Evoluzione
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Evoluzione
Speciale Fiat Panda 4x4 Speciale Elisabetta Caracciolo Evoluzione della s pecie Ha esordito con poca fortuna alla Dakar del 2007 con i colori ufficiali Abarth. Ora è stata sottoposta alle cure di un team coraggioso: dell’originale resta poco, ma i risultati sono iniziati ad arrivare L’ n avventura PanDakar è cominciata nel settembre 2005, quando Fiat commissionò all’Abarth il progetto e la costruzione di una Panda che potesse affrontare le gare africane. I rally raid, per intenderci. La vettura fu preparata dagli ingegneri della Casa dello Scorpione senza risparmio di tecnologie, ma alla sua prima uscita - era la Dakar 2007 - non riuscì a terminare la gara. Così, nei mesi a seguire, l’intero parco (composto da due vetture “marcianti” e da una terza in versione statica) fu acquistato da un team della provincia di Brescia, l’Orobica Raid, che ci ha rimesso le mani per risolvere tutti i problemi che si erano presentati all’esordio ufficiale. nNuovo sviluppo Il preparatore e pilota Loris Calubini è l’artefice della trasformazione, mentre alle sue spalle, come responsabili dell’operazione e del team, ci sono Giacomo e Giulio Verzelletti. Differenziali, cambio e frizione, che si erano 68 La mia auto 4x4 dimostrati le parti deboli della vettura in gara, hanno richiesto un deciso intervento, tanto che, progressivamente, si è sviluppata una vettura totalmente rinnovata e - ad oggi - performante, visti i risultati conseguiti alla Baja spagnola di Saragozza e a quella d’Ungheria. nMotore quasi di serie La PanDakar è spinta da un motore 1.3 turbodiesel Multijet che mantiene il corpo originale ma, grazie ad un volano alleggerito, all’impianto di aspirazione con doppio filtro dell’aria “race”, alla flangia sul collettore di aspirazione e ad un’elettronica rivista raggiunge ora i 73,5 kW-100 CV di potenza e una coppia massima di 225 Nm (23 Kgm). Il peso raggiunge quota 1.350 kg, perché sebbene l’abitacolo sia stato svuotato di tutto il superfluo, è presente la strumentazione idonea per la navigazione, con trip Mega, supporti Iritrack, Sentinel e Gps, l’impianto di estinzione elettronico in alluminio, sedili e cinture racing, binda di sollevamento idraulica. La mia auto 4x4 69 Speciale Speciale Fiat Panda 4x4 DOPPIA SCORTA PER I RAID A parte la consolle centrale, che ricorda da lontano quella di serie, dentro tutto è studiato per le corse. Al posto dei sedili posteriori compaiono due ruote di scorta, molto utili per affrontare le gare di tout terrain. Completano l’allestimento il volante a calice, l’impianto frenante con tubi aeronautici, i cerchi in magnesio 6,5 J x 15” con gomme da competizione Michelin e le slitte paramotore con relativi fori di raffreddamento. nCambio da corsa Una delle prime parti ad essere sostituite sulla vettura è stato il cambio di serie, modificato con un M32 a sei rapporti più retromarcia in grado di sopportare coppie di 32 Kgm. Ovvio che anche la leva del cambio, all’interno dell’abitacolo, sia stata sostituita con una che, adesso, comanda cavi flessibili per l’inserimento dei rapporti. I semiassi anteriori hanno un diametro maggio- 70 La mia auto 4x4 rato che li rende più robusti e i giunti sono stati rinforzati per garantire maggiore affidabilità. nDifferenziali ad hoc I differenziali sono stati ricostruiti in toto: l’anteriore è stato ricavato dal pieno ed è realizzato in acciaio speciale per reggere il carico; il posteriore è stato realizzato con un autobloccante progressivo in grado di permettere alla vettura di continuare a correre anche nel caso di un semiasse posteriore rotto. Il giunto viscoso di serie sulla Panda è stato eliminato e sostituito con uno fisso e parastrappi per ottenere il massimo della trazione. I bracci delle sospensioni inferiori sono stati ricostruiti, modificando anche i gommini, ora in materiale ad alta resistenza, mentre la tiranteria dello sterzo è stata rifatta con diametri maggiori, sostituendo le tradizionali testine con uniball. nAssetto gara Le sospensioni anteriori sono di tipo MacPherson mentre al posteriore la configurazione vede una molla a passo fisso ed una più piccola, montata sotto la primaria, per assorbire le piccole escursioni della ruota. Gli ammortizzatori coassiali sono regolabili in compressione ed estensione, sia in bassa sia in alta velocità. La frizione è stata sostituita con un kit da competizione della AP, con disco in rame e comando idraulico, che ha portato al cambiamento anche della pedaliera, visto che quella di serie è a cavo. L’albero di trasmissione è stato sistemato e accorciato con relativa protezione centrale per salvare e difendere i cuscinetti centrali di supporto. Nella coppia conica posteriore è stato cambiato sia il rapporto, per adeguarlo al cambio, sia la dimensione, per renderla più resistente. Il transfer centrale Getrag è stato adattato con staffe in alluminio ricavate dal pieno per l’accoppiamento al nuovo cambio. Insomma, all’Orobica Raid si è svolto un lavoro di riprogettazione profonda con una ricostruzione mirata per raggiungere finalmente la necessaria affidabilità: ora, però, la piccola Fiat è davvero competitiva.