Patrizia Piccinini formazione 08/03/2012 progettazione marzo/aprile

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Patrizia Piccinini formazione 08/03/2012 progettazione marzo/aprile
Patrizia Piccinini formazione 08/03/2012 progettazione marzo/aprile
Resoconto della mattinata:
Castelletto classe 1°:
Lavoro sulla comprensione.
Si scrive sulla lavagna la frase e si aggiungono i simboli per facilitare la lettura. Quando si lavoro culla
comprensione evitare di andare a capo con la parola. Viene dato un foglio a quadretti ad ogni bambino
e si chiede di copiare la scritta e di fare il disegno di ciò che è scritto. Alcuni bambini hanno ritardato a
copiare perché perdevano facilmente il segno, si consiglia di dire ai bambini di andare a capo come
vedono fare alla lavagna ed alla maestra di scrivere alternando le righe di scrittura con colori diversi in
maniera che i bambini possano avere un più facile riferimento visivo del punto in cui si trovano a
copiare.
Patrizia Piccinini spiega che, in genere, i bambini individuano facilmente nella frase i nomi da disegnare, la
difficoltà dell’esecuzione riguarda il disegno delle azioni che “Teresa” fa e chiede ai bambini: “Come
faccio a disegnare che Teresa VEDE la tana?”.
I bambini si trovano in difficoltà con la rappresentazione dell’azione. Patrizia interviene chiedendo ai
bambini: “Per vedere cosa uso?” “provate a guardare lo scatolone, adesso provate a guardare la
lavagna, adesso il pavimento.” I bambini eseguono.“ Provate, adesso, ad indicare con il dito quello che
state vedendo”.I bambini eseguono “provate ad indicare con gli occhi solamente.” I bambini eseguono
indicando solo con lo sguardo gli elementi suggeriti da Patrizia. “Proviamo a pensare, come faccio a
disegnare che sto vedendo una cosa? Come faccio a disegnare che Teresa vede una tana?” alcuni
bambini cominciano a dare delle soluzioni. Patrizia continua la riflessione con i bambini ”Come faccio a
disegnare che Teresa vede la tana e non gli uccellini?” Si arriva alla condivisione di fare delle linee
tratteggiate che partono dagli occhi di Teresa ed arrivano alla tana. Ogni bambino aggiunge l’azione al
proprio disegno.
Patrizia chiede ai bambini di disegnare questa frase, che scrive alla lavagna: TERESA NOTA TRE MERLI. I
bambini eseguono il disegno completo dell’azione nella modalità condivisa.
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Indicando anche l’azione, la frase assume una comprensione di significato più immediata.
Di seguito si prova a fare alla lavagna il disegno di una situazione e si chiede ai bambini di scrivere la frase
che la rappresenta.
I bambini scrivono: TERESA NOTA UN TOPO E TRE BAMBINI.
Patrizia allora scrive alla lavagna la frese TERESA SALTA NEI CERCHI sotto la frase viene fatto il disegno
rappresentando Teresa ed i cerchi, manca l’azione che deve essere rappresentata dai bambini.
Nei tentativi di rappresentazione alcuni bambini fanno una linea che va dagli occhi di Teresa all’ultimo
cerchio, altri congiungono con una linea i cinque cerchi. Patrizia decide di far passare alcuni bambini
dalla riflessione dell’esperienza. Si prendono i cerchi ed un bambino salta. I bambini avevano vissuto
tante volte l’esperienza di saltare nei cerchi ma non avevano riflettuto sulla rappresentazione
dell’azione svolta. Mentre avvengono i salti i bambini devono pensare a cosa fa Teresa e come
rappresentare l’azione.
Si arriva alla soluzione che i salti avvengono con i piedi e si passa con un archetto da un cerchio all’altro.
Alla lavagna un bambino aggiunge l’azione del saltare al disegno.
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Il verbo viene rappresentato come legame tra le cose.
Castelletto scuola dell’infanzia bambini di 4 anni:
Patrizia fa il simbolo buccale della L, tirando fuori la lingua a toccare la parte tra il labro superiore e il naso,
senza emettere alcun suono e chiede ai bambini: “Chi mi dice che cosa sto dicendo?”. I bambini
imitano Patrizia e dicono LLLLLLLLLLLLLLLLLLLL.
 Disegno dell’esperienza.
 Far fare L con il corpo, sollevando la gamba sinistra e girandola dal lato destro, l’equilibrio va tenuto
con il piede che rimane a terra.
 Fare esercizi di equilibrio. L’equilibrio serve per incentivare il controllo dell’immobilità e del
movimento.
 La L con le mani va fatta con la sinistra, in modo che il bambino percepisca la direzione giusta ed anche
ripassando le dita su un foglio con il pennarello, si ha la percezione giusta di come va scritta.
 La L con il coton fiocc ed altre esperienze manipolatorie e corporee.
 Nel disegno i bambini colorano solo la lingua con il pennarello rosa.
Patrizia mostra la L con il corpo ed i bambini ripetono LLLLLLLLLLLLLLLLL, cambiando la posizione del corpo
Patrizia fa la A, i bambini leggono dal corpo di Patrizia ripetendo A. Patrizia cambia le posture facendo la A
e Poi la L, i bambini leggono A e poi L ad ogni postura chiede ai bambini di leggere.
Con due maestre una fa la A e una fa la L, i bambini leggono prima A e poi L tenendo le lettere staccate.
Allora Patrizia spiega ai bambini che la lettura è giusta ed è vero che le letterine sono staccate, ma se si
danno la mano e si uniscono vanno lette con un unico suono. Le maestre si danno la mano. I bambini
faticavano a percepire le lettere unite quando le due maestre non si davano la mano. Dopo una sola
maestra fa la A con il corpo, ed i bambini devono tenere il suono AAAAAAAAAAA, nel frattempo la maestra
cambia postura spostando il corpo per fare la L ed i bambini devono modificare l’emissione producendo
LLLLLLLLLLLLLL in questo modo la produzione di lettura diventa AAAAAAAAAAAAAAAALLLLLLLLLLLLLLLLL.
Patrizia prova con l’imitazione buccale della bocca aperta che fa AAAAAAAAAAAAA, senza emissione di
suoni e di seguito mostra l’imitazione buccale della L. Di nuovo i bambini staccano il suono A dal suono L.
Patrizia propone l’imitazione buccale con la produzione del suono e dice ai bambini di imitarla e di tenere il
suono. Si propone di fare esercitare i bambini con:
 Gioco del Twister sul libro di Pietro Cazzago
 Giochi di stop ed equilibrio
 Gioco delle belle statuine.
Leno Infanzia, plesso giallo, bambini di 4 anni:
Appena entra Patrizia si rivolge ai bambini: “Fate quello che faccio io!”, i bambini guardano Patrizia con
attenzione.
“Lingua in fuori”, I bambini eseguono.
“Lingua in su” i bambini imitano Patrizia.
“Provate a dire il suono LLL” i bambini fanno L con la lingua fuori ed in su.
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“Allora oggi che suono scriviamo?” i bambini gridano LLLLLLLLLLLL. Una bambina dice “ELLE” e viene
corretta dicendo “Quando tieni la lingua in fuori ed in alto cosa dici LLLLLLLLL o dici ELLE?” la bambina
risponde LLLLLLLL.
“Adesso fate come faccio io” e Patrizia pronuncia la L con la lingua su e man mano che avviene la
pronuncia si alzano le braccia, quando la braccia sono alte la lingua rientra ed il suono finisce. Ogni
bambino fa l’attività con patrizia e quando ha fatto va al tavolino per fare il disegno dell’esperienza e del
viso.
 La L con il corpo.
Patrizia dice ai bambini “ tutti dritti come soldatini!” e fa vedere la posizione.
“adesso ruotare la gamba sinistra” e mostra con la destra in modo che i bambini possano imitare a
specchio.
“adesso gamba su” ed i bambini ripetono. Si ricomincia dalla posizione dritta con le stesse indicazioni
per alcune volte.
 La L con la mano. Usando la mano sinistra.
“Pungo chiuso in avanti” i bambini eseguono.
“aprire la mano a forma di L” e mostra ai bambini come allargare pollice ed indice. I bambini imitano
“riproviamo: pungo, aprire. Pugno, aprire ….”
 AL con il corpo. Patrizia fa vedere la A con il corpo ed i bambini leggono AAAAAAAA, poi cambia
postura per fare la L. i bambini non riescono a leggere LLLLLLLLLLL perché il cambio di postura è
difficile e cattura l’attenzione dei bambini più al controllo del loro corpo che alla lettura . Per potere
leggere il proprio corpo durante il movimento i bambini hanno bisogno di esercitare meglio
l’equilibrio, in modo da potersi concentrare anche sulla lettura.
 Si prova con IL con il corpo, l’esercizio risulta più facile. Per collegare meglio il suono delle due lettere
proposte si deve fare collegare prima il movimento.
 Fare balletti con la musica e con i movimenti AL, IL, OL, UL.
 Fare esercizi sull’equilibrio.
Leno classe prima:
Si lavora sulla comprensione come fatto la mattina a Castelletto, con la differenza che i bambini
lavorano sulla frase fotocopiata. Viene data una fotocopia ai bambini con la frase da leggere. Ogni
bambino inserisce i simboli sulle lettere in cui riscontrano maggiore difficoltà di lettura. Dopo la
lettura, i bambini devono fare il disegno di quello che hanno letto.
Tutti i bambini eseguono il disegno di Teresa sull’altalena e della tana. Si ripropone il problema di
come fare a disegnare Teresa che VEDE la tana.
Alcuni bambini propongono di disegnare Teresa di lato e di disegnare gli occhi
Patrizia, alla lavagna, disegna la bambina di lato, gli occhi e la tana. E chiede ai bambini “questo è il
disegno di Teresa che vede la tana?” i bambini rispondono di si allora allo stesso disegno Patrizia
aggiunge due merli.
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Patrizia chiede ai bambini “come faccio a dire che Teresa vede la tana e non i merli?” dopo vari
tentativi e abbozzi di possibili soluzioni al problema si giunge alla conclusione di aggiungere delle
frecce tratteggiate che partono dagli occhi ed arrivano alla tana per indicare l’azione. Un bambino
aggiunge le frecce al disegno alla lavagna.
Di seguito Patrizia disegna alla lavagna una frase e di bambini devono interpretare il disegno e scrivere
la frase corrispondente, in questa fase non vengono evidenziati gli eventuali errori ortografici.
I bambini scrivono la frase “TERESA GUARDA I MERLI E UN FIORE”
Viene allora proposto un altro esercizio: Patrizia fa un disegno alla lavagna, i bambini copiano il
disegno, aggiungono l’azione e scrivono la frase.
Disegno proposto:
Ci sono state diverse interpretazioni:
“TERESA GUARDA IL SOLE”
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“TERESA SALTA NEI CERCHI”
“TERESA GUARDA IL SOLE E SALTA NEI CERCHI”
Tutti i bambini hanno fatto corrispondere l’azione disegnata all’azione scritta.
Porzano Infanzia bambini di 4 anni:
Patrizia chiede i bambini “sapete fare le facce mostruose? Fatemi vedere!” molti bambini per fare le
facce mostruose tirano fuori la lingua. Inizia il lavoro sulla L come proposto a Castelletto e a Leno
 Disegno dell’esperienza
 L con le mani. Pugno, apri (come a Leno) alcuni bambini nell’aprire la mano non riuscivano ad
inibire il movimento delle altre dita se guardavano. Patrizia propone l’esercizio di apertura a L
ad occhi chiusi, in modo che si potessero concentrare meglio sul movimento di apertura del
solo pollice ed indice. L’esecuzione si modifica in:
o Occhi chiusi
o Pugno
o Apri a L
o Occhi aperti
o Guarda la L
 Scrittura con il corpo AL con il corpo (come fatto a Castelletto) ogni bambino prova a fare il
movimento di A ed il passaggio al movimento L
 Balletto con il movimento AL
 Musica “la bella lavanderia” ed il movimento (O= braccia in avanti a forma di O in alto e gambe
chiuse. A= gambe aperte e braccia in basso. U braccia in alto a forma di U e gambe chiuse) al
cambio di strofa cambio del movimento e della lettera
o La bella lavanderina (O)
o Che lava i fazzoletti (L)
o Per i poveretti (O)
o Della città (L)
o Fai un salto (O)
o fanne un altro (L)
o fai la giravolta (O)
o falla un'altra volta (L)
o guarda in su (O)
o guarda in giù (L)
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



o dai un bacio a chi vuoi tu (O)
o La bella lavanderina (A)
o che lava i fazzoletti (L)
o li mette ad asciugare (A)
o qua e là... (L)
o Fai un salto (A)
o fanne un altro (L)
o fai la giravolta (A)
o falla un'altra volta (L)
o guarda in su (A)
o guarda in giù (L)
o dai un bacio a chi vuoi tu (A)
o “La bella lavanderina (U)
o che lava i fazzoletti (L)
o coglie un fiore (U)
o per il suo papà... (L)
o Fai un salto (U)
o fanne un altro (L)
o fai la giravolta (U)
o falla un'altra volta (L)
o guarda in su (U)
o guarda in giù (L)
o dai un bacio a chi vuoi tu (U)
Lettura dei movimenti del corpo. Patrizia esegue i movimenti ed i bambini leggono OL OL OL
UL UL UL AL AL AL……
Dettato di lettere con il corpo. Patrizia detta a singoli bambini “fai AL” il bambino esegue il
movimenti prima della A e poi della L “OL…… UL”
Disegno dell’esperienza
Disegno della lettera rappresentata con le mani appoggiando la mano sinistra a modello sul
foglio.
Porzano classe prima:
 Scrittura con il pongo delle vocali a/e con il carattere “stampato minuscolo”
 Lettura bendata della lettere scritte con il pongo
 Scrittura con il metronomo delle lettere a/e in stampato minuscolo. Si prova con il metronomo a
54. Il tempo a 54 risulta veloce, si abbassa il metronomo a 50. Poiché i bambini devono ancora
strutturare il movimento curvilineo di a/e anche il metronomo a 50 risulta troppo veloce ed i
bambini non riescono a seguire il tempo.
o Per fare in modo che i bambini colgano il movimento curvilineo si fa la scrittura coperta
i bambini tengono la matita con la mano posta sotto al foglio. Viene dato
ad ogni bambino un folio bianco e si chiede di seguire i movimenti che Patrizia fa alla
lavagna:
i bambini seguono il movimento, poi
ed i bambini seguono il
movimento alla fine controllano il foglio per vedere se il movimento eseguito ha dato lo
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o
stesso prodotto. Le’esercizio ha la funzione di far percepire ai bambini che la scrittura è un
movimento.
Per i bambini che non riescono a seguire il movimento bisogna fare giochi sulla
contemporaneità come per esempio il gioco del fazzoletto.
Scrittura nell’aria seguendo dal posto con il dito una scritta alla lavagna. Scritte proposte:
poi
o
poi
i bambini eseguono.
Scrittura con la musica proposta “il canto del Cucù” scrittura proposta
.
Formazione/ progettazione marzo/aprile:
Patrizia mostra i disegni dei bambini della scuola dell’infanzia eseguiti la mattina specificando che i bambini
sono stati veloci nell’acquisizione e corretti rispetto alle richieste.
La mattina, alla scuola dell’infanzia è stata fatta la L, con la mano e con il corpo e si è visto che fare la L con
il corpo, non è facile soprattutto per una questione di equilibrio e torsione. In matematica ci sono gli
aspetti discreti e gli aspetti continui, AL è un aspetto continuo, 1,2,3 sono aspetti discreti. All’infanzia
di Porzano nel movimento è stata aggiunta la musica per enfatizzare ed armonizzare lo stesso. Dopo
che i bambini hanno fatto questo balletto sono riusciti meglio a scrivere con il corpo AL OL e UL.
Abbiamo anche visto alla scuola dell’infanzia un bambino mancino che non riusciva a fare la L; anche
appoggiando la nostra mano sul foglio, quando è stato il momento di ripassare, questo bambino aveva
un tratto tremolante che si notava anche nei disegni. Questo è un segnale di un pensiero insicuro ed è
quindi una situazione da tenere sotto controllo per la letto scrittura.
Quello che è stato ripetuto a tutti stamattina è di lavorare molto sull’equilibrio. Il controllo del corpo è
importante per inibire una parte rispetto all’altra ed usare bene i due emisferi del cervello. Si deve
lavorare bene sugli aspetti continui e non discreti e sulla fluidità del movimento. Gli aspetti fluidi fanno
parte del ritmo e la fluidità è una parte importante della lingua italiana per la scrittura e la lettura, che
non deve avere interruzioni se non alla fine.
Per dare ritmo e fluidità sono state usate delle musiche. Una cosa che può servire è la pedana girevole che
Pea fa usare per gli angoli. Questo serve a comprendere la torsione come consapevolezza del
movimento . la pedana ha una base di legno che gira su delle palline ed una freccia che indica la
rotazione compiuta.
La torsione è difficile per i bambini perché per ruotare a sinistra bisogna agire a destra. Le insegnanti
provano con la musica quello che è stato fatto la mattina con i bambini della scuola dell’infanzia inclusi
i balletti AL OL UL.
La prossima lettera da fare per rispettare la naturalezza del percorso è la M. L e M sono le prime lettere che
il bambino tira fuori
Il lavoro della scuola primaria è stato sulla impostazione buccale, data anche alla scuola dell’infanzia, come
impostazione della letto scrittura. I bambini quando cercano di parlare usano parole frasi PAPPA=
voglio mangiare; PALLA= voglio giocare NANNA= voglio dormire; PUPU= ho fatto la cacca. Le azioni
vengono dopo i nomi e nel gruppo con Sabatini si parlava proprio do questo e si diceva che le azioni
sono parole fredde e che sono relazioni tra due o più cose. Stamattina, nella scuola primaria, si è
lavorato per fare emergere l’azione dalla frase TERESA STA NELL’ALTALENA NE PRATO E NOTA UNA
TANA. Si mostra alle insegnanti il percorso fatto nella mattinata con i bambini. Per fare emergere
meglio l’azione bisogna affidarsi al disegno. Quest’abitudine darà maggiore valore a ciò che sarà
studiato anche nelle classi successive. Per iniziare questo lavoro bisogna scegliere frasi che contengano
parole concrete e facilmente raffigurabili e lasciare la situazione problematica solo all’interpretazione
dell’azione svolta. Per far percepire come il lavoro iniziato oggi può essere adoperato in futuro dai
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bambini, si legge un testo storico VIVERE NEL NEOITICO. Il testo contiene in breve molte informazioni. I
bambini acquisiranno l’abitudine di leggere un pezzetto per volta e trarranno le informazioni principali
attraverso un semplice disegno che raffiguri ciò che devono memorizzare, si rafforzerà in questo modo
la comprensione e la ritenzione in memoria per lo studio.
Bisogna lavorare con i bambini per fare emergere dalla frase un’immagine disegnata che la raffiguri in tutte
le sue parti.
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