regione lazio azienda unita` sanitaria locale frosinone
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REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE D 3D Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821 Titolo Corso di formazione degli operatori socio-sanitari ai cittadini stranieri Destinatari: Il corso è diretto a 60 operatori, suddivisi in due edizioni formative, di diversa tipologia professionale: medici n° 10, psicologi n°10, assistenti sociali n°10, infermieri professionali n°10, Ostetriche n°10, Assistenti sanitari n°2, amministrativi n°8 . I partecipanti al corso saranno scelti sulla base della motivazione personale, sulla disponibilità a ad assumere i compiti di referenti sull’attività per e con gli stranieri. Priorità sarà data a chi non ha ancora frequentato corsi analoghi organizzati nella ASL Frosinone Il 10% dei posti sarà riservato ad operatori dei Comuni e delle Cooperative che già lavorano in rete. Premessa: Il Corso viene proposto per dare attuazione alla Determina della Regione Lazio DB5336 del 29.10.2010. La Determinazione prevede che, nell’ambito di quanto previsto dalla legge 7 del 9.1.2006 (Disposizione concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di Mutilazione Genitale Femminile), sia predisposto e realizzato un programma di formazione per gli operatori delle ASL sull’Assistenza Sanitaria ai Cittadini e Cittadine Straniere, sia per gli aspetti medici e socio-culturali e sia per gli aspetti utili a migliorare la capacità degli operatori ad acquisire e/o migliorare la capacità di lavorare in una ottica transculturale. Ogni anno aumenta il numero delle persone straniere che si rivolgono sia ai servizi territoriali sia agli ospedalieri. Nella ASL di Frosinone abbiamo una media di 1.100 stranieri all’anno che necessitano di prestazioni sanitarie e che si rivolgono al Servizio Multietnico e ai Presidi sanitari. Di questi almeno il 50% necessitano di Mediazione Culturale. Il Corso rappresenta una valida occasione di confronto e di arricchimento sia professionale e culturale necessario anche per il superamento delle criticità che emergono nella pratica quotidiana. Obiettivi generali : Promuovere e potenziare la formazione rivolta al personale amministrativo, sanitario e sociale dell'azienda sul tema della salute e dell'assistenza alla popolazione immigrata al fine di migliorare l'offerta delle prestazioni a fronte di nuovi ed emergenti bisogni espressi dalla popolazione straniera presente in Italia. Obiettivi di apprendimento: Fare acquisire una conoscenza di base sugli aspetti socio-culturali e normativi e sulle differenze culturali insite nell’attuale società globalmente intesa e composta da varie etnie. Essere in grado di saper riconoscere le difficoltà che si frappongono con utenti di differente cultura e saper elaborare i conflitti per una proposta di soluzioni assistenziali efficace, fruibile ed appropriata Essere in grado di ben orientare l'utenza nell'accesso e nell'utilizzo dei servizi nel luogo e tempi adeguati in funzione dei reali bisogni e indipendentemente dalle caratteristiche individuali , etniche, religiose. Acquisire le conoscenze utili sulle mutilazioni genitali femminili Acquisire gli strumenti di facilitazione della comunicazione con l'utenza straniera ivi compreso l'utilizzo della mediazione culturale Articolazione: Il corso sarà articolato in 5 giornate di 8 ore ciascuna per un totale di 40 ore da ripetere in almeno due edizioni. Metodologia didattica: è di tipo interattivo con lezioni toriche integrate da lavori di gruppo, esposizione dei lavori di gruppo, discussioni in plenaria. Ai partecipanti sarà fornito materiale didattico, indicazioni bibliografiche e letture. Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 Frosinone – Tel. 0775 882210 E_Mail [email protected] REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE D 3D Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821 Valutazione: con post test Agenzia Formativa: Docenti interni e docenti esterni come da programma allegato Responsabile del Progetto: Dott. Lucio Maciocia, Dott.sa Maria Grazia Baldanzi Direzione Scientifica: Dott. Ettore Cataldi, Dott. Fernando Ferrauti Segreteria organizzativa: Dott.sa Elide Pro, Dott.sa Rita Grandi, Inf. Prof. Francesca Masi, Inf. Prof. Gianna Spaziani Sede: Sala convegni ASL Frosinone Data : Settembre- Dicembre 2011 Delegata per gli aspetti normativi: Ass. Soc. Dott.sa Maria Grazia Baldanzi, tel. 338 2988993 Il Direttore Dipartimento 3D Dott. Fernando Ferrauti Il Direttore DIIS Dott. Ettore Cataldi Calendario 1° edizione 1° giornata: 16 settembre: Aspetti normativi dell’immigrazione; Geraci, Ferrauti 2° giornata: 28 settembre: le immigrazioni, gli influssi sulla salute. Marceca, Baglio, Ferrauti, Cataldi 3° giornata: 30 settembre: Aspetti psicologici e sociali: Losi, Maciocia, Baldanzi, Coccia 4° giornata: 4 ottobre: Salute materno infantile; Trillò, Cataldi, Viola 5° giornata: 10 ottobre; Aspetti antropologici, stili comunicazionali, mediazione culturale: Ferrauti, Ciccodicola, Missuri, Gutierrez, Troie 2° edizione 1° giornata: 18 novembre; Aspetti normativi dell’immigrazione; Geraci, Ferrauti 2° giornata: 24 novembre: le immigrazioni, gli influssi sulla salute. Marceca, Baglio, Ferrauti, Cataldi 3° giornata: 29 novembre: Salute materno infantile; Trillò, Cataldi, Viola 4° giornata: 6 dicembre: Aspetti psicologici e sociali: Losi, Maciocia, Baldanzi, Coccia 5° giornata: 12 dicembre; Aspetti antropologici, stili comunicazionali, mediazione culturale: Ferrauti, Ciccodicola, Missuri, Gutierrez, Troie Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 Frosinone – Tel. 0775 882210 E_Mail [email protected] Progetto regionale Corso Immigrazione REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE D 3D Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821 1^ giornata : Aspetti normativi dell’immigrazione Obiettivo Educativo della giornata: Mettere in grado gli operatori di conoscere le politiche e le principali leggi europee, nazionali e regionali che regolano la presenza dei cittadini stranieri nello stato italiano. Obiettivi Specifici: 1) conoscere le politiche ed i principi di riferimento dell’attuale normativa in tema d’immigrazione a livello europeo e nazionale conoscere la normativa sanitaria nazionale e locale vigente con influenza sulla salute della popolazione immigrata e impatto sull’accessibilità ai servizi Titolo relazione: Introduzione alla giornata in plenaria; Ore 8,30 – 9,30 Docente: S.Geraci Lavori di Gruppo e presentazione in plenaria Sostituto: Fernando Ferrauti Titolo relazione: Politiche europee, nazionali e locali sull’immigrazione con particolare riferimento agli aspetti sanitari ed impatto sui servizi assistenziali Lezione Frontale Abstract: Per lungo tempo in Italia il tema dell'assistenza sanitaria agli stranieri è stato regolato da un numero impressionante di norme aventi diverso peso specifico: con l'emanazione, nel marzo del 1998, della legge 40, poi confluita nel D.Lgs. 286 del luglio 1998, dal titolo: «Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero» si è voluto ordinare e dare una impostazione stabile e chiara al tema del diritto all'assistenza sanitaria a favore degli immigrati nel nostro Paese. I principi e le disposizioni contenute in questo decreto hanno trovato poi maggiore concretezza applicativa con l'emanazione del Regolamento di attuazione previsto dallo stesso Testo Unico (D.P.R. n. 394 del 31 agosto 1999). Ulteriori chiarimenti sono stati infine forniti da una Circolare del Ministero della Sanità, la n. 5, datata 24 marzo 2000. Obiettivo dichiarato di questa impostazione politico-normativa è quello di includere a pieno titolo gli immigrati in condizione di regolarità giuridica nel sistema di diritti e doveri per quanto attiene all'assistenza sanitaria a parità di condizioni ed a Ore 9,30 - 11 pari opportunità con il cittadino italiano. Costituiscono un caso a parte i Docente: S.Geraci cittadini di Stati appartenenti all’Unione Europea. Essi, a seguito Sostituto: Fernando dell’entrata in vigore della direttiva 2004/38/CE, possono circolare liberamente nell’Unione Europea (e non possono essere espulsi se non in Ferrauti casi eccezionali) e possono lavorare in Italia anche senza entrare nei decreti flussi. A livello sanitario i cittadini comunitari, come specificato dalla Circolare del Ministero della Salute DG RUER I/II/12712 del 3 agosto 2007 e dalla Comunicazione del Ministero della Salute del 19 febbraio 2008, nel caso di soggiorno di breve durata, hanno diritto ad accedere “alle prestazioni in natura che si rendono necessarie dal punto di vista medico richieste dal proprio stato di salute per consentire di Via A. Fabi,continuare s.n.c. –il 03100 – Tel. soggiornoFrosinone in condizioni sicure sotto0775 il profilo882210 medico”, dietro [email protected] esibizioneE_Mail della Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) rilasciato dal proprio stato di origine, o da stato europeo dove stabilmente REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE D 3D Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821 Ore 11.00 – 12. Docente: S.Geraci Sostituto: Fernando Ferrauti Ore 12.00 – 13,00 Docente: S.Geraci Sostituto: F. Ferrauti accedere “alle prestazioni in natura che si rendono necessarie dal punto di vista medico richieste dal proprio stato di salute per consentire di continuare il soggiorno in condizioni sicure sotto il profilo medico”, dietro esibizione della Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) rilasciato dal proprio stato di origine, o da stato europeo dove stabilmente lavorano. Infine è da considerare che in alcuni casi i cittadini comunitari, provenienti in particolare da Romania e Bulgaria, soprattutto se in condizioni di fragilità sociale, non avendo lavorato negli ultimi tempi nel proprio paese e quindi non in possesso della TEAM, o non lavorando regolarmente in Italia o non formalmente residenti, si trovano in condizione di estrema debolezza nel diritto all’accesso ai servizi sanitari. Alcune regioni hanno previsto percorsi di tutela diversificati più o meno inclusivi attraverso l’attribuzione di un codice specifico (codice ENI: Europeo non iscritto o analogo) che li paragona agli Stp (ma con obbligo di rendicontazione separata). Titolo relazione: esercitazione specifica per far emergere criticità e possibili soluzioni. Lavori di Gruppo e presentazione in plenaria Titolo relazione Le norme nazionali e della regione Lazio sull’assistenza sanitaria a stranieri e comunitari Lezione frontale Abstract: continuazione dei temi presentati nella prima parte Ore 13,00 – 14,00 – Pausa pranzo Titolo relazione: Esercitazione sulla normativa sanitaria sui non Ore 14.00 – 15,00. comunitari Docente: S.Geraci Lavori di Gruppo e presentazione in plenaria Sostituto: F. Ferrauti Ore 15.00 – 16,00. Docente: S.Geraci Titolo relazione: Esercitazione sulla normativa sanitaria sui comunitari Lavori di Gruppo e presentazione in plenaria Sostituto: F. Ferrauti Ore 16.00 – 17,30 Titolo relazione: Discussione in plenaria e verifica apprendimento Docente: S.Geraci Sostituto: F. Ferrauti Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 Frosinone – Tel. 0775 882210 E_Mail [email protected] REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE D 3D Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821 2^ giornata : le migrazioni. gli influssi sulla salute OBIETTIVO EDUCATIVO DELLA GIORNATA: METTERE IN GRADO GLI OPERATORI DI INQUADRARE IL FENOMENO MIGRATORIO SIA NEI VARI ASPETTI DELLA GLOBALIZZAZIONE SIA PER LE INFLUENZE SULL’EPIDEMIOLOGIA E LA CLINICA DELLE PIÙ COMUNI PATOLOGIE. OBIETTIVI SPECIFICI: 1) CONOSCERE GLI ELEMENTI STORICI, DEMOGRAFICI, SOCIOLOGICI ED ECONOMICI CHE CARATTERIZZANO IL FENOMENO MIGRATORIO E CHE LO ALIMENTANO 2) CONOSCERE COME GLI EFFETTI DELLA GLOBALIZZAZIONE SI MANIFESTANO NELLA VITA QUOTIDIANA E COME INTERFERISCONO CON LA SALUTE DELLE PERSONE 3) AGGIORNARE SULL’EPIDEMIOLOGIA DELLE PIÙ COMUNI PATOLOGIE DELLA POPOLAZIONE IMMIGRATA 4) CONOSCERE GLI INDICATORI DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA DI RECENTE E MENO RECENTE IMMIGRAZIONE. Titolo relazione: Introduzione alla giornata; Ore 8,00 – 9,15 Presentazione giornate di formazione in plenaria - Lavori di Gruppo Docente: Dott. Abstract: Fernando Ferrauti Sostituto: Dott. E. Presentazione dei formatori; Presentazione dei contenuti teorici e della Cataldi metodologia del corso. Verifica delle aspettative dei partecipanti al corso Ore 9,15 – 9,45 Docente: Dott. S.Geraci Sostituto: Dott. E.Cataldi Ore 9,45 - 11 Docente: Dott. S.Geraci Sostituto: Dott. E.Cataldi Titolo relazione: Presentazione dei lavori in plenaria Ricostruzione delle aspettative in plenaria Titolo relazione: Inquadramento storico , politico, sociologico ed economico del fenomeno immigrazione. Lezione frontale Abstract: cenni sull’andamento e sulle caratteristiche del fenomeno migratorio in Italia Titolo relazione: Cenni di Salute Globale Lezione frontale Abstract: Nel 2008 l'OMS ha ribadito la volontà comune di riaffermare il diritto alla salute per tutti, espresso più di trent’anni fa ad Alma Ata, nasce Ore 11 – 12,30 il concetto di Salute Globale (anche se non vi è ancora una sua definizione internazionale condivisa). Nella visione elaborata all’interno della Rete Docente: Maurizio Italiana per l’Insegnamento della Salute Globale (RIISG), la salute globale .Marceca Sostituto: è da intendersi come un nuovo paradigma per la salute e l'assistenza Dott. S. Geraci sanitaria, radicato nell'approccio teorico dei determinanti sociali di salute, basato sui principi enunciati nella Dichiarazione Alma Ata e sostanziato Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 Frosinone – Tel. di 0775 882210 [email protected] da ampie E_Mail evidenze scientifiche: esso può essere applicato al campo della prevenzione, della diagnosi e del trattamento delle malattie, così come a REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE D 3D Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821 è da intendersi come un nuovo paradigma per la salute e l'assistenza sanitaria, radicato nell'approccio teorico dei determinanti sociali di salute, basato sui principi enunciati nella Dichiarazione di Alma Ata e sostanziato da ampie evidenze scientifiche: esso può essere applicato al campo della prevenzione, della diagnosi e del trattamento delle malattie, così come a quello della promozione della salute a livello individuale e/o di comunità. Ore 12,30 – 13,00 Docente: Maurizio .Marceca Sostituto: Dott. S. Geraci Titolo relazione: Discussione in plenaria. Discussione in plenaria con interventi dai discenti Ore 13 – 14,00 – Pausa pranzo Titolo relazione: Aspetti epidemiologici dell’immigrazione Ore 14,00 – 15,00 Docente: Dott. Giovanni Baglio Sostituto: Dott. M. Marceca Lezione Frontale Abstract: analisi dei flussi migratori negli anni; situazione internazione, europea ed italiana, confronto tra atteggiamenti culturali, sostegno all’immigrazione, servizi attivati; cenni sulla situazione migratoria nel Lazio e a Roma. Problematiche di salute nella popolazione immigrata Titolo relazione: Stato di salute della popolazione migrante Ore 15,00 – 16,30 Docente: Salvatore Geraci Sostituto: Dott. G. Baglio Ore 16,30 – 17,30 Docente: Salvatore Geraci Sostituto: Dott. Baglio Lezione frontale Abstract: Analisi dei dati disponibili sullo stato di salute e sulle problematiche di salute della popolazione migrante; la situazione sanitaria al momento della partenza, le principali tematiche di salute in patria; le problematiche sanitarie emergenti durante il viaggio; le tematiche di salute in Italia e la connessione con le condizioni di vita in Italia. Titolo relazione: Discussione in plenaria Discussione in plenaria Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 Frosinone – Tel. 0775 882210 E_Mail [email protected] REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE D 3D Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821 3° giornata : Aspetti Psicologici e Sociali OBIETTIVO EDUCATIVO DELLA GIORNATA: METTERE IN GRADO GLI OPERATORI DI AVERE ELEMENTI DI CONOSCENZA SUGLI ASPETTI PSICOSOCIALI LEGATI AL PROGETTO MIGRATORIO E SULLE PATOLOGIE PSICOLOGICHE E PSICHIATRICHE PIÙ FREQUENTI NELLE PERSONE STRANIERE DI RECENTE O MENO RECENTE MIGRAZIONE. OBIETTIVI SPECIFICI: 1) MIGLIORARE LA CAPACITÀ DI INQUADRARE GLI ASPETTI PSICOLOGICI DELLE PERSONE STRANIERE NEL PROPRIO QUADRO DI RIFERIMENTO CULTURALE 2) CONOSCERE GLI ELEMENTI FONDANTI DELL'ETNOPSICHIATRIA 3) CONOSCERE LA NORMATIVA SULL’IMMIGRAZIONE DI PERTINENZA DEI SERVIZI SOCIALI 4) MIGLIORARE LA CAPACITÀ DI ACCOGLIERE IL BISOGNO DI ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA ESPRESSO E/O LATENTE E DI COSTRUIRE UN PERCORSO ASSISTENZIALE PERSONALIZZATO, FRUIBILE, APPROPRIATO ED EFFICACE PER LE NECESSITÀ DELLA PERSONA STRANIERA. Titolo relazione: Introduzione alla giornata in plenaria; Ore 8,30 – 9,45 Lavori di Gruppo: presentazione guidata di casi per valutare le competenze degli operatori Stato di salute mentale della popolazione Docente: Lucio Maciocia Sostituto: Dott. migrante N. Losi Titolo relazione: Aspetti psicologici della migrazione Lezione Frontale Ore 9,45 – 11.00 Docente: Lucio Maciocia Sostituto: Dott. N. Losi Abstract: Rassegna dei contributi scientifici sulle problematiche psicologiche dell’immigrazione; la rottura dell’assetto familiare; Alto grado di resilienza nelle prime ondate di migrazioni; le difficoltà del reintegro familiare; “lo spaesamento”, da categoria psicodinamica legata allo stupore ed alla mancanza di punti di vista conosciuti, alla permanenza prolungata in uno stato di sospensione: dalle regole conosciute, dalla tensione anomica, dalla nostalgia del paese originario che nel frattempo fa a meno di te, dal contesto familiare, dalla rete amicale; clandestinità e diritto alla dignità. Titolo relazione: Cenni di etnopsichiatria Ore 11.00 – 12,30 Docente: Dott. Natale Losi Sostituto: L. Maciocia Lezione Frontale Abstract: Il modello teorico e pratico dell'etnopsichiatria, così come l'ha proposto Tobie Nathan ha suscitato grande interesse e grandi controversie. Sarà cruciale contestualizzarlo e trarne motivo di approfondimento e riflessione per arrivare a capire dove il modello etno-sistemico-narrativo, proposto dalla mia scuola, esprime continuità e dove differenziazione. Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 Frosinone – Tel. 0775 882210 E_Mail [email protected] REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE D 3D Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821 Ore 12,30 – 13,00 Docente: Dott. Natale Losi Sostituto: L. Maciocia Titolo relazione: Discussione in plenaria Discussione in plenaria Ore 13,00 – 14,00 – Pausa pranzo Titolo relazione: Normativa sull’immigrazione con riferimento ai servizi socio-sanitari Ore 14.00 – 15.00 Docente: Dott. Maria Grazia Baldanzi Sostituto: M. Coccia Ore 15.00 – 16.00 Lezione Frontale Abstract: si parlerà della normativa sull'immigrazione con riferimento ai servizi socio-sanitari, si prenderà in esame quella più recente riguardante le informazioni su quello che facciamo nella nostra ASL D3D Servizio Multietnico Frosinone, sul rilascio dei tesserini STP ed ENI ed assistenza sanitaria in genere Titolo relazione: Accoglienza e incontro con l’operatore La rete e le risorse a sostegno dell’utenza straniera Lezione Frontale Docente: Dott.ssa Abstract: si parlerà dell'accoglienza e incontro con l'operatore, si mostrerà Marcella Coccia l'importanza dell'accoglienza e della messa in rete tra i servizi sociali, sanitari Sostituto: M. G. Baldanzi pubblici e del privato sociale del nostro territorio.(GRIS, Regione, Provincia, Comune, Questura, Prefettura, Caritas, Associazioni del privato sociale, e di Immigrati,ecc.) a sostegno dell'utenza straniera. Titolo relazione: Discussione in plenaria Ore 16.00 – 17.30 Docente: Dott.ssa Maria Grazia Baldanzi Sostituto: M. Coccia Discussione in plenaria Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 Frosinone – Tel. 0775 882210 E_Mail [email protected] REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE D 3D Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821 4° GIORNATA : SALUTE MATERNO INFANTILE OBIETTIVO EDUCATIVO DELLA GIORNATA: METTERE IN GRADO GLI OPERATORI DI AVERE ELEMENTI DI CONOSCENZA SU LA DONNA E LA FAMIGLIA DI REALTÀ SOCIOCULTURALI DIVERSE CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA NASCITA, ALLA CRESCITA DEI FIGLI, ALLA RIPRODUZIONE, ALLE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI. OBIETTIVI SPECIFICI: 1) ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI INQUADRARE LA DONNA STRANIERA NEL SUO QUADRO DI RIFERIMENTO CULTURALE 2) ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI ELABORARE UN PERCORSO ASSISTENZIALE FRUIBILE, APPROPRIATO ED EFFICACE PER LE NECESSITÀ DELLE DONNE STRANIERE. 3) ACQUISIRE LE CONOSCENZE UTILI SULLE MGF Titolo relazione: Introduzione alla giornata in plenaria; Ore 8,30 – 9,30 Docente: M.E.Trillò Sostituto: Dott. E.Cataldi Lavori di Gruppo: presentazione guidata di casi per valutare le competenze degli operatori sullo Stato di salute della popolazione migrante Titolo relazione: La donna e la famiglia: nascere e crescere in realtà socioculturali diverse Lezione frontale Abstract: Ormai da diverso tempo si è preso coscienza della donna immigrata e della famiglia immigrata. L’interesse per la tematica in oggetto, che si è consolidato nel tempo, è legato all’aumento dei fenomeni migratori, soprattutto d’espressione femminile, a cui è legato l’impatto delle nascite nei Paesi ospitanti. Ore 9,30 – 10,30 Importanti gli aspetti indagati, legati alla fruibilità o meno delle prestazioni Docente: Ettore Cataldi sanitarie, accesso ai servizi sanitari. Particolare attenzione è stata posta alla Sostituto: Dott.sa Trillò diversa visione della maternità nelle culture “altre” in quanto la cultura fondamentalmente rappresenta quella modalità in base alla quale viene espresso un bisogno, quindi si risveglia l’interesse per “l’altro” inteso come protagonista degno di rispetto nel suo agire a protezione della diversità. Problematiche, ovvero deficit, incomprensioni culturali da operatore sanitario a donna straniera. Individuazione dei bisogni, centralità della donna in un’ottica speciale in quanto madre o futura madre nel tessuto sociale, con spazio alla contrattualità assistenziale per un obiettivo condiviso. Quale accoglienza per la creazione di un tessuto sociale con variabili fragili, l’importanza dei gruppi d’origine, fenomeni d’integrazione. Ore 10.30 – 11.30 Docente: M.E.Trillò Sostituto: Dott. E.Cataldi Titolo relazione: Discussione in plenaria Discussione in plenaria Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 Frosinone – Tel. 0775 882210 E_Mail [email protected] REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE D 3D Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821 Sostituto: Dott. E.Cataldi Discussione in plenaria Titolo relazione: Mutilazioni Genitali Femminili Lezione Frontale Abstract: La maggior parte degli studiosi/e si trovano d'accordo nel classificare la MGF, popolarmente chiamata circoncisione femminile, in quattro tipi base, una tipologia che riflette vari gradi di gravità: L'infibulazione, è la forma più severa di questa pratica. L'infibulazione è conosciuta anche come "circoncisione faraonica", perché si crede che venisse praticata in Egitto durante il periodo delle dinastie dei Faraoni (2850-525 A.C.). L'infibulazione comporta il taglio del clitoride, delle piccole labbra e delle grandi labbra. Le rimanenti estremità delle grandi labbra sono quindi cucite insieme in modo tale che l'orifizio vaginale venga chiuso. Durante il processo di guarigione viene inserita nella vagina una scheggia di legno per poter Ore 11.30 – 12.00 permettere il passaggio dell'urina e del sangue mestruale In seguito Docente: Elena Viola all'operazione, le gambe della ragazza vengono legate e viene così Sostituto: Dott. E.Cataldi immobilizzata per diverse settimane finché la ferita della vulva non guarisce. La prima notte di nozze la cicatrice dei genitali deve essere defibulata per consentire la penetrazione. Generalmente in seguito ad ogni nascita la reinfibulazione viene praticata per restituire al corpo della donna la sua "condizione prematrimoniale". Tradizionalmente, l'operazione è eseguita dalle donne più anziane, di solito levatrici locali, conosciute come Gedda in Somalia o Daya in Egitto e in Sudan. Per le levatrici, queste operazioni costituiscono una fonte redditizia di guadagno. Nel Mali e nel Senegal questa pratica viene condotta da donne appartenenti alla casta dei "fabbri", dotate della conoscenza dell'occulto. Nelle aree urbane di questi paesi, le operazioni vengono frequentemente eseguite negli ospedali da medici professionisti. Le forme più blande della MGF, che sono probabilmente legate al processo d'islamizzazione, sono eseguite in Asia dalle popolazioni musulmane della Malesia e dell'Indonesia. Ore 12.00-13.00 Docente: M.E.Trillò Sostituto: Dott. Etttore Cataldi Titolo relazione: Accoglienza della donna straniera nei servizi sanitari territoriali Lezione frontale Abstract: Gli obiettivi sono di mettere in grado gli operatori di avere elementi di conoscenza sulla donna e la famiglia che giungono da realtà socioculturali diverse con particolare attenzione alla crescita dei figli, alla riproduzione e alle MGF. La donna straniera sarà inquadrata nel suo quadro Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 Frosinone – Tel. 0775 882210 E_Mail [email protected] REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE D 3D Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821 di riferimento culturale al fine di poter avere la capacità di elaborare un percorso assistenziale fruibile, appropriato ed efficace. Ore 13,00 – 13.30 Docente: M.E.Trillò Sostituto: Dott. E.Cataldi Titolo relazione: Discussione in plenaria Discussione in plenaria Ore 13,30 – 14,30 – Pausa pranzo Titolo relazione: La seconda generazione: nati in Italia, bambini italiani ad adolescenti italiani ma con nazionalità diverse Ore 14,30 – 15,30 Lezione frontale Docente: Ettore Cataldi Abstract: Succinta descrizione dei dati epidemiologici con particolare Sostituto: Dott.sa M.E. riferimento alla situazione locale; evidenze di problematicità legate alla seconda generazione; emergenze di disagio in adolescenza; accenni sul Trillò concetto di resilienza; accentuazione delle difficoltà di integrazione in contesti in cui predomina ignoranza e pregiudizio; migliore rendimento scolastico; anomia e identità culturali in gioco. Titolo relazione: Discussione in plenaria e Ore 15,30 – 17,00 Cosa ci portiamo a casa Docente: M.E.Trillò Discussione in plenaria Sostituto: Dott. F. Ferrauti Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 Frosinone – Tel. 0775 882210 E_Mail [email protected] REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE D 3D Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821 5^ giornata : Aspetti Antropologici, stili comunicazionali, mediazione culturale OBIETTIVO EDUCATIVO DELLA GIORNATA: METTERE IN GRADO GLI OPERATORI DI CONOSCERE COME GLI ASPETTI ANTROPOLOGICI, I VARI STILI COMUNICATIVI INFLUISCONO SULLA RELAZIONE OPERATORE SANITARIO E UTENTE STRANIERO E COME LA MEDIAZIONE CULTURALE SIA ELEMENTO FACILITANTE LA RELAZIONE. OBIETTIVI SPECIFICI: 1) CONOSCERE I PRINCIPALI ASPETTI ANTROPOLOGICI DELLA MIGRAZIONE 2) CONOSCERE I PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE E COME GLI STILI COMUNICATIVI DIFFERENTI INFLUISCANO SULLA COMPRENSIONE E SULLA RELAZIONE MEDICO-PAZIENTE, OPERATORE-UTENTE 3) MIGLIORARE LA PROPRIA CONOSCENZA DEI PRINCIPI E DELLE TECNICHE DELLA MEDIAZIONE CULTURALE. Titolo relazione: Introduzione alla giornata in plenaria; Ore 8,30 – 9,45 Docente: Fernando Ferrauti Sostituto: Dott. L. Maciocia Lavori di Gruppo: presentazione guidata di casi per valutare le competenze degli operatori sul programma della giornata Titolo relazione: Aspetti antropologici della migrazione Lezione frontale Abstract: L'antropologia non è più da tempo solo la scienza delle società extraeuropee, ma è anche interpretazione della modernità, della contemporaneità, poiché è quella disciplina capace di interpretare lo svolgimento, le rotture, i cambiamenti e le crisi della società moderna. Si tratta di una disciplina che da tempo rivolge lo sguardo all’interno della società occidentale moderna, sempre più dibattuta tra le priorità e chiusure affermate dalla creazione di comunità immaginarie, costituite da piccole patrie dai confini rigidi e dai valori che escludono i gruppi sociali. Piccole patrie di cui pochi sono ritenuti cittadini a pieno titolo. Le problematiche relative alla necessità dell’accoglienza e all’affermazione dei diritti per tutti Ore 9,45 – 11.00 sono diventate, all’interno della società moderna, una priorità. Docente: Dott.sa Molti studiosi propongono di non chiedere più se i diritti dell'uomo sono Floriana Ciccodicola fondamentali e universali, poiché è ormai acclarato che lo siano. Si tratta ora Sostituto: Dott. L. di considerare un elemento importante relativo ai diritti dell'uomo ed è quello Maciocia di affermarli entro le diverse società. E' necessario proteggerli all'interno dei confini della società occidentale, dove sempre più spesso si perpetrano misfatti contro la dignità dell'uomo, la sua libertà; nei attraverso il sistema di norme si negano l'accoglienza e le legittime aspettative agli esseri umani. L'espressione “proteggere i diritti umani” sollecita, tuttavia, a più di una riflessone a chi è abituato a ripensare i concetti, di umanità, libertà, alterità, diversità culturale, nozione di persona, benessere/malessere, rapporti fra culture e dinamiche legate all'esercizio del potere all'interno dei gruppi Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 Frosinone – Tel. 0775 882210 sociali. La questione [email protected] della protezione dei diritti umani trascina con sé anche E_Mail il problema dei fini e dei mezzi utilizzati per la loro attuazione, tema che non REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE D 3D Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821 riflessone a chi è abituato a ripensare i concetti, di umanità, libertà, alterità, diversità culturale, nozione di persona, benessere/malessere, rapporti fra culture e dinamiche legate all'esercizio del potere all'interno dei gruppi sociali. La questione della protezione dei diritti umani trascina con sé anche il problema dei fini e dei mezzi utilizzati per la loro attuazione, tema che non può essere sottaciuto o sottovalutato per la realizzazione di una cultura dei diritti umani e per salvaguardare la dignità e libertà di ciascun uomo. Titolo relazione: Stili Comunicazionali Lezione frontale Abstract: Informare e formare riguardo l’architettura della comunicazione, Ore 11.00 – 12,30 anche e soprattutto riguardo le “cattive notizie”. Apprendere la modalità comunicativa come fattore fondamentale dell’aspetto Docente: Dott.sa Immacolata Missuri relazionale in considerazione del fattore empatico, culturale, sociale e Sostituto: F. Ciccodicola religioso specifico. Apprendere e delineare le strategie comunicative di ascolto in quanto professionisti della salute. Ore 12.30 – 13,00 Docente: Dott.sa Immacolata Missuri Sostituto: F. Ciccodicola Titolo relazione: Discussione in plenaria Discussione in plenaria Ore 13,00 – 14,00 – Pausa pranzo Titolo relazione: Presentazione di casi e narrazione di storie con l’intervento del Mediatore Culturale Ore 14.00 – 15,00 Docente: A.Gutierrez Cristina Troie Lezione frontale Abstract: Il tema della mediazione è entrato del dibattito culturale negli anni ’80 in Europa e un decennio più tardi in Italia, a partire dalle riflessioni e dalle prassi di chi, nelle istituzioni o nel volontariato sociale, aveva iniziato a farsi carico della salute dei migranti. Per lungo tempo il discorso si è concentrato quasi esclusivamente sul ruolo di figure emergenti - all’inizio solo interpreti e traduttori, poi mediatori – e sulle loro competenze e funzioni in un’ottica di facilitazione del rapporto reciproco tra migranti e servizi. Successivamente, il processo di strutturazione del fenomeno migratorio e lo svilupparsi di studi di settore che hanno messo in evidenza l’esistenza di barriere socio-economiche nella fruizione dei servizi e nella concretizzazione dei diritti degli stranieri (determinanti di salute), hanno allargato il concetto di mediazione culturale verso una rimodulazione dei servizi sanitari in grado Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 Frosinone – Tel. 0775 882210 E_Mail [email protected] REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE D 3D Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821 di mettere al centro l’individuo e basata su una sensibilità complessiva dei servizi stessi alle specificità culturali, insieme a una strategia integrata tra sociale e sanitario. Si tratta cioè di assegnare all’intero sistema sociosanitario la funzione di mediazione, declinando i servizi rispetto ai bisogni degli utenti-persone.Per intervenire operativamente, si possono individuare almeno due livelli di intervento: - strutture e procedure - competenze degli operatori Titolo relazione: La Mediazione Culturale: principi e tecniche Lezione frontale Ore 16.00 – 16,30 Docente: A.Gutierrez Cristina Troie Ore 16.00 – 17.30 Docente: A.Gutierrez Cristina Troie Abstract: La mediazione culturale é un processo che mira a evolvere dinamicamente una situazione d’incomprensione attraverso la decodifica dei diversi codici culturali. Nel senso più ampio significa: avvicinare, facilitare il contatto, includere, favorire l’interazione e lo scambio, promuovendo delle opportunità equivalenti nel rispetto delle diversità. Gli ambiti dove attualmente é inserita la figura del mediatore culturale sono: Educativo – Scolastica Socio – sanitaria Della sicurezza e della giustizia Della emergenza e della prima accoglienza Lavoro Si potrebbe affermare che il motivo per cui la mediazione culturale in Italia si è sviluppata primariamente nell’ Ambito Sanitario è dovuto proprio alla sua caratteristica di bisogno estremo. All’interno di questa area si possono differenziare diverse modalità di lavorare a secondo delle caratteristiche di strutturazione del servizio e del tipo di prestazione. Il lavoro in Ospedale è caratterizzato più dalla situazione di emergenzialità, mentre il lavoro sul territorio permette una maggiore programmazione. A livello legislativo la mediazione culturale viene nominata per la prima volta nella legge 40/98 successivamente diventata Testo unico per l’immigrazione. Tuttora la figura del mediatore culturale non ha trovato una definizione e un riconoscimento legale specifico. Titolo relazione: Discussione in plenaria Discussione in plenaria, Verifica apprendimento Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 Frosinone – Tel. 0775 882210 E_Mail [email protected]