Certificati di malattia alla dimissione, Teruzzi (O.M. Monza) risponde
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Certificati di malattia alla dimissione, Teruzzi (O.M. Monza) risponde ... 1 di 2 http://www.fimmgnotizie.org/web/html/client.aspx?did=176&nid=9614 Dalla Fimmg In Italia Dalle Province Dal Mondo Logout mercoledì 28 gennaio 2015 - ora 10:04 Cerca Certificati di malattia alla dimissione, Teruzzi (O.M. Monza) risponde a Corti (Fimmg Lombardia): è obbligo di legge per tutti i medici martedì 27 gennaio 2015 12.38 - Notizie Caro Dr. Corti viviamo in un sistema complesso e i medici e gli operatori sanitari tutti, amministrativi compresi, devono fare i conti con tale complessità e nessuno può sottrarsi ad essa. Ciascun attore coinvolto nel sistema sanitario é dotato di strumenti, che pur non perfetti ma sempre perfettibili, sono finalizzati al funzionamento del sistema stesso. Ritengo sia dovere di ciascun singolo operatore coinvolto usare, e nel modo migliore, gli strumenti disponibili per il funzionamento "buono" ovvero migliore possibile del nostro apprezzabile sistema sanitario e di welfare. Il tema della certificazione telematica di malattia mostra appunto uno degli aspetti disfunzionali pur in presenza degli strumenti minimi necessari per una puntuale e ormai tecnicamente accessibile operatività avendo già superato quella fase di rodaggio e messa a punto che qualsiasi nuova funzionalità sconta. Allora, se dal punto di vista tecnico i problemi sono superati, occorre individuare il punto di debolezza della certificazione telematica. Tale punto "molle" é rappresentato da quella parte di medici, inquadrati nelle strutture ospedaliere, sia pubbliche sia private, che non fanno, quasi sempre in buona fede, le certificazioni di malattia in fase di dimissione, Mi piace qui ricordare che la certificazione di malattia è un obbligo di legge a cui é chiamato qualsiasi medico iscritto all'albo, sia esso convenzionato, dipendente o libero professionista, ovvero non esiste una esclusività. L'omissione, come ribadito più volte nelle varie lettere di richiamo e non da ultimo dalla mia, comporta in primo luogo un danno per il cittadino che si vede sottratto il diritto di avere la certificazione dal sanitario direttamente responsabile di tale atto medico. Comporta un aggravio per altri medici che responsabilmente suppliscono all'omissione, comunque sopportando un carico di responsabilità e di possibili conseguenze negative. Rende meno efficace quell'obbiettivo di semplificazione che la legge sulla certificazione telematica ha voluto introdurre burocratizzando ulteriormente la procedura. Espone i medici a conseguenze sul piano disciplinare, sia dal punto di vista deontologico sia dal punto di vista dei contratti di lavoro. Può comportare e ha comportato in alcuni casi danno economico per il cittadino che non si é visto riconoscere alcune indennità e quindi esponendo di conseguenza i medici a possibili rivalse per danno. Inoltre, la non corretta certificazione ha purtroppo condizionato errori da parte dei medici di assistenza primaria con conseguenze sul piano civilistico e penale come tu hai ben sottolineato e come capitato a nostri sanitari. Come accennato sopra sono convinto che la stragrande maggioranza dei medici ospedalieri cada in queste mancanze in assoluta buona fede perché non correttamente informato da parte delle direzioni sanitarie e amministrative. Va dato atto, al Direttore Generale Sanità della Lombardia e all'assessore Mantovani dello sforzo, in diverse occasioni messo in atto nei confronti delle direzioni ospedaliere, affinché il personale sanitario e amministrativo degli ospedali fosse capillarmente informato circa le procedure corrette. Se le direttive vengono emanate ma non comunicate o soprattutto se comunicate non verificato il loro recepimento nel destinatario, ecco che tutto diventa vano. Ritengo che qui giaccia il problema principale: la mancata o scorretta comunicazione. È preciso dovere di un ordine dei medici tutelare i diritti del cittadino e preservare i medici da errori in particolare in questa contingenza che spesso vede la classe medica sottoposta a considerevoli accuse di malpractice, spesso artate. Tutti i medici del mio ordine ora conoscono la normativa perché da noi puntualmente informati, spero che alle mie lettere le direzioni sanitarie vogliano dare riscontro anche se ormai é passato quasi un mese dall'invio e ancore tutto tace. Caro segretario, grazie della tua segnalazione che mi consente questa doverosa risposta e che contribuisce alla risoluzione di un problema, che nella vera complessità del sistema é in definitiva abbastanza semplice e alla portata. Carlo Maria Teruzzi, presidente Ordine dei Medici di Monza Brianza Ultime notizie Comma 566, Fnomceo: uno strappo di metodo e di merito al Patto per la Salute martedì 27 gennaio 2015 12.37 - Notizie Nasce in Campania la Federazione degli Ordini dei medici e dentisti. Scotti: insieme per incidere sulla politica sanitaria martedì 27 gennaio 2015 12.36 - Notizie Lorenzin: regionalismo non aiuta, su farmaco serve governo nazionale 28/01/2015 10:04 Certificati di malattia alla dimissione, Teruzzi (O.M. Monza) risponde ... 2 di 2 http://www.fimmgnotizie.org/web/html/client.aspx?did=176&nid=9614 martedì 27 gennaio 2015 12.39 - Notizie Lettera di Campanaro (Fimmg Matera) al dg dell'Asm su Piano strategico sanità 2019 martedì 27 gennaio 2015 12.40 - Notizie Il "caso" Montaldo: addio poltrona a Roma martedì 27 gennaio 2015 12.41 - Notizie FIMMG | Trattamento dei dati | Contatti © 2010 Federazione Italiana Medici di Medicina Generale sede nazionale Piazza Guglielmo Marconi, 25 - 00144 Roma P.IVA 05982821000 C.F. 00808720106 FIMMG NOTIZIE è una pubblicazione iscritta al Registro della Stampa - Iscr. Nr. 484/2010 del 31/12/2010 Trib. di Roma Direttore Responsabile Fiorenzo Corti Redazione Chiara Acampora Saverio Cramarossa Paola Ferrari Paolo Giarrusso Mina Le Rose Federico Marrocco Alessandra Masnata Stefano Nobili 28/01/2015 10:04