Arresti in prefettura e questura
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Arresti in prefettura e questura
14 IL SECOLO XIX MARTEDÌ 7 FEBBRAIO 2017 SAVONA B La parola LA MAGICA “ZIP” La cerniera lampo, nota come zip, è un tipo di chiusura che serve ad unire in modo rapido e sicuro due lembi di tessuto o di altro materiale non rigido. Il primo meccanismo che può essere indicato come l’antenato della cerniera lampo fu inventato nel 1851 da Elias Howe (1819–1867). L’INCHIESTA SUI FAVORI DEI FUNZIONARI PUBBLICI: SEI IN MANETTE, ALTRI 19 INDAGATI Arresti in prefettura e questura Scoperta la rete di complici e amici Commercianti e imprenditori aiutati dall’ispettore e dai due dirigenti infedeli GIOVANNI CIOLINA ALBERTO PARODI SAVONA. «Una vicenda sordida». Va subito al sodo della vicenda Fiorenza Giorgi, il giudice delle indagini preliminari che ha firmato le 319 pagine di ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere l’ispettore di polizia Roberto Tesio e ai domiciliari il vice prefetto Andrea Santonastaso e il direttore amministrativo contabile della prefettura di Savona, Carlo Della Vecchia. «Abbiamo scoperchiato una mattonella che ha portato alla luce un malaffare spicciolo, di piccolo cabotaggio, ma diffusissimo - sono state le parole del giudice - E il nostro compito è a tutela delle persone per bene che sono tante sia in prefettura sia in questura». Proprio le due istituzioni legate al ministero dell’Interno sono quelle maggiormente coinvolte nello scandalo che ha portato alla luce un intreccio di corruzione per le cause più svariate (rilascio di autorizzazioni amministrative), oltre a coinvolgere decine di privati cittadini e che ha avuto come referenti l’ispettore Tesio, ma anche i due dirigenti della Prefettura. Sono 19 gli indagati per corruzione (corruttori) oltre ai sei personaggi chiave dell’inchiesta. Si tratta in larga parte di extracomunitari e pregiudicati, ma nei guai sono finiti anche alcuni commerciati (il titolare di un bar che avrebbe finto false assunzioni di stranieri) e imprenditori savonesi alle prese con il rinnovo del passaporto, del porto d’armi, maancheconlamannaiadei punti sottratti sulla patente. Attualmente solo Tesio è tra gli indagati della questura. Anzi, dalle carte risulta che proprio uno dei dipendenti della polizia (Frumento) si fosse rifiutato di ascoltare le richieste del collega, cacciandolo dell’ufficio. L’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Chiara Venturi, che va avanti dalla scorsa estate con intercettazioni telefoniche e ambientali, ha portato alla misura cautelare anche nei confronti di altri tre persone menonote,madialtrettanta importanza. IncarcereèfinitoilmarocchinoAdelSalah,residentea Cairo, accusato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e ritenuto il complice di Roberto Tesio nell’ottenimento di permessi di soggiorno sia con lavori considerati farlocchi dall’accusa, ma anche attraverso falsi matrimoni. Ai domiciliari Graziella Di Il prefetto Giorgio Manari NESSUN PERDONO Chi sbaglia paga La Prefettura è una struttura sana abbiamo anticorpi GIORGIO MANARI prefetto Il questore di Savona, Giovanni Signer salvo e l’albanese Antonyel Dibra. «Umanamente non fa certo piacere una vicenda del genere.Madalpuntodivista professionale non posso che dire: “chi sbaglia paga”, anche se siamo in una fase preliminare, con provvedimenti cautelari» il commento dell’attuale prefetto Giorgio L’INDAGINE Abbiamo fatto pulizia. L’indagine è partita da noi GIOVANNI SIGNER questore Manari, di cui il vice Santonastaso (ora sospeso) voleva essere anche il vicario. «Non posso che limitarmi a dire che la Prefettura è una struttura sana, dove non mancano gli anticorpi per reagire a fenomeni del genere- prosegue- abbiamo assoluta fiducia nell’autorità giudiziaria. Ci sarà sicuramenteunariorganizzazione interna dei carichi di lavoro che verranno redistribuiti». Il questore Giovanni Signer ha rimarcato come la polizia savonese «abbia dimostrato di saper fare pulizia al proprio interno. Per andare a fare le pulci all’esterno bisogna saperlo fare prima in casa nostra. Lo abbiamo dimostrato in questa lunga e articolata indagine portata avanti dalla Procura con la nostra squadra mobile». Appena i segugi della narcotici si sono imbattuti in un’intercettazione che ha coinvolto Tesio «è partita la segnalazione all’autorità giudiziaria». cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI CHI SONO I TRE DIPENDENTI PUBBLICI FINITI AGLI ARRESTI. NEL PASSATO DI TESIO IL CASO MAZZETTE A VADO L’ispettore “nel pallone” e il dirigente all’integrità Il vice prefetto specializzato in Comuni da salvare come Carcare, Albenga, Spotorno e Borghetto I PERSONAGGI SAVONA. Il viceprefetto, commissario governativo, con l’ambizione di fare il sindaco o il prefetto vero (Santonastaso). Nell’autunno scorso aveva vinto il ricorso al Tar contro la nomina di un vicario. Il collega funzionario (Della Vecchia) che in Prefettura era nello staff per la “trasparenza e l’integrità”. Si occupava di accoglienza migranti e gestione di alloggi con il coinvolgimento delle coop. Infine l’ex detective della squadra mobile (Tesio), sindacalista della polizia e presidente di una squadra di calco locale. Un trio di funzionari di lungo corso, di esperienza, dal curriculum “pesante” pieno di riconoscimenti. Anche nel sociale e nello sport, oltre che nel loro lavoro di dipendenti del Ministero dell’Interno. Dall’altare alla polvere. “Caduti” nell’inchiesta per corruzione con accuse gravissime (ancora tutte da dimostrare in sede processuale). L’ispettore di polizia Tesio era già stato investito da una bufera giudiziaria cinque anni fa. Finì indagato nell’inchiesta sulle mazzette in Comune a Vado per rivelazioni Carlo Della Vecchia L’ispettore Roberto Tesio in una foto di gruppo calcistica Santonastaso a Borghetto d’atti d’ufficio. Alcune delle accuse sono cadute. Altre sono rimaste ancora in piedi in attesa di giudizio. La sua immagine di poliziotto divenne opaca. Via dalla squadra mobile e “parcheggiato” nell’uffici tecnico e logistico della Questura in attesa degli eventi. Dovette mollare anche il ruolo di vertice che aveva nel sindacato Siulp, anche se l’anno scorso era riapparso ai tavoli sindacali in cui si discuteva dei problemi della polizia savonese e non solo. Il legame con lui ha travolto ora Andrea Santonastaso, 64 an- stato a Spotorno (la sua gestione lì è finita nell’indagine che gli è costata l’arresto). E andando indietro nel tempo stesso ruolo ricoperto a Carcare, in Valbormida, e ad Albenga. L’uomo mandato dalla Prefettura per la gestione dei vari Comuni dove sindaci, giunte e amministrazioni cadevano sotto i colpi di crisi politiche, ma anche per arresti e dimissioni. Questa volta è toccato a lui. A Borghetto la Prefettura dovrà ora mandare in vista delle elezioni primaverili il commissario del commissario. Chi lo conosce ni, residente ad Albisola Superiore. Stipendio lordo annuale di circa 90mila euro. Attualmente era commissario prefettizio in Comune a Borghetto.Ancorprimaloera IL RICORSO AL TAR Santonastaso aveva vinto il ricorso contro la scelta del vicario in Prefettura bene, tra chi per lavoro e amicizia ne ha coltivato il rapporto, ne rimarca l’ambizione, la soddisfazione nell’aiutare, nel prodigarsi nel fare favori, nell’aiutare chi si rivolge a lui con deferenza per il ruolo. E soprattutto il piacere, da uomo nel sud (è originario di Santa Marinella, con casa ad Ascea), nel ricevere doni e regali per riconoscenza finendopoiacenainquantoamante della buona tavola. Sempre pronto ad interessarsi di qualche pratica nell’ambito della Prefettura e dei Comuni che ha amministrato per darsi da fare ad aiutare gli amici. “Nulla di male”. Interessamenti, favori, cortesie. Nulla di male. Corruzione secondo polizia e Procura. Non stupisce quindi più di tanto quella cassetta di frutta e verdura, la spesa gratis, finita nelle intercettazioni della squadra mobile. O il dialogo captato in cui il commissario prefettizio si lamenta dell’ostilità e del niet posto dal dirigente dell’ufficio immigrazionedellaQuestura(Frumento) davanti alla richiesta di permesso di soggiorno per un suo “raccomandato”. Il dirigente era stato inflessibile nel bocciare la richiesta: «Trattandosi di soggetto pregiudicato». G. CIO. - A. P. IL SECOLO XIX MARTEDÌ 7 FEBBRAIO 2017 IL SECOLO XIX I FILONI FUNZIONI PUBBLICHE E USI ILLECITI Andrea Santonastaso UN SUSSEGUIRSI di richieste e favori che ha portato all’ipotesi di reato della corruzione. A Della Vecchia contestata anche l’ipotesi di peculato per aver sottratto un computer custodito in Prefettura e consegnato al cognato IMMIGRAZIONE CLANDESTINA E MATRIMONI Ex questore Grillo premia Tesio FAVOREGGIAMENTO dell’immigrazione clandestina per aver fatto ottenere permessi di soggiorno in base a finti matrimoni o attività lavorative fittizie. Tesio in questo filone collaborava con Aadel Salah, venditore ambulante finito in carcere anche lui Il pool Squadra narcotici, il caso emerso seguendo i pusher ••• INDAGANDO su un traffico di stupefacenti, la squadra narcotici è incappata nel collega Tesio. Gli investigatori diretti dall’ispettore Claudio Saettone della quarta sezione si è imbattuta nei legami di una coppia albanese con l’ex collega. Poi trasferito. Un incontro. Da lì il pool dell’anti droga non ha mollato la presa. Per un anno. PROSTITUZIONE PERMESSI E AFFITTI L’ISPETTORE è indagato per il favoreggiamento della prostituzione di due donne nell’appartamento di Graziella Di Salvo. Il poliziotto ne gestiva le proprietà immobiliari con la raccolta degli affitti e fornendo informazioni riservate sugli inquilini savona MARTEDÌ 7 FEBBRAIO 2017 15 15 IL PREZZO DELLA CORRUZIONE SECONDO L’ACCUSA Per cambiare il cognome? Liposuzione gratis (abusiva) Per i funzionari anche spesa, lavori, cene e l’assunzione di amici LE CARTE GIOVANNI CIOLINA ALBERTO PARODI SAVONA. Un intervento gratuito di liposuzione in una clinica di Genova. L’assunzione di una donna, straniera, in un negozio di abbigliamento. L’assunzione di un cognato in una cooperativa. Lavori gratuiti per aggiustare la carrozzeria dell’auto. E ancora capi di abbigliamento, vestiti e schede telefoniche intestate ad altri. La spesa gratis. Soprattutto cassette di frutta e verdura. E poi cene gratuite nei ristoranti degli amici favoriti. Senza pagare il conto dopo aver fatto accogliere il ricorso di un dipendente del ristoratore. Contro una multa per aver violato il codice della strada. Un elenco che comprende anche il favore di alcuni contratti di manutenzione elettrica in favore di un altro indagato. È solo una parte della lista dei favori e dei vantaggi ricevuti - il “prezzo” della corruzione secondo l’accusa (ancora tutta dimostrare in un eventuale processo) - dai due funzionari della prefettura (Santonastaso e Della Vecchia) e dal poliziotto della Questura (Tesio). Tutti e tre arrestati. In cambio di che cosa? In cambio dell’interessamento dei tre, in concorso, e delle agevolazioni per le pratiche tipichedicompetenzadiPrefettura e Questura. Come questioni inerenti i permessi di soggiorno per extracomunitari e le documentazioni inerenti le pratiche legate agli immigrati, al rilascio di autorizzazioni pubbliche, passaporti e porto d’armi. E non solo. Per esempio la liposuzione gratuita era stato il “prezzo” per aver agevolato la pratica in Prefettura sul La scritta sulla facciata della Prefettura in piazza Saffi cambiamento del cognome di un “amico”. O meglio l’aggiunta del cognome materno al fine di eludere controlli e verifiche in merito ai suoi precedenti penali. La prestazione sanitaria (di cui avrebbe beneficiato Carlo Della Vecchia) è costata una denuncia a chi ha ottenuto il cambio di cognome anche per esercizio abusivo della professione medica, oltre che per corruzione. Secondo gli investigatori della squa- dramobileeilpubblicoministero infatti il “beneficiato” del favore del cambio di cognome non risulterebbe iscritto all’albo dei medici. E non avrebbe mai conseguito la laurea in medicina e chirurgia. Poi l’assunzione di una donna straniera come commessa sarebbe avvenuta in cambio dell’agevolazione del rilascio dell’autorizzazione da parte della Questura per l’esercizio di un’agenzia di investigazioni, pur non sussistendone i requisiti di legge secondo quanto contenuto nell’ordinanza di arresto firmata dal giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgia (richiesta dal pm Chiara Venturi). Il trio di arrestati si sarebbe prodigato anche per limitare le conseguenze di alcune contravvenzioni. Soprattutto in merito alla decurtazioni dei punti sulla patente di guida. «Anche servendosi di dichiarazioni false» secondo la ricostruzione accolta dal gip. Poi nelle carte dell’accusa c’è anche la concessione di una piazzola a Spotorno (dove Santonastaso era commissario in Comune) per parcheggiarci un furgone adibito a chiosco per la vendita di panini al nipote di un pregiudicato torinese. In cambio di lavoriallacarrozzeriadell’auto dell’amico-poliziotto. Infine i consigli del commissario prefettizio (“Indicazioni precise”) per sottrarsi ai controlli di polizia. Destinatario? Uno straniero pregiudicato che doveva essere espulso. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA POLISPORTIVA: ERA SPARITO DA UN PO’ Quiliano “rivive” lo scandalo Drocchi Tesio è stato per anni presidente e factotum della società di calcio QUILIANO. Ha destato sconcerto a Quiliano l’arresto di Roberto Tesio, ispettore di polizia conosciuto soprattutto per essere stato per parecchi anni l’autentico factotum del Quiliano Calcio. Fino a poco tempo fa era lui a gestire di fatto la società, con tanto di firma sul contoinbanca,ancheselacarica di presidente era sempre affidataadaltri.Eierimattina,alla notizia del suo arresto, molti hanno rievocato il suo coinvolgimento nell’inchiesta “Dumper” del 2011, quando venne arrestato l’allora funzionario del Comune di Vado e presidente del Riviera Basket Roberto Drocchi. «Siamo scioccati – commenta Rodolfo Fersini, presidente della Polisportiva Quiliano -. L’arresto è un provvedimento pesante, vuol dire che le indagini hanno portato elementi molto concreti. Speravamo che le brutte notizie fossero finite dopo l’inchiesta di alcuni anni fa. Con la società calcistica avremmo dovuto fare un incontro prossimamente per verificare se ci fossero pro- blemi, visto che il loro settore giovanile si sta riducendo. Tesio, però, era sparito da un po’, pensavamoavesseproblemidi salute». Che ultimamente si fosse allontanato dalla società, comunque non toccata dall’inchiesta, è confermato anche da alcuni genitori: «Mentre qualche anno fa era sempre attivo ed esuberante, ultimamente nonsifacevapiùvedereelagestione era rimasta tutta in mano all’allenatore Gianfranco Pusceddu e alla segretaria Monica Moncalieri».