CODICE DISCIPLINARE E RESP DISC [modalità compatibilità]

Transcript

CODICE DISCIPLINARE E RESP DISC [modalità compatibilità]
• LA RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE
• individua il soggetto tenuto a sopportare il
costo della lesione ad un interesse altrui;
• la stessa obbligazione riparatoria imposta al
soggetto responsabile
• La R.D. gravita intorno al contratto di
lavoro
• Imprescindibile la rilevanza dell’elemento
psicologico del lavoratore (dolo colpa)
• Anche il dirigente è suscettibile di addebito
disciplinare
Profilo sostanziale:
infrazioni e sanzioni
•
•
- condotte che costituiscono violazione
degli obblighi inerenti alla prestazione
lavorativa
Relative pene che il datore di lavoro può
infliggere a seguito di tali violazioni
•
Evidente che:
L’individuazione delle violazioni disciplinari
presuppone la previa individuazione degli
obblighi connessi alla prestazione
lavorativa
• I doveri sono il presupposto di infrazioni e
sanzioni, quindi del codice disciplinare e del
potere disciplinare
Previgente sistema pubblicistico
•
I doveri erano individuati nel dpr 3_1957
ivi compresi i comportamenti vietati e
puniti
Il nuovo sistema disciplinare
- introduce il principio privatistico del
codice disciplinare, ossia devoluzione alla
fonte contrattuale della disciplina di
infrazioni e sanzioni
- ha definito in via pattizia i doveri del
lavoratore quale prius logico del profilo
sostanziale della responsabilità
disciplinare
• La lista dei doveri della fonte pattizia
individua come espletare la prestazione
lavorativa nei confronti
- della amministrazione
- dei colleghi
- degli utenti
Esempi:
• Rispetto orario
• Rispetto segreto d’ufficio
• Esecuzione degli ordini
• Cura dei beni affidati
• Rispetto delle norme su trasparenza,
accesso, semplificazione
• Nel pubblico impiego non è solo la fonte
negoziale ad individuare infrazioni e
sanzioni
• Con la riforma Brunetta è stato introdotto
con legge un vero codice disciplinare
(infrazioni e sanzioni) che il contratto non
può modificare
• Ma già prima vigevano e vigono ancora altre
norme:
- violazione degli obblighi connessi all’esercizio
del diritto di sciopero l. 146_90
-art. 5 co. 14 l 638_83 obbligo di presenza alle
visite di controllo nelle fasce di reperibilità
durante la malattia
- legge 97_2001 per i rapporti tra procedimenti
penali e disciplinari
- legge 55_90 sulla sospensione cautelare
obbligatoria
• Legge 662_96 art 1 comma 61 sulle
conseguenze disciplinari derivanti da
incompatibilità di lavoro
• Codici di comportamento
• POTERE DISCIPLINARE
• È il potere di applicare sanzioni disciplinari,
quindi dare delle pene.
• È un potere sulla persona basato
sull’autorità di una persona su un’altra
persona
DATORE DI LAVORO
POSIZIONE DI PREMINENZA
POTERE UNILATERALE DEL DATORE
DI LAVORO DI APPLICARE LA
SANZIONE
•
FONTI normative di principio
Articolo 2106 codice civile
Articolo 7 legge 300 del 20 05 1970 statuto
dei lavoratori
• L’articolo 2106 pone un principio generale
della proporzionalità della sanzione
l’inosservanza …. Può dar luogo
all’applicazione di sanzioni disciplinari,
secondo la gravità dell’infrazione
• È un principio posto a garanzia del
lavoratore che limita la discrezionalità del
datore di lavoro.
• L’articolo 7 statuto lavoratori ha
procedimentalizzato il potere disciplinare
introducendo un mini processo precedente
l’applicazione della sanzione
• Questo ha poi condotto all’introduzione del
codice disciplinare dove è scritto ciò che è
vietato ed il tipo di pena
• In passato non era chiesta la
predeterminazione delle infrazioni….
• L’articolo 7 legge 300_70 ha così introdotto
il principio del diritto penale
NESSUN CRIMINE, NESSUNA PENA,
SENZA UNA PREVENTIVA LEGGE
• IL CODICE DISCIPLINARE DEVE
ESSERE PREDISPOSTO DALLA
CONTRATTAZIONE E NON
UNILATERALMENTE DAL DATORE DI
LAVORO
• E DEVE POSSEDERE ALCUNE
CARATTERISTICHE:
- deve prevedere quali siano le infrazioni,
quali siano le corrispondenti sanzioni, quale
il procedimento per applicarle nel rispetto
dell’articolo 7 citato
• Nell’esplicazione del potere disciplinare il
datore di lavoro unisce nella sua persona più
funzioni:
- PARTE LESA > subisce
- ACCUSATORE > contesta l’addebito al
lavoratore
- GIUDICE > decide la sanzione
• La funzione della sanzione disciplinare:
reazione necessaria alla violazione
rieducazione della persona
deterrente per gli altri
• Il codice disciplinare ex articolo 7 statuto
lavoratori deve essere affisso
• Non esistono forme equipollenti
• Se manca l’affissione il potere disciplinare
non è esercitabile, ossia il datore rinuncia al
suo potere
• Oggi con dlgsvo 150_2009 valida
l’affissione elettronica sul sito
aziendale…
• DALL’AFFISSIONE NASCE IL DIRITTO
ALL’ESERCIZIO DEL POTERE
DISCIPLINARE
• Non è un caso che tutti i contratti collettivi
dei vari comparti nel capo dedicato alle
norme disciplinari elencano i doveri
(obblighi) del dipendente
• La condotta richiesta a ciascun lavoratore è
connotata da due differenti profili:
- profilo positivo – cosa deve fare per il
corretto adempimento della sua prestazione
- profilo negativo – ciò che il lavoratore
non deve fare
• SANZIONI PREVISTE DALLO
STATUTO DEI LAVORATORI
- rimprovero verbale
- ammonizione scritta
- multa
- sospensione
- licenziamento
I contratti possono modificarle, ma non
aggiungere altre tipologie, solo escluderne
alcune
• Il codice civile giustifica il licenziamento
per giusta causa all’articolo 2119.
• È tuttavia necessario che il codice
disciplinare specifichi anche la sanzione del
licenziamento e la correlata infrazione
• ATT,NE
• Non possono essere previste sanzioni che
comportano mutamenti definitivi del
rapporto di lavoro
• È mutamento:
- trasferimento, oggi possibile solo per
incompatibilità ambientale
- dequalificazione, vietato
- licenziamento, solo se previsto dal codice
PROCEDIMENTO:
• CONTESTAZIONE DEGLI
ADDEBITI
Forma scritta, in modo impeccabile e certo
Immediatezza, dopo la scoperta del fatto
commesso
Specificità, indicando luogo e tempo
Immutabilità, la contestazione, una volta
fatta, è immodificabile. Altre
contestazioni sono possibili ma con
proprio iter
• PAUSA DI RIFLESSIONE
• Cinque giorni per applicare la sanzione. La pausa
è ignorata quando il lavoratore è sentito a difesa.
• DIRITTO DI DIFESA
• Nel privato il lavoratore per esercitare questo
diritto lo deve chiedere
• Nel pubblico il lavoratore deve essere convocato a
difesa e può chiedere l’intervento di un sindacato
o avvocato
• Se non si rispetta l’intera procedura, specie
nei termini decadenziali, la sanzione non è
applicabile.
• La sanzione è eseguibile dal datore di
lavoro
• La sanzione può essere impugnata:
- in via giudiziale.
• La circolare del Dipartimento della
Funzione Pubblica del 22072010 ha
definitivamente chiarito che, a seguito del
decreto legislativo 150_2009, è stata
esclusa la possibilità delle impugnazioni
disciplinari innanzi ai collegi arbitrali di
disciplina o innanzi a collegi di
conciliazioni.
• Le sanzioni del licenziamento non possono
essere variate, salvo annullarle.
• RECIDIVA
• Non può tenersi conto di precedenti
sanzioni oltre il biennio
nel biennio, il lavoratore si intende
riabilitato
SCELTA DELLA SANZIONE
• La scelta della sanzione disciplinare è tipico
esercizio del potere discrezionale del datore
di lavoro, sulla quale non può incidere il
lavoratore incolpato.
• La discrezionalità non deve però diventare
arbitrio.
• La scelta deve svolgersi entro i binari della
legittimità.
CRITERI DI SCELTA DELLA
SANZIONE
• Sono dettati dal codice disciplinare.
• Valutare l’elemento psicologico, ossia il grado
della colpa (negligenza, imprudenza, imperizia) o
l’intensità della condotta dolosa (intenzionalità).
• Valutare la rilevanza degli obblighi violati
• Valutare l’entità del danno o pericolo di danno
causato all’amministrazione e_o a terzi
Ancora sui criteri
• Valutare le responsabilità specifiche attinenti alla
posizione di lavoro del dipendente incolpato
• Valutare il comportamento complessivo del
lavoratore e quindi la presenza di precedenti
disciplinari (non oltre il biennio)
• Valutare la sussistenza di attenuanti e aggravanti
• Valutare il concorso di persone nell’illecito
Criterio fondamentale
• È il principio di proporzionalità della
sanzione rispetto all’infrazione accertata e
la gradualità della pena
Principi peculiari applicabili nella
pubblica amministrazione
Nel rispetto dei canoni costituzionali della
legalità, imparzialità e buon andamento
della P.A.:
• Obbligatorietà dell’azione disciplinare e
coerente uniformità di trattamento specie
avuto riguardo al profilo della sanzione
applicata;
Malattia in coincidenza con la sottoposizione a
procedimento disciplinare:
- la sanzione, legittimamente adottata, non deve
essere sospesa anche se viene certificata
l’insorgenza di uno stato morboso del dipendente
nei giorni stabiliti per l’esecuzione della sanzione.
Infatti, non esiste, allo stato, una espressa
disposizione nel senso di sospensione della
esecuzione della sanzione in caso di malattia
coincidente con i giorni interessati dalla
esecuzione medesima.
Malattia nel giorno dell’udienza
• Il dipendente che si ammala nel giorno
dell’udienza è giustificabile solo in caso di
GRAVE impedimento oggettivo.
• Il dipendente può sempre produrre memoria
difensiva e_o avvalersi di un suo
rappresentante sindacale o legale.
• Quindi la sua assenza non produce rinvio
dell’udienza, salvo casi di effettiva gravità-
• Nella pubblica amministrazione la
comminazione di sanzioni è tipico potere
dirigenziale.
Attenzione vi sono delle particolarità…….
• Laddove il responsabile della struttura di
incardinazione del dipendente è un
dirigente, anche se a tempo determinato e
dunque non in ruolo, questi procede
direttamente alla contestazione
dell’addebito e all’irrogazione della
sanzione per le infrazioni di minore gravità,
ossia quelle per le quali è prevista una
sanzione inferiore alla sospensione dal
servizio fino ad 11 giorni. (procedura
semplificata).
• Per le infrazioni di maggiore gravità o nel caso in
cui il responsabile della struttura non rivesta una
qualifica dirigenziale, l’intera procedura deve
essere svolta dall’ufficio per i procedimenti
disciplinari. (procedura ordinaria).
• La competenza non sussiste in capo ai
dipendenti titolari di posizione organizzativa,
anche se attributari di funzioni dirigenziali.
• Non osservare tali norme conduce alla nullità
della sanzione irrogata.