Proposta Biennio Ordinamentale ACCADEMIE (1)

Transcript

Proposta Biennio Ordinamentale ACCADEMIE (1)
PROPOSTA PER BIENNIO ORDINAMENTALE
ACCADEMIE DI BELLE ARTI
BOZZA OTTOBRE 2015
Premesse
I diplomi accademici di secondo livello (bienni) sono stati introdotti in forma sperimentale con D.M. 1/2004, e da allora sono rimasti attivi >ino ad oggi in base alle autorizzazioni date dal MIUR, sentito il CNAM (>ino al febbraio 2013, ultimo anno di attività).
La normativa riguardante la de>inizione dei corsi di studio triennali ordinamentali AFAM (2009, 2013), dei settori scienti>ico artistico-­‐disciplinari (SAD) e dei rapporti ore-­‐crediti (2009) è successiva al 2004.
La Legge di stabilità 2013 ha dato la possibilità alle istituzioni AFAM di concludere l’iter per la messa ad ordinamento dei bienni (L. 228/2012). A fronte di una lunga fase di sperimentazione, si tratta ora di individuare la migliore struttura dei percorsi didattici dei Bienni.
La seguente proposta vista la particolare urgenza di portare ad ordinamento il biennio attraverso una speci>ica decretazione ministeriale tiene conto:
⁃
della possibilità di emanazione di decreti da parte del MIUR, grazie alla Legge “Buona scuola” (comma 27 L. 107/2015).
⁃
di trovare la soluzione normativa più semplice ed ef>icace possibile.
⁃
pur mantenendo viva l’attenzione sulla speci>icità delle istituzioni AFAM, rendere coerenti le principali procedure del secondo livello AFAM con quelle universitarie (lauree magistrali).
Per questo si prende a riferimento la seguente normativa:
⁃
D.M. 270/2004, Riforma universitaria
⁃
D.P.R. 212/2005, Regolamento didattico AFAM
⁃
D.M. del 16 marzo 2007, Determinazione delle classi di laurea magistrale
⁃
D.M. 124/2009 e D.M. 120/2013, Ordinamenti dei corsi di studio di primo livello;
⁃
D.M. 90/2009, Settori Artistico-­‐Disciplinari dell’ambito musicale
⁃
L. 107/2015, “Buona scuola”
In sintesi questi gli aspetti più rilevanti:
a) Le attività di ricerca artistica possono far parte integrante del percorso di studi. Le attività regolari di revisione di progetti di ricerca sotto la supervisione dei docenti entrano a far parte integrante degli studi e daranno luogo a CFA, in linea con le prevalenti tendenze a livello internazionale.
b) Secondo i Descrittori di Dublino, i titoli >inali di secondo ciclo possono essere conferiti a studenti che “abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione che estendono e/o rafforzano quelle tipicamente associate al primo ciclo e consentono di elaborare e/o applicare idee originali, spesso in un contesto di ricerca”. I corsi di studio biennali, quindi, per gli studenti devono rappresentare l’integrazione dei corsi di studio triennali, con particolare riferimento “allo sviluppo delle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo auto-­‐diretto o autonomo”. Gli studenti, infatti, devono sviluppare “la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché la capacità di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate e incomplete”.
c) Ai >ini del riconoscimento dei titoli di studio, si possono creare bienni con speci>iche denominazioni e relativi speciali indirizzi, a patto di riportare sempre anche il nome della Scuola di riferimento.
a) Nei nuovi bienni ordinamentali rientrano i SAD (settori scienti>ico artistici disciplinari) già selezionati dal Ministro come obbligatori per l’ordinamento triennale. Tuttavia allo scopo di allargare l’offerta formativa dei Bienni, le attività formative di base possono comprendere anche i settori disciplinari af>ini. CRITERI UTILIZZATI
Tipologia delle attività formative
Le attività formative possono essere quelle ricomprese all’interno dell’elenco dei settori scienti>ico disciplinari con declaratorie e campi paradigmatici di competenza, così come -­‐ relativamente alle attività formative integrative o af>ini, delle attività a scelta dello studente e di quelle ulteriori -­‐ anche le attività di ricerca, la produzione artistica e professionale e in genere tutte le attività professionalizzanti. Si raccomanda in particolare di stimolare lo studente >in dal primo anno a ideare un progetto di ricerca, in relazione al quale partecipare a revisioni periodiche con i docenti e realizzare la prova >inale. Particolarmente signi>icative a riguardo sono alcune best practices a livello europeo, riportate nei materiali allegati.
Percentuale dei crediti per tipologia
Differentemente da quanto speci>icato nel D.M. 270/2004 art. 10 commi 2 e 4, (che propone differenti percentuali per triennio e biennio) viene proposto di mantenere la quantità dei crediti da individuarsi preliminarmente nella misura del 60 per cento dei crediti complessivi, in ossequio al DPR 212/2005 (che non indica differenze fra triennio e biennio).
Aree disciplinari
Tutti i settori compresi nelle diverse griglie sono raggruppati per area, mantenendo gli stessi riferimenti presenti nelle griglie del triennio (D.M. 124/2009 e D.M. 120/2013). Le attività integrative o af8ini, possono includere anche le aree o i settori caratterizzanti non considerati o altri campi di settori previsti nelle caratterizzanti stesse.
Inoltre nelle discipline a scelta dello studente si dovrà “assicurare la libertà di scelta fra tutti gli insegnamenti attivati nell’ateneo”.
Quindi:
⁃
⁃
⁃
Il 60% dei CFA (72) appartengono ai SAD di Base e “Caratterizzanti”. Tuttavia le attività di base possono variare come sopra descritto, fermo restando quelle caratterizzanti.
Il 30% dei CFA (36) appartengono a SAD integrativi decisi dalle istituzioni e alla prova >inale, oppure ad attività formative ulteriori (4 CFA), e attività di ricerca e di tutoraggio di progetti di ricerca sotto la supervisione dei docenti.
Il 10% dei CFA (12) appartengono a SAD scelti dallo studente, oppure per il riconoscimento di ricerca e di attività artistica in base ai regolamenti delle istituzioni in materia.
Proposta di D.M. per SCENOGRAFIA
DIPLOMA ACCADEMICO DI SECONDO LIVELLO
DIPARTIMENTO DI PROGETTAZIONE E ARTI APPLICATE
SCUOLA DI SCENOGRAFIA
Per l’iscrizione al corso di Diploma Accademico di Secondo Livello in Scenografia è necessario il possesso di un titolo di Diploma Accademico di Primo Livello o di altro titolo di studio almeno equivalente o di altro titolo di
studio conseguito all’estero, riconosciuto equipollente. Per l’ammissione al Corso di Diploma Accademico di Secondo Livello in Scenografia costituiscono quindi requisito di ammissione i seguenti titoli:
1. Tutti i Corsi di Diploma di Primo Livello delle Scuole di Scenografia dell’AFAM;
2. Tutti i Corsi di Diploma di Primo Livello di Accademie Italiane e/o Università per i quali sia possibile il riconoscimento di almeno 150 CFA;
Il corso di studi per il conseguimento del diploma accademico di secondo livello in Scenografia ha l’obbiettivo di condurre lo studente a esplorare l’interazione dinamica e innovativa tra il corpo, lo spazio e il tempo, con un
approccio interdisciplinare che abbraccia discipline come la scultura, i media digitali, il teatro di figura, la coreografia, il cinema, l’architettura e il suono. Sin dal primo anno del Biennio specialistico viene incoraggiata le attività di
ricerca e la sperimentazione nei diversi ambiti disciplinari, praticate in accordo e con la supervisione dei docenti
Requisiti di ammissione
Il Diploma Accademico di Secondo Livello in SCENOGRAFIA si consegue al termine di un corso di studi biennale e comporta l’acquisizione di 120 Crediti Formativi Accademici (CFA).
I diplomati nei corsi di Secondo Livello della Scuola devono:
- possedere un’attitudine alla ricerca artistica, mostrando la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché la capacità di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate e incomplete.
- possedere una formazione di livello professionale nei diversi settori della scenografia, degli allestimenti, del costume per lo spettacolo;
- possedere strumenti metodologici e di ricerca in grado di comprendere e dialogare con i linguaggi espressivi, le tecniche e le tecnologie più avanzate;
- esprimersi correntemente in almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre la lingua madre, nell’ambito precipuo di competenza e per lo scambio di informazioni specifiche dei settori della scenografia;
- padroneggiare gli strumenti informatici e la comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza.
Ai fini indicati e nei limiti dei piani di studio indicati, possono contribuire ai crediti formativi anche le attività di ricerca praticate in accordo e con la supervisione dei docenti, nonché specifiche attività professionalizzanti, workshop,
stage, tirocini, espressamente utili al conseguimento di specifiche professionalità.
I diplomati nei corsi di secondo livello della scuola di Scenografia sono in grado di operare nell’ambito delle professioni tradizionali dello spettacolo, così come in quelle caratterizzare da una maggiore innovazione tecnologica.
Obiettivi formativi
Prospettive occupazionali
SETTORE
ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE
ABPR31
ABST47
ABPR16
ABPR15
ABST46
ABST48
ABST54
Stile, Storia dell'Arte e del Costume
Disegno per la progettazione
Metodologia della progettazione
Estetica
Storia delle arti applicate
Storia della musica
ABST53
ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
Totale Crediti Formativi
24/32
Fotografia
Storia dello spettacolo
ABPR22
Scenografia
Elementi di architettura e urbanistica
Scenotecnica
ABPR14
ABPR23
ABTEC41
ABPR21
ABPR32
ABPR35
40/48
Tecniche di modellazione digitale
Modellistica
Costume per lo spettacolo
Regia
Crediti obbligatori da conseguire nell'ambito delle attività di base e caratterizzanti (60% di 120)
72
20
ATTIVITA’ FORMATIVE INTEGRATIVE O AFFINI
Fra le attività formative integrative o affini sono comprese le discipline afferenti alle attività formative di base e caratterizzanti, che possono essere contemplate fra le attività integrative come iterazione o qualora non siano già state inserite nel piano di studi. Tuttavia, hanno un titolo preferenziale le attività di ricerca praticate in accordo e con la supervisione dei docenti.
Sono altresì da considerarsi in questo settore tutte le discipline comprese negli altri Corsi di Diploma di Secondo Livello dell’Accademia, verificata la congruità del percorso formativo rispetto agli obiettivi del corso di studi.
ATTIVITA' FORMATIVE ULTERIORI
Attività professionalizzanti, workshop, stage, tirocini, etc.
Le attività formative autonomamente scelte dallo studente, devono essere riconducibili all’ambito delle discipline comprese nel piano di studio. Le
attività formative devono essere debitamente documentate e approvate dal Comitato didattico. I crediti formativi (CFA) assegnati alle attività formative
autonomamente scelte dallo studente sono da intendersi relativi a:
⁃
esami corrispondenti ad attività integrative o affini.
ATTIVITA’ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE
⁃
attività di ricerca praticate in accordo e con la supervisione dei docenti.
I suddetti crediti formativi possono essere destinati anche al riconoscimento di esami sostenuti presso altri Corsi di Diploma dell’Accademia e, in base
a specifici accordi, presso altre istituzioni. I suddetti CFA possono essere riconosciuti solo a seguito della presentazione di una richiesta dello studente
che avrà cura di allegare la necessaria documentazione.
ATTIVITA' FORMATIVE RELATIVE ALLA PROVA FINALE E ALLA CONOSCENZA DELLA LINGUA STRANIERA
Verifica conoscenza lingua inglese
Prova finale
Riassunto distribuzione crediti
RIEPILOGO ATTIVITA’
4
12
12
crediti
72
ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE E CARATTERIZZANTI (60%)
20
4
12
12
ATTIVITA’ FORMATIVE INTEGRATIVE O AFFINI
ATTIVITA' FORMATIVE ULTERIORI
ATTIVITA’ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE
ATTIVITA’ FORMATIVE RELATIVE ALLA PROVA FINALE E LINGUA
TOTALE CREDITI PREVISTI NEL BIENNIO
120