Rendicontazione e valutazione Piano di
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Rendicontazione e valutazione Piano di
2 La relazione di attività 2015 è stata redatta con il coordinamento della dr.ssa Daniela Rivetti, Direttore Dipartimento di Prevenzione e SISP e con il contributo degli operatori di seguito indicati. Direzione Dipartimento di Prevenzione: PO Servizio Amministrativo dr.ssa Sandra Zavattero SC Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN): direttore dr. Vincenzo Soardo, dr. Fiorenzo Lorenzi, coordinatore TdP Elena Cerrato, TdP Marisa Panata SS Igiene della Nutrizione e attività fisica: responsabile dr.ssa Renza Berruti, Dietista Valle Cristian SC Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP): dr. Giuseppe Allegro, dr.ssa Enrica Girardino, dr. Maurizio Oddone, CPSI Nadia Abate, ASV dr. Angela Mazzetti, CPSI Alessandra Morra, ASV Mariuccia Mutton, coordinatore TdP dr. Domenico Russo, TdP Lorenzo Bigliani SS Educazione alla Salute: responsabile dr.ssa Tiziana Miroglio, ASV Manuela Gobbo, educatrice Paola Vaccalluzzo SC Prevenzione e Sicurezza in Ambiente di Lavoro (SPreSAL): direttore dr. Roberto Zanelli, dr.ssa Mariangela Azzone, dr.ssa Anna Maria Trovato, coordinatore TdP Mauro Bonifaci SC Medicina Legale: Direttore dr. Claudio Negro SSD Servizio Tecnico della Prevenzione (STP): responsabile ing. Carla Pettazzi SC Servizio Veterinario AREA A: dr. Fulvio Baj, dr. Antonio Quasso SC Servizio Veterinario AREA B: direttore dr. Carlo Raschio, d.ssa Mariella Fungo, dr. Mauro Lovisone SSD Servizio Veterinario AREA C: direttore dr. Antonello Barisone, dr.ssa Cristina Gerbi Nucleo di Vigilanza Interarea (NIV): coordinatore TdP Alberto Morra. Direzione Sanitaria Ospedale Cardinal Massaia: dr.ssa Roberta Broda, ICI Giuseppina Marchese, ICI Mirella Pozzebon Dipartimento di Salute Mentale: dr Andrea Vannini SC Patologie delle dipendenze (SERT): dr.ssa Roberta Liberalato, CPSI Ombretta Conti, educatore professionale Fabrizio Maccario, CPSI Alessandra Romagnolo SSD Consultori: responsabile dr.ssa Paola Imarisio, dr.ssa Silvana Alfieri, dr.ssa Ornella Goria Qualità, Risk mamgement dr.ssa Anna Mesto, CPSE Luciana Lazzarino, CPSI Graziella Montersino SS Promozione qualità dell’assistenza residenziale, semiresidenziale e domiciliare: responsabile dr. Paolo Viola; CPSI Gigliola Gualtieri 3 4 SCHEMA DEL PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE SOMMARIO Programmi del PLP 2015 1 Guadagnare Salute Piemonte - Scuole che promuovono salute 2 Guadagnare Salute Piemonte - Comunità e ambienti di vita 3 Guadagnare Salute Piemonte - Comunità e ambienti di lavoro 4 Guadagnare Salute Piemonte - Promozione della salute e prevenzione nel setting sanitario 5 Screening di popolazione 6 Lavoro e salute 7 Ambiente e salute 8 Prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili 9 Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare 10 Governance, organizzazione e monitoraggio del Piano regionale di prevenzione Rappresentano parte integrante del PLP: • Relazione PAISA 2015 • Relazione SISP 2015 5 Pag. 7 13 19 21 27 33 39 49 55 61 PREMESSA La Relazione delle attività del PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE 2015 è stata redatta sulla scorta delle linee di indirizzo fornite dalla Regione Piemonte Sono descritti i risultati relativi a 10 programmi ciascuno declinato nelle azioni indicate dal Piano Nazionale della Prevenzione. Alla rendicontazione del PLP ASL AT hanno lavorato, in modo integrato e coordinato, 50 operatori afferenti a 17 strutture. La funzione di stewardship è in carico al coordinatore PLP (Direzione del Dipartimento di Prevenzione). 6 Programma 1 GUADAGNARE SALUTE PIEMONTE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE Azione 1.1.1 Consolidamento dell’alleanza scuola /sanità per le Scuole che promuovono Salute Obiettivi Coinvolgere tutti gli attori interessati in un percorso di alleanza. È quindi necessario che Scuola, Sanità, Enti Territoriali, Agenzie educative presenti sul territorio, famiglie e giovani cooperino per individuare priorità e modalità di intervento. Attività programmate a livello locale • Partecipazione agli incontri del Gruppo Tecnico Provinciale • Protocollo d’intesa: Progetto per l’ascolto dei minori vittime di maltrattamenti e abusi sessuali Dipartimento Materno Infantile A.S.L. AT – Ufficio Scolastico Territoriale • Incontri progettuali con Associazioni (ADMO,AVIS, SOS Diabete) Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Il Repes e/o un suo collaboratore hanno partecipato ai due incontri programmati del Gruppo Tecnico Provinciale che, nel corso del 2015, hanno avuto come obiettivo il supporto alla costruzione dei “profili di salute” delle scuole attraverso la ricerca e messa a disposizione delle informazioni relative ad uno o più ambiti del profilo di salute individuati dalle singole scuole ( dati sorveglianze epidemiologiche: OKKio , HBSC, etc..), condivisione di strumenti tecnici utili ad attivare percorsi partecipativi interni alla scuola, ricerca di sinergie con altri percorsi attivi in ambito extra scolastico (es. Piani di prevenzione locali). • Gli incontri sono stati anche occasione di riflessione sul ripensare alla co-progettazione di interventi che siano sempre più ispirati alle “buone pratiche” • Protocollo d’intesa “Progetto per l’ascolto dei minori vittime di maltrattamenti e abusi sessuali Dipartimento Materno Infantile A.S.L. AT – Ufficio Scolastico Territoriale”: l'equipe multidisciplinare (comprendente sia operatori dell'ASL che delle Forze dell'Ordine e della Magistratura) ha proseguito nell'attività di consulenza ed intervento su richiesta delle Scuole di ogni ordine e grado. Oltre ad incontri presso le varie sedi scolastiche è stata anche assicurata la consulenza telefonica. • Con le Associazioni di volontariato ADMO,AVIS, SOS Diabete si è condiviso e programmato, nel corso di singoli incontri, il piano di intervento nelle scuole relativo alla sensibilizzazione su donazione sangue-midollo e prevenzione malattia diabetica • Attori coinvolti/ruolo: Componenti del GTP, operatori Gruppo Promozione Salute, rappresentanti delle Associazioni ADMO,AVIS, SOS Diabete Indicatori Presenza di contatti formali con Enti e Associazioni identificate (es: convocazione incontri) Standard per l’anno 2015 Valore al 31/12/2015 Il Gruppo Tecnico Provinciale è stato convocato formalmente due volte ad opera del Dirigente dell'Ufficio scolastico Provinciale; con le Associazioni di volontariato citate le Almeno 2 incontri dei convocazioni sono state concordate verbalmente gruppi congiunti costituiti a livello locale 2 incontri con Gruppo Tecnico Provinciale 1 incontro con SOS Diabete 1 incontro con AVIS 1 incontro con ADMO 7 Si segnala inoltre la partecipazione della SOC Dipendenze a progetti realizzati in collaborazione con altri partner non previsti nel PLP. Progetto regionale GAP (prospettiva di prevenzione al gioco d'azzardo patologico) Target: studenti Scuole Secondarie di secondo grado Azioni: incontri con professionisti qualificati della Prevenzione e della S.C. Dipendenze. Partner: Regione Piemonte e Associazione TAXI 1729 L'impegno del servizio: supporto all'attivazione delle iniziative sul territorio dell'ASL AT. Anno 2015: proposto a tutte le scuole superiori – effettuata n. 1 conferenza spettacolo. Progetto Informiamoci (prospettiva di prevenzione e di educazione all’uso corretto della rete da parte dei “nati digitali”) Target: genitori, insegnanti Scuole primarie (terza, quarta e quinta) e Scuole Secondarie di primo grado. Azioni: incontri con professionisti qualificati delle Comunicazioni, della S.C. Dipendenze e con la Polizia Postale. Partner: Associazione Mani colorate, Unicef, Provincia, Polizia Postale Anno 2015: presentazione del progetto con conferenza stampa, incontri con studenti Scuole Secondarie di primo grado. Non sono pervenute invece richieste per interventi con genitori e insegnanti. Azione 1.2.1 Consolidamento e sviluppo di una formazione congiunta Obiettivi Condividere i criteri per la definizione di Scuola che promuove salute e implementare le attività attraverso una formazione congiunta. Attività programmate a livello locale • Coordinamento/Formazione rete scuole partecipanti al Progetto regionale “I profili di salute della scuola” • Consolidamento dei tavoli di lavoro tematici per la formazione congiunta ASL/Scuola, in particolare sui Progetti UNPLUGGED e OKKIO • Sostegno alla formazione territoriale sul Progetto STEADYCAM, a cura del Centro Documentazione Steadydacam • Incontro con gli insegnanti per il “ritorno” dei dati raccolti nelle scuole con la Sorveglianza OKKIO alla Salute e relativi all’anno 2014. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 • E' proseguita la partecipazione degli operatori della SOS Educazione alla salute agli incontri formativi previsti dal percorso operativo per la costruzione partecipata del Profilo di salute della scuola (Protocollo d’Intesa Ufficio Scolastico Regionale e Regione Piemonte) che si sono svolti a Torino. Al termine di tale percorso, che peraltro proseguirà nei prossimi anni, sono state condivise le Linee Guida relative al piano di lavoro degli interventi di promozione ed educazione alla salute nelle scuole piemontesi, per l’anno scolastico 2015/2016 e 2016/2017. Il documento ufficiale è stato diffuso a tutte le amministrazioni firmatarie del Protocollo di Intesa • Il gruppo formatori UNPLUGGED ha proseguito l'azione di sostegno alle scuole coinvolte nel progetto anche se non si è riusciti a realizzare il programmato incontro in plenaria per adesione numericamente troppo scarsa da parte degli insegnanti. I contatti sono stati comunque mantenuti con i singoli Istituti, in alcuni casi anche con diversi incontri. • Per quanto riguarda OKKio gli operatori della SOC SIAN hanno organizzato 2 giornate per la restituzione dei dati alle scuole primarie e alle famiglie degli alunni • E' proseguita la partecipazione degli operatori della SOC Dipendenze alle giornate di formazione sulla media education relative al Progetto STEADYCAM, a cura del Centro Documentazione Steadycam. • Gli eventi formativi hanno coinvolto contemporaneamente anche gli insegnanti delle scuole primarie di primo grado che hanno aderito (Scuola Pascoli Asti e Direzione Didattica Montegrosso) a cui gli operatori della SOC Dipendenze hanno garantito il supporto nella realizzazione del progetto stesso. 8 Nel corso del 2015 tuttavia non vi sono state richieste di tale natura da parte degli insegnanti Popolazione target: Dirigenti scolastici e Insegnanti Attori coinvolti/ruolo Gruppo Tecnico Provinciale e scuole partecipanti al progetto “Profili di salute”: IC MONTEGROSSO, IC INCISA, IC NIZZA, IC COSTIGLIOLE, IC SAN DAMIANO, ARTOM, CASTIGLIANO. Gruppo Formatori Unplugged, S.O.C. SIAN Operatori S.C. Dipendenze Gruppo Promozione della Salute Insegnanti Indicatori Pubblicazioni diversi temi operative N. giornate di formazione Standard per l’anno 2015 sui Almeno 1 incontro per valorizzare le pubblicazioni già prodotte Almeno 2 giornate annue Valore al 31/12/2015 2 incontri di presentazione pubblicazione dati OKKio 2 incontri Profili salute Azione 1.3.1 Il catalogo: promozione e disseminazione di Buone Pratiche (BP) Obiettivi Le scuole adottano Buone Pratiche per la promozione di stili di vita sani proposte nel catalogo e messe a disposizione di tutte le scuole interessate. Attività programmate a livello locale • Formalizzazione di un Catalogo di proposte educative e buone pratiche elaborato nel corso degli incontri del Gruppo Multidisciplinare per la Promozione della salute (che si avvale di tavoli tematici) e proposto a tutte le scuole di ogni ordine e grado entro la fine del mese di maggio. • Attività di consulenza (incontri con gli insegnanti, segnalazione di materiali disponibili, ecc.) per orientare le scuole, che segnalano particolari bisogni, all’adozione di percorsi condivisi sempre nell’ottica delle buone pratiche. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Il “Gruppo Multidisciplinare per la Promozione ed Educazione alla Salute”, suddiviso in tavoli tematici, ha elaborato una serie di proposte poi confluite nel Catalogo secondo una tradizione ormai consolidata da anni. • Si tratta di progetti relativi ai temi del “Guadagnare Salute” validati dal punto di vista metodologico; alcuni di essi sono contenuti nella rassegna allegata alle Linee Guida degli interventi di promozione della salute nelle scuole piemontesi quali Unplugged, Affy fiuta-pericoli, Peer Education, altri sono a valenza regionale quale “Porgi una mano, qualcuno ha bisogno di te” sulla cultura della donazione; altri ancora si riferiscono a percorsi validati da Enti quali l'Istituto Superiore di Sanità. • Tuttavia si è tenuto conto anche della segnalazione dei bisogni locali e/o di singole scuole e delle positive esperienze degli anni precedenti per quanto riguarda interventi in cui è risultata efficace la collaborazione degli insegnanti e si registra una buona ricaduta sugli studenti. • Nella riunione plenaria del 20 aprile 2015 il Gruppo ha formalizzato il Catalogo che è stato poi inviato entro la metà del mese di maggio all’Ufficio Scolastico, alla segreteria delle Direzioni e ai Referenti per la salute delle scuole. • Raccolte le adesioni, il Gruppo si è nuovamente riunito nel mese di ottobre per concordare le modalità organizzative per la realizzazione degli interventi. • Si riporta in calce la tabella riassuntiva degli interventi di promozione della salute presenti nel Catalogo e offerti alle scuole della ASL AT per l'anno scolastico 2014 / 2015 con il relativo stato di attuazione e i risultati emersi. 9 • I componenti del Gruppo hanno svolto attività di consulenza (incontri con gli insegnanti, segnalazione di materiali disponibili, ecc.) non solo come sostegno alla realizzazione dei progetti concordati, ma anche nelle occasioni in cui singole scuole hanno richiesto interventi non preordinati per orientarle all’adozione di percorsi educativi nell'ottica delle Buone pratiche. Attori coinvolti/ruolo Gruppo Multidisciplinare per la Promozione della salute (attraverso tavoli tematici), Referente del Ufficio scolastico provinciale Indicatori Standard per l’anno 2015 Realizzato e distribuito a tutte le Indicatore sentinella: Scuole di ogni ordine e grado Presenza del catalogo Numero di scuole che hanno adottato almeno 1 progetto di buona Almeno 10% pratica/numero di scuole a cui è stato inviato o presentato il catalogo Valore al 31/12/2015 SI Peer education 50% Unplugged 37% “Porgi una mano qualcuno ha bisogno di te” 69% Piano delle azioni di promozione / educazione / formazione rivolte alle scuole (PEAS). Rendicontazione anno scolastico 2014/2015 Titolo Area tematica prevalente Unplugged Dipendenze Di pari in/mpari dipendenze Tabacco…. Meglio non provare dipendenza da tabacco Peer to Peer Sviluppo competenze psicosociali Prendere il volo Sviluppo delle competenze relazionali Educazione sessuale Sessualità n. scuole n. soggetti Interventi svolti che hanno coinvolti aderito (insegnanti, alunni) 9 491 Alcuni degli Insegnanti formati nell'anno scolastico 2013-2014 hanno attivato il progetto nell'anno 2014-2015 in 22 classi di II e III sec.I° grado 2 24 -Formazione Peer Educator 2 95 -Incontri dei Peer Educator nelle classi per promuovere la consapevolezza del rischio nell’uso di sostanze stupefacenti e/o psicotrope. 3 4 -Formazione insegnanti sulla prevenzione del tabagismo in ambito scolastico 1 200 -Progetto con gli alunni svolto dagli Insegnanti formati .Incontri dell’operatore ASL con le classi in due di queste scuole. 1 15 -Incontri con Peer Educator formati (Asti Sud) 1 104 -Interventi dei Peer nelle classi (Asti Sud) 1 5 -Interventi della Psicologa con gli Insegnanti (Asti Sud) 3 39 -Formazione Peer Educator (Asti Centro) 3 396 -Interventi dei Peer nelle classi (Asti Centro) 2 40 -Incontri con i genitori degli alunni che passeranno alla Scuola Primaria (Asti Sud) 4 107 -Incontri con i genitori dei nuovi iscritti alle Scuole dell'Infanzia (Asti Sud) 1 3 - Incontri con Insegnanti di Asili Nido (Asti Sud) 10 216 -Incremento delle conoscenze sulla sessualità e contraccezione (Asti Centro) Sec. II° grado 3 182 -Incontri con studenti durante la cogestione (Asti Centro) Scuole Sec. II° grado 10 Educazione sessuale Sessualità 10 524 Incontri informativi di educazione sessuale (Asti Sud) Scuola Sec. I° grado Uno spazio per i giovani 3 801 Sportello di ascolto Sessualità/ affettivo relazionale Problematiche adolescenziali 10 550 “Uno spazio per gli insegnanti” benessere 2 psicorelazionale adolescenti 8 Sportello nutrizionale Alimentazione 12 428 Porgi una mano.... qualcuno ha bisogno di te Sviluppo delle competenze 9 699 Intervento di presentazione del Servizio nel Consultorio Familiare nelle Scuole Sec. II° grado (Asti Sud) Individuazione dei problemi dell’adolescente attraverso l’ascolto e la comunicazione (Asti Nord- Asti Centro) Offerta di spazi di consultazione psicologica agli Insegnanti per affrontare situazioni individuali di singoli studenti connotate da grande disagio o difficoltà e per facilitare l'orientamento di studenti e genitori verso i Servizi Sanitari competenti a seconda della problematica emersa. Accesso mensile nelle scuole aderenti di I° e II° grado tramite colloqui con studenti, Insegnanti e genitori Sensibilizzazione sulla donazione di sangue e midollo osseo rivolto agli studenti dell'ultimo anno delle Scuole II° grado finalizzata ad incrementare le donazioni. S.O.S. Diabete Sensibil. alla malattia diabetica Sviluppo delle competenze 4 400 Far conoscere ai giovani la malattia diabetica e le possibilità di prevenzione. Trasmettere un messaggio positivo sulla qualità di vita del diabetico. (Scuola Sec II° grado) Progetti non attivati : -Affy fiutapericoli -Vivere bene con gli animali -Aspetti migliorativi della prestazione agonistica Azione 1.4.1 Programmazione annuale delle azioni prioritarie in coprogettazione Obiettivi Individuare le azioni prioritarie che le scuole dovranno attivare nell’anno scolastico. Le azioni da svolgere nelle scuole devono rispondere ai diversi bisogni ma soprattutto far riferimento ai temi prioritari identificati dal protocollo d’intesa e definiti all’interno delle linee guida regionali. Attività programmate a livello locale Condivisione di un percorso didattico in co-progettazione sul tema della sana alimentazione e promozione dell’attività fisica in collaborazione con altri Enti (Comune di Asti, SUISM) da realizzarsi nell’anno scolastico 2015/2016 • Realizzazione di interventi condivisi in relazione all’obiettivo “Scuole libere dal fumo” negli Istituti che adottano la metodologia di Unplugged • Sviluppo del progetto regionale “Porgi una mano…. qualcuno ha bisogno di te” sulla cultura della donazione • Partecipazione al Progetto STEADYCAM del Centro Documentazione Steadydacam • 11 Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 In considerazione delle tematiche prioritarie del programma Guadagnare Salute (alimentazione e attività fisica, fumo, alcol e dipendenze) ed all'indicazione di finalizzare offerte di informazione, aggiornamento, ricerca/azione all’elaborazione condivisa di percorsi educativi a valenza regionale, il Gruppo Promozione salute dell'ASL AT ha collaborato con le singole realtà scolastiche per l'attivazione di progetti in base a quanto previsto dalle Linee Guida regionali: • • • • • Gli operatori della SOS Educazione alla salute e del SIAN hanno partecipato alla co-progettazione di un percorso didattico rivolto alle Scuole primarie del Comune di Asti denominato “Ben..essere in gioco” promosso dall'Assessorato allo Sport del Comune di Asti. Oltre all'ASL AT hanno collaborato il Corso di Laurea in Scienze Motorie, sezione di Asti, MIUR, CONI, CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e l'Associazione FAB. Tale progetto ha come obiettivo la realizzazione di un percorso educativo su attività motoria e corretta alimentazione attraverso specifici laboratori e attività di tutoraggio direttamente nelle Scuole da parte di istruttori SUISM a sostegno degli insegnanti deputati all'insegnamento specifico. Un evento condiviso nell'ambito di tale progetto è stata anche la realizzazione di due giornate (16 e 22 ottobre), in occasione della Giornata Mondiale dell’alimentazione ONU-FAO, promosse dal Comune di Asti in collaborazione con ASL AT, SUISM, MIUR, CONI, CIA e FAB. Per il potenziamento dei progetti sulla cultura della donazione sono proseguite le attività di sensibilizzazione degli studenti del V anno in co-progettazione con Istituti Superiori, AVIS e ADMO (Progetto regionale “Porgi una mano…. qualcuno ha bisogno di te”). Come valore aggiunto si segnala che alcune Scuole hanno organizzato gruppi di donatori da accompagnare presso la sede AVIS e/o acconsentito all'esecuzione di prelievi in sede per il successivo campionamento ed iscrizione alla Banca dati per la donazione di midollo In merito all’approfondimento dell’utilizzo di strumenti innovativi, quali i linguaggi audiovisivi, per la promozione di stili di vita sani, in collaborazione con il Centro di Documentazione Steadycam, gli operatori della SOC Dipendenze si sono resi disponibili ad attività di supporto dopo aver completato la formazione congiunta, ma le scuole coinvolte sono riuscite a portare a termine gli interventi in piena autonomia Progetto PEER TO PEER: nella co-progettazione con le scuole aderenti sono stati coinvolti operatori di due servizi dell'ASL AT (Consultorio e SOC Dipendenze) sia nella individuazione e formazione dei peer educator che nella definizione delle aree tematiche; sono inoltre stati attivati specifici percorsi di approfondimento per i peer educator già formati. Popolazione target Dirigenti scolastici, insegnanti delle scuole del territorio Attori coinvolti/ruolo Gruppo Multidisciplinare per la Promozione della salute (attraverso tavoli tematici), Referente del Ufficio scolastico provinciale, Dirigenti scolastici, Tavolo lavoro Comune di Asti Indicatori Standard per l’anno 2015 Scuole che hanno attivato azioni su temi prioritari nelle classi target Almeno il 20% /classi target delle scuole partecipanti 12 Valore al 31/12/2015 Unplugged 84,6% Progetto Steadycam 100% Peer to peer 100% Porgi una mano... 100% Programma 2 GUADAGNARE SALUTE PIEMONTE COMUNITÀ E AMBIENTI DI VITA Azione 2.1.1 Linee guida per l’adozione della “Carta di Toronto per la promozione dell’attività fisica” Obiettivi Favorire l’adozione della Carta di Toronto attraverso l’elaborazione di Linee guida regionali, ricercando e studiando la trasferibilità delle esperienze locali e nazionali. Le attività di ricerca e scrittura delle Linee guida saranno realizzate da un gruppo di lavoro regionale formato da rappresentanti della Rete Attività fisica Piemonte (RAP) e dal gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP). Le Linee guida saranno diffuse attraverso i siti e i canali istituzionali. Attività programmate a livello locale Partecipazione alle riunioni del gruppo di lavoro regionale del Referente Aziendale per l’attività fisica. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Il Referente Aziendale per l’attività fisica è membro del RAP e, in tale veste, ha partecipato alle riunioni del gruppo di lavoro regionale. Popolazione target Decisori tecnici e politici (destinatari finali). Attori coinvolti/ruolo Referente Aziendale per l’attività fisica, Rete Attività fisica Piemonte (RAP) e gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP). Indicatori Standard per l’anno 2015 Partecipazione a 2 riunioni del gruppo di lavoro N. riunioni gruppo di lavoro Azione 2.2.1 Come leggere l’etichetta dei prodotti confezionati per bambini: una guida all’uso Obiettivi Favorire una lettura consapevole delle etichette attraverso l’aggiornamento della Banca dati regionale delle etichette dei prodotti confezionati (raccolte nell’ultima edizione di “Okkio alla salute”). Attività programmate a livello locale Collaborazione con l’ASL TO3 per l’aggiornamento e la manutenzione della banca dati Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 L’ASL di Asti, ha collaborato con l’ASL TO3 per l’aggiornamento e la manutenzione della banca dati Popolazione target Operatori SSR (destinatari finali). Attori coinvolti/ruolo SIAN ASL TO3, SIAN ASL piemontesi. Indicatori Indicatore sentinella: Etichette caricate in Banca dati Standard per l’anno 2015 Sono state caricate nella Banca dati tutte le etichette raccolte 13 Azione 2.2.2 Incidenti domestici: quali informazioni Obiettivi Attivare percorsi informativi presso le strutture che accolgono gli anziani nel tempo libero – ad esempio i centri ricreativi – o presso le strutture residenziali, per aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei rischi e delle misure di prevenzione. Attività programmate a livello locale • progetto per la prevenzione del rischio di caduta in ambiente ospedaliero • la raccolta ed elaborazione delle informazioni sulle cadute in RSA • progetto informativo “Otto incontri per star meglio” rivolto alla popolazione • progetto informativo “Vivere bene la terza età” rivolto alla popolazione anziana Popolazione target Strutture assistenziali e residenziali, popolazione anziana. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 • Setting assistenziale: Gli episodi di caduta dei pazienti ricoverati (e i danni a questi correlati) sono un problema rilevante per tutte le strutture ospedaliere. Nella ASL AT è continuato il progetto che mira all’intercettazione delle situazioni di rischio (scheda multidimensionale per la valutazione individuale del rischio di caduta) all’informazione / educazione dei pazienti (poster affisso nelle camere di degenza, opuscolo informativo da consegnare al paziente e ai famigliari per l’adozione anche a domicilio delle precauzioni apprese durante la degenza) ed alla formazione del personale (medici, infermieri, operatori sociosanitari e fisioterapisti) del dipartimento medico, (reparti “Medicine”, “Malattie infettive”, “Neurologia”, “Cardiologia”, “RRF”, “Ortopedia”) dei due Presidi Ospedalieri dell’ASL AT di Asti. • Setting residenziale: E' proseguito il progetto che mira a promuovere la qualità, sotto diversi profili assistenziali, nelle RSA. Il progetto prevede visite periodiche in tutte le RSA al fine di proseguire la raccolta e la elaborazione delle informazioni necessarie alla valutazione dei rischi legati all’assistenza e al monitoraggio delle misure di correzione del rischio. In particolare in relazione al problema delle cadute, sono stati monitorati e sorvegliati gli eventi e i loro esiti (fratture, ricovero ospedaliero, accessi in PS, decesso …) nelle 42 RSA del territorio al fine di ricercare correttivi, con particolari approfondimenti relativi a: invii in ospedale (motiviazione, numerosità, ricovero ospedaliero, solo accesso al PS) • Setting di Comunità 1. Si è aderito al progetto formativo “Otto incontri per star meglio” promossa dall’Associazione culturale InCreaSe (Innovation Creativity Setting) in collaborazione con il Polo Universitario Asti Studi Superiori, UTEA e altre associazioni senza fini di lucro (Ethica, Cepros onlus, Bioteca&Persona onlus). Il progetto ha coinvolto docenti del Polo universitario, medici MMG, medici specialisti, farmacisti e altre figure professionali della sanità e della società civile. Sono stati realizzati i cosiddetti “giovedì della salute” aventi per argomenti: “cuore e pressione: amici preziosi”, “incidenti domestici:come evitarli e prime cure”, “mangiare e bere bene per stare in salute”, “ansia, depressione e attacchi di panico”, “ muoversi per stare in salute”, “Stare insieme...fa bene alla salute”, “non guarisco, ma sono preso in cura: le cure palliative”, “gravidanza e parti medicalizzati: aspetti positivi e negativi”. 2. Si è aderito al progetto del sindacato (CGIL) “VIVERE BENE LA TERZA ETA’ ” (serie di incontri con la popolazione anziana per promuovere l’invecchiamento attivo) 3. Si è tenuto un incontro (novembre 2015) presso l’Università della Terza Età di Nizza-Canelli, sede di Calamandrana, nell’ambito della programmazione delle attività accademiche. Popolazione target Strutture assistenziali e residenziali, popolazione anziana. Attori coinvolti/ruolo 14 In ASL AT: Gruppo Promozione della Salute, Ufficio Qualità, SOS Promozione qualità dell’assistenza residenziale, semiresidenziale e domiciliare, SOC Igiene e Sanità Pubblica, SOSD Servizio Tecnico per la Prevenzione, Responsabili dell’Assistenza Dipartimentale, Operatori dei reparti. Sindacati, Università, Associazioni Indicatori Percorsi informativi attivati Standard per l’anno 2015 Sono stati presi contatti con tutte le strutture interessate Azione 2.3.1 Con meno sale la salute sale Obiettivi • definizione accordo Regione-Associazione di categoria • definizione poster e materiale informativo • attuazione di incontri di informazione/formazione indirizzati ai panettieri e addetti ristorazione collettiva finalizzati alla riduzione del contenuto di sale nelle preparazioni alimentari • informazione ai consumatori con il supporto dei MMG. Si prevede di attuare il progetto in tutte le ASL mediante l’organizzazione di incontri informativi/formativi, documenti di indirizzo e di sostenerne l’implementazione con azioni di sensibilizzazione/comunicazione. Attività programmate a livello locale Programmazione di un incontro con i panificatori. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Nel territorio di competenza dell’ASL AT, non è presente l’associazione panificatori, pertanto è risultato estremamente difficoltoso realizzare incontri info/formativi. Per l’anno 2015, tuttavia è stato effettuato un incontro di formazione/informazione con i panificatori in collaborazione con l'associazione CNA astigiana. Popolazione target Panificatori ed operatori alimentari, popolazione generale. Attori coinvolti/ruolo Gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP), ASL. Azione 2.4.2 Save the date Obiettivi Promuovere azioni di sensibilizzazione in occasione delle giornate tematiche celebrate dall’OMS (quali ad esempio la Settimana della salute mentale, la Settimana mondiale dell’allattamento del seno, la Giornata mondiale dell’attività fisica, fumo, …) per sviluppare l’empowerment e mantenere viva l’attenzione della popolazione, e non solo degli addetti ai lavori, su: • gli sviluppi della ricerca; • l’importanza e la promozione di uno stile di vita salutare; • l’importanza e la promozione del benessere mentale oltre a quello fisico, con particolare attenzione a contrastare lo stigma e l’idea di “inguaribilità” che da sempre accompagna la sofferenza mentale. Attività programmate a livello locale • Incontro con la popolazione in occasione della giornata mondiale sull’attività fisica 15 • camminata rivolta ai fumatori “Camminiamoci sopra......” in occasione della Giornata Mondiale senza tabacco • Distribuzione di materiale divulgativo e prestazioni gratuite agli utenti in occasione dell’“Obesity day” • Laboratori per le scuole Primarie in occasione della Giornata Mondiale dell’alimentazione ONU-FAO Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Sono state realizzate le seguenti iniziative correlate alle giornate tematiche celebrate dall’OMS: • in occasione della giornata mondiale sull'attività fisica, operatori dell'ASL AT hanno partecipato all'incontro rivolto alla popolazione “Muoversi per stare bene in salute” nell'ambito dei “giovedì della salute” promossi dall'associazione culturale InCreaSe, in collaborazione con il polo universitario Asti Studi Superiori • la Giornata Mondiale senza tabacco del 31 maggio è stata celebrata invitando la popolazione e, in particolare, i fumatori a partecipare ad una camminata in mezzo al verde per stimolare l'adesione a stili di vita corretti (abbandono del fumo, attività fisica). Titolo dell'evento “Camminiamoci sopra....” • In occasione dell’“Obesity day” (10 ottobre) operatori della SOS Dietologia e Nutrizione clinica hanno provveduto alla distribuzione di materiale divulgativo e prestazioni gratuite agli utenti comprendenti la rilevazione delle misure antropometriche, del BMI e valutazione del rischio metabolico • Operatori del SIAN e della SOS Educazione alla salute hanno partecipato alla realizzazione di un evento svoltosi ad asti in occasione della giornata mondiale dell'alimentazione ONU-FAO (16 ottobre con replica il 22 ottobre). Tutti gli Enti e le Associazioni partecipanti (assessorato sport comune di Asti, ASL AT, SUISM, MIUR, CONI, CIA, FAB) hanno dato vita a laboratori esperenziali per gli alunni delle scuole primarie del comune di Asti con l'obiettivo di promuovere la cultura del benessere relativa ad una corretta alimentazione e all'attività fisica. Tutte queste iniziative sono state ampiamente divulgate a mezzo stampa e sul sito Istituzionale ASL e sono corredate da materiale divulgativo. In particolare sono stati illustrati a insegnanti e genitori i dati della Sorveglianza OKKIO alla Salute relativi all’anno 2014. A lato di tali iniziative, concomitanti con le giornate tematiche celebrate dall’OMS, nel 2015 l’ASL AT ha collaborato ad altri momenti informativi rivolti alla popolazione, nell’ambito del sopraccitato progetto formativo “Otto incontri per star meglio” (vedi punto 2.2.2) sui temi di: • Cuore e pressione, amici preziosi • Stare insieme... fa bene alla salute • Muoversi per stare in salute • Gravidanza e parto medicalizzati: aspetti positivi e negativi Popolazione target Scuole e popolazione generale Attori coinvolti/ruolo Gruppo Multidisciplinare per la Promozione della salute dell’ASL AT, Comune di Asti, SUISM, MIUR, CONI, Cia, Associazioni e Istituzione pubbliche e private Indicatori Azioni di sensibilizzazione (eventi e/o materiali su siti istituzionali) Standard per l’anno 2015 - partecipazione ai 4 eventi sopracitati - collaborazione alla realizzazione dell'opuscolo distribuito agli alunni delle scuole primarie coinvolti nella giornata mondiale dell'alimentazione 16 Azione 2.5.1 Walking programs Obiettivi Sostenere la pratica dell’attività fisica e contribuire al raggiungimento dei livelli raccomandati per fascia di età attraverso i ‘walking programs’ – fit o nordic walking, gruppi di cammino – attività spontanee e accessibili a tutti. Attività programmate a livello locale Tavolo di lavoro con partner (Comune di Asti, Assessorato allo sport, SUISM) e Associazioni per il potenziamento dei gruppi di cammino già attivi condotti da operatori ASL Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 E’ stato costituito un tavolo di lavoro con partner quali il Comune di Asti, Assessorato allo sport, SUISM e con Associazioni del territorio per il potenziamento dei gruppi di cammino già attivi condotti da operatori dell’ASL AT. In particolare si è cercata l’integrazione tra il cammino e l’utilizzo del “percorso salute” che il Comune di Asti sta realizzando in un parco cittadino, percorso adatto soprattutto alla popolazione anziana. Nella ASL AT sono attivi 4 gruppi di cammino, condotti da 7 operatori ASL, che nel 2015 hanno effettuato 105 uscite di circa un' ora e coinvolto 95 persone. Le uscite sono state fatte in più Comuni (Asti, Montemagno, Cinaglio, Castell'Alfero). Le iniziative sono state diffuse anche a mezzo stampa. Popolazione target popolazione generale Attori coinvolti/ruolo Conduttori gruppi di cammino ASL AT, Tavolo tematico Gruppo Multidisciplinare per la Promozione della salute dell’ASL AT, Comune di Asti, SUISM e Associazioni già impegnate sul territorio Indicatori N. di gruppi di cammino attivati : 4 gruppi su tutto il territorio dell'ASL AT Standard per l’anno 2015 1 incontro con Comune di Asti, SUISM, CONI, MIUR Azione 2.6.1 Rapporto uomo-animale: strategie d’informazione e attività di controllo Obiettivi • Educare, informare e sensibilizzare la popolazione sulle tematiche relative al fenomeno del randagismo, al corretto rapporto uomo/animale e alle zoonosi. • Armonizzare a livello regionale l’utilizzo dell’anagrafe canina per migliorarne le performance. • Attuare attività programmata di controllo sulle strutture che accolgono cani senza proprietario (canili e rifugi). Attività programmate a livello locale prosecuzione dello “sportello animali d'affezione” attivo dal 2012 partecipazione alla “Giornata della trasparenza” con attività di informazione e divulgazione di materiale rivolte in particolare ai proprietari di animali • educazione sanitaria sul corretto rapporto fra l'uomo e gli animali nelle scuole • corsi per il rilascio del “patentino per i possessori di cani” • coordinamento con il sistema dell'Anagrafe Canina Informatica Regionale • verifica dei processi di introduzione e registrazione dei cani provenienti da “fuori regione” o dall'estero (paesi comunitari ed extracomunitari). • verifica delle strutture che accolgono e custodiscono animali randagi: sul territorio dell’ASL. • • 17 Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 • È proseguita l'attività dello “sportello animali d'affezione”, cui si possono rivolgere i cittadini per ottenere informazioni su varie problematiche riguardanti gli animali d'affezione (adozioni, vacanze con animali al seguito, segnalazioni di smarrimenti o maltrattamenti) attivo dal 2009 • si è partecipato alla “Giornata della trasparenza”, nell'ambito delle attività del Dipartimento di Prevenzione, con attività di informazione e divulgazione di materiale rivolte in particolare ai proprietari di animali • nel 2015 è stata effettuata attività di educazione sanitaria sul corretto rapporto fra l'uomo e gli animali, agli studenti delle classi IV e V primaria , • a partire dall'anno scolastico 2015-16, tale attività verrà rivolta agli studenti del primo biennio delle scuole secondarie di II grado • è proseguita l'attività di coordinamento del sistema dell'Anagrafe Canina Informatica Regionale in modo da uniformare le modalità e i tempi di:registrazione informatica dei cani microchippati, i vari cambi di proprietario, di residenza e le diverse variazioni anagrafiche che interessano sia il proprietario che il cane, nonché l' eventuale decesso dell'animale. • È proseguita l'attività di verifica dei processi di introduzione e registrazione dei cani provenienti da “fuori regione” o dall'estero (paesi comunitari ed extracomunitari). Analisi delle modalità di emissione dei passaporti per animali d' affezione per il loro spostamento sia in ambito europeo che extraeuropeo e loro registrazione anagrafica in Arvet. • È proseguita l'attività di verifica delle strutture che accolgono e custodiscono animali randagi: sul territorio dell’ASL AT esistono 3 Canili Pubblici che gestiscono circa 400/500 cani ogni anno: è stata incrementata l'attività di vigilanza in modo da eseguire un controllo settimanale in ogni struttura per verificare il registro di carico/scarico degli ospiti, la loro identificazione, il loro benessere e l'efficienza della struttura. • Popolazione target Proprietari di animali da affezione, gestori di strutture di ricovero animali da affezione. Attori coinvolti/ruolo Regione, Servizi Veterinari ASL, SSD Informatica Area di Prevenzione dell’ASL CN1, Ordini Medici Veterinari. Indicatori Standard per l’anno 2015 Proporzione cani identificati ed iscritti all’anagrafe regionale, restituiti al proprietario, rispetto al numero di cani catturati Proporzione controlli effettuati rispetto al numero di canili/rifugi presenti sul territorio 18 E' stato consolidato il risultato anno 2014 100% Programma 3 GUADAGNARE SALUTE PIEMONTE COMUNITÀ E AMBIENTI DI LAVORO Azione 3.1.1 Dalle prove di efficacia alle buone pratiche Obiettivi Effettuare un approfondimento dei dati di contesto per settore lavorativo e una ricerca e analisi di prove di efficacia, esperienze promettenti, buone pratiche, metodi e strumenti per la promozione di stili di vita salutari nei luoghi di lavoro a livello locale, nazionale e internazionale. La ricerca e l’analisi saranno effettuate dal gruppo di lavoro regionale Guadagnare Salute Piemonte (GSP). Attività programmate a livello locale Partecipazione degli operatori coinvolti ai lavori del gruppo Guadagnare Salute Piemonte. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Gli operatori coinvolti hanno partecipato ai lavori del gruppo Guadagnare Salute Piemonte. Popolazione target Operatori SSR, aziende pubbliche e private (destinatari finali). Attori coinvolti/ruolo Gruppo di lavoro regionale GSP e struttura Promozione della salute delle ASL. 19 20 Programma 4 GUADAGNARE SALUTE PIEMONTE PROMOZIONE DELLA SALUTE E PREVENZIONE NEL SETTING SANITARIO Azione 4.1.1 Sostegno all’allattamento al seno Obiettivi Dare continuità al Progetto Regionale di Protezione, promozione e sostegno all’allattamento al seno. Formazione secondo le indicazioni OMS (corso delle 20 ore) per gli operatori nuovi assunti nei DMI. Attività programmate a livello locale Segnalazione alla Regione dei nominativi dei neoassunti del DMI, candidati alla formazione. Disponibilità alla partecipazione per la definizione del calendario per l’aggiornamento dei punti di sostegno. Formazione, secondo le indicazioni OMS, del personale dedicato. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 È stato realizzato un corso di formazione sul campo che ha toccato sia gli aspetti fisiologici dell'allattamento nonché la modalità di approccio alle complicanze determinate da allattamento difficile. Hanno partecipato al corso tutti gli operatori del DMI: sono stati coinvolti 96 operatori tra Medici, ostetriche, infermieri, puericultrici, OSS, delle strutture di Pediatria, Ostetricia, Consultorio per uniformare le modalità di promozione e sostegno all'allattamento al seno condividendo le esperienze e i risultati ottenuti negli anni precedenti. Indicatori Non è stato effettuato il corso regionale oggetto dell’indicatore. A livello locale è stato comunque organizzato un corso (descritto sopra) che è stato rivolto a tutti gli operatori del dipartimento Azione 4.3.1 Allattamento al seno: monitoraggio dell’andamento Obiettivi Raccogliere sistematicamente e inserire nel profilo di salute materno-infantile i dati che consentono di monitorare localmente e a livello regionale le curve di decadimento dell’allattamento al seno. Attività programmate a livello locale Disponibilità, da parte del personale del Consultorio, a collaborare alla ricognizione e a partecipare alla consultazione sul set di indicatori. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Tutte le donne che hanno seguito il corso di preparazione al parto tenuto presso il Consultorio dell’ASL AT e tutte le donne che hanno partorito dimesse dal reparto di ostetricia, sono state invitate ad aderire al progetto di allattamento al seno. Tutte le mamme dei neonati dimessi dal reparto Neonatale vengono invitate a recarsi presso lo Spazio mamma del consultorio per la verifica dell'allattamento al seno; per casi specifici gli operatori prenotano un incontro nei primi giorni dalla dimissione con l'infermiera pediatrica in consultorio, o in casi particolari con il pediatra. Nel 2015 è stato effettuato il monitoraggio dell’allattamento al seno tramite verifica telefonica dell'allattamento fino allo svezzamento ed oltre (9 mesi dal parto). Le mamme che hanno partorito nel primo semestre e che hanno risposto all’intervista sono state 132 . 21 Per migliorare la raccolta dei dati, vista l'estrema difficoltà del contatto telefonico, si è predisposta una scheda da somministrare al momento dell’effettuazione della 3^ vaccinazione obbligatoria del neonato (11° mese), predisposta in collaborazione con gli operatori del Servizio Vaccinazioni. Gli operatori non sono stati convocati a tavoli di lavoro regionali. Indicatori Monitoraggio andamento allattamento al seno per identificare le curve di decadimento dell’allattamento al seno Standard per l’anno 2015 Raccolta dati allattamento al seno a 6 mesi dalla nascita Valore al 31/12/2015 N° Monitoraggi effettuati a 6 mesi dalla nascita (gennaiogiugno) 132 Azione 4.2.1 Sostegno/implementazione degli interventi di prevenzione/riduzione/cessazione tabagismo realizzati dalle ASL/ASO in autonomia e/o nell’ambito di progetti regionali consolidati Obiettivi Implementare gli interventi di prevenzione e contrasto del tabagismo realizzati dalle ASL e dalle ASO, rivolti a specifici target, autonomi e/o afferenti a progetti regionali consolidati. Attività programmate a livello locale • aggiornamento del Regolamento sul Divieto di Fumo attualmente vigente nella ASL AT • attivi 4 CTT (Centri per la disassuefazione dal fumo di tabacco) oltre a spazi di ascolto e counselling presso il Ser.T e il Consultorio. • vigilanza attiva sul divieto di fumo e di erogazione delle sanzioni. • progetto S.C.A – Ambulatorio Infermieristico per la prevenzione delle ricadute nei pazienti post Sindrome Coronarica Acuta in cui si effettuano momenti di counselling durante il ricovero e la dimissione mirati alla correzione dei fattori di rischio, tra cui il fumo di tabacco. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Il gruppo di lavoro si è riunito periodicamente (4 volte nel 2015) per definire le strategie di intervento e per procedere all’aggiornamento del Regolamento sul Divieto di Fumo dell’ ASL AT attualmente vigente. Gli operatori TdP del Dipartimento di Prevenzione hanno effettuato attività di vigilanza attiva, su base mensile, sul divieto di fumo. E’ stato effettuato intervento su richiesta per l’erogazione delle sanzioni in 1 caso. • • • • Sono attivi i CTT (Centri per la disassuefazione dal fumo di tabacco), in Ospedale Cardinal Massaja (Pneumologia, SerT) e sul Territorio (SerT Asti, SerT Nizza Monferrato) oltre a spazi di ascolto e counseling presso il Ser.T e il Consultorio per gravide e neo-mamme. Tutte le gravide e neo-mamme fumatrici sono invitate ad inserirsi nel percorso di dismissione dal fumo. L’invito è rivolto anche ai padri. Presso il Ser.T. sono stati inseriti nel percorso di counseling n° 62 fumatori. E’ stato attivato il Progetto S.C.A – Ambulatorio di Follow-up Infermieristico (ospedaliero e territoriale) per la prevenzione delle ricadute nei pazienti post Sindrome Coronarica Acuta. Si effettuano attività strutturate di counselling durante il ricovero e, alla dimissione, i pazienti vengono inseriti in un percorso di acquisizione di corretti stili di vita mirati alla correzione dei fattori di rischio, tra cui il fumo di tabacco. L’ambulatorio, attivato a luglio 2015, ha arruolato, fino al 31 dicembre 2015, 50 pazienti; 4 pazienti sono stati inseriti nel percorso di dismissione dal fumo presso il SerT. Popolazione target Operatori Ospedalieri e dei Servizi sanitari territoriali, donne in gravidanza, neo genitori fumatori (in particolare mamme), ricoverati e visitatori dei Presidi Ospedalieri Attori coinvolti/ruolo Gruppo fumo locale, operatori dei CTT , del Ser.T, dei Consultori e Infermieri SOC Cardiologia e delle Unità Territoriali, operatori deputati alla vigilanza. 22 Indicatori Costituzione/formalizzazione gruppi fumo aziendali/ASL Percorsi educativo terapeutici attivati nell’ambito di PDTA Standard per l’anno 2015 Gruppo costituito Attivazione percorso follow-up pazienti post SCA Valore al 31/12/2015 Si Attivazione percorso: sono stati inseriti nel percorso 50 pazienti Azione 4.2.4 Diffusione e messa in pratica all’interno delle ASL degli interventi specifici brevi per la riduzione del consumo rischioso e dannoso di alcol Obiettivi - incrementare il numero di soggetti con consumo rischioso e dannoso di alcol che hanno ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di bere meno (durante interventi di counseling breve); - ridurre, di conseguenza, la prevalenza di consumatori di alcol a maggior rischio: acquisizione dati locali e reportistica regionale/nazionale. Attività programmate a livello locale Acquisizione reportistica locale. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Sono stati inseriti interventi specifici di counseling breve da parte degli infermieri: • nel PDTA del paziente con “Malattia Cronica di fegato” trattato in ambulatorio di Malattie Infettive • nel PDTA del paziente inserito nel follow-up “post Sindrome Coronarica Acuta” in ambulatorio Cardiologico e Territoriale. • I soggetti che hanno manifestato il problema, sono stati invitati ad inserirsi in un percorso di dismissione presso il SerT. Gli accessi al servizio alcologico per il 2015 sono stati complessivamente 315 (248 Maschi e 67 Femmine), di cui: • 104 accessi spontanei • 43 invii da congiunti, parenti o amici • 59 invii dal curante o da servizi Ospedalieri o Territoriali • 7 invii da Magistratura / Prefettura • 5 accessi da altri invianti • 97 accessi con modalità non nota Non è stato possibile quantificare il numero di pazienti provenienti dai due percorsi sopra descritti. Nel 2016 si prevede di inserire, nella raccolta dati del SerT, gli elementi utili ad identificare i soggetti provenienti dagli ambulatori di Malattie Infettive, Cardiologia, Cure Territoriali. Sempre nel 2015, presso il SerT, è stato attivato un gruppo di mutuo aiuto per donne conviventi di alcolisti per una buona presa in carico della famiglia colpita dalla patologia. Gruppo per donne perché, in base ai dati locali, si è visto che gli uomini soffrono di tale patologia 4 volte di più delle donne. Al gruppo hanno aderito 12 donne per il 2015. Come obiettivo per il 2016: creazione di un secondo gruppo. I dati delle interviste PASSI sono forniti a Regione con le modalità della specifica sorveglianza Attori coinvolti Operatori dei servizi di alcologia. Popolazione target Operatori sanitari, pazienti dei Servizi di alcologia (destinatari finali). 23 Azione 4.1.4 Ricognizione dei percorsi educativo-terapeutici attivati localmente nelle strutture diabetologiche, nell’ambito del PDTA-DM Obiettivi Valutare la tipologia di percorsi educativo-terapeutici inerenti l’alimentazione e l’attività fisica, attivati localmente nelle strutture diabetologiche regionali: acquisizione dati esistenti e report. Attività programmate a livello locale Per il 2015 l’azione era prevista per il solo livello regionale Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Presso l'Ambulatorio infermieristico di terapia educazionale del paziente diabetico si effettuano prioritariamente le sotto indicate prestazioni: - educazione all'utilizzo dei glucometri per l'automonitoraggio glicemico; - educazione del pz al self management; - addestramento all'effettuazione di prelievo di sangue capillare e monitoraggio della corretta esecuzione; - consegna di nuove apparecchiature per l'automonitoraggio e relativo addestramento all'uso; - formazione alla terapia insulinica; - orientamento a corretti stili di vita (alimentazione, ecc.); - eventuale educazione ai care giver di riferimento in ambito domiciliare ; - presa in carico assistenziale dei casi di diabete gestazionale; - fornitura materiale didattico e brochure da consultare al domicilio; - consegna e relativa spiegazione dei Piani di automonitoraggio Glicemico. Durante l'anno 2015 sono stati presi in carico 138 pazienti. Attori coinvolti Operatori infermieristici dell’Assistenza Territoriale Popolazione target Pazienti diabetici Azione 4.3.4 Monitoraggio dell’andamento del fenomeno “incidenti domestici” attraverso la raccolta ed elaborazione dati di ricorso al PS per incidente domestico Obiettivo e descrizione dell’azione: Monitoraggio dati dei PS degli ospedali della regione Piemonte per ricorso di incidente domestico. Attività programmate a livello locale: Partecipazione del referente alla riunione annuale di restituzione e confronto dei dati. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Il referente dell’ASL AT ha partecipato alla riunione annuale del 2015 di restituzione e confronto con in referenti delle ASL elaborati da Regione Azione 4.3.5 Formazione sugli incidenti domestici Obiettivo e descrizione dell’azione: Migliorare la conoscenza del fenomeno e delle azioni di prevenzione da parte degli operatori sanitari, MMG, PLS Attività programmate a livello locale: Proposta formativa di effettuare nel 2016 un corso rivolto agli operatori ASL AT ed a quelli delle strutture per anziani sul tema della prevenzione dei rischi domestici. (vedi scheda PAT 2015) 24 Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Il referente dell’ASL AT ha partecipato alla riunione del gruppo di lavoro regionale “incidenti domestici” e il bisogno formativo è stato inserito nel piano formativo dell’ASL AT per il 2016 25 26 Programma 5 SCREENING DI POPOLAZIONE Azione 5.1.1 Piena implementazione dei tre programmi di screening oncologico Obiettivi Raggiungere la piena implementazione dei tre programmi di screening oncologico. Attività programmate a livello locale • Programmazione del numero di inviti/anno in base alla disponibilità di risorse allocate nelle strutture territoriali ed ospedaliere che erogano le prestazioni di primo e secondo livello e in base alla risposta, in termine di adesione, da parte dell’utenza • Monitoraggio delle statistiche territoriali della popolazione eleggibile, in particolare per lo screening cervico-vaginale, modulando periodicamente l’apertura dei Centri prelievo in relazione al bacino di utenza • Incontri periodici con i Responsabili e gli operatori delle strutture ospedaliere e territoriali coinvolte nei tre screening per discutere le criticità in relazione al raggiungimento degli obiettivi e concordare possibili soluzioni Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Grazie allo sforzo congiunto, soprattutto degli operatori di primo livello, si è riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati, come da tabella “indicatori”. In particolare: SCREENING CERVICO-VAGINALE Popolazione bersaglio annuale 25-64 anni: 18.376 donne Inviti anno 2015: 18.320 Copertura da invito: 99,7% Donne sottoposte a screening: 8.538 (dato non stabilizzato, sottostimato) SCREENING MAMMOGRAFICO Popolazione bersaglio annuale 50-69 anni: 14.406 Popolazione bersaglio annuale (tutte le età): 22.743 Inviti anno 2015 donne 50-69 anni: 12.994 Inviti anno 2015 tutte le età: 16.557 Copertura da invito donne 50-69 anni : 90,2% Copertura da invito tutte le età: 72,8% Donne sottoposte a screening 50-69 anni : 7060 (dato non stabilizzato, sottostimato) Donne sottoposte a screening (tutte le età): 10.223 (dato non stabilizzato, sottostimato) SCREENING COLO-RETTALE Popolazione bersaglio annuale 58anni: 2845 Inviti anno 2015: 2.518 Copertura da invito: 88,5% Esami effettuati nella popolazione 58-69anni (13589 assistiti): Sigmoidoscopia: 459 FOBT: 4.506 27 Popolazione target Donne di età 50-69 anni per lo screening mammografico. Donne di età 25-64 anni per lo screening cervico-vaginale. Uomini e donne di età 58-69 anni per lo screening colo rettale. Attori coinvolti/ruolo Operatori UVOS, SOC Ginecologia, Radiologia, Anatomia Patologica, Gastroenterologia, SOSD Consultori Indicatori sentinella Standard per l’anno 2015 SCREENING MAMMOGRAFICO Età 50-69 anni 75% Numero di donne invitate ad effettuare il test di screening + adesioni spontanee / popolazione bersaglio annuale SCREENING CERVICO-VAGINALE Età 2564 anni Numero di donne invitate ad effettuare il test di 70% screening + adesioni spontanee / popolazione bersaglio annuale SCREENING COLO-RETTALE Età 58 anni 82% Numero persone invitate a sigmoidoscopia + adesioni spontanee / popolazione bersaglio annuale Valore al 31/12/2015 90,2% 99,7% 88,5% Azione 5.1.2 Screening mammografico Obiettivi Aumentare l’estensione e la copertura da esami di screening mammografico delle donne di età 45-49 anni. Attività programmate a livello locale Invio mensile, da parte di UVOS, della lettera che presenta l’offerta dello screening con mammografia a tutte le donne che entrano nel quarantacinquesimo anno di età; le aderenti vengono poi invitate con cadenza annuale dal programma. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 L’UVOS ha provveduto ad inviare una lettera informativa a tutte le donne che entrano nel quarantacinquesimo anno di età per offrire loro la possibilità di aderire spontaneamente allo screening. Tale attività era già stata implementata a partire dall’ottobre 2010 onde evitare lo screening opportunistico; in tal modo tutta la fascia di età 45-49 anni ha la possibilità di accedere alle prestazioni di Prevenzione Serena che prevedono l'esecuzione della mammografia annuale per questa fascia di età. Le aderenti la prima volta vengono poi invitate con periodicità prevista dal programma. Popolazione target Donne 45 -49enni Attori coinvolti/ruolo Operatori UVOS. 28 Indicatori Indicatore sentinella Numero di Dipartimenti che hanno inviato la lettera informativa/n. totale Dipartimenti Standard per l’anno 2015 Valore al 31/12/2015 5/9 Il Dipartimento 8 (ASL AT) ha proceduto all'invio a tutte le donne coinvolte Azione 5.3.1 Screening colo-rettale Obiettivi Aumentare l’adesione al programma di screening con sigmoidoscopia Attività programmate a livello locale Partecipazione del Responsabile UVOS al coordinamento regionale screening per la definizione e approvazione di un modello di lettera per gli assistiti Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Il Responsabile UVOS, durante le sedute del coordinamento regionale screening, ha partecipato alla stesura di un modello di lettera tramite la quale gli assistiti vengono preavvisati del futuro ricevimento di un invito per sottoporsi a sigmoidoscopia. La lettera sarà adottata a partire dal 2016. Popolazione target Uomini e donne di 58 anni Attori coinvolti/ruolo Responsabile e operatori UVOS Azione 5.2.1 Introduzione del test HPV-DNA Obiettivi Implementazione del piano di introduzione del test HPV-DNA per le donne 30-64 enni. Attività programmate a livello locale Nel novembre 2014 è iniziata la procedura di invito alle donne in fascia di età 30-64 anni per sottoporsi al test HPV come da DGR 21-5705 del 23 aprile 2013. Nel 2015 l’attività è stata programmata in modo tale da ottemperare a quanto disposto dalla DGR stessa: inviti al test HPV per quote progressivamente crescenti: • 1° anno (primi 12 mesi di attività) 40% : 3149 • 2° anno 50% : 3936 • 3° anno 60% : 4724 fino ad arrivare alla copertura totale al 5° anno Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Nel 2015 l’attività è proseguita programmando l'invito al 40% della popolazione coinvolta secondo quanto disposto dalla DGR stessa che prevede inviti con percentuale crescente in modo da arrivare alla copertura totale al 5° anno. Popolazione target Donne di età 30-64 anni. Attori coinvolti/ruolo Operatori UVOS 29 Indicatori Standard per l’anno 2015 Numero di dipartimenti che ha avviato il programma con HPV primario. 9 Indicatore sentinella: Invitate a test HPV di primo livello nell’anno/ totale invitate nell’anno (complessivo regionale). 30% Valore al 31/12/2015 Il Dipartimento 8 (ASL AT) ha avviato il programma Calcolo dell’indicatore a livello centrale Azione 5.4.1 Estensione e rafforzamento degli interventi per le donne straniere Obiettivi Aumentare l’adesione delle donne straniere Attività programmate a livello locale Distribuzione del materiale informativo in lingua per le donne immigrate presso il Consultorio Familiare, le Unità Territoriali di prelievo, le sedi di erogazione delle mammografie di screening. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Tutto il materiale cartaceo multilingue per le donne straniere, predisposto dal CPO Piemonte, è stato utilizzato quale supporto informativo in occasione dei contatti con le donne stesse presso il Consultorio familiare, le Unità Territoriali di prelievo, le sedi di erogazione delle mammografie di screening. Inoltre, durante la “Giornata della trasparenza” che si è svolta il 26 febbraio 2015, gli operatori sanitari dell'UVOS e dei Consultori hanno presidiato i punti informativi organizzati all'interno dell'Ospedale Cardinal Massaia di Asti per poter distribuire il materiale ed essere a disposizione delle donne straniere per informazioni sul Programma Prevenzione Serena. Popolazione target Donne di età 25-74 anni. Attori coinvolti/ruolo Operatori UVOS, Ostetriche dell’Ospedale e del territorio Indicatori Diffusione del materiale informativo sul territorio/ogni anno Standard per l’anno 2015 Almeno una volta Valore al 31/12/2015 1 evento pubblico; periodica diffusione presso i vari Servizi Azione 5.4.2 Qualità dei programmi di screening Obiettivi Promozione della qualità dei programmi di screening. Attività programmate a livello locale Collaborazione con il CPO per le attività sotto descritte. • organizzazione dei workshop annuali di presentazione dell’attività dei programmi di screening; • sviluppo dell’attività dei centri di riferimento istituiti nel 2014; • valutazione dei bisogni formativi e pianificazione degli interventi necessari. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Il Responsabile UVOS ha promosso la partecipazione degli operatori Screening agli interventi formativi specifici organizzati a livello regionale soprattutto in occasione dell'adozione di nuovi protocolli e nuove tecnologie. 30 Ha segnalato puntualmente l'opportunità di aderire alle giornate dedicate ai workshop annuali di presentazione dell’attività dei tre programmi di screening che costituiscono un importante momento di formazione e condivisione per tutti gli operatori. A livello locale ha organizzato due incontri con le ostetriche operanti nel programma citologico per confronto e verifica a breve termine delle eventuali criticità emerse per quanto riguarda l'introduzione del test HPV Popolazione target Operatori screening. Attori coinvolti/ruolo CPO, Responsabile UVOS ASL AT Azione 5.11.1 Ricognizione screening neonatali Obiettivi Verificare e orientare l’effettiva attuazione degli screening in tutti i punti nascita, in particolare per i percorsi di presa in carico dei neonati positivi ai test di screening. Attività programmate a livello locale Partecipazione al tavolo regionale. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Il DMI non ha ricevuto convocazioni per partecipare al tavolo regionale Popolazione target Operatori dei DMI delle ASL piemontesi. Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Organizzazione dei Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali, personale Dipartimenti Materno Infantili. Azione 5.13.1 Monitoraggio del TSH neonatale Obiettivi Verificare e mettere a regime le modalità di comunicazione dei risultati del monitoraggio del TSH neonatale all’Osservatorio Nazionale Iodoprofilassi. Attività programmate a livello locale Partecipazione alla ricognizione regionale. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Il DMI non ha ricevuto convocazioni per partecipare al tavolo regionale Popolazione target Operatori dei DMI delle ASL piemontesi. Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Organizzazione dei Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali, settore regionale Prevenzione e Veterinaria, personale Dipartimenti Materno Infantili. 31 32 Programma 6 LAVORO E SALUTE Azione 6.1.1 Consolidare l’utilizzo dei sistemi informativi già in uso (flussi Inail-Regioni, Informo, SPRESALWeb, comunicazioni dei medici competenti ex art. 40/81) nell’ambito della programmazione regionale e locale Obiettivi Inserire l’analisi dei bisogni e la programmazione tra le attività routinarie degli SPreSAL Attività programmate a livello locale • sperimentare le schede di programmazione proposte dai Flussi, implementare il Sistema Informo, consolidare l’utilizzo di SPRESALWeb. • raccogliere i dati inviati dai medici competenti Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 La scheda di programmazione 3 (elenchi di aziende con tassi di infortuni gravi superiori alla media) è stata utilizzata per un confronto con i dati relativi agli infortuni procedibili oggetto di inchiesta. Stante la complessità e le difficoltà operative del sistema SPRESALWeb, l’obiettivo principale che il Servizio si è dato per il 2015 è stato quello di un utilizzo a regime dello stesso, prevedendo per il 2016 l’abbondo dei sistemi informatizzati locali su database ACCESS. Il Sistema Informo è stato implementato con 4 inf. mortali e 2 gravi per un totale di 6 casi; due operatori hanno partecipato alle attività formative previste. Sono state utilizzate le comunicazioni inviate dai medici competenti ex art. 40 DLgs 81/08 a questo SPreSAL per verificare l’attivazione della sorveglianza sanitaria nelle aziende soggette a vigilanza e per valutare la copertura della stessa e la mappa dei rischi nei settori edilizia e agricoltura. Popolazione target Operatori SPreSAL, medici competenti, lavoratori e loro rappresentanti, imprese. Attori coinvolti/ruolo Regione, ASL, INAIL, Comuni. Azione 6.2.1 Avviare iniziative atte al miglioramento qualitativo e quantitativo delle segnalazioni di malattia professionale Obiettivi Attivare un sistema standardizzato di registrazione e aumentare le notizie delle malattie professionali. Attività programmate a livello locale Rafforzare l’utilizzo dell’applicativo SPRESALWeb relativamente alla sezione dedicata alla gestione delle attività inerenti le malattie professionali. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 L’ applicativo SPRESALWeb, relativamente alla sezione dedicata alla gestione delle attività inerenti le malattie professionali, è stato per l’inserimento dei dati relativi a n. 115 denunce di malattia professionale, avviando l’utilizzo del Sistema di Sorveglianza MALPROF per 106 malattie professionali. Nel corso del 2015 sono stati formati 3 operatori dello SPreSAL ASL AT. 33 Popolazione target Operatori SPreSAL. Attori coinvolti/ruolo Regione, operatori SPreSAL, . Nome indicatore N. di operatori sanitari formati all’utilizzo del sistema MALPROF /numero di operatori da formare Standard per l’anno 2015 Valore al 31/12/2015 Almeno 1 per ASL 3 operatori SPreSAL ASL AT. Azione 6.3.1 Svolgere attività di supporto a RLS/RLST Obiettivi Incrementare la consapevolezza del ruolo e le conoscenze degli RLS e RLST. Attività programmate a livello locale • informazione e assistenza a livello di ASL, attraverso gli sportelli informativi ed incontri a seguito di specifiche richieste o tematiche di interesse generale; • partecipazione e organizzazione di corsi/seminari di formazione e aggiornamento a livello locale; • coinvolgimento degli RLS nel corso dell’attività di vigilanza svolta dai Servizi, per consentire loro di formulare osservazioni di merito circa le condizioni di sicurezza aziendali. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 E’ stata garantita l’ informazione e assistenza a livello di ASL, attraverso gli sportelli informativi ed incontri a seguito di specifiche richieste o tematiche di interesse generale (in particolare stress lavoro correlato e lavoro a turni e notturno). Il coinvolgimento degli RLS è stato garantito nel corso dell’attività di vigilanza svolta dai Servizi, per consentire loro di formulare osservazioni di merito circa le condizioni di sicurezza aziendali, sia in fase di sopralluogo aziendale che come destinatari delle informazioni relative alle prescrizioni imposte alle aziende . Il Servizio ha partecipato ad un’iniziativa formativa rivolta ai RLS relativa all’impatto ambientale delle produzioni agricole. Popolazione target RLS e RLST. Attori coinvolti/ruolo Regione, SPreSAL, Organizzazioni sindacali. Azione 6.4.2 Promuovere iniziative di formazione e assistenza alle imprese ed ai soggetti della prevenzione Obiettivi Incrementare la conoscenza e diffondere le buone prassi. Attività programmate a livello locale • mantenimento delle attività di informazione e assistenza, attraverso gli sportelli informativi ed incontri con le associazioni datoriali, di categoria e gli ordini professionali; • partecipazione e organizzazione di corsi/seminari di formazione e aggiornamento a livello locale. 34 Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 E’ stato garantito il mantenimento delle attività di informazione e assistenza, attraverso gli sportelli informativi ed incontri con le associazioni datoriali, di categoria e gli ordini professionali; E’ stata garantita la partecipazione e organizzazione di corsi/seminari di formazione e aggiornamento a livello locale. Il Servizio ha partecipato alla Giornata aperta della trasparenza promossa dall’ASL AT con tema la sicurezza delle macchine agricole e alla settimana della sicurezza promossa da OICCE di Canelli con tema il DLGS 231/01 sulla responsabilità amministrativa delle aziende con particolare riguardo alla sicurezza sul lavoro. Popolazione target Soggetti della prevenzione (datori di lavoro, RSPP, medici competenti, coordinatori per la sicurezza, lavoratori, lavoratori autonomi, associazioni datoriali e di categoria, ordini professionali, ecc.). Attori coinvolti/ruolo Regione, ASL, CRC. Azione 6.6.1 Interventi formativi rivolti al mondo della scuola Obiettivi Supportare le scuole nella gestione e sicurezza del lavoro. Attività programmate a livello locale Formazione diretta degli allievi delle scuole ad indirizzo professionale e tecnico con priorità agli istituti agrari e per geometri Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Le iniziative formative realizzate dallo SPreSAL nelle scuole sono di seguito illustrare: Anno di riferimento N. di interventi formativi realizzati Tipologia di scuole interessate N. classi che hanno partecipato ai corsi N. operatori SPreSAL coinvolti N. certificazioni rilasciate 2015 5 I.T.I.S. A. ARTOM 2 1 / Popolazione target Personale della scuola. Attori coinvolti/ruolo ASL, USR-MIUR, INAIL, Regione, docenti delle scuole. 35 Azione 6.7.1 Promuovere il coordinamento della attività di vigilanza fra Enti Obiettivi Coordinare l’attività di vigilanza per una maggiore efficacia degli interventi. Attività programmate a livello locale • definizione ambiti prioritari: edilizia, agricoltura, rischio esplosione e incendio • rafforzamento dello scambio di informazioni tra Enti • rafforzamento dell’attività di vigilanza coordinata e congiunta con altri enti e organi di controllo (ARPA, Polizia Municipale, Questura, Carabinieri, NAS, Procura) Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 E’ stata svolta la vigilanza congiunta con la DTL nel 10% dei cantieri assegnati. E’ stata svolta la vigilanza congiunta nel 5% delle aziende agricole assegnate. E’ stata svolta la vigilanza congiunta con i VVFF nelle scuole e con ARPA per le attività di igiene industriale. E’ stata rendicontata al Settore regionale competente l’attività svolta. Popolazione target Aziende pubbliche e private, lavoratori autonomi, coordinatori per la sicurezza, medici competenti, altri soggetti sottoposti a vigilanza. Attori coinvolti/ruolo Regione, SPreSAL, Direzioni Regionali e Territoriali del Lavoro, INPS, INAIL (con la componente exISPESL), Direzione Regionale, Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco, altri enti e organi di controllo. Azione 6.7.2 Applicazione del piano mirato di sicurezza in edilizia Obiettivi Promuovere piani mirati di prevenzione. Attività programmate a livello locale • definizione di rischi prioritari: caduta dall’alto, caduta di materiali dall’alto, elettrocuzione, seppellimento, ribaltamento, investimento da macchine • priorità alla vigilanza in materia di amianto e valutazione dei piani di lavoro • 92 cantieri da ispezionare scelti sulla base di criteri predefiniti • 10% del numero dei cantieri da controllare in vigilanza congiunta con gli altri Enti (DTL, VV.F., INPS, INAIL) Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Nel 2015 sono stati ispezionati 137 cantieri. Riguardo l’attività coordinata e congiunta con gli altri Enti è stato raggiunto il numero di interventi di vigilanza congiunta pari almeno al 10% del numero dei cantieri da controllare assegnati dalla programmazione regionale alle ASL. Popolazione target Committenti, imprese affidatarie, imprese esecutrici, lavoratori autonomi, preposti, coordinatori per la sicurezza, medici competenti, altri soggetti sottoposti a vigilanza. Attori coinvolti/ruolo Regione, SPreSAL, DTL, VV.F., INPS, INAIL, altri enti e organi di controllo. Indicatori Indicatore sentinella: Report locale sull’applicazione del Piano Regionale Edilizia Standard per l’anno 2015 Produzione Report sull’applicazione del piano regionale in edilizia – scheda regionale attività 36 Azione 6.7.3 Applicazione del piano mirato di sicurezza in agricoltura Obiettivi Promuovere piani mirati di prevenzione. Attività programmate a livello locale • 70% dei controlli nelle imprese tra 50 e 500 giornate, 30% nelle imprese superiori a >500 giornate • attività coordinata e congiunta o pari almeno al 5% del numero delle aziende da controllare o mirata prioritariamente a attrezzature agricole e allevamenti o imprese che potenzialmente usano manodopera irregolare o collaborazione organica con SIAN per il controllo dei fitosanitari o collaborazione organica con i Servizi Veterinari per l’attività di controllo dei rischi negli allevamenti Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Nel 2015 sono state ispezionate 103 aziende; sono state definite modalità di collaborazione organica con i SIAN per l’esecuzione dei controlli su commercio e impiego dei prodotti fitosanitari e con i Servizi Veterinari per l’attività di controllo dei rischi negli allevamenti. Sono stati effettuati un numero di interventi di vigilanza congiunta pari almeno al 5% del numero delle aziende da controllare assegnato dalla programmazione regionale alle ASL. Popolazione target Aziende agricole, lavoratori autonomi, contoterzisti, aziende di commercio e riparazione di macchine agricole. Attori coinvolti/ruolo Regione, SPreSAL, DTL, VV.F., INPS, INAIL. Indicatore sentinella: N. di ASL che applicano il Piano Regionale Agricoltura/ totale delle ASL N. di ASL che effettuano attività di vigilanza congiunta in agricoltura/totale delle ASL 37 Standard per l’anno 2015 Applicazione del piano nell’ASL di Asti Effettuazione della vigilanza congiunta nell’ASL di Asti Azione 6.8.1 Definizione di linee di indirizzo operativo e check list per l’attività di vigilanza Obiettivi Predisporre linee di indirizzo operativo e adottare strumenti comuni nell’attività di vigilanza. Attività programmate a livello locale • mantenimento degli standard di attività programmati per l’anno 2014 • applicazione del protocollo con la Procura per la gestione infortuni • prosecuzione attività di indagine per le malattie professionali Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Rispetto agli obiettivi numerici da conseguire è stato raggiunto il numero di aziende da controllare pari al 5% delle unità locali presenti sul territorio. Gli infortuni occorsi sono stati gestiti applicando l’ormai consolidato Protocollo concordato con la Procura Generale della Repubblica per la gestione delle denunce di infortunio, con l’effettuazione di 120 inchieste. Per le malattie professionali è proseguita l’attività di indagine ai fini di individuare il nesso causale e le responsabilità connesse, nonché l’attività di vigilanza nelle aziende attive in cui si è avuta l’esposizione dei lavoratori a fattori di rischio, con l’effettuazione di 53 inchieste di malattia professionale. Riguardo l’attività di rilascio pareri e autorizzazioni a seguito di richiesta dell’utenza, sono stati mantenuti i livelli di attività finora raggiunti, ovviamente in relazione alle richieste che pervengono al Servizio. Popolazione target SPreSAL, aziende pubbliche e private, RSPP, lavoratori autonomi, medici competenti, professionisti, altri soggetti della prevenzione. Attori coinvolti/ruolo Regione, SPreSAL, Autorità giudiziaria. Ulteriori dati e informazioni di dettaglio sull’attività svolta nell’ambito del programma Lavoro e Salute possono essere reperiti nella relazione di attività SPRESAL 2015. 38 Programma 7 AMBIENTE E SALUTE Azione 7.1.1 Costituire e promuovere l’operatività di un gruppo di lavoro regionale di coordinamento Ambiente-Salute Obiettivi Integrare competenze e professionalità. Integrare la programmazione ASL, IZS, ARPA. Attività programmate a livello locale Partecipazione ai lavori del tavolo. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Il Direttore SISP è componente del gruppo di lavoro regionale per il coordinamento Ambiente-Salute, composto da rappresentanze dei settori regionali, ARPA, IZS, ASL. Ha partecipato a 9 riunioni del gruppo di lavoro “Ambiente e Salute” e collaborato alla stesura dell’omonimo programma 7 del PRP 2014-2018 e del PRP 2015. Ha collaborato inoltre alla redazione delle linee di indirizzo per la redazione dei PLP. Popolazione target Gli operatori dell’Ambiente e della Sanità. Attori coinvolti/ruolo Direttore SISP ASL AT. Indicatore Collaborazione alla redazione del programma Ambiente e salute del PRP Standard per l’anno 2015 Relazione Valore al 31.12.15 Prodotta relazione a CdG Azione 7.1.2 Sostenere la Rete territoriale dei referenti del progetto Ambiente e Salute di cui alla DD n. 37 del 15/3/2007 Obiettivi Facilitare la comunicazione verticale tra Regione e ASL. Promuovere l’integrazione tra i diversi Servizi del Dipartimento di Prevenzione delle ASL. Attività programmate a livello locale Nomina del referente locale (medico SISP) e gruppo di lavoro interdisciplinare, con rappresentanze di tutte le strutture del Dipartimento di Prevenzione Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Nella ASL AT è stato nominato un referente locale (dirigente medico afferente al Servizio Igiene e Sanità Pubblica) per lo svolgimento delle azioni previste dal programma “Ambiente e Salute”; inoltre è attivo da tempo un gruppo di lavoro interdisciplinare, con rappresentanze di tutte le strutture del Dipartimento di Prevenzione, che viene riunito al bisogno per la valutazione delle pratiche più problematiche. Con deliberazione n. 110 del 30/12/15 è stata formalizzata la nomina del referente come richiesto dalla Regione. Popolazione target Operatori dei Servizi del Dipartimento. 39 Attori coinvolti/ruolo Operatori del Tavolo di lavoro regionale, Operatori dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione. Indicatore Disponibilità di un atto formale di nomina del referente “ambiente –salute” Standard per l’anno 2015 Esistenza del provvedimento Valore al 31.12.15 Deliberazione n. 110 del 30/12/15 Azione 7.2.1 Predisporre un programma di monitoraggio degli inquinanti ambientali a cui è esposta la popolazione del Piemonte Obiettivi Potenziare ed uniformare le attività di monitoraggio e controllo degli inquinanti ambientali. Attività programmate a livello locale Attività di monitoraggio su alimenti e foraggi da parte dei servizi veterinari Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Le attività di monitoraggio ambientale dei contaminanti delle diverse matrici sono attività istituzionali dell’ARPA. Nel 2015 i Servizi Veterinari dell’ASL hanno proseguito le attività di monitoraggio su alimenti e foraggi come programmato a livello regionale, anche allo scopo di individuare eventuali fenomeni di bioaccumulo nella catena alimentare: • Piano Nazionale Residui (PNR) Nell’ambito del piano sono stati eseguiti controlli sia su animali vivi produttori di alimenti (bovini, avicoli, suini), sia su alimenti di origine animale, mediante effettuazione di campionamenti finalizzati alla ricerca di sostanze vietate (anabolizzanti), residui di farmaci e contaminanti ambientali (micotossine, metalli pesanti, PCB, diossine, pesticidi). Sono stati eseguiti 205 campioni di matrici organiche (tessuti e liquidi biologici, latte, uova, miele) e/o mangimi, sia presso allevamenti di animali destinati alla produzione di alimenti, sia presso impianti di lavorazione/ trasformazione di prodotti di origine animale. Tutti i campioni prelevati sono risultati conformi. • Piano Nazionale Alimentazione Animale (PNAA) Il piano si è articolato in: • Un programma di monitoraggio (sorveglianza epidemiologica) attuato mediante un programma di campionamenti eseguiti in modo casuale presso tutti gli attori della filiera mangimistica, con funzione conoscitiva finalizzata ad una valutazione del rischio e all’identificazione di fattori o di situazioni di allarme su cui basare la programmazione degli interventi. • Un programma di sorveglianza che ha previsto campionamenti mirati su mangimi destinati ad animali produttori di alimenti, presso tutti gli operatori della filiera mangimistica (produttori primari, mangimifici, intermediari, allevamenti), finalizzati alla ricerca di sostanze vietate, residui di farmaci e di contaminanti ambientali (micotossine, metalli pesanti, PCB, diossine, pesticidi). Complessivamente sono stati prelevati 88 campioni di alimenti destinati ad animali, senza rilievo di non conformità. Popolazione target Popolazione residente. Operatori del Dipartimento di Prevenzione e di ARPA. Attori coinvolti/ruolo Tavolo di lavoro regionale. Dipartimento di Prevenzione. ARPA. 40 Azione 7.3.1 Adottare documenti di indirizzo per la valutazione preventiva degli impatti sulla salute delle modifiche ambientali Obiettivi Ottimizzare il contributo fornito da ASL e ARPA alla valutazione preventiva di impatto Ambiente-Salute nell’ambito delle Conferenze dei Servizi. Attività programmate a livello locale • raccolta informazioni su conferenze dei servizi con software E_ISP e secondo format regionale • garanzia del contributo ASL nella valutazione di impatto Ambiente-Salute all’interno delle conferenze dei servizi convocate presso la Provincia o il comune. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 La valutazione preventiva dell’impatto che specifici insediamenti produttivi possono determinare sull’ambiente e sulla salute rappresenta un’attività impegnativa per i servizi del Dipartimento di Prevenzione che richiede il confronto sistematico con altre competenze (ARPA, Provincia, Enti locali) per integrare le conoscenze professionali specifiche e valutare gli aspetti multidimensionali del problema. Al fine di supportare e razionalizzare tale funzione di prevenzione, che ricade ad oggi quasi interamente sul livello locale, occorre raccogliere informazioni utili su attività, organizzazione e bisogni. Pertanto: • i dati relativi alle valutazioni di impatto nell’ambito delle Conferenze dei Servizi sono stati caricati sul software E_ISP; • informazioni sulle casistiche delle istanze che pervengono dagli Enti locali (province, comuni) e sulle modalità di interazione adottate nelle Conferenze dei Servizi sono state restituite alla Regione utilizzando il format predisposto (vedi allegato). Nella ASL AT i procedimenti relativi alla valutazione preventiva di impatto Ambiente-Salute sono stati affidati al referente SISP che si è avvalso del supporto della SOSD STP nel caso di verifiche di assoggettabilità alla VAS relative a PEC/PECLI/PDR/PIRU (10 istanze). Inoltre 12 pratiche e relative Conferenze dei Servizi e/o pareri inerenti le opere di urbanizzazione sono state gestite da STP in qualità di responsabile tecnico del procedimento L’attività è riassunta nella seguente tabella: nel 2015 sono pervenute 89 richieste dagli Enti (SUAP, Provincia, Regione). Per tutte le istanze è stato rilasciato un parere scritto o, in alternativa, il contributo è stato verbalizzato in nel corso della conferenza dei servizi. Pervenute 2015 Conferenze 2015 Pareri 2015 Tipo di pratiche Conferenza dei Servizi Autorizzazione Impianti Produzione Energia da Fonti rinnovabili Conferenza dei Servizi Cave (L.R. 44/2000 - L.R. 69/78) Conferenza dei Servizi Sportello Unico (D.P.R. 160/10) Conferenza dei Servizi Valutazione Impatto Ambientale (Via) (Rif. Norm.: L.R. 40/98) Conferenza dei Servizi Autorizzazione Integrata Ambientale Ippc (D.Lgs. 152/06) Conferenza dei Servizi Autorizzazione Impianti Recupero Rifiuti (D.Lgs. 152/06) Conferenza dei Servizi Bonifica Siti Contaminati (D.Lgs. 152/06) Conferenza dei Servizi Comunale Prgc: Vas + Verifiche di Assoggettabilità A Vas (L.R. 56/77) 2 2 3 1 3 2 1 1 1 10 12 11 8 6 10 8 1 10 6 7 5 29 25 29 Conferenza dei Servizi Generica (Ex. Legge 241/90) 3 2 2 Conferenza dei Servizi per opere di urbanizzazione 21 23 21 Totale Complessivo 89 82 94 41 Popolazione target Operatori dell’Ambiente e della Sanità. Attori coinvolti/ruolo Operatori del Tavolo di lavoro regionale. Operatori del Dipartimento di Prevenzione. Referente SISP Indicatore Disponibilità di un documento di sintesi dell’attività di supporto agli Enti per la valutazione di impatto ambiente salute Standard per l’anno 2015 Relazione Valore al 31.12.15 Prodotta relazione a CdG Azione 7.4.1 Definire un percorso per lo sviluppo di un modello per la valutazione integrata degli impatti sulla salute dei fattori inquinanti Obiettivi Rendere sostenibile la gestione integrata delle istanze provenienti dalla popolazione su problematiche di tipo ambientale. Attività programmate a livello locale Raccolta informazioni su istanze e attività con software E_ISP e secondo format regionale Restituzione delle informazioni alla Regione. • • Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 I Servizi del Dipartimento di Prevenzione si trovano sempre più spesso ad affrontare l’allarme su problematiche ambientali vere o presunte. A fronte di attese sociali sempre più complesse, spesso emotivamente connotate o sproporzionate all’entità del problema, la risposta istituzionale può risultare difficile e distratta da altre funzioni. Occorre quindi sviluppare un modello di risposta, partendo dalla conoscenza delle domande finora espresse dal territorio, che preveda l’integrazione fra professionalità e il supporto, se del caso, dei servizi di secondo livello. Pertanto • i dati relativi alle istanze pervenute sono stati raccolti tramite il software E_ISP; • le informazioni sulle casistiche delle istanze pervenute dalla popolazione e dagli Enti locali sono state restituite alla Regione utilizzando il format predisposto (vedi allegato). Popolazione target Operatori dell’Ambiente e della Sanità. Attori coinvolti/ruolo Operatori del Tavolo di lavoro regionale. Operatori SISP. 42 Azione 7.7.1 Attuare programmi di controllo in materia di REACH/CLP con individuazione di un sistema di indicatori per il monitoraggio delle situazioni di non conformità Obiettivi Realizzare le attività di controllo previste dal Piano Nazionale dei Controlli (PNC) REACH-CLP. Attività programmate a livello locale • collaborazione del referente REACH (coordinatore comparto SISP) alle attività previste dal NTR e al campionamento di bigiotteria per la ricerca di nichel • gruppo di lavoro dipartimentale interservizi sulla gestione del rischio chimico • vigilanza e campionamento su cosmetici e inchiostri per tatuaggio Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Nella ASL AT il referente REACH-CLP per le attività di controllo del rischio chimico previste dal Piano Regionale dei Controlli (PRC) è il coordinatore del Comparto Tecnico della Prevenzione del SISP. Così come richiesto dalla Regione, è stato nominato un ulteriore referente (Tecnico della Prevenzione dello S.Pre.S.A.L). Nel 2015 il referente SISP ha garantito la collaborazione alle attività previste dal Nucleo Tecnico Regionale: n. 4 ispezioni di impianti complessi con gestione della documentazione, dei verbali conclusivi e successivi rapporti con le aziende. Nella ASL AT è inoltre costituito uno specifico gruppo di lavoro dipartimentale interservizi sulla gestione del rischio chimico; il gruppo è riunito per la gestione delle problematiche più impegnative. Per quanto riguarda i controlli dei rischi derivanti dalla contaminazione chimica dei prodotti utilizzati per la cura del corpo, il SISP ha proseguito il piano di campionamento di cosmetici e inchiostri per tatuaggio e nella risposta alle allerte. Le attività di vigilanza hanno riguardato le nuove attività di produzione e/o importazione, i bazar e gli esercizi che presentavano eventuali situazioni problematiche già conosciute. Sono stati effettuati 6 campionamenti per analisi chimica e batteriologica su prodotti che possono più facilmente essere assorbiti anche per ingestione: dentifrici o rossetti o prodotti per lo sbiancamento dentale. In un campione analizzato (dentifricio sbiancante) è stato rilevato un metallo pesante (nichel) la cui presenza è vietata nei prodotti cosmetici (Regolamento CE 1223/2009). E’ stato richiesto un parere tecnico specifico all’Istituto Superiore della Sanità ed è stato allertato il produttore. Sono proseguite le attività di vigilanza presso gli esercizi di tatuaggio e sono stati eseguiti 5 campionamenti per analisi chimica. In un campione di inchiostro colorato è stata riscontrata la presenza di ammine aromatiche; di conseguenza è stata attivata la procedura di allerta regionale. Nell’ambito del programma di “Monitoraggio e valutazione della tossicità dei prodotti utilizzati nei laboratori tatuaggio” la Regione Piemonte ha attivato 4 allerta per la ricerca di pigmenti, risultati positivi all’analisi per la presenza di metalli pesanti. Presso i laboratori di tatuaggio siti nel territorio di nostra competenza si è rilevata la presenza di 1 prodotto positivo alle analisi. Sono stati effettuati 4 campioni su articoli di bigiotteria per la ricerca di nichel, come richiesto dalla Regione (Nucleo Tecnico Regionale REACH/CLP). Sono state controllate 31 piscine: sono stati prescritti 11 interventi di bonifica a seguito di superamento dei limiti previsti dalla normativa e in un caso è stata temporaneamente sospesa l’attività di balneazione. Popolazione target Tutti gli operatori interessati all’uso e alla gestione delle sostanze chimiche nell’ambito del territorio della Regione Piemonte. Attori coinvolti/ruolo Nucleo Tecnico Regionale Competente per REACH-CLP. Referente SISP per il REACH. Operatori SISP. 43 Azione 7.9.1 Definire ed approvare il nuovo Piano Regionale Amianto Obiettivi Definire un forte strumento programmatorio che consenta di elaborare ed attuare un insieme sinergico di attività, sia sul piano ambientale che su quello sanitario, in grado di minimizzare l’impatto sulla salute della presenza sul territorio di amianto naturale e di materiali contenenti amianto. Attività programmate a livello locale • applicazione delle deliberazioni regionali di riferimento per gestione esposti su coperture e autorimozione • valutazione congiunta delle pratiche con ARPA / SPRESAL / Servizio Tecnico della Prevenzione Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Il SISP ha proseguito nelle attività di gestione del rischio connesso alla presenza di amianto mediante l’applicazione delle deliberazioni regionali di riferimento: - DGR 40-5094 del 18/12/12 Procedura per la gestione di esposti /segnalazioni relativi alla presenza di coperture in presunto fibrocemento amianto negli edifici; - DGR 25-6899 del 18/12/13) per la gestione delle dichiarazioni di autorimozione di piccole quantità di materiali contenti amianto. Le pratiche sono state valutate congiuntamente con ARPA/SPRESAL/STP ove del caso e caricate nel sistema informatico E_Dip. SPRESAL, con il supporto tecnico di STP, ha proseguito nella gestione della presenza di amianto in ambiente di lavoro e nella valutazione dei Piani di Rimozione/segnalazione di bonifica ai sensi degli art. 250 e 256 del D.Lgs. 81/08. Le bonifiche effettuate nell'anno 2015 mediante i Piani di Rimozione Amianto presentati allo SPRESAL sono state complessivamente 210. Sono inoltre stati presentati allo SPRESAL 394 notifiche per interventi di bonifiche non richiedenti la rimozione. Il Dipartimento di Prevenzione (SISP, SPreSAL ed STP) ed ARPA hanno dato seguito a quanto previsto dalla procedura comune in attuazione della D.G.R. del 18 dicembre 2012, n. 40 – 5094, per la gestione degli esposti relativi alla presenza di coperture in cemento amianto. Sono state valutate 83 coperture e trasmesse all’ARPA le successive richieste di provvedimenti. Sono state gestite inoltre 16 pratiche di dichiarazione di autorimozione. Popolazione target Popolazione residente Attori coinvolti/ruolo Comitato di Direzione Amianto, Comitato Strategico, Consulta tecnico-scientifica, operatori SISP, operatori SPRESAL, operatori ARPA 44 Azione 7.11.1 Promuovere buone pratiche per la tutela della salute in ambiente indoor, e mappare il rischio radon Obiettivi Disporre di linee di indirizzo per la costruzione e/o ristrutturazione di edifici in chiave di salubrità ed ecocompatibilità. Riorientare l’utilizzo delle risorse umane dei Servizi ASL alla luce dell’efficacia. Attività programmate a livello locale programma annuale SISP di vigilanza in ambiente di vita su 216 esercizi disponibilità giornaliera (sportello) per informazione e assistenza a professionisti e privati cittadini partecipazione ai lavori del gruppo di studio Nazionale “Inquinamento indoor” • • • Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 La ASL AT ha partecipato, in rappresentanza della Regione Piemonte, ai lavori del Gruppo di Studio Nazionale “Inquinamento indoor”. E’ stato individuato, come componente del tavolo, il Responsabile della SOSD STP, che ha partecipato a n. 2 incontri relativi alla redazione di linee guida sulle emissioni da combustione (impianti di riscaldamento / fumi di cottura) e ha trasmesso al GdS il contributo sull'argomento “Prevenzione dell'inquinamento olfattivo da cottura dei cibi – Suggerimenti tecnici e metodologici” A livello ASL la gestione delle problematiche relative all’ambiente indoor compete al Servizio Igiene e Sanità Pubblica, anche con il supporto e la collaborazione della SOSD Servizio Tecnico della Prevenzione. La rendicontazione delle attività SISP (flusso informativo) è stata redatta secondo le indicazioni della Regione. Attività istituzionali di vigilanza e controllo in ambiente di vita Nel 2015 sono stati effettuati 274 controlli di iniziativa in ambiente di vita (scuole, strutture ricettive, piscine, esercizi di estetica/solarium/acconciatori, agenzie trasporto e soccorso infermi, carcere, ecc). Altri 148 controlli sono stati effettuati su richiesta di parte e hanno riguardato per lo più la risoluzione di inconvenienti igienici e disturbi lamentati da soggetti privati (in gran parte controversie di vicinato). Nel 2015 è stata garantita la presenza di un medico SISP in 34 commissioni di pubblico spettacolo Con l’obiettivo di semplificare i rapporti tra i servizi sanitari e la comunità, il personale ha garantito la disponibilità all’ascolto delle esigenze dei cittadini, all’informazione ed assistenza di professionisti privati e tecnici delle amministrazioni, in orari dedicati. Pratiche Edilizie: Nel 2015 si è mantenuta la procedura di integrazione dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione per la gestione delle pratiche edilizie, adottata negli anni precedenti. 54 pratiche edilizie sono state valutate dal SISP; su 29 di queste il STP ha assunto la Responsabilità Tecnica ed effettuato l'istruttoria. Sono state rilasciate complessivamente 41 pareri interni a cura di SIAN, Servizi Veterinari ed STP. In collaborazione con tutte le strutture del Dipartimento di Prevenzione sono state redatte e sono pubblicate sul sito aziendale, a disposizione dei professionisti, linee di indirizzo per la progettazione di specifici edifici in aderenza alle norme e alle buone pratiche in materia di igiene, sicurezza e benessere degli occupanti: • linee di indirizzo per la costruzione degli edifici destinati ad attività lavorative • linee di indirizzo per la costruzione della aziende vitivinicole • linee di indirizzo per la costruzione degli edifici rurali Commissione di vigilanza sulle strutture socio sanitarie/ socio-assistenziali, case di cura private, psichiatriche, assistenza dipendenza patologica I medici SISP hanno garantito la loro presenza in tutte le convocazioni, partecipando a 49 Commissioni ed altrettanti sopralluoghi. Il Responsabile STP, o suo delegato, ha garantito la presenza in tutte le convocazioni della Commissione sulle strutture socio sanitarie/socio assistenziali in cui è inserita, partecipando a 27 Commissioni ed altrettanti sopralluoghi 45 Nel corso del 2015 il lavoro delle Commissioni di vigilanza è stata improntato alla attività autorizzativa o di presa d'atto di nuove strutture in misura maggiore rispetto agli anni precedenti. Per alcune situazioni di criticità rilevate in sede di sopralluogo si è ottenuta nel corso del 2015 la risoluzione delle carenze, a cura degli enti gestori, mediante migliorie a livello impiantistico, tecnologico, igienico-sanitario ed organizzativo. A partire dal 01/04/15 il SISP ha preso in carico le funzioni della Commissione di Vigilanza sulle Strutture Sanitarie e della Commissione di Vigilanza sulle Socio-assistenziali. Dal 01/04/15 al 31/12/15 il Direttore SISP ha approvato 66 determine e proposto 35 delibere. Studi medici convenzionati Anche nel 2015 è proseguita la collaborazione con la S.O.C. Attività Amministrative Territoriali di questa ASL AT, relativamente alla verifica da parte del S.I.S.P. dei requisiti minimi di idoneità degli studi medici convenzionati di MMG e Pediatri di libera scelta. Sono pervenute 8 richieste di verifica e sono stati effettuati 11 sopralluoghi. Pervenute 2015 3 4 2 3 12 Tipo di pratiche Regolamento di polizia mortuaria e cimiteriale Piano Regolatore Cimiteriale Ridefinizione della fascia di rispetto cimiteriale Regolamento Comunale d'Igiene Regolamento Polizia Rurale Totale Complessivo Pareri 2015 3 5 2 1 3 14 Popolazione target Popolazione residente, professionisti Attori coinvolti/ruolo Operatori del Gruppo di lavoro regionale SISP. Operatori SISP, Operatori SOSD STP. Azione 7.13.1 Prevenire i rischi legati all’eccessiva esposizione a radiazioni UV attraverso la vigilanza e l’informazione Obiettivi Garantire la prosecuzione delle attività di vigilanza presso i centri di estetica/solarium ed attuare un programma di comunicazione anche utilizzando i risultati ottenuti nell’ambito delle attività di controllo. Attività programmate a livello locale • 1 intervento congiunto con ARPA su apparecchiature generanti UV per la misurazione strumentale delle emissioni ultraviolette delle apparecchiature generanti UV. • completamento dell’installazione dei monitor nella sala di attesa degli ambulatori vaccinali per veicolare i messaggi informativi messi a disposizione dalla Regione. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 • Vigilanza presso centri estetica – solarium: 1. È proseguita l’attività di vigilanza su apparecchiature generanti UV e sulle loro modalità di gestione (scheda n. 7 D.M. Ministero dello Sviluppo Economico n. 110 del 12/5/2011). 2. È stato effettuato 1 intervento congiunto con ARPA per la misurazione strumentale delle emissioni ultraviolette delle apparecchiature generanti UV. La misurazione dell’irradianza ha dimostrato il superamento del valore massimo consentito, per cui è stata richiesta l’emissione di un’ordinanza per la relativa messa a norma. 46 • Campagna informativa È stata completata l’installazione dei monitor nella sala di attesa degli ambulatori vaccinali, utilizzato per veicolare i messaggi informativi messi a disposizione dalla Regione. Popolazione target Utenti e gestori di centri estetici / solarium. Attori coinvolti/ruolo Operatori SISP. INDICATORI Selezione di indicatori in grado di individuare la progressione delle azioni verso il raggiungimento degli obiettivi regionali Indicatore Indicatore sentinella: N. di interventi di controllo congiunti ARPAASL su apparecchiature abbronzanti/n. di interventi di controllo programmati Standard per l’anno 2015 1 47 Valore al 31.12.15 1 48 Programma 8 PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE MALATTIE TRASMISSIBILI Azione 8.1.1 Sviluppo e integrazione dei sistemi di sorveglianza e potenziamento sistemi informativi Obiettivi Le attività prevedono la realizzazione di una nuova versione della piattaforma informatica predisposta per l’utilizzazione da parte dei segnalatori e per l’integrazione delle sorveglianze dedicate all’antibioticoresistenza (microbiologiche e delle infezioni correlate); l’usuale sviluppo e aggiornamento dei sistemi di sorveglianza come da indicazioni nazionali; il completamento delle anagrafi vaccinali. Saranno realizzate le attività propedeutiche alla realizzazione di un sistema di sorveglianza sull’uso degli antibiotici da attuarsi secondo le indicazioni del futuro Piano nazionale sulle antibioticoresistenze. Attività programmate a livello locale • formazione ed uso degli strumenti forniti da Regione • sorveglianza contatti dei casi di TB secondo la procedura aziendale 2014 • gestione informatizzata delle attività vaccinali; aggiornamento dell’applicativo e formazione degli operatori. • sorveglianza ICA tramite il sistema regionale degli indicatori Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 La ASL AT ha seguito le indicazioni regionali e ha organizzato la partecipazione ai momenti formativi e riunioni tecniche richiesti dal livello regionale; si è garantito l’uso degli strumenti forniti da parte degli operatori e il flusso informativo di loro competenza. La sorveglianza contatti dei casi di TB è attuata secondo la Procedura aziendale di prevenzione della diffusione dell’infezione tubercolare nella comunità, approvata nel settembre 2014, che ha recepito la procedura regionale Indicazioni operative gestione contatti TB e ricerca caso fonte approvata con DD 604/2014. L’informatizzazione della sorveglianza è stata attuata secondo le indicazioni regionali. L’anagrafe vaccinale della ASL AT è collegata con l’anagrafe locale assistiti (AULA) e l’anagrafe unica regionale (AURA) e non si ravvisano particolari criticità. La gestione delle attività vaccinali è completamente informatizzata e il software permette il monitoraggio delle coperture vaccinali. L’anagrafe locale è collegata al connettore regionale. Nel 2015 è stato fatto l’aggiornamento dell’applicativo previa formazione degli operatori SISP. Sono pervenute e sono state inserite su GEMINI 462 notifiche di malattie infettive così ripartite: 232 casi di VARICELLA 93 casi di SCARLATTINA 28 casi di SALMONELLOSI 23 casi di SCABBIA 22 casi di TUBERCOLOSI 20 casi di PEDICULOSI 7 casi di PAROTITE EPIDEMICA 6 casi di ACARIASI 4 casi di SIFILIDE 4 casi di GONORREA 4 casi di INFLUENZA CON ISOL. VIRALE 3 casi di 3 casi di 3 casi di 2 casi di 3 casi di 1 caso di 1 caso di 1 caso di 1 caso di 1 caso di 1 caso di 49 POLMONITE LEGIONELLOSI EPATITE VIRALE A MONONUCLEOSI INFETTIVA MALARIA MALATTIA da ALTRI MICOBATTERI BOTULISMO FEBBRE Q MORBILLO DENGUE MENINGOENCEFALITE VIRALE La sorveglianza delle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) è proseguita come di consueto attraverso l’applicazione del sistema regionale degli indicatori (infezioni del sito chirurgico, adesione alla raccomandazioni, polmoniti nosocomiali e comunitarie, lesioni da pressione, sepsi da Klebsiella e E. coli, colonizzazioni da KPC in Terapia Intensiva, antibiotico resistenze, ecc) (come da Programma Attività Sorveglianza e Controllo Infezioni Correlate all’Assistenza - Anno 2015, deliberato dal DG ASL AT). Popolazione target Tutta la popolazione che insiste sul territorio piemontese in ordine alle attività di sorveglianza e tutti gli operatori sanitari piemontesi addetti al rischio infettivo (sorveglianza) comunitario e ospedaliero. Attori coinvolti/ruolo Settore Prevenzione e Veterinaria (direzione), Servizio di riferimento regionale per le malattie infettive SEREMI ASL AL (realizzazione e coordinamento), SOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica, Direzione Sanitaria di Presidio Indicatore Standard per l’anno 2015 Risultato al 31.12.15 update Il software è stato aggiornato Completamento programma anagrafi vaccinali Azione 8.5.1 Definizione di programmi regionali di prevenzione e controllo Obiettivi Le attività prevedono piani e programmi per la realizzazione delle indicazioni nazionali in merito alla prevenzione e controllo delle antibioticoresistenze e all’aggiornamento del piano di emergenza regionale. In attesa di sviluppare una programmazione coerente con le future indicazioni nazionali, l’obiettivo regionale è attivare azioni propedeutiche adeguate all’indicazione dell’approccio multisettoriale e multidisciplinare: riorganizzare la rete dei Centri IST e realizzare interventi di prevenzione mirati alle popolazioni a rischio; aumentare le azioni di contrasto alla diffusione della tubercolosi tramite un programma dedicato alla popolazione a rischio proveniente da paesi ad alta endemia; contrastare i fenomeni di rifiuto vaccinale e mantenere elevati livelli di copertura vaccinale tramite l’Aggiornamento del Piano Piemontese di Prevenzione Vaccinale. Attività programmate a livello locale • integrazione multidisciplinare tramite gruppo di lavoro aziendale • formazione Ebola e redazione di procedure di emergenza • prevenzione delle IST nell’ambulatorio dedicato (Malattie Infettive) e offerta alle scuole di programmi di educazione alla sessualità • offerta di screening radiologico per la TB ai profughi contestualmente all’offerta vaccinale • redazione di procedure per la gestione delle Malattie Batteriche Invasive • formazione e redazione di procedure per la gestione della legionellosi • riordino della rete territoriale degli ambulatori vaccinali • prosecuzione delle attività ordinarie (vaccinazioni, ambulatorio viaggi, controllo ICA, ecc.) Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 La ASL AT ha garantito la partecipazione degli operatori alle attività proposte. Ha garantito la prosecuzione e rafforzamento delle attività delle reti degli operatori coinvolti del territorio e delle strutture sanitarie dedicate alla prevenzione e controllo delle malattie e del rischio infettivo. In particolare: Integrazione multidisciplinare L’integrazione multidisciplinare è stata garantita dalla operatività del “Gruppo di lavoro interdisciplinare per la prevenzione ed il controllo delle infezioni in ambito comunitario” in cui sono rappresentati: SOC Direzione Integrata della Prevenzione, Risk management, SOC SISP, Direzione Sanitaria di Presidio, SOC Malattie Infettive, SOC Pneumologia, SOC Laboratorio analisi, Servizio Medico Competente, Servizio SPP, RAD. Nel 2015 il tavolo è stato riunito 9 volte per condividere i nuovi 50 documenti/procedure/raccomandazioni e discutere i casi critici. E' stato integrato, all’occorrenza, da ulteriori partecipanti o esperti. Ebola Nel 2015 la formazione Ebola è stata estesa agli operatori territoriali e sono state redatte le procedure per la gestione di eventuali contatti e dei viaggiatori di ritorno da aree endemiche, in raccordo con analoghe iniziative attivate in ambito ospedaliero. Malattie sessualmente trasmesse (IST) L’attività di prevenzione, diagnosi e cura delle malattie sessualmente trasmesse (IST) è proseguita presso l’ambulatorio dedicato della SOC Malattie Infettive. Nel 2015 sono state effettuate 197 prime visite e 301 visite di controllo, 467 interventi educazionali di counseling. Inoltre il Piano di Educazione alla Salute concordato con le scuole della Provincia ha previsto l’offerta di programmi e interventi finalizzati allo sviluppo di una sessualità sana e consapevole e articolati con approcci differenziati in relazione all’età dei ragazzi (vedi azione 1.3.1) Tubercolosi Le indicazioni operative regionali relative alle attività prevenzione mirate alla popolazione proveniente da Paesi ad alta endemia di TB, pervenute dalla Regione Piemonte con nota n. 6951 del 2.4.15, sono state implementate in accordo con tutte le strutture ASL coinvolte (Distretto, Servizio Amministrativo Territoriale, Radiologia, Pneumologia, Malattie Infettive) e con la collaborazione delle cooperative / associazioni di volontariato coinvolte nella gestione dell’accoglienza dei migranti. E' stata redatta una PROCEDURA per l’accesso e l’assistenza ospedaliera di profughi richiedenti asilo politico con sospetta TB. Sono esclusi da questa procedura i pazienti che rientrano nei criteri di screening (percorso dedicato). Per quanto riguarda invece l’offerta dello screening radiologico alle persone asintomatiche è stata redatta una “Istruzione operativa per lo screening dell'infezione tubercolare attiva rivolto ai migranti” in conformità alla nota Regione Piemonte prot. 6951 del 02/04/2015. Dal 2 luglio 2015 al 31 dicembre 2015 sono state effettuate 188 radiografie torace. Di queste 11 hanno richiesto ulteriori accertamenti che hanno dato il seguente esito: 1 diagnosi di pleurica (ricovero e terapia), 4 pazienti avviati a profilassi con isoniazide, 1 polmonite batterica non TB e 5 reperti senza necessità di profilassi o cura. Le altre attività connesse al controllo della TB (ricerca attiva dei contatti, screening per ITBL, follow up del trattamento/profilassi, ecc.) sono proseguite secondo le procedure collaudate. Sono stati segnalati 22 casi di tubercolosi in soggetti residenti nella ASL, di cui: • 13 TB polmonari • 9 TB extrapolmonari (3 pleuriche, 2 ossea, 2 peritoneale, 1 linfonodale, 1 miliare) • 1 TB da Micobatteriosi non tubercolare Sono stati individuati 3 focolai: un focolaio ha coinvolto una comunità di profughi, 2 hanno riguardato nuclei famigliari (con presenza e coinvolgimento di bambini). Il numero dei contatti dei 13 casi di TB polmonari individuati con le indagini epidemiologiche è stato di 284. Tra questi sono state individuate 94 TB latenti; 65 soggetti sono stati messi in profilassi; il medico curante dei contatti con ITBL che non hanno aderito alla profilassi è stato allertato rispetto alla necessità del follow up. Malattie Batteriche Invasive E' stata predisposta la procedura per la gestione delle MIB (Malattie Batteriche Invasive) in conformità alle raccomandazioni regionali. Nel 2015 sono state inserite sulla piattaforma nazionale per il controllo delle MBI 12 pazienti di cui: • 1 meningite da LISTERIA • 5 sepsi da PNEUMOCOCCO • 3 sepsi e polmonite da PNEUMOCOCCO • 1 polmonite da PNEUMOCOCCO • 1 meningite da MENINGOCOCCO • 1 sepsi da EMOFILO 51 Viaggiatori internazionali E' proseguita l’attività dell’ambulatorio del viaggiatore internazionale. Sono state effettuate consulenze a 551 viaggiatori e di questi 448 hanno effettuato una o più vaccinazioni inoltre sono stati consegnati per la profilassi antimalarica in copagamento a 30 persone il MALARONE ( Atovaquone + proguanil) e a 36 persone l'EURARTESIM per il trattamento presuntivo di emergenza. A molti viaggiatori è stata consigliata la profilassi antimalarica con il LARIAM (che però, essendo mutuabile, viene prescritto dal medico di base). Sono stati segnalati 3 casi di malaria di importazione: 1 in un profugo, e due in viaggiatori che non si sono rivolti all’ambulatorio viaggi né hanno effettuato la profilassi. Zoonosi E' proseguita la collaborazione con i Servizi Veterinari per la prevenzione/gestione delle zoonosi e delle malattie trasmesse da vettori. Le mutate condizioni climatiche coniugate allo stretto rapporto che da sempre esiste tra uomo, animali ed ambiente hanno portato negli ultimi anni da un lato alla emersione di nuove malattie zoonosiche ritenute un tempo esotiche e dall'altro alla ri-emersione di zoonosi storiche che si ritenevano ormai residuali. La Medicina Veterinaria e la Medicina Umana si trovano pertanto sempre più strettamente interconnesse, secondo il principio della “One health-One medicine”: stanno assumendo sempre maggiore importanza le segnalazioni di malattie trasmesse da artropodi ematofagi vettori, per le quali gli animali bersaglio rappresentano un efficace sistema di monitoraggio epidemiologico e valutazione della loro diffusione ed espansione. In particolare sono le arbovirosi, quali nello specifico quelle sostenute da Alpha/Phlebo/Bunya/Flavivirus (WND, dengue, chikungunya, usutu, zika, virus Toscana, TBE, JEV, RVF, YFV, Hantavirus) che destano le maggiori preoccupazioni, sia per la rapida diffusione che stanno avendo, sia per l'elevato grado di pericolosità per la salute umana che possono assumere. Nel corso del 2015 la ASL Asti è stata interessata da 4 focolai di WND negli equidi, a seguito dei quali sono state adottate le misure previste dalle vigenti normative in merito, sia per quanto riguarda la segnalazione degli eventi al SISP che ai Centri Trasfusionali. Le catture entomologiche nei pressi delle aziende hanno dato esito negativo per la presenza di zanzare. Per quanto riguarda le malattie “storiche” si deve segnalare l'incremento dei casi di segnalazione nei confronti di zoonosi degli animali da affezione (soprattutto leishmaniosi, ma anche malattia di Lyme). Il SISP ha effettuato 81 inchieste epidemiologiche per leishaniosi canina. La tabella a seguire riassume le segnalazioni per l'anno 2015. Malattia Segnalaz. Malattia Segnalaz. Carbonchio ematico Malrossino Salmonellosi Brucellosi Tubercolosi Morva Rabbia Rickettsiosi/Febbre Q Rogna Vaiolo bovino Trichinosi Tularemia 0 0 37 0 0 0 113 (*) 1 (#) 0 0 0 0 Leishmaniosi Leptospirosi Psittacosi/ornitosi Arbovirosi Malattia di Lyme Influenza (aviare /suina) Echinococcosi Cisticercosi HEV (epatite E) Campylobatteriosi/Yersiniosi 87 2 0 4 (§) 3 0 16 4 0 0 (*) = solo segnalazioni di morsicature di animali (#) = positività sierologica (§) = WestNileDisease E. coli (STEC/EHEC/VTEC) 0 Legionellosi Nel 2015 non si è rilevato alcun caso di polmonite da Legionella pneumophila correlata all’assistenza presso i PP.OO.RR.; l’elevato numero di accertamenti richiesti (P.O. Asti: 2 antigeni positivi in casi comunitari /590 antigeni eseguiti; P.O. Nizza: 0 antigeni positivi/59 antigeni eseguiti ) sul totale dei casi di polmonite trattati (totale antigeni urinari eseguiti 649/1288 polmoniti totali desunte dalle SDO), documenta un buon indice di sospetto da parte dei clinici. Sono stati invece registrati 3 casi di legionellosi in ambito comunitario. 52 Nella seconda metà dell’anno si è tenuto un corso di formazione accreditato, rivolto a 25 operatori del Dipartimento di Prevenzione e della Direzione Sanitaria, per standardizzare le modalità di sorveglianza, campionamento ambientale e controllo e condividere la relativa procedura anche alla luce delle nuove conoscenze scientifiche. La procedura sarà formalizzata nel 2016. Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) Il programma di controllo Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) è proseguito come di consueto su consumi e utilizzo appropriato di antibiotici (antibiotico stewardship), contaminazione da Legionella nella rete idrica sanitaria e nelle torri evaporative, verifica dell’adesione alle procedure/linee guida aziendali (gestione di dispositivi, igiene delle mani, applicazione precauzioni da contatto) ecc. (come da Programma Attività Sorveglianza e Controllo Infezioni Correlate all’Assistenza - Anno 2015, deliberato dal DG ASL AT). A partire da gennaio 2015 è stato valutato un campione di cartelle di pazienti in terapia antibiotica, in prescrizione motivata, in alcune strutture operative: Il medico Infettivologo ha discusso i casi clinici durante il Corso sull'antibiotico terapia e ha potuto appurare l’appropriatezza della terapia antibiotica nell’87% casi (97/112). Malattie prevenibili da vaccino L’organizzazione della rete territoriale degli ambulatori vaccinali è stata rivista in relazione alle risorse disponibili e al modello già comunicato alla Direzione Sanità con nota n. 48183 del 13.12.2013. Le modalità di offerta delle vaccinazioni sono rimaste invariate, nel rispetto delle raccomandazioni del Piano Piemontese di Prevenzione Vaccinale. Nel 2015 sono transitate negli ambulatori vaccinali della ASL 15.437 persone e somministrati 26.340 vaccini. In tabella sono riportate le coperture vaccinali ottenute nel 2015 che, rispetto al 2014 non mostrano ulteriori segni di deflessione, anzi un leggero recupero. Vaccinazione Candidati DTPa- -polio (ciclo vaccinale) Anno nascita 2014 1571 Completam. vaccinati 1508 Copertura % 96,00% DTPa- -polio (ciclo vaccinale) 2013 1671 1621 97,01% epatite (ciclo vaccinale) 2013 1671 1616 96,71% Emofilo (ciclo vaccinale) 2013 1671 1613 96,53% Pneumococco (ciclo vaccinale) 2013 1671 1573 94,14% Morbillo parotite rosolia (I dose) 2013 1671 1549 92,70% Meningococco C (ciclo vaccinale) 2013 1671 1522 91,08% Morbillo parotite rosolia (II dosi) 2008 1810 1685 93,09% Difterite-tetano-pertosse (IV dose) 2008 1810 1715 94,75% Papilloma virus (HPV) 2004 853 661 77,49% Difterite-tetano (V dose) 1999 1796 1688 94% Popolazione target Popolazione piemontese. Attori coinvolti/ruolo Regione Piemonte (direzione ), Servizio di riferimento regionale per le malattie infettive SEREMI ASL AL (supporto al coordinamento), Direzione Sanitaria di Presidio, Distretto, Risk management, SOC SISP, SOC Malattie Infettive, SOC Pneumologia, SOC Laboratorio Analisi, SOC Radiodiagnostica, Servizio Medico Competente, Servizio SPP, RAD. Indicatore Redazione di procedure per la gestione di emergenze infettive Standard per l’anno 2015 Almeno 1 procedura 53 Valore al 31.12.15 2 procedure redatte (Ebola e MIB) e 1 istruzione operativa (screening TB) Azione 8.5.2 Azioni di comunicazione Obiettivi • La comunicazione sul tema delle antibioticoresistenze e la trasmissione delle malattie infettive suscettibili di antibioticoresistenza declina su differenti target gli obiettivi di sensibilizzare al problema e ridurre il consumo degli antibiotici. Fa parte del più ampio Piano nazionale dedicato al problema e deve essere coerente con esso. Al fine di realizzare in futuro azioni coordinate con le indicazioni nazionali, l’obiettivo 2015 è quello di accrescere e rafforzare a livello regionale la consapevolezza nel personale sanitario e veterinario che già interviene sul problema e favorire in ogni occasione il metodo della interdisciplinarietà. • Contrastare il fenomeno dei rifiuti vaccinali tramite una informazione trasparente e scientificamente corretta veicolata dai canali informativi dei social-network. Attività programmate a livello locale • iniziative finalizzate a contrastare il fenomeno del rifiuto alla vaccinazione, – Informazioni su sito aziendale – Incontri con i PLS Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Si è garantita la partecipazione degli operatori alle attività proposte da Regione Piemonte. Sono proseguite le attività delle reti degli operatori del territorio e delle strutture sanitarie dedicate alla prevenzione e controllo delle malattie e del rischio infettivo. Inoltre sono state intraprese iniziative finalizzate a contrastare il fenomeno del rifiuto alla vaccinazione, tendenza in forte aumento e in grado di compromettere i risultati di salute fin qui raggiunti. Sono stati coinvolti i PLS richiedendo la loro collaborazione per contrastare l'aumento dei rifiuti alle vaccinazioni. E' stata inviata loro una lettera con le coperture vaccinali a 24 mesi dei bambini da loro assistiti (3 dosi di esavalente e prima dose di MRP) confrontandole, in un grafico, con le coperture dei bambini assistiti dagli altri PLS della nostra ASL (espresse in modo anonimo ). A ciascun PLS sono inoltre stati inviati i nominativi degli assistiti che a 24 mesi non avevano ancora completato il ciclo di base e effettuato la prima dose di MRP. Questi dati sono anche stati illustrati nel corso di una riunione di equipe. Infine si è deciso di informare telefonicamente e tempestivamente i PLS qualora i genitori di un bambino da loro assistito rifiuti una vaccinazione. Popolazione target Popolazione piemontese. Attori coinvolti/ruolo Regione Piemonte (direzione), Servizio di riferimento regionale per le malattie infettive (supporto al coordinamento), Operatori ASL Indicatore Iniziativa di comunicazione relativa al contrasto del rifiuto alla vaccinazione Standard per l’anno 2015 Valore al 31.12.15 Evidenza di almeno 1 iniziativa Evidenza di 2 iniziative 54 Programma 9 SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA E SICUREZZA ALIMENTARE Azione 9.1.1 Costituire e promuovere l’operatività di un Gruppo di lavoro regionale per la valutazione del rischio nel campo della sicurezza alimentare a supporto del Settore Regionale Prevenzione Veterinaria Obiettivi Integrare competenze e professionalità, valutare e monitorare criticità e problematiche emergenti, proporre opzioni gestionali appropriate rispetto a rischi definiti. Attività programmate a livello locale Da anni è attivo un gruppo di lavoro rappresentativo di tutte le componenti aziendali coinvolte nella predisposizione ed attuazione del Piano locale della prevenzione con attribuzione dei compiti al gruppo. E' assicurata la partecipazione degli operatori ASL individuati al gruppo regionale. E' in fase di revisione il gruppo aziendale PAISA. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Tale azione ha trovato la sua realizzazione nella costituzione del GRUPPO DI PROGETTO INCARICATO DEL COORDINAMENTO DEL PIANO AZIENDALE INTEGRATO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE (PAISA) con atto aziendale Delibera n 68 del 5 agosto 2015 avente quale oggetto “ Ridenominazione del gruppo di lavoro di sicurezza alimentare e aggiornamento composizione” e con atto aziendale Delibera n 110 del 30 dicembre 2015 avente quale oggetto”Nomina dei gruppi di progetto incaricati del coordinamento del piano locale della prevenzione(PLP) e del piano aziendale integrato per la sicurezza alimentare (PAISA)”. Coordinatore gruppo PAISA : Vincenzo Soardo (Direttore SIAN) Referenti tecnici gruppo PAISA: • Fulvio Baj -Veterinario area A • Antonello Barisone – Veterinario area C • Renza Berruti -Medico SIAN • Elena Cerrato -TdP SIAN • Maria Cristina Gerbi -Veterinario area C • Mauro Lovisone – Veterinario area B • Alberto Morra- TdP SVET • Alfonso Pescarmona -Veterinario area A • Carlo Raschio – Veterinario area B • Sandra Zavattero- Collaboratore Amministrativo Dipartimento di Prevenzione I componenti del gruppo PAISA hanno partecipato ai lavori del gruppo regionale Popolazione target Popolazione residente in Regione Piemonte. Attori coinvolti/ruolo Livello locale: Gruppo PAISA eventualmente integrato da altri componenti. 55 Azione 9.1.2 Migliorare il livello di coordinamento tra Autorità Competente e Organi di Controllo Obiettivi Promuovere e migliorare il livello di coordinamento tra le diverse Autorità ed i diversi organi di controllo. Attività programmate a livello locale • Il PAISA 2015 sarà adottato di concerto dai Servizi di Sicurezza Alimentare (Veterinari Aree A-B-C ed Igiene Alimenti e Nutrizione) coordinati nell'ambito dello specifico gruppo di lavoro aziendale. • SIAN e SVET partecipano al tavolo di coordinamento delle attività di vigilanza e controllo agroalimentare e della pesca attivato presso la Prefettura di Asti. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Il PAISA 2015 è stato predisposto di concerto dai Servizi di Sicurezza Alimentare (Veterinari Aree A-BC ed Igiene Alimenti e Nutrizione) coordinati nell'ambito dello specifico gruppo di lavoro aziendale. E' stato elaborato un documento che è stato inviato al competente Settore regionale nei termini previsti del 31/7/2015 e contemporaneamente ”postato” sul sito aziendale per renderlo fruibile a Enti, Associazioni, consumatori, Operatori del Settore Alimentare. Il documento di rendicontazione PAISA 2015 è stato elaborato secondo le modalità ed i tempi indicati dalla Regione Piemonte e trasmesso come richiesto entro il 29/02/2016. Attori coinvolti/ruolo Rappresentanti delle strutture SIAN e SVET hanno partecipato al tavolo di coordinamento delle attività di vigilanza e controllo agroalimentare e della pesca attivato presso la Prefettura di Asti in data 20/02/2015; in tale ambito sono state illustrate le principali attività di controllo ufficiale relative alle problematiche di sicurezza alimentare, gli interventi richiedenti la partecipazione di più Enti ed il loro coordinamento al fine di rendere più incisiva e proficua l'attività di controllo. Popolazione target Attraverso la pubblicazione sul sito aziendale del documento PAISA 2015 si è data la possibilità alla popolazione, agli stakeholder, nonché a Enti, Associazioni e Operatori del Settore di avere tutte le informazioni riguardanti i controlli esperiti dall'Autorità Competente nel settore della Sicurezza Alimentare. Indicatori Produzione documento di programmazione PAISA Produzione documento di rendicontazione PAISA Standard per l’anno 2015 Valore al 31/12/2015 1 1 1 1 (al 29/02/2016) Azione 9.1.3 Potenziare il sistema di sorveglianza e gestione MTA Obiettivi Aggiornare e implementare gli strumenti per potenziare le indagini epidemiologiche sulle MTA. Attività programmate a livello locale • Revisione del gruppo aziendale MTA • Organizzazione di un intervento di aggiornamento per gli operatori coinvolti nella gestione degli episodi di MTA, accreditato ECM, entro l’anno 2015. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Con Deliberazione n. 71 del 08/09/2015 è stata aggiornata la composizione del gruppo di lavoro aziendale per la sorveglianza delle malattie trasmesse da alimenti. Nel gruppo di lavoro sono subentrati tre componenti in sostituzione di altrettanti operatori non più in servizio. 56 E’ stato organizzato un evento formativo, accreditato con 9 ECM, dal titolo “Sorveglianza e gestione dei casi di tossinfezione alimentare” con lo scopo di fornire agli operatori gli strumenti per garantire un’efficace sorveglianza e rapida gestione dei focolai di tossinfezione alimentare. L’evento formativo si è articolato in due giornate. Hanno partecipato all’evento formativo 15 operatori appartenenti alle figure professionali di medico, veterinario, biologo, tecnico della prevenzione, assistente sanitario, infermiere. Popolazione target: popolazione residente in Regione Piemonte Attori coinvolti: referente e gruppo locale MTA Popolazione target Popolazione residente in Regione Piemonte. Attori coinvolti/ruolo Referente e gruppo locale MTA. Indicatori Revisione del gruppo aziendale MTA Organizzazione di un intervento di aggiornamento per gli operatori coinvolti nella gestione degli episodi di MTA, accreditato ECM, entro l’anno 2015. Standard per l’anno 2015 SI Valore al 31/12/2015 SI 1 1 Azione 9.5.1 Gestire le emergenze in medicina veterinaria Obiettivi Gestire le emergenze epidemiche veterinarie e non e gli eventi straordinari. Attività programmate a livello locale Corso di formazione interdisciplinare di quattro ore per gli operatori con la presentazione di : • PIANO NAZIONALE PER LE EMERGENZE DI TIPO EPIDEMICO elaborato dal Ministero della Salute, Direzione della Sanità Animale. • REVISIONE DELLA PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE IGIENICO SANITARIE EPIDEMICHE E NON EPIDEMICHEIN REGIME DI PRONTA DISPONIBILITA' come momento di analisi della procedura stessa , alla luce delle esperienze accumulate nei primi 6 mesi dal suo avvio. Le procedure saranno rese fruibili a tutti gli interessati mediante pubblicazione sul sito aziendale. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Corso di formazione interdisciplinare di quattro ore per gli operatori con la presentazione di: • Piano nazionale per le emergenze di tipo epidemico elaborato dal Ministero della Salute, Direzione Sanità animale, con particolare attenzione dedicata alla illustrazione delle modalità di intervento per alcune malattie. • Prima revisione della procedura operativa per la gestione delle emergenze epidemiche e non in regime di pronta disponibilità, alla luce delle esperienze accumulate nei primi sei mesi dall’avvio. Le procedure sono state rese fruibili a tutti gli interessati mediante pubblicazione sul sito aziendale. Popolazione target Imprese alimentari, popolazione generale. Attori coinvolti/ruolo Operatori regionali e delle ASL dei servizi veterinari, SIAN e altri servizi/enti emergenza. Indicatori 1 corso Standard per l’anno 2015 1 57 Valore al 31/12/2015 1 Azione 9.6.1 Prevenzione malattie infettive della fauna selvatica 1. Obiettivi dell’azione Implementare protocolli e programmi di sorveglianza della fauna selvatica per la prevenzione delle malattie infettive trasmissibili al patrimonio zootecnico e all’uomo. 2. Attività previste nell’anno 2015 (livello locale) Non sono attivate specificità operative locali per cui diamo adempimento alle attività previste dal piano Regionale. 3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 I prelievi sono stati effettuati e inviati all’Università Facoltà di Veterinaria e all’IZS Torino; inoltre sono stati sottoposti alla ricerca di trichinella 786 cinghiali abbattuti nell’ambito dell’attività venatoria o nei piani di contenimento della selvaggina. Tutti hanno dato esito negativo. Il piano ha coinvolto il Servizio Veterinario, gli ATC, le Associazioni Venatorie. Azione 9.8.1 Migliorare la qualità nutrizionale e la sicurezza dell’offerta alimentare Obiettivi Migliorare la conoscenza e la capacità di gestione dei rischi nutrizionali e da allergeni da parte degli operatori del settore alimentare. Aumentare la disponibilità di alimenti salutari. Attività programmate a livello locale • Organizzazione di un corso di aggiornamento, rivolto ad operatori sanitari, relativo a allergie e intolleranze, con particolare riguardo alla celiachia. • Verifica della disponibilità del sale iodato nelle attività deputate alla vendita dello stesso e l’utilizzo di sale iodato nelle mense della ristorazione collettiva nel corso di almeno 20 sopralluoghi complessivamente Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Nel corso dell’anno 2015, l’ASL AT ha organizzato un corso di aggiornamento, rivolto ad operatori sanitari, relativo a allergie e intolleranze, con particolare riguardo alla celiachia, della durata di 7 ore ed accreditato con 9 ECM. Durante i sopralluoghi di vigilanza, il personale addetto al controllo, ha verificato la disponibilità del sale iodato nelle attività deputate alla vendita dello stesso e l’utilizzo di sale iodato nelle mense della ristorazione collettiva nel corso di almeno 33 sopralluoghi complessivi. Popolazione target Popolazione residente in Regione Piemonte. Attori coinvolti/ruolo Operatori SIAN/ Veterinari delle ASL. Indicatori Eventi informativi/formativi per gli operatori del settore alimentare o sanitario anno Interventi di vigilanza/valutazione nutrizionale nella ristorazione collettiva Standard per l’anno 2015 Valore al 31/12/2015 1 1 20 28 58 Azione 9.10.1 Audit sulle Autorità competenti Obiettivi Assicurare che vengano effettuati gli audit sulle autorità competenti. Attività programmate a livello locale A livello di Dipartimento di Prevenzione ASL AT, in prosecuzione dell’attività programmata ed effettuata nel corso dell’anno 2014, in ottemperanza agli obiettivi assegnati dalla Direzione Generale ed a quanto previsto dall’articolo 4, paragrafo 6, del regolamento CE 882/2004, è stato programmato, nel periodo ottobre-dicembre 2015, un audit sulla Struttura Operativa Semplice Dipartimentale di sicurezza alimentare Servizio Veterinario Area C. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 L' audit previsto è stato effettuato in data 18/11/2015 Popolazione target effettivamente raggiunta: SOSD Servizio Veterinario Area C Attori coinvolti/ruolo • auditors regionali/ASL : come Responsabile di audit, auditor, auditor in formazione hanno partecipato veterinari e medici di SVet area A, SVet area B , SIAN • uditori appartenenti alle Strutture presenti all'audit : tecnici della prevenzione e P.O. direzione amministrativa del dipartimento di prevenzione • personale della struttura organizzativa coinvolta: veterinari e amministrativi della SOSD Svet area C Indicatori Numero audit sulle A.C. locali effettuati/anno Standard per l’anno 2015 Valore al 31/12/2015 1 1 59 60 Programma 10 GOVERNANCE, ORGANIZZAZIONE E MONITORAGGIO DEL PIANO LOCALE DI PREVENZIONE Azione 10.1.1 Censimento fonti informative ed eventuale revisione/adattamento dei flussi Obiettivi Assicurare un’adeguata base informativa per il monitoraggio e la valutazione del Piano. Attività programmate a livello locale • Partecipazione ai lavori del gruppo Regionale di governo (CORP) . • Caricamento su ProSa. dei progetti e interventi di educazione / promozione alla salute realizzati • Censimento dei flussi informativi locali utili al monitoraggio del PLP (output e outcome) Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Il coordinatore PLP ha partecipato ai lavori del gruppo Regionale di governo (CORP). I progetti e interventi di educazione / promozione alla salute realizzati sono stati caricati su ProSa. Per le azioni relative al PLP (analisi di contesto, monitoraggio di output e outcome) sono stati censiti e utilizzati i seguenti flussi informativi: • Banca dati PISTA/BDDE (analisi demografica) • motore di ricerca MADE (dati demografici, ricoveri e mortalità) • Piattaforma GEMINI (malattie infettive) • sorveglianza di popolazione PASSI (profilo sociale, stili di vita pop. 18-69 anni) • sorveglianza OKKIO alla Salute (profilo sociale, stili di vita pop. 6-10 anni) • sorveglianza HBSC (profilo sociale, stili di vita pop. 11-15 anni) • sorveglianza PASSI d’argento 2010 (profilo sociale, stili di vita pop. > 65 anni) • Flussi informativi INAIL (infortuni e malattie professionali) • Sistemi informativi specifici del Dipartimento di Prevenzione (SPRESALWeb, Informo, ARVET, Vetalimenti, Sian Alimenti, Infomacelli, Acque potabili, MTA, E_ISP, ONVAC) • Atlanti e report tematici della rete di Epidemiologia Popolazione target Operatori ASL. Attori coinvolti/ruolo CORP, coordinatore PLP e referenti locali di programma. Indicatori sentinella Utilizzo Prosa per la rendicontazione PLP Standard per l’anno 2015 Valore al 31.12.2015 > 90% dei progetti inseriti 100% dei progetti inseriti 61 Azione 10.1.2. Sorveglianze di popolazione Obiettivi - utilizzo per la pianificazione e il monitoraggio del piano - garantire l’attuazione delle sorveglianze secondo i protocolli prestabiliti Attività programmate a livello locale • OKKIO alla Salute: report 2014 e comunicazione dei risultati. • PASSI: 165 interviste (campione regionale); utilizzare i dati regionali per redigere almeno 1 documento informativo; adesione ai corsi regionali • PASSI d’Argento: si parteciperà alle iniziative regionali. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 OKKIO alla Salute: è stato redatto il report 2014 e i risultati sono stati comunicati alle scuole coinvolte nella rilevazione e ai genitori degli alunni (due giornate dedicate e durante le giornate tematiche (vedi Azione 2.4.2 Save the date) PASSI: sono 165 interviste (campione regionale); i dati regionali sono stati utilizzati per la redazione e rendicontazione del PLP 2015, per il profilo di salute introduttivo al PAT 2016 (Piano delle Attività Territoriali), nel Bilancio sociale dell’ASL AT 2014. PASSI d’Argento: nel 2015 non è stata avviata la sorveglianza. Popolazione target Portatori di interesse regionali e locali Attori coinvolti/ruolo Popolazione campionata, operatori ASL Indicatori sentinella Standard per l’anno 2015 Rispetto degli indirizzi regionali sulle sorveglianze di popolazione Relazione Valore al 31.12.2015 La relazione regionale 2015 conferma il rispetto degli indirizzi nelle interviste ASL AT Azione 10.1.3. Monitoraggio e contrasto delle disuguaglianze Obiettivi Attuare health equity audit sui programmi del piano. Attività programmate a livello locale Partecipazione alla comunità di pratica costituita da Regione sui temi oggetto di health equity audit Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 E’ garantito l’accesso al portale regionale http://www.disuguaglianzedisalute.it/ Il contrasto alle disuguaglianze nel Dipartimento di Prevenzione si attua attraverso strategie di prevenzione primaria che tutelano la salute di tutta la collettività: • I contatti di malattia infettiva per i quali sono necessarie misure di profilassi sono ricercati tutti attivamente e indistintamente; esiste un programma di collaborazione attiva con le cooperative per la vaccinazione e lo screening TB dei profughi. • Le vaccinazioni sono offerte mediante convocazione attiva e tutti i non rispondenti sono contattati per scritto, con colloqui individuali e mediante contatti con il PLS. • La vigilanza in ambiente di vita e di lavoro è svolta secondo le indicazioni di priorità indicate dalla regione; i servizi sono aperti al pubblico per ricevere e dare risposta a tutte le istanze, in particolar modo quelle provenienti dalla popolazione svantaggiata (es. alloggi insalubri); sono attivi tavoli di collaborazione con il comune di Asti per l’emergenza abitativa e per affrontare in modo integrato (SISP, SERT, Dipartimento di salute mentale, Servizi Sociali, Urbanistica e Servizio Ambiente) le situazioni particolarmente problematiche. 62 • • • I controlli della sicurezza alimentare sono svolti secondo le indicazioni di priorità indicate dalla regione; i servizi sono aperti al pubblico. Gli interventi di promozione della salute sono rivolti con priorità alle scuole per raggiungere tutti i gruppi sociali. Presso il Consultorio Familiare, le Unità Territoriali di prelievo, le sedi di erogazione delle mammografie di screening è utilizzato il materiale cartaceo multilingue per le donne straniere, predisposto dal CPO Piemonte, quale supporto informativo in occasione dei contatti con le donne stesse. Popolazione target Popolazione in situazione di svantaggio e vulnerabilità. Attori coinvolti/ruolo Gruppi di lavoro dei programmi Azione 10.3.1 Proposta revisione organizzativa Obiettivi Ridefinire o rafforzare le strutture deputate alla governance del Piano di prevenzione, la loro composizione e i relativi compiti. Attività programmate a livello locale • Partecipazione ai lavori del CORP finalizzati alla revisione organizzativa a sostegno del PRP. • Revisione del modello organizzativo locale Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Il coordinatore di PLP ha partecipato ai lavori del CORP. Il modello organizzativo locale è stato rivisto e formalizzato con Delibera del Direttore Generale n. 110 del 30.12.2015 sulla scorta delle indicazioni fornire dalla Direzione Sanità Settore Prevenzione e Veterinaria con DD 751 del 19.11.2015. Il modello prevede: GRUPPO DI PROGETTO Coordinatore di PLP Direttore del Dipartimento di Prevenzione Referenti di programma Gruppi di lavoro tematici Gruppi di lavoro tematici Referenti di programma Gruppi di lavoro tematici Altri rappresentanti di struttura Gruppi di lavoro tematici Nelle attività di programmazione e monitoraggio del piano sono coinvolti, oltre al gruppo di progetto, anche componenti dei gruppi di lavoro tematici utilizzando lo strumento della formazione accreditata. 63 Popolazione target Operatori coinvolti nei Piani di Prevenzione regionale e locali. Attori coinvolti/ruolo Coordinamento Regionale della Prevenzione. Coordinatore PLP. Direzione Aziendale. Azione 10.3.2 Implementazione audit del Piano di prevenzione Obiettivi Garantire un sistema di monitoraggio e supporto alla realizzazione del Piano. Attività programmate a livello locale Partecipazione ai lavori regionali. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Non sono pervenute richieste o proposte dalla Regione Piemonte Popolazione target Coordinatori PLP e altri operatori impegnati nei PLP e nel coordinamento regionale. Attori coinvolti/ruolo Coordinamento Regionale della Prevenzione, coordinatore PLP. Azione 10.4.1 Realizzazione eventi informativi e formativi a livello regionale e locale Obiettivi • Promuovere la cultura della prevenzione come strategia delle Aziende Sanitarie e degli Enti Locali, anche in funzione di un razionale utilizzo di risorse • Aumentare la consapevolezza tra gli operatori delle funzioni e potenzialità del Piano di prevenzione • Accrescere le competenze per migliorare la qualità degli interventi • Riconoscere e ridurre le diseguaglianze sociali e adottare azioni di provata efficacia • Migliorare la capacità di utilizzare strumenti di comunicazione efficace Attività programmate a livello locale Analisi dei bisogni formativi degli operatori impegnati nel PLP secondo le indicazioni fornite dal CORP. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Nel 2015 è stato realizzato il piano di formazione proposto a fine 2014. Corsi interni trasversali • Malattia da virus ebola: gestione delle segnalazioni, dei contatti e sorveglianza dei viaggiatori di rientro dalle aree a rischio (6 giornate) • Celiachia e alimentazione senza glutine: istruzioni per l'uso. (1 giornata) • L’evoluzione della sicurezza alimentare: secondo percorso formativo di approfondimento del pacchetto igiene come previsto dall’accordo stato regioni del 07.02.2013 e dalla D.g.r. n. 12-6980 del 30.12.2013 (6 giornate) • Sorveglianza e gestione dei casi di tossinfezione alimentare. (1 giornata) • Bisogni assistenziali e infezioni in soggetti a rischio: legionellosi e cadute nelle strutture ricettive e socio assistenziali. (6 giornate) • La sicurezza in edilizia. (1 giornata) Corso interno di struttura • Artropod and vectorial born infections: climate change and globalization correlated risks (18 giornate) 64 Corsi regionali 2015 presso ASL AT • Sicurezza alimentare: comunicazione del rischio efficace ed opportuna. (1 giornata) • La valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi. (2 giornate) • La valutazione del rischio da movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori: la check list ocra. (2 giornate) • La progettazione ergonomica dei posti di lavoro per la prevenzione del sovraccarico biomeccanico nella normativa internazionale. (2 giornate) A fine 2015 è stata presentata all’ufficio formazione ASL la rassegna dei bisogni formativi della prevenzione da inserire nel Piano di formazione aziendale 2016. Popolazione target Le Direzioni Generali e operatori delle ASL del Piemonte coinvolti nella realizzazione dei PLP. Attori coinvolti/ruolo CORP; Assessorato / Direzione Sanità. Azione 10.5.1 Comunicazione e partecipazione a sostegno delle politiche per la salute Obiettivi Migliorare la comunicazione e la collaborazione interistituzionale relativa agli obiettivi di piano e favorire la partecipazione sociale alle decisioni e alle politiche per la salute. Attività programmate a livello locale Avvio lavori per l’organizzazione di eventi, incontri, seminari, tavoli tematici a livello locale Rendicontazione delle attività realizzate nel 2015 Alcune azioni del PLP maggiormente coerenti con le attività dell’assistenza territoriale e con il principio di salute in tutte le politiche sono state inserite nel Piano dell’Assistenza Territoriale - PAT 2016. I temi inseriti nel PAT hanno riguardato la promozione di dell’alimentazione sana e dell’attività fisica, la sicurezza in agricoltura, la tutela sanitaria dei migranti, il contrasto al rifiuto vaccinale, la prevenzione degli incidenti domestici, lo screening, gli “sportelli” di counselling e assistenza al pubblico (animali da affezione, microimpresa…). I contenuti del PAT sono stati comunicati e condivisi con i Sindaci in più riunioni nel mese di dicembre 2015. Nel 2016 proseguirà l’attività di ascolto/collaborazione con gli amministratori locali e le loro comunità. Popolazione target Operatori della prevenzione, decisori, cittadini. Attori coinvolti/ruolo ASL, scuola, socio-assistenziale, associazioni, enti e istituzioni territoriali. 65