Tema n. 2 - barbescuola

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Tema n. 2 - barbescuola
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA I GRADO
50031 - BARBERINO DI MUGELLO (FI)
TRACCIA GUIDA PER L’ELABORATO SCRITTO
“ Dobbiamo prendere dalla Terra solo ciò che costituisce una nostra assoluta e fondamentale
necessità: cose senza le quali non possiamo sopravvivere. La Terra ha abbondanza di tutto, ma a
noi spetta soltanto ciò di cui abbiamo realmente bisogno” ; “ Sii il cambiamento che vorresti
vedere nel mondo”. (Gandhi)
Commenta ed esprimi le tue considerazioni su quanto espresso da Gandhi che ha esteso il suo
profondo rispetto e amore a tutto l’ambiente che ci circonda, dalle persone, agli animali, alle
risorse della Terra. Secondo il tuo punto di vista, il suo è un messaggio ancora valido ai giorni
nostri? Secondo te le risorse della natura possono essere risparmiate anche nelle più semplici
azioni quotidiane? Esprimi il tuo punto di vista e i tuoi suggerimenti per salvaguardare la Terra in
cui vivi, per averne cura, per amarla, per conservarla e trasmetterla con tutta la forza e volontà,
alle generazioni future.
Vincitore
Borsa di Studio Mario e Beatrice Sodi 2015
Alunna classe 3 C Laura Raspanti
Mio nonno, ex ragazzo classe 1928, era un ragazzo proveniente da una famiglia umile : ha sempre
vissuto con serenità, accontentandosi di ciò che poteva avere.
Da bambino a differenza dei bambini di oggi, non frequentava sempre la scuola, una parte del suo
tempo lo impiegava nei campi, con le pecore, non per sua scelta, ma per la necessità di dare il suo
contributo alla famiglia, per quello che poteva.
Ricordo ancora quando mi ha raccontato che spesso doveva recarsi ad una fonte distante alcuni
chilometri da casa sua, con un paio di zoccoli di legno.
Io mi sono molto stupita di questo, ma per lui sembrava rientrasse nella normalità.
Nella casa di mio nonno non c'erano gas, acqua e altri mezzi per soddisfare alcune necessità.
Da bambini, lui e i suoi fratelli, così come il resto della famiglia mangiavano quasi esclusivamente
polenta bianca, perché era un pasto completo proveniente dalla propria coltivazione, quindi a
basso costo. La vita di mio nonno è sempre stata semplice, ma completa e serena.
Poi ci sono io, adolescente del 2000, il secolo del grande sviluppo tecnologico, il secolo nel quale
tutto sembra possibile grazie alla tecnologia; nel quale, a differenza delle generazioni passate, le
persone sono abituate ad avere a disposizione tutto e, per percorrere pochi metri, si servono della
propria automobile, senza pensare ai danni che, insieme a molte altre azioni, possiamo causare
all'ambiente, il quale non sarà più in grado di sostenere questo ritmo.
Oggi il mondo è pieno di persone che pensano solo al proprio profitto, tutto gira intorno al denaro:
questo sta portando a morte l'ambiente.
Il progresso ha portato molti vantaggi alla nostra vita, rispetto a quella di mio nonno, ma quasi
tutte le innovazioni spesso costituiscono anche un grande rischio ambientale.
Oltretutto, il mondo attuale sembra viaggiare “a due velocità”. C'è un grande squilibrio nella
distribuzione delle risorse: nel Nord del mondo vengono sprecate, mentre nel Sud del mondo non
sono nemmeno sufficienti.
Sfruttare meglio l'ambiente significa mantenerlo e consentire a tutti una vita dignitosa.
Michael Jackson, nella canzone “Earth Song” ci invita a porci delle domande e a soffermarci
sull'ambiente e sulle sue reazioni al nostro incessante sfruttamento.
Come sostiene Gandhi, la Terra ha abbondanza di risorse, siamo noi che dobbiamo utilizzare solo
ciò di cui abbiamo realmente bisogno.
Ci deve essere un impegno da parte di ogni singolo individuo per poter cambiare veramente il
mondo come sosteniamo di voler fare, spesso solo a parole; ma possiamo mettere in atto, nelle
nostre azioni quotidiane, molti accorgimenti per limitare l'utilizzo delle risorse.
Questo è il significato della poesia “Se cambio io” di Olivero: il mondo cambierà se ci
comporteremo nel modo opportuno, rispettando ciò che ci circonda.
Secondo me siamo ancora in grado di sostenere e di migliorare il mondo e mio nonno, con la sua
vita semplice e felice, mi ha insegnato che è possibile.
Io, come ragazza di adesso, futura madre e nonna, vorrei quindi poter garantire ai miei figli e nipoti
una vita serena in un pianeta sostenibile.
Motivazione :
Per aver affrontato il tema della sostenibilità e dei diritti umani in maniera personale e organica
raccontando di un mondo passato e presente in cui la convivenza tra l'uomo e l'ambiente, non
sempre semplice, è però possibile.
Per aver tracciato, seguendo il filo di un ricordo intimo, un ponte tra passato, presente e futuro
utilizzando un linguaggio pulito e leggero, ma forte dell'esperienza personale.
Per aver sottolineato che quello di buono e di giusto che c'è in chi siamo e in chi saremo affonda le
proprie radici nella memoria di chi prima di noi ha approfittato della bellezza del mondo che ci
impegniamo a proteggere.