professionalità, competenza e attenzione alla
persona malata è il primo modo concreto
di custodire l’identità e di realizzare la vocazione del Policlinico Universitario Agostino Gemelli. Ma la Fondazione ha deciso di
andare oltre, facendosi carico - in una fase
storica di accresciuto disagio sociale - anche di altri bisogni.
In questa fase di avvio della Fondazione si
è ritenuto importante ideare e promuovere
una iniziativa specifica di attenzione ai bisogni non solo di salute, ma anche economici o psicologici di chi vive situazioni di
disagio sociale e di fragilità esistenziale.
Il Fondo Carità è promosso e sostenuto finanziariamente dalla Fondazione, ma proposto alla sensibilità e alla generosità di
tutti, sia all’interno che all’esterno del Gemelli.
Il Fondo Carità intende destinare le risorse
finanziarie raccolte primariamente a due tipi di intervento:
- sostenere le necessità sanitarie di persone in situazioni di comprovata difficoltà economica;
- rispondere a situazioni di emergenza
sociale ed economica di cui il personale
del Policlinico viene a conoscenza nel
corso della prestazione dei servizi sanitari.
Il Fondo, per fare esempi concreti, potrà
sostenere spese per farmaci non prescrivibili, ma anche spese per l’istruzione di orfani e di indigenti, per il rientro in patria di
QR code: inquadratelo col cellulare
Il simbolo di forma quadrata che trovate
in prima pagina è un "QR code".
Inquadrato con la fotocamera del cellulare, collega direttamente alla versione
pdf, scaricabile e stampabile, che si
ottiene dal sito www.policlinicogemelli.it. Perché funzioni, il telefono deve potersi collegare ad internet, avere
la fotocamera ed il programma (scaricabile gratis dalla
rete) che riesce a "vedere" e leggere i QR code.
Per maggiori informazioni: http://bit.ly/QRistruzioni
pazienti stranieri in difficoltà economica alla dimissione dall’ospedale o spese per le
esequie e cercherà di risolvere altre piccole
necessità quotidiane che possono talvolta
sembrare insormontabili.
L’attenzione e la sensibilità del personale
medico e infermieristico, presente quotidianamente nel diretto contatto con i pazienti e i loro famigliari, saranno i veri protagonisti della riuscita di questo strumento
di prossimità discreta e concreta al bisogno
integrale dell’uomo.
Il Fondo Carità disporrà di risorse finanziarie, espressamente individuate per i suoi
scopi, che saranno direttamente amministrate dalla Fondazione.
Il Fondo, in fase di avvio, sarà anzitutto costituito da risorse destinate espressamente
dalla Fondazione. In particolare, una somma sarà deliberata annualmente dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione
in misura correlata all’andamento complessivo dell’attività; questa contribuzione in
sede di avvio del Fondo è fissata in 50.000
euro.
A questa dotazione finanziaria si aggiungeranno altre risorse interne derivanti dalle
prestazioni effettuate in regime di solvenza, nonché dai medici nell’esercizio della
propria attività libero professionale.
Ci si auspica che altre risorse possano arrivare da contributi liberali di persone che
Gemelliinforma - Bollettino a diffusione interna
per il Policlinico "A. Gemelli" di Roma
Testata in attesa di registrazione
Direttore: Nicola Cerbino
Board editoriale: A. Giulio De Belvis, Luca Revelli,
Giorgio Meneschincheri, Carla Alecci,
Annia Lucina della Penna, Federica Mancinelli,
Antonella Muschio Schiavone, Emiliana Stefanori
Consulenza giornalistico-editoriale:
Value Relations srl - Enrico Sbandi
Redazione tecnico-scientifica: Alessandro Barelli,
Christian Barillaro, Ettore Capoluongo, Ivo Iavicoli,
Roberto Iezzi, Gaetano Lanza,
Marco Marchetti, Mario Rigante, Carlo Rota.
Stampa: Cangiano Grafica - via Palazziello 80040 Volla (Na)
condivideranno lo spirito e le modalità dell’iniziativa.
Il Fondo Carità opererà in modo semplice
e diretto.
È stato per questo aperto uno “sportello informatico”, con un indirizzo mail dedicato
([email protected]), a cui il
personale della Fondazione, in particolare
quello con funzioni assistenziali, potrà segnalare situazioni di particolare disagio, illustrando sinteticamente il tipo di intervento richiesto.
Una Commissione interna, costituita dal Direttore Generale, da una caposala e da una
suora in servizio presso il Policlinico, deciderà mensilmente (e comunque nel minore tempo necessario per l’efficacia dell’intervento) in ordine agli interventi proposti,
disponendo le relative erogazioni.
Ogni singolo intervento, di norma, non potrà superare l’importo di € 1.000 salvo motivate esigenze di superamento di tale soglia. Ogni semestre verrà reso pubblico un
resoconto dell’attività del Fondo Carità.
Sostenere il Fondo Carità è facile.
Basta effettuare un bonifico a:
Banco Popolare Soc. Coop.
Divisione Banca Popolare di Lodi
codice IBAN:
IT36F 05034 01633 0000 0000 5587
Novembre-D ic embr e 2015 Anno 3 n. 11/12
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A Natale insieme per la solidarietà
il Gemelli e le Associazioni di Volontariato
Policlinico Universitario; i Volontari operano nei reparti svolgendo con professionalità servizi di supporto psicologico e fisioterapico ai degenti, accolgono i parenti dei
malati nelle case famiglia, forniscono prodotti e servizi utili nel periodo di ricovero,
organizzano laboratori e ludoteche ricreative per i piccoli, e tanto altro ancora.
Il desiderio di poter continuare ad assistere
chi ha bisogno ha spinto il Gemelli e le Associazioni, per la prima volta tutti insieme,
a realizzare la Stellina natalizia della Solidarietà, una decorazione in vetro creata in
collaborazione con Thun, per celebrare il
Natale e contribuire a sostenere il lavoro
quotidiano di tanti Volontari, Medici e Infermieri.
Una grande iniziativa per celebrare la Natività, insieme ai pazienti, ai degenti e ai loro
familiari, incentrata sul tema della solidarietà.
È la Campagna di Natale 2015, che, con il
claim “Metti una stella nel nostro cielo”,
prenderà il via l’8 dicembre e si concluderà
il 6 gennaio coinvolgendo l’intero Ospedale
e la comunità che si raccoglie intorno a esso, per rafforzare il profondo legame, già
da tempo esistente, fra il Gemelli e le Associazioni di Volontariato.
La solidarietà è il motivo ispiratore di una
iniziativa che va oltre il consueto, sia per il
coinvolgimento di tutte le Associazioni che
operano ogni giorno nel Policlinico, sia per
la durata: quasi un intero mese.
Al Gemelli il Natale 2015 si festeggia quindi
con un ricco calendario di manifestazioni,
grazie all’apporto delle varie Associazioni di
Volontariato, con iniziative di intrattenimento, per grandi e bambini, concerti musicali, incontri di preghiera e di riflessione e
tanto altro.
Al Policlinico Gemelli sono presenti, e attive
quotidianamente, più di 40 Associazioni,
forti di oltre 400 Volontari che offrono il loro aiuto ai malati e ai loro familiari per
quelle esigenze quotidiane che esulano
dall'assistenza medico-infermieristica o che
sostengono la ricerca che è nel dna di un
La raccolta fondi che ne deriverà, contribuirà sia a dar corso alle iniziative di assistenza curate dalle Associazioni di Volontariato
all’interno dell’Ospedale, sia a incrementare il Fondo Carità (iniziativa descritta a
pag. 10) appena istituito dalla Fondazione
Policlinico Universitario A. Gemelli.
Con una donazione minima di 7,50 euro si
potrà ricevere la stellina Gemelli, disponibile dall’8 dicembre al 6 gennaio, nella hall
del Policlinico, presso le Associazioni di Volontariato, e presso tutte le Librerie Arion
di Roma, partner dell’iniziativa.
Ogni giorno i Volontari, accanto ai Medici e
agli Infermieri della Fondazione Policlinico
Universitario A. Gemelli sono tutti insieme
sul campo, legati dall’entusiasmo di lavorare per una stessa causa: aiutare chi soffre e
chi ha bisogno.
Natale
N
atale 2015
2015
Metti una st
stella
ella nel nostr
nostro
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Le stelle
Le
stelle della so
solidarietà
lidarietà
“Natale di carità”.
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Accogliamo Gesù
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sosteniamo chi
chi ha bisogno
Con la tua stella
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sostenere le atti
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Fondazione Gemelli
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delle Associazioni
dall’8
dicembre
dall’
8 dicembr
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gennaio..
gennaio
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