1 Biografilm Festival 2010: Mario Monicelli e le sue Risate di gioia

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1 Biografilm Festival 2010: Mario Monicelli e le sue Risate di gioia
Biografilm Festival 2010:
Mario Monicelli e le sue Risate di gioia
Mario Monicelli arriva al Biografilm Festival per dare il suo fondamentale
contributo al tema centrale dell’edizione 2010, Italia ’60 – Il boom, il bello
e la dolce vita.
Il Maestro della commedia all’italiana presenterà uno dei suoi film più
amati, Risate di gioia (Italia, 1960), racconto che narra l’altro lato della
Dolce Vita, non quello dei paparazzi e delle dive, ma di due guitti al
crepuscolo che hanno il volto e il corpo di Anna Magnani e Totò, coppia
monumentale del cinema italiano che in questo film offre una prova
assolutamente straordinaria.
Risate di gioia sarà proiettato domenica 13 nella sala Lumiere 1,
Manifattura delle Arti, Via Azzo Gardino 65, alle ore 19:00. Prima della
proiezione verranno presentati dei contributi video inediti a sorpresa.
Mario Monicelli, mantovano trapiantato a Viareggio, classe 1915, inizia la
sua eccezionale avventura nell’arte cinematografica all’inizio degli anni
Trenta, sia come critico cinematografico che come assistente di set,
girando il suo primo cortometraggio, Cuore rivelatore, nel 1934.
Intraprende poi la carriera di sceneggiatore, lavorando con tutti i nomi più
importanti della scena italiana, esordendo dietro la macchina da presa nel
1951 con Guardie e ladri, veicolo perfetto per la coppia Totò – Aldo
Fabrizi, primo di una serie incredibile di successi.
Nel 1958 arriva I soliti ignoti, candidato all’Oscar per la migliore
sceneggiatura, e l’anno dopo con La grande guerra vince il Leone d’Oro
alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e riceve la
candidatura all’Oscar per il miglior film straniero.
Tra le sue opere più famose ricordiamo L’armata Brancaleone, i primi
due episodi di Amici miei, Un borghese piccolo piccolo, Il Marchese
del Grillo, fino all’ultimissimo Vicino al Colosseo... c’è Monti,
cortometraggio documentario in cui il regista racconta il quartiere di Roma
dove vive ormai da molti anni.
Nel corso della sua carriera ha diretto tutti i più grandi attori del cinema
italiano, da Vittorio Gasmann ad Alberto Sordi, passando per Stefania
Sandrelli, Paolo Villaggio, Mariangela Melato e tanti altri, ma soprattutto ha
analizzato con grande lucidità la storia della nostra Italia attraverso sei
decenni, lasciandoci un’eredità cinematografica e culturale di valore
immenso.
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