regione lazio azienda unita` sanitaria locale frosinone

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REGIONE LAZIO
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE
DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE
D 3D
Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821
Titolo Corso di formazione degli operatori socio-sanitari ai cittadini stranieri
Destinatari: Il corso è diretto a 60 operatori, suddivisi in due edizioni formative, di diversa
tipologia professionale: medici n° 10, psicologi n°10, assistenti sociali n°10, infermieri
professionali n°10, Ostetriche n°10, Assistenti sanitari n°2, amministrativi n°8 . I partecipanti al
corso saranno scelti sulla base della motivazione personale, sulla disponibilità a ad assumere i
compiti di referenti sull’attività per e con gli stranieri. Priorità sarà data a chi non ha ancora
frequentato corsi analoghi organizzati nella ASL Frosinone
Il 10% dei posti sarà riservato ad operatori dei Comuni e delle Cooperative che già lavorano in rete.
Premessa: Il Corso viene proposto per dare attuazione alla Determina della Regione Lazio
DB5336 del 29.10.2010. La Determinazione prevede che, nell’ambito di quanto previsto dalla legge
7 del 9.1.2006 (Disposizione concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di Mutilazione
Genitale Femminile), sia predisposto e realizzato un programma di formazione per gli operatori
delle ASL sull’Assistenza Sanitaria ai Cittadini e Cittadine Straniere, sia per gli aspetti medici e
socio-culturali e sia per gli aspetti utili a migliorare la capacità degli operatori ad acquisire e/o
migliorare la capacità di lavorare in una ottica transculturale.
Ogni anno aumenta il numero delle persone straniere che si rivolgono sia ai servizi territoriali sia
agli ospedalieri. Nella ASL di Frosinone abbiamo una media di 1.100 stranieri all’anno che
necessitano di prestazioni sanitarie e che si rivolgono al Servizio Multietnico e ai Presidi sanitari. Di
questi almeno il 50% necessitano di Mediazione Culturale. Il Corso rappresenta una valida
occasione di confronto e di arricchimento sia professionale e culturale necessario anche per il
superamento delle criticità che emergono nella pratica quotidiana.
Obiettivi generali : Promuovere e potenziare la formazione rivolta al personale amministrativo,
sanitario e sociale dell'azienda sul tema della salute e dell'assistenza alla popolazione immigrata al
fine di migliorare l'offerta delle prestazioni a fronte di nuovi ed emergenti bisogni espressi dalla
popolazione straniera presente in Italia.
Obiettivi di apprendimento:
 Fare acquisire una conoscenza di base sugli aspetti socio-culturali e normativi e sulle
differenze culturali insite nell’attuale società globalmente intesa e composta da varie etnie.
 Essere in grado di saper riconoscere le difficoltà che si frappongono con utenti di differente
cultura e saper elaborare i conflitti per una proposta di soluzioni assistenziali efficace, fruibile
ed appropriata
 Essere in grado di ben orientare l'utenza nell'accesso e nell'utilizzo dei servizi nel luogo e tempi
adeguati in funzione dei reali bisogni e indipendentemente dalle caratteristiche individuali ,
etniche, religiose.
 Acquisire le conoscenze utili sulle mutilazioni genitali femminili
 Acquisire gli strumenti di facilitazione della comunicazione con l'utenza straniera ivi compreso
l'utilizzo della mediazione culturale
Articolazione: Il corso sarà articolato in 5 giornate di 8 ore ciascuna per un totale di 40 ore da
ripetere in almeno due edizioni.
Metodologia didattica: è di tipo interattivo con lezioni toriche integrate da lavori di gruppo,
esposizione dei lavori di gruppo, discussioni in plenaria. Ai partecipanti sarà fornito materiale
didattico, indicazioni bibliografiche e letture.
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DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE
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Valutazione: con post test
Agenzia Formativa: Docenti interni e docenti esterni come da programma allegato
Responsabile del Progetto: Dott. Lucio Maciocia, Dott.sa Maria Grazia Baldanzi
Direzione Scientifica: Dott. Ettore Cataldi, Dott. Fernando Ferrauti
Segreteria organizzativa: Dott.sa Elide Pro, Dott.sa Rita Grandi, Inf. Prof. Francesca Masi,
Inf. Prof. Gianna Spaziani
Sede: Sala convegni ASL Frosinone
Data : Settembre- Dicembre 2011
Delegata per gli aspetti normativi: Ass. Soc. Dott.sa Maria Grazia Baldanzi, tel. 338 2988993
Il Direttore Dipartimento 3D
Dott. Fernando Ferrauti
Il Direttore DIIS
Dott. Ettore Cataldi
Calendario
1° edizione
1° giornata: 16 settembre: Aspetti normativi dell’immigrazione; Geraci, Ferrauti
2° giornata: 28 settembre: le immigrazioni, gli influssi sulla salute. Marceca, Baglio, Ferrauti,
Cataldi
3° giornata: 30 settembre: Aspetti psicologici e sociali: Losi, Maciocia, Baldanzi, Coccia
4° giornata: 4 ottobre: Salute materno infantile; Trillò, Cataldi, Viola
5° giornata: 10 ottobre; Aspetti antropologici, stili comunicazionali, mediazione culturale: Ferrauti,
Ciccodicola, Missuri, Gutierrez, Troie
2° edizione
1° giornata: 18 novembre; Aspetti normativi dell’immigrazione; Geraci, Ferrauti
2° giornata: 24 novembre: le immigrazioni, gli influssi sulla salute. Marceca, Baglio, Ferrauti,
Cataldi
3° giornata: 29 novembre: Salute materno infantile; Trillò, Cataldi, Viola
4° giornata: 6 dicembre: Aspetti psicologici e sociali: Losi, Maciocia, Baldanzi, Coccia
5° giornata: 12 dicembre; Aspetti antropologici, stili comunicazionali, mediazione culturale:
Ferrauti, Ciccodicola, Missuri, Gutierrez, Troie
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Progetto regionale Corso Immigrazione
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1^ giornata : Aspetti normativi dell’immigrazione
Obiettivo Educativo della giornata: Mettere in grado gli operatori di conoscere le politiche e le
principali leggi europee, nazionali e regionali che regolano la presenza dei cittadini stranieri
nello stato italiano.
Obiettivi Specifici:
1) conoscere le politiche ed i principi di riferimento dell’attuale normativa in tema
d’immigrazione a livello europeo e nazionale conoscere la normativa sanitaria nazionale e
locale vigente con influenza sulla salute della popolazione immigrata e impatto
sull’accessibilità ai servizi
Titolo relazione: Introduzione alla giornata in plenaria;
Ore 8,30 – 9,30
Docente: S.Geraci
Lavori di Gruppo e presentazione in plenaria
Sostituto: Fernando
Ferrauti
Titolo relazione: Politiche europee, nazionali e locali sull’immigrazione
con particolare riferimento agli aspetti sanitari ed impatto sui servizi
assistenziali
Lezione Frontale
Abstract: Per lungo tempo in Italia il tema dell'assistenza sanitaria agli
stranieri è stato regolato da un numero impressionante di norme aventi
diverso peso specifico: con l'emanazione, nel marzo del 1998, della legge
40, poi confluita nel D.Lgs. 286 del luglio 1998, dal titolo: «Testo unico
delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme
sulla condizione dello straniero» si è voluto ordinare e dare una
impostazione stabile e chiara al tema del diritto all'assistenza sanitaria a
favore degli immigrati nel nostro Paese. I principi e le disposizioni
contenute in questo decreto hanno trovato poi maggiore concretezza
applicativa con l'emanazione del Regolamento di attuazione previsto dallo
stesso Testo Unico (D.P.R. n. 394 del 31 agosto 1999). Ulteriori
chiarimenti sono stati infine forniti da una Circolare del Ministero della
Sanità, la n. 5, datata 24 marzo 2000. Obiettivo dichiarato di questa
impostazione politico-normativa è quello di includere a pieno titolo gli
immigrati in condizione di regolarità giuridica nel sistema di diritti e
doveri per quanto attiene all'assistenza sanitaria a parità di condizioni ed a
Ore 9,30 - 11
pari opportunità con il cittadino italiano. Costituiscono un caso a parte i
Docente: S.Geraci
cittadini di Stati appartenenti all’Unione Europea. Essi, a seguito
Sostituto: Fernando dell’entrata in vigore della direttiva 2004/38/CE, possono circolare
liberamente nell’Unione Europea (e non possono essere espulsi se non in
Ferrauti
casi eccezionali) e possono lavorare in Italia anche senza entrare nei
decreti flussi. A livello sanitario i cittadini comunitari, come specificato
dalla Circolare del Ministero della Salute DG RUER I/II/12712 del 3
agosto 2007 e dalla Comunicazione del Ministero della Salute del 19
febbraio 2008, nel caso di soggiorno di breve durata, hanno diritto ad
accedere “alle prestazioni in natura che si rendono necessarie dal punto di
vista medico richieste dal proprio stato di salute per consentire di
Via A. Fabi,continuare
s.n.c. –il 03100
– Tel.
soggiornoFrosinone
in condizioni sicure
sotto0775
il profilo882210
medico”, dietro
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esibizioneE_Mail
della Tessera
Europea di Assicurazione Malattia (TEAM)
rilasciato dal proprio stato di origine, o da stato europeo dove stabilmente
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Ore 11.00 – 12.
Docente: S.Geraci
Sostituto: Fernando
Ferrauti
Ore 12.00 – 13,00
Docente: S.Geraci
Sostituto: F. Ferrauti
accedere “alle prestazioni in natura che si rendono necessarie dal punto di
vista medico richieste dal proprio stato di salute per consentire di
continuare il soggiorno in condizioni sicure sotto il profilo medico”, dietro
esibizione della Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM)
rilasciato dal proprio stato di origine, o da stato europeo dove stabilmente
lavorano. Infine è da considerare che in alcuni casi i cittadini comunitari,
provenienti in particolare da Romania e Bulgaria, soprattutto se in
condizioni di fragilità sociale, non avendo lavorato negli ultimi tempi nel
proprio paese e quindi non in possesso della TEAM, o non lavorando
regolarmente in Italia o non formalmente residenti, si trovano in
condizione di estrema debolezza nel diritto all’accesso ai servizi sanitari.
Alcune regioni hanno previsto percorsi di tutela diversificati più o meno
inclusivi attraverso l’attribuzione di un codice specifico (codice ENI:
Europeo non iscritto o analogo) che li paragona agli Stp (ma con obbligo di
rendicontazione separata).
Titolo relazione: esercitazione specifica per far emergere criticità e
possibili soluzioni.
Lavori di Gruppo e presentazione in plenaria
Titolo relazione Le norme nazionali e della regione Lazio sull’assistenza
sanitaria a stranieri e comunitari
Lezione frontale
Abstract: continuazione dei temi presentati nella prima parte
Ore 13,00 – 14,00 – Pausa pranzo
Titolo relazione: Esercitazione sulla normativa sanitaria sui non
Ore 14.00 – 15,00.
comunitari
Docente: S.Geraci
Lavori di Gruppo e presentazione in plenaria
Sostituto: F. Ferrauti
Ore 15.00 – 16,00.
Docente: S.Geraci
Titolo relazione: Esercitazione sulla normativa sanitaria sui comunitari
Lavori di Gruppo e presentazione in plenaria
Sostituto: F. Ferrauti
Ore 16.00 – 17,30
Titolo relazione: Discussione in plenaria e verifica apprendimento
Docente: S.Geraci
Sostituto: F. Ferrauti
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2^ giornata : le migrazioni. gli influssi sulla salute
OBIETTIVO EDUCATIVO DELLA GIORNATA: METTERE IN GRADO GLI OPERATORI
DI INQUADRARE IL FENOMENO MIGRATORIO SIA NEI VARI ASPETTI DELLA
GLOBALIZZAZIONE SIA PER LE INFLUENZE SULL’EPIDEMIOLOGIA E LA CLINICA
DELLE PIÙ COMUNI PATOLOGIE.
OBIETTIVI SPECIFICI:
1) CONOSCERE GLI ELEMENTI STORICI, DEMOGRAFICI, SOCIOLOGICI ED
ECONOMICI CHE CARATTERIZZANO IL FENOMENO MIGRATORIO E CHE LO
ALIMENTANO
2) CONOSCERE COME GLI EFFETTI DELLA GLOBALIZZAZIONE SI
MANIFESTANO NELLA VITA QUOTIDIANA E COME INTERFERISCONO CON
LA SALUTE DELLE PERSONE
3) AGGIORNARE SULL’EPIDEMIOLOGIA DELLE PIÙ COMUNI PATOLOGIE
DELLA POPOLAZIONE IMMIGRATA
4) CONOSCERE GLI INDICATORI DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA
DI RECENTE E MENO RECENTE IMMIGRAZIONE.
Titolo relazione: Introduzione alla giornata;
Ore 8,00 – 9,15
Presentazione giornate di formazione in plenaria - Lavori di Gruppo
Docente: Dott.
Abstract:
Fernando Ferrauti
Sostituto: Dott. E.
Presentazione dei formatori; Presentazione dei contenuti teorici e della
Cataldi
metodologia del corso. Verifica delle aspettative dei partecipanti al corso
Ore 9,15 – 9,45
Docente: Dott. S.Geraci
Sostituto: Dott. E.Cataldi
Ore 9,45 - 11
Docente: Dott. S.Geraci
Sostituto: Dott. E.Cataldi
Titolo relazione: Presentazione dei lavori in plenaria
Ricostruzione delle aspettative in plenaria
Titolo relazione: Inquadramento storico , politico, sociologico ed
economico del fenomeno immigrazione.
Lezione frontale
Abstract: cenni sull’andamento e sulle caratteristiche del fenomeno
migratorio in Italia
Titolo relazione: Cenni di Salute Globale
Lezione frontale
Abstract: Nel 2008 l'OMS ha ribadito la volontà comune di riaffermare il
diritto alla salute per tutti, espresso più di trent’anni fa ad Alma Ata, nasce
Ore 11 – 12,30
il concetto di Salute Globale (anche se non vi è ancora una sua definizione
internazionale condivisa). Nella visione elaborata all’interno della Rete
Docente: Maurizio
Italiana per l’Insegnamento della Salute Globale (RIISG), la salute globale
.Marceca Sostituto:
è da intendersi come un nuovo paradigma per la salute e l'assistenza
Dott. S. Geraci
sanitaria, radicato nell'approccio teorico dei determinanti sociali di salute,
basato
sui principi
enunciati
nella Dichiarazione
Alma Ata
e sostanziato
Via A. Fabi,
s.n.c.
– 03100
Frosinone
– Tel. di
0775
882210
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da ampie E_Mail
evidenze scientifiche:
esso può essere applicato al campo della
prevenzione, della diagnosi e del trattamento delle malattie, così come a
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è da intendersi come un nuovo paradigma per la salute e l'assistenza
sanitaria, radicato nell'approccio teorico dei determinanti sociali di salute,
basato sui principi enunciati nella Dichiarazione di Alma Ata e sostanziato
da ampie evidenze scientifiche: esso può essere applicato al campo della
prevenzione, della diagnosi e del trattamento delle malattie, così come a
quello della promozione della salute a livello individuale e/o di comunità.
Ore 12,30 – 13,00
Docente: Maurizio
.Marceca Sostituto:
Dott. S. Geraci
Titolo relazione: Discussione in plenaria.
Discussione in plenaria con interventi dai discenti
Ore 13 – 14,00 – Pausa pranzo
Titolo relazione: Aspetti epidemiologici dell’immigrazione
Ore 14,00 – 15,00
Docente: Dott. Giovanni
Baglio Sostituto: Dott.
M. Marceca
Lezione Frontale
Abstract: analisi dei flussi migratori negli anni; situazione internazione,
europea ed italiana, confronto tra atteggiamenti culturali, sostegno
all’immigrazione, servizi attivati; cenni sulla situazione migratoria nel
Lazio e a Roma. Problematiche di salute nella popolazione immigrata
Titolo relazione: Stato di salute della popolazione migrante
Ore 15,00 – 16,30
Docente: Salvatore
Geraci Sostituto: Dott.
G. Baglio
Ore 16,30 – 17,30
Docente: Salvatore
Geraci Sostituto: Dott.
Baglio
Lezione frontale
Abstract: Analisi dei dati disponibili sullo stato di salute e sulle
problematiche di salute della popolazione migrante; la situazione sanitaria
al momento della partenza, le principali tematiche di salute in patria; le
problematiche sanitarie emergenti durante il viaggio; le tematiche di salute
in Italia e la connessione con le condizioni di vita in Italia.
Titolo relazione: Discussione in plenaria
Discussione in plenaria
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3° giornata : Aspetti Psicologici e Sociali
OBIETTIVO EDUCATIVO DELLA GIORNATA: METTERE IN GRADO GLI OPERATORI DI
AVERE ELEMENTI DI CONOSCENZA SUGLI ASPETTI PSICOSOCIALI LEGATI AL
PROGETTO MIGRATORIO E SULLE PATOLOGIE PSICOLOGICHE E PSICHIATRICHE
PIÙ FREQUENTI NELLE PERSONE STRANIERE DI RECENTE O MENO RECENTE
MIGRAZIONE.
OBIETTIVI SPECIFICI:
1) MIGLIORARE LA CAPACITÀ DI INQUADRARE GLI ASPETTI PSICOLOGICI
DELLE PERSONE STRANIERE NEL PROPRIO QUADRO DI RIFERIMENTO
CULTURALE
2) CONOSCERE GLI ELEMENTI FONDANTI DELL'ETNOPSICHIATRIA
3) CONOSCERE LA NORMATIVA SULL’IMMIGRAZIONE DI PERTINENZA DEI
SERVIZI SOCIALI
4) MIGLIORARE LA CAPACITÀ DI ACCOGLIERE IL BISOGNO DI ASSISTENZA
SOCIO-SANITARIA ESPRESSO E/O LATENTE E DI COSTRUIRE UN PERCORSO
ASSISTENZIALE PERSONALIZZATO, FRUIBILE, APPROPRIATO ED EFFICACE
PER LE NECESSITÀ DELLA PERSONA STRANIERA.
Titolo relazione: Introduzione alla giornata in plenaria;
Ore 8,30 – 9,45
Lavori di Gruppo: presentazione guidata di casi per valutare le
competenze degli operatori Stato di salute mentale della popolazione
Docente: Lucio
Maciocia Sostituto: Dott. migrante
N. Losi
Titolo relazione: Aspetti psicologici della migrazione
Lezione Frontale
Ore 9,45 – 11.00
Docente: Lucio
Maciocia Sostituto: Dott.
N. Losi
Abstract: Rassegna dei contributi scientifici sulle problematiche
psicologiche dell’immigrazione; la rottura dell’assetto familiare; Alto
grado di resilienza nelle prime ondate di migrazioni; le difficoltà del
reintegro familiare; “lo spaesamento”, da categoria psicodinamica legata
allo stupore ed alla mancanza di punti di vista conosciuti, alla permanenza
prolungata in uno stato di sospensione: dalle regole conosciute, dalla
tensione anomica, dalla nostalgia del paese originario che nel frattempo fa
a meno di te, dal contesto familiare, dalla rete amicale; clandestinità e
diritto alla dignità.
Titolo relazione: Cenni di etnopsichiatria
Ore 11.00 – 12,30
Docente: Dott. Natale
Losi Sostituto: L.
Maciocia
Lezione Frontale
Abstract: Il modello teorico e pratico dell'etnopsichiatria, così come l'ha
proposto Tobie Nathan ha suscitato grande interesse e grandi controversie.
Sarà cruciale contestualizzarlo e trarne motivo di approfondimento e
riflessione per arrivare a capire dove il modello etno-sistemico-narrativo,
proposto dalla mia scuola, esprime continuità e dove differenziazione.
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Ore 12,30 – 13,00
Docente: Dott. Natale
Losi Sostituto: L.
Maciocia
Titolo relazione: Discussione in plenaria
Discussione in plenaria
Ore 13,00 – 14,00 – Pausa pranzo
Titolo relazione: Normativa sull’immigrazione con riferimento ai servizi
socio-sanitari
Ore 14.00 – 15.00
Docente: Dott. Maria
Grazia Baldanzi
Sostituto: M. Coccia
Ore 15.00 – 16.00
Lezione Frontale
Abstract: si parlerà della normativa sull'immigrazione con riferimento ai
servizi socio-sanitari, si prenderà in esame quella più recente riguardante le
informazioni su quello che facciamo nella nostra ASL D3D Servizio
Multietnico Frosinone, sul rilascio dei tesserini STP ed ENI ed assistenza
sanitaria in genere
Titolo relazione: Accoglienza e incontro con l’operatore
La rete e le risorse a sostegno dell’utenza straniera
Lezione Frontale
Docente: Dott.ssa
Abstract: si parlerà dell'accoglienza e incontro con l'operatore, si mostrerà
Marcella Coccia
l'importanza dell'accoglienza e della messa in rete tra i servizi sociali, sanitari
Sostituto: M. G. Baldanzi pubblici e del privato sociale del nostro territorio.(GRIS, Regione, Provincia,
Comune, Questura, Prefettura, Caritas, Associazioni del privato sociale, e di
Immigrati,ecc.) a sostegno dell'utenza straniera.
Titolo relazione: Discussione in plenaria
Ore 16.00 – 17.30
Docente: Dott.ssa Maria
Grazia Baldanzi
Sostituto: M. Coccia
Discussione in plenaria
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4° GIORNATA : SALUTE MATERNO INFANTILE
OBIETTIVO EDUCATIVO DELLA GIORNATA: METTERE IN GRADO GLI OPERATORI DI
AVERE ELEMENTI DI CONOSCENZA SU LA DONNA E LA FAMIGLIA DI REALTÀ SOCIOCULTURALI DIVERSE CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA NASCITA, ALLA
CRESCITA DEI FIGLI, ALLA RIPRODUZIONE, ALLE MUTILAZIONI GENITALI
FEMMINILI.
OBIETTIVI SPECIFICI:
1) ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI INQUADRARE LA DONNA STRANIERA NEL SUO
QUADRO DI RIFERIMENTO CULTURALE
2) ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI ELABORARE UN PERCORSO ASSISTENZIALE
FRUIBILE, APPROPRIATO ED EFFICACE PER LE NECESSITÀ DELLE DONNE
STRANIERE.
3) ACQUISIRE LE CONOSCENZE UTILI SULLE MGF
Titolo relazione: Introduzione alla giornata in plenaria;
Ore 8,30 – 9,30
Docente: M.E.Trillò
Sostituto: Dott. E.Cataldi
Lavori di Gruppo: presentazione guidata di casi per valutare le
competenze degli operatori sullo Stato di salute della popolazione
migrante
Titolo relazione: La donna e la famiglia: nascere e crescere in realtà
socioculturali diverse
Lezione frontale
Abstract: Ormai da diverso tempo si è preso coscienza della donna
immigrata e della famiglia immigrata.
L’interesse per la tematica in oggetto, che si è consolidato nel tempo, è
legato all’aumento dei fenomeni migratori, soprattutto d’espressione
femminile, a cui è legato l’impatto delle nascite nei Paesi ospitanti.
Ore 9,30 – 10,30
Importanti gli aspetti indagati, legati alla fruibilità o meno delle prestazioni
Docente: Ettore Cataldi sanitarie, accesso ai servizi sanitari. Particolare attenzione è stata posta alla
Sostituto: Dott.sa Trillò diversa visione della maternità nelle culture “altre” in quanto la cultura
fondamentalmente rappresenta quella modalità in base alla quale viene
espresso un bisogno, quindi si risveglia l’interesse per “l’altro” inteso come
protagonista degno di rispetto nel suo agire a protezione della diversità.
Problematiche, ovvero deficit, incomprensioni culturali da operatore
sanitario a donna straniera. Individuazione dei bisogni, centralità della donna
in un’ottica speciale in quanto madre o futura madre nel tessuto sociale, con
spazio alla contrattualità assistenziale per un obiettivo condiviso. Quale
accoglienza per la creazione di un tessuto sociale con variabili fragili,
l’importanza dei gruppi d’origine, fenomeni d’integrazione.
Ore 10.30 – 11.30
Docente: M.E.Trillò
Sostituto: Dott. E.Cataldi
Titolo relazione: Discussione in plenaria
Discussione in plenaria
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Sostituto: Dott. E.Cataldi
Discussione in plenaria
Titolo relazione: Mutilazioni Genitali Femminili
Lezione Frontale
Abstract: La maggior parte degli studiosi/e si trovano d'accordo nel
classificare la MGF, popolarmente chiamata circoncisione femminile, in
quattro tipi base, una tipologia che riflette vari gradi di gravità:
L'infibulazione, è la forma più severa di questa pratica. L'infibulazione è
conosciuta anche come "circoncisione faraonica", perché si crede che venisse
praticata in Egitto durante il periodo delle dinastie dei Faraoni (2850-525
A.C.).
L'infibulazione comporta il taglio del clitoride, delle piccole labbra e delle
grandi labbra. Le rimanenti estremità delle grandi labbra sono quindi cucite
insieme in modo tale che l'orifizio vaginale venga chiuso. Durante il processo
di guarigione viene inserita nella vagina una scheggia di legno per poter
Ore 11.30 – 12.00
permettere il passaggio dell'urina e del sangue mestruale In seguito
Docente: Elena Viola all'operazione, le gambe della ragazza vengono legate e viene così
Sostituto: Dott. E.Cataldi immobilizzata per diverse settimane finché la ferita della vulva non guarisce.
La prima notte di nozze la cicatrice dei genitali deve essere defibulata per
consentire la penetrazione. Generalmente in seguito ad ogni nascita la
reinfibulazione viene praticata per restituire al corpo della donna la sua
"condizione prematrimoniale".
Tradizionalmente, l'operazione è eseguita dalle donne più anziane, di solito
levatrici locali, conosciute come Gedda in Somalia o Daya in Egitto e in
Sudan. Per le levatrici, queste operazioni costituiscono una fonte redditizia di
guadagno. Nel Mali e nel Senegal questa pratica viene condotta da donne
appartenenti alla casta dei "fabbri", dotate della conoscenza dell'occulto.
Nelle aree urbane di questi paesi, le operazioni vengono frequentemente
eseguite negli ospedali da medici professionisti.
Le forme più blande della MGF, che sono probabilmente legate al processo
d'islamizzazione, sono eseguite in Asia dalle popolazioni musulmane della
Malesia e dell'Indonesia.
Ore 12.00-13.00
Docente: M.E.Trillò
Sostituto: Dott. Etttore
Cataldi
Titolo relazione: Accoglienza della donna straniera nei servizi sanitari
territoriali
Lezione frontale
Abstract: Gli obiettivi sono di mettere in grado gli operatori di avere
elementi di conoscenza sulla donna e la famiglia che giungono da realtà
socioculturali diverse con particolare attenzione alla crescita dei figli, alla
riproduzione e alle MGF. La donna straniera sarà inquadrata nel suo quadro
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DIPARTIMENTO DISAGIO DEVIANZA DIPENDENZE
D 3D
Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821
di riferimento culturale al fine di poter avere la capacità di elaborare un
percorso assistenziale fruibile, appropriato ed efficace.
Ore 13,00 – 13.30
Docente: M.E.Trillò
Sostituto: Dott. E.Cataldi
Titolo relazione: Discussione in plenaria
Discussione in plenaria
Ore 13,30 – 14,30 – Pausa pranzo
Titolo relazione: La seconda generazione: nati in Italia, bambini
italiani ad adolescenti italiani ma con nazionalità diverse
Ore 14,30 – 15,30
Lezione frontale
Docente: Ettore Cataldi Abstract: Succinta descrizione dei dati epidemiologici con particolare
Sostituto: Dott.sa M.E. riferimento alla situazione locale; evidenze di problematicità legate alla
seconda generazione; emergenze di disagio in adolescenza; accenni sul
Trillò
concetto di resilienza; accentuazione delle difficoltà di integrazione in
contesti in cui predomina ignoranza e pregiudizio; migliore rendimento
scolastico; anomia e identità culturali in gioco.
Titolo relazione: Discussione in plenaria e
Ore 15,30 – 17,00
Cosa ci portiamo a casa
Docente: M.E.Trillò
Discussione in plenaria
Sostituto: Dott. F.
Ferrauti
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E_Mail [email protected]
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5^ giornata : Aspetti Antropologici, stili comunicazionali, mediazione culturale
OBIETTIVO EDUCATIVO DELLA GIORNATA: METTERE IN GRADO GLI OPERATORI DI
CONOSCERE COME GLI ASPETTI ANTROPOLOGICI, I VARI STILI COMUNICATIVI
INFLUISCONO SULLA RELAZIONE OPERATORE SANITARIO E UTENTE STRANIERO E
COME LA MEDIAZIONE CULTURALE SIA ELEMENTO FACILITANTE LA RELAZIONE.
OBIETTIVI SPECIFICI:
1) CONOSCERE I PRINCIPALI ASPETTI ANTROPOLOGICI DELLA MIGRAZIONE
2) CONOSCERE I PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE E COME GLI STILI
COMUNICATIVI DIFFERENTI INFLUISCANO SULLA COMPRENSIONE E SULLA
RELAZIONE MEDICO-PAZIENTE, OPERATORE-UTENTE
3) MIGLIORARE LA PROPRIA CONOSCENZA DEI PRINCIPI E DELLE TECNICHE
DELLA MEDIAZIONE CULTURALE.
Titolo relazione: Introduzione alla giornata in plenaria;
Ore 8,30 – 9,45
Docente: Fernando
Ferrauti Sostituto: Dott.
L. Maciocia
Lavori di Gruppo: presentazione guidata di casi per valutare le
competenze degli operatori sul programma della giornata
Titolo relazione: Aspetti antropologici della migrazione
Lezione frontale
Abstract: L'antropologia non è più da tempo solo la scienza delle società
extraeuropee, ma è anche interpretazione della modernità, della
contemporaneità, poiché è quella disciplina capace di interpretare lo
svolgimento, le rotture, i cambiamenti e le crisi della società moderna.
Si tratta di una disciplina che da tempo rivolge lo sguardo all’interno della
società occidentale moderna, sempre più dibattuta tra le priorità e chiusure
affermate dalla creazione di comunità immaginarie, costituite da piccole
patrie dai confini rigidi e dai valori che escludono i gruppi sociali. Piccole
patrie di cui pochi sono ritenuti cittadini a pieno titolo. Le problematiche
relative alla necessità dell’accoglienza e all’affermazione dei diritti per tutti
Ore 9,45 – 11.00
sono diventate, all’interno della società moderna, una priorità.
Docente: Dott.sa
Molti studiosi propongono di non chiedere più se i diritti dell'uomo sono
Floriana Ciccodicola fondamentali e universali, poiché è ormai acclarato che lo siano. Si tratta ora
Sostituto: Dott. L.
di considerare un elemento importante relativo ai diritti dell'uomo ed è quello
Maciocia
di affermarli entro le diverse società. E' necessario proteggerli all'interno dei
confini della società occidentale, dove sempre più spesso si perpetrano
misfatti contro la dignità dell'uomo, la sua libertà; nei attraverso il sistema di
norme si negano l'accoglienza e le legittime aspettative agli esseri umani.
L'espressione “proteggere i diritti umani” sollecita, tuttavia, a più di una
riflessone a chi è abituato a ripensare i concetti, di umanità, libertà, alterità,
diversità culturale, nozione di persona, benessere/malessere, rapporti fra
culture e dinamiche legate all'esercizio del potere all'interno dei gruppi
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sociali. La
questione [email protected]
della protezione dei diritti umani trascina con sé anche
E_Mail
il problema dei fini e dei mezzi utilizzati per la loro attuazione, tema che non
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riflessone a chi è abituato a ripensare i concetti, di umanità, libertà, alterità,
diversità culturale, nozione di persona, benessere/malessere, rapporti fra
culture e dinamiche legate all'esercizio del potere all'interno dei gruppi
sociali. La questione della protezione dei diritti umani trascina con sé anche
il problema dei fini e dei mezzi utilizzati per la loro attuazione, tema che non
può essere sottaciuto o sottovalutato per la realizzazione di una cultura dei
diritti umani e per salvaguardare la dignità e libertà di ciascun uomo.
Titolo relazione: Stili Comunicazionali
Lezione frontale
Abstract: Informare e formare riguardo l’architettura della comunicazione,
Ore 11.00 – 12,30
anche e soprattutto riguardo le “cattive notizie”.
Apprendere la modalità comunicativa come fattore fondamentale dell’aspetto
Docente: Dott.sa
Immacolata Missuri relazionale in considerazione del fattore empatico, culturale, sociale e
Sostituto: F. Ciccodicola
religioso specifico.
Apprendere e delineare le strategie comunicative di ascolto in quanto
professionisti della salute.
Ore 12.30 – 13,00
Docente: Dott.sa
Immacolata Missuri
Sostituto: F. Ciccodicola
Titolo relazione: Discussione in plenaria
Discussione in plenaria
Ore 13,00 – 14,00 – Pausa pranzo
Titolo relazione: Presentazione di casi e narrazione di storie con
l’intervento del Mediatore Culturale
Ore 14.00 – 15,00
Docente: A.Gutierrez
Cristina Troie
Lezione frontale
Abstract: Il tema della mediazione è entrato del dibattito culturale negli
anni ’80 in Europa e un decennio più tardi in Italia, a partire dalle riflessioni
e dalle prassi di chi, nelle istituzioni o nel volontariato sociale, aveva iniziato
a farsi carico della salute dei migranti. Per lungo tempo il discorso si è
concentrato quasi esclusivamente sul ruolo di figure emergenti - all’inizio
solo interpreti e traduttori, poi mediatori – e sulle loro competenze e funzioni
in un’ottica di facilitazione del rapporto reciproco tra migranti e servizi.
Successivamente, il processo di strutturazione del fenomeno migratorio e lo
svilupparsi di studi di settore che hanno messo in evidenza l’esistenza di
barriere socio-economiche nella fruizione dei servizi e nella concretizzazione
dei diritti degli stranieri (determinanti di salute), hanno allargato il concetto
di mediazione culturale verso una rimodulazione dei servizi sanitari in grado
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di mettere al centro l’individuo e basata su una sensibilità complessiva dei
servizi stessi alle specificità culturali, insieme a una strategia integrata tra
sociale e sanitario. Si tratta cioè di assegnare all’intero sistema sociosanitario la funzione di mediazione, declinando i servizi rispetto ai bisogni
degli
utenti-persone.Per intervenire operativamente, si possono individuare almeno
due livelli di intervento:
- strutture e procedure
- competenze degli operatori
Titolo relazione: La Mediazione Culturale: principi e tecniche
Lezione frontale
Ore 16.00 – 16,30
Docente: A.Gutierrez
Cristina Troie
Ore 16.00 – 17.30
Docente: A.Gutierrez
Cristina Troie
Abstract: La mediazione culturale é un processo che mira a evolvere
dinamicamente una situazione d’incomprensione attraverso la decodifica dei
diversi codici culturali. Nel senso più ampio significa: avvicinare, facilitare il
contatto, includere, favorire l’interazione e lo scambio, promuovendo delle
opportunità equivalenti nel rispetto delle diversità.
Gli ambiti dove attualmente é inserita la figura del mediatore culturale sono:
Educativo – Scolastica
Socio – sanitaria
Della sicurezza e della giustizia
Della emergenza e della prima accoglienza
Lavoro
Si potrebbe affermare che il motivo per cui la mediazione culturale in Italia
si è sviluppata primariamente nell’ Ambito Sanitario è dovuto proprio alla
sua caratteristica di bisogno estremo. All’interno di questa area si possono
differenziare diverse modalità di lavorare a secondo delle caratteristiche di
strutturazione del servizio e del tipo di prestazione. Il lavoro in Ospedale è
caratterizzato più dalla situazione di emergenzialità, mentre il lavoro sul
territorio permette una maggiore programmazione.
A livello legislativo la mediazione culturale viene nominata per la prima
volta nella legge 40/98 successivamente diventata Testo unico per
l’immigrazione. Tuttora la figura del mediatore culturale non ha trovato una
definizione e un riconoscimento legale specifico.
Titolo relazione: Discussione in plenaria
Discussione in plenaria, Verifica apprendimento
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