Quattro mori in trasferta nella storia

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Quattro mori in trasferta nella storia
Quattro mori in trasferta nella storia
Oltre duecento sassaresi entusiasti al Palacio des Deportes fra cori, bandiere sarde, striscioni e ironia: «Real, arrenditi):
di Andrea Sini
» INVIATO A MADRID
«Real Madrid arrenditi». Sarà
anche ima partita di grande
prestigio, ma il sassarese non
rinuncerebbe al suo sarcasmo
neppure di fronte al re di Spagna in persona.
Lontanissimi dal parquet,
ma vicinissimi col cuore e con
la voce alla loro squadra, quasi
duecento tifosi della Dinamo
hanno vissuto in prima persona il loro appuntamento con
la storia. Duecento cuori biancoblù appollaiati nello spicchio più alto della Barclaycard
Arena, l'immenso Palacio des
Deportes della capitale spagnola.
Almeno altri cento tifosi airivati dalla Sardegna, dalla Penisola e dalla stessa Spagna hanno seguito la sfida Uà i Blancos
e la Dinamo sparsi qua e là,
ben riconoscibili in mezzo agli
oltre ottomila spettatori presenti, circa due terzi della capienza dello sconfinato im-
Brian Sacchetti non ha sfigurato
pianto del Real Madrid Baloncesto. Bandiere dei quattro
mori ovunque, maglie e sciarpe della Dinamo anche nelle
prime file e persino in altri settori occupati dai tifosi di casa.
In un clima a dir poco elettrizzante, l'armata sassarese ha incitato e sostenuto la squadra
di Sacchetti per tutto l'incontro. Non che il tifo dei padroni
di casa fosse uascinante,
tutt'altro, ma la presenza dei
fedelissimi biancoblù è passata tutt'altro che inosservata.
C'è chi è partito lunedì da
Sassari e rimetterà piede in
Sardegna soltanto domani sera. C'è chi è studente Erasmus
proprio a Madrid e non ha resistito al richiamo della Sardegna, portando con sé alla partita anche amici di altre nazionalità. C'è chi ha spaccato tutti
i salvadanai di casa, dando fondo a tutti i risparmi pur di essere presente, pur di non perdere l'opportunità di tornare a
casa con il petto gonfio e poter
dire a tutti "io c'ero". C'è chi
era riuscito a entrare al Bernabeu, la sera prima, per assistere alla partita di Champions league tra Real Madrid e Liverpool, "ma vedere la Dinamo è
tutta un'altra cosa, anche se
perde".
E poi gli striscioni, quello onnipresente del Commando,
quello degli "Ultra60enni" e
persino una pezza personalizzata per Devecchi ("Vai Jack"),
che suo malgrado non ha potuto essere della partita a causa
dell'infortunio muscolare che
lo tormenta da un paio di settimane.
Mille foto ricordo, anche
con i tifosi madridisti, mille
messaggi twittati e lanciati in
rete per testimoniare una giornata comunque da ricordare.
E alla fine un'ovazione per la
banda di Sacchetti, che ce l'ha
messa tutta ma conuo questo
Real Madrid, davvero, stavolta
è bastata la presenza.
Un gruppo di tifosi di Usini ieri sulle tribune