Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Direzione

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Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Direzione
Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Liguria
SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA LIGURIA
COMUNICATO
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria
Ufficio Circondariale Marittimo di Loano/Alassio – GUARDIA COSTIERA
Comune di Albenga
A partire dall’ottobre del 2013 la Guardia Costiera di Alassio ha sviluppato un iter finalizzato
a rivedere la normativa attualmente vigente nel mare adiacente l'isola Gallinaria, fortemente
restrittiva per quanto riguarda la fruibilità delle immersioni ricreative soprattutto in
condizioni meteo sfavorevoli. Questa attività ha coinvolto da subito la Soprintendenza per i
beni archeologici della Liguria, permettendo una revisione della vecchia normativa
(ordinanza 73/2004) e l’ampliamento significativo delle aree autorizzate alle immersioni. Le
finalità alla base di quest’attività di revisione si inquadrano in una logica e necessaria
convergenza di competenze volte alla valorizzazione dei fondali dell’isola Gallinaria.
Allo scopo di procedere alla riformulazione dell’Ordinanza sono state programmate e
realizzate una serie di attività propedeutiche riguardanti l’aggiornamento delle conoscenze
acquisite e la documentazione dell’attuale condizione dei fondali circostanti l’isola. Sono stati
svolti numerosi sopralluoghi subacquei congiunti da parte del V Nucleo Sub della Guardia
Costiera di Genova, noto per l’impegno in contesti come le operazioni di ricerca e soccorso
sul relitto del Costa Concordia o il l’emergenza umanitaria nel Canale di Sicilia, e del Servizio
Tecnico per l’Archeologia Subacquea della Soprintendenza, che hanno comportato la bonifica
dai residuati bellici ad opera dei subacquei artificieri della Marina Militare e una campagna
di prospezioni finalizzate alla documentazione della reale consistenza dei depositi
archeologici conservati.
A termine di tali operazioni, grazie anche al supporto fornito dalla Regione Liguria
(cartografia multi-bean georeferenziata di dettaglio dei fondali circostanti l’isola Gallinara), è
stato possibile redigere una nuova carta aggiornata dei fondali e definire i nuovi protocolli di
gestione codificati all’interno della nuova Ordinanza.
L’elemento più innovativo della procedura elaborata consiste nella costruzione di un sito
web dedicato alle immersioni della Gallinaria, realizzato grazie al supporto tecnico della
Marina di Loano, in cui i diving autorizzati sono tenuti ad inserire giornalmente tutti i dati
relativi alle immersioni (sito di immersione, n. partecipanti, ora inizio e fine attività). Si verrà
in questo modo a creare una banca dati indispensabile sia alle attività di tutela e controllo da
parte della Soprintendenza e della Capitaneria-Guardia Costiera, che alla gestione e al
coordinamento delle attività subacquee.
Via Balbi, 10 – I-16126, Genova | Tel. +39 010 27181 | Fax +39 010 2465925
e-mail: [email protected] | PEC [email protected] | URL
www.archeoge.beniculturalit.it
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Nella stessa direzione progettuale si inseriscono anche le giornate di apertura straordinaria
alla subacquea ricreativa, programmate tra 1-3 agosto, dei relitti Albenga A e delle “Ardesie”,
interdetti alle visite dal 2008. Il relitto Albenga A è una delle più grandi navi onerarie
conosciute affondata all’inizio del I sec. a.C. con un carico stimabile intorno alle 10.000
anfore, in parte oggi visibili insieme a numerosi materiali del carico e delle dotazioni di
bordo nel Museo Navale di Albenga. Su questo relitto nasce e si sviluppa ad Albenga
l’archeologia subacquea in Italia e su di esso si sono avvicendate più generazioni di
archeologi e di razziatori. Ciò che affascina è rende unico questo contesto archeologico non
sono solo le sue dimensioni eccezionali, ma soprattutto il suo aspetto esterno scalfito e
modellato da decenni di immersioni e ricerche.
L’apertura alla visita dei relitti è stata preceduta da una serie di attività propedeutiche
richieste e coordinate sul campo dal Servizio Tecnico per l’Archeologia Subacquea della
Soprintendenza e realizzate grazie al supporto tecnico dei diving locali e di associazioni di
volontari. E’ stata effettuata una campagna di pulizia sui due relitti, sono stati approntate le
boe di ormeggio per la discesa e la risalita dei subacquei e, grazie al supporto
dell’associazione no-profit GUE Italia, è stata realizzata una mappatura fotografica
dettagliata dello stato attuale del relitto al fine di rendere possibile la verifica di eventuali
alterazioni dello stato dei luoghi.
La stessa piattaforma web progettata per le immersioni sulla Gallinaria permetterà di gestire
i singoli turni di immersione prenotati dai diving center autorizzati, che avranno a
disposizione fasce orarie predefinite per un numero limitato di subacquei.
La realizzazione di uno strumento informatico di gestione delle visite, oltre a permettere agli
organi di tutela un immediato controllo dei soggetti operanti sui campi di immersione,
costituisce una preziosa banca dati sulle potenzialità turistiche dei siti subacquei ingauni,
informazioni preziose ai fini dell’avvio di una fase progettuale di musealizzazione. I relitti di
Albenga sono aree archeologiche subacquee che integrano ed arricchiscono il già vasto
patrimonio archeologico e museale della città di Albenga.
La nuova ordinanza della Capitaneria, l’apertura straordinaria alle visite subacquee dei
relitti, il sistema di gestione informatizzato delle immersioni rappresentano i primi concreti
passi verso una progettazione integrata finalizzata alla gestione dei beni culturali e
archeologici di Albenga, in grado di coniugare e far convergere tutte le risorse disponibili
verso un comune obbiettivo, l’incremento delle potenzialità turistico e culturali del
territorio.
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